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CO R RI ER ECO NO M I A 25 LUNEDÌ 5 SETTEMBRE 2016 Beni rifugio Il bilancio, gli appuntamenti Investimenti Capitali globali Dal 10 al 18 la Biennale con 125 espositori da 14 Paesi Al polso Qui Parigi La Ville Lumière si accende con l’antiquariato Tudor Heritage Black Al Gran Palais sfila il top delle gallerie E poi mostre, aste. La presenza italiana Esposizioni A destra «Notturno Parigino» di Lelia Caetani di Sermoneta («Restaurant La Coupole»). L’opera, realizzata nel 1933, è un olio su tela (89 per 117 centimetri). Il quadro è esposto nella Galleria Maurizio Nobile di Parigi e ha una stima di 22.000 euro. Alla pittrice è dedicata una specifica mostra nella Maestri «Naked girl», un’opera del pittore italiacapitale no Giovanni Boldini. Il quadro è esposto alla Bienfrancese nale di Parigi da Antonacci Lapiccirella Fine Art DI PAOLO MANAZZA 1 Eventi Opere su carta: le tendenze di WopArt S ulle sponde del lago di Lugano si chiude oggi con successo la prima edizione di «WopArt”. Un’inedita fiera dedicata ai capolavori su carta, dagli antichi ai contemporanei. Chi non vuole perderla può ancora vedere (sino alle ore 16) i cinquanta stand allestiti presso il Centro Esposizioni luganese in via Campo M a r z i o ( i n fo w w w.wo part.ch). Un vasto pubblico di collezionisti ha mostrato di apprezzare questa sofisticata idea espositiva. Sin dalla sua prima edizione la caratteristica di «WopArt» consiste nell’unire l’alta qualità delle opere offerte a prezzi di stima distanti dalle medie del valore per ogni artista. Le tendenze mostrano uno spiccato interesse del pubblico di collezionisti soprattutto verso i lavori cartacei sia di artisti contemporanei che di alcuni big del Novecento. Nello stand Vitart e Amedeo Porro, un’intera parete espone acquerelli e oli su cartone di Picasso accanto a opere di Severini, Basquiat e Fontana. Lia Rumma offre una squisita monografica su William Kentridge. Da Monica De Cardenas un’intera parete raccoglie raffinate opere di Markus Raetz stimate sotto i diecimila franchi. Bello anche lo stand di Grossetti Arte Contemporanea. Mentre per l’antico, Pietro Landriani ha venduto subito due stampe (ottimamente conservate) di Tiepolo. R. CE. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 L’ amore per l’arte contro la paura. Sulle rive della Senna inizia il fermento per la «Biennale des Antiquaires» che apre sabato 10 (fino a domenica 18). Per il vernissage di venerdì 9 sono attese 7.000 persone. Gli espositori quest’anno sono 125 da 14 Paesi. Un incremento del 36 per cento sulla scorsa edizione. La fiera parigina ha attirato a sé il parterre di Paris Tableau e da questa edizione, nonostante il nome, diventa un evento annuale ed entra nel calendario degli eventi da non perdere: dal Tefaf di Maastricht al Brafa di Bruxelles, dal Frieze Masters di Londra ad Art Basel di Basilea, oltre alla neonata WopArt di Lugano (vedi articolo a fianco). Sotto la cupola del Gran Palais allestito con un minimalismo chic da Nathalie Crinière troveranno spazio le proposte degli espositori e tre mostre culturali. «La conquête du temps» con la storia dell’orologeria. «Un siècle d’élégance française» presentato dal Museo de l’Hermitage di San Pietroburgo, con oggetti che non hanno mai lasciato prima d’ora il museo. E infine il Mobilier National che, con «Tradition Audace», espone mobili francesi del XX secolo. Tutti i dettagli su www.biennale-paris.com. Tra le gallerie italiane presenti, Antonacci Lapiccirella presenta una bel nudo di donna realizzato da un Giovanni Boldini ormai imbevuto dalla cultura parigina. Altri bel- 1 Vendite «Le Roi Salomon sacrifiant aux idoles» (particolare) di Sébastien Bourdon. In asta a Parigi da Christie’s (da 130 a 180.000 euro). A destra un marmo di Prosper D’Épinay esposto alla Biennale lissimi Boldini saranno presenti nello stand di Bottegantica. Mentre Robertaebasta esporrà un Agostino Bonalumi rosso del 1979 e un Joan Mirò del 1971. Sempre nella capitale francese, segnaliamo la 15^ edizione delle fiera «Parcours des mondes» che, da domani, fino all’11 settembre, dà appuntamento a Saint-Germain-desPrès ai collezionisti di arte tribale (www.parcours-des-mondes.com). All’incanto A Parigi sono in arrivo altri tre imperdibili appuntamenti. Christie’s ha Il calendario 6 martedì ** Bonhams — Los Angeles. Monete e medaglie ** Dorotheum — Vienna. Francobolli (anche il 7) 7 mercoledì ** RM Sotheby’s — Londra. Automobili (anche l’8) 8 giovedì ** Dorotheum — Vienna. Armi d’epoca, uniformi e militaria 9 venerdì ** Dorotheum — Vienna. Gioielli ** Sotheby’s — New York. Vini (anche il 10) 10 sabato ** Bonhams — Chichester (Goodwood). Automobili ** Meeting Art — Vercelli. Arte moderna e contemporanea ** Sotheby’s — New York. Cognac Louis XIII (decanter con la mappa delle Americhe e quattro bicchieri, in collaborazione con Hermès) 11 domenica ** Meeting Art — Vercelli. Arte moderna e contemporanea © RIPRODUZIONE RISERVATA in programma per il 14 settembre l’asta «Tableaux 1400-1600». L’idea è offrire ai collezionisti della biennale, la possibilità di visitare l’esposizione (da giovedì 8) dei 200 lotti selezionati. Tra gli highlight il «Trittico delle litanie della Vergine» del fiammingo Adrian Isenbrant (200-300 mila euro). L’opera, del XVI secolo, fu commissionata da un privato, è di grandi dimensioni e presenta un’iconografia rara e misteriosa. Per il XVII secolo il catalogo offre quadri di Sebastien Bourdon e Luca Giordano. Di quest’ultimo compare un ritratto del filosofo Eraclito del 1650. Il dipinto, inedito, stima 50-70 mila. Bourdon invece fu pittore francese attivo a Roma, noto per le «bambocciate», quel genere di pittura che rappresentava vivaci scene di vita popolare e quotidiana con gusto descrittivo e realistico, animati effetti di luce e colore in contrasto con la pittura ufficiale barocca. Un suo «Salomone sacrifica agli idoli» stima 130-180 mila euro. Per il XIX secolo una sezione è dedicata alla pittura en plein air, tra cui 23 bozzetti della collezione Minorco. L’Angelus di Alphonse Legros, opera ritrovata dopo decenni dalla sua scomparsa, ha una stima di 20-30 mila euro. Legros fu amico di Courbet e Whistler e partecipò con quest’opera al Salon de 1859, dove fu vista e commentata positivamente anche da Charles Baudelaire. In mostra Infine, da non perdere il vernissage mercoledì 7 settembre della mo- stra che la Galleria di Maurizio Nobile (45, rue de Penthièvre) dedica a Lelia Caetani di Sermoneta. Sino al 18 ottobre saranno esposte trentuno opere, in collaborazione con la galleria Carlo Virgilio C. di Roma, di questa pittrice di talento ultima discendente dei duchi di Sermoneta, una tra le più antiche e potenti famiglie romane che ha dato i natali a papa Bonifacio VIII. Consorte di Hubert Howard Duca di Norfolk, Lelia Caetani è nata a Parigi dove ha vissuto a lungo e dove la madre Marguerite, fondatrice della rivista letteraria «Commerce» (1924-1932), era ani- Da questa edizione l’evento transalpino cambia cadenza: diventa annuale matrice di un elitario circolo di artisti, pittori, letterati, tra cui Claudel, Aragon, Breton, Ungaretti, Faulkner, Virginia Woolf, Joyce, Valéry e T.S. Eliot. In questo contesto, Lelia ha affinato il suo talento pittorico grazie al rapporto con Balthus e Derain. In occasione della Biennale di Parigi le due gallerie esporranno, all’interno dei rispettivi stand, un’opera di Lelia Caetani. Mentre la mostra nella Galleria Nobile è accompagnata da un catalogo con la curatela di Matteo Lafranconi. www.artslife.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Filatelia Quando la posta cominciò a spiccare il volo C L’indipendenza di Tudor passa per l’era del bronzo omincia giovedì 8, al milanese caffè Letterario di via Rovello 2, il «battesimo» dei cataloghiprezziari 2017. Alla redazione della Sassone assicurano di aver lavorato molto, «catalogato e prezzando i singoli valori relativi alla storia postale della città di Fiume e dell’Occupazione jugoslava di Trieste, dell’Istria, di Fiume e del Litorale Sloveno», mentre per le Province Napoletane sono state repertoriate le affrancature pluricolori, «molto ricercate dagli specialisti». L’Unificato, che propone anche un consistente pacchetto di cataloghi di Paesi europei, ha deciso di rendere più accattivante l’approccio con i francobolli dell’Italia preunitaria. Come? Togliendo di mezzo «varianti e varietà più esasperate». Dopo anni di incomprensibile sonnolenza Trieste (Zona A, ma soprattutto B, la porzione jugoslava, quindi) sembra vivacizzarsi. La prudenza, nel caso di queste due interessanti collezioncine chiuse dal 1954 (con partenze, nell’ordine, nel 1947 e dal 1948), e più volte fatte oggetto di spericolate speculazioni, non è mai troppa. Due giorni dopo, sulle pendici del Titano, FilSam (www.filsam.com) batte una corposa e composita asta. Con lotti che vanno da 100 a 30.000 euro. Una riprova del valore storico documentario della corrispondenza epistolare è tra l’altro contenuto nella collezione «Affrancature di emergenza e tasse anomale» che, nell’ambito della più ampia vendita del 17, Laser Invest (www.laserinvest.com) si appresta a disperdere. Dopo l’8 settembre 1943 anche dal punto di vista postale l’Italia conobbe il caos caratterizzato, tra l’altro, da penuria delle varie tipologie di francobolli chiamati, di conseguenza, a svolgere servizi impropri. Normali francobolli, per dire, vennero trasformati in segnatasse aggiungendo una «T» così da indicare, per l’appunto, la tassazione. Stessa la sorte seguita da carte valori postali in origine destinate ai pacchi. O, anche, lettere raccomandate, come quella del servizio notificazioni atti giudiziari spedita da Agordo nel 1944, sulla quale venne applicato un francobollo assicurativo da 2 lire e un 30 centesimi per pacchi postali. Duemila euro la stima di quest’ultimo reperto. Tre le perle legate al servizio postale sperimentale con le ali tricolori. Una cartolina riconducibile al raid Roma – Tokio del 1920, compiuto attraverso l’Eurasia (Abania, Grecia, Turchia, Siria, Irak, Iran, Pakistan, India, Birmania, Siam, Indocina e Cina). Nato dalla fervida mente di Gabriele D’Annunzio e dello scrittore nipponico Haru-Kichi-Shimoi che guardava all’Italia con grande ammirazione, il 31 maggio l’impresa fu portata a termine ad opera di Arturo Ferrarin (e il motorista Gino Cappannini). Gran parte dei veicoli levatosi in varie date in volo furono costretti a farsi da parte. Più fortunato, si fa per dire, fu Ferruccio Ranza che si spinse fino a Calcutta, vittima di un incidente sulla via di Rangoon. La firma dello sfortunato aviatore è tracciata sulla cartolina, una delle cinque trasportate col biplano Ansaldo Sva9, nella tappa da Charbar a Karachi. Per questo reperto le palette si alzeranno a partire da 7.500 euro. Quindicimila euro è, invece, la somma richiesta per l’aerogramma spedito da New York e diretto a Roma con su il trittico della Crociera Nord Atlantica del 1933 (bollato s’intende a suo arrivo Roma) e un 3c statunitense, con datario, in questo caso, di New York. DANILO BOGONI Trasvolata Aerogramma del volo di ritorno © RIPRODUZIONE RISERVATA I l bronzo è una lega di rame e stagno usata da circa 5.000 anni. Si ossida quasi esclusivamente in superficie, è amagnetico, facile da lavorare. In tempi relativamente recenti si sono sviluppati bronzi all’alluminio indicati per l’uso marino (eliche, ad esempio) e proprio a questo tipo di lega si è rivolta Tudor per la cassa del suo Heritage Black Bay Bronze, un bell’orologio subacqueo ricco di interessanti caratteristiche. Cominciando proprio dalla cassa in bronzo, che è poco usata, in genere, perché non tollerata da persone allergiche ai metalli. Nel caso del Tudor la particolare lega impiegata dovrebbe limitare l’intolleranza solo alle persone affette da allergie severe. Per il resto l’assoluta indifferenza ai campi magnetici del bronzo comporta solo vantaggi, ad esempio per i i bilancieri. E quello del nuovo movimento «di ma- nifattura» montato dal Tudor (Calibro MT 5601, meccanico a carica automatica) è di gran qualità, totalmente diverso da quello presente nei calibri Rolex. Un piccolo indizio che rivela quanto sarebbe ingiusto continuare insistere sulla vecchia storia secondo la quale Tudor sarebbe una «sottomarca» di Rolex. Certo lo è stata, certo entrambe appartengono alla stessa fondazione, certo entrambe – per ora – vengono vendute negli stessi negozi, ma le parentele finiscono qui. Il bilanciere ad inerzia variabile di Tudor è totalmente diverso e può persino vantare caratteristiche invidiabili come l’autonomia complessiva di ben 70 ore. Il movimento Tudor sembra, insomma, nascere, in definitiva, da un moderno progetto capace di coniugare indipendenza ed economie di scala per ottenere il massimo risultato con una spesa contenuta come dimostra il prezzo concorrenziale. Il modello è disponibile anche con la cassa in acciaio e con quella con trattamento PVD per renderlo nero: una gamma davvero completa. AUGUSTO VERONI MARCA: Tudor MODELLO: Tudor Heritage Black Bay Bronze. Cassa in bronzo (43 mm di diametro), impermeabile fino a 20 atm. Movimento meccanico a carica automatica, di manifattura, con autonomia di 70 ore e certificato ufficiale di cronometro (COSC). PREZZO: 1.060 euro © RIPRODUZIONE RISERVATA