Sintesi per i cittadini Il Rapporto ACER CEER di monitoraggio dei

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Sintesi per i cittadini Il Rapporto ACER CEER di monitoraggio dei
Sintesi per i cittadini
Il Rapporto ACER CEER di monitoraggio dei mercati europei
dell’energia elettrica e del gas naturale 2014
Il Rapporto ACER-CEER sul monitoraggio dei mercati, presentato il 30 novembre 2015, rivela che,
nonostante i progressi nel processo di integrazione del mercato europeo all'ingrosso, i prezzi
dell'elettricità e del gas naturale per le famiglie dell'Unione Europea hanno continuato ad aumentare.
La nota positiva è che l'integrazione dei mercati permette ai consumatori domestici comunque una
più ampia scelta di offerte di energia elettrica e gas naturale e i consumatori che hanno cambiato
fornitore nel 2014 hanno risparmiato fino a 400 € in alcune capitali europee.
QUALI SONO I PRINCIPALI RISULTATI DEL RAPPORTO?
Relativamente agli sviluppi dei mercati all’ingrosso:
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La buona notizia è che l'integrazione del mercato all'ingrosso dell'energia prosegue e che i prezzi
dell'energia all'ingrosso sono ulteriormente diminuiti nel 2014 in linea con la tendenza rispetto all'anno
precedente. La crescita di fonti di energia rinnovabili e il calo della domanda di gas naturale (e di
petrolio) hanno contribuito al calo dei prezzi all'ingrosso.
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Per quanto riguarda i mercati all'ingrosso dell'energia elettrica, gli scambi transfrontalieri day ahead
(cioè i contratti per la consegna di energia elettrica per il giorno successivo), sono diventati più facili e
più efficienti con l'estensione del "market coupling" a 28 delle 40 frontiere tra i paesi dell'Unione europea
grazie al miglioramento nell’allocazione della capacità di trasmissione.
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I prezzi del gas naturale all'ingrosso sono diminuiti nel 2014. I prezzi dei contratti di approvvigionamento
del gas naturale sono ancora spesso legati al prezzo del petrolio, anche se l'indicizzazione ai prezzi di
mercato sta lentamente prendendo piede. Infatti, la formazione dei prezzi del gas naturale è sempre più
guidata unicamente dalle dinamiche di mercato di questa commododity, grazie allo sviluppo degli hub,
le piattaforme dove si svolgono gli scambi e dove l'offerta e la domanda di gas naturale si incontrano
determinando il prezzo. Lo sviluppo di hub ben funzionanti è un tassello essenziale dei mercati
competitivi. Nel 2014 si sono registrati progressi nello sviluppo degli hub e della loro liquidità in
particolare nell'Europa Nord-Occidentale. Inoltre, la maggiore integrazione delle infrastrutture di
trasporto, per esempio tra le regioni dell’Europa Centro-Orientale e Nord-Occidentale, ha promosso la
concorrenza. Se si vuole che anche i cittadini delle regioni del Sud-Est Europa beneficino della
maggiore integrazione dei mercati è necessario accelerare tali attività nella regione.
Relativamente agli sviluppi dei mercati al dettaglio:
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Nonostante una domanda di energia elettrica e di gas naturale più bassa nel 2014 e il calo
generalizzato dei prezzi dell'energia all'ingrosso, i prezzi al consumo/dettaglio dell'elettricità e del gas
naturale sono aumentati nella maggior parte degli Stati membri dell'Unione europea: i prezzi
dell'energia elettrica per le famiglie sono aumentati di circa il 2,6 % e quelli del gas del 2,1% rispetto
all'anno precedente. Il livello assoluto dei prezzi continua a differire notevolmente tra i mercati nazionali
(ad esempio, il prezzo finale dell'elettricità in Danimarca è più di tre volte superiore al prezzo in
Romania). Tuttavia, se non fosse per gli sforzi di integrazione del mercato UE i prezzi dell'elettricità e
del gas naturale sarebbero stati probabilmente ancora più alti.
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Dopo sette anni di piena apertura del mercato, la regolazione dei prezzi per le famiglie (una barriera
chiave alla concorrenza) è ancora diffusa in tutta l'UE e il loro processo di rimozione resta lento. I prezzi
regolati dell'elettricità e del gas naturale risultano essere in uso rispettivamente in 14 e in 13 dei 28
Stati membri della UE.
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Nel frattempo, i prezzi dell'energia per i consumatori industriali sono diminuiti nel 2014 rispetto al 2013. I
prezzi dell'elettricità e del gas naturale al netto delle imposte per tali consumatori sono diminuiti
rispettivamente dello 0,2% e del 6,0%. Tuttavia, esistono ancora prezzi regolati dell'elettricità e del gas
naturale per i clienti industriali in rispettivamente 11 e 10 Stati membri.
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Nonostante la tendenziale crescita dei tassi di switching dei consumatori domestici di elettricità e gas
naturale nella UE, la maggior parte delle famiglie non ha ancora esercitato attivamente la propria facoltà
di scelta tra i fornitori e le offerte disponibili, diminuendo di fatto la potenziale pressione concorrenziale
sui fornitori. Di conseguenza, la quota di consumatori domestici di energia elettrica e di gas naturale che
si rivolgono a un fornitore diverso dall'incumbent (il fornitore esistente) risulta ancora basso (in media
meno del 30%). Le eccezioni sono i consumatori di elettricità e di gas in Gran Bretagna, Belgio e
Portogallo; i consumatori di energia elettrica della Repubblica Ceca e della Germania e i consumatori di
gas naturale in Irlanda e in Spagna. A Berlino e Londra, per esempio, i consumatori di energia elettrica
potrebbero risparmiare rispettivamente più di 400 e 150 euro passando a migliori offerte, mentre i
consumatori di gas naturale nelle due città potrebbero rispettivamente risparmiare circa 400 e 350 euro.
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Nei paesi in cui i prezzi finali delle famiglie sono aumentati di più, la loro crescita è stata trainata
principalmente dalle componenti non energetiche (es oneri di rete, imposte e IVA ) anziché dalle
componenti energetiche della bolletta. In tutte le capitali europee (ad eccezione di Bulgaria, Cipro, Gran
Bretagna, Grecia, Irlanda e Malta) tali componenti rappresentano la maggiore porzione del prezzo finale
dell'elettricità. Le componenti non energetiche sono notevolmente aumentate negli ultimi anni in larga
misura per finanziare gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili (FER). In media in tutta Europa, le
componenti non legate direttamente all’energia rappresentano circa il 60% della bolletta elettrica, e
quasi il 50% di quella del gas naturale.
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Nei paesi in cui i mercati dell'energia sono stati liberalizzati da tempo (Germania, Gran Bretagna,
Norvegia, Svezia, Olanda, ecc) ai consumatori domestici viene offerta una gamma più ampia – non solo
in termini di prezzo - di offerte relative a elettricità e gas naturale, (prezzi fissi, offerte verdi, offerte con
servizi complementari, offerte dual fuel). I consumatori di questi paesi tendono a cambiare più spesso
fornitore rispetto ai consumatori dei mercati che hanno avuto un processo di liberalizzazione in anni più
recenti.
Relativamente ai diritti dei consumatori:
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La normativa UE stabilisce una serie di diritti e obblighi fondamentali per la protezione dei consumatori
di energia. Misure di tutela dei consumatori sono state implementate in tutta Europa. Quasi tutti i paesi
della UE hanno un “fornitore di ultima istanza” nel settore elettrico (ad eccezione di Francia, Lettonia e
Malta) per garantire la fornitura del servizio universale. Nel gas naturale (in cui non è richiesto il servizio
universale) solo cinque paesi non hanno un fornitore di ultima istanza. Inoltre, gli Stati membri hanno
definito procedure e condizioni per la disconnessione per morosità. Anche se i dati disponibili sono
limitati, la percentuale delle disattivazioni risulta generalmente bassa (tra 0 e 2%). Gli Stati membri sono
inoltre tenuti a definire il concetto di cliente vulnerabile; il Rapporto rileva che mentre 18 Stati membri
hanno messo a punto definizioni esplicite, altri hanno sviluppato anche (o invece) un approccio indiretto
(ie. il cliente vulnerabile è incluso nelle politiche sociali nazionali, ecc.).
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I consumatori hanno il diritto di ricevere informazioni sui propri consumi di energia, sulle variazioni di
prezzo, ecc. Il Rapporto rileva che, in molti paesi, le bollette energetiche non contengono tutte le
informazioni necessarie per il cambiamento della fornitura. Al contempo, in quasi tutti gli Stati membri,
la normativa impone che le informazioni di fatturazione riferite ai consumi effettivi debbano essere rese
disponibili a tutti i consumatori non dotati di contatori intelligenti almeno una volta l'anno; in alcuni Stati
membri ciò avviene su base mensile.
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Procedure di reclamo trasparenti e ben funzionanti sono la chiave di volta per rafforzare la
consapevolezza dei consumatori. Il Rapporto mostra che più della metà dei reclami in tutta Europa è
legata a questioni relative al prezzo di fornitura, al contratto e/o alla fatturazione. È importante
sottolineare che sono disponibili e gratuiti strumenti alternativi di risoluzione delle controversie per i
clienti finali domestici in 25 Stati membri.
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Per i consumatori le procedure di allacciamento, di attivazione, di manutenzione e di disconnessione
della fornitura rappresentano la principale modalità di interazione del consumatore con il mercato
dell'energia. Il Rapporto ha monitorato un numero selezionato di servizi forniti da gestori dei sistemi di
distribuzione e verificato che la qualità e la tempistica dei servizi di distribuzione potrebbe essere
migliorata (ad esempio, i tempi per fornire un’offerta per l'allacciamento, per la connessione alla rete e
l'attivazione della fornitura di energia per il cliente, per disconnettere l'erogazione di energia a seguito di
una richiesta del cliente nonché la durata massima delle interruzioni programmate).
QUALI I RISULTATI E LE RACCOMANDAZIONI DEL RAPPORTO PIÙ RILEVANTI PER I CONSUMATORI?
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I consumatori nella UE devono ancora beneficiare completamente dell'integrazione del mercato
dell'energia e della concorrenza. Il cambiamento di fornitore offre vere opportunità di miglioramento per i
consumatori. Tuttavia, i tassi di switching restano bassi in molti paesi e la maggior parte dei
consumatori di energia elettrica e di gas naturale non partecipano attivamente al mercato. Molti non
hanno operato una scelta tra i fornitori disponibili, né tra i diversi prezzi e servizi offerti. Ciò è dovuto a
una serie di fattori, tra cui: il permanere di prezzi regolati, la mancanza di conoscenza delle opportunità
derivanti dal cambiamento del fornitore, la percezione di risparmi insufficienti, la fedeltà ai fornitori
esistenti, la sfiducia in offerte alternative e la percezione della complessità del processo di switching,
così come il funzionamento non ancora pienamente efficiente dei mercati all'ingrosso.
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I regolatori nazionali dell'energia dovrebbero continuare a svolgere un ruolo attivo nel far rispettare i
diritti dei consumatori e aumentare la consapevolezza dei vantaggi dello switching. La disponibilità di
strumenti di confronto dei prezzi trasparenti e affidabili, una migliore informazione sui ruoli e le
responsabilità delle imprese di distribuzione e di fornitura e la disponibilità di procedure più semplici ed
efficienti per cambiare fornitore potrebbero contribuire ad aumentare i tassi di switching.
PERCHÉ DOVREBBE INTERESSARMI TUTTO CIÒ COME CITTADINO?
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Speriamo che i risultati presentati in questo Rapporto di monitoraggio possano chiarire cosa sta dietro
alla tua bolletta energetica. Ciò potrebbe aiutarti ad individuare le potenziali opportunità esistenti nel tuo
paese (vedi pag. 59 del Rapporto) per trarre beneficio dalla concorrenza nel mercato al dettaglio,
cambiando per esempio il tuo attuale fornitore, puoi accedere ad un’offerta migliore e ridurre le tue
spese energetiche.
COSA È IL RAPPORTO DI MONITORAGGIO DEL MERCATO?
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Uno dei compiti dell'Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell'energia (ACER), istituita dalla
normativa UE nel 2009, è quello di monitorare e analizzare gli sviluppi nei mercati europei del gas
naturale e dell'elettricità. I risultati di tale attività vengono presentati ogni anno nel Rapporto di
monitoraggio del mercato. Come per le edizioni precedenti, quest'anno il Rapporto di monitoraggio dei
mercati è stato realizzato da ACER in collaborazione con il Consiglio dei regolatori europei dell'energia
(CEER) in modo tale da fornire l'analisi più completa possibile degli sviluppi dei mercati dell'energia in
Europa. Si tratta di un rapporto indipendente, basato sui dati forniti dalla Commissione europea, dalle
Autorità nazionali di regolazione e dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione (ENTSO)
per l'elettricità e il gas naturale, nonché su dati pubblici raccolti direttamente dall'Agenzia.
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Il Rapporto di monitoraggio individua i settori in cui sono necessarie ulteriori misure (e attività di
monitoraggio) per garantire che i consumatori europei di elettricità e gas naturale traggano maggiore
beneficio dalla completa integrazione dei mercati.
LINK UTILI
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Quarto Rapporto ACER-CEER di Monitoraggio dei Mercati, 30 Novembre 2015.
Regolamento ACER
I Rapporti di monitoraggio degli anni precedenti si trovano a questo link.