Relazione finale della Progettazione Shakespeare in the 21st

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Relazione finale della Progettazione Shakespeare in the 21st
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Relazione finale della Progettazione Shakespeare in the 21st Century
Docente Roberta Pizzullo
Classe E12
Corso DOL- 2° anno
Contenuti
I contenuti del progetto sono alcune opere Shakespeariane che fanno parte del curricolo scolastico
del terzo anno. Le opere analizzate sono state scelte sulla base delle tematiche interdisciplinari
considerate più importanti e sulla base degli interessi degli alunni. I contenuti sviluppati sono in
larga parte in inglese e in una piccola parte in italiano. I prodotti sono tutti in lingua inglese
eccetto uno in lingua italiana. Sono stati analizzati diversi testi propedeutici al lavoro da svolgere e
diversi testi tratti dalle opere di Shakespeare. Il lavoro di ricerca è stato svolto attraverso ricerche
su Internet su una sitografia consigliata ma anche usando una bibliografia fornita dagli insegnanti.
In plenaria alunni e docenti hanno creato delle mappe, hanno analizzato e studiato il lessico
(significato, pronuncia e riutilizzo) , e fatto delle letture .
Tempi
Il progetto è iniziato nel mese di ottobre 2009 ed è terminato nel mese di dicembre 2009 per un
tempo complessivo 6 settimane , 10 ore curriculari di inglese, 2 ore curriculari filosofia e storia,
3 ore curriculari di italiano , 6 ore extracurriculari docente madrelingua e docente di lingua
inglese e un tempo non ben quantizzabile a casa. Si rimanda ai seguenti paragrafi per ulteriori
informazioni sui tempi del progetto.
Luoghi
Le fasi propedeutiche , l’organizzazione delle attività , la lettura e la comprensione dei testi sono
state svolte a scuola mentre la ricerca , le varie fasi di preparazione dei prodotti a casa con alcuni
momenti a scuola . Le attività di lettura e analisi dei testi in italiano e in ambito storico sono state
svolte a scuola in orario curriculare mentre la lettura, l’analisi dei testi e lo studio del lessico in
lingua inglese sono stati svolti a scuola in orario extracurriculare con il supporto del docente di
madrelingua e dell’insegnante di lingua inglese. Da casa sono avvenute anche le comunicazioni tra
alunni e alunni e docente e alunni via chat e social network.
Strumenti
L’aula in cui gli studenti hanno svolto parte delle attività è attrezzata con PC , LIM e connessione
internet. Sono stati usati vocabolari e vocabolari on line, testi delle opere shakespeariane, testi di
storia, fotocopie. A casa gli alunni hanno lavorato con i loro computer.
Fasi
Fase di progettazione (2 ore a scuola )
I docenti di lingua inglese, storia/filosofia e italiano si sono incontrati in orario postmeridiano a
scuola per un brainstorming sugli obiettivi da perseguire, sulle attività da svolgere, sulle modalità
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di svolgimento del progetto , sui tempi e le scadenze. Nella fase di progettazione si è tenuto conto
delle difficoltà incontrate dagli alunni del 3° anno nell’affrontare il percorso di letteratura in L2 si è
cercato, pertanto, di proporre qualcosa di più innovativo , collaborativo e che nascesse da un’idea
personale. Sappiamo come l’ansia interferisca con l’apprendimento (Krashen 1982) pertanto
utilizzare un progetto in cui gli alunni sono i principali attori può aiutare a creare un ambiente
meno ansiogeno e favorire l’apprendimento. Creare un prodotto multimediale o no, ha come
obiettivo la collaborazione , la condivisione , la socializzazione, la capacità organizzativa degli
alunni anche questi obiettivi del nostro lavoro. Sulla spinta della docente di L2 , in fase di
progettazione, i docenti, hanno riflettuto sull’uso delle nuove tecnologie in ambito didattico e sul
loro ruolo fondamentale ai fini dell’apprendimento. Nell’ambito del progetto si è tenuto in
considerazione l’aspetto linguistico integrato ai contenuti. Generalmente gli alunni usano l’inglese
per affrontare i temi all’interno del curriculo , in questo caso anche i temi in ambito storico e
filosofico sono stati affrontati in lingua (CLIL) Tutto il percorso, ad eccezione della lettura di
alcuni testi in traduzione italiana e dei testi di storia si è svolto in lingua inglese. Solo un prodotto
è in lingua italiana gli altri sono in lingua inglese.
Creazione del gruppo :
In questa fase, che si è svolta durante 2 ore curriculari, la docente di lingua inglese ha presentato
le finalità generali e gli obiettivi del progetto . Gli studenti sono stati invitati a esplicitare le loro
conoscenze relative alle tematiche del lavoro da svolgere , a commentare con il gruppo eventuali
opere shakespeariane già lette e ad esplicitare i temi delle opere scelte. Gli alunni sono stati divisi
in gruppi , in parte rispettando la loro scelta dell’opera su cui lavorare ma anche in base alle loro
competenze linguistiche e /o relative all’uso delle TIC. Ogni gruppo ha poi stabilito il prodotto da
sviluppare e ha pianificato le modalità del lavoro da svolgere. Sono stati formati 8 gruppi di tre
alunni e 1 gruppo di 4 alunni.
Modalità
L’assetto di lavoro durante tutte le attività in classe è stato di tipo altamente comunicativo, gli
alunni hanno lavorato in gruppi di tre/quattro persone. A casa gli alunni hanno lavorato in gruppo
ma hanno anche collaborato tra di loro e con l’insegnante di inglese usando mail, msn , skype e
un social network. Anche nella fase di lavoro propedeutico con le docenti di storia e italiano non si
è quasi mai proposta un’attività di tipo frontale.
Protagonisti
Una docente di lingua inglese , un docente madrelingua inglese, una docente di storia e filosofia e
una docente di italiano , 28 alunni di una terza classe della scuola e altri alunni di classi parallele
dell’istituto.
Il gruppo classe è coeso e abituato al lavoro collaborativo. Gli studenti si sono lasciati coinvolgere
dalle attività e dall’approccio comunicativo utilizzato dai docenti. Ogni alunno ha potenziato la
propria capacità espressiva e si è mostrato motivato nei confronti delle attività. Il docente
madrelingua ha rafforzato e riutilizzato costantemente il materiale linguistico presentato e ha
privilegiato l’abilità orale e di lettura. La docente di lingua inglese ha operato in qualità di tutor a
supporto delle attività svolte in classe e così anche gli altri docenti coinvolti. Gli altri alunni hanno
avuto una funzione di spettatori e hanno fornito un feedback.
1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti
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Contenuti
Il progetto ha come scopo la conoscenza del periodo elisabettiano in Inghilterra e del teatro
shakespeariano in particolare alcune sue opere come : Hamlet , Macbeth, Romeo and Juliet,
Julius Ceasar e possibili collegamenti con autori dello stesso periodo.
Tempi
Il progetto è stato svolto in 6 settimane nella fase iniziale dell’anno scolastico , 10 ore
curriculari di inglese, 2 ore curriculari di storia e filosofia, 3 ore curriculari di italiano , 6 ore
extracurriculari svolte insieme al docente madrelingua e al docente di inglese . Il tempo dello
svolgimento delle attività a casa non è facilmente quantizzabile.
Luoghi
Gli alunni hanno lavorato in una classe dotata di PC, LIM e connessione internet in orario
curriculare nella fase propedeutica e nelle attività di storia e italiano, a scuola in un’ aula
laboratorio corredata da LIM per lo svolgimento delle attività di lettura e analisi dei testi in L2; le
attività di ricerca, collaborazione e di creazione dei singoli prodotti sono state svolte a casa e,
alcune volte, a scuola
.
In particolare gli studenti a scuola :
 ascoltano, inferiscono, riflettono, interagiscono in L2 con compagni e docente,
prendono appunti , collaborano, svolgono attività in gruppo, leggono e
drammatizzano testi in L2, lavorano sulla pronuncia e il significato di parole
sconosciute, scrivono in L2 , selezionano il materiale letto, creano o completano
mappe e schemi, esprimono opinioni e ipotesi in L2, relazionano in L2 e
condividono le esperienze.
Gli studenti a casa:
 riflettono su quanto svolto a scuola, rivedono e sistemano gli appunti, fissano la
pronuncia e grafia di alcune parole nuove , rivedono testi già letti, leggono nuovi
testi per l’approfondimento, sviluppano
mappe per facilitare un’attività di
esposizione orale, comunicano in presenza e via mail, msn e Skype e creano i
prodotti da loro scelti (Power Point, podcast, Video).
Modalità
All’inizio, la docente di lingua inglese ha presentato il progetto da sviluppare , ha diviso la
classe in gruppi sulla base delle competenze linguistiche, delle competenze nelle TIC e in base
alla scelta dell’opera shakespeariana da parte degli alunni. Sono stati assegnati ruoli e compiti
ai gruppi e ai singoli alunni all’interno dei gruppi, sono stati definiti i tempi e le varie modalità
di lavoro e collaborazione . La docente di lingua inglese ha poi svolto un lavoro propedeutico
attraverso la sollecitazione delle conoscenze degli alunni ai quali ha chiesto di creare una
mappa che è stata scritta alla LIM. La mappa è stata poi inviata via mail agli alunni coinvolti nel
progetto. Gli alunni hanno poi svolto un’attività di inquadramento del periodo storico con la
docente di storia e filosofia in L2 mentre con la docente di italiano hanno letto dei testi tratti
dalle opere di Shakespeare oggetto del lavoro da svolgere. Il docente madrelingua ha condotto
un’attività di lettura drammatizzata e di analisi di alcuni testi tratti dalle stesse opere.
Il docente ha quindi approfondito alcuni aspetti linguistici e lessicali .
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Sono state avviate le ricerche da sviluppare fornendo una bibliografia e una sitografia agli
alunni.
Gli alunni hanno effettuato le ricerche a casa, hanno recuperato materiale che è stato
analizzato in classe e a casa e hanno iniziato a creare dei prodotti in parte a casa e, a volte, a
scuola. In qualche caso si sono avvalsi della collaborazione del docente madrelingua , come nel
caso di alunni che hanno inserito un video da loro creato con una versione in formato mp3 di
una narrazione.
Strumenti
In laboratorio erano disponibili i seguenti materiali e tecnologie :
computer - LIM – videoproiettore - connessione internet - vocabolari cartacei - vocabolari online.
2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla
sperimentazione
1. Una terza classe (1° liceo ) di 28 alunni provenienti da una terza classe dell’istituto, 1
insegnante di lingua inglese , un insegnante madrelingua inglese , una docente di storia e
filosofia con competenza in L2 , una docente di italiano. Al progetto hanno partecipato
anche altri docenti e alunni di classi parallele come spettatori nella fase di presentazione
dei progetti. Gli stessi hanno fornito un feedback.
2. Vantaggi e svantaggi (vedi le voci del punto 1) contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità,
strumenti e protagonisti
Sarebbe interessante potere lavorare sempre lasciando molto spazio alla creatività degli alunni
che rappresenta un vantaggio inestimabile poiché è nella fase della creatività, della
collaborazione e del “divertimento” che gli alunni apprendono in maniera più efficace.
Purtroppo si deve tener conto dei tempi della scuola, dell’eventuale “programma” da svolgere
che possono essere considerati come aspetti negativi.
Un altro vantaggio può considerarsi l’interdisciplinarietà , anche questa non sempre facile da
perseguire anche a causa di problemi logistici e di organizzazione interna e a volte, anche, per
scarsa disponibilità da parte dei docenti. Un altro vantaggio è dato dall’uso delle nuove
tecnologie. Sappiamo bene che i nostri alunni sono digital natives e che si muovono in maniera
naturale tra filmati, video, Power point, chat, social network. Potere disporre delle nuove
tecnologie nello studio rappresenta per loro una motivazione in più all’apprendimento , è un
modo per usare la creatività , la collaborazione e competenze “altre” rispetto a quelle che sono
soliti usare in classe.
Pochi sono stati gli svantaggi di un tale lavoro, tra questi, la fase di
“correzione” dei lavori svolti. Spesso gli alunni hanno preparato il prodotto finale senza
sottoporlo alla correzione che poi non è stata del tutto svolta; è stato fornito infatti solo un
feedback alla fine della fase della presentazione senza correggere i prodotti. Comunque la
mancata correzione non inficia il lavoro svolto poiché alla fine tutti gli obiettivi sono stati
raggiunti. Non vi sono stati svantaggi per quanto riguarda gli strumenti e ancor meno per i
protagonisti che hanno collaborato in maniera fattiva e motivata.
3. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico – didattiche
Durante il corso delle attività non si sono registrate particolari difficoltà sul piano tecnico
poiché le dotazioni tecniche richieste dal progetto erano relativamente semplici da usare e le
dotazioni della scuola e degli alunni a casa sono adeguate al progetto svolto. Per quanto
riguarda l’aspetto prettamente didattico non vi sono state difficoltà poiché i docenti hanno
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utilizzato un approccio metodologico – didattico di tipo altamente comunicativo , gli alunni
sono stati coinvolti in attività pratiche e capaci di sviluppare la cooperazione tra gli alunni e tra
i gruppi. Gli alunni hanno appreso attraverso il learning by doing , metodo che ha quasi
sempre risultati positivi con gli studenti.
4. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni
Alcuni alunni , con l’aiuto della docente di inglese , hanno messo in pratica delle abilità relative
all’uso delle TIC che già possedevano mentre , altri alunni, collaborando con i più abili hanno
appreso tecniche per creare dei video, dei Power Point e dei file audio mp3 . Tutti gli alunni
coinvolti hanno sviluppato competenze interdisciplinari, hanno sviluppato competenze scritte
ed orali in lingua inglese, conoscono alcune delle opere shakespeariane e il teatro di
Shakespeare in genere e sanno parlarne. I docenti e gli studenti, in genere, hanno sviluppato
l’abilità collaborativa. La docente di L2 ha messo in pratica alcune delle competenze apprese
attraverso la piattaforma online del corso DOL.
3. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le
altre situazioni d’apprendimento)
Abbiamo
spesso
discusso
in
piattaforma
DOL
con
gli
altri
corsisti
sull’importanza
dell’integrazione dell’uso delle nuove tecnologie nell’insegnamento e nell’apprendimento delle
lingue straniere ( e di altre materie). Sappiamo che l’integrazione della multimedialità rende
possibile un vero ambiente comunicativo e permette di mettere in pratica ciò che Marshal McLuhan
sosteneva e cioè che “l’educazione deve essere divertente e il divertimento educativo” . La
tecnologia è, infatti, da considerarsi una risorsa aggiuntiva per arricchire le proprie conoscenze ed
abilità , per rendere gli alunni più autonomi e indipendenti nel loro percorso formativo. Le attività
diventano più efficaci e l’insegnante può avere un vero ruolo di supporto riducendo il suo innato
“overteaching” lasciando così agli studenti la possibilità di apprendere da pari a pari che, in molti
casi, risulta essere proficuo. Nel caso delle attività svolte per tale progetto gli alunni sono stati
motivati, partecipi e cooperativi. Durante alcune attività in sessioni plenarie è stata utilizzata la LIM
che ha permesso la collaborazione in un contesto autentico. Con l’uso delle tecnologie digitali in
classe e a casa è stato possibile mettere a frutto una nuova forma di impegno e di collaborazione
nonché di successo educativo reale. Gli alunni hanno creato sin dall’inizio i loro prodotti
scegliendone la tipologia, il contenuto da mettere in risalto, la forma grafica e per fare questo si
sono organizzati in gruppi, hanno collaborato e comunicato in presenza e a distanza usando le
tecnologie digitali. Durante le “normali” attività svolte a casa e in classe gli alunni non creano
prodotti ma si limitano a ripetere nozioni imparate, quelle stesse nozioni che dimenticheranno di lì
a poco. Per dirla secondo Krashen gli alunni non acquisiscono.
Durante le attività in classe e a casa l’atmosfera, e dunque la relazione tra alunno e alunno e tra
alunno e docente, è stata molto più rilassata , nella fase di esplorazione dei testi , di uso dei
materiali e di creazione dei prodotti gli alunni sono stati propositivi, motivati, impegnati e creativi
e hanno considerato il docente non come colui che sa ma come colui che lo guida e lo aiuta nel
processo formativo. In altre situazioni di apprendimento dove l’insegnante è l’unico referente del
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sapere e si comporta come tale (sebbene in questo caso non è la presenza della tecnologia che
cambia le cose ma l’approccio del docente stesso) l’alunno ha un ruolo più passivo e l’attività è
meno stimolante. Come spesso evidenziato dai materiali forniti dai docenti del corso DOL , nella
vita quotidiana gli alunni sono “digital natives”, dunque ricorrono in maniera naturale all’uso delle
tecnologie moderne. Noi docenti dovremmo incentivare l’uso di queste ultime per migliorare le
abilità dei nostri alunni . In particolare, nello svolgimento del progetto le nuove tecnologie hanno
permesso una comunicazione orientata all’azione, alla collaborazione e alla condivisione.
Durante la fase di svolgimento del progetto sono stati superati quegli scogli che spesso sono
insormontabili quali la paura di sbagliare ( l’atmosfera con l’uso delle nuove tecnologie in classe è
sicuramente più ludica e meno ansiogena)
, la
produzione orale della lingua , soprattutto la
produzione dialogica. L’uso delle nuove tecnologie permettendo l’integrazione di animazione,
suono, elementi visivi e di testo ha dato la possibilità di indirizzarci a più stili cognitivi
contestualmente.
4.
Modalità di relazione osservate tra alunno ed alunno (analogie, differenze …)
Un’attività basata sulla creazione di un prodotto multimediale presuppone che gli alunni
mettano in gioco diversi tipi di abilità che a loro volta stimolano l’interesse per la lingua e
coinvolgono gli alunni in situazione di problem solving e learning by doing . Diverse fonti ci
dicono come la creazione di un prodotto multimediale migliori le abilità di “speaking” (Carking
2004; Hardison e Sonchaeng 2005), la comunicazione non verbale (Dickson 1989), la
coscienza culturale ( Gareis 2000; Heathcote e Bolton 1998), la cooperazione di gruppo (Elgar
2002) , la motivazione dello studente ( Dodson 2000; Heath 1996; Stern 1980).
Generalmente , durante le attività in classe gli alunni comunicano e collaborano poco e sono
più passivi, sebbene personalmente in tutte le mie attività in classe prediligo l’approccio
comunicativo e questo
a prescindere dalla presenza delle TIC in classe. Durante lo
svolgimento del progetto gli alunni hanno collaborato in maniera attiva a tutte le fasi dello
stesso. Hanno ricercato materiali, selezionandone delle parti, hanno comunicato, hanno
risolto i problemi che si presentavano nelle varie fasi della creazione dei prodotti, hanno
imparato dai loro pari a leggere e comprendere testi a lavorare con le TIC e hanno attivato la
loro capacità inter e intrapersonale, si sono assunti delle responsabilità e hanno dimostrato di
sapere superare le difficoltà. Inoltre, durante le “normali” attività gli alunni tendono alla
competizione mentre in attività come queste la competizione scompare del tutto .
5.
Modalità di relazione osservate tra docente e docente (analogie e differenze …)
Il tema della modalità di relazione docente/docente meriterebbe un intero capitolo ma mi
limiterò a dire che spesso i docenti, che pur si incontrano all’inizio dell’anno per decidere una
programmazione comune, svolgono le proprie attività (che durano, di volta in volta, un’ora o
due) all’interno delle classi senza tenere in considerazione ciò che gli alunni fanno nel contesto
del loro percorso didattico e del loro percorso di vita e, soprattutto, della società in cui vivono
. Nel pensare a questa piccola progettazione i docenti hanno avuto modo di sperimentare le
loro abilità di collaborazione sia nell’ideazione e stesura del progetto che nella realizzazione
dello stesso. Gli stessi hanno dimostrato di avere buone capacità organizzative e gestionali,
sono stati chiari nelle consegne agli alunni che sono state sempre rispettate.
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Valutazione delle tecnologie e del materiale usato
-
Ricchezza/correttezza/interesse contenuti
Funzionalità didattica
Facilità d’accesso e fruizione
I contenuti e il materiale su cui si è lavorato fa parte dei programmi ministeriali ma senza
dubbio il teatro shakespeariano è di elevato interesse culturale , dà numerosi spunti di
discussione e approfondimento e permette diversi collegamenti tra le varie discipline
sebbene nel caso del progetto sono stati evidenziati solo alcuni aspetti.
Sia gli alunni che i docenti hanno operato delle scelte relative alle opere da anal izzare in
modo che vi fosse un reale interesse a portare a termine il lavoro proposto. Il materiale
fornito in cartaceo o attraverso una sitografia è stato di facile reperimento e anche le
tecnologie utilizzate sono state di facile accesso e fruizione.
6.
Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionale
Sviluppare quest’attività è stata senz’altro un’esperienza motivante. Lasciare molto più spazio
d’azione agli alunni permette al docente di lavorare meglio in qualità di tutor e facilitatore e di
osservare gli alunni mentre mettono in atto le loro diverse abilità , collaborano e apprendono.
Il lavoro di gruppo è un momento altamente formativo e se , come in questo caso, si riesce a
collaborare non solo in assetto classe ma anche a casa e anche a distanza l’esperienza non
può che essere valutata come arricchimento professionale per il docente e formativo per il
discente. Dal punto di vista relazionale grazie anche agli stimoli ottenuti dalla frequenza del
corso DOL , nel progettare le attività, ho avuto modo di riflettere su come l’uso della
tecnologia in ambito didattico riesca a
facilitare l’apprendimento degli alunni, la
collaborazione tra alunni e alunni e alunni e docenti. L’avere svolto un simile percorso mi ha
aiutato a utilizzare meglio le TIC e a sperimentarle con sempre maggiore facilità in ambito
didattico e a divulgare questa mia nuova competenza cercando di motivare il corpo docente.
7.
Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi
L’uso della lingua inglese in classe risulta spesso fittizio quasi virtuale al contrario durante
l’apprendimento basato sulla creazione di un prodotto gli alunni collaborano nella fase di
preparazione, creazione, correzione e lo fanno in lingua 2 in situazioni in cui vi è veramente
un information gap e la conversazione risulta più reale. Per lo sviluppo dei prodotti, gli alunni
hanno utilizzato software e programmi che solitamente usano per altri scopi e lo hanno fatto ai
fini dell’apprendimento e alcuni di loro hanno anche acquisito abilità tecnologiche dai loro
compagni , in classe hanno usato la LIM per creare delle mappe e a casa abbiamo comunicato
utilizzando msn o skype e un social network. Gli alunni sono ormai abituati a vivere in contesti
high-tech pertanto progetti basati sull’uso delle nuove tecnologie hanno effetti molto positivi
sugli studenti di oggi. In particolare , i miei studenti già abituati a questo tipo di lavoro in
classe e a casa hanno dimostrato di apprezzarlo molto e, soprattutto, dimostrano di essere
autonomi e di amare quello che fanno.
Gli alunni, alla fine delle attività, hanno socializzato e diffuso l’esperienza in riunioni fatte con
altri alunni di classi parallele dichiarando di avere appreso divertendosi durante un’esperienza
che ha creato uno spirito di collaborazione e ha migliorato l’autostima degli alunni. Gli alunni
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hanno riconosciuto di avere utilizzato la lingua straniera in un contesto reale e utile e con una
finalità misurabile in termini di esperienza personale.
8.
Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell’esperienza
L’esperienza è stata efficace e positiva. Gli alunni hanno apprezzato la tipologia del lavoro che dà
loro la possibilità di esprimersi e collaborare. L’esperienza potrebbe essere ripetuta anche con il
coinvolgimento di altre materie a secondo delle tematiche sviluppate . Come sviluppo della stessa
esperienza si potrebbe prevedere la drammatizzazione di un’opera tra quelle analizzate con
l’ausilio di un regista/attore a coadiuvare il lavoro di gruppo di studenti e docenti. Si potrebbe
girare un video delle attività a partire dalla creazione dei prodotti fino alla drammatizzazione di
una delle opere come conclusione dei lavori.
Inoltre, il contatto con la docente e con gli altri alunni via mail, sms, skype è stato ritenuto un
valido ausilio dagli studenti e si potrebbe continuare ad usarli per lo sviluppo di altri lavori. Si è
anche pensato insieme agli studenti di utilizzare un social network per la condivisione dei lavori
svolti in classe.
Alla fine delle attività del progetto gli alunni hanno riportato l’esperienza fatta ad alunni di classi
parallele e i materiali prodotti saranno caricati sul sito della scuola per una capillare diffusione dei
risultati.
Docente : Roberta Pizzullo