Ignorantia legis neminem excusat
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Ignorantia legis neminem excusat
Ignorantia legis neminem excusat Cioè «L'ignoranza della legge non scusa nessuno» tantomeno i neo Parlamentari che fanno della trasparenza la loro bandiera. Mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione le assurdità, frutto dell’ignoranza crassa, pressappochista e pretestuosa di certi neo politici (il loro capo popolo è un “comico” e come tale legittimato ad offrire deformazioni grottesche della realtà), già politici navigati di quasi ogni area politica presente in Parlamento nella scorsa legislatura a volte per motivazioni nobili altre solo per fare cassa hanno proposto l’aumento del PREU per gli apparecchi con vincita limitata le cosi dette New Slot, con giocata massima ad 1 euro e vincita massima di 100 euro. Nonostante nella passata legislatura una chiara spiegazione del Sottosegretario Ceriani (seduta VI Comm.Finanze 6 giugno 2012) in risposta all’allora Deputato dell’IDV Barbato disse :” quanto alla disciplina del Preu, è stata di recente rideterminata con decreto del Direttore generale di AAMS del 12 ottobre 2011. La revisione del sistema di calcolo del PREU ha eliminato il sistema cosiddetto «a scaglioni» sostituendolo con aliquote fisse che condurranno, mediante un progressivo aumento negli anni, alla stabilizzazione definitiva della misura del prelievo al 13 per cento della raccolta, nel anno 2015. Invero, la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui al comma 6, lettera a) dell’articolo 110 del T.U.L.P.S è stata rimodulata, in modo progressivo, al fine di consentire i necessari adeguamenti tecnologici dei suddetti apparecchi (che dal 2013 devono essere adeguati alla percentuale del 74% oltre a un probabile cambio totale del parco macchine). Sulla base della nuova disposizione, quindi, la percentuale di prelievo da corrispondere dal 1° gennaio 2012 è fissata nella misura dell’11,80 per cento sull’ammontare delle somme giocate; per gli anni 2013 e 2014 detta percentuale sale al 12,70 per cento della raccolta ed infine, a decorrere dal 1° gennaio 2015, il prelievo sulla raccolta di gioco è definitivamente fissato nella misura del 13 per cento delle somme giocate". Il Sottosegretario Ceriani ha infine sottolineato che "gli aumenti del PREU stabiliti, in particolare, con il decreto direttoriale da ultimo citato (leggasi Decreto del 12 ottobre 2011 di AAMS poi trasformato in legge n.44 del 26 aprile 2012 art.10 comma 9 e seguenti), sono conformi alle disposizioni di legge segnatamente, al citato articolo 2, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011 - che demandano all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato di emanare disposizioni utili al fine di assicurare - a partire dal 2012 - maggiori entrate in misura di 1.500 milioni di euro annui rivenienti dal settore dei giochi e dei tabacchi (somme peraltro, già comprese nel bilancio di previsione dello Stato per l’anno in corso". Comprendo il grave momento economico del paese, capisco anche che il gioco non è fra le attività economiche che destano molta simpatia, ma da qui a continuare a richiedere aumenti del PREU non mi sembra ne logico e nemmeno corretto. Il PREU attuale è all’ 12,7% + lo 0.8% ad AAMS + percentuale servizio ai concessionari calcolabile mediamente allo 0,5% medio equivale ad un 14% che rapportato al 25% ( o 26%) scarso rimanente tolte le vincite a seconda se si hanno apparecchi al 75% o al 74%) equivale al 56% di tassazione ( sul totale) non mi pare bassa se il rimanente 11 /12% va suddiviso fra il proprietario dei giochi e esercente barista o sala giochi, ovvero circa il 5,5% a testa. Ora spesso accade che la cattiva concorrenza fa aumentare la percentuale a favore dell’esercente ( ad esempio 4% al gestore che paga gli apparecchi e il 7% al bar e ciò è grave se si pensa che spesso la concorrenza viene proprio da certi concessionari ( che fungono anche da gestori) vuoi perché hanno da offrire altri giochi in esclusiva, vuoi perché alcune concessionarie si servono ( non so quanto consciamente) di personaggi senza scrupoli ( e ciò è ancora più grave). Prima di fare certe proposte” fantasiose” facciano tutti la cortesia di informarsi ( altro che dirette streaming qui manca la minima conoscenza, tanto pressapochismo e dilettantismo spicciolo ). La nota enciclopedia multimediale Wikipedia ci dice che il termine “ignoranza” è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento. In primis conoscere i settori le sue leggi e quindi non usare vecchie leggi già decadute, oltre a ciò si nota una scarsa conoscenza della matematica se si propone una tassazione più alta (25,6%) della somma fra la percentuale di restituzione del giocato odierno del 74% + 0,8% ad AAMS quota servizio ai concessionari di rete ( circa 0,5%) come potrò esserci una tassazione del 25,6% ( tale somma è del 100,9% (101,9% con i vecchi apparecchi al 75%) e infime alla filiera del gioco ovvero i gestori proprietari degli apparecchi (c.6/a del 110 TULPS – New Slot o A.W.P.) e gli esercenti baristi cosa gli rimarrebbe – lavorare gratis??? Bernardi Eugenio Costruttore e consulente tecnico Andrea BassiDiventa fan [email protected] Grillonomics, ecco il piano dei Cinque Stelle per abolire l'Imu. Più tasse su giochi e transazioni finanziarie. Presentato un emendamento Pubblicato: 24/04/2013 14:04 CEST | Aggiornato: 24/04/2013 17:17 CEST SEGUI: Blog Di Beppe Grillo, Grillo Abolizione Imu, Grillo e Imu, Imu Prima Casa, Imu Sulla Prima Casa,Sebastiano Barbanti, Abolizione Imu, Blog Beppe Grillo, Blog Grillo, Economía, Emendamento,Emendamento Barbanti, Emendamento Imu Cinque Stelle, Emendamento Imu M5S, Emendamento Imu Movimento 5 Stelle, Emendamento Imu Movimento Cinque Stelle, Grillo Su Imu, Il Blog Di Beppe Grillo,Imu, Imu Prima Casa Abolizione, Imu Sulla Casa, Italia, Economia, Politica, Política, Tobin Tax, Notizie Cinque Stelle AGGIORNAMENTO Già cassato l'emendamento Barbanti. L'abolizione dell'Imu proposta dai grillini è stata dichiarata inammissibile per "carenza di compensazione". Insomma, le coperture finanziarie ipotizzate erano inadatte. Insieme all'emendamento Barbanti sono caduti sotto la mannaia dell'inammissibiltà, la metà degli emendamenti presentati. Gira e rigira si torna sempre lì, alla tassa più odiata dagli italiani: l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili. Mario Monti ha appena blindato la tassa con una modifica al Def, il documento di economia e finanza, assicurando all’Europa che il prelievo sarà strutturale e i soldi che porta nelle casse dello Stato arriveranno anche dopo il 2015. Iin pochi forse se lo ricordano. L’Imu del Salva-Italia di Monti doveva essere a tempo.Tra due anni era previsto un ritorno automatico alla versione “light” della tassa così come prevista dalle norme del federalismo fiscale, quelle adottate dal governo Berlusconi. Una versione dell’Imu che non prevedeva la sua applicazione sulla prima casa e la super rivalutazione delle rendite catastali del 160%. Ma la promessa fatta da Monti a Bruxelles rischia di essere quella classica del marinaio. Basta sfogliare gli emendamenti appena depositati per modificare il decreto con il quale il governo ha stanziato 40 miliardi di euro per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Teoricamente l’Imu non c’entrerebbe niente. Ma il fascicolo è pieno di richieste di alleggerimento dell’imposta. Anche il Movimento Cinque Stelle ha deciso di battere il ferro caldo dell’Imu e ha presentato un emendamento per la cancellazione, almeno, di quella sulla prima casa. Il primo firmatario dell’emendamento (il numero 10.05) è il cittadino Sebastiano Barbanti. Ma dietro di lui, in ordine rigorosamente alfabetico, c’è una nutrita pattuglia di grillini. Cosa prevede l’emendamento Barbanti? Che l’Imu sulla prima casa venga cancellata già a partire da quest’anno. Per tutti, tranne che per le abitazioni di lusso (quelle delle categorie catastali A1, A8 e A9). Il problema, al solito, è quello di trovare i soldi, tecnicamente “le coperture finanziarie”. Da racimolare ci sono ben 4 miliardi di euro. Qui, in realtà, la fantasia grillina non si discosta troppo dalle proposte già avanzate (e bocciate) nella scorsa legislatura da dipietristi e leghisti. Una buona parte dei soldi dovrebbe arrivare da un aumento del prelievo sulle slot machine, che dovrebbe passare dal 12,6% al 25,6%. Questo tipo di copertura, in realtà, non ha mai passato l’esame della Ragioneria Generale dello Stato, perché, secondo i tecnici, se si aumenta la tassazione dei giochi, poi bisogna diminuire il pay out, ossia i premi che incassano i giocatori. Ma se il pay out scende, diminuiscono anche le giocate e alla fine pure le entrate per lo Stato. Le altre due forme di copertura ipotizzate dai Cinque Stelle prevedono, la prima, un tassazione secca del 27% sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni societarie e quelle ottenute su derivati. La seconda, invece, stabilisce un aumento dallo 0,2% allo 0,3% della Tobin Tax sulla compravendita in Borsa di azioni e obbligazioni. Al di la delle coperture, il punto è un altro. A parte Monti l'avversione all'Imu è trasversale. Se il Pd vuole quanto meno alleggerire quella sulla prima casa aumentando le detrazioni, il Pdl e la Lega sono per la sua abolizione. Esattamente come i grillini. Un consenso trasversale che potrebbe cementarsi durante i lavori della Commissione speciale mettendo in difficoltà il governo. Quello Monti o, quando arriverà, quello Letta.