Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la

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Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la
Da allegare alla “Domanda di valutazione proposte progettuali di servizio civile universale provinciale”
(legge provinciale 14 febbraio 2007 n. 5, art. 21bis)”
SCHEDA PROGETTO
ENTE
1 ) Ente proponente il progetto o capofila
Casa Accoglienza alla Vita “Padre Angelo” - onlus
2.1) Se c’è coprogettazione, indicare il/i partner____________________________________
2.2) Se c’è ATS, indicare il/i partner_____________________________________________
(allegare l’impegno alla formalizzazione dell’ATS prima dell’avvio del progetto)
CARATTERISTICHE PROGETTO
3) Titolo del progetto:
BIMBI E MAMME, CRESCIAMO INSIEME PER UN SERENO FUTURO
4) Tipo finanziamento:
A) Totalmente finanziato PAT
X
□
□
B) Parzialmente finanziato
C) Totalmente autofinanziato
5) Data avvio progetto:
1 aprile 2015
6) Durata progetto (in mesi)
12
7) Numero dei giovani da impiegare nel progetto: _ 4 __
7.1) Numero posti senza vitto e alloggio:
7.2) Numero posti con solo vitto: 4
7.3) Eventuale numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero ore di servizio settimanali dei giovani, ovvero monte ore complessivo 1440 (con
inserimento ore minime settimanali):
20
12) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 5, massimo 6):
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
5
13) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto:
N.
1
Definizione della
sede di attuazione
del progetto
Centro Residenziale
Casa Accoglienza
Comune
Trento
Indirizzo
Viale
Bolognini, 28
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
Cod.
ident.
Sede
N.
Vol.
per
sede
4
Nominativi degli OLP
Cognome e Nome
Toniolli Silvio
Data di nascita
01/09/1965
C.F.
TNLSLV65P01C452O
14) Descrizione del progetto
La nostra associazione nasce 31 anni fa con un manipolo di volontari e qualche alloggio per
dare risposte di tipo residenziale a bisogni di donne in stato di gravidanza o madri con
minori, che versano in un momento di difficoltà o disagio; oggi conta un Centro
Residenziale da 13 posti, una dozzina di alloggi sul territorio per le semi autonomie e un
centro aggregativo con laboratorio socio occupazionale per i pre requisiti lavorativi. La
collocazione è il Trentino coi suoi 536.237 abitanti di cui 230.580 famiglie. Se nei primi
anni si andava incontro alle così dette “ragazze madri” offrendo loro un luogo accogliente,
famigliare e sicuro dove far nascere il proprio figlio, oggi la complessità dei bisogni portati è
notevolmente aumentata: dalla mancanza di risorse materiali\organizzative\occupazionali
(purché non esclusive), assieme alla carenza di capacità genitoriali e all'assenza di reti
familiari e amicali adeguate, da deficit cognitivi e stati depressivi, da problemi psichiatrici,
solo se lievi, a patologie croniche o border line, precedenti esperienze di dipendenza da
sostanze (ma NON vengono accolte se ancora attive), da separazioni altamente conflittuali a
casi di maltrattamenti e violenza vera e propria (situazioni in aumento esponenziale, ma che
ora trovano risposta a Trento anche nelle 8 specifiche case rifugio), sempre più
frequentemente con mandati osservativi delle capacità genitoriali a noi consegnati dai
Tribunali Minori e Ordinario. Di Questo micro universo di ospitalità, mediamente, tra il 50
% e il 60% è composto da cittadini stranieri; non di rado si verifica la compresenza di
cittadini da 4 continenti diversi e appartenenze a 5 religioni differenti, con immaginabili
complessità, peraltro molto stimolanti, nel creare e mantenere, all'interno del nostro Centro
Residenziale, sia il modello di vita comunitario che ci è consono, sia quel clima famigliare
necessario e richiesto per legge. La maggioranza degli ingressi in struttura residenziale
avviene per invio dei Servizi Sociali dei Poli e del Comune di Trento (117.307 abitanti). A
Rovereto rispondono ai medesimi bisogni lavorando in rete e in stretta sinergia con noi, altre
due strutture per madri e bambini: Fiordaliso (ricettività max: 9 nuclei madre bambino\i),
Opera Famiglia Materna ( ricettività max: 6 nuclei in struttura e 20 appartamentini in semi
autonomia e 2 del Progetto Rosa per i casi di violenza di genere). Nel 2014, alla nostra
associazione sono pervenute dal territorio 55 richieste di accoglienza. Nel centro
residenziale, aperto 365 giorni l'anno, sono state accolte 64 persone, tra adulti e minori (la
durata media della permanenza è di 10 mesi, ma con situazioni che si fermano pochi giorni,
ormai rarissime, e altre, alcuni casi limite, fino oltre 2 anni) mentre abbiamo accolto molte
meno persone nelle semi autonomie per la chiusura di un palazzina a Sarche. Uno degli
obiettivi primari della nostra mission, è favorire il raggiungimento della completa autonomia
delle nostre ospiti, dove non è possibile, almeno un autonomia parziale e con la necessità di
supporti, ma anche con l'acquisizione o il rinforzo di competenze e abilità che consentano
l'espletamento del ruolo genitoriale che deve tutelare il percorso di crescita dei figli. Per ogni
persona accolta l’Educatore di Riferimento compila un progetto individuale, condiviso con
l'Ospite e con i Servizi, i cui obiettivi di percorso principali vengono condivisi in riunione
settimanale con il Direttore e con tutto lo staff di operatori e una volta al mese anche con i
nostri Volontari, ma anche con tutti gli attori del territorio coinvolti e con eventuali
famigliari e non, rimasti ”fuori” dalla struttura, in una azione il più possibile univoca e chiara
volta al conseguimento di tali obbiettivi. Oltre agli aspetti più tecnici, specifici legati allo
svolgimento dei progetti individuali, vi sono tutta una serie di altre proposte (servizi,
attività,..) estremamente fondamentali perché interconnesse e di supporto ai percorsi
individuali stessi. Queste molteplici attività, qui di seguito rappresentate, vedono coinvolti in
special modo tutte le diverse tipologie di Volontari, in alcuni casi stagisti e tirocinanti, e
ovviamente anche Educatori e Operatori:
- lo “spazio bimbi”, spazi e tempi appositamente pensati e dedicati ai minori, laboratori
ludico creativi, compiti, angolo morbido attrezzato, ecc. Utilizzati molto proprio
dopo l’apertura del Laboratorio socio occupazionale che vede impegnate fino a 5
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
mamme ospiti del residenziale, o sempre per supportare le Madri ospiti mentre
frequentano percorsi formativi, stage lavorativi e tirocini, ricerca attiva lavoro, e
soprattutto attività lavorative che oggi sono sempre più al di fuori dagli orari di
copertura asili e scuole o magari perché le madri non a tali strutture pubbliche non vi
accedono ancora; grazie soprattutto all’ausilio delle Volontarie Civili quest’anno tali
spazi sono aumentati fino 5 / 6 ore al giorno complessivamente;
- attività di accompagnamento sul territorio o presso i servizi territoriali (APSS,
Questura, asili, Ambasciate); ormai ci siamo attestati su circa 200 accompagnamenti
in un anno, grazie quasi esclusivamente ai Volontari;
- potenziata soprattutto l'attività di reperimento sul territorio di occasioni di tirocini
lavorativi con borsa lavoro dell’Agenzia del Lavoro, questo grazie solo alle ragazze
Volontarie del S Civile: nel 2014 ben 6 stage.
- attività di condivisione di gruppo, di animazione e di valorizzazione degli aspetti
multiculturali, tra riunioni, feste di compleanno\battesimi, festività nazionali, gite e
uscite, si riescono ad organizzare oltre 20 eventi: significativa e molto riuscita
quest’anno la gita sulla neve organizzata dalle Volontarie Servizio Civile, anche per
quelle ospiti del centro africa che non avevano mai visto la neve.
- a percorsi si sostegno e supporto individualizzato personalizzato (economia domestica,
gestione\cura della stanza, corsi italiano, patente guida, personal computer,...),
sempre almeno 2 o 3 i Volontari occupati
- corsi di formazione\informazione (taglio cucito, cucina, o la raccolta differenziata per
immagini e giochi interattivi proposta proprio dai Volontari del S . Civile), danze
etniche e biodanza, tutte attività ad appannaggio esclusivo di Volontari.
Questo il contesto territoriale e l'area di intervento, molto ampia e diversificata in azioni e
servizi offerti alle nostre mamme e bambini, entro il quale potranno muoversi anche i nostri
Volontari del Servizio Civile, anzi spesso in esclusiva. Il progetto li vedrà però
principalmente spesi nelle offerta\implementazione\innovazione dello spazio bimbi e l’area
lavoro: il laboratorio socio occupazionale e il sostegno alla ricerca attiva del lavoro e delle
occasioni di stage lavorativi nel privato. Degli interventi che saranno rivolti a questi nostri
ospiti, alcuni sono misurabili quantitativamente altri qualitativamente, altri, aventi come
obbiettivo un evento, saranno di risultato. Molti i beneficiari indiretti. Le nostre Ospiti in
primis: proprio grazie al contributo delle Volontarie SC siamo stati in grado di far partire il
laboratorio per i pre requisiti e abbiamo messo in campo 6 tirocini con borsa lavoro. La
comunità trentina: un anno a contatto con la tipologia di problematiche riportate dalle nostre
ospiti e i forti aspetti interculturali della nostra realtà di vita comunitaria, non possono che
formare, predisporre e arricchire un giovane individuo con un bagaglio esperienziale
spendibile o trasmissibile nella società; un efficace aiuto motivato nella sensibilizzazione e
promozione dei valori della nostra mission che ci contraddistinguono. Ne beneficia la
struttura stessa e il suo Personale dipendente e Volontario, in quanto siamo rimasti una
associazione di volontariato, che crede nell'apporto significativo e per certi versi esclusivo
della figura del Volontario: un punto di vista “altro”, il legame\contatto con l'”esterno”, la
possibilità di creare nuove reti e “rinverdire” le vecchie, contributi innovativi, rilevazione
criticità, possibilità di confronto, apporto motivazionale, la possibilità di migliorare o
ampliare la gamma dei servizi offerti.
Le attività seguite direttamente dai nostri Volontari superano le attività dei dipendenti, oltre
il 50 %, e anche nel restante, in buona misura, collaborano fianco a fianco. Con la nostra
piccola comunità, del residenziale e dei nostri appartamenti e del Laboratorio socio
occupazionale, vogliamo ancora avere la presunzione di contribuire a favorire di quegli
obbiettivi generali come il conseguimento della maternità responsabile e il riappropriarsi di
quei valori fondati sulla famiglia e nella tutela del minore, la convivenza pacifica nel rispetto
delle altre culture.
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
I Volontari del Servizio Civile vengono inseriti attivamente, con i loro back ground formativi
\ esperienziali e soprattutto umani, in questi macro obiettivi, perché “portatori sani” di tutti
quei quid necessari al perseguimento degli obbiettivi stessi; con ciò anche il perseguimento
dell’altro obiettivo generale che è quello di poter essere noi, la nostra ricca realtà, portatori
di esperienze e umanità per favorire spazi di crescita personale, risultati di cui siamo essere
sicuri non per presunzione, ma per il rimando delle esperienze fin’ora fatte con il
Volontariato Civile.
Per questo progetto, come detto, ci concentreremo su due obiettivi specifici centrati
sull’offerta di due servizi, tra loro correlati, che sono da un lato quelli messi più in crisi dalla
situazione generale attuale (crisi economica e dell’occupazione), dall’altro sono quelli
maggiormente funzionali al perseguimento del recupero dell’autonomia delle nostre ospiti e
la “fuori uscita” dal residenziale dove il prolungarsi delle tempistiche d’accoglienza genera
fenomeni regressivi pericolosi e destabilizzanti, come vedremo più avanti:
a) il “servizio lavoro”: tutta una serie di attività che vedremo al punto successivo,
finalizzate alla ricerca attiva del lavoro e a costruire opportunità di tirocini lavorativi
sul territorio, con borsa lavoro dell’Agenzia, che possano accreditare curricula scarni
o assenti da esperienze. Ci aspettiamo quantomeno di ottenere gli ottimi risultati di
quest’anno conseguiti con l’attuale progetto di SC: 6 tirocini svolti, più una
assunzione a chiamata. Dare maggiore continuità settimanale allo sportello interno
per la ricerca attiva del lavoro e di orientamento a corsi professionalizzanti,
prevedendo momenti dedicati a ciò in cui il Volontario SC, se non per urgenze, non
può essere distolto, come suggerito proprio dalle Volontarie civiliste stesse che hanno
contribuito a questa ri progettazione del servizio.
Mantenere il supporto al Laboratorio Socio Occupazionale, senza il quale non
riusciremo a garantirne l’apertura giornaliera dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle
11.30, ad oggi. Tale sperimentazione laboratoriale è di fondamentale per le nostre
ospiti: il lavoro è prerequisito fondamentale per poter pensare al raggiungimento
dell'autonomia e di un'indipendenza economica sufficiente al mantenimento di un
alloggio e di una famiglia; ma ancora prima di questo, il lavoro è quella grande
imprescindibile esperienza di vita che riconsegna alla persona fette intere di dignità e
di motivazioni forti a “volercela fare”: spesso nelle accoglienze al residenziale che
perdurano oltre l'anno di permanenza, ahi noi sempre più frequenti, le mamme vanno
incontro a fenomeni regressivi che le riavvicinano a quella condizione iniziale di
assistite e al sentirsi tali e ad approfittarne, assopendo anche quei sentimenti di
orgoglio materno che prima la spingevano a “volercela fare”, per il figlio. Solo una
esperienza di lavoro attivo o percepita tale è in grado di risvegliare da tale
assopimento, di ridare la percezione della spendita giornaliera del tempo, di
scansionare la giornata di vita organizzando i molti diversi impegni che una madre ,
spesso sola, deve imparare a fare.
Di qui la necessità imprescindibile di mantenere tale progetto focalizzato sullo
sperimentarsi di mamma al lavoro, nuovamente al lavoro o per la prima volta,
all'acquisizione dei prerequisiti lavorativi là dove necessita, al percepimento di una
borsa lavoro il più possibile corposa per un giusto riconoscimento, per un minimo di
indipendenza economica che può essere il primo gradino per un percorso di “fuori
uscita” dal residenziale verso i nostri alloggi di semi autonomia, pagandosi in
autonomia le bollette delle utenze, ad esempio a rinverdire sentori di spendita
personale gratuita e motivata che sono state la genesi e dovranno essere il futuro del
Privato Sociale.
b) Conseguenza, già in atto, dei nuovi percorsi di inserimento di cui sopra, è la
necessità di incrementare ancora, di qualche ora e di giornate specifiche dedicate, al
supporto dello spazio bimbi mentre le Madri sono al nostro Laboratorio o in
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tirocinio o al lavoro; spesso non abbiamo la copertura di asili nido: assenza posti,
tempi attesa lunghi, mancanza dei requisiti di residenza, orari di lavoro al di fuori di
quelli dei nidi, materne, scuole. Ci si aspetta di mantenere il risultato ottenuto
quest’anno, con una media di copertura di 6 ore giornaliere complessive in diverse
fasce.
Gli obbiettivi principali immediati riguardano la conoscenza “ravvicinata” della Struttura,
dei servizi che offre, del personale dipendente e volontario, ma soprattutto degli ospiti, che
sono molti per una comunità e portatori oggi sempre più di grande “complessità”;
quest’ultimo aspetto è stato espressamente richiesto dalle attuali Volontarie SC col
documento allegato “Osservazioni e suggerimenti”, chiedendo una formazione specifica da
parte di ognuno degli Educatori Referenti dei casi seguiti (3 massimo 4 mamme ospiti ad
educatore). La prima giornata di “servizio” è completamente dedicata a loro e in uno spazio
esterno, solitamente il nostro Centro aperto in questo caso riservato, dove incontreranno il
Direttore dell'associazione: un tempo a loro dedicato per creare il gruppo, il “clima” e
facilitare un inizio di presa di coscienza sulle principali problematiche alle quali noi diamo
risposta; ragionare sullo spirito del Servizio Civile, su cosa ci si aspetta e cosa si vorrebbe
reciprocamente gli uni dagli altri, dipanare dubbi e paure. Nei giorni successivi, avranno a
disposizione materiale informativo, video e ulteriori incontri d'approfondimento sia con
Direttore che con il Presidente. Come richiesto anche dalle Volontarie stesse, la formazione
specifica sarà svolta nei primi tre mesi proprio perché legata conoscenze utili allo
svolgimento dei Servizi principali di impiego, Spazio Bimbi e “Lavoro” Mamme: quindi gli
elementi di puericultura, il rapporto genitori\adulti e bimbi, il gioco e le sue diverse
modalità, la conoscenza approfondita dei percorsi individuali di ciascuna mamma ospite, il
Laboratorio socio occupazionale. Dal 3° al 6° mese (terzo monitoraggio) si sperimentano
nelle attività da soli: gestione autonoma dello spazio bimbi, dello sportello lavoro e
reperimento sul territorio di ipotesi di tirocinio lavoro con borsa dell’ agenzia delle entrate,
visitando i contatti già attivati l’anno precedente e cercando, su nostra indicazione, nuovi
contati, la presenza anche in autonomia al Laboratorio occupazionale. Sempre in questa fase,
come suggerito dalle attuali Volontarie SC, verrà individuato il Volontario Referente il
Laboratorio e i contatti per le commesse con Coop Alpi, il Volontario Referente per i
Tirocini lavoro sul territorio nel mantenimento anche dei contatti con i datori del tirocinio
stesso, i referenti delle borse lavoro dell’Agenzia Lavoro. Come da loro suggerito, si
perseguirà uno scambio informativo continuo prevedendo anche momenti di back office tra
loro e gli Educatori di riferimento dedicati a questo (si veda il doc “Osservazioni e
Suggerimenti”). Nel periodo che arriva al 4° monitoraggio (nono mese) ci si può
ragionevolmente attendere che ognuno possa offrire suggerimenti, migliorie, progettualità e
critiche costruttive. Probabilmente, anche per questo progetto di SCUP Garanzia Giovani, ci
sarà l'esperienza più “densa” dal punto di vista relazionale e quindi formativo\esperienziale:
la possibilità, per ciascuno, di trascorrere, uno alla volta, una settimana intera nella Struttura
residenziale estiva di Flavon (Cles, Val di Non) assieme ad un Educatore e un Volontario
esperto con alcune mamme e bambini ospiti (mai più di 4 \ 5 per volta). Si chiuderà con il
“bilancio d'esperienza” come da linee guida del sistema provinciale di Trento del Servizio
Civile.
Le risorse umane principalmente dedicate o coinvolte sono 10, 7 del personale dipendente: 2
Operatrici\Animatrici (spazio bimbi, momenti vita comunitaria, accompagnamenti) , 4
Educatrici, 1 Operatore sociale referente strutture (manutenzioni, differenziazione rifiuti,
risparmio energetico, economia domestica) e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
infine 3 del personale Volontari Esperti, di cui una religiosa, Suora di Maria Bambina
(organizzazione struttura residenziale, alloggi, cucina, magazzino, dinamiche relazionali
interne, storico; centro estivo; accompagnamenti); alcuni Volontari AVULS e scout con
esperienza (accompagnamenti, centro aperto).
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
Il ruolo sarà il più vicino possibile a quello di Operatore Sociale\Educativo di sostegno e
supporto, a seconda delle inclinazioni, di eventuali esperienze già maturate, interesse
espresso in capacità relazionali effettive soprattutto nelle spendita per i servizi offerti alle
nostre ospiti riguardanti l’”Area lavoro” (quindi Laboratorio e tirocini principalmente); più
vicino a quello di un’Assistente all’infanzia\Animatrice\Puericultrice nella spendita per lo
“Spazio Bimbi”. Vi sarà di conseguenza una programmazione e gestione delle attività
ludico\ricreative e creative per i minori dello Spazio Bimbo con implementazione di nuove
attività gioco grazie anche all’intervento formativo specifico previsto (suggerito e richiesto
dalle Volontarie SC attuali); dopo la conoscenza approfondita dei singoli “ e delle ospiti
stesse, si programmerà il ”servizio di costruzione curriculare, ricerca attiva lavoro e
orientamento, progettazione di tirocini lavoro e ricerca sul territorio di realtà piccole medie
imprese\artigiani dove poterli spendere: curriculum, annunci, accompagnamento colloquio
assunzione, mantenimento e ampliamento della rete “inserimento lavoro” territoriale,
acquisizione nuovi privati disponibili al tirocinio. Accompagnamento al nostro Laboratorio
Occupazionale e gestione delle commesse, controllo qualità del lavoro sugli assemblati e
gestione del “clima” lavorativo: attività svolte anche in autonomia, ma sempre e
necessariamente condivise e con la supervisione di OLP e Direttore.
Ai giovani non vengono richiesti percorsi di studi specifici se non il diploma di scuola media
superiore.
Viene richiesta invece un po’ di flessibilità: il servizio si svolge prevalentemente dal lunedì
al venerdì e le 30 ore vengono spese tra le 8.00 e le 21.30 con una certa elasticità si, ma
comunque pianificata ove possibile; essendo il Centro residenziale aperto 24 ore su 24 e 365
giorni all'anno, viene richiesto, occasionalmente, un intervento anche in giorni festivi.
Un obbligo invece: ai Volontari del Servizio Civile, come già ai dipendenti e ai Volontari
Casa Padre Angelo, viene fatto obbligo di non diffondere notizie ed informazioni riservate di
cui siano venuti a conoscenza nell’espletamento delle loro attività presso di noi, nel rispetto
delle norme in materia di privacy con riferimento ai dati e ai documenti sensibili visionati.
Le selezioni avverranno tramite colloqui approfonditi con il Direttore, selezionatore, l’OLP e
il nostro Presidente e responsabile della Formazione.
L’associazione, al fine del raggiungimento degli obiettivi e dell'espletamento delle attività
mette a disposizione: PC fissi (1) e portatili (1 o 2) collegati ad internet e skype, attrezzature
multimediali, 2 vetture aziendali, bibliografia varia, attrezzature varie per laboratori ludici e
creativi, spazi attrezzati per neonati, infanti e bambini; parco giochi esterno privato adiacente
centro residenziale; uso telefoni fissi e cordles.
Da esperienza ormai consolo dita, possiamo garantire ad ogni giovane l'acquisizione o
quanto meno l'implementazione di alcune competenze: informatiche di base, gestione sito e
di utilizzo delle principali attrezzature multimediali o di promozione informativa,
acquisizione di elementi culturali e interculturali, ma anche esperienze relazionali e valoriali
significative per le situazioni presenti e il contesto di vita comunitario che le comprende tutte
(Ospiti, Dipendenti, Volontari). Competenze sulle metodologie dello svolgimento lavorativo
(patto d'accoglienza, cartella sociale, progetto individuale), quindi professionalizzanti, sul
caso singolo e del lavoro di staff (Dipendenti e Volontari) e soprattutto di rete, nel rispetto di
una logica di lavoro multidisciplinare oggi giorno sempre più indispensabile, soprattutto per
poter prendere decisioni importanti su percorsi\progetti individuali o cambi di direzione
degli stessi. Acquisizione di conoscenze di base riguardo la genitorialità, la cura e la tutela
del minore. Se il Volontario è dotato di back ground formativo specifico, anche se non è
previsto nelle sue attività e nei nostri obbiettivi, entra in contatto anche con il lavoro più
caratteristico degli Educatori Professionali attraverso l'affiancamento dei quali, può
sicuramente arricchire il proprio bagaglio formativo e culturale (sostegno e osservazioni
sulle capacità genitoriali, modelli educativi, griglie d'osservazione, adozione,...).
Molte competenze relazionali, di ascolto e di comunicazione, promozione e collaborazione,
di lavoro di gruppo. Sicuramente certificabili i corsi di formazione specifica, con rilascio in
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
carta intestata dei contenuti e della partecipazione o con attestati da Enti terzi per i corsi
formativi specifici esterni che sicuramente vedranno la loro partecipazione (ogni anno noi
partecipiamo ad almeno 4 \ 5 corsi professionali specifici, in questo momento non è possibile
enunciarli); così come tutto il percorso del progetto di Servizio Civile presso la nostra
Associazione, verrà certificato e sottoscritto da parte del Direttore e del Presidente.
La formazione generale dei volontari in servizio civile verrà svolta in collaborazione con
l’Ufficio Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento quale Ente PAT NZ03610
accreditato di prima classe Secondo le LINEE GUIDA FORMAZIONE – Decreto 160/2013
– prot. 13749/1.2.2 .
La formazione proposta dalla nostra Associazione, coordinata dal Responsabile per la
Formazione, Presidente dell'Associazione, dott. Antonio Mazza, Primario di Pediatria
dell'Ospedale di Cles, già Formatore per corsi provinciali di Puericultura presso le U.S. e con
l’ IRSST, cura del Minore, prevenzione ecc. e dal Direttore dott. Carlo Pasolli.
Inoltre viene sempre offerta per arricchimento esperienziale e umano, il soggiorno di 5 \ 6
giorni al nostro residenziale estivo di Flavon, tra luglio e agosto, con una piccola comunità
ristretta di ospiti, massimo 3 \ 4, Suor Caterina e un solo Educatore.
Il personale principalmente deputato agli affiancamenti e agli interventi formativi specifici:
- Antonio Mazza, Medico specializzato in Puericultura e Pediatria, ex Direttore dell'Unità di
Pediatria dell'Ospedale di Cles – ex Giudice Onorario da 8 anni presso il Tribunale dei
Minori di Trento, Formatore per IRSST, AVULS, MPV, ecc.
- Carlo Pasolli, Sociologo, da 15 impiegato nel sociale e da oltre 6 anni con ruolo di
Direttore, esperienze di OLP, di Volontariato, progettista, controllo di gestione, statistiche
- Silvio Toniolli, lunghissima esperienza di formatore, OLP, Educatore in diverse realtà del
privato sociale, Presidente dell'Associazione Valle Aperta, Educatore di riferimento casi,
Coordinatore di tutti i Volontari e Coordinatore interno in assenza del Direttore
- Domenica Lovicario, Psicologa, Formatrice, Educatrice di riferimento casi, Counselor
- Valentina Borgonovi, Sociologa specializzata in Criminologia, esperienza di volontariato in
carcere, Educatrice referente per le Semi autonomie
- Marika Preghenella, Laureata in Servizio Sociale e laureanda in Scienze Educazione,
Educatrice referente casi, referente sistematizzazione Cartella Sociale e il PEI, progetto
educativo individualizzato
- Morena Dalpiaz, Educatrice referente casi e specializzata\formata per la organizzazione e
conduzione dello spazio neutro
- Adele Giacomozzi, segretaria amministrativa, verbalista riunioni equipe, predispone la
turnistica degli operatori, esperta in rilevazioni statistiche, “memoria storica”
dell'associazione
Gli interventi formativi saranno supportati da elementi cartacei, elettronici e multimediali,
saranno spesso interventi frontali sul singolo e in gruppo – role playing – simulazioni –
supervisione metodologica – condivisione di gruppo con facilitatore.
Questi moduli formativi previsti:
A. Mazza, Modulo “ Elementi base di puericultura” e giuridico 12 ore: - 4h salute e malattie
infettive del bambino, prevenzione e cura – 3h alimentazione, incidenti domestici e
prevenzione – 2h HIV – 3h percorsi di affido famigliare e di adozione da un punto di vista
tecnico giuridico e sociale. Modulo Cooperazione Internazionale: 4 ore, i nostri interventi in
Togo, Uganda, Costa d'Avorio, il nostro riconoscimento a ONG
C.Pasolli, Modulo “creazione del gruppo” 4 ore, primo giorno di servizio a loro dedicato,
presso il Laboratorio socio occupazionale di via Marchetti (conoscenza, aspettative
reciproche, timori, domande, …). Modulo organizzativo gestionale, 4 ore: il funzionamento,
la convenzione PAT, le linee guida, I TAVOLI DI COORDINAMENTO pat. Modulo
“Mamme al lavoro” 4 ore: il laboratorio socio occupazionale e i pre requisiti lavorativi, gli
stage sul territorio per accreditare i curriculum, borse lavoro, progettazione.
Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015
S.Toniolli, Modulo da 3 ore “Formazione e informazione sui rischi connessi all'impiego dei
volontari in progetti di servizio civile”. Modulo da 4 ore, come suggerito dalle Volontarie
tutt'ora in Servizio Civile (vedi allegato), sulla conoscenza approfondita dei casi, ospiti del
residenziale, da lui seguiti e di cui è referente. Modulo conoscenza, in loco, di altra realtà
associativa terzo settore, Valle Aperta, di cui è Presidente - 6 ore.
M. Lovicario, Modulo da 4 ore, come suggerito dalle Volontarie tutt'ora in Servizio Civile
(vedi doc allegato), sulla conoscenza approfondita dei casi, ospiti del residenziale, da lei
seguiti e di cui è referente. Modulo da 4 ore, come espressamente richiesto dalle Volontarie
tutt'ora in servizio (vedi doc allegato), “La relazione genitore\adulto – bambino, il gioco
nelle sue modalità e tipologie, le regole; nelle diverse età evolutive”. Modulo da 2 ore, “Il
nostro patto d'accoglienza con le ospiti – il “clima” del residenziale e la sua gestione, le
riunioni di casa, l'animazione”.
V. Borgonovi, 6 ore “Le semi autonomie, progettazione, organizzazione e gestione di questo
servizio; accompagnamento all'abitare e sociale” visita ad un appartamento.
M.Preghenella, Modulo da 4 ore, come suggerito dalle Volontarie tutt'ora in Servizio Civile
(vedi doc allegato), sulla conoscenza approfondita dei casi, ospiti del residenziale, da lei
seguiti e di cui è referente. Modulo da 4 ore: “La cartella sociale e il Progetto Educativo
Individuale”
M. Dalpiaz, Modulo da 4 ore, come suggerito dalle Volontarie tutt'ora in Servizio Civile
(vedi doc allegato), sulla conoscenza approfondita dei casi, ospiti del residenziale, da lei
seguiti e di cui è referente. Modulo di 2 ore, “Le visite vigilate, protette e lo Spazio Neutro”
A. Giacomozzi, Modulo di 2 ore: Elementi organizzativi\amministrativi di base, dotazione e
uso cartelline, strumenti, telefono – cenni storici dell'Associazione.
Totale ore previste: 73.
Di queste 73 ore, però, vi è la più che concreta possibilità di incrementarle a seconda degli
eventuale interessi, richieste, inclinazioni e predisposizioni o esigenze dei Volontari e le
offerte del Territorio nonché interne nostre (se accolto il percorso residenziale nel carcere
femminile alla Giudecca per esempio). Accolti anche i suggerimenti delle ragazze tutt'ora in
Servizio Civile sia sui contenuti che sulla tempistica, l'intero percorso qui pianificato, viene
necessariamente svolto entro i primi 90 giorni.
Si prevedono modalità di feed back sui percorsi formativi svolti, generali e specifici, sia con
momenti di incontro con il Responsabile del Monitoraggio e con l'OLP, che attraverso la
somministrazione di brevi questionari sia sulle tematiche affrontate durante il corso che di
soddisfazione del livello di approfondimento dei temi, della capacità espositiva dei docenti e
con lo spazio per chiedere o suggerire ulteriori approfondimenti o tematiche non affrontate.
15) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive investite dall’ente proponente e destinate in
modo specifico alla realizzazione del progetto (specificare l’ammontare delle singole
voci):
Il vitto, pranzo o cena o eccezionalmente entrambi a seconda delle esigenze del servizio,
incrementeranno la previsione di spesa generale a consuntivo, di circa 2500 Euro, mentre
potremmo quantificare in 200 euro le spese per gli spostamenti territoriali. Altri 400 in
potenziali corsi di formazione specifica.
Data
30 gennaio 2015
Il Responsabile legale dell’ente
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Approvato con determinazione del dirigente n. 10 di data 16 gennaio 2015