MF 172, 2 settembre 2009

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MF 172, 2 settembre 2009
Mercati Globali
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Mercoledì 2 Settembre 2009
LA BANCA COINVOLTA IN UNA VICENDA PROBLEMATICA DA 140 MILIONI. IL PESO DI RISANAMENTO
Mina credito per Banca Italease
L’istituto ha già avviato le due newco Alba e Tramonto che
faranno da good e bad bank. Conferimento degli asset entro
fine anno. L’8 settembre il cda per l’aumento di capitale
di Francesco Ninfole
LA CRESCITA DELLE SOFFERENZE DI BANCA ITALEASE
Principali indici di qualità del credito consolidati
I
l piano che Pier Francesco
Saviotti, ad del Banco Popolare, ha preparato per Italease è entrato nel vivo con la
costituzione delle due newco
in cui si scinderà la banca guidata da Massimo Mazzega. La
good e la bank company sono
state avviate con i nomi provvisori di Alba spa e Tramonto spa.
La principale incertezza per Italease resta però quella legata alla
qualità del credito e all’esposizione della banca nei confronti
del comparto immobiliare. Ad
agosto in particolare, oltre alla
vicenda Risanamento, è emersa
una posizione a rischio da 140
milioni legata a una serie di società immobiliari controllate da
una stessa holding. Il nome non
è precisato nei documenti ufficiali della banca che, contattata
da MF-Milano Finanza, non ha
commentato la notizia. Secondo quanto
emerge dalla relazione semestrale,
l’amministratore del
gruppo in questione
«ha iscritto ad agosto presso il Registro
delle Imprese il verificarsi, per ciascuna
entità, della causa di
scioglimento in seguito alla riduzione
di capitale al di sotto
del minimo legale».
Italease ha aggiunto che «le posizioni delle società in questione
sono attualmente classificate ad
30 giu 09 30 dic 08
Variaz.
1,50%
229,1%
38,47%
51,01%
-24,6%
14,36%
14,72%
-2,5%
Tasso di copertura incagli **
17,50%
18,00%
-2,7%
Esposiz. scadute nette / crediti verso clientela netti *
0,55%
0,81%
-32,1%
Tasso di copertura esposizioni scadute nette **
10,27%
7,94%
29,3%
Sofferenze nette / crediti verso clientela netti *
4,92%
Tasso di copertura crediti in sofferenza **
Incagli netti / crediti verso clientela netti *
Coefficienti patrimoniali consolidati***
Tier 1 Capital Ratio
1,61%
2,46%
-34,4%
Total Capital Ratio (incluso Tier 3)
2,96%
4,08%
-27,4%
* Le percentuali di incidenza sono calcolate sul totale delle esposizioni per cassa verso clientela
** Percentuale di copertura calcolata come rapporto tra rettifiche di valore specifiche
e le esposizioni deteriorate lorde *** Tenuto conto che la scadenza delle segnalazioni è fissata
per il 25 ottobre 2009, i dati al 30 giugno 2009 sopra esposti rappresentano la miglior stima
disponibile alla data di redazione della presente relazione finanziaria semestrale consolidata
incaglio e presentano un rischio
lordo complessivo di circa 140
milioni. La situazione sarà valutata dalle strutture tecniche e
Massimo
Mazzega
legali della banca all’esito delle
suddette assemblee», che si sono tenute a fine agosto. Ieri non
è trapelato nulla sulla vicenda,
perciò non è possibile dire se
la posizione costituisca un rischio per Italease. Di certo sui
conti semestrali (chiusi con
una perdita di 160 milioni)
le rettifiche di valore nette
su crediti hanno pesato in
maniera significativa, dopo
essere salite a 194 milioni,
dai 51 milioni del primo semestre 2008. L’istituto paga
la concentrazione dei prestiti
in poche società perlopiù immobiliari: 30 gruppi incidono
per il 73% delle sofferenze e
l’86% degli incagli lordi. Gli
amministratori della società
hanno già tenuto conto della crescita degli incagli dovuta
alla crisi economica, attraverso
precise politiche di bilancio:
Burani, il fondo Gem esce allo scoperto
N La famiglia Burani conferma di aver intavolato colloqui con
un partner industriale di lungo periodo insieme al quale risanare la
maison di moda quotata in borsa. Il fondo d’investimento americano
Gem (proprietario tra le altre società dell’agenzia di modelle Elite e
della italiana Ciesse Piumini) a sua volta ha confermato l’interesse a
entrare nell’operazione di ricapitalizzazione da 100 milioni di euro,
come anticipato da MF-Milano Finanza. «C’è un interessamento a
una quota dell’azienda da parte di Gem», ha fatto sapere all’agenzia
Reuters una fonte vicina alle trattative che, però, non ha aggiunto
ulteriori dettagli. L’ingresso di Gem nella partita relativa al risanamento del gruppo Mariella Burani Fashion Group dovrebbe avvenire
attraverso la concessione di una equity line of credit da 55 milioni
che il fondo avrebbe concesso agli imprenditori emiliani che si sono
detti disponibili a versare l’intero importo dell’aumento di capitale
(previsto per novembre), compresa la parte di inoptato. Opzione,
questa, che potrebbe portare al delisting della maison.
Intanto, però, in borsa continua il crollo verticale di Antichi
Pellettieri. La società controllata da Mariella Burani Fashion
Group (il cui titolo è stato sospeso a tempo indeterminato da
Borsa Italiana) ha chiuso a 0,72 euro, lasciando sul terreno
l8,1%. Forti gli scambi: sono passati di mano titoli pari al 7,6%
del capitale. (riproduzione riservata)
Andrea Montanari
in particolare è stato rivisto il
parametro relativo ai tempi di
recupero delle sofferenze, che
«sono stati ulteriormente allungati rispetto a quelli presi a riferimento per le stime di realizzo
al 31 dicembre 2008».
Passando invece alla raccolta,
a gennaio Italease ha ottenuto il
rinnovo di un finanziamento da
200 milioni da Unicredit (a 3
mesi) e di 75 milioni da Rbs (a
sei mesi). Arrivati a scadenza, i
prestiti non sono stati rinnovati.
Quanto invece al finanziamento
da 950 milioni in pool con le
banche socie, dopo il termine di
aprile sono state sottoscritte linee
di credito bilaterali con scadenza a dicembre 2009. Il profilo
di liquidità è stato sostenuto nel
semestre da cartolarizzazioni per
1.375 milioni, sottoscritte dalle
società del gruppo e poi utilizzate per operazioni di rifinanziamento con la Bce.
Intanto il cda di Banca Italease di
fine agosto, anche sulla base del
parere favorevole dei consulenti
legali, ha deciso di proporre appello contro la decisione di primo
grado del Tribunale di Milano,
nell’ambito del procedimento di
impugnativa promosso da Consob con riguardo alle delibere di
approvazione dei bilanci 2006
(di esercizio e consolidato).
Ma se l’attività del gruppo risente ancora del passato, nello
stesso tempo è stato messo a
punto il piano di recupero, sotto
l’egida del Banco Popolare che
dopo l’opa controlla circa l’88%
di Italease. Sono già stati depositati gli atti costitutivi di Alba (la
futura good bank) e Tramonto
(la futura bad bank). La prima
vede come principale azionista la Bper (36,4%), seguita da
Italease (32,8%), Banca Popolare di Sondrio (21%) e Bpm
(9,8%); il cda è presieduto da
Maria Rachele Villa. Tramonto
spa invece, presieduta da Enrico Brugnatelli, al momento della
nascita risultava controllata da
Italease al 100%: ma secondo
il piano, la quota di Banca Italease e/o Banco Popolare sarà
dell’80% (con Bper al 10,9%,
Banca Popolare di Sondrio al
6,2% e Bpm al 2,9%). Entro fine
anno è previsto il conferimento
degli asset alle due società. In
Tramonto confluiranno crediti
non performing fino a 5 miliardi,
mentre in Alba ci saranno crediti
in bonis fino a 5,9 miliardi. Intanto nel cda di Banca Italease
dell’8 settembre sarà deliberato
l’aumento di capitale per Italease, che risolleverà gli indici
di patrimonializzazione della
banca, così come la cessione di
Factorit attesa per fine settembre
o per l’inizio di ottobre.