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Progr. in Nutr. - Vol. 16 - N. 3 - September 2014
Progr. in Nutr. - Vol. 16 - N. 3 - September 2014 | ISSN 1129-8723
PROGRESS IN
NUTRITION
Journal of Nutrition and Internal Medicine
Indexed inScience Citation Index Expanded (SciSearch ®); Journal Citation Reports/Science Edition; Excerpta
Medica/Embase, ISI Web of Science
Impact Factor: 0,127
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB PARMA - FINITO DI STAMPARE OTTOBRE 2014
Mattioli i885
Progress in Nutrition
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September 2014
Reviews
159 C. Finardi, S. Pongolini
“Boil before consumption”. Lessons to learn from the risk (mis)management
case of raw milk in Italy
168
A. Di Vico, S. Liguori, L. Silli, S. Rughini, A. Liguori
Revisione dei principali contributi scientifici sul ruolo della genetica ed
epigenetica nell’obesità
176
Original articles
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Probiotici e terapia convenzionale: nuove frontiere nella gestione delle
manifestazioni articolari delle malattie infiammatorie intestinali (IBD)
188
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Dieta ipocalorica e integratore alimentare nella steatosi epatica non alcolica
197
M.H. Baghianimoghadam, Z. Sharifpour, Masoud Lotfizadeh, A. Nadgarzadah,
A-S. Hashemi, B. Baghianimoghadam
The role of protection motivation theory (PMT) in prediction of nutritional
behavior to prevent cancers among women in Yazd city, Iran
204
C. Veeramani, K.S. Al-Numair, G. Chandramohan, M.A. Alsaif, K.V. Pugalendi
Renal protective effect of Melothria maderaspatana leaf fraction on
uninephrectomized deoxycorticosterone acetate-salt hypertensive rats
212 A. Aslan, S. Başpınar, Ö. Yılmaz
Is Pomegranate juice has a vital role for protective effect on Saccharomyces
cerevisiae growth?
218
G. Zicari, S. Marro, M. Panata, V. Soardo, R. Berruti, C. Maggi, E. Cerrato,
R. Ferrari, M. Gulino
Risultati del controllo analitico delle acque destinate al consumo umano in
Piemonte (2008-2012)
233 M. Lanzetta
Osteoartrosi deformante. Trattamento fitoterapico a base di Boswellia
serrata, Zingiber officinale, curcumina, salice, capsaicina ed estratto di cozze
verdi della Nuova Zelanda: effetti su dolore, movimento articolare e forza
237
Letters to Editor
M. Mennini, A. Mosca
Childhood obesity and bone metabolism: another problem to deal with
238
M. Mennini, F. Pallotti
Nutritional status, Vitamin D and glucose metabolism: relatives or colleagues?
Progress in Nutrition 2014; Vol. 16, N. 3: 233-236
© Mattioli 1885
Original article
Osteoartrosi deformante. Trattamento fitoterapico a base
di Boswellia serrata, Zingiber officinale, curcumina, salice,
capsaicina ed estratto di cozze verdi della Nuova Zelanda:
effetti su dolore, movimento articolare e forza
Marco Lanzetta
Istituto Italiano di Chirurgia della Mano e Centro Nazionale Artrosi, Monza, Italia
«Osteoarthritis of the hand. Natural treatment based on Boswellia serrata, Zingiber officinale,
Turmeric, Willow bark, Capsaicin and Green lipped muscles from New Zealand: a study of
strength, movement and pain»
Summary. A case study on 25 patients suffering from thumb basal joint osteoarthritis is presented. A treatment based on natural supplements was compared to a more conventional drug-based scheme. The results
were in favour of the more natural treatment when strength, movement and pain were assessed. The lack of
side effects was particularly interesting.
Key words: Arthritis, hand, phytotherapy, boswellia, curcumin, willow bark, capsaicin, ginger
Riassunto. Cinque pazienti con rizoartrosi di grado intermedio sono stati trattati con una terapia a base di
integratori dietetici naturali. I risultati confermano che questo approccio risulta vantaggioso rispetto ad una
terapia farmacologica tradizionale sul piano del dolore, movimento e forza. L’assenza di effetti collaterali
risulta particolarmente positiva nel bilancio totale.
Parole chiave: Artrosi, mano, fitoterapia, boswellia, curcumina, salice, capsaicina, ginger
Introduzione
L’osteoartrosi è una condizione che modifica la
forma e la sopravvivenza delle articolazioni del corpo.
Circa il 25% della popolazione del mondo occidentale
sopra i 50 anni risulta colpita da una qualche forma di
degenerazione articolare da artrosi, con le donne affette in misura doppia rispetto agli uomini. L’artrosi è la
principale causa di disabilità negli Stati Uniti ed è stato
stimato che entro il 2030 il numero di persone afflitte raddoppierà rispetto ad oggi. Nel giro di 50 anni il
numero di americani colpiti dall’artrosi arriverà a circa
127 milioni, a meno che la tendenza sia invertita da
nuove cure o intuizioni terapeutiche. Il sito del Ministero della Salute Italiano riporta: “Le malattie osteoarticolari rappresentano ancora la condizione cronica
più diffusa nella popolazione italiana; secondo quanto
emerge dall’Indagine Multiscopo Istat 2010 artrite/artrosi colpiscono il 17,3% della popolazione”.
I costi sociali di questa patologia sono impressionanti. Negli USA, il costo delle forme artrosiche o
reumatiche arriva a 128 miliardi di dollari all’anno, dei
quali 80,8 miliardi in spese mediche dirette, e 48 miliardi in mancati guadagni. Le malattie degenerative
234
delle articolazioni portano ogni anno a 9,367 decessi,
992,100 ricoveri e circa 44 milioni di visite ambulatoriali. Ventuno milioni di persone con queste forme
degenerative articolari presentano una forma di incapacità lavorativa parziale.
Il trattamento medico dell’artrosi si basa essenzialmente sull’utilizzo di farmaci anti-infiammatori
non steroidei o inibitori della Cox-2, i quali portano
ad una temporanea riduzione della sintomatologia ma
non possono essere assunti per periodi continuativi
o prolungati, e quindi non rappresentano una valida
strategia dato che l’artrosi ha un carattere di cronicità.
Gli effetti indesiderati di queste terapie non tardano a
farsi notare e costringono ad interrompere la cura per
ritornare alla sintomatologia di partenza. I più comuni
sono nausea, vomito, gastrite, mal di testa, diarrea o
costipazione, diminuzione dell’appetito, eruzioni cutanee, aumento del rischio cardio-vascolare, reazioni di
intolleranza, depressione, insonnia, vertigini. I problemi più gravi sono legati ad una insufficienza renale od
epatica (soprattutto in caso di uso molto prolungato),
o ad ulcere sanguinanti. Quando il loro utilizzo è associato a dei gastroprotettori come degli inibitori della
pompa, allora si possono avere dei rischi di infezione
intestinale da Clostridium difficile o un aumento dell’osteoporosi dell’anziano.
Questi pazienti solitamente con il passare del
tempo peggiorano e vengono indirizzati verso una
chirurgia di sostituzione protesica. In Italia sono stati
effettuati nel 2009 più di 159.000 interventi di sostituzione protesica, dei quali circa il 58% interventi di
protesi di anca, il 39% di ginocchio, il 2% di spalla e il
restante 1% interventi su articolazioni minori. Nel periodo 2001-2009 è aumentato il numero di interventi
di protesizzazione con un incremento medio annuo di
circa il 4% per l’anca e dell’11% per il ginocchio. L’impatto economico degli interventi di artroprotesi è stato
stimato per il 2009 in circa l’1,5% della spesa complessiva del Fondo Sanitario Nazionale.
Il ricorso a sostanze naturali fitoterapiche nella
cura dell’artrosi è quindi ampiamente giustificato da
quanto esposto sopra e in ragione di studi che hanno
dimostrato una discreta efficacia nel controllare la sintomatologia artrosica, con il beneficio non indifferente
di non presentare effetti collaterali significativi.
M. Lanzetta
Disegno sperimentale
Studio crossover, su 25 pazienti affetti da artrosi deformante dell’articolazione trapezio-metacarpale
del pollice (rizoartrosi) di tipo intermedio (stadio 2
sec. Eaton-Littler), cioè non in fase iniziale e neppure
in uno stadio che necessiti un intervento chirurgico di
artroplastica.
Al momento dell’arruolamento nello studio i pazienti assumevano farmaci anti-infiammatori non steroidei o inibitori della Cox-2 da un periodo medio di 5
settimane. Sono stati trattati, dopo un periodo di washout di due settimane, con una terapia per os giornaliera per la durata di 3 mesi basata sui seguenti prodotti
fitoterapici:
-B
oswellia serrata e.s. 1500 mg tit. 65% ac. Boswellici
-Z
ingiber officinale (ginger, zenzero) 500 mg tit.
5% gingeroli
-C
urcumina fitosoma® Meriva® 800 mg (Curcuma Longa L, rizoma, e.s. tit. 20% in curcuminoidi
complessato con fosfolipidi di soia)
- Salice e.s. 600 mg (Salix alba L., corteccia, maltodestrine) tit 15% in salici
Pepe nigrum 8.4 mg (per ottimizzare l’assorbimento
di curcumina)
A questo schema è stato associato durante tutto il
periodo di cura per os (3 mesi) un preparato da applicare
per via topica transdermica 2 volte al giorno, a base di:
Zingiber officinale (ginger, zenzero) estratto della radice, Capsicum frutescens (capsaicina), estratto di
Perna Canaliculus (Cozza verde della Nuova Zelanda).
Risultati
Una valutazione dei pazienti è stata effettuata
al momento della presentazione, quindi durante l’assunzione di terapia farmacologica tradizionale (durata
media 5 settimane - misurazione 1 - poi interrotta) e a
3 mesi dall’inizio della terapia con prodotti fitoterapici (misurazione 2) dopo un periodo di washout di due
settimane.
Sono stati valutati i seguenti parametri:
- Scala di dolore (Visual Analog Scale - VAS - da
0 a 10).
235
Osteoartrosi deformante. Trattamento fitoterapico
Tabella 1. Differenza tra gli effetti della terapia tradizionale (misuraz. 1) e fitoterapica (misuraz. 2). Valori medi su un campione di
25 pazienti.
VAS
AROM
GRIP
PINCH
VAL SOGG
MISURAZ. 1
7 810.53.113
MISURAZ. 2
3 912.95.258
VAS - Visual Analog Scale: scala del dolore, da 0 a 10; AROM: escursione articolare attiva (scala di Kapandji, da 0 a 11); GRIP:
forza di presa manuale in kg - dinamometro di Jamar; PINCH: forza di presa a pinza in kg - pinch meter; VAL SOGG: grado di
soddisfazione soggettiva in merito alla terapia- scala da 0 a 10)
Tabella 2. Incidenza di effetti collaterali durante terapia farmacologica convenzionale e terapia a base di fitoterapici naturali (Numero
di pazienti che presenta tali effetti - su 25 casi).
nausea
vomito
gastrite
mal di testa
probl.intest.
insonnia
altro
MISURAZ. 121/252/25 5/254/25 5/251/25 9/25
MISURAZ. 2
0/25
0/25
0/25
-
Escursione articolare attiva dell’articolazione
trapezio-metacarpale (AROM - scala di Kapandji, da 0 a 11).
- Forza di presa manuale (grip - in kg) e di presa a
pinza (pinch - in kg) mediante il dinamometro
di Jamar e il pinch meter rispettivamente.
- Grado di soddisfazione soggettiva complessiva
in merito alla terapia (scala da 0 a 10).
- Presenza di effetti collaterali.
I risultati sono sintetizzati nella Tabella 1 (parametri valutati) e nella Tabella 2 (effetti collaterali).
Conclusioni
Questo studio ha dimostrato che una terapia a
base di prodotti naturali fitoderivati può essere una
vaida alternativa alla terapia convenzionale farmacologica a base di anti-infiammatori non steroidei o inibitori della Cox-2. Tutti i parametri valutati sono risultati a favore di una fitoterapia integrata. I vari composti
sembrano interagire tra di loro a fornire una protezione anti-infiammatoria di buon livello. Il dato più
interessante è quello relativo alla quasi totale assenza
di effetti collaterali indesiderati, cosa che rende questo
approccio naturale una via preferenziale nel trattamento dell’artrosi di grado medio a livello manuale. Una
1/25
2/25
0/25
0/25
ricerca su un numero maggiore di casi potrà permettere anche una valutazione statistica al momento non
oggetto di questo studio preliminare. Naturalmente
questa strategia appare ancora più indicata a livello
preventivo, mentre poco può fare in caso di degenerazione articolare importante, dove il ricorso alla chirurgia ricostruttiva resta l’unica possibilità.
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Correspondence:
Prof. Marco Lanzetta
c/o Istituto Italiano di Chirurgia della Mano
Vicolo Scuole 5
20052 Monza MB
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