AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale

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AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale
====== AVVERTENZE ONLINE ==================
Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri
diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452
URL: http://www.aduc.it
------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF:
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-16.txt
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-16.pdf
------------------------------------------Avvertenze numero 2009-16 del 15 Agosto 2009
In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/
In questo numero:
- Editoriale. Una cartolina di saluti dal Ferragosto dell'Aduc
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=270
- La scheda. ACQUISTI IN VIAGGIO E RIMBORSO IVA
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40781
- La pulce nell'orecchio. DOSSIER OPM: Nuovi documenti a disposizione. Un elenco ragionato
http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=268757
- MediCare? Parole semivere e semiserie, zuppe e politichese in salsa clericale. La Ru486
http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php?id=268987
- Osservatorio Legale. Ora di religione. Se il tributo anziche’ a Cesare fosse versato a Dio
http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=269209
- MacroMicro Economia. Quello che i gestori telefonici non capiscono: la vera storia delle tariffe alte e
basse
http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=269114
- Il Condominio. I poteri dell'amministratore di condominio
http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=268983
- Famiglia e Individuo. Violenza sessuale in famiglia: il rapporto coniugale non giustifica i comportamenti
violenti
http://www.aduc.it/dyn/famiglia/art/singolo.php?id=269192
- Usi & consumi - News dal Mondo
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=270
ITALIA / L'italiano si sposta meno, soprattutto in autobus
ITALIA / Il flop degli incentivi per gli acquisti
ITALIA / Credito al consumo in crisi
GERMANIA / Banca cattolica investe in contraccettivi
U.E. / Le paure degli europei
U.E. / Europa online: l'Italia abbassa le medie
ITALIA / Nuove regole bancarie: la beffa della commissione di massimo scoperto
G.BRETAGNA / Quanto gli uomini guardano le donne
ITALIA / Gestori telefonici 'ingannevoli': ancora una condanna, Wind sanzionata a 110 mila euro dall'Antitrust
ITALIA / Ingannevole: "la tv analogica si spegne Sky accende una nuova visione" e per la tv satellitare arriva
la sanzione dell'Antitrust
ITALIA / Fastweb condannata dall'Antitrust: spot ingannevole
ITALIA / Le bollette si pagano anche col bonifico bancario
FRANCIA / Spray antizanzare minacciano il sistema nervoso
ITALIA / Sapone alla cannabis ai terremotati abruzzesi: dono della Toscana?
ITALIA / Servizi sanitari. Indagine sulla qualita': Nord batte Sud
ITALIA / Mutui: portabilita' frenata, il governo penalizza le banche 'ritardatarie'
U.E. / Come cambiano i consumi in tempo di crisi?
ITALIA / Internet. Figli: troppo tempo passato dai genitori a navigare
ITALIA / Prezzi: per l'acqua raddoppiano, si riducono quelli della telefonia
ITALIA / Il ritorno delle bollette telefoniche gonfiate. La sentenza del Consiglio di Stato che boccia l'Agcom e'
stata depositata
ITALIA / Spiagge italiane balneabili al 96%, maglia nera a Caserta
G.BRETAGNA / Farmaci. Tamiflu' e Relenza inadatti ai bambini
ITALIA / Fascicolo sanitario elettronico: le norme della privacy
ITALIA / La fiducia degli italiani: al top il volontariato
ITALIA / Citta' e ambiente: i dati Istat
N.ZEALAND / Le erbacce minacciano la produzione alimentare
ITALIA / Tar: illegittima la partecipazione agli scrutini degli insegnanti di religione cattolica
MONDO / Ocse. Cellulari: le tariffe italiane sono care
SPAGNA / Ministro della giustizia: no a obiezione di coscienza su aborto
MONDO / Gli Usa scalfiscono il segreto bancario svizzero: Ubs fara' i nomi di migliaia di presunti evasori
ITALIA / Tassi usurai: Banca d'Italia detta nuove e piu' ferree regole
ITALIA / Torino anticipa il ritorno al passato: stop alle buste di plastica, il comune regala sacchetti di tela
ITALIA / Ora di religione. Una domanda al ministro dell‘Istruzione: all'asilo e' libera scelta?
ITALIA / Mantova. Ramadan, obbligo di bere per gli agricoltori musulmani
FRANCIA / Telefonini. Esplode un iPhone e ferisce un ragazzo
SPAGNA / Il mistero di perche' piacciono i cavoletti di Bruxelles
ITALIA / Carte di credito: dormienti il 57%!
ITALIA / L'indebitamento delle famiglie in aumento
- Le iniziative
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=270
Attenzione dossi
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268142
Ru486. Garantire il diritto ad abortire
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268146
Fiumicino: sporcizia e disservizi, prima e dopo il grande esodo. Il "concallato"
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268148
Class action. Continua la presa in giro: posticipata l'entrata in vigore
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268167
Overbooking aerea: occorre abolirla. Un raggiro. I diritti del passeggero
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Caro carburanti. Prendiamo atto del fallimento di un modello energetico e della miopia dei governanti
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268372
Roma. La capitale dei divieti e delle grida manzoniane?
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268374
Occhiali da sole per bambini. Non acquistateli dai venditori occasionali
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268404
Prezzi benzina. Il ministro Scajola conferma il nulla che puo' e che vuole fare
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268464
Testamento biologico. Per la Corte d'Appello di Firenze e' una 'colossale stoltezza programmatica'
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268548
Benzina e prezzi. Cosa fare. Scajola e la mossa
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268550
Alitalia. Che tristezza il Governo che si inventa l'efficienza... li' dove c'e' il disastro permanente
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268560
Aumento della benzina
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268669
Disservizi e fregature. Consulenza e informazione: sempre in funzione il servizio Aduc
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268671
Ricchi e poveri
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268691
Viaggi last minute. Consigli
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268704
Spiagge. Multe salatissime per i vacanzieri che acquistano da venditori occasionali
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268777
Bollette telefoniche gonfiate dai numeri 899. Come stanno le cose e i pericoli per gli utenti
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268867
Codice della strada. La cultura e la pratica dell'illegalita' e' imperante!
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268875
Liberta' d'espressione. Nuovo processo Aduc contro la censura dei propri forum in Internet
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268897
Rifiuti senza Iva. Attivarsi per i rimborsi contro le prossime fregature di Stato
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268958
Estate. Dissetarsi... con l'acqua
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268961
Caro-sms. Mister prezzi propone nuove leggi: si fermi
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268994
Autostrade: se perdete il biglietto. Consigli
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=268988
Frutta di stagione: il cocomero. Consigli per gli acquisti
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=269130
Legge sviluppo. Energia e class action: il finto nuovo
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=269196
Aduc - Osservatorio Lecce. Il Caos della segnaletica stradale. S’intervenga per normalizzare la situazione
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=270&id=269198
- Gli Articoli
Ahi, ahi, ahi… Alpitour!
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=268175
Centri immigrati in Toscana. Quando Renzi, Martini e Totaro dicevano l'esatto contrario di adesso
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=268395
Nuovo pacchetto sicurezza: riflessioni
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=268558
Usa. Oregon. Studio: la legalizzazione del suicidio medicalmente assistito non colpisce i piu' deboli
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=268666
Le migliaia di vittime di loghi e suonerie e i lauti guadagni degli operatori
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=268667
Tv. L'ultima frontiera del reality: l'aiuto poliziotto dal divano di casa
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269185
Il tripolio Rai-Sky-Mediaset
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269186
Carceri. Discriminazione istituzionalizzata o 'racial profiling', a settembre se ne occupera' il Parlamento
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269200
Labirinto tv, il telespettatore paga la guerra di Rai e Mediaset a Sky
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269205
Rupert Murdoch: lo squalo settantenne alle prese col futuro dell'informazione
http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269206
------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono tre, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.
ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato
non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.
http://www.aduc.it/dyn/holy/
SPOT INDESIDERATI AL CINEMA
La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino
ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'.
http://www.aduc.it/dyn/cinema/
PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://www.aduc.it/dyn/rai/
-------------------------------------------
Ricordiamo che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad
un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc:
- Usi & Consumi
http://www.aduc.it/dyn/ucquot/
Notizie dal mondo
- Droghe
http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
- Salute
http://www.aduc.it/dyn/salute/
Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre
della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al
dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza,
tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter.
- Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria
http://investire.aduc.it
Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo
- Telecomunicazioni
http://www.aduc.it/dyn/tlc
i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia
------------------------------------------EDITORIALE
Una cartolina di saluti dal Ferragosto dell'Aduc
Inflazione zero. Citta' vuote e negozi aperti. Tour operator e compagnie aeree fallite. Gabbie salariali (ma non
potevano trovargli un nome meno... opprimente?). Autostrade nuove che saltano e vecchie coi soliti
problemi. Aeroporti in tilt. Alitalia... la solita macchina inefficiente e mangiasoldi. Dialetto o non-dialetto a
scuola? Luoghi di villeggiatura come carnai e prezzi alle stelle. Le carceri che esplodono di detenuti. Ferrovie
come al solito da far schifo in tutti i sensi. Le ronde per illuderci sull'ordine pubblico e far sfogare alcuni
pruriti. I militari al posto della polizia (con una rapporto di 10 a 2 per le medesime funzioni). Gli immigrati
clandestini come criminali. Ru486 e le grida sconclusionate e anti-scienza. Lesa maesta' di Vaticano e
Governo sull'ora di religione a scuola che non deve premiare chi la frequenta. Le banche legittimate nel
fregarsi i soldi con le nuove commissioni sullo scoperto. Codice della strada sempre piu' punitivo e non
educativo. Ciclisti criminalizzati. Bollette telefoniche sempre gonfiate e col ritorno degli 899. Benzina alle
stelle e tasse immobili (70%). Giustizia civile in vacanza per un mese e mezzo. Cani abbandonati e cani che
mordono per colpa degli umani. Scorpacciata di demagogia nuclearista, inutile e pericolosa. No alcool ai
minorenni... che bevono piu' di prima. Forze dell'ordine a rincorrere gli spinellatori. Il Parlamento in vacanza
per un mese e mezzo. Class action a presa per i fondelli. Gli impossibili rimborsi dell'Iva di Tarsu e Tia.
Da questo Belpaese da cui inviamo questa cartolina di Ferragosto, ricordiamo che i servizi Aduc sono
sempre aperti e funzionanti: http://www.aduc.it/dyn/storia
A seguire l'elenco di quelli che vengono erogati dalla sede nazionale dell'associazione. Per fruirne non
occorre essere associati o versare un contributo, ma iscrizioni e donazioni sono gradite proprio per garantire
il funzionamento di questa formula di servizio. (http://www.aduc.it/dyn/adesabb).
Consulenza legale generale
* online, con risposta entro due giorni lavorativi: http://www.aduc.it/dyn/sosonline
* telefono (tel. 055.290606) dal lunedì al venerdì ore 15-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze): giovedi' ore 16-19
Consulenza legale specialistica
- Immigrazione:
* online, con risposta entro due giorni lavorativi: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/faq.html
* telefono (055.282168) martedì ore 17-20
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze): martedì ore 17-20
- Banca:
* online, con risposta entro due giorni: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/richiesta
* telefono (055.282168) mercoledi' e venerdi' ore 15,30-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze) mercoledì e venerdì ore 15.30-18
- Prodotti e investimenti finanziari:
* online, con risposta entro una settimana: http://investire.aduc.it/php/formdomande.php
- Normativa sugli stupefacenti:
* online, con risposta entro una settimana: http://droghe.aduc.it/php/scrivici.php
- Diritto di famiglia:
* online, con risposta entro due giorni: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/richiesta/
* per telefono (055.282168) martedì ore 15-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze) martedì ore 15-18
------------------------------------------LA SCHEDA PRATICA
ACQUISTI IN VIAGGIO E RIMBORSO IVA
VIAGGI ALL'INTERNO DELLA COMUNITA' EUROPEA
Come noto le merci si muovono libere all'interno della comunita' europea, non ci sono formalita' per gli
acquisti, che possono avvenire ovunque.
Fanno eccezione alcuni beni che sono ammessi -nel passare da un Paese all'altro della comunita'- entro
specifici limiti:
- sigarette: 800 pezzi; oppure
- sigaretti (sigari di max 3 grammi ciascuno): 400 pezzi oppure
- sigari: 200 pezzi oppure
- tabacco da fumo: 1 kg.
- alcol o bevande alcoliche con gradazione non superiore a 22%: 20 litri
- alcol o bevande alcoliche con gradazione superiore a 22%: 10 litri
- vino: 90 litri (di cui 60 litri spumante);
- birra: 110 litri.
Per questi acquisti l'Iva e le accise sono incluse nei prezzi e non e' previsto rimborso (se chi acquista e'
cittadino europeo). Cio' anche se si acquista in un punto convenzionato "tax free" oppure se si sta partendo
per un Paese extracomunitario.
VIAGGI VERSO UN PAESE EXTRA-CE
Per il cittadino europeo che parte per un Paese extracomunitario non e' prevista esenzione Iva, ne'
rimborsi, per le merci acquistate nella comunita'. Le norme comunitarie non prevedono nemmeno particolari
vincoli (di valore e quantita') per i beni che il viaggiatore porta con se' . Attenzione, pero', perche' dei vincoli
potrebbero essere posti dal Paese di destinazione. Consigliamo di informarsi prima di partire presso l'ufficio
di rappresentanza diplomatica, in modo da non avere sorprese durante il viaggio. Utilissimo il sito del
Ministero degli affari esteri, riportato tra i link utili di questa scheda.
Per i soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunita' europea che tornano al loro Paese, invece,
sugli acquisti fatti nella comunita' e' prevista l'esenzione/rimborso dall'IVA.
Essa e' applicabile a condizione che:
- il valore complessivo dei beni superi 154,94 euro;
- i beni siano destinati all'uso personale o familiare;
- i beni vengano trasportati fuori dalla Comunita' entro tre mesi dall'acquisto;
- il trasporto avvenga nel bagaglio a seguito del passeggero;
- venga emessa fattura con gli estremi del passaporto del viaggiatore;
- la fattura deve poi essere restituita al venditore vidimata dalla dogana del Paese europeo di uscita (con
visto doganale), mostrando la merce;
- la fattura vistata deve essere rispedita al venditore entro quattro mesi dall'acquisto.
E' difficile ottenere subito, all'atto dell'acquisto, l'esenzione dell'Iva. Il negoziante difficilmente si
assume il rischio (del quale deve eventualmente rispondere al proprio Stato) che il cliente non esegua gli
adempimenti successivi previsti dalla legge. Di norma quindi applica l'Iva per poi rimborsarla -secondo
modalita' concordate con il cliente- una volta ricevuta la fattura vidimata dalla dogana.
Il rimborso e' condizionato agli adempimenti gia' detti, in particolare l'uscita della merce dalla Comunita' entro
tre mesi dall'acquisto e la restituzione -entro quattro mesi- della fattura vistata.
E' possibile velocizzare le pratiche di rimborso aderendo ad uno dei tanti servizi "tax free", gestiti da
societa' che -dietro convenzione coi negozi- agiscono in nome e per conto degli stessi occupandosi della
raccolta e controllo delle fatture, del rimborso al cliente/turista, e al reinvio delle fatture.
Per accedere ai servizi, e quindi poter agevolmente ottenere il rimborso, all'atto dell'acquisto dev'essere
compilato un apposito modulo "tax free" (detto anche "tax free chèque), insieme al quale il negoziante deve
consegnare istruzioni operative su come procedere (ogni societa' ha metodi suoi).
In tutti i casi a questi servizi e' normalmente associato il pagamento di un corrispettivo.
I negozi convenzionati con queste societa' si trovano di solito presso le frontiere o negli aeroporti.
Pur se talvolta questi servizi consentono di non restituire la fattura vistata, e' consigliabile provvedere a
questo adempimento, prima di uscire dall'UE.
Spedizioni separate
Di norma i beni che il viaggiatore extra-Ce non porta con se' ma spedisce separatamente sono sottoposti
alle normali pratiche di esportazione doganale, con applicazione dell'IVA e del Dazio.
In questi casi si puo' godere dell'esenzione (o del rimborso) solo affidando la merce ad un vettore aereo con
emissione della cosiddetta Lettera di Trasporto Aereo (LTA). Su questa la dogana italiana potra' apporre il
visto a condizione che:
- vi sia identita' tra la merce descritta sulla LTA e quella indicata sulla fattura rilasciata dal venditore;
- il nominativo del mittente e quello del destinatario dei beni coincidano;
- sulla LTA siano riportati gli estremi del documento di riconoscimento del viaggiatore che risulta indicato
anche sulla fattura di vendita.
Precisiamo che lo sgravio vale per chi ha residenza o domicilio in tutti i Paesi fiscalmente esclusi dall'Ue,
ovvero, tra gli altri, Livigno, Campione d'Italia, Monte Athos (Grecia), alcuni dipartimenti francesi, Isole
Canarie (Spagna), alcune isole britanniche e Gibilterra, etc.etc.
Esempi di beni interessati all'esenzione: cosmetici, accessori per autoveicoli, apparecchi di telefonia,
strumenti musicali, alimentari, giocattoli, computer, oggetti di oreficeria, articoli sportivi, abbigliamento,
calzature, piccoli mobili, etc.
Fonte: D.p.r. 633/72 art.38 quater; art.7 comma 1 D.p.r.633/72, Direttiva 112/06, carta doganale del
viaggiatore
VIAGGI IN ARRIVO NELLA COMUNITA' EUROPEA
Per i beni che il viaggiatore acquista in un un Paese extracomunitario e porta con se' nella comunita'
e' prevista l'esenzione dall'Iva, dai dazi e dagli oneri doganali, a patto che:
- si tratti di acquisti destinati all'uso personale o familiare, di natura occasionale (compresi anche i regali);
- i beni vengano trasportati nel bagaglio personale;
- il valore complessivo di detti beni non superi 300 Euro per viaggiatore (430 Euro nel caso di viaggio areo o
via mare, 150 Euro per i viaggiatori di eta' inferiore ai 15 anni, indipendentemente dal mezzo utilizzato).
Nel calcolo delle somme di cui sopra NON si tiene conto delle seguenti merci, alle quali e' applicabile
comunque l'esenzione nelle quantita' indicate:
- sigarette: 200 pezzi
- sigaretti (sigari di peso massimo pari a 3 gr a pezzo): 100 pezzi
- sigari: 50 pezzi
- tabacco da fumo: 250 grammi
- alcol o bevande alcoliche con gradazione non superiore a 22%: 2 litri
- alcol o bevande alcoliche con gradazione superiore a 22% o alcol etilico non denaturato con gradazione
pari o superiore a 80%: 1 litro
- vini tranquilli (non spumanti): 4 litri
- birra: 16 litri
- farmaci per uso personale.
Note:
- l'esenzione relativa ai beni elencati non e' applicabile ai ragazzi di eta' inferiore a 17 anni;
- possono essere "importate" anche combinazioni dei beni elencati sopra, anche dello stesso tipo, a patto
che la somma delle percentuali di ciascun prodotto, calcolate in relazione al quantitativo massimo consentito,
non superi il 100%. Esempio: 20 sigarette (il 10% della quantita' massima consentita, e 45 sigari (90% della
quantita' massima consentita) oppure un litro di vermouth (50% della quantita' massima consentita) e mezzo
litro di cognac (50% della quantita' massima consentita).
Le modalita' di applicazione dell'esenzione o del rimborso possono cambiare da Paese a Paese, stante
le regole generali suddette che valgono per tutta Europa.
E' comunque consigliabile chiedere sempre la fattura al venditore e farsela vistare alla dogana del Paese di
uscita. E' possibile che gli adempimenti siano simili a quelli previsti in Italia per i cittadini extracomunitari in
uscita (vedi sopra), ovvero che debba essere rispedita la fattura vistata al venditore entro un certo tempo. E'
bene informarsi in loco, presso un'agenzia del turismo o direttamente al negozio.
Come per l'Europa, acquistate in negozi o centri commerciali che espongono il cartello "tax free" -posti di
solito vicino alla frontiera o negli aeroporti- da' modo di ottenere in tempi brevi -talvolta anche subito- il
rimborso dell'IVA, compilando l'apposito modulo.
In tutti i casi in cui l'esenzione non e' applicabile, quindi se la spedizione avviene separatamente o se si
superano le soglie di valore, l'acquisto e' sottoposto alle pratiche doganali, e il viaggiatore e' tenuto a pagare
gli oneri doganali (Iva e dazio) sull'intero valore del bene.
In ogni caso non e' applicata l'IVA se il totale delle imposte da esigere e' inferiore ai 10 euro. Stessa cosa per
il dazio, considerato singolarmente.
Fonte: Decreto Min.Finanze n.32 del 6/3/2009 (che ha "attuato" la direttiva 2007/74/Ce), e circolare Agenzia
dogane 14D dell'11/6/09.
LINK UTILI
- Carta doganale del viaggiatore
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=49169
- Informazioni sul rimborso Iva dell'Agenzia delle dogane:
http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/ed/Servizi/Rimborso+I.V.A...
- Sito con informazioni per viaggiare, con regole sulle formalita' doganali adottate dai vari Paesi del
mondo (curato dal Ministero affari esteri e dall'ACI):
http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?66
Ha collaborato Katia Moscano
(Rita Sabelli)
------------------------------------------LA PULCE NELL'ORECCHIO
Quindicinale di riflessione per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze
di: Annapaola Laldi
DOSSIER OPM: Nuovi documenti a disposizione. Un elenco ragionato
Dal 2001, da quando ho cominciato su questo sito ad occuparmi dell'Otto per Mille (OPM) ho raccolto
diversi documenti, molti di piu' di quelli allegati ai diversi articoli di aggiornamento sull'OPM, ma, per i piu'
svariati motivi, non ho ancora potuto metterli tutti a disposizione di chi legge queste noterelle. Inoltre mi
sono accorta che l'Indice analitico del DOSSIER OPM e' rimasto -ahime'- fermo al 2006.
Approfitto quindi delle giornate sonnacchiose d'agosto per mettere in rete, attraverso questo numero della
“Pulce nell'orecchio”, nove documenti di varia natura e provenienza. Per quanto riguarda l'aggiornamento
dell'Indice del DOSSIER OPM, che tecnicamente e' cosa un po' ingarbugliata, spero di trovare l'aiuto
necessario all'operazione, diciamo, di qui a 15/20 giorni.
Prima di elencare i nuovi documenti accessibili, mi fa piacere dare una duplice bella notizia. Finalmente sul
sito del Governo e' possibile consultare un archivio dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri
(DPCM) relativi all'OPM a diretta gestione statale (al giorno 8 agosto sono presenti i DPCM dal 1998 al
2007) e un altro archivio relativo alla distribuzione dell'OPM ai diversi beneficiari (ma per ora solo per il
periodo 2002-2007).
Ecco i due indirizzi che, peraltro, non sono rintracciabili con molta facilita'. Comunque questi piccoli archivi ci
sono e io me ne compiaccio perche', a mio avviso, rappresentano, da parte del Governo, un (doveroso)
segno di rispetto per cittadini e contribuenti:
http://governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/archivio_decreti.html
http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/intese_indice.html#5
Il DPCM 2008 e' invece per ora consultabile a quest'altro indirizzo, dal quale, poi, si puo' accedere a quello
dell'archivio DPCM:
http://governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/ripartizione.html
Aggiornamento documenti
Voce: Ripartizione del gettito derivante dall'OPM IRPEF
Alle tabelle gia' presenti nell'Indice del Dossier OPM, quelle relative all'anno di distribuzione 2003 (redditi
del 1999) e del 2004 (redditi del 2000) e' possibile adesso aggiungere tutte le altre presenti al momento
attuale (10 agosto 2009) sul sito del Governo (vedere sopra il link):
- distribuzione dell'anno 2002 (redditi del 1998) [allegato 1]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/distribuzione2002-ALLEGATO1.pdf
- distribuzione dell'anno 2005 (redditi del 2001) [allegato 2]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/distribuzione2005-ALLEGATO2.pdf
- distribuzione dell'anno 2006 (redditi del 2002) [allegato 3]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/distribuzione2006-ALLEGATO3.pdf
- distribuzione dell'anno 2007 (redditi del 2003) [allegato 4]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/distribuzione2007-ALLEGATO4.pdf
Voce: Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (Ripartizione della quota dell'otto per mille
dell'Irpef devoluta alla diretta gestione dello Stato)
Scorrendo l'indice del "Dossier OPM" ho verificato l'assenza dei testi di tre DPCM relativi all'dell'OPM a
diretta gestione statale, e precisamente quelli del 1998, del 2001 e del 2002, che a suo tempo fu impossibile
reperire in rete.
Eccoli dunque a disposizione degli utenti di questo Dossier, pescati dalla fonte “Governo” (vedi sopra il
relativo link):
- DPCM 30/11/1998 [allegato 5]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/DPCM1998-ALLEGATO5.pdf
- DPCM 29/11/2001 [allegato 6]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/DPCM2001-ALLEGATO6.pdf
- DPCM 20.11.2002 [allegato 7]
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/DPCM2002-ALLEGATO7.pdf
Voce: Varie/Articoli diversi
Specialmente negli ultimi due-tre anni si sono rivolti all'ADUC e anche a me diversi giornalisti per avere
delucidazioni sui meccanismi dell'OPM o per vere e proprie interviste. Fra gli articoli pubblicati in seguito a
questi contatti, due mi sembrano particolarmente degni di nota perche' chi li ha scritti non si e' limitato a
registrare i dati a disposizione, ma ha preso spunto da essi per condurre una ricerca originale che ha
ampliato ulteriormente gli orizzonti.
E' questo il caso di Gianni Ballarini che ha pubblicato su "Nigrizia" del 6 ottobre 2005 un articolo dal titolo:
"Militari, che fame"
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/GianniBallarini.pdf
In esso il giornalista ragguaglia con dovizia di dati sull'utilizzazione dei fondi OPM statale per le missioni
militari e fa tristi considerazioni sulla sproporzione fra i soldi OPM destinati ad esse (del tutto fuori dalla
normativa che disciplina l'uso dell'OPM) e quelli destinati per combattere la fame nel mondo, che invece
rientra espressamente in detta normativa. E il titolo, "Militari, che fame", riassume tutto cio' con amara
ironia.
L'altro articolo che mi piace segnalare e' quello comparso sulla rivista "Micromega" (numero 4 del 2007) a
firma di Cinzia Sciuto, dal titolo "Chiesa pigliatutto: le carte truccate dell'Otto per Mille"
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/CinziaSciuto.pdf
In questo caso, la giornalista ha scritto un vero e proprio saggio, svolgendo un'indagine accurata sul tema
trattato e offrendo preziose informazioni storiche e riflessioni molto interessanti.
Link:
Rivista”Nigrizia” (dei Missionari Comboniani, Verona)
http://www.nigrizia.com
Rivista “Micromega” (Roma)
http://temi.repubblica.it/micromega-online
------------------------------------------MEDICARE?
Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali
di: Giuseppe Parisi
Parole semivere e semiserie, zuppe e politichese in salsa clericale. La Ru486
Non erano in pochissimi a sostenere la tesi che l'imprenditore Silvio Berlusconi, fattosi Presidente del
Consiglio, avrebbe diviso l'Italia portandola all'estremo della ribellione sociale. Tra questi, quello piu' profetico
fu lo scomparso giornalista ex direttore de “Il Giornale”, Indro Montanelli, a dimostrare che le “profezie” non
sono unica prerogativa dei “santi” cattolici, ma anche dei “santi laici”.
Stiamo davanti al nuovo “processo Galileo”, questa volta l'imputato non ha carne ed ossa, e' una figura
moderna, creata dalla chimica, si chiama RU 486.
La Ru 486 presente nei Paesi Europei e' migliore di quella Italiana, questa fa male, quella degli altri no, un
po' come l'aspirina americana e quella Italiana, non so se vi ricordate….
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=248209
Era da tempo che il braccio armato Parlamentare Vaticano, vestito alla talebana, soprattutto i deputati
dell'UDC, appoggiati trasversalmente da cespugli, cespuglietti di qui e di la', "ciellini" compresi, si stavano
fregando le mani, contenti di riscaldarle, pronte all'ultimo attacco, quello finale, alla flebile, agonizzante
laicita' di uno Stato non piu' laico, semplicemente confessionale, talebano e khomeinista.
L'attacco diretto e' quello di rimettere in discussione la legge 194 sull'interruzione volontaria della
gravidanza, assicurando perfino l'ergastolo, inserendo nella giurisprudenza il concetto di "persona umana", il
feto, magari anche la cellula fecondata....
http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=230749li
Adesso, la nuova “rivoluzione Copernicana” da schiacciare, per il Vaticano, e' la “diabolica” RU486,
usata da oltre 20 anni in una moltitudine di Paesi all'estero, in Francia dal 1988 , quindi un farmaco diabolico
e pericoloso, altamente insicuro, perche' testato e conosciuto come e quanto l'aspirina, poco sicuro,
certamente, non per gli scienziati, i medici, ma per i “guardiani dell'anima”, quelli di color porpora.
Per il vaccino contro l'influenza suina non facciamo qualche indagine di commissione parlamentare, On
Maurizio Gasparri?
http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=268700
Siamo sicuri che non faccia male? Siamo certi funzionera'?
Eppure, stiamo per comprarne, con i nostri soldini, milioni di dosi, da inoculare felicemente ……. Sapete chi
e' il Presidente di Farmindustria?
Gia' negli anni scorsi, molte soluzioni vaccinali antinfluenzali, nel silenzio stampa piu' tombale, non avevano
dato i risultati sperati, per il motivo che all'ultimo momento la “carica virale” si era modificata sufficientemente
a vanificare lo stesso vaccino; figuriamoci un vaccino contro un virus influenzale di tipo A, che ad ogni
istante, mentre stiamo leggendo questo articolo, continua a modificarsi e modificarsi…..
Quanto costera' tale vaccino?
Dove si troveranno le coperture economiche? Da quali capitoli di spese sanitarie verranno sottratte?
Come mai non si fa una commissione parlamentare, vista l'eccezionale situazione socio sanitaria?
Guai in vista per un Presidente del Consiglio, che non sa ormai da tempo che pesci prendere.
Quando si e' parlato di un premier ricattabile, il pensiero e' sempre stato rapito, ed a torto, dallo scandalo
escort, le probabili nuove registrazioni della D'Addario, le 5000 foto di Zappadu.
Forti uragani si addensano sul capo del Governo che deve fare i conti anche con il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, sempre meno allineato alla deriva opportunista di un premier occupato prevalentemente a
dare un colpo alla botte ed uno al cerchio con l'intento di conservare la poltrona.
Ma proprio adesso dovevano sostenere all'AIFA questa “benedetta” RU 486? Non potevamo attendere
ancora un po'…, come se avessimo atteso poco…..!
Siamo convinti che il Presidente Berlusconi avra' pensato questo, oltre tutto e' un gatto da pelare, il
Vaticano. Cosi' il Presidente Silvio Berlusconi si trova tra l'incudine e la staffa, al nord la Lega di Bossi che fa
da padrona, sapendo che senza il loro appoggio il governo cadrebbe subito e non potrebbe mai vincere le
nuove elezioni; al sud la deriva meridionalistica, con i ricatti del partito del sud, che ha fatto impallidire il
premier “regalando” immediatamente una pioggia incredibile di fondi economici, che a loro volta hanno fatto
alzare il prezzo delle richieste alla Lega, portandole ormai al limite delle “baggianate da pagliacci” come le
“gabbie salariali” .
Tra nord e sud, al centro c'e' il Divino Vaticano, che non ha nulla di meglio di “chiedere” al governo che
venga abolita e messa fuori legge la RU486, perche' “banalizza” l'aborto, e nel mondo ha creato 29 morti...
si', avete letto bene: 29.
Forse e' la volta buona che Silvio Berlusconi scappi in qualche isola esotica, portandosi dietro una ventina di
belle ragazze…
La donna in Italia e' rimasta schiacciata in un humus socio culturale dominato da un maschilismo
latente, (basti osservare il Presidente Silvio Berlusconi e i milioni di maschi Italiani che lo invidiano volendo
fare come lui…. ). A tutto cio' e' funzionale soprattutto il Vaticano, e la culturalizzazione della catechesi
cattolica, che da San Paolo di Carso in avanti, ha relegato la donna a subalterna del maschio, “ focolare
domestico”, dimenticata perfino nelle sue necessita' piu' importanti come il diritto alla salute.
Se l'anestesia epidurale durante il parto oggi e' possibile (presto potranno mancare le coperture
economiche a cagione delle scelte “esemplari ” del ministro Maurizio Sacconi), e la Legge 40 e' stata rivista
e giudicata quale incivilta' giuridica dalla suprema corte, dietro tutto questo c'era chi con meticolosita' ed
amore per il prossimo difendeva i diritti e la legalita', nel silenzio e nelle oscurita' dei media Italiani, come gli
interventi della senatrice Donatella Poretti, a quell'epoca parlamentare alla Camera dei deputati e segretaria
della specifica commissione. Osservando il collegamento sottostante, si puo' passo dopo passo, verificare e
constatare il lento lavoro di sfondamento dei tabu', dei pregiudizi, dei fondamentalismi, della ignoranza
perpetuata nei secoli dei secoli, a danno della donna.
http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=148208
Sappiamo bene che il Parlamento, dall'era Berlusconiana in avanti, non e' piu' ad elezione del popolo
sovrano, bensi' dei partiti e, soprattutto, di coloro i quali, in patente conflitto di interesse, aggiudicano seggi a
“libro paga”: ma fare una commissione parlamentare, che costa agli Italiani, e poi, su un farmaco che altrove
conoscono piu' che bene, nell'era della tecnologia digitale, ci sembra ormai di avere a che fare con marziani.
Un po' come la vedettero quei terrestri che entrarono, attraverso “Porta Pia”, nella Roma papalina
marziana, come narra Giuseppe Gioacchino Belli; quella Roma bigotta, sudici ed ignorante, attraversata per
un istante dalla cultura, freschezza, liberta', quella Roma marziana perche' fuori dal mondo, dove il clero
girava per le strade in carrozza, e con un fazzoletto imbevuto di profumo per “non sentire il puzzo” della
gente…. . .
Il ruolo del Vaticano e' comunque lo stesso di sempre: avviare poveri e deficienti versola rassegnazione
e l'accettazione del potere delle classi dominanti, e per questo e' profumatamente pagato, e giova alla casta
politica, qualunque essa sia.
D'altronde, se il Vaticano non succhiasse linfa vitale ed economica al benessere dei cittadini Italiani, al futuro
ed ai giovani di questo bigotto Paese, non riuscirebbe nemmeno a tenere in piedi le proprie chiese; se si
affidasse il tutto “alla provvidenza”, ci sarebbe da ridere, difatti la banca dello IOR, crimini e scandali, non e'
un soggetto isolato, come non lo e' mai stato, ne' era un caso che il cardinale Marcinkus avesse sostenuto
con diabolica lucidita' mentale che”non si vive di sole preghiere .”…..
Oggi, l'elettorato “clericale” sposta da solo il 30% dei consensi, mettendoli su un piatto d'argento alla Destra,
autoritaria e sfascista, la piu' predisposta ad intercettare le volonta' politiche del Vaticano, alterando gli
equilibri in maniera significativa e decisiva.
La campagna vaticana contro la Ru486, la pillola che consente l'aborto sottraendo la donna al dolore fisico di
un intervento chirurgico, conferma, semmai ce ne fosse stato il bisogno, il volto spietato delle gerarchie
ecclesiastiche. Anatemi, esecrazioni e avvisi di scomunica si sono abbattute contro le donne, e contro i
sanitari che intendono fare solo il loro dovere.
Nel 1988 l'Ru486 fu introdotta in Francia. Segui' immediatamente una levata di scudi della Chiesa che
terrorizzo' la casa farmaceutica produttrice, Roussel Uclaf, al punto da ritirarla dal commercio. Il governo
francese, di ben altra laica statura, accuso' a sua volta la Roussel di comportamento antifrancese, con il
risultato che la distribuzione riprese dopo appena due giorni.
In Italia, 21 anni dopo, 21!..., il governo guidato dall'uomo piu' ricattabile del mondo, non promette nulla di
buono, e ne vedremo delle belle.
Qualcosa di interessante la cogliamo sin d'ora, rimane nelle parole di Ratzinger, “preoccupato ” perche'
viviamo in una “dittatura”, quella del “relativismo”. Il suo “impegno” pastorale, e' quello di “salvarci” da questo
“terribile male dittatoriale”. Grazie Santo Padre, facciamo nostro un contributo di cosi' rara profondita'.
Ancora qualcosa di interessante, il 70% degli italiani, oscurato dai media controllati dal Premier Silvio
Berlusconi, non sa assolutamente di cosa si stia parlando.
Gli americani, al contrario, potranno visionare su Vanity Fair una carrellata d'immagini dedicata alle donne
del capo del Governo, o meglio, di quello che la rivista definisce a national joke, una barzelletta.
E non si sbagliano affatto, se si pensa che questo Paese strano, e' l'unico al mondo dove la maggioranza
parlamentare vuole fare una commissione conoscitiva parlamentare per smentire gli scienziati ed i medici di
tutto il mondo!
Approfondimenti
- Il 59 per cento della gente, sta con il TAR, vediamo cosa dicono alcuni politici a proposito....
http://www.unita.it/news/politica/87297/ora_di_religione_il_sta_con_il_tar
http://www.diritto-oggi.it/archives/00043033.html
- In Italia e' maggioranza schiacciante ma non del popolo sovrano…. 7 donne su 10 vogliono la RU486
http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=268383
- RU 486…. Il Governo vuole il ricovero coatto come per malati psichiatrici
http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=268052
- Un mondo di barzellette quando si dice che”fa parte integrante della cultura Italiana”.... cosa? Il
confessionale?
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scuola_e_universita/servizi/tar-religione/cei-ricorso/cei-ricorso.html
- In riserva di fedeli....parole semivere e semiserie
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-20/avvenire-disagio/avveniredisagio.html
- In Italia si fa censura ad ogni livello, all'estero invece....
http://www.corriere.it/politica/09_agosto_12/berlusconi_daily_mail_6f2c7b56-874e-11dea53e-00144f02aabc.shtml
- Fare come Antigone?
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6271&ID_sezione=&sezione=
------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE
Quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei
consumatori
di: Emmanuela Bertucci
Ora di religione. Se il tributo anziche’ a Cesare fosse versato a Dio
Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque
a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio
secondo verita' e non hai soggezione di nessuno perche' non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo
parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?". Ma Gesu', conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti,
perche' mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domando'
loro: "Di chi e' questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare". Allora disse loro: "Rendete
dunque a Cesare quello che e' di Cesare e a Dio quello che e' di Dio". A queste parole rimasero sorpresi e,
lasciatolo, se ne andarono”.
Uno dei piu’ preziosi contributi della Cristianita' alla civilta' occidentale e’ il concetto di separazione
tra sfera religiosa e civile contenuto nel Vangelo di Matteo (Matteo 22, 15-21), eppure quando questo
concetto e’ applicato da un giudice, nel rispetto delle leggi nazionali e contro una ordinanza ministeriale
illegittima, crea sgomento nelle fila cattoliche.
E cosi’ una sentenza che ristabilisce un principio di diritto eroso dalle prassi ministeriali, semplicemente
equiparando gli studenti cattolici a tutti gli altri diventa un caso nazionale, capace di “danneggiare la laicita’
dello Stato” – “discriminare ed emarginare l'insegnamento della religione cattolica con una decisione
pretestuosa”.
Se ci si limitasse a leggere gli articoli apparsi sulla stampa parrebbe davvero esistere una vera e
propria congiura della magistratura a danno della religione cattolica, per mortificarla e prostrarla a favore
di tutte le altre religioni professate in Italia o di un pericoloso ateismo capace di portare un Paese alla deriva.
La legge vigente
Se invece si guarda ai fatti, il provvedimento del TAR Lazio n. 7076 del 2009 ricostruisce con estrema logica
e chiarezza una (“banale”?) illegittimita’ amministrativa. Il decreto legislativo 16 aprile 1994 n.297 (testo
unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione) assegna ai docenti di religione cattolica un
ruolo ben definito (art. 309):
-- fanno parte della componente docente degli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti,
ma partecipano alle valutazioni periodiche finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento
della religione cattolica (terzo comma);
-- stilano "una speciale nota, da consegnare unitariamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante
l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento di profitto che ne ritrae". L'insegnamento della religione
cattolica non deve dunque comparire sulla scheda di valutazione bensi' su una “speciale nota”.
Il "decreto Fioroni"
Il cosiddetto “decreto Fioroni” (Ordinanza Ministeriale n. 26/2007 prot. 2578) prevede invece che
“L’attribuzione del punteggio, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene conto, […] del giudizio formulato
dai docenti di cui al precedente comma 13 (n.d.r. insegnanti di religione) riguardante l’interesse con il quale
l’alunno ha seguito l’insegnamento della religione cattolica ovvero l’attività alternativa […]. Nel caso in cui
l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito
extrascolastico, potra' far valere tali attivita' come crediti formativi se presentino i requisiti previsti dal D.M. n.
49 del 24-2-2000.
Perche’ il TAR ha accolto il ricorso
Il Tar richiama in primo luogo il concordato del 1984 fra lo Stato italiano e la Santa Sede, per cui la scelta
degli studenti o dei loro genitori di avvalersi, o meno, dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole
pubbliche non puo' "dar luogo ad alcuna forma di discriminazione" ed il protocollo addizionale agli accordi
del 1984 che prevedeva che gli insegnanti di religione cattolica non avrebbero potuto disporre, ne' di voti, ne'
svolgere esami, ma semplicemente stilare, "in luogo" di voti ed esami, una "nota speciale", nella quale dar
conto dell'interesse con il quale ciascuno studente aveva seguito l'insegnamento ed il profitto ottenuto.
Il diverso criterio di valutazione per l'attribuzione del credito scolastico secondo il decreto Fioroni
discrimina gli studenti che nell'esercizio dei propri diritti fondamentali abbiano scelto di assentarsi dall'edificio
scolastico o comunque di astenersi da ogni insegnamento alternativo durante l'ora di religione cattolica. E
cio' perche', ai sensi dell'articolo tre, comma sei, legge 425/1997 "a conclusione dell'Esame di Stato viene
assegnato a ciascun candidato un voto finale complessivo in centesimi, che e' il risultato della somma dei
punti attribuiti dalla commissione d'esame alle prove scritte dal colloquio e dei punti per il credito scolastico
acquisito da ciascun candidato. La commissione d'esame dispone di 45 punti per valutazione delle prove
scritte e di 30 punti per la valutazione del colloquio. Ciascun candidato puo' far valere un credito scolastico
massimo di 25 punti". Ai sensi dell’art. 3 della L. 425/1997 il credito scolastico pesa per oltre il 55,55% dei 45
punti assegnati per le prove scritte ed e' pari all'83,33 % dei 30 punti assegnati per la valutazione del
colloquio.
“In conseguenza” -secondo il TAR- “ Chi non sceglie l'insegnamento della religione cattolica sarebbe
esposto al rischio di presentarsi in condizione di svantaggio sul mercato del lavoro o in occasione della
partecipazione a selezione per l'ammissione ai corsi universitari o borse di studio connotati come noto da
un'altissima competitivita'. […] Il che in concreto comporta che le famiglie laiche o degli alunni stranieri
appartenenti ad altre confessioni siano di fatto costretti o, ad accettare cinicamente e subdolamente
l’insegnamento di una religione cui non credono; ovvero a subire un'ulteriore discriminazione di carattere
religioso, che si accompagna e si aggiunge spesso a quelle di carattere razziale, economico, linguistico e
culturale”.
Ne’ si puo’ obiettare che gli allievi che scelgano di non partecipare all’ora di religione ben possono
ottenere crediti tramite diverse discipline posto che nelle scuole italiane “le c.d. materie alternative -concernendo comunque una minoranza della popolazione scolastica -- spesso o non vengono attivate
affatto per mancanza di risorse ovvero nella realta' delle cose si riducono al semplice 'parcheggio' degli
alunni in qualche aula (quando non nei corridoi). E cio' anche quando gli alunni delle piu' eterogenee etnie
del mondo e delle altre piu' disparate confessioni rappresentano quasi il 40% degli studenti (con punte
addirittura del 90% in alcune estreme periferie dei grandi agglomerati urbani)”.
Il Tar spiega dunque chiaramente le motivazioni della propria pronuncia che poco hanno a che fare con
la “penalizzazione degli insegnanti di religione” (il cui sindacato -Snadir, il sindacato autonomo degli
insegnanti di religione- ha annunciato battaglia) per i quali verrebbe meno la pari dignita’ con gli altri docenti,
o con l’aggressione al patrimonio di storia, valori e tradizioni che il cattolicesimo rappresenta per molti
italiani.
Forse consapevole delle reazioni che la propria sentenza avrebbe suscitato (secondo il Ministro
dell'Istruzione, Universita' e Ricerca, Mariastella Gelmini, gli insegnanti di impronta laica -anzi laicistarappresentano un “paradosso educativo"), nella sentenza si chiarisce quale sia, secondo il Tribunale, il ruolo
dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole: “Qualsiasi religione per sua natura non e' ne'
un'attivita' culturale, ne' artistica, ne' ludica, ne' un'attivita' sportiva ne' un'attivita' lavorativa ma attiene
all'essere piu' profondo della spiritualita' dell'uomo” e, eccezion fatta per le teocrazie, la fede in un Dio
non puo' essere qualificata come un'ordinaria "materia scolastica". “Sulla considerazione che la
religione non e' una "materia scolastica" come le altre deve essere ancorato il convincimento circa
l'illegittimita' della sua riconduzione all'ambito delle attivita' rilevanti ai fini dei crediti formativi. E cio', non
perche' la religione cattolica non debba essere considerata un'attivita' priva di valori storici e culturali ma
anzi, al contrario, non puo' essere considerata una normale disciplina scolastica proprio perche' e' un
insegnamento di pregnante rilievo morale ed etico che, come tale, abbraccia quindi l'intimo profondo della
persona che vi aderisce. Ma proprio per questa ragione, sul piano giuridico, un insegnamento di carattere
etico e religioso strettamente attinente alla fede individuale non puo' assolutamente essere oggetto di una
valutazione sul piano del profitto scolastico per il rischio di valutazioni di valore proporzionalmente ancorate
alla misura della fede in essa. Sotto tale profilo e' dunque evidente l'irragionevolezza dell'Ordinanza che nel
consentire l'attribuzione di vantaggi curriculari, inevitabilmente collega in concreto tale utilita' alla misura
della (magari solo ostentata, verbale e strumentale) adesione ai valori dell'insegnamento cattolico impartito”.
La questione dovra’ ora essere affrontata dal Consiglio di Stato, cui il Ministro Gelmini ha gia’
annunciato di voler presentare ricorso, che si era gia’ pronunciato nel 2007 sulla vicenda, sospendendo
un’ordinanza dello stesso TAR Lazio. Vista la precedente pronuncia, il nostro invito ai nuovi giudici che
dovranno decidere la materia e’ di resistere alle pressioni mediatiche riconducibili agli interessi vaticani e a
valutare la questione in termini di stretta legalita’, affermando (rafforzando?) il diritto di tutti gli studenti di
libera determinazione relativamente all’insegnamento della religione cattolica, il diritto degli studenti non
cattolici ad essere valutati al pari di quelli cattolici, i principi di parita' fra confessioni religiose, di liberta'
religiosa e di libera manifestazione del pensiero.
Ma potrebbe anche accadere che il Consiglio di Stato non arrivi nemmeno a pronunciarsi nel merito.
Si sono infatti gia’ conclusi i lavori della commissione paritetica Ministero dell'Istruzione-Cei che prevede che
il voto di religione faccia media. Il Consiglio di Stato in questo caso dovra’ dichiarare la cessata materia del
contendere e la battaglia subirebbe una pesante battuta d’arresto.
------------------------------------------MACROMICRO ECONOMIA
Quindicinale su come macro e micro economia incidano sulle nostre tasche
di: Domenico Murrone
Quello che i gestori telefonici non capiscono: la vera storia delle tariffe alte e basse
I prezzi della telefonia sono in calo, fissa e mobile. Accade in tutto il mondo, e lo ha confermato la recente
indagine dell'Ocse (raggruppa 30 Paesi industrializzati Occidentali [1]) che nel Communication Outlook [2]
rileva che negli ultimi 18 anni i prezzi da rete fissa per l'utenza domestica sono scesi mediamente l'1%
all'anno. Analoga tendenza per la telefonia mobile, soprattutto negli ultimi anni: tra il 2006 e il 2008 i prezzi
sono scesi circa del 28% per l'utente medio. E' normale che sia cosi'. Quando un nuovo servizio o prodotto si
diffonde, la tecnologia permette alle aziende riduzioni di costi di produzione o di erogazione; parte di tale
risparmio va a vantaggio dei consumatori. Si pensi, solo per fare un esempio vicino alla telefonia, al costo
degli apparecchi cellulari o dei pc.
E in Italia? Anche in Italia. Se si considerano le ultime rilevazioni dell'Agcom sull'utenza residenziale, tra il
2007 e il 2008 il calo e' stato del 7,7% per le telefonate da rete fissa e del 10,6% per quelle da cellulare.
Tutto bene? Quasi. Nel confronto internazionale emerge che le tariffe mobili italiane sono ben al di sopra
della media. Molto penalizzato e' l'utente che non fa un uso massiccio del telefonino [3].
Le rilevazioni dell'Ocse non hanno considerato promozioni, chiamate gratuite, offerte o servizi scontati. E
questo e' un aspetto molto rilevante della questione, che ci illumina su come i quattro grandi gestori mobili
(Tim-Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia) si facciano concorrenza: le tariffe per cellulari sono tenute
artatamente alte per riservarsi ampi margini per le promozioni. L'esemplificazione piu' evidente del fenomeno
e' rappresentata dagli sms. A fronte di un costo 'industriale' di meno di un centesimo, si pagano 15-16
centesimi ad ogni invio, tanto che gli utenti italiani sono quelli che spendono di piu' in Europa [4]. Al contrario
l'Italia e' la piu' conveniente per chi acquista grandi pacchetti di messaggini. In modo meno marcato, lo
stesso discorso vale per il servizio voce.
Tralasciando i probabili accordi di cartello tra i principali operatori mobili, non c'e' dubbio che i gestori
ritengano questa strategia la piu' conveniente per il loro portafoglio, al contrario cambierebbero
immediatamente politica tariffaria. A loro avviso il massimo profitto lo si raggiunge con alte tariffe-base e
forti sconti.
Ma e' vero che e' questa la migliore politica? Anche per i consumatori?
Le risposte sono: non si' puo' dire di no per la stragrande maggioranza degli utenti.
I grandi sconti si portano appresso grosse fregature. I gestori sparano in mega campagne pubblicitarie
le offerte civetta per attrarre nuovi clienti. Lo fanno spesso con messaggi ingannevoli, tacitando i vari limiti
alle promozioni, cosi' possono permettersi di pubblicizzare come a gratis dei servizi che non sono regalati o
che trascorsi i primi mesi si trasformano in salassi.
Questa politica rimane conveniente per due motivi: i controlli delle Autorita' (Agcom e Antitrust) sono scarsi e
le multe di importo irrisorio rispetto al giro d'affari delle compagnie [5]; la giustizia italiana e' al collasso e
scoraggia gli utenti dall'intentare cause per il rimborso di qualche decina o centinaia di euro.
Una prima controindicazione a tali pratiche i gestori dovrebbero desumerla dal comportamento dei clienti
superesperti: riescono ad accumulare crediti di migliaia di euro sfruttando le asimmetrie tariffarie (per
esempio: se Tim mi fa chiamare a 5 cent al minuto e 3 Italia mi autoricarica 8 centesimi per ogni minuto di
telefonata ricevuta, conviene lasciare i due numeri in perenne conversazione per accumulare migliaia di
euro).
In realta' gli utenti che sfruttano tutti i 'bachi tariffari' per guadagnare soldi sono un percentuale infinitesima.
La stragrande maggioranza dei consumatori e' poco propensa a dedicare il proprio tempo a giostrarsi tra le
decine e decine di piani tariffari che ogni gestore mette in campo e a valutare mensilmente l'opportunita' di
cambiare operatore. Questa massa di utenti si trasforma cosi' in vacche da mungere.
Quello che i gestori non capiscono
Gli utenti stanno imparando la lezione e sempre piu' utilizzano gli strumenti per evitare fregature e pagare il
giusto per i servizi acquistati (cambio operatore, ricorso a Corecom e giustizia ordinaria).
I gestori erogano un servizio essenziale e hanno milioni di clienti, investono miliardi di euro per promuovere il
marchio, ma la loro immagine, il loro nome e' sempre piu' assimilato a truffe, raggiri e inganni; ha ancora
senso sostenere ingenti spese legali e multe per rimediare alle malefatte dei venditori di balle che sono i call
center?
Potrebbe giovare anche a bilanci e buon nome dei gestori, oltre che ai consumatori, 'confezionare' piani
tariffari trasparenti, limitando le offerte roboanti, conquistando clienti con l'affidalita'?
[1] http://www.oecd.org/document/58/0,3343,en_2649_201185_1889402_1_1_1_1,00.html
[2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=268894
[3] L'utente italiano che fa basso uso del telefonino spende 195 dollari, a fronte di una media Ocse di 163
dollari e dei soli 50 dollari che spende un danese. L'utilizzatore medio spende 394 dollari a fronte di una
media di 317 e dei soli 131 che spendono olandesi e finlandesi. Poco sotto la media sono i costi per chi usa
tanto il cellulare: 465 dollari per gli italiani, meno della media Ocse di 489, ma lontanissimo da quanto
spendono danesi e olandesi, meno di 190 dollari.
[4] Studio 2008 di Arcep: http://www.arcep.fr/uploads/tx_gspublication/etude-tarifs-sms-juillet08.pdf
[5] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=256612
------------------------------------------IL CONDOMINIO
Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini
di: Alessandro Gallucci
I poteri dell'amministratore di condominio
L'amministratore e' il mandatario dei condomini
Egli dura in carica un anno. Nel corso di questo periodo di tempo la sua attività sara' finalizzata alla gestione
e conservazione delle parti comuni dello stabile. Proprio in considerazione di cio' il codice civile gli attribuisce
alcuni poteri indirizzati per l'appunto al corretto adempimento del proprio mandato.
In particolare l'art. 1130, primo comma, c.c. (Attribuzione dell'amministratore) recita:
“L'amministratore deve:
1) eseguire le deliberazioni dell'assemblea dei condomini e curare l'osservanza del regolamento di
condominio;
2) disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia
assicurato il miglior godimento a tutti i condomini;
3) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni
dell'edificio e per l'esercizio dei servizi comuni;
4) compiere gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio.”
Nell'esercizio delle sue funzioni, quindi, l'amministratore potra', senza la preventiva autorizzazione
dell'assemblea, compiere tutta una serie di attivita'.
E' chiaro quindi che il legislatore abbia inteso caratterizzare in senso dinamico e non burocratico il ruolo del
gestore del condominio.
Le singole attribuzioni nella pratica applicazione
In primo luogo l'amministratore dovra' eseguire le delibere assembleari. Questo significa, per esempio, che
se l'assemblea ha deciso l'esecuzione di lavori di pitturazione delle scale e dell'ingresso del palazzo,
l'amministratore sara' tenuto a svolgere tutti quegli adempimenti utili a permettere cio' (reperimento
preventivi, assegnazione lavori, firma contratto ecc.). Qualora la deliberazione venisse impugnata, il potere
dell'amministratore si spingerebbe fino alla possibilita' di nominare un legale per resistere al ricorso
giudiziale; anche in questo modo, ha sottolineato la Cassazione, si esprime il potere di eseguire una
delibera.
La cura dell'osservanza del regolamento comporta come minimo l'invio di lettere di richiamo al rispetto
dello stesso ma puo' arrivare fino all'azione giudiziale. Si pensi a quei casi di mancato rispetto del divieto di
parcheggio; in queste occasione se i richiami non sono sufficienti l'amministratore potra' agire in giudizio per
ottenere quanto dovuto.
La disciplina dell'uso delle cose comuni non si discosta molto dal rispetto del regolamento e comunque deve
essere tesa a consentire a tutti i condomini il miglior godimento possibile delle parti comuni dello stabile.
Tenendo presente che le cose comuni hanno la loro caratteristica principale nell'accessorieta' e funzionalita'
al piu' comodo utilizzo della proprieta' esclusiva, ne discende che in nessun modo la disciplina dell'uso
delle cose comuni potra' essere d'intralcio al godimento delle parti di proprieta' individuale. Una
recente ed interessante sentenza della Corte di Cassazione ha delineato in maniera più precisa tale
prerogativa affermando che il potere dell'amministratore di disciplinare l'uso delle cose comuni, di cui all'art.
1130 c.c., comma 1, n. 2, e' finalizzato ad assicurare il pari uso di tutti i condomini e non puo' certo
estendersi fino a negare ad uno di essi cio' che e' consentito a tutti gli altri (Cass. n. 13626/09).
La riscossione dei contributi e' attivita' necessaria alla gestione del condominio ed alla erogazione
delle spese. La legge non impone all'amministratore di anticipare delle somme di denaro per il condominio
amministrato. Anche in considerazione di cio', oltre che per evitare la paralisi gestionale, il codice civile,
accanto alle normali azioni stragiudiziali di riscossione delle quote, ha concesso all'amministratore la facolta'
di agire giudizialmente per il recupero del credito. Il fatto che tale azione debba trovare fondamento
sull'ultimo rendiconto approvato dall'assemblea, garantisce i condomini da iniziative arbitrarie, se non
addirittura persecutorie, dell'amministratore.
Infine l'amministratore potra' porre in essere tutti gli atti conservativi relativi alle parti comuni dello
stabile. Per atti conservativi si devono intendere tutte quelle attivita' finalizzate a mantenere lo stabile o a
prevenire l'azione dannosa di terzi. In questo senso la Cassazione ha precisato che puo' iniziare le azioni di
denuncia di nuova opera o di danno temuto, ma non puo' stipulare -senza l'assenso dell'assemblea- contratti
di assicurazione condominiale (Cass. 3 aprile 2007, n. 8233).
------------------------------------------FAMIGLIA E INDIVIDUO
Quindicinale sui diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione
di: Claudia Moretti
Violenza sessuale in famiglia: il rapporto coniugale non giustifica i comportamenti violenti
Sembra ovvio, ma non lo e'. Esistono ancora uomini che pretendono l'adempimento dei doveri coniugali con
o senza la volonta' della compagna, convinti di poter vantare un diritto alla prestazione sessuale per il solo
fatto di aver contratto matrimonio.
Sembra incredibile dover riferire di una recente sentenza della Corte di Cassazione penale (la n. 26345 del
18 marzo 2009) chiamata a sgombrare il campo dal dubbio giuridico (che rivela il retaggio vetero maschilista
nel quale tutt'oggi evidentemente viviamo) in merito alla possibilita' di violenza sessuale fra coniugi. Il caso
e', purtroppo, classico: il marito che picchia, maltratta, minaccia e violenta la moglie.
Ma nell'unione matrimoniale che si fonda sugli obblighi di soddisfazione sessuale reciproca e' corretto
parlare di vera e propria “violenza sessuale” (reato previsto e punito severamente dall'art. 609 bis codice
penale) oppure le violenze in questione possono rimanere nell'alveo, meno drammatico, dei generici
“maltrattamenti in famiglia”? Insomma, in altre parole, visto che i rapporti sessuali fra coniugi sono dovuti, il
fatto che siano il risultato di una violenza, puo' esser considerato un fatto accidentale, e semmai da punirsi
come “violenza tout court”, e non come “violenza sessuale”?
Cio' che apparirebbe grottesco, se non fosse che purtroppo viviamo intrisi di macismo all'italiana e dunque
ne siamo offesi, e' la difesa dell'imputato, che ricorre per Cassazione con i seguenti motivi riportati poi nella
parte narrativa della sentenza:
“Osserva che non integra il reato di violenza sessuale ma quello di maltrattamenti in famiglia la condotta del
marito che, in costanza di relazione familiare, sentimentale e sessuale, imponga alla moglie prestazioni oltre
il desiderio della stessa. La stessa G. ha riferito che intratteneva col marito rapporti sessuali consenzienti e
che talora le erano richieste prestazioni che non gradiva (amplessi durante il ciclo sessuale, con frequenza
troppo elevata). Solo in qualche caso si sarebbe opposta al marito, mentre a volte avrebbe avuto un
comportamento concludente di diniego ed altre volte lo avrebbe lasciato fare. Ora, tale comportamento e'
un'altra manifestazione della condotta di maltrattamento. E' infatti ipotizzabile che l'atteggiamento della
donna, in costanza di normali rapporti accettati e voluti, sia stato male interpretato dall'uomo, che non voleva
violentare la moglie ma solo forzare la sua ritrosia femminile.”
Forzare la sua ritrosia femminile. Ritrosia femminile.
La sentenza per fortuna chiarisce con efficacia (ci auguriamo una volte per tutte) che una violenza sessuale
fra due soggetti e' tale anche se li lega il vincolo matrimoniale:
“Invero, secondo la costante giurisprudenza di questa Suprema Corte, "in tema di reati contro la liberta'
sessuale, integra la violazione dell'art. 609 bis cod. pen. qualsiasi forma di costringimento psico - fisico
idonea ad incidere sull'altrui liberta' di autodeterminazione, a nulla rilevando l'esistenza di un rapporto di
coppia coniugale o paraconiugale tra le parti, atteso che non esiste all'interno di un tale rapporto un diritto
all'amplesso, ne' conseguentemente il potere di esigere o imporre una prestazione sessuale" (Sez. 3,
4.2.2004, Riggio, m. 228448). Inoltre "in tema di reati contro la liberta' sessuale, nei rapporti di coppia di tipo
coniugale non ha valore scriminante il fatto che la donna non si opponga palesemente ai rapporti sessuali e
li subisca, quando e' provato che l'autore, per le violenze e minacce precedenti poste ripetutamente in
essere nei confronti della vittima, aveva la consapevolezza del rifiuto implicito della stessa agli atti sessuali.
(Nella fattispecie sì trattava di due episodi di violenza sessuale, perpetrati dal marito nei confronti della
moglie - dalla quale viveva da anni separato - costretta ad incontrarlo a seguito di ripetute minacce di morte
e di comportamenti aggressivi)" (Sez. 3, 7.3.2006, Mansi, m. 234171).
Bene, si e' arrivati ad equiparare ai fini sanzionatori la moglie ad una donna sconosciuta. A
prescindere dai suoi rapporti giuridici o sentimentali con il violentatore. Un indubbio successo, a giudicare da
dove veniamo.
Si potrebbe, pero', andare oltre. Le violenze sessuali protratte nelle famiglie non hanno minor effetto
devastante nella personalita' di una donna, non sono certo un minor dramma, anzi. A volte, si potrebbe
azzardare, i legami familiari costituiscono un'aggravante di cui tener conto nel giudicare i piu' o meno
ambigui rapporti ed episodi fra coniugi. La paura, la sudditanza psicologica, i sensi di colpa, i figli, la
dipendenza economica, il tetto dove si vive, il retaggio culturale, rendono la violenza sulle donne ancor piu'
diabolica. Perche' sommersa di omerta' e di paure, ricatti e disperazione dovuti proprio a quei legami
coniugali dietro cui comodamente la si vorrebbe nascondere. Sarebbe forse il caso di interrogarsi se “forzare
la ritrosia femminile” della propria compagna, non costituisca forma di violenza sessuale ancor piu' bieca e
ignobile. Quella forma di violenza che nasce dai rapporti di forza squilibrati fra l'uomo e donna, dall'antica
prepotenza di un genere sull'altro e dalla diffusa e silenziosa accettazione della propria condizione
subalterna che ancora condiziona l'agire e il subire di molte molte donne, di ogni parte del mondo.
------------------------------------------USI & CONSUMI
Notizie dal mondo
ITALIA / L'italiano si sposta meno, soprattutto in autobus
Cala del 5,1% sul 2008 la mobilita' degli italiani. Il numero degli spostamenti e' diminuito del 9%. Bus e
metro' registrano il peggiore risultato -18,7%. L'automobile, nonostante un calo del 5,7% e' il mezzo
principale di trasporto (84%), mentre il mezzo pubblico rappresenta solo l'11,5% per le due ruote la
percentuale e' del 4,7. Sono i dati dell'Osservatorio Audimob diffusi dall'Isfort relativamente ai primi sei mesi
dell'anno.
ITALIA / Il flop degli incentivi per gli acquisti
Sei mesi dopo il varo degli incentivi agli acquisti per tutto cio' che in qualche modo era legato alla
ristrutturazione della casa, i bilanci di Federlegno e Anie (associazione delle aziende elettrodomestiche ed
elettroniche) registrano sempre numeri in rosso con percentuali tra il 30 e il 40, in linea con la caduta
generale dei consumi. L'errore sarebbe quello di aver legato gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie,
complicando le procedure. Le domande per usufruire delle detrazioni per elettrodomestici, mobili, tv e
computer sono state cento in tutta Italia.
ITALIA / Credito al consumo in crisi
Nei primi sei mesi dell'anno il credito al consumo e' calato dell'11,2%, sia per i prestiti personali che per quelli
finalizzati: nel primo caso il calo e' del 12%, mentre nel secondo e' del 20%. All'interno di questa voce, quella
relativa a vetture e motocicli registra -20,3%. Sono i dati dell'Osservatorio Assofin (associazione italiana del
credito al consumo e immobiliare) che registra anche una crescita del 2,9% per le carte di credito revolving
(quelle che consentono di rimborsare a rate il saldo di fine mese), mentre per la cessione del quinto dello
stipendio il risultato positivo e' 13,9%.
Il 31,7% dei prestiti personali e' stato utilizzato per la ristrutturazione della casa.
GERMANIA / Banca cattolica investe in contraccettivi
Se il Papa critica la contraccezione, la banca cattolica Pax-Bank di Colonia in marzo ha investito 158.867
euro in titoli della casa farmaceutica Wyeth, produttrice, tra l'altro, della pillola contraccettiva. Lo ha
rivelato Der Spiegel il primo agosto. E non e' l'unica contraddizione dell'istituto di credito, che tra i suoi
maggiori clienti annovera istituzioni religiose e singoli Comuni. Nella sua homepage l'istituto promuove
investimenti etici conformi alla visione cattolica, ed esclude i settori delle armi e del tabacco. Ma sempre nel
mese di marzo ha investito 577.970 euro nel colosso militare BAE Systems che costruisce sommergibili
atomici e aerei da guerra. In piu' detiene azioni di British American Tobacco e Imperial Tobacco per 870.950
euro.
U.E. / Le paure degli europei
Un sondaggio condotto da Eurobarometro per la Commissione rivela che il mutamento climatico e'
considerato il problema numero uno per il 50% degli europei, addirittura per il 63% degli austriaci, l'82% degli
svedesi, il 76% dei ciprioti e il 71% dei greci. Il 68% degli austriaci e' convinto che agire sul fronte del clima
sarebbe positivo per l'economia -opinione condivisa dal 62% degli europei, ma non dal 27% degli intervistati,
secondo cui e' un tema troppo enfatizzato. Il 59% dice d'impegnarsi personalmente contro il cambio climatico
e il 75% e' favorevole ai carburanti bio.
Al primo posto delle paure "globali" si trovano poverta', scarsita' di cibo e acqua potabile. Il 52% del
campione teme soprattutto la crisi economica e il 42% il terrorismo; meno di un quinto cita la proliferazione di
armi atomiche, la crescita demografica, le epidemie.
U.E. / Europa online: l'Italia abbassa le medie
L'Europa si conferma leader mondiale per l'uso della banda larga. Lo fa sapere uno studio della
Commissione: nel 2008 i connessi sono stati il 56% del totale, un terzo in piu' rispetto al 2004, piu' della
meta' delle famiglie e l'80% delle imprese. I piu' assidui sono i ragazzi con meno di 24 anni (66%).
L'Italia contribuisce ad abbassare le percentuali. Il servizio Dsl e' presente solo nell'82% del territorio rispetto
al 100% di Francia, Danimarca, Lussemburgo e il 99% di Olanda, Belgio e Gran Bretagna. La banda larga e'
ancora peggio: solo il 31% delle famiglie, inserendosi al 24mo posto, facendo solo meglio di Grecia,
Romania e Bulgaria. Migliore la situazione delle imprese (81% e 14mo posto). Solo il 37% degli italiani
dichiara di consultare la Rete almeno una volta alla settimana: 23ma posizione davanti a Cipro, Bulgaria,
Grecia e Romania.
ITALIA / Nuove regole bancarie: la beffa della commissione di massimo scoperto
Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove norme sulle commissioni di massimo scoperto per i correntisti
bancari. Non potranno superare lo 0,5% per trimestre rispetto all'importo dell'affidamento. Restano invece in
vigore le nuove norme per chi sconfina pur non avendo un fido e che tutte le banche avevano introdotto in
sostituzione di questa commissione (penale di sconfinamento, commissione di istruttoria urgente e simili).
L'emendamento che prevedeva il tetto dello 0,5% anche per questa categoria di voci e' stato ritirato insieme
a quello che fissava un limite del 5% alla modifica delle condizioni contrattuali rispetto al tasso concordato.
Sui mutui, invece, la banca che fa ostacoli per la surroga e l'attesa per quest'ultima va oltre 30 giorni, deve
pagare delle penali im misura dell'1% del valore del mutuo per ciascun mese o frazione di mese in ritardo.
G.BRETAGNA / Quanto gli uomini guardano le donne
In un sondaggio, "Kodak Lens Vision Centre", su un campione di 3.000 persone tra 18 e 50 anni, ha
scoperto che i maschi spendono quasi un anno della loro vita ad osservare le femmine. In media 43 minuti al
giorno per inquadrare e radiografare almeno dieci donne diverse. Molto piu' di quanto facciano le femmine
che ogni giorno guardano sei uomini per 20 minuti. Questa osservazione, per i maschi, avviene di piu' al
supermercato, al pub, in discoteca e sul luogo di lavoro. Per le femmine, invece, cio' avviene nei pub, mentre
fanno shopping o sui mezzi pubblici. Solo il 9% delle femmine prova gioia nell'entrare nel radar maschile, il
20% disagio e il 16% imbarazzo.
ITALIA / Gestori telefonici 'ingannevoli': ancora una condanna, Wind sanzionata a 110 mila euro
dall'Antitrust
La pratica commerciale posta in essere dalla società Wind Telecomunicazioni S.p.A. e rappresentata dalle
modalità di promozione e attivazione dell’opzione tariffaria “Noi Wind” di cui alle campagne SMS effettuate
nel novembre 2007, nel febbraio e nel maggio 2008, costituisce una pratica commerciale scorretta. Alla
società Wind Telecomunicazioni S.p.A. e' irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 110.000 €
(centodiecimila euro). E' il sunto dell'ennesima condanna comminata dall'Antitrust ad un gestore telefonico.
In questo caso l'aspetto irregolare di maggior rilievo e' la mancata indicazione del rinnovo automatico
dell'opzione tariffaria, dopo un periodo iniziale gratuito.
L'intero provvedimento e' leggibile sul bollettino 28/2009 dell'Antitrust
http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/087864473cc11a1
cc1257607004aa32b?OpenDocument
ITALIA / Ingannevole: "la tv analogica si spegne Sky accende una nuova visione" e per la tv
satellitare arriva la sanzione dell'Antitrust
“... la tv analogica si spegne Sky accende una nuova visione”. Questo slogan campeggiava su cartelloni
pubblicitari nei mesi scorsi nelle regioni in cui era previsto il passaggio alla tv digitale terrestre. Sky voleva
attrarre nuovi abbonati, ma lo ha fatto in modo ingannevole, in quanto il messaggio lasciava intendere che,
spenta la tv tradizionale, fosse la tv satellitare a sostituirla e non il digitale terrestre. In aggiunta sui manifesti
campeggiavano gli stemmi delle regioni. Si tratta di pratica commerciale scorretta sanzionata dall'Antitrust
con una sanzione amministrativa pecuniaria di 150.000 €.
Il testo completo della decisione e' nel bollettino 27/2009 dell'Autorita'
http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/3ac0e464aff95d83
c125760000389c85?OpenDocument
ITALIA / Fastweb condannata dall'Antitrust: spot ingannevole
La campagna pubblicitaria di Fastweb relativa all’offerta “Tutto a 9,90 euro al mese fino a questa estate”,
trasmessa tramite spot televisivi in onda su emittenti nazionali dal mese di gennaio 2009 al mese di febbraio
2009 e stata sanzionata dall'Antitrust perche' ingannevole. La multa per il gestore e' di 120 mila euro.
Tra gli altri motivi, indicati dall'Antitrust, che hanno legittimato la condanna la poca trasparenza:
a) l’offerta è valida al costo indicato solo per chi sceglie il pagamento con addebito su conto corrente o carta
di credito;
b) la promozione è valida fino alla data indicata solo per chi sceglie di mantenere il proprio numero Telecom;
c) l’adesione all’offerta comporta altresì un contributo di attivazione, pari a 59,90 euro per chi sceglie il
pagamento tramite conto corrente o carta di credito e 119,90 euro per chi paga con bollettino postale.
ecc..
Il testo completo della decisione e' nel bollettino 27/2009 dell'Autorita'.
http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/3ac0e464aff95d83
c125760000389c85?OpenDocument
ITALIA / Le bollette si pagano anche col bonifico bancario
Inserire nei bollettini postali le coordinate Iban del conto corrente postale del beneficiario per consentire agli
utenti il pagamento delle bollette anche attraverso il bonifico bancario, oltre che con il canonico bollettino
premarcato. E' il principale impegno assunto da Poste Italiane nei confronti dell'Antitrust in risposta
all'istruttoria aperta a carico della societa' per abuso di posizione dominante.
FRANCIA / Spray antizanzare minacciano il sistema nervoso
Gli antizanzare contengono un ingrediente che puo' nuocere al sistema nervoso centrale. Lo rileva una
ricerca francese dell'Istituto per la ricerca e lo sviluppo di Montpellier pubblicata sulal rivista "Bmc Biology". Il
composto, chiamato "Deet", disattiva un enzima importantissimo per il cervello, l'aceticolinesterasi, che
controlla i neurotrasmettitori limitandone, quindi, il livello di attivita'.
ITALIA / Sapone alla cannabis ai terremotati abruzzesi: dono della Toscana?
Profumo di cannabis nel bagnoschiuma donato ai terremotati. L'insolita fragranza e' stata scoperta
dall'assessore alla Tutela del consumatore e Sicurezza alimentare della regione Veneto, Elena Donazzan,
che nei giorni scorsi si e' recata in visita alle popolazioni colpite dal sisma. I flaconi alla cannabis farebbero
parte degli aiuti donati dalla regione Toscana. 'In occasione di una mia visita a L'Aquila, come assessore alla
Protezione civile -scrive Donazzan in una lettera inviata al collega toscano, Eugenio Baronti- nell'apprezzare
la generosita' delle donazioni degli italiani, ho trovato singolare quanto e' stato donato alla popolazione
duramente colpita dal sisma da un importante sodalizio filantropico della Regione Toscana'.
Immediata la replica dell'assessore toscano: "Nessun basgno schiuma alla cannabis e' stato donato dalla
Regione. E comunque col sapone ci si lava, non si fuma".
ITALIA / Servizi sanitari. Indagine sulla qualita': Nord batte Sud
Per il 50,8% dei residenti del sud Italia la qualita' dei servizi sanitari e' inadeguata (contro il 26,9% della
media nazionale). Cosi' un'indagine Censis sia su dotazione strutturale che soddisfazione degli utenti, e che
evidenzia come la qualita' dei servizi nelle regioni meridionali sia nettamente inferiore rispetto alle altre aree
del Paese.
Gia' da un'indagine Censis del 2007 era emerso che i cittadini del sud rilevavano piu' degli altri un
peggioramento del servizio sanitario regionale: il 24,7% contro il 16% della media nazionale. La qualita' dei
servizi era considerata inadeguata da oltre la meta': il 50,8% contro il 26,9% medio nazionale.
Nelle regioni meridionali le articolazioni del servizio sanitario ricevono giudizi peggiori: i servizi domiciliari (al
Sud li considera adeguati solo il 16,8% della popolazione contro il 30,7% a livello nazionale), i servizi
territoriali (adeguati per il 25,6% contro il 44,9% a livello nazionale) e il pronto soccorso (adeguato per il
51,5% contro il 69,9% a livello nazionale). L'indagine parte da un'ampia batteria di dati (speranza di vita,
mortalita', morbosita', stili di vita, prevenzione, autopercezione del proprio stato di salute) ed evidenzia che
gli abitanti del sud presentano condizioni tendenzialmente piu' precarie, nonostante che nelle regioni del
nord i tassi di invecchiamento siano piu' elevati.
I dati che sottolineano le disparita' sono numerosi. Secondo il Ministero della Salute, relativamente alla
prevenzione, e' pari al 39,4% la quota di donne over 40 residenti al sud e nelle isole che hanno svolto
almeno una volta uno screening oncologico al seno, contro il 56,3% della media nazionale (e il 68,5%
registrato al nord-est).
Nei prossimi anni la situazione e' destinata a cambiare radicalmente: la quota di over 65 nel sud, pari oggi al
17,8%, raggiungera' nel 2030 la media nazionale (circa il 27%), per superarla dal 2040 (quando sara' pari al
32,7%), per raggiungere nel 2050 il 35,8%.
ITALIA / Mutui: portabilita' frenata, il governo penalizza le banche 'ritardatarie'
Surroghe con il freno tirato e sostituzioni con l'acceleratore a tavoletta: il consuntivo degli ultimi 14 mesi di
trasferimenti e rinegoziazione dei mutui è in chiaroscuro. Secondo i dati stimati dall'Abi, l'Associazione
bancaria italiana, nel periodo tra il 1° giugno 2008 e il 31 luglio 2009 sono stati stipulati 36mila operazioni di
trasferimento del mutuo; le rinegoziazioni invece hanno superato quota 200mila
Una differenza di ritmo notevole tra i due strumenti, tanto da indurre il governo a "oliare" il meccanismo della
portabilità istituendo, all'articolo 2 della manovra d'estate, una penale per le banche che ostacolano la
trasferibilità dei mutui pari all'1% del valore del mutuo stesso per ciascun mese o frazione di mese di ritardo.
In altre parole, se la "rottamazione" del vecchio mutuo non si perfeziona in 30 giorni, la banca cedente sarà
ritenuta responsabile del mancato completamento delle procedure, fatto salvo il diritto di "rivalersi sulla
banca cessionaria nel caso il ritardo sia dovuto a quest'ultima".
Leggi tutto su Ilsole24ore.com
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/08/manovra-mutui-surroga.shtml?
uuid=45780b02-8575-11de-8cd6-e5070ea39ac5&DocRulesView=Libero
U.E. / Come cambiano i consumi in tempo di crisi?
Come cambiano i consumi in tempo di crisi? Una ricerca McKinsey ha messo a fuoco le mutate abitudini in 5
Paesi Ue per tipologia di prodotto. Il mangiare fuori casa e' il piu' influenzato, al contrario delle assicurazioni
che hanno una scarsa dipendenza dalla congiuntura economica (anche per motivi legislativi, si pensi
all'obbligatorieta' delle polizze Rc auto). Gli Italiani, rispetto alla media, si discostano di molto per cio' che
concerne le apparecchiature elettroniche, che continuano ad essere acquistate nonostante la crisi, analogo
atteggiamento riscontrato per l'arredamento. Al contrario, vengono sacrificate, ad un tasso molto superiore
alla media, la spesa per la cura personale e l'educazione.
ITALIA / Internet. Figli: troppo tempo passato dai genitori a navigare
I figli ritengono che i genitori nel loro tempo libero passino troppe ore in Internet: lo rivela un'indagine diffusa
dall'Osservatorio sui diritti dei minori che ha interrogato 500 soggetti in eta' evolutiva anagraficamente
compresi fra i 14 e i 17 anni sottoponendo loro un questionario allo scopo di analizzare la qualita' del
rapporto tra genitori e figli nel tempo libero.
Per il 67% degli intervistati i propri genitori navigano mediamente 4 ore al giorno durante la loro permanenza
fra le mura domestiche. Il 56% ha individuato nei padri l'eccesso di fruizione, il 19% nelle madri, il 25% in
entrambi.
ITALIA / Prezzi: per l'acqua raddoppiano, si riducono quelli della telefonia
Nel periodo 1995-marzo 2009 i prezzi dei servizi regolamentati sono aumentati. Fa eccezione la telefonia,
che rispetto a 14 anni fa ha conosciuto una riduzione di circa il 17%. Piu' che raddoppiato, invece, il costo
dell'acqua.
E quanto si legge nella relazione annuale dell'Agcom. La dinamica, nota da tempo, e' frutto dell'aumentata
concorrenza nel settore della telefonia (nonostante il 'moloc' rappresentato da Telecom Italia), a differenza di
altri settori che hanno conosciuto minori tassi di liberalizzazione.
Di seguito la tabella completa.
Dinamica dei prezzi nei servizi regolamentati
Rilevazioni marzo 2009 (1995 = 100)
Acqua potabile 202,0
Energia elettrica 133,2
Gas 175,5
Pedaggi autostradali 141,2
Trasporti ferroviari 139,4
Trasporti urbani 150,4
Servizi postali 135,0
Canone TV 133,7
Servizi di telefonia 83,1
Totale/media (escl. telefonia) 160,5
Totale/media (incl. telefonia) 139,4
Fonte: elaborazioni Autorità su dati aziendali
ITALIA / Il ritorno delle bollette telefoniche gonfiate. La sentenza del Consiglio di Stato che boccia
l'Agcom e' stata depositata
Ora c'e' anche la sentenza e il pericolo che ricominci in grande stile lo stillicidio di bollette gonfiate da numeri
899 si fa ancora piu' concreta. Infatti, il Consiglio di Stato ha bocciato il blocco preventivo delle chiamate
telefoniche ai numeri a sovrapprezzo, quelli che oltre al costo della telefonata prevedono il pagamento di un
servizio fornito da societa' diverse dall'operatore telefonico, come anche maghi, cartomanti e linee erotiche.
La sentenza e' stata depositata lo scorso 31 luglio: il Consiglio di Stato ha riconosciuto la competenza in
materia dell'Autorita' per le Comunicazioni, che era stata negata in primo grado dal Tar, ma contesta il fatto
che la misura era stata adottata senza allargare la necessaria consultazione con le parti interessate anche
'ai centri servizi ed a tutti i soggetti imprenditoriali coinvolti' dal provvedimento.
L'Autorita' e' gia' al lavoro per rimediare: a quanto si apprende, operatori telefonici e associazioni dei
consumatori sono stati convocati per una riunione lo scorso 6 agosto e gli e' stata informalmente prospettata
l'intenzione di avviare al piu' presto, con la prima riunione dopo l'estate (probabilmente il 14 settembre), l'iter
per varare un nuovo provvedimento. Gli operatori intervenuti (Telecom Italia, Vodafone, Wind e Bt), sono
d'accordo ed hanno garantito il loro sostegno.
A questo link approfondimenti:
http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=263953
ITALIA / Spiagge italiane balneabili al 96%, maglia nera a Caserta
In Italia il 96% delle spiagge e' balneabile. A confermare il trend positivo e' il rapporto 'Acque di balneazione
2009' diffuso dal ministero della Salute.
I risultati del rapporto evidenziano che dei 5175 chilometri di costa sottoposti a controllo sui 7375 chilometri
di costa italiana, ben 4969 chilometri sono balneabili, pari appunto al 96 %. I restanti 2200 chilometri non
sono considerati balneabili perche' non accessibili al monitoraggio o perche' porti o foci di fiumi.
Le regioni che si comportano meglio sono Basilicata, Molise ed Emilia Romagna le cui spiagge sono
balneabili al 100%, seguite da Sardegna (99,9%), Toscana (99,8%) e Marche (99,2%).
Bene anche Sicilia e Puglia con, rispettivamente, il 98,8% e il 98% di coste balneabili.
In fondo alla classifica si trovano invece il Veneto (89,8%) e la Campania (80,8%) che tra le sue province
annovera Caserta con solo il 34,1% di coste balneabili, il numero piu' basso in tutta Italia.
G.BRETAGNA / Farmaci. Tamiflu' e Relenza inadatti ai bambini
Una ricerca effettuata dall'ospedale John Radcliffe di Oxford sostiene che i medicinali Tamiflu e Relenza
hanno piu' controindicazioni che effetti benefici nei bambini fino ai 12 anni con lievi sintomi di influenza A e
spesso possono provocare vomito e disidratazione.
L'allerta, apparso sul British Medical Journal, arriva una settimana dopo una precedente ricerca secondo cui
gli stessi medicinali non sempre risolvono le infezioni alle orecchie e attacchi asmatici provocati dalla febbre.
ITALIA / Fascicolo sanitario elettronico: le norme della privacy
Il Garante per la privacy ha approvato in via definitiva le Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico
(Fse) e di dossier sanitario. In questo modo ancora una volta l'organismo di garanzia - sottolinea una nota svolge un ruolo di 'supplenza' in attesa di una legislazione adeguata.
Le Linee guida, adottate dopo una consultazione pubblica con gli operatori del settore, fissano un primo
quadro di regole a protezione dei dati sanitari e a garanzia delle persone. Il provvedimento del Garante
stabilisce, in particolare, che il paziente deve poter scegliere, in piena liberta', se far costituire o meno un
fascicolo sanitario elettronico, con tutte o solo alcune delle informazioni sanitarie che lo riguardano; deve
poter manifestare un consenso autonomo e specifico, distinto da quello che si presta a fini di cura della
salute; al paziente deve essere inoltre garantita la possibilita' di 'oscurare' la visibilita' di alcuni eventi clinici.
Per poter esprimere scelte consapevoli il paziente deve essere adeguatamente informato. Con un linguaggio
comprensibile e dettagliato l'informativa deve quindi indicare chi (medici di base, del reparto dove e'
ricoverato, farmacisti) ha accesso ai suoi dati e che tipo di operazioni puo' compiere.
Il fascicolo sanitario elettronico potra' essere consultato dal paziente con modalita' adeguate (per esempio
tramite smart card) e dal personale sanitario strettamente autorizzato, solo per finalita' sanitarie. Non
potranno accedervi invece periti, compagnie di assicurazione, datori di lavoro.
In ogni caso, se il paziente non vuole aderire al Fse, deve comunque poter usufruire delle prestazioni del
servizio sanitario nazionale. Gli accessi alle informazioni, infine, dovranno essere tracciabili e graduali e i dati
sanitari dovranno essere protetti con misure di sicurezza molto elevate che limitino il piu' possibile i rischi di
abusi, furti, smarrimento.
Entro il 31 dicembre Regioni e Asl dovranno comunicare al Garante per la privacy le iniziative gia' avviate sul
fascicolo sanitario elettronico e d'ora in poi ogni iniziativa che riguarda l'Fse dovra' sempre essere
comunicata all'Autorita' prima del suo avvio.
ITALIA / La fiducia degli italiani: al top il volontariato
Il volontariato e' l'istituzione italiana che riceve la maggior fiducia dagli italiani. Lo fa sapere l'Eurispes che ha
aggiornato i dati di un'indagine realizzata sulla cultura del dono nell'ambito dell'ultimo Rapporto Italia
presentato a gennaio.
Il 71,3% degli italiani ha dichiarato nel 2009 di avere fiducia nelle associazioni di volontariato, percentuale
superiore a quella raccolta dalle Forze dell'Ordine (Carabinieri 69,6%; Polizia 63,3%; Guardia di Finanza
62,7%) e dal Presidente della Repubblica (62,1%). Notevole il divario rispetto ad istituzioni come scuola
(47,2%), magistratura (44,4%), istituzioni religiose (38,8%), ed ancor maggiore quello rispetto alle istituzioni
politiche.
Nel periodo 2003-2009, il massimo grado di fiducia nelle associazioni di volontariato e' stato raggiunto nel
2004 con una percentuale del 90%. In un quadro di generale calo di fiducia nelle istituzioni del Paese, il
volontariato, pur perdendo negli ultimi anni qualche punto (si oscilla infatti dall'83% del 2003 all'84,3% del
2006 fino al 71,6% del 2008), continua a 'tenere'.
'Quella del dono -dichiara Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes-, dell'arte del dono perduto, come
diceva Adorno, e' la metafora di un mondo nel quale i rapporti umani si limitano alla semplice conoscenza
superficiale che non impegna, non coinvolge. Un mondo nel quale si intessono relazioni e rapporti funzionali
al conseguimento di un risultato, che si esauriscono cosi' come si consuma il rapporto tra venditore ed
acquirente al momento dell'acquisto. Le relazioni come merce da vendere o nel migliore dei casi da
scambiare'.
'Un altro indicatore della caduta della cultura del dono e' costituito dalla diffidenza ovvero dalla mancanza di
fiducia: nessuno si fida piu' di nessuno. Ognuno si rinserra nel suo piccolo mondo, nel proprio privato e
finisce col disinteressarsi di cio' che lo circonda e che non interagisce direttamente con i suoi interessi e i
suoi bisogni'.
ITALIA / Citta' e ambiente: i dati Istat
L'Istat presenta i risultati della rilevazione 'Dati ambientali nelle citta''. Nel 2008 gli indicatori analizzati nei
Comuni capoluogo di Provincia "evidenziano, in linea generale, sensibili miglioramenti rispetto all'anno
precedente". Si segnalano in positivo "la contrazione della raccolta totale dei rifiuti urbani (-1,1%), l'aumento
delle quantita' di rifiuti raccolti in modo differenziato (+3%) e della domanda di trasporto pubblico (+2,2%),
nonche' una riduzione del consumo d'acqua per uso domestico (-1,9%)".
Di contro, "nell'ultimo anno, cresce il numero di motocicli per mille abitanti (+3,7%), il consumo di energia
elettrica per uso domestico (+0,7%) e il consumo di gas metano per uso domestico e per riscaldamento
(+7,7%)".
Una variazione "meno sensibile" si registra per "il tasso di motorizzazione (+0,2%)", mentre "la densita' di
verde urbano e' pressoche' costante (+0,03 punti percentuali)".
Nel 2008 e' migliorata anche la qualita' dell'aria, "malgrado il numero di giorni di superamento del livello per il
PM10 (particolato con diametro minore di 10 micron) sia ancora elevato rispetto a quello previsto dalla
normativa vigente (D.M.60/2002"). Infatti, nei 100 Comuni che effettuano il monitoraggio del PM10, le
centraline di qualita' dell'aria hanno segnalato "mediamente un numero massimo dei superamenti del limite
pari a 60,6 giorni, con un decremento del 16,8% rispetto all'anno precedente, ma sempre molto al di sopra
dei 35 consentiti". La maggiore sensibilita' sulle tematiche ambientali ed energetiche dei 111 Comuni
capoluogo "e' evidenziata dal fatto che, nel 2008, 23 comuni contro i 7 del 2000 hanno fatto ricorso al
teleriscaldamento".
Sugli edifici pubblici, inoltre, "sono stati installati pannelli solari termici in 46 comuni, contro i 3 del 2000, e
pannelli fotovoltaici in 61 Comuni, quando nel 2000 solo Palermo adottava tale soluzione".
Nel 2008 "continuano gli interventi di tutela ambientale messi in atto dalle amministrazioni pubbliche": sono
"102 i capoluoghi di Provincia che dispongono di centraline fisse per il monitoraggio della qualita' dell'aria
(rispetto al 2007 si aggiunge Enna)". Aumentano, rispetto all'anno precedente, "i Comuni dotati di una
zonizzazione acustica del territorio (+7,9%), di un piano energetico comunale (+16,7%), di un censimento del
verde urbano (+2,5%), nonche' quelli nei quali tutta la popolazione e' servita dalla raccolta differenziata dei
rifiuti (+2,2%)". Rimangono stabili, rispetto al 2007, sia i Comuni che hanno approvato un piano urbano del
traffico sia quelli che dispongono di un piano del verde urbano.
Qui il rapporto:
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20090811_00/
N.ZEALAND / Le erbacce minacciano la produzione alimentare
Novantacinque miliardi di dollari, pari a 67 miliardi di euro: a tanto ammonta la produzione di cibo persa ogni
anno nel mondo a causa delle erbacce che infestano i terreni agricoli. La stima e' di Landcare,
organizzazione ambientalista neozelandese e viene riportata sul sito della Fao, che sottolinea come risolvere
questo problema potrebbe ridurre il numero di affamati nel mondo, pari attualmente a piu' di un miliardo.
Secondo Landcare, 67 miliardi di euro ammontano, agli attuali prezzi, a 380 milioni di tonnellate di grano,
una quantita' pari a oltre la meta' della produzione mondiale attesa nel 2009. Dei 67 miliardi, 49 saranno
persi nei Paesi poveri. Le erbacce, precisa l'associazione ambientalista, sono il nemico 'naturale' numero 1
degli agricoltori, piu' ostile dei patogeni (60 miliardi l'anno di perdite), degli insetti (32,5 miliardi) e dei
vertebrati (1,7).
'Le perdite economiche -sottolinea Ricardo Labrad-Romero, esperto del settore- potrebbero essere anche
maggiori se si considera che meta' del tempo che gli agricoltori trascorrono nei campi e' dedicato al controllo
delle erbacce'. Secondo la Fao, contro le erbacce non e' sufficiente utilizzare gli erbicidi: altrettanto
importante e' la rotazione delle colture, perche' le erbacce spesso si adattano biologicamente a una
determinata coltura
ITALIA / Tar: illegittima la partecipazione agli scrutini degli insegnanti di religione cattolica
E' illegittima la partecipazione "a pieno titolo" agli scrutini da parte degli insegnanti di religione cattolica, e di
conseguenza sono da ritenersi illegittimi i crediti scolastici per l'ora di religione.
Perche' diversamente si determinerebbe nelle scuole pubbliche una forma di discriminazione a danno di chi
non professa la religione cattolica, ovvero professa altre confessioni e pero' non si vede assicurata analoga
possibilita' di credito formativo. E' quanto stabilisce la sentenza n. 7076 del 17 luglio scorsa del Tar del Lazio.
MONDO / Ocse. Cellulari: le tariffe italiane sono care
Finlandia, Olanda e Svezia sono i paesi dove la telefonia mobile e' meno cara. E' quanto emerge dal
rapporto 'Communication Outlook' dell'Ocse. La metodologia usata dall'Ocse per rendere omogeneo il
confronto tra 29 differenti paesi si basa, dal lato dei prezzi, sulla parita' del potere d'acquisto (puchasing
power parities) espressa in dollari. Viene poi considerato un utilizzo annuale del servizio che comprende 780
minuti di conversazioni, 600 Sms e 8 Mms. Si tratta, per l'Ocse, della fotografia dell'utilizzatore medio di
telefonia mobile. I dati sono aggiornati all'agosto 2008.
I paesi meno cari sono Finlandia, Olanda e Svezia dove si spendono tra 10-11 euro al mese, i paesi piu' cari
sono Canada, Spagna e Stati Uniti dove si va dai 42 ai 53 dollari al mese. La media dei 29 paesi dell'area
Ocse e' di 26 dollari al mese. Italia sopra la media con 32 dollari al mese e nono paese piu' caro dell'area. Le
tariffe italiane sono sopra la media Ocse per chi fa un uso scarso o moderato del cellulare, sono in linea con
la media solo nel caso di superutilizzo.
La telefonia mobile, spiega l'Ocse, e' cresciuta al tasso del 10% annuale nell'ultimo biennio, a fine 2007 il
numero di utenti era paria 1,4 miliardi nell'area Ocse. Il tasso di penetrazione e' pari a 96,1 utenti ogni 100
abitanti. L'Italia ha un tasso di penetrazione pari a 151, il piu' alto del mondo.
Qui lo studio con le tabelle:
http://www.oecd.org/document/20/0,3343,en_2649_201185_43471316_1_1_1_1,00.html
SPAGNA / Ministro della giustizia: no a obiezione di coscienza su aborto
Il ministro della giustizia spagnolo, il socialista Francisco Caamano, ha negato in un'intervista il diritto dei
medici all'obiezione di coscienza contro la nuova legge di depenalizzazione dell'aborto che sara' all'esame
del parlamento di Madrid dopo la pausa estiva.
Caamano ha detto a Europa Press che la nuova normativa non prevede la creazione di un registro per i
medici obiettori, aggiungendo che se l'obiezione non e' esplicitamente prevista dal parlamento o dalla
costituzione diventa 'disobbedienza civile'. L'edizione online di El Pais ricorda tuttavia che il Tribunale
costituzionale spagnolo ha gia' riconosciuto il diritto all'obiezione di coscienza del personale sanitario.
Le dichiarazioni di Caamano provocheranno con ogni probabilita' nuove polemiche attorno al gia' fortemente
contestato - da vescovi, associazioni provita e opposizione di centro destra - disegno di legge di riforma
dell'aborto.
Il progetto del governo del premier Jose' Luis Zapatero prevede che la donna possa decidere liberamente se
abortire o meno entro le prime 14 settimane di gravidanza. Uno degli articoli piu' contestati della nuova legge
estende il diritto al libero aborto alle minorenni fra i 16 e i 18 anni senza che sia necessaria l'autorizzazione,
ne' l'informazione, dei genitori.
MONDO / Gli Usa scalfiscono il segreto bancario svizzero: Ubs fara' i nomi di migliaia di presunti
evasori
La Svizzera cede sul segreto bancario: la banca Ubs rivelera' agli Usa i nomi di 5-10mila cittadini americani
sospettati di evasione. Le parti hanno raggiunto un accordo per mettere fine alla disputa in base alla quale gli
il fisco statunitense accusano l'istituto svizzero di aver aiutato 52.000 abbienti americani a evadere le tasse
attraverso i paradisi offshore. Nel febbraio scorso Ubs aveva aveva gia' dovuto pagare una multa di 780 mila
dollari.
ITALIA / Tassi usurai: Banca d'Italia detta nuove e piu' ferree regole
La Banca d’Italia ha emanato le nuove regole per la rilevazione trimestrale dei tassi effettivi
globali (TEG) medi utilizzati per la individuazione dei tassi soglia (i Teg aumentati del 50%) ai fini della
normativa in materia di usura.
Le Istruzioni prevedono tassi soglia inclusivi di ogni onere a carico del cliente, in modo da
contrastare le prassi di applicare costi al di fuori del limite anti-usura e consentire verifiche incisive sulle
condizioni economiche applicate alla clientela. Le principali novita' riguarderanno l'inclusione tra i costi che
determineranno il tasso soglia anche polizze assicurative, i compensi per i mediatori, nonché tutte le forme di
remunerazione diverse dal tasso di interesse, come le commissioni di massimo scoperto e quelle per la
messa a disposizione dei fondi nei limiti e alle condizioni consentiti dal legislatore.
La prima segnalazione basata sulle nuove Istruzioni sarà riferita al trimestre luglio-settembre 2009 e
concorrerà alla definizione dei tassi soglia in vigore a partire dal 1° gennaio 2010.
Approfondisci:
http://www.bancaditalia.it/media/comsta/2009/cs_usura_120809.pdf
ITALIA / Torino anticipa il ritorno al passato: stop alle buste di plastica, il comune regala sacchetti di
tela
Una direttiva europea ha stabilito che la busta di plastica dovrà sparire entro dicembre 2009. Al solito, falsa
partenza per l’Italia con una proroga che rinvia l’esecuzione al dicembre 2010. Non a Torino, dove il sindaco
anticipa la scadenza e a inizio 2010 il Comune regalerà un sacchetto di tela ad ogni famiglia, un ritorno
all'antico, il ritorno a 30 anni fa, quando le buste di plastica non c'erano.
ITALIA / Ora di religione. Una domanda al ministro dell‘Istruzione: all'asilo e' libera scelta?
La senatrice Donatella Poretti, Radicali - Pd, e' intervenuta in merito:
Mentre non siamo ottimisti sull'intervento del Consiglio di Stato, che dovrebbe smentire se stesso e cio' che
decise nel 2007 (1), ci auguriamo che il dibattito di questi giorni serva per aprire uno squarcio di
informazione e magari anche un dibattito libero sull'attuale situazione. Sui paradossi dell'ora facoltativa che
genera privilegi, su insegnanti scelti da vescovi ma pagati dallo Stato piu' di quelli arrivati alla scuola
pubblica per concorso, su una scelta apparentemente libera che non puo' essere revocata durante l'anno
scolastico (2), e su una scelta che viene imposta dai genitori e realizzata dallo Stato.
Una domanda al ministro dell'Istruzione: all'asilo e' libera scelta?
Gia' a partire dall'asilo, la scuola pubblica prevede l'insegnamento di religione cattolica, facoltativo. Forse
sarebbe bene rivedere la materia alla radice, che' uno Stato laico e multiculturale dovrebbe immaginare che
nella scuola pubblica si faccia catechismo di Stato, a bambini di 3 e 4 anni per due ore alla settimana.
Questo e' il programma previsto dall'Intesa del 2003, sottoscritto dall'allora ministro all'Istruzione Letizia
Moratti per la scuola materna:
- Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore.
- Scoprire la persona di Gesu' di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle
feste cristiane.
- Individuare i luoghi di incontro della comunita' cristiana e le espressioni del comandamento evangelico
dell'amore testimoniato dalla Chiesa.
(1) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=498
(2) http://blog.donatellaporetti.it/?p=336
ITALIA / Mantova. Ramadan, obbligo di bere per gli agricoltori musulmani
Il Comitato per la sicurezza in agricoltura di Mantova ha obbligato i lavoratori agricoli a bere durante le ore di
lavoro sotto il sole per evitare colpi di calore, pena la sospensione temporanea dell'attivita' o il licenziamento.
La norma e' stata pensata soprattutto per i lavoratori agricoli di religione musulmana in vista del mese di
digiuno del Ramadan che iniziera' il 20 agosto
FRANCIA / Telefonini. Esplode un iPhone e ferisce un ragazzo
Un adolescente francese di 18 anni ad Aix en Provence ha denunciato di aver subito una ferita all'occhio a
causa dell'esplosione dell'iPhone della sua ragazza. Come, secondo altre denunce, era successo ad alcuni
iPod, l'apparecchio ha cominciato ad emettere un sibilo, finche' lo schermo non e' andato in pezzi.
Un'altra esplosione e' stata denunciata da un utente di Marsiglia.
SPAGNA / Il mistero di perche' piacciono i cavoletti di Bruxelles
I cavoletti di Bruxelles non piacevano ai Neanderthal. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Universita' di
Barcellona, che hanno scoperto in ossa di Neaderthal di 48 mila anni fa frammenti di un gene che aumenta
la sensibilita' all'amaro. "Questo gene, chiamato TAS2R38, non ci fa apprezzare il sapore amaro di una
sostanza chiamata feniltiocarbammide (PTC)", hanno spiegato i ricercatori in un comunicato del Consiglio
spagnolo nazionale di ricerca. "Questa sostanza e' contenuta in cavoletti di Bruxelles, ma anche in broccoli,
cavolo e altri vegetali. Il gene TAS2R38 li rende piu' amari al gusto, e i Neanderthal lo avevano". Il gene e'
presente ancora oggi in molte persone, che infatti non apprezzano il sapore dei suddetti vegetali. "E' la prova
che il gene e' stato ereditato dall'antenato comune tra Homo Sapiens e uomo di Nearderthal, vissuto oltre
300 mila anni fa", hanno spiegato i ricercatori. "Molte sostanze velenose sono amare, e non apprezzarle ha
senso dal punto di vista evolutivo. Il vero mistero e' come mai questo gene si sia perso in molte persone,
quelle a cui i cavoletti di Bruxelles piacciono".
ITALIA / Carte di credito: dormienti il 57%!
In Italia circa il 57% delle carte di credito non e' mai stato attivato nel 2008. Il dato emerge da una ricerca
della filiale italiana di Cpp, la multinazionale inglese specializzata nella protezione delle carte di pagamento,
che paragona il fenomeno a quello dei conti dormienti. Secondo l'analisi di Cpp a fronte di una crescita del
numero di carte di credito in circolazione, +122% tra 2000 e 2008, si e' avuto un progressivo aumento delle
carte "dormienti", il cui peso percentuale e' passato dal 45% del 2000 al 57% di fine 2008.
"Quello delle carte dormienti - spiega Walter Bruschi amministratore delegato di Cpp Italia - e' un costo
rilevante per il sistema finanziario, che va risolto con una piu' incisiva attivita' di educazione all'utilizzo di
questo importante strumento di pagamento". Entrando nel dettaglio dello studio di Cpp si nota che nel 2000
le carte di credito in circolazione erano quasi 17 milioni, con un numero di carte "dormienti" superiore ai 7,6
milioni. Successivamente la crescita media del numero di carte e' stata pari a circa il 10,5% annuo, portando
il numero delle carte in circolazione ai 37,6 milioni del 2008, di cui circa 21,5 milioni inattive. Ogni anno sono
mediamente 1,8 milioni le carte di nuova emissione mai usate. "Tolti alcuni costi di personale - spiega
Bruschi - abbiamo ipotizzato che nel primo anno dell'emissione una carta puo' costare a un istituto di credito
mediamente intorno ai 10 euro. Da tutto cio' si arriva alla conclusione che il sistema bancario ha bruciato
almeno 140 milioni di euro negli ultimi 8 anni".
ITALIA / L'indebitamento delle famiglie in aumento
Il mutuo per la casa, il prestito per la macchina, fino al finanziamento per l'acquisto della televisione o per
pagarsi la vacanza all'estero. Ecco le voci che hanno fatto lievitare l'indebitamento medio delle famiglie,
salito dell'81% dall'introduzione dell'euro.
Alla fine del 2008, come mostra un'analisi della Cgia di Mestre, il debito medio viaggiava a 15.067,6 euro,
con punte sopra i 20.000 euro per Lodi (20.960), Roma (20.954) e Milano (20.857). La presenza di Roma tra
le citta' piu' indebitate e' un'eccezione, visto che gli altri 10 capoluoghi di provincia piu' gravati dai debiti
appartengono a Regioni del Nord. Dall'altro lato della classifica, invece, le 10 province piu' 'virtuose', sono
tutte del Sud ed in particolare della Sardegna. Olbia, Medio Campidano, Ogliastra e Carbonia-Iglesias sono
infatti i quattro capoluoghi meno indebitati, con il minimo di Carbonia dove le famiglie hanno un debito medio
di circa 2.868 euro.
'Questi dati vanno interpretati, perche' le province piu' indebitate sono quelle che presentano anche i livelli di
reddito piu' elevati', sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre, secondo il quale e'
comunque 'chiaro che tra queste famiglie in difficolta' vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali piu'
deboli. Tuttavia, appare evidente che la forte esposizione di queste realta', soprattutto a fronte di significativi
investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente'.
Un discorso diverso va invece fatto se si analizza un arco temporale piu' lungo. 'Altra cosa - prosegue infatti
Bortolussi - e' quando analizziamo la variazione di crescita dell'indebitamento medio registrato tra il 2002 e il
2008. Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realta' provinciali della Puglia, della Campania e
dell'Abruzzo. Cio' sta a significare che questo aumento e' probabilmente legato all'aggravarsi della crisi
economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile
situazione'.
Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il 1 gennaio 2002 (data dell'introduzione
dell'euro) e il 31 dicembre 2008, appartiene alla provincia di Chieti (+117,85%).
Segue Piacenza con un aumento del 117,01%, Reggio Emilia con +115,76 %, Caserta con +115,53% e
Napoli con +110,78%. Chiudono la classifica Bolzano con il +42,76% e Potenza con +39,37%.
------------------------------------------LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA
Attenzione dossi
Ecco la vignetta di Giannino
http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=268141
Ru486. Garantire il diritto ad abortire
Vista la "caciara" anti-scientifica che continua a far rumore inseguito alla decisione dell'Aifa sulla
commercializzazione della pillola abortiva Ru486, sara' bene che le autorita' svolgano uno dei loro principali
compiti: garantire l'applicazione della legge 194 sull'interruzione della gravidanza. Visto che:
- le percentuali di medici obiettori sono sempre molto alte (quasi sempre dovute all'effetto trascinamento
carrieristico causato dai primari obiettori);
- i recenti dati diffusi dal ministero le danno anche in aumento;
- ci sono zone del nostro Paese in cui abortire (con o senza Ru486 e' irrilevante) e' impossibile e chi vuole
farlo e' costretta a lunghi viaggi;
- gli aborti sono si' in calo nelle donne italiane, ma non in quelle immigrate. Le recenti norme che hanno
introdotto il reato di clandestinita' non potranno che far aumentare il numero degli aborti fra le immigrate e
soprattutto effettuato fuori delle strutture ospedaliere e con gravi pericoli per la loro salute; e l'assenza di una
diffusa presenza territoriale non potra' che incrementare questa situazione;
Ci domandiamo cosa verra' fatto per far si' che cio' che la legge garantisce, il diritto ad abortire, non sia
vanificato dall'assenza di strutture. Crediamo che debba essere preciso compito dell'autorita' far si' che ogni
ospedale, cosi' come avviene per operazioni semplici che non richiedono particolari professionalita', in
presenza di un reparto di ginecologia debba far si' che in quel reparto possa essere praticato l'aborto.
La caciara sulla Ru486 non deve far perdere di vista questo problema che esisteva prima dell'introduzione
dell'aborto farmacologico e che, in questo contesto di totale anti-scentificita' mascherata da morale, corre il
rischio di subire un nuovo incoraggiamento.
Fiumicino: sporcizia e disservizi, prima e dopo il grande esodo. Il "concallato"
Se qualcuno pensa che l'aeroporto intercontinentale "Leonardo da Vinci" di Fiumicino (Roma) sia andato in
tilt solo durante il grande esodo, sbaglia. Il 25 luglio scorso, prima del grande esodo, alle ore 7.30, abbiamo
effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di pulizia dell'aeroporto. Il risultato e' stato negativo. Nel piano
superiore, la sporcizia era diffusa: bottiglie, bicchieri, carte, liquidi vari facevano bella mostra di se. Nello
spazio compreso tra lo schienale e la seduta delle sedie abbiamo trovato il "concallato", termine romanesco
che sta ad indicare la sporcizia stratificata e consolidata da tempo. Gli ascensori erano tanto sporchi da aver
bisogno di un intervento straordinario di speciali squadre di addetti alla rimozione di "concallato" e sporcizia
giornaliera. Il 2 Agosto, ieri, il volo in arrivo da Amburgo della Berlin Air, e' atterrato puntualmente alle 19.15,
anzi, con qualche minuto di anticipo, ma la consegna dei bagagli, a cura della societa' di handling,
Aviopartner, e' avvenuta alle 20.35. Insomma, per 2 ore e 15 minuti di viaggio e 1 ora e 20 minuti per le
valigie. Il bello e' che lo schermo indicava l'inizio delle consegna bagagli alle 19.42 e il termine alle 19.52, per
i nastri n. 4 e 5. Ovviamente (come poteva non essere!) i bagagli sono stati consegnati ad un altro nastro, il
n. 9, senza che sullo schermo apparisse tale informazione che, invece, e' stata diffusa vox populi.
Evidentemente Aeroporti di Roma non si connette con gli "handler" e viceversa. Il commento dei turisti
tedeschi? "Incredibile"! All'aeroporto di Amburgo i bagagli arrivano nel tempo che si impiega a scendere
dall'aereo e arrivare ai nastri. Dei disservizi nei giorni caldi di partenza non ne parliamo. Insomma, bollino
rosso o verde la situazione non cambia. Cosa faccia l'Enac non e' dato di sapere e cosa fa il ministro ai
Trasporti, Altero Matteoli, neanche. Ci dobbiamo accontentare del sole, del mare e delle belle segretarie,
come dice il premier Berlusconi?
Class action. Continua la presa in giro: posticipata l'entrata in vigore
La class action e' proprio una presa in giro. Non di per se', ovviamente, ma nella versione edulcorata che
Governo e Parlamento le stanno dando prima dell'ipotetica entrata in vigore. Doveva essere attiva -in una
versione a nostro avviso orribile (1)- gia' a gennaio 2008, ma fu rinviata al 29 giugno del medesimo anno; poi
al 1 gennaio 2009; poi al 30 giugno 2009 e infine (??) al 1 gennaio 2010 ma, cosi' c'era scritto, potendola
utilizzare per gli illeciti commessi a partire dal 1 luglio 2009. Un po' di certezza del diritto? Non scherziamo,
per favore, siamo nel Paese di Pulcinella, dove la Giustizia e' uno dei simboli dello stato dei fatti e uno
"status symbol"di chiunque ci governi e faccia le leggi. Ecco quindi che nel DL Sviluppo pubblicato in
Gazzetta Ufficiale n.136 dello scorso 31 luglio viene con forza ribadita questa peculiarita' del nostro
sistema/regime: l'azione giudiziaria collettiva non potra' piu' essere utilizzata per gli illeciti commessi
a partire dal 1 luglio ma solo per quelli a partire dal 15 agosto!!
Sara' perche' in questo mese e mezzo di differenza sono stati commessi alcuni illeciti che potrebbero essere
oggetto di causa collettiva chiamando a risponderne alcuni dei "gioielli" del nostro sistema economico come,
per esempio, Alitalia e i suoi ritardi o gli intasamenti delle autostrade nuove di zecca del nord-est?
E siamo maligni se crediamo che nuovi rinvii potrebbero essere approvati se nuove dimostrazioni
dell'efficienza economica del nostro sistema dovessero manifestarsi?
Domande pleonastiche!!
Nel frattempo, siccome lo sport di parlare senza cognizione di causa e per creare polveroni e' molto diffuso,
e sono in diversi che preannunciano class action contro operatori turistici e vettori aerei che hanno lasciato a
terra migliaia di persone... non facciamoci infinocchiare e non perdiamo tempo: che senso avrebbe fare una
class action contro chi e' fallito? Dove dovrebbe prendere i soldi per risarcire i malcapitati?
Avrebbe senso, invece, promuovere azioni collettive contro le banche che ci hanno rubato milioni di euro con
i prodotti del cosiddetto risparmio gestito (tanto le banche in Italia non falliscono mai), contro l'Alitalia di cui
sopra e contro i ladri di Stato che ci massacrano tutti i giorni, ma.... tranquilli: per i cosiddetti privati ci sono le
proroghe come quella di ora, per il pubblico le norme approvate e quelle che dovrebbero in qualche modo
essere messe a posto entro gennaio 2010 non saranno applicabili.
Mettiamoci l'anima in pace e dimentichiamoci la class action. Continuiamo la nostra opera di sostengo e
informazione con gli attuali sgangherati strumenti che la Giustizia ci mette a disposizione... quando non e' in
vacanza come dallo scorso 1 agosto fino al 15 settembre prossimo (sospensione feriale dei termini) (2).
(1) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=class+action&tipo=comu
(2) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=267811
Overbooking aerea: occorre abolirla. Un raggiro. I diritti del passeggero
Come si puo' classificare una societa' o una persona che vende due volte lo stesso prodotto o servizio al
cittadino? Truffa? Raggiro? Furbizia? Ebbene, succede che le compagnie aeree vendano piu' posti di quanti
ne dispone un aereo perche', secondo un calcolo statistico delle stesse compagnie, una certa percentuale di
passeggeri non si presenta all'imbarco e, quindi rimangono posti disponibili per una ulteriore vendita.
Insomma, le compagnie aeree vendendo due volte lo stesso posto guadagnano il doppio. Semplice, no? Il
bello e' che questo modo di fare e' stabilito da normative europee (1)!! I risultati sono quelli che si vedono in
questi giorni di esodo estivo. Siamo d'accordo con il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Roberto
Castelli: l'overbooking (sovraprenotazione) va abolita. Se cosi' non fosse chiunque offre un servizio (treni,
alberghi, ecc.) potrebbe reclamare l'applicazione dei meccanismi perversi dell'overbooking aerea.
Riassumiamo qui appresso i diritti del passeggero. Per approfondimenti rimandiamo alla scheda pratica (1).
In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:
* il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni in denaro o con buoni di viaggio e/o altri servizi;
* il primo volo possibile fino a destinazione;
* un volo in data successiva, a scelta del passeggero.
In aggiunta la compagnia aerea deve pagare un risarcimento in contanti pari a:
* 250 euro per i voli fino a 1.500 km;
* 400 euro per i voli interni alla Ue oltre 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500
chilometri;
* 600 euro per i voli che non rientrano nei punti precedenti.
La compagnia aerea deve inoltre offrire gratuitamente:
* due telefonate o fax, telex o e-mail;
* pasti o rinfreschi;
* il pernottamento in albergo;
Il passeggero ha diritto alla differenza di prezzo se viaggia in una classe inferiore a quella prenotata. Il
passeggero non e’ tenuto a chiedere i risarcimenti e i servizi elencati perche’ devono essere erogati dalla
compagnia aerea che deve informare i passeggeri dei loro diritti.
(1) Per approfondimenti si veda:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897
Caro carburanti. Prendiamo atto del fallimento di un modello energetico e della miopia dei governanti
Il prezzo dei carburanti alla pompa e' alle stelle: mai visti prima cosi' alti. Protestano le associazioni di
consumatori, protestano alcuni politici, i petrolieri dicono le solite fesserie sull'aumento del prezzo del
greggio (che' quando scende non corrisponde mai ad un calo alla pompa). Direttamente o meno chi protesta
chiede l'intervento dello Stato come gia' e' accaduto in passato quando l'Erario si accollo' una parte del costo
(non certo riducendo l'imposizione fiscale), intervento che farebbe piacere anche ai petrolieri perche' loro
guadagnerebbero forse anche piu' ma a pagare sarebbe il contribuente. Noi auspichiamo un solo
intervento dello Stato: la riduzione dell'imposizione fiscale che oggi e' al 70%.... ma e' una decisione
che lo Stato dovrebbe prendere mettendosi contro il trend comunitario e negando la sua intrinseca natura
di sanguisuga: per esempio, tra le tante tasse che si alimentano dai carburanti dovrebbe eliminare quelle
relative alla guerra d'Abissinia del 1935 o alla crisi di Suez del 1956 (1).
Crediamo che non accadra' nulla di determinante e, quand'anche dovesse accadere, sara' cosi' marginale
che sara' la solita morfina per placare le acute urla di dolore degli specialisti delle vesti strappate...
magari facendo una commissione di studio in cui siederanno anche le associazioni irregimentate dei
consumatori che, cosi', sentendosi importanti perche' anche loro "a tavola", si zittiranno.
Chi ha voglia di riflettere, ascoltare ed agire ha piu' che un motivo per farlo, ma deve attaccare sul
fallimento di un modello energetico evidenziando la miopia di chi ci governa. Cioe' rimettere in
discussione un modello di trasporto basato quasi essenzialmente sulla gomma e sulla benzina, con da una
parte gli incentivi all'acquisto camuffati da rottamazione del vecchio parco inquinante e dall'altra una ricerca
e un'applicazione della scienza che fa fede solo agli investimenti dell'Eni e ai rapporti con i padroni del
petrolio: un imbuto il cui sbocco e' manifesto a chiunque ma che si fa finta di non vedere a solo vantaggio dei
meri interessi delle corporazioni consolidate e della pigrizia economica e politica.
Chi ha coraggio e puo' usarlo essendo ascoltato, si faccia avanti con proposte e realizzazioni a breve. Il
resto sara', per l'appunto, morfina e fumo negli occhi.
(1)
* 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
* 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
* 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
* 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
* 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
* 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
* 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
* 205 lire per la missione in Libano del 1983;
* 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
* 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.
Roma. La capitale dei divieti e delle grida manzoniane?
Vietare di bere alcolici per strada. E' la proposta che potrebbe diventare realta' e che e' stata valutata in una
riunione tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e i responsabili dell'ordine pubblico. Vietare, vietare,
vietare, sembra il ritornello che viene recitato dai molti Sindaci d'Italia. A Vicenza e' proibito alle persone
"minori" di 70 anni (!) di sedersi sulle panchine; e' ovviamente una ordinanza anti extra comunitari che sono
giovani ma vale anche per gli italiani, quindi al sessantenne e' proibito riposarsi sulla pubblica panchina.
Sempre a Roma fu proibito di sedersi sulla scalinata di Trinita' dei Monti, dove tutti oggi siedono. Mezza Italia
e' in mano alla malavita organizzata l'altra e' appannaggio dei furbetti del quartierino eppure i Sindaci hanno
voglia di divieti. Il problema e' che nessuno controlla che i divieti siano fatti rispettare e allora che senso ha
produrne in continuazione? E' un boomerang per le istituzioni che verranno sempre piu' derise e non
rispettate. Se si effettuassero i controlli, Roma, per esempio, sarebbe una citta' priva di imbratti operati dai
"writers" (ovvero sporcaccioni) ma la realta' e' sotto gli occhi di tutti. Dunque chi andra' alla caccia del
bicchiere di birra nascosto sotto la giacchetta del giovane frequentatore di piazza Trilussa? Dopo la prima
settimana di "rigorosi controlli" tutto tornera' come prima. Alla faccia della legge.
Occhiali da sole per bambini. Non acquistateli dai venditori occasionali
Coloratissimi e di forme accattivanti gli occhiali da sole, esposti da venditori occasionali, attirano la curiosita'
dei bambini che ne "impongono" l'acquisto ai genitori, i quali non sanno che l'acquisto puo' essere pericoloso
per gli occhi dei propri figli. Questo problema si pone, in particolare nel periodo estivo, spesso al mare, dove
proliferano momentanee bancarelle e tappeti sui quali fanno bella mostra di se' occhiali da sole di dubbia
provenienza. La luce solare intensa e prolungata puo' portare a congiuntiviti, cataratta e degenerazione
maculare che possono essere evitate, appunto, con la protezione degli occhiali da sole. Se le lenti non
svolgono questa funzione, o non la svolgono correttamente, si possono avere i danni sopracitati. E'
importante, quindi, che i genitori scelgano gli occhiali da sole per i propri bambini da un venditore di fiducia,
al quale ci si puo' rivolgere in caso di contestazioni. Riportiamo alcuni consigli per gli acquisti degli occhiali
da sole che valgono, ovviamente, per bambini e adulti (1). Ricordiamo che, a parita’ di prestazioni, spesso e'
la marca che fa lievitare il prezzo.
Gli occhiali da sole devono essere accompagnati dalla nota informativa, prevista tra l'altro dalla legge, dove
sono indicati:
* il fabbricante o mandatario;
* il grado di protezione, la categoria (da 0 a 4, dal piu' chiaro al piu' scuro);
* i limiti di impiego;
* le istruzioni d'uso;
* la marchiatura CE (conformita' europea).
(1) Per approfondimenti si veda:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=118551
Prezzi benzina. Il ministro Scajola conferma il nulla che puo' e che vuole fare
Il ministro dello Sviluppo Economico, col comunicato in cui fa sapere i risultati del proprio incontro con
l'Unione Petrolifera (1) ha confermato non solo di essere in grado di non poter fare nulla, ma anche di non
voler fare nulla. Ha ricordato l'inutile disposizione che dal 15 agosto obblighera' i punti vendita di carburanti a
comunicare al ministero i prezzi praticati alla pompa. Disposizione che, al contrario di quanto crede il
ministro Claudio Scajola che disincentiverebbe i prezzi alti, sara' solo un aggravio burocratico in piu' per
venditori che, essendo tali e non benefattori, ne faranno ricadere il costo sugli acquirenti finali.
Quindi il nulla che puo' fare, e cioe':
- Mister Prezzi al lavoro per scoprire cio' che gia' si sa;
- confronto con Antitrust... per far cosa visto che l'Antitrust deve proprio agire indipendentemente dal
Governo?
- valutare le proposte delle associazioni di consumatori che, guarda caso, sono proprio quelle che agiscono
sotto la direzione del medesimo ministero.... e che notoriamente, bastano che siedono "a tavola" anche loro,
son contente;
- analisi dei costi da parte del Dipartimento Energia per valutare perche' si e' cosi' diversi dal resto d'Europa.
E sul nulla che non vuole fare, cioe' la detassazione di un prodotto in cui la componente fiscale e' al 70%,
non ha, per l'appunto detto nulla.
Boutade agostane di chi non vuole affrontare il problema alla radice: detassazione immediata e
ripensamento economico di tutto un modello basato sulla dipendenza dai padroni del petrolio.
(1)
Prezzi carburanti: il Ministero dello Sviluppo economico chiede alle compagnie di frenare l’aumento
dei prezzi riducendo il differenziale con l’Europa
Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha convocato oggi pomeriggio le compagnie
petrolifere e l’Unione Petrolifera nella sede di via Veneto per affrontare il problema dell’ incremento dei prezzi
dei carburanti.
Il Sottosegretario con delega all’energia, Stefano Saglia, che ha presieduto la riunione su incarico del
Ministro Scajola, ha chiesto con forza alle compagnie di non attuare comportamenti speculativi, di non
aumentare ulteriormente i prezzi e, possibilmente, di ridurre il differenziale (“stacco”) di prezzi con l’Europa,
visto che secondo i calcoli del Ministero ci sarebbero i margini per un ribasso.
Il Sottosegretario ha poi comunicato che, con l’entrata in vigore della Legge Sviluppo (il 15 agosto prossimo),
ciascun punto vendita della rete carburanti dovrà comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico i prezzi
effettivi praticati alla pompa e saranno sanzionati coloro che ometteranno la comunicazione: in questo modo
i consumatori potranno scegliere il punto di rifornimento più conveniente nella propria area.
Saglia ha infine ricordato che il Tavolo permanente sul mercato dei prodotti petroliferi ha dato già un forte
impulso alla liberalizzazione attuata in particolare con la manovra estiva 2008: secondo le prime stime dei
dati aggregati del 2008, sta calando il numero dei punti vendita di proprietà delle compagnie, mentre
crescono i retisti convenzionati e le “pompe bianche”, dove rifornirsi a prezzi minori. Tale tendenza appare
accentuarsi nel 2009.
Successivamente all’incontro il Ministro Claudio Scajola:
ha chiesto al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi di avviare indagini sull’andamento dei prezzi dei
carburanti;
ha deciso di mantenere un confronto costante con l’Antitrust per verificare il comportamento delle
compagnie a fronte di aumenti generalizzati e contemporanei;
ha assunto l’impegno di valutare la fattibilità di alcune proposte provenienti dalle Associazioni dei
consumatori per stabilizzare le continue oscillazioni di prezzo fino all’estrema conseguenza di consentire
variazioni periodiche (mensili o trimestrali);
ha disposto di proporre, d’intesa con le Regioni, norme più snelle per favorire l’aumento della
diffusione di carburanti ecologici ed economici sostitutivi di benzina e gasolio, a cominciare dal metano;
ha dato disposizioni al Dipartimento Energia di svolgere studi per analizzare la struttura di costi che,
secondo le compagnie, giustificherebbe la nostra diversità con l’Europa.
Una nuova riunione del Tavolo sui carburanti è prevista a settembre con l’obbiettivo di avviare una riforma
complessiva del settore che favorisca una maggiore efficienza, concorrenzialità e liberalizzazione.
Roma, 6 agosto 2009
Testamento biologico. Per la Corte d'Appello di Firenze e' una 'colossale stoltezza programmatica'
Le dichiarazioni anticipate di volonta' sui trattamenti sanitari attraverso l'istituto dell'amministrazione di
sostegno? Una 'colossale stoltezza programmatica'. Cosi' la Corte d'Appello di Firenze definisce la richiesta
di nomina anticipata dell'amministratore di sostegno da parte di cittadini in previsione di divenire incapaci di
esprimere le proprie volonta' sui trattamenti sanitari. Una possibilita' prevista specificamente dal codice civile
(art. 408) ma che la Corte rifiuta. E lo fa con una motivazione che non ci convince affatto. Il reclamo era stato
presentato da Pietro Moretti, vicepresidente dell'Aduc, difeso dai legali dell'Aduc Claudia Moretti, Emanuela
Bertucci, e dall'avv. Maria Grazia Scacchetti, docente di diritto all'Universita' di Modena e Reggio Emilia.
Il netto giudizio della Corte d'Appello, che sara' ovviamente impugnato in Cassazione, contrasta con quello
gia' espresso da numerosi giudici tutelari, dallo stesso pubblico ministero che aveva presentato reclamo al
pari dell'Aduc, nonche' da numerosi giuristi tra cui coloro che hanno scritto la legge sull'amministrazione di
sostegno.
Vedremo cosa dira' la Cassazione.
Qui il decreto della Corte d'Appello:
http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090805-ads-decreto-appello.pdf
Qui il reclamo dell'Aduc al rigetto del Giudice tutelare di Firenze:
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=257541
Benzina e prezzi. Cosa fare. Scajola e la mossa
Quattro anni fa proponevano all'allora ministro alle Attivita' Produttive, Claudio Scajola, una serie di misure
per affrontare il problema dei prezzi dei carburanti. Il ministro Scajola istitui' una commissione, oggi incontra i
petrolieri e demanda a Mister Prezzi una indagine. Insomma,il ministro Scajola, pur essendo di Imperia fa la
classica mossa napoletana. Ecco il testo di allora che, con piccoli aggiornamenti, ci appare attualissimo.
"Roma, 30 Agosto 2005. In attesa che la commissione istituita dal ministro alle Attivita' Produttive, Claudio
Scajola, produca qualche idea su come affrontare il caro benzina, e' opportuno fare il punto della situazione
e capire le soluzioni possibili.
All'inizio del 2003 il prezzo del petrolio al barile era di 28 dollari, oggi si veleggia sui 70 dollari e se ancora
non abbiamo raggiunto gli equivalenti attuali degli 80 dollari della crisi del 1973-1974, poco ci manca. Il costo
di una risorsa esauribile e' destinato ad aumentare anche se tecnologie sempre piu' raffinate possono
contenerne i costi. Dunque che fare? Vediamo.
* I consumatori hanno gia' risposto diminuendo i consumi. Nella logica della domanda e dell'offerta ad una
diminuzione della prima dovrebbero diminuire i prezzi. Si tratta di incentivare un uso accorto delle fonti
energetiche, in altre parole razionalizzare e risparmiare. In questo senso il Governo puo' intervenire.
* Stabilizzare il prezzo della benzina. Il mercato gradisce la stabilita' e questa si puo' ottenere anche agendo
sulle accise (tasse), sia in diminuzione che in aumento. Anche qui e' compito del Governo.
* Rompere il mercato oligopolistico. La pratica dei prezzi concordati e' proibita dalla legge ma in pratica i
prezzi finali sono sostanzialmente uguali. L'intervento spetta la Governo.
* Aprire il mercato dei distributori ad altri soggetti, per esempio i centri commerciali. E' compito del Governo e
degli enti locali.
* Sviluppare le fonti rinnovabili che attualmente nel mondo rappresentano solo il 2,1% degli usi energetici. In
Danimarca invece il 20% dell'elettricita' viene dall'eolico. La competenza e' governativa.
* Utilizzare altre fonti energetiche, quali il gas naturale, il carbone e le biomasse. La responsabilita' e' del
Governo.
Qualche spunto alla commissione Scajola l'abbiamo dato. Speriamo che ci sentano."
Alitalia. Che tristezza il Governo che si inventa l'efficienza... li' dove c'e' il disastro permanente
Il capo del Governo, Silvio Berlusconi, oggi in conferenza stampa ha rivendicato il merito di avere raggiunto
l'obiettivo mantenendo italiana la compagnia di bandiera. Oggi Alitalia ha ripreso -ha detto- funziona, e' in
accordo con il budget anche se deve fare il conto con giornali antitaliani; per il nostro Paese e' 'impossibile
non poter disporre di una compagnia di bandiera.
Chissa' cosa ne pensano le migliaia di passeggeri che in questi mesi sono state vittime dei ritardi di Alitalia,
tant'e' che per l'Enac la situazione e' preoccupante (il grado di puntualita' di Alitalia e' al di sotto di una decina
di punti rispetto all'obiettivo fissato) e pende anche una specifica interrogazione parlamentare (1). O cosa ne
pensano tutti coloro che, a a fine luglio son rimasti a terra per overbooking.
E chissa' cosa ne pensano tutti gli azionisti della vecchia Alitalia che ad oggi non sanno ancora se hanno in
mano solo carta straccia o, bene che gli vada qualche minimo residuo percentuale del proprio investimento.
Fa tristezza il capo del Governo che si inventa una efficienza li' dove tutti, ma proprio tutti, sanno che le cose
stanno ben diversamente. L'onore di avere una compagnia di bandiera tricolore e' un sentimento che per il
nostro sistema economico e politico e' molto costoso. Sul fatto che poi l'italianita' debba essere elemento
indispensabile, abbiamo certezze al contrario... solo pensando agli Usa che, in fatto di mobilita' ed efficienza
aerea hanno molte da dire a tutti, e dove compagnie di bandiera farebbero solo sorridere.
Queste convinzioni del capo del Governo sono la facciata di un pessimo biglietto da visita per il trasporto
aereo italiano, biglietto sul cui retro ci sono solo costi per i contribuenti, costi per i risparmiatori, costi per i
passeggeri. Convinzioni che la dicono lunga sulla possibilita' di una inversione rispetto all'attuale politica
economica del disastro permanente.
(1) presentata dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca (Radicali - Pd):
http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=265210
Aumento della benzina
Ecco la vignetta di Joshua Held
http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=268668
Disservizi e fregature. Consulenza e informazione: sempre in funzione il servizio Aduc
I disservizi e le fregature arrivano quando meno uno se le aspetta, e sempre nei momenti sbagliati. Si
manifestano soprattutto nei momenti di maggiore apparente serenita' e rilassamento (le vacanze) e,
soprattutto, da parte di coloro che dovrebbero renderci la vita piu' semplice: chi presta un servizio per le
nostre vacanze o chi presta i servizi che in citta' molto meno popolate, dovrebbe essere piu' semplice
erogare. Sono i disservizi e le fregature che ci fanno arrabbiare di piu'. Noi Aduc esistiamo per rendere meno
complicata la vita al cittadino consumatore e utente e, per come la vediamo nella nostra specifica missione,
per informare il cittadino sui propri diritti e doveri e, nei limiti del possibile e consentito, fare da se' per
ristabilire legalita' e qualita' li' dove entrambe sono venute a mancare.
I servizi Aduc sono sempre aperti e funzionanti e sono elencati a questo link:
http://www.aduc.it/dyn/storia/
Riportiamo l'elenco di quelli che vengono erogati per chiunque dalla sede nazionale dell'associazione.
Ricordiamo che per fruirne non occorre essere associati o versare un contributo, ma iscrizioni e donazioni
sono gradite proprio per garantire il funzionamento di questa formula di servizio.
(http://www.aduc.it/dyn/adesabb).
Consulenza legale generale
* online, con risposta entro due giorni lavorativi: http://www.aduc.it/dyn/sosonline
* telefono (tel. 055.290606) dal lunedì al venerdì ore 15-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze): giovedi' ore 16-19
Consulenza legale specialistica
- Immigrazione:
* online, con risposta entro due giorni lavorativi: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/faq.html
* telefono (055.282168) martedì ore 17-20
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze): martedì ore 17-20
- Banca:
* online, con risposta entro due giorni: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/richiesta/
* telefono (055.282168) mercoledi' e venerdi' ore 15,30-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze) mercoledì e venerdì ore 15.30-18
- Prodotti e investimenti finanziari:
* online, con risposta entro una settimana: http://investire.aduc.it/php/formdomande.php
- Normativa sugli stupefacenti:
* online, con risposta entro una settimana: http://droghe.aduc.it/php/scrivici.php
- Diritto di famiglia:
* online, con risposta entro due giorni: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/richiesta/
* per telefono (055.282168) martedì ore 15-18
* in sede (senza appuntamento: via Cavour 68, 50129 Firenze) martedì ore 15-18
Ricchi e poveri
Ecco la vignetta di Giannino
http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=268690
Viaggi last minute. Consigli
Si risparmia anche il 40%. Sono i viaggi offerti all'ultimo minuto, ovvero i "last minute", adatti a chi vuol
prendere l'occasione al volo o chi decide scientificamente, a ridosso delle partenze, di usufruire di sconti
piuttosto consistenti. Questi viaggi si possono prenotare in agenzia e su Internet, con lo stesso sconto. La
ricerca telematica e' certamente piu' agevole e consente di valutare piu' offerte rispetto alle agenzie, che
devono essere individuate una per una, ma non sempre costa di meno. Il contratto che si sottoscrive (ci
riferiamo in particolare ai viaggi tutto compreso) e' del tutto analogo a quello tradizionale con obblighi per il
turista e il tour operator. Occorre fare attenzione ad eventuali spese non messe in evidenza, come le
commissioni, i costi per i trasferimenti, le iscrizioni, le tasse aeroportuali, i supplementi e quelle per i luoghi di
partenza. Ricordarsi che in molti Paesi occorre il visto di ingresso e il passaporto. Una considerazione a
parte merita la prenotazione tramite Internet. Per evitare le solite bufale e' necessario che il sito sia
riconoscibile, cioe' che sia indicata la denominazione sociale, l'indirizzo, il telefono (fare una telefonata puo'
servire) e il fax. Per sicurezza consigliamo di stampare il contratto, la prenotazione e la risposta del
venditore. Se viene effettuato un pagamento con carta di credito occorre verificare che il sito sia dotato di un
sistema di sicurezza. Ultimo consiglio per evitare che la propria e-mail sia sommersa di pubblicita' nei
prossimi mesi: controllare che sia garantita la riservatezza dei dati che si trasmettono. E' un diritto
riconosciuto dalla legge sulla privacy.
Spiagge. Multe salatissime per i vacanzieri che acquistano da venditori occasionali
"Salvo che il fatto costituisca reato, e' punito con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10.000 euro
l'acquisto o l'accettazione, senza averne prima accertata la legittima provenienza, a qualsiasi titolo di cose
che, per la loro qualita' o per la condizione di chi le offre o per l'entita' del prezzo, inducano a ritenere che
siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprieta'
intellettuale. La sanzione di cui al presente comma si applica anche a coloro che si adoperano per fare
acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la
legittima provenienza"(1).
Proprio in questo periodo i litorali sono pieni di venditori occasionali (i cosiddetti "vu' cumpra") che offrono
una quantita' di merce impressionante: dai CD alle borse, dai tappeti agli asciugamani, dai vestiti agli
occhiali, ecc. L'ignaro cittadino non sa che nel momento in cui acquista un prodotto contraffatto, o che induce
qualcuno a farlo, e' passibile di una multa pesantissima: fino a 10mila euro! Attenzione quindi agli acquisti di
prodotti contraffatti: la vacanza rovinata e' dietro l'angolo!
(1) "Decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, comma 7. Convertito in legge n.80/2005
Bollette telefoniche gonfiate dai numeri 899. Come stanno le cose e i pericoli per gli utenti
E' stata depositata la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il provvedimento dell'Agcom sul blocco
delle numerazioni a valore aggiunto. Il succo della sentenza, fra l'altro era gia' noto da maggio (1): tutto da
rifare per un vizio di procedura. A rassicurare gli utenti ci sono diverse indiscrezioni di stampa su quello che
faranno e non faranno Agcom e principali operatori telefonici. Per rimuovere il blocco da tutte le utenze fisse,
fanno trapelare i gestori, ci occorrono due/quattro mesi, il tempo che occorre all'Agcom per concludere tutto
l'iter per una nuova delibera esente da vizi.
Tutto tranquillo? Agcom e gestori alleati contro le truffe che con varie modalita' per anni hanno gonfiato le
bollette telefoniche?
Speriamo, ma consigliamo prudenza. Come gia' anticipato, i rischi per gli utenti ci sono (2). Solo per fare un
esempio, Telecom Italia anticipava lo sblocco nelle fatture inviate ai propri clienti gia' per il mese scorso.
Insomma non c'e' alcuna certezza, visto che nessuna comunicazione ufficiale finora e' stata diffusa che il
proprio gestore fisso non possa riabilitare la nostra linea verso numerazioni pericolose (899, 892, satellitari,
144, 166, ecc.).
E neppure rassicura l'atteggiamento di Telecom Italia sul pregresso. Non mancano segnalazioni di utenti che
si dicono perseguitati dalle richieste dell'ex monopolista (o di altri gestori) che intimano pagamenti relativi a
bollette gonfiate di un paio di anni fa
http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=899+telecom&tipo=cara
Altre considerazioni. Il blocco automatico dei numeri a rischio riguardava i telefoni fissi ed escludeva due
nuove numerazioni da poco entrate in funzione (894 e 895). Nel frattempo il problema degli addebiti non
riconosciuti si e' spostato in massa verso le utenze mobili. La vendita truffaldina di loghi e suonerie tramite i
numeri 48xxx contattabili tramite sms continua nonostante i diversi provvedimenti sanzionatori dell'Antitrust
(3).
Vista la perenne incertezza, quindi ribadiamo l'invito di richiedere al proprio gestore la disabilitazione dei
numeri speciali dalle utenze fisse e mobili utilizzando il nostro modulo:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=178105
(1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=261189
(2) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=263953
(3) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=suonerie&tipo=comu
Codice della strada. La cultura e la pratica dell'illegalita' e' imperante!
I primi giorni di applicazione delle nuove norme sul codice della strada, oltre che incuriosire per alcuni
episodi prima imprevedibili ma che ora dovrebbero diventare nostra quotidianita', fanno riflettere su alcune
utilita' e, soprattutto, sulla diffusa cultura e pratica dell'illegalita' che impera e che il nostro sistema alimenta.
Hanno fatto notizia le prime multe a ciclisti che, violando il codice e dotati anche di patente di guida, si sono
visti decurtare i punti di questa patente. Persone che sono passate col semaforo rosso, o che avevano il
mezzo privo di fanalino o che andavano sui marciapiedi. Persone che hanno protestato non tanto perche' si
sono visti levare i punti, ma perche' rivendicavano il proprio diritto a violare il codice della strada: tra questi
due casi esemplari:
- un imprenditore che, sulle cronache di tutti i media, ha anche annunciato un ricorso contro la multa inflittagli
per il passaggio col rosso... chissa' se trovera' un giudice che gli possa dar ragione....
- il Sindaco di Venezia che ha rivendicato il proprio diritto a trotterellare a pedali sui marciapiedi di Milano.
Si potrebbe dire: "chi semina vento raccoglie tempesta".
I seminatori di vento sono di due tipi:
1- gli amministratori nazionali che credono di risolvere il disordine solo aumentando le pene e lacerando la
Costituzione: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma se sei un ciclista ed hai la patente per guidare
un'automobile, sei piu' diverso di chi non ha questa patente; cioe' si viene multati non per l'illecito commesso
ma anche rispetto a chi e cosa si e' e si possiede... tanto varrebbe istituire anche le multe proporzionali
rispetto al redditto...
2 - gli amministratori locali che, in assenza di politiche nazionali che incentivino l'uso del mezzo non
inquinante (che non c'entrano nulla con la rottamazione), accettano supinamente le logiche nazionali e, pur
nella scarsa disponibilita' dei mezzi a loro disposizione, non sembrano interessati a creare condizioni
infrastrutturali che incentivino una mobilita' legale (piste ciclabili, parcheggi per bici, etc).
La tempesta che si raccoglie e' quella, per l'appunto:
1 - del Sindaco di Venezia: predica altrettanto per i motoscafi contromano nei canali della sua citta'?
2 - di tutti i ciclisti che rivendicano il diritto ad infrangere il codice sempre e ovunque.
E' innegabile che tutto questo e' molto italiano: per come ci vedono all'estero e per come siamo tutti
consapevoli di esserlo. Ma bisogna vivere...... dicono i piu' e lo dicono anche le istituzioni con queste
stupide e incostituzionali norme!
Liberta' d'espressione. Nuovo processo Aduc contro la censura dei propri forum in Internet
Oggi 12 agosto, presso il Tribunale di Firenze, l'Aduc e' stata chiamata a difendersi contro una richiesta (ex
art.700 c.p.c.) di censura nei confronti di uno dei forum che, sul proprio sito Internet, consentono a migliaia di
persone di esprimersi in liberta', senza censura e senza moderazione. L'ordinanza del giudice verra' emessa
probabilmente ai primi di ottobre dopo che le parti avranno presentato ulteriori memorie. Nella fattispecie si
tratta di una discussione tra navigatori in cui si criticano e si elogiano i servizi di un'azienda che vende corsi
per guadagnare giocando in Borsa e che avrebbe ricevuto danno, anche patrimoniale, dalle opinione
espresse in questo forum. Azienda che a suo tempo e' stata gia' condannata dall'Antitrust per pubblicita'
ingannevole perche' assicurava guadagni in Borsa del 512% in sei mesi del capitale investito rifacendosi alla
legge della vibrazione di Gann: "il tempo, il prezzo dei diversi titoli e le strutture matematiche dei fenomeni
fisici ed astronomici sono legati in modo indissolubile e sono tutti governati da algoritmi di crescita e
manifestazione appartenenti ad un unico insieme o spazio tempo matematico....". Non siamo nuovi a questo
tipo di difesa per il diritto alla liberta' di espressione (1).
Questa di oggi e' stata occasione per ribadire la ratio del servizio che l'associazione svolge in Internet coi
forum dell'apposito settore "Di' la tua" (2). Le argomentazioni dei nostri avvocati ruotano proprio su questo:
I forum attualmente presenti sul sito (attualmente 17865, sugli argomenti piu' vari) non sono moderati per la
scelta di consentire il libero confronto ed espressione delle opinioni, comunque espresse, consapevoli della
"potenzialita'" lesiva dei commenti pubblicati. "Di la tua" e' una sezione del sito per creare un luogo dove
consumatori e aziende raccontano e mettono a disposizione degli altri le proprie vicende ed esperienze, i
propri dubbi, le proprie domande, e le proprie repliche. "Esperienze" con tutto il connotato di soggettivita',
parzialita' e colore proprio di un racconto personale. Personali ma cio' non di meno importanti, in quanto
spesso permettono di scoprire o prevenire truffe colossali, disservizi pluriperpetuati e generalizzati, tipici di
un'epoca come questa, dove la vera debolezza del singolo utente ha come prima causa la disinformazione e
il disorientamento normativo.
Consapevole di cio', Aduc non interviene moderando o censurando cio' che spesso puo' anche apparire
inesatto, improbabile, persino antipatico o lesivo, ma invita tutti coloro che intendono smentire o replicare a
farlo dalle stesse pagine web, affinche' il confronto ne emerga piu' equilibrato possibile, approfondito e
compiuto proprio grazie al contraddittorio fra le parti.
Ed invero, diverse sono le aziende che, anziche' presentare querela o citare l'Aduc in giudizio per il
risarcimento dei danni, hanno ritenuto piu' utile per la loro immagine utilizzare questa "piazza" che e' il forum,
per parlare con i propri clienti insoddisfatti, dibattere o rassicurarli, evidenziare gli errori degli uni e degli altri.
Siamo consapevoli che non tutte le aziende seguono questo esempio, ma siamo altresi' consapevoli che non
tutte si sentono offese da chi le attacca. Il senso dell'onore, del decoro e della reputazione sono soggettivi e
la medesima espressione (ad esempio, "stronzo", "speriamo ti facciano un culo cosi'") puo' provocare tanto il
rimedio giudiziale, quanto la scesa in campo per la propria difesa, quanto (piu' frequentemente) la
noncuranza. Non e' un caso che la diffamazione sia un reato perseguibile esclusivamente a querela di parte.
- Qui il ricorso contro l'Aduc:
www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090811-oreste_ricorso.pdf
- Qui la comparsa di costituzione e risposta nel procedimento, curata dagli avvocati Emmanuela Bertucci e
Claudia Moretti: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090811-oreste_comparsa.pdf
(1) http://www.aduc.it/dyn/censura
(2) http://www.aduc.it/dyn/dilatua
Rifiuti senza Iva. Attivarsi per i rimborsi contro le prossime fregature di Stato
Con la sentenza n.238 dello scorso 24 luglio, la Corte Costituzionale e' stata molto esplicita: sia la Tarsu che
la Tia non devono essere soggette ad Iva, perche' non rappresentano un servizio dovuto a contratto ma una
tassa che, di per se', non si qualifica mai come corrispettivo di un servizio (1). La sentenza e' importante e
problematica:
- Importante perche' mette dei punti fermi sulla dicotomia tra Tarsu (tassa) e Tia (tariffa) (2). Dopo che, con
la legge 22/97, alcuni Comuni erano passati alla Tia, la situazione e' stata congelata e solo a partire dal 31
dicembre 2009 le amministrazioni comunali che lo vogliono possono passare dal sistema a tassa a quello a
tariffa. La Corte Costituzionale ha pero' fatto piazza pulita della anomala similitudine tra tassa e tariffa che
aveva una unica sostanza: l'aggravio fiscale per il contribuente.
- Problematica perche' mette tutte le amministrazioni comunali e l'Erario con le spalle al muro: a ritroso di
cinque anni, oltre i quali scatta la prescrizione, il contribuente puo' chiedere il rimborso di quanto pagato
illecitamente.
Milioni e milioni di euro che sono transitati dalle amministrazioni locali e finiti allo Stato. Gli analisti
della stampa specializzata gia' si aspettano particolari provvedimenti da parte dell'amministrazione statale ed
evitare cosi' questo bagno di uscite dai Comuni ai contribuenti e dall'Erario ai Comuni. Siccome sappiamo
come vanno spesso a finire queste cose, non crediamo di essere eccessivi se intravediamo all'orizzonte
qualche mega-fregatura per i contribuenti tipo restituzione tassa sull'Europa: per esempio, tempi strettissimi
per chiedere il rimborso in dispregio alle norme oggi vigenti sulle prescrizioni e con informazioni limitate e
concentrate in periodi di bassa attenzione dei media (ferragosto, il giorno dopo un cataclisma ambientale,
etc.), rimborsi solo in parte percentuale e non complessivi e con relativi interessi e danni (come avviene nella
societa' civile quando le contese sono tra privati), e altre amenita' tipiche del bagaglio statuale quando si
tratta di rimediare a cio' che hanno sbagliato.
Cosa fare in questo contesto? Una cosa e' fondamentale per mettere le mani avanti e dare valore legale
da subito alla propria richiesta: mettere in mora l'amministrazione comunale tramite una raccomandata A/
R in cui citando la sentenza, si intima il rimborso del dovuto (anche in modo generico viste le difficolta' per i
singoli a fare calcoli precisi), spese, interessi ed eventuali danni.
Qui le spiegazioni pratiche sulla messa in mora:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051
Poi, vedremo l'evoluzione dei fatti, cosa si inventera' l'Erario e quali altri tipi di consigli e azioni saremo in
grado di fornire. Percio' e' importante seguirci sul nostro sito Internet: http://www.aduc.it
(1)
http://www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/Elenco.asp?
oHHidComando=RIC&oHTbxAnno=2009&oHTbxNumero=238&oHSelPresidente=&oHSelRelatore=&oHSelT
Giudizio=&oHSelTDecisione=&oHtbxTestoDec=&oHSelNC=0&oHSelRFT=&oHTxbRFD=&oHTxbRFN=&oHT
xbRFA=&oHSelPCT=&oHTxbPCD=&oHTxbPCN=&oHTxbPCA=&oHTxbPCC=&x=33&y=16
(2) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=162718
Estate. Dissetarsi... con l'acqua
Dopo aver fatto per mesi diete per limitare cellulite e rotondita' con le vacanze c'e' anche il desiderio di
rilassarsi e degustare quella bevanda "pochissimo" alcolica, che disseta e che va tanto di moda. E' evidente
che il modo migliore di togliere la sete e' quello di bere acqua che, tra l'altro, ha 0 calorie. Sorseggiare un
Campari prima di cena significa dare inizio con 138 calorie, alle quali possiamo aggiungere un bel bicchiere
di vino bianco fresco (il "fresco" non diminuisce le calorie!) che ne apporta 90, se ci aggiungiamo un quartino
di vino rosso, le calorie aggiunte passano a 190, una lattina di birra ne porta 112, un po' di meno delle 125 di
una aranciata o di una cola. Che dire delle bevande a base di frutta e "poco-poco" alcol? Piacevolissime, ma
se si ha sete si entra in un meccanismo perverso che porta ad assunzioni considerevoli dei drink, visto che
l'alcol disidrata e induce ad ulteriori assunzioni della bibita. A fine estate e' facile, quindi, ritrovarsi con
qualche chilo in piu' che, stando ai piu', e' apparso per (dis)grazia ricevuta.
Caro-sms. Mister prezzi propone nuove leggi: si fermi
Mister prezzi non si rassegna al fatto che in Italia un singolo sms costi ancora 15 centesimi e annuncia per
settembre proposte al Governo di modifica legislativa. Si fermi. Non perpetui la tendenza in voga negli ultimi
anni di fare leggi e leggine per correggere le tante storture che affliggono il settore della telefonia. Il caro-sms
e' una delle tante, ma per rimuoverla non occorre una nuova legge, basterebbe applicare quelle esistenti, tra
queste c'e' quella che vieta accordi di cartello tra operatori per tenere artatamente alti i prezzi.
Due consigli a Mister prezzi.
Il primo: faccia tesoro dell'esperienza. La legge Bersani ha abolito le penali a seguito del recesso dai
contratti con gestori telefonici e pay tv. Come testimonia la nostra denuncia all'Agcom (rimasta finora senza
risposta) (1), i gestori continuano allegramente a richiedere cifre abnormi agli utenti. Non basta una legge
per debellare gli abusi, occorrono continui monitoraggi e sanzioni rapide e pesanti per chi non rispetta le
regole.
Il secondo: avendo dichiarato che "essendo noi un organismo all’interno dell’esecutivo possiamo esercitare
direttamente anche con un pronto intervento legislativo per modificare le regole laddove non funzionino" usi
questo potere per fare una sola proposta di modifica legislativa.
Oggi la sanzione massima comminabile ad un'azienda che si macchia di comportamenti commerciali
scorretti e' di 500 mila euro (per i grossi gestori sono spiccioli), si faccia promotore di un'iniziativa che innalzi
tale limite a 10 milioni di euro, una simile cifra potrebbe realmente fare da deterrente all'indole truffaldina e
alla cialtroneria degli operatori telefonici.
Infine una domanda (retorica): cosa servono tre entita' (Agcom, Antitrust e Mister prezzi) a controllare un
settore che continua ad essere un'inestricabile giungla di regole non rispettate, furberie e inganni?
(1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/docu.php?id=254128
Autostrade: se perdete il biglietto. Consigli
Che cosa succede se si perde il biglietto autostradale? Si paga l'intera tratta. L'automobilista che smarrisce il
cartoncino non e' ovviamente in grado di dimostrare l'effettivo percorso, cioe' il casello autostradale di
entrata. Di conseguenza la societa' autostradale impone il pagamento dell'intera distanza. Se, ad esempio, si
e' entrati nell'A1 a Bologna e si esce a Milano e non si trova piu' la scheda, il casellante chiede il pagamento
della tratta dichiarata (Bologna – Milano), contestualmente redige un rapporto di mancato pagamento in
base al quale lo sfortunato automobilista si vedra' recapitare a casa una lettera, con la quale si intima il
pagamento della tratta Salerno – Bologna, che si aggiunge al versamento gia' effettuato Bologna – Milano,
cioe' l'intero percorso. Insomma son guai, a meno che il nostro malcapitato non risponda all'intimazione di
pagamento con una lettera raccomandata, nella quale dovra' essere riportata una dichiarazione (1) che
attesti l'effettivo percorso, accludendo la fotocopia di un documento di riconoscimento. Questo dovrebbe
essere sufficiente a dimostrare la veridicita' di quanto dichiarato. Se non bastasse si puo' sempre ricorrere al
giudice di pace.
(1) A questo indirizzo il modulo di autocertificazione:
http://www.autostrade.it/it/rmpp/pdf/Modulo-autocertificazione-casello-di-ingresso.pdf
Frutta di stagione: il cocomero. Consigli per gli acquisti
Appartiene alla famiglia delle zucche ed forse il piu' caratteristico frutto di stagione. Parliamo del cocomero
noto fin dall’antichita', addirittura dal periodo preistorico. Sicuramente il cocomero era mangiato dagli egiziani
piu' di 4000 anni fa. Ne parliamo perche' il caldo di questi giorni induce ad una maggiore perdita di acqua e
sali minerali che devono essere reintegrati. Il cocomero, o anguria, e' praticamente una bibita, contiene,
infatti, il 95% d’acqua e per questo in alcune regioni d’Europa e' conosciuto come melone d'acqua. Ha un
buon contenuto di potassio (che si perde con il sudore) e il sapore dolce e' dovuto piu' che agli zuccheri a
particolari sostanze aromatiche, il che rende il cocomero un eccellente prodotto per le diete dimagranti,
anche perche' le stesse sostanze aromatiche danno un senso di sazieta'. Insomma mangiare una fetta di
cocomero equivale e bere un bicchiere d'acqua. Occorre far attenzione ai semi perche' contengono glucosidi
che hanno una forte azione purgante, non vanno, quindi, deglutiti interi e tanto meno masticati. Un buon
cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie, che alla percussione con le
nocche delle dita deve dare un suono "sordo". Un metodo classico, che si usava tempo fa era quello di
assaggiarne un tassello, una prova concreta insomma, oggi questo non e' piu' possibile ma si puo' ricorrere
ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l'unghia, se viene via facilmente il cocomero e'
maturo al punto giusto.
Legge sviluppo. Energia e class action: il finto nuovo
Parte domani quella che il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha definito una "piccola
rivoluzione nella politica energetica, industriale e dei consumatori", la cosiddetta legge sviluppo. Vediamo
due particolari su energia e class action.
Energia
La nuova strategia energetica nazionale: un mix elettrico con il 50% di fonti fossili (contro l'attuale 83%), il
25% di rinnovabili dall'attuale 18%, il 25% di nucleare. Le prime due percentuali le aspettiamo al varco tra
qualche anno. Il nucleare sarebbe scelto anche per diminuire la nostra dipendenza energetica dall'estero,
ma la tecnologia nucleare e' di importazione, cioe' estera (Francia), il combustibile (uranio) e' estero (il 58%
delle riserve sono in Canada, Australia e Kazakhstan), e la Francia con il suo 78% di produzione elettrica
nucleare importa piu' petrolio dell'Italia. Inoltre:
* dove si metteranno queste centrali? Forse qualche Sindaco compiacente per servilismo di parte verra'
trovato, ma le popolazioni resteranno inermi o accadra' peggio di quanto accaduto per gli inceneritori di
rifiuti?
* dove andranno a finire le scorie radioattive (1) che' nessuno al mondo sa dove metterle?
Infine la produzione elettrica rappresenta il 18% del nostro fabbisogno energetico complessivo, l'82% del
fabbisogno energetico va essenzialmente ai trasporti. Il che significa che per 4/5 di fabbisogno energetico
dovremo ancora far riferimento al petrolio e derivati, il 25% del 18% fa 4,5%, che e' la quota riservata alla
produzione di energia elettrica dal nucleare sul fabbisogno energetico complessivo. Una percentuale cosi'
bassa non sarebbe meglio ottenerla con l'ottimizzazione della produzione e potenziando le energie
rinnovabili?
Class action
L'azione giudiziaria collettiva dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1 gennaio e ancora non si sa come sara'
articolata. E sara' possibile per illeciti commessi a partire dal 15 agosto, data posticipata rispetto al 1 luglio
(che gia' era un'ulteriore posticipazione) per evitare azioni contro Alitalia e i suoi disastri a fine luglio. Siamo
sicuri che non ci sara' una nuova posticipazione visto che Alitalia e' sempre li' come prima e le tante Alitalia
popolano il nostro assetto economico disastrato?
(1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=262849
Aduc - Osservatorio Lecce. Il Caos della segnaletica stradale. S’intervenga per normalizzare la
situazione
Ci e’ stata segnalata una situazione d’incertezza relativa alla segnaletica stradale presente in citta’; si
potrebbe dire un fatto ridicolo se non fosse che le conseguenze per i cittadini possono essere tutt’altro che
divertenti. A guardare la fotografia allegata (1), infatti, non si capisce se la zona in cui si trovano i segnali, nei
pressi di Corte dei Mesagnesi in pieno centro storico, sia un’area di sosta regolamentata o, invece, uno
spazio con divieto di fermata.
La differenza non e' trascurabile. Pagare il parcheggio, infatti, non escluderebbe una multa per divieto di
fermata con annessa rimozione del veicolo. Un danno, tra sanzione e spese di rimozione, non inferiore ai
100 euro!
E’ evidente che tutte le persone che fossero state multate per divieto di fermata nella zona di Corte dei
Mesagnesi (o in altre zone con un simile problema) pur avendo esposto il consueto tagliando di sosta
avrebbero giusti motivi per impugnare il verbale di contestazione (2) .
Questa non e’ l’unica zona della citta’ in cui sono presenti queste problematiche. Spesso il cambio della
segnaletica verticale non e' seguito da quella orizzontale o ancora alla fine di lavori di manutenzione delle
strade pubbliche, si chiudono i cantieri ma restano i segnali provvisori. Il tutto con incertezze per la
circolazione stradale e qualche volta, come in questo caso, con il rischio di subire ingiustamente un danno
economico.
Chiediamo all’assessore al traffico del Comune di Lecce d’intervenire per fare chiarezza sull’accaduto e di
predisporre un controllo su tutto il territorio cittadino per evitare che i cittadini si vedano, ingiustamente,
sanzionati.
(1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/20090814-Lecce.jpg
(2) qui il modulo per il ricorso al giudice di pace
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=40156
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ARTICOLI
Ahi, ahi, ahi… Alpitour!
Antonio M. Polito *
Il 25 giugno u.s. l’A.G.C.M. ha emesso una severa condanna nei confronti del maggiore Tour Operator (T.O.)
italiano, la Alpitour S.p.A., proprietaria dei marchi Alpitour, Francorosso, Viaggidea, Volando, Karambola e
Viaggi Bravo, per pratica commerciale aggressiva e scorretta ex artt. 20, 21 co.I lett.d), 22, 24 e 25 del
Codice del Consumo.
Oggetto della contestazione e quindi della condanna, segnalata sia da singoli consumatori che dalla
Assoviaggi (l’associazione rappresentativa delle Agenzie di Viaggio e Turismo (A.d.V.) in Italia e in Europa),
è stato il richiesto adeguamento del costo di pacchetti turistici ‘tutto compreso’, già sottoscritti e parzialmente
pagati, motivato da intervenuti aumenti del costo del carburante aereo (c.d. ‘fuel surcharge’).
La disciplina dettata dal Codice del Consumo, a riguardo, è molto precisa e dettagliata. L’Art. 90 specifica
infatti, sotto il titolo di ‘revisione del prezzo’, che “1. la revisione del prezzo forfetario di vendita di pacchetto
turistico convenuto dalle parti è ammessa solo quando sia stata espressamente prevista nel contratto, anche
con la definizione delle modalità di calcolo, in conseguenza della variazione del costo del trasporto, del
carburante, dei diritti e delle tasse quali quelle di atterraggio, di sbarco o imbarco nei porti o negli aeroporti,
del tasso di cambio applicato. I costi devono essere adeguatamente documentati dal venditore. 2. La
revisione al rialzo non può in ogni caso essere superiore al dieci per cento del prezzo nel suo originario
ammontare. 3. Quando l’aumento del prezzo supera la percentuale di cui al comma 2, l’acquirente può
recedere dal contratto, previo rimborso delle somme già versate alla controparte. 4. Il prezzo non può in ogni
caso essere aumentato nei venti giorni che precedono la partenza”.
Peculiarità della disciplina è poi che, come nel caso di specie, a formalizzare nei confronti dei consumatori la
richiesta di aumento non sia direttamente il T.O. (Alpitour), bensì la singola A.d.V. con la quale l’acquirente
ha avuto diretto rapporto commerciale. In estrema sintesi, si viene a creare una sorta di effetto ‘a cascata’,
nel quale gli eventuali aumenti dei costi, registrati dalle compagnie aero – portuali, vengono richiesti al T.O.
(Alpitour), che a sua volta li richiede all’A.d.V., che a sua volta li ‘gira’ definitivamente all’acquirente. Vedremo
in seguito quanto delicata sia, in questo contesto, la posizione di ogni A.d.V.
A livello contrattuale, le Condizioni Generali di Contratto predisposte da Alpitour, nel periodo considerato
dall’Autorità (settembre 2007 – maggio 2009), prevedono effettivamente (Art.6) la possibilità di revisione
unilaterale del prezzo, unitamente alle relative modalità di calcolo, ma con una serie di limiti.
Per prima cosa, Alpitour ha modificato, nell’arco di tale periodo, il contenuto di tale articolo, non avendo,
nella versione ‘Estate 2007’ rispetto a quelle successive, indicato tra i parametri considerati la variazione del
tasso di cambio €/USD (dollaro), oltre ad indicare un sito diverso per la verifica del c.d. ‘indice Platts’
(corrispondente al ‘costo medio giornaliero del jet aviation fuel rilevato e pubblicato on line a pagamento
dall’omonima società internazionale privata e indipendente’).
Secondo elemento da sottolineare è poi che Alpitour, ancora nelle C.G.C. e sempre all’Art.6, ha inserito
come ulteriore elemento di valutazione la differenza tra il valore ‘Platts’ inserito in contratto e quello medio
del secondo mese precedente la partenza (verificabile tramite il sito Internet indicato).
In merito a tale secondo elemento, l’Autorità sottolinea subito come Alpitour abbia “perseguito una strategia
diretta ad indicare un livello Platts molto più basso rispetto a quello esistente al momento della pubblicazione
del catalogo [dove sono presenti le C.G.C.]”, circostanza che ha evidenziato in modo univoco la piena
consapevolezza da parte del T.O. di “dover chiedere ai clienti, almeno per una determinata destinazione, un
certo importo a titolo di adeguamento fuel”. Tale previsione, specifica l’Autorità, rappresenta una vera e
propria strategia economica ed uno ‘scopo dichiarato’ da parte del T.O., atteso che emerge proprio da uno
dei documenti prodotti da Alpitour nell’istruttoria del procedimento, la verifica che attesta “una evidente
disponibilità del mercato a pagare più surcharge che non accettare prezzi base aumentati rispetto al
passato”. In altre parole, la strategia di mercato della Alpitour è stata quella di limitare al massimo l’ascesa
dei prezzi in sede di stipula del contratto, nella sempre maggiore consapevolezza di dover, in un secondo
momento, richiedere, nelle immediatezza della partenza e a contratto già siglato e parzialmente pagato, una
somma integrativa a formale copertura di costi maggiori sostenuti.
Premesso e comprovato documentalmente, quindi, che “dal settembre 2007 al novembre 2008 Alpitour ha
richiesto con cadenza mensile adeguamenti carburanti”, ma premesso altresì che tali richieste di
adeguamento conseguono ad analoghe richieste di adeguamento da parte dei vettori aerei, restava allora da
verificare se l’aumento richiesto da questi ultimi corrispondesse al valore dell’aumento comunicato da
Alpitour. Senza entrare nelle modalità di calcolo di tali aumenti, ciò che qui interessa sapere è come “le
modalità di calcolo adottate dal T.O. per quantificare l’adeguamento carburante da richiedere ai clienti non
risultano tuttavia coincidenti con quelle adottate in sede contrattuale dai vettori charter”. Più precisamente,
sottolinea l’Autorità, “elaborazioni effettuate d’ufficio dei dati forniti da Alpitour e di quelli acquisiti in sede
ispettiva mostrano chiaramente che per tutte le destinazioni di corto / medio raggio (che rappresentano i
volumi principali realizzati dal T.O. in particolare nelle stagioni estive) l’importo per l’adeguamento fuel
richiesto alle AdV è notevolmente superiore (fino al 50%) rispetto a quello richiesto dal vettore aereo (la
stessa anomalia non si registra con i voli relativi alle destinazioni a lungo raggio)”. Da due tabelle elaborate
dall’Autorità e richiamate nel proprio provvedimento, viene evidenziato come tra il giugno e l’agosto 2008
vengono richiesti, per tratte di breve – medio raggio, aumenti che oscillano tra i 15,44 ed i 31,36 euro, ovvero
“un importante divario tra l’importo richiesto a titolo di adeguamento jet fuel dal vettore al T.O. e quello
richiesto dal T.O. al cliente”.
Peraltro, come si anticipava, dal provvedimento dell’Autorità emerge altresì la posizione di estrema difficoltà
nella quale si son trovate, nel caso di specie, le Agenzie di Viaggio, alle quali il Codice del Consumo (art.90)
riserva l’obbligo di giustificare documentalmente le richieste di adeguamento del prezzo del pacchetto
turistico nei confronti dei consumatori.
Dall’istruttoria è difatti emerso che “nessun tipo di documentazione o informativa [è] mai stata fornita da
Alpitour alla propria rete distributiva” e che le A.d.V. “manifestano da tempo un forte disagio a confrontarsi
con le richieste di chiarimenti da parte dei consumatori circa la congruità degli importi del fuel surcharge
richiesti dal T.O. a fronte della mancanza di qualsiasi documentazione in proposito trasmessa loro”, senza
peraltro dimenticare che spesso, soprattutto nei tempi più recenti, “le comunicazioni di incremento
carburante pervengono [alle agenzie] via fax troppo a ridosso del limite consentito (20 giorni ante partenza)
dalla legge e dal contratto per avvisare i clienti”.
Durante lo svolgersi del procedimento, infine, Alpitour si è impegnata ad inserire dal 1° giugno 2009
all’interno dei suoi siti (effettivamente presente quantomeno al seguente link:
http://www.gruppoalpitour.it/alpitourworld/carburante/), un motore di ricerca che, a mezzo di un logaritmo
matematico, possa calcolare i livelli di oscillazione minimi e massimi di possibili aumenti del prezzo del
viaggio in virtù dell’aumento dei costi del carburante; utilità che permetterebbe così al cliente di avere a
disposizione uno “strumento tecnico che, agevolmente ed in qualunque momento e in pochissimo tempo, gli
permett[a] di calcolare in assoluta autonomia” tali variabili. A partire dall’inverno 2009-10, poi, Alpitour si è
impegnata ad inserire anche nei propri cataloghi cartacei un apposito rinvio alla sezione dedicata al calcolo
del possibile fuel surcharge.
Gli esiti finali dell’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sono particolarmente
penalizzanti nei confronti di Alpitour e sottolineano a più riprese l’“assoluta inadeguatezza” del T.O. sia in
ordine all’“informativa fornita da Alpitour alla clientela in ordine alle modalità di calcolo delle periodiche
richieste di fuel surcharge”, che alla “sostanziale assenza di adeguata documentazione in merito ai costi
sottesi a tali richieste”.
Tali elementi hanno portato pertanto a concludere che tali condotte, per tutto il periodo considerato in
istruttoria (settembre 2007 – maggio 2009), hanno “permesso al T.O. […] di utilizzare in modo arbitrario dello
ius variandi eccezionalmente riconosciutogli dall’art.90 Codice del Consumo, chiedendo alla propria clientela
importi a titolo di adeguamento carburante non solo non verificabili dalla clientela, ma determinati secondo
modalità che hanno permesso di richiedere adeguamenti notevolmente superiori a quanto legittimo e
spalmati sulle varie destinazioni anche secondo criteri di mera opportunità commerciale”, utilizzando
all’interno dei cataloghi ‘locuzioni non verificabili e criptiche’, nonché dal ‘contenuto gravemente ingannevole
ed omissivo’. Ingannevole ai sensi dell’art.21, lett.d) C.d.C., in quanto la descrizione delle modalità di calcolo
del possibile rincaro è fornita in modo ‘generico ed oscuro’; gravemente omissivo ai sensi dell’art.22 C.d.C.,
in quanto “non indica l’insieme delle variabili che il professionista prenderà realmente in considerazione ai
fini di quantificare l’importo dell’adeguamento fuel”.
L’Autorità ha condannato Alpitour anche ai sensi degli artt. 24 e 25 del Codice del Consumo, ovvero per
pratica commerciale aggressiva e ricorso ad indebito condizionamento, atteso che il T.O. ha gestito il “fuel
surcharge come una variabile della politica di prezzo strutturata in base alla maggiore o minore redditività
stagionale” ed ha utilizzato, all’interno di “un rapporto già fortemente squilibrato in favore del T.O.”,
l’“impossibilità di controparte di recedere [dal contratto] se la variazione non eccede il 10% dell’importo
originariamente stabilito”. Il consumatore, in questa maniera, a ridosso della partenza in vacanza (dato che
le richieste arrivavano al limite estremo dei 20 giorni previsti dal C.d.C., ulteriore elemento definito
dall’AGCM di ‘forte criticità’…), “si trova in una posizione di estrema debolezza circa l’esercizio e il controllo
dei propri diritti, proprio per le difficoltà di organizzare una vacanza alternativa”. “L’impossibilità, artatamente
creata dal professionista, di comprendere esattamente la giustificazione della maggiorazione di prezzo
richiesta appare, pertanto, idonea ad esercitare una coercizione sul consumatore, minandone
completamente la possibilità di determinarsi in modo consapevole in ordine ad una decisione economica –
vale a dire il pagamento ‘informato’ del fuel surcharge in modo da poter, eventualmente, contestarne la
legittimità nell’an e/o nel quantum – rispetto a cui è privato di qualsiasi strumento di reazione”.
Infine, Alpitour viene sanzionata anche per violazione dell’Art.20 C.d.C. e per pratica commerciale ‘scorretta’,
atteso che, da ‘principale operatore del settore’, non ha rispettato quel “normale grado di competenza e
attenzione che ragionevolmente ci si può attendere, avuto riguardo alla qualità del professionista e alle
caratteristiche dell’attività svolta, con riferimento alle modalità con cui ha esercitato il diritto unilaterale di
variare il prezzo dei propri pacchetti turistici”, nel cui esercizio ha dimostrato proprio “quell’arbitrio che il
legislatore aveva inteso eliminare” in una disciplina già “del tutto eccezionale rispetto al principio per cui il
prezzo di un pacchetto turistico ‘tutto compreso’ non è modificabile”.
In virtù della ‘gravità della violazione’, dell’‘importanza del professionista’ e della ‘dimensione economica’
dell’operazione, l’Autorità ha condannato Alpitour al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di
€ 400.000,00, ridotta ad € 300.000,00 in virtù dell’attività di ‘ravvedimento operoso’ medio-tempore messa in
atto sul sito e, nel prossimo futuro, sui cataloghi e nelle Condizioni Generali di Contratto del T.O.
Se da un lato allora si è certamente contenti per la pronuncia anche coraggiosa nei confronti di un vero e
proprio ‘colosso’ del settore del turismo (ricavi ultimo bilancio: € 3 milioni), dall’altro non ci si può esimere dal
provare preoccupazione per gli aspetti davvero ‘oscuri’ che la stessa ha avuto il merito di rivelare e
dell’ampio e studiato ‘raggiro’ messo in atto da molto tempo dal maggior Tour Operator italiano nei confronti
dei consumatori italiani. Soprattutto se, a dar credito alle dichiarazioni dello stesso, la maggior parte degli
altri competitors del settore si sono ‘ispirati’ proprio alle sue clausole contrattuali per la loro ‘chiarezza’ e
‘trasparenza’…
Probabilmente, le battaglie contro i T.O. non sono ancora terminate.
* Avvocato, Studio Fiorentino – Mincato Torino
Centri immigrati in Toscana. Quando Renzi, Martini e Totaro dicevano l'esatto contrario di adesso
Marco Bazzichi
Matteo Renzi e Claudio Martini a favore dei CPT (Centri di permanenza temporanea); il senatore del Pdl
Achille Totaro contrario. Erano queste le posizioni degli esponenti politici toscani meno di 10 anni fa. Allora,
l'oggetto del contendere era la paventata costruzione di un centro di detenzione immigrati (temporanea, of
course) che si doveva fare a Signa. Oggi, per stare dietro ai rispettivi elettorati e convenienze, Achille Totaro,
Claudio Martini e Matteo Renzi hanno invertito le loro posizioni rispetto alla questione dei centri di
detenzione per gli immigrati.
La questione è intrecciata e vediamo di chiarirla. Nel 2000 da più parti si propone la costruzione di un "centro
immigrati" (oggi Centri di identificazione ed espulsione o CIE, ieri CPT, la sostanza non cambia).
A favore della costruzione, in quel di Signa erano:
- Claudio Martini, appena eletto presidente della Regione
- I DS regionali
- Matteo Renzi
- naturalmente, il Governo (di centrosinistra)
- Il Polo delle Libertà Toscano
- Il sindaco di Signa Paolo Bambagioni (PPI)
Contrari alla costruzione del CPT erano:
- Achille Totaro, leader dell'estrema destra fiorentina
- I DS locali, in primis segretario provinciale Lorenzo Becattini.
Naturalmente, Totaro era contrario non in via di principio, ma diceva semplicemente che il centro immigrati
non andava fatto a Signa. I popolari e diessini (tranne i diessini locali), attraverso il progetto di Signa, si
dimostravano invece compatti nel sostenere i futuri CPT in quanto strumenti necessari e opportuni.
Nell'ottobre del 2000 fu solamente l'opposizione dei cittadini di Signa -secondo quel bizzarro processo,
sconosciuto agli stessi Renzi, Totaro e Martini, e che dovrebbe chiamarsi ancora "democratico"- a
scompaginare i piani dei politici che volevano costruire il centro. Furono i DS locali, che a Signa erano
all'opposizione, e la destra a bloccare quel progetto, cui, oggi, il centrosinistra guarda inorridito (forse perché
al governo c'è di nuovo Silvio Berlusconi).
Leggiamo da Repubblica dell'11 ottobre 2000, a firma Carratù-Vanni:
• Centro clandestini, il presidente del governo regionale Claudio Martini se la prende con i DS (di
Signa, ndr). Con il suo partito che a Signa si è messo di traverso al Centro di permanenza
temporaneo accarezzato dal sindaco Paolo Bambagioni. E anche il segretario provinciale del Ppi
Matteo Renzi se la prende con il "collega" dei DS Lorenzo Becattini. Ma neppure il Polo è unito:
contro la linea ufficiale presentata ai vertici toscani, si schiera il consigliere regionale di An Achille
Totaro .
"Non c'è dubbio: a Signa si sono saldate la preoccupazione degli abitanti e un'agitazione politica a
cui ha contribuito anche una parte dei Ds locali. E questo clima incandescente ha messo in difficoltà
il sindaco Bambagioni'', è quello che pensa il presidente Martini, che proprio dalla colonne di
Repubblica aveva appena lodato il primo cittadino di Signa per la decisione di sostenere la scelta del
centro nonostante le contestazioni. E così Martini non esita a puntare il dito contro gli stessi Ds,
oltrechè contro la destra: «Il comportamento del Polo e di Forza Italia dice mi lascia sgomento: ma
come? In Regione ci sottopongono a un pressing continuo, perché si decida, perché il centro si
faccia, e poi, a livello locale, eccoli lancia in resta contro ogni ipotesi. Un caso per tutti: Totaro, che è
venuto da me per dirmi, sia chiaro, il centro va fatto, ma da qualunque parte fuorchè in provincia di
Firenze. Bel senso di responsabilità''.(...)
Ma sentite (leggete!) quanto era accanito Matteo Renzi nel sostenere la costruzione del CPT:
•
"A Signa è accaduto che Asinello e soprattutto Ds si sono dimenticati che c'è una legge nazionale,
che c'è un presidente della Regione, perfino una coalizione - accusa a nome del Ppi Matteo Renziche cavalcano demagogicamente l'onda della 'ggente' per attaccare un sindaco colpevole di aver
fatto una cosa di centrosinistra. Il tutto in un silenzio assordante degli organismi provinciali
dell'Asinello e degli stessi Ds. Se ci fosse ancora la politica queste cose non accadrebbero".
Sorprende quindi rivedere oggi le posizioni di Martini e Renzi, cioè dell'attuale presidente della Regione
Toscana e del sindaco di Firenze.
Il 29 febbraio 2009, per esempio, Martini spiega:
•
Condivido pienamente il dissenso espresso oggi da vari amministratori locali, sia in Toscana che in
altre regioni, a proposito della creazione di nuovi Centri di identificazione e espulsione annunciati dal
Ministero degli Interni. ... La Regione Toscana ha sempre sostenuto che questi strumenti sono
inefficaci, mortificano la dignità delle persone e non risolvono il problema dell’immigrazione
clandestina.
Ecco Totaro il 31 luglio 2008 a proposito della costruzione di un CIE a Campi Bisenzio:
•
Finalmente un CIE in Toscana. Il problema dei clandestini va risolto con la massima urgenza e dopo
tante chiacchiere una decisione indispensabile. E come sempre una insensata e irragionevole
reazione della sinistra toscana che, a causa delle sue stantie preclusioni ideologiche, si oppone ad
una scelta del governo Berlusconi, minacciando addirittura barricate contro la realizzazione del CIE
e privando in questo modo i cittadini del diritto alla sicurezza.
Piu' 'astuta' l'inversione di marcia di Renzi, che lascia all'allora suo vicepresidente della Provincia, il
capogruppo del PD Riccardo Gori, la delicata piroetta:
•
Abbiamo ribadito un no ai CPT come centri di detenzione ed un sì ai CPT così come previsti dalla
legge Turco–Napolitano. C’è stata, infatti, un’evoluzione negativa dei CPT che sono sempre più
luoghi di detenzione e che rimarranno tali se sono vere le dichiarazioni, che arrivano da esponenti
del Governo, che prefigurano il riconoscimento del reato di clandestinità.
Insomma, il centrosinistra aveva creato dei Cpt "buoni", e il centrodestra li avrebbe trasformati in Cpt "cattivi"
a cui e' necessario opporsi. Non farebbe una piega, se non fosse che i Cpt sono sempre stati veri e propri
centri di detenzione.
E Renzi in prima persona? Adesso si mette dalla parte degli immigrati. Leggiamo dal Corriere Fiorentino del
3 agosto 2009:
•
Equiparare la clande stinità a reato, con il Pdl che si lava la coscienza con la sanatoria per le
badanti, è ingiusto, sbagliato, insopportabile. In ferie, mi porto il libro di Gian Antonio Stella L’Orda,
quando gli alba nesi eravamo noi. I clandestini si cura no, sono persone.
Una posizione inconciliabile, in un senso o nell'altro, con gli strenui sostenitori dei Cpt, quale si è dimostrato
più volte Renzi. L'unico scopo di questi centri e' proprio quello di allontanare o comunque di imprigionare
l'immigrato solo perche' "clandestino", senza che abbia commesso alcun reato.
Morale della favola? Per uomini come Renzi, Martini e Totaro la politica non e' basata sulle convinzioni, ma
solo sulle convenienze. Cosa legittima, ci mancherebbe, ma anche pericolosa in assenza di una stampa
locale veramente libera (non schierata e non finanziata con soldi pubblici) che ce lo fa notare.
Nuovo pacchetto sicurezza: riflessioni
Carola Montenegro Tome *
"Gli squilibri e le forti tensioni che caratterizzano le societa' piu' avanzate producono condizioni di estrema
emarginazione, si' che (…) non si puo' non cogliere con preoccupata inquietudine l’affiorare di tendenze, o
anche soltanto tentazioni, volte a "nascondere" la miseria e a considerare le persone in condizioni di poverta'
come pericolose e colpevoli". Dichiarazioni della Corte Costituzionale con cui dichiaro' l’illegittimita' del reato
di "mendicita'" di cui all’art. 670, comma 1, cod. pen. (sent. n. 519 del 1995) .
La legge n. 94/09 appena varata, detto “pacchetto sicurezza”, alza il conto dei voti di fiducia posti sui testi di
legge presentati dal governo Berlusconi, fin'ora giunti a quota 22 dopo poco piu' di un anno da quando si e'
insediato. Il percorso che ha portato alla sua approvazione e' stato oggetto di molte attenzioni ma, forse, non
troppe. Sarebbe stato meglio poter scrivere che la sua promulgazione e' stata preceduta da discussioni,
nell’universita', nelle associazioni di giuristi, negli ordini forensi, visti gli evidenti contrasti che la legge pone
con i principi fondamentali della Costituzione e con i valori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Sarebbe stato meglio poter scrivere che l'approvazione di un simile provvedimento fosse stato impedito dalla
Comunita' europea, visto che le nuove disposizioni avranno una incidenza diretta sulla vita dei cittadini
extracomunitari, poiche' riguardano il matrimonio, la salute, la scuola.
Cosi' non e'.
La Comunita' europea dimostra ancora un volta di essere soltanto economica, unico principio che e' in grado
di mantenere e rafforzare. Lo Stato mira a creare e favorire un clima di circospezione verso lo straniero,
obbligando gli italiani ad operare una scelta tra buoni o cattivi, tra cittadini e clandestini. Il tutto aggravato da
un'ondata di disinformazione che contribuisce ad aumentare l'ignoranza invece di chiarire concetti che sono
ben distinti, come per esempio tra clandestino e migrante o tra clandestino e delinquente. Purtroppo ne' la
legge, ne' le discussioni vere o quelle finte, sono state capaci di creare fra i cittadini la voglia di capire cosa e
come vive lo straniero oggi in Italia, quello che studia, che lavora come muratore, che si prende cura degli
anziani o dei figli piccoli.
L'introduzione del reato di clandestinita' trasforma in illecito penale una situazione personale, che crediamo
debba poter essere diversamente risolta. Se davvero il ricorso alla sanzione penale deve rappresentare uno
strumento estremo, in mancanza di strumenti idonei al raggiungimento dello scopo, viene da chiedersi quale
sia il vero scopo di questa legge.
* consulente linguistico Tribunale di Firenze
Usa. Oregon. Studio: la legalizzazione del suicidio medicalmente assistito non colpisce i piu' deboli
Red
Un nuovo studio di due medici dell'Oregon ha rivelato che la grande maggioranza degli oregoniani in fin di
vita non e' interessata al suicidio assistito legale o comunque non potrebbe farvi ricorso.
Nel 1997 l'Oregon e' divenuto il primo Stato a legalizzare questa opzione. Dal 1998 al 2007, sono morti circa
296mila oregoniani. Di questi, 99mila sono deceduti a causa delle stesse malattie che avevano causato la
morte dei 341 pazienti che si sono tolti la vita legalmente attraverso l'assunzione di farmaci legalmente
prescritti.
"E' un numero estremamente piccolo", spiega Katrina Hedberg, epidemiologa e autrice dello studio. "Non e'
sorprendente. (Il suicidio medicalmente assistito) richiede una persona con una personalita' spiccata".
Coloro che probabilmente non ricorrerebbero alla legge sul suicidio assistito sono: i molto anziani (ultra
85enni); coloro che stanno morendo per cause diverse dal cancro, Aids e Sla; coloro che hanno un livello di
educazione inferiore alla scuola superiore; e coloro che non sono bianchi o asiatici.
Lo studio mostra che l'82% dei suicidi assistiti riguarda persone affette da cancro in fase terminale. I malati di
cancro hanno maggiori possibilita' di ricevere una prognosi infausta con un'aspettativa di vita inferiore ai sei
mesi, come richiesto dalla legge.
La ricerca e' stata pubblicata sulla rivista scientifica "Journal of Clinical Ethics", insieme ad un articolo di
approfondimento sui trend medici e sociali negli ultimi 10 anni in cui la legge e' stata in vigore.
Malattie al cuore causano circa un terzo dei decessi. Ma spesso portano ad un attacco improvviso, come
arresto cardiaco o ictus. I pazienti muoiono oppure sopravvivono per un lungo periodo. In casi del genere e'
impossibile o irrilevante una prognosi sull'aspettativa di vita.
I pazienti non possono poi usufruire del suicidio medicalmente assistito se sono incapaci di intendere e di
volere, o di comunicare le proprie volonta' in materia di trattamenti sanitari. Circa la meta' dei pazienti anziani
ultra 85enni e' affetta da qualche forma di demenza.
Solo tre dei 341 pazienti che si sono tolti la vita usufruendo della legge sul suicidio assistito non erano
bianchi o asiatici. Due erano latino-americani e uno indiano-americano. Nessun afroamericano ha scelto
questa strada.
Perche'? "Credo che dobbiamo essere molto attenti a non suggerire risposte, perche' non ne abbiamo", ha
spiegato Susan Tolle, direttore del Center for Ethics in Health Care presso la Oregon Helath & Science
University, coautrice dello studio.
La ragione per cui una cosi' elevata percentuale di pazienti che scelgono il suicidio legale e' affetta da cancro
e' meno sorprendente, spiega Tolle. Il cancro allo stadio terminale offre maggiori possibilita' di prognosi e
difficilmente provoca la morte immediata, al contrario di patologie traumatiche come l'arresto cardiaco o
l'ictus.
La legge vieta ai medici di somministrare farmaci letali (la cd. eutanasia attiva). I pazienti devono
autosomministrarsi i farmaci ottenuti attraverso una prescrizione medica.
Lo studio segnala anche alcuni trend preoccupanti: aumenta la preoccupazione dei pazienti sulla
adeguatezza delle cure palliative; aumenta la preoccupazione di divenire un peso per i propri cari e le
strutture sanitarie; diminuisce il numero di pazienti sottoposti a valutazione psichiatrica, cosi' come richiesto
dalla legge se uno dei due medici chiamati a valutare la richiesta di suicidio lo richiede.
Lo studio sfata infine l'accusa principale degli oppositori del suicidio legale. Appare del tutto evidente, infatti,
che la popolazione piu' vulnerabile, come le persone di colore piu' povere o con un tasso di istruzione piu'
basso, non e' spinta a chiedere il suicidio assistito.
Le migliaia di vittime di loghi e suonerie e i lauti guadagni degli operatori
Red
Malgrado la multa di un milione di euro data ai quattro operatori mobili (Tim, Vodafone, Wind e 3) dieci mesi
fa dall’Antitrust, l’affare dei servizi a sovrapprezzo erogati tramite cellulare, loghi suonerie, prospera più che
mai, favorito dal relax agostano.
Leggi tutto su Corriere.it
http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_08/edoardo_segantini_cellulari_suonerie_i_costi_nascosti_be7b5
eaa-83ea-11de-bc84-00144f02aabc.shtml
Tv. L'ultima frontiera del reality: l'aiuto poliziotto dal divano di casa
...
Spopolano negli Stati Uniti i reality show in cui e' la polizia ad essere protagonista: agenti in carne ed ossa,
ripresi dalle telecamere mentre indagano, mostrano foto e identikit dei ricercati, arrestano, mentre, da casa,
detective mancati possono realizzare il loro sogno nel cassetto aiutando i poliziotti a scovare i criminali,
magari a due passi dalla propria abitazione.
Si tratta dell'ultima proposta in fatto di TV-verita': i 'police show' funzionano alla grande. Sempre piu' spesso,
infatti, dietro agli arresti ci sono persone comuni, che con le loro segnalazioni forniscono alla polizia
informazioni preziosissime per localizzare i delinquenti. E in qualche modo riescono a sentirsi protagonisti
del programma televisivo che stanno guardando. Sono sempre piu' numerose le televisioni via cavo e le
stazioni locali che riservano ampio spazio ai 'police show', fino ad offrire programmi on-demand disponibili 24
ore su 24, 7 giorni su 7: una delizia per gli amanti del genere.
Leader nel settore e' Comcast, uno dei principali provider americani, che inizio' con 'Police Blotter' ('blotter' e'
il registro della polizia) a Philadelphia nel 2006. Oggi il programma va in onda in circa 20 versioni locali, dove
ha aiutato la polizia a catturare decine di ricercati di cui si erano perse le tracce.
Tra i casi piu' eclatanti, quello di un ladro della Georgia, messo in manette dopo un bagno in piscina: quelli
che si stavano bagnando nella corsia vicina lo hanno riconosciuto per averlo visto in tv. In nove mesi, nella
sola contea di Richmond, in Georgia, 'Police Blotter' avrebbe contribuito alla cattura di ben 16 ricercati su 24.
'Questi programmi hanno in se' una componente di intrigo e curiosita' che attira la gente comune - ha detto
al quotidiano Usa Today Matt Strauss, vicepresidente New Media alla Comcast - D'altronde, a chi non
piacerebbe aiutare la polizia a catturare un criminale stando comodamente seduti sul proprio divano?'.
(Ansa)
Il tripolio Rai-Sky-Mediaset
Vel
Rai, Sky e Mediaset. È un "tripolio" conclamato quello che regna nel sistema televisivo italiano. E i numeri
del 2008 stanno li' pronti a testimoniarlo. La torta dei ricavi da 8.473 milioni di euro (+4,1 per cento sul 2007)
e' divisa in tre fette: a Viale Mazzini vanno 2.723 milioni di euro (-0,2 per cento sul 2007); a Rupert Murdoch
2.640 milioni (+ 9 per cento); e al "Biscione" 2.531 milioni (+ 5 per cento). La cioccolata nei soliti tre piattini,
insomma, e agli altri invitati al grande bacchetto della tv solo qualche rimasuglio di panna. Sempre
guardando ai ricavi, Sky Italia - sull'onda di una buona raccolta pubblicitaria giunta a quota 232 milioni diviene addirittura il secondo gruppo televisivo del Bel Paese e mantiene la leadership assoluta del pay.
Mediaset e' leader nella pubblicita' (e negli utili) e si rafforza nell'offerta a pagamento passando da 125 a 199
milioni di euro. E la Rai?
Certo, e' ancora la principale media company italiana con oltre 2,7 miliardi di euro di ricavi; ma perde
qualcosa sul 2007, e nel 2009 paghera' un grosso dazio - causa la gelata finanziaria - per la flessione della
raccolta Sipra. Una raccolta che gia' nel 2008 ha accusato un -3,6 per cento. Per questo al settimo piano e' il
momento di guardare oltre; di uscire dalle solite beghe di Palazzo; di pensare a diversificare strategie e
offerta; e soprattutto di fare un pensierino (con un pizzico di fantasia) anche alla pay.
L'articolo 29 dell'attuale contratto di servizio tra la Rai e il ministero dello Sviluppo economico gia' consente a
Viale Mazzini "a livello sperimentale e sotto l'attento controllo del ministero - precisa lo stesso viceministro
Paolo Romani - di sviluppare la pay senza ridurre il servizio pubblico". "La Rai - si legge nel testo - progetta
ulteriori offerte di contenuti multimediali attraverso canali pay". E il nuovo contratto, che sara' firmato a
dicembre 2009, aumentera' questa possibilita'. Ma cosa potrebbe offrire "mamma Rai" a pagamento ai suoi
56 milioni di "figlioli"? E su quale piattaforma? Beh, sul dove non c'e' dubbio. La nuova Tivu'Sat non puo'
ospitare -Cologno docet con il suo Premium rimasto a terra - televisione a pagamento; di tornare a nuotare
nelle acque dello "Squalo" non e' il caso; non rimane che concentrare le attenzioni sul digitale terrestre dove
Viale Mazzini farebbe "concorrenza" a Mediaset e Dahlia Tv.
Passando al cosa far pagare, la questione si fa davvero piu' complicata.
Sedici milioni di famiglie gia' pagano oltre cento euro l'anno per il servizio pubblico. Chiedere loro un ulteriore
sforzo in tempi di crisi non e' cosa da poco. Inutile poi immaginare un investimento del settimo piano di
400-500 milioni l'anno - sullo stile di Piersilvio Berlusconi - per acquistare i pregiati diritti tv del calcio o del
cinema.
L'unica strada rimane quella del bouquet in pieno stile RaiSat. Quello che ieri la Rai faceva pagare a Sky 50
milioni l'anno; che oggi offre gratuitamente ai sardi; e che domani - riveduto e corretto - potrebbe offrire con
apposita card a pochi euro magari solo ai suoi abbonati certificati.
(Gianluca Vacchio - Il Velino)
Carceri. Discriminazione istituzionalizzata o 'racial profiling', a settembre se ne occupera' il
Parlamento
Donatella Poretti *
La recente introduzione del reato di clandestinita', oltre a sanzionare penalmente uno status piuttosto che un
comportamento (la fattispecie di reato e' 'essere', non 'fare'), provochera' un ulteriore incremento dell'odiosa
pratica che va sotto il nome di 'racial profiling'. Il 'racial profiling' e' la modalita' con cui le istituzioni (in
particolare le forze dell'ordine) individuano le persone da fermare, ispezionare, controllare. Brutalmente, per
un nero sono molto piu' alte le probabilita' di essere fermato per un controllo dei documenti, rispetto a un
bianco. Risultato: a parita' di infrazioni o reati commessi, il nero avra' maggiori possibilita' di essere multato o
di finire in carcere. Le carceri, dunque, si riempiono di immigrati, condannati non solo alle pene detentive, ma
anche all'immobilita' sociale una volta usciti. Si va cosi' ad alimentare una situazione che in molti Paesi e'
divenuta insostenibile, ossia la creazione di veri e propri ghetti sociali (gli afro-americani nei centri urbani
degli Stati Uniti, i francesi di discendenza araba nelle periferie francesi, etc.).
Purtroppo, se negli Usa e in Francia questa pratica e' effettivamente vietata dalla legge e vi sono periodici
controlli e studi in merito, l'Italia consente alla pubblica autorita' (polizia giudiziaria, polizia amministrativa, e
dunque stradale ecc...) di procedere liberalmente "all'esercizio delle proprie funzioni". Se quindi in altri Paesi
viene controllato l'operato delle forze dell'ordine per limitare questa forma di discriminazione istituzionale
basata sulla razza e l'etnia, in Italia e' ormai prassi quotidiana che questure e prefetture rilascino esaltanti
comunicati stampa sui risultati di controlli di polizia mirati esclusivamente agli immigrati. In altre parole, in
Italia il racial profiling e' prassi accettata e spesso anche elogiata. Ma e' e rimane una intollerabile forma di
razzismo, con l'aggravante della sua istituzionalizzazione.
E' indispensabile agire per contrastare questa pratica, sia perche' incivile e profondamente ingiusta, sia
perche' e' un insormontabile ostacolo all'integrazione e negli anni provochera' enormi conflitti sociali.
Alla ripresa delle attivita' parlamentari, rivolgero' una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno con
due semplici domande: quale percentuale di controlli di polizia riguarda persone non bianche? Quale
percentuale di persone non bianche sottoposte a controlli di polizia e' stata individuata sulla base di criteri
diversi dall'apparenza fisica?
* senatrice Radicali - Pd
Labirinto tv, il telespettatore paga la guerra di Rai e Mediaset a Sky
Red
L'oscuramento sulla pay tv satellitare della partita della Nazionale è solo l'ultimo capitolo della battaglia
senza esclusione di colpi. L'altra sera la Rai ha oscurato via satellite l'amichevole della Nazionale azzurra in
Svizzera. Sabato aveva fatto lo stesso con Inter-Lazio trasmessa da Pechino. Questa tendenza compulsiva
all'oscuramento nasce in casa Rai in piena guerra tra colossi: Rai e Mediaset hanno stretto un patto di ferro
in chiave anti-Sky.
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http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/tv-ricavi/estate-tv/estate-tv.html
Rupert Murdoch: lo squalo settantenne alle prese col futuro dell'informazione
Red
Lo Squalo più ondivago e determinato del mondo, questa volta, non sa più che pesci pigliare. La recessione
non c'entra. Anzi, la sua News Corp., con sei miliardi di liquidità in cassa, potrebbe approfittarne per riempirsi
la pancia con qualche nuova preda a buon mercato. Rupert Murdoch, però - tra le polemiche inglesi sulle
intercettazioni illegali dei suoi giornali e la guerra del telecomando e dell'Iva in Italia - ha lo stesso un diavolo
per capello.
Leggi tutto su Repubblica.it
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/tv-ricavi/murdoch-14ago/murdoch-14ago.html
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