PER TRATTARE IL TEMA DELLA PASQUA CON I BAMBINI

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PER TRATTARE IL TEMA DELLA PASQUA CON I BAMBINI
PER TRATTARE IL TEMA DELLA PASQUA CON I BAMBINI
Il compito fondamentale della FISM, nel momento storico che stiamo vivendo, consiste nell'affermazione
dell'identità delle scuole federate il cui progetto educativo trova nel riferimento ai valori cristiani la propria
imprescindibile essenza. Le profonde trasformazioni sociali e culturali in atto, la generalizzata crisi valoriale che
condizionano pericolosamente l'agire delle persone e l'operatività delle istituzioni si riflette, inevitabilmente, anche
sull'educazione dell'infanzia. Da qui la necessità di continuare ad offrire una proposta educativa cristiana,
caratterizzata da specifici momenti nei quali vengano proposti ai bambini e alle bambine stimoli e contenuti
direttamente ispirati alla parola e alla vita di Cristo, mediante una qualificata proposta di IRC che costituisce
l'aspetto più qualificante dello stesso progetto educativo.
La proposta di lavoro che segue, riguardante la Pasqua e preparata da don Aldo Basso, si inquadra in questo
contesto e offre interessanti spunti operativi. Le insegnanti sono invitate a farne oggetto di attenta valutazione e
di specifiche esperienze in occasione della prossima Santa Pasqua. Sarebbe auspicabile che le esperienze più
significative siano comunicate alla Fism Como e pubblicate sul sito della Fism Como.
Premessa: per la preparazione dell’insegnante...
L’insegnante che si vuole preparare e documentare per trattare il tema della Pasqua con i bambini della
scuola dell’infanzia – e ciò vale, peraltro, ogniqualvolta si deve affrontare un qualsiasi tema di carattere
teologico - ha la opportunità (o la necessità...?) di approfondire anzitutto lei personalmente i contenuti da
comunicare, prima ancora di chiedersi ‘come’ comunicarli. Può quindi leggere:
- i racconti evangelici (anche soltanto uno di essi) della Pasqua: Matteo: capitoli 26-28; Marco: capitoli 1416; Luca: capitoli 22-24;
- la parte del Catechismo della Chiesa cattolica (Compendio) dedicata al tema della Pasqua: i numeri 112131;
- eventualmente qualche altro testo di riflessione sul tema della Pasqua.
Un’idea centrale
Il mistero pasquale di Gesù, che comprende la sua passione, morte, risurrezione e glorificazione, è al centro
della fede cristiana. Dovendolo presentare ai bambini, si potrebbe partire da un’idea centrale, quasi una
sintesi del ‘senso’ cristiano della Pasqua di Gesù. È l’idea teologica che dovrebbe essere presente anzitutto
nella testa dell’insegnante. La si potrebbe presentare come la ‘finalità generale’ che si vuole raggiungere.
Potrebbe essere espressa pressappoco così:
“Gesù è veramente molto buono, fa del bene a tutti, vuole la gioia di tutti, vuole riunire gli uomini perché
siano come una sola grande famiglia dove tutti si vogliono bene. Egli fa una grande festa (un banchetto) con
i suoi amici, li serve ed è tutto per loro.
Avviene però che le persone a volte sono cattive, vogliono fare il male, sono invidiose e prepotenti. Così,
anche a Gesù hanno voluto fare del male, lo hanno tradito, lo hanno percosso e alla fine lo hanno fatto
morire sulla croce. Deposto dalla croce è stato messo in una tomba scavata nella roccia.
Lui però rimane sempre buono e non ricambia il male che riceve, anzi perdona chi gli fa del male, perché sa
che il male e la violenza si vincono solo con la bontà.
Per questo, alla fine, per il suo grande amore, Lui risorge: esce dal sepolcro, che rimane vuoto, non muore
più, è sempre vicino a noi e vuole che anche noi siamo un giorno per sempre con Lui.....”
Temi e aspetti particolari dei racconti della Pasqua
Sono diversi gli aspetti e gli episodi particolari sui quali concentrarsi parlando della Pasqua. La scelta di
questo o quel racconto particolare dipenderà da diversi fattori, quali ad esempio: l’età dei bambini, il
messaggio particolare che si vuole sottolineare, qualche circostanza specifica legata alla esperienza dei
bambini...
Si potrà, quindi, soffermarsi ad esempio su:
- la cena di Gesù con gli apostoli;
- la lavanda dei piedi;
- il tradimento di Giuda e il tradimento di Pietro;
- le sofferenze di Gesù durante la passione;
- qualche personaggio particolare (la Veronica, il cireneo, il ladrone pentito...);
- la crocifissione;
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- il sepolcro vuoto;
- le apparizioni del risorto.
I temi sui quali soffermarsi sono diversi:
- la festa;
- l’amicizia e la condivisione;
- il servizio reciproco;
- la sofferenza e la gioia;
- morte e vita;
- l’amore e il perdono
I simboli che possono essere richiamati sono anch’essi diversi:
- l’ulivo;
- il pane e il vino;
- il cero pasquale (la luce);
- la croce;
- le campane;
- i fiori e la primavera.
- l’agnello;
- il chicco di grano (Gesù: “se il chicco di grano, caduto a terra, non muore....”).
Obiettivi specifici e competenze da sviluppare
La presentazione della Pasqua ai bambini si propone di raggiungere - a partire dalla finalità generale sopra
ricordata - alcuni obiettivi significativi per la loro crescita e per un adeguato sviluppo del loro sentimento
religioso. Ovviamente l’obiettivo centrale da raggiungere è rappresentato dal fatto che il bambino scopre la
Pasqua come festa perché Gesù è risorto. Non è affatto scontato, infatti, che per i bambini di oggi sia facile
rendersi conto del significato primo e fondamentale che ha la Pasqua cristiana, se si tiene conto ormai che le
feste cristiane servono in buona parte per affari e pubblicità.
Alcuni obiettivi più specifici potrebbero essere i seguenti (ovviamente vanno rapportati all’età dei bambini):
- il bambino condivide la gioia dello stare insieme e di fare attività comuni;
- il bambino sperimenta la bellezza della festa;
- il bambino scopre che Gesù vuole bene a tutti, buoni e cattivi;
- il bambino riflette sull’importanza del perdono;
- il bambino scopre l’importanza e la bellezza di alcuni gesti particolari di amore compiuti da Gesù (servire,
perdonare, essere paziente, consolare);
- il bambino scopre che la domenica è il giorno in cui gli amici di Gesù celebrano la sua risurrezione;
- il bambino scopre che nella messa si ricorda quello che Gesù ha fatto nella cena con i suoi amici;
- il bambino conosce alcuni momenti e particolari importanti della vicenda della passione e della
risurrezione del Signore;
- il bambino intuisce il significato e l’importanza della croce per i cristiani;
- il bambino intuisce che Gesù è più forte della morte,
- il bambino intuisce che se si è buoni e dispiaciuti per il male fatto, alla fine si è premiati,
- il bambino individua espressioni di gioia per Gesù risorto;
- il bambino sperimenta ed intuisce che la Pasqua cristiana è festa, è gioia, è condivisione, è perdono, è
pace.
Alcune considerazioni psicologiche...
I racconti della passione e della Pasqua presentano aspetti e motivi che possono essere problematici. Ad
esempio:
- la violenza aggressiva e crudele di certe persone verso Gesù;
- la sofferenza indifesa di Gesù;
- la morte sulla croce.
A questo riguardo propongo qualche spunto di riflessione:
- la violenza e l’ingiustizia fanno parte della esperienza dei bambini (hanno diverse occasioni per
constatarla...);
- da questo punto di vista, è opportuno permettere ai bambini di raccontare ed esprimere le loro emozioni di
fronte a situazioni di violenza che hanno sperimentato (ed è importante, a questo proposito, ciò che il
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bambino coglie nell’insegnante per quanto riguarda il suo atteggiamento di fronte alla violenza e al male,
cioè la sua ‘filosofia di vita...’);
- è importante far notare che Gesù è paziente e buono perché Lui ‘vuole’ così, non perché non sa come
difendersi, e alla fine la sua bontà viene premiata (chi è buono trionfa su chi è cattivo);
- è importante, quindi, aiutare il bambino ad intuire che in definitiva è Gesù il ‘forte’ e alla fine neppure la
morte può essere più forte di Lui;
- è pure importante sottolineare che Gesù si mostra paziente e buono perché vuole sempre bene alle
persone, anche se gli fanno del male.
.... in definitiva, però:
non si tratta di ‘spiegare’ la passione di Gesù ai bambini per presentarla loro come qualcosa che ha in sé
una ragione e una spiegazione valida (quasi per trovarvi una certa logica)! La croce del Signore rimarrà
sempre un mistero, uno ‘scandalo’ (come ricorda molto apertamente S. Paolo). Facciamo un reale servizio ai
bambini non se cerchiamo di aiutarli a trovare una ‘spiegazione’ ragionevole della passione e ci sforziamo di
presentarla come una cosa umanamente ‘sensata’ e valida. Aiutiamo, invece, i bambini se creiamo le
condizioni affinché essi intuiscano che: tutto ciò accade perché Gesù è veramente buono e vuole mostrare
che vuole bene anche a chi è cattivo; il male si vince solo con la bontà; se uno accetta di soffrire come Lui,
alla fine trova la pace e la gioia ed è contento....
Quanto ai testi biblici, sarà naturalmente opportuno scegliere frasi e brani che meglio si adattano alle
caratteristiche psicologiche dei bambini. Nello stesso tempo, però, sembra opportuno ricordare che non
dovremmo ‘avere paura’ (ad esempio, con i bambini più grandi) di leggere qualche passo biblico della
passione, dando contestualmente ai bambini l’opportunità di esprimere le loro emozioni e reazioni di fronte a
questi racconti ed offrendo loro quelle spiegazioni ed informazioni che possono aiutarli ad intuire il corretto
significato dei racconti. E soprattutto è importante che l’insegnante dica parole ‘vere’ ed autentiche, che
nascono da un cuore credente e da una famigliarità con Cristo.
Quanto ai tempi e alle possibili attività che si possono immaginare per presentare la Pasqua cristiana ai
bambini, l’insegnante - tenendo conto dei vari temi e simboli ad essa collegati e precedentemente ricordati può facilmente individuare le modalità più idonee, anche servendosi di qualche ‘Guida’ tra quelle che oggi
sono in circolazione1 (senza dimenticare, in particolare, il ricorso a quell’immenso patrimonio di immagini
artistiche, scelte con gusto, che hanno il vantaggio di mettere il bambino in contatto con la bellezza e
possono ‘parlare’ loro in modo straordinariamente efficace).
Se, comunque, si vuole che il bambino percepisca che la Pasqua è la festa più importante per i cristiani, ciò
riuscirebbe difficile se ad esempio si dedica al Natale un tempo sproporzionatamente maggiore di quello
riservato alla Pasqua.
Don Aldo Basso, Consulente Ecclesiastico Fism Nazionale
1
Tra i vari sussidi didattici che si possono consultare, cito: Cecilia Brentegani – Giuseppina Zuccari, Esploriamo la
vita, Torino, edizioni Il Capitello – edizioni Elledici, 2006 (Si tratta di una Guida per l’insegnante e di tre Quaderni
operativi per i bambini, uno per ogni fascia di età).
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