Prof. Carlo Foresta - Quaderni del Ministero della Salute
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Prof. Carlo Foresta - Quaderni del Ministero della Salute
Tassonomia e eziopatogenesi delle patologie andrologiche Carlo Foresta Infertilità • Infertilità di coppia: incapacità della coppia di ottenere un concepimento nonostante rapporti sessuali regolari e non protetti in un arco di tempo pari a 12-24 mesi (OMS, AFS) Primaria: la coppia non ha mai ottenuto un concepimento Secondaria: si è verificato un concepimento, esitato successivamente in parto a termine, aborto o gravidanza ectopica, ma la coppia non riesce successivamente ad ottenere un altro concepimento Infertilità 15% 35% 20% 30% Fattori femminili Fattori maschili Cause combinate Eziologia sconosciuta Registro Italiano PMA 2009 Cause di infertilità maschile nei soggetti candidati a tecniche di PMA di II e III livello Frequenze attese Infertilità maschile • Cause pre-testicolari • Cause testicolari • Cause post-testicolari Azoospermia Oligozoospermia Astenozoospermia Teratozoospermia • Cause più frequenti: – – – – – – – – – Anomalie genetiche Criptorchidismo Varicocele Malattie sistemiche Farmaci Forme immunologiche Infezioni del tratto riproduttivo Fattori socio-ambientali e stile di vita Età avanzata Infertilità maschile • Cause pre-testicolari: – Interferiscono con il normale funzionamento dell’asse endocrino ipotalamo-ipofisi-testicolo, riducendo la sintesi e/o la secrezione di gonadotropine e testosterone con conseguente ridotta o mancata produzione di spermatozoi • Cause testicolari: – Patologie che agiscono direttamente a livello testicolare, alterando la spermatogenesi e talvolta anche la steroidogenesi • Cause post-testicolari: – Danneggiano anatomicamente e/o funzionalmente le strutture deputate alla maturazione e al trasporto all’esterno degli spermatozoi prodotti dai testicoli Infertilità maschile • Cause pre-testicolari Genetiche • Mutazioni di geni del cromosoma X (X-linked): Sindrome di Kallmann, Ipoplasia surrenalica congenita • Mutazioni di geni non localizzati sui cromosomi sessuali (autosomiche): Mutazioni del gene per il recettore del GnRH, mutazioni dei geni per l’LH o per l’FSH Endocrine • Ipogonadismo secondario • Iperprolattinemia • Ipopituitarismo • Disfunzione tiroidea • Ipercortisolismo • Iperplasia surrenalica congenita Iatrogene • Assunzione di androgeni • Assunzione di estrogeni Malattie sistemiche croniche • Diabete mellito • Malnutrizione • Insufficienza renale cronica • Dialisi • Epatopatie • Emocromatosi Infertilità maschile • Cause testicolari Genetiche • Anomalie cromosomiche (47,XXY, 47,XYY, 46,XX, 45,X0, Traslocazioni Robertsoniane, Traslocazioni reciproche, Inversioni, Duplicazioni e delezioni parziali,Trisomia 21) • Anomalie geniche (Sindrome da insensibilità agli androgeni, Sindrome dell’X fragile, Microdelezioni della regione AZF del cromosoma Y) • Anomalie cromosomiche confinate agli spermatozoi Varicocele Idrocele Tumori testicolari Traumi testicolari Criptorchidismo Torsione del funicolo spermatico Iatrogene • Chirurgia • Radioterapia • Chemioterapia Infezioni del tratto urogenitale, orchite ed esiti post-orchitici Malattie sistemiche Autoimmunitarie Infertilità maschile • Cause post-testicolari Ostruzione congenita delle vie seminali • Atresia dell’epididimo • Atresia dei dotti deferenti • Atresia delle vescicole seminali • Agenesia del dotto eiaculatore • Su base genetica per mutazione del gene CFTR Infezione/infiammazione delle ghiandole sessuali accessorie maschili • Prostatite • Prostato-vesciculite • Prostato-vesciculo-epididimite Ostruzione acquisita delle vie seminali • Post-infettiva • Iatrogena Disfunzioni eiaculatorie • Aneiaculazione • Eiaculazione retrograda (diabete mellito; iatrogena) Autoimmunitaria • Presenza di anticorpi anti-spermatozoo Malformazioni del pene e dell’uretra Ipospadia Infertilità maschile • Stili di vita Stress psico-fisico Obesità Temperature scrotali elevate Esposizione ad agenti fisici Esposizione ad agenti chimici Sostanze voluttuarie: • Fumo di sigaretta • Alcol • Sostanze stupefacenti • Farmaci voluttuari Disfunzione erettile • Costante incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente Organica – – – – – Vascolare (arteriosa-venosa) Ormonale Neurologica Malattie sistemiche Iatrogena Non-organica – Fattori immediati o situazionali che comprendono l’ansia da prestazione – Eventi della storia recente del soggetto – Fattori che hanno riguardato lo sviluppo del soggetto durante l’infanzia e l’adolescenza Disfunzione erettile • Le cause vascolari rappresentano il principale fattore eziologico (afflusso arterioso e/o deflusso venoso). • La DE su base arteriosa precede un possibile danno vascolare in altri distretti (cuore, cervello, etc). Pertanto la DE può rappresentare un sintomo d’allarme per aterosclerosi pluridistrettuale. Disfunzione erettile • Farmaci Farmaci Simpaticolitici Agonisti, antagonisti adrenergici Diuretici Farmaci antiparkinsoniani Anticolinergici Antipsicotici Antidepressivi Terapie endocrine Effetti sulla funzione erettile Riduzione Riduzione-miglioramento (yoimbina) Riduzione Miglioramento Riduzione Riduzione-priapismo (molidone) Riduzione-miglioramento (trazodone) Riduzione Disturbi dell’eiaculazione • Fase di emissione: e. retrograda, e. precoce • Fase di eiaculazione: e. precoce, e. ritardata, aneiaculazione • Fase dell’orgasmo: e. precoce, anorgasmia, disturbi post-orgasmici • Più frequenti: – E. precoce – E. ritardata Eiaculazione precoce Eiaculazione che avviene sempre, o quasi sempre, prima o subito dopo la penetrazione (entro 2 min.), con incapacità di controllare il riflesso eiaculatorio in tutte, o quasi tutte, le penetrazioni e conseguente disagio sia a livello personale che all’interno della coppia Eiaculazione precoce • Primaria (“lifelong”): presente sin dall’inizio dell’attività sessuale; avviene entro 1 min. dalla penetrazione • Secondaria (acquisita): si sviluppa dopo un periodo di funzionalità normale; avviene entro 2 min. dalla penetrazione Eiaculazione precoce Cause organiche e iatrogene Cause non organiche o psicogene • Genetiche • Neurobiologiche • Neurologiche (sclerosi multipla, spina bifida, neuropatia periferica, processi espansivi midollari, tumori della corda spinale) • Urologiche (fimosi, frenulo corto, infezioni urogenitali) • Endocrine (ipertiroidismo, ipogonadismo) • Iatrogene (anfetamine, agonisti dopaminergici) • Assunzione di droghe • • • • Funzionale (educazione, esperienze) Costituzionale (costituzione psicologica) Indotta dallo stress (acuto o cronico) Deficit delle capacità psicosessuali Eiaculazione ritardata Inibizione del riflesso eiaculatorio con ridotta o assente emissione di liquido seminale e ridotte contrazioni eiaculatorie, associate a ridotto o assente orgasmo Eiaculazione ritardata Grado intensità Descrizione Lieve Eiaculazione che avviene dopo un coito prolungato (30-45 minuti) ed energico Moderato Eiaculazione che avviene solo dopo stimolazione manuale o orale in presenza della partner con incapacità ad eiaculare in vagina Grave Incapacità ad eiaculare in presenza della partner, ma solo con autoerotismo (auto-sessualità) Aneiaculazione Con anorgasmia Eiaculazione ritardata Cause organiche (grado severo o aneiaculazione) Congenite: • Cisti mulleriane • Anomalie del dotto di Wolff • Prune-Belly syndrome Neurogene: • • • • • Infettive: • Uretriti • Vesciculiti • Prostatiti Endocrine: • Ipogonadismo • Ipotiroidismo Farmacologiche: • • • • • Neuropatia autonoma (diabetica, alcolica) Lesioni midollari Simpatectomia bilaterale Asportazione aneurisma addominale Linfoadenectomia paraortica α-metildopa Inibitori triciclici Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina Fenotiazine Inibitori dell’enzima PDE5 Aneiaculazione • Mancata fuoriuscita di liquido seminale • Cause: Cause psicogene Patologie neurologiche • Lesioni midollari • Spina bifida • Sclerosi multipla • Morbo di Parkinson • Neuropatia autonomica (diabete, ecc.) Cause iatrogene • Chirurgiche (chirurgia addominale e chirurgia colon-retto) • Assunzione di farmaci (antipsicotici, α-bloccanti, anti-ipertensivi, antidepressivi) Eiaculazione retrograda • Mancata emissione all’esterno di liquido seminale conseguente al suo reflusso (completo o parziale) in vescica durante la fase di espulsione. • Cause: – – – – Neurologico (N.B. Diabete mellito) Iatrogene Ostruzione uretrale Incontinenza (congenita o acquisita) del collo vescicale Ipogonadismo Condizione patologica caratterizzata da insufficiente produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig con conseguente deficit androgenico e ridotta o assente produzione di spermatozoi con conseguente infertilità Ipogonadismo • Primario o ipergonadotropo: cause testicolari • Secondario (centrale) o ipogonadotropo: cause ipotalamo-ipofisarie • Misto • Da deficit dell’azione degli androgeni: resistenza periferica completa o parziale dei tessuti bersaglio degli androgeni (deficit AR o 5α-reduttasi) Ipogonadismo primario Forme congenite Forme acquisite Sindrome di Klinefelter Infezioni testicolari (post-orchite) Microdelezioni del cromosoma Y Castrazione Varicocele Da radiazioni Criptorchidismo Da farmaci inibenti la sintesi di testosterone o la sua azione a livello recettoriale (cimetidina, spironolattone, ketoconazolo, ciproterone, flutamide, metopirone, aminoglutetimide, mitotane) Maschio 46,XX Fibrosi retro-peritoneale Maschio 47,XYY Torsione bilaterale Mutazioni del recettore per le gonadotropine Emocromatosi Anorchia bilaterale Traumi Sindrome di Noonan Patologie sistemiche (insufficienza renale, cirrosi, diabete, sindrome metabolica) Distrofia miotonica Difetti enzimatici della sintesi del testosterone Deficit della 5α-reduttasi Aplasia leydigiana Ipogonadismo secondario Forme congenite Forme acquisite Sindromi eredo-familiari con ipogonadismo ipogonadotropo costante (Ipogonadismo ipogonadotropo idiopatico, sindrome di Kallamann, ipogonadismo ipogonadotropo normosmico, Deficit isolato di LH (eunuco fertile) o FSH, Panipopituarismo congenito) Tumori (Germinoma, Glioma, Astrocitoma, Metastasi, Craniofaringiona, Meningiona, Adenomi ipofisari) Sindromi genetiche con ipogonadismo ipogonadotropo non costante (Sindrome di Rud, Laurence-MoonBiendl, Prader-Willi, Mobius, Lowe, LEOPARD, Carpenter) Processi infettivi e/o infiltrativi della regione ipotalamoipofisaria (Istiocitosi, Sarcoidosi, Tubercolosi, Ipofisiti, Encefaliti e altre infezioni micotiche o virali del sistema nervoso centrale) Ipogonadismo ipogonadotropo con atassia cerebellare familiare Iatrogeni (Interventi neurochirurgici, Terapia radiante, Anabolizzanti, Androgeni, Estrogeni, Sostanze stupefacenti) Endocrinopatie (Ipotiroidismo, Ipertiroidismo, Iperplasia surrenalica congenita, Sindrome di Addison, Sindrome di Cushing, Tumori virilizzanti o femminilizzanti, Iperprolattinemia, Acromegalia) Malattie croniche (Emocromatosi, Epatopatie/cirrosi epatica, Insufficienza renale cronica, Malnutrizione) Trauma cranico Ipogonadismo misto Ipogonadismo ad insorgenza tardiva Patologie sistemiche Uremia Cirrosi epatica AIDS Anemia a cellule falciformi Obesità Somministrazione di corticosteroidi Tumori testicolari • Neoplasia più frequente nel maschio 15-40 anni • Fattori predisponenti: criptorchidismo, disgenesie gonadiche, precedente tumore testicolare, familiarità, infertilità Tumori a cellule germinali: 90-95% Tumori non germinali: 5-10% Tumori testicolari • Classificazione OMS: Cellula di origine Denominazione Varianti/tipo Germinale Tumori seminomatosi Tipico Spermatocitico Anaplastico Trofoblastico Tumori non seminonatosi Carcinoma embrionario Corioncarcinoma Teratoma Tumore del sacco vitellino Forme miste Non germinale Cellule specializzate del testicolo Leydigiomi Sertoliomi Cellule non specializzate del testicolo Linfomi Sarcomi Fibromi Lipomi