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L’inventore dell’Enciclopedia : Denis Diderot (1713 – 1784 ) Città di Langres 1713 - 2013 Denis Diderot : il Padre dell'Enciclopedia Universale Erano mesi e mesi che si parla di Diderot, e finalmente il "Diderot 2013", anno dedicato al grande Enciclopedista, comincia. Nato il 5 Ottobre 1713 a Langres, cittadina del dipartimento della Haute-Marne nella regione Champagne-Ardenne, è stato eletto " protettore des Bacheliers " (dei liceali ). In occasione dei 300 anni della sua nascita, la città natale ha dedicato al suo celebre figlio " La Maison des Lumières ", un museo che ripercorre integralmente la sua vita. Il museo è un antico Albergo appartenente alla nota famiglia Breuil di Saint-Germain. Figlio di Didier Diderot e Angélique Vigneron, il papà fu maestro nella fabbricazione di coltelli ( è importante evidenziare che la cittadina di Nogent dista solamente 10 km da Langres, è la patria della più celebre e prestigiosa scuola ed industria di coltelli e tutto cio’ che ad esse sono connesse ). Specializzato nella vendita di strumenti chirurgici, aveva il suo atelier al piano terra della sua abitazione. Gli affari erano fiorenti per la famiglia di origini borghesi, ed il giovane Denis, studente brillante, frequentava il colleggio dei Gesuiti. ( Piazza Centrale della città di Langres ) Dopo il colleggio, venne inviato dal padre a Parigi per concludere i suoi studi, ma Denis non dimentico’ mai la sua città natale e le sue origini. Anche se è difficile da credere una volta consciuta la sua biografia e la sua carriera, che potesse diventare prete! Acquisi’, grazie ai suoi studi umanistici, solide basi soprattutto in latino dove per cui gli valsero numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Era considerato un valente critico letterario e d’arte, ma il suo nome rimane legato soprattutto all’ Enciclopedia di cui fu inventore e direttore. ( dipinto raffigurante Denis Diderot ) Grazie alle sue enormi conoscenze letterarie ed artistiche, era spesso portato a confrontarsi con personaggi di spicco e con i più illustri rappresentanti dell’alta società dell’epoca. In ottimi rapporti con Caterina II di Russia, la quale gli acquisto’, come fece già in precedenza con Voltaire, tutta la sua Biblioteca lasciandogliene l’usufrutto, a patto di trasferirla a SanPietroburgo una volta avvenuto il decesso. ( antica litografia della cittadina fortificata di Langres, le mura sono ad oggi esistenti con un ottimo stato di conservazione tant’è che l’antica città vive ancora all’interno delle mura ) Per quanto riguarda le sue prime opere, ebbe come maestro Voltaire, con il quale era legato da una forte amicizia. I suoi pensieri filosofici, nei saloni importanti dell’epoca, fanno l’effetto di una bomba ed attaccano l’ateismo ed il cristianesimo classico.Le sue opere vennero fatte bruciare su ordine del Parlamento di Parigi, a causa dei propositi scioccanti. Da allora, Diderot, venne considerato un provocatore ed egli infatti, malgrado le critiche, non esito’ nel continuare a promuoverle , fino a subire la stessa incarcerazione. ( immagine delle mura, con l’ingresso alla città ) Il suo nome è soprattutto legato all’enorme opera Enciclopedica. ( Testo originale del primo tomo dell’Enciclopedia di Diderot ) E’ con la casa editrice « Le Breton » che tutto ebbe inizio. Quest’ultima gli commissiono’ la traduzione di un dizionario delle arti e delle scienze, la « Cyclopaedia », dell’autore inglese Chambers. E’ cosi’ che nacque il progetto dell’Enciclopedia o del cosìdetto Dizionario Ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri. ( Statua in bronzo raffigurante Denis Diderot sulla piazza intitolata a nome suo ) « Le but d’une Encyclopédie est de rassembler les connaissances éparses sur la surface de la terre; d’un exposer le système général aux hommes avec qui nous vivons, et de les transmettre aux hommes qui viendrons après nous, afin que les travaux des siècles passés n’aient pas été des travaux inutiles pour les siècles que succèderont ; que nos neveux, devenus plus instruits, deviennent en même temps plus vertueux et plus heureux, et que nous ne mourions pas sans avoir bien mérité du genre humain ». All’epoca non c’era alcun accesso Internet ed ancor meno i dizionari per documentarsi. La sfida era dunque enorme: far si che tutti potessero aver accesso all’informazione. Diderot fece appello ad un matematico, d’Alembert, per aiutarlo in questo difficile ed arduo progetto. (Matematico e collaboratore di Diderot, nell’imagine Jean D’Alembert ) Immaginate che ebbe bisogno di 24 anni per terminarla. Prevista in 10 volumi, l’Enciclopedia divisa in due parti, conterà: Prima Parte : • 17 volumi di testo • 11 volumi d’illustrazioni • 71.818 voci • 15 anni di lavoro da parte di Denis Diderot • 21 anni di distribuzione della pubblicazione Seconda Parte: • 4 volumi di testo • 1 volume d’illustrazione • 2 volumi di tavole generali ( 1776 – 1780 ) • 18.000 pagine di testo • 75.000 lemmi • 44.000 voci principali • 28.000 voci secondarie • 2.500 illustrazioni • 20.000.000 di parole impiegate della quale ne sono stati stampati 4.250 esemplari. Nel progetto dell’Enciclopedia, Diderot parla dei suoi redattori, poichè è grazie al loro duro lavoro se l’’opera ha visto la luce del sole. Saranno più di 160, tra conosciuti e meno, ad aver partecipato all’elaborazione. Tra di essi Rousseau che scrisse degli articoli musicali; Voltaire con i suoi articoli di letteratura e di storia; il cavaliere Jaucourt con i suoi testi di ogni sorta; il barone Holbach con i suoi articoli sulla mineralogia e sulla metallurgia. Anche Accademici come La Condamine e Marmontel misero le mani all’opera; gli aristocratici come Saint-Lambert, alti funzionari come Turgot e Perron e artisti come Cochin. ( Sistema figurato delle conoscenze umano, schematizzazione ) Una bella lista di talenti!!! Denis Diderot è dunque il padre dell’attuale Enciclopedia Universale. Ma Diderot fu anhe altro. Erudito, divorava la vita, soddisfacendo la sua curiosità in tutti i settori, fino alla morte. Divenne un grande appassionato di Teatro, arrivato a Parigi per terminare i suoi studi. In quel periodo, il teatro era dappertutto, ed è grazie ad una tragedia, Oedipo, ch ’egli divenne famoso. Diede le basi del dramma borghese nel teatro. Le opere « Zaira » e « Irene », confermeranno il suo stato di nuovo Racine come lui stesso si definiva. Ma non si soffermerà alla solo stesura e scrittura delle opere teatrali, ma volle anche far evolvere i sentimenti dei commedianti, rivoluzionando il ruolo dell’attore. Come lui stesso sostiene : « un comédien a le droit de tourner le dos à la scène mais aussi de se taire », cioè di assumere delle attitudini che esprimono dei sentimenti. Grazie al suo pensiero, da quel momento, un maggior numero di attori sarà richiesto ed impiegato sulla scena. In modo generale, le sue opere piacciono, ma sono considerate troppo provocatrici per essere presentate alla comedie française. L’opera « Le père de famille », trionferà in provincia ed all’estero; dopo anni d’attesa, Diderot, ottenne il giusto riconoscimento e la consacrazione suprema della sua carriera teatrale e l’opera venne infine presentata alla Comedie française. Quest’opera avrà un grande successo, tant’è che venne portata in scena ben 7 volte, un exploit per l’epoca. Uomo dalle mille risorse, rivoluzionerà il romanzo con l’opera « Jacques le fataliste et son maître », inventando la critica. ( Riconstituzione di Langres agl’inizi del 1500 ed in basso l’attuale città ) ( ingresso alla cittadina attraverso le mura ) ( foto delle lato est delle mura ) Deceduto a Parigi il 31 Luglio 1784, scrittore, filosofo, pensatore, enciclopedista ed inventore della critica, almeno grazie al suo illustre figlio, Langres non sarà associata solamente ad una carta metereologica triste e grigia, ma ad un vero e proprio raggio di sole facente risplendere la sua città natale a livello nazionale ed anche oltre le frontiere, un uomo che è stato uno dei personaggi più importanti e di spicco del suo secolo ed un’enorme fonte di conoscenza e saggezza. Questo sarà per Diderot l’anno della consacrazione, e dopo aver dato splendore alla sua città natale, 300 anni dopo sarà quest’ultima a rendergli omaggio ed a consacrarlo agli occhi di un’intera nazione avendo fatto richiesta che le spoglie del loro più celebre concittadino fossero seppellite nel Panthèon a Parigi, il tempio dei più grandi personaggi di ogni tempo, con una richiesta scritta e inviata direttamente alla Presidenza della Repubblica francese e ricevere dunque il giusto valore dando inizio alle celebrazioni. ( il Panthèon a Parigi, luogo dell’inumazione di molti illustri personaggi che hanno segnato dei momenti importanti per la nazione, quali ad esempio: Mme Curie, Jean-Jacques Rousseau, Victor Hugo, Voltaire, Emile Zola, etc. ) ( foto molto suggestiva del Panthèon di notte ) « Jeune homme, prends et lis. Si tu peux aller jusqu’à la fin de cet ouvrage, tu ne seras pas incapable d’en entendre un meilleur. Comme je me suis moins proposé de t’instruire que de t’exercer, il m’importe peu que tu adoptes mes idées ou que tu les rejettes, pourvu qu’elles emploient toute ton attention. Un plus habile t’apprendra à connaître les forces de la nature ; il me suffira de t’avoir fait essayer les tiennes». ( Affiche della commemorazione dei 300 anni della nascita di Denis Diderot ) Rosario SCIANDRA