Lo stress ossidativo - Laboratorio Caravelli

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Lo stress ossidativo - Laboratorio Caravelli
Lo stress ossidativo:
dal Laboratorio alla
pratica clinica
Bologna 21 Marzo 2009
Dr.ssa G.Cenni
Laboratorio Analisi Caravelli srl
……….e
infine il laboratorio
Quali sono i test di laboratorio
che possono routinariamente
essere richiesti per inquadrare
una situazione di stress
ossidativo?
Albumina,Transferrina,
Ferritina, Mioglobina,
Cu,Zn,Omocisteina,Folati
Antiossidanti che
prevengono la formazione
di radicali liberi
SOD,Bilirubina,Acido
urico, Glutatione
perossidasi .
Antiossidanti scavanger
D-Roms
Radicali liberi
BAP, TAS
Stato antiossidante
organismo
Si può determinare la
componente pro-ossidante
(produzione di radicali liberi)
o la
componente anti-ossidante
(scavaging ) dello stress
ossidativo.
La componente pro ossidante può
essere valutata con un metodo
indiretto,cioè determinando la
quantità di radicali liberi attraverso il
dosaggio della concentrazione
ematica degli idroperossidi,ROOH,
composti derivati dalla ossidazione di
glucidi,lipidi,proteine,peptidi.
Il test, attualmente a nostra
disposizione, per dosare i radicali liberi su
un organismo è il d-Roms, un test
fotometrico che consente di determinare,
mediante un ∆ di assorbanza la
concentrazione degli idroperossidi su siero
e plasma.
I valori vengono espressi in U CARR,
unità carratelli,
in cui 1 U CARR corrisponde a 0,008
mg/dl di soluzione di perossido di
idrogeno.
I valori di normalità :
250-300 U CARR range normale
300-400 U CARR stress ossidativo medio
400-500 U CARR stress ossidativo elevato
>500 U CARR stress ossidativo elevatissimo
Dove trova applicazione questo test ?
•Malattie cardiovascolari
• Trattamento chemioterapico
• Controllo terapeutico ipertensione
• Malattia reumatica
• Disturbi neurologici e demenze senili
• Indicatore predittivo trattamento HCV
Fornisce al clinico una informazione
sulla concentrazione di radicali
nell’organismo del paziente.
I suoi valori sono uno specchio dello
stato di attività dei processi ossidativi
endogeni-la respirazione cellulare, e
reattivi- l’infiammazione.
Determinazione
della componente
antiossidante
BAP test :potenziale
biologico antiossidante
TAS/TAC : stato
antiossidante totale
Il test si basa su di una reazione colorimetrica
prodotta dalla reazione della metaemoglobina
con un radicale cationico (ABTS ) .
La presenza di antiossidanti causa inibizione
della colorazione in rapporto proporzionale
alla loro concentrazione.
I valori vengono espressi in
µmoli di
Fe ridotto/L di campione.
I valori di normalità :
Ci indicano il grado di compromissione
della barriera antiossidante
>2200
µmFe/L valore normale
2200-1800 µmFe/L compromissione lieve
1800-1400 µmFe/L compromissione
elevata
< 1400
µmFe/L compromissione grave
Dove trovano applicazione
questi test ?
• Identificazione pazienti con stato
nutrizionale carente
•Determinazione dell’efficacia
terapeutica
•Determinazione del potenziale
antiossidante dei farmaci
Entrambi i test ci forniscono una
misurazione globale della
concentrazione di molti antiossidanti
presenti nell’organismo.
Forniscono al clinico una
informazione
sullo stato della barriera
antiossidante
nell’organismo del paziente.
L’associazione dei due test D-Roms e
TAS e/o BAP consegna al clinico
una precisa indicazione del bilancio
ossidativo .
Dosaggio diretto di
parametri intracellulari
ed extracellulari
Dosaggio della Glutatione
Perossidasi plasmatica .
E’ un enzima selenio-dipendente ed è un marker
nutrizionale.
Il selenio è determinante per il funzionamento della
ghiandola tiroidea, in quanto l'enzima che catalizza la
conversione della T4 in T3, la 5' desiodasi , è un selenoenzima.
La glutatione perossidasi catalizza la reazione di
detossificazione dal perossido d'idrogeno:
H2O2 + H2 > 2 H2O.
Valori normali donna: 24 – 34
Valori normali uomo: 24 - 34
Unità di misura: U/gHb
Consente di monitorare il livello di selenio :
su pazienti con deficit di selenio (tiroidite di
Hashimoto, Morbo di Keshan Beck..)
su pazienti alcolisti
su pazienti in chemioterapia e con malattie autoimmuni
per monitorare l’effetto terapeutico dei farmaci
Dosaggio della superossido
dismutasi ( Cu –Zn SOD )
Potente enzima antiossidante, provvede alla
trasformazione dell’ossigeno singoletto :
2 O -- + 2 H +
H2O2 + O2
Valori di riferimento: 0,9-2,15 U/ML
Consente di determinare il livello eritrocitario
di superossido dismutasi in malattie
associate a livelli anomali di SOD
ad es. SLA
Rame e Zinco
Sono importanti elementi traccia nel plasma
Valori di riferimento Cu plasmatico
Valori normali donna: 65 - 165
Valori normali uomo: 65 - 165
Unità di misura: µg/dL
Valori di riferimento Zn plasmatico
Valori normali donna: 75 - 110
Valori normali uomo: 75 - 110
Unità di misura: µg/dL
Alterazioni dell’omeostasi del rame sono
implicate nella insorgenza di patologie
neurodegenerative quali la sclerosi laterale
amiotrofica e la malattia di Alzheimer.
In particolare in quest’ultima malattia si osserva
un aumento dei livelli sierici del Cu, di lipoperossidi e
idroperossidi.
I livelli del Cu e della SOD potrebbero costituire dei
marcatori per la malattia di Alzheimer
(Dip.Neuroscienze Ospedale Fatebenefratelli Roma)
Lo Zn inibisce l’apoptosi nelle cellule epiteliali
Ad. Esempio le cellule epiteliali che rivestono le vie aeree sono
resistenti all’apoptosi sia attivata da perossido di idrogeno che
da citochine infiammatorie. Se le cellule vengono coltivate in
carenza di Zn il programma di morte cellulare viene
rapidamente attivato (Murgia C.,Sambuy Y.,Ranaldi G.
Università degli Studi Aquila e University of Adelaide 2008)
Folati
Sono un indice di difesa antiossidante dei
globuli rossi.
Valori normali donna: 3.1 - 12.4
Valori normali uomo: 3.1 - 12.4
Unità di misura: ng/mL
Omocisteina
E’ un aminoacido solforato derivato dal metabolismo della
metionina, che viene introdotto con l'alimentazione (carne,
uova, latte, legumi).
L’omocisteina in presenza di normale metabolismo si
ritrasforma in metionina e glutatione .
Se questo processo inverso non avviene,per fattori
genetici,carenza di folati o vitamine del gruppo B , da una
parte abbiamo riduzione delle sostanze antiossidanti come il
glutatione e dall’altra l’ omocisteina intracellulare viene
esportata nella circolazione dove si lega alle proteine
plasmatiche o viene eliminata dai reni.
Valori di
riferimento
5 – 12 µ mol/l
L’Iperomocisteinemia viene considerata un importante
fattore di rischio cardiovascolare.
Luchsinger, Noble, Scarmes, (Columbia University,
2007),riportano che un aumento della omocisteina e
riduzione dei folati aumentano il rischio di insorgenza
della demenza senile.
Elevati livelli di omocisteina si rilevano in malattie
quali psoriasi,lupus eritematoso sistemico,artrite
reumatoide e durante trattamenti con alcuni farmaci
come il metotrexate,carbamazepina,fenitoina ed
isoniazide.
Dosaggio radicali
liberi
D-Roms
Dosaggio della
componente
antiossidante
BAP
TAS
Ferritina
Transferrina
Albumina
Scavanging
antiossidanti
SOD Cu Zn
Glutatione reduttasi e
perossidasi
Acido urico
Bilirubina
Folati
Omocisteina