2 - unisalento – scienze della formazione
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2 - unisalento – scienze della formazione
LA COMPETENZA Prof. Franco Bochicchio Università del Salento Etimologia Competenza = da (lat.) cum + petere “chiedere, dirigersi a” Significato: andare insieme, far convergere in un medesimo punto, mirare ad un obiettivo comune. Anche: incontrarsi, corrispondere, coincidere. Competente = diritto romano (lat) da competens–entis. Riferito a colui che ha autorità in un certo ambito: sta ad indicare le qualità di un soggetto che è responsabile, qualificato, abilitato. 2 DIMENSIONI INTERPRETATIVE DELLA COMPETENZA È meno agevole definire la competenza quando il riferimento è al mondo della scuola, dove assumono rilevanza una molteplicità di aspetti di natura culturale, civica, valoriale e disciplinare. Scuola Bambini/adol. Cittadinanza CULTURALE Versus PROFESSIONALE Lavoro Adulti Qualifiche E’ più agevole definire la competenza quando il riferimento è al conseguimento di una qualifica o di un titolo spendibile nel mondo del lavoro. Dimensione professionale: modelli descrittivi tradizionali Sapere Conoscenze D/P Saper fare Saper essere Capacità/abilità Comportamenti/ Disposizioni personali Dimensione professionale: modelli descrittivi tradizionali Di Base Tecnico/prof.li Trasversali Il significato nella letteratura La competenza indica la capacità di mobilitare ed integrare risorse conoscitive ed affettive interne ed esterne per affrontare problemi inediti, non riconducibili a soluzioni di routine, che si presentano in contesti reali attraverso performance efficaci ed efficienti, secondo modalità eticamente e socialmente condivisibili. Le Boterf, 2000; Pellerey, 2004 Il significato nella letteratura Evoluzione del significato (Le Boterf, 2000; Castoldi, 2011) Dal semplice al complesso La competenza non è riducibile a un insieme di prestazioni separate e isolabili, ma richiede la mobilitazione di tutte le risorse/potenzialità integrali possedute da un individuo. Dall’esterno all’interno La valutazione della competenza richiede di andare oltre i comportamenti osservabili (prestazioni), abbracciando le disposizioni interne del soggetto relativamente a come si accosta nello svolgimento di un compito (competenza). Dall’astratto al situato La competenza non è riferibile a un concetto astratto, ma alla capacità di affrontare compiti in specifici contesti culturali, sociali e operativi e in rapporto a scopi definiti. Dal saper fare al saper agire Secondo i filoni del costruttivismo sociale e situato, la competenza è un mix di sapere agire (mobilitare il sapere), volere agire (essere motivati) e poter agire (opportunità e vincoli relativi alle risorse presenti nell’ambiente sociale). Il significato nella letteratura “capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] COGNIZIONE conoscenze dichiarative conoscenze procedurali ATTRIBUZIONE MOTIVAZIONE concetto di sé autostima impegno riconoscimento di senso METACOGNIZIONE consapevolezza regolazione (Castoldi, 2007) La competenza nella scuola I DOCUMENTI Quadro Europeo delle qualifiche (2008) • Conoscenze: il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. (Rappresentazioni del mondo che il soggetto si costruisce attraverso gli stimoli che gli vengono dal sapere codificato (dichiarativo e procedurale). • Abilità: la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il knowhow (saper fare) per svolgere compiti e risolvere problemi. (Schemi operativi che permettono al soggetto di agire in forma fisica o mentale su oggetti materiali o simbolici). • Competenze: la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. La competenza nella scuola I DOCUMENTI Quadro Europeo delle qualifiche (2008) Alle competenze sono disposizioni personali: associate le seguenti • Responsabilità: assumere e rispettare impegni • Autonomia: avere consapevolezza del “che fare” (e non nel senso di operare in solitudine) Pertanto, un soggetto è competente se assume in carico un compito e lo porta a termine (anche facendosi aiutare da altri). La competenza nella scuola I DOCUMENTI EUROPEI Raccomandazione del Parlamento e Consiglio Europeo (2006) “Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. COMPETENZE CHIAVE Europa 2006 COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE OCSE-PISA. Il Programma per la valutazione internazionale dell'allievo (Programme for International Student Assessment, meglio noto con l’acronimo PISA), è una indagine internazionale promossa dall’OCSE (ORGANIZZAZIONE PER LO SVILUPPO E LA COOPERAZIONE) nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati. Competenze riferite all’obbligo scolastico L’operazione certificativa riguarda la conclusione dell’obbligo di istruzione, dove sono state definite le competenze sia di cittadinanza (parzialmente riprese da quelle adottate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo), sia quelle culturali, raggruppate in quattro assi culturali. Tale modello di certificazione è valido per tutte le scuole. Le competenze - obbligo scolastico: SCHEMA COMPLESSIVO COMPETENZE 4 ASSI CULTURALI 3 AMBITI Linguaggi Costruzione del sé 8 COMPETENZE-CHIAVE Imparare a imparare Progettare Comunicare DI CITTADINANZA ATTIVA (D.M. 3.8.2007) Matematico Relazioni con altri Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Scientifico -tecnologico Storico -sociale Interazioni con la realtà naturale e sociale Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l’informazione Gli assi culturali Per una definizione di asse culturale. Secondo il vocabolario della lingua italiana, in funzione dei contesti in cui viene usato il termine «asse» significa : • perno intorno a cui gira la ruota di una macchina; • retta che passa per il centro di una figura piana o di un solido dividendolo in parti simmetriche (in geometria e in fisica). Mutuando il termine dalla geometria, si può concepire l’asse come una linea di demarcazione che separa due o più componenti (oggetti) di pari dignità e valore in modo netto e speculare. Nel caso dell’asse culturale, l’oggetto è la cultura nella molteplicità delle sue declinazioni. Da qui è possibile assumere la definizione di asse come linea di demarcazione dei fenomeni culturali. Avere stabilito che gli assi culturali dell’istruzione, impartita nella scuola dell’obbligo fino a 16 anni sono quattro, oltre a farli coincidere con altrettante aree in cui si distribuiscono gli standard delle competenze di base valevoli nella formazione professionale, in cui pure si assolve l’obbligo (rendendo confrontabili tra loro gli esiti dei percorsi di istruzione e di formazione), presuppone che tutto il sapere “ruota” attorno ad essi. 1. Asse dei linguaggi Fermo restando che tutte le discipline sono dei linguaggi per mezzo dei quali l’uomo legge ed interpreta sé stesso e la realtà che lo circonda, le linee–guida sull’obbligo di istruzione circoscrivono questo asse all’ambito strettamente linguistico– espressivo, articolato in: 1. lingua italiana (o lingua madre) 2. lingua straniera 3. linguaggi non verbali. Si tratta di sistemi di segni, differenti da quelli matematici, scientifico–tecnologici e delle scienze sociali, attraverso i quali l’uomo si esprime comunicando con altri. 2. Asse matematico Anche la matematica è un sistema di segni con cui l’uomo rappresenta la realtà; ma tale sistema usa segni particolari, che chiamiamo numeri, da soli o combinati tra loro secondo regole proprie di quel sistema. Secondo le linee–guida anche in questo caso lo scopo è di “esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati”, sostenuti da “una corretta capacità di giudizio. Inoltre, di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo”, come capacità di: • comprendere ed esprimere informazioni qualitative e quantitative • esplorare situazioni problematiche • porre e risolvere problemi • progettare e costruire modelli di situazioni reali. 3. Asse scientifico-tecnologico In questo caso il sapere viene fatto ruotare attorno alle procedure sperimentali e ai linguaggi specifici che costituiscono il metodo scientifico di esplorazione del mondo naturale e di quello delle attività umane, nonché allo strumentario tecnologico che la scienza, nelle sue articolazioni fisica, chimica, biologica e naturale, utilizza e concorre a perfezionare. 4. Asse storico-sociale Scopo di questo asse è comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in senso diacronico (confronto tra epoche) e sincronico (confronto tra aree geografiche/economiche e culturali). In particolare, la consapevolezza dello studente di essere inserito in un sistema di regole che consente l’esercizio attivo della cittadinanza. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per meglio orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Le Competenze-chiave Le otto competenze-chiave, essenziali per l’apprendimento scolastico sono: 1. imparare ad imparare: spaziare tra diverse fonti e modalità di formazione ed informazione (formale, non formale ed informale) in relazione ai propri tempi, metodi e strategie; 2. progettare: realizzare progetti attinenti le proprie attività di studio o lavoro utilizzando le conoscenze apprese; 3. comunicare: prevede la capacità di comprendere ed inviare messaggi di genere e complessità diversi, attraverso l’uso di linguaggi e supporti tecnici diversi; 4. collaborare e partecipare: interagire in un gruppo con capacità di negoziazione e dialogo tra i diversi punti di vista; 5. agire in modo autonomo e responsabile: nel contesto sociale, riuscendo a far rispettare i propri bisogni e rispettando quelli altrui; 6. risolvere i problemi: formulando e verificando ipotesi; 7. individuare collegamenti e relazioni: tra fenomeni e concetti diversi. 8. acquisire ed interpretare informazioni: riflettendo in modo critico. Le competenze di cittadinanza Comunicare Agire in modo autonomo e responsabile Collaborare e partecipare Progettare Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione Risolvere problemi Imparare ad imparare (Castoldi, 2009) Il problema Si tratta di una proposta suggestiva, sebbene nel disegno complessivo non risultino chiari i rapporti fra obiettivi trasversali e disciplinari, ed inoltre fra competenze-chiave e assi culturali (Castoldi, 2011). La competenza: complessità del costrutto Acquisire un metodo di lavoro Possedere conoscenze e abilità Stabilire e gestire relazioni competenza Affrontare le difficoltà (sapere, volere e potere) Riflettere su se stessi e valutarsi Capitalizzare le esperienze pregresse Conoscenze Abilità Disposizioni ad agire Competenza La competenza: complessità del costrutto (Pellerey, 2004; Castoldi, 2009) ABI LIT A’ ZE SCEN O N CO GNO IMPE STR ATE MET GIE ACO GNI TIVE E RUO ON LO S AZI V I OCIA T MO LE IIMMAGINE DI SE’ SEN ZZA S OLE A V E L C IBILIT ’ P A O S NTE A CON STO La competenza non può essere direttamente rilevata, ma solo indirettamente inferita a partire da una famiglia di prestazioni e da un insieme di comportamenti osservabili che svolgono il ruolo di indicatori della presenza della competenza e del livello raggiunto. La competenza: complessità del costrutto UNO SGUARDO TRIFOCALE (Castoldi, 2009) INTERSOGGETTIVO SOGGETTIVO ABIL ITA’ E SCENZ CONO significati personali ISTANZA AUTOVALUTATIVA GNO IMPE MOT IV AZ IONE STR META ATEGIE COG NITIV E RUOL O SOCIA LE sistema di attese IIMMAGINE DI SE’ APE CONS ZZA VOLE SEN S AL C IBILITA ’ ONT EST O OGGETTIVO evidenze osservabili ISTANZA EMPIRICA ISTANZA SOCIALE L’approccio per competenze: le critiche VISIONE FUNZIONALISTA E STRUMENTALE DEL SAPERE E DEL PROCESSO EDUCATIVO, A SCAPITO DELLA SUA VALENZA EMANCIPATORIA RIPROPOSIZIONE DI UN APPROCCIO COMPORTAMENTISTA NELLA DEFINIZIONE DI OBIETTIVI PER COMPETENZE SUBORDINAZIONA DELL’ISTRUZIONE ALLE ESIGENZE ECONOMICHE E DEL MONDO DEL LAVORO (Castoldi, 2007) L’approccio per competenze: i vantaggi LA COSTRUZIONE DI UNA CITTADINANZA ATTIVA PASSA ATTRAVERSO UN SAPERE VIVO E CONTESTUALIZZATO UN APPROCCIO PER COMPETENZE RICHIAMA UNA VISIONE SOCIO-COSTRUTTIVISTA DELL’APPRENDIMENTO, DI COSTRUZIONE ATTIVA DEL SAPERE NEL CONTESTO CULTURALE E SOCIALE IL RICHIAMO ALLE ESIGENZE SOCIALI ED ECONOMICHE E’ UNA CONDIZIONE PER UN INSERIMENTO NELLA VITA ATTIVA E NEL MONDO DEL LAVORO L’APPROCCIO PER COMPETENZE PER LA SCUOLA E’ UN’OCCASIONE DI FORTE RINNOVAMENTO (Castoldi, 2007) L’approccio per competenze: i vantaggi CONOSCENZE/ABILITA’ COMPETENZE VISIONE STATICA (riduzionismo) VISIONE DINAMICA (realismo) APPROCCIO ANALITICO (scomposizione) APPROCCIO OLISTICO (integrazione) SAPERE ASTRATTO (conoscere inerte) SAPERE SITUATO (conoscere x agire) Atteggiamenti verso le competenze APPRENDERE Scuola Bambini/adol. Cittadinanza CULTURALE Versus PROFESSIONALE Lavoro Adulti Qualifiche Atteggiamenti verso le competenze INSEGNARE Scopo Esigenze Strategie Perché lo si deve fare burocraticoamministrativa Adempiere (trasferimento dei dati dalla scheda di valutazione alla scheda di certificazione) Promuovere l’uso in situazione delle conoscenze (e non solo la loro acquisizione) Orientare l’azione didattica Utilizzare strumenti adeguati Acquisire credito all’esterno Credibilità dell’istituto Esplicitare la mission