Albania, Bosnia, Brasile, Cina, Ecuador, Marocco, Perù, Romania

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Albania, Bosnia, Brasile, Cina, Ecuador, Marocco, Perù, Romania
Scuola nel mondo
Come è strutturata la scuola nei paesi di provenienza
dei bambini stranieri presenti nelle classi italiane
l presente opuscolo si inserisce all’interno del lavoro svolto dal
progetto “Una Scuola nel Mondo: inserimento scolastico e
prevenzione del fenomeno dell’abbandono nella popolazione
degli alunni stranieri immigrati” presentato dalla Associazione
Amici dei Bambini e finanziato dalla L.R. 23/99.
È stato pensato ad uso degli insegnanti delle scuole italiane e si
propone di illustrare il funzionamento dei diversi ordini e gradi di
scuola dei Paesi di origine dei minori stranieri presenti nelle classi
italiane. La conoscenza del sistema scolastico dei Paesi di
provenienza dei minori può sicuramente essere uno strumento
aggiuntivo per la valutazione del percorso scolastico pregresso
compiuto da molti minori stranieri e può contribuire ad un processo
di avvicinamento tra le differenti culture.
I
Indice
La scuola in Albania
4
La scuola in Ecuador
6
La scuola in Bosnia Erzegovina
8
La scuola in Brasile
11
La scuola in Cina
14
La scuola in Marocco
17
La scuola in Perù
19
La scuola in Romania
21
c
s
la
W
a
l
uo
La scuola in Albania
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Medie *
Superiori
* Obbligo scolastico
Durata
3 anni
4 anni
4 anni
4 anni
Età
dai
dai
dai
dai
prevista
3 ai 6 anni
6 ai 1 0 anni
10 ai 14 anni
1 4 a i 1 8 a nni
SCUOLA DELL’OBBLIGO
L’istruzione pubblica è gratuita ed è prevista l’erogazione di borse di studio per
gli studenti che vivono nei convitti.
Tuttavia, la spesa finanziaria stabilita per l’educazione non è mai adeguata e il
materiale di base è insufficiente.
Le scuole private, laiche o confessionali, sono dette “alternative” e si
differenziano da quelle pubbliche per il loro carattere specialistico. La riforma del
1990 ha esteso l’educazione generale obbligatoria a dieci anni, ma tale
disposizione non è mai stata concretamente realizzata, pertanto la scuola
dell’obbligo risulta attualmente costituita da un ciclo di otto anni suddiviso in due
livelli: elementari (classi I-IV) e medie (classi V-VIII). Alla fine dell’ottavo anno è
previsto un esame per il conseguimento della licenza dell’obbligo.
CALENDARI ED ORARI
L’anno scolastico è diviso in due semestri. Il primo ha inizio entro il 15 Settembre
e termina il 28 Dicembre; il secondo comincia il 12 Gennaio e si conclude
rispettivamente il 31 Maggio per le elementari, il 7 e il 14 Giugno per le medie
e le superiori. Nel secondo semestre si inseriscono due periodi di vacanza: dal
29 Dicembre all’11 Gennaio e dal 30 Marzo al 5 Aprile. Vengono rispettate le
feste mussulmane, ortodosse e cattoliche.
Dalla prima alla quinta classe della scuola dell’obbligo le settimane di
insegnamento sono 35, dalla sesta all’ottava 34. I giorni di frequenza
settimanale sono 6, dal Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 12.00.
Sono previsti lo svolgimento di attività pomeridiane di tipo curricolare e tempo
libero per il gioco a scuola. Normalmente vengono assegnati compiti a casa.
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I PROGRAMMI
I programmi della scuola obbligatoria sono uniformi in tutto il Paese, realizzati
da gruppi di esperti e approvati dal Ministero dell’educazione. I piani di
insegnamento racchiudono un totale di 16 discipline, volte a fornire agli studenti
un’educazione generale. Nello specifico essi includono: corsi sociali,
matematica e scienze naturali, disegno, educazione fisica, attività manuali.
Alle elementari tutte le materie sono insegnate da un unico maestro; a partire
dalla quinta le lezioni sono impartite da più insegnanti. La lingua
d’insegnamento è l’albanese; tuttavia in base alla Costituzione, le minoranze
nazionali hanno il diritto di studiare nella loro lingua madre.
Nel corso della scuola elementare (classi I-IV), le lingue straniere non sono
materia di studio, anche se nelle città è stato avviato un programma
sperimentale che prevede l’introduzione dell’inglese dalla seconda elementare;
normalmente l’inglese e il francese vengono introdotti in prima media. Il
programma di matematica e scienze naturali è stato modificato seguendo il
percorso dei Paesi più avanzati. Nell’ordinamento scolastico sono previsti i
rapporti scuola famiglia che si svolgono attraverso riunioni settimanali fra
genitori e insegnanti.
VALUTAZIONE
La valutazione degli studenti è effettuata trimestralmente e individualmente. Nel
primo anno delle elementari viene dato un voto in decimi complessivo, in quelli
seguenti un giudizio per ogni materia. La promozione da un anno all’altro si
realizza in modo automatico, in base ai progressi annuali degli studenti ed è
prevista la ripetenza.
È necessario superare un esame alla fine della quarta elementare per accedere
alla prima media. Alla fine delle medie, è previsto un esame - scritto e orale - di
lingua e matematica. Ai ragazzi che lo superano è rilasciato un certificato, detto
degli “otto anni”, che consente l’accesso al pubblico impiego.
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La scuola in Ecuador
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Basico *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
2 anni
10 anni
3 anni
Età
dai
dai
dai
prevista
3 ai 4 anni
5 ai 1 5 anni
16 ai 18 anni
Il Ministero dell’Istruzione stabilisce i programmi per tutti gli istituti pubblici e
privati del Paese, anche se la gestione economica dell’educazione elementare e
superiore ricade per lo più sulle province, che hanno il compito di monitorare
l’insegnamento e di promuovere l’adattamento dei programmi nazionali alle
realtà locali. La scuola pubblica è gratuita, l’assistenza alimentare e sanitaria e
i materiali scolastici degli allievi economicamente disagiati dovrebbero essere a
carico dello Stato. In realtà l’inadeguatezza delle risorse destinate all’istruzione
in rapporto ai bisogni del Paese e la povertà diffusa costituiscono seri ostacoli al
raggiungimento di una piena scolarizzazione. I tassi di abbandono e ripetenza
sono molto elevati, soprattutto nelle aree depresse e fra i gruppi indigeni.
L’educazione privata, tradizionalmente cattolica, riguarda solo l’élite economica
del Paese.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
Il sistema scolastico ecuadoriano si compone di:
La “guardería” (non obbligatoria) è divisa in asili nido per bambini sotto i 3 anni
e scuole materne per bambini tra i 3 e i 4 anni.
La “escuela basica” o elementare universale, gratuita e obbligatoria, dura dieci
anni e l’età di inizio è fissata a 5 anni.
La “escuela secundaria” o superiore non è obbligatoria, dura tre anni e si divide
in specializzazioni umanistiche, scientifiche e tecniche.
CALENDARI ED ORARI
Nella zona Sierra la scuola funziona dal 15 settembre al 15 luglio e si suddivide
in tre trimestri: Settembre- Dicembre (10 giorni di vacanze natalizie); GennaioAprile (10 giorni di vacanze pasquali) Maggio-Luglio (vacanze estive). Nelle zone
costiera e orientale la scuola funziona dal 1° marzo al 15 dicembre ed è sempre
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suddivisa in tre trimestri. Le lezioni si tengono 5 giorni la settimana (da Lunedì a
Venerdì), dalle 7,30 alle 13,30. Esistono scuole con doppi turni e altre con
attività pomeridiane curricolari. Ogni ora di insegnamento è di 50 minuti e,
dopo le prime quattro ore si tiene la ricreazione di 30 minuti. Vengono assegnati
compiti a casa.
PROGRAMMI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
I programmi della scuola pubblica e di quella privata, stabiliti dal Ministero
dell’Istruzione sono uniformi in tutto il Paese. I loro obiettivi sono: insegnare al
bambino la lettura e la scrittura, le abilità matematiche elementari, la
conoscenza di base della storia, della geografia dell’Ecuador, la collocazione
del Paese nel contesto internazionale e la comprensione dei fenomeni naturali.
Si cerca anche di “promuovere la pratica dei valori etici, civico-patriottici, estetici
e religiosi” negli allievi. La lingua ufficiale che viene insegnata nelle scuole è lo
spagnolo; l’inglese viene studiato a partire dal primo anno basico. Nella scuola
elementare pubblica, le classi vengono condotte da due maestri. I rapporti
scuola-famiglia sono previsti e si regolano attraverso frequenti colloqui che
possono essere richiesti sia dagli insegnanti che dagli stessi genitori.
VALUTAZIONE
Vengono utilizzati tre tipi di valutazione: progressiva (un giudizio sui progressi
scolastici dell’allievo con scadenza trimestrale), generale complementare ( su
scala da 0 a 20, durante l’intero anno scolastico) e supplementare (un esame di
riparazione, alla fine del mese di luglio).
Nella scuola elementare, la promozione è subordinata al raggiungimento di una
media generale di 12 punti .
La promozione da un ciclo all’altro non prevede esami specifici, solo alla fine
delle superiori si sostiene un esame e viene rilasciato un certificato che attesta il
compimento del ciclo (con la menzione della specializzazione raggiunta).
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La scuola in Bosnia Erzegovina
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
3 anni
8 anni
4 anni
Età
dai
dai
dai
prevista
4 ai 7 anni
7 ai 1 5 anni
15 ai 19 anni
La Repubblica socialista della Bosnia-Erzegovina, costituita nel 1945, era
membro della Repubblica federativa socialista di Jugoslavia fino alla
dissoluzione del Paese nel 1991; è stata riconosciuta come Paese indipendente
nel Marzo 1992 e ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo nel Maggio dello
stesso anno. Nella ex Jugoslavia, l’integrazione multiculturale era un dato di
fatto della vita quotidiana.
Prima dell’indipendenza, la Bosnia-Erzegovina era una società multiculturale
dove diversi gruppi etnici interagivano in ogni sfera della vita.
Oggi la pulizia etnica e i massicci spostamenti di popolazione, avvenuti durante
il conflitto, rendono pressoché impossibile la continuazione di questo stile di vita
e questo ha avuto ed ha una ricaduta anche sui programmi educativi.
Al momento, le riforme del sistema educativo sono andate identificando temi
nazionali (come ad esempio sociologia, musica, arte, letteratura, geografia e
lingua nazionali), ma ogni cantone è autorizzato a modificarli e questo crea
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discontinuità.
A causa degli spostamenti di popolazione (anche se non esistono statistiche
sull’iscrizione per gruppi di età) il tasso di abbandono della scuola primaria,
specialmente nelle aree seriamente danneggiate dalla guerra e/o in quelle dove
c’è un grande numero di profughi, è aumentato drammaticamente durante gli
ultimi anni. In particolare sono le ragazze ad abbandonare la scuola anche a
causa delle loro aumentate responsabilità domestiche. Un altro aspetto che
caratterizza l’abbandono scolastico deriva dall’attuale insufficiente distribuzione
delle scuole nel Paese. Queste, infatti, sono dislocate secondo criteri precedenti
la divisione: così in alcune regioni ce ne sono troppe, mentre in altre sono
veramente poche. Nel 1992, l’anno scolastico è stato ridotto e il programma
della scuola dell’obbligo dimezzato e nel 1993, la legislazione della scuola
primaria e secondaria ha subito un’ulteriore modifica.
In base agli accordi di Dayton, però, i cantoni non sono obbligati a seguire la
legge sulla scuola del 1993. La mancanza di comunicazione fra regioni e
municipalità, provocata dall’isolamento durante il conflitto, ha rafforzato le
iniziative locali.
SCUOLA PUBBLICA SCUOLA PRIVATA
Fra il 1951 e il 1992, l’educazione era finanziata da diversi fondi autonomi
pubblici decentrati alle regioni dal governo centrale. Nell’Ottobre 1995, i fondi
centrali sono stati ceduti in modo ufficiale e le autorità regionali sono diventate
responsabili per il finanziamento dell’educazione a tutti i livelli. Dal 1991, la
politica del governo ha incoraggiato la formazione della scuola privata a tutti i
livelli e, a seguito di tale politica, i governi cantonali hanno potuto autorizzare
l’apertura delle scuole private. Il numero dei ragazzi iscritti è ancora abbastanza
modesto.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
La scuola dell’obbligo, gratuita, è costituita da un unico ciclo della durata di otto
anni, definito educazione elementare. Nelle prime quattro classi (I-IV), l’intero
programma è insegnato da un unico maestro, nelle restanti quattro classi (V-VIII),
le materie sono insegnate da diversi professori, specializzati nelle singole
discipline; l’età di inizio è fissata a 7 anni. Nel 1991, quasi il 100% dei ragazzi
in età scolastica era iscritto alla scuola dell’obbligo. Le difficili condizioni lasciate
dalla guerra e i movimenti di popolazione rendono attualmente problematico
l’accesso alla scuola per tutti gli studenti. Durante la guerra si è verificato un
drammatico declino del numero delle scuole, degli studenti e degli insegnanti.
Prima del conflitto, il 15% dei bambini frequentava la scuola materna, ma tale
percentuale è diminuita drasticamente a causa della guerra.
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CALENDARIO E ORARI
La scuola comincia nei primi giorni di Settembre e termina all’inizio di Giugno,
sono previste vacanze estive e invernali. Una classe media ha 30-40 studenti che
seguono 25 ore di insegnamento alla settimana per 38 settimane, per 190
giorni di frequenza all’anno. Possono comunque essere programmate attività
aggiuntive che richiedono ulteriore tempo. In base alle aspettative delle autorità,
il programma dovrebbe essere concluso in 36 settimane (180 giorni). L’anno
scolastico dell’ottava classe (ultimo anno della scuola elementare) è più breve di
2 settimane. Le lezioni si svolgono per 5 giorni alla settimana, dal Lunedì al
Venerdì.
PROGRAMMI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
La definizione del programma, comune anche alle scuole private è di
competenza del Ministero dell’Educazione e dell’Istituto Centrale di Pedagogia.
Il cambiamento più significativo rispetto al programma in vigore nella ex
Jugoslavia riguarda l’introduzione delle cosiddette materie nazionali, alle quali
viene data ampia enfasi e che costituiscono oltre il 20 % del programma.
Obiettivo della federazione consiste nel mantenere un approccio multiculturale
all’educazione, ma in realtà il programma bosniaco è insegnato nella parte del
Paese controllata dall’esercito della Bosnia - Erzegovina e quello croato nella
parte controllato dall’esercito croato - bosniaco
Dalla prima elementare vengono insegnate lingua e letteratura matematica,
studi sociali e naturali, educazione musicale arte, educazione fisica e alla salute.
Dal quarto anno viene introdotta la lingua straniera , e dal quinto gli studi
naturali e sociali sono sostituiti dalle discipline di geografia, storia e biologia. A
queste materie si aggiungono fisica in sesta e chimica nella settima classe. Sono
previsti altri corsi, in base al tempo e alle risorse disponibili, quali scienza
domestica (quarto - quinto anno, 36 ore all’anno), informatica (quinto - sesto
anno, 36 ore), educazione tecnica (36 ore nel quinto e sesto anno, 34 nel
settimo anno), elementi di difesa civile (settimo anno, 34 ore). Sono
programmate, inoltre, attività educative come attività di classe, attività libere,
sociali e culturali, corsi di ripetizione (dal primo anno) e istruzione aggiuntiva per
gli studenti più bravi (dal quarto al settimo anno).
VALUTAZIONE
La valutazione degli studenti è effettuata soltanto dall’insegnante della classe.
Alla fine di ogni anno vengono redatte le pagelle. È prevista la bocciatura nel
caso non vengano raggiunti i requisiti minimi per passare all’anno successivo.
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La scuola in Brasile
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
3 anni
8 anni
4 anni
Età
dai
dai
dai
prevista
4 ai 7 anni
7 ai 1 5 anni
15 ai 19 anni
Il Brasile, unico Paese di colonizzazione portoghese del continente americano, è
la più grande potenza economica (ottava potenza industriale del mondo),
demografica e territoriale (8.511.996 kmq, 28 volte l’Italia) dell’America latina.
La forte diffusione della schiavitù (abolita solo nel 1890), che negava l’istruzione
agli afroamericani, insieme alla grande dispersione della popolazione su un
vastissimo territorio, condizionò fortemente lo sviluppo del sistema educativo nel
Paese. Il processo di sviluppo della scuola ha seguito lo sviluppo socio economico del Paese, con le sue marcate disparità.
A tutt’oggi, il 16,7% dei Brasiliani è analfabeta, anche se questo tasso varia
nettamente tra città e campagna e secondo la fascia di età: in ambito rurale, il
56% delle donne sopra i 30 anni è analfabeta.
Nonostante i progressi registrati nel campo della scolarizzazione elementare,
non frequentano ancora la scuola dell’obbligo più del 10% dei ragazzi tra i 7 e
i 14 anni e grandi sono le disparità tra le regioni e fra i vari gruppi etnici.
Tra i bambini iscritti, si registrano altissimi tassi di ripetenza e di abbandono.
L’incapacità del sistema scolastico di assicurare la scolarizzazione universale e la
sua grande dispersione sono da imputare soprattutto a motivi di carattere socio
- economico e alle difficoltà della scuola di rispondere alle esigenze dei gruppi
più sfavoriti.
La recente legge federale 9.394 del 1996 ha definito gli obiettivi dell’istruzione
elementare e superiore e i ruoli dei diversi organismi dello Stato federale:
il governo centrale (attraverso il Consiglio Nazionale dell’Educazione)
fornisce l’indirizzo programmatico e co-finanzia l’educazione.
i 26 Stati membri della federazione eleggono propri consigli, che hanno
il compito di definire le politiche regionali, finanziare e verificare la qualità
dell’educazione elementare e superiore e i loro programmi.
le municipalità infine possono integrarsi nel sistema regionale di
educazione (se hanno le risorse), occupandosi soprattutto dell’educazione
prescolare ed elementare.
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SCUOLA PUBBLICA E PRIVATA
La nuova Costituzione Federale del Brasile del 1987 sancisce il diritto del
cittadino a essere educato in uguaglianza di condizioni, senza discriminazioni
razziali o di altro tipo e gratuitamente dallo Stato o dalle amministrazioni locali.
La scuola pubblica è gratuita. Nel sistema scolastico pubblico brasiliano
l’insegnamento di qualsiasi religione regolarmente riconosciuta nel Paese è
facoltativo e viene deciso da ogni singolo istituto, previo parere delle famiglie.
La scuola privata, per lo più cattolica, contrariamente a quanto succede nel resto
dell’America latina, ha un peso sempre minore nel panorama brasiliano: dal
17% degli allievi delle elementari nel 1965, si è passati al 12% nel 1994; nella
scuola superiore questo calo è ancora più marcato.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
Il sistema scolastico brasiliano prevede due livelli:
educacáo de base: si suddivide in
“infantil”: corrisponde ai nostri asilo nido e scuola materna è di
competenza municipale, si divide in due cicli (0/3 e 4/7 anni) e non è
obbligatorio.
“fundamental”: è obbligatoria per i bambini dai 7 anni ed è costituita
da un unico ciclo della durata di otto anni. I bambini vengono
raggruppati in classi secondo l’età e, talvolta, secondo il livello di
apprendimento.
“intermédia”: corrisponde alle nostre scuole superiori, è gratuita ma
non è obbligatoria.
educacào superior (scuole tecniche e università).
I bambini vengono raggruppati in classi secondo l’età e, talvolta, secondo il
livello di apprendimento. Nei primi quattro anni è previsto un solo insegnante
responsabile dell’insegnamento di tutte le materie, nei quattro anni successivi è
previsto un professore per ogni disciplina o gruppo di discipline affini. Sono
previsti consigli di classe con rappresentanti dei genitori e colloqui periodici
insegnanti - genitori.
Alla fine del ciclo dell’obbligo, viene rilasciato un certificato di studi che consente
il passaggio automatico alla scuola superiore. L’allievo che non ha concluso la
scuola dell’obbligo e ha superato i 18 anni viene indirizzato verso i corsi di
recupero, che lo preparano ad affrontare un esame finale da privatista.
CALENDARIO E ORARI
Per tutte le elementari, l’anno scolastico brasiliano è di 200 giorni, per 800 ore
di insegnamento, divisi in due semestri di 100 giorni ciascuno. Le lezioni si
svolgono dal mese di Marzo fino al mese di Novembre compresi, con un periodo
di vacanze invernali dal 15 Luglio al 1 Agosto.
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Nelle diverse regioni, soprattutto nelle aree rurali, il calendario scolastico è
organizzato tenendo in considerazione le caratteristiche climatiche, sociali e
culturali locali. Anche gli orari di frequenza variano da provincia a provincia, ma
i giorni sono 5 (da Lunedì a Venerdì) in tutta la federazione, per almeno 4 ore al
giorno. Le attività pomeridiane sono di tipo curricolare e vengono assegnati
compiti a casa. L’ora scolastica è di 50 minuti e viene intervallata da ricreazioni
di 10 minuti ciascuna.
VALUTAZIONE
I criteri di verifica del profitto scolastico dell’allievo vengono definiti dal
regolamento interno di ogni singola scuola. Tali criteri comprendono la
valutazione continua e cumulativa del profitto, con precedenza agli aspetti
qualitativi rispetto a quelli quantitativi (espressi in numeri da 1 a 10 o giudizi), e
la verifica della frequenza scolastica (minimo: 75% del monte ore complessivo).
Nella scuola dell’obbligo, è prevista in teoria la “promozione” per tutti, in realtà
i tassi di abbandono e ripetenza sono molto alti.
Secondo fonti governative più del 63% dei bambini è di età superiore a quella
prevista dalla classe frequentata, i tassi di ripetenza in prima raggiungono il 44%
e superano il 70% nelle regioni del nord e nord - est.
Per terminare gli otto anni di scolarizzazione obbligatoria, gli studenti brasiliani
spendono in media 11,2 anni. È previsto il “recupero degli studi” per permettere
ai ripetenti di recuperare il ritardo accumulato, dopo la verifica del profitto
raggiunto. Non esistono esami di fine anno, ma alla fine dell’ottavo anno è
previsto un esame per ottenere il certificato di licenza della scuola dell’obbligo.
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La scuola in Cina
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Medie
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
2 anni
6 (5) anni
3 (4) anni
3 anni
Età
dai
dai
dai
dai
prevista
4 ai 6 anni
6 a i 1 2 a n n i ( 6 -1 1 )
12 ai 15 anni (11-14)
1 5 a i 1 8 a nni
Fino alla proclamazione della Repubblica popolare cinese, nel 1949, l’istruzione
in Cina era privilegio di una minoranza della popolazione e l’80% dei Cinesi era
analfabeta.
Le valutazioni sull’attendibilità dei dati ufficiali relativi all’attuale livello
d’istruzione nel Paese sono discordanti; è comunque unanime il riconoscimento
del grande risultato ottenuto dal governo cinese nella scolarizzazione di base e
nella lotta contro l’analfabetismo.
Il sistema scolastico cinese è fra i più estesi del mondo e si rivolge a realtà
profondamente differenziate in termini di sviluppo e caratteristiche culturali. Se le
direttive governative sono uniformi, notevoli sono le diversità fra le regioni e,
all’interno delle regioni, fra aree urbane e rurali. Profonde differenze esistono
anche fra scuole modello e scuole comuni all’interno di una stessa area.
Nel 1995 è stata promulgata una nuova legge dell’istruzione, che prevede un
maggiore decentramento nella gestione e nel finanziamento degli istituti
scolastici, e una accresciuta indipendenza di questi ultimi nel creare legami con
settori produttivi, introducendo anche tasse scolastiche per l’educazione
superiore.
SCUOLA PUBBLICA E PRIVATA
Prima del 1995, l’istruzione nelle scuole pubbliche cinesi era ufficialmente
gratuita a tutti i livelli e tale è rimasta per la scuola dell’obbligo; sono invece
state introdotte tasse di iscrizione per le scuole superiori e le università. Nella
scuola dell’obbligo sono previsti, però, contributi dei genitori alle spese di
gestione della scuola, i cui tetti sono fissati a livello provinciale, e per l’acquisto
dei libri, forniti dallo Stato a prezzo controllato. Tali contributi sono in costante
aumento e, nonostante l’adozione di varie misure correttive da parte del
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governo, scoraggiano l’accesso degli studenti più sfavoriti. Sono vietati per legge
gli istituti privati a scopo di lucro, sono invece ammessi contributi privati alle
scuole pubbliche. La maggior parte delle scuole elementari è gestita da autorità
governative regionali, municipali o locali, le restanti sono annesse a fabbriche o
imprese pubbliche.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
Dal 1986, la scuola dell’obbligo in Cina ha la durata di nove anni. Questa
disposizione non è però ancora stata estesa a tutto il territorio cinese. La scuola
dell’obbligo comprende la scuola elementare e la scuola media. L’articolazione
fra i due cicli è a discrezione delle autorità regionali. Il sistema più diffuso è
quello 6 anni (elementari) + 3 anni (medie), comune nelle città, seguito dal
sistema 5 anni (elementari) + 4 anni (medie) , in uso in circa metà delle zone
rurali del Paese. È anche vigente un sistema che prevede nove anni di scuola
unificata senza divisione in cicli, di ispirazione sovietica, ma è diffuso solo in aree
periferiche. L’età di inizio della scuola elementare è ora ufficialmente fissata a 6
anni compiuti.
CALENDARI E ORARI
L’anno scolastico è diviso in due semestri, il primo inizia il primo Settembre e
finisce a Febbraio, il secondo inizia il primo Marzo e termina a Luglio.
La scuola dura 39 settimane: 34 di lezione, le altre riservate ad attività
comunitarie, tradizionali, ripasso ed esami. Oltre alle ferie estive, è previsto un
mese di vacanze a Febbraio, per il capodanno cinese. I giorni di frequenza
settimanale sono 6, dal Lunedì al Sabato. Il Sabato pomeriggio è vacanza.
Il programma prevede da 23 a 27 ore di lezione settimanali, a seconda della
classe e del sistema, più 5 ore di attività extracurricolari (non sempre garantite).
Ogni ora di lezione prevede 45 minuti di insegnamento e un quarto d’ora di
pausa. L’organizzazione oraria dipende dalle condizioni locali. Nelle scuole a
tempo pieno, le lezioni iniziano alle 8.00 e riprendono alle 14.00, dopo la
pausa per il pranzo.
Agli studenti vengono generalmente assegnati compiti a casa.
PROGRAMMI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
I programmi sono fissati a livello nazionale e variano a seconda dei sistemi e
degli orari in vigore. Le scuole a tempo pieno, di cui fanno parte le scuole
modello, seguono i programmi fissati dal Ministero dell’Istruzione, con qualche
variazione regionale. Per le scuole a tempo ridotto, tali programmi sono
modificati su base regionale. La lingua d’insegnamento è il putonghua o cinese
mandarino; in alcune zone abitate da gruppi etnici minoritari è introdotta la
lingua locale come lingua d’istruzione o seconda lingua. L’insegnamento
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dell’inglese inizia generalmente nella scuola secondaria inferiore, ma in alcune
scuole modello può partire dalle elementari.
È del 1993 la più recente riforma dei programmi della scuola dell’obbligo; tali
programmi attribuiscono maggiore spazio alle attività in classe e incoraggiano
lo sviluppo di competenze di base, puntando a ridurre il nozionismo e la pratica
dell’apprendimento a memoria, molto diffusi nelle scuole.
La rigidità e ampiezza dei programmi e dei testi scolastici, la severità del sistema
di valutazione e l’affollamento delle classi ostacolano però il raggiungimento di
questi obiettivi. Nelle aree rurali, l’inadeguatezza e irrilevanza dell’insegnamento
sono spesso all’origine dell’insuccesso e abbandono scolastico.
Nel corso della scuola elementare, i bambini debbono imparare 3.000 caratteri
e l’alfabeto fonetico cinese, acquisire conoscenze di base delle relazioni
quantitative e delle forme spaziali, conoscere le operazioni fondamentali con
numeri interi, decimali e frazioni, mostrare di pensare logicamente e avere le
idee fondamentali dello spazio, risolvere problemi semplici e pratici che hanno
a che fare con la vita quotidiana e il lavoro. Le scienze naturali sono una
combinazione di fisica, chimica, astronomia, geografía, biologia e fisiologia
igienica. Molte scuole rurali a tempo parziale offrono un programma ridotto a
quattro materie: cinese, matematica, conoscenze generali ed etica.
Nelle scuole itineranti, con doppi turni o pluriclassi, si insegnano solo cinese e
matematica. In queste scuole c’è un unico insegnante per tutte le materie; le
scuole di città, più organizzate, offrono invece un insegnante per disciplina.
Nelle scuole rurali più svantaggiate sono molto diffuse le attività produttive, i cui
proventi vengono utilizzati per finanziare la scuola, che impegnano gli studenti
varie ore alla settimana
VALUTAZIONE
Oltre a una verifica informale periodica (solitamente mensile) è comune una
valutazione più approfondita a metà anno, una sorta di esamino che, in caso di
risultati negativi, impegna gli insegnanti nella programmazione di un piano di
recupero rivolto agli studenti più in difficoltà: i risultati di tali prove sono espressi
in numeri, su scala centesimale.
Il passaggio da una classe all’altra è subordinato al superamento dell’esame di
fine anno, in cui viene valutato il profitto in matematica e cinese. Se la verifica a
fine anno è ritenuta insoddisfacente è prevista la ripetenza.
La scuola cinese è estremamente selettiva. Quasi ovunque esistono due ordini di
scuole: le scuole chiave o modello, destinate agli allievi più dotati, e le scuole
per gli alunni normali. La selezione inizia alla fine della scuola materna, con un
esame di ammissione alla scuola elementare che già identifica i bambini
destinati a un corso di studi privilegiato. L’esame d’ammissione alla scuola
secondaria inferiore, ufficialmente abolito con l’estensione a nove anni della
scolarità obbligatoria, è ancora in vigore in alcune regioni.
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La scuola in Marocco
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Medie *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
6 anni
3 anni
3 anni
Età prevista
fino ai 7 anni
dai 7 ai 1 3 anni
dai 13 ai 16 anni
d a i 1 6 a i 1 9 a nni
La scuola pubblica è gratuita per tutti, dalle elementari all’università. I bambini
possono acquistare o affittare i testi scolastici ad un prezzo molto contenuto.
Accanto alla scuola pubblica (che accoglie il 96% dei bambini iscritti alle
elementari), operano scuole private nazionali (in arabo), scuole private miste
(bilingui) e scuole private straniere. È operante inoltre un sistema parallelo, di
diffusione limitata, di scuole coraniche riformate, che offre tutti i livelli di
istruzione, dalla materna all’università e costituisce storicamente un canale di
studi privilegiato per le università islamiche. Alcune di queste scuole coraniche
sono sostenute dalle comunità, altre sono private e quindi a pagamento.
Non esistono scuole materne pubbliche; tutte le scuole materne, molto diffuse,
sono private, sotto la supervisione del Ministero dell’Istruzione. Accanto alle
scuole coraniche (largamente maggioritarie), che offrono un tipo di
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insegnamento tradizionale riformato, sono operanti in ambito urbano anche
scuole materne moderne, che si basano su modelli formativi più innovativi
L’espansione della scolarizzazione nelle zone rurali (in cui vive il 51,6% della
popolazione) e fra i gruppi sociali più sfavoriti è ostacolata dalla larga diffusione
del lavoro minorile, comune soprattutto tra i maschi e consentito per legge
dall’età di 12 anni. L’istruzione offerta a scuola è poi poco rispondente alla realtà
sociale e ai bisogni di formazione di questi gruppi. L’inadeguatezza del contesto
pedagogico, caratterizzato da classi sovraffollate, scarsi sussidi didattici e rigidi
modelli formativi, è all’origine dell’elevata dispersione scolastica. Quale dato
positivo, è da segnalare invece la progressiva riduzione del divario fra
scolarizzazione maschile e femminile, sia alle elementari, sia nella scuola
superiore.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
Dalla riforma del 1985, la scuola dell’obbligo in Marocco comprende nove
anni, articolati in sei anni di scuola elementare e tre anni di scuola media
inferiore, denominati ufficialmente scuola elementare e scuola preparatoria o
primo e secondo ciclo dell’insegnamento di base . L’applicazione della riforma
è stata graduale .
L’età di ammissione alle elementari è fissata per legge a 7 anni.
Alla fine delle elementari è previsto un esame per ottenere la licenza elementare;
il superamento di tale esame consente di passare automaticamente alla scuola
media. Al termine della scuola media, un esame consente di ottenere la licenza
di studi dell’insegnamento di base. In base ai risultati di questo esame, la scuola
orienta gli studenti a proseguire gli studi nei vari tipi di scuola superiore
(generale, tecnica o professionale), che sono a numero chiuso.
CALENDARI ED ORARI
L’anno scolastico inizia a Ottobre e finisce a Giugno ed è organizzato in tre
trimestri. Durante l’anno sono previste vacanze a dicembre e a primavera. I
giorni di frequenza settimanali sono 5, il venerdì e la domenica sono festivi; alle
medie e alle superiori invece, gli studenti vanno a scuola sei giorni alla
settimana. Le ore di lezione settimanali sono 28, ma esistono grandi variazioni
fra scuole urbane e rurali, scuole pubbliche e private.
L’orario giornaliero dipende dalla classe e dalla scuola, generalmente va dalle
8 alle 11, con ritorno pomeridiano. Sono però molto diffusi i doppi turni, con
conseguenti variazioni di orario. Vengono assegnati i compiti a casa.
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La scuola in Perù
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
3 anni
6 anni
5 anni
Età
dai
dai
dai
prevista
3 ai 7 anni
6 ai 1 2 anni
12 ai 17 anni
Il Ministero dell’Istruzione stabilisce i programmi per tutti gli istituti pubblici e
privati del Paese, anche se la gestione economica dell’educazione elementare e
superiore ricade per lo più sulle province, che hanno il compito di monitorare
l’insegnamento e di promuovere l’adattamento dei programmi nazionali alle
realtà locali. La scuola pubblica è gratuita, l’assistenza alimentare e sanitaria e
i materiali scolastici degli allievi economicamente disagiati dovrebbero essere a
carico dello Stato. In realtà l’inadeguatezza delle risorse destinate all’istruzione
in rapporto ai bisogni del Paese e la povertà diffusa costituiscono seri ostacoli al
raggiungimento di una piena scolarizzazione. I tassi di abbandono e ripetenza
sono molto elevati, soprattutto nelle aree depresse e fra i gruppi indigeni.
L’educazione privata, tradizionalmente cattolica, riguarda solo l’élite economica
del Paese.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
Il sistema scolastico peruviano si compone di quattro cicli.
La “escuela infantil” è divisa in asili nido per bambini sotto i 3 anni e scuole
materne, dai 3 ai 6 anni.
La “escuela primaria” o elementare universale, gratuita e obbligatoria, dura sei
anni e l’età di inizio è fissata a 6 anni.
La “escuela secondaria” o superiore non è obbligatoria e si divide in due livelli.
Il primo dura due anni ed è comune a tutti gli allievi, il secondo dura tre anni e
si divide in specializzazioni umanistiche, scientifiche e tecniche.
La nuova Costituzione, varata nel 1993, prevede l’estensione dell’obbligo
scolastico alla scuola materna (un anno) e alle superiori (cinque anni). Tale
disposizione non è però ancora stata applicata.
Alla fine delle elementari viene conferito un certificato di licenza.
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CALENDARI ED ORARI
La scuola funziona da Aprile aL 20 Dicembre, con 15 giorni di vacanze invernali
ad Agosto. Le scuole elementari devono svolgere almeno 22 ore settimanali di
lezione per 38 settimane all’anno. Le lezioni si tengono 5 giorni la settimana (da
Lunedì a Venerdì), dalle 8 alle 13. Esistono scuole con doppi turni e altre con
attività pomeridiane curricolari. Nelle scuole a tempo pieno, gli orari sono:
8.30-12.30/14-17. Ogni ora di insegnamento è di 50 minuti ed è intervallata
da una ricreazione di 10 minuti. Vengono assegnati compiti a casa solo agli
studenti della scuola a tempo parziale.
PROGRAMMI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
I programmi della scuola pubblica e di quella privata, stabiliti dal Ministero
dell’Istruzione sono uniformi in tutto il Paese. I loro obiettivi sono: insegnare al
bambino la lettura e la scrittura, le abilità matematiche elementari, la
conoscenza di base della storia, della geografia del Perù, la collocazione del
Paese nel contesto internazionale e la comprensione dei fenomeni naturali. La
lingua di insegnamento è “il castigo”. L’inglese viene studiato solo dal primo
anno delle superiori. Nella scuola elementare pubblica, le classi vengono
condotte da un solo maestro, mentre in quelle private vi è sempre un maestro
unico nei primi quattro anni, ma tre negli ultimi due. I rapporti scuola-famiglia
sono previsti e si regolano attraverso frequenti colloqui.
VALUTAZIONE
Vengono utilizzati tre tipi di valutazione: progressiva ( un giudizio sui progressi
scolastici dell’allievo con scadenza bimestrale),generale complementare (su
scala da 0 a 20, durante l’intero anno scolastico) e supplementare (un esame di
riparazione, nel mese di Marzo). La promozione da un ciclo all’altro non prevede
esami specifici.
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La scuola in Romania
INSEGNAMENTO: CORSI E STUDI
Ordine
Materna
Elementari *
Medie *
Superiori
* Scuola dell’obbligo
Durata
4anni
4 anni
4 anni
4 anni
Età
dai
dai
dai
dai
prevista
3 ai 7 anni
7 ai 1 1 anni
11 ai 15 anni
1 5 a i 1 9 a nni
La Romania - repubblica popolare dal 30 Dicembre 1947 al 1989 - ha
lentamente e faticosamente avviato la fase di transizione dal comunismo al
pluripartitismo e al mercato, dopo la violenta rivolta che fra il Dicembre 1989 e
il Gennaio 1990 ha chiuso l’esperienza dittatoriale.
Nonostante la fragilità dei processi di democratizzazione e di introduzione
dell’economia di mercato, che hanno trovato un più deciso indirizzo solo a
partire dal 1996, il Paese ha subito profonde modifiche nei suoi assetti interni.
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Tuttavia ampi strati della popolazione, soprattutto le fasce più deboli, vivono in
stato di precarietà e povertà, che si traducono in un forte abbandono dei minori
da parte delle famiglie non in grado di mantenerli - con conseguente
abbandono scolastico - e in un generale degrado del tessuto socio-culturale.
Per quanto le difficoltà economiche ne limitino - almeno per il momento - i
risultati, il governo romeno ha individuato nell’educazione una priorità
nazionale, quale fonte di recupero degli ideali delle tradizioni umaniste e
fondamento dei valori democratici a cui si ispira la nuova Romania. L’obiettivo
della scuola romena risulta essere quello di formare individui dotati di
personalità indipendente e creativa, senza dimenticare di trasmettere,
comunque, l’amore per il proprio Paese, per la storia e per le tradizioni del
popolo romeno. Le lezioni vengono svolte in lingua romena, ma è garantito
dalla legge del 1995 il diritto, alle persone appartenenti a minoranze nazionali,
di studiare e di ricevere l’insegnamento nella loro madre lingua.
SCUOLA PUBBLICA E PRIVATA
L’educazione nella scuola pubblica è gratuita, in quanto per la maggior parte
finanziata dal bilancio dello Stato e da quelli locali. Non sono esclusi
finanziamenti provenienti da agenti economici privati. Inoltre sono previste borse
di studio erogate da privati o da altre fonti legali. Lo Stato fornisce il materiale
di supporto per le attività scolastiche, specialmente agli studenti con ottimi
risultati. L’educazione privata, autonoma, esiste ai vari livelli; i programmi di
studio sono simili a quelli dell’educazione pubblica e sono approvati dal
Ministero dell’Educazione.
SCUOLA DELL’OBBLIGO
La legge sull’educazione varata il 25 Luglio 1995 stabilisce che l’educazione
obbligatoria si struttura in otto anni, così suddivisi: quattro anni di scuola
elementare (classi I-IV) e quattro di scuola media (classi V-VIII).
I bambini che compiono 7 anni prima della fine dell’anno solare sono iscritti al
primo anno. Quelli che ne compiono 6 all’inizio dell’anno scolastico possono,
su richiesta dei loro genitori, essere iscritti al primo anno.
Il Ministero dell’Educazione può approvare la formazione di classi per quei
bambini che, per diversi motivi, non abbiano terminato i primi quattro anni di
educazione obbligatoria all’età di 14 anni; l’obbligo è esteso fino al sedicesimo
anno di età.
CALENDARIO E ORARI
L’anno scolastico dura 175 giorni, dal 15 Settembre al 15 Giugno ed è suddiviso
in tre trimestri. Sono previsti tre periodi di vacanza: invernale, primaverile ed
estivo. Le ore di insegnamento alla settimana sono 22 nel primo anno di scuola
22
elementare, 25 nel secondo e nel terzo, 26 nel quarto. Sono invece 30 nel primo
anno di scuola media; 31 nel secondo, 33 nel terzo e 34 nel quarto.
PROGRAMMI E ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
I programmi scolastici sono stabiliti a livello centrale e prevedono un equilibrio
fra le materie obbligatorie, opzionali e facoltative. Negli otto anni di scuola
obbligatoria gli alunni studiano lingua e letteratura romene, matematica, storia
romena, geografia romena, fisica, chimica, biologia, anatomia, disegno,
educazione fisica, religione, educazione musicale, latino, lingua straniera e
informatica. Alle elementari, il 73,5% delle discipline è insegnato nella madre
lingua degli studenti, mentre alle medie la percentuale passa al 75,4% e alle
superiori oscilla fra il 60,2 e l’82,8 %, in base all’indirizzo prescelto. È previsto
un programma speciale nelle scuole in cui l’insegnamento avviene nella lingua
delle minoranze nazionali, anche se lingua e letteratura romene è una materia
presente in tutti i livelli, forme e tipi di scuola esistenti in Romania. Della prima
lingua straniera sono programmate due lezioni alla settimana alle elementari, a
partire dalla seconda classe. La religione è una materia obbligatoria per il ciclo
elementare, mentre è facoltativa nella scuola media.
VALUTAZIONE
Al termine della scuola media gli studenti sono sottoposti a un esame in lingua
e letteratura romene, matematica, storia e geografia romene. Gli studenti
appartenenti a minoranze nazionali che hanno frequentato la scuola nella loro
madre lingua devono sostenere anche un esame nella rispettiva lingua e
letteratura. Se lo studente non supera l’esame, può ridarlo in un’altra sessione.
Gli studenti che superano l’esame ricevono un certificato di “capacità”.
La valutazione è data su scala da 1 a 10.
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Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini
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s
la
W
a
l
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