CANIO MANCUSO FIAMMIFERI

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CANIO MANCUSO FIAMMIFERI
LIBRERIA ORSA MINORE – SABATO 9 APRILE 2016 - ORE 19
CANIO MANCUSO
presenta
FIAMMIFERI
POESIE
(Besa, 2016)
dialoga con l’autore
ENRICO FRACCACRETA
Via Soccorso 123, San Severo - tel. 0882.226829
I fiammiferi che danno il titolo a questa raccolta non hanno niente di simbolico, non vogliono essere la
metafora di qualcos’altro: sono gli elementi essenziali di una costruzione, la nave in miniatura che il padre
del poeta compose, pezzo dopo pezzo, con faticosa allegria, una trentina di anni fa. Scrive l’autore: “Anche
questo piccolo libro, come l’arte sghemba di mio padre, è il frutto di una lunga pazienza rischiarata dalla
memoria. Ogni poesia è il paragrafo di un racconto che procede per frammenti, strofe più distese,
ingrandimenti e lampi ai limiti della boutade. Tutto ciò che nel libro sembra autobiografico, lo è per davvero
o finge di esserlo. I nomi di fantasia nascondono, quasi tutti, volti e vite reali: mio padre, mia madre, Ida,
Pirra e un paio di nemici immaginari. Ma non si tratta di un libro-confessione”.
Parole e poesie che in fondo, piace pensarlo, somigliano davvero ai fiammiferi: con i fiammiferi si possono
accendere fornelli, appiccare incendi e costruire navi. Con le parole si possono salutare gli amici, compilare i
moduli delle tasse e… costruire navi.
Canio Mancuso (Melfi, 1971) vive a San Severo. Nel 2004 fonda il mensile umoristico “Za!”. Dal 2005 al
2006 è caporedattore del periodico “Sguardi”. È autore di documentari, slogan pubblicitari e testi per il
cabaret. Scrive o ha scritto (soprattutto di poesia) per le riviste “Fermenti”, “Le reti di Dedalus” e
“Christianitas” e per i quotidiani “L’Attacco”, “Capitanata.it” e “Zeroventiquattro.it”. È citato nel volume
Letteratura del Novecento in Puglia(Progedit, Bari 2009 e 2010), a cura di Ettore Catalano, nel capitolo
dedicato alla poesia foggiana contemporanea. Ha collaborato come correttore di bozze con la casa editrice
Barbera. Per Besa ha curato, col poeta Raffaele Niro, un’antologia della poesia dauna dal 1900 ai giorni
nostri, numero speciale dei “Quaderni dell’Orsa”.