Parco mediceo di Pratolino
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Parco mediceo di Pratolino
visitare il parco Orario di apertura al pubblico - 2012 25 aprile-1° maggio tutti i giorni 10-18 Maggio e Ottobre: sabato e domenica 10-18 Giugno-Settembre: sabato, domenica e festivi 10-19 Ingresso libero. I gruppi organizzati di almeno 15 persone possono visitare il parco anche in giorni diversi da quelli di apertura facendone richiesta con anticipo agli uffici del parco. Per informazioni e prenotazioni tel. 055 4080734-055 4080777 Parco di Pratolino Via Fiorentina 276 - 50036 Vaglia Firenze Portineria tel. 055 4080741 fax 055 409272 [email protected] www.firenzeturismo.it www.provincia.fi.it/pratolino Le regole da rispettare Nel dare il benvenuto e nell’augurare un gradito e piacevole soggiorno, ricordiamo ai cortesi visitatori che questo parco, che già fu luogo di diletto e di svago per tre dinastie di principi e punto d’incontro dei più geniali artisti europei, va rispettato per motivi di sicurezza e di tutela del patrimonio storico e paesaggistico. Il Parco di Pratolino copre un’area molto vasta di quasi 170 ettari, solo una minima parte è visitabile, la zona accessibile è riconoscibile perchè delimitata da un semplice cordoncino che invitiamo gentilmente a non sorpassare. Ed essendo un parco pubblico valgono alcune regole basilari che riassumiamo a grandi linee: i minori di anni 14 possono entrare solo se accompagnati da un adulto; la visita può effettuarsi solo lungo i percorsi consentiti ed indicati dai cartelli, non si possono assolutamente superare i cordoncini che delimitano i percorsi o le eventuali transenne; il patrimonio boschivo e faunistico deve essere rispettato. Non si devono danneggiare piante, sia coltivate che selvatiche, né molestare animali; nel parco si possono introdurre cani ma con museruola e al guinzaglio; è rigorosamente vietato accendere fuochi, prestare quindi particolare attenzione ai mozziconi di sigaretta che devono comunque essere gettati (ben spenti) negli appositi cestini come tutti i rifiuti; è vietato effettuare giochi che possono arrecare danni a persone o cose così come ascoltare musica ad alto volume, insomma occorre rispettare questo luogo usando il buon senso, in modo da garantire la godibilità di questo bellissimo giardino delle meraviglie. La storia del parco Nell’anno 1568 Il Granduca Francesco I de’ Medici acquistò la tenuta di Pratolino per farvi costruire da Bernardo Buontalenti una magnifica villa, con grotte artificiali, macchinari e artifizi che vedessero la compresenza di natura, arte e scienza. L’intero complesso, terminato intorno al 1581, appariva come un giardino fantastico all’interno del quale erano presenti anche opere di altri artisti quali il Cellini, il Giambologna, il Bandinelli, il Cioli, l’Ammannati, e molte opere antiche provenienti dalle collezioni medicee, e tale si conservò sino alla scomparsa d’ultimo Granduca GianGastone. Nel 1737, con l’arrivo al potere in Toscana dei nuovi regnanti, i Lorena, il Parco venne lasciato in stato di abbandono per 80 anni per poi venire strutturalmente modificato nel 1820 dall’ingegnere J.Frietsch, che seguì i canoni romantici dell’epoca. Nel 1824 la Villa medicea venne demolita perché pericolante, insieme ad altri fabbricati. Nel 1872 gli eredi dell’ultimo Granduca, Leopoldo II di Lorena, vendettero la proprietà al Principe russo Pavel Demidoff che trasformò l’edificio della Paggeria medicea in quella che oggi è conosciuta come Villa Demidoff, ampliandolo sul lato destro con la costruzione della Sala Rossa dove fece trasportare tutte le sue collezioni di opere d’arte. La proprietà Demidoff si mantenne fino alla scomparsa della Principessa Maria (1955). Nel 1969 i suoi eredi vendettero tutti i beni all’asta e i terreni e gli edifici ad una società immobiliare di Roma. Nel 1981 quello che restava della tenuta (155 ettari), fu acquistato dalla Provincia di Firenze, che la sottrasse al rischio di lottizzazione e speculazione. Dell’antico Parco mediceo si sono conservati: la Cappella, la Grande Voliera, la Vasca o Peschiera della Maschera, Il Gigante dell’Appennino, la Grotta del Mugnone, la Grotta di Cupido, le Scuderie, una parte delle vasche delle Gamberaie, oltre all’edificio (modificato) della Paggeria. Parco mediceo di Pratolino 25 aprile-28 ottobre 2012 Le meraviglie dei Demidoff alle porte di Firenze Viale degli Zampilli I Luoghi del Parco In origine lungo 290 metri e largo 23, punteggiato ai lati da pile grandi e piccole alternate con panchine di pietra. L’acqua, zampillando con forza, vi creava un singolare pergolato dove “il sole passavaci a traverso, si che mai non apparve un’Iride più bella e più prolungata” (Rosini). Colosso dell’Appennino Villetta È la struttura più nota. Eretto dal Gianbologna fra il 1579 ed i 1580, aveva un tempo al suo interno grotte con decorazioni, affreschi e giochi d’acqua. Fu restaurato sia al tempo di Ferdinando de’ Medici che dei Demidoff. E’ attualmente in restauro. Fatta costruire nel 1687 dal Gran Principe Ferdinando. I Demidoff la restaurarono completamente fra il 1874 e il 1876, in seguito fu trasformata in foresteria. Accoglie gli uffici del parco. Non è visitabile all’interno. Cappella del Buontalenti Grotta di Cupido È l’unico edificio giunto ai giorni nostri senza profonde trasformazioni. Fu costruita dal Buontalenti fra il marzo e l’ottobre del 1580. Accanto al loggiato esterno è sepolta l’ultima principessa Demidoff. Costruita dal Buontalenti nel 1577, conteneva numerosi e celebri giochi d’acqua. Mantiene la struttura ma le decorazioni e le sculture che le ornavano risultano scomparse. È visitabile soltanto dall’esterno. Nuova fattoria e scuderie Fabio Pagliazzi Il corpo principale fu costruito dal Buontalenti fra il 1579 ed il 1580 ed è giunto fino agli inizi dell’800 nella sua forma originaria. Poi venne notevolmente trasformato. Attualmente non è visitabile perché in restauro, a livello avanzato il restauro delle scuderie. Paggeria (Villa Demidoff) Era la paggeria del complesso mediceo. Restaurata più volte fra il 1758 ed il 1799, venne trasformata in villa dai Demidoff nel 1872. Accoglie la monumentale Sala Rossa. Visitabile all’interno per gruppi in visita guidata o in occasione di eventi. Grotta del Mugnone Completata nel 1577 fu distrutta al tempo della ristrutturazione del Frietsch e ricostruita arbitrariamente negli anni 1930/40. Mete di spugna I due termini naturali sono stati ricavati dalla grande spugna di 30.000 libbre arrivata dalla Corsica nel 1584 e in origine collocata al centro del prato ottagonale presso l’Appennino. Fontana di Giove Si trova nel punto più alto del vecchio parco mediceo. Un tempo era ornata da una scultura di Baccio Bandinelli, ora a Boboli, sostituita dai Demidoff con copia in pietra serena. Peschiera della Maschera. Era una piscina per i bagni caldi. Durante il riordinamento attuato da Giuseppe Frietsch (direttore del parco dal 1818) fu riempita di terra. Venne poi riaperta e restaurata dai Demidoff. Altri luoghi significativi ma non visitabili attualmente Locanda È uno degli edifici più antichi, anteriore sicuramente agli stessi interventi del Buontalenti. Serviva come rimessa per le carrozze. Il piano inferiore è adibito a zona di ristoro mentre al primo piano ospita sale per piccoli convegni e eventi. Grande Voliera Terminata nel 1580, nel 1788 fu smantellata e portata a Boboli. Quello che resta fu restaurato dai Demidoff. Al centro della voliera è collocata l’opera “Amore e psiche” dell’artista Marco Bagnoli (2010). Casino neoclassico di Montili Fu realizzato intorno al 1820 su disegno dell’architetto Luigi De Cambray-Digny come belvedere e casino di caccia nel punto più panoramico del parco romantico. I Demidoff lo arredarono facendovi porre numerosi animali e trofei di caccia impagliati. Il salone del primo piano fu utilizzato come sala di scherma.