gastronomia Ile de France

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gastronomia Ile de France
I dialetti italiani
Gianluca Biasci
DIALETTISMI LESSICALI
(prestiti interni)
DIALETTISMI non adattati
Sono pochissimi: senatùr, punt e mes, bagna cauda, 'ndrangheta e qualche
altro
DIALETTISMI adattati
Sono la grandissima maggioranza
Problema dell'origine dialettale delle parole
Importanza dei dialettismi anche fuori d'Italia (pizza, ciao, mafia)
Gianluca Biasci
Dialettismi “gastronomici”
lingua salmistrata, canederlo, capasanta, crauti (VENETO-TRENTINO
[dal ted.], tiramisù, a scottadito
A.A-FRIULI V.G.)
brodetto, ciauscolo
(MARCHE)
cassata, cannolo, canestrato, abbuffarsi, scuocere
(SICILIA)
cacciucco [dal turco], passato, ribollita, acquacotta, cavallucci, panforte, ricciarelli, vinsanto
(TOSCANA)
agnolotti, grissini, gianduiotti, fonduta, fontina
(PIEMONTE-V. D'AOSTA)
carasau, filu ‘e ferru
(SARDEGNA)
spaghettata, spaghetti alla (a)matriciana, strac- (LAZIO)
ciatella, rigatoni, fettuccine, saltimbocca, supplì [dal franc.]
Gianluca Biasci
Dialettismi “gastronomici” (2)
pizza, calzone, panzarotto, mozzarella, caponata, fusilli, provolone, capitone
(CAMPANIA)
vongola, cozza, cannolicchio, scamorza, caciocavallo, taralli [-ucci], orecchiette, 'nduja
(SUD oltre la Campania)
caciotta, porchetta, arrosticini
(CENTRO oltre il Lazio)
risotto, minestrone, fesa, ossobuco, panettone, brasato, grana, mascarpone, grappa
(LOMBARDIA)
pesto, trenette, pandolce
(LIGURIA)
tagliatelle, tortellini, cappelletti, cotechino,
zampone, culatello, piada [-ina]
(EMILIA ROMAGNA)
Gianluca Biasci
Dialettismi “gastronomici” (3)
Di notevole importanza anche il contributo di elementi gastronomici
che ereditano il nome dalla zona di provenienza, specie formaggi e
soprattutto vini.
Formaggi: gorgonzola, taleggio, asiago, montasio, parmigiano, reggiano, robiola.
Vini: chianti, vernaccia, barolo, barbaresco, marsala, cirò, orvieto,
prosecco
Gianluca Biasci
Altri campi semantici
orbace, launeddas, [pane] carasau, nuraghe
SARDEGNA
abbaino, mugugno, acciuga, darsena [dall'ar.], scoglio, cambusa, oblò,
LIGURIA
arrembaggio, lavagna
anagrafe, catasto, ghetto, contrabbando, zattera, traghetto, arsenale [ar.]
slavina, maso, malga, stella alpina, foiba, bora, laguna, acqua alta,
gondola, giocattolo
VENETO-TRENTINO A. A.-FRIULI V. G.
sommozzatore, carosello, bancarella, paranza, malavita, scippo [-are],
lava, iettatore, malocchio, cafone, mannaggia, camorra [-ista], trullo
CAMPANIA E MEZZOGIORNO
Gianluca Biasci
Altri campi semantici (2)
mezzadro, sfondone, sballottare, ocarina, amarcord
EMILIA ROMAGNA
funzionario, vidimare, bocciare [-tura], retrobottega [dal franc.],
PIEMONTE
passamontagna
abbuffarsi, rimpatriata, intrallazzo, incazzarsi, zagara, pizzo, pizzino,
SICILIA
picciotto, omertà
imbianchino, giornalaio, ferragosto, dirimpettaio, ganzo, bischero
TOSCANA
lavandino, scartoffia, guardina, secondino, teppa, teppista, fifa [-one],
LOMBARDIA
filanda, mondina, alpeggio, cascina, brughiera
inghippo, fasullo, tintarella, pataccaro, malloppo, pomiciare, scopare,
palazzinaro, bustarella, bagarino, pennichella
LAZIO e aree limitrofe
Gianluca Biasci
Fraseologia di origine dialettale
essere nato con la camicia, restare in braghe di tela
VENETO
fare la conta, buona notte al secchio, tirare a campare, sputare l'osso,
prendere fischi per fiaschi, fare la cresta, pussa via!, me ne frego
LAZIO e CENTRO
nel contempo, cose da pazzi, cornuto e mazziato
SUD
far ridere i polli, essere in bolletta, e. una mezza calzetta, per modo di dire,
fare un quarantotto
LOMBARDIA
essere il gallo della Checca
EMILIA ROMAGNA
andare in visibilio, mandare a quel paese, entrarci come il cavolo a merenda,
TOSCANA
a perdita d'occhio
battere la fiacca, piantare una grana, bastian contrario
PIEMONTE
Gianluca Biasci
Geosinonimi
Geosinonimi = parole o espressioni diverse nella forma che in luoghi diversi esprimono gli stessi concetti. Alcuni esempi:
spigola / branzino / pesce ragno
anguria / cocomero / mellone o melone d’acqua o citrone
papà / babbo
temperamatite / appuntalapis
asino / somaro / ciuco (dial. merid. ciuccio)
immondizia (dial. monnezza) / pattume / spazzatura
suora / monaca
Gianluca Biasci
Geosinonimi (2)
sàntolo / compare / padrino
cozze / muscoli / peoci
brufolo / foruncolo / pedicello
affittare / appigionare / locare / fittare
frappe / bugie / cenci / chiacchiere
(e inoltre: cròstoli, galàni, intrigoni, lasagne, lattughe, pampuglie, rosoni,
sfrappole e sfrappe, cioffe, ecc... )
Gianluca Biasci
Geoomonimi
Geoomonimi = parole o espressioni uguali nella forma che in luoghi diversi esprimono concetti diversi. Alcuni esempi:
méstolo
‘cucchiaio di legno’ in Toscana
‘utensile di metallo’ altrove (tosc. ramaiolo)
villa
‘casa signorile con giardino’ è il significato più comune, ma...
‘parco pubblico’ come signif. aggiuntivo nel Centro-Sud
tovaglia
‘telo di stoffa per apparecchiare la tavola’ è il sign. più frequente, ma...
‘asciugamano’ come ulteriore sign. diffuso nel Sud
Gianluca Biasci
Geoomonimi (2)
comare
‘madrina’ nel Sud
‘donna del popolo’ e ‘pettegola’ altrove, specie in Toscana
campo
‘terreno erboso’ è il significato di gran lunga corrente in tutta italia, ma...
‘piazza’ come sign. aggiuntivo a Venezia (e talora a Roma: Campo de’ fiori)
bistecca
‘fetta di carne alta con osso’ soprattutto in Toscana
‘fetta di carne, anche senza osso’ altrove (= tosc. braciola)
babbo
‘padre’ in Toscana e altrove
‘stupido’ in Sicilia e in altre zone del Sud
sciocco
‘poco intelligente’ è il sign. corrente in Italia, ma...
‘insipido’ in Toscana
Gianluca Biasci
Cartina dei gruppi dialettali italiani
(interpolazione da varie cartine dialettali italiane)
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà settentrionali
Scempiamento consonanti doppie: it. cavallo, ven. cavalo (*)
Sonorizzazione sorde intervocaliche: it. marito, lomb. marido, ven. marìo
Mancanza raddoppiam. fonosintattico: it. tosc. [a ‘llui], sett. [a ‘lui]*
Diversa distrib. toniche aperte e chiuse: it. tosc. bène, perché, sett. béne,
perchè*
Sibilanti intervocaliche e affricate dentali iniziali sempre sonore: it. tosc.
[kasa] e [‘kazo], sett. [‘kaza] e [‘kazo]; it. [‘tsio], sett. [‘dzio]*
Sibilanti sorde e sonore talora articolate in posizione più arretrata (quasi
palatale) in Emilia-Romagna: it. sospettavo, emil. shoshpettavo
Tendenza a [t ] > [ts] e soprattutto a [d ] > [dz], specie in Emilia: it. la cena,
la gente, emil.-romagn. la zena, la zente
Perdita dell’elem. occlusivo nelle affr. alveolari, specie in Emilia Romagna:
Gianluca Biasci
it. alzare, senza, emil.-romagn. alsare, sensa
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà settentrionali (2)
Uso di vocali turbate, specie in Lombardia: it. luna, lomb. lüna
Assenza quasi totale del pass. remoto: it. dieci anni fa andai in Svezia, sett.
dieci anni fa sono andato in Svezia *
Passaggio [a] tonica > [e] in Emilia: it. sale, emil. bologn. sèl
Caduta di suoni finali: it. cavallo, piem. caval
Frequente caduta di tutte le vocali atone, specie in Piemonte e soprattutto in
Emilia: it. ospedale, emil. spdèl
Qualche altra particolarità: - uso di giù e su postverbali (it. fare il letto, sett.
far su il letto)*; - articolo davanti ai nomi propri (tosc. Mario e la Valeria,
merid. Mario e Valeria, sett. il Mario e la Valeria)*; - frequente assenza di
non in frasi negative: (it. non ho visto nessuno, sett. ho visto nessuno)*
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà toscana
Gorgia, ossia pronuncia spirantizzata delle sorde intervocaliche [t], [p] e
soprattutto [k]: it. la casa, tosc. la hasa o la ‘asa (*)
Passaggio [d ] > [ ] intervoc.: it. [‘ad ile], tosc. [‘a ile]*
Passaggio [t ] > [ ] intervoc.: it. [ku’t ire], tosc. [ku’ ire]*
Passaggio [ls, ns, rs] > [lts, nts, rts]: it. [’falso], tosc. [‘faltso]*
Tendenza alla riduzione del dittongo uo: it. buono e uomo, tosc. bono e omo
Uso del si imperson. nella prima pers. verbale: it. noi andiamo, tosc. noi si va
Infiniti tronchi: it. andare a dormire, tosc, anda’ a dormi’
Uso dell’articolo davanti a nomi propri femmin.: it. Valeria, tosc. la Valeria *
Uso del congiuntivo invece dell’indicativo: it. loro vengono qui, tosc. loro
vengano qui
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà romana
Diversa distribuzione delle vocali toniche aperte e chiuse in alcune decine di
parole: it. trénta, cèntro, feróce, spòsa, rom. trènta, céntro, feròce, spósa *
Tendenza alla riduzione del dittongo uo: vedi toscano
Raddoppiamento di g: it. agile e la gente, rom. aggile e la ggente*
Raddoppiamento di b: it. roba e la busta, rom. robba e la bbusta*
Passaggio [t ] > [ ]: vedi toscano*
Passaggio [ls, ns, rs] > [lts, nts, rts]: vedi toscano*
Tendenza a pronunciare sorde tutte le sibilanti intervocaliche: it. [‘uzo],
rom. [‘uso]*, affiancata dall’ipersonorizzazione (it. [‘kasa], rom. [‘kaza])*
Lenizione (= semisonorizzazione) delle occlusive [p], [t], [k]: it. hai capito? in
rom. pronunciato quasi hai gabido? (*)
Diversa distrib. delle iniziali rafforz. (dipendenti o no dal RF): it. tosc. da ttutti,
come vva?, di più, la chiesa, rom. da tutti, come va?, di ppiù, la cchiesa *
Degeminazione della laterale nelle prep. artic. e in quello: it. della, quello,
rom. dela, quelo *
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà romana (2)
Ulteriore sviluppo del precedente fenomeno, fino alla caduta della laterale
degeminata: it. della casa, quello scemo, rom. daa casa, quoo scemo
Scempiamento di rr : it. guerra, rom. guera
Passaggio di nd a nn: it. mondo, andiamo, rom. monno, annamo
Passaggio di l preconsonantica a r: it. alto, il pozzo, rom. arto, er pozzo
Infiniti tronchi: vedi toscano; e inoltre gli allocutivi: it. Francesco, rom. France’
Passaggio della laterale palatale a jod: it. figlio, moglie, rom. fijo, moje
Passaggio di i a e nelle partic. proclitiche: it. si fa, mi dai, rom. se fa, me dai
Uso di stare per essere: it. la mela è sul tavolo, rom. la mela sta sul tavolo *
Uso dei vb. pronom. intensivi: it. ho mangiato, rom. mi sono mangiato *
Quanto per come in esclam. con entità non numerabili: it. come sei bella!,
rom. quanto sei bella! *
Uso di a invece che in con gli odonimi (nomi di piazza, via, ecc.): it. vado in
via Po, abita in piazza Cavour, rom. vado a via Po, abita a piazza Cavour
*
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà meridionali
Diversa distrib. toniche aperte e chiuse. In partic. toniche chiuse in sillaba
aperta e aperte in sill. chiusa (it. còsa e vérde, merid. cósa e vèrde), con
costante apert. della tonica nei suffissi avverb. (it. finalménte, merid.
finalmènte). (Vocalismo peculiare in siciliano) *
Chiusura della tonica nei dittonghi ascendenti: it. pièno e fuòri, merid. piéno
e fuóri. In Campania (e Molise) [j] e [w] si vocalizzano: [pi’eno], [fu’ori] *
Passaggio [t ] > [ ]: vedi toscano*
Passaggio [ls, ns, rs] > [lts, nts, rts]: vedi toscano*
Pronuncia delle sibilanti intervocaliche: vedi romano*
Lenizione: vedi romano *
Raddoppiamento di g: vedi romano *
Raddoppiamento di b: vedi romano *
Diversa distribuzione delle iniziali rafforzate: vedi romano *
Troncamento negli infiniti e negli allocutivi: vedi romano
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà meridionali (2)
Passaggio della laterale palatale a jod: vedi romano (*)
Pronuncia della <i> grafica dopo palatale sorda, spec. in Campania: it.
[so’t ale], camp. [so’t iale] (*)
Vocale finale spesso indistinta; it. Napoli, napol. Napulə
Sonorizzazione dopo nasale: it. ampio, merid. ambio
Palatalizzazione della sibilante davanti a velare o labiale: it. a[s]petto, merid. a[ ]petto
Passaggio di r a d: it. madonna, dopo, merid. maronna, roppə
Passaggio di b a v: it. bacio, erba, merid. va ə o vasə, jervə
Passaggio di nd a nn: vedi romano
Alla g palatale italiana tende a corrispondere j: it. giornata, fugge, merid.
jurnata, fuje.
A [pj] italiano tende a corrispondere [kj]: it. piove, più, merid. chiove, chiù
Gianluca Biasci
Principali caratteristiche fonetiche e
morfosintattiche: varietà meridionali (3)
Uso di stare* e tenere per essere e avere, spec. in Campania: it. la mela è
sul tavolo, nap. la mela sta sul tavolo; it. ho sonno, nap. tengo sonno
Uso di voi come allocutivo di cortesia, spec. a Napoli: it. come sta?, nap.
come state? (*)
Uso di a invece che in con gli odonimi: vedi romano *
Freq. uso dell’accus. preposiz.: Hai visto Luca?, merid. Hai visto a Luca? (*)
Uso dei verbi pronominali intensivi: vedi romano *
Uso di quanto in luogo di come: vedi romano *
Gianluca Biasci