design, quelle icone vintage

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design, quelle icone vintage
Lunedì 23 gennaio 2012
Speciale Casa
di MELANIA GUIDA
D
a terra e a luce diretta, «Coupè» è
una lampada con base in metallo
verniciato e asta cromata, progettata nel 1967, dal quel genio di Joe
Colombo. Un gioiellino. Come i pezzi le
lampade «scultoree» firmate dal giapponese Ko Isao Yajima, eclettica figura scomparsa nel 2006 , conosciuto anche per i suoi
interventi grafici nel mondo fashion degli
anni ’80-’90. O come il guantone «Joe», ironico e spaesante fuoriscala, progettato da
De Pas, D’Urbino e Lomazzi per Poltronova
nel 1971, la caffettiera Carmencita, disegnata negli anni 70 da Marco Zanuso per Lavazza fino o all’imitatissimo Arco (la Flos ha
vinto la causa contro il made in China) la
lampada-scultura progettata da Achille e
Pier Giacomo Castiglioni nel 1962 per Flos,
che in quasi 50 anni di produzione ha cambiato soltanto la componente elettrica.
Pezzi unici, spesso introvabili o fuori
produzione firmati da grandi designer come Pesce, Castiglioni, Mari, Nelson o Eames. In una parola «Vintage». Ovvero
d’epoca, d’annata, una via di mezzo tra il
moderno e l’antico: l’ultimo trend in fatto
di design. Una moda contagiosa e un filo
snob il cui successo deriva dal fatto che
l’oggetto del vintage ha il suo surplus nel
fatto che deve cercato, rintracciato, scoperto. Magari il più delle volte è anche inutile,
ma trasmette molte informazioni sulle persone che un tempo lo hanno posseduto.
C’è chi si scatena in una vera e propria va a
caccia all’«usato griffato», (dalle aste ai
mercatini, passando per le vendite sul
web) fino a scovare l’oggetto più raro dove
l’usura non è più un difetto, anzi diventa
un valore aggiunto. Non è un caso che spinti dalla vintage-mania, le aziende propongano ri-edizioni (da «Sacco» di Zanotta a
«Bocca» di Gufram) o nuovi prodotti che,
per colori e forme, richiamano gli anni passati, come il frigo Fab28 di Smeg, dalle linee bombate e tinte brillanti. Basti pensare
alla celebre inossidabile «Brionvega», il cubo-radio che non smette di sedurre o alla
«Cone Chair» (1959) di Verner Panton. Tra
una riproduzione e un pezzo originale c’è
la differenza che alimenta bramosie da collezionismo. Vuoi mettere il fascino di
un’autentica «861»? La sedia disegnata nel
1965 da Joe Colombo è di fatto la prima sedia industriale realizzata con stampa ad
iniezione su un unico stampo. Che significa un unico pezzo di plastica realizzato in
serie proprio come la tendenza del momento in fatto di arredamento iniziava a richiedere. Esteticamente bella ma anche con delle innovazioni progettuali che la rendono
pratica e funzionale. Il cilindro della gamba tagliato a metà in modo che sia possibile accostare più sedie della stessa tipologia
DESIGN, QUELLE
ICONE VINTAGE
l'una all'altra e gli incavi presenti nelle
gambe posteriori che permettono di impilare fino a tre sedie l'una sull'altra senza alcun tipo di difficoltà. Accorgimenti che sono tra le prime soluzioni salva- spazio della storia del design, soluzioni che iniziano
a prendere il sopravvento con il cambiamento delle abitazioni e che ancora oggi sono indispensabili per riuscire a vivere i nostri ambienti nel miglior modo possibile.
Senza dimenticare il caratteristico foro centrale dello schienale che consente di spostare la sedia con estrema semplicità e, nel caso di utilizzo esterno, di far scivolare velocemente l’acqua piovana per un’asciugatura più rapida della plastica. Un’ingegnosa
progettazione per un’autentica icona degli
anni ’60 che ha lasciato un segno indelebile nella storia del design.
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Lunedì 23 Gennaio 2012 Corriere del Mezzogiorno
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SOLUZIONI TECNOLOGICHE
LE CASE DEGLI ITALIANI?
DIVENTANO «INTELLIGENTI»
Cresce il numero degli appartamenti hi-tech,
sistemi domotici che garantiscono il risparmio
e aiutano a migliorare la qualità della vita
N
ell’era di internet e della connessione totale, anche il concetto di abitare sembra
essere radicalmente cambiato. Non solo
la tecnologia è entrata ormai nelle nostre case con materiali moderni e sempre più elaborati, ma anche da un punto di vista strettamente funzionale l’automazione è ormai una realtà capace di incidere positivamente sulla nostra vita
quotidiana. Grazie alla domotica, oggi giorno gli
appartamenti possono essere dotati infatti di
computer in grado di gestire ogni dettaglio. Dall’accensione delle luci al riscaldamento, dalla tv
alla sicurezza, tutto può essere demandato all’intelligenza artificiale.
Naturalmente, i gradi di automazione possono
essere i più svariati, ma in ogni caso il risparmio
è garantito. Grazie all’impiego di computer e sensori, infatti, la nostra casa può regolare il funzionamento dell’impianto di riscaldamento, scegliendo per noi la temperatura ideale. In questo modo
si evitano inutili sprechi e si riducono i consumi.
Allo stesso modo il sistema domotico può comandare alla caldaia anche l’orario di accensione o,
per esempio, all’impianto d’aria condizionata di
umidificare l’ambiente. E ancora, monitorando i
nostri spostamenti nell’appartamento, il sistema
potrà accendere o spegnere una luce per evitare
consumi inutili. Grazie a soluzioni particolarmente avanzate che sfruttano internet, si possono poi
demandare al computer anche le più comuni funzioni domestiche. E presto arriveranno sul mercato anche dei frigo che capaci di «osservare» le nostre abitudini alimentari e fare, tramite web, la
spesa al posto nostro. Un buon esempio di ciò che
ci si può aspettare in un prossimo futuro è rappre-
sentato dal frigo «Rf4289», un nuovo modello
con touch screen e connessione WiFi integrata
presentato da Samsung. Fra le funzioni più interessanti l’avviso della scadenza dei cibi e la possibilità di regolare la temperatura in remoto, ma anche la possibilità di collegarsi con Google Calendar e di scaricare ricette.
La connessione al web permette di accedere ai
propri social network preferiti, ma anche di ascoltare musica o vedere video. Inoltre, è possibile
scrivere piccoli note digitali o controllare le previsioni del tempo. E sono sempre più gli italiani
che scelgono soluzioni domotiche, tanto che ormai quasi il 60 per cento degli immobili di nuova
costruzione ha perlomeno un elemento di automazione che permette di risparmiare fatica, ma
soprattutto soldi. Già, perché secondo quanto calcolato dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it, che ha
analizzato gli oltre 700 mila annunci italiani pubblicati sul suo sito, a fronte di una spesa iniziale
che, a seconda di quanto si voglia automatizzare
può variare dai 10 mila ai 50 mila euro, il risparmio sulla bolletta può arrivare fino al 20 per cento. L’automatizzazione degli ambienti del vivere
quotidiano comprende elementi di domotica di
base.
Si va dalla climatizzazione ai sistemi d’apertura
e di chiusura automatica di porte, finestre, tapparelle e tende da sole. E ancora, elementi più complessi (e quindi più costosi) come antifurti e strumenti di telesorveglianza, di coordinamento per
il funzionamento degli elettrodomestici e per la
distribuzione dell’energia elettrica, anche in caso
di emergenza. Se si osservano i dati nello specifico, si può vedere come la domotica di base rappre-
Ci pensa il frigo
Samsung ha presentato
il suo frigo con touch screen
e WiFi integrato. Fra le funzioni,
l’avviso della scadenza dei cibi
e la possibilità di regolare
la temperatura in remoto
Temperatura ideale
Con speciali sensori
è possibile affidare
al computer la gestione
del riscaldamento,
mantenendo sempre
la temperatura ideale
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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 23 Gennaio 2012
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Lo staff della Knx Italia radunato
in occasione della premiazione
avvenuta a Milano
Un tram personalizzato con il logo Knx
che ha effettuato il tour
partendo da Piazza Castello
La manifestazione
Knx, un premio
per il progetto
della Federico II
A
senti il 43 per cento delle automazioni sul territorio nazionale, mentre quella avanzata arrivi al 16
per cento.
Ancora maggiori sono i numeri delle grandi città, dove se la domotica avanzata è presente nel 18
per cento degli immobili di nuova costruzione
quella di base è presente nel 45 per cento. Ancora
meglio nelle metropoli del Nord Italia, dove le percentuali salgono rispettivamente al 21 per cento e
al 49 per cento. La regione italiana più domotica,
secondo l’analisi di Immobiliare.it, è il Trentino
Alto Adige, dove il 78 per cento degli immobili di
nuova costruzione ha almeno un elemento di domotica di base o avanzata. A seguire si trovano la
Valle d’Aosta (63 per cento), il Veneto (61 per cento), la Lombardia (60 per cento) e il Piemonte (55
per cento). Anche al Sud, dove ancora si è lontani
dal poter vantare una giusta proporzione di immobili «intelligenti», a piccoli passi la demotica
comincia prender piede.
Raffaele Nespoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
d un anno dalla celebrazione del ventennale
della nascita del protocollo Knx,
l’associazione Knx ha riservato la possibilità di
visitare gli angoli più suggestivi della città di
Milano con il tram Knx: una vettura
personalizzata che ha effettuato il tour partendo
da Piazza Castello. Nel corso della serata si è
svolta la premiazione della prima edizione del
Premio Knx Italia. Sono stati premiati i migliori
progetti realizzati nel nostro paese, che si sono
distinti in termini di innovazione ed eccellenza
realizzativa in tre differenti categorie: «Miglior
Progetto per l'Efficienza Energetica», «Miglior
Progetto per il Sociale» e «Miglior Progetto
Italiano». Tra i premiati anche il progetto della
Facoltà di Biotecnologie dell’Università degli
Studi di Napoli Federico II. Un riconoscimento
assegnato per la lungimiranza. Il primo
componente dell’installazione fu implementato
infatti nel 1991 con Ets 1.1, l’ultimo nel
novembre 2011 con Ets4: tutti prodotti
comunicanti sullo stesso protocollo da 20 anni.
L’installazione riguarda 4 facoltà con 4
complessi differenti dislocati in quattro siti
diversi della città; 10 mila punti monitorati su
52 linee.
R. Nes.
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Massimo Valeri, presidente
della Konnex Italia
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Lunedì 23 Gennaio 2012 Corriere del Mezzogiorno
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CASE E SOLDI
A fianco, il cuore del Vomero: via Scarlatti:
qui sopra, ville a Posillipo: sono due tra le zone
più costose per affitto e acquisto
di appartamenti in tutta la città di Napoli
IL MUTUO E LO SPREAD
tate e con esse le compravendite immobiliari. I clienti
infatti non pagano tassi base, ma valori ben più alti
perché a tali parametri si somma il «ricarico» sui tassi
applicati dalle banche sia che si parli di mutui a tasso
fisso, sia che si parli di mutui a tasso variabile. Un
ricarico spesso molto salato con il risultato che agli
spread attuali , che si aggirano in media al 3,5 per cento, la casa costa il doppio dell'importo richiesto
Lo rivela la simulazione dell'ufficio studi idealista.it che ha preso in considerazione l'ipotesi di un
mutuo acquisto prima casa trentennale per un importo di 150mila euro. Come risulta dalla tabella, agli
Come orientarsi tra prestiti e affini
in tempi di crisi finanziaria globale
Una guida per non rimetterci «le penne»
I
l tema è molto tecnico, ma alzi la mano chi non
ha mai pensato di accedere ad un mutuo per acquistare la casa dei propri sogni. Se non proprio
a Posillipo, o nel centro di Chiaia, o al Vomero,
almeno in una zona piacevole e centrale.
Agli Spread attuali, però, una casa costa il doppio.
Il sito idealista.it ha simulato le rate da pagare su un
mutuo da 150.000 euro, su base trentennale, e ha rilevato come la quota interessi agli spread attuali (in media 3,5 per cento) arriverebbe a superare l’importo
erogato.
Sono gli effetti del credit crunch, destinato a rallen-
tare il mercato immobiliare, come è già stato affermato in sede di previsioni elaborate per l’anno 2012.
Tuttavia una maggiore negoziabilità del prezzo degli immobili può rendere l’acquisto particolarmente
allettante. Questo è il motivo per cui il sito ha pensato di fornire a chi acquisterà casa nei prossimi mesi
anche alcuni consigli per stipulare un mutuo senza
incorrere in brutte sorprese. La banca centrale europea non ha toccato i tassi d’interesse, fermi all’uno
per cento, praticamente ai minimi storici, ma negli ultimi mesi gli istituti di credito hanno alzato gli spread
così le erogazioni di mutui sono notevolmente rallen-
La simulazione
Agli spread attuali la casa costa il doppio
dell'importo richiesto; lo rivela la simulazione
dell'ufficio studi idealista.it per un mutuo acquisto
prima casa trentennale, importo di 150mila euro
spread attuali il totale degli interessi sul mutui da rendere alla banca supererebbero l'importo richiesto.
Sempre dallo schema si osserva che rispetto agli
spread in condizioni «normali» - tra l'1 e l'1,5 per cento - lo stesso immobile, acquistato ai tassi attuali verrebbe a costare tra il 40 e il 50 per cento in più rispetto a quanto sarebbe costato ad esempio nel marzo
2010, con il mix ideale tra euribor e spread, mentre
per il fisso il periodo migliore è stato l'autunno 2011,
con irs anche sotto il 3 per cento e offerte di alcune
banche al 4 per cento di tasso fisso finito.
Per Vincenzo De Tommaso, dell'ufficio studi di idealista.it, «per chi intende chiedere un mutuo sono
tempi difficili, anche per quei potenziali acquirenti
che hanno tutte le credenziali per accedervi. Dall'altro
lato però il mercato presenta offerte allettanti con
una alta negoziabilità. E allora — aggiunge — a chi
nei prossimi mesi comprerà casa consigliamo di finanziare importi mai maggiori del 50 per cento del
valore dell'immobile; comparare le offerte di più istituti di credito; prestare attenzione ai piani di rimborso tenendo d'occhio l'euribor nel caso del mutuo a tasso variabile; per evitare che quando questo salirà la
rata non diventi insostenibile; vagliare altre soluzioni
come il variabile con il cap o il tasso misto».
A. P. M.
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Ecco come è possibile allestire una casa risparmiando, senza però farsi ingannare da «falsi» e «imitazioni» di pezzi pregiati
Farsi belli senza spendere troppo
È
Tappeti
Meglio rinuciare al «persiano»
se deve essere un’imitazione: preferibile
un pezzo moderno, anche Ikea
Oggettistica
Un vaso d’argento è bello comunque,
ma se si deve optare per un’imitazione
in silver, allora meglio un cesto in vimini
possibile allestire una casa risparmiando? Un
po’ sì, un po’ no. Ci sono cose sulle quali non
si può assolutamente fare ecomonia, a partire dai lavori. Ammodernare l’impianto idraulico,
elettrico, mettere in piedi un parco luci decente e
una rete di riscaldamento o condizionamento all’altezza della situazione non è uno spreco, ma un
investimento importante e ineludibile.
Pensare di provvedere in seguito è solo una utopia. O ci si ritroverà con i rubinetti vecchi per anni
o, peggio, si dovrà cambiarli necessariamente
rompendo mattonelle, tubi e scrostando intonaco
e pittura.
Da questa base, solida e concreta, si può poi articolare un ragionamento. Il parquet dei vostri sogni costa troppo? Tranquilli, ci sono variazioni sul
tema meno costose, certamente meno belle, che
possono comunque ben figurare. Vi piacciono i
tappeti persiani, ma dovete scegliere fra l’acquisto
di un esemplare originale tessuto a mano e la cucina? Passate oltre, acquistare una bella cucina e per
il tappeto pazienza. Non pensate però di buttarvi
su qualche becera imitazione. Meglio sopperire
con un modellino acquistato in uno dei negozi del
grande colosso svedese di arredamento, o in qualche altro negozio di design a basso costo. Che sia
un pezzo colorato, spiritoso, senza troppe pretese.
I falsi, nell’abbigliamento e nell’arredamento, sono da bandire. Anche l’antico fasullo è una cosa da
piangere. Fa coatto senza speranza. Dunque, se volete un arredamento bello e a costi contenuti, tenetevi sul moderno. I rischi sono minori, le figuracce ridotte a zero, lo stile salvato.
In una casa minimal, per rendere l’atmosfera
più calda si può giocare sui colori. Una parete a
contrasto — che si può realizzare anche con
un’opera di bricolage — è una idea vincente. Arancio, blu, giallo sole, un azzurro caldissimo le tinte
giuste per trasformare una stanza e per isolare alcuni angoli. Strategia indispensabile quando si ha
a disposizione una quadratura limitata.
E, a proposito di escamotage utili per ampliare
gli spazi, non bisogna sottovalutare le luci. Un angolo da lettura, un angolo salotto, lo spazio pran-
Interno con lampada
zo e, in cucina, riflettori sui fornelli o sul lavabo...
L’importante è non cedere, per alcun motivo, alla
tentazione dei neon freddi. Quelli caldi sono minimamente più accettabili ma la soluzione più giusta sono le lampadine a basso consumo che abbiamo comunque una luce d’atmosfera, Ai faretti
non si dovrebbe mai rinunciare, creano un notevolissimo effetto. E non si dovrebbe mai rinunciare
neanche alla consulenza di un esperto. Le luci sbagliate possono rovinare un appartamento in maniera definitiva.
Si può senza dubbio risparmiare sulle tende.
Quelle davvero belle costano tantissimo e quelle
di fascia media sono improponibili, tolgono tanta
luce e fanno molto alberghetto. Insomma c’è una
sponda bohemien cui aderire con slancio per fare
a meno di questo pezzo dell’arredamento.
In linea di massima è sbagliato avere in casa la
versione mini di pezzi che non ci si può permettere. Un bel vaso d’argento, che fa la sua figura in
qualsiasi casa, ha una sua indiscutibile personalità. Una coppetta di silver è di molti punti indietro
rispetto ad un bel cestino di raffinata paglia.
Il principio è concedersi il massimo di quello
cui si può ambire. Il risultato sarà perfetto: una eleganza sofisticata, appena un po’ negletta, disinvolta e non inutilmente pretenziosa. E a costi abbordabilissimi.
Anna Paola Merone
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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 23 Gennaio 2012
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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 23 Gennaio 2012
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GUIDA ALL’ACQUISTO
Fare la scelta giusta
CONSIGLI E PICCOLE REGOLE
Sul web e in edicola
PER COMPRARE IN SICUREZZA
Dal quartiere alla rumorosità, dal posto auto agli impianti domestici:
ecco gli aspetti che è bene considerare per trovare un appartamento
I
n tempi di crisi economica e mutui
sempre più inaccessibili comprare casa è diventato veramente difficile, e
per molti l’acquisto resta solo un sogno nel cassetto. Ad ogni modo, che si decida di vivere in fitto o che si scelga di diventare proprietari, alcune piccole regole e
qualche segreto possono sempre tornare
utili per non correre rischi, e soprattutto
per non trovarsi in qualche pasticcio. Una
delle prime cose a cui fare attenzione è la
scelta del luogo. È ovvio che una casa ben
collegata, e che magari si trovi in una zona
non eccessivamente periferica, sarebbe
l’ideale. Ma, si sa, più ci si avvicina al centro più il prezzo al metro quadro sale.
Quale che sia la scelta, una volta individuato il quartiere giusto meglio girare un
po’ nei dintorni per avere anche una prima
idea sul posizionamento dei servizi essenziali: trasporti pubblici, negozi supermarket o scuole, e la loro distanza dalla futura abitazione. Per la futura casa sarà anche bene tenere in considerazione la possibilità di parcheggio, altrimenti ci si potrebbe trovare a dover sostenere il costo, e le
seccature, di un posteggio privato. E i costi
sono tutt’altro che irrisori. Dunque, se l’appartamento non dispone anche di un garage, è bene cercare di avere le idee chiare
sulla disponibilità di posti auto in strada.
Passando poi all’abitabilità, una delle
prime cose da tener presente è certamente
la luminosità della casa che si sta pensando di acquistare, oltre naturalmente al numero delle stanze che deve essere congruo
al numero dei componenti della famiglia.
Se è vero che una casa eccessivamente piccola può rendere la vita particolarmente
difficile a chi la abita, altrettanto vero è
che troppi metri quadri sono difficili da gestire, a meno che non si disponga di un
piccolo aiuto nelle faccende domestiche.
Non meno importante è poi valutare la
tranquillità dell’appartamento. Per poter
capire bene, il modo migliore è certamente quello di visitare più volte la casa, in diverse ore della giornata, e specialmente in
quelle «di punta». Solo così sarà possibile
avere il quadro della situazione. Occhio anche all’eventuale presenza di locali notturni nei paraggi, poco visibili durante il giorno ma potenzialmente distruttivi per il riposo durante la notte. Per «allontanarsi il
più possibile» dal caos della strada, se ce
n’è la possibilità, si può scegliere un appartamento che sia all’ultimo piano del palazzo. In questo caso però non si dovrà di-
menticare di verificare attentamente, preferibilmente con il sostegno di un esperto,
le condizioni del solaio e del rivestimento
che impermeabilizza il tetto. Molto spesso, infatti, i soffitti hanno problemi di infiltrazioni d’acqua e di umidità. Inutile dire
che una disattenzione potrebbe costarci
cara, oltre ad impegolarci in interminabili
cause condominiali. Al momento del sopralluogo nella potenziale nuova casa bisogna poi studiare bene lo stato degli impianti idraulici ed elettrici. Certo, non sempre è facile capirlo se non si ha un occhio
allenato e per questo ci si può affidare ad
un tecnico di fiducia. Si pagherà qualcosa
per il sopralluogo ma, è garantito, si tratta
di soldi ben spesi. Solitamente, negli appartamenti ristrutturati di recente, tubi e
cavi sono collocati sotto il pavimento. Il
che facilita anche quando si arreda, visto
che in questo modo non si rischia di bucare inavvertitamente un tubo, allagando
l’appartamento ancor prima di aver finito
i lavori di ristrutturazione. Non meno importanti per la decisione finale sono poi
gli accertamenti sullo stato dell’immobile.
A volte prezzi convenienti possono nascondere insidie anche da questo punto di
vista. E allora, meglio accertarsi che sulla
casa non gravino ipoteche. Per allontanare ogni dubbio basta verificare personal-
mente all’Ufficio del registro ipoteche utilizzando nome, cognome e data di nascita
del venditore, verificando appunto se sono state registrate ipoteche a suo carico.
Per mettersi al riparo da possibili truffe si
può decidere di affidarsi ad un mediatore
immobiliare, costerà qualche euro in più,
ma il risultato almeno è garantito. In linea
di massima, insomma, il principio resta
sempre lo stesso: meglio spendere un po’
del proprio tempo e del proprio denaro
che trovarsi in spiacevoli situazioni. Per
quel che riguarda i mediatori immobiliari,
Servizi essenziali
Per valutare correttamente il nuono
appartamento è necessario prima di tutto
capire quanto siano distanti servizi essenziali
come trasporti, farmacie e alimentari
Una buona esposizione
Tra i tanti fattori che non possono essere
trascurati l’esposizione alla luce solare
è forse il più importante. Solo così
le stanze saranno al riparo dall’umidità
comunque, presto sarà introdotto il «patentino» a garanzia della professionalità e
del servizio offerto. Le nuove regole contenute nel decreto del Ministero dello Sviluppo entreranno in vigore a 120 giorni
dalla sua pubblicazione, che dovrebbe avvenire il 12 di maggio 2012. Il decreto regola l’iscrizione dei nuovi soggetti che si
affacciano sul mercato, la verifica dei requisiti per l’accesso alla professione (quella iniziale e quella periodica, almeno ogni
quattro anni) e l’aggiornamento necessario della posizione per i mediatori che già
operano nel settore.
Al centro delle novità c’è la «Scia», segnalazione certificata di inizio attività dopo la quale si può iniziare a operare immediatamente: se il mediatore esercita in più
locali deve presentare una «Scia» per ciascuna sede operativa, dove dev’essere
sempre nominata una persona con gli stessi requisiti del titolare.
Solo dopo aver controllato tutto nel minimo dettaglio si potrà finalmente passare
alla firma del contratto e brindare, a questo punto con serenità, al nuovo acquisto.
Insomma, meglio fare una scelta oculata,
seguendo qualche piccola regola, che ricordare con amarezza il giorno dell’acquisto.
Raffaele Nespoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per trovare la casa giusta
si può far ricorso ad
agenzie che lavorano nel
settore immobiliare. Ma,
per chi invece preferisce
la trattativa diretta,
esistono ormai diverse
opportunità e servizi. Con
la diffusione di internet
sono nati infatti molti siti
che garantiscono un
contatto immediato tra
chi desidera vendere e chi
invece ha l'esigenza di
acquistare; la rete è
sempre più lo strumento
preferito per mettere in
contatto i privati tra loro.
Se è vero che i portali più
visitati sono comunque
quelli di note agenzie
immobiliari, spulciando
meglio nel web si trovano
molti «luoghi» dove
trovare buone
opportunità. Fra questi il
sito casetraprivati.com,
totalmente gratuito e
senza agenzie immobiliari.
Un’esperienza simile è
quella del sito
casedaprivati.it. Ci sono
poi siti molto pubblicizzati
come subito.it, casa.it e
tanti altri che,
gratuitamente o a fronte
di piccole somme, danno
la possibilità di pubblicare
un annuncio. Infine,
anche sul famoso eBay si
possono inserire e trovare
annunci interessanti. Al di
là del mezzo informatico
resta poi i più tradizionali
giornale immobiliari.
Infatti, nonostante
internet, i giornali di
annunci restano uno degli
strumenti privilegiati per
chi cerca casa.
Secondamano, 190mila
copie diffuse la settimana
dalle sue 18 edizioni, è il
leader nel Nord Italia;
Porta Portese, invece, è il
bisettimanale di annunci
più venduto a Roma. In
entrambi i casi gli annunci
immobiliari
rappresentano oltre il 50
per cento del totale; una
cifra che è scesa
leggermente negli ultimi
mesi con la crisi
dell’immobiliare. Sia
Secondamano sia Porta
Portese, inoltre, hanno
anche siti internet.
R. Nes.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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CREATIVITÀ
Il progetto
I
In giardino
il museo
apparente
Non solo in casa ma anche
in giardino. È l’idea del
Museo Apparente, lo
spazio espositivo
realizzato da Corrado
Folinea nel giardino della
sua casa nel centro di
Napoli in vico Santa Maria
Apparente 17. Gestito
insieme ad altri giovani
artisti, Museo Apparente
ospita residenze e progetti
espositivi di talenti
nazionali ed
internazionali. Come
lascia intendere il nome,
si tratta di un museo solo
apparente, privato, e per
questo privo di regole
fisse e aperto a linguaggi
plurimi. Il «museo» è in
realtà una piccola
struttura in legno, che
ospiterà di volta in volta
opere pensate
appositamente per lo
spazio. (F. M.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
n principio fu il Supportico Lopez,
la homegallery di Gigiotto Del Vecchio aperta nel bel mezzo del rione
Sanità dove la scena emergente internazionale si dava appuntamento per
mostre e festini. Se attualmente, e con
lo stesso nome, lo spazio opera a Berlino come vera e propria galleria codiretta da Del Vecchio con Stefania Palumbo,
la tradizione delle case-museo non si è
esaurita a Napoli, dove continuano a nascere spazi ibridi destinati ad uso tanto
abitativo quanto espositivo.
Su questa scia l’architetto Antonio
Martiniello ha adibito già da alcuni anni il proprio studio di architettura in via
Foria, nello storico palazzo settecentesco, a contenitore della propria collezione d'arte, nonché a spazio espositivo da
condividere con amici e appassionati.
Una scelta topografica non casuale visto
che la città rappresenta per lui «uno scenario di grande fermento della vita artistica e culturale ancora intatto dalla
standardizzazione del gusto». Affatto
standardizzati sono anche gli arredamenti dello «studio - abitazione» di
Martiniello che, per i suoi interni, disabitati da circa novant’anni e di cui non
ha voluto alterare l’interpretazione ottocentesca preesistente nonostante i lavori di restauro, ha scelto di coniugare volte e affreschi con elementi d'arredo minimal e vintage, tutti rigorosamente di
design. L’ampia metratura e la passione
per l’arte contemporanea di cui colleziona ed espone opere rendono così lo
«Studio Keller» una perfetta location
per condividere feste e cocktail. Comun
denominatore delle homegallery resta
la spettacolarità degli spazi. Fa un certo
effetto, ad esempio, ritrovarsi in un loft
newyorkese nel bel mezzo dei Quartieri
Spagnoli. Sembra un inno allo spazio
proprio là dove tutto è ressa, vicoli stretti e sovrappopolati. Si tratta de La Casaforte S.B., spazio attiguo alla Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli,
che fra resti di un chiostro cinquecentesco e di un successivo padiglione industriale ospita opere e produzioni artistiche. Come svela il cortile, la Casaforte è
circondata da una stratificazione di altre abitazioni, sembra però tutta rivolta
HOMEGALLERY
CHE PASSIONE
verso l'interno, dall'atmosfera ovattata
e tutt'altro che partenopea. «È la trasversalità l'elemento fondante dello spazio», spiega Valeria Borrelli convinta
che «in un’area compressa come quella
del centro di Napoli lo spazio stesso acquista un valore in senso assoluto». Cemento e vetrate per i mille e trecento
metri quadri destinati da Antonio Sacco
e Valeria Borrelli ad uso abitativo per la
loro famiglia, e a contenitore di creatività. Architetto e fotografo lui, videasta indipendente lei, con i loro due figli accolgono artisti e performer interessati a
confrontarsi con lo spazio. Sull'ampio
volume centrale inondato di luce naturale, si aprono così gli spazi privati: due
camere da letto, bagno e cucina dove
Antonio e Valeria vivono coi loro bambini di tre e un anno. Una manciata di gradini conducono a quello che era il refettorio del convento e che oggi è spazio-teatro-galleria. Tagliato il nastro
con la mostra-happening del fotografo
francese Henry Pessar incontrato per caso un giorno al Museo nazionale e con
cui la giovane coppia ha costruito negli
ultimi mesi il progetto «Memoires». Un
altro volume sotterraneo collegato a
una cisterna (ancora in parte da esplorare), e destinato anch'esso alla produzione artistica, completa la Casaforte che si
apre anche all'ospitalità di artisti di passaggio e turisti colti e curiosi interessati
a condividerne il progetto. Il prossimo?
Restaurare gli affreschi tardo cinquecenteschi nelle lunette dell'antico accesso
al chiostro, oggi corridoio-ingresso alle
abitazioni del civico 4 della piazzetta.
«Il nome Casaforte riprende in qualche
La Casaforte
modo la Fortezza nascosta di Akira Kurosawa, ci piaceva trasmettere l’idea di
un posto nascosto, ma fortemente ancorato al territorio», spiega Valeria. È casa
e cantiere di idee e progetti, incluso il
«Bed in art» ovvero l’accoglienza di artisti per produzioni site-specific. Sorprende il silenzio nonostante la stratificazione di abitazioni di ogni tipo che circondano lo spazio.
Diverso il progetto della Dafna Home
Gallery, spazio espositivo aperto nel
2010 nella casa-studio dell’artista Danilo Ambrosino che, insieme all' architetto Anna Fresa ha trasformato la propria
abitazione in una galleria dedicata all'arte contemporanea. Dafna, così, sorge a
Napoli al primo piano del Palazzo settecentesco dei Principi Albertini di Cimitile ed i suoi suggestivi spazi monumentali sono stati adeguati ed attrezzati per
l'esposizione di opere d'arte, nonchè
per installazioni multimediali e video-art. L’inaugurazione dello spazio è
avvenuta il 6 giugno 2010, con la prima
tappa di Home Gallery Open Project,
un'iniziativa che coinvolge un network
di home galleries nazionali ed internazionali, in uno scambio di locations ed
artisti, finalizzato all'implementazione
di un mercato crescente che vede come
protagonista una nuova tipologia di visitatore e collezionista, diverso dall'abituale frequentatore di gallerie. «La homegallery è infatti un nuovo concetto
di spazio espositivo nel quale il gallerista, l’artista ed il pubblico si relazionano in un’atmosfera conviviale e friendly, che rende il rapporto con le opere
d'arte più accessibile e diretto, avvicinando sempre più persone all'arte contemporanea», spiega Ambrosino.
Che sia una prima di teatro o un post
vernissage al Madre non importa: il notaio Sergio Cappelli ama aprire la sua casa-museo condividendo i preziosi tasselli della sua collezione d'arte contemporanea. Nella splendida cornice di Villa Lauro, ha sede così quella che più volte è stata definita una «casa hollywoodiana» per la magnificenza degli arredi
e l'ecletticità degli accostamenti.
Fuani Marino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
È l’elemento d’arredo più amato, centro della vita familiare e sociale, oggi anche «tecnologico»
D
a semplice elemento d’arredo a protagonista indiscusso delle zone living, il divano ha modificato nel
corso degli anni il proprio status. Quello
moderno, per antonomasia, si differenzia
dal divano classico per sedute ampie e
schienali più bassi, anche se per accogliere esigenze diverse le case produttrici propongono sedute con doppi schienali, incontrando così i diversi bisogni. Infatti,
funzionalità ed estetica, sono oggi il mix
vincente: seduti profonde per posizioni
più informali, schienali più bassi per donare eleganza. Accanto ai divani angolari,
le cui composizioni risolvono quasi da sole l’arredamento di un soggiorno, trovano sempre più spazio le soluzioni componibili per la loro grande versatilità. Ciò
rende il divano un eterno camaleonte, in
grado di cambiare aspetto a seconda delle
dimensioni, dei tessuti, dei colori e delle
finiture.
Punto d’incontro tra la casa e l’arredamento, il divano è oggi concepito con
strutture sempre più ampie e lineari, con
forme essenziali in grado di unire l’uomo
al suo ambiente e non solo, ma farlo sentire pienamente a suo proprio agio grazie
anche agli innumerevoli optional che il divano moderno propone, migliorando la
qualità della vita. Belli e pratici, questi sono i divani moderni: facilmente sfoderabili e lavabili, personalizzabili nelle forme e
finiture. Articolo sempre più al centro della scena, dominante incontrastato dell’ambiente soggiorno, il divano si contraddistingue così come uno dei complementi d’arredo più confortevoli e indispensabili per il relax quotidiano. Leader nel settore resta la linea Divani&Divani di Natuzzi, proposta dall’azienda di Massimiliano
Barile. Dai modelli più semplici a quelli futuristici, la Natuzzi sembra avere come
Supplemento della testata
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Distribuito con il Corriere della Sera
non vendibile separatamente
Marco Demarco
direttore responsabile
Maddalena Tulanti
vicedirettore
Francesco Durante
redattore capo redazione campana
Divano, protagonista della quotidianità
Un modello
Divani e Divani
di Natuzzi
La casa ha
appena lanciato
una nuova serie
con speaker
integrati, adatti
a riprodurre
la musica
dell’iPhone
obiettivo quello di incontrare il gusto dei
più. La casa ha appena lanciato una nuova serie di divani con speaker integrati,
adatti a riprodurre la musica del vostro
iPhone. I nuovi divani, ad esempio, integrano una serie di speaker sorround, con
tanto di docking station per iPhone. Il divano surround è dotato così di un amplificatore con due uscite e due altoparlanti
fullrange da 165 millimetri di diametro.
Oltre al divano, Natuzzi ha recentemente
presentato anche la poltrona sorround,
che ospita le casse direttamente sul poggiatesta. Fra le novità in collezione, troviamo anche Bateau, con una struttura portante a base chiusa sul quale si adagiano i
cuscini di seduta e di spalliera. Particolari
Carmine Festa
redattore capo centrale
Editoriale del Mezzogiorno s.r.l
Ernesto Cesàro
presidente
Nicola Putignano
vicepresidente
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amministratore delegato
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80133 Napoli - Tel: 081.7602001
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Reg. Trib. Napoli n. 4881
del 17/6/1997
© Copyright Editoriale del Mezzogiorno s.r.l.
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e caratterizzanti sono i braccioli nonché
la possibilità di poter selezionare l’imbottitura morbida o rigida per i cuscini della
seduta che consente di personalizzare il
proprio comfort. Bateau vanta inoltre
l’imbottitura di spalliera in piuma d'oca
ed è disponibile con rivestimento in pelle
e nelle versioni tre posti, due posti e pouf.
O ancora Diagonal che, dal design raffinato e contemporaneo, offre un comfort ergonomico ed una grande versatilità, grazie ad un sistema di sedute personalizzabile all’infinito con varie soluzioni estetiche. Le imbottiture in piuma assicurano
un comfort straordinario. Elegante e contemporaneo, questo sistema di sedute è
caratterizzato dai cuscini larghi e profon-
na parte di questo quotidiano può
essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
Ogni violazione sarà perseguita a
norma di legge.
Stampa:
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Modugno - Bari - Tel.
080.585.74.39
di e da una base che può essere trasformata in piano d’appoggio. Diagonal è dotato
di accorgimenti estetici progettati su misura come il tavolino laterale in cristallo
curvato (opzionale). Le versioni in pelle
potrebbero presentare cuciture differenti
rispetto a quelle in tessuto. Disponibile
anche nella versione mix pelle e tessuto.
Il Gruppo Natuzzi, creato nel 1959 e guidato da Pasquale Natuzzi, presidente ed amministratore delegato, disegna, progetta
e vende divani, poltrone, mobili e complementi d'arredo per uso residenziale. Con
un fatturato pari a 518,6 milioni di euro,
realizzato nel 2010, il Gruppo Natuzzi è la
più grande azienda italiana nel settore dell'arredamento. La holding Natuzzi S.pA. è
Rcs Produzioni spa. Via Ciamarra,
351 - 00169 - Roma
Tel. 06. 68.82.8917
Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma
20/B Legge 662/96 - Filiale di Napoli
Diffusione: m-dis Distribuzione
Media Spa - Via Cazzaniga, 1920132 Milano - Tel. 02.25821
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Pubblicità, Vico II San Nicola alla
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Tel. 081.497.77.11
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infatti l’unica azienda non americana del
settore «arredamento» quotata a Wall
Street dal 1993. Il Gruppo Natuzzi esporta
oltre l'ottanta per cento della produzione
in 123 mercati esteri e detiene le maggiori
quote di mercato in Europa e in America.
L'assistenza ai clienti e tutta la rete vendita è gestita dalla sede centrale di Santeramo in Colle (Bari) e da uffici commerciali
in USA, Cina, Belgio, Spagna, Giappone,
Regno Unito, India, Brasile, Russia, Germania e Svizzera. Nel settore dell’arredamento, il Gruppo Natuzzi figura inoltre
tra i maggiori investitori in ricerca e innovazione. Pasquale Natuzzi coordina personalmente questa attività strategica dal
Centro Stile di Santeramo in Colle, nel barese, dove un team di 120 professionisti è
interamente dedicato alla qualità progettuale, allo studio delle tendenze e alla scelta dei materiali. La marca Natuzzi offre stile italiano, qualità superiore e comfort insuperabile ad un prezzo accessibile. I modelli sono disegnati in Italia, nel Centro
Stile, e prodotti negli stabilimenti italiani
del Gruppo. Il Centro Stile Natuzzi crea oltre 100 nuovi modelli l'anno, nei diversi
stili, rivestimenti e colori destinati ad anticipare nuove tendenze nel mondo. La collezione include anche una selezione di
complementi d’arredo (pareti attrezzate,
tavoli, lampade, tappeti), accessori (vasi,
contenitori, candele), mobili per la sala
da pranzo (tavoli, sedie, lampadari) per
proporre soluzioni d’arredamento complete, facendo del Gruppo Natuzzi una vera e propria «Lifestyle Company».
Finanziaria € 142; Politica € 80 - €
110 colore; Legale sentenze € 142;
Ricerche di personale € 100; Commerciale € 104; Occasionale € 129;
Posizione prestabilita più 20%; Ultima pagina più 25%
F. M.
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Quotidiani
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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 23 Gennaio 2012
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Lunedì 23 Gennaio 2012 Corriere del Mezzogiorno
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L’INTERVISTA
Alcuni pezzi storici del design:
dalla radio Brionvega alle sedute Cassina,
esistono oggetti «sempreverdi»
che danno valore all’intero arredamento
Salvatore Ferrari, decano del settore:
una volta i pezzi duravano una vita,
oggi non si compra più in quest’ottica
MUTAZIONI DEL GUSTO
M
utevole, tecnologica, funzionale ed essenziale. È la casa del terzo millennio, che fa i conti con le mutazioni veloci del gusto e con le
ganasce della crisi. Che non è soltanto economica ma anche «sociale».
È la definizione di Salvatore Ferrari, patron di Ferrari Arredamenti, da cinquant’anni marchio leader della
progettazione d’interni in città. Chiariamo. «Una volta
la casa era statica, con l’arredamento ‘‘per sempre’’ —
spiega Ferrari —, quello che una volta acquistato resisteva per cinquant’anni e oltre. C’erano il negozio di
riferimento e l’architetto di famiglia che progettava
per generazioni». Con un particolare rapporto di fiducia? «Una vera e propria fidelizzazione del cliente che
nel negozio trovava pareri autorevoli affinando il gusto con i consigli giusti, le proposte su misura». Che
cosa è cambiato? «Ora si consulta prevalentemente internet e poi si va a caccia del prezzo migliore, del risparmio prima di ogni altra cosa. Il vero mutamento è
che non ci si affida più» continua Ferrari che tra poco
esporrà, in esclusiva, uno dei preziosissimi tavoli della
serie «Sessantuna» realizzati da Gaetano Pesce per Cassina in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia: 61 ta-
voli (in omaggio alla data dell’Unità) tutti pezzi unici e
diversi tra loro, che riuniti insieme formano la penisola italiana.
Che cosa oggi, al netto della crisi, si compra di più?
«La cucina e il letto, innanzitutto. Gli arredi fondamentali per i quali la qualità fa la differenza. La prima cosa
che consigliamo soprattutto in tempo di crisi — continua Simone Ferrari — è quella di non lesinare sui pezzi e componenti dove trascorriamo la maggioranza del
nostro tempo. Letto, cucina e poltrona necessitano,
perciò, di un’attenta valutazione».
Come è la casa di oggi rispetto a trent’anni fa? «È
una casa che cambia di continuo, piena di contraddizioni e totem tecnologici, meno rigorosa e più ecletti-
I fondamentali
«Per gli arredi fondamentali la qualità fa
la differenza. La prima cosa che consigliamo è
quella di non lesinare sui pezzi e componenti dove
trascorriamo la maggioranza del nostro tempo»
ca». Tecnologici a parte quali sono i «must» dell’arredamento design? «Tra i più richiesti restano i classici
come la lampada Arco di Flos, i pezzi cult di Vitra, le
icone come la chaise-longue di Le Corbusier. Nel settore degli imbottiti leader resta Cassina con la collezione
Maestri. Tra i sempreverdi la poltrona Sacco rinfrescata da un rivestimento meno costoso e quindi più economica (costo ridotto del 30 per cento) e l’intramontabile radio Brionvega rinnovata solo ed esclusivamente
nella tecnologia». E per quanto riguarda l’ultimissima
moda del design vintage? «Attenzione — ammonisce
Ferrari senior — se è quello autentico ha dei costi. Se
poi si tratta di imitazioni di facile accesso, è inutile
ogni commento. Senza dimenticare che la nostra città
detiene anche questo primato: le prime copie delle
Thonet (la famosa sedia n.14 realizzata nel 1859 leggera e smontabile, pensata per essere imballata in casse
da un metro cubo, in modo da facilitarne la spedizione
e che in 40 anni ha venduto più di 45 milioni di copie),
furono riprodotte tra il 1925 e il 1930, proprio dagli
artigiani di via Chiaia».
Melania Guida
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lunedì 23 Gennaio 2012 Corriere del Mezzogiorno
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LE NOVITÀ
Trattamento acque
Oligominerale e pura,
dai rubinetti di casa
come se fosse di fonte
C
ulligan service Napoli, azienda diretta oggi da
Massimiliano Bocchetti, offre risposte alle esigenze
più disparate. Dal commerciale all’industriale,
passando per il medicale, l’acquedottistica, il
domestico e tanto altro. E proprio nel domestico
l’azienda garantisce servizi di altissima qualità grazie
all’impiego di apparecchiature all’avanguardia. «I
nostri impianti domestici — spiega lo stesso Bocchetti
— servono essenzialmente a svolgere due funzioni:
eliminare il calcare, preservando così la vita di
elettrodomestici e tubature; e garantire le proprietà
oligominerali dell’acqua che beviamo tutti i giorni.
Filtrazione, osmosi inversa ed eltettrodeionizzazione
sono alcuni dei processi che permettono di mantenere
invariate quelle che sempre dovrebbero essere le
caratteristiche della buona acqua. Per essere tale,
l’acqua deve essere incolore, inodore e insapore». Un
lavoro, quello della Culligan, basato da sempre
sull’eccellenza del trattamento e dell’assistenza grazie
ad un personale altamente qualificato e sempre pronto
ad offrire risposte immediate. Al centro della politica
aziendale l’assistenza al cliente che la Culligan service
Napoli riesce a garantire con assoluta puntualità.
Fondamentale nei diversi settori d’impiego, addirittura
vitale in abito sanitario. E certamente anche questo ha
contribuito al raggiungimento di un vero record: più
di 4 mila clienti su tutto il territorio. Insomma, pur
mantenendo un contatto ideale con le origini, la
Culligan service Napoli si presenta oggi come esempio
delle realtà imprenditoriali campane. Nata come
centro di assistenza tecnica della Culligan Italiana è
diventata poi anche sua concessionaria. E il suo
fondatore, Aldo Bocchetti, da semplice tecnico (lo era
nel 1969) oggi ne è diventato anche l’agente per tutta
la regione. «Dal 1969 insieme a Culligan Italiana in
Campania ci occupiamo di acqua — prosegue
Massimiliano Bocchetti —. Che purtroppo raramente
presenta caratteristiche idonee a soddisfare le diverse
esigenze del consumatore utilizzatore finale. Renderla
adatta ad un utilizzo specifico, diventa quindi una
necessità fondamentale. Non c’è settore che non abbia
precise esigenze di acqua specifica, e non c’è esigenza
per la quale Culligan non abbia una risposta. Dal
‘‘semplice’’ addolcimento ai sistemi complessi di
trattamento».
Raimondo Nesti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Soluzioni contemporanee
UN’ISOLA FELICE
NEL CUORE DELLA CASA
La cucina sempre più centrale nella vita dell’appartamento
Soluzioni diverse per tutte le tasche e le dimensioni
L
a cucina è il cuore della casa, un luogo mistico, d’incontro, dopo una giornata
estenuante di lavoro e di impegni, dove ci si riunisce per passare un po’ di tempo insieme. Il focolare domestico è dunque il vero
punto di forza delle moderne abitazioni, la certezza del vostro appartamento. Lineare, lineare doppia,
ad isola, a C o a U, con penisola, ad
angolo o a blocchi. Con le nuove
progettazioni potrete costruirvi la
cucina dei vostri desideri. Lo studio accurato della morfologia dello spazio da arredare, infatti, sarà
determinante per la scelta della forma: la lunghezza delle pareti, la dislocazione delle aperture, l’ampiezza della stanza, orienteranno la
scelta della tipologia.
La vita di questi due ambienti
nelle case degli Italiani è oggi totalmente diversa: le nuove tendenze
prediligono ancora un ambiente
cucina ampio con zona pranzo ed
un grande tavolo che si fonde con
il soggiorno, oppure con il salotto,
e la formula imperativa è legata all’openspace, con le sue disposizioni ad isola o a penisola che propongono cucine nelle forme rettangolari, circolari o quadrate, con un oc-
chio particolare al contenimento e
all’accoglienza. Con un taglio creativo e completamente nuovo, Febal rilancia, infatti, l’immagine della cucina sottolineando la personalità del prodotto e la capacità di entrare in sintonia con tutte le esigenze di mercato, grazie alla vasta
gamma di modelli a disposizione.
Modernità, innovazione e sperimentazione i cardini simbolo dell’azienda; un solido gruppo che da
anni fa della sua vocazione la realizzazione dei desideri dei consumatori. «La bellezza non è che una
promessa di felicità» recita lo slogan della nuova cucina Kelly, realizzata dall’architetto Alfredo Zengiaro, un progetto contemporaneo
di ispirazione tradizionale che pensa al passato reinterpretandolo in
chiave moderna e raffinata. Cosmopolita e funzionale il modello
Less Chic che, di recente, ha subito
un significativo restyling e oggi si
presenta nella nuova versione, capace di coniugare la bellezza delle
forme moderne con la ricerca di
nuove soluzioni che rispondono alle esigenze del living metropolitano, come il tavolo da pranzo estraibile family che può ospitare fino a
otto persone. Le disposizioni a pe-
nisole e ad isola sono state create
per integrarsi con quella che è stata la grande rivoluzione degli anni
Settanta, il cui eco si fa sentire ancora oggi: l’amatissimo openspace
è di questi tempi un concentrato
di tecnica e evoluzioni di domotica, da pensare e progettare con arredi particolari. Far esistere insieme soggiorno e cucina ha portato
a soluzioni innovative, come i mobili dalla funzionalità molteplice:
le armadiature, protagoniste indiscusse dell’openspace, creano opportunità infinite di spazio per la
cucina moderna. Gli armadi sono
quindi i veri protagonisti tra i complementi d’arredo: essi fungono
chiaramente da incredibili elementi per il contenimento, eleganti e allo stesso tempo capienti, e da modernissime credenze, madie e porta-stoviglie. Si trovano, sia sul
web sia nelle grandi catene distri-
Contaminazioni
Far convivere cucina
e soggiorno porta a soluzioni
innovative: ad esempio gli
armani hanno funzioni multiple
butive, veri e propri pacchetti che
permettono di arredare lo spazio living corredato dello spazio cucina
e integrato con poltrone, divani e
armadi a fare da sapienti divisori.
Una cucina ad isola, inoltre, in un
openspace rende totalmente indipendente la zona di lavoro ma, se
preferite una continuità nello spazio, potrete abbinare modelli di cucine a penisola squadrate o semicircolari sempre molto funzionali.
Spesso la penisola è ideata come
una congiunzione senza fine dei
piani della cucina, la cui caratteristica principale sono i banconi, utilissimi per accogliere tutti i piani
di lavoro, compresi i lavabo e il piano cottura con i suoi fuochi e la
cappa.
Queste le qualità che rendono
l’openspace uno degli elementi
più scelti ed amati nelle disposizioni spaziali offerte da cucina moderna e dall’accostamento con la zona
living. Un’indubbia capacità di trasformare l’ambiente circostante,
che fa dello spazio aperto il modello per ridisegnare felicemente i
confini della zona giorno in ambienti totalmente liberi.
Mariella Accardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 23 Gennaio 2012
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L’amore per il bello
NELLE STANZE DEI VIP
E SUI SET DEL CINEMA
Thierry House opera nel settore arredamento:
un’azienda che ha rifinito appartamenti per Totti e Lavezzi
N
el film «Benvenuti al
Nord», attualmente nelle sale cinematografiche, le ambientazioni
d’interno le ha curate lui. Come
pure, nella vita reale, si è occupato di arredare e rifinire le case da
sogno di vip quali Francesco Totti a Barbara D’Urso, Fabrizio Corona, Lavezzi e Quagliarella. Più
recentemente, anche calciatori
come Giampiero Pinzi, Daniele
De Rossi, Simone Loria del Bologna e Gaetano D’Agostino si sono affidati a lui. Parliamo di Ciro
Thierry Perrella, imprenditore
che ha saputo rapidamente proporsi ed affermarsi tra i più qualificati fornitori nel settore dell’arredamento di lusso con specifico
riferimento al mercato calcistico
grazie alle mie innumerevoli conoscenze. Nella sede di Lucca della Thierry House s.r.l, gestita da
lui, come unico socio fondatore,
opera con la costanza e l’impegno che solo un singolo professionista fortemente motivato
può offrire grazie ad esperienze
maturate in anni di attività professionale. «Il mio obiettivo è offrire alla clientela un maggior
servizio professionale, avendo
come partners aziende e professionisti a livello nazionale, in modo da soddisfare al meglio il
cliente e risolvere ogni suo dubbio ed eventuale problema, rimanendo sempre a sua disposizione, anche dopo l’avvenuta compravendita, consigliandolo di acquistare con serenità la scelta
per una casa d’amare». Se il suo
motto è «mi lascio circondare solo dalle cose belle», ampi spazi e
massimo comfort sembrano essere le linee guida delle abitazioni da lui curate nei minimi dettagli. Cucine ad isola ed avveniristiche, camere da letto che ricordano le ambientazioni di un film e
zone living inondate di luce e in
cui design e funzionalità convivono. Senza dimenticare le camerette dei bambini, piene di immagini dei loro idoli e le aree fitness, sempre più richieste fra le
pareti domestiche. Infine, meritano attenzione anche gli ambienti
esterni, con soluzioni pensate
per ristoranti sulla spiaggia o stabilimenti balneari, ma facilmente applicabili anche a location
private.
Fuani Marino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Una scena
di «Benvenuti
al Nord»
A fianco,
Barbara
D’Urso;
a destra,
Fabrizio
Corona
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Lunedì 23 Gennaio 2012 Corriere del Mezzogiorno