Documento PDF - Sironi Editore
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r a g a z z i semi di zucca Con la testa tra le spezie Per questo volume proponiamo tre tipologie di attività che possono essere svolte in sequenza: una di comprensione della storia, una di tipo laboratoriale, una di rielaborazione e personalizzazione. Le tre attività si svolgono a livelli via via più complessi di apprendimento. 1. Il primo livello si sofferma sul piano prettamente cognitivo di comprensione degli argomenti trattati: per esempio, chi sono i personaggi, cosa accade, cosa sono e a che cosa servono gli oggetti rappresentati. A questo livello si possono verificare e sviluppare le competenze linguistiche dei bambini analizzando i testi. 2. Nel secondo livello, l’attività di laboratorio prevede l’uso e lo sviluppo di competenze più complesse che coinvolgono non solo la sfera del sapere ma anche quella del saper fare e delle relazioni. Il coinvolgimento e l’apprendimento toccano anche il piano relazionale ed espressivo. Il principio di base è quello di apprendere sperimentando, facendo e simulando. 3. Il terzo livello mira alla rielaborazione. Qui gli apprendimenti hanno a che fare con la percezione del sé, la capacità di riflessione e di spirito critico, il riferimento ai vissuti personali dei bambini. L’insegnante, in base alla sua sensibilità ed esperienza, saprà condurre l’attività in funzione del gruppo di bambini che ha di fronte. realizzazione sironi editore via mercalli, 14 20122 milano 1. Comprensione della storia Quelli proposti qui di seguito sono solo degli spunti e dei suggerimenti che aiutino i bambini a comprendere e ricostruire le dinamiche della storia. Ogni insegnante potrà certamente pensarne e svilupparne molti altri adatti al suo gruppo. In cucina con zia Usha Come si chiama la protagonista della storia? Che cosa deve fare insieme alla zia Usha? Scrivi alcuni piatti, e i loro ingredienti, che Lani e la zia Usha preparano. Lani e la zia Usha si danno molto da fare in cucina: preparano un vero e proprio manicaretto. Sfoglia il libro e cerca tra le figure la verdura, la frutta e le pietanze che conosci. Lani è contenta di aiutare la zia Usha in cucina? Che cosa decide di fare alla fine? A te piace dare una mano in cucina? Sei mai andato con la mamma o il papà al mercato? Qual è un piatto tipico della tua famiglia? Geografia: India In quale continente si trova l’India? Quanti abitanti ha l’India e quanti l’Italia? Come si chiamano gli abitanti dell’India? 2. Laboratorio: il profumo del mio quadro Per la buona riuscita di questo laboratorio è molto importante curare la preparazione del setting e la spiegazione delle regole prima dello svolgimento. Destinatari: bambini dai 5 ai 6 anni (per i bambini dai 7 agli 8 anni vedi variante successiva). Obiettivo: sperimentare una conoscenza multisensoriale di un oggetto (in questo caso le spezie) Tempo di realizzazione: 1 ora e 30 minuti. Materiale: colla, fogli da disegno, matita e pennarelli, piatti di plastica, pennellino, carta da pacco. Fase preliminare: l’insegnante chiede a ciascun bambino di portare da casa una o più spezie: chiede al bambino di ricordarsi il nome della spezia e per quale pietanza viene utilizzata. Setting: ricoprire la cattedra con un grande foglio di carta da pacco. Nella prima fase i bambini sono disposti in cerchio seduti sulle loro sedie; nella seconda lavorano ai loro banchi. Regole: le spezie, una volta raccolte sulla cattedra (fase 1), vengono ridistribuite solo dall’insegnante (fase 2). Attività – fase 1: ogni bambino presenta la spezia che ha portato, l’insegnante lo aiuta a ipotizzare la provenienza, e a elencare i piatti in cui si può usare (oltre a quello per cui viene già utilizzata in famiglia)… intanto i bambini si passano e annusano la spezia. L’insegnante la mette infine sulla cattedra, scrive a fianco nome, paese, piatti e ne depone un po’ fuori dal vasetto. Così via con tutte le spezie. Attività – fase 2: l’insegnante chiede ai bambini di fare un disegno secondo un tema libero o assegnato (es. la festa, il mercato ecc.). Terminato il disegno a matita, i bambini scelgono alcune spezie che li attirano e se ne fanno versare un po’ sul piatto per colorare il disegno. Con il pennellino distribuiscono la colla diluita e dispongono le spezie come fossero colori. Attività – fase 3: volendo aggiungere un completamento ogni bambino potrà poi provare a indovinare le spezie utilizzate dagli altri annusando a occhi bendati il disegno dei compagni o una delle spezie esposte sulla cattedra. Variante 7‐8 anni: i profumi del mondo Destinatari: bambini dai 7 agli 8 anni. Si procede similmente al primo laboratorio fino alla fase 1 compresa. Nella fase preparatoria, però l’insegnante avrà preparato 4 o 5 fogli grandi (almeno 70 x 100) su cui avrà riportato i contorni del planisfero. Attività – fase 2: suddivisi a piccoli gruppi con un cartellone ciascuno, i bambini incolleranno sulla “mappa delle spezie” i vari aromi, in base alla provenienza geografica. 3. Raccontiamoci: le parole del cibo Destinatari: a seconda di come l’insegnante conduce la discussione, l’attività può essere adatta a bambini di tutte le età. Obiettivo: attraverso quello che proviamo davanti al cibo scoprire i molti vissuti e significati che il cibo può assumere. Tempo di realizzazione: 40 minuti. Materiale: una lavagna, 2 cartelloni. Fase preliminare: appendere due cartelloni di fianco alla lavagna. Setting: ci si mette in cerchio, in modo che l’ascolto sia favorito. Regole: l’attività deve essere il più possibile giocosa; nessuna parola, nessun gusto va giudicato. Attività – fase 1, «Le parole del cibo»: partendo da alcune domande sulle abitudini dei bambini a tavola, l’insegnante appunta sulla lavagna tutte le parole che vengono in mente a proposito del cibo. Gli interventi dei bambini sono veloci e liberi, ogni parola va appuntata. L’insegnante prova a riprendere le parole emerse, concentrandosi soprattutto su quelle meno scontate. Attività – fase 2, «Mi piace / Non mi piace»: sui 2 cartelloni l’insegnante appunta il cibo che piace e il cibo che non piace a ogni bambino, a cui chiede anche 3 motivi per cui quel cibo piace e 3 motivi per cui quel cibo non piace. Ne risulteranno due cartelloni da intitolare con un po’ di humor ( es.: «Menù a 5 stelle per la prima B…», «Attenzione, qui cibo disgustoso!»). Qui di seguito riportiamo, a titolo di esempio e per facilitare l’impostazione del laboratorio, un elenco di spezie con indicato un Paese a cui la pianta è legata o perché originaria di quel luogo o perché assai diffusa o perché utilizzata in piatti particolari. Spezie Provenienza Spezie Provenienza Aneto Pakistan Mirto Sardegna Anice stellato Vietnam Noce moscata Isole Molucche (Indonesia) Cannella Sri Lanka Paprica India Cardamomo India Pepe nero India del sud Chiodi di garofano Madacascar Pepe rosa Bolivia Coriandolo Grecia Peperoncino Messico Cumino Siria Rafano Giappone Curcuma Malesia Senape Francia Dragoncello o Estragone Siberia Sesamo Corea Ginepro Italia Tamarindo India Issopo Israele Vaniglia Messico Liquirizia Egitto Zafferano Spagna Menta Inghilterra Zenzero o Ginger Cina Gli aromi, o piante aromatiche come il basilico o il prezzemolo, sono da alcuni considerati spezie ma si distinguono da queste perché vengono principalmente utilizzati freschi mentre le spezie sono essiccate.