Esponenti delle squadre di Rugby

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Esponenti delle squadre di Rugby
Petrarca Rugby
1947
Il Petrarca Rugby è un club italiano di rugby a 15, sezione rugbistica
della Fondazione Unione Sportiva Petrarca, di Padova.
Fondato nel 1947, è uno dei più blasonati club rugbistici italiani: ha
vinto nel 2010-11 il suo dodicesimo titolo, a 24 anni di distanza dal più
recente (1987), che ne fanno la terza società più scudettata d’Italia,
superata solo dall’Amatori Milano (18) e dal Benetton Treviso (15).
Vanta anche la vittoria in due edizioni della Coppa Italia, la più recente
delle quali nel 2001.
Il Petrarca Rugby fu fondato nel 1947 da alcuni allievi del Collegio
Universitario Antonianum. Pino Bonaiti, Lalo Santini e Gastone Munaron,
questi i nomi dei fondatori, nello stilare lo statuto societario, stabilirono
che il neonato club si poneva come scopo, «senza fini di lucro, l’esercizio
di attività di avviamento allo sport, di formazione e preparazione di atleti
anche sotto l’aspetto civile e morale»[1], oltre a quelle di preparazione e
organizzazione dell’attività rugbistica più generale.
Sempre militante in massima serie, conobbe il suo periodo migliore nel
ventennio centrale della sua sessantennale storia. Facente parte del
cosiddetto “triangolo del rugby” italiano, che storicamente ha visto le sue
roccaforti tra Treviso, Rovigo e la stessa Padova, il Petrarca assistette per
tutti gli anni cinquanta dapprima al dominio di Rovigo e, a seguire, a
quello della concittadina Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di
Stato.
Nel campionato 1969/70 giunse il primo di cinque scudetti
consecutivi per il Petrarca; fu, quella, una serie che, unita ai quattro
consecutivi di un decennio più tardi e a due sparsi tra le due serie,
costituisce il palmarès del club padovano.
Nel 1977, dopo un biennio in cui il Petrarca aveva lasciato campo libero
al Brescia di Marco Bollesan (1975) e al Rovigo, allenato da Julien Saby e
guidato in campo da Elio De Anna e Isidoro Quaglio, il Petrarca vinse uno
scudetto ritenuto dagli esperti e dagli appassionati della disciplina come
uno dei più spettacolari della storia del rugby italiano [1]: rimasto indietro
in campionato rispetto ai campioni uscenti del Rovigo, il Petrarca rimontò
in classifica (e batté Rovigo nello scontro diretto allo stadio Appiani) e
alla penultima giornata affiancò in testa i rivali per il titolo.
Una fase dello spareggio Petrarca - Rovigo al Friuli di Udine (1977)
Avendo vinto entrambe le squadre le proprie gare dell’ultima
giornata,
fu
necessario
lo
spareggio,
disputato
nell’allora
nuovissimo stadi o Friuli diUdine . Il Petrarca si aggiudicò un incontro
agonisticamente tesissimo per un punto solo, 10-9, grazie a una meta
di Dino De Anna (fratello-rivale di Elio, il rodigino) e due calci, uno
di Boccaletto e l’altro di Lazzarini. La partita terminò sotto un autentico
diluvio che si abbatté sullo stadio e che rovinò la festa del Petrarca,
perché un fulmine colpì e uccise un tifoso di Rovigo che sedeva sulle
gradinate [1].
Lucio Boccaletto, in campo fino al 1980, nel 1982 divenne
allenatore della squadra, vincendo nel 1984 il primo scudetto del nuovo
decennio, l’ottavo in quindici stagioni e il primo di una serie di quattro
consecutivi: i successivi tre il Petrarca li vinse sotto la guida
dell’allenatore Vittorio Munari, all’epoca poco più che trentenne. In
campo giocatori del calibro di Giuseppe Artuso, Piergianni Farina, Marzio
Innocenti e Fulvio Lorigiola (quest’ultimo attuale presidente del club), che
rappresentarono poi l’Italia alla Coppa del Mondo di rugby 1987; a
innalzare il tasso tecnico della squadra anche il giovane (21 anni
all’epoca) David Campese, tre quarti ala australiano di origini venete,
futuro campione del mondo con gli Wallabies nel 1991, ma nei primi
tempi al Petrarca provvisoriamente ospitato presso i suoi cugini italiani
di Montecchio Precalcino (VI).
Dopo l’ultimo scudetto del 1987 il Petrarca affrontò un periodo
infruttuoso, nel quale rischiò pure la retrocessione (1990). Ripresosi pur
senza riuscire a primeggiare in campionato come in passato, e dopo
avere perso Memo Geremia, allenatore dei primi scudetti, scomparso
nel 1995, il club riaffidò nel 1997 la panchina della prima squadra a
Munari, e nelle due stagioni successive la squadra giunse alla finalescudetto, perdendo entrambe le volte contro il Benetton Treviso.
Nel 2001 la squadra incrementò il palmarès, aggiudicandosi la sua
seconda Coppa Italia; più recentemente, nel 2008, giunse nuovamente
alla finale di Coppa, persa contro il Parma e, nel 2011, a 24 anni di
distanza dal suo ultimo scudetto, si laureò campione d'Italia per la
dodicesima volta, battendo in finale il Rovigo 18-14 sul suo proprio
campo, il Battaglini [2].
www.petrarcarugby.it