SINOSSI Amanda ha sempre avuto con gli uomini rapporti

Transcript

SINOSSI Amanda ha sempre avuto con gli uomini rapporti
CILIEGINE
Francia 2012
Regia: Laura Morante
Interpreti: Laura Morante, Pascal Elbé,
Isabelle Carré
Sceneggiatura: Laura Morante, Daniele
Costantini
Durata: 85’
Distribuzione: Bolero Film
SINOSSI
Amanda ha sempre avuto con gli uomini rapporti complicati, li giudica irreparabilmente
inaffidabili, li guarda con sospetto, pronta a cogliere i segni certi dell'arroganza, del
tradimento, dell'indifferenza. Secondo il marito della sua migliore amica Florence, un
eccentrico psicanalista, Amanda è affetta da androfobia: ha paura degli uomini. È quindi
fatale che qualunque inezia diventi pretesto per interrompere le sue relazioni. Ma la
sera del 31 Dicembre accade qualcosa di veramente insolito: con Antoine, un uomo
incontrato al veglione organizzato da una collega di Florence, Amanda sembra un'altra,
tenera, gentile, indulgente. Florence è stupefatta. È possibile che fra i due sia scoppiato
un vero e proprio colpo di fulmine? In realtà, vittima di un equivoco, Amanda è convinta
che Antoine sia gay, quindi innocuo. Quando Florence si rende conto del malinteso, il
marito psicanalista la dissuade dal disingannare Amanda. Perché Amanda possa
finalmente guarire, bisogna anzi convincere Antoine a fingersi gay...
APPARTAMENTO AD ATENE
Italia 2011
Regia: Ruggero Dipaola
Interpreti: Laura Morante, Gerasimos Skiadaresis, Richard
Sammel, Vincenzo Crea
Sceneggiatura: Ruggero Dipaola, Heidrun Schleef, Luca
De Benedittis
Durata: 95’
Distribuzione: EyeMoon Pictures
SINOSSI
Nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco.
Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata.
Hanno un ragazzo di dodici anni animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e
una bambina di dieci. Con l’arrivo del capitano Kalter tutto è cancellato. Metodico,
ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore e gli Helianos si
sottomettono, remissivi. Sono servi adesso, senza altra identità che la loro
acquiescenza. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. La notte, avvinghiati
sulla branda in cucina, intrecciano ciechi deliri: temono gli ordini del nuovo giorno,
scambiano piccole parole dalla vocalità scarnificata. Hanno paura di far rumore, non
vogliono muovere nulla. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i
servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter
torna, è un sollievo. È cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta.
Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto e preparano
un’agghiacciante vendetta.
NOTE DI REGIA
Appartamento ad Atene nasce da una storia realmente accaduta, raccontata
dall’omonimo romanzo di Glenway Wescott. Attraverso il racconto del rapporto tra il
Capitano Kalter e la famiglia greca degli Helianos, nella cui casa si stabilisce il militare
tedesco durante la Seconda guerra mondiale, intendevo esplorare l’ambiguità dei
rapporti umani, spesso fonte di logiche imprevedibili e spietate. Confinando il conflitto
all’interno delle mura domestiche, desideravo oltrepassare il contesto storico,
trasformare la narrazione in qualcosa di universale e senza tempo, privilegiando
l’indagine del legame tra vittima e carnefice. È una storia di resistenza, di libertà
spirituale e morale, in cui si manifestano anche il sarcasmo e l’ironia, grazie ad un
personaggio, il figlio, orgoglioso e sprezzante come il condottiero macedone di cui
porta il nome. Dopo aver scritto la sceneggiatura, sono riaffiorati in me i ricordi di mia
madre che mi raccontava, quando ero bambino, di come la sua famiglia fosse stata
costretta ad ospitare un soldato tedesco assieme al suo cane, a cui venivano dati gli
avanzi per saziarlo. Probabilmente, quando ho letto il libro da cui è tratto il film, mi è
sembrato di riconoscere qualcosa che credevo di avere dimenticato.
NADEA E SVETA
Italia 2011
Regia: Maura Delpero
Sceneggiatura: Maura Delpero
Durata: 62’
Distribuzione: Cineteca di Bologna
SINOSSI
Due amiche moldave, un lavoro in Italia, gli affetti lontani. “Nadea e Sveta” è una storia
tutta al femminile. Un film sulla maternità, la fuga dalla solitudine, la ricerca della propria
“casa”.
Come molte donne moldave, Nadea e Sveta sono emigrate in Italia per ragioni
economiche. Le loro famiglie sono rimaste in Moldavia: Nadea ha lasciato figli ormai
grandi, mentre Sveta ha dovuto affidare alla nonna la sua bimba di tre anni.
Nel 2010 Sveta riceve i documenti che le permettono di tornare in Moldavia e rivedere
finalmente la figlia dopo due anni e mezzo di lontananza. Alla partenza dell'amica, Nadea
rimane sola a Bologna e cerca di reagire alla solitudine. Le due amiche continueranno a
confidarsi ed aiutarsi a distanza. I loro destini si incroceranno fino ad invertirsi, in una
storia di donne sempre pronte a ripartire.
NOTE DI REGIA
Lo sguardo cinematografico
Solitamente parto da un tema che mi innamora epidermicamente e in cui sento un
potenziale di universalità, per quanto sempre all'interno di una poetica metonimica,
interessandomi spontaneamente più alle storie personali che alla macrostoria. Amo un
cinema fatto di dettagli significativi e di immagini capaci di registrare in maniera sinestetica
l'universo personale delle persone, svelandone l'interiorità. Immagini che abbiano una
forza sintetica e originaria. Un esempio per tutti: quando si è trattato di raccontare
l'incontro di una madre e una figlia che non si vedevano da due anni e mezzo, ho sentito la
delicatezza del materiale che avevo tra le mani e la necessità di rispettarlo con uno
sguardo la cui potenza non risiedesse nell'indiscrezione di un occhio di bue. Ho così
deciso di non filmare l'abbraccio dell'arrivo, bensì quello del risveglio assonnato dopo le
prime notti insieme. Il primo è spettacolare, ma ha la freddezza della rappresentazione, di
una platealità consustanziale all'evento. Nel secondo c'è la dolcezza commovente di una
quotidianità agognata, di un' abitudine che si è trasformata in lusso: poter abbracciare la
propria bambina e darle il buongiorno. Ciò che ho cercato in questa immagine è una
sensorialità capace di restituire un'atmosfera intima a prescindere dallo sguardo: il fruscio
delle lenzuola, la dolcezza delle parole sussurrate, l'odore degli sbadigli, il calore degli
abbracci, la corporeità del solletico.
L'approccio visivo:
Lo studio accurato previo delle location e la possibilità di passare molto tempo con le
protagoniste senza la camera mi hanno permesso di preparare fotograficamente le
situazioni, curando attentamente la composizione del quadro e prediligendo l'uso del
cavalletto in un alternarsi di primi piani e totali: da una parte la ricerca delle emozioni più
intime, dall'altra la volontà di restituire la pluridimensionalità degli ambienti e delle loro
connotazioni socioantropologiche. In questo senso la gestione della profondità di campo e
la possibilità di giocare con il fuoco si fa categoria estetica del mondo complesso e
stratificato che si va raccontando.
Lo sguardo è discreto e insieme curioso: un finto passo indietro nell'ottica di spiare la
scena incorniciata da una porta è complice dell'interesse dello spettatore e insieme lascia
maggiore libertà ai personaggi.
La lunga frequentazione senza la camera ha dato vita ad un rapporto di confidenza e
complicità femminile che si è rivelato prezioso in fase di ripresa: Nadea, Sveta e le
persone intorno a loro si muovono con serenità e naturalezza singolari davanti alla
camera, essendosi assuefatte a una presenza esterna ed avendo accordato fiducia al
progetto. La collaborazione di una troupe molto piccola e per lo più femminile è stata
altresì fondamentale nel consolidare l'affiatamento iniziale, conciliando una suggestiva
combinazione di prossimità ai soggetti e invisibilità della camera.
Lungo tutto il percorso, dalle riprese al montaggio, mi ha guidata la determinazione a
ricercare e difendere un rigore formale, in continuo confronto con i limiti del girato
documentario. Un' ambizione faticosa, talvolta una battaglia persa, ma necessaria per non
soccombere alla dittatura del referente, grande tentatrice del cinema documentario.
Un'esperienza che ha comportato compromessi o rinunce, ma anche felici scoperte.
L'approccio narrativo:
Da un punto di vista narrativo, più che con una sceneggiatura in senso classico, ho
lavorato con uno schema dinamico, che, a maglie larghe, ipotizzasse l'arco narrativo dei
personaggi, riflettendo sui punti di giro che determinavano i cambiamenti interiori, e
insieme fosse sempre passibile di ridisegnarsi a seconda dei casi della vita, prima e vera
regista. Questo procedimento ha implicato talvolta la disponibilità a indietreggiare rispetto
alle aspettative.
Ho lavorato su due piani del racconto: il primo, preponderante, segue con osservazione
diretta la vita delle protagoniste iscrivendola, come in un film di finzione, all'interno di un
arco narrativo. Il secondo, più esiguo, è quello denotativo, che permette di veicolare
alcune informazioni attraverso le confidenze che le amiche si passano a voce o per
telefono: l'espressione di dubbi, desideri, problemi, è affidata ai dialoghi tra le protagoniste.
In quest'ottica drammaturgica ho escluso l'utilizzo di interviste dirette, che ho utilizzato solo
in una fase preliminare di ricerca. Non “appoggiarsi” su tale materiale, pur fascinoso, è
stato un limite autoimposto, quale stimolo a cercare i nessi narrativi all'interno di una
grammatica visiva.
In ultimo, ho escluso l'utilizzo di musica extradiegetica, preferendo il respiro interno del film
ad una colonna sonora.
DICIOTTO ANNI DOPO
Italia 2010
Regia: Edoardo Leo
Interpreti: Edoardo Leo, Marco
Bonini,
Sabrina
Impacciatore,
Eugenia Costantini, Gabriele Ferzetti.
Sceneggiatura:
Edoardo Leo,
Marco Bonini, Lucilla Schiaffino
Durata: 100’
Distribuzione: Eagles Pictures
SINOSSI
Mirko e Genziano sono due fratelli che non si incontrano né si parlano da diciotto anni.
Genziano vive a Londra dove è diventato un broker d'assalto. Mirko è rimasto a Roma, ad
aiutare il padre in una officina meccanica. La morte del padre li costringe a riunirsi.
L'uomo ha lasciato una lettera dove chiede loro di portare le sue ceneri sulla tomba della
madre, sepolta in Calabria.
Dovranno viaggiare con la vecchia ma mitica Morgan, andata distrutta nell'incidente in cui
morì la madre. A malincuore i due affrontano il viaggio che si rivela ricco di avventure,
mentre a Roma la moglie di Mirko ed Enrico, il nonno dei due fratelli, tentano di ricostruire
la storia ed il mistero di quella famiglia. Un viaggio tragicomico, malinconico, divertente, un
viaggio nella memoria, un viaggio che cambierà le vite di tutti per sempre.
Un'amara commedia sul senso di colpa, sui rapporti familiari, sui conti da chiudere col
passato, su tutto quello che è successo diciotto anni dopo.
MIELE
Italia 2013
Regia: Valeria Golino
Interpreti: Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero de
Rienzo, Vinicio Marchioni, Iaia Forte
Sceneggiatura: Francesca Marciano, Valeria Golino,
Velia Santella
Durata: 96’
Distribuzione: Bim
SINOSSI
Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent'anni che ha deciso di aiutare le persone
che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze
intaccano la dignità di essere umano.
Un giorno a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene
semplicemente di aver vissuto abbastanza.
L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo
serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità
affettive.
LO SPAZIO BIANCO
Italia 2009
Regia: Francesca Comencini
Interpreti: Margherita Buy, Gaetano Bruno, Giovanni
Ludeno, Guido Caprino, Antonia Truppo
Sceneggiatura: Francesca Comencini, Federica
Pontremoli
Durata: 98’
Distribuzione: 01 distribution
SINOSSI
Maria aspetta una bambina, non è incinta più ma aspetta lo stesso. Aspetta che sua figlia
nasca, o muoia. E se c’è una cosa che Maria non sa fare è aspettare. È per questo che i
tre mesi che deve affrontare, sola, nell’attesa che sua figlia Irene esca dall’incubatrice, la
colgono impreparata. Abituata a fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze e a
decidere con piena autonomia della propria vita, Maria si costringe ad un’apnea passiva
che esclude il mondo intero, si imprigiona nello spazio bianco dell’attesa. Ma questo sforzo
di isolamento doloroso consuma anche l’ultimo filo di energia a disposizione: la bolla di
solitudine in cui Maria si è rinchiusa è messa a dura prova e alla fine esplode. È
necessario che Maria salvi se stessa per riuscire a salvare la bambina. Non c’è che una
soluzione: consentire al mondo di irrompere nella propria esistenza e concedersi il
privilegio di ritornare a vivere. E così inventarsi la forza per accompagnare Irene alla
nascita.
AMICHE DA MORIRE
Italia 2013
Regia: Giorgia Farina
Interpreti: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Sabrina
Impacciatore, Marina Confalone, Corrado Farina
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giorgia Farina
Durata: 113’
Distribuzione: 01 distribution
SINOSSI
Il film racconta una storia che si svolge d’estate su un’isoletta del Sud Italia. In questa
realtà, divisa tra modernità e retrogrado tradizionalismo, si snodano le vite di tre donne,
che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la
pelle. Gilda (Claudia Gerini), una bellezza verace venuta dal continente, che da anni
sbarca il lunario facendo il mestiere più antico del mondo; Olivia (Cristiana Capotondi),
una giovane moglie da manuale, bella ed elegante che suscita le invidie delle donne per la
sua vita idilliaca accanto a un bel marito; Crocetta (Sabrina Impacciatore) il brutto
anatroccolo che si mormora porti iella a qualsiasi sventurato le si avvicini e tenti di
conquistarla. A complicare la loro vita arriva un fiero quanto brusco commissario di polizia,
Nico Malachia (Vinicio Marchioni). Il commissario intuisce che le tre nascondono un
segreto...
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI
Italia 2006
Regia: Fausto Brizzi
Interpreti: Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi,
Giorgio Faletti, Sarah Maestri, Chiara Mastalli
Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno,
Marco Martani
Durata: 95’
Distribuzione: 01 distribution
SINOSSI
In una colorata estate degli anni ’80 Luca e i suoi amici si preparano ad affrontare i temuti
esami di maturità. Ma invece di studiare riescono a collezionare un’incredibile serie di
buffe disavventure. A cominciare è proprio Luca che, travolto da insolito coraggio, rovescia
su Martinelli, il professore di lettere più bastardo della storia dell’umanità, una micidiale
collezione di insulti e accuse. 10 secondi dopo scopre che Martinelli sarà il nuovo membro
interno agli esami! E come se non bastasse, poche ore dopo, Luca si innamora di una
esuberante coetanea conosciuta ad una festa, Claudia . 10 secondi dopo scopre che è
fidanzata con un ragazzo con 20 Kg di muscoli più di lui! Luca però non si perde d’animo e
comincia una spasmodica ricerca dell’amata. Di lei conosce solo il nome ma ignora la
cosa più importante... che è la figlia dell’odiato professor Martinelli! Nei giorni seguenti,
mentre i suoi amici invece di aiutarlo, non fanno altro che procurare guai, Luca cerca
inutilmente di recuperare la stima di Martinelli. I due cominciano a frequentarsi, prima con
la scusa di alcune ripetizioni, poi anche come... amici... beh, insomma, quasi amici. La
verità è che gli insulti di Luca hanno scosso nel profondo il bastard... il professore. I loro
incontri sono soltanto piccole battaglie in attesa della guerra finale il giorno degli orali. Gli
ultimi giorni prima dell’esame sono impegnativi anche per Claudia, colpita da due eventi
traumatici: la non ammissione agli esami della sua migliore amica Chicca che scappa di
casa e la morte improvvisa dell’amata nonna. Tutto culmina con la notte prima degli
esami. Mentre i suoi amici sono impegnati in una spasmodica ricerca dei temi di italiano
per l’esame, Luca scopre finalmente che Claudia è la figlia del suo peggior nemico. Corre
da lei, ma le sorprese non sono finite. La notte è lunga ed il mattino dopo nessuno dei
nostri protagonisti sarà più lo stesso.
VIAGGIO SOLA
Italia 2013
Regia: Maria Sole Tognazzi
Interpreti: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia
Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela
Sceneggiatura: Maria Sole Tognazzi, Francesca
Marciano, Ivan Cotroneo
Durata: 85’
Distribuzione: Teodora
SINOSSI
Irene ha superato i quarant'anni, niente marito, niente figli e un lavoro che è il sogno di
molti: Irene è l'“ospite a sorpresa”, il temutissimo cliente in incognito che annota, valuta e
giudica gli standard degli alberghi di lusso. Oltre al lavoro, nella sua vita ci sono la sorella
Silvia, sposata con figli, svampita e sempre di corsa, e l'ex fidanzato Andrea. Irene non ha
alcun desiderio di stabilità, si sente libera, privilegiata.
Ma è vera libertà la sua? Qualcosa metterà in discussione questa certezza...
NOTE DI REGIA
In buona parte dei film in circolazione oggi c’è un tema ricorrente: la famiglia. Ce ne sono
di tutti i tipi: famiglie allargate, famiglie gay, famiglie scoppiate, famiglie di ex che si
ritrovano e famiglie che si distruggono. Ma la grande assente in questo quadro è una
figura che le statistiche danno al 17% della popolazione italiana – non proprio una
minoranza – e in costante ascesa: lo scapolo di un tempo, che negli anni zero è la donna
single e senza figli. Io e i miei sceneggiatori abbiamo pensato che fosse venuta l’ora di
renderle giustizia. È così che è nata Irene, la nostra protagonista.