Carcinoma basocellulare sclerodermiforme pigmentato del naso
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Carcinoma basocellulare sclerodermiforme pigmentato del naso
ONCOLOGIA Carcinoma basocellulare sclerodermiforme pigmentato del naso con aspetto a lentigo Pigmented sclerodermiform lentigo-like basal cell carcinoma of the nose Giovanni Maria Palleschi Angelo Massimiliano D’Erme Diana Corradini Nicola Bruscino Carmelo Urso Dipartimento di scienze dermatologiche, Università di Firenze Sezione dermopatologica, ASL 10 Ospedale Santa Maria Annunziata, Firenze Riassunto Il carcinoma a cellule basali (BCC) è la neoplasia cutanea più comune. Interessa principalmente le zone fotoesposte, in particolare il viso e il collo (80% dei casi) ed è caratterizzato da una crescita lenta e raramente è metastatizzante. Il nostro caso rappresenta il primo descritto in letteratura di variante pigmentata del BCC morfeiforme. Dal punto di vista clinico la diagnosi differenziale si pone con le cheratosi pigmentate, il nevo blu e il melanoma. Questo caso evidenzia la possibilità che lesioni apparentemente valutate come inestetismi possano celare talvolta lesioni neoplastiche. Abstract Basal Cell Carcinoma (BCC) is the most common skin cancer. It mainly affects sunexposes areas, especially face and and neck (80% of cases). It is characterized by slow growth and is rarely metastasizing. The case here is the first in literature describing pigmented variant of BCC morfeiforme (sclerodermiforme). From a clinical point of view, the following should be included in the differential diagnosis: keratosis, pigmented blue nevus and melanoma. This case highlights the possibility that injuries apparently valued as blemishes could sometimes conceal neoplastic lesions. Parole Chiave carcinoma a cellule basali, dermoscopia, carcinoma a cellule basali sclerodermiforme Key Words basal cell carcinoma, dermoscopy, sclerodermiforme BCC Riferimento per contatti: Giovanni Maria Palleschi - [email protected] Conflitti d’interesse dichiarati: nessuno 51 Riportiamo il caso di una signora di 50 anni che presentava una lesione lievemente pigmentata grigio-blu, rotondeggiante, di 3 millimetri di diametro, con i margini sfumati, localizzata sulla punta del naso comparsa da pochi mesi e in progressivo accrescimento. Con la dermatoscopia si apprezzava un aspetto pseudo-reticolare dovuto alla presenza di punti grigio-blu perifollicolari su di un fondo bianco-grigiastro simil cicatriziale (fig. 1). La lesione è stata asportata in toto e per un ottimale risultato estetico è stata trattata con terapia chirurgica e autoinnesto. L’esame istologico ha evidenziato la presenza di gettoni cellulari rotondeggianti circondati da uno strato di cellule disposte a “palizzata” di derivazione epidermica nel derma papillare e reticolare (fig. 2); era presente inoltre una risposta fi- Fig. 1: immagine clinica e dermoscopica della lesione. È possibile apprezzare i puntini grigio-blu (freccia rossa) broblastica con deposito di fibre collagene. I reperti erano significativi per una diagnosi di carcinoma basocellulare sclerodermiforme. Fig. 2: istopatologia corrispondente. Nido tumorale ben delimitato con aggregati pigmentati prevalentemente perifollicolari (EE x100) 52 Il carcinoma a cellule basali (BCC) è la neoplasia cutanea più comune. Interessa principalmente le zone fotoesposte, in particolare il viso e il collo (80% dei casi) ed è caratterizzato da una crescita lenta e raramente è metastatizzante. Le varianti cliniche nodulare, nodulo-ulcerativa e piano-cicatriziale possono essere anche pigmentate, parzialmente o totalmente. La variante morfeiforme del BCC, noto anche come sclerodermiforme o fibrosante o infiltrante, è una variante meno frequente, nella quale le cellule tumorali stimolano i fibroblasti a proliferare producendo fibre collagene che condurranno poi ad atrofia e sclerosi. Questa variante può apparire come una placca bianco-giallastra simile alla cera, molto spesso ulcerata e con confini clinici mal distinguibili (1, 2). Il nostro caso rappresenta il primo descritto in letteratura ONCOLOGIA neoplastiche. Per questo motivo raccomandiamo l’esecuzione dell’esame bioptico anche di fronte a lesioni apparentemente innocue. In molti casi, infatti, la terapia di una lesione diagnosticata precocemente si riflette in un risultato finale estetico migliore. Bibliografia Fig. 3: immagine intraoperatoria di variante pigmentata del BCC morfeiforme. Dal punto di vista clinico la diagnosi differenziale si pone con le cheratosi pigmentate, il nevo blu e il melanoma. La principale è con il nevo blu per la lieve pigmentazione e per la presenza dei punti grigio-blu. La presenza di punti grigio-blu è dovuta ad aggregati di cellule pigmentate circondati da deposito di fibre, come dimostrato nello studio di Tabanlıoğlu Onan D et al. (3), nel quale si è analizzata la correlazione tra le caratteristiche dermatoscopiche e istopatologiche del BCC pigmentato. Nel nostro caso è identificabile anche una sclerosi lieve che circonda i nidi tumorali, come dimostrato dalla istopatologia. La contemporanea presenza di piccole isole di pigmentazione, accompagnate da una lieve sclerosi del derma, rappresenta la caratteristica clinica di tale enti- tà patologica. Questo caso evidenzia la possibilità che lesioni apparentemente valutate come inestetismi possano celare talvolta lesioni 1. Rubin AI, Chen EH, Ratner D. Basal-cell carcinoma. N Engl J Med. 2005 Nov 24;353(21):2262-9. 2. Lowell Goldsmith, Stephen Katz, Barbara Gilchrest, Amy Paller, David Leffell, Klaus Wolff. Fitzpatrick’s Dermatology in General Medicine. Eighth Edition, McGraw-Hill 2012. 3. Tabanlıoğlu Onan D, Sahin S, Gököz O, Erkin G, Cakır B, Elçin G, Kayıkçıoğlu A. Correlation between the dermatoscopic and histopathological features of pigmented basal cell carcinoma. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2010 Nov;24(11):1317-25. Fig. 4: immagine post operatoria 53