Capire il Portogallo

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Capire il Portogallo
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Capire
il Portogallo
PORTOGALLO OGGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482
Lo sguardo su una nazione al bivio, oltre a libri, film e musica
imprescindibili per immergersi in profondità nello spirito del
Portogallo.
STORIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 484
Conquistatori e re, demagoghi e visionari, disastri naturali e
colpi di stato: la storia del Portogallo è tutt’altro che banale...
RELIGIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 501
La terribile Inquisizione, le società segrete e il grande mistero di
Fátima sono capitoli dell’affascinante saga religiosa portoghese.
ARTI E ARCHITETTURA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 506
Il Portogallo vanta esempi di arte rupestre risalenti a 10.000
anni fa, stupefacenti cattedrali in stile manuelino, capolavori
dell’avanguardia contemporanea, oltre a opere di fama mondiale di artigiani, pittori e poeti.
I PRODOTTI DELLA TERRA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 521
Alcuni Presìdi e comunità del cibo in Portogallo.
SAUDADE: IL BLUES PORTOGHESE. . . . . . . . . . . 525
La celebre malinconia nostalgica così difficile da tradurre ha
influenzato profondamente il cinema, la musica e la letteratura
portoghesi, nonché la stessa identità nazionale.
SPORT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 530
La passione per il calcio è molto radicata in Portogallo, paese
da cui provengono alcuni dei più grandi calciatori del mondo.
Anche la corrida, quella in stile portoghese, ha il suo pubblico
di appassionati.
popolazione per kmq
482
PORTOGALLO
ITALIA
REGNO UNITO
≈ 30 abitanti
Portogallo oggi
»»Popolazione:
10,7 milioni
»»Tasso di
disoccupazione:
9,6%
»»Punto più
elevato del
Portogallo
continentale:
Torre (1993 m)
»»La più ampia
comunità
portoghese al di
fuori di Lisbona:
Parigi
»»Persone
che parlano
portoghese nel
mondo: 260
milioni
In un piccolo villaggio battuto dal vento nell’estremità settentrionale del Portogallo, greggi di capre brucano tranquillamente lungo
strade polverose, mentre anziane vedove in abito nero presidiano la
piazza del paese sullo sfondo di un castello medievale. Sulle colline
crescono le stesse vigne piantate probabilmente dai fenici, secoli
prima dell’arrivo dei romani. L’ultima novità che elettrizza la vita del
villaggio è l’annuale, imminente Festa de São João, quando la gente
del posto decorerà di fiori le statue dei santi cattolici e le porterà in
processione lungo le vie, proseguendo poi i festeggiamenti al luna
park allestito per l’occasione.
Nel frattempo, in una città a poche centinaia di chilometri di
distanza, un gruppo di giovani si è dato appuntamento per l’inaugurazione di un nuovo spazio artistico. Drink e nuove conoscenze sono il
programma della serata, che si concluderà con un dance party nel bar
della galleria. Ma dopo un frenetico scambio di sms il gruppo decide
di spostarsi in riva al mare, per una cena in un locale di tendenza in
vetro e acciaio sospeso sulle onde che si infrangono sugli scogli. Poi,
verso l’una di notte, si trasferiranno tutti nella discoteca più in del
momento, dove un DJ di Los Angeles dirige le danze.
L’antico impero navale portoghese si è trasformato in un paese
di grandi contraddizioni, in bilico tra passato e futuro, tradizioni
immemori e modernizzazione – un conflitto che si esprime secondo
modalità e in contesti differenti. Tutti i portoghesi, ciascuno a modo
suo, vi prendono parte, indipendentemente dall’età, dalla condizione
socioeconomica o dall’ideologia.
I villaggi tradizionali sono il miglior esempio di questo contrasto,
dal momento che le giovani generazioni – in cerca di un’istruzione
migliore, di un posto di lavoro o semplicemente di uno stile di vita
Leggere
Al cinema
Ascoltare
(António Lobo Antunes; Einaudi,
Torino 1999) La vita sotto Salazar.
»» Memoriale del convento (José
Saramago; Feltrinelli, Milano 2010)
»» Il libro dell’inquietudine
(Fernando Pessoa; Newton
Compton, Roma 2010)
Una lettera d’amore di Wim
Wenders a Lisbona.
»» Le lettere da Fontainhas
(1994-2006) La trilogia di Pedro
Costa ambientata a Lisbona.
»» Capitani d’aprile (2000) La
Rivoluzione dei Garofani del 1974.
L’ipnotico album di fado della
leggendaria Mariza.
»» Art of Amália (1998) La
compilation di una delle più
grandi autrici di fado.
»» Re-Definições (2004) Album
dell’artista hip-hop Da Weasel.
»» Il manuale degli inquisitori
»» Lisbon Story (1995)
»» Fado em Mim (2002)
occupazione
su 100 abitanti
in Portogallo
60
30
Servizi
Industrie
10
Agricoltura
483
85 sono cattolici
9 professano altre religioni
4 non professano alcuna religione
2 sono cristiani non cattolici
più al passo con i tempi – lasciano i piccoli paesi dove sono nate e cresciute e si trasferiscono nelle città. Ma anche le città sono soggette a
mutamenti demografici. I giovani, dinamici e in carriera, preferiscono
la periferia, lasciando il centro, vecchio e degradato, alle generazioni
dei loro genitori e ai turisti. Interi quartieri attraversano una vera e
propria rinascita culturale, con l’apertura di negozi, gallerie d’arte,
ristoranti e bar, che portano nuova vitalità.
Anche l’economia del paese ha dovuto affrontare sfide simili, tra
modernizzazione del sistema e salvaguardia del welfare. Dopo anni di
crescita sostenuta a seguito dell’adesione all’Unione Europea (1986).
la crisi finanziaria mondiale ha contribuito negli ultimi anni a far
salire il deficit a livelli allarmanti. All’inizio del 2011, di fronte alle
pressanti richieste dell’Unione Europea che temeva un irrimediabile
peggioramento dei conti, il governo minoritario del socialista José
Sócrates ha proposto un piano di austerità che è stato però bocciato
dalle opposizioni, con conseguenti dimissioni del primo ministro e
nuove elezioni in vista. Intanto la crescita è stagnante (0,3% nel 2010)
e il tasso di disoccupazione ufficiale è salito oltre il 10%.
Su altri fronti il paese è proiettato nel futuro. Negli ultimi dieci
anni il Portogallo ha compiuto considerevoli investimenti nell’energia
rinnovabile. Possiede alcuni degli impianti per l’energia solare ed
eolica più grandi del mondo e ha costruito una centrale sperimentale
per lo sfruttamento dell’energia generata dal moto ondoso. Più dibattuta è invece la questione delle centrali idroelettriche, che forniscono
importanti quantitativi di energia ma, con le loro dighe, implicano
l’allagamento di vaste distese di terreno (è in progetto la costruzione
di nove dighe entro la fine del 2020), riportando il discorso ancora una
volta sul contrasto tra vecchio e nuovo.
Passi falsi
»» Pensare che il couvert (pane,
formaggio, olive) sia gratis.
Qualsiasi cosa consumiate
– ordinata o meno – vi verrà
messa in conto.
»» Dire “hello” quando si entra
in un negozio, un ristorante o
avvicinandosi alla bancarella di
un mercato: dite piuttosto ‘bom
dia’ (buongiorno), ‘boa tarde’
(buon pomeriggio) e ‘boa noite’
(buonanotte).
»» Credere che il Portogallo sia
un’altra versione della Spagna.
Storia, cibo, lingua, musica e
feste sono molto diverse. Dite
‘obrigado’ (o ‘obrigada’ se siete
una donna) – non gracias!
PIL
(% della popolazione)
Il Portogallo ha
un PIL di €178
miliardi, il più
basso pro capite
(€16.600) dell’Europa occidentale,
ma ottiene solitamente elevati
piazzamenti nelle
statistiche sulla
qualità della vita.
Saluti
»» Nel salutare le persone
e dicendo adeus, le donne
ricevono due baci – uno per ogni
guancia (iniziate dalla vostra
guancia sinistra, la destra della
donna). Gli uomini in genere si
stringono la mano. In affari, una
stretta di mano è comune con e
tra donne.
484
Storia
La parola Portogallo deriva da
Portus Cale, nome
attribuito dai
romani a una città
che sorgeva nei
pressi dell’attuale
Porto. Il termine
si trasformò in
Portucale durante
la dominazione
dei visigoti,
ampliando il suo
significato.
Questa piccola nazione ai confini estremi dell’Europa è stata negli ultimi
3000 anni mira di una lunga serie di conquistatori e di principi stranieri.
Le tracce più antiche della presenza umana si ritrovano in incisioni
rupestri che risalgono a 30.000 anni fa; ancora più suggestivi sono i
megaliti e gli altri misteriosi monumenti lasciati da popoli sconosciuti
dopo il 5000 a.C. Più tardi, furono i celti a inoltrarsi nella Penisola
Iberica, fondando villaggi fortificati e mescolandosi ai commercianti
fenici attorno al 700 a.C.
Vennero poi i romani, che costruirono strade e ponti, coltivarono
i vigneti e introdussero la tecnica della salatura e dell’essicazione del
pesce, pratiche di conservazione ancora oggi utilizzate. Dopo sei secoli
l’impero crollò e nel 500 d.C. i visigoti convertiti al cristianesimo, insieme
ad altre tribù, conquistarono la regione. In seguito sopraggiunsero i
mori, navigando dal Nord Africa attorno al 700 d.C. Portarono alberi di
limoni e altri tipi di colture, istituirono scuole e stabilirono un regime
di pace che durò per secoli.
Nel XII secolo incominciò la riconquista cristiana, con l’avanzata
dei crociati che dietro le bandiere della fede religiosa posero fine alla
dominazione dei mori. Il primo re cristiano di Portogallo salì sul trono
nel 1139. I sovrani successivi respinsero la minaccia spagnola, fondarono
la prima università, strinsero un’importante alleanza con l’Inghilterra e
consolidarono gli attuali confini nazionali. Nel XV secolo, il Portogallo
rivolse il suo sguardo al mare. L’epico viaggio di Vasco da Gama in India
nel 1497 aprì l’era delle scoperte. Ulteriori viaggi e grandi ricchezze seguirono quando i portoghesi raggiunsero l’attuale Brasile, le Filippine,
la Cina, il Giappone e altri territori. Questa politica di forte espansionismo finì per provocare il collasso del paese e nel 1580 la Spagna riuscì
a impossessarsi del trono portoghese. Il dominio spagnolo durò fino a
metà del XVII secolo, quando una rivolta nazionalista permise al paese
di riconquistare l’indipendenza.
CRONOLOGIA
18.000 a.C.
5000 a.C.
Gli antenati degli iberi lasciano il
segno del loro passaggio con le
incisioni rupestri dell’Alto Douro e
le pitture dell’Alentejo,risalenti al
Paleolitico.
Nella bassa valle del Rio Tejo
misteriosi popoli neolitici creano
insediamenti fortificati. Restano
stupefacenti monumenti in pietra,
tra cui i megaliti nei dintorni di
Évora, nell’attuale Alentejo.
485
Storia del
Portogallo di José
H. Saraiva (Bruno
Mondadori,
Milano 2007) è
una monografia
dedicata al
Portogallo, che
abbraccia un arco
di tempo che va
dai primi insediamenti preistorici
nel paese fino ai
tumultuosi avvenimenti politici
degli anni ’90.
IL MISTERO DEGLI UOMINI DI NEANDERTHAL
Gli scienziati non hanno ancora trovato una tesi condivisa sul destino degli uomini di
Neanderthal – una specie forte e robusta capace di utilizzare il fuoco, costruire utensili
di pietra e seppellire i propri morti, che possedeva un volume cerebrale doppio rispetto
ai moderni esseri umani. La teoria più diffusa è che gli uomini di Neanderthal siano
stati sterminati dall’Homo Sapiens in una sorta di genocidio. Un’altra ipotesi sostiene
che il Neanderthal e il Sapiens si sarebbero mescolati dando origine a una razza ibrida.
Questa teoria, meno diffusa, vide crescere il proprio credito quando, nel 1999, alcuni
archeologi portoghesi portarono alla luce, poco a nord di Lisbona, il primo scheletro
completo del Paleolitico mai scoperto nella Penisola Iberica. Il team, sotto la guida di
João Zilhão, direttore dell’Instituto Português de Arqueologia, scoprì, in quella che era
senza alcun dubbio una sepoltura rituale, i resti risalenti a 25.000 anni fa di un giovane
ragazzo che presentava tratti sia dei primi ominidi (mento e denti pronunciati) sia degli
uomini di Neanderthal (arti robusti). Alcuni ritengono che la relazione tra le due razze,
durata migliaia di anni, fu quindi pacifica, e che alcune caratteristiche dei Neanderthal
siano entrate a far parte del patrimonio genetico dell’uomo moderno.
700 a.C.
197 a.C.
60 a.C.
Attraverso i Pirenei si
diffondono nella Penisola
Iberica i celti, con famiglie e
greggi. Si insediano in villaggi
fortificati chiamati castros e si
mescolano alle tribù locali.
Dopo la vittoria su Cartagine
nella seconda guerra punica,
i romani invadono l’Iberia,
espandendosi verso ovest ma
incontrando la fiera resistenza
da parte delle tribù locali,
lusitani compresi.
I romani cancellano ogni
traccia dell’indipendenza
lusitana e stabiliscono
un’importante capitale e
centro commerciale a Olisipo
(Lisbona), nome risalente al
suo mitico padre fondatore,
Ulisse.
Storia 
Nel XVIII secolo, il Marquês de Pombal, incarnando gli ideali illuministici, abolì la schiavitù, modernizzò lo stato e avviò la ricostruzione
resa necessaria dal devastante terremoto del 1755. Nel 1800 il Portogallo
fu costretto alla guerra con la Francia napoleonica: quando le truppe
di Bonaparte invasero il paese, la famiglia reale si rifugiò in Brasile.
Questioni legate alla successione al trono turbarono i primi anni del
XVIII secolo. Nel 1900, l’industrializzazione portò enormi cambiamenti
nel paese e la popolazione cominciò a rivendicare maggiore equità sociale. Il re divenne bersaglio del malcontento e fu assassinato nel 1908.
Il Portogallo divenne infine una repubblica nel 1910.
Seguirono anni di tumulti, finché nel 1926 salì al potere la figura
dittatorale di António de Oliveira Salazar. Appoggiato dalla polizia, il
suo regime repressivo durò fino agli anni ’70. Il colpo di stato militare
del 1974 mise fine alla dittatura. Gli anni ’70 e ’80 furono tempi di
instabilità per il paese, con un governo poco efficace e molte difficoltà
economiche. Negli anni ’90, con l’adesione all’Unione Europea, si aprì
finalmente la strada verso una stabile prosperità.
La prima decade del XXI secolo ha visto però il Portogallo rallentare
progressivamente la propria crescita, una tendenza aggravatasi nel 2008
a causa della crisi finanziaria mondiale, tanto che si stanno valutando
misure straordinarie per contenere il deficit che mette a rischio la tenuta
finanziaria del paese. Il Portogallo ha peraltro investito fortemente sulle
energie rinnovabili, divenendo una paese leader nel campo dell’energia
eolica, solare e idroelettrica.
I primi insediamenti
486
Storia I primi insediamenti
Siti
preistorici
»»Vila Nova de Foz
Côa, Minho
»»Citânia de
Briteiros, Minho
»»Cromeleque
dos Almendres,
Alentejo
»»Gruta do Escoural, Alentejo
»»Anta Grande
do Zambujeiro,
Alentejo
»»Cromeleque do
Xerez, Alentejo
Le prime tracce di presenza umana nella Penisola Iberica, tra le più
antiche d’Europa, risalgono a molti millenni fa. Gli ominidi vagavano
per questi territori già prima del 200.000 a.C. Nell’era paleolitica,
gli antenati dei portoghesi lasciarono tracce della loro esistenza con
fantastiche incisioni rupestri all’aperto vicino a Vila Nova de Foz Côa
nella regione dell’Alto Douro (p401) – risalgono a circa 30.000 anni
fa e furono scoperte per caso nel 1992 durante un sopralluogo per il
progetto di costruzione di una diga. Altre interessanti tracce di questa
ancestrale abilità artistica dell’uomo si trovano nell’Alentejo, nella
Gruta do Escoural, i cui disegni di animali ed esseri umani risalgono
al 15.000 a.C. circa.
L’Homo Sapiens non era però solo, sulla scena. In alcune regioni
dell’Europa, tra cui quella che attualmente corrisponde al Portogallo,
per circa 10.000 anni convisse infatti con l’uomo di Neanderthal, della
cui esistenza sono state rinvenute tracce nella Penisola Iberica.
Gli uomini di Neanderthal non furono che i primi di una lunga serie
di abitanti ad apparire (e poi a scomparire) da queste parti. Nel primo
millennio a.C. iniziò la penetrazione dei celti, che nel 700 a.C si stabilirono nel Portogallo settentrionale e in quello occidentale. Sorsero decine
di citânias (villaggi fortificati), come la formidabile Citânia de Briteiros
(p422). Più a sud, i mercanti fenici, seguiti da greci e cartaginesi, fondarono stazioni commerciali sulle coste, mentre nell’interno si diedero
allo sfruttamento metallifero.
Quando nel 210 a.C. i romani giunsero nel Portogallo meridionale, si
aspettavano una rapida conquista. Ma non avevano tenuto conto della
resistenza dei lusitani, una tribù guerriera celtica stanziata tra il Rio
Tejo e il Rio Douro che resistette ferocemente per mezzo secolo. Incapaci
di soggiogarli, i romani decisero infine di negoziare la pace con il loro
condottiero, Viriato. In realtà l’offerta di pace era un tranello e alcuni
IL FIUME DELL’OBLIO
Quando i soldati romani raggiunsero il Rio Lima nel 137 a.C., erano convinti di trovarsi
sulle sponde del Lete, il mitico fiume dell’oblio dal quale nessun uomo può tornare. Incapace di persuadere i suoi uomini ad attraversare queste acque, il generale romano
Decimo Giunio Bruto guadò da solo il fiume. Una volta giunto sull’altra sponda chiamò
i soldati uno per uno, gridando i loro nomi. Sorpresi dal fatto che il comandante non
avesse perso la memoria, lo seguirono e continuarono nella loro campagna. Bruto,
che dopo la morte di Viriato portò le legioni romane alla conquista della Penisola Iberica, fu in seguito nominato proconsole della Lusitania.
100 d.C.
400
711
I romani costruiscono strade,
ponti e altre opere pubbliche.
Coltivano i vigneti, insegnano
ai lusitani come conservare ed
essiccare il pesce e concedono
alle comunità locali molta
autonomia.
Al crollo dell’impero romano,
il Portogallo viene invaso dai
suebi, popolazioni contadine
della regione dell’Elba che
si insediano nella zona
dell’odierna Porto, e dai
visigoti, che conquistano il
paese nel 469.
Il re visigoto Witiza viene
assassinato. Il figlio Agila
chiama in soccorso i mori dal
Nord Africa, che stabiliscono la
pace e si insediano stabilmente
nel paese.
Mori e cristiani
Il vuoto lasciato dai romani fu colmato dall’arrivo dal nord di popolazioni ‘barbare’ come vandali, alani, visigoti e suebi che si espansero
nella Penisola Iberica dopo aver valicato i Pirenei. A prevalere fu
infine nel 469 la tribù dei visigoti, di fede cristiana ariana.
I conflitti interni alla comunità visigota spianarono però la strada alla penetrazione dei mori, chiamati in soccorso da una delle
fazioni visigote in lotta per il potere. Nel 711 sbarcò dal Nord Africa
un esercito musulmano che occupò rapidamente ampi tratti della
costa meridionale.
Sotto il dominio dei mori, che stabilirono la loro capitale a Shelb
(l’odierna Silves), i portoghesi del sud conobbero un periodo di pace
e prosperità economica. I nuovi signori, infatti, si dimostrarono
tolleranti sia con gli ebrei sia con i cristiani. I piccoli proprietari
terrieri cristiani, chiamati mozarabi, non furono privati dei loro
possedimenti, ma anzi incoraggiati a sperimentare nuove colture,
tra cui quelle degli agrumi e del riso, e innovative tecniche di produzione. Parole arabe come alface (lattuga) e arroz (riso), andarono
ad arricchire il lessico, insieme a decine di toponimi, tra cui Fátima,
Silves e Algarve – quest’ultimo deriva dal termine arabo el-gharb,
che significa ‘ovest’. Anche la cucina locale si arricchì di influenze
moresche, in particolare per quanto riguarda la pasticceria.
Nel nord del paese nel frattempo cominciò a prendere forza la
riscossa delle forze cristiane, che nell’868 riuscirono a occupare
Porto. Ma fu solo nell’XI secolo che la cosiddetta Reconquista iniziò
a ottenere risultati significativi. Nel 1064 fu conquistata Coimbra e
nel 1085 Afonso VI inflisse un duro colpo ai mori impadronendosi
addirittura della città spagnola di Toledo, la loro capitale. Si narra
inoltre che Afonso ottenne Siviglia vincendo una partita a scacchi
con l’emiro della città. L’anno seguente tuttavia gli uomini di Afonso
487
Siti romani
»»Conimbriga,
Beiras
»»Milreu, Algarve
»»Templo
Romano, Évora,
Alentejo
»»Termas
Romanas, Évora,
Alentejo
»»Museu do
Teatro Romano,
Lisbona
»»Núcleo
Arqueológico,
Lisbona
»»Cidade de
Ammaia, Alentejo
»»Cromeleque do
Xerez, Alentejo
800
1147
1242
La Penisola Iberica prospera
sotto il governo della tollerante
dinastia omayyade. I califfi
introducono l’irrigazione e
nuove colture (tra cui l’arancio
e il riso) e costruiscono scuole.
Al termine di una lunga
campagna di riconquista, i
cristiani sconfiggono i mori.
Afonso Henriques espugna
Lisbona e si autoproclama
primo re del Portogallo.
Gli ultimi mori vengono cacciati
dopo la battaglia di Tavira.
Durante il regno di Dom Dinis,
si definiscono i confini con la
Castiglia. Lungo la frontiera
sono erette 50 fortezze.
Storia M ori e cristiani
agenti romani, proponendosi come intermediari, avvelenarono Viriato,
dopo la cui morte (nel 139 a.C.) la resistenza dei lusitani fu infine domata.
Per uno sguardo vivido sul Portogallo romano niente è meglio del sito
di Conimbriga (p309), vicino a Coimbra, o delle rovine del cosiddetto
Tempio di Diana (p202), a Évora.
Nel V secolo l’impero romano infine collassò, dopo un dominio sulla
regione durato 600 anni che aveva lasciato in eredità strade e ponti,
ma anche la coltura del grano, dell’orzo, delle olive e della vite, le grandi
tenute chiamati latifúndios (che ancora oggi caratterizzano l’Alentejo),
un sistema giuridico consolidato e soprattutto la lingua, chiaramente
neolatina. Di fatto poche altre invasioni si dimostrarono così utili nella
storia del Portogallo.
488
ALLEANZA
Storia L’ epoca della casa di B orgogna
Il Trattato di
Windsor (1386),
che stabilì un
patto di mutua
assistenza tra
Portogallo
e Inghilterra,
è solitamente
ritenuto la più
antica alleanza
tuttora in vigore.
furono sconfitti dagli Almoravidi, una dinastia di berberi provenienti
dal Sahara, di stretta osservanza musulmana, accorsi dal Marocco
per soccorrere l’emiro.
Afonso lanciò quindi un appello alle potenze europee affinché lo
affiancassero nella crociata contro gli ‘infedeli’. Grazie al sostegno di
Enrico di Borgogna e di altri sovrani, Afonso poté in effetti muovere
i passi decisivi verso la vittoria, ma il conflitto durò ancora alcune
generazioni. Nel 1139 Afonso Henriques (nipote di Afonso VI) sconfisse i mori a Ourique (nell’Alentejo) e si autoproclamò Dom – re del
Portogallo. Il titolo fu poi riconosciuto dal papa nel 1179 in cambio
di un tributo. Nel frattempo il sovrano aveva sottratto ai mori anche
Santarém e Lisbona.
Nel 1185, alla morte di Afonso Henriques, il confine portoghese
correva lungo il corso del Rio Tejo, ma ci sarebbe voluto ancora un
secolo prima che i mori fossero espulsi anche dalle regioni meridionali del paese.
L’epoca della casa di Borgogna
Nell’epoca della Reconquista gli abitanti della regione dovettero sopportare le conseguenze delle guerre e dei relativi disordini, ma sulla scia
delle vittorie cristiane arrivarono anche nuovi dominatori.
La Chiesa e il clero benestante entrarono in possesso della maggior
parte delle terre, affiancati dall’aristocrazia. Libera soltanto di nome,
la maggioranza della popolazione, sottomessa a una classe di facoltosi
possidenti, godeva di pochi diritti. Il primo passo verso una forma di
governo democratico fu l’istituzione delle cosiddette cortes, un’assemblea
di nobili e prelati che si riunì per la prima volta nel 1211 a Coimbra, allora
capitale (sei anni dopo il privilegio andò a Lisbona).
Ad Afonso III (regno 1248-79) va riconosciuto il merito di aver
contrastato il potere della Chiesa, ma fu il figlio Dinis (regno 12791325), a imprimere realmente una svolta al paese. Uomo colto e
lungimirante, avocò a sé il controllo del sistema giudiziario, avviò
programmi di graduale rimboschimento e incoraggiò lo sviluppo
delle attività commerciali. Sciolse il potente e pericoloso Ordine dei
Templari, ricostituendolo più tardi con il nome di Ordine di Cristo
(v. lettura p289). Si interessò di musica, arte e istruzione e nel 1290
fondò a Lisbona un’università che in seguito sarebbe stata trasferita
a Coimbra (p301).
Dom Dinis dette inoltre prova di grande lungimiranza rafforzando il
sistema difensivo del paese. Fece costruire o restaurare una cinquantina
di fortezze lungo il confine orientale con la Castiglia e nel 1308 firmò
un patto di amicizia con l’Inghilterra, ponendo le basi di un’alleanza
destinata a durare per lungo tempo.
1348
1385
1411
Giunge nel paese la peste
nera (probabilmente a bordo
delle navi che attraccavano a
Porto e Lisbona), che, come in
altre regioni d’Europa, semina
devastazione, uccidendo una
persona su tre.
I matrimoni tra le famiglie
reali castigliana e portoghese
generano complicazioni
dinastiche. Giovanni I di
Castiglia invade il paese, ma
i portoghesi, con l’aiuto degli
inglesi, lo sconfiggono ad
Aljubarrota.
Il nuovo re Dom João celebra la
vittoria di Aljubarrota facendo
costruire uno splendido
monastero. Per assicurarsi
l’alleanza degli inglesi, che
durerà per secoli, João sposa la
figlia di Giovanni di Gaunt.
COLOMBO
489
Il re João II
finanziò i viaggi di
Vasco da Gama e
di altri esploratori,
ma respinse la
proposta di Cristoforo Colombo.
Il navigatore italiano si era infatti
rivolto alla corona
portoghese nel
1485, prima che
alla Spagna.
L’epoca delle scoperte
Il raggiungimento dell’indipendenza e l’appoggio dei propri figli spinse
João verso nuove avventure militari. Il Marocco fu il suo primo obiettivo
e nel 1415 Ceuta cadde sotto il suo controllo senza opporre seria resistenza. Questo episodio segnò una svolta decisiva nella storia portoghese, il
primo passo verso l’epoca d’oro.
Fu Henrique, il terzo figlio di João, a incarnare meglio di chiunque
altro lo spirito dell’epoca, caratterizzato da un entusiasmo simile a
quello che aveva animato i crociati, unito all’ambizione militare e
alla sete di ricchezze. Grazie al sostegno di Henrique fu possibile
organizzare una serie di esplorazioni e viaggi per mare che avrebbero
trasformato il piccolo regno in una grande potenza imperiale.
1415
1419
1443
Il terzo figlio di Dom João,
il principe Henrique il
Navigatore, sostiene il padre
nella conquista di Ceuta, in
Nord Africa, dando così il via
all’espansione coloniale del
Portogallo, che si avvarrà di
un’innovativa imbarcazione
leggera e veloce, la caravella.
I portoghesi scoprono Madeira.
Seguono altre scoperte, tra
cui le Azzorre nel 1427 e Capo
Verde nel 1460. Gli esploratori
si spingono fino alle coste
occidentali dell’Africa.
Gli esploratori conducono
in Portogallo i primi schiavi
africani; sarà l’inizio della lunga
e tragica era della tratta degli
schiavi, che dall’Europa si
diffonderà in tutto il mondo.
Storia L’ epoca delle scoperte
Le preoccupazioni di Dinis si dimostrarono fondate. Sessant’anni
dopo la sua morte infatti il Portogallo entrò in guerra con la Castiglia.
Il re Fernando I fece la sua parte nel provocare lo scontro, conducendo
un pericoloso gioco di alleanze sia con la Castiglia sia con l’Inghilterra.
A entrambi i sovrani di queste nazioni aveva promesso la mano della
figlia Beatriz, che alla fine sposò Giovanni I di Castiglia, ipotecando
così il futuro del Portogallo.
Alla morte di Fernando nel 1383, salì al trono la moglie Leonor Teles,
anch’essa legata alla Spagna poiché da lungo tempo si accompagnava
a un amante galiziano. Le classi mercantili appoggiavano però la successione di un candidato portoghese meno compromesso con il potente
vicino, e la scelta cadde su João, fratello illegittimo di Fernando. João
fece assassinare l’amante di Leonor, che fuggì in Castiglia. L’omicidio
diede ai castigliani il pretesto per invadere il Portogallo.
La battaglia decisiva fu combattuta nel 1385, quando João affrontò il
potente esercito castigliano ad Aljubarrota. Le probabilità di successo,
pur con il valoroso condestável Nuno Álvares Pereira (fatto santo nel
2009 da papa Benedetto XVI) al comando dell’esercito portoghese e il
supporto di uno squadrone di arcieri inglesi, sembravano assai scarse.
João fece voto di costruire un monastero in caso di vittoria. Nuno
Álvares Pereira riuscì ad attirare la cavalleria spagnola in un luogo
dove aveva scarse possibilità di manovra e divenne facile bersaglio
per i soldati portoghesi. In poche ore gli spagnoli furono decimati e
costretti alla ritirata.
La vittoria di Aljubarrota sancì l’indipendenza del Portogallo e João
mantenne il suo voto facendo costruire lo splendido Mosteiro de Santa
Maria da Vitória (noto come Mosteiro da Batalha; v. p273). Questa
vittoria suggellò anche l’alleanza tra Portogallo e Inghilterra e João
sposò la figlia di Giovanni di Gaunt. La pace con la Castiglia fu infine
siglata nel 1411.
490
Storia L’ epoca delle scoperte
L’avvenimento più importante si verificò nel 1497, sotto il regno di
Manuel I, quando Vasco da Gama raggiunse l’India meridionale. Grazie
all’oro e agli schiavi provenienti dall’Africa e alle spezie che giungevano
dall’Oriente, il Portogallo accumulò in breve tempo enormi ricchezze.
In seguito a queste scoperte e agli ingenti introiti che ne derivavano,
Manuel I ordinò la costruzione di una serie di magnifici monumenti
celebrativi. Il più strabiliante fu il sontuoso Mosteiro dos Jerónimos di
Belém (p58), dove in seguito il re stesso fu sepolto. Pochi anni prima,
nel 1496, l’economia portoghese aveva beneficiato del grande impulso
fornito dai circa 150.000 ebrei che con le loro ricchezze si erano stabiliti
nel paese in seguito all’espulsione dalla Spagna.
Anche la Spagna, tuttavia, verso la fine del XV secolo, fu trascinata
dall’inarrestabile brama per le conquiste d’oltremare, e ben presto i
due imperi si trovarono a confrontarsi in accese dispute territoriali. La
‘scoperta’ dell’America nel 1492 da parte di Cristoforo Colombo per conto
della Spagna non fece che accrescere i sentimenti di invidia e rivalità. A
1494
1497
1497
La corsa all’espansione
coloniale vede scontrarsi
Spagna e Portogallo. Il Trattato
di Tordesillas stabilisce una
linea di demarcazione 370
leghe a ovest di Capo Verde.
In seguito alle pressioni della
Chiesa cattolica, Dom Manuel I
espelle dal paese i mercanti
ebrei. Coloro che rimangono si
convertono a forza o vengono
perseguitati. Nel 1536 nasce
l’Inquisizione.
Ripercorrendo le orme di
Bartolomeo Diaz attorno al
Capo di Buona Speranza,
Vasco da Gama raggiunge
l’India. I commerci con
l’Oriente cominciano a
colmare di ricchezze la corona
portoghese.
491
1519
Fernão Magalhães (Ferdinando
Magellano) parte per il suo
viaggio intorno al mondo. Viene
ucciso nelle Filippine, ma una
delle sue navi riesce a tornare
in Portogallo.
1572
1578
Luís Vaz de Camões scrive Os
Lusiados, poema epico che
celebra il viaggio di Vasco
da Gama. Morto povero e
incompreso, solo più tardi
sarà riconosciuto come una
delle principali figure letterarie
portoghesi.
Il re Sebastião invade il
Marocco. La spedizione
termina con la disastrosa
battaglia di Alcácer-Quibir e la
morte di Sebastião e di molti
nobili. L’assenza di eredi getta
il paese nello scompiglio.
Storia L’ epoca delle scoperte
questa contesa pose fine il Trattato di Tordesillas, stipulato nel 1494 su
sollecitazione del papa, con il quale il mondo fu diviso fra le due grandi
potenze da una linea di 370 leghe (1770 km) tracciata a ovest di Capo
Verde. Al Portogallo spettavano le terre a est di questa linea, compreso
quindi il Brasile, che fu ufficialmente rivendicato nel 1500.
La rivalità spinse molti esploratori a tentare la circumnavigazione del
globo. Nel 1519 il navigatore portoghese Fernão de Magalhães (Ferdinando Magellano), allontanatosi dalla corte di Manuel I per passare sotto
le bandiere spagnole, prese il mare con l’obiettivo di dimostrare che le
‘Islas de las Especias’ (le odierne Molucche) si trovavano in ‘territorio
spagnolo’. Raggiunse effettivamente le Filippine nel 1521, ma qui fu
ucciso durante uno scontro con i nativi. Una delle sue cinque imbarcazioni, guidata dal navigatore basco Juan Sebastián Elcano, riuscì a
raggiungere le Isole delle Spezie e a fare ritorno in Europa doppiando
il Capo di Buona Speranza, dimostrando così definitivamente che la
Terra non è piatta.
Atlantico
periferico. Il
postcolonialismo
portoghese di
Boaventura de
Sousa Santos, M.
Irene Ramalho
e Ribeiro de
Sousa (Diabasis,
Reggio Emilia
2008) raccoglie
i saggi degli
ultimi vent’anni
di studi post­
coloniali: utile
per riconsiderare,
con una certa
distanza, il nostro
immaginario
‘europeo’ e le sue
matrici dominanti.
492
Storia L a domina z ione spagnola e la rinascita del P ortogallo
I portoghesi
furono i primi
occidentali a
raggiungere il
Giappone nel
1543. Qui fondarono Nagasaki,
introdussero le
zanzariere e arricchirono la lingua
di nuovi vocaboli
come pan (pane)
e, forse, arrigato
(grazie).
I portoghesi d’oro.
Re, nobili, ebrei,
mori, mercanti
e popolo nella
formazione di un
impero di Giuseppe Papagno
(Diabasis, Reggio
Emilia 2006)
narra la plurisecolare storia dell’impero portoghese,
dal 21 agosto
1415, data della
conquista della
piazzaforte di
Ceuta, al 25 aprile
1974, quandò la
dittatura ebbe
termine.
Gli esploratori portoghesi raggiunsero Timor, la Cina e infine il
Giappone, consolidando l’impero con la costruzione di porti militari
e stazioni commerciali. La monarchia, cui veniva versato un ‘tributo
reale’ pari a un quinto di tutti i profitti, divenne la più ricca d’Europa.
Lo splendore e la prosperità che caratterizzarono quel periodo sono
testimoniati anche dall’opulenza dello stile architettonico dell’epoca,
detto manuelino.
Questo periodo di splendore non poteva durare all’infinito. A partire
dal 1570 gli alti costi delle spedizioni e dell’amministrazione coloniale
iniziarono a gravare in modo insostenibile sull’economia del paese. La
situazione precipitò nel 1558, quando salì al trono il giovane e idealista
Sebastião. Avendo deciso di convertire al cristianesimo il Marocco,
salpò da Lagos con un esercito di 18.000 uomini, ma la spedizione andò
incontro a una disastrosa sconfitta nella battaglia di Alcácer-Quibir (nota
anche come ‘battaglia dei tre re’). Sebastião fu ucciso, insieme ad altri
8000 soldati che rappresentavano il meglio della nobiltà portoghese. Il
suo successore, l’anziano cardinal Henrique, fu costretto a svuotare le
casse reali per riscattare i sopravvissuti.
Alla morte di Henrique nel 1580, Felipe II di Spagna, zio di Sebastião,
ebbe buon gioco a farsi incoronare re anche del Portogallo con il nome
di Felipe I. Questo avvenimento segnò la fine non solo dell’indipendenza
ma anche dell’epoca d’oro della nazione lusitana, che da allora non fu
più in grado di svolgere un ruolo da protagonista sulla scena mondiale.
La dominazione spagnola
e la rinascita del Portogallo
La dominazione spagnola iniziò peraltro sotto buoni auspici. Felipe
promise di rispettare l’autonomia del Portogallo e di convocare con
frequenza il parlamento, fino ad allora pressoché ignorato. Tuttavia
il popolo, che mal sopportava questa sorta di protettorato straniero,
coltivava la speranza che Sebastião fosse ancora vivo (dal momento che
era stato ucciso lontano dalla patria, in Marocco, in molti non credevano
alla sua morte) – non a caso vari pretendenti reclamarono il trono fino
al 1600. I successori di Felipe non si dimostrarono altrettanto onesti
e corretti e sfruttarono le risorse economiche e umane del paese per
combattere le guerre spagnole d’oltremare, affidando a emissari spagnoli
tutte le più importanti cariche politiche portoghesi.
Una sommossa scoppiata in Catalogna fu la scintilla che scatenò le
spinte indipendentiste portoghesi (in particolare quando il sovrano
spagnolo Felipe III ordinò a truppe portoghesi di reprimere la rivolta), e
nel 1640 un gruppo di cospiratori organizzò un colpo di stato che portò
sul trono João IV, primo sovrano della dinastia di Bragança. Costretto
1580
1622
1640
Muore il cardinal Henrique,
successore di Sebastião. Il re
Felipe II di Spagna ne approfitta
per invadere il Portogallo. La
Spagna dominerà per 80 anni,
mettendo fine all’età d’oro
portoghese.
L’impero portoghese si sottrae
al controllo della Spagna. Gli
inglesi conquistano Hormoz.
Verso la metà del XVII secolo
gli olandesi conquistano
Malacca, Ceylon (Sri Lanka) e
parte del Brasile.
La Catalogna si rivolta e Felipe
III spedisce truppe portoghesi
a reprimere la ribellione. I nobili
portoghesi organizzano un
colpo di stato e spodestano gli
spagnoli. Viene incoronato re
Dom João IV.
493
TÈ
Furono i portoghesi a dare il via
all’ossessione
inglese per il tè:
i loro esploratori
introdussero
la bevanda in
Europa a metà del
Seicento e l’entusiasta Caterina
di Bragança fece
il resto.
L’alba della Repubblica
Nel 1793 il Portogallo si ritrovò in guerra contro la Francia rivoluzionaria,
sostenendo l’alleato inglese sul piano navale. Non molto tempo dopo,
Napoleone lanciò al paese un ultimatum: se non avesse chiuso i suoi
porti alle imbarcazioni inglesi avrebbe subito un’invasione.
Il Portogallo non poteva assolutamente voltare le spalle all’Inghilterra,
che oltre a essere il suo principale partner commerciale, proteggeva le
sue rotte navali. Nel 1807 la famiglia reale portoghese fuggì in Brasile
(dove rimase per 14 anni), mentre l’armata di Napoleone faceva il suo
1690
1703
1717
Con l’economia in crisi e
l’impero coloniale in declino, il
Portogallo è ridotto a sperare
in un miracolo, che si verifica
davvero: in Brasile viene
scoperto l’oro e e incredibili
ricchezze affluiscono nelle
casse reali.
Francia e Inghilterra sono in
guerra. Gli inglesi, a corto
di vino, si accordano con il
Portogallo per la produzione
di porto, assumendo un ruolo
decisivo nell’economia del
paese.
L’estrazione dell’oro brasiliano
tocca i massimi storici
(600.000 once l’anno).
Dom João V è il sovrano più
ricco d’Europa, e lo ostenta
costruendo per esempio il
Palazzo di Mafra.
Storia L’alba della R epubblica
a cercare sostegno in qualche alleanza per respingere la controffensiva
spagnola, il Portogallo firmò due trattati con l’Inghilterra, suggellati
con il matrimonio tra Carlo II e la figlia di João, Caterina di Bragança,
e la cessione di Tangeri e Bombay agli inglesi.
In cambio l’Inghilterra fornì armi e soldati. La Spagna, impegnata
su altri fronti, fece solo qualche modesto tentativo di riconquistare il
Portogallo e nel 1668 fu costretta a riconoscere l’indipendenza del paese.
Il cammino verso la democrazia subì una battuta d’arresto sotto i
successori di João. La corona non si preoccupava di convocare il parlamento e, forte dell’indipendenza riconquistata, varò una serie di spese
poco avvedute, come la realizzazione di progetti architettonici grandiosi,
tra cui il sontuoso Palácio de Mafra (v. p114).
All’inizio del XVIII secolo, il Portogallo si trovava nuovamente a
dover fronteggiare a una grave crisi economica. In questo contesto si
distinse la figura del Marquês de Pombal, primo ministro di Dom José
I (più interessato alla lirica che agli affari di stato). Descritto come un
despota illuminato, Pombal condusse il Portogallo nell’era moderna,
reprimendo ogni opposizione con spietata efficienza. Pombal istituì i
monopoli di stato, tenne a freno il potere dei mercanti inglesi e favorì
lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria. Inoltre abolì la schiavitù,
eliminò le discriminazioni religiose e riorganizzò l’istruzione. Quando
Lisbona fu devastata dal terribile terremoto del 1755 (v. p33), Pombal
ricostruì rapidamente la città. All’apice del suo potere, non esitava
a sbarazzarsi dei nemici accusandoli di essere implicati in presunte
congiure contro la vita del re.
Il suo potere ebbe termine nel 1777 quando salì al trono la cattolica
Dona Maria I. L’anticlericale Pombal fu prontamente rimosso, processato
e accusato di vari crimini, anche se non imprigionato. La regina abrogò
le leggi di tolleranza religiosa da lui emanate, mentre mantenne in larga
misura le sue avvedute riforme in campo economico, agricolo e scolastico, aiutando così il paese a incamminarsi verso una ritrovata prosperità.
Ma altri tumulti erano all’orizzonte, Napoleone si stava espandendo
in Europa.
494
Storia L’alba della R epubblica
Ex colonie
Portoghesi
e anni
in cui
raggiunsero l’indipendenza
»»Brasile, 1822
»»Goa, 1961
»»Guinea Bissau,
1974
»»Angola, 1975
»»Capo Verde,
1975
»»Mozambico,
1975
»»São Tomé e
Príncipe, 1975
»»Timor Est, 1975
»»Macao, 1999
ingresso a Lisbona. La guerra che fece seguito all’invasione francese
della Penisola Iberica del 1808 (la cosiddetta ‘guerra peninsulare’),
nella quale spagnoli e portoghesi combatterono per difendere la propria
indipendenza, sarebbe durata fino al 1814.
Gli alleati inglesi inviarono in soccorso un esperto esercito guidato
da sir Arthur Wellesley (futuro duca di Wellington) e dal visconte di Beresford. Dopo una serie di sconfitte, le forze angloportoghesi riuscirono
a respingere i francesi oltre il confine spagnolo nel 1811.
Finalmente libero ma gravemente indebolito, il Portogallo fu di fatto
governato da Beresford, dal momento che la famiglia reale non fece
mai ritorno dal Brasile. Nel 1810 il paese perse anche il suo ruolo di
intermediario commerciale tra Inghilterra e Brasile, in quanto dovette
permettere all’impero britannico di trattare direttamente con la sua
colonia d’oltremare. L’umiliazione più cocente arrivò nel 1815, quando
João riunì il Brasile e il Portogallo in un unico regno, un atto finalizzato
ad accrescere la ricchezza e il prestigio del Brasile, che la famiglia reale
portoghese aveva eletto a propria residenza. Oppresso dai debiti e con un
traffico commerciale ormai ridotto al minimo, il Portogallo attraversò
una delle peggiori crisi della sua storia, diventando di fatto colonia del
Brasile e protettorato britannico.
Nel frattempo, all’interno dell’esercito serpeggiava il malcontento.
Alcuni ufficiali ribelli convocarono il parlamento ed elaborarono una
nuova costituzione liberale, fondata sugli ideali dell’illuminismo, che
aboliva i privilegi della nobiltà e del clero e istituiva un parlamento
monocamerale.
Questi avvenimenti obbligarono João a far ritorno in patria. La situazione era molto difficile e il re, sia pure contro il volere della moglie
e del figlio Miguel, decise di non opporsi alle trasformazioni politiche
in atto. Il primogenito di João, Pedro, la pensava diversamente: rimasto
a governare il Brasile, non nascose il suo disprezzo nei confronti dei
costituzionalisti proclamando, nel 1822, l’indipendenza del Brasile e
autoincoronandosi imperatore. Quando nel 1826 João morì, il paese era
nuovamente sull’orlo della guerra civile.
La corona portoghese fu offerta a Pedro che, dopo aver imposto un
nuovo statuto meno liberale, abdicò in favore della figlia Maria, che
all’epoca aveva solo sette anni, a condizione che andasse in sposa allo
zio Miguel e che questi approvasse la nuova costituzione. Subito dopo il
giuramento, invece, Miguel abolì lo statuto di Pedro e si autoproclamò
re. Pedro, sostenuto dalle forze liberali, costrinse Miguel ad arrendersi
a Évoramonte nel 1834.
Alla morte di Pedro salì al trono la figlia Maria, regina di Portogallo,
allora appena quindicenne, che difese con fervore lo statuto emanato dal
padre nel 1826. Nel ventennio successivo i sostenitori della costituzione
1755
1770
1807
Lisbona è devastata dal più
grande disastro naturale della
storia europea. Tre scosse
di terremoto, seguite da un
maremoto e da un incendio,
distruggono la città e mietono
decina di migliaia di vittime.
Il primo ministro Marquês de
Pombal ricostruisce Lisbona
secondo schemi urbanistici
moderni. Senza farsi scrupoli
nell’eliminare gli oppositori
abolisce la schiavitù,
costruisce scuole e favorisce lo
sviluppo economico.
Napoleone invade il Portogallo.
La famiglia reale portoghese
e diverse migliaia di persone
al loro seguito si rifugiano in
Brasile, scortate dalle navi da
guerra inglesi.
SALAZAR
495
Il manuale
degli inquisitori
(Einaudi, Torino
1999), di Arnaldo
Antunes, è una
brillante descrizione dei giorni
bui del regime di
Salazar, attraverso lo sguardo
di personaggi
faulkneriani come
il ‘ministro’
Senhor Francisco.
1815
1822
1832
Innamoratosi del Brasile, Dom
João VI dichiara Rio capitale
del Reino Unido de Portugal,
Brasil e Algarves, relegando
Lisbona in secondo piano.
In Brasile, il principe reggente
Pedro organizza un colpo di
stato e dichiara l’indipendenza
proclamandosi ‘emperor’. Il
padre Dom João VI torna in
Portogallo per reclamare la
corona.
Dom Pedro I torna in
Portogallo, dove deve
contendere il trono al fratello
Miguel. Seguono due anni di
guerra civile, che si conclude
con la messa al bando di
Miguel. La figlia di Dom Pedro
diventa regina.
Storia L’alba della R epubblica
liberale del 1822 si fecero più determinati e attivi, trascinando nuovamente il paese sull’orlo della guerra civile. A garantire un periodo di
stabilità al Portogallo provvide il duca di Saldanha, che riuscì a trovare
un accordo tra le parti in lotta. Lo statuto di Pedro fu reso più liberale
e le infrastrutture del paese radicalmente modernizzate.
La seconda metà del XIX secolo rappresentò un periodo estremamente
positivo per il Portogallo, che divenne una delle nazioni più avanzate
dell’Europa meridionale. Chi ebbe l’occasione di visitare Lisbona in quel
periodo, come Hans Christian Andersen, fu sorpreso nel trovare ampi
viali alberati, strade illuminate da lampioni a gas, un’efficiente rete di
tram e abitanti vestiti elegantemente. Non meno importanti furono i
progressi in ambito sociale. Grazie alla riforma del sistema scolastico,
promossa dal ministro della pubblica istruzione João Arroio, raddoppiò il
numero delle scuole maschili e quadruplicò quello delle scuole femminili.
Le donne ottennero il diritto alla proprietà e in tutto l’impero portoghese furono abolite la schiavitù e la pena di morte. Anche il sistema
carcerario fu oggetto di innovazioni profonde – durante la detenzione i
prigionieri potevano imparare un mestiere che avrebbe consentito loro
di integrarsi nella società una volta tornati liberi.
In quegli anni nacquero inoltre numerose organizzazioni e associazioni che diedero un nuovo, potente impulso alla diffusione e al progresso
delle idee, favorendo il confronto in ambito politico, religioso e artistico.
Come negli altri paesi europei, anche in Portogallo la seconda metà del
XIX secolo fu l’epoca della crescita industriale, soprattutto nel comparto
tessile, con una produzione in gran parte destinata all’esportazione. La
viabilità migliorò in tutto il paese in seguito alla costruzione di nuovi
ponti e strade, e furono anche realizzate importanti opere architettoniche come il Palácio de Pena (p97) che domina Sintra.
Tuttavia all’inizio del XX secolo tra le masse dei lavoratori crebbe il
malcontento. La meccanizzazione portò alla perdita di posti di lavoro
(in alcune fabbriche si utilizzarono i bambini per far funzionare le macchine) e le richieste per migliorare e rendere più sicuri i posti di lavoro
rimasero inascoltate. Chi scioperava veniva semplicemente licenziato
e sostituito. Contemporaneamente il Portogallo dovette affrontare una
drammatica crisi demografica: le campagne, dove le condizioni di vita
erano particolarmente difficili, si spopolarono nel giro di pochi anni
in quanto i contadini preferirono trasferirsi in città o cercare fortuna
all’estero, emigrando soprattutto in Brasile.
Fu un periodo di grandi cambiamenti, in cui gli ideali socialisti si
diffusero rapidamente, presentandosi come una possibile soluzione ai
problemi del paese, soprattutto alle profonde diseguaglianze. Nel 1908
il nazionalismo repubblicano, che aveva conquistato consensi tra le
classi medio-basse, organizzò un colpo di stato. Esso si risolse in un
496
ATTENZIONE AL PROFESSORE DI ECONOMIA
Storia A scesa e caduta di S ala z ar
Nel 1926, quando il generale António Carmona diventò il nuovo presidente del Portogallo, il paese era gravemente indebitato. Per tentare di risolvere la difficile situazione,
Carmona decise di rivolgersi a Oliveira Salazar, un economista di fama indiscussa. A
quell’epoca, Salazar era uno scapolo di 37 anni che viveva in un appartamento spartano insieme a un sacerdote (in seguito nominato cardinale di Lisbona). Lo stesso Salazar aveva una formazione profondamente religiosa, avendo studiato per otto anni in
seminario. Gli abitanti del piccolo villaggio in cui era nato si rivolgevano a lui addirittura
chiamandolo ‘padre’. Solo all’ultimo momento decise di rinunciare alla tonaca per frequentare la facoltà di giurisprudenza.
Dopo la laurea iniziò a occuparsi di economia, che all’epoca era una disciplina nuova, diventando uno dei primi docenti di questa materia nel paese e guadagnandosi
ben presto ampi riconoscimenti per i suoi articoli sulla finanza pubblica. Quando il
generale Carmona gli offrì l’incarico di ministro delle finanze, Salazar pose una condizione, quella di poter disporre di ampi poteri decisionali sulle spese effettuate dagli
altri ministeri; il generale accettò.
Salazar riuscì a risollevare le sorti dell’economia nazionale. Adottando misure drastiche, quali tagli radicali alla spesa pubblica e aumento della pressione fiscale, fu in grado
di raggiungere il pareggio del bilancio già nel corso del suo primo anno di mandato. La
disoccupazione diminuì sensibilmente e ben presto Salazar divenne una delle personalità più autorevoli del governo di Carmona, al punto che quando alcuni ministri diedero le
dimissioni egli assunse l’interim dei loro dicasteri. In questo modo il suo potere crebbe a
dismisura, finché Carmona decise di nominarlo primo ministro a tutti gli effetti.
nulla di fatto, ma il mese successivo il re Carlos e il principe ereditario
Luís Filipe furono brutalmente assassinati a Lisbona.
Il figlio minore di Carlos, Manuel II, tentò di trovare un accordo con
i repubblicani, ma ormai era troppo tardi. Il 5 ottobre 1910, proclamata
una violenta sollevazione nei ranghi delle forze armate, fu dichiarata la
repubblica. Manuel andò in esilio in Gran Bretagna, dove morì nel 1932.
Ascesa e caduta di Salazar
Dopo la schiacciante vittoria ottenuta nelle elezioni del 1911, i repubblicani nutrivano grandi speranze per il futuro, ma ben presto fu chiaro
che le cose stavano prendendo una piega complicata. La situazione
economica, già sull’orlo del collasso, si aggravò a seguito della decisione
del Portogallo di partecipare alla prima guerra mondiale al fianco degli
Alleati. Gli anni del dopoguerra, contrassegnati da una forte instabilità,
videro i repubblicani dividersi in opposte fazioni, i sindacati organizzare
scioperi regolarmente repressi con la forza e i militari impegnati ad
accrescere il proprio potere.
1865
1890
1908
Periodo di pace e prosperità.
Le ferrovie collegano i
centri minori con Lisbona e
Porto, che godono dei frutti
del commercio marittimo.
Progressi in agricoltura,
industria, salute e istruzione.
Il Portogallo mostra un
rinnovato interesse per le
colonie africane, ma gli inglesi
puntano al controllo dell’Africa
subsahariana e minacciano
guerra. Intimidito, il Portogallo
cede e si apre una crisi
interna. Le idee repubblicane
raccolgono consensi crescenti.
I Bragança tentano di
reprimere il dissenso
chiudendo i giornali, esiliando
gli oppositori e reprimendo con
brutalità le dimostrazioni, ma
infine re Carlos e il primogenito
Luís Filipe vengono assassinati.
497
Il Portogallo si guadagnò la reputazione di nazione politicamente più
instabile d’Europa. Fra il 1910 e il 1926 si succedettero 45 governi diversi,
spesso insediati a seguito di colpi di stato. Nel 1926 un ennesimo golpe
portò alla ribalta nomi e volti nuovi, tra cui quello di António de Oliveira
Salazar, stimato professore di economia che fu nominato ministro delle
finanze. Nel 1932 Salazar divenne primo ministro. Sarebbe rimasto in
carica per ben 36 anni.
Salazar istituì un regime dittatoriale corporativista, autoritario,
repressivo, profondamente cattolico e nazionalista, al quale diede il
nome di Estado Nuovo (‘nuovo stato’). Tutti i partiti politici furono
dichiarati fuorilegge, tranne l’Unione Nazionale, i cui membri formarono l’Assemblea Nazionale. Il diritto di sciopero fu bandito e l’ordine
sociale garantito da una propaganda aggressiva, dalla censura e dalla
repressione violenta. Fu creata una temibile polizia segreta, la Polícia
Internacional e de Defesa do Estado (PIDE), che incuteva terrore e
soffocava ogni forma di opposizione con arresti e torture. I numerosi
tentativi di rovesciare il regime di Salazar fallirono miseramente uno
1910
1916
1932
Il figlio più giovane di Carlos,
Manuel, sale al trono all’età
di 18 anni, ma viene ben
presto spodestato. Nasce la
repubblica, ma il paese in preda
all’instabilità vedrà alternarsi
45 governi in 16 anni.
Nonostante l’iniziale neutralità,
il Portogallo è coinvolto nella
prima guerra mondiale, con
l’invio di 55.000 soldati.
La guerra è devastante per
l’economia e nel dopoguerra
inizia un periodo di recessione.
António de Oliveira Salazar
sale al potere. L’economia
portoghese si stabilizza, ma
il costo umano è esorbitante,
Salazar ricorre alla censura, al
carcere e alla tortura contro
gli oppositori.
Storia A scesa e caduta di S ala z ar
A questo punto Salazar avviò il suo programma per trasformare la società e la vita
civile portoghese, le cui conseguenze si sarebbero protratte per diversi decenni. Introdusse una nuova Costituzione, che gli assegnava pieni poteri, ispirata agli ideali che
sostenevano il suo Estado Nuovo, un nuovo modello di stato fondato sul trasferimento
in ambito politico del modello di istituzione rappresentato dalla famiglia. Secondo
Salazar, come all’interno di una famiglia non c’è bisogno di forme organizzative per
gestire i conflitti, così nella società è possibile fare a meno di partiti e sindacati. Inoltre, a suo avviso, per funzionare nel migliore dei modi un nucleo familiare deve essere
guidato da un capofamiglia che decida come e quando spendere il denaro. E Salazar
intendeva incarnare la figura paterna che avrebbe guidato il paese-famiglia, mentre la
Chiesa rappresentava la ‘madre’ che avrebbe saziato la sete di valori spirituali.
Sotto il suo governo totalitario, il Portogallo riuscì a trovare stabilità e un minimo di
benessere, ma il prezzo da pagare fu inaccettabile: i sindacati furono sciolti, la libertà
di stampa abolita e gli oppositori politici perseguitati, incarcerati e in alcuni casi torturati. Il suo atteggiamento nei confronti della classe lavoratrice, tenuta a bada con
dosi di ‘fado, Fátima e calcio’, escludeva qualsiasi miglioramento effettivo delle sue
condizioni. Alla fine della sua dittatura, il Portogallo vantava tristi primati, tra cui la
percentuale di analfabetismo e di tubercolosi più elevata dell’Europa occidentale, e le
donne non avevano ancora ottenuto il diritto di voto. Considerate le condizioni di arretratezza sociale in cui si trovava il paese nel 1968, quando Salazar dovette abbandonare il potere perché colpito da un ictus cerebrale, i progressi degli ultimi quarant’anni
hanno quasi del miracoloso.
498
Storia Dalla rivolu z ione alla democra z ia
Ufficialmente
neutrale nella
seconda guerra
mondiale, il Portogallo fu teatro
delle operazioni
di spionaggio
sia dei nazisti
sia degli Alleati.
Tra gli agenti dei
servizi segreti
inglesi di stanza
nel paese figurano
Graham Greene,
Ian Fleming e
Kim Philby, spia
russa che faceva il
doppio gioco.
dopo l’altro. Per capire come vivessero i prigionieri politici durante la
dittatura, visitate la Fortaleza de Peniche (p259) – una fortezza del XVI
secolo trasformata in prigione.
Il maggior risultato ottenuto dal regime fu la ripresa economica del
paese. Durante gli anni ’50 e ’60 il tasso annuo di crescita del settore
industriale oscillò tra il 7% e il 9%. In politica estera Salazar mantenne
un atteggiamento caratterizzato dal più disinvolto opportunismo. Durante la guerra civile spagnola appoggiò in via ufficiosa i nazionalisti
di Franco, mentre nel corso della seconda guerra mondiale permise
alla Gran Bretagna di utilizzare l’arcipelago delle Azzorre come base
aeronavale nonostante il Portogallo fosse ufficialmente un paese neutrale; una decisione che non impedì peraltro al dittatore di vendere
sottobanco alla Germania nazista grandi quantità di tungsteno. In
seguito si scoprì anche che Salazar aveva autorizzato il trasferimento
in Portogallo dell’oro confiscato dai nazisti – 44 tonnellate, secondo i
dati d’archivio degli Alleati.
A decretare la fine del regime di Salazar fu il processo di decolonizzazione. Il dittatore, che non intendeva concedere l’indipendenza alle
colonie portoghesi, vide crollare il consenso a causa dei costi e dell’impopolarità delle guerre coloniali. Nel 1961 Goa fu occupata dall’India
e il Movimento Popular da Libertação de Angola (MPLA) decise di
ricorrere alla lotta armata. Negli anni successivi la guerriglia esplose
anche in Guinea e in Mozambico. Salazar, tuttavia, non fece in tempo ad
assistere alla sconfitta del suo programma politico. Nel 1968 fu colpito
da un ictus cerebrale, e due anni dopo morì.
Il suo successore, Marcelo Caetano, non riuscì ad arginare il malcontento generale. Molti ufficiali dell’esercito, che conoscevano le terribili
condizioni nelle quali erano costretti a vivere gli abitanti delle colonie,
simpatizzavano per chi lottava per l’indipendenza del proprio paese, e
non erano più disposti a combattere. In diverse centinaia fondarono il
Movimento das Forças Armadas (MFA), che il 25 aprile 1974 organizzò
un incruento colpo di stato, passato alla storia come ‘Rivoluzione dei
Garofani’, in quanto i cittadini di Lisbona donarono ai soldati che avevano occupato la capitale dei garofani che furono infilati nelle canne
dei loro fucili. Oggi questo fiore è il simbolo nazionale della libertà.
Dalla rivoluzione alla democrazia
La Rivoluzione dei Garofani riscosse un ampio consenso popolare, ma
le vicende coloniali continuarono a tenere banco ancora per qualche
tempo. La Guinea Bissau fu la prima a ottenere l’indipendenza, seguita
dalle isole di Capo Verde, da São Tomé e Príncipe, dal Mozambico e
dall’Angola. In qualche caso il raggiungimento dell’indipendenza ebbe
conseguenze sanguinose: in Angola scoppiò la guerra civile, mentre
1935
1943
1961
Muore quasi sconosciuto
il poeta quarantasettenne
Fernando Pessoa, lasciando
un baule pieno di scritti.
I critici, molti anni più tardi, lo
definiranno uno dei più grandi
autori del XX secolo.
Il Portogallo, paese neutrale
durante la seconda guerra
mondiale, diventa base delle
attività dei servizi segreti, sia
degli Alleati sia dei nazisti,
mentre Salazar cerca di fare
affari con entrambi.
Si avvia a scomparire del
tutto l’impero portoghese.
L’India si riprende Goa e
altri possedimenti, nascono
movimenti indipendentisti in
Angola, Mozambico e Guinea
Bissau.
Timor Est, subito dopo la partenza del contingente portoghese nel 1975,
fu invasa dall’Indonesia. Il Portogallo stesso visse un periodo difficile dovendo accogliere quasi un milione di profughi provenienti dalle colonie.
In piena crisi economica, il paese dovette affrontare una serie di scioperi selvaggi, mentre il quadro politico era in piena trasformazione. Il
Partito comunista e l’ala radicale dell’MFA diedero vita a un movimento
rivoluzionario che nazionalizzò aziende e servizi. I contadini occuparono
i latifondi per creare cooperative agricole che però, a causa dei conflitti
interni e delle scarse capacità manageriali, si rivelarono fallimentari sul
piano economico. Mentre il sud del paese era in balia dei rivoluzionari,
il nord più conservatore era guidato da Mário Soares e dal suo Partido
Socialista (PS).
Il governo moderato che salì al potere nel 1975 riuscì a riunire il paese
dopo aver sventato un tentativo sovversivo da parte dell’estrema sinistra.
Il periodo rivoluzionario era definitivamente terminato.
499
Il Portogallo puntava a una democrazia di stampo socialista, con un
presidente dotato di ampi poteri, un parlamento eletto a suffragio universale e un Consiglio della Rivoluzione per il controllo delle forze armate.
All’esecutivo di minoranza di Soares seguì una serie di governi
di coalizione e di leader estranei ai partiti politici, tra cui Maria de
Lourdes Pintassilgo, primo presidente del consiglio donna. Le elezioni
parlamentari del 1980 videro l’affermarsi di una nuova formazione politica, Aliança Democrática (AD), un movimento conservatore guidato
da Francisco Sá Carneiro.
Carneiro morì poco dopo in un incidente aereo (sospetto), e il suo
posto fu occupato da Francisco Pinto Balsemão, che intavolò le trattative per l’ingresso del paese nella Comunità Economica Europea (CEE).
Un nuovo governo di coalizione guidato da Soares e Balsemão avviò
un rigoroso programma di modernizzazione economica per soddisfare
le richieste della CEE e del Fondo Monetario Internazionale (FMI). La
riduzione della spesa pubblica suscitò ovviamente il malcontento della
popolazione. Le critiche più pesanti arrivavano dal Partido Social Democrata (PSD), formazione di destra alleata di Soares al governo e guidata
dal dinamico Aníbal Cavaco Silva. I sindacati comunisti organizzarono
una serie di scioperi e nel clima di insoddisfazione generale fece la sua
comparsa anche il terrorismo, con una serie di attentati rivendicati dal
gruppo di estrema sinistra Forças Populares de 25 Abril (FP-25).
Nel 1986, dopo nove anni di negoziazioni, il Portogallo entrò a far parte
della CEE. Il generoso afflusso di finanziamenti diede il via a una fase di
sviluppo senza precedenti che permise al primo ministro Cavaco Silva
di portare avanti il suo programma di riforme economiche. I tentativi di
Le donne
portoghesi hanno
conquistato il
diritto di voto solo
nel 1975.
1974
1986
1998
Alcuni ufficiali depongono il
successore di Salazar – è la
cosiddetta ‘Rivoluzione dei
Garofani’. La politica del paese
svolta a sinistra, comunisti
e moderati si contendono il
potere.
Mário Soares vince di misura
le elezioni e diventa presidente
del Portogallo, primo leader
civile del paese dopo 60 anni.
Nello stesso anno il Portogallo
entra nella CEE insieme alla
Spagna.
Lisbona ospita l’Expo ’98,
mettendo in mostra i suoi
nuovi gioielli, come la stazione
ferroviaria di Santiago
Calatrava, l’oceanarium più
grande d’Europa e il Ponte de
Vasco da Gama.
Storia L a difficile strada verso la stabilità
La difficile strada verso la stabilità
500
DONNA
Storia L a difficile strada verso la stabilità
Il Portogallo, nel
1979, mancò di
poco il primato
quale primo paese
europeo ad aver
eletto un primo
ministro donna,
Maria de Lourdes
Pintassilgo (19302004). Margaret
Thatcher aveva
goduto di questo
onore appena tre
mesi prima.
modificare la legislazione sul lavoro incontrarono la forte resistenza dei
sindacati, che organizzarono una serie di scioperi, uno dei quali portò
in piazza un milione e mezzo di persone, ma alla fine ebbero successo.
La crescita economica non era destinata a durare. L’entrata in vigore
del Trattato di Maastricht catapultò il Portogallo in un regime di libera
concorrenza. L’ingresso nel mercato unico evidenziò immediatamente la
particolare arretratezza del settore agricolo, si aprì una fase di recessione
economica e crebbero le preoccupazioni per il futuro.
Scioperi, scandali e manifestazioni studentesche contro l’aumento
delle tasse universitarie logorarono il PSD al punto che nel 1995 Cavaco
Silva preferì dimettersi. Le elezioni politiche furono caratterizzate da
un ricambio generazionale degli uomini al potere, e il socialista António
Guterres fu nominato primo ministro. Le speranze in un politica meno
conservatrice andarono deluse, ma il bilancio dello stato migliorò grazie alle misure di rigore di Guterres e il Portogallo riuscì a entrare fin
dal primo momento nell’Unione Monetaria Europea con conseguente
adozione dell’euro. La rapida e costante crescita economica consentì a
Guterres di vincere anche le elezioni successive. Ma ancora una volta
episodi di corruzione, inflazione e instabilità portarono a una ristagno
dell’economia, e i dieci anni successivi furono molto difficili: la crescita
del PIL era molto contenuta o negativa e la disoccupazione cresceva. Nel
2002 il Partito socialista perse le elezioni a vantaggio del PSD, che portò
al governo José Manuel Barroso, il quale però due anni dopo si dimise
per succedere a Romano Prodi alla guida della Commissione Europea,
carica che gli è stata rinnovata nel 2009.
Nel frattempo in Portogallo tornò al potere il PS, e primo ministro
fu nominato nel 2005 José Sócrates. Anche il Portogallo ha risentito
pesantemente della crisi finanziaria mondiale del 2008, facendo segnare
un crollo del PIL del 3% circa nel 2009, ma soprattutto evidenziando
la dimensione preoccupante del suo deficit pubblico. Di fronte alle
pressanti richieste dell’Unione Europea che temeva un irrimediabile
peggioramento dei conti, il governo minoritario di Sócrates ha proposto
misure di austerità (riforma pensionistica, aumento delle tasse, blocco
dei salari nel settore pubblico) che nel marzo del 2011 sono state però
bocciate dalle opposizioni. Sócrates si è quindi dimesso e sono previste
a breve nuove elezioni.
Va segnalato che il Portogallo ha ottenuto significativi successi
nell’ambito delle fonti di energia rinnovabili, favorendo la costruzione
di centrali eoliche, solari e idroelettriche. Nel 2005, solo il 17% dell’elettricità proveniva da fonti ecosostenibili. Nel 2010, si era raggiunto il
45% – un dato senza eguali in Europa. Nel 2012, il Portogallo dovrebbe
diventare il primo paese dotato di una rete di stazioni per il rifornimento
dei veicoli elettrici.
2004
2007
2010
Il Portogallo ospita i
Campionati Europei di calcio
e raggiunge la finale, dove
viene sconfitto a sorpresa
dalla Grecia. Vengono spesi
oltre 600 milioni di euro per
costruire o restaurare gli stadi.
Il Portogallo detiene per
un semestre la presidenza
dell’Unione Europea, nel corso
del quale viene ratificato
il Trattato di Lisbona, con
l’obiettivo di conferire una
nuova compattezza all’UE.
Sesto paese in Europa e
ottavo nel mondo, il Portogallo
legalizza l’unione tra persone
dello stesso sesso. La Chiesa
condanna la legge.
501
Religione
Da sempre il cristianesimo ha svolto un ruolo di primo piano nella storia
del Portogallo e la religione è ancora oggi un valore fondamentale per i
suoi abitanti. Ogni città o centro urbano del paese ospita chiese e cattedrali, e le celebrazioni più imponenti del Portogallo ruotano intorno
a ricorrenze religiose, con un calendario ricco di parate variopinte e
concerti in ogni giornata di festa. Il Portogallo ospita anche numerose
mete di pellegrinaggi, la più importante delle quali, Fátima, attira oltre
300.000 fedeli ogni anno.
Chiesa e stato
Lo stato e la Chiesa in Portogallo sono sempre stati strettamente legati.
Anche durante il lungo periodo di occupazione da parte dei mori, nel
nord il cristianesimo rimase in auge – fornendo una base strategica
per la riconquista della regione da parte dei crociati. Clero e sovrano
marciarono fianco a fianco per secoli, dalle prime alleanze con il papa
nel XI secolo fino al XVII, quando la Chiesa giocò un ruolo importante
sia all’interno dei confini sia nell’impero in espansione.
L’accordo scricchiolò nel Settecento, quando l’illuminista Marquês de
Pombal decise di limitare il potere della Chiesa, soprattutto dei gesuiti,
che allontanò dal paese nel 1759. Egli tentò anche di modernizzare lo
stato (sovrintendendo alla creazione di uno dei primi sistemi urbanistici
del mondo) e portò l’istruzione sotto il controllo statale. Le relazioni tra
stato e Chiesa vissero alti e bassi per i successivi 150 anni, e le lotte per
Le manifestazioni
religiose
più importanti
»»Semana Santa
(Braga)
»»Festa de São
João (Porto e
Braga)
»»Festa de Santo
António (Lisbona)
»»Fátima Romaris
(Fátima)
»»Romaria de
Nossa Senhora
d’Agonia (Viana
do Castelo)
»»Festa de Nossa
Senhora dos
Remédios
(Lamego)
LA VITA NELL’EPOCA MUSULMANA
I mori governarono il sud del Portogallo per oltre 400 anni e alcuni studiosi descrivono
quel periodo come un’epoca d’oro. Gli arabi introdussero i sistemi di irrigazione, ancora sconosciuti in Europa. Due agronomi egiziani approdarono nella Penisola Iberica
nel X secolo e scrissero manuali sulle coltivazioni, sulla zootecnia, le piante, i raccolti
e i modelli di irrigazione. Furono introdotte le colture della banana, del riso, della noce
di cocco, del mais e della canna da zucchero, incentivata la formazione di piccole coo­
perative – per la produzione di olio di oliva, vino e la gestione dei mercati alimentari
– che sono ancora in attività in molte zone del Portogallo.
I mori aprirono scuole e avviarono campagne di alfabetizzazione (in lingua araba,
naturalmente), l’insegnamento della matematica, della geografia e della storia. La
medicina conobbe una profonda evoluzione. Si respirava un clima di tolleranza religiosa, che scomparve quando i crociati presero il potere. Purtroppo per i cristiani
proprietari di schiavi, la schiavitù non era ammessa nella legislazione islamica, per
cui gli schiavi facevano di tutto per rifugiarsi al sud. Musulmani, cristiani ed ebrei
coesistevano pacificamente, a volte persino collaboravano, creando una delle società
più avanzate scientificamente e artisticamente che il mondo avesse conosciuto fino a
quel momento.
Religione L’ I nquisi z ione
Uno dei riti più diffusi celebrati nel
periodo di Pasqua
è l’enterro do bacalhau (funerale
del baccalà), che
segna la fine del
Lent (un periodo
in cui si consuma
molto pesce.
PAGANI
502
In Portogallo
sono ancora vive
alcune antiche
celebrazioni
pagane. La più
nota di queste è la
Festa dos Rapazes
(Festa dei celibi),
in cui giovani
vestiti di stracci e
maschere di legno
si scatenano nei
dintorni di
Miranda do Douro.
il potere portarono alla messa al bando degli ordini religiosi nel 1821
e all’esproprio da parte dello stato di molte proprietà ecclesiastiche.
Tale separazione tra i due poteri fu formalmente riconosciuta durante
la Prima Repubblica (1910-26). Ma in pratica la Chiesa rimase intimamente legata a molti aspetti della vita civile. La sanità e l’istruzione
erano per lo più suo appannaggio, e scuole e ospedali cattolici erano
molto diffusi. I luoghi di socializzazione nelle aree rurali avevano spesso
connessioni con la Chiesa e l’inagurazione di qualsiasi opera pubblica
prevedeva la benedizione del vescovo locale.
Nel 1932 António de Oliveira Salazar conquistò il potere, instaurando
un regime di stampo fascista chiamato Estado Novo (‘stato nuovo’) che
durò fino alla Rivoluzione dei Garofani, nel 1974. Salazar coltivò stretti
legami con la Chiesa – visse anche in seminario per otto anni prima di
decidere di studiare legge. Il suo compagno di stanza al college era un
prete che più tardi divenne cardinale di Lisbona. Salazar fu un feroce
anticomunista, e utilizzò le sue credenziali di cattolico osservante per
far presa sul senso di autorità, disciplina e ordine del popolo portoghese,
definendo la famiglia, la parrocchia e la cristianità come fondamenta
dello stato. I membri del clero che non erano d’accordo furono ridotti
al silenzio o esiliati.
In seguito alla rivoluzione del 1974, la Chiesa perse il sostegno di gran
parte della popolazione: il supporto fornito al regime di Salazar provocò
l’allontamento dei fedeli fin dai giorni immediatamente successivi alla
caduta della dittatura. La nuova Costituzione, ratificata nel 1976, ribadiva la separazione formale della Chiesa dallo stato, ma questa volta la
legge era più stringente e il Portogallo si trasformò velocemente in una
società a carattere più laico. Oggi, solo la metà circa dei matrimoni viene
celebrata in chiesa, e il divorzio è legale, come l’aborto (fino alla decima
settimana; la legge è entrata in vigore tramite referendum nel 2007). Nel
2010 sono stati legalizzati i matrimoni tra persone dello stesso sesso – il
Portogallo è stato la sesta nazione europea a compiere questo passo.
L’Inquisizione
L’inquisizione, uno dei capitoli più cupi della storia portoghese, fu una
campagna di terrore e morte voluta dalla Chiesa, che ebbe inizio nel
1536. Inizialmente era rivolta contro gli ebrei, che venivano espulsi dal
paese o costretti ad abiurare la loro fede. Chi si rifiutava di abbracciare
la fede cattolica rischiava l’auto-da-fé (‘atto di fede’), una cerimonia che
consisteva in una messa seguita da processione e lettura della sentenza
a carico del colpevole, la quale poteva arrivare fino alla morte sul rogo.
Questi ‘processi’ sommari si svolgevano nelle piazze di Lisbona, Porto,
Évora e Coimbra, talvolta alla presenza anche di migliaia di persone.
Al centro della piazza, su una piattaforma coperta da un baldacchino
sedeva il ‘grande inquisitore’, circondato da aristocratici, preti, ufficiali
giudiziari, aguzzini e scrivani, che annotavano meticolosamente il
procedimento.
Le vittime di solito trascorrevano parecchi anni in carcere, dovendo
subire ogni genere di tortura senza mai vedere la luce del giorno. Venivano accusate di una grande varietà di reati, come aver saltato un pasto
durante il periodo ebraico del digiuno (segno di mancata conversione),
aver lasciato dei resti di carne di maiale nel piatto, non aver assistito
alla messa o aver osservato lo Shabbath, oltre a quelli più comuni di
blasfemia, stregoneria e omosessualità. Nonostante l’aleatorietà delle
‘prove’, magari fornite da un vicino di casa arrabbiato, pochi venivano
riconosciuti innocenti e rilasciati. Dopo dieci anni di prigione, il condannato doveva affrontare l’auto-da-fé. Prima di comparire davanti al
giudice, doveva indossare il san benito (tunica penitenziale di colore
503
EBREI NASCOSTI
Le apparizioni di Fátima
Per molti portoghesi cattolici, l’apparizione di Fátima rappresenta uno
degli eventi religiosi più significativi del XX secolo. Il 13 maggio 1917,
Lúcia Santos (10 anni) e due suoi cugini più giovani, Jacinta e Francisco
Marto, stavano badando al gregge fuori dal villaggio; improvvisamente
un lampo di luce colpì la terra e una donna ‘più luminosa del sole’ fece la
sua apparizione. Secondo i Santos, la donna si avvicinò a loro esortando
alla preghiera e alla penitenza per la salvezza dei peccatori. Chiese ai
bambini di recitare il rosario ogni giorno, portare la pace nelle proprie
vite e nel mondo. All’epoca il bisogno di pace nella mente dei portoghesi,
estremamente provati dalla prima guerra mondiale, era profondamente
radicato. La figura misteriosa chiese poi che i bambini tornassero nello
stesso luogo il 13 di ogni mese per i sei mesi successivi, promettendo che
in ottobre si sarebbe rivelata.
La voce si diffuse, nonostante lo scetticismo di molti. Solo un gruppetto di curiosi si ritrovò nel campo per l’apparizione del 13 giugno, ma già
il mese successivo gli spettatori erano diverse migliaia, e l’apparizione a
quanto pare confidò ai bambini tre segreti. Nelle settimane successive
si scatenò una tempesta mediatica, e il governo accusò la Chiesa di aver
messo in scena un imbroglio per riacquistare la popolarità in calo. La
AUTO-DA-FÉ
giallo decorata con fiamme) e la coroza (alto cappello conico da somaro).
Così abbigliata, la vittima veniva condotta davanti al tribunale.
In caso di sentenza di morte, il condannato veniva affidato all’autorità civile. L’esecuzione poteva avvenire in luoghi diversi, per esempio
all’alba del giorno successivo in un campo fuori città. Chi si pentiva
veniva strangolato prima di essere issato sul rogo. Chi non si pentiva
era bruciato vivo.
Durante gli anni dell’Inquisizione, la Chiesa condannò e uccise più di
2000 persone, torturandone e mandandone in esilio altre diecimila. I
portoghesi esportarono questa pratica anche nelle colonie, per esempio
nei confronti degli hindu a Goa.
Come suggerisce ironicamente Voltaire nel suo Candide, la superstizione ebbe un ruolo non secondario in queste vicende. Il terremoto
del 1755 fu infatti considerato da molti una maledizione di Dio, che li
puniva perché la Chiesa non aveva fatto abbastanza per punire gli eretici.
L’ultimo autoda-fé tenutosi
in Portogallo
risale al 1765, e fu
imposto per ironia
della sorte a dieci
preti gesuiti che
avevano osato
opporsi all’autocratico e anticlericale Marquês de
Pombal.
Religione L e appari z ioni di Fátima
Quando, nel XVI secolo, Manuel I bandì la religione giudaica, quasi tutti gli ebrei lasciarono il paese o si convertirono. Alcuni semplicemente nascosero la loro fede in
pubblico e indossarono la maschera di ‘nuovo cristiano’ (così venivano chiamati gli
ebrei convertiti). Le cerimonie religiose si tenevano a porte chiuse, la candela dello
Shabbath nascosta al fondo di una giara di argilla perché non si notasse dall’esterno.
All’interno dei libri di preghiere cattoliche riproducevano preghiere ebraiche che riuscivano a sovrapporre al rito cattolico (per esempio il segno della croce). Un’astuta
preparazione del cibo aiutava a nascondere le proprie pratiche rituali, come nel caso
della preparazione delle alheiras senza carne di maiale, salsicce all’aglio con carne di
pollo, coniglio, pernice e vitello mescolata al pane per dare consistenza all’impasto.
La comunità ebraica di Belmonte riuscì a praticare la sua fede in segreto per oltre
400 anni e fu scoperta solo nel 1917. A causa dei matrimoni tra consanguinei, molti
dei 200 ebrei della comunità soffrivano di malattie ereditarie. Anche ora che non sono
più costretti a nascondersi sottoterra (Belmonte possiede una sinagoga e un cimitero
ebraico), i componenti di questa comunità continuano a mantenere una certa riservatezza sui loro riti del passato.
504
Religione L e appari z ioni di Fátima
Libri e film
su Fátima
»»Il quarto segreto
di Fátima (BUR
Rizzoli, Milano
2008), scritto da
Antonio Socci
»»The 13th Day
(2009), diretto
da Ian e Dominic
Higgins
»»Nostra Signora
di Fátima (1952),
diretto da John
Brahm
Chiesa, dal canto suo, si trovò inizialmente in forte imbarazzo. I bambini
furono anche arrestati e interrogati, ma nessuno di essi cambiò versione.
Il 13 ottobre 1917, circa 70.000 persone si riunirono per quella che
veniva considerata l’apparizione finale. Molti testimoni sostennero di
aver assistito al cosiddetto ‘miracolo del sole’, raccontando di aver visto
il sole diventare sempre più grande e danzare nel cielo trasformandosi
in un disco di fuoco che girava vorticosamente emanando raggi variopinti. Alcuni dissero di essere stati miracolosamente guariti, altri di
essere rimasti terrorizzati, altri ancora di non aver visto nulla. I tre
bambini affermarono di aver visto Maria, Gesù e Giuseppe nel cielo. I
giornali nazionali riportarono l‘accaduto e presto un’isteria crescente
avvolse l’evento, trasformando il piccolo villaggio di Fátima in uno dei
più importanti siti di pellegrinaggio cattolici del mondo.
Solo Lúcia arrivò all’età adulta. Jacinta e Francisco, beatificati dalla
Chiesa nel 2000, furono tra gli oltre 25 milioni di persone che caddero
vittime dell’epidemia mondiale di influenza del 1918-9. Lúcia si fece
suora carmelitana e morì a 97 anni il 13 febbraio 2007.
I tre segreti
Il mistero avvolge i tre segreti confidati ai bambini di Fátima il 13 luglio
1917. Lúcia rivelò i primi due nel 1941 su richiesta del vescovo di Leira
che stava pubblicando un libro su Jacinta. Il primo segreto descriveva
una visione di demoni e uomini sofferenti tra le fiamme dell’inferno. Il
secondo prevedeva lo scoppio di un conflitto ancora più disastroso della
prima guerra mondiale se il mondo – e in particolare la Russia – non si
fosse convertita. Si era nei mesi precedenti la rivoluzione bolscevica e
questo segreto fu considerato particolarmente esplosivo. La Madonna
avrebbe inoltre aggiunto che se il suo appello fosse rimasto inascoltato
la Russia avrebbe sparso il terrore nel mondo, causando guerre e persecuzioni nei confronti del cattolici. Quanto al terzo segreto, Lúcia era
riluttante a rivelarlo, affermando che la Madonna stessa aveva chiesto
di non rivelarlo. Colpita dalla malattia e convinta di essere in punto di
morte – e sotto pressione da parte del vescovo di Leira – nel 1944 Lúcia
finalmente acconsentì infine a mettere per iscritto anche il terzo segreto.
Il vescovo ricevette lo scritto e lo trasmise in Vaticano, dove rimase
custodito per decenni. Lúcia chiese che l’ultimo segreto venisse rivelato
nel 1960 oppure dopo la sua morte, se fosse avvenuta prima. Riteneva
che quella data fosse la più adatta a far comprendere chiaramente il
messaggio. Il Vaticano però aveva altri piani e nel 1960 annunciò che
il segreto probabilmente sarebbe rimasto nascosto per sempre. I fedeli
nel frattempo speculavano sul contenuto dello scritto immaginando
un olocausto nucleare, la terza guerra mondiale, una crisi economica
globale, l’apocalisse, ecc. La Chiesa mantenne il segreto fino al 2000,
quando alla fine lo rivelò.
LA FEDE IN DECLINO
La percentuale di portoghesi che si considerano cattolici (85%) è tra le più alte
dell’Europa occidentale. Il numero di praticanti, però, è in calo ormai dagli anni ‘70
(anno in cui la percentuale di cattolici era del 95%). Oggi quasi mezzo milione di residenti nel paese si definisce agnostico e i fedeli praticanti ammontano a meno del 20%
della popolazione.
Il confronto tra regione e regione rivela un quadro più complesso: circa metà della
popolazione del Portogallo settentrionale e più di un quarto di quella di Lisbona frequenta ancora la messa domenicale, mentre i praticanti diminuiscono notevolmente
sulla costa meridionale.
505
Il santo più
popolare per
i portoghesi è
sant’Antonio, il
patrono dei cuori
solitari. Donne e
uomini soli accendono candele per
trovare l’amore e
il giorno della sua
festa, a giugno,
Lisbona celebra
matrimoni gratuiti
per coloro che
non si possono
permettere una
celebrazione
privata.
Religione L e appari z ioni di Fátima
L’ultimo segreto è il più mistico e controverso dei tre. Lúcia descriveva
un angelo che brandisce una spada fiammeggiante e che indica la terra
invocando il pentimento. La visione proseguiva con una città in rovina
piena di cadaveri e sullo sfondo una montagna sulla quale si arrampicava
un vescovo vestito di bianco – che lei immaginò essere il papa – il quale
giunto in cima si inginocchiava davanti a una croce di tronchi d’albero
tagliati a mano e veniva ucciso da dei soldati.
Alcuni sostennero che questa fosse la previsione dell’attentato del 1981
a Giovanni Paolo II, accaduto il 13 maggio – anniversario delle apparizioni – e il papa stesso affermò di essere stato salvato dalla Madonna
di Fátima. (Secondo alcune ricostruzioni, il proiettile avrebbe percorso
una bizzarra traiettoria ellittica evitando di colpire gli organi vitali del
papa). I teorici della cospirazione, invece, sostengono che la Chiesa stia
ancora nascondendo il ‘vero’ terzo segreto, che avrebbe piuttosto a che
fare con l’apocalisse e una grande apostasia all’interno della Chiesa, una
crisi avviata dai vertici. Gli scandali più recenti, come i casi di abusi
sessuali denunciati in diverse parti del mondo, non fanno che alimentare
le speculazioni tra i ‘fátimisti’ che sostengono che il terzo segreto non
è in realtà ancora stato rivelato.
506
Arti e
architettura
Il Portogallo, paese che ospita una delle città più antiche d’Europa, possiede una lunga e articolata storia dell’arte che risale almeno a 20.000
anni fa, quando i primi artisti uscirono dalle caverne e battendo pietra
contro pietra tentarono di testimoniare il mondo che li circondava.
Seguendo l’esempio delle prime popolazioni, ondate di conquistatori
stranieri lasciarono il loro segno nella Penisola Iberica come i megaliti
eretti dalle misteriose tribù neolitiche, i villaggi fortificati dei celti,
gli elaborati mosaici, i teatri accuratamente progettati e i templi dei
romani, le chiese visigote, i paesaggi urbani moreschi e le imponenti
fortezze dei primi crociati.
Le cose iniziarono a diventare interessanti intorno al 1500, quando il
mercato delle spezie portò immense ricchezze nel regno, dando inizio a
un’epoca di grandi cattedrali e sontuosi palazzi. Nei 500 anni successivi
il Portogallo divenne una cornice ideale per il lavoro di grandi architetti
e artigiani d’Europa, ospitando la realizzazione di opere memorabili
in un’eccezionale varietà di stili – manuelino, manierista, barocco, art
nouveau, modernista e postmodernista. Nello stesso tempo pittori,
scultori, poeti e romanzieri diedero il loro contributo al patrimonio
artistico portoghese, le cui dimensioni suscitano un notevole stupore,
considerando le ridotte dimensioni di questa nazione.
I siti paleolitici
Resti
preistorici
»»Vila Nova de Foz
Côa, Douro
»»Citânia de
Briteiros, Minho
»»Cromeleque
dos Almendres,
Alentejo
Nei pressi di Évora, nell’Alentejo, in un’isolata radura immersa negli
oliveti, si trova uno strano cerchio formato da un gruppo di 95 enormi
monoliti. Si tratta del Cromeleque dos Almendres, uno dei siti preistorici
più imponenti d’Europa.
In tutto il Portogallo, ma soprattutto nell’Alentejo, esistono strutture funerarie e religiose di questo tipo realizzate circa 6000 anni fa
durante l’età neolitica e megalitica. Particolarmente impressionanti
sono i dolmen, camere funerarie – rettangolari, poligonali o circolari
– ricoperte di terra in modo da creare una collinetta artificiale, alle
quali si accede tramite un corridoio realizzato con lastre di pietra.
Il dolmen più suggestivo è l’Anta Grande do Zambujeiro, anch’esso
vicino a Évora. È il più grande d’Europa, con un’ampia camera funeraria formata da pietre alte 6 m. Singoli monoliti, i cosiddetti menhir,
spesso scolpiti con simboli fallici o religiosi, utilizzati probabilmente
per riti legati alla fertilità, si ergono nel paesaggio rurale come un
esercito di sentinelle di pietra.
Con l’arrivo dei celti (800-200 a.C.) sorsero i primi castros, insediamenti costruiti sulla sommità delle colline. L’esempio meglio conservato
è la Citânia de Briteiros, nel Minho, dove vi ritroverete trasportati
letteralmente nel lontano passato del Portogallo. Le abitazioni in pietra
avevano pianta circolare o ellittica e il complesso era protetto da un muro
difensivo a secco. Nelle citânias (villaggi fortificati) situate più a sud, le
abitazioni erano tendenzialmente a pianta rettangolare.
507
I romani
Rovine
romane
»»Conimbriga,
Beira
»»Tempio di Diana,
Évora
»»Teatro Romano,
Lisbona
»»Milreu, Algarve
UNA SCOPERTA CASUALE
Nel 1989 gli studiosi esploravano l’aspra valle del Rio Côa, a 15 km dal confine con la
Spagna, per valutare l’impatto ambientale del progetto di una diga idroelettrica che
avrebbe finito per allagare la valle. Durante le loro ricerche fecero una scoperta straordinaria: numerosi petroglifi (incisioni rupestri) risalenti a decine di migliaia di anni
addietro.
Ma solo nel 1992, a costruzione della diga iniziata, ci si rese conto dell’importanza del ritrovamento. Gli archeologi trovarono interi complessi di petroglifi perlopiù
risalenti al Paleolitico superiore (da 10.000 a 40.000 anni fa). La popolazione locale
partecipò alle ricerche e presto il numero delle incisioni scoperte raggiunse il migliaio.
Nonostante la straordinaria collezione, la più importante compagnia energetica del
paese insistette nel completare la costruzione della diga, e si fermò solo di fronte a
una campagna di sensibilizzazione internazionale. Nel 1998 il futuro della collezione fu
salvaguardato con l’inserimento della vallata nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità.
Oggi Rio Côa possiede una delle più ingenti collezioni conosciute di arte paleolitica
all’aperto del mondo. Gli archeologi si stanno ancora interrogando sul significato delle
incisioni e sul motivo per cui fu scelta questa vallata. La maggior parte dei segni riproduce degli animali: cavalli e auroch (antenati estinti di un tipo di bestiame addomesticato) stilizzati e ibex dalle lunghe corna (specie estinta di capra selvatica). Alcuni
animali sono dipinti con più teste per simulare il movimento, mentre altri presentano
un tratto così fine che devono essere illuminati in modo artificiale per essere visti.
I petroglifi più recenti raffigurano anche esseri umani, e le incisioni più interessanti
presentano livelli di segni sovrapposti, in cui gli artisti si sono succeduti per migliaia
di anni. Una sorta di lavagna paleolitica in cui generazioni di cacciatori elaborarono e
rielaborarono le incisioni dei loro predecessori.
Arti e architet tur a I romani
I romani hanno lasciato anche in Portogallo una ricca eredità architettonica e ingegneristica – strade, ponti, città dotate di fori (mercati), ville,
terme e acquedotti. Queste opere sono andate in gran parte perdute,
anche perché le principali città portoghesi furono costruite su antiche
fondazioni romane; sotto i nuovi edifici di Lisbona ed Évora se ne conservano ancora oggi i resti. A Conimbriga, il sito romano più esteso del
paese, si sta scavando per riportare alla luce un’intera città romana.
Finora sono stati scoperti magnifici mosaici, colonne strutturali e ornamentali, trabeazioni scolpite e vari elementi decorativi che documentano
il ricco tenore di vita all’epoca della dominazione romana.
Il tempio romano di Évora, conosciuto come Tempio di Diana (ma la
cui dedicazione resta incerta), con le sue colonne corinzie riccamente
scolpite che sembrano avere ispirato le torri della cattedrale di questa
città, è una delle vestigia romane più famose e meglio conservate del
Portogallo. È sicuramente il tempio romano più suggestivo di tutta
la Penisola Iberica e deve il suo eccezionale stato di conservazione al
fatto che in epoca medievale la struttura fu murata e in seguito usata
come macello.
Le varie tribù teutoniche che invasero il paese dopo la caduta di Roma,
all’inizio del V secolo, lasciarono poche tracce, a eccezione di qualche
chiesa costruita dai visigoti, un bellicoso gruppo di fede cristiana ariana.
Nonostante le modifiche e i restauri apportati nel corso dei secoli, queste
chiese rivelano ancora la struttura originaria della basilica romana, con
pianta rettangolare e suddivisione dello spazio in tre navate separate da
colonne. Due pregevoli esempi sono la Capela de São Pedro de Balsemão
(subito fuori Lamego, nel Douro) e l’Igreja de Santo Amaro di Beja,
nell’Alentejo. Si distacca invece dallo schema canonico la Capela de
São Frutuoso (vicino a Braga), che presenta caratteristiche tipicamente
bizantine e una pianta a croce greca.
I visigoti inoltre ricostruirono la città romana di Idanha-a-Velha,
oggi un tranquillo borgo vicino a Castelo Branco; la loro influenza è
evidente in alcune parti della cattedrale. Molte altre chiese visigote
furono distrutte dai mori che a partire dal 711 occuparono il paese per
diversi secoli.
508
Arti e architet tur a S tili architettonici
Stili architettonici
Moresco
A differenza della Spagna, in Portogallo non si sono conservati edifici
islamici intatti. A testimonianza di quest’epoca sono rimasti qua e là
un arco, un muro, la rovina di una fortezza e gli affascinanti resti delle
numerose mourarias (quartieri moreschi). Molto suggestivi sono il pozzo
e il torrione del castello di Moura. La vicina Mértola ha conservato molto
del suo fascino islamico; in questa località sorge anche una moschea
trasformata in seguito in una chiesa. Nel museo archeologico di Silves,
che fu la capitale moresca dell’Algarve, è esposto un gigantesco pozzo risalente a quell’epoca, oggi parzialmente esposto nel museo archeologico.
I mori tuttavia esercitarono una marcata influenza sull’architettura
portoghese, nonostante i cristiani abbiano tentato di eliminare ogni
traccia della loro presenza. Parecchi elementi moreschi sono evidenti
nelle case private, soprattutto nel sud del paese: terrazze, archi a ferro di
cavallo, strutture in ferro battuto, tetti piatti imbiancati a calce, motivi
ornamentali geometrici e l’uso dell’acqua come elemento decorativo.
Romanico
Architettura
gotica
»»Mosteiro de
Santa Maria de
Alcobaça, Estremadura
»»Convento do
Carmo, Lisbona
»»Mosteiro de
Santa Maria da
Vitória, Estremadura
Durante la Reconquista cristiana del Portogallo, che terminò nel 1297, la
maggior parte delle moschee fu distrutta e sostituita da chiese o cattedrali spesso edificate sullo stesso sito. Questi edifici furono realizzati nel
semplice e robusto stile romanico introdotto dai monaci della Borgogna,
caratterizzato da archi a tutto sesto, muri spessi e soffitti a capriate.
Come quelle di Lisbona e Coimbra, spesso le cattedrali sembravano
vere e proprie fortezze, a difesa dalla costante minaccia dei mori e, più
tardi, dei castigliani.
Una versione più leggera dello stile romanico si può ammirare in
chiese di minori dimensioni, come l’Igreja de São Salvador di Bravães, in
cui gli archivolti dei portali sono decorati da graziosi motivi di animali
o piante. Per quanto riguarda l’architettura civile di questo periodo,
l’unico edificio sopravvissuto è la Domus Municipalis di Bragança, il
municipio più antico del Portogallo, dall’insolita pianta pentagonale.
Gotico
Furono i monaci cistercensi a introdurre nell’architettura portoghese il
gotico, uno stile che raggiunse la sua massima espressione ad Alcobaça,
in uno dei complessi più belli del paese. L’austera abbazia e il chiostro
del Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça, la cui costruzione iniziò nel
1178, mostrano una leggerezza e una semplicità sicuramente influenzate
dall’abbazia di Clairvaux, in Francia. La sublime essenzialità dei suoi
chiostri fu in seguito presa a modello per quelli delle cattedrali di
Coimbra, Lisbona, Évora e di molte altre località. Nacque così il gotico
portoghese, che fiorì nel corso degli anni successivi durante i quali il
paese, per secoli dominato culturalmente dai mori e dagli spagnoli, si
aprì agli influssi provenienti dagli altri paesi europei
Nel XIV secolo, quando fu costruito il Mosteiro de Santa Maria da
Vitória (meglio noto come Mosteiro da Batalha), la semplicità era ormai
solo un vago e lontano ricordo. Per oltre due secoli, architetti portoghesi,
irlandesi e francesi collaborarono alla realizzazione di questo splendido
complesso. Il loro lavoro congiunto abbinato al susseguirsi dei vari stili
architettonici (dal gotico fiammeggiante a quello rinascimentale e allo
stile manuelino) fecero di quest’abbazia un tripudio di sculture, motivi
decorativi ispirati al mondo animale e vegetale, ampi spazi e vetrate
policrome istoriate. Si tratta di un vero e proprio compendio dell’arte
tardogotica e di un inno all’esuberanza decorativa (soprattutto nei
chiostri reali e nella sala capitolare), mentre gli archi rampanti sono
tipici dello stile chiamato gotico perpendicolare inglese.
Il gotico si affermò anche nell’architettura secolare, grazie alla
necessità di opere di fortificazione contro i mori e alla passione per
i castelli di Dom Dinis, che regnò nel XIII secolo. A questo periodo
risalgono alcuni dei castelli più belli del paese – come quelli di
Estremoz, Óbidos e Bragança – molti dei quali sono caratterizzati
da una doppia serie di massicce mura perimetrali e da una torre
quadrata interna.
509
Arti e architet tur a S tili architettonici
Manuelino
Il manuelino è uno stile tipicamente portoghese sviluppatosi dal
tardogotico e caratterizzato da una spiccata esuberanza decorativa.
Fiorita all’epoca di Dom Manuel I (1495-1521), l’architettura manuelina
è interessante non solo per le sue linee fantasiose, ma anche per la
vertiginosa creatività che rispecchia il clima di ottimismo e fiducia che
regnava all’epoca.
Durante il regno di Dom Manuel, Vasco da Gama e altri esploratori
scoprirono nuove terre e immense ricchezze per il Portogallo. L’era
delle scoperte trovò espressione in creazioni scultoree particolarmente
originali e ispirate a temi marinareschi: funi intrecciate, coralli e
ancore, sormontati dall’onnipresente sfera armillare (uno strumento
di navigazione che divenne il simbolo personale di Dom Manuel) e
dalla croce dell’Ordine di Cristo (simbolo dell’ordine religioso-militare
che promosse e in larga misura finanziò molte spedizioni portoghesi).
Questo stile fece la sua prima comparsa nell’Igreja de Jesus di
Setúbal, progettata nell’ultimo decennio del XV secolo dall’architetto
di origine francese Diogo de Boitaca, che ideò il motivo delle corde
intrecciate per le colonne e i costoloni delle volte. Il nuovo gusto si
diffuse rapidamente anche altrove, dando origine a strutture che si
innalzavano verso l’alto come le onde dell’oceano ornate da una profusione di decorazione a spirale.
I capolavori più significativi dello stile manuelino sono il Mosteiro dos
Jerónimos di Bélem, progettato prevalentemente da Diogo de Boitaca
e João de Castilho, e il Mosteiro de Santa Maria da Vitória di Batalha,
noto anche come Capelas Imperfeitas (‘cappelle incompiute’).
Tra gli altri monumenti famosi ricordiamo la Torre de Belém, situata
nel quartiere più occidentale di Lisbona, una struttura manuelinomoresca che sembra un incrocio tra una torta e la torre degli scacchi,
ideata da Diogo de Botaica e dal fratello Francisco, la stravagante
finestra, ormai ricoperta di rampicanti, della sala capitolare del Convento de Cristo di Tomar, disegnata da Diogo de Arruda e riccamente
decorata con motivi vegetali e marinari e, sempre nello stesso convento,
la straordinaria struttura a 16 lati della Charola, la chiesa templare, che
ricorda un set di Guerre stellari. Molte altre chiese, dietro a una facciata
estremamente sobria, rivelano ricchi interni manuelini.
Architettura
manuelina
»»Mosteiro dos
Jerónimos, Belém
»»Torre de Belém,
Belém
»»Casa Capitolare,
Tomar
»»Igreja de Jesus,
Setúbal
Questo stile, che ebbe un grande successo in tutto il paese, tornò in
auge all’inizio del XX secolo, in un’ondata di romanticismo mistico. Ne
sono un esempio la Quinta da Regaleira, il Palácio Nacional da Pena
di Sintra e lo straordinario Palace Hotel do Buçaco di Luso, in stile
neomanuelino.
510
Rinascimento
Arti e architet tur a S tili architettonici
Dopo tanti ornamenti e intrecci elaborati, lo stile rinascimentale,
caratterizzato da un ritorno a forme e proporzioni classiche, tardò ad
affermarsi in Portogallo. Uno dei suoi migliori interpreti, lo scultore
e architetto italiano Andrea Sansovino, trascorse un certo periodo in
Portogallo, ma nessuna delle opere che realizzò in questo paese è giunta
sino ai giorni nostri, tranne la Quinta da Bacalhoa, dimora quattrocentesca situata a Vila Nogueira de Azeitão (vicino a Setúbal). Il principale
pioniere dello stile rinascimentale in Portogallo fu lo scultore francese
Nicolas Chanterène, la cui influenza sulla scultura e sulla decorazione
architettonica si affermò a partire dal 1517.
In Portogallo non ci sono molti edifici rinascimentali. I più belli
sono i grandi chiostri del Convento de Cristo di Tomar, progettati alla
fine del XV secolo dallo spagnolo Diogo de Torralva, la vicina Igreja de
Nossa Senhora da Conceição e il Convento de Bom Jesus di Valverde,
appena fuori Évora.
Manierismo
Lo stile manierista, sobrio e severo, riflette lo spirito del tempo, che
coincide con gli anni del dominio spagnolo (1580-1640), caratterizzati
dalla pesante influenza dell’Inquisizione e dei gesuiti.
Il manierismo dominò per quasi tutto il XVII secolo. La magnifica
Igreja de São Vicente de Fora di Lisbona, costruita tra il 1582 e il 1627 su
progetto di Felipe Terzi, è un tipico esempio di equilibrato classicismo
manierista che servì da modello per molte altre chiese.
Barocco
Architettura
barocca
»»Palácio Nacional de Mafra
»»Igreja de São
Roque, Lisbona
»»Igreja de São
Francisco, Porto
»»Palácio de
Mateus, Vila Real
Con la conquista dell’indipendenza dalla Spagna e la fine dell’influenza
dell’Inquisizione, in Portogallo esplose il barocco, che in architettura
si tradusse in uno stile esuberante, teatrale e improntato a una forte
sensualità. Se il manuelismo era insuperabile per la ridondanza ornamentale, il barocco – derivato dal termine portoghese barroco, che indica
una perla non perfettamente regolare – gli fu di gran lunga superiore per
la prodigiosa ricchezza espressiva. Nel suo periodo di massimo splendore,
il XVIII secolo (quasi cent’anni dopo la sua affermazione in Italia), questo stile era caratterizzato da forme sinuose, proporzioni monumentali,
complessi schemi di distribuzione degli spazi e oro a profusione.
Finanziati dall’oro e dai diamanti scoperti in Brasile e incoraggiati
dalla passione per il lusso di Dom João V, artisti locali e stranieri (in
particolare italiani) crearono capolavori di sconcertante opulenza.
Elemento caratteristico del barocco portoghese è l’uso della talha dourada (lavorazione in legno dorato) negli interni delle chiese di tutto il
paese; i risultati ottenuti sono talvolta abbaglianti, come nel Convento
de Jesus, ad Aveiro, nell’Igreja de São Roque di Lisbona e nell’Igreja de
São Francisco a Porto.
Nel Portogallo centrale e meridionale il barocco si espresse in forme
più contenute. Ne sono un esempio il presbiterio della Cattedrale di
Évora e dell’imponente Palácio Nacional de Mafra, progettato dall’architetto tedesco João Frederico Ludovice per competere con il palazzomonastero di San Lorenzo de El Escorial (vicino a Madrid). Si tratta
di un edificio relativamente sobrio, ma così grande che per costruirlo
furono necessari ben 45.000 operai sorvegliati da 7000 soldati.
Nel frattempo, il pittore e architetto toscano Nicolau Nasoni (che
si stabilì a Porto verso il 1725) introdusse nel nord del paese uno stile
barocco più ornamentale. A Nasoni si devono la Torre dos Clérigos e
l’Igreja da Misericórdia di Porto e il bizzarro Palácio de Mateus vicino a
Vila Real (conosciuto in tutto il mondo perché raffigurato sull’etichetta
del Mateus, celebre vino rosé portoghese).
Verso la metà del XVIII secolo, fu fondata a Braga una prestigiosa
scuola di architettura. Artisti locali, tra cui André Soares, costruirono
chiese e palazzi in uno stile fortemente decorativo, in cui si coglie
chiaramente l’influsso degli intagli asburgici tipici della Germania
meridionale. Ne sono esempi significativi la Casa do Raio, a Braga, e
la scalinata monumentale del vicino Bom Jesus do Monte, entrambe
opere di Soares.
La passione per il barocco venne meno solo quando iniziarono a
esaurirsi le riserve d’oro del paese. Alla fine del XVIII secolo gli architetti ebbero un breve momento di entusiasmo per il rococò (ne sono
testimonianze il Palácio de Queluz di Mateus Vicente, iniziato nel 1747,
e il palazzo di Estói), prima di abbracciare il neoclassicismo.
511
Arti e architet tur a S tili architettonici
Neoclassicismo
Quando il terremoto devastò Lisbona nel 1755, l’autoritario Marquês
de Pombal incaricò l’architetto Eugenio dos Santos della ricostruzione
della zona della Baixa, raccomandandogli di utilizzare uno stile semplice ed elementi classici che potessero essere realizzati e ripetuti con
estrema facilità. Questo nuovo stile, detto ‘pombalino’, caratterizzato
da un reticolo di ampi viali e case dall’architettura sobria, ebbe un forte
impatto sul gusto dell’epoca, e scatenò una reazione contro gli eccessi del
barocco che da Lisbona si diffuse in tutto il paese. A Porto, per esempio,
l’Hospital de Santo António e la Feitoria Inglesa (Fabbrica inglese),
entrambi progettati da architetti anglosassoni, mostrano un ritorno
alla semplicità delle linee classiche e ai modelli palladiani. Costruito
all’inizio del XIX secolo, il Palácio Nacional da Ajuda fu progettato
secondo ideali neoclassici e ispirò le linee nitide ed eleganti del Palácio
de Brejoeira (vicino a Monção, nel Minho).
L’epoca moderna
All’inizio del XIX secolo l’architettura portoghese entrò in una fase di
ristagno. Le cause vanno individuate in parte nelle conseguenze della
guerra peninsulare (1807-14) e in parte negli effetti di un decreto del
1834 che sciolse gli ordini religiosi e stabilì che i loro beni immobiliari
diventassero proprietà dello stato. Alcuni ex monasteri sono ancora
oggi utilizzati dal governo, come il Mosteiro de São Bento di Lisbona,
sede del parlamento.
Quando l’attività edilizia riprese vigore, la tendenza fu quella di
attingere agli stili architettonici del passato, dal moresco (la stazione
Rossio di Lisbona) al neoclassico (il Palácio da Bolsa, ovvero la Borsa,
di Porto). Molte delle eleganti residenze di questo periodo manifestano
una forte influenza francese.
Verso la fine del XIX secolo il crescente impiego del ferro e dell’acciaio riflette l’ingresso del Portogallo nell’era industriale. Numerosi
edifici, tra cui diverse stazioni ferroviarie (come quella di Alcântara a
Lisbona), furono coperte con strutture in ferro e vetro. Gustave Eiffel
costruì ponti di ferro sui fiumi Minho, Lima e Douro e i suoi allievi
realizzarono parecchie opere ispirate al suo stile, come l’eccentrico
Elevador de Santa Justa.
Uno dei movimenti più interessanti di questo periodo fu l’art nouveau,
caratterizzato da un’esplosione di fantasia decorativa che ancora oggi
possiamo ammirare negli splendidi interni di molti caffè e negozi. Per
Architettura
moderna
»»Casa da Música,
Porto
»»Boa Nova CasaChá, Porto
»»Gare do Oriente,
Lisbona
»»Torre Vasco da
Gama, Lisbona
512
Arti e architet tur a S tili architettonici
Il volume Alvaro
Siza: due musei,
di Introini e D’Alfonso (Mondadori
Electa, Milano
2009), attraverso
testi, fotografie e
disegni autografi
mette a confronto
due lavori del
grande maestro
dell’architettura
contemporanea:
il museo di Arte
Contemporanea
di Serralves a
Porto, e il museo
di Iberê Camargo
a Porto Alegre, in
Brasile.
averne un’idea andate a vedere il Versailles e la Pastelaria São Roque
di Lisbona o il Café Majestic di Porto.
Durante gli anni di Salazar lo stato finanziò la costruzione di edifici
dallo stile severo molto vicino a quello sovietico (come il deprimente
complesso dell’Università di Coimbra, che prese il posto degli eleganti
edifici neoclassici del XVIII secolo). Le periferie urbane si riempirono di
orrendi palazzoni e squallidi condomini. Vi sono tuttavia alcune eccezioni degli anni ’60, come il Palácio da Justiça nel quartiere Campolide
e il glorioso Museu Calouste Gulbenkian a Lisbona. Il bellissimo caffèristorante Galeto, con i suoi rivestimenti in legno, conserva immutata
l’atmosfera di quel periodo.
L’architettura urbana proseguì sui binari della mediocrità anche
dopo la rivoluzione del 1974, anche se alcuni architetti come Fernando
Távora ed Eduardo Souto Moura hanno realizzato edifici di un certo
pregio. Un’altra eccezione degna di nota è l’Amoreiras di Lisbona, un
centro commerciale in stile postmoderno progettato da Tomás Taveira.
Il più grande architetto contemporaneo portoghese è Álvaro Siza
Vieira. Il suo approccio espressionista, impostato sulla chiarezza e la
semplicità, si riflette in progetti come il Pavilhão de Portugal per l’Expo
’98, il magnifico Museu de Arte Contemporânea di Porto e l’Igreja de
Santa Maria a Marco de Canavezes, a sud di Amarante. A lui si deve
anche la ristrutturazione di profonda sensibilità artistica dello storico
quartiere commerciale di Lisbona, distrutto da un incendio nel 1988.
L’architetto spagnolo Santiago Calatrava ha progettato la struttura
della Gare do Oriente per l’Expo ’98, alla cui realizzazione hanno partecipato molti altri famosi artisti contemporanei. L’interno assomiglia a
un’avveniristica navicella spaziale. A poca distanza si trova il ponte più
lungo d’Europa, il Ponte Vasco da Gama, costruito nel 1998.
I primi anni del XXI secolo hanno visto la realizzazione di ambiziosi
progetti architettonici, come la Casa da Música di Rem Koolhas a Porto
(2005). Vista da una certa distanza, la struttura ricorda un blocco bianco
di cristallo. Allo stesso modo geometrico e sfrontatamente asimmetrico,
l’edificio unisce elementi della tradizione, come gli azulejos utilizzati
in una delle sale, a uno stile ipermodernista (imponenti tende di vetro
increspato accanto al palco per i concerti).
Nel 2008 Lisbona ha riconquistato un posto di tutto rispetto nel panorama architettonico internazionale con la riapertura della magnifica
stazione ferroviaria del Rossio. Situata nel cuore della città, la stazione,
costruita in stile manuelino, è oggi tornata all’antico splendore con
L’ARCHITETTO PREFERITO DAI PORTOGHESI
Álvaro Siza Vieira (nato nel 1933) è uno dei più importanti architetti portoghesi contemporanei, eppure il suo nome è poco conosciuto fuori dal Portogallo, il che è ancora
più sorprendente se si considerano il grande prestigio di cui gode nel mondo dell’architettura, la sua lunga carriera ricca di successi e i riconoscimenti internazionali
tributati ai suoi progetti (tra i quali l’ambito premio Pritzker, nel 1992). Forse la ragione
è in parte legata all’apparente minimalismo delle sue creazioni.
A prima vista la sua opera può infatti sembrare essenziale e sobria. Con stucco,
pietra, laterizio e vetro costruisce edifici che all’occhio di un osservatore poco attento
sembrano strutture esageratamente semplici, simili a scatole. Ma una volta all’interno, la prospettiva cambia: le diverse parti si fondono in un tutto omogeneo e ogni elemento, interno ed esterno, si integra perfettamente in un insieme coerente. Secondo
Siza Vieira, ogni costruzione deve inserirsi senza alcun compromesso nell’ambiente
che la circonda e rispondere alle caratteristiche geografiche e climatiche della regione
nella quale si trova.
Elevador de Santa Justa, Lisbona (p37)
L’unico ascensore urbano verticale di Lisbona è un’opera neogotica di Raul Mésnier, allievo di Gustave Eiffel.
IZZET KERIBAR
PAOLO CORDELLI
ANDERS BLOMQVIST
1. Bom Jesus do Monte, Braga (p412)
2. Igreja de São Francisco, Porto (p362)
Lo spendido interno barocco di questa chiesa gotica
contiene decorazioni in foglia d’oro per 100 kg.
BRENT WINEBRENNER
Questa chiesa neoclassica è seconda solo alla sua stupenda
scalinata barocca.
ANDERS BLOMQVIST
3. Gare do Oriente, Lisbona (p58)
Stazione ferroviaria, avveniristica e geometrica,
opera dell’architetto Santiago Calatrava.
4. Mosteiro dos Jerónimos, Lisbona (p58)
Favoloso monastero in stile manuelino costruito
in omaggio agli esploratori dell’era delle scoperte.
5. Velha Universidade, Coimbra (p301)
La ‘Vecchia Università’ di Coimbra è un
complesso di edifici notevoli eretti sulla
cima di una collina tra XVI e XVIII secolo.
GREG ELMS
BRENT WINEBRENNER
PAUL BERNHARDT
1. Praça do Comércio, Lisbona (p36)
ANDERS BLOMQVIST
Il trionfale Arco da Victória di Verissimo da
Costa è il vanto di questa piazza di Lisbona
affacciata sul fiume.
2. Convento de Cristo, Tomar (p288)
I grandi chiostri sono un pregevole esempio
di arte rinascimentale.
3. Rossio, Lisbona (p37)
Archi neomanuelini a forma di ferro di cavallo
caratterizzano la stazione ferroviaria del Rossio.
4. Castelo, Guimarães (p418)
Si suppone che il grande Afonso Henriques
(Alfonso I il Conquistatore) sia nato in questo
castello arroccato dell’XI secolo.
CHRISTOPHER GROENHOUT
ANDERS BLOMQVIST
ANDERS BLOMQVIST
1. Mosteiro de Santa Maria, Alcobaça
(p271)
La facciata barocca del monastero cela al suo
interno ambizione gotica e austerità cistercense.
2. Palacio Nacional, Mafra (p114)
Il capolavoro barocco del tedesco Friedrich
Ludwig si estende su una superficie di 4 kmq.
3. Torre de Belém, Lisbona (p55)
Fortezza manuelina, disegnata nel 1515 per
difendere il porto di Lisbona, inserita nella lista
dei siti Patrimonio dell’Umanità.
EBO/IMAGEBROKER
4. Palácio de Queluz, Queluz (p113)
La risposta portoghese a Versailles, disegnata per il principe
Dom Pedro negli anni ‘50 del XVIII secolo.
5. Casa da Música, Porto (p381)
A Porto, questa sala da concerti minimalista in cemento bianco
di Rem Koolhaas si staglia nel panorama come un pezzo
di cristallo grezzo.
ADINA TOVY AMSEL
BRUCE ESBIN
Templo Romano, Évora (p202)
Le colonne corinzie dai capitelli in marmo dell’Estremoz sono una delle rovine romane meglio conservate del paese.
ANDERS BLOMQVIST
ingressi a ferro di cavallo e un interno decorato con una fila di colonne
collegate tra loro da un fine intreccio di ferro battuto.
513
Letteratura
Arti e architet tur a L etteratura
La letteratura portoghese si è arricchita nei secoli grazie al sostanzioso apporto di influssi stranieri – soprattutto spagnoli – mantenendo
tuttavia una propria specificità. I due generi più diffusi sono la poesia
lirica e la narrativa storica. La figura dominante della storia letteraria
portoghese è il poeta Luís Vaz de Camões (1524-80), che in vita godette di
poca fama e ricchezza, ma dopo la morte venne consacrato fra i classici,
soprattutto grazie al poema epico Os Lusíadas dedicato ai ‘lusiadi’, cioè
i portoghesi (v. p526).
Tra il XVII e il XVIII secolo fiorisce in Portogallo una vasta e imponente letteratura femminile; curiosamente, queste scrittrici provengono
quasi tutte da conventi. Leggete l’antologia curata da Anabela Galhardo
Couto, dal titolo Gli abiti neri (Il Filo, Roma 2007).
Nel XIX secolo la letteratura portoghese fu alimentata dal romanticismo. Uno dei principali esponenti di questo movimento fu il poeta,
drammaturgo e romanziere João Baptista da Silva Leitão de Almeida
Garrett (1799-1854; v. p526), che dedicò la sua vita a risvegliare la coscienza politica del popolo portoghese attraverso i suoi scritti. Tra le sue
opere più note ricordiamo il romanzo Viagens na Minha Terra (Viaggi
nella mia terra; 1846). In italiano, negli anni ’50, fu trasposto in un lungo
racconto, La fanciulla dei Rosignoli. Brillante autore di opere teatrali
(è il nome più significativo dopo quello di Gil Vicente, drammaturgo di
corte vissuto nel XVI secolo), Almeida Garrett fu costretto all’esilio per
il suo impegno politico in favore del liberalismo.
Contemporaneo di Almeida Garrett, lo scrittore Alexandre Herculano
(1810-77; anch’egli esiliato) coltivò il filone del romanzo storico, un genere
tradizionalmente portoghese affermatosi in particolare durante l’epoca
delle scoperte. Herculano produsse moltissimo, ma la sua opera più nota
è l’imponente História de Portugal (1846). Verso la fine del XIX secolo si
affermarono diversi scrittori di talento, tra i quali il celebre José Maria
Eça de Queirós (1845-1900), che introdusse il realismo nella letteratura
portoghese con i suoi vibranti romanzi, autore anche di opere più leggere, come I Maia (1888); in italiano, non perdete Il colle degli impiccati.
Anche Fernando Pessoa (1888-1935), autore di Messaggio – unica opera
in portoghese pubblicata in vita dall’autore con il proprio nome –, fu
riconosciuto come uno dei poeti più straordinari della sua generazione
solo dopo la morte. Infatti, compose poesie e opere in prosa usando
quattro diversi pseudonimi ai quali corrispondevano altrettanti stili
differenti (v. lettura p514). Le sue opere sono state tradotte e pubblicate
in italiano da diversi editori, tra cui Passigli e Guanda; tra tutte segnaliamo Una sola moltitudine.
Purtroppo la creatività dei portoghesi fu soffocata per buona parte del
XX secolo dalla dittatura di Salazar, che vietò con ogni mezzo qualsiasi
forma di libera espressione. Furono numerosi gli scrittori perseguitati
dal regime. Tra questi il poeta e narratore Miguel Torga (1907-95), le
cui origini nel Trás-os-Montes conferirono alle sue opere un marcato
individualismo evidentemente non gradito dalle autorità, che censurarono senza appello la maggior parte dei suoi libri. In italiano potete
procurarvi la raccolta Poesie.
Tra gli scrittori che sopravvissero e documentarono gli anni bui della
repressione spicca José Cardoso Pires (1925-98), popolare romanziere e
drammaturgo la cui opera migliore è Ballata della spiaggia dei cani. In
libreria, di José Cardoso Pires trovate alcuni titoli, di cui segnaliamo
De profundis. Valzer lento e Gli scarafaggi. Fra i poeti più significativi
La colpa del prete
Amaro (1875) è
un romanzo del
XIX secolo di Eça
de Queirós. Il libro
è ambientato
in Portogallo,
nonostante la
trasposizione
cinematografica,
Il crimine di Padre
Amaro (2002), sia
invece ambientata
in Messico.
514
Arti e architet tur a L etteratura
Memoriale del
convento (1982) è
il romanzo con cui
José Saramago
vinse il premio
Nobel e ruota
attorno alla storia
della creazione
del palazzo-convento di Mafra e
dei suoi ambiziosi
costruttori.
di quel periodo ricordiamo Jorge de Sena (1919-78), pensatore umanista
che scrisse molte opere di narrativa e critica – in italiano segnaliamo
La finestra d’angolo –, e David Mourão-Ferreira (1927-97), autore, tra le
altre opere, di Rampicante sommerso e altri racconti. Nelle ex colonie
portoghesi (in particolare in Brasile) scrittori come il premio Nobel
Jorge Amado (1912-2001) hanno lasciato il loro segno nella letteratura
portoghese moderna. Il suo romanzo d’esordio è Il paese del carnevale
(Garzanti, Milano 2002); le opere di Amado sono pubblicate in italiano
dagli editori più importanti.
Nel 2010, il Portogallo, con la morte all’età di 87 anni di José Saramago,
ha perso uno dei suoi più grandi scrittori. Noto per i suoi romanzi dalla
prosa cinica caratterizzata da uno humour nero, Saramago raggiunse la
fama mondiale dopo aver vinto il premio Nobel nel 1998. Le sue opere
migliori scavano nelle profondità dello spirito umano e sono ambientate
nel singolare paesaggio portoghese. A volte i suoi racconti quasi magici
ruotano attorno a eventi storici – come l’assedio dei crociati a Lisbona
o la costruzione del Palácio Nacional de Mafra – oppure si cimentano
con argomenti importanti come la vita di Gesù in quanto essere umano fallibile, o ancora danno vita a favole moderne (in Cecità, tutti gli
esseri umani diventano improvvisamente ciechi). Saramago si definiva
un libertario comunista e le sue idee politiche gli crearono non pochi
problemi. Nel 1992, dopo che il governo conservatore ebbe imposto di
ritirare il suo romanzo Il Vangelo secondo Gesù Cristo dalla partecipazione allo European Literary Prize, si ritirò in esilio volontario alle
Canarie, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
All’ombra di Saramago, António Lobo Antunes (nato nel 1942) è
l’altro grande genio letterario portoghese, e molti suoi ammiratori
LE NUMEROSE PERSONALITÀ DI PESSOA
‘Non esiste nessun Fernando Pessoa’, giurava Alberto Caeiro, anche lui in realtà inesistente. Si trattava di uno degli pseudonimi (identità) adottati da Fernando Pessoa
(1888-1935), il più grande poeta portoghese del XX secolo.
Riconosciuto dai critici letterari come una delle icone del modernismo, Pessoa era
uno dei più bizzarri personaggi che si potessero incontrare per le strade di Lisbona.
Lavorava come traduttore di giorno (aveva studiato l’inglese vivendo in Sud Africa in
gioventù) e scriveva poesie la notte non firmandole con il suo nome. Utilizzava numerose personalità, scrivendo anche con stili diversi e interpretando diverse filosofie,
background e livelli di padronanza della lingua. Dei quattro pseudonimi principali di
Pessoa, quello di Alberto Caeiro fu considerato il più importante dalle sue altre identità, come Alvaro de Campos e Ricardo Reis (Fernando Pessoa era il quarto, ma la sua
esistenza, citata come precedente alle altre, era negata dalle altre tre). Qualsiasi stile
Pessoa utilizzasse faceva di lui il più grande poeta del suo tempo, ma, se si considerano tutte le personalità nel complesso, va senz’altro inserito tra i grandi della letteratura moderna in assoluto.
Pessoa per molti è indissolubilmente legato a Lisbona. Trascorreva le sue serate nei
caffè, scrivendo, bevendo e chiacchierando fino a tarda notte e molte delle sue opere
sono ambientate proprio nei quartieri antichi della capitale. Tra le fobie di Pessoa
c’erano il fatto di venire illuminato e fotografato. Le poche fotografie esistenti lo ritraggono al Café Martinho da Arcada, uno dei suoi ritrovi abituali.
Nonostante il suo stile brillante e articolato, Pessoa pubblicò assai poco e la sua
bellissima opera, il Livro do desassossego (Il libro dell’inquietudine) apparve solo nel
1982, cinquant’anni dopo essere stato scritto. In effetti, la maggior parte dell’opera di
Pessoa fu scoperta solo dopo la sua morte: migliaia di pagine manoscritte nascoste in
un baule di legno. Gli studiosi stanno ancora lavorando alla piena comprensione della
sua sfuggevole produzione letteraria.
Musica
Tanto il fado (v. p527 per approfondimenti) quanto il canto popolare
ritmato – oltre a vari generi musicali importati dall’Europa e dall’Africa – hanno forgiato la música popular portoghese moderna. Spesso
censurati sotto il regime di Salazar, i testi di queste canzoni divennero
ancora più politicizzati dopo il 1974, quando molti interpreti si fecero
portavoce delle varie fazioni rivoluzionarie.
Anche la chitarra portoghese ha ampliato la propria gamma espressiva grazie a maestri come Carlos Paredes e António Chaínho. Tra i
gruppi di musica popolare più noti ricordiamo i Madredeus. Esistono
poi complessi studenteschi, detti tunas académicas, che si esibiscono in
tutto il paese nel mese di marzo.
In Portogallo è molto diffuso anche il jazz, protagonista di diversi
festival. Nel vivace panorama del jazz africano di Lisbona spicca fra tutti
il nome di Maria João. Se vi trovate a Lisbona e volete assistere a uno
spettacolo di jazz portoghese, fate un salto all’Hot Clube de Portugal.
Cinema
Il Portogallo vanta un’illustre storia cinematografica, purtroppo in
gran parte poco nota all’estero a causa di una scadente distribuzione.
L’unico regista di fama internazionale è Manoel de Oliveira (nato nel
1908), che il quotidiano britannico The Guardian ha definito addirittura
come ‘il più eccentrico e geniale maestro del cinema mondiale’. Ex pilota
di auto da corsa, Oliveira ha diretto oltre venti film, dei quali soltanto
tre prima di aver compiuto 60 anni. Nonostante l’intesa attività degli
ultimi anni, il suo capolavoro resta uno dei suoi primi film, Aniki-Bóbó
(1942), ambientato a Porto, città natale del regista.
Mezzo secolo dopo, Oliveira esplora temi diversi ne I misteri del
convento (1995), con Catherine Deneuve e John Malkovich. I due protagonisti si recano in un convento portoghese alla ricerca di documenti
che confermino la teoria secondo cui Shakespeare sarebbe stato un
ebreo di origine spagnola. Malkovich e la Deneuve compaiono in altri
film di Oliveira, tra cui Ritorno a casa (2002), ambientato a Parigi. Belle
Toujours – Bella sempre (2006), uno degli ultimi film di Oliveira (girato
all’età di 98 anni!), rende omaggio a Belle de Jour (1967), capolavoro
erotico di Luís Buñuel.
Per un ritratto accattivante di Lisbona vi suggeriamo il magnifico
Lisbon Story (v. p527) di Wim Wenders.
Il regista António da Cunha Telles (nato nel 1935) ha girato pochi
film, tra cui alcuni suggestivi documentari. Cunha Telles, che faceva
parte del movimento Cinema Novo, ha abbandonato la regia alla fine
degli anni ’60 a causa dello scarso successo commerciale. Da allora ha
girato pochissimi film, fino al suo recente Kiss Me (2004), che presenta
la vita difficile di una cittadina portoghese durante il regime di Salazar.
Il film è ambientato nell’Algarve ed è interpretato dall’attrice e modella
Marisa Cruz.
515
Arti e architet tur a M usica
sostengono che il Nobel sia stato assegnato allo scrittore portoghese
sbagliato. Antunes crea una prosa magica e dal ritmo sostenuto, spesso
percorsa da brividi oscuri e arricchiti da ampi squarci storici; alcuni
critici paragonano la sua opera a quella di William Faulkner. Gli scritti
di Antunes riflettono la sua esperienza come medico militare in Angola
durante i sanguinosi conflitti coloniali e spesso rappresentano uno
sguardo critico sulla storia portoghese attraverso l’ambientazione delle
sue storie durante le guerre coloniali, i giorni bui della dittatura e la
rivoluzione del 1974. Antunes è ancora attivo e gode di un prestigio che
va lentamente crescendo. Molti dei suoi romanzi si trovano anche in
traduzione italiana, presso gli editori Einaudi e Feltrinelli.
516
Arti e architet tur a A rti figurative
Accanto ai classici del cinema portoghese, si sta facendo strada una
nuova generazione di registi i cui film, spesso tormentati e provocatori,
esplorano i lati più oscuri della società portoghese. Tra le pellicole più
innovative spiccano quelle di Pedro Costa e Teresa Vilaverde, il cui film
Os Mutantes (I mutanti; 1999) presenta un quadro sconvolgente della
vita di alcuni giovani reietti.
L’attrice portoghese più famosa è Maria de Medeiros, che nel 2000
passò alla regia dirigendo Capitani d’aprile, basato sulla rivoluzione dei
garofani del 1974 – nel cast, l’attore italiano Stefano Accorsi. È significativo che questo lungometraggio sia stato sovvenzionato dall’Instituto
de Cinema Audiovisual e Multimédia (ICAM), che negli ultimi anni ha
assunto un atteggiamento più coraggioso e intraprendente nei confronti
delle produzioni cinematografiche. Tra le altre registe emergenti ricordiamo Catarina Ruivo.
La propensione del cinema portoghese per le storie di disagio sociale
prosegue nel nuovo millennio. In questo genere si sta distinguendo un
altro regista emergente, João Canijo, i cui film Ganhar a Vida (2001),
storia di un emigrato portoghese in Francia, e Noite Escura (2003),
ambientato nella squallida vita notturna del Portogallo rurale, hanno
fatto scalpore anche all’estero. Se riuscite a trovarlo, vi consigliamo la
visione di A Passagem da Noite (2003) di Luís Filipe Rocha, la storia di
una ragazza stuprata che scopre di essere incinta.
Un altro film dalle tinte forti è Il miracolo secondo Salomé (2004), di
Mário Barroso, che narra la vicenda di una prostituta dal cuore d’oro nel
Portogallo di inizio Novecento, sullo sfondo delle apparizioni di Fátima
e della corruzione politica.
Decisamente più moderna è la storia narrata nel bellissimo film
Alice (2005). Si tratta della toccante storia di un padre che cerca la
figlia scomparsa in mezzo alla cacofonia della vita urbana. Lisbona è
un magnifico set nelle mani di Marco Martins, che la reinterpreta con
un tocco minimalista.
Purtroppo la distribuzione dei film portoghesi al di fuori del paese è
molto limitata, perciò vi consigliamo di approfittarne durante il vostro
viaggio. Se siete patiti del cinema il Portogallo organizza diversi festival
cinematografici internazionali: a Porto (a febbraio), nell’Algarve e a Viana
do Castelo (a maggio), a Tróia (a giugno) e a Figueira da Foz (a settembre).
Lisbona ospita un festival del cinema indipendente in primavera e un
festival dedicato al cinema omosessuale a settembre.
Arti figurative
Quando l’arte gotica lasciò spazio alle opere umanistiche del Rinascimento, i pittori portoghesi del XV secolo svilupparono uno stile
proprio. Guidati dalla personalità del maestro Nuno Gonçalves, la
Escola Nacional (scuola nazionale) rappresentava soggetti religiosi
calandoli in ambienti contemporanei. Nel dipinto più famoso di
Gonçalves, i pannelli di Santo Antonio, egli dipinse uno spaccato della
società portoghese, nobiluomini, ebrei, pescatori, marinai, cavalieri,
preti e mendicanti.
Anche la scuola manuelina del XVI secolo produsse opere squisitamente portoghesi. Questi artisti, influenzati dall’arte fiamminga
svilupparono uno stile pittorico di incredibile delicatezza, realismo e
colori luminosi. Il pittore più famoso dell’epoca fu Vasco Fernandes,
noto come Grão Vasco (1480-1543). I suoi dipinti variopinti (che ancora
colpiscono dopo cinque secoli), come quelli dell’altro pittore della stessa
scuola, Gaspar Vaz, sono conservati in un museo a lui dedicato. Tra gli
scultori contemporanei, Diogo de Boitaca impazziva per le fantasie degli esploratori e gli esuberanti motivi decorativi delle icone portoghesi.
IL MONDO EVOCATIVO DI PAULA REGO
Gli anni di Salazar a metà del XX secolo non costituivano il terreno ideale per la nascita di una creatività contemporanea, e molti artisti lasciarono il paese. Tra questi
l’artista moderna più famosa del Portogallo, Paula Rego, nata a Lisbona nel 1935 ma
residente in Gran Bretagna dal 1951. Lo stile tipico della Rego si distinse per il carattere fiabesco e onirico. Le sue opere privilegiano situazioni ambigue, vibranti di tensione psicologica e sessuale, come La famiglia (1988), in cui un uomo d’affari seduto
viene aggredito o coccolato dalla moglie e dalla figlia. Dominazione, paura, sessualità
e dolore sono tutti temi che ricorrono nei dipinti della Rego e l’atmosfera sinistra e
misteriosa, il pesante utilizzo del chiaroscuro (un forte contrasto di luce e ombra) e
la curiosa distorsione delle proporzioni ricordano la tecnica dei surrealisti come Max
Ernst e Giorgio de Chirico.
Paula Rego, ora settantenne, è considerata una delle figure più emblematiche della
pittura femminile e continua ad arricchire la sua produzione, già cospicua. La sua
fama continua a crescere, soprattutto con l’apertura del nuovo museo di Cascais che
ne ospita l’intera opera.
517
Arti e architet tur a A rti figurative
Il XVII secolo vide emergere numerosi artisti portoghesi. Una delle
pittrici di maggior talento fu Josefa de Óbidos, che raggiunse anche una
certa fama, cosa insolita per una donna a quell’epoca. I dipinti di Josefa
erano unici per la sua personale interpretazione dei soggetti religiosi e
per il loro senso di innocenza. Nonostante avesse studiato in un convento
agostiniano, non prese i voti e si stabilì a Óbidos (città da cui prese il
nome). Mantenne comunque legami con la Chiesa, che le commissionò
molti dei suoi incarichi, e rimase notoriamente vergine fino alla sua
morte, nel 1684. Josefa lasciò in eredità uno dei patrimoni più belli di
pittura portoghese, per l’eccellenza nell’uso dei colori nelle nature morte
e le opere di soggetto religioso, pur non conoscendo l’iconografia classica.
Anche se nel XIX secolo il naturalismo continuò a dominare la
pittura portoghese, alcuni artisti si fecero interpreti di nuove correnti
stilistiche. Columbano Bordalo Pinheiro, proveniente da una famiglia di
artisti, fu una figura significativa tra i portoghesi del suo tempo. Ebbe
un ruolo importante nel Leã d’Ouro, un gruppo di artisti, scrittori e
intellettuali che si riunivano nella capitale ed erano profondamente
partecipi delle tendenze estetiche della loro epoca. Il prolifico artista
Pinheiro ritrasse alcuni dei luminari della sua epoca, tra cui il romanziere Eça de Queirós e Teófilo Braga (un noto scrittore che più tardi
diventerà presidente della prima repubblica). Una delle sue opere più
note è un ritratto del poeta Antero de Quental, che morì suicida.
Formatosi con i naturalisti, Amadeo de Souza-Cardoso visse una vita
breve ma produttiva, sperimentando nuove tecniche emergenti in Europa. Cresciuto in un sonnacchioso villaggio nei dintorni di Amarante,
studiò architettura all’Academia de Belas Artes di Lisbona, ma presto si
trasferì a Parigi. Là trovò la propria strada come pittore e frequentò i più
importanti artisti e scrittori della sua epoca, tra cui Amedeo Modigliani,
Gertrude Stein, Max Jacob e molti altri. Sperimentò l’impressionismo
e più tardi il cubismo e il futurismo e creò un affascinante corpus di
dipinti, sebbene sia poco noto al di fuori del Portogallo.
José Sobral de Almada Negreiros sperimentò profondamente il
futurismo, ispirato da Filippo Tommaso Marinetti. La sua produzione
comprende ritratti dai dettagli geometrici astratti (come il famoso
ritratto di Fernando Pessoa del 1954), e fu anche scultore, scrittore e
critico. Riuscì a sopravvivere al regime di Salazar, realizzando grandi
affreschi su commissione pubblica e lavori socialmente impegnati che
criticavano la società portoghese.
518
Arti e architet tur a A rti figurative
I migliori
musei
di arte
portoghese
»»Museu Nacional
do Azulejo,
Lisbona
»»Casa das
Histórias, Cascais
»»Museu Nacional
de Arte Antiga,
Lisbona
»»Museu
Amadeo de
Souza-Cardoso,
Amarante
»»Museu Grão
Vasco, Viseu
Dominio, paura, sessualità e dolore sono tutti temi ricorrenti nella
pittura di Paula Rego (v. lettura p517). Per comprendere meglio l’opera di
Paula Rego, visitate il sito www.saatchi-gallery.co.uk/artists/paula_rego.
htm. Helena Almeida, contemporanea della Rego, ha esercitato una forte
influenza sugli artisti portoghesi più giovani. Nei suoi grandi ritratti, che
spesso raffigurano l’artista stessa e mettono in discussione il rapporto
tra illusione e realtà, si coniugano disegno, fotografia e pittura.
Tra gli artisti dell’ultima generazione, quella nata nel periodo della
rivoluzione del 1974 (un episodio che risvegliò e alimentò nuovi fermenti
culturali e artistici) Miguel Branco rappresenta il legame tra passato e
presente. I suoi piccoli dipinti, molto evocativi, richiamano alla mente
le atmosfere dei maestri del Rinascimento in chiave contemporanea.
Eduardo Batarda è un artista influente che spesso adotta lo stile del
fumetto per le sue opere in acrilico. Altri nomi di spicco nel panorama
pittorico del Novecento sono António Areal, Angelo de Sousa e Nadir
Afonso. Graça Morais è un’artista figurativa originaria di Trás-osMontes, che dipinge scene molto suggestive ispirate al suo paese natale.
Le nuove tendenze dell’arte contemporanea portoghese sono i video
e i progetti multimediali. Tra gli artisti più sperimentali João Onofre
esprime attraverso le sue creazioni una visione estremamente ironica
delle dinamiche sociali. Degno di nota è anche João Penalva, che realizza installazioni audio e video. Il pittore minimalista Julião Sarmento
crea invece opere video e fotografiche per esplorare i diversi modi di
osservare la realtà.
Ci sono poi collettivi di giovani come i Tone Scientists (Carlos Roque,
Rui Valério e Rui Toscano), che rompono con la tradizione mescolando
la visual art e la musica classica. Tra gli appuntamenti più originali
ricordiamo il Festival Internacional de Banda Desenhada da Amadora
(www.amadorabd.com), organizzato ogni anno a novembre nei dintorni
di Lisbona, che propone le opere migliori dei più talentuosi disegnatori
di fumetti portoghesi.
L’arte degli azulejos
Gli elementi decorativi più caratteristici dell’architettura portoghese
sono gli azulejos (dall’arabo al zulaycha, che significa pietra lucidata).
Si tratta di piastrelle dipinte e assemblate in modo da formare pannelli
decorati con cui rivestire praticamente ogni superficie, dagli interni delle
chiese alle case, alle stazioni ferroviarie. Questa tecnica fu introdotta
dai mori, che a loro volta l’avevano appresa dai persiani, e ai portoghesi
piacque talmente da essere in voga ancora oggi.
I più antichi azulejos presenti in Portogallo risalgono al XVI secolo e
riflettono il gusto moresco di origine sivigliana. I motivi decorativi erano
geometrici o floreali (l’islam proibisce la rappresentazione della figura
umana). Dopo la conquista di Ceuta, in Marocco, nel 1415, i portoghesi
iniziarono a sviluppare autonomamente l’arte degli azulejos. Ma la loro
passione per questa tecnica decorativa esplose in seguito alla diffusione
della maiolica, un particolare tipo di ceramica inventato in Italia nel
XVI secolo, che consente di applicare i colori direttamente sull’argilla
umida sopra uno strato di smalto bianco, dando così alle piastrelle
l’incredibile luminosità di un affresco.
I primi esemplari squisitamente portoghesi, policromi e a motivi
geometrici, comparvero tra il 1580 e il 1590 per decorare chiese come
l’Igreja de São Roque di Lisbona, dove la loro presenza bilancia la vistosa
opulenza degli ori barocchi. Alcuni degli azulejos più antichi del paese
adornano il Palácio Nacional di Sintra.
Alla fine del XVII secolo si affermò la moda di decorare chiese, case
ed edifici pubblici con grandi pannelli di azulejos dipinti con i soggetti
più disparati, dai cherubini alle scene di vita quotidiana, dai santi ai
519
La metropolitana
di Lisbona non
è solo un mezzo
di trasporto
ma anche una
galleria d’arte,
una vetrina delle
migliori espressioni artistiche e
architettoniche
del Portogallo
contemporaneo,
tra cui magnifici
azulejos. Per maggiori informazioni
consultate il sito
www.metrolisboa
.pt.
Scultura
La scultura portoghese vanta artisti di talento. Tra i capolavori più
antichi ricordiamo i sarcofagi scolpiti risalenti al periodo compreso tra
il XII e il XIV secolo, come quelli di Inês de Castro e Dom Pedro nel
Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça.
Durante il periodo manuelino gli scultori si sbizzarrirono in fantasie
marinaresche e decorazioni esuberanti. Diogo de Boitaca ne fu uno
degli esponenti più illustri. Nel frattempo giunsero nel paese influssi
stranieri, a cominciare dallo stile fiammingo, al quale seguirono, nel
XVI secolo, il gotico fiammeggiante e il plataresco, provenienti dalle
regioni spagnole della Galizia e della Biscaglia. In epoca rinascimentale
diversi scultori francesi si stabilirono in Portogallo, dove realizzarono
opere straordinarie. L’elaborato pulpito della Igreja de Santa Cruz di
Coimbra è considerato il capolavoro di Nicolas Chanterène.
Le scuole straniere influenzarono la scultura portoghese anche in
epoca barocca. Nel XVIII secolo infatti Dom João V approfittò della
presenza di artisti provenienti dall’estero impegnati nella costruzione
del Convento do Mafra per fondare una scuola di scultura. Qui insegna­
rono illustri maestri portoghesi tra cui si ricorda in particolare Joaquim
Machado de Castro.
Un secolo più tardi questi influssi si avvertivano ancora nell’opera di
António Soares dos Reis, benché nell’artista fosse già evidente il tentativo
di tradurre nella scultura la malinconia della saudade, uno stato d’animo
prettamente portoghese che sarebbe difficile descrivere a parole. Una
delle sue opere più celebri, O Desterrado, è esposta nel Museu Nacional
Soares dos Reis di Porto, dove si possono ammirare anche opere di altri
artisti del XIX secolo.
A cavallo tra XIX e XX secolo si distinsero in particolare Francisco
Franco e il prolifico scultore António Teixeira Lopes, divenuto celebre
per la serie di teste di bambini ora esposte insieme alle opere di Soares
nel Museu Nacional Soares dos Reis di Porto.
Tra gli scultori contemporanei più famosi si segnalano Noé Sendas,
che realizza figure a grandezza naturale in abiti e pose inquietanti, Leo­
nor Antunes, le cui installazioni invitano a una riflessione sul rapporto
Portuguese
Decorative Tiles
(1998) di Rioletta
Sabo è un’immersione totale negli
splendidi colori
e nella varietà
del rivestimento
murale preferito
dai portoghesi.
Arti e architet tur a A rti figurative
paesaggi marini. Con l’aumento della domanda si rese necessaria una
produzione su più ampia scala e il mercato portoghese iniziò a essere
invaso dalle famose piastrelle bianche e blu di Delft, in Olanda.
Nel XVI secolo i portoghesi decisero di raccogliere la sfida; le ma­
gnifiche opere di António de Oliveira Bernardes e del figlio Policarpo
testimoniano come la competizione creativa abbia stimolato la realiz­
zazione di capolavori. Si può ammirare l’opera di questi artisti a Évora,
nella splendida Igreja de São João.
Alla fine del XVII secolo la qualità delle piastrelle iniziò a diminuire,
sia a causa dell’avvio della produzione industriale sia per l’aumento della
domanda che seguì il terribile terremoto di Lisbona del 1755. Le case
delle città dovevano essere ricostruite e le piastrelle erano una soluzione
ideale, ma dovevano essere pratiche ed economiche
A partire dalla fine del XIX secolo, l’art nouveau e l’art déco diedero
un nuovo impulso alla produzione di azulejos; le facciate e gli interni
dei negozi, dei ristoranti e dei palazzi residenziali furono ricoperti da
splendidi pannelli. Ancora oggi gli artisti creano azulejos in stile con­
temporaneo. Per avere un’idea delle ultime tendenze basta fare un giro
nelle stazioni della metropolitana di Lisbona. A partire dagli anni ’50
Maria Keil ha decorato 19 stazioni – sono suoi gli straordinari azulejos
di Intendente (considerati il suo capolavoro) e Anjos. Anche nella Gare
do Oriente potrete ammirare eccezionali azulejos contemporanei; alla
sua decorazione hanno contribuito artisti di tutto il mondo.
520
con l’ambiente in cui sono inserite, e Pedro-Cabrita Reis, originario
di Lisbona, che crea impressionanti strutture architettoniche molto
evocative. Rui Chafes, profondamente influenzato dal romanticismo,
realizza invece sconcertanti sculture moderne.
Artigianato e arte locale
Arti e architet tur a T eatro e dan z a
Basta visitare i grandi mercati settimanali delle città portoghesi per
farsi un’idea dell’incredibile varietà della produzione artigianale locale
– dai più svariati modelli di ceramiche ai cesti in vimini, salice, bambù
o loglio, dagli splendidi mobili in legno dipinti a mano dell’Alentejo ai
gioghi intagliati del Minho.
Le antiche tradizioni del ricamo a mano e della tessitura sono radicate
in tutto il paese, così come quella dei merletti, che però è particolarmente
diffusa soprattutto nelle regioni costiere (‘dove son reti son pizzi’, recita
un detto popolare).
Teatro e danza
Anche la scena teatrale si è finalmente liberata dai demoni dell’epoca
di Salazar. Accanto a istituzioni gloriose come il Teatro Nacional Dona
Maria II di Lisbona e il Teatro Nacional de São João di Porto, sono sorte
numerose compagnie private che hanno ricevuto forte impulso grazie
agli aumenti dei finanziamenti da parte del Ministero della Cultura. Il
maggior successo teatrale degli ultimi tempi è stato il musical Amália
(dedicato alla grande cantante di fado Amália Rodrigues; v. p528) visto
da oltre un milione di spettatori. Se ne avete l’occasione cercate di assistere a uno spettacolo dell’innovativa compagnia teatrale Fatias de Cá, di
Tomar, che spesso si esibisce in luoghi magnifici come le rovine romane
di Conímbriga, in una cava che conserva le impronte di dinosauri vicino
a Fátima e nelle sale illuminate da torce del Convento di Cristo di Tomar.
La Fondazione Gulbenkian, uno degli sponsor privati più generosi e
intraprendenti del Portogallo, con iniziative che spaziano in vari settori
dell’arte, continua a finanziare nuove compagnie di teatro e di danza.
E in effetti la danza moderna portoghese sta riscuotendo un grande
successo internazionale; ogni anno, a novembre, si tiene il celebre Festival Internacional de Dança Contemporânea. Uno dei più importanti
coreografi del paese è l’ex ballerina Vera Mantero, oggi esponente della
danza sperimentale d’avanguardia. Ad agosto alcuni palazzi di Sintra
si trasformano in un indimenticabile palcoscenico per prestigiosi
spettacoli di balletto.
Nel nord del paese invece è particolarmente radicata la tradizione
delle danze popolari. Praticamente ogni villaggio ha un suo gruppo di
danzatori che indossano costumi dai colori sgargianti, per non parlare
delle donne, letteralmente coperte di gioielli. Le vorticose piroette, il
battere dei piedi e i rapidi movimenti delle mani sono un vero spettacolo.
Alcuni danzatori, come i pittoreschi pauliteiros (danzatori con il bastone)
di Miranda do Douro, sono veri e propri professionisti che partecipano
a tournée in tutto il Portogallo e anche all’estero.
521
I prodotti
della terra
a cura di Terra Madre
L’associazione internazionale Slow Food, nata in Italia nel 1986, conta
oggi più di 100.000 soci in oltre 150 paesi di cinque continenti e opera
per preservare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Dal 2003 la
Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus lavora per un’agricoltura
sostenibile, rispettosa dell’ambiente, dell’identità culturale dei popoli,
della salute dei consumatori e del benessere animale.
Ed è così che nasce nel 2004 il progetto Terra Madre, una rete
mondiale costituita da tutti coloro che si impegnano a favorire la conservazione e il rafforzamento di una produzione di cibo sostenibile. I
primi nodi di questa rete sono stati i Presìdi, le comunità del cibo e i
Mercati della Terra, cui si sono poi aggiunti i cuochi, i rappresentanti del
mondo accademico, i giovani e i gruppi musicali legati al mondo rurale.
Al centro del loro impegno c’è un’attenzione particolare per i territori,
per le varietà vegetali e le specie animali che hanno permesso nei secoli
di preservare la fertilità delle terre. Nel loro quotidiano le comunità di
Terra Madre danno concretezza al concetto di buono, pulito e giusto,
dove buono si riferisce alla qualità e al gusto degli alimenti, pulito ai
metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, giusto alla dignità e alla
giusta remunerazione dei produttori.
In molte delle nostre guide i viaggiatori italiani troveranno questo
contributo che li guiderà alla scoperta di aspetti preziosi del viaggiare
in modo consapevole: le tecniche di lavorazione e i prodotti tradizionali
che rischiano di scomparire per sempre. Dunque tante informazioni sui
prodotti e sulle aziende che nel mondo operano con il giusto spirito.
»»Arance di Ermelo
522
Alcuni Presìdi e comunità del cibo in Portogallo
Presidio della salsiccia mirandesa
I prodot ti dell a terr a 
Tra le razze bovine portoghesi, la mirandesa è una delle più pregiate: è
allevata fin dal Medioevo in modo naturale, perlopiù al pascolo. Come
la lingua mirandesa, la seconda ancora parlata in Portogallo, a Miranda
do Douro e dintorni, questo bovino è un fattore di identità potentissimo.
Caratterizzato da un ciuffo sulla fronte, è un animale da carne di media
taglia. Con i quarti meno nobili nelle case si preparava il chouriço, una
salsiccia affumicata di carne bovina magra e pancetta di una razza suina
autoctona: il bísaro, un maiale pezzato di nero e con grandi orecchie
cascanti, allevato allo stato semibrado. Le carni bovine sono tagliate
al coltello e amalgamate alla pancetta, anch’essa sminuzzata grossolanamente. L’impasto macera in un’infusione di vino o semplicemente di
acqua, con sale, aglio, peperone dolce e piccante macinato e foglie di
alloro. Dopo 24-36 ore si estrae e si insacca nel budello fine del maiale,
legandola con lo spago. Quindi il chouriço va in un locale dove arde un
fuoco a legna e resta ad asciugare e affumicare per tre, quattro giorni.
Oggi sono pochi i produttori ancora in grado di preparare questo antico
salume. Gli artigiani del Presidio possono lavorare grazie a una legge
portoghese che autorizza le cucine regionali a vendere il prodotto.
Area di produzione: regione Trás-os-Montes, Miranda do Douro Referente
del Presidio: Paulo Nuno; %+351 273438120; [email protected]
Produttori di arance di Ermelo
Ermelo ha la fortuna di avere un microclima tale da consentire la produzione di arance di ottima qualità. Si racconta che i monaci cistercensi
ne introdussero la coltura nel XII secolo. L’arancia di Ermelo è caratterizzata da una buccia fine, è senza semi, ha un abbondante succo ed è
coltivata secondo criteri biologici. Nel 1996 è stata fondata l’Associazione
di sviluppo locale di Ermelo (Adle) finalizzata alla difesa degli interessi
dei produttori di arance e alla promozione dei frutti. L’associazione
possiede anche un marchio registrato, Laranja de Ermelo.
Area di produzione: Ermelo, Arcos de Valdevez, Minho Referente della
comunità: Jorge Miranda; %+351 258520503; [email protected]
Produttori di broa de milho di Arcos de Valdevez
ll nord del Portogallo, a causa della conformazione geografica caratterizzata da terre alte e impervie, non permette ai contadini di coltivare
il grano: il mais è una valida alternativa. Nelle fattorie del municipio
di Arcos de Valdevez, al confine con la Spagna, sopravvive ancora l’uso
del mais per la panificazione. Per la broa de milho, un tipo di pane,
occorrono quattro parti di mais e una di grano saraceno; la porta in
»»I bovini di razza mirandesa sono allevati al pascolo fin
dal Medioevo
»»La coltivazione delle arance di Ermelo è attestata fin dal
XII secolo
3
6
2
7 5
1 Presidio della salsiccia
mirandesa
2 Produttori di arance
di Ermelo
3 Produttori di broa
de milho di Arcos
de Valdevez
4 Produttori di formaggio
di capra della Granja dos
Moinhos
5 Progetto educativo della
scuola EB1 di Canaviais
6 Fagiolo tarreste della
Serra de Peneda
7 Dolce scorzanera
ferro del forno viene sigillata con grosse strisce di impasto da pane;
quando assumono un bel colore marrone chiaro, le pagnotte sono cotte.
Estratte, presentano una crosta screziata di marrone e oro, un profumo
penetrante di mais tostato, di lieviti caldi, di caramello. All’interno la
mollica è soda, friabile, tendente al giallo e al grigio; la broa trova un
abbinamento particolarmente riuscito con le sardine o il baccalà fritto.
Area di produzione: Viana do Castelo, Minho Referente della comunità:
Joaquim Carlos Guimarães Dantas; %+351 926134396 / +351 258513064;
[email protected]; www.saboresdominho.com
Produttori di formaggio di capra della Granja
dos Moinhos
I primi riferimenti ai pascoli nelle colline di Maçussa, nel Ribatejo,
risalgono alla metà del XIV secolo. Da trent’anni Adolfo Enriques
produce artigianalmente formaggio di capra nel suo piccolo caseificio
familiare. Il latte proviene dagli allevamenti locali, da capre di razza
saanen e serrana che si cibano esclusivamente di foraggio naturale. Il
formaggio è a latte crudo, piccolo e di forma cilindrica. Alla Granja dos
Moinhos è possibile acquistare prodotti tradizionali o gustare la cucina
tradizionale (su prenotazione).
Area di produzione: Maçussa (Azambuja), Ribatejo Referente della
comunità: Adolfo Enriques; %+351 243719620; [email protected]
Progetto educativo della scuola EB1 di Canaviais
Canaviais è un piccolo paese vicino a Evora, nella regione dell’Alentejo.
Qui il convivium (la sede associativa locale di Slow Food) sta portando
avanti un progetto educativo che coinvolge 110 studenti, 10 insegnanti
e circa 60 genitori, vista l’importanza di un’educazione alimentare a
scuola per cambiare l’alimentazione a casa. Tutte le attività realizzate
hanno permesso ai bambini di conoscere la storia gastronomica dei
piatti tradizionali alentejani e le varietà locali ormai scomparse dalle
tavole dei portoghesi, e di apprezzare sapori sconosciuti che fanno parte
della cultura alimentare dell’Alentejo. Si cercherà anche di avviare un
orto scolastico con l’aiuto di un orticoltore di Canaviais.
Area di attività: Canaviais (Evora), Alentejo Referente della comunità:
Victor Lamberto; %+351 266987390; [email protected]
523
I prodot ti dell a terr a 
4
1
Legenda
524
I CUOCHI DI TERRA MADRE
I cuochi hanno un ruolo fondamentale: sono gli interpreti di un territorio, che valorizzano attraverso la loro creatività. I cuochi di Terra Madre hanno capito che non si può
separare il piacere dalla responsabilità verso i produttori, senza i quali non esisterebbe una cucina di successo.
I prodot ti dell a terr a 
Luis Mourão è lo chef del ristorante del Convento do Espinheiro (p203). Questa
struttura alberghiera è nata all’interno di un convento del XV secolo a Evora. La cucina
propone piatti rivisitati della tradizione regionale dell’Alentejo. %+351 266788200;
www.conventodoespinheiro.com
Miguel Vaz Oliveira è un giovane chef, attualmente impegnato nella cucina della tenuta vinicola Esporão di Reguengos de Monsaraz (p4 e p210). Attivo anche sul fronte della formazione, è particolarmente impegnato nella promozione di una gastronomia lusitana attenta
ai prodotti e alla cultura del territorio. www.esporao.com; http://cvmvazoliveira.blogspot.com
Fagiolo tarreste della Serra de Peneda
Il fagiolo tarreste è originario della Serra de Peneda, vicino al confine
con la Galizia. È un fagiolo piccolo, di pelle fina, con una grande varietà
di forme e di colori. La pianta è semirampicante e ha baccelli piccoli
e coriacei. Dopo la cottura il fagiolo rimane intero, con un interno
cremoso e vellutato, di sapore intenso. In cucina si usa nelle zuppe e in
piatti a base di pasta e riso. È coltivato in pendenza, esclusivamente in
terrazzamenti. Questo ha fatto sì che le operazioni colturali siano rimaste
manuali. La semina va dalla metà di aprile a fine maggio, a spaglio o con
la seminatrice. Dopo la pulitura, il fagiolo si conserva anche per un anno,
in casse di legno al cui interno si trovano foglie di alloro e di eucalipto.
Area di produzione: Soajo, Minho Referente della comunità:
José Pedro Teixeira; %+351 258520500; [email protected]
Dolce scorzanera
La escorcioneira è una pianta rustica, spontanea, che è nota solo nella
città di Evora, dove si raccoglieva fino a cinquant’anni fa. Le radici scure,
lunghe e carnose, erano utilizzate nell’alimentazione e nella medicina
popolare. Per preparare il dolce di escorcioneira, che era il prodotto più
famoso della città, si mettono le radici in una padella con lo zucchero e
la buccia di limone o di arancia. Si toglie l’impasto dal fuoco una volta
che si è ben amalgamato e si mescola fino a farlo asciugare. Una volta
indurito, il dolce viene fatto a pezzi e incartato. Circa 50 anni fa si è
perso l’utilizzo di questa pianta e il dolce è ora ricordato con nostalgia
solo dagli anziani che l’hanno assaggiato in passato.
Area di produzione: Evora, Monte do Trigo e Portel, Alentejo centrale
Referente: Victor Lamberto; [email protected]
»»Salsiccia mirandesa, Presidio Slow Food
»»La broa de milho è impastata con farina di mais e di
grano saraceno
525
La mente portoghese è complessa, soprattutto quando si tenta di capire
termini intraducibili come saudade. Nella sua forma più pura, la saudade
è la nostalgia, spesso arricchita da un profondo e malinconico desiderio
di qualcosa. L’oggetto del desiderio può essere una persona, un luogo
o qualsiasi cosa che non si possa più raggiungere – la giovinezza, una
persona amata che non c’è più, una casa abitata in gioventù. Si tratta
di una tristezza evocativa, dalle radici profonde, per la quale spesso
non c’è rimedio.
Gli studiosi non riescono a datare esattamente la nascita del termine:
alcuni la fanno risalire all’epoca delle scoperte, quando i marinai, i
capitani e gli esploratori trascorrevano molti mesi in mare e davano
così voce alla nostalgia per la vita che si erano lasciati alle spalle.
Eppure persino prima degli epici viaggi oltreoceano, il Portogallo era
una nazione di navigatori, e probabilmente la saudade nacque tra chi
rimaneva sulla terraferma – le donne che aspettavano i loro uomini in
viaggio per giorni interminabili in mare, o che non facevano ritorno.
Naturalmente, la saudade era strettamente connessa all’emigrazione. Da sempre una delle popolazioni più povere d’Europa, i portoghesi
spesso erano costretti a cercare una vita migliore oltreconfine. Fino
a tempi più recenti, questo significava che gli uomini lasciavano le
loro famiglie per raggiungere il Nord Europa o l’America in cerca di
un lavoro. Le famiglie a volte riuscivano a ricongiungersi solo dopo
diversi anni e gli emigranti dovevano affrontare la lunga nostalgia della
loro terra natia, dei familiari, del cibo di casa e della quotidianità del
loro paese. Molti alla fine tornavano a casa, trovando il loro mondo
cambiato e riaffiorava così la saudade, questa volta sotto forma di
desiderio della vita del passato.
Quali che siano le sue origini, la saudade è profondamente intrecciata
con l’identità portoghese. Questa emozione ha giocato un ruolo importantissimo nella realizzazione di molte opere d’arte portoghesi – nel
cinema, nella letteratura e soprattutto in musica.
Una nazione di emigranti
Le grandi scoperte dei navigatori portoghesi ebbero conseguenze notevoli sullo sviluppo demografico del paese. Con la nascita e l’espansione
dell’impero, i portoghesi si stabilirono nei centri del commercio in
Africa e Asia, ma il Brasile fu la colonia che attirò il maggior numero
di emigranti. Disboscarono la terra (tagliando il legno di brasil, da cui
la colonia prende il suo nome), costruirono fattorie e si dedicarono alla
lenta e progressiva nascita di una nuova nazione, naturalmente con
l’aiuto di milioni di schiavi di colore deportati dall’Africa. Le cifre variano
enormemente, ma si sa che circa mezzo milione di portoghesi si stabilì
DOM JOÃO VI
Saudade: il blues
portoghese
L’emigrante portoghese in Brasile
più noto fu il re
stesso. Quando
Napoleone invase
il paese nel 1807,
la famiglia reale
e migliaia di
persone al suo
seguito si stabilirono a Rio de
Janeiro. Molti non
tornarono mai
più in patria; Dom
João VI vi tornò
solo nel 1822.
526
GOA
Saudade: il blues portoghese L a saudade nella letteratura
Goa, in India,
possiede ancora
oggi alcune
vestigia del suo
passato di colonia
portoghese. A
Margão, la città
più grande, si può
trovare la ‘Rua das
Saudades’. In questa via ci sono un
cimitero cristiano,
uno musulmano
e un campo
crematorio hindu:
il nome ‘Saudade’
sembra davvero
il più adatto per
una strada in
cui la gente va a
piangere i propri
defunti.
in Brasile durante l’era coloniale, prima dell’indipendenza raggiunta nel
1822, e oltre 400.000 vi si trasferirono nella seconda metà del XIX secolo.
Nel Novecento, i portoghesi iniziarono le migrazioni di massa verso
altre parti del mondo. Gli Stati Uniti e il Canada accolsero oltre mezzo
milione di immigrati, ma molti si diressero anche in Francia, Germania, Venezuela e Argentina. Gli anni ’60 del Novecento videro un’altra
ondata migratoria, quando i giovani portoghesi lasciavano il paese per
sfuggire alla chiamata alle armi delle guerre coloniali d’Africa. Anche
la rivoluzione del 1974 provocò un massiccio esodo, perché i portoghesi
che avevano sostenuto il regime di Salazar preferirono fuggire all’estero
piuttosto che rischiare rappresaglie.
Ciò che tutti questi migranti avevano in comune era la profonda tristezza nel lasciare il proprio paese per lottare in terra straniera. E chi
rimaneva a casa viveva nel dolore, le mogli lasciate sole ad allevare i figli,
i villaggi privi di giovani, le famiglie divise. Le cifre sono stupefacenti:
oltre tre milioni di emigranti tra il 1890 e il 1990; nessun altro paese
europeo a parte l’Irlanda ha mai vissuto un fenomeno di migrazione
paragonabile.
La saudade nella letteratura
Uno dei primi capolavori letterari portoghesi che esplora il tema della
saudade è Os Lusíadas (I lusiadi, testo portoghese a fronte, BUR Rizzoli,
Milano 2001). Luiz Vaz de Camões (1524-80) nel suo poema in versi
sull’epoca delle scoperte (XV e XVI secolo) mescola mitologia ed eventi
storici. L’eroico avventuriero Vasco da Gama e altri esploratori lottano
per la gloria, ma molti non fanno più ritorno a causa dei pericoli incontrati lungo il viaggio (mostri marini, sovrani crudeli, ecc.). L’esperienza
diretta di Camões influenzò la sua opera letteraria: l’autore aveva infatti
prestato servizio nelle milizie d’oltremare, perdendo un occhio a Ceuta in
occasione di una battaglia contro i mori, era stato prigioniero in patria
ed era sopravvissuto a un naufragio nel Mekong (secondo la leggenda,
raggiungendo la riva tenendo il suo manoscritto incompiuto in mano
in alto per proteggerlo dall’acqua).
Il grande scrittore portoghese del XIX secolo Almeida Garrett (17991854) scrisse un compendio ancora più completo dell’epoca delle scoperte. Nel suo Camões descrive i sentimenti provati dal grande poeta nei
confronti del suo paese durante l’esilio e coglie il profondo sentimento di
La saudade ebraica
Fino alla fine del XV secolo, gli ebrei ebbero un ruolo fondamentale nella società
portoghese. Il tesoriere di re Afonso V (1432-81) era ebreo, come lo erano altri diplomatici, commercianti, medici e cartografi. Gli ebrei di altri paesi, come quelli espulsi
dalla Spagna nel 1492, erano i benvenuti in Portogallo. Ma alla fine, le pressioni della
chiesa e della Spagna confinante forzarono la mano del re e nel 1497 Manuel I decretò
che tutti gli ebrei si sarebbero dovuti convertire al cristianesimo o avrebbero dovuto
lasciare il paese. Al decreto seguirono una serie di orrori, compreso il massacro di
migliaia di ebrei nel 1506 nel corso di estesi disordini e – a partire dal 1536 – due secoli di spietata Inquisizione.
A parte un gruppo che praticava la propria fede di nascosto a Belmonte, riuscendo
con successo a preservarla, la comunità di fede ebraica gradualmente fu dispersa.
Coloro che si convertivano provavano una straziante saudade per la perdita subita,
che aveva a che fare con la propria identità. I quartieri ebraici un tempo floridi languivano abbandonati dagli abitanti obbligati all’esilio o arrestati, torturati e talvolta
giustiziati. Le sofferenze umane accompagnarono la fine di un fiorente periodo di tolleranza nella storia portoghese, e da quel momento di fatto ebbe termine la presenza
della comunità ebraica in Portogallo.
La saudade nel cinema
Il regista portoghese più anziano e prolifico, Manoel de Oliveira, è noto
per i suoi film curatissimi quanto lenti, che si immergono profondamente nel mondo della saudade – amori irrequieti e che invecchiano,
il desiderio per ciò che non esiste più… In Viaggio all’inizio del mondo
(1997), alcuni amici compiono un viaggio nostalgico attraverso gli aridi
paesaggi del nord del paese – uno in cerca di un passato che conosce
solo attraverso i sogni (avendone sentito parlare solo da suo padre) e
l’altro ossessionato da un mondo che non esiste più (i luoghi della sua
infanzia sradicata). Passato e presente, nostalgia e realtà si scontrano
in questo film pacato e meditativo in cui compare un fragile Marcello
Mastroianni che a 72 anni impersona l’alter ego del regista, ultimo film
dell’attore prima della sua scomparsa.
Una delle più belle dediche d’amore alla capitale portoghese è il
delicato Lisbon Story (1995), girato dal regista tedesco Wim Wenders
nei meandri di Lisbona. La storia segue le vicende di un ingegnere del
suono in cerca di un amico regista scomparso, alla scoperta di una
città attraverso le tracce lasciate dall’amico stesso. Le varie sequenze,
accuratamente confezionate, fanno risaltare come per magia il mistero
e la bellezza desolata di Lisbona (e di altre parti del Portogallo, come
nel caso della mirabile sequenza girata sulle spettacolari scogliere di
Cabo Espichel). La saudade qui esplora regni diversi, ispirata in larga
misura dalla eterea musica dei Madredeus – i cui componenti recitano
anche un ruolo importante nel film.
Fado
‘Io non canto il fado. È lui che canta me’.
Amália Rodrigues
Il genere musicale più famoso in Portogallo, il fado (‘fato’, in portoghese)
non potrebbe esistere senza la saudade. Le sue malinconiche canzoni
trasudano emozione e raccontano storie di separazioni dolorose e svolte
del destino, di amori distanti e irraggiungibili e di ardente desiderio
di tornare a casa o per i meravigliosi tempi andati. La qualità emotiva
del cantato svolge un ruolo importante quanto le doti tecniche, aiutando questo genere a superare le frontiere linguistiche. Ascoltare il
fado è forse il modo più semplice per capire la saudade, in tutta la sua
evocativa varietà.
Nonostante il fado sia considerato un tesoro nazionale – nel 2009 il
Portogallo ha inoltrato la richiesta affinché il genere musicale venga
inserito nella lista dell’UNESCO come patrimonio culturale intangibile
dell’umanità – è in effetti la musica di Lisbona. (Nella città universitaria
di Coimbra, il fado esiste in una forma diversa, leggermente più cerebra-
527
Il film Fados
(2007) è la dedica
amorevole del
regista spagnolo
Carlos Saura alla
grande musica
portoghese. Il film
ritrae le leggende
del fado come
Camané e Mariza
e i cantanti che
si sono cimentati
con il fado senza
essere in genere
associati a quel
tipo di arte, come
il cantante brasiliano Caetano
Veloso e Chico
Buarque, tra gli
altri.
Saudade: il blues portoghese L a saudade nel cinema
saudade che in tanti provarono nel momento in cui l’impero portoghese
crollò, nel secolo successivo a quello delle grandi scoperte.
Anche in tempi più recenti alcuni scrittori hanno esplorato il concetto
di saudade, spesso con approcci completamente diversi da quello dei loro
predecessori. Il contemporaneo António Lobo Antunes decostruisce la
saudade in racconti cinici che rivelano un desiderio nostalgico per qualcosa che assomiglia a una forma di nevrotico autoinganno. In Le navi
(Einaudi, Torino 1997), egli stravolge nella sua mente il mito della scoperta
dove, quattro secoli dopo il viaggio di Vasco da Gama, i grandi esploratori,
grazie a una singolare incurvatura del tempo, rimangono intrappolati
nella realtà dei retornados (coloro che tornarono in Portogallo negli anni
’70 del Novecento, dopo la perdita delle colonie africane) e le conquiste
del Rinascimento collassano nella periferia povera e sudicia di Lisbona.
528
Saudade brasiliana e bossa nova
Saudade: il blues portoghese Fado
Anche l’identità brasiliana è strettamente connessa alla saudade, cosa per nulla sorprendente se si pensa all’influenza che il Portogallo ebbe sul paese – quasi ogni cittadino brasiliano può risalire a qualche avo portoghese nel suo albero genealogico. In
Brasile, saudade significa in linea di massima la stessa cosa e svolge un ruolo specifico
nella formazione della musica tipica del paese, in particolare della bossa nova. La hit
del 1958 Chega de saudade (spesso tradotta malamente No More Blues) del leggendario duo di cantautori Tom Jobim e Vinícius de Moraes è considerata uno dei primi brani di bossa nova mai composti: in essa il cantante desidera ardentemente il suo amore
che lo ha lasciato e ordina alla tristezza di abbandonarlo e di riportagli la sua amata. Il
segno distintivo è costituito dai toni malinconici e dal canto lento e nostalgico, come
in quasi tutte le melodie di bossa nova. E anche se non capite la lingua portoghese,
potrete cogliere la tristezza e il grande senso di perdita che le pervade.
In Brasile, il 30
gennaio è il Dia de
Saudade (Giorno
della Saudade).
Una buona
occasione per
lasciarsi andare a
un po’ di nostalgia
per gli amori del
passato, per la
patria lontana e
giorni migliori.
Per ulteriori
informazioni su
Amália, guardate
il documentario
The Art of Amália
(2000), diretto da
Bruno de Almeida.
Il più recente
film biografico
Amália (2008)
di Carlo Coelho
da Silva fornisce un ritratto
approfondito della
Rodrigues che
solo pochi hanno
conosciuto.
le, in cui gli uomini, in genere studenti, cantano dell’amore, della vita
bohémienne e della città stessa.) Nessuno conosce le sue origini, anche
se i ritmi africani e brasiliani, i canti moreschi e le canzoni dei trovatori
provenzali possono averne influenzato le sue sonorità. Quel che si sa è
che nel XIX secolo il fado si poteva sentire in tutti i quartieri poveri come
Mouraria e Alfama, solitamente nei bordelli e nelle taverne malfamate.
Era l’inno dei poveri e mantenne la sua brutta reputazione fino alla fine
del secolo, quando anche le classi più agiate iniziarono a interessarsi di
questa musica e portarono il genere verso il grande pubblico.
Il fado restò però un’esperienza locale e poco conosciuta fino al XX
secolo, quando riuscì ad attirare l’attenzione nazionale e internazionale.
La cantante che più contribuì a rendere famoso questo genere musicale
fu Amália Rodrigues, la ‘regina del fado’, che divenne un nome molto noto
negli anni ’40. Nata nel 1920, di umili origini, Amália portò la sua musica
nelle taverne e nei teatri e poi in radio e sugli schermi cinematografici
(fu protagonista nel film Capas negras del 1947). Per lei scrissero canzoni
i migliori poeti e scrittori dell’epoca. Lungo la sua carriera visse alti e
bassi, depressioni e malattie, amori e fallimenti – il suo fado straziante
fu ben più di un’espressione astratta.
Amália raggiunse una grande fama, sebbene la sua reputazione
risultasse in parte macchiata dopo la Rivoluzione dei Garofani del
1974, perché accusata di collaborazionismo con il regime di Salazar (in
realtà non ci sono prove certe in merito). La popolarità del fado declinò
rapidamente negli anni successivi alla rivoluzione, quando i portoghesi
desideravano soprattutto fare piazza pulita del passato. (Salazar sosteneva che le tre F – ‘fado, football e Fátima’ – servivano a tenere le masse
felicemente occupate.) Ma negli anni ’90 il fado tornò a essere popolare,
si inaugurarono nuovi locali dedicati ed emersero nuovi talenti. Amália
fu riabilitata. Alla sua morte nel 1999, all’età di 79 anni, il Portogallo
dichiarò tre giorni di lutto nazionale e in suo onore fu sospesa la campagna elettoriale. Oggi è sepolta nel Pantheon nazionale.
Sebbene possa riportare alla mente i bui locali dell’epoca di Salazar,
il fado non è un genere di musica fermo nel tempo. Tra gli artisti contemporanei esponenti del nuovo fado citiamo l’eclettica fadista Mísia,
che ha esplorato nuovi territori musicali sperimentando le sonorità degli
strumenti di un intero complesso. La cantante nativa del Mozambico
Mariza si è conquistata un suo pubblico grazie alla voce straordinaria e
all’approccio fresco ed eclettico, e continua la sua sperimentazione con
album quali Terra (2008) in cui risuonano world music, ritmi africani,
flamenco, sonorità latine e jazz. Un’altra artista da tenere d’occhio è
Carminho, giovane cantante dalla potente voce dolente. Il fado scorre
529
MORNA
La musica
nazionale di Capo
Verde, ex colonia
portoghese, è
la morna, una
lontana cugina
del fado, con
canti che trattano
spesso di temi
come la nostalgia
e il profondo
desiderio di casa.
Soprannominata
‘la diva scalza’,
Cesária Évora è
l’ambasciatrice
della morna;
la sua Sodade
(termine creolo
per ‘saudade’)
è una delle sue
creazioni più
toccanti.
Saudade: il blues portoghese Fado
profondamente nelle sue vene: sua madre era la proprietaria di una delle
più tradizionali case del fado (ora chiusa), dove l’artista da giovane poté
ascoltare le migliori fadistas del suo tempo. Il suo primo album Fado
(2009) è superbo. E gli uomini non sono da meno: una delle grandi voci
maschili del fado tradizionale è Camané.
Il fado è cantato tradizionalmente da un artista accompagnato da
una guitarra portoghese a 12 corde (la sua forma ricorda una pera).
Quando si esibiscono due fadistas contemporaneamente, capita che
ingaggino una desgarrada, una specie di improvvisata dimostrazione
di superiorità in cui si sfidano e aizzano a vicenda. Nelle case del fado
si esibiscono in genere tre cantanti, e ognuno di essi canta, secondo
tradizione, tre canzoni. Per le informazioni sugli appuntamenti di fado
dal vivo a Lisbona, v. p84.
530
CLASSIFICHE
Il sito www.
portugoal.net
fornisce ampie
informazioni su
squadre, giocatori
e classifiche del
calcio portoghese, nonché
approfondimenti
sui calciatori
portoghesi che
giocano in squadre straniere.
Sport
In Portogallo sport significa calcio. I campionati si svolgono tra settembre e maggio e ogni città o villaggio mette in campo una propria
squadra per competere a qualche livello.
La nazionale portoghese, la Selecção Nacional, partecipa regolarmente ai tornei internazionali ottenendo risultati di un certo prestigio.
Nel 2010 ha raggiunto a sorpresa la decima posizione nella classifica
mondiale stilata dalla FIFA – il miglior risultato di sempre.
L’unico altro evento capace di attirare folle paragonabili a quelle del
calcio è la corrida, in una versione considerevolmente diversa rispetto
alla versione spagnola. In Portogallo la parte più importante dell’evento
si svolge a cavallo e il toro non viene ucciso nell’arena.
Calcio
Il calcio, in Portogallo, più che un gioco è un’ossessione collettiva.
Quando si disputa una partita importante molte attività si bloccano
completamente con grave danno per l’economia nazionale, e nei bar e nei
ristoranti tutti i televisori sono sintonizzati sull’incontro. In occasione
di appuntamenti importanti come i Mondiali o gli Europei, nelle piazze
principali di molte città vengono installati maxischermi davanti ai quali
si riuniscono migliaia di persone.
I festeggiamenti dopo una vittoria costituiscono ormai una tradizione consolidata. I tifosi percorrono le strade delle città a bordo delle
loro automobili suonando il clacson, lanciando petardi e bloccando la
circolazione fino a tarda notte.
L’entusiasmo per il calcio raggiunse proporzioni incalcolabili nel
2004, quando il Portogallo ospitò i Campionati Europei, il più grande evento sportivo mai organizzato nel paese. Le autorità sportive
speravano che il torneo potesse offrire una boccata d’ossigeno al
calcio nazionale, e così è stato. Le società portoghesi, oppresse dai
debiti e costrette a giocare in impianti obsoleti, dovevano assistere
impotenti alla fuga all’estero dei loro giocatori migliori, convinti
a trasferirsi con contratti da milioni di euro. Le autorità colsero
l’occasione per promuovere la costruzione di nuovi stadi facilmente
raggiungibili da un’efficiente rete di collegamenti. Purtroppo molte di
VOLTA A PORTUGAL
Tenutosi per la prima volta nel 1927, la Volta a Portugal (Giro del Portogallo) è uno dei
più antichi eventi sportivi di ciclismo europei. Composto di 10 tappe, si svolge nell’arco
di due settimane, in agosto. Un tempo vi partecipavano i migliori ciclisti internazionali,
ma oggi ha perso popolarità, soprattutto a causa del fatto che si svolge tra il Tour de
France e la Vuelta a España. Il percorso cambia periodicamente. L’edizione più recente è partita da Viseu sviluppandosi per circa 1600 km in 11 giorni di gara, con tappa
finale sotto il sole cocente da Sintra a Lisbona.
531
DOLORI DA STADIO
Corrida
Che la si ami o la si odi, la corrida è un’istituzione nazionale. In
Portogallo la più antica testimonianza di questo spettacolo popolare,
lasciataci da uno storico romano, risale a 2000 anni fa. La versione
moderna della tourada nacque nel XII secolo, quando divenne un
mezzo per addestrare i soldati e preparare i nobili al combattimento
a cavallo. Ma dopo la morte di un ricco aristocratico nel 1799, ne fu
creata una versione meno cruenta. Da allora le corna del toro vengono
Nonostante la
storica rivalità,
Portogallo e
Spagna sono in
fondo buoni vicini.
Nel 2009 hanno
unito le loro forze
per candidarsi
insieme a ospitare
i Campionati del
Mondo del 2018.
Il Portogallo non
è mai stato paese
ospite, mentre la
Spagna lo fu già
nel 1982.
MONDIALI
queste nuove strutture spesso non vengono riempite se non in piccola
parte durante le partite e le squadre minori incontrano molte difficoltà
nell’assicurarne la manutenzione.
Il più recente attacco di isteria calcistica risale ai Mondiali del 2010.
Nonostante avesse superato a fatica la fase di qualificazione, la nazionale
era ben piazzata nel ranking della FIFA e le speranze di ottenere un
risultato di grande prestigio erano assai diffuse. Le prestazioni della
squadra furono invece un po’ deludenti. Dopo due pareggi a reti inviolate contro Costa d’Avorio e Brasile la prima vittoria arrivò solo contro
la debolissima Corea del Nord (un 7 a 0 che fece scalpore), ma la fase a
eliminazione diretta mise subito contro Portogallo e Spagna, e i ‘cugini’
iberici la spuntarono per 1-0 proseguendo la marcia verso la conquista
del titolo mondiale. La stella Cristiano Ronaldo (v. lettura p532) non
brillò come ci si attendeva e l’allenatore Carlos Queiroz fu duramente
criticato. (Dopo la sconfitta contro la Spagna lo stesso Ronaldo ne addossò pubblicamente la responsabilità all’allenatore, con conseguente
risposta piccata dello stesso Queiroz.)
A livello di squadre di club, la storia del calcio portoghese riguarda
più che altro le città di Lisbona e Porto. La Liga Portuguesa vede in lizza
ogni anno 16 squadre, ma sono solo le ‘tre grandi’ – Sporting Lisbona
(Sporting Clube de Portugal), Benfica (Sport Lisboa e Benfica) e Porto
(Futebol Clube do Porto) – a spartirsi da sempre gli scudetti, con due sole
eccezioni dagli anni ’20 a oggi (l’ultima squadra a riuscire a intromettersi
è stato il Boavista di Porto, nel 2001). L’ultimo importante successo internazionale si deve al Porto, che ha vinto nel 2004 la Champions League.
Sport C orrida
Con le casse dello stato vuote, in piena crisi finanziaria, gli amministratori pubblici
sono pressati a cercare il modo di tagliare i costi provocati dall’industria del calcio.
Una delle questioni sotto esame in molte città è la demolizione degli stadi, oggi poco
utilizzati, costruiti per ospitare gli Europei del 2004. Il Portogallo spese 600 milioni di
euro per costruire o restaurare diversi impianti, molti dei quali furono riempiti solo al
25% della loro capacità durante le partite.
Le città di Aveiro e Leira denunciano un costo mensile di mantenimento pari a
1,2 milioni di euro, un investimento insostenibile per amministrazioni in ristrettezze
economiche. La squadra del Beira Mar non è in grado di affrontare le spese di manutenzione, pari a 62 milioni di euro, per i 31.000 posti dell’Estádio Municipal de Aveiro.
Ugualmente, la squadra União de Leira non ha entrate sufficienti a sostenere l’utilizzo
del suo stadio da 30.000 posti (la spesa ammonta a 90 milioni di euro). Chi sostiene
la necessità di procedere alla demolizione considera questi stadi come il simbolo dello spreco di denaro pubblico e afferma che non si sarebbero proprio dovuti costruire.
Ovviamente gli abitanti delle città in questione non sono invece molto felici all’idea di
demolire le strutture e gli amministratori stanno cercando soluzioni alternative per
mantenerli in vita, ospitando concerti e manifestazioni o affittando gli spazi a scuole
e imprese. Eppure, alla fine la realtà economica potebbe avere il sopravvento e sarà
difficile evitare la demolizione.
532
DALLA MISERIA ALLA RICCHEZZA
Sport C orrida
Nel 2009, il famoso calciatore, nonché capitano della nazionale portoghese, Cristiano
Ronaldo (nato nel 1985) divenne il giocatore più pagato del mondo – il Real Madrid
pagò infatti al Manchester United, per assicurarsi le sue prestazioni, la strabiliante
somma di 96 milioni di euro. E il contratto, della durata di sei anni, valeva altri 13 milioni di euro l’anno. Ormai multimilionario e noto playboy, il ragazzo ha davvero fatto
molta strada da quando trascorreva l’infanzia in una povera comunità dell’isola di
Madeira.
Ronaldo, il più giovane di quattro fratelli, deve il suo nome al presidente degli Stati
Uniti Ronald Reagan. Con la sua modesta famiglia viveva in una piccola casa con il tetto di latta nei sobborghi di Santo Antonio, affacciata su Funchal e sull’Oceano Atlantico. Aveva solo 11 anni quando lasciò la sua casa per realizzare il suo sogno di calciatore professionista presso lo Sporting Lisbona. Salito rapidamente alla ribalta, divenne il
primo calciatore portoghese a giocare per la squadra inglese del Manchester United,
quando, all’età di 18 anni, nel 2003, firmò un contratto per circa 17 milioni di euro.
Per tre anni consecutivi (2007, 2008 e 2009) vinse il campionato inglese, e nel 2008
(dopo aver conquistato anche Champions League e Coppa del Mondo per club) fece
incetta di premi individuali (Pallone d’oro, FIFA World Player, Scarpa d’oro…).
Parallelamente ai suoi successi calcistici è cambiata notevolmente anche la vita dei
suoi familiari. Sua madre, che un tempo lottava per sopravvivere e per mantenere la
sua famiglia facendo le pulizie, ora vive nell’area residenziale di Livramento a Funchal
e Ronaldo ha aperto con sua sorella una boutique, chiamata CR7 (le sue iniziali e il suo
numero di maglia).
Nel frattempo, si è dedicato anche a far crescere numericamente la sua famiglia.
Meno di una settimana dopo l’eliminazione del Portogallo dai Mondiali 2010, ha annunciato di essere diventato padre di un figlio maschio, e che in base a un accordo con
la madre ne avrebbe ottenuto la custodia. Quanto alla madre, ha voluto mantenere
segreta la sua identità, e non mancano certo i pettegolezzi.
Poiché la corrida
tradizionale negli
Stati Uniti è illegale, gli immigrati
portoghesi della
California centrale
hanno inventato
una forma di
corrida meno
sanguinaria, in
cui si usano delle
lance con le punte
in velcro. Informatevi su questo
curioso sport sul
sito www.ranch
cardoso.
biz (anche in
italiano).
ricoperte di cuoio o incappucciate con sfere di metallo e l’animale non
viene ucciso nell’arena.
La tourada tipica inizia con l’ingresso di un focoso toro nell’arena,
che si lancia contro un cavaleiro, cioè un uomo a cavallo con il costume
tradizionale del XVIII secolo, che prevede un tricorno piumato come
copricapo. Mentre il cavaleiro valuta il carattere e le dimensioni del
toro, la sua squadra di peões de brega (toreri a piedi) distrae l’animale
provocandolo con le cappe. Poi il cavaliere si lancia all’attacco arrivando fino a pochi centimetri dalle corna del toro per piantargli nel
collo una serie di bandarilhas (lance).
Nella fase successiva, detta pega, entrano in scena otto giovani
forcados vestiti con calzoni alla zuava, calzamaglia bianca e giacchetta corta, che affrontano il toro ormai indebolito a mani nude
(i forcados portoghese-americani negli Stati Uniti si chiamano ‘suicide
squad’, ‘squadra suicida’). Il primo si avvicina all’animale provocandolo per farsi attaccare, poi gli balza sulla testa aggrappandosi
alle corna, mentre i suoi compagni cercano di bloccarlo senza farsi
ribaltare per aria. La fine del combattimento è sancita dall’immobilizzazione del toro, che viene poi condotto fuori dall’arena.
Le norme della corrida portoghese vietano l’esecuzione pubblica
dell’animale, che tuttavia sarà ucciso dopo lo spettacolo – di fatto
vi perderete solo la stoccata finale. Solo in rarissime occasioni i tori
che mostrano particolare coraggio vengono riportati al pascolo.
Nonostante il suo radicamento nella cultura portoghese, la corrida
sta perdendo popolarità. Nel 2009, quella di Viana do Castelo divenne
la prima arena portoghese a bandire la corrida, e il sindaco annunciò
533
Sport C orrida
che lo spazio sarebbe stato abbattuto per costruirvi al posto un centro
culturale. Altri comuni hanno seguito l’esempio e diverse città, come
Sintra, Cascais e Braga hanno bandito questa pratica. Nel centro del
paese, la corrida continua a esistere nonostante le pressioni delle organizzazioni animaliste, della lobby portoghese anti-corrida e della Liga
Portuguesa dos Direitos dos Animais (LPDA).
La stagione va da marzo o aprile a ottobre. La regione in cui la tradizione della corrida è più radicata è il Ribatejo, soprattutto a Santarém
durante la fiera di giugno e a Vila Franca de Xira (una cittadina priva
per il resto di qualsiasi attrattiva) in occasione delle feste organizzate
a luglio e ottobre. Spesso le touradas che si tengono in Algarve e a
Lisbona sono rivolte più che altro a un pubblico di turisti. Ci sono poi
insoliti festival come la Vaca das Cordas, dove un toro viene lasciato
libero per le strade a Ponte de Lima.
Guida
pratica
INFORMAZIONI . . . . 535
TRASPORTI. . . . . . . . 550
Accessi a internet . . . . . . . 535
Alloggio. . . . . . . . . . . . . . . . 535
Ambasciate e consolati. . . 538
Assicurazione. . . . . . . . . . . 538
Bambini. . . . . . . . . . . . . . . . 538
Cartine. . . . . . . . . . . . . . . . . 539
Corsi di lingua . . . . . . . . . . 539
Documenti e visti. . . . . . . . 539
Dogana. . . . . . . . . . . . . . . . . 540
Donne in viaggio. . . . . . . . . 540
Elettricità. . . . . . . . . . . . . . . . 541
Festività. . . . . . . . . . . . . . . . . 541
Fumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 541
Informazioni turistiche. . . . 541
Lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . 542
Moneta. . . . . . . . . . . . . . . . . 542
Ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 542
Orari di apertura. . . . . . . . . 543
Posta . . . . . . . . . . . . . . . . . . 543
Questioni legali. . . . . . . . . . 543
Salute. . . . . . . . . . . . . . . . . . 543
Telefono. . . . . . . . . . . . . . . . 546
Tessere sconto. . . . . . . . . . 547
Viaggiare sicuri . . . . . . . . . 548
Viaggiatori disabili. . . . . . . 548
Viaggiatori omosessuali. . 549
IL VIAGGIO . . . . . . . . . . . . . 550
Arrivo nel paese. . . . . . . . . 550
Aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 550
Via fiume . . . . . . . . . . . . . . . . 551
Via mare. . . . . . . . . . . . . . . . . 551
Via terra. . . . . . . . . . . . . . . . 552
TRASPORTI INTERNI. . . . 555
Aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555
Autobus. . . . . . . . . . . . . . . . 555
Automobile e
motocicletta. . . . . . . . . . . . 555
Autostop . . . . . . . . . . . . . . . 558
Bicicletta. . . . . . . . . . . . . . . 558
Imbarcazioni. . . . . . . . . . . . 559
Tour. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 559
Trasporti locali . . . . . . . . . . 559
Treno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 561
GUIDA .
LINGUISTICA . . . . . . 562
GLOSSARIO . . . . . . . . . . . . 569
Costi
Informazioni
Accessi a internet
In questa guida, l’icona i
indica i luoghi dove è possibile trovare un computer
e una connessione a internet. L’icona W contrassegna la disponibilità della
connessione wireless.
L’accesso gratuito non è
così diffuso in Portogallo,
ma se avete con voi il
vostro portatile, alcuni
alberghi offrono l’accesso
wi-fi. Ci sono inoltre alcune
postazioni a Lisbona e
Porto che forniscono il
collegamento wi-fi.
Altre opzioni:
»» Gli uffici locali dell’Instituto
Português da Juventude
(IPJ), alcuni dei quali sono
vicini agli ostelli affiliati
»» Le bibliotecas municipais
(le biblioteche municipali)
»» I Municipal Espaços Internet (www.espacosinter
net.pt)
»» Gli internet bar, diffusi in
città e con costi che partono
in genere da €2 l’ora
»» Alcuni uffici postali dotati
di terminali per NetPost, un
tipo di connessione pagabile
con una tessera apposita.
Alloggio
Il Portogallo offre un’ampia varietà di sistemazioni
accoglienti e convenienti:
quelle economiche sono
tra le meno costose
dell’Europa occidentale,
ma non mancano fattorie,
palazzi, castelli, dimore
e case rustiche dove
trovare un’atmosfera
incantevole, solitamente
con un buon rapporto
qualità-prezzo.
I turismos (uffici turistici) dispongono di elenchi
aggiornati delle sistemazioni alberghiere e dei
quartos (camere in case
private), ma tralasciano
quelle non ufficiali che a
volte invece costituiscono
un’opzione eccellente.
Le autorità seguono un
sistema di catalogazione
a stelle delle sistemazioni,
ma si tratta di categorie
molto variabili e per lo più
ignorate.
Tra i siti utili per una
ricerca consigliamo www.
manorhouses.com e www.
innsofportugal.com.
Nelle località turistiche i
prezzi variano in base alla
stagione. L’alta stagione
va da metà giugno a metà
settembre (è consigliabile
prenotare in anticipo);
la mezza stagione va da
maggio a metà giugno
e da metà settembre a
ottobre, mentre il resto
dell’anno è considerato
bassa stagione ed è il
periodo in cui si possono
fare gli affari migliori. Nelle
altre località le tariffe non
variano molto tra una stagione e l’altra.
Nei grandi resort dell’Algarve, le tariffe raggiungono il massimo nel periodo
compreso tra metà luglio
e la fine di agosto, con
una leggera flessione
da giugno a metà luglio
e per tutto settembre,
riducendosi sensibilmente
invece (quasi del 50%)
tra novembre e aprile. Per
esempio, una stanza che a
luglio costa €120 può salire fino a €160 in agosto,
scendere a €100 a giugno
e settembre e a €85 a
maggio e ottobre, fino a
€70 nel resto dell’anno.
Tenete presente che alcuni alberghi chiudono in
inverno.
In questa guida sono
elencati i prezzi di luglio e
ove non indicato diversamente le camere hanno il
bagno annesso.
Generalmente, si
considerano di categoria
economica gli alberghi e
le pensioni che richiedono
meno di €50 per una camera doppia, e in questa
categoria sono inclusi
campeggi e ostelli, In alcune sistemazioni economiche il bagno può essere in
comune.
Nella categoria media
una camera doppia può
535
536
NOTIZIE UTILI
Informa zioni 
»»La corrente elettrica viene erogata a 220 V, 50 Hz
(come in Italia). Le prese di corrente sono del tipo bipolare (talvolta con un terzo spinotto centrale), come nel
resto dell’Europa continentale.
»»In Portogallo è in uso il sistema video PAL (lo stesso
utilizzato in Italia), incompatibile con il sistema SECAM
francese e con quello NTSC nordamericano.
»»I principali quotidiani sono Diário de noticias, Público,
Jornal de noticias e il tabloid Correio da manhã. Per
avere una panoramica sui principali quotidiani portoghesi, collegatevi ai siti www.theworldpress.com o
www.onlinenewspapers.com.
»»Sono soprattutto i media dell’Algarve a diffondere
notizie in lingua inglese: APN, Portugal News (www.
the-news.net) e Algarve Resident (www.portugalresi
dent.com).
»»Tra le reti televisive citiamo Rádio Televisão Portuguesa (RTP-1 e RTP-2), Sociedade Independente (SIC)
e TV Independente (TV1). RTP-2 è quella che offre la
migliore programmazione di film stranieri e informazione internazionale. Ci sono molte altre emittenti
che trasmettono soprattutto soap opera portoghesi
e brasiliane, giochi a quiz e film stranieri doppiati o
sottotitolati.
»»Per quanto riguarda le radio, l’emittente statale
è Rádiodifusão Portuguesa (RDP), che gestisce tre
canali, Antena 1, 2 e 3, che trasmettono programmi in
lingua portoghese e, la sera, musica (a Lisbona sulle
frequenze 95.7, 94.4 e 100.3). In lingua inglese si ricevono BBC World Service (a Lisbona sui 90.2) e Voice of
America (VOA), oltre ad alcune stazioni che trasmettono dall’Algarve, come Kiss (95.8 e 101.2).
costare da €50 a €100: il
bagno sarà quasi sempre
privato ed è compresa la
TV (a volte satellitare),
spesso l’aria condizionata
e il telefono.
Nella categoria di
prezzo elevato le tariffe
possono variare da €100 a
€300, e in qualche albergo
esclusivo potete ritrovarvi
a rinfrescarvi in piscina tra
teste coronate e stelle del
calcio.
In questa guida sono
elencate le tariffe minime
e massime, ma è facile
che non si arrivi a pagare
il prezzo completo soprattutto se cercate le offerte
in rete. Nella maggior par-
te delle pousadas nei giorni infrasettimanali si paga
meno e spesso si trovano
offerte e sconti.
Il vostro potere di
contrattazione dipende
dalla stagione in cui siete
e da quante opzioni sono
disponibili. Se vi trovate
in bassa stagione o in un
periodo in cui non ci sono
molti turisti, vi verranno
offerte riduzioni senza che
nemmeno le richiedate. Se
avete intenzione di fermarvi per qualche giorno,
vale la pena di informarsi
sull’eventualità che siano
previste tariffe ridotte per
soggiorni prolungati. Se
cercate una sistemazione
più economica di quella
che vi è stata proposta,
non esitate a farlo presente: molto spesso vi faranno vedere camere meno
costose che stranamente
si erano dimenticati di
mostrarvi.
Appartamenti in
affitto
In Portogallo c’è una grande disponibilità di ville e
cottage in affitto. Sul sito
www.chooseportugal.com
troverete centinaia di case
private e appartamenti,
per la maggior parte
nell’Algarve. Per quelle
situate nel nord del paese
consultate invece www.
casasnocampo.net.
Camere in abitazioni
private
Nelle località costiere,
soprattutto in estate, è
possibile affittare una camera, quarto, in una casa
privata. Le stanze, che di
solito hanno il bagno in
comune, sono pulite ed
economiche e danno la
sensazione di trovarsi in
famiglia. Se non venite
contattati da un proprietario in cerca di clienti e non
avete visto un cartello con
la scritta (se aluga quarto),
provate a rivolgervi all’ufficio turistico locale, che
di solito ha un elenco degli
affittacamere. In genere il
prezzo di una doppia va da
€35 a €45.
Campeggi e
parcheggi per
caravan
Il campeggio è molto diffuso in Portogallo e la scelta
delle strutture è ottima e
molto ampia, spesso sono
in buona posizione e vicino
alle spiagge. In genere i
prezzi variano da €3,20
a €5 a persona, da €3 a
Campista (www.roteirocampista.pt; €7), aggiornata
annualmente e venduta
presso i turismos e le librerie. Contiene informazioni
dettagliate su quasi tutti
i campeggi portoghesi,
con cartine e indicazioni
stradali.
Nei campeggi associati
alla Federation Internationale de Camping et de Caravanning (FICC), al posto
del normale documento
d’identità si può esibire
la Camping Card International (CCI), che offre una
copertura assicurativa per
eventuali danni causati a
terzi e può dare diritto a
sconti. In alcuni campeggi
gestiti da associazioni
locali gli stranieri sono ammessi solo se in possesso
di tessera CCI, che quindi
è bene procurarsi prima
della partenza. La tessera
CCI è disponibile per i
membri dei club automobilistici nazionali, eccetto
quelli statunitensi, e viene
rilasciata da sedi affiliate
alla FICC: in Italia segnaliamo la Confederazione
Italiana Campeggiatori
(www.federcampeggio.it; €40
a famiglia); in Portogallo, la
Federação de Campismo e
Montanhismo de Portugal
(%218 126 890; www.fcmpor
tugal.com; Av Coronel Eduardo
Galhardo 24D, Lisbona).
Guesthouse
Le guest­house sono sistemazioni economiche o
di fascia media, con quel
tocco familiare che spesso
manca nei grandi alberghi.
Spesso le migliori offrono
servizi di qualità superiore
rispetto agli alberghi più
economici. In alta stagione
le tariffe di una pensão
(guest­house) vanno da
€50 a €80 per una doppia.
Le residenciais possono
essere più costose e solitamente servono la colazione inclusa nel prezzo. Il
nome residencial definisce
una struttura che non è
catalogata ufficialmente
dal governo, come invece
le pensões, ma questo non
significa che si tratti di una
sistemazione scadente. Le
hospedarias e le casas de
hóspedes sono solitamente più economiche e hanno i servizi in comune.
Ostelli
In Portogallo il numero
degli ostelli è in crescita,
soprattutto a Lisbona,
dove questo tipo di alloggio ha preso piede negli
ultimi anni. Sebbene si si
tratti di sistemazioni spartane, il rapporto qualitàprezzo è ottimo e spesso
la posizione è deliziosa
e all’interno di palazzi
storici. Molti degli ostelli
fuori Lisbona fanno parte
della rete delle pousadas
da juventude (ostelli della
gioventù) affiliati a Hostelling International (HI; v.
Tessere sconto, p546).
I letti in camerata costano circa €20. Quasi
tutti gli ostelli hanno camere doppie con bagno in
comune e alcuni offrono
piccoli appartamenti. La
biancheria per il letto e la
colazione generalmente
sono incluse nel prezzo.
Sono disponibili cucine e
lounge con connessione
wi-fi, nonché computer
per gli ospiti della struttura; alcuni hanno la piscina,
come quello di Alcoutim e
Portimão.
In estate è necessario
prenotare, specialmente
se siete interessati alle camere doppie. Contattate
Movijovem (%707 203 030;
www.pousadasjuventude.pt; Rua
Lúcio de Azevedo 27, Lisbona).
Se non siete in possesso della tessera HI, potete
ricevere una guest card,
che richiede 6 timbri (€2
l’uno) per ogni ostello in
cui pernottate – una volta
totalizzati sarete soci a
tutti gli effetti.
Gran parte degli ostelli
sono aperti dalle 8 del
mattino a mezzanotte,
alcuni anche 24 ore (quasi
tutti quelli di Lisbona).
È consentito in genere
lasciare comunque il bagaglio e tornare all’orario
di apertura per la registrazione (solitamente dalle 8
a mezzogiorno e dalle 18 a
mezzanotte).
Pousadas
Nel 1942 il governo portoghese creò la rete delle
pousadas (www.pousadas.pt),
con l’obiettivo di trasformare castelli, monasteri e
palazzi in alberghi di lusso,
sostanzialmente per valorizzare contesti naturali
di pregio o edifici storici. A
luglio i prezzi variano tra
€130 e €250; mentre in
agosto aumentano di €1020 o più. In ogni pousada
del circuito viene distribuito un opuscolo che le
elenca tutte. è possibile
usufruire di offerte speciali
come le riduzioni per chi
ha più di 55 anni.
537
Informa zioni A lloggio
€4,50 a tenda e da €3 a
€5 per l’auto.
I campeggi migliori sono
quelli del circuito Orbitur
(www.orbitur.pt), ma esistono
altre organizzazioni affidabili, come Inatel (www.inatel
.pt). In quasi tutte le città
ci sono campeggi municipali, il cui livello è piuttosto
variabile.
Per un elenco aggiornato dei campeggi del paese,
consultate la guida Roteiro
Informa zioni 
538 Turihab
Queste affascinanti sistemazioni – fattorie,
ville, tenute agricole o
cottage presso cui si può
soggiornare, ospiti dei
proprietari – fanno parte
di un’iniziativa statale che
raggruppa le associazioni
Turismo de Habitação,
Turismo Rural e Agroturismo.
Divise in tre categorie
(storiche, culturali e rustiche), queste proprietà
sono tra le migliori sistemazioni di tutto il Portogallo. Sebbene siano più
costose rispetto ad altri
tipi di alloggio, offrono
però un ambiente e un’atmosfera d’eccezione. In
alta stagione il prezzo per
una camera doppia varia
da €70 a €120. Molte sono
dotate di piscina e di solito
viene servita la prima colazione (spesso a base di
prodotti freschi locali).
I turismos sono in grado
di fornire informazioni
dettagliate sulle proprietà
Turihab nella zona, ma
potete anche consultare i
siti www.turihab.pt o www.
solaresdeportugal.pt.
Ambasciate e
consolati
Ambasciate e
consolati portoghesi
all’estero
Italia (%06 84 48 01; fax 06
841 7404; www.embportroma
.it; Viale Liegi 21, 00198 Roma);
Sezione consolare (%06 84
48 01; fax 06 854 22 62; con
[email protected]; h9.30-13
da lun a ven)
Svizzera (%031-352 86 68;
fax 031-351 4432; sezione
consolare 031-351 1773; mail@
scber.dgaccp.pt; Weltpoststrasse 20, 3015 Berna);
Consolato generale (%020-
791 7636; fax 022-788 1678;
[email protected]; www.
secomunidades.pt/web/gene
bra; Route de Ferney 220, 1218
Grand-Saconnex-Genève)
Ambasciate »
e consolati stranieri
in Portogallo
La vostra ambasciata o
il vostro consolato costituiscono la soluzione
migliore per ogni emergenza. Quasi tutti possono
fornire un elenco di medici
locali affidabili, di avvocati
e interpreti. Tra le sedi
diplomatiche straniere in
Portogallo ricordiamo le
seguenti:
Francia Lisbona (%213 939
292; www.ambafrance-pt.org;
Calçada Marques de Abrantes
123, Lisbona); Porto (%226
078 220; Av da Boavista 1681,
4100-132 Porto)
Italia Lisbona (%213 515 320;
fax 213 154 926; ambasciata.
[email protected]; www.ambli
sbona.esteri.it; Largo Conde de
Pombeiro 6, 1150-100 Lisbona)
Ulteriori riferimenti alle rappresentanze italiane in Portogallo
sono disponibili nel sito www.
esteri.it/MAE/IT/Ministero/La
ReteDiplomatica/Ambasciate.
Spagna Lisbona (h213 220
500; www.maec.es; Rua do
Salitre 1, Lisbon); Porto (%225
363 915; Rua de Dom João
IV 341, Porto) Anche Valença
do Minho e Vila Real de Santo
António.
Svizzera Lisbona (%213 944
090; fax 213 955 945; lis.vertre
[email protected]; www.eda.
admin.ch/lisbon; Travessa do
Jardim, 17, 1350-185 Lisbona)
Le rappresentanze diplomatiche
svizzere all’estero sono disponibili sul sito www.eda.admin.
ch/eda/it/home/reps.html,
selezionando ‘continente’ e
‘nome del paese’.
Assicurazione
Non partite senza aver
stipulato un’assicurazione
di viaggio che copra furti,
smarrimenti ed eventuali
cure mediche. Dovete
essere in grado di far
fronte alle peggiori eventualità come un incidente,
il ricovero in ospedale o
un biglietto aereo per il
rientro.
Controllate bene le
clausole scritte in piccolo,
perché alcune polizze
escludono esplicitamente
le ‘attività pericolose’,
come le immersioni subacquee, il motociclismo
e persino il trekking. Se
prevedete di praticare
questi tipi di attività dovrete trovare un’assicurazione che li copra oppure
richiedere una modifica
delle condizioni contrattuali (solitamente possibile pagando un premio
aggiuntivo).
Conservate tutta la documentazione necessaria
per presentare eventuali
richieste di rimborso.
Alcune polizze prevedono
che si debba telefonare
(con tariffa a carico del destinatario) a un centro nel
proprio paese di origine,
che provvederà a fare una
valutazione immediata del
problema. Per scegliere la
polizza adatta a voi consultate i siti Ami – Gruppo
Filo Diretto (www.filodiretto
.it), Mondial Assistance
(www.mondial-assistanceitalia.it) e Europ Assistance
(www.europassistance.it).
V. anche p553 per le
informazioni riguardanti le
assicurazioni dei veicoli a
motore.
Bambini
Grazie alle dimensioni
contenute e all’ampia
gamma di luoghi d’interesse e di attività, il
Portogallo è un’ottima
ziere, ha scritto una bella
favola per bambini intitolata Il racconto dell’isola
sconosciuta (Einaudi,
Torino 2003). Per una
guida sui divertimenti
destinati ai bambini,
consultate Viaggiare con
i bambini, pubblicazione
della Lonely Planet (EDT,
Torino 2010).
Prima della partenza
potete anche consultare
il sito www.quantomanca.
com, una guida completa per chi viaggia con i
bambini, con preziosi
suggerimenti per rendere
il viaggio dei piccoli più
gradevole, ma anche sui
giochi da fare in viaggio e
altro ancora. Interessante
è anche il sito www.baby
inviaggio.it, che contiene
esperienze di viaggio con i
bambini attraverso l’Europa e altri continenti.
Gli uffici turistici sono
spesso in grado di consigliare baby sitter affidabili, che si possono trovare
anche sugli annuali talvolta esposti nelle filiali
dell’Instituto Português
da Juventude (IPJ; %707
203 030; Av da Liberdade 194,
Lisbona).
Cartine
Negli uffici dei parchi nazionali e naturali di solito
si trovano semplici mappe
dei parchi, non adatte per
escursioni in bicicletta o
a piedi. Altre fonti locali
di cartine topografiche
sono citate nel corso della
guida.
Alcuni indirizzi utili per
reperire buone cartine
sono i seguenti:
Omni Resources (www.
omnimap.com) Compagnia
americana che vende ottime
cartine, comprese quelle
topografiche 1:25.000.
Stanfords (www.stanfords.
co.uk) Una buona selezione
di cartine del Portogallo e
prodotti legati al tema del
viaggio, in Gran Bretagna.
Per le cartine disponibili in
Italia v. lettura p540.
Corsi di lingua
Corsi di portoghese si possono frequentare al Centro
de Informação e Documentação Anti-Colonial
(CIDAC; %213 172 860; www.
cidac.pt; Rua Pinheiro Chagas
77) a Lisbona. La capitale è
un buon punto di partenza
per lo studio (p59).
Documenti e visti
I cittadini italiani e degli
altri paesi dell’Unione
Europea e quelli della Confederazione Elvetica possono entrare in Portogallo
con la sola carta d’identità
valida per l’espatrio; ai
bambini e ai ragazzi fino
a 15 anni è richiesta la
carta bianca per l’espatrio,
oppure la registrazione
sul passaporto di uno dei
genitori. Per motivi turistici la durata massima
di soggiorno consentita è
normalmente di tre mesi,
Coloro che per motivi di
studio o lavoro prevedono
di rimanere in Portogallo
per un periodo superiore
dovranno contattare le
autorità locali competenti
per ufficializzare la propria
presenza nel paese.
I requisiti necessari per
entrare in Portogallo si
applicano anche ai cittadini di altri firmatari del Patto di Schengen del 1990
(Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Norvegia, Spagna
e Svezia). Una volta in
539
Informa zioni C artine
destinazione per chi
viaggia con bambini. Le
molte cose da vedere
sono in grado di stimolare
la fantasia e di catturare
l’attenzione anche dei
bambini più svogliati. I
portoghesi in genere sono
abbastanza tradizionalisti
riguardo l’allattamento,
quindi è necessaria un po’
di discrezione nell’allattare in pubblico. Alimenti
per neonati (comprese
le marche biologiche) e
pannolini sono disponibili
nella maggior parte delle
farmacie e nei negozi di
alimentari.
L’Algarve è senza
dubbio la destinazione
migliore, grazie alle sue
lunghe spiagge, agli
zoo, ai parchi acquatici,
all’offerta di escursioni
a cavallo e in barca. Le
occasioni di divertimento per i più piccoli non
mancano nemmeno a
Lisbona e nelle province
vicine: tram, teatri di marionette, un grandissimo
acquario, un museo del
giocattolo, carrozze trainate da cavalli, castelli,
giardini e parchi giochi.
Il Portogallo è ricco di
posti da favola che incanteranno i più piccini. Ad
alcuni bambini piace visitare le chiese, soprattutto se possono accendere
una candela. Resteranno
inoltre colpiti dai castelli
e dai palazzi sparsi per
tutto il paese.
Nelle città le visite turistiche in autobus sono
l’ideale per non far stancare i più piccoli e i trenini
possono essere motivo di
divertimento più di quanto si possa immaginare
e trovano spazio anche
nella letteratura locale:
il premio Nobel José Saramago, grande roman-
540
CARTINE DISPONIBILI IN ITALIA
Informa zioni 
Se desiderate procurarvi le cartine prima di partire, in Italia ne troverete un’ampia
scelta. Con il titolo Spagna e Portogallo troverete le mappe edite rispettivamente da
Michelin (n. 734, in scala 1:1.000.000) e da Cartographia, LAC, De Agostini e Hallwag,
tutte in scala 1:800.000. Con il titolo Portogallo sono invece disponibili le carte di
Touring Club Italiano/Kümmerly+Frey (1:800.000), Freytag & Berndt (1:700.000 e
1:500.000) e Ravenstein (1:600.000).
In scala 1:400.000 trovate invece le carte Hildebrand’s e la già citata Michelin
(n. 733, 1:400.000). Reise Know-How e Rough Guides hanno in catalogo le carte
Portogallo in scala 1:350.000; FMB di Bologna ne ha una in scala 1:300.000. Tra le
pubblicazioni IGeoE (v. sotto) trovate anche la carta Portugal Continental (1:250.000,
atlantino); di REPSOL, è reperibile l’atlantino, con indice di ristoranti, alberghi e altro,
in scala 1:200.000.
Tra le carte regionali segnaliamo le carte Algarve di Freytag & Berndt (1:150.000);
Rough Guides, Reise Know-How e Hildebrand’s, tutte in scala 1:100.000. Turinta
pubblica invece Norte de Portugal (1:250.000). Michelin ha in catalogo le tre carte
riguardanti il Nord (n. 591), il Centro (n. 592) e il Sud (n. 593) del paese, tutte in scala
1:300.000. Le più dettagliate, come sempre, sono le carte militari dell’Instituto Geografico do Esercito (IGeoE) in scala 1:200.000 (8 fogli); 1:100.000 (53 fogli); 1:50.000
(175 fogli); 1:25.000 (639 fogli).
Per informazioni su tutte le carte citate potete rivolgervi a VEL – La Libreria del
Viaggiatore (%/fax 0342 21 89 52; [email protected]; www.vel.it; Via Angelo Custode 3, 23100
Sondrio).
Portogallo, per prolungare
il visto o il periodo di 90
giorni di permanenza
consentita, rivolgetevi al
Serviço de Estrangeiros e
Fronteiras (%213 585 545;
Rua São Sebastião da Pedreira
15, Lisbona) che possiede
filiali nelle più grandi località turistiche. Dato che
le norme che regolano
l’ingresso nel paese sono
molto permissive, dovrete
esibire una valida attestazione di impiego o di
indipendenza economica
(o fornire qualsiasi altra
motivazione convincente)
per potervi fermare più a
lungo.
Dogana
Non ci sono limiti all’importazione di valuta
straniera, ma dovreste
dichiarare se siete in possesso di somme superiori
a €10.000. I regolamenti
doganali stabiliscono che i
visitatori che necessitano
del visto per entrare nel
paese debbano avere con
sé un minimo di €50, più
€10 per ogni giorno di permanenza, ma è una norma
che non viene applicata
rigorosamente.
I cittadini dei paesi appartenenti all’UE possono
importare:
»» 800 sigarette o l’equivalente in tabacco.
»» 10 l di liquori, 20 l vino
liquoroso, 60 l di vino mosso,
90 l vino fermo o 110 l di
birra.
Se viaggiate con il vostro animale domestico
dovrete essere muniti
del passaporto per gli
animali da compagnia.
Per maggiori informazioni
rivolgetevi al servizio veterinario della vostra ASL
di competenza territoriale
e visitate il sito www.
poliziadistato.it, al link
‘Passaporto’.
Per ulteriori informazioni, v. i siti www.dgaiec.
min-financas.pt/pt (in
portoghese), www.agen
ziadogane.it e www.ezv.
admin.ch.
Donne
in viaggio
Le donne che viaggiano
da sole in Portogallo non
vanno incontro a grosse
difficoltà. Come in qualsiasi altro paese, è comunque bene essere prudenti, usare cautela nel
girare a piedi di notte ed
evitare di fare l’autostop.
Se una donna è accompagnata da un uomo ci si
aspetta che sia lui a parlare, a fare le ordinazioni e a
pagare il conto.
In alcune zone del nord
dove la mentalità è più
chiusa, le coppie si risparmieranno fastidi dicendo
di essere sposate anche
se in realtà non lo sono.
Le vittime di stupro
o violenze in Portogallo
possono rivolgersi alla
seguente organizzazione:
assistenza alle vittime di
stupro. Visitate il sito per
conoscere gli indirizzi delle sedi di tutto il paese.
Elettricità
230V/50Hz
Le banche, gli uffici, i
grandi magazzini e alcuni
negozi sono chiusi nei
giorni festivi indicati di
seguito. A Capodanno, la
domenica di Pasqua, il 1°
maggio e il giorno di Natale sono chiusi anche gli
uffici turistici.
Per maggiori informazioni su feste e manifestazioni v. p7.
Capodanno 1° gennaio
Martedì grasso febbraio/
marzo – il giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri
Venerdì Santo marzo/aprile
Festa della Liberazione 25
aprile – celebrazioni della
rivoluzione del 1974
Festa dei Lavoratori
1° maggio
Corpus Domini maggio/
giugno – nono giovedì dopo
Pasqua
Festa nazionale 10 giugno
– nota anche come Dia de
Portugal, de Camões e das
Comunidades Portuguesas
Assunzione 15 agosto
Festa della Repubblica
5 ottobre – commemorazione della proclamazione
della Repubblica portoghese
nel 1910
Ognissanti 1° novembre
Festa dell’Indipendenza
1° dicembre – commemorazione dell’indipendenza dalla
Spagna nel 1640
Immacolata Concezione
8 dicembre
Natale 25 dicembre
Fumo
230V/50Hz
Nel 2008 il governo portoghese ha vietato il fumo
nei locali pubblici al chiuso. Nella maggior parte dei
bar e ristoranti non si può
più fumare, altri hanno
una stanza separata per
fumatori (a volte con una
ventilazione inadeguata).
Molti alberghi sono ancora
dotati di camere per fumatori.
Informazioni
turistiche
L’Ufficio del Turismo del
Portogallo, l’autorità nazionale, gestisce l’utile sito
www.visitportugal.com,
disponibile anche in versione italiana (cliccate su
‘Download di dépliant’ alla
voce ‘Novità’ della home
page per scaricare materiale informativo come
cartine e pieghevoli), in
francese e in tedesco.
Gli uffici turistici locali, i
postos de turismo (in genere segnalati dalla scritta
‘turismo’), distribuiscono
opuscoli e forniscono
informazioni più o meno
utili sui luoghi di interesse
e sugli alloggi. Per le sedi
degli uffici turistici v. le
sezioni Informazioni delle
singole località.
Informazioni
turistiche all’estero
Se prima della partenza
desiderate richiedere materiale informativo contattate gli uffici Aicep (Agência para o Investimento
e Comércio Externo de
Portugal; info@visitpor
tugal.com) nel mondo.
Qui di seguito segnaliamo i riferimenti delle sedi
Aicep in Italia e Svizzera:
Italia (%02 006 29 000; fax
02 006 290 99; aicep.milan@
portugalglobal.pt; www.visitpor
tugal.com; Via Paolo da Canobbio 8, 20122 Milano; h9.30-13,
14-17.30 lun-ven) In italiano
potrete scaricare: Il Portogallo fino in fondo, Lisbona,
Porto e Norte e Alentejo;
molti altri opuscoli in inglese
e spagnolo.
Svizzera (%043-268 8768;
fax 043-268 8760; aicep.
[email protected]; www.
541
Informa zioni E lettricità
Associação Portuguesa de
Apoio à Vítima (APAV; %213
587 900; www.apav.pt; Rua
José Estêvão 135), che offre
Festività
542 portugalglobal.pt; Zeltweg 15,
8032 Zürich)
Informa zioni 
Lavoro
Se siete in possesso
di un certificato TEFL
(Teaching English as
Foreign Language), che
anche gli italiani possono
conseguire, il lavoro più
facile da trovare è quello
di insegnante di lingua
inglese. Se siete cittadini
inglesi contattate il British
Council, le scuole di lingue
nella zona in cui vi interessa organizzare la vostra
permanenza.
Nell’Algarve, soprattutto a Lisbona, ci sono
buone possibilità di trovare impiego in qualche bar:
chiedete in giro oppure
provate a consultare le
inserzioni pubblicate sui
quotidiani locali in lingua
inglese (v. lettura p536).
Moneta
Il Portogallo ha adottato
l’euro, come altre nazioni
europee.
Le banche e i cambiavalute sono liberi di
stabilire il tasso di conversione e le commissioni
di cambio, pertanto una
commissione bassa può
nascondere un tasso di
cambio non proprio favorevole.
Bancomat e carte di
credito
Il modo più comodo per
prelevare denaro è servirsi dei bancomat. Quasi
tutte le banche hanno uno
sportello Multibanco, con
tanto di grafica animata,
talvolta fin troppo elaborata, che accetta le carte
Visa, Access, MasterCard,
Cirrus e simili. Per prele-
vare denaro basta avere
la tessera e il codice segreto personale (PIN). In
caso di smarrimento della
carta bancomat, in attesa
di una risposta dalla vostra banca, attraverso i
servizi di posta internazionale www.moneygram
.com o www.western
union.com potrete disporre di denaro in breve
tempo. La banca che ha
emesso la carta di solito
applica una commissione
dall’1% al 2% su ogni
operazione. È comunque
sempre meglio avere a
disposizione anche un’altra fonte di denaro: può
infatti capitare che gli
sportelli non accettino un
certo tipo di carta, un inconveniente temporaneo
che però può prolungarsi
anche per un giorno. Sebbene a volte possa essere
richiesto di digitare un
codice PIN a sei cifre,
l’operazione va a buon
fine anche con quelli che
ne hanno solo quattro.
Verificate prima di partire
presso la vostra banca se
in Portogallo possa essere
usato lo stesso PIN che
in Italia.
Le carte di credito sono
accettate nei migliori
alberghi e ristoranti e in
quelli delle città più grandi, ma non negli alberghi
e nei locali più economici
e nelle zone rurali. Per
quanto concerne, invece,
le modalità e gli eventuali
costi per ottenere anticipi di denaro contante
con la vostra carta di
credito contattate uno
dei seguenti recapiti in
Italia: AmEx (%06 72 282,
e poi tasto ‘0’), Diners Club
(%800 39 39 39), MasterCard (%800 870 866) e Visa
(%800 819 014).
Mance
I portoghesi non lasciano
mance cospicue. Se si
è rimasti soddisfatti del
servizio è consuetudine
lasciare una mancia dal
5% al 10%. Nei ristoranti
di categoria elevata di
solito il serviço è compreso nel conto. Dopo
uno spuntino in un bar o
un caffè basterà lasciare
qualche spicciolo. Non
è consuetudine dare la
mancia ai tassisti, ma
nulla vieta di lasciare loro
il 10% della tariffa.
Travellers’ cheque
I travellers’ cheque sono
un modo sicuro per portare con sé del denaro in
viaggio, perché vengono
rimborsati in caso di
furto o di smarrimento,
ma sono meno comodi
rispetto al bancomat. I
travellers’ cheque Amex,
Thomas Cook e Visa sono
quelli più diffusi e accettati. Annotate il numero
di serie di quelli che avete
già incassato: potrebbe
tornarvi utile in caso di
furto o smarrimento. I
travellers’ cheque sono
facili da cambiare, anche
a tassi migliori rispetto al
denaro contante, ma in
compenso sono soggetti
a commissioni piuttosto
alte.
Ora
Il Portogallo si trova,
come la Gran Bretagna,
nella fascia oraria GMT/
UTC in inverno e in quella
GMT/UTC più un’ora in
estate, cioè un’ora indietro rispetto alla Spagna
tutto l’anno (pensiero
curioso al passaggio del
confine) e all’Italia (quindi, quando a Lisbona è
Orari di apertura
Le descrizioni di questa
guida non riportano gli
orari di apertura a meno
che non siano diversi
da quelli più usuali qui
riportati:
Luoghi di interesse
turistico 10-12,30 e 14-17
mar-dom
Ristoranti 12-15 e 19-22
Caffè 9-19
Negozi 9,30-12 e 14-19 lunven, 10-13 sab
Bar 19-2
Nightclub 23-4 gio-sab
Grandi magazzini 10-22
Banche 8,30-15 lun- ven
Uffici postali 8,30-16
lun-ven
Posta
Gli uffici postali portoghesi si chiamano CTT
(www.ctt.pt). La corrispondenza ordinaria (correio
normal) va imbucata
nella buca rossa, mentre
la posta aerea (correio
azul) in quella blu. Esistono degli sportelli automatizzati per i francobolli
per posta ordinaria che
evitano al pubblico di
fare lunghe code all’ufficio postale. Le cartoline
postali e le lettere fino a
un peso di 20 g devono
essere affrancate con
€0,80/0,68/0,32 per
destinazioni extraeuropee/europee/locali. Per
conoscere le tariffe e le
modalità di spedizione di
lettere e pacchi dall’Italia,
collegatevi al sito www.
poste.it. I francobolli per
il servizio correio azul costano €1,85 se la lettera
non supera i 20 g di peso.
La posta viene recapitata
entro cinque giorni lavorativi in Europa ed entro
sette giorni nel resto del
mondo. La posta aerea
economica costa circa un
terzo in meno, ma i tempi
di consegna sono più
dilatati.
La posta centrale di
quasi tutte le grandi città
offre il servizio di fermoposta.
Questioni legali
Le multe per divieto di
sosta sono frequenti. Le
automobili parcheggiate
incautamente nelle zone
vietate vengono rimosse e
per riavere il veicolo bisogna pagare circa €100.
Osservate le norme di
circolazione locali, perché
sono previste ammende
anche per altre infrazioni.
Nel 2001 il Portogallo
ha depenalizzato il possesso e l’uso di droghe nel
tentativo di ridurre i gravi
problemi di salute pubblica legati alla tossicodipendenza e di affrontarla
come una questione sociale piuttosto che criminale. Chi viene trovato in
possesso di un quantitativo di droga pari o inferiore
a 10 dosi deve comparire
davanti a un’apposita
commissione e può essere soggetto a multe o obbligato a sottoporsi a cure
per la disintossicazione.
Lo spaccio di droga resta
invece un reato grave e
chi ne è sospettato può
essere detenuto fino a
un massimo di 18 mesi in
attesa del processo. La
cauzione è a discrezione
del tribunale.
Età minima per...
Rapporti sessuali consensuali 16
Patente di guida 18
Consumo di alcolici 16
Voto 18
Ricordate che per le questioni riguardanti i rapporti sessuali consensuali
è possibile essere perseguiti per legge secondo le
norme vigenti nel proprio
paese di origine, anche se
ci si trova all’estero.
Salute
Prevenzione è la parola
chiave per chi vuole evitare problemi di salute
in viaggio. Con qualche
preparativo prima della
partenza, soprattutto in
presenza di patologie già
esistenti, si eviteranno
problemi in seguito. Vi
consigliamo di accertare
che i vostri denti non richiedano cure e, se indossate gli occhiali o le lenti
a contatto, portatevene
dietro un paio di scorta
oltre alla prescrizione
oculistica. Portate i farmaci nelle loro confezioni
originali, insieme a una
lettera firmata e datata
dal medico in cui vengano descritte le vostre
condizioni di salute e le
eventuali medicine da assumere, con l’indicazione
del principio attivo oltre
al nome commerciale del
farmaco. Se portate con
voi siringhe e aghi, ricordatevi di tenere a portata
di mano una prescrizione
medica che ne documenti
la reale necessità dal punto di vista sanitario.
Al momento di pianificare
il viaggio potrebbe essere
utile rivolgersi a un Centro
di Medicina dei Viaggi;
543
Informa zioni O rari di apertura
mezzogiorno, in Italia
sono le 13). L’ora legale è
in vigore, come in Italia,
dall’ultima domenica di
marzo all’ultima domenica di ottobre.
Informa zioni 
544 questi servizi, normalmente dislocati presso i
Servizi di Igiene e Medicina Preventiva delle ASL
o nei reparti di Malattie
Infettive degli ospedali,
sono in grado di fornire
tutti i consigli di comportamento per la sicurezza
sanitaria e praticare le
vaccinazioni indicate (v.
oltre), qualora necessario.
Informazioni utili sono
presenti anche sui siti
governativi (v.lettura Salute: siti utili), e sui siti che
si occupano nello specifico di viaggi e salute, fra i
quali: Centro di Medicina
dei Viaggi dell’Ospedale
Amedeo di Savoia di Torino (www.ilgirodelmondo.it),
Portale Sanitario Pediatrico dell’Ospedale Bambin
Gesù di Roma (www.ospeda
lebambinogesu.it/item/1054/
vademecumviaggiatore.pdf)
e in lingua inglese quello
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (www.
who.int/ith) e quello dei
Center for Disease Control and Prevention (www.
cdc.gov).
Disponibilità di
assistenza sanitaria
Il Portogallo può contare
su un buon servizio sanitario, facilmente accessibile; in caso di disturbi
di lieve entità anche i farmacisti potranno fornirvi
validi consigli e medicinali da banco, altrimenti
sapranno indicarvi uno
specialista qualora necessario. Quasi tutti parlano
almeno un po’ di inglese.
Gli standard delle cure
dentarie sono solitamente
buoni, ma a titolo precauzionale è sempre meglio
programmare un controllo dal proprio dentista
prima della partenza.
In caso di emergenza sanitaria componete il %119.
Assicurazione
I cittadini dei paesi membri della UE, così come
quelli della Svizzera
(presentando la Tessera
svizzera d’assicurazione
malattie, LAMal), hanno
diritto all’assistenza sanitaria gratuita (salvo il
pagamento dell’eventuale
ticket o di altra partecipazione alla spesa che è
a diretto carico dell’assistito) nelle strutture
pubbliche del Portogallo,
per la maggior parte delle
prestazioni (anche se non
urgenti), presentando
la Tessera Europea di
Assicurazione Malattia
(TEAM). La TEAM è stata
inviata a domicilio a tutti
i cittadini italiani assistiti
dal Servizio Sanitario
Nazionale e ogni componente del nucleo familiare
ha la propria tessera
personale. La TEAM non
copre il rimpatrio in caso
di emergenza e le cure
private.
Qualora l’assistito non
abbia con sé la TEAM, e si
rendesse comunque necessario pagare le prestazioni mediche, è possibile
chiedere il rimborso delle
spese anticipate presentando al proprio rientro in
SALUTE: SITI UTILI
Prima di partire, può essere utile leggere i consigli
sulla salute in viaggio presenti sui siti governativi:
Italia (www.salute.gov.it/)
Svizzera (www.safetravel.ch)
Italia la relativa documentazione alla ASL di appartenenza (per maggiori
informazioni visitate il sito
www.salute.gov.it o rivolgetevi alla vostra ASL).
I cittadini degli altri paesi
devono controllare se
esistono degli accordi
reciproci per l’assistenza
medica gratuita tra il Portogallo e il loro paese di
origine.
Qualora dobbiate stipulare un’assicurazione
sanitaria, prendete in
seria considerazione
una polizza che copra
ogni eventualità, anche
la peggiore, come un
incidente che richieda un
immediato rimpatrio in
aereo. Informatevi prima
della partenza se la vostra
assicurazione pagherà le
spese mediche direttamente agli operatori sanitari o dovrete anticipare
voi i pagamenti per poi
chiedere successivamente
il rimborso.
Acqua potabile
In Portogallo, l’acqua del
rubinetto in genere è potabile e sicura.
Collasso da calore e
colpo da calore
Il collasso da calore è
un abbassamento della
pressione del sangue in
seguito a una eccessiva
perdita di liquidi o sali
non adeguatamente
reintegrati. Tra i sintomi
si segnalano emicrania,
capogiri e spossatezza.
Nel momento in cui si
avverte lo stimolo della
sete, la disidratazione è
già in atto: cercate di bere
molta acqua in modo da
produrre un’urina chiara
e limpida. In caso di collasso da calore, occorre
reintegrare i liquidi persi
545
FARMACIA DA VIAGGIO
»»Antistaminici (Clever®, Zirtec®) – utili come decongestionanti per raffreddori allergici, orticaria e allergie. Possono indurre sonnolenza e interagire con l’alcol, quindi
vanno usati con cautela; se possibile, prendetene uno che avete già usato.
»»Un prodotto tipo Xamamina® o Transcop® – per prevenire il mal d’aria, d’auto o di
mare.
»»Antidiarroici a base di loperamide (Imodium®, Dissenten®) – per alleviare i sintomi
della diarrea.
»»Antivomito a base di metoclopramide (Plasil®) – contro la nausea e il vomito.
»»Un antispastico (Buscopan®) – per eventuali coliche addominali.
»»Antibiotici intestinali (Normix®, Ciproxin®) – per curare forme serie di diarrea del
viaggiatore.
»»Polvere per la preparazione di soluzioni reidratanti – per il trattamento della diarrea
grave, soprattutto nei bambini.
»»Disinfettante, garze e cerotti – per ferite, tagli e graffi.
»»Una pomata antistaminica (Fargan®, Polaramin®) – per calmare irritazioni e prurito
dovuti a morsi o punture di insetti.
»»Forbici, pinzette e un termometro digitale o a cristalli liquidi (i termometri a mercurio
sono proibiti da alcune compagnie aeree e comunque in disuso per motivi di rispetto
ambientale).
»»Repellenti per insetti (Autan Active® 20% di KBR; OFF! Scudo® 30% di DEET) – per i
bambini si consiglia il prodotto con concentrazione minore di KBR o DEET.
»»Creme solari ad alto fattore di protezione
»»Compresse o soluzioni per sterilizzare l’acqua
con acqua e/o succhi
di frutta o soluzioni reidratanti. È altrettanto
importante riequilibrare
la temperatura corporea
con acqua fredda e ventilatori. Trattate la perdita
di sali con liquidi salati
come le zuppe (canja de
galinha, o zuppa di pollo,
che funziona egregiamente), oppure aggiungete un
po’ più di sale del solito ai
cibi abituali.
Il collasso da calore
è il precursore del più
serio colpo di calore. In
questo caso viene colpito
il meccanismo della sudorazione, con un eccessivo
innalzamento della temperatura corporea, comportamento irrazionale e
convulsioni, ed eventual-
mente anche perdita di
conoscenza e morte. L’intervento d’urgenza consiste nel mettere all’ombra
la persona colpita, coprirla con un lenzuolo e
un asciugamano umido e
farle vento continuamente. Se possibile, è bene
ricorrere con urgenza a
fleboclisi di soluzioni elettrolitiche per reintegrare i
liquidi perduti.
Diarrea del
viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è il più comune tra i
disturbi che si possono
contrarre in viaggio, in
particolare nei paesi del
Sud Europa. Per prevenire
la diarrea, mangiate solo
frutta e verdura cotta o
sbucciata; state attenti
ai prodotti caseari che
possono contenere latte
non pastorizzato e siate
molto selettivi nell’acquisto di cibo dai venditori
ambulanti. Verificate la
potabilità dell’acqua corrente; se non è potabile,
disinfettatela con iodio o
ipoclorito.
Se venite colpiti da diarrea dovete bere molti liquidi, preferibilmente soluzioni reidratanti contenenti
sali minerali e bevande
zuccherate per riattivare
le funzioni di assorbimento dell’intestino. Qualche
scarica diarroica al giorno
non richiede alcuna cura
particolare, ma se cominciate ad avere più di quattro o cinque scariche al
Informa zioni S alute
È bene portarsi dietro una piccola scorta essenziale di medicinali, da conservare
preferibilmente nel bagaglio a mano, se e per quanto permesso dalle normative di
sicurezza. Ecco un elenco di ciò che potrebbe esservi utile:
»»Aspirina®, Tachipirina® o altri antinfiammatori – per febbre, mal di denti e dolori.
Informa zioni 
546 giorno dovreste prendere
un antidiarroico a base di
loperamide (Imodium®,
Dissenten®). Se la diarrea
dura più di tre giorni o si
accompagna a febbre,
sangue o muco nelle feci è
bene assumere un antibiotico intestinale (Normix®,
Ciproxin®).
Se i sintomi non migliorano rapidamente, è
opportuno rivolgersi a un
medico.
Meduse, ricci di mare
e pesci ragno
Il contatto con le meduse
può essere doloroso e
urticante, ma non è pericoloso. Gli impacchi di
aceto contribuiscono a
neutralizzare le vescicole
che non sono scoppiate.
Pomate antistaminiche e
farmaci antidolorifici possono ridurre la reazione e
lenire il dolore.
Se vi trovate su spiagge
rocciose, fate attenzione ai ricci di mare: se vi
entrano le spine sotto la
pelle, potete immergere
la parte in acqua calda
per lenire il dolore, ma per
evitare che facciano infezione dovete andare da un
medico per farvi togliere
gli aghi.
Fortunatamente è
molto raro incontrare i
pericolosi pesci ragno
che popolano i fondali
soggetti a bassa marea
lungo la costa atlantica,
nascondendosi sotto
la sabbia e lasciando
emergere solo le spine,
attraverso le quali iniettano una potente tossina
se vengono calpestati.
Anche in questo caso è
utile immergere il piede
in acqua molto calda per
neutralizzare il veleno, ma
poi bisogna rivolgersi a un
medico, perché in qualche
raro caso potrebbe causare una paralisi locale
permanente.
Rabbia
Sebbene sia un’eventualità remota, in Portogallo
è possibile contrarre la
rabbia attraverso il morso
di un animale infetto ed
è trasmessa dalla saliva
di animali infetti solitamente tramite il morso o
più raramente attraverso
abrasioni della pelle.
Alla vaccinazione preventiva dovrebbero sottoporsi i veterinari, coloro che
intendono avere contatti
con animali e i viaggiatori
che intendono visitare
zone remote. Essa consiste in tre iniezioni, praticate nell’arco di un mese.
Chi non si fosse sottoposto alla vaccinazione preventiva e sia stato morso
da un animale sospetto,
necessita di quattro iniezioni, la prima delle quali
da praticare entro 24
ore dal morso o quanto
prima. In caso di morso
o di graffio da parte di un
animale sospetto, anche
le persone vaccinate si
devono sottoporre a due
ulteriori richiami.
Qualsiasi morso o graffio da parte di un animale
dev’essere pulito immediatamente e a fondo
con abbondante acqua e
sapone. Se poi esiste anche la minima possibilità
che l’animale sia infetto
è necessario contattare
le autorità sanitarie per
verificare se occorre un
ulteriore trattamento.
Vaccinazioni
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia
di controllare la validità
delle vaccinazioni effettuate contro difterite,
tetano, morbillo, parotite,
rosolia e poliomielite,
indipendentemente dalla
destinazione del viaggio.
Molti vaccini non garantiscono l’immunità fino
ad almeno due settimane
dopo la somministrazione, pertanto consultate il
vostro medico o un Centro di Medicina dei Viaggi
almeno quattro settimane
prima della partenza.
Telefono
Per telefonare in Portogallo dall’estero bisogna
comporre il codice d’accesso internazionale
(%00), quindi il prefisso
del paese (%351), seguito
dal numero desiderato.
Dal Portogallo occorre
digitare, dopo il prefisso
internazionale (%00), il
prefisso del paese: 39 per
l’Italia e 41 per la Svizzera;
successivamente, il numero della località con lo
0 inziale per l’Italia (senza
lo 0 per la Svizzera). Tutti
i numeri hanno nove cifre
e non ci sono prefissi locali. Molti telefoni pubblici
accettano solo le schede
telefoniche – reperibili in
ogni edicola – sebbene
esistano ancora dei telefoni pubblici con operatore. Si può chiamare anche
dalle cabine negli uffici
Telecom e da alcuni uffici
postali, pagando poi a
chiamata effettuata.
Tutte le chiamate,
eccetto quelle urbane,
costano meno dalle 21 alle
9 dei giorni feriali e nei
giorni festivi.
Chiamate
internazionali e
tessere
La PT Hello Card della
Portugal Telecom è dispo-
Ricerche negli
elenchi telefonici
e chiamate con
addebito
Il numero per le ricerche
negli elenchi telefonici è
il %118; gli operatori possono impostare la ricerca
per indirizzo o per nome.
Il numero per le ricerche
internazionali è il %177.
Per la chiamata detta
pagar no destino (con
addebito) con l’aiuto da
parte di un operatore
multilingue, componete
il %120. Verso l’Italia
il servizio suddetto
(non valido dai telefoni pubblici) si chiama
ItalyDirect: componete
il %0080039390001
(costo al minuto €0,36,
più una quota fissa di €6
– che si riduce a €2,40
se la chiamata avviene in
automatico, ossia senza
l’intervento dell’operatore; i prezzi s’intendono
comprensivi di IVA).
Telefonate locali,
regionali e nazionali
Il modo più conveniente
per telefonare all’interno
del Portogallo è utilizzare
il cartão telefónico (scheda telefonica) di Portugal
Telecom. Le schede
sono in vendita in tagli da
€3/5/10 negli uffici postali e telefonici e in molte
edicole. Con le tessere
per giovani e studenti si
può ottenere uno sconto
del 10%.
Le chiamate locali
costano circa €0,09 al
minuto verso i numeri fissi
e €0,30 verso cellulari. I
numeri che iniziano con
%800 (linha verde; numeri verdi) sono gratuiti.
Quelli preceduti da %808
(linha azul; blue line)
hanno il costo di una telefonata locale da qualsiasi
regione si chiami.
Telefoni cellulari
Il Portogallo utilizza il sistema GSM 900/1800, lo
stesso utilizzato in Italia e
nel resto d’Europa. L’uso
dei telefoni cellulari è molto diffuso in Portogallo e la
copertura è buona anche
nella maggior parte delle
zone rurali. Prima della
partenza dall’Italia, chiedete al vostro operatore
di rete se esso è abilitato
al roaming internazionale
– e se lo è anche il vostro
piano telefonico – e quali
sono i costi per le eventuali chiamate e per l’invio di
messaggi SMS. Ricordate
che all’estero, in genere, vi
saranno addebitate anche
le chiamate che riceverete, oltre a quelle che
effettuerete voi. I principali
operatori di telefonia mobile sono Vodafone, Optimus e TMN. Tutti vendono
schede SIM da inserire nei
telefoni GSM e utilizzabili
purché il telefono non sia
stato bloccato dal proprio
operatore. Se vi serve un
telefono, potete acquistarlo in aeroporto e nei negozi
di tutto il paese a meno
di €50, compreso un
certo numero di minuti di
telefonate. Di solito è una
soluzione più conveniente
del noleggio. In genere i
numeri di telefonia mobile
cominciano con 9.
In Portogallo è vietato
telefonare mentre si è alla
guida.
Tessere sconto
Gli ostelli portoghesi, detti
pousadas da juventude
(p537) fanno parte della
rete Hostelling International (HI). Una tessera
HI rilasciata dalla propria
associazione nazionale dà
diritto alle tariffe scontate
normalmente in vigore. In
Italia la tessera ostelli costa €3 ed è valida un anno
dalla data di emissione.
Per informazioni: AIG –
Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù.
Le tessere studentesche consentono di
ottenere delle riduzioni sui
biglietti d’ingresso della
maggior parte dei luoghi
d’interesse turistico. Le
carte International Student Identity Card e International Teacher Identity
Card (ISIC e ITIC; www.isic.org;
in Italia, www.cts.it; entrambe
al costo di €10) sono rivolte
agli studenti e insegnanti
a tempo pieno; le tessere
danno diritto a sconti su
viaggi, shopping, attrattive
turistiche e divertimenti;
potete acquistarle presso
i punti ISIC (v. www.isic.org).
Anche la European Youth
Card (Euro<26 card; in Italia,
www.cartagiovani.it; €11) offre
una vasta gamma di sconti: è acquistabile online da
coloro che hanno meno
di 26 anni. Sono previsti
sconti anche per gli over
65, purché muniti di documento che ne attesti l’età.
Se avete in mente di
visitare molti luoghi di interesse turistico nelle città
portoghesi principali la
547
Informa zioni T essere sconto
nibile in tagli da €5 e €10,
e offre buone tariffe per
chiamate all’estero. Per
usarle bisogna comporre
un numero di accesso e
poi digitare il codice riportato sul retro della tessera. Ci sono comunque
molte altre compagnie
telefoniche che offrono
servizi analoghi. Tenete
presente che le fasce orarie variano notevolmente
da scheda a scheda.
Informa zioni 
548 Lisboa Card (p37) e la Porto Card (p362) sono un
buon investimento. Sono
in vendita presso gli uffici
turistici e danno diritto a
sconti o all’ingresso gratuito in molti luoghi d’interesse, oltre a consentire
di viaggiare gratuitamente
sui mezzi di trasporto pubblici della città.
Viaggiare sicuri
Quando si mettono al
volante, i pacifici e ben
educati portoghesi cambiano personalità. La
guida spericolata, ad alta
velocità o con sorpassi in
curva, è una prassi.
Il Portogallo è il paese
europeo con la più alta
percentuale di incidenti
stradali, così la Polizia
stradale ha incrementato i
controlli soprattutto su alcuni punti critici della rete
stradale come la cosiddetta ‘Statale della morte”
proveniente da Salamanca
in Spagna.
CONSIGLI»
DI VIAGGIO»
DAL GOVERNO
I seguenti siti governativi offrono consulenze
d viaggio e informazioni:
»»www.viaggiare
sicuri.it, a cura del
Ministero degli Affari
Esteri italiano in collaborazione con l’ACI
(% 06 491 115, numero
attivo 24 h su 24 anche
dall’estero)
»»www.eda.admin.
ch/eda/it/home/
travad.html, la pagina
dei ‘Consigli di viaggio’
del DFAE (Dipartimento
Federale Affari Esteri)
della Svizzera
Viaggiatori
disabili
È ancora scarsa l’attenzione riservata nel paese
alle esigenze dei disabili
(deficientes è il termine
portoghese). Per legge
tutti gli uffici pubblici
devono essere privi di
barriere architettoniche
e dotati di strutture
adeguate alle necessità
dei disabili, mentre non
esiste alcun obbligo per i
privati.
L’aeroporto di Lisbona
è accessibile ai disabili in
sedia a rotelle e quelli di
Porto e Faro sono dotati
di appositi servizi igienici.
Il sito www.allgohere.com
fornisce utili informazioni
sull’assistenza ai viaggiatori disabili da parte delle
compagnie aeree.
Parcheggi riservati
ai disabili sono previsti
praticamente ovunque,
ma spesso sono occupati
da chi non ne ha diritto.
La tessera di parcheggio
per disabili emessa in uno
stato membro dell’Unione
Europea concede al titolare gli stessi privilegi di
parcheggio in tutti i paesi
dell’Unione. Prima della
partenza dell’Italia potete
raccogliere utili informazioni di carattere generale
collegandovi ai seguenti
siti: www.mondopossibile
.com, www.disabili.com e
www.nolimit.it.
Gli alberghi più recenti
e quelli più grandi di solito
hanno camere appositamente predisposte, ma le
strutture a volte lasciano
un po’a desiderare; Quasi
tutti i campeggi sono dotati di servizi igienici per i
disabili.
Lisbona, con le sue strade acciottolate e le molte
salite e discese, è una città
difficile da visitare per i
disabili, ma non impossibile. Baixa, pianeggiante
e ordinata, e Belém non
presentano problemi
particolari e anche tutte le
attrattive del Parque das
Nações sono accessibili ai
disabili.
Accessible Portugal (%217
203 130; www.accessiblepor
tugal.com; Rua João Freitas
Branco 21D, Lisbona) Questa
agenzia turistica, situata
nella capitale portoghese,
offre una vasta scelta di
itinerari ed è in grado di
prenotare l’alloggio e di organizzare trasferimenti, escursioni con pernottamento
e attività all’aperto come
paracadutismo in coppia e
voli in mongolfiera.
Cooperativa Nacional de
Apoio Deficientes (%218
595 332; www.cnad.org.pt;
Praça Dr Fernando Amado, Lote
566-E, Lisbona) Associazione
privata che fornisce assistenza ai disabili nell’organizzazione di viaggi e trasporti.
Dial-a-ride Disabled Bus
Service Lisbona (%217 585
676); Porto (%226 006 353)
Secretaria do Nacional
de Reabilitação (%217 929
500; www.inr.pt; Av Conde de
Valbom 63, Lisbona) L’ente
statale che rappresenta i
disabili fornisce numerose
informazioni e riferimenti
utili e pubblica guide (in
portoghese) con indicazioni
su alloggi, mezzi di trasporto, negozi, ristoranti e
monumenti del paese privi
di barriere architettoniche.
Taxi Services for Disabled
Persons Braga (%253 684
081); Coimbra (%239 484 522)
Wheeling Around the Algarve (%289 393 636; www.
player.pt, in ristrutturazione;
Rua Casa do Povo, 1, Almancil)
È un’altra organizzazione
privata che fornisce ottimi
consigli su alloggi, trasporti,
autonoleggi, strutture sportive e ricreative e relative
attrezzature.
L’atteggiamento dei
portoghesi nei confronti
dell’omosessualità varia
a seconda delle zone. A
Lisbona, Porto e nell’Algarve tende a essere sempre più accettata, mentre
in molte altre località le
coppie omosessuali sono
destinate a scontrarsi
contro un muro di incomprensione. In un paese
conservatore e cattolico
l’omosessualità è considerata ancora una ‘diversità’ e, sebbene i comportamenti omofobici siano
pressoché inesistenti,
nelle scuole e sui posti di
lavoro si verificano episodi di discriminazione.
A Lisbona si concentra la maggior parte dei
locali per omosessuali
549
del paese (v. p85). A
Lisbona, Porto e Leiria si
svolgono regolarmente
marce di Gay Pride, ma al
di fuori di questi eventi la
comunità omosessuale
tende a comportarsi con
discrezione. Prima di
partire, potete consultare
Gay.it (www.gay.it), il portale
italiano per la vita omosessuale, e Out Travel (www.
outtravel.it), agenzia online e
tour operator.
Informa zioni V iaggiatori omosessuali
Viaggiatori
omosessuali
550
Trasporti
IL VIAGGIO
Arrivo nel paese
I cittadini europei non
avranno problemi a entrare in Portogallo via terra,
mare o in aereo (è sufficiente la carta d’identità
valida per l’espatrio). I
cittadini di altre nazionalità
devono verificare se sia
necessario procurarsi un
visto prima dell’arrivo.
Aereo
Aeroporti e
compagnie aeree
Quasi tutti i voli internazionali atterrano a Lisbona,
sebbene anche Porto e
Faro gestiscano voli in-
ternazionali. Per ulteriori
informazioni, come gli
orari di arrivi e partenze in
tempo reale, consultate
www.ana.pt.
Aeroporto di Lisbona
(codice IATA aeroportuale LIS;
%218 413 500)
Aeroporto di Porto (codice
IATA aeroportuale OPO; %229
432 400)
Aeroporto di Faro (codice
IATA aeroportuale FAO; %289
800 800)
Compagnie aeree per/dal
Portogallo:
Aer Lingus (www.aerlingus
.com)
Air Berlin (www.airberlin.com)
Air France (www.airfrance.fr)
British Airways (www.
britishairways.com)
British Midland/bmibaby
(www.bmibaby.com)
LE COSE CAMBIANO…
Tariffe, orari e offerte speciali cambiano con una certa
frequenza; le informazioni fornite in questo capitolo
vanno quindi prese come indicazioni di massima da
verificare con un’accurata ricerca personale presso
gli uffici delle compagnie di trasporto o affidandosi a
un’agenzia di viaggi di fiducia.
Continental Airlines (www.
continental.com)
Delta (www.delta.com)
EasyJet (www.easyjet.com)
Finnair (www.finnair.com)
Grupo SATA (www.sata.pt)
Iberia (www.iberia.com)
KLM (www.klm.nl)
Luft­han­sa (www.luft­han­sa.
com)
Monarch Airlines (www.
flymonarch.com)
Regional Air Lines (www.
regional.com)
Ryanair (www.ryanair.com)
Swiss International Air
Lines (www.swiss.com)
TAP Air Portugal (www.tap.
pt) La compagnia aerea
portoghese che gestisce
voli sia internazionali sia
interni.
Transavia Airlines (www.
transavia.com)
Tunisair (www.tunisair.
com.tn)
Per/dall’Italia
Lisbona, principale scalo
aereo del paese, è facilmente raggiungibile da
tutti i maggiori aeroporti
italiani. In particolare,
sulla capitale portoghese
operano diversi voli diretti
giornalieri in partenza
da Milano Linate, Milano
Malpensa, Venezia, Bologna e Roma Fiumicino
gestiti dalla compagnia
di bandiera TAP Portugal
(www.tap.pt, anche in italiano).
In alternativa a queste
compagnie, è possibile
raggiungere Lisbona anche con Air France (www.
airfrance.it, con cambio di
aeromobile a Parigi), Brussels
Airlines (www.brusselsairlines.
com/it, con cambio a Bruxelles),
EasyJet (www.easyjet.com/
it, Milano Malpensa), Iberia
(www.iberia.com/it, con cambio
a Barcellona o Madrid), Luft­
han­sa (www.Luft­han­sa.com/
it, con cambio a Francoforte o
Monaco di Baviera) e Swiss
(www.swiss.com/it, con cambio
551
CAMBIAMENTI CLIMATICI E VIAGGI AEREI
a Zurigo), con ottime coin-
cidenze da tutti i principali
aeroporti italiani.
EasyJet (www.easyjet.com/
it) Collegamenti con Porto da
Milano Malpensa.
Ryanair (www.ryanair.com/
it) Collegamenti con Porto
da Bergamo, Bologna, Pisa e
Roma Ciampino.
TAP Portugal (www.flytap
.com, anche in italiano) Collegamenti con Porto da Milano
Malpensa e Roma Fiumicino
e con Faro, le Azzorre e Madeira prevedendo un cambio
di aeromobile a Lisbona.
Inoltre, vi conviene anche
tenere d’occhio i numerosi voli charter diretti
noleggiati dai principali
tour operator in programmazione durante il periodo
estivo.
Le tariffe possono
variare a seconda della
stagionalità o in occasione
di particolari promozioni
aeree in bassa stagione.
La tariffa TAP su Lisbona, per esempio, parte
attualmente da una superpromozione di €42
(Milano)/€52 (Roma) per
un biglietto a date fisse
con validità minima della
notte fra sabato e domenica (la cosiddetta ‘Sunday
rule’) e massima di 1 anno
per arrivare a €998 (sia
Milano sia Roma) per un
biglietto in Business Class
senza alcuna restrizione
con validità massima di 1
anno. Ottime tariffe si possono avere anche con tutte le altre compagnie cui
abbiamo fatto riferimento,
a condizione di effettuare
l’intero itinerario con lo
stesso vettore con un
biglietto a date fisse non
modificabili. Vi conviene
inoltre tenere d’occhio anche le eventuali promozioni proposte durante l’anno
da TAP in collaborazione
con diversi tour operator,
con offerte decisamente
convenienti comprendenti
volo+soggiorno in hotel.
Per cercare la disponibilità
di tariffe aeree convenienti consultate i siti
delle compagnie aeree sia
tradizionali sia low cost,
oppure la vostra agenzia di
viaggi di fiducia, o ancora
uno dei numerosi motori
di ricerca, fra i quali: www.
edreams.it; www.expedia
.it; www.infoair.it; www.
opodo.it; www.skyscan
ner.it; www.travelonline.it;
www.travelprice.it; www.
whichbudget.com/it/.
COMPAGNIE AEREE
TAP Portugal (www.tap.pt,
anche in italiano) ha un call
center in Italia (call center
%02 6968 2334; reservas@
tap.pt; h9-20 tutti i giorni),
uffici a Roma (%06 8520 51;
fax 06 8520 5240; tapitaly@
tap.pt; Via Po 10, 3° piano,
00198 Roma; h9-17 lun-ven),
nonché a Milano (%02 6762
21; fax 02 6762 229; Viale A.
Doria 5, 20124 Milano; h9-17
lun-ven). Ci sono biglietterie
TAP Air Portugal agli scali
di Malpensa 2000 e Roma
Fiumicino.
Swiss (www.swiss.com/it)
Via fiume
I traghetti che trasportano
veicoli lungo il Rio Guadiana vanno da Ayamonte in
Spagna a Vila Real de Santo António in Algarve ogni
20 minuti dalle 8.30 alle 19
dal lunedì al sabato e dalle
9.15 alle 17.40 alla domenica; acquistate i biglietti
presso l’ufficio sul lungofiume (€1,50/5/0,90 a
persona/auto/bicicletta).
Via mare
Non esistono orari ufficiali di traghetti diretti
in Portogallo, frequenti
invece sono quelli diretti in
Spagna. I traghetti nord­
africani sono i mezzi più
vicini e collegano Spagna
e Marocco; contattate
Trasmediterranea (www.
trasmediterranea.es, anche in
Tr asporti V ia fiume
Qualsiasi mezzo di trasporto che funzioni con carburanti tradizionali produce anidride
carbonica, la causa principale dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Oggi i viaggi richiedono normalmente trasferimenti in aereo, un mezzo che usa sì, per chilometro percorso per persona, meno carburante rispetto alla maggior parte delle auto, ma
percorre distanze più lunghe e rilascia i gas responsabili dell’effetto serra nelle parti
alte dell’atmosfera.
Molti siti web mettono a disposizione i ‘carbon calculators’ (misuratori di anidiride
carbonica), che consentono ai viaggiatori di calcolare le emissioni di anidride carbonica di cui sono responsabili viaggiando e, per chi lo desideri, la somma di denaro
necessaria per compensare l’impatto di tali emissioni attraverso un contributo a iniziative a favore dell’ambiente in tutto il mondo. Lonely Planet provvede alla compensazione di tutti i viaggi effettuati dal suo staff e dagli autori.
Tr asporti il viaggio
552 italiano) e Euro Ferrys (www.
euroferrys.com, anche in italiano) per ulteriori dettagli. I
traghetti che imbarcano
veicoli viaggiano anche tra
Tangeri e Gibilterra.
Via terra
Autobus
In Europa le principali
compagnie attive sulle
lunghe distanze sono Bus­
about (www.busabout.com) ed
Eurolines (www.eurolines
.com) Lisbona (%218 957
398; Loja 203, Gare do Oriente);
Porto (%225 189 299; Rua Formosa 76); Bragança (%273
327 122; autostazione, Av João
da Cruz). Purtroppo queste
compagnie non gestiscono collegamenti diretti con
il Portogallo.
Per alcune tratte europee la Eurolines opera
attraverso i grandi operatori portoghesi Internorte
(www.internorte.pt) e Eva
Transportes (www.eva-bus
.com).
PER/DALL’ITALIA
Non vi sono attualmente
collegamenti diretti per
raggiungere il Portogallo.
Con Eurolines Italia (%0861
55 48 89, 0861 55 40 14; info@
baltour.it; www.eurolines.it)
potete raggiungere Madrid
dalle principali città italiane (tra cui Milano,Venezia
e Roma), e da qui prendere una coincidenza serale
alla volta di Lisbona (tutti
i giorni) o Porto (4 corse
settimanali); in entrambi
i casi arriverete il mattino
seguente, dopo circa 8 ore
di viaggio. Il costo della
tratta di andata e ritorno
da Milano a Madrid (28
ore; tre corse settimanali;
cambio a Barcellona) è di
€210.
PER/DAL RESTO
DELL’EUROPA
CONTINENTALE
Eurolines gestisce autobus
che collegano il Portogallo
a località in tutta Europa,
che partono solitamente
due volte alla settimana.
Il viaggio di sola andata o
di andata e ritorno per/
da Parigi applica maggiorazioni nel periodo che va
da metà luglio ad agosto,
e anche il sabato per tutto
l’anno.
Le linee Eurolines Gran
Bretagna-Portogallo e
Francia Portogallo attraversano il paese passando
dalla Spagna nord-occidentale. Tra le tratte spagnole che collegano con il
Portogallo:
Alsa (www.alsa.es)
Avanza (www.avanzabus.com)
Damas (www.damas-sa.es).
Automobile e
motocicletta
Delle più di trenta strade
che collegano la Spagna al
Portogallo le migliori sono
quelle che passano vicino
a Valença do Minho (E01/
A3), Chaves (N532), Bragança (E82IP4), Guarda/
Vilar Formoso (E80/IP5),
Serpa (N260) e Vila Real
de Santo António (E1/IP1).
I controlli alla frontiera
sono stati aboliti. Il carbu-
AUTOLINEE CONTINENTALI PER IL PORTOGALLO
DA
A
FREQUENZA
DURATA (ORE)
COSTO (€)
Amsterdam
Porto
3 corse alla settimana
32
110-140
Amsterdam
Faro
3 corse alla settimana
36
138-164
Barcellona
Lisbona
3 corse alla settimana
18
69
Bruxelles
Porto
3 corse alla settimana
28
132-139
Bruxelles
Faro
3 corse alla settimana
31
164-171
Amburgo
Porto
3 corse alla settimana
36
156
Amburgo
Lisbona
3 corse alla settimana
39
159
Amburgo
Faro
3 corse alla settimana
41
175
Madrid
Porto
tutti i giorni
8½
50
Madrid
Lisbona
tutti i giorni
8
40-50
Siviglia
Lisbona
tutti i giorni
7
35-48
Siviglia
Faro
tutti i giorni
4½
20
Parigi
Faro
3 corse alla settimana
27
91-120
Parigi
Lisbona
tutti i giorni
26
91-100
Parigi
Porto
tutti i giorni
22
91-100
PATENTE DI GUIDA E
ASSICURAZIONE
Per guidare in Portogallo
un’auto o una motocicletta i cittadini italiani (ed
europei tutti) dovranno
essere muniti solo della
patente di guida nazionale.
I cittadini di altre nazionalità necessitano di patente
internazionale (IDP) rilasciata dall’ente preposto o
da un automobile club nel
proprio paese.
Se guidate il vostro
veicolo o la vostra motocicletta in Portogallo avete
bisogno dei seguenti documenti:
»» libretto di circolazione
(certificato di proprietà)
»» assicurazione
»» Rc auto (assicurazione
sulla responsabilità civile).
L’assicurazione italiana è
valida anche in Portogallo.
Se noleggiate un’auto,
vi verrà fornito libretto e
assicurazione e stipulerete
un contratto di noleggio.
Chi desidera ricevere
ulteriori ragguagli può rivolgersi alla sede nazionale ACI Italia (centralino %06
499 81; informazioni per l’estero
%06 49 11 15; documenti doganali %06 4998 2496; www.aci.it;
Via Marsala 8, 00185 Roma).
PER/DALL’ITALIA
Se pensate di utilizzare
l’automobile per raggiungere il Portogallo, dall’Italia dovrete prevedere un
viaggio piuttosto lungo:
circa 1870 km da Ventimiglia attraverso il sud
della Francia (via NizzaMontpellier-ToulouseValladolid, 19 ore di viaggio
a livello indicativo), oppure
circa 1950 km dal Traforo
del Fréjus (via Lione-Marsiglia-Toulouse-Valladolid,
circa 20 ore di viaggio).
Prima di partire vi potranno essere di aiuto il
sito delle Autostrade per
l’Italia (www.autostrade.it),
dove controllare il traffico
in tempo reale e calcolare
il pedaggio in Italia, e il sito
ViaMichelin (www.viamiche
lin.com), alla voce ‘Itinerari’,
per programmare il percorso. Per informazioni
sulle norme di guida v. più
avanti Automobile e motocicletta in Trasporti interni. Ricordiamo inoltre che
il sito www.viaggiaresicuri
.it, a cura dell’ACI in collaborazione con il Ministero
degli Affari Esteri, offre
utili informazioni circa
documenti e norme di
sicurezza.
Ai cittadini svizzeri
consigliamo di consultare
i siti delle Autostrade svizzere (www.autobahnen.ch) e
dell’Automobil Club della
Svizzera (www.acs.ch).
Autostop
Esiste la possibilità di
offrire/procurarsi un passaggio in auto alla volta di
varie destinazioni, tra cui
Lisbona. Per informazioni
rivolgetevi all’associazione
europ ,ascndelgui
Autostop e Pendolari (info@
autostop.it; www.autostop.it).
L’inserimento del viaggio
online avviene gratuitamente e in tempo reale, e
una volta iscritti è possibile prendere contatti direttamente con chi cerca/
offre passaggi auto.
A titolo orientativo, il
costo di un passaggio
da Milano a Lisbona è di
€100. Con partenza da
Roma il supplemento è di
€30.
Treno
Il treno è uno dei mezzi
di trasporto più usati per
spostarsi in Europa, grazie anche alla frequenza
dei collegamenti e alla
puntualità. Tuttavia, se
non siete in possesso di
una tessera ferroviaria
può rivelarsi più costoso
dell’aereo.
BIGLIETTI A RIDUZIONE
Molti dei biglietti elencati
di seguito vengono rilasciati da Rail Europe (www.
raileurope.co.uk), ma sono in
vendita anche nella maggior parte delle agenzie
di viaggi di tutta Europa
(si può risparmiare un po’
acquistandoli direttamente dall’ente emittente).
Ricordate che anche chi è
in possesso di una tessera
ferroviaria deve comunque pagare i supplementi
per i treni veloci e i costi
di prenotazione di posti a
sedere e cuccette.
Carta Rail Plus Questa
tessera dà diritto allo
sconto del 25% sui biglietti internazionali di prima
e seconda classe (tranne
alcuni treni speciali) ed è
valida un anno a partire
dalla data di emissione.
Può essere richiesta presso le biglietterie internazionali delle principali stazioni ferroviarie e presso le
agenzie di viaggi abilitate
alla vendita. In Italia viene
venduta esclusivamente
in combinazione con la
Carta Verde (per giovani
di età compresa tra i 12
e i 26 anni non compiuti)
e la Carta d’Argento (per
persone che abbiano compiuto 60 anni d’età).
InterRail Pass dà diritto
a un certo numero di viaggi
in un periodo di tempo prestabilito in 30 paesi europei (a titolo indicativo, una
553
Tr asporti V ia terra
rante costa notevolmente
meno in Spagna (circa
€1,20 al litro).
V. p557 per ulteriori
informazioni sulla guida in
questo paese.
554
TRENI DALL’EUROPA CONTINENTALE AL PORTOGALLO
Tr asporti il viaggio
DA
A
FREQUENZA
DURATA (ORE)
COSTO (€)
Badajoz
Lisbona
tutti i giorni
5
25
Madrid
Lisbona
tutti i giorni
10½
120
Parigi
Lisbona
tutti i giorni
21
170
tessera Global Pass Adult
per un posto in seconda
classe per 5 giorni di
viaggio su 10 costa €259,
€389 in prima classe; per
un mese senza limiti di
utilizzo, costa €da €619 a
929). Il biglietto InterRail
One Country Pass permette invece di viaggiare
nell’arco di un mese in uno
solo dei paesi dell’offerta,
ma in giorni non consecutivi (da un minimo di tre a un
massimo di otto). A titolo
indicativo, il prezzo di un
biglietto per il Portogallo
per giovani in seconda
classe/adulti in seconda
classe/adulti in prima
classe va da €49/74/111
(tre giorni) a €94/144/216
(otto giorni).
I biglietti InterRail sono
rilasciati dalle biglietterie
delle principali stazioni
ferroviarie, dalle agenzie di
viaggi specializzate, e online sul sito http://italiano.
interrailnet.com/enit/,
dove troverete anche numerosissime informazioni
in materia.
PER/DALL’ITALIA
Non esistono collegamenti
ferroviari diretti fra l’Italia
e il Portogallo, e chi vuole
raggiungere il paese in
treno deve prepararsi a un
viaggio piuttosto lungo e a
prevedere alcuni cambi. La
soluzione che ne prevede il
minor numero è offerta dal
treno notturno Salvador
Dalì, che copre la tratta
Milano-Barcellona via To-
rino e Modane, con buone
coincidenze da Roma,
Firenze e Bologna. Dal
capoluogo catalano si può
poi raggiungere Madrid e
da lì proseguire per il Portogallo (v. i collegamenti
ferroviari dalla Spagna
più avanti). In entrambe le
direzioni il Salvador Dalì
viaggia quotidianamente
in estate e tre volte la settimana nel resto dell’anno.
Il treno è dotato di vagoni
letto e di ristorante. Sul
sito di Elipsos (www.elipsos
.com) potrete prenotare
e trovare orari e tariffe
promozionali. Al momento
della stesura della guida
era disponibile un’offerta
promozionale Smart Price
per un biglietto di corsa
semplice al costo di €71
(per un posto in cabina a
quattro letti). In alternativa, potete raggiungere
il Portogallo anche utilizzando la linea ferroviaria
che arriva a Parigi, e da qui
prendere un convoglio alla
volta di Lisbona (v. paragrafo seguente).
Per conoscere la panoramica completa delle
proposte su servizi e offerte contattate Ferrovie
dello Stato (%89 20 21; www.
ferroviedellostato.it) oppure
le agenzie di viaggi. Per
informazioni su orari e
frequenze dei principali
collegamenti ferroviari in
Italia e in Europa potete
visitare anche il sito in
italiano delle Ferrovie
Tedesche (www.dbitalia.it),
oppure contattare Rail Eu-
rope Italia – SNCF Groupe
(%02 295 44 950; fax 02 295 44
955; [email protected];
www.tgv-europe.it; Via Vitruvio
1, 2° piano, all’angolo con C.so
Buenos Aires, 20124 Milano;
h9.30-12.30 e 14-18 lun-ven).
Se desiderate viaggiare
con la formula ‘treno+bici’,
ricordate che la bici
può essere trasportata
nell’apposita sacca portabici o in speciali carrozze
attrezzate: informatevi al
momento dell’acquisto del
biglietto su quale modalità
dovete utilizzare. Utili informazioni sono disponibili
sul sito delle Ferrovie dello
Stato, cliccando su ‘Trenitalia’, ‘Informazioni per chi
viaggia’, e quindi su ‘Viaggiare con auto-moto-bici al
seguito’. Verificate inoltre
i treni e le coincidenze
predisposti per il trasporto
delle biciclette sul sito
delle Ferrovie Tedesche:
cliccate su ‘Altre opzioni
di ricerca’ e selezionate
‘Trasporto bicicletta’.
PER/DAL RESTO
DELL’EUROPA
CONTINENTALE
Il viaggio in treno da Parigi
(Gare d’Austerlitz) a Lisbona ha una durata di 21
ore e sosta in numerose
località spagnole sul percorso. I biglietti si acquistano direttamente presso
la SNCF (www.voyages-sncf
.com).
Per entrare in Portogallo ci sono sostanzialmente due linee a lunga
fax 011 37 74 99; info@ledin
ternational.it; www.ledinterna
tional.it; Via Monginevro 61,
10141 Torino) oppure Anglo
American Book (%06 679
5222; fax 06 678 3890; mbox@
aab.it; www.aab.it; Via della Vite
102, 00187 Roma).
TRASPORTI
INTERNI
Un utile sito internet per
conoscere orari e tariffe
e pianificare al meglio il
proprio viaggio è www.
transpor.pt.
Aereo
In Portogallo i voli interni
sono costosi e, considerando le brevi distanze
da percorrere, non vale
la pena di prenderli in
considerazione. In ogni
caso, TAP Portugal (www.
tap.pt, anche in italiano) opera
comunque durante tutto
l’anno diversi voli al giorno
tra Lisbona e Porto e tra
Lisbona e Faro (che durano meno di 60 minuti).
Per andare da Porto a
Faro bisogna cambiare a
Lisbona.
Autobus
Una serie di piccole aziende, per lo più associate
in compagnie regionali,
coprono una fitta rete di
collegamenti attraverso
il paese. Tra le maggiori
compagnie di autobus
sono Rede Expressos (www.
rede-expressos.pt), Rodonorte (www.rodonorte.pt) e, in
Algarve. Eva Transportes
(www.eva-bus.com).
I servizi di autobus
sono di quattro categorie
generali:
Alta Qualidade Mezzi veloci
e deluxe, offerti da alcune
compagnie.
Expressos Autobus comodi
e veloci che collegano le
principali città.
Carreiras Autobus di linea,
indicati con la sigla ‘CR’,
sono lenti e si fermano a ogni
incrocio.
Rápidas Veloci autobus
regionali.
Anche in estate non avrete problemi a prenotare il
biglietto per un expresso
per lo stesso giorno o
il seguente. Un viaggio
su autobus espresso da
Lisbona a Faro richiede
quattro ore e costa poco
meno di €20; il viaggio
Lisbona-Porto richiede
circa quattro ore e costa
circa €18. D’altro canto,
i servizi locali si riducono
fino quasi a sparire nei
fine settimana, soprattutto in estate quando le
scuole sono chiuse.
Non fate affidamento
sui turismos per quanto
concerne l’esattezza degli
orari. La maggior parte
delle biglietterie delle
autostazioni vi fornirà una
stampata con indicate le
tariffe e tutte le corse.
Automobile e
motocicletta
La modesta rete di estradas del Portogallo si sta
gradualmente estendendo
in tutto il paese. Le strade
principali sono asfaltate
e generalmente in buone
condizioni. Il rovescio della
medaglia è rappresentato
dagli automobilisti portoghesi. Da tempo ormai il
tasso di mortalità per incidenti stradali è il più alto
d’Europa e la questione
degli incidenti mortali per
guida in stato di ebbrezza
è un tema politico molto
dibattuto.
La buona notizia è che
negli ultimi anni gli incidenti stradali mortali si sono
ridotti decisamente, grazie
a una politica di tolleranza
zero nei controlli del tasso
alcolico effettuati sulle
strade particolarmente
a rischio. Il tasso alcolico
presente nel sangue non
555
Tr asporti A ereo
percorrenza. Entrambe
comprendono una prima
tratta a bordo del TGV
Atlantique da Parigi a Irún
(in Spagna), dove bisogna
cambiare. Da lì si prosegue
con il Sud-Expresso che
attraversa il confine portoghese a Vilar Formoso
(Fuentes de Oñoro in Spagna) e prosegue la corsa
fino a Coimbra e Lisbona
(per Porto si deve cambiare a Pampilhosa). L’altro
itinerario è quello che va
da Irún a Madrid, con il
Talgo Lusitânia, che entra
in Portogallo in corrispondenza di Marvão-Beirã e
poi prosegue per Lisbona.
Per raggiungere altre destinazioni nel Portogallo
meridionale bisogna cambiare a Lisbona.
Altre due importanti
località di frontiera sono
Valença do Minho e Caia
(Caya in Spagna), vicino
a Elvas.
Anche d’estate non si
fa fatica a trovare biglietti
per lunghe tratte con solo
uno o due giorni di anticipo. Chi prevede di usare
molto il treno per viaggiare
in Europa può servirsi
dell’esauriente Thomas
Cook European Timetable,
che riporta l’orario completo dei treni europei. Viene aggiornato ogni mese
ed è disponibile in tutto
il mondo presso gli uffici
Thomas Cook, oppure
online al sito www.thomas
cookpublishing.com. Per
acquistarlo in Italia potete
contattare la libreria LED
International (%011 37 74 01;
Tr asporti trasporti interni
556 deve superare 0,5g/l, una
soglia piuttosto bassa, e
le multe possono arrivare
fino a €2500.
È vietato l’uso del cellulare alla guida.
Guidare può essere
piuttosto difficile nelle
piccole città portoghesi,
con le loro mura di cinta, le
strade che si restringono
all’improvviso riducendosi
a una larghezza appena
sufficiente al passaggio di
un carretto e il complicato
sistema di sensi unici che
può facilmente far perdere
l’orientamento.
Nelle città più grandi vi
capiterà spesso di incontrare parcheggiatori abusivi che, aggirandosi nelle
piazze e nei parcheggi, vi
indicheranno posti che
avreste comunque trovato
da soli, per poi chiedervi
dei soldi per questo servizio. Ovviamente si tratta
di un’attività illegale e non
è assolutamente obbligatorio pagare, ma i portoghesi spesso lasciano
una mancia di €0,50 per
essere sicuri che la propria
vettura non sia danneggiata (graffi sulla carrozzeria,
finestrini rotti...).
Per informazioni sui
documenti da portare con
sé, v. p553.
Assistenza
Automóvel Club de Portugal (%213 180 100; www.
acp.pt), l’automobile club
portoghese, offre ai soci
assistenza medica, legale
e stradale. Gli uffici ACP
sono a disposizione di tutti
per fornire cartine e informazioni sulla rete stradale.
Oltre alla sede centrale di
Lisbona, ci sono filiali ad
Aveiro, Braga, Bragança,
Coimbra, Évora, Faro,
Porto e in altre città.
Se l’automobile club del
vostro paese fa parte della
Fédération Internationale
de l’Automobile o dell’Alliance Internationale de
Tourisme (come la nostra
ACI, affiliata a entrambe;
v. p553 per i recapiti),
potete avvalervi dei servizi
di emergenza dell’ACP
e avete diritto a sconti
sull’acquisto di cartine e
altri prodotti.
Il numero di emergenza
attivo 24 ore su 24 è %707
509 510.
Autonoleggio
Per noleggiare un’automobile in Portogallo è
richiesta un’età minima
di 25 anni e il possesso
PARCHEGGI
della patente di guida da
almeno un anno (alcune
società noleggiano anche
a guidatori più giovani
ma a tariffe maggiori).
La scelta più ampia di
autonoleggi si trova negli
aeroporti di Lisbona,
Porto e Faro. Nell’Algarve
invece, per effetto della
concorrenza, si trovano le
tariffe migliori.
Nel caso di prenotazione anticipata, alcune
delle tariffe più convenienti
sono offerte da agenzie
che operano online,
come Holiday Autos (www.
holidayautos.com). Un’altra
soluzione interessante è
quella offerta dalla formula
‘fly and drive’. Gli affari
peggiori invece si fanno rivolgendosi alle compagnie
internazionali appena arrivati in Portogallo, sebbene
queste stesse agenzie
offrano tariffe promozionali competitive per prenotazioni con pagamento
anticipato. In alta stagione
bisogna prenotare con
almeno qualche giorno di
anticipo. Se invece desiderate noleggiare un’auto
solo dopo essere arrivati
in Portogallo, potete rivolgervi alle agenzie locali,
come Auto Jardim (www.
auto-jardim.com), che sono le
più convenienti.
Carburante
All’epoca della stesura
di questa guida un litro
di sem chumbo (benzina
senza piombo) costava
circa €1,40 (in aumento).
Le stazioni di servizio
self-service sono presenti
pressoché ovunque e per
la maggior parte accettano le carte di credito. Se
vi trovate vicino al confine
vi conviene fare il pieno
in Spagna risparmiando
quasi il 20%.
Incidenti
Se siete coinvolti in un piccolo incidente senza feriti,
il modo più semplice per
sistemare la cosa con la
compagnia di assicurazione è compilare il modulo di
constatazione amichevole
(la versione inglese è chiamata European Accident
Statement). Firmandolo
non correte alcun rischio:
si tratta semplicemente di
un modo per comunicare
alla compagnia assicurativa le informazioni sull’accaduto e quasi sempre
il modulo è presente tra
i documenti delle auto a
noleggio. Ricordatevi di
annotare tutti i particolari
che possano dimostrare
che la colpa dell’incidente
non è vostra. Se è necessario l’intervento della
polizia chiamate il %112.
Norme di
circolazione
Forse non ci crederete
dopo aver visto come
guidano i portoghesi, ma
anche qui esiste un codice
della strada. La segnaletica è (quasi sempre) quella
internazionale e le norme
stradali principali, come
quelle sulla precedenza,
sono simili a quelle italiane. Fate però molta attenzione perché in Portogallo
ci sono molti incroci non
adeguatamente segnalati,
quindi questa norma assume un’importanza ancora
più rilevante.
557
Tr asporti Automobile e motocicletta
Il parcheggio è spesso
a pagamento nei centri urbani, ma è gratui­
to il sabato sera e la
domenica. Nel centro
di Lisbona si trovano
parcheggi che costano
circa €10 al giorno.
Per ulteriori dettagli
sulla guida e i parcheggi a Lisbona v. p106.
In alta stagione, noleggiare la macchina più
piccola ed economica per
una settimana costa €135
(comprensivi di tasse, assicurazione e chilometraggio illimitato) se si effettua
la prenotazione dall’estero, e una cifra simile se
ci si rivolge a un’agenzia
portoghese. Noleggiando
invece un’auto attraverso
le filiali locali di agenzie
internazionali come Hertz,
Europcar e Avis si può
arrivare a spendere fino a
€400.
Pagando una somma
aggiuntiva, la società di
autonoleggio può fornirvi
anche la copertura assicurativa, a meno che non
siate già coperti dall’assicurazione che avete
stipulato nel vostro paese
(l’assicurazione italiana
è valida in Portogallo).
L’assicurazione per la responsabilità civile è obbligatoria in tutte le nazioni
dell’Unione Europea.
Nelle città più grandi le
auto a noleggio sono particolarmente soggette a
furti, pertanto non lasciate
oggetti di valore in vista
all’interno dell’abitacolo.
Se l’antenna della radio si
può svitare, di notte toglietela e mettetela all’interno
dell’auto; levate anche i
copriruota e lasciateli nel
bagagliaio per tutta la durata del viaggio.
Nelle grandi città della
costa e nell’Algarve si
possono noleggiare anche
motociclette e motorini. Il
costo del noleggio giornaliero di uno scooter/motocicletta parte da €30/60.
558
Tr asporti trasporti interni
Salvo diversa indicazione il limite di velocità
per le automobili (senza
rimorchio) e le motociclette (senza sidecar) è di
50 km/h nei centri abitati,
90 km/h sulle strade extraurbane e 120 km/h in
autostrada. L’uso delle
cinture di sicurezza è
obbligatorio sia sui sedili
anteriori sia su quelli posteriori e i bambini di età
inferiore a 12 anni non possono viaggiare sul sedile
anteriore. In moto è obbligatorio l’uso del casco sia
per il conducente sia per il
passeggero e i fari devono
essere accesi anche di
giorno.
La polizia può comminare multe molto salate
per eccesso di velocità
o divieto di sosta, perciò
vi risparmierete diversi
fastidi rispettando scrupolosamente le norme di
circolazione.
Il prefisso IC (itinerário
complementar) indica le
strade statali secondarie.
IP (itinerário principal)
indica quelle più importanti.
Strade statali »
e a pedaggio
Bicicletta
Le strade migliori sono le
auto-estradas (autostrade), tutte portagens (a
pagamento); le più lunghe
sono la Lisbona-Porto e
la Lisbona-Algarve. Sulle
strade a pedaggio automobili e motociclette
pagano circa €0,06 a km
(circa €20 da Lisbona a
Porto e €19 da Lisbona a
Faro).
La denominazione può
provocare confusione. Le
autostrade presentano i
seguenti prefissi:
la A indica le strade a pedaggio portoghesi.
La E le direttrici internazionali.
La N le principali estradas
nacionais (strade nazionali)
a due corsie non sempre
segnalate con il prefisso sulle
cartine.
I numeri delle principali
estradas nacionais (strade
nazionali) a due corsie
figurano senza prefisso in
alcune carte stradali, mentre in altre sono precedute
dalla lettera N.
Autostop
Fare autostop non è mai
sicuro al cento per cento
e non ve lo consigliamo. In
Portogallo oltretutto non
è molto facile trovare un
passaggio. Quasi nessuno
si ferma sulle strade principali e su quelle più piccole in genere i conducenti
percorrono brevi distanze,
quindi avanzereste molto
lentamente.
In Portogallo le mountain
bike sono assai diffuse,
non altrettanto le piste
ciclabili. Sono molti gli
itinerari che si possono
percorrere in bicicletta,
sia nei parchi nazionali e
naturali delle regioni montuose del nord (soprattutto nel Parque Nacional da
Peneda-Gerês), sia lungo
la costa o nelle pianure
dell’Alentejo. I tratti costieri sono meno faticosi
se affrontati da nord a
sud, con il vento a favore.
Più impegnativi sono invece i percorsi nella Serra
da Estrela (dove si svolge
la tappa di montagna del
Tour de Portugal). Altre
zone che si possono visitare in bicicletta sono la
Serra do Marão tra Amarante e Vila Real.
Le associazioni ciclistiche locali organizzano
regolarmente escursioni
per appassionati (Passeio BTT): troverete gli
opuscoli nelle agenzie di
noleggio, nei negozi di
biciclette e nei turismos.
Nelle principali località
turistiche è facile prendere
parte a visite guidate ed
escursioni organizzate.
Per informazioni sull’organizzazione del viaggio e
delle escursioni dall’estero
v. p23.
Le strade acciottolate di
alcuni centri storici possono creare molti problemi
se le ruote della vostra bicicletta non sono gonfie al
punto giusto e di diametro
pari almeno a 38 mm.
Documenti
Se decidete di portare in
Portogallo la vostra bicicletta, è utile avere con
voi un documento che ne
attesti la proprietà e una
descrizione scritta o una
fotografia da fornire in
caso di furto.
Informazioni
Per conoscere le manifestazioni in programma e i
negozi di biciclette acquistate la rivista bimestrale
Bike Magazine (www.bike
magazine.pt), in vendita
nelle edicole più fornite.
Se siete appassionati
di cicloturismo, in Italia
potete contattare la Fede-
razione Italiana Amici della
Bicicletta (%/fax 041 92 15
15; [email protected]; www.
fiab-onlus.it; Via Col di Lana 9/a,
30171 Mestre) per preziosi
consigli su come organizzare un viaggio con questo
mezzo.
Noleggio
In Portogallo ci sono
numerosi negozi che
Trasporto della
bicicletta
Su tutti i treni regional e
interregional è possibile
trasportare gratuitamente
la propria bicicletta come
semplice bagaglio al seguito, purché adeguatamente
imballata. Le biciclette si
possono inoltre trasportare senza imballarle anche
su alcuni treni extraurbani
in servizio nel fine settimana, oppure nei giorni
feriali, ma non nelle ore
di punta, pagando un piccolo supplemento. Sulla
maggior parte delle linee
di autobus urbane invece
non è possibile caricare le
biciclette.
Imbarcazioni
A parte le crociere sul
Rio Douro con partenza
da Porto (p397) e sul
Rio Tejo con partenza da
Lisbona (p59), le uniche
imbarcazioni ancora in
servizio in Portogallo sono
quelle che fanno la spola
da una sponda all’altra
dei fiumi. Tra i traghetti in
servizio regolare ci sono
quello che attraversa il
Rio Tejo per/da Lisbona
(p93) e quello che attraversa la foce del Rio Sado
(p123).
Tour
Autobus
Le seguenti compagnie
organizzano escursioni in
autobus:
AVIC (www.avic.pt) Organizza
escursioni a Porto, nel Douro
e nel Minho.
Lisbona e Porto hanno
una buona rete di linee di
metropolitana in graduale
espansione; v. p95 e p385.
559
normali sono contraddistinti dalla lettera A (che
sta per aluguer, in affitto)
riportata sul veicolo (per
esempio sulla portiera o
sul numero di targa). Sono
dotati di tassametro e si
possono prendere per
strada o nelle piazzole di
sosta, oppure prenotare
telefonicamente con un
supplemento di €0,75.
Nei giorni feriali la tariffa
diurna è di circa €2,50
bandeirada (importo fisso) più circa €0,80 al km,
ma può esserci un piccolo
supplemento quando si
perde molto tempo a causa degli ingorghi del traffico. Con circa €6 di solito
si riescono ad attraversare
le grandi città da un capo
all’altro. Sebbene sia possibile concordare una tariffa a forfait, è meglio esigere l’uso del tassametro. Se
si deve trasportare molto
bagaglio, va aggiunto un
supplemento di €1,50.
Di notte (dalle 21 alle
6), nei fine settimana e
nei giorni festivi le tariffe
aumentano del 20% circa.
Si paga di più anche per le
corse extraurbane.
Nelle città più grandi,
comprese Lisbona e Porto, i taxi senza tassametro
contrassegnati dalla lettera T (che sta per turismo)
sono gestiti da società
private e possono essere
noleggiati per escursioni.
In questo caso le tariffe
sono più alte, ma standard; i conducenti sono
onesti e cortesi e parlano
qualche lingua straniera.
Taxi
Tram
Cityrama (www.cityrama.pt)
Con base a Lisbona, ma offre
escursioni in tutto il paese.
Diana Tours (www.diana
tours.pt, anche in italiano)
Specializzato in escursioni a
Lisbona e Sintra.
Megatur (www.megatur.pt)
Offre una scelta di escursioni
in Algarve.
Escursioni speciali
Le informazioni sulle
escursioni gestite localmente si possono trovare
nelle singole località; le
escursioni che riguardano
le attività sono elencate
nel capitolo Attività all’aria
aperta (p18).
Treno
La linea ferroviaria pubblica Caminhos de Ferro
Portugueses (www.cp.pt),
organizza nei mesi estivi
escursioni al sabato lungo
la valle del Douro su un
treno a vapore. V. p397
per ulteriori dettagli.
Trasporti locali
Autobus
Tranne che a Lisbona e
Porto, non vale la pena di
utilizzare gli autobus urbani, perché la maggior parte
dei luoghi d’interesse può
essere facilmente raggiunta a piedi. In quasi tutto il
paese ci sono servizi regionali, più o meno efficienti
(v. p555).
Metropolitana
I taxi sono abbastanza
convenienti sulle brevi
distanze e nelle città di
medie e grandi dimensioni
se ne trovano in abbondanza. In genere i taxi
Tr asporti I mbarcazioni
noleggiano biciclette,
soprattutto nell’Algarve e
in altre zone turistiche. Le
tariffe vanno da €8 a €20
al giorno.
Gli estimatori di questo
meraviglioso mezzo di
trasporto non si perdano
una corsa sui tram in circolazione a Lisbona (p95)
e Porto (p385).
560
Tr asporti trasporti interni
Treno
Linha da Corgo Da Peso da
Régua a Vila Real (p458).
Linha da Tâmega Da Livração a Amarante.
Linha da Tua Da Tua a
Mirandela (p476).
Informazioni e
prenotazioni
Orari e informazioni sulle
tariffe sono disponibili
presso tutte le stazioni
ferroviarie e gli uffici CP.
I biglietti per i treni intercidade e Alfa Pendular
si possono prenotare
con non più di 30 giorni
di anticipo, ma non ci
sono difficoltà a trovare
posti anche per il giorno
successivo o per il giorno
stesso. I biglietti per gli
altri tipi di treni si possono
prenotare solo con 24 ore
Sconti
I bambini fino a 4 anni
viaggiano gratis, mentre
quelli dai 4 ai 12 anni pagano la metà.
I possessori della tessera Euro26 (Carta Giovani
in Italia; v. p547) hanno
diritto a uno sconto del
30% sui treni classificati
urbano, regional e interregional in qualsiasi giorno
della settimana. Per distanze superiori ai 100 km,
lo sconto è del 20% sugli
intercidade e del 10% sugli
Alfa Pendular – sebbene
su questi ultimi lo sconto
venga applicato solo dal
martedì al giovedì. I viaggiatori con più di 65 anni
hanno uno sconto del 50%
su tutti i treni presentando
un documento di identità.
Tipi di treni e classi
Ci sono quattro tipi di treni
a lunga percorrenza: sugli
orari i treni internazionali
sono contraddistinti dalla
sigla IN.
Regional (R) Lento, ferma in
tutte le stazioni.
Interregional (IR) Relativamente veloce.
Intercidade (IC) Rápido o
espresso.
Alfa Pendular Deluxe Un
servizio deluxe, poco più
veloce ma decisamente più
costoso.
Lisbona e Porto hanno una
propria rete ferroviaria,
detta urbano. Quella di
Lisbona si estende fino a
Sintra, Cascais e Setúbal e
nella bassa valle del Tejo,
mentre quella di Porto
arriva fino a Braga, Guimarães e Aveiro.
Il servizio urbano è presente anche tra Coimbra
e Figueria da Foz. La
differenza di prezzo tra
i frequenti ed economici
urbanos e i normali treni
a lunga percorrenza è
rilevante.
Solo il Comboio Azul in
servizio tra Faro e Porto e
i treni internazionali come
il Sud-Expresso e il Talgo
Lusitânia sono dotati di
carrozza ristorante, ma è
possibile acquistare bibite
e spuntini al carrello sugli
intercity e gli Alfa e molti
hanno il bar.
561
Tr asporti T reno
Il Portogallo possiede
una fitta rete ferroviaria
che costituisce un modo
suggestivo di viaggiare da
una destinazione all’altra.
La Caminhos de Ferro Portugueses (CP; www.cp.pt) è la
compagnia statale.
Tre delle più suggestive
linee a scartamento ridotto si arrampicano su per la
valle del Douro:
di anticipo. Su gran parte
dei treni intercidade e Alfa
Pendular la prenotazione
è obbligatoria, tanto che il
relativo costo è già compreso nel prezzo.
562
guida
linguistica
Prima di partire cercate di imparare alcune
frasi fondamentali. Si può anche studiare
con gli appositi libri e cassette o CD per l’apprendimento fai da te. Molto valido è quello
della Assimil di Chivasso (Torino; www.
assimil.it), Il nuovo portoghese senza sforzo.
Tra i dizionarietti tascabili potete scegliere
Dizionario portoghese. Italiano-portoghese,
portoghese-italiano editi rispettivamente da
De Agostini (Milano 2007) e Boroli Editore
(Milano, 2005).
Il portoghese è la lingua parlata da 10
milioni di portoghesi e da 180 milioni di brasiliani, ed è la lingua ufficiale delle nazioni
africane di Angola, Mozambico, Capo Verde,
Guinea-Bissau e São Tomé e Príncipe. In Asia
lo sentirete parlare nelle ex colonie portoghesi di Macau e Timor Est, e nelle enclave di
Malaka, Goa, Damão e Diu.
Come il francese, l’italiano, il romeno, lo
spagnolo e altre lingue, il portoghese è una
lingua romanza che deriva dal latino. Se la
pronuncia è piuttosto diversa da quella delle
altre lingue romanze, le affinità risultano più
chiare nella forma scritta.
Alle popolazioni preromane della Penisola
Iberica si devono le caratteristiche più peculiari del portoghese, perché in seguito il latino
volgare dei mercanti romani e dei soldati
finì per avere gradualmente la meglio sugli
idiomi indigeni fino ad affermare una forte
impronta neolatina. Dopo l’invasione degli
arabi nel 711 d.C., l’arabo divenne la lingua
dotta della Penisola Iberica ed esercitò una
forte influenza anche sul portoghese. Questo
legame si allentò notevolmente in seguito alla
cacciata dei mori, nel 1249. Durante il Medioevo, il portoghese subì vari mutamenti, per
lo più indotti dal francese e dal provenzale
Se volete imparare
qualche frase in più di
quelle incluse nel presente
capitolo, procuratevi Capire
e farsi capire in portoghese,
il manuale di conversazione
EDT/Lonely Planet che
fornisce una serie di frasi
utili per le varie situazioni
in cui si può trovare un
viaggiatore, un piccolo
dizionario con i termini
più consueti, oltre a una
sezione sulla grammatica e
la pronuncia.
(un’altra lingua romanza). Nel XVI e nel XVII
secolo furono invece l’italiano e lo spagnolo
ad arricchire di nuova terminologia il lessico
portoghese.
PRONUNCIA
La fonetica del portoghese non è molto
diversa da quella italiana, con l’eccezione
delle vocali e dei dittonghi nasali (di cui forniamo la spiegazione sotto). La lettera ç (per
esempio in criança) si pronuncia come una
‘s’ sorda e la lettera x (per esempio in Baixe
Alentejo) assomiglia all’italiano ‘sci’. La h è
muta, tranne nei gruppi consonantici lh, che
si pronuncia ‘li’, e nh, pronunciato ‘ni’. L’accento circonflesso (per esempio ê) oppure
acuto (é) indica che su quella vocale cade
l’accento della parola.
Vocali e dittonghi
Le vocali la cui pronuncia differisce dall’italiano sono:
e
muta in fine di parola
ê
aperta
é
chiusa
o
isolata o in fine di parola è chiusa,
come una ‘u’; altrimenti come in italiano
ô
aperta
Vocali nasali
Una peculiarità della lingua portoghese è
l’uso delle vocali e dei dittonghi nasali. In
portoghese sono nasali le vocali seguite da
una consonante nasale (m o n) o marcate
da una tilde (per esempio ã), e si pronunciano come se si cercasse di emettere il suono
attraverso il naso anziché dalla bocca.
Consonanti
Accento tonico
L’accento in portoghese cade di solito sulla
penultima sillaba della parola, benché esistano delle eccezioni.
Se la parola termina in -r oppure si pronuncia con una vocale nasale, l’accento cade
sull’ultima sillaba.
GENERE
In portoghese, come in italiano, esistono
sostantivi e aggettivi maschili e femminili.
In genere le parole che terminano in o sono
maschili e quelle che terminano in a femminili.
CONVERSAZIONE DI BASE
Salve.
Bom dia.
Ciao.
Olá.
(solo quando ci si incontra)
Buongiorno.
Bom dia.
Buon pomeriggio.
Boa tarde.
Buonasera.
Boa noite.
A più tardi.
Até logo.
Addio.
Adeus.
Arrivederci.
Até à próxima.
Come sta? Como está?
Bene, e lei? Muito bem, e você?
Sì.
Sim.
No.
Não.
Per favore.
Por favor.
Grazie (molte).
(Muito) Obrigado/a.
Prego.
De nada.
Con permesso.
Com licença.
Mi scusi. Desculpe.
(prima di fare una domanda o una richiesta)
Come si chiama? Como se chama?
Mi chiamo... Chamo-me...
Piacere di
Prazer em
conoscerla. conhecê-lo/-la.
Da dove viene? De onde é?
Vengo da... Sou (da/do/de)...
Posso farle
Posso tirar-lhe
una foto? uma fotografia?
ALLOGGIO
Sto cercando…
Procuro…
Dov’è...
Onde é...?
un albergo um hotel
un bed & breakfast um turismo de
habitação
una camera um quarto
un campeggio um parque de
campismo
una locanda uma pousada
(alloggio costoso, di lusso)
un ostello uma pousada
della gioventù da juventude
una pensione uma pensão
Vorrei una stanza…
Queria um quarto de...
Avete una stanza…?
Tem um quarto...?
a due letti duplo
doppia de casal
singola de solteiro
Quanto costa per…?
Quanto custa por...?
notte noite
Domande
Chi?
Che cosa?
Come?
Dove?
Quale/Quali?
Quando?
Perché?
Quem?
Quê?
Como?
Onde?
Qual/Quais?
Quando?
Porquê?
563
guida linguistica G enere
Le consonanti la cui pronuncia differisce
dall’italiano sono:
c
davanti ad a, o, oppure u, si pronuncia come ‘c’ di ‘casa’; davanti a e o i,
come ‘s’ di ‘sera’
ç
come ‘s’ di ‘sera’
ch
per lo più come ‘sc’ di ‘sci’
g
davanti ad a, o, oppure u, si pronuncia
come ‘g’ di ‘gatto’; davanti a e o i,
come ‘sc’ di ‘scia’
nh
come ‘ni’ di ‘onice’
lh
come ‘li’ in ‘olio’
j
come la ‘j’ francese di ‘Jean’
m, n mute in fine parola; nasali se seguite
da una vocale
qu
davanti ad a e o si pronuncia come
‘quadro’; davanti a e o i come ‘cherubino’ e ‘china’
r
in inizio di parola o se è doppia (rr) ha
un suono vibrante, arrotato come la
‘r’ francese
s
in inizio di parola o fra consonante e
vocale si pronuncia come la ‘s’ sorda
di ‘sole’; in posizione intervocalica è
sonora come in ‘casa’; in fine di parola
e fra vocale e consonante si pronuncia
‘sc’ come in ‘sci’
x
per lo più ‘sc’ come in ‘sci’, altrimenti
‘ks’ come in ‘taxi’
z
come ‘sc’ di ‘scia’ (davanti a consonante o in fine di parola)
564
guida linguistica C I B O E B E VA N D E
persona pessoa
settimana uma semana
Per (tre) notti. Para (três) noites
La prima colazione Inclui o pequeno
è inclusa? almoço?
Posso vedere…?
Posso ver…?
Prenderò questa stanza. Fico com ele.
Non mi piace.
Não gosto.
Me ne vado.
Vou-me embora.
aria condizionata
bagno
finestra
lettino
letto
ar condicionado
casa de banho
janela
cama de grades
cama
CIBO E BEVANDE
Cosa mi consiglia?
O que é que recomenda?
Quali sono gli ingredienti di questo piatto?
Quais são os ingredientes daquele prato?
Io non mangio…
Eu não como …
Salute!
Saúde!
Era delizioso.
Isto estava delicioso.
Mi porti il conto, per favore.
Pode-me trazer a conta.
Vorrei prenotare un tavolo per…
Eu queria reservar uma mesa para …
le otto as oito da noite
per due persone duas pessoas
Parole chiave
bar
bicchiere
bottiglia
caldo
carta dei vini
cena
cibo
cibo vegetariano
colazione
coltello
con/senza
cucchiaio
forchetta
freddo
bar
copo
garrafa
quente
lista dos vinhos
jantar
comida
comida vegetariana
pequeno almoço
faca
com/sem …
colher
garfo
frio
menu
menu per bambini
mercato
piatto
piatto principale
piccante
pranzo
ristorante
salumi
scodella
stuzzichini
Carne e pesce
agnello
maiale
manzo
oca
pesce
pollo
tacchino
vitello
menu
menu das crianças
mercado
prato
prato principal
picante
almoço
restaurante
charcutaria
tigela
aperitivos
cordeiro
porco
carne de vaca
pato
peixe
frango
peru
novilho
Frutta e verdura
albicocca
ananas
anguria
arancia asparagi
barbabietola
carciofo
carota
cavolo
cetriolo
ciliegia
cipolla
fragola
frutta funghi
lattuga
legumi
limone
mais
mela
noce
patata
peperoncino
alperce
ananás
melancia
laranja
espargos
beterraba
alcachofra
cenoura
couve
pepino
cereja
cebola
morango
fruta
cogumelos
alface
hortaliça
limão
milho
maçã
noz
batata
pimento
Altro
aceto
burro
formaggio
lenticchie
miele
olio
pane
pasta
pepe
riso
sale
uovo
zucchero
Bevande
acqua (minerale) birra
caffè (espresso)
latte
succo
tè
vino (rosso) vino (bianco) pêssego
ervilhas
tomate
ameixa
ameixa seca
nabo
aipo
espinafres
uvas
abóbora
EMERGENZE
Aiuto!
Socorro!
Vada via!
Vá-se embora!
Chiamate...! Chamem...!
un’ambulanza uma ambulância
un medico um médico
la polizia a policía
Mi sono perso.
Estou perdido/a.
È un’emergenza.
É uma emergência.
C’è stato un
Houve um
incidente. acidente.
vinagre
manteiga
queijo
lentilha
mel
óleo
pão
massas
pimenta
arroz
sal
ovo
açúcar
água (mineral)
cerveja
café (bica)
leite
sumo
chá
vinho (tinto)
vinho (branco)
DIFFICOLTÀ
LINGUISTICHE
Parla inglese?
Fala inglês?
C’è qualcuno qui Alguém aqui fala
che parli inglese? inglês?
(Mi) capisce?
Entende(-me)?
(Non) capisco.
(Não) Entendo.
Per favore può...?
Podia… por favor?
parlare più lentamente falar mais devagar
ripetere repetir isto
scriverlo escrever isso
Dove sono i servizi?
Onde é a casa
de banho?
Numeri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
30
40
50
60
70
80
90
100
200
1000
zero
um/uma
dois/duas
três
quatro
cinco
seis
sete
oito
nove
dez
onze
doze
treze
catorze
quinze
dezasseis
dezassete
dezoito
dezanove
vinte
vinte e um
vinte e dois
trinta
quarenta
cinquenta
sessenta
setenta
oitenta
noventa
cem
duzentos
mil
565
guida linguistica difficoltà linguistic h e
pesca
piselli
pomodoro
prugna
prugna secca
rapa
sedano
spinaci
uva
zucca
566
ORA E DATA
guida linguistica ora e data
Che ore sono?
Sono (le dieci).
(Dieci) e mezzo.
Que horas são?
São (dez) horas.
(Dez) e meia.
adesso
questa mattina
questo pomeriggio
oggi
stanotte
domani
ieri
agora
esta manhã
esta tarde
hoje
hoje à noite
amanhã
ontem
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
sabato
domenica
segunda-feira
terça-feira
quarta-feira
quinta-feira
sexta-feira
sábado
domingo
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
janeiro
fevereiro
março
abril
maio
junho
julho
agosto
setembro
outubro
novembro
dezembro
PER STRADA
Dov’è...?
Onde fica ...
(la stazione) (a estação)?
Qual è l’indirizzo?
Qual é o endereço?
Me lo può scrivere, Podia escrever
per favore? isso, por favor?
Me lo può mostrare Pode-me mostrar
(sulla cartina)? (no mapa)?
Quanto dista?
A que distância fica?
Come ci arrivo?
Como é que eu
chego lá?
Giri...
Vire...
all’angolo na esquina
al semaforo nos sinais
Cartelli
Encerrado
Saída
Informação
Aberto
Encerrado
Fechado
Proibido
Posto de policia
Urgências
Não fumadores
Lavabos/WC
Homens (H)
Senhoras (S)
Entrata
Uscita
Informazioni
Aperto
Chiuso
Chiuso
Vietato
Stazione di polizia
Pronto soccorso
Non fumatori
Servizi igienici
Uomini
Donne
a sinistra à esquerda
a destra à direita
qui
aqui
là
ali
vicino
perto
lontano
longe
dietro...
atrás de...
davanti a...
em frente de...
sul lato opposto...
do lado oposto...
diritto
em frente
nord
norte
sud
sul
est
este
ovest
oeste
SALUTE
Mi sento male.
Estou doente.
Ho bisogno di un medico (che parli inglese).
Preciso de um médico (que fale inglês).
Mi fa male qui.
Dói-me aqui.
Ho vomitato.
Tenho estado a vomitar.
(Credo) di essere incinta.
(Acho que) Estou grávida.
Dov’è il/la ... Qual é ... mais
più vicino/a? perto?
clinica medica o centro de saúde
dentista o dentista
farmacia (di turno) a farmácia
(de serviço)
medico o médico
ospedale o hospital
asma
diarrea
dolore
febbre
asma
diarréia
dor
febre
Sono allergico/a a...
Sou alérgico/a a...
antibiotici antibióticos
api abelhas
aspirina aspirina
noccioline amendoins
penicillina penicilina
analgesici
antisettico
contraccettivi
analgésicos
antiséptico
contraceptivos
SHOPPING E SERVIZI
A che ora apre/
A que horas abre/
…chiude…? fecha...?
Vorrei acquistare...
Queria comprar...
Sto solo guardando.
Estou só a a ver.
Posso vedere?
Posso ver?
Quanto costa?
Quanto custa?
È troppo caro.
Está muito caro.
Può abbassare Pode baixar o
il prezzo?
preço?
Ha qualcosa Tem algo mais
di meno costoso? barato?
Le do (cinque euro).
Dou-lhe (cinco euros).
Non mi piace. Não gosto.
Lo prendo. Vou levar isso.
C’è un errore nel conto. Há um erro na conta.
Dov’è...?
Onde fica...?
l’ambasciata del/la... a embaixada do/da...
la banca o banco
il bancomat a caixa automática
la farmacia uma farmácia
un internet bar um cafè da internet
la lavanderia uma lavandaria
la libreria uma livraria
il mercato o mercado
la stazione di polizia a esquadra da polícia
il supermercato
un ufficio di cambio
l’ufficio postale
l’ufficio turistico
o supermercado
567
um câmbio
os correios
o escritório de turismo
Posso pagare con...?
Posso pagar com...?
carta di credito cartão de crédito
travellers’ cheque traveller cheques
meno
più
grande
piccolo
menos
mais
grande
pequeno/a
Dove posso...?
Onde é que posso...?
accedere a internet
ter accesso à internet
cambiare denaro
trocar dinheiro
cambiare un travellers’ cheque
trocar traveller cheques
controllare la posta elettronica
ler o meu e-mail
TRASPORTI
Trasporti pubblici
Qual è il/la ... che va a (Lisbona)?
Qual é... que vai para (Lisboa)?
aereo o avião
autobus o autocarro
barca o barco
traghetto o ferry
treno o comboio
Quand’è il... (autobus)?
Quando é que sai o... (autocarro)?
primo primeiro
prossimo próximo
ultimo último
Voglio andare a (Braga).
Queria ir a (Braga).
Ferma a (Amarante)?
Pára em (Amarante)?
È questo (l’autobus) per... ?
Este (autocarro)vai para... ?
A che ora parte?
A que horas sai/chega?
guida linguistica S h opping e S ervizi
Mi sento...
Sinto-me ...
la nausea enjoado/a
le vertigini tonto/a
568
guida linguistica viaggiare con i bambini
A che ora arriva a... ?
A que horas chega a... ?
Per favore, fermi qui.
Por favor pare aqui.
Devo cambiare treno?
Preciso de mudar de comboio?
È libero questo taxi?
Este táxi está livre?
Qual è la tariffa per (Silves)?
Quanto custa até ao (Silves)?
Per favore, faccia partire il tassametro.
Por favor ligue o taxímetro.
Per favore, mi porti a (questo indirizzo).
Leve-me para (este endereço), por favor.
Un biglietto di…
Um bilhete de...
per (...) para (...)
prima classe primeira classe
seconda classe segunda classe
sola andata só ida
andata e ritrono ida e volta
posto corridoio
lugar na coxia
posto finestrino
lugar à janela
cancellato
cancelado
in ritardo
atrasado
binario
plataforma
biglietteria
bilheteira
orario
horário
stazione ferroviaria
estação de caminhos
de ferro
deposito bagagli
depósito para
guardar a bagagem
armadietto per
cacifo para
i bagagli
a bagagem
Trasporti privati
Vorrei noleggiare Queria alugar...
un’automobile um carro
una bicicletta uma bicicletta
una motocicletta uma motorizada/mota
un 4x4 um quatro por quatro
pompa per la bici
bomba de bicicleta
seggiolino per bambini cadeira de criança
casco
capacete
È questa la strada per ...?
Esta é a estrada para...?
(Per quanto) Posso parcheggiare qui?
(Quanto tempo) Posso estacionar aqui?
La (auto/motocicletta) si è rotta a...
(O carro/A moto) avariou-se em...
L’auto non parte.
(O carro) não pega.
Ho bisogno di un meccanico.
Preciso de um mecânico.
Ho avuto un incidente.
Tive um acidente.
Sono rimasto senza benzina.
Estou sem gasolina.
Ho una ruota a terra.
Tenho um furo no pneu.
Dov’è un distributore?
Onde há uma bomba da gasolina?
Il pieno, per favore.
Encha, por favor./Cheio, por favor.
Vorrei ... litri.
Ponha... litros.
benzina gasolina
diesel diesel
GPL gás
VIAGGIARE CON I BAMBINI
Ho bisogno di (un/una)...
Preciso de (um/uma)...
Avete (un/una)...?
Aqui tem (um/uma)...?
babysitter (che parli inglese)
babysitter (que fale ingles)
latte in polvere
leite em pó (para bebés)
menu per bambini
menu para crianças
pannolini (usa e getta)
fraldas (descartáveis)
seggiolino/seggiolone per bambini
caldeirinha para crianças
servizio di baby sitting
serviço de ama
stanza per cambiare i pannolini
sala para mudar o bebé
Le dispiace se allatto qui?
Importa-se que eu amamente aqui?
È consentito l’ingresso ai bambini?
É permitida a entrada a crianças?
GLOSSARIO
bagagem – deposito bagagli
bairro – quartiere di una
città
baixa – bassa
balneário – stazione
climatica, terme
bandarilha – banderilla
bandeirada – corsa a bordo
di un taxi
barcos rabelos –
imbarcazioni colorate
utilizzate un tempo sul Rio
Douro per trasportare le uve
dai vigneti
barragem – diga
beco – vicolo cieco
berrão, berrões (pl.) –
antico monumento in pietra
a forma di maiale, diffuso
soprattutto nella regione del
Trás-os-Montes e nei
territori spagnoli confinanti
bica – caffetteria
bicicleta-todo-terreno
(BTT) – mountain bike
bilhete diário/turístico –
biglietto giornaliero/turistico
caderneta – blocchetto di
biglietti ferroviari
câmara municipal –
municipio
cais fluvial – molo fluviale
caldas – sorgenti termali
caldeirada – zuppa di pesce
cantarinha – piccola brocca
in terracotta
Carnaval – carnevale
carreiras (CR) – autobus
di linea
cartão telefónico – scheda
telefonica
casa de abrigo – rifugio
(per esempio per il personale
o per i viaggiatori nei parchi
nazionali o naturali)
casa de banho – servizi
igienici (letteralmente,
bagno)
casa de fado – casa del
fado; locale (in genere un
caffè o un ristorante) dove si
va per ascoltare il fado
casa de hóspedes –
pensione, di solito con servizi
e docce in comune
casa de povo – casa
comune, casa popolare
casais – capanne
casinha – casetta
castelo – castello
castro – villaggio fortificato
in collina
cataplana – pesce cotto
al vapore nel recipiente
omonimo, simile alla paella
spagnola
CCI – Camping Card
International
celtíberos – discendenti
dei celti che arrivarono nella
Penisola Iberica intorno al
600 a.C.
centro de comércio –
centro commerciale
centro de saúde – clinica
medica a gestione statale
centros de acolhimento –
centro di accoglienza
chegada – arrivo (di
autobus, treni ecc.)
cidade – città
cidadela – cittadella,
fortezza
citânia – insediamento
celtico fortificato
claustro – chiostro
concelho – giunta,
amministrazione municipale
conta – conto (al ristorante)
correios – ufficio postale
cortes – antico parlamento
portoghese
couvert – coperto (al
ristorante)
CP – Caminhos de Ferro
Portugueses (ferrovie statali
portoghesi)
cromeleque – monumento
preistorico composto di
grandi pietre sistemate
verticalmente e disposte in
cerchio
cruz – croce
direita – destra; anche
abbreviato in D, dir oppure
Dta
distrito – distretto
dolmen – pietra tombale
neolitica (anta in
portoghese)
Dom, Dona – titolo onorifico
(signore, signora) usato
per rivolgersi ai sovrani,
alla nobiltà e ai proprietari
terrieri; oggi usato più
generalmente come forma di
cortesia molto formale
dormidas – cartello
indicante pensione o locanda
con disponibilità di letti
duplo – camera a due letti
elevador – ascensore o
funicolare
ementa – menu
encerrado – chiuso (per
esempio per lavori)
entrada – ingresso; al
ristorante, primo piatto
età delle scoperte – il
periodo durante il XV e il XVI
secolo quando i navigatori
portoghesi esplorarono
le coste dell’Africa e
individuarono le rotte per
l’India
espigueiros – granai in
pietra sopraelevati
guida linguistica G LO S S A R I O
abrigo – rifugio
açorda – zuppa a base di
pane
adegas – cantine
aluguer – in affitto
albergaria – locanda di
livello elevato
albufeira – bacino idrico,
laguna artificiale
aldeia – villaggio
alta – superiore
alta qualidade – autobus
veloci di lusso
anta – v. dolmen
armazém – deposito,
magazzino di stoccaggio
arrabalde – sobborghi,
periferia
arraial, arraiais (pl.) – festa
di strada
artesanato – artigianato
auto-estradas – autostrade
avenida – viale
aviação – aviazione
azulejo – piastrella
in ceramica dipinta,
solitamente in bianco e blu,
usata per decorare gli edifici
569
570 esplanada – terrazzo o
guida linguistica G LO S S A R io
lungomare
esquerda – sinistra;
abbreviato in E, esq oppure
Esqa
estação – stazione (di solito
ferroviaria)
estacionamento –
parcheggio
estalagem – locanda; più
costosa di una albergaria
estradas – strade statali
estradas nacionais –
strade statali principali,
a due corsie
expressos – comodi
autobus veloci per
trasferimenti fra grandi
centri urbani
fadista – cantante di fado
fado – genere musicale
tradizionale, dalle melodie
malinconiche
fechado – chiuso (per
il turno di riposo, il fine
settimana o le ferie)
feira – fiera
feijoada – fagiolata
férias – vacanze
festa – festa, festival
FICC – Fédération
Internationale de Camping et
de Caravanning
forcados – giovani che
affrontano un toro a mani
nude
fortaleza – fortezza
FPCC – Federação
Portuguesa de Campismo e
Caravanismo
freguesia – parrocchia
GNR – Guarda Nacional
Republicana (forza di polizia
in servizio nei paesi di
campagna dove non è
presente la polizia PSP)
gruta – grotta
guitarra – chitarra
hipermercado –
ipermercato
horários – orari
hospedaria – v. casa de
hóspedes
IC (intercidade) – treno
intercity
ICEP – Agência para o
Investimento e Comércio
Externo de Portugal,
organizzazione governativa
per il turismo e il commercio
IDD – International Direct
Dial
igreja – chiesa
igreja matriz – chiesa
parrocchiale
ilha – isola
infantário – asilo
IR (interregional) – treno
interregionale, abbastanza
veloce e con poche fermate
itinerário complementar
(IC) – strada secondaria
itinerário principal (IP)
– strada statale nella rete
stradale principale
jardim – giardino
jardim municipal – giardino
comunale
jardim público – giardino
pubblico
judiaria – quartiere ebraico,
ghetto
junta de turismo – v.
turismo
largo – piazzetta
latifúndios – latifondi,
grandi proprietà terriere
lavabo – gabinetto
lavandaria – lavanderia
lista – v. ementa
litoral – costiero, litoraneo
livraria – libreria
lisboetas – abitanti di
Lisbona
lugar – luogo, zona
forma allungata conficcata
verticalmente nel terreno
mercado municipal –
mercato comunale
mesa – tavolo
MFA – Movimento das
Forças Armadas, il gruppo
militare che guidò la
Rivoluzione dei Garofani del
1974
minimercado – negozio di
generi alimentari o piccolo
supermercato
miradouro – punto
panoramico, belvedere
Misericórdia – derivato da
Santa Casa da Misericórdia,
istituzione di carità fondata
nel XV secolo per dare
assistenza ai poveri e agli
ammalati; di solito indica un
antico edificio costruito da
tale organizzazione
moliceiro – tipiche
imbarcazioni dalla prua
alta e a basso pescaggio
utilizzate tradizionalmente
per raccogliere le alghe negli
estuari della Beira Litoral
mosteiro – monastero
mouraria – quartiere in
cui vennero segregati i
mori durante e dopo la
Reconquista cristiana
mudejar – in origine
indicava i musulmani
sottomessi al dominio
cristiano; oggi usato
anche come aggettivo per
descrivere la loro arte e la
loro architettura
museu – museo
mantas alentejanas –
mantelli di lana fatti a mano
manuelino – in arte
e architettura, stile
tardogotico-rinascimentale
molto elaborato affermatosi
durante il regno di Dom
Manuel I, nel XVI secolo
marranos - ‘nuovi cristiani’,
ovvero ebrei convertiti
durante l’Inquisizione
massada – piatto a base di
pasta
menir – menhir,
monumento tipico della
tarda Età Neolitica costituito
da un’enorme pietra di
paço – palazzo antico,
dimora signorile
paisagens protegidas –
aree paesaggistiche protette
parque de campismo –
campeggio
parque de merenda – area
picnic
parque infantil – parco
giochi per bambini
parque nacional – parco
nazionale
parque natural – parco
naturale
partida – partenza (di
autobus, treno, ecc.)
quarto de casal – camera
con letto matrimoniale
quarto individual – camera
singola
quarto particular, quarto
– camera in una casa privata
quinta – podere, tenuta
o villa di campagna;
nella regione vinicola del
Douro si riferisce spesso
a un’azienda agricola che
produce vino
rápidas – autobus regionali
veloci
R (regional) – treno
regionale lento
Reconquista – riconquista
della Penisola Iberica
da parte dei cristiani (in
Portogallo: 718-1249)
recreio infantil – parco
giochi infantile
rés do chão – piano terra
(abbreviato R/C)
reservas naturais – riserve
naturali
residencial, residenciais
(pl.) – pensione; un po’ più
costosa della pensão, di
solito viene servita anche la
prima colazione
retornados – rifugiati,
profughi di rientro dalle ex
colonie portoghesi
ribeiro – torrente, corso
d’acqua
rio – fiume
romaria – pellegrinaggio
religioso
rua – strada
sanitários – gabinetti
pubblici
sapataria – negozio di
calzature
saudade – malinconica
nostalgia
sé – cattedrale
selos – francobolli
sem chumbo – senza
piombo (benzina)
senhor – signore, uomo
senhora – signora, donna
senhora dona – donna
anziana (rispettoso)
serra – montagna, catena di
montagne
sfera armillare – strumento
astronomico utilizzato
dai primi navigatori per
orientarsi con le stelle; un
motivo decorativo molto
comune nell’architettura
manuelina e sulla sommità
dei pelourinhos
solar – maniero, castello,
residenza signorile di
campagna
tabacaria – tabaccheria con
rivendita di giornali
talha dourada – lavorazione
in legno dorato
tasca – taverna
termas – terme
terra fria – regione fredda
terra quente – regione
calda
torre de menagem –
torrione, fortezza, maschio
tourada – corrida
troco – resto
trocos – spiccioli
Turihab – abbreviazione
di Turismo Habitação,
associazione che promuove
la sistemazione presso
privati (in particolare nel
Portogallo settentrionale) in
casolari di campagna, edifici
storici e residenze signorili
turismo – ufficio turistico
vila – paesino
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guida linguistica G LO S S A R io
pastel de nata – dolce alla
crema
pastelaria – pasticceria
pauliteiro – ‘danzatore col
bastone’ tradizionale
pega – la seconda fase di un
combattimento contro i tori
pelourinho – gogna in pietra
(colonna infame), spesso
finemente scolpita; eretta
dal XIII al XVIII secolo come
simbolo di giustizia e talvolta
utilizzata per esporre i
criminali al pubblico ludibrio
pensão, pensões (pl.)
– pensione, guesthouse,
equivalente portoghese di un
B&B, anche se non sempre la
prima colazione è inclusa
percurso pedestre –
percorso pedonale
planalto – altopiano
pombal – colombaia,
piccionaia
portagem – strada a
pedaggio
posto de turismo – v.
turismo
pousada, Pousada de
Portugal – locanda, albergo
di livello elevato che fa parte
del programma statale
di accoglienza turistica
Pousada de Portugal;
spesso si tratta di un
castello, convento o palazzo
riadattato
pousada da juventude –
ostello della gioventù; spesso
con uso di cucina, sala
comune e talvolta camere
con bagno privato
praça – piazza
praça de touros – arena per
le corride
praia – spiaggia
PSP – Polícia de Segurança
Pública, corpo di polizia
locale
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LA NOSTRA STORIA
Un’auto vecchia e sgangherata, pochi dollari in tasca e tanta
voglia di avventura. Questo è tutto ciò di cui Tony e Maureen
Wheeler hanno avuto bisogno per il viaggio della loro vita –
Europa e Asia via terra, destinazione Australia. Hanno viaggiato
parecchi mesi, ma alla fine si sono seduti al tavolo della loro
cucina e hanno scritto e confezionato la loro prima guida di
viaggio, Across Asia on the Cheap. In una settimana ne avevano
vendute 1500 copie! Era il 1972, era nata Lonely Planet.
Oggi Lonely Planet ha uffici a Melbourne, Londra e Oakland, con più di seicento persone
tra staff e autori, e ha partner in diverse nazioni, tra cui, in Europa, Italia, Francia, Germania e
Spagna. Alla base del lavoro di tutti c’è ancora la convinzione di Tony che ‘una grande guida deve
fare tre cose: informare, educare e divertire’.
I NOSTRI AUTORI
Regis St Louis
Autore coordinatore, Lisbona e dintorni L’ammirazione di Regis per il Portogallo è iniziata anni fa, durante un magico viaggio attraverso il quartiere
dell’Alfama, a Lisbona. Da allora ci è tornato più volte, per ascoltare il fado,
mangiare pesce ed esplorare la costa. Nel corso del suo ultimo viaggio ha
festeggiato il santo preferito di Lisbona nella Festa de Santo António, esplorato splendide spiagge nel Parque Natural da Arrábida e divorato decisamente troppi pastéis de nata (anche sei in un giorno – oops). Regis ha scritto due delle precedenti edizioni di Portogallo, tra le 30 guide di cui si è occupato per Lonely Planet, oltre ad
articoli per LA Times e Chicago Tribune, tra altre pubblicazioni. Vive a Brooklyn, New York.
Per altre notizie su Regis:
lonelyplanet.com/members/regisstlouis
Kate Armstrong
Algarve, Alentejo Visitatrice fedele del Portogallo, Kate l’ha percorso per la
prima volta più di 20 anni fa, zaino in spalla. Si è innamorata della campagna
dell’Alentejo, della cucina di pesce dell’Algarve e dell’ospitalità portoghese.
Stregata dalla lingua del fado, ci è tornata più tardi per studiare il portoghese. Per questa edizione Kate ha percorso la costa occidentale, fatto trekking
sulla Via Algarviana, e consumato chili di dolci. Kate ha contribuito alla realizzazione delle guide Lonely Planet dedicate ad Africa, Grecia e Sud America. Scrive regolarmente per giornali australiani – v. www.katearmstrong.com.au.
Per altre notizie su Kate:
lonelyplanet/members/kate_armstrong
Gregor Clark
Estremadura e Ribatejo, Beiras, Trás-os-Montes Da quando ha visitato il Portogallo la prima volta, nel 1986, Gregor Clark ha amato quella sensazione da
fine-del-mondo, la sua gente dal cuore gentile, i suoi azulejos e la sua gustosa
cucina a base di pesce e vino. Poliglotta e laureato in lingue romanze, Gregor
ha contribuito alle guide Lonely Planet dedicate a Italia e Brasile. L’esperienza
preferita da lui vissuta durante le ricerche svolte per questa guida è stata una
lezione improvvisata della lingua mirandês, quasi estinta, da parte di alcuni anziani su una panchina in un parco, al tramonto, nel Trás-os-Montes.
Per altre notizie su Gregor:
lonelyplanet.com/members/gregorclark
Adam Skolnick
Porto e Douro, Minho Adam Skolnick scrive di viaggi, cultura, salute e
ambiente, per Lonely Planet, Men’s Health, Outside e Travel & Leisure. Ha
viaggiato e lavorato in 40 paese di sei continenti e collaborato come autore
o coautore ad altre 10 guide Lonely Planet. Nel corso di quest’ultima esperienza ha fatto di Porto la sua seconda casa, vivendo proprio come un abitante della Ribeira per poi spostarsi con una serie di brevi viaggi attraverso
il nord. Potete saperne di più del suo lavoro su www.adamskolnick.com. La sua webserie
Aspiring è online su www.youtube.com/user/TheHoldingpattern.
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© Lonely Planet Publications Per agevolarne l’utilizzo, questo capitolo non ha restrizioni
digitali. In cambio pensiamo che sia giusto chiedere che sia utilizzato esclusivamente a scopi
personali e non commerciali. In altre parole, per favore non caricare questo capitolo su siti di
peer-to-peer, non inviarlo via email a tutti quelli che conosci e non rivenderlo. Guarda i termini
e le condizioni sul nostro sito per leggere la formula estesa di quanto detto sopra.