Capire il Portogallo
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Capire il Portogallo
© Lonely Planet Publications Capire il Portogallo PORTOGALLO OGGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482 Lo sguardo su una nazione al bivio, oltre a libri, film e musica imprescindibili per immergersi in profondità nello spirito del Portogallo. STORIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 484 Conquistatori e re, demagoghi e visionari, disastri naturali e colpi di stato: la storia del Portogallo è tutt’altro che banale... RELIGIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 501 La terribile Inquisizione, le società segrete e il grande mistero di Fátima sono capitoli dell’affascinante saga religiosa portoghese. ARTI E ARCHITETTURA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 506 Il Portogallo vanta esempi di arte rupestre risalenti a 10.000 anni fa, stupefacenti cattedrali in stile manuelino, capolavori dell’avanguardia contemporanea, oltre a opere di fama mondiale di artigiani, pittori e poeti. I PRODOTTI DELLA TERRA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 521 Alcuni Presìdi e comunità del cibo in Portogallo. SAUDADE: IL BLUES PORTOGHESE. . . . . . . . . . . 525 La celebre malinconia nostalgica così difficile da tradurre ha influenzato profondamente il cinema, la musica e la letteratura portoghesi, nonché la stessa identità nazionale. SPORT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 530 La passione per il calcio è molto radicata in Portogallo, paese da cui provengono alcuni dei più grandi calciatori del mondo. Anche la corrida, quella in stile portoghese, ha il suo pubblico di appassionati. popolazione per kmq 482 PORTOGALLO ITALIA REGNO UNITO ≈ 30 abitanti Portogallo oggi »»Popolazione: 10,7 milioni »»Tasso di disoccupazione: 9,6% »»Punto più elevato del Portogallo continentale: Torre (1993 m) »»La più ampia comunità portoghese al di fuori di Lisbona: Parigi »»Persone che parlano portoghese nel mondo: 260 milioni In un piccolo villaggio battuto dal vento nell’estremità settentrionale del Portogallo, greggi di capre brucano tranquillamente lungo strade polverose, mentre anziane vedove in abito nero presidiano la piazza del paese sullo sfondo di un castello medievale. Sulle colline crescono le stesse vigne piantate probabilmente dai fenici, secoli prima dell’arrivo dei romani. L’ultima novità che elettrizza la vita del villaggio è l’annuale, imminente Festa de São João, quando la gente del posto decorerà di fiori le statue dei santi cattolici e le porterà in processione lungo le vie, proseguendo poi i festeggiamenti al luna park allestito per l’occasione. Nel frattempo, in una città a poche centinaia di chilometri di distanza, un gruppo di giovani si è dato appuntamento per l’inaugurazione di un nuovo spazio artistico. Drink e nuove conoscenze sono il programma della serata, che si concluderà con un dance party nel bar della galleria. Ma dopo un frenetico scambio di sms il gruppo decide di spostarsi in riva al mare, per una cena in un locale di tendenza in vetro e acciaio sospeso sulle onde che si infrangono sugli scogli. Poi, verso l’una di notte, si trasferiranno tutti nella discoteca più in del momento, dove un DJ di Los Angeles dirige le danze. L’antico impero navale portoghese si è trasformato in un paese di grandi contraddizioni, in bilico tra passato e futuro, tradizioni immemori e modernizzazione – un conflitto che si esprime secondo modalità e in contesti differenti. Tutti i portoghesi, ciascuno a modo suo, vi prendono parte, indipendentemente dall’età, dalla condizione socioeconomica o dall’ideologia. I villaggi tradizionali sono il miglior esempio di questo contrasto, dal momento che le giovani generazioni – in cerca di un’istruzione migliore, di un posto di lavoro o semplicemente di uno stile di vita Leggere Al cinema Ascoltare (António Lobo Antunes; Einaudi, Torino 1999) La vita sotto Salazar. »» Memoriale del convento (José Saramago; Feltrinelli, Milano 2010) »» Il libro dell’inquietudine (Fernando Pessoa; Newton Compton, Roma 2010) Una lettera d’amore di Wim Wenders a Lisbona. »» Le lettere da Fontainhas (1994-2006) La trilogia di Pedro Costa ambientata a Lisbona. »» Capitani d’aprile (2000) La Rivoluzione dei Garofani del 1974. L’ipnotico album di fado della leggendaria Mariza. »» Art of Amália (1998) La compilation di una delle più grandi autrici di fado. »» Re-Definições (2004) Album dell’artista hip-hop Da Weasel. »» Il manuale degli inquisitori »» Lisbon Story (1995) »» Fado em Mim (2002) occupazione su 100 abitanti in Portogallo 60 30 Servizi Industrie 10 Agricoltura 483 85 sono cattolici 9 professano altre religioni 4 non professano alcuna religione 2 sono cristiani non cattolici più al passo con i tempi – lasciano i piccoli paesi dove sono nate e cresciute e si trasferiscono nelle città. Ma anche le città sono soggette a mutamenti demografici. I giovani, dinamici e in carriera, preferiscono la periferia, lasciando il centro, vecchio e degradato, alle generazioni dei loro genitori e ai turisti. Interi quartieri attraversano una vera e propria rinascita culturale, con l’apertura di negozi, gallerie d’arte, ristoranti e bar, che portano nuova vitalità. Anche l’economia del paese ha dovuto affrontare sfide simili, tra modernizzazione del sistema e salvaguardia del welfare. Dopo anni di crescita sostenuta a seguito dell’adesione all’Unione Europea (1986). la crisi finanziaria mondiale ha contribuito negli ultimi anni a far salire il deficit a livelli allarmanti. All’inizio del 2011, di fronte alle pressanti richieste dell’Unione Europea che temeva un irrimediabile peggioramento dei conti, il governo minoritario del socialista José Sócrates ha proposto un piano di austerità che è stato però bocciato dalle opposizioni, con conseguenti dimissioni del primo ministro e nuove elezioni in vista. Intanto la crescita è stagnante (0,3% nel 2010) e il tasso di disoccupazione ufficiale è salito oltre il 10%. Su altri fronti il paese è proiettato nel futuro. Negli ultimi dieci anni il Portogallo ha compiuto considerevoli investimenti nell’energia rinnovabile. Possiede alcuni degli impianti per l’energia solare ed eolica più grandi del mondo e ha costruito una centrale sperimentale per lo sfruttamento dell’energia generata dal moto ondoso. Più dibattuta è invece la questione delle centrali idroelettriche, che forniscono importanti quantitativi di energia ma, con le loro dighe, implicano l’allagamento di vaste distese di terreno (è in progetto la costruzione di nove dighe entro la fine del 2020), riportando il discorso ancora una volta sul contrasto tra vecchio e nuovo. Passi falsi »» Pensare che il couvert (pane, formaggio, olive) sia gratis. Qualsiasi cosa consumiate – ordinata o meno – vi verrà messa in conto. »» Dire “hello” quando si entra in un negozio, un ristorante o avvicinandosi alla bancarella di un mercato: dite piuttosto ‘bom dia’ (buongiorno), ‘boa tarde’ (buon pomeriggio) e ‘boa noite’ (buonanotte). »» Credere che il Portogallo sia un’altra versione della Spagna. Storia, cibo, lingua, musica e feste sono molto diverse. Dite ‘obrigado’ (o ‘obrigada’ se siete una donna) – non gracias! PIL (% della popolazione) Il Portogallo ha un PIL di €178 miliardi, il più basso pro capite (€16.600) dell’Europa occidentale, ma ottiene solitamente elevati piazzamenti nelle statistiche sulla qualità della vita. Saluti »» Nel salutare le persone e dicendo adeus, le donne ricevono due baci – uno per ogni guancia (iniziate dalla vostra guancia sinistra, la destra della donna). Gli uomini in genere si stringono la mano. In affari, una stretta di mano è comune con e tra donne. 484 Storia La parola Portogallo deriva da Portus Cale, nome attribuito dai romani a una città che sorgeva nei pressi dell’attuale Porto. Il termine si trasformò in Portucale durante la dominazione dei visigoti, ampliando il suo significato. Questa piccola nazione ai confini estremi dell’Europa è stata negli ultimi 3000 anni mira di una lunga serie di conquistatori e di principi stranieri. Le tracce più antiche della presenza umana si ritrovano in incisioni rupestri che risalgono a 30.000 anni fa; ancora più suggestivi sono i megaliti e gli altri misteriosi monumenti lasciati da popoli sconosciuti dopo il 5000 a.C. Più tardi, furono i celti a inoltrarsi nella Penisola Iberica, fondando villaggi fortificati e mescolandosi ai commercianti fenici attorno al 700 a.C. Vennero poi i romani, che costruirono strade e ponti, coltivarono i vigneti e introdussero la tecnica della salatura e dell’essicazione del pesce, pratiche di conservazione ancora oggi utilizzate. Dopo sei secoli l’impero crollò e nel 500 d.C. i visigoti convertiti al cristianesimo, insieme ad altre tribù, conquistarono la regione. In seguito sopraggiunsero i mori, navigando dal Nord Africa attorno al 700 d.C. Portarono alberi di limoni e altri tipi di colture, istituirono scuole e stabilirono un regime di pace che durò per secoli. Nel XII secolo incominciò la riconquista cristiana, con l’avanzata dei crociati che dietro le bandiere della fede religiosa posero fine alla dominazione dei mori. Il primo re cristiano di Portogallo salì sul trono nel 1139. I sovrani successivi respinsero la minaccia spagnola, fondarono la prima università, strinsero un’importante alleanza con l’Inghilterra e consolidarono gli attuali confini nazionali. Nel XV secolo, il Portogallo rivolse il suo sguardo al mare. L’epico viaggio di Vasco da Gama in India nel 1497 aprì l’era delle scoperte. Ulteriori viaggi e grandi ricchezze seguirono quando i portoghesi raggiunsero l’attuale Brasile, le Filippine, la Cina, il Giappone e altri territori. Questa politica di forte espansionismo finì per provocare il collasso del paese e nel 1580 la Spagna riuscì a impossessarsi del trono portoghese. Il dominio spagnolo durò fino a metà del XVII secolo, quando una rivolta nazionalista permise al paese di riconquistare l’indipendenza. CRONOLOGIA 18.000 a.C. 5000 a.C. Gli antenati degli iberi lasciano il segno del loro passaggio con le incisioni rupestri dell’Alto Douro e le pitture dell’Alentejo,risalenti al Paleolitico. Nella bassa valle del Rio Tejo misteriosi popoli neolitici creano insediamenti fortificati. Restano stupefacenti monumenti in pietra, tra cui i megaliti nei dintorni di Évora, nell’attuale Alentejo. 485 Storia del Portogallo di José H. Saraiva (Bruno Mondadori, Milano 2007) è una monografia dedicata al Portogallo, che abbraccia un arco di tempo che va dai primi insediamenti preistorici nel paese fino ai tumultuosi avvenimenti politici degli anni ’90. IL MISTERO DEGLI UOMINI DI NEANDERTHAL Gli scienziati non hanno ancora trovato una tesi condivisa sul destino degli uomini di Neanderthal – una specie forte e robusta capace di utilizzare il fuoco, costruire utensili di pietra e seppellire i propri morti, che possedeva un volume cerebrale doppio rispetto ai moderni esseri umani. La teoria più diffusa è che gli uomini di Neanderthal siano stati sterminati dall’Homo Sapiens in una sorta di genocidio. Un’altra ipotesi sostiene che il Neanderthal e il Sapiens si sarebbero mescolati dando origine a una razza ibrida. Questa teoria, meno diffusa, vide crescere il proprio credito quando, nel 1999, alcuni archeologi portoghesi portarono alla luce, poco a nord di Lisbona, il primo scheletro completo del Paleolitico mai scoperto nella Penisola Iberica. Il team, sotto la guida di João Zilhão, direttore dell’Instituto Português de Arqueologia, scoprì, in quella che era senza alcun dubbio una sepoltura rituale, i resti risalenti a 25.000 anni fa di un giovane ragazzo che presentava tratti sia dei primi ominidi (mento e denti pronunciati) sia degli uomini di Neanderthal (arti robusti). Alcuni ritengono che la relazione tra le due razze, durata migliaia di anni, fu quindi pacifica, e che alcune caratteristiche dei Neanderthal siano entrate a far parte del patrimonio genetico dell’uomo moderno. 700 a.C. 197 a.C. 60 a.C. Attraverso i Pirenei si diffondono nella Penisola Iberica i celti, con famiglie e greggi. Si insediano in villaggi fortificati chiamati castros e si mescolano alle tribù locali. Dopo la vittoria su Cartagine nella seconda guerra punica, i romani invadono l’Iberia, espandendosi verso ovest ma incontrando la fiera resistenza da parte delle tribù locali, lusitani compresi. I romani cancellano ogni traccia dell’indipendenza lusitana e stabiliscono un’importante capitale e centro commerciale a Olisipo (Lisbona), nome risalente al suo mitico padre fondatore, Ulisse. Storia Nel XVIII secolo, il Marquês de Pombal, incarnando gli ideali illuministici, abolì la schiavitù, modernizzò lo stato e avviò la ricostruzione resa necessaria dal devastante terremoto del 1755. Nel 1800 il Portogallo fu costretto alla guerra con la Francia napoleonica: quando le truppe di Bonaparte invasero il paese, la famiglia reale si rifugiò in Brasile. Questioni legate alla successione al trono turbarono i primi anni del XVIII secolo. Nel 1900, l’industrializzazione portò enormi cambiamenti nel paese e la popolazione cominciò a rivendicare maggiore equità sociale. Il re divenne bersaglio del malcontento e fu assassinato nel 1908. Il Portogallo divenne infine una repubblica nel 1910. Seguirono anni di tumulti, finché nel 1926 salì al potere la figura dittatorale di António de Oliveira Salazar. Appoggiato dalla polizia, il suo regime repressivo durò fino agli anni ’70. Il colpo di stato militare del 1974 mise fine alla dittatura. Gli anni ’70 e ’80 furono tempi di instabilità per il paese, con un governo poco efficace e molte difficoltà economiche. Negli anni ’90, con l’adesione all’Unione Europea, si aprì finalmente la strada verso una stabile prosperità. La prima decade del XXI secolo ha visto però il Portogallo rallentare progressivamente la propria crescita, una tendenza aggravatasi nel 2008 a causa della crisi finanziaria mondiale, tanto che si stanno valutando misure straordinarie per contenere il deficit che mette a rischio la tenuta finanziaria del paese. Il Portogallo ha peraltro investito fortemente sulle energie rinnovabili, divenendo una paese leader nel campo dell’energia eolica, solare e idroelettrica. I primi insediamenti 486 Storia I primi insediamenti Siti preistorici »»Vila Nova de Foz Côa, Minho »»Citânia de Briteiros, Minho »»Cromeleque dos Almendres, Alentejo »»Gruta do Escoural, Alentejo »»Anta Grande do Zambujeiro, Alentejo »»Cromeleque do Xerez, Alentejo Le prime tracce di presenza umana nella Penisola Iberica, tra le più antiche d’Europa, risalgono a molti millenni fa. Gli ominidi vagavano per questi territori già prima del 200.000 a.C. Nell’era paleolitica, gli antenati dei portoghesi lasciarono tracce della loro esistenza con fantastiche incisioni rupestri all’aperto vicino a Vila Nova de Foz Côa nella regione dell’Alto Douro (p401) – risalgono a circa 30.000 anni fa e furono scoperte per caso nel 1992 durante un sopralluogo per il progetto di costruzione di una diga. Altre interessanti tracce di questa ancestrale abilità artistica dell’uomo si trovano nell’Alentejo, nella Gruta do Escoural, i cui disegni di animali ed esseri umani risalgono al 15.000 a.C. circa. L’Homo Sapiens non era però solo, sulla scena. In alcune regioni dell’Europa, tra cui quella che attualmente corrisponde al Portogallo, per circa 10.000 anni convisse infatti con l’uomo di Neanderthal, della cui esistenza sono state rinvenute tracce nella Penisola Iberica. Gli uomini di Neanderthal non furono che i primi di una lunga serie di abitanti ad apparire (e poi a scomparire) da queste parti. Nel primo millennio a.C. iniziò la penetrazione dei celti, che nel 700 a.C si stabilirono nel Portogallo settentrionale e in quello occidentale. Sorsero decine di citânias (villaggi fortificati), come la formidabile Citânia de Briteiros (p422). Più a sud, i mercanti fenici, seguiti da greci e cartaginesi, fondarono stazioni commerciali sulle coste, mentre nell’interno si diedero allo sfruttamento metallifero. Quando nel 210 a.C. i romani giunsero nel Portogallo meridionale, si aspettavano una rapida conquista. Ma non avevano tenuto conto della resistenza dei lusitani, una tribù guerriera celtica stanziata tra il Rio Tejo e il Rio Douro che resistette ferocemente per mezzo secolo. Incapaci di soggiogarli, i romani decisero infine di negoziare la pace con il loro condottiero, Viriato. In realtà l’offerta di pace era un tranello e alcuni IL FIUME DELL’OBLIO Quando i soldati romani raggiunsero il Rio Lima nel 137 a.C., erano convinti di trovarsi sulle sponde del Lete, il mitico fiume dell’oblio dal quale nessun uomo può tornare. Incapace di persuadere i suoi uomini ad attraversare queste acque, il generale romano Decimo Giunio Bruto guadò da solo il fiume. Una volta giunto sull’altra sponda chiamò i soldati uno per uno, gridando i loro nomi. Sorpresi dal fatto che il comandante non avesse perso la memoria, lo seguirono e continuarono nella loro campagna. Bruto, che dopo la morte di Viriato portò le legioni romane alla conquista della Penisola Iberica, fu in seguito nominato proconsole della Lusitania. 100 d.C. 400 711 I romani costruiscono strade, ponti e altre opere pubbliche. Coltivano i vigneti, insegnano ai lusitani come conservare ed essiccare il pesce e concedono alle comunità locali molta autonomia. Al crollo dell’impero romano, il Portogallo viene invaso dai suebi, popolazioni contadine della regione dell’Elba che si insediano nella zona dell’odierna Porto, e dai visigoti, che conquistano il paese nel 469. Il re visigoto Witiza viene assassinato. Il figlio Agila chiama in soccorso i mori dal Nord Africa, che stabiliscono la pace e si insediano stabilmente nel paese. Mori e cristiani Il vuoto lasciato dai romani fu colmato dall’arrivo dal nord di popolazioni ‘barbare’ come vandali, alani, visigoti e suebi che si espansero nella Penisola Iberica dopo aver valicato i Pirenei. A prevalere fu infine nel 469 la tribù dei visigoti, di fede cristiana ariana. I conflitti interni alla comunità visigota spianarono però la strada alla penetrazione dei mori, chiamati in soccorso da una delle fazioni visigote in lotta per il potere. Nel 711 sbarcò dal Nord Africa un esercito musulmano che occupò rapidamente ampi tratti della costa meridionale. Sotto il dominio dei mori, che stabilirono la loro capitale a Shelb (l’odierna Silves), i portoghesi del sud conobbero un periodo di pace e prosperità economica. I nuovi signori, infatti, si dimostrarono tolleranti sia con gli ebrei sia con i cristiani. I piccoli proprietari terrieri cristiani, chiamati mozarabi, non furono privati dei loro possedimenti, ma anzi incoraggiati a sperimentare nuove colture, tra cui quelle degli agrumi e del riso, e innovative tecniche di produzione. Parole arabe come alface (lattuga) e arroz (riso), andarono ad arricchire il lessico, insieme a decine di toponimi, tra cui Fátima, Silves e Algarve – quest’ultimo deriva dal termine arabo el-gharb, che significa ‘ovest’. Anche la cucina locale si arricchì di influenze moresche, in particolare per quanto riguarda la pasticceria. Nel nord del paese nel frattempo cominciò a prendere forza la riscossa delle forze cristiane, che nell’868 riuscirono a occupare Porto. Ma fu solo nell’XI secolo che la cosiddetta Reconquista iniziò a ottenere risultati significativi. Nel 1064 fu conquistata Coimbra e nel 1085 Afonso VI inflisse un duro colpo ai mori impadronendosi addirittura della città spagnola di Toledo, la loro capitale. Si narra inoltre che Afonso ottenne Siviglia vincendo una partita a scacchi con l’emiro della città. L’anno seguente tuttavia gli uomini di Afonso 487 Siti romani »»Conimbriga, Beiras »»Milreu, Algarve »»Templo Romano, Évora, Alentejo »»Termas Romanas, Évora, Alentejo »»Museu do Teatro Romano, Lisbona »»Núcleo Arqueológico, Lisbona »»Cidade de Ammaia, Alentejo »»Cromeleque do Xerez, Alentejo 800 1147 1242 La Penisola Iberica prospera sotto il governo della tollerante dinastia omayyade. I califfi introducono l’irrigazione e nuove colture (tra cui l’arancio e il riso) e costruiscono scuole. Al termine di una lunga campagna di riconquista, i cristiani sconfiggono i mori. Afonso Henriques espugna Lisbona e si autoproclama primo re del Portogallo. Gli ultimi mori vengono cacciati dopo la battaglia di Tavira. Durante il regno di Dom Dinis, si definiscono i confini con la Castiglia. Lungo la frontiera sono erette 50 fortezze. Storia M ori e cristiani agenti romani, proponendosi come intermediari, avvelenarono Viriato, dopo la cui morte (nel 139 a.C.) la resistenza dei lusitani fu infine domata. Per uno sguardo vivido sul Portogallo romano niente è meglio del sito di Conimbriga (p309), vicino a Coimbra, o delle rovine del cosiddetto Tempio di Diana (p202), a Évora. Nel V secolo l’impero romano infine collassò, dopo un dominio sulla regione durato 600 anni che aveva lasciato in eredità strade e ponti, ma anche la coltura del grano, dell’orzo, delle olive e della vite, le grandi tenute chiamati latifúndios (che ancora oggi caratterizzano l’Alentejo), un sistema giuridico consolidato e soprattutto la lingua, chiaramente neolatina. Di fatto poche altre invasioni si dimostrarono così utili nella storia del Portogallo. 488 ALLEANZA Storia L’ epoca della casa di B orgogna Il Trattato di Windsor (1386), che stabilì un patto di mutua assistenza tra Portogallo e Inghilterra, è solitamente ritenuto la più antica alleanza tuttora in vigore. furono sconfitti dagli Almoravidi, una dinastia di berberi provenienti dal Sahara, di stretta osservanza musulmana, accorsi dal Marocco per soccorrere l’emiro. Afonso lanciò quindi un appello alle potenze europee affinché lo affiancassero nella crociata contro gli ‘infedeli’. Grazie al sostegno di Enrico di Borgogna e di altri sovrani, Afonso poté in effetti muovere i passi decisivi verso la vittoria, ma il conflitto durò ancora alcune generazioni. Nel 1139 Afonso Henriques (nipote di Afonso VI) sconfisse i mori a Ourique (nell’Alentejo) e si autoproclamò Dom – re del Portogallo. Il titolo fu poi riconosciuto dal papa nel 1179 in cambio di un tributo. Nel frattempo il sovrano aveva sottratto ai mori anche Santarém e Lisbona. Nel 1185, alla morte di Afonso Henriques, il confine portoghese correva lungo il corso del Rio Tejo, ma ci sarebbe voluto ancora un secolo prima che i mori fossero espulsi anche dalle regioni meridionali del paese. L’epoca della casa di Borgogna Nell’epoca della Reconquista gli abitanti della regione dovettero sopportare le conseguenze delle guerre e dei relativi disordini, ma sulla scia delle vittorie cristiane arrivarono anche nuovi dominatori. La Chiesa e il clero benestante entrarono in possesso della maggior parte delle terre, affiancati dall’aristocrazia. Libera soltanto di nome, la maggioranza della popolazione, sottomessa a una classe di facoltosi possidenti, godeva di pochi diritti. Il primo passo verso una forma di governo democratico fu l’istituzione delle cosiddette cortes, un’assemblea di nobili e prelati che si riunì per la prima volta nel 1211 a Coimbra, allora capitale (sei anni dopo il privilegio andò a Lisbona). Ad Afonso III (regno 1248-79) va riconosciuto il merito di aver contrastato il potere della Chiesa, ma fu il figlio Dinis (regno 12791325), a imprimere realmente una svolta al paese. Uomo colto e lungimirante, avocò a sé il controllo del sistema giudiziario, avviò programmi di graduale rimboschimento e incoraggiò lo sviluppo delle attività commerciali. Sciolse il potente e pericoloso Ordine dei Templari, ricostituendolo più tardi con il nome di Ordine di Cristo (v. lettura p289). Si interessò di musica, arte e istruzione e nel 1290 fondò a Lisbona un’università che in seguito sarebbe stata trasferita a Coimbra (p301). Dom Dinis dette inoltre prova di grande lungimiranza rafforzando il sistema difensivo del paese. Fece costruire o restaurare una cinquantina di fortezze lungo il confine orientale con la Castiglia e nel 1308 firmò un patto di amicizia con l’Inghilterra, ponendo le basi di un’alleanza destinata a durare per lungo tempo. 1348 1385 1411 Giunge nel paese la peste nera (probabilmente a bordo delle navi che attraccavano a Porto e Lisbona), che, come in altre regioni d’Europa, semina devastazione, uccidendo una persona su tre. I matrimoni tra le famiglie reali castigliana e portoghese generano complicazioni dinastiche. Giovanni I di Castiglia invade il paese, ma i portoghesi, con l’aiuto degli inglesi, lo sconfiggono ad Aljubarrota. Il nuovo re Dom João celebra la vittoria di Aljubarrota facendo costruire uno splendido monastero. Per assicurarsi l’alleanza degli inglesi, che durerà per secoli, João sposa la figlia di Giovanni di Gaunt. COLOMBO 489 Il re João II finanziò i viaggi di Vasco da Gama e di altri esploratori, ma respinse la proposta di Cristoforo Colombo. Il navigatore italiano si era infatti rivolto alla corona portoghese nel 1485, prima che alla Spagna. L’epoca delle scoperte Il raggiungimento dell’indipendenza e l’appoggio dei propri figli spinse João verso nuove avventure militari. Il Marocco fu il suo primo obiettivo e nel 1415 Ceuta cadde sotto il suo controllo senza opporre seria resistenza. Questo episodio segnò una svolta decisiva nella storia portoghese, il primo passo verso l’epoca d’oro. Fu Henrique, il terzo figlio di João, a incarnare meglio di chiunque altro lo spirito dell’epoca, caratterizzato da un entusiasmo simile a quello che aveva animato i crociati, unito all’ambizione militare e alla sete di ricchezze. Grazie al sostegno di Henrique fu possibile organizzare una serie di esplorazioni e viaggi per mare che avrebbero trasformato il piccolo regno in una grande potenza imperiale. 1415 1419 1443 Il terzo figlio di Dom João, il principe Henrique il Navigatore, sostiene il padre nella conquista di Ceuta, in Nord Africa, dando così il via all’espansione coloniale del Portogallo, che si avvarrà di un’innovativa imbarcazione leggera e veloce, la caravella. I portoghesi scoprono Madeira. Seguono altre scoperte, tra cui le Azzorre nel 1427 e Capo Verde nel 1460. Gli esploratori si spingono fino alle coste occidentali dell’Africa. Gli esploratori conducono in Portogallo i primi schiavi africani; sarà l’inizio della lunga e tragica era della tratta degli schiavi, che dall’Europa si diffonderà in tutto il mondo. Storia L’ epoca delle scoperte Le preoccupazioni di Dinis si dimostrarono fondate. Sessant’anni dopo la sua morte infatti il Portogallo entrò in guerra con la Castiglia. Il re Fernando I fece la sua parte nel provocare lo scontro, conducendo un pericoloso gioco di alleanze sia con la Castiglia sia con l’Inghilterra. A entrambi i sovrani di queste nazioni aveva promesso la mano della figlia Beatriz, che alla fine sposò Giovanni I di Castiglia, ipotecando così il futuro del Portogallo. Alla morte di Fernando nel 1383, salì al trono la moglie Leonor Teles, anch’essa legata alla Spagna poiché da lungo tempo si accompagnava a un amante galiziano. Le classi mercantili appoggiavano però la successione di un candidato portoghese meno compromesso con il potente vicino, e la scelta cadde su João, fratello illegittimo di Fernando. João fece assassinare l’amante di Leonor, che fuggì in Castiglia. L’omicidio diede ai castigliani il pretesto per invadere il Portogallo. La battaglia decisiva fu combattuta nel 1385, quando João affrontò il potente esercito castigliano ad Aljubarrota. Le probabilità di successo, pur con il valoroso condestável Nuno Álvares Pereira (fatto santo nel 2009 da papa Benedetto XVI) al comando dell’esercito portoghese e il supporto di uno squadrone di arcieri inglesi, sembravano assai scarse. João fece voto di costruire un monastero in caso di vittoria. Nuno Álvares Pereira riuscì ad attirare la cavalleria spagnola in un luogo dove aveva scarse possibilità di manovra e divenne facile bersaglio per i soldati portoghesi. In poche ore gli spagnoli furono decimati e costretti alla ritirata. La vittoria di Aljubarrota sancì l’indipendenza del Portogallo e João mantenne il suo voto facendo costruire lo splendido Mosteiro de Santa Maria da Vitória (noto come Mosteiro da Batalha; v. p273). Questa vittoria suggellò anche l’alleanza tra Portogallo e Inghilterra e João sposò la figlia di Giovanni di Gaunt. La pace con la Castiglia fu infine siglata nel 1411. 490 Storia L’ epoca delle scoperte L’avvenimento più importante si verificò nel 1497, sotto il regno di Manuel I, quando Vasco da Gama raggiunse l’India meridionale. Grazie all’oro e agli schiavi provenienti dall’Africa e alle spezie che giungevano dall’Oriente, il Portogallo accumulò in breve tempo enormi ricchezze. In seguito a queste scoperte e agli ingenti introiti che ne derivavano, Manuel I ordinò la costruzione di una serie di magnifici monumenti celebrativi. Il più strabiliante fu il sontuoso Mosteiro dos Jerónimos di Belém (p58), dove in seguito il re stesso fu sepolto. Pochi anni prima, nel 1496, l’economia portoghese aveva beneficiato del grande impulso fornito dai circa 150.000 ebrei che con le loro ricchezze si erano stabiliti nel paese in seguito all’espulsione dalla Spagna. Anche la Spagna, tuttavia, verso la fine del XV secolo, fu trascinata dall’inarrestabile brama per le conquiste d’oltremare, e ben presto i due imperi si trovarono a confrontarsi in accese dispute territoriali. La ‘scoperta’ dell’America nel 1492 da parte di Cristoforo Colombo per conto della Spagna non fece che accrescere i sentimenti di invidia e rivalità. A 1494 1497 1497 La corsa all’espansione coloniale vede scontrarsi Spagna e Portogallo. Il Trattato di Tordesillas stabilisce una linea di demarcazione 370 leghe a ovest di Capo Verde. In seguito alle pressioni della Chiesa cattolica, Dom Manuel I espelle dal paese i mercanti ebrei. Coloro che rimangono si convertono a forza o vengono perseguitati. Nel 1536 nasce l’Inquisizione. Ripercorrendo le orme di Bartolomeo Diaz attorno al Capo di Buona Speranza, Vasco da Gama raggiunge l’India. I commerci con l’Oriente cominciano a colmare di ricchezze la corona portoghese. 491 1519 Fernão Magalhães (Ferdinando Magellano) parte per il suo viaggio intorno al mondo. Viene ucciso nelle Filippine, ma una delle sue navi riesce a tornare in Portogallo. 1572 1578 Luís Vaz de Camões scrive Os Lusiados, poema epico che celebra il viaggio di Vasco da Gama. Morto povero e incompreso, solo più tardi sarà riconosciuto come una delle principali figure letterarie portoghesi. Il re Sebastião invade il Marocco. La spedizione termina con la disastrosa battaglia di Alcácer-Quibir e la morte di Sebastião e di molti nobili. L’assenza di eredi getta il paese nello scompiglio. Storia L’ epoca delle scoperte questa contesa pose fine il Trattato di Tordesillas, stipulato nel 1494 su sollecitazione del papa, con il quale il mondo fu diviso fra le due grandi potenze da una linea di 370 leghe (1770 km) tracciata a ovest di Capo Verde. Al Portogallo spettavano le terre a est di questa linea, compreso quindi il Brasile, che fu ufficialmente rivendicato nel 1500. La rivalità spinse molti esploratori a tentare la circumnavigazione del globo. Nel 1519 il navigatore portoghese Fernão de Magalhães (Ferdinando Magellano), allontanatosi dalla corte di Manuel I per passare sotto le bandiere spagnole, prese il mare con l’obiettivo di dimostrare che le ‘Islas de las Especias’ (le odierne Molucche) si trovavano in ‘territorio spagnolo’. Raggiunse effettivamente le Filippine nel 1521, ma qui fu ucciso durante uno scontro con i nativi. Una delle sue cinque imbarcazioni, guidata dal navigatore basco Juan Sebastián Elcano, riuscì a raggiungere le Isole delle Spezie e a fare ritorno in Europa doppiando il Capo di Buona Speranza, dimostrando così definitivamente che la Terra non è piatta. Atlantico periferico. Il postcolonialismo portoghese di Boaventura de Sousa Santos, M. Irene Ramalho e Ribeiro de Sousa (Diabasis, Reggio Emilia 2008) raccoglie i saggi degli ultimi vent’anni di studi post coloniali: utile per riconsiderare, con una certa distanza, il nostro immaginario ‘europeo’ e le sue matrici dominanti. 492 Storia L a domina z ione spagnola e la rinascita del P ortogallo I portoghesi furono i primi occidentali a raggiungere il Giappone nel 1543. Qui fondarono Nagasaki, introdussero le zanzariere e arricchirono la lingua di nuovi vocaboli come pan (pane) e, forse, arrigato (grazie). I portoghesi d’oro. Re, nobili, ebrei, mori, mercanti e popolo nella formazione di un impero di Giuseppe Papagno (Diabasis, Reggio Emilia 2006) narra la plurisecolare storia dell’impero portoghese, dal 21 agosto 1415, data della conquista della piazzaforte di Ceuta, al 25 aprile 1974, quandò la dittatura ebbe termine. Gli esploratori portoghesi raggiunsero Timor, la Cina e infine il Giappone, consolidando l’impero con la costruzione di porti militari e stazioni commerciali. La monarchia, cui veniva versato un ‘tributo reale’ pari a un quinto di tutti i profitti, divenne la più ricca d’Europa. Lo splendore e la prosperità che caratterizzarono quel periodo sono testimoniati anche dall’opulenza dello stile architettonico dell’epoca, detto manuelino. Questo periodo di splendore non poteva durare all’infinito. A partire dal 1570 gli alti costi delle spedizioni e dell’amministrazione coloniale iniziarono a gravare in modo insostenibile sull’economia del paese. La situazione precipitò nel 1558, quando salì al trono il giovane e idealista Sebastião. Avendo deciso di convertire al cristianesimo il Marocco, salpò da Lagos con un esercito di 18.000 uomini, ma la spedizione andò incontro a una disastrosa sconfitta nella battaglia di Alcácer-Quibir (nota anche come ‘battaglia dei tre re’). Sebastião fu ucciso, insieme ad altri 8000 soldati che rappresentavano il meglio della nobiltà portoghese. Il suo successore, l’anziano cardinal Henrique, fu costretto a svuotare le casse reali per riscattare i sopravvissuti. Alla morte di Henrique nel 1580, Felipe II di Spagna, zio di Sebastião, ebbe buon gioco a farsi incoronare re anche del Portogallo con il nome di Felipe I. Questo avvenimento segnò la fine non solo dell’indipendenza ma anche dell’epoca d’oro della nazione lusitana, che da allora non fu più in grado di svolgere un ruolo da protagonista sulla scena mondiale. La dominazione spagnola e la rinascita del Portogallo La dominazione spagnola iniziò peraltro sotto buoni auspici. Felipe promise di rispettare l’autonomia del Portogallo e di convocare con frequenza il parlamento, fino ad allora pressoché ignorato. Tuttavia il popolo, che mal sopportava questa sorta di protettorato straniero, coltivava la speranza che Sebastião fosse ancora vivo (dal momento che era stato ucciso lontano dalla patria, in Marocco, in molti non credevano alla sua morte) – non a caso vari pretendenti reclamarono il trono fino al 1600. I successori di Felipe non si dimostrarono altrettanto onesti e corretti e sfruttarono le risorse economiche e umane del paese per combattere le guerre spagnole d’oltremare, affidando a emissari spagnoli tutte le più importanti cariche politiche portoghesi. Una sommossa scoppiata in Catalogna fu la scintilla che scatenò le spinte indipendentiste portoghesi (in particolare quando il sovrano spagnolo Felipe III ordinò a truppe portoghesi di reprimere la rivolta), e nel 1640 un gruppo di cospiratori organizzò un colpo di stato che portò sul trono João IV, primo sovrano della dinastia di Bragança. Costretto 1580 1622 1640 Muore il cardinal Henrique, successore di Sebastião. Il re Felipe II di Spagna ne approfitta per invadere il Portogallo. La Spagna dominerà per 80 anni, mettendo fine all’età d’oro portoghese. L’impero portoghese si sottrae al controllo della Spagna. Gli inglesi conquistano Hormoz. Verso la metà del XVII secolo gli olandesi conquistano Malacca, Ceylon (Sri Lanka) e parte del Brasile. La Catalogna si rivolta e Felipe III spedisce truppe portoghesi a reprimere la ribellione. I nobili portoghesi organizzano un colpo di stato e spodestano gli spagnoli. Viene incoronato re Dom João IV. 493 TÈ Furono i portoghesi a dare il via all’ossessione inglese per il tè: i loro esploratori introdussero la bevanda in Europa a metà del Seicento e l’entusiasta Caterina di Bragança fece il resto. L’alba della Repubblica Nel 1793 il Portogallo si ritrovò in guerra contro la Francia rivoluzionaria, sostenendo l’alleato inglese sul piano navale. Non molto tempo dopo, Napoleone lanciò al paese un ultimatum: se non avesse chiuso i suoi porti alle imbarcazioni inglesi avrebbe subito un’invasione. Il Portogallo non poteva assolutamente voltare le spalle all’Inghilterra, che oltre a essere il suo principale partner commerciale, proteggeva le sue rotte navali. Nel 1807 la famiglia reale portoghese fuggì in Brasile (dove rimase per 14 anni), mentre l’armata di Napoleone faceva il suo 1690 1703 1717 Con l’economia in crisi e l’impero coloniale in declino, il Portogallo è ridotto a sperare in un miracolo, che si verifica davvero: in Brasile viene scoperto l’oro e e incredibili ricchezze affluiscono nelle casse reali. Francia e Inghilterra sono in guerra. Gli inglesi, a corto di vino, si accordano con il Portogallo per la produzione di porto, assumendo un ruolo decisivo nell’economia del paese. L’estrazione dell’oro brasiliano tocca i massimi storici (600.000 once l’anno). Dom João V è il sovrano più ricco d’Europa, e lo ostenta costruendo per esempio il Palazzo di Mafra. Storia L’alba della R epubblica a cercare sostegno in qualche alleanza per respingere la controffensiva spagnola, il Portogallo firmò due trattati con l’Inghilterra, suggellati con il matrimonio tra Carlo II e la figlia di João, Caterina di Bragança, e la cessione di Tangeri e Bombay agli inglesi. In cambio l’Inghilterra fornì armi e soldati. La Spagna, impegnata su altri fronti, fece solo qualche modesto tentativo di riconquistare il Portogallo e nel 1668 fu costretta a riconoscere l’indipendenza del paese. Il cammino verso la democrazia subì una battuta d’arresto sotto i successori di João. La corona non si preoccupava di convocare il parlamento e, forte dell’indipendenza riconquistata, varò una serie di spese poco avvedute, come la realizzazione di progetti architettonici grandiosi, tra cui il sontuoso Palácio de Mafra (v. p114). All’inizio del XVIII secolo, il Portogallo si trovava nuovamente a dover fronteggiare a una grave crisi economica. In questo contesto si distinse la figura del Marquês de Pombal, primo ministro di Dom José I (più interessato alla lirica che agli affari di stato). Descritto come un despota illuminato, Pombal condusse il Portogallo nell’era moderna, reprimendo ogni opposizione con spietata efficienza. Pombal istituì i monopoli di stato, tenne a freno il potere dei mercanti inglesi e favorì lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria. Inoltre abolì la schiavitù, eliminò le discriminazioni religiose e riorganizzò l’istruzione. Quando Lisbona fu devastata dal terribile terremoto del 1755 (v. p33), Pombal ricostruì rapidamente la città. All’apice del suo potere, non esitava a sbarazzarsi dei nemici accusandoli di essere implicati in presunte congiure contro la vita del re. Il suo potere ebbe termine nel 1777 quando salì al trono la cattolica Dona Maria I. L’anticlericale Pombal fu prontamente rimosso, processato e accusato di vari crimini, anche se non imprigionato. La regina abrogò le leggi di tolleranza religiosa da lui emanate, mentre mantenne in larga misura le sue avvedute riforme in campo economico, agricolo e scolastico, aiutando così il paese a incamminarsi verso una ritrovata prosperità. Ma altri tumulti erano all’orizzonte, Napoleone si stava espandendo in Europa. 494 Storia L’alba della R epubblica Ex colonie Portoghesi e anni in cui raggiunsero l’indipendenza »»Brasile, 1822 »»Goa, 1961 »»Guinea Bissau, 1974 »»Angola, 1975 »»Capo Verde, 1975 »»Mozambico, 1975 »»São Tomé e Príncipe, 1975 »»Timor Est, 1975 »»Macao, 1999 ingresso a Lisbona. La guerra che fece seguito all’invasione francese della Penisola Iberica del 1808 (la cosiddetta ‘guerra peninsulare’), nella quale spagnoli e portoghesi combatterono per difendere la propria indipendenza, sarebbe durata fino al 1814. Gli alleati inglesi inviarono in soccorso un esperto esercito guidato da sir Arthur Wellesley (futuro duca di Wellington) e dal visconte di Beresford. Dopo una serie di sconfitte, le forze angloportoghesi riuscirono a respingere i francesi oltre il confine spagnolo nel 1811. Finalmente libero ma gravemente indebolito, il Portogallo fu di fatto governato da Beresford, dal momento che la famiglia reale non fece mai ritorno dal Brasile. Nel 1810 il paese perse anche il suo ruolo di intermediario commerciale tra Inghilterra e Brasile, in quanto dovette permettere all’impero britannico di trattare direttamente con la sua colonia d’oltremare. L’umiliazione più cocente arrivò nel 1815, quando João riunì il Brasile e il Portogallo in un unico regno, un atto finalizzato ad accrescere la ricchezza e il prestigio del Brasile, che la famiglia reale portoghese aveva eletto a propria residenza. Oppresso dai debiti e con un traffico commerciale ormai ridotto al minimo, il Portogallo attraversò una delle peggiori crisi della sua storia, diventando di fatto colonia del Brasile e protettorato britannico. Nel frattempo, all’interno dell’esercito serpeggiava il malcontento. Alcuni ufficiali ribelli convocarono il parlamento ed elaborarono una nuova costituzione liberale, fondata sugli ideali dell’illuminismo, che aboliva i privilegi della nobiltà e del clero e istituiva un parlamento monocamerale. Questi avvenimenti obbligarono João a far ritorno in patria. La situazione era molto difficile e il re, sia pure contro il volere della moglie e del figlio Miguel, decise di non opporsi alle trasformazioni politiche in atto. Il primogenito di João, Pedro, la pensava diversamente: rimasto a governare il Brasile, non nascose il suo disprezzo nei confronti dei costituzionalisti proclamando, nel 1822, l’indipendenza del Brasile e autoincoronandosi imperatore. Quando nel 1826 João morì, il paese era nuovamente sull’orlo della guerra civile. La corona portoghese fu offerta a Pedro che, dopo aver imposto un nuovo statuto meno liberale, abdicò in favore della figlia Maria, che all’epoca aveva solo sette anni, a condizione che andasse in sposa allo zio Miguel e che questi approvasse la nuova costituzione. Subito dopo il giuramento, invece, Miguel abolì lo statuto di Pedro e si autoproclamò re. Pedro, sostenuto dalle forze liberali, costrinse Miguel ad arrendersi a Évoramonte nel 1834. Alla morte di Pedro salì al trono la figlia Maria, regina di Portogallo, allora appena quindicenne, che difese con fervore lo statuto emanato dal padre nel 1826. Nel ventennio successivo i sostenitori della costituzione 1755 1770 1807 Lisbona è devastata dal più grande disastro naturale della storia europea. Tre scosse di terremoto, seguite da un maremoto e da un incendio, distruggono la città e mietono decina di migliaia di vittime. Il primo ministro Marquês de Pombal ricostruisce Lisbona secondo schemi urbanistici moderni. Senza farsi scrupoli nell’eliminare gli oppositori abolisce la schiavitù, costruisce scuole e favorisce lo sviluppo economico. Napoleone invade il Portogallo. La famiglia reale portoghese e diverse migliaia di persone al loro seguito si rifugiano in Brasile, scortate dalle navi da guerra inglesi. SALAZAR 495 Il manuale degli inquisitori (Einaudi, Torino 1999), di Arnaldo Antunes, è una brillante descrizione dei giorni bui del regime di Salazar, attraverso lo sguardo di personaggi faulkneriani come il ‘ministro’ Senhor Francisco. 1815 1822 1832 Innamoratosi del Brasile, Dom João VI dichiara Rio capitale del Reino Unido de Portugal, Brasil e Algarves, relegando Lisbona in secondo piano. In Brasile, il principe reggente Pedro organizza un colpo di stato e dichiara l’indipendenza proclamandosi ‘emperor’. Il padre Dom João VI torna in Portogallo per reclamare la corona. Dom Pedro I torna in Portogallo, dove deve contendere il trono al fratello Miguel. Seguono due anni di guerra civile, che si conclude con la messa al bando di Miguel. La figlia di Dom Pedro diventa regina. Storia L’alba della R epubblica liberale del 1822 si fecero più determinati e attivi, trascinando nuovamente il paese sull’orlo della guerra civile. A garantire un periodo di stabilità al Portogallo provvide il duca di Saldanha, che riuscì a trovare un accordo tra le parti in lotta. Lo statuto di Pedro fu reso più liberale e le infrastrutture del paese radicalmente modernizzate. La seconda metà del XIX secolo rappresentò un periodo estremamente positivo per il Portogallo, che divenne una delle nazioni più avanzate dell’Europa meridionale. Chi ebbe l’occasione di visitare Lisbona in quel periodo, come Hans Christian Andersen, fu sorpreso nel trovare ampi viali alberati, strade illuminate da lampioni a gas, un’efficiente rete di tram e abitanti vestiti elegantemente. Non meno importanti furono i progressi in ambito sociale. Grazie alla riforma del sistema scolastico, promossa dal ministro della pubblica istruzione João Arroio, raddoppiò il numero delle scuole maschili e quadruplicò quello delle scuole femminili. Le donne ottennero il diritto alla proprietà e in tutto l’impero portoghese furono abolite la schiavitù e la pena di morte. Anche il sistema carcerario fu oggetto di innovazioni profonde – durante la detenzione i prigionieri potevano imparare un mestiere che avrebbe consentito loro di integrarsi nella società una volta tornati liberi. In quegli anni nacquero inoltre numerose organizzazioni e associazioni che diedero un nuovo, potente impulso alla diffusione e al progresso delle idee, favorendo il confronto in ambito politico, religioso e artistico. Come negli altri paesi europei, anche in Portogallo la seconda metà del XIX secolo fu l’epoca della crescita industriale, soprattutto nel comparto tessile, con una produzione in gran parte destinata all’esportazione. La viabilità migliorò in tutto il paese in seguito alla costruzione di nuovi ponti e strade, e furono anche realizzate importanti opere architettoniche come il Palácio de Pena (p97) che domina Sintra. Tuttavia all’inizio del XX secolo tra le masse dei lavoratori crebbe il malcontento. La meccanizzazione portò alla perdita di posti di lavoro (in alcune fabbriche si utilizzarono i bambini per far funzionare le macchine) e le richieste per migliorare e rendere più sicuri i posti di lavoro rimasero inascoltate. Chi scioperava veniva semplicemente licenziato e sostituito. Contemporaneamente il Portogallo dovette affrontare una drammatica crisi demografica: le campagne, dove le condizioni di vita erano particolarmente difficili, si spopolarono nel giro di pochi anni in quanto i contadini preferirono trasferirsi in città o cercare fortuna all’estero, emigrando soprattutto in Brasile. Fu un periodo di grandi cambiamenti, in cui gli ideali socialisti si diffusero rapidamente, presentandosi come una possibile soluzione ai problemi del paese, soprattutto alle profonde diseguaglianze. Nel 1908 il nazionalismo repubblicano, che aveva conquistato consensi tra le classi medio-basse, organizzò un colpo di stato. Esso si risolse in un 496 ATTENZIONE AL PROFESSORE DI ECONOMIA Storia A scesa e caduta di S ala z ar Nel 1926, quando il generale António Carmona diventò il nuovo presidente del Portogallo, il paese era gravemente indebitato. Per tentare di risolvere la difficile situazione, Carmona decise di rivolgersi a Oliveira Salazar, un economista di fama indiscussa. A quell’epoca, Salazar era uno scapolo di 37 anni che viveva in un appartamento spartano insieme a un sacerdote (in seguito nominato cardinale di Lisbona). Lo stesso Salazar aveva una formazione profondamente religiosa, avendo studiato per otto anni in seminario. Gli abitanti del piccolo villaggio in cui era nato si rivolgevano a lui addirittura chiamandolo ‘padre’. Solo all’ultimo momento decise di rinunciare alla tonaca per frequentare la facoltà di giurisprudenza. Dopo la laurea iniziò a occuparsi di economia, che all’epoca era una disciplina nuova, diventando uno dei primi docenti di questa materia nel paese e guadagnandosi ben presto ampi riconoscimenti per i suoi articoli sulla finanza pubblica. Quando il generale Carmona gli offrì l’incarico di ministro delle finanze, Salazar pose una condizione, quella di poter disporre di ampi poteri decisionali sulle spese effettuate dagli altri ministeri; il generale accettò. Salazar riuscì a risollevare le sorti dell’economia nazionale. Adottando misure drastiche, quali tagli radicali alla spesa pubblica e aumento della pressione fiscale, fu in grado di raggiungere il pareggio del bilancio già nel corso del suo primo anno di mandato. La disoccupazione diminuì sensibilmente e ben presto Salazar divenne una delle personalità più autorevoli del governo di Carmona, al punto che quando alcuni ministri diedero le dimissioni egli assunse l’interim dei loro dicasteri. In questo modo il suo potere crebbe a dismisura, finché Carmona decise di nominarlo primo ministro a tutti gli effetti. nulla di fatto, ma il mese successivo il re Carlos e il principe ereditario Luís Filipe furono brutalmente assassinati a Lisbona. Il figlio minore di Carlos, Manuel II, tentò di trovare un accordo con i repubblicani, ma ormai era troppo tardi. Il 5 ottobre 1910, proclamata una violenta sollevazione nei ranghi delle forze armate, fu dichiarata la repubblica. Manuel andò in esilio in Gran Bretagna, dove morì nel 1932. Ascesa e caduta di Salazar Dopo la schiacciante vittoria ottenuta nelle elezioni del 1911, i repubblicani nutrivano grandi speranze per il futuro, ma ben presto fu chiaro che le cose stavano prendendo una piega complicata. La situazione economica, già sull’orlo del collasso, si aggravò a seguito della decisione del Portogallo di partecipare alla prima guerra mondiale al fianco degli Alleati. Gli anni del dopoguerra, contrassegnati da una forte instabilità, videro i repubblicani dividersi in opposte fazioni, i sindacati organizzare scioperi regolarmente repressi con la forza e i militari impegnati ad accrescere il proprio potere. 1865 1890 1908 Periodo di pace e prosperità. Le ferrovie collegano i centri minori con Lisbona e Porto, che godono dei frutti del commercio marittimo. Progressi in agricoltura, industria, salute e istruzione. Il Portogallo mostra un rinnovato interesse per le colonie africane, ma gli inglesi puntano al controllo dell’Africa subsahariana e minacciano guerra. Intimidito, il Portogallo cede e si apre una crisi interna. Le idee repubblicane raccolgono consensi crescenti. I Bragança tentano di reprimere il dissenso chiudendo i giornali, esiliando gli oppositori e reprimendo con brutalità le dimostrazioni, ma infine re Carlos e il primogenito Luís Filipe vengono assassinati. 497 Il Portogallo si guadagnò la reputazione di nazione politicamente più instabile d’Europa. Fra il 1910 e il 1926 si succedettero 45 governi diversi, spesso insediati a seguito di colpi di stato. Nel 1926 un ennesimo golpe portò alla ribalta nomi e volti nuovi, tra cui quello di António de Oliveira Salazar, stimato professore di economia che fu nominato ministro delle finanze. Nel 1932 Salazar divenne primo ministro. Sarebbe rimasto in carica per ben 36 anni. Salazar istituì un regime dittatoriale corporativista, autoritario, repressivo, profondamente cattolico e nazionalista, al quale diede il nome di Estado Nuovo (‘nuovo stato’). Tutti i partiti politici furono dichiarati fuorilegge, tranne l’Unione Nazionale, i cui membri formarono l’Assemblea Nazionale. Il diritto di sciopero fu bandito e l’ordine sociale garantito da una propaganda aggressiva, dalla censura e dalla repressione violenta. Fu creata una temibile polizia segreta, la Polícia Internacional e de Defesa do Estado (PIDE), che incuteva terrore e soffocava ogni forma di opposizione con arresti e torture. I numerosi tentativi di rovesciare il regime di Salazar fallirono miseramente uno 1910 1916 1932 Il figlio più giovane di Carlos, Manuel, sale al trono all’età di 18 anni, ma viene ben presto spodestato. Nasce la repubblica, ma il paese in preda all’instabilità vedrà alternarsi 45 governi in 16 anni. Nonostante l’iniziale neutralità, il Portogallo è coinvolto nella prima guerra mondiale, con l’invio di 55.000 soldati. La guerra è devastante per l’economia e nel dopoguerra inizia un periodo di recessione. António de Oliveira Salazar sale al potere. L’economia portoghese si stabilizza, ma il costo umano è esorbitante, Salazar ricorre alla censura, al carcere e alla tortura contro gli oppositori. Storia A scesa e caduta di S ala z ar A questo punto Salazar avviò il suo programma per trasformare la società e la vita civile portoghese, le cui conseguenze si sarebbero protratte per diversi decenni. Introdusse una nuova Costituzione, che gli assegnava pieni poteri, ispirata agli ideali che sostenevano il suo Estado Nuovo, un nuovo modello di stato fondato sul trasferimento in ambito politico del modello di istituzione rappresentato dalla famiglia. Secondo Salazar, come all’interno di una famiglia non c’è bisogno di forme organizzative per gestire i conflitti, così nella società è possibile fare a meno di partiti e sindacati. Inoltre, a suo avviso, per funzionare nel migliore dei modi un nucleo familiare deve essere guidato da un capofamiglia che decida come e quando spendere il denaro. E Salazar intendeva incarnare la figura paterna che avrebbe guidato il paese-famiglia, mentre la Chiesa rappresentava la ‘madre’ che avrebbe saziato la sete di valori spirituali. Sotto il suo governo totalitario, il Portogallo riuscì a trovare stabilità e un minimo di benessere, ma il prezzo da pagare fu inaccettabile: i sindacati furono sciolti, la libertà di stampa abolita e gli oppositori politici perseguitati, incarcerati e in alcuni casi torturati. Il suo atteggiamento nei confronti della classe lavoratrice, tenuta a bada con dosi di ‘fado, Fátima e calcio’, escludeva qualsiasi miglioramento effettivo delle sue condizioni. Alla fine della sua dittatura, il Portogallo vantava tristi primati, tra cui la percentuale di analfabetismo e di tubercolosi più elevata dell’Europa occidentale, e le donne non avevano ancora ottenuto il diritto di voto. Considerate le condizioni di arretratezza sociale in cui si trovava il paese nel 1968, quando Salazar dovette abbandonare il potere perché colpito da un ictus cerebrale, i progressi degli ultimi quarant’anni hanno quasi del miracoloso. 498 Storia Dalla rivolu z ione alla democra z ia Ufficialmente neutrale nella seconda guerra mondiale, il Portogallo fu teatro delle operazioni di spionaggio sia dei nazisti sia degli Alleati. Tra gli agenti dei servizi segreti inglesi di stanza nel paese figurano Graham Greene, Ian Fleming e Kim Philby, spia russa che faceva il doppio gioco. dopo l’altro. Per capire come vivessero i prigionieri politici durante la dittatura, visitate la Fortaleza de Peniche (p259) – una fortezza del XVI secolo trasformata in prigione. Il maggior risultato ottenuto dal regime fu la ripresa economica del paese. Durante gli anni ’50 e ’60 il tasso annuo di crescita del settore industriale oscillò tra il 7% e il 9%. In politica estera Salazar mantenne un atteggiamento caratterizzato dal più disinvolto opportunismo. Durante la guerra civile spagnola appoggiò in via ufficiosa i nazionalisti di Franco, mentre nel corso della seconda guerra mondiale permise alla Gran Bretagna di utilizzare l’arcipelago delle Azzorre come base aeronavale nonostante il Portogallo fosse ufficialmente un paese neutrale; una decisione che non impedì peraltro al dittatore di vendere sottobanco alla Germania nazista grandi quantità di tungsteno. In seguito si scoprì anche che Salazar aveva autorizzato il trasferimento in Portogallo dell’oro confiscato dai nazisti – 44 tonnellate, secondo i dati d’archivio degli Alleati. A decretare la fine del regime di Salazar fu il processo di decolonizzazione. Il dittatore, che non intendeva concedere l’indipendenza alle colonie portoghesi, vide crollare il consenso a causa dei costi e dell’impopolarità delle guerre coloniali. Nel 1961 Goa fu occupata dall’India e il Movimento Popular da Libertação de Angola (MPLA) decise di ricorrere alla lotta armata. Negli anni successivi la guerriglia esplose anche in Guinea e in Mozambico. Salazar, tuttavia, non fece in tempo ad assistere alla sconfitta del suo programma politico. Nel 1968 fu colpito da un ictus cerebrale, e due anni dopo morì. Il suo successore, Marcelo Caetano, non riuscì ad arginare il malcontento generale. Molti ufficiali dell’esercito, che conoscevano le terribili condizioni nelle quali erano costretti a vivere gli abitanti delle colonie, simpatizzavano per chi lottava per l’indipendenza del proprio paese, e non erano più disposti a combattere. In diverse centinaia fondarono il Movimento das Forças Armadas (MFA), che il 25 aprile 1974 organizzò un incruento colpo di stato, passato alla storia come ‘Rivoluzione dei Garofani’, in quanto i cittadini di Lisbona donarono ai soldati che avevano occupato la capitale dei garofani che furono infilati nelle canne dei loro fucili. Oggi questo fiore è il simbolo nazionale della libertà. Dalla rivoluzione alla democrazia La Rivoluzione dei Garofani riscosse un ampio consenso popolare, ma le vicende coloniali continuarono a tenere banco ancora per qualche tempo. La Guinea Bissau fu la prima a ottenere l’indipendenza, seguita dalle isole di Capo Verde, da São Tomé e Príncipe, dal Mozambico e dall’Angola. In qualche caso il raggiungimento dell’indipendenza ebbe conseguenze sanguinose: in Angola scoppiò la guerra civile, mentre 1935 1943 1961 Muore quasi sconosciuto il poeta quarantasettenne Fernando Pessoa, lasciando un baule pieno di scritti. I critici, molti anni più tardi, lo definiranno uno dei più grandi autori del XX secolo. Il Portogallo, paese neutrale durante la seconda guerra mondiale, diventa base delle attività dei servizi segreti, sia degli Alleati sia dei nazisti, mentre Salazar cerca di fare affari con entrambi. Si avvia a scomparire del tutto l’impero portoghese. L’India si riprende Goa e altri possedimenti, nascono movimenti indipendentisti in Angola, Mozambico e Guinea Bissau. Timor Est, subito dopo la partenza del contingente portoghese nel 1975, fu invasa dall’Indonesia. Il Portogallo stesso visse un periodo difficile dovendo accogliere quasi un milione di profughi provenienti dalle colonie. In piena crisi economica, il paese dovette affrontare una serie di scioperi selvaggi, mentre il quadro politico era in piena trasformazione. Il Partito comunista e l’ala radicale dell’MFA diedero vita a un movimento rivoluzionario che nazionalizzò aziende e servizi. I contadini occuparono i latifondi per creare cooperative agricole che però, a causa dei conflitti interni e delle scarse capacità manageriali, si rivelarono fallimentari sul piano economico. Mentre il sud del paese era in balia dei rivoluzionari, il nord più conservatore era guidato da Mário Soares e dal suo Partido Socialista (PS). Il governo moderato che salì al potere nel 1975 riuscì a riunire il paese dopo aver sventato un tentativo sovversivo da parte dell’estrema sinistra. Il periodo rivoluzionario era definitivamente terminato. 499 Il Portogallo puntava a una democrazia di stampo socialista, con un presidente dotato di ampi poteri, un parlamento eletto a suffragio universale e un Consiglio della Rivoluzione per il controllo delle forze armate. All’esecutivo di minoranza di Soares seguì una serie di governi di coalizione e di leader estranei ai partiti politici, tra cui Maria de Lourdes Pintassilgo, primo presidente del consiglio donna. Le elezioni parlamentari del 1980 videro l’affermarsi di una nuova formazione politica, Aliança Democrática (AD), un movimento conservatore guidato da Francisco Sá Carneiro. Carneiro morì poco dopo in un incidente aereo (sospetto), e il suo posto fu occupato da Francisco Pinto Balsemão, che intavolò le trattative per l’ingresso del paese nella Comunità Economica Europea (CEE). Un nuovo governo di coalizione guidato da Soares e Balsemão avviò un rigoroso programma di modernizzazione economica per soddisfare le richieste della CEE e del Fondo Monetario Internazionale (FMI). La riduzione della spesa pubblica suscitò ovviamente il malcontento della popolazione. Le critiche più pesanti arrivavano dal Partido Social Democrata (PSD), formazione di destra alleata di Soares al governo e guidata dal dinamico Aníbal Cavaco Silva. I sindacati comunisti organizzarono una serie di scioperi e nel clima di insoddisfazione generale fece la sua comparsa anche il terrorismo, con una serie di attentati rivendicati dal gruppo di estrema sinistra Forças Populares de 25 Abril (FP-25). Nel 1986, dopo nove anni di negoziazioni, il Portogallo entrò a far parte della CEE. Il generoso afflusso di finanziamenti diede il via a una fase di sviluppo senza precedenti che permise al primo ministro Cavaco Silva di portare avanti il suo programma di riforme economiche. I tentativi di Le donne portoghesi hanno conquistato il diritto di voto solo nel 1975. 1974 1986 1998 Alcuni ufficiali depongono il successore di Salazar – è la cosiddetta ‘Rivoluzione dei Garofani’. La politica del paese svolta a sinistra, comunisti e moderati si contendono il potere. Mário Soares vince di misura le elezioni e diventa presidente del Portogallo, primo leader civile del paese dopo 60 anni. Nello stesso anno il Portogallo entra nella CEE insieme alla Spagna. Lisbona ospita l’Expo ’98, mettendo in mostra i suoi nuovi gioielli, come la stazione ferroviaria di Santiago Calatrava, l’oceanarium più grande d’Europa e il Ponte de Vasco da Gama. Storia L a difficile strada verso la stabilità La difficile strada verso la stabilità 500 DONNA Storia L a difficile strada verso la stabilità Il Portogallo, nel 1979, mancò di poco il primato quale primo paese europeo ad aver eletto un primo ministro donna, Maria de Lourdes Pintassilgo (19302004). Margaret Thatcher aveva goduto di questo onore appena tre mesi prima. modificare la legislazione sul lavoro incontrarono la forte resistenza dei sindacati, che organizzarono una serie di scioperi, uno dei quali portò in piazza un milione e mezzo di persone, ma alla fine ebbero successo. La crescita economica non era destinata a durare. L’entrata in vigore del Trattato di Maastricht catapultò il Portogallo in un regime di libera concorrenza. L’ingresso nel mercato unico evidenziò immediatamente la particolare arretratezza del settore agricolo, si aprì una fase di recessione economica e crebbero le preoccupazioni per il futuro. Scioperi, scandali e manifestazioni studentesche contro l’aumento delle tasse universitarie logorarono il PSD al punto che nel 1995 Cavaco Silva preferì dimettersi. Le elezioni politiche furono caratterizzate da un ricambio generazionale degli uomini al potere, e il socialista António Guterres fu nominato primo ministro. Le speranze in un politica meno conservatrice andarono deluse, ma il bilancio dello stato migliorò grazie alle misure di rigore di Guterres e il Portogallo riuscì a entrare fin dal primo momento nell’Unione Monetaria Europea con conseguente adozione dell’euro. La rapida e costante crescita economica consentì a Guterres di vincere anche le elezioni successive. Ma ancora una volta episodi di corruzione, inflazione e instabilità portarono a una ristagno dell’economia, e i dieci anni successivi furono molto difficili: la crescita del PIL era molto contenuta o negativa e la disoccupazione cresceva. Nel 2002 il Partito socialista perse le elezioni a vantaggio del PSD, che portò al governo José Manuel Barroso, il quale però due anni dopo si dimise per succedere a Romano Prodi alla guida della Commissione Europea, carica che gli è stata rinnovata nel 2009. Nel frattempo in Portogallo tornò al potere il PS, e primo ministro fu nominato nel 2005 José Sócrates. Anche il Portogallo ha risentito pesantemente della crisi finanziaria mondiale del 2008, facendo segnare un crollo del PIL del 3% circa nel 2009, ma soprattutto evidenziando la dimensione preoccupante del suo deficit pubblico. Di fronte alle pressanti richieste dell’Unione Europea che temeva un irrimediabile peggioramento dei conti, il governo minoritario di Sócrates ha proposto misure di austerità (riforma pensionistica, aumento delle tasse, blocco dei salari nel settore pubblico) che nel marzo del 2011 sono state però bocciate dalle opposizioni. Sócrates si è quindi dimesso e sono previste a breve nuove elezioni. Va segnalato che il Portogallo ha ottenuto significativi successi nell’ambito delle fonti di energia rinnovabili, favorendo la costruzione di centrali eoliche, solari e idroelettriche. Nel 2005, solo il 17% dell’elettricità proveniva da fonti ecosostenibili. Nel 2010, si era raggiunto il 45% – un dato senza eguali in Europa. Nel 2012, il Portogallo dovrebbe diventare il primo paese dotato di una rete di stazioni per il rifornimento dei veicoli elettrici. 2004 2007 2010 Il Portogallo ospita i Campionati Europei di calcio e raggiunge la finale, dove viene sconfitto a sorpresa dalla Grecia. Vengono spesi oltre 600 milioni di euro per costruire o restaurare gli stadi. Il Portogallo detiene per un semestre la presidenza dell’Unione Europea, nel corso del quale viene ratificato il Trattato di Lisbona, con l’obiettivo di conferire una nuova compattezza all’UE. Sesto paese in Europa e ottavo nel mondo, il Portogallo legalizza l’unione tra persone dello stesso sesso. La Chiesa condanna la legge. 501 Religione Da sempre il cristianesimo ha svolto un ruolo di primo piano nella storia del Portogallo e la religione è ancora oggi un valore fondamentale per i suoi abitanti. Ogni città o centro urbano del paese ospita chiese e cattedrali, e le celebrazioni più imponenti del Portogallo ruotano intorno a ricorrenze religiose, con un calendario ricco di parate variopinte e concerti in ogni giornata di festa. Il Portogallo ospita anche numerose mete di pellegrinaggi, la più importante delle quali, Fátima, attira oltre 300.000 fedeli ogni anno. Chiesa e stato Lo stato e la Chiesa in Portogallo sono sempre stati strettamente legati. Anche durante il lungo periodo di occupazione da parte dei mori, nel nord il cristianesimo rimase in auge – fornendo una base strategica per la riconquista della regione da parte dei crociati. Clero e sovrano marciarono fianco a fianco per secoli, dalle prime alleanze con il papa nel XI secolo fino al XVII, quando la Chiesa giocò un ruolo importante sia all’interno dei confini sia nell’impero in espansione. L’accordo scricchiolò nel Settecento, quando l’illuminista Marquês de Pombal decise di limitare il potere della Chiesa, soprattutto dei gesuiti, che allontanò dal paese nel 1759. Egli tentò anche di modernizzare lo stato (sovrintendendo alla creazione di uno dei primi sistemi urbanistici del mondo) e portò l’istruzione sotto il controllo statale. Le relazioni tra stato e Chiesa vissero alti e bassi per i successivi 150 anni, e le lotte per Le manifestazioni religiose più importanti »»Semana Santa (Braga) »»Festa de São João (Porto e Braga) »»Festa de Santo António (Lisbona) »»Fátima Romaris (Fátima) »»Romaria de Nossa Senhora d’Agonia (Viana do Castelo) »»Festa de Nossa Senhora dos Remédios (Lamego) LA VITA NELL’EPOCA MUSULMANA I mori governarono il sud del Portogallo per oltre 400 anni e alcuni studiosi descrivono quel periodo come un’epoca d’oro. Gli arabi introdussero i sistemi di irrigazione, ancora sconosciuti in Europa. Due agronomi egiziani approdarono nella Penisola Iberica nel X secolo e scrissero manuali sulle coltivazioni, sulla zootecnia, le piante, i raccolti e i modelli di irrigazione. Furono introdotte le colture della banana, del riso, della noce di cocco, del mais e della canna da zucchero, incentivata la formazione di piccole coo perative – per la produzione di olio di oliva, vino e la gestione dei mercati alimentari – che sono ancora in attività in molte zone del Portogallo. I mori aprirono scuole e avviarono campagne di alfabetizzazione (in lingua araba, naturalmente), l’insegnamento della matematica, della geografia e della storia. La medicina conobbe una profonda evoluzione. Si respirava un clima di tolleranza religiosa, che scomparve quando i crociati presero il potere. Purtroppo per i cristiani proprietari di schiavi, la schiavitù non era ammessa nella legislazione islamica, per cui gli schiavi facevano di tutto per rifugiarsi al sud. Musulmani, cristiani ed ebrei coesistevano pacificamente, a volte persino collaboravano, creando una delle società più avanzate scientificamente e artisticamente che il mondo avesse conosciuto fino a quel momento. Religione L’ I nquisi z ione Uno dei riti più diffusi celebrati nel periodo di Pasqua è l’enterro do bacalhau (funerale del baccalà), che segna la fine del Lent (un periodo in cui si consuma molto pesce. PAGANI 502 In Portogallo sono ancora vive alcune antiche celebrazioni pagane. La più nota di queste è la Festa dos Rapazes (Festa dei celibi), in cui giovani vestiti di stracci e maschere di legno si scatenano nei dintorni di Miranda do Douro. il potere portarono alla messa al bando degli ordini religiosi nel 1821 e all’esproprio da parte dello stato di molte proprietà ecclesiastiche. Tale separazione tra i due poteri fu formalmente riconosciuta durante la Prima Repubblica (1910-26). Ma in pratica la Chiesa rimase intimamente legata a molti aspetti della vita civile. La sanità e l’istruzione erano per lo più suo appannaggio, e scuole e ospedali cattolici erano molto diffusi. I luoghi di socializzazione nelle aree rurali avevano spesso connessioni con la Chiesa e l’inagurazione di qualsiasi opera pubblica prevedeva la benedizione del vescovo locale. Nel 1932 António de Oliveira Salazar conquistò il potere, instaurando un regime di stampo fascista chiamato Estado Novo (‘stato nuovo’) che durò fino alla Rivoluzione dei Garofani, nel 1974. Salazar coltivò stretti legami con la Chiesa – visse anche in seminario per otto anni prima di decidere di studiare legge. Il suo compagno di stanza al college era un prete che più tardi divenne cardinale di Lisbona. Salazar fu un feroce anticomunista, e utilizzò le sue credenziali di cattolico osservante per far presa sul senso di autorità, disciplina e ordine del popolo portoghese, definendo la famiglia, la parrocchia e la cristianità come fondamenta dello stato. I membri del clero che non erano d’accordo furono ridotti al silenzio o esiliati. In seguito alla rivoluzione del 1974, la Chiesa perse il sostegno di gran parte della popolazione: il supporto fornito al regime di Salazar provocò l’allontamento dei fedeli fin dai giorni immediatamente successivi alla caduta della dittatura. La nuova Costituzione, ratificata nel 1976, ribadiva la separazione formale della Chiesa dallo stato, ma questa volta la legge era più stringente e il Portogallo si trasformò velocemente in una società a carattere più laico. Oggi, solo la metà circa dei matrimoni viene celebrata in chiesa, e il divorzio è legale, come l’aborto (fino alla decima settimana; la legge è entrata in vigore tramite referendum nel 2007). Nel 2010 sono stati legalizzati i matrimoni tra persone dello stesso sesso – il Portogallo è stato la sesta nazione europea a compiere questo passo. L’Inquisizione L’inquisizione, uno dei capitoli più cupi della storia portoghese, fu una campagna di terrore e morte voluta dalla Chiesa, che ebbe inizio nel 1536. Inizialmente era rivolta contro gli ebrei, che venivano espulsi dal paese o costretti ad abiurare la loro fede. Chi si rifiutava di abbracciare la fede cattolica rischiava l’auto-da-fé (‘atto di fede’), una cerimonia che consisteva in una messa seguita da processione e lettura della sentenza a carico del colpevole, la quale poteva arrivare fino alla morte sul rogo. Questi ‘processi’ sommari si svolgevano nelle piazze di Lisbona, Porto, Évora e Coimbra, talvolta alla presenza anche di migliaia di persone. Al centro della piazza, su una piattaforma coperta da un baldacchino sedeva il ‘grande inquisitore’, circondato da aristocratici, preti, ufficiali giudiziari, aguzzini e scrivani, che annotavano meticolosamente il procedimento. Le vittime di solito trascorrevano parecchi anni in carcere, dovendo subire ogni genere di tortura senza mai vedere la luce del giorno. Venivano accusate di una grande varietà di reati, come aver saltato un pasto durante il periodo ebraico del digiuno (segno di mancata conversione), aver lasciato dei resti di carne di maiale nel piatto, non aver assistito alla messa o aver osservato lo Shabbath, oltre a quelli più comuni di blasfemia, stregoneria e omosessualità. Nonostante l’aleatorietà delle ‘prove’, magari fornite da un vicino di casa arrabbiato, pochi venivano riconosciuti innocenti e rilasciati. Dopo dieci anni di prigione, il condannato doveva affrontare l’auto-da-fé. Prima di comparire davanti al giudice, doveva indossare il san benito (tunica penitenziale di colore 503 EBREI NASCOSTI Le apparizioni di Fátima Per molti portoghesi cattolici, l’apparizione di Fátima rappresenta uno degli eventi religiosi più significativi del XX secolo. Il 13 maggio 1917, Lúcia Santos (10 anni) e due suoi cugini più giovani, Jacinta e Francisco Marto, stavano badando al gregge fuori dal villaggio; improvvisamente un lampo di luce colpì la terra e una donna ‘più luminosa del sole’ fece la sua apparizione. Secondo i Santos, la donna si avvicinò a loro esortando alla preghiera e alla penitenza per la salvezza dei peccatori. Chiese ai bambini di recitare il rosario ogni giorno, portare la pace nelle proprie vite e nel mondo. All’epoca il bisogno di pace nella mente dei portoghesi, estremamente provati dalla prima guerra mondiale, era profondamente radicato. La figura misteriosa chiese poi che i bambini tornassero nello stesso luogo il 13 di ogni mese per i sei mesi successivi, promettendo che in ottobre si sarebbe rivelata. La voce si diffuse, nonostante lo scetticismo di molti. Solo un gruppetto di curiosi si ritrovò nel campo per l’apparizione del 13 giugno, ma già il mese successivo gli spettatori erano diverse migliaia, e l’apparizione a quanto pare confidò ai bambini tre segreti. Nelle settimane successive si scatenò una tempesta mediatica, e il governo accusò la Chiesa di aver messo in scena un imbroglio per riacquistare la popolarità in calo. La AUTO-DA-FÉ giallo decorata con fiamme) e la coroza (alto cappello conico da somaro). Così abbigliata, la vittima veniva condotta davanti al tribunale. In caso di sentenza di morte, il condannato veniva affidato all’autorità civile. L’esecuzione poteva avvenire in luoghi diversi, per esempio all’alba del giorno successivo in un campo fuori città. Chi si pentiva veniva strangolato prima di essere issato sul rogo. Chi non si pentiva era bruciato vivo. Durante gli anni dell’Inquisizione, la Chiesa condannò e uccise più di 2000 persone, torturandone e mandandone in esilio altre diecimila. I portoghesi esportarono questa pratica anche nelle colonie, per esempio nei confronti degli hindu a Goa. Come suggerisce ironicamente Voltaire nel suo Candide, la superstizione ebbe un ruolo non secondario in queste vicende. Il terremoto del 1755 fu infatti considerato da molti una maledizione di Dio, che li puniva perché la Chiesa non aveva fatto abbastanza per punire gli eretici. L’ultimo autoda-fé tenutosi in Portogallo risale al 1765, e fu imposto per ironia della sorte a dieci preti gesuiti che avevano osato opporsi all’autocratico e anticlericale Marquês de Pombal. Religione L e appari z ioni di Fátima Quando, nel XVI secolo, Manuel I bandì la religione giudaica, quasi tutti gli ebrei lasciarono il paese o si convertirono. Alcuni semplicemente nascosero la loro fede in pubblico e indossarono la maschera di ‘nuovo cristiano’ (così venivano chiamati gli ebrei convertiti). Le cerimonie religiose si tenevano a porte chiuse, la candela dello Shabbath nascosta al fondo di una giara di argilla perché non si notasse dall’esterno. All’interno dei libri di preghiere cattoliche riproducevano preghiere ebraiche che riuscivano a sovrapporre al rito cattolico (per esempio il segno della croce). Un’astuta preparazione del cibo aiutava a nascondere le proprie pratiche rituali, come nel caso della preparazione delle alheiras senza carne di maiale, salsicce all’aglio con carne di pollo, coniglio, pernice e vitello mescolata al pane per dare consistenza all’impasto. La comunità ebraica di Belmonte riuscì a praticare la sua fede in segreto per oltre 400 anni e fu scoperta solo nel 1917. A causa dei matrimoni tra consanguinei, molti dei 200 ebrei della comunità soffrivano di malattie ereditarie. Anche ora che non sono più costretti a nascondersi sottoterra (Belmonte possiede una sinagoga e un cimitero ebraico), i componenti di questa comunità continuano a mantenere una certa riservatezza sui loro riti del passato. 504 Religione L e appari z ioni di Fátima Libri e film su Fátima »»Il quarto segreto di Fátima (BUR Rizzoli, Milano 2008), scritto da Antonio Socci »»The 13th Day (2009), diretto da Ian e Dominic Higgins »»Nostra Signora di Fátima (1952), diretto da John Brahm Chiesa, dal canto suo, si trovò inizialmente in forte imbarazzo. I bambini furono anche arrestati e interrogati, ma nessuno di essi cambiò versione. Il 13 ottobre 1917, circa 70.000 persone si riunirono per quella che veniva considerata l’apparizione finale. Molti testimoni sostennero di aver assistito al cosiddetto ‘miracolo del sole’, raccontando di aver visto il sole diventare sempre più grande e danzare nel cielo trasformandosi in un disco di fuoco che girava vorticosamente emanando raggi variopinti. Alcuni dissero di essere stati miracolosamente guariti, altri di essere rimasti terrorizzati, altri ancora di non aver visto nulla. I tre bambini affermarono di aver visto Maria, Gesù e Giuseppe nel cielo. I giornali nazionali riportarono l‘accaduto e presto un’isteria crescente avvolse l’evento, trasformando il piccolo villaggio di Fátima in uno dei più importanti siti di pellegrinaggio cattolici del mondo. Solo Lúcia arrivò all’età adulta. Jacinta e Francisco, beatificati dalla Chiesa nel 2000, furono tra gli oltre 25 milioni di persone che caddero vittime dell’epidemia mondiale di influenza del 1918-9. Lúcia si fece suora carmelitana e morì a 97 anni il 13 febbraio 2007. I tre segreti Il mistero avvolge i tre segreti confidati ai bambini di Fátima il 13 luglio 1917. Lúcia rivelò i primi due nel 1941 su richiesta del vescovo di Leira che stava pubblicando un libro su Jacinta. Il primo segreto descriveva una visione di demoni e uomini sofferenti tra le fiamme dell’inferno. Il secondo prevedeva lo scoppio di un conflitto ancora più disastroso della prima guerra mondiale se il mondo – e in particolare la Russia – non si fosse convertita. Si era nei mesi precedenti la rivoluzione bolscevica e questo segreto fu considerato particolarmente esplosivo. La Madonna avrebbe inoltre aggiunto che se il suo appello fosse rimasto inascoltato la Russia avrebbe sparso il terrore nel mondo, causando guerre e persecuzioni nei confronti del cattolici. Quanto al terzo segreto, Lúcia era riluttante a rivelarlo, affermando che la Madonna stessa aveva chiesto di non rivelarlo. Colpita dalla malattia e convinta di essere in punto di morte – e sotto pressione da parte del vescovo di Leira – nel 1944 Lúcia finalmente acconsentì infine a mettere per iscritto anche il terzo segreto. Il vescovo ricevette lo scritto e lo trasmise in Vaticano, dove rimase custodito per decenni. Lúcia chiese che l’ultimo segreto venisse rivelato nel 1960 oppure dopo la sua morte, se fosse avvenuta prima. Riteneva che quella data fosse la più adatta a far comprendere chiaramente il messaggio. Il Vaticano però aveva altri piani e nel 1960 annunciò che il segreto probabilmente sarebbe rimasto nascosto per sempre. I fedeli nel frattempo speculavano sul contenuto dello scritto immaginando un olocausto nucleare, la terza guerra mondiale, una crisi economica globale, l’apocalisse, ecc. La Chiesa mantenne il segreto fino al 2000, quando alla fine lo rivelò. LA FEDE IN DECLINO La percentuale di portoghesi che si considerano cattolici (85%) è tra le più alte dell’Europa occidentale. Il numero di praticanti, però, è in calo ormai dagli anni ‘70 (anno in cui la percentuale di cattolici era del 95%). Oggi quasi mezzo milione di residenti nel paese si definisce agnostico e i fedeli praticanti ammontano a meno del 20% della popolazione. Il confronto tra regione e regione rivela un quadro più complesso: circa metà della popolazione del Portogallo settentrionale e più di un quarto di quella di Lisbona frequenta ancora la messa domenicale, mentre i praticanti diminuiscono notevolmente sulla costa meridionale. 505 Il santo più popolare per i portoghesi è sant’Antonio, il patrono dei cuori solitari. Donne e uomini soli accendono candele per trovare l’amore e il giorno della sua festa, a giugno, Lisbona celebra matrimoni gratuiti per coloro che non si possono permettere una celebrazione privata. Religione L e appari z ioni di Fátima L’ultimo segreto è il più mistico e controverso dei tre. Lúcia descriveva un angelo che brandisce una spada fiammeggiante e che indica la terra invocando il pentimento. La visione proseguiva con una città in rovina piena di cadaveri e sullo sfondo una montagna sulla quale si arrampicava un vescovo vestito di bianco – che lei immaginò essere il papa – il quale giunto in cima si inginocchiava davanti a una croce di tronchi d’albero tagliati a mano e veniva ucciso da dei soldati. Alcuni sostennero che questa fosse la previsione dell’attentato del 1981 a Giovanni Paolo II, accaduto il 13 maggio – anniversario delle apparizioni – e il papa stesso affermò di essere stato salvato dalla Madonna di Fátima. (Secondo alcune ricostruzioni, il proiettile avrebbe percorso una bizzarra traiettoria ellittica evitando di colpire gli organi vitali del papa). I teorici della cospirazione, invece, sostengono che la Chiesa stia ancora nascondendo il ‘vero’ terzo segreto, che avrebbe piuttosto a che fare con l’apocalisse e una grande apostasia all’interno della Chiesa, una crisi avviata dai vertici. Gli scandali più recenti, come i casi di abusi sessuali denunciati in diverse parti del mondo, non fanno che alimentare le speculazioni tra i ‘fátimisti’ che sostengono che il terzo segreto non è in realtà ancora stato rivelato. 506 Arti e architettura Il Portogallo, paese che ospita una delle città più antiche d’Europa, possiede una lunga e articolata storia dell’arte che risale almeno a 20.000 anni fa, quando i primi artisti uscirono dalle caverne e battendo pietra contro pietra tentarono di testimoniare il mondo che li circondava. Seguendo l’esempio delle prime popolazioni, ondate di conquistatori stranieri lasciarono il loro segno nella Penisola Iberica come i megaliti eretti dalle misteriose tribù neolitiche, i villaggi fortificati dei celti, gli elaborati mosaici, i teatri accuratamente progettati e i templi dei romani, le chiese visigote, i paesaggi urbani moreschi e le imponenti fortezze dei primi crociati. Le cose iniziarono a diventare interessanti intorno al 1500, quando il mercato delle spezie portò immense ricchezze nel regno, dando inizio a un’epoca di grandi cattedrali e sontuosi palazzi. Nei 500 anni successivi il Portogallo divenne una cornice ideale per il lavoro di grandi architetti e artigiani d’Europa, ospitando la realizzazione di opere memorabili in un’eccezionale varietà di stili – manuelino, manierista, barocco, art nouveau, modernista e postmodernista. Nello stesso tempo pittori, scultori, poeti e romanzieri diedero il loro contributo al patrimonio artistico portoghese, le cui dimensioni suscitano un notevole stupore, considerando le ridotte dimensioni di questa nazione. I siti paleolitici Resti preistorici »»Vila Nova de Foz Côa, Douro »»Citânia de Briteiros, Minho »»Cromeleque dos Almendres, Alentejo Nei pressi di Évora, nell’Alentejo, in un’isolata radura immersa negli oliveti, si trova uno strano cerchio formato da un gruppo di 95 enormi monoliti. Si tratta del Cromeleque dos Almendres, uno dei siti preistorici più imponenti d’Europa. In tutto il Portogallo, ma soprattutto nell’Alentejo, esistono strutture funerarie e religiose di questo tipo realizzate circa 6000 anni fa durante l’età neolitica e megalitica. Particolarmente impressionanti sono i dolmen, camere funerarie – rettangolari, poligonali o circolari – ricoperte di terra in modo da creare una collinetta artificiale, alle quali si accede tramite un corridoio realizzato con lastre di pietra. Il dolmen più suggestivo è l’Anta Grande do Zambujeiro, anch’esso vicino a Évora. È il più grande d’Europa, con un’ampia camera funeraria formata da pietre alte 6 m. Singoli monoliti, i cosiddetti menhir, spesso scolpiti con simboli fallici o religiosi, utilizzati probabilmente per riti legati alla fertilità, si ergono nel paesaggio rurale come un esercito di sentinelle di pietra. Con l’arrivo dei celti (800-200 a.C.) sorsero i primi castros, insediamenti costruiti sulla sommità delle colline. L’esempio meglio conservato è la Citânia de Briteiros, nel Minho, dove vi ritroverete trasportati letteralmente nel lontano passato del Portogallo. Le abitazioni in pietra avevano pianta circolare o ellittica e il complesso era protetto da un muro difensivo a secco. Nelle citânias (villaggi fortificati) situate più a sud, le abitazioni erano tendenzialmente a pianta rettangolare. 507 I romani Rovine romane »»Conimbriga, Beira »»Tempio di Diana, Évora »»Teatro Romano, Lisbona »»Milreu, Algarve UNA SCOPERTA CASUALE Nel 1989 gli studiosi esploravano l’aspra valle del Rio Côa, a 15 km dal confine con la Spagna, per valutare l’impatto ambientale del progetto di una diga idroelettrica che avrebbe finito per allagare la valle. Durante le loro ricerche fecero una scoperta straordinaria: numerosi petroglifi (incisioni rupestri) risalenti a decine di migliaia di anni addietro. Ma solo nel 1992, a costruzione della diga iniziata, ci si rese conto dell’importanza del ritrovamento. Gli archeologi trovarono interi complessi di petroglifi perlopiù risalenti al Paleolitico superiore (da 10.000 a 40.000 anni fa). La popolazione locale partecipò alle ricerche e presto il numero delle incisioni scoperte raggiunse il migliaio. Nonostante la straordinaria collezione, la più importante compagnia energetica del paese insistette nel completare la costruzione della diga, e si fermò solo di fronte a una campagna di sensibilizzazione internazionale. Nel 1998 il futuro della collezione fu salvaguardato con l’inserimento della vallata nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità. Oggi Rio Côa possiede una delle più ingenti collezioni conosciute di arte paleolitica all’aperto del mondo. Gli archeologi si stanno ancora interrogando sul significato delle incisioni e sul motivo per cui fu scelta questa vallata. La maggior parte dei segni riproduce degli animali: cavalli e auroch (antenati estinti di un tipo di bestiame addomesticato) stilizzati e ibex dalle lunghe corna (specie estinta di capra selvatica). Alcuni animali sono dipinti con più teste per simulare il movimento, mentre altri presentano un tratto così fine che devono essere illuminati in modo artificiale per essere visti. I petroglifi più recenti raffigurano anche esseri umani, e le incisioni più interessanti presentano livelli di segni sovrapposti, in cui gli artisti si sono succeduti per migliaia di anni. Una sorta di lavagna paleolitica in cui generazioni di cacciatori elaborarono e rielaborarono le incisioni dei loro predecessori. Arti e architet tur a I romani I romani hanno lasciato anche in Portogallo una ricca eredità architettonica e ingegneristica – strade, ponti, città dotate di fori (mercati), ville, terme e acquedotti. Queste opere sono andate in gran parte perdute, anche perché le principali città portoghesi furono costruite su antiche fondazioni romane; sotto i nuovi edifici di Lisbona ed Évora se ne conservano ancora oggi i resti. A Conimbriga, il sito romano più esteso del paese, si sta scavando per riportare alla luce un’intera città romana. Finora sono stati scoperti magnifici mosaici, colonne strutturali e ornamentali, trabeazioni scolpite e vari elementi decorativi che documentano il ricco tenore di vita all’epoca della dominazione romana. Il tempio romano di Évora, conosciuto come Tempio di Diana (ma la cui dedicazione resta incerta), con le sue colonne corinzie riccamente scolpite che sembrano avere ispirato le torri della cattedrale di questa città, è una delle vestigia romane più famose e meglio conservate del Portogallo. È sicuramente il tempio romano più suggestivo di tutta la Penisola Iberica e deve il suo eccezionale stato di conservazione al fatto che in epoca medievale la struttura fu murata e in seguito usata come macello. Le varie tribù teutoniche che invasero il paese dopo la caduta di Roma, all’inizio del V secolo, lasciarono poche tracce, a eccezione di qualche chiesa costruita dai visigoti, un bellicoso gruppo di fede cristiana ariana. Nonostante le modifiche e i restauri apportati nel corso dei secoli, queste chiese rivelano ancora la struttura originaria della basilica romana, con pianta rettangolare e suddivisione dello spazio in tre navate separate da colonne. Due pregevoli esempi sono la Capela de São Pedro de Balsemão (subito fuori Lamego, nel Douro) e l’Igreja de Santo Amaro di Beja, nell’Alentejo. Si distacca invece dallo schema canonico la Capela de São Frutuoso (vicino a Braga), che presenta caratteristiche tipicamente bizantine e una pianta a croce greca. I visigoti inoltre ricostruirono la città romana di Idanha-a-Velha, oggi un tranquillo borgo vicino a Castelo Branco; la loro influenza è evidente in alcune parti della cattedrale. Molte altre chiese visigote furono distrutte dai mori che a partire dal 711 occuparono il paese per diversi secoli. 508 Arti e architet tur a S tili architettonici Stili architettonici Moresco A differenza della Spagna, in Portogallo non si sono conservati edifici islamici intatti. A testimonianza di quest’epoca sono rimasti qua e là un arco, un muro, la rovina di una fortezza e gli affascinanti resti delle numerose mourarias (quartieri moreschi). Molto suggestivi sono il pozzo e il torrione del castello di Moura. La vicina Mértola ha conservato molto del suo fascino islamico; in questa località sorge anche una moschea trasformata in seguito in una chiesa. Nel museo archeologico di Silves, che fu la capitale moresca dell’Algarve, è esposto un gigantesco pozzo risalente a quell’epoca, oggi parzialmente esposto nel museo archeologico. I mori tuttavia esercitarono una marcata influenza sull’architettura portoghese, nonostante i cristiani abbiano tentato di eliminare ogni traccia della loro presenza. Parecchi elementi moreschi sono evidenti nelle case private, soprattutto nel sud del paese: terrazze, archi a ferro di cavallo, strutture in ferro battuto, tetti piatti imbiancati a calce, motivi ornamentali geometrici e l’uso dell’acqua come elemento decorativo. Romanico Architettura gotica »»Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça, Estremadura »»Convento do Carmo, Lisbona »»Mosteiro de Santa Maria da Vitória, Estremadura Durante la Reconquista cristiana del Portogallo, che terminò nel 1297, la maggior parte delle moschee fu distrutta e sostituita da chiese o cattedrali spesso edificate sullo stesso sito. Questi edifici furono realizzati nel semplice e robusto stile romanico introdotto dai monaci della Borgogna, caratterizzato da archi a tutto sesto, muri spessi e soffitti a capriate. Come quelle di Lisbona e Coimbra, spesso le cattedrali sembravano vere e proprie fortezze, a difesa dalla costante minaccia dei mori e, più tardi, dei castigliani. Una versione più leggera dello stile romanico si può ammirare in chiese di minori dimensioni, come l’Igreja de São Salvador di Bravães, in cui gli archivolti dei portali sono decorati da graziosi motivi di animali o piante. Per quanto riguarda l’architettura civile di questo periodo, l’unico edificio sopravvissuto è la Domus Municipalis di Bragança, il municipio più antico del Portogallo, dall’insolita pianta pentagonale. Gotico Furono i monaci cistercensi a introdurre nell’architettura portoghese il gotico, uno stile che raggiunse la sua massima espressione ad Alcobaça, in uno dei complessi più belli del paese. L’austera abbazia e il chiostro del Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça, la cui costruzione iniziò nel 1178, mostrano una leggerezza e una semplicità sicuramente influenzate dall’abbazia di Clairvaux, in Francia. La sublime essenzialità dei suoi chiostri fu in seguito presa a modello per quelli delle cattedrali di Coimbra, Lisbona, Évora e di molte altre località. Nacque così il gotico portoghese, che fiorì nel corso degli anni successivi durante i quali il paese, per secoli dominato culturalmente dai mori e dagli spagnoli, si aprì agli influssi provenienti dagli altri paesi europei Nel XIV secolo, quando fu costruito il Mosteiro de Santa Maria da Vitória (meglio noto come Mosteiro da Batalha), la semplicità era ormai solo un vago e lontano ricordo. Per oltre due secoli, architetti portoghesi, irlandesi e francesi collaborarono alla realizzazione di questo splendido complesso. Il loro lavoro congiunto abbinato al susseguirsi dei vari stili architettonici (dal gotico fiammeggiante a quello rinascimentale e allo stile manuelino) fecero di quest’abbazia un tripudio di sculture, motivi decorativi ispirati al mondo animale e vegetale, ampi spazi e vetrate policrome istoriate. Si tratta di un vero e proprio compendio dell’arte tardogotica e di un inno all’esuberanza decorativa (soprattutto nei chiostri reali e nella sala capitolare), mentre gli archi rampanti sono tipici dello stile chiamato gotico perpendicolare inglese. Il gotico si affermò anche nell’architettura secolare, grazie alla necessità di opere di fortificazione contro i mori e alla passione per i castelli di Dom Dinis, che regnò nel XIII secolo. A questo periodo risalgono alcuni dei castelli più belli del paese – come quelli di Estremoz, Óbidos e Bragança – molti dei quali sono caratterizzati da una doppia serie di massicce mura perimetrali e da una torre quadrata interna. 509 Arti e architet tur a S tili architettonici Manuelino Il manuelino è uno stile tipicamente portoghese sviluppatosi dal tardogotico e caratterizzato da una spiccata esuberanza decorativa. Fiorita all’epoca di Dom Manuel I (1495-1521), l’architettura manuelina è interessante non solo per le sue linee fantasiose, ma anche per la vertiginosa creatività che rispecchia il clima di ottimismo e fiducia che regnava all’epoca. Durante il regno di Dom Manuel, Vasco da Gama e altri esploratori scoprirono nuove terre e immense ricchezze per il Portogallo. L’era delle scoperte trovò espressione in creazioni scultoree particolarmente originali e ispirate a temi marinareschi: funi intrecciate, coralli e ancore, sormontati dall’onnipresente sfera armillare (uno strumento di navigazione che divenne il simbolo personale di Dom Manuel) e dalla croce dell’Ordine di Cristo (simbolo dell’ordine religioso-militare che promosse e in larga misura finanziò molte spedizioni portoghesi). Questo stile fece la sua prima comparsa nell’Igreja de Jesus di Setúbal, progettata nell’ultimo decennio del XV secolo dall’architetto di origine francese Diogo de Boitaca, che ideò il motivo delle corde intrecciate per le colonne e i costoloni delle volte. Il nuovo gusto si diffuse rapidamente anche altrove, dando origine a strutture che si innalzavano verso l’alto come le onde dell’oceano ornate da una profusione di decorazione a spirale. I capolavori più significativi dello stile manuelino sono il Mosteiro dos Jerónimos di Bélem, progettato prevalentemente da Diogo de Boitaca e João de Castilho, e il Mosteiro de Santa Maria da Vitória di Batalha, noto anche come Capelas Imperfeitas (‘cappelle incompiute’). Tra gli altri monumenti famosi ricordiamo la Torre de Belém, situata nel quartiere più occidentale di Lisbona, una struttura manuelinomoresca che sembra un incrocio tra una torta e la torre degli scacchi, ideata da Diogo de Botaica e dal fratello Francisco, la stravagante finestra, ormai ricoperta di rampicanti, della sala capitolare del Convento de Cristo di Tomar, disegnata da Diogo de Arruda e riccamente decorata con motivi vegetali e marinari e, sempre nello stesso convento, la straordinaria struttura a 16 lati della Charola, la chiesa templare, che ricorda un set di Guerre stellari. Molte altre chiese, dietro a una facciata estremamente sobria, rivelano ricchi interni manuelini. Architettura manuelina »»Mosteiro dos Jerónimos, Belém »»Torre de Belém, Belém »»Casa Capitolare, Tomar »»Igreja de Jesus, Setúbal Questo stile, che ebbe un grande successo in tutto il paese, tornò in auge all’inizio del XX secolo, in un’ondata di romanticismo mistico. Ne sono un esempio la Quinta da Regaleira, il Palácio Nacional da Pena di Sintra e lo straordinario Palace Hotel do Buçaco di Luso, in stile neomanuelino. 510 Rinascimento Arti e architet tur a S tili architettonici Dopo tanti ornamenti e intrecci elaborati, lo stile rinascimentale, caratterizzato da un ritorno a forme e proporzioni classiche, tardò ad affermarsi in Portogallo. Uno dei suoi migliori interpreti, lo scultore e architetto italiano Andrea Sansovino, trascorse un certo periodo in Portogallo, ma nessuna delle opere che realizzò in questo paese è giunta sino ai giorni nostri, tranne la Quinta da Bacalhoa, dimora quattrocentesca situata a Vila Nogueira de Azeitão (vicino a Setúbal). Il principale pioniere dello stile rinascimentale in Portogallo fu lo scultore francese Nicolas Chanterène, la cui influenza sulla scultura e sulla decorazione architettonica si affermò a partire dal 1517. In Portogallo non ci sono molti edifici rinascimentali. I più belli sono i grandi chiostri del Convento de Cristo di Tomar, progettati alla fine del XV secolo dallo spagnolo Diogo de Torralva, la vicina Igreja de Nossa Senhora da Conceição e il Convento de Bom Jesus di Valverde, appena fuori Évora. Manierismo Lo stile manierista, sobrio e severo, riflette lo spirito del tempo, che coincide con gli anni del dominio spagnolo (1580-1640), caratterizzati dalla pesante influenza dell’Inquisizione e dei gesuiti. Il manierismo dominò per quasi tutto il XVII secolo. La magnifica Igreja de São Vicente de Fora di Lisbona, costruita tra il 1582 e il 1627 su progetto di Felipe Terzi, è un tipico esempio di equilibrato classicismo manierista che servì da modello per molte altre chiese. Barocco Architettura barocca »»Palácio Nacional de Mafra »»Igreja de São Roque, Lisbona »»Igreja de São Francisco, Porto »»Palácio de Mateus, Vila Real Con la conquista dell’indipendenza dalla Spagna e la fine dell’influenza dell’Inquisizione, in Portogallo esplose il barocco, che in architettura si tradusse in uno stile esuberante, teatrale e improntato a una forte sensualità. Se il manuelismo era insuperabile per la ridondanza ornamentale, il barocco – derivato dal termine portoghese barroco, che indica una perla non perfettamente regolare – gli fu di gran lunga superiore per la prodigiosa ricchezza espressiva. Nel suo periodo di massimo splendore, il XVIII secolo (quasi cent’anni dopo la sua affermazione in Italia), questo stile era caratterizzato da forme sinuose, proporzioni monumentali, complessi schemi di distribuzione degli spazi e oro a profusione. Finanziati dall’oro e dai diamanti scoperti in Brasile e incoraggiati dalla passione per il lusso di Dom João V, artisti locali e stranieri (in particolare italiani) crearono capolavori di sconcertante opulenza. Elemento caratteristico del barocco portoghese è l’uso della talha dourada (lavorazione in legno dorato) negli interni delle chiese di tutto il paese; i risultati ottenuti sono talvolta abbaglianti, come nel Convento de Jesus, ad Aveiro, nell’Igreja de São Roque di Lisbona e nell’Igreja de São Francisco a Porto. Nel Portogallo centrale e meridionale il barocco si espresse in forme più contenute. Ne sono un esempio il presbiterio della Cattedrale di Évora e dell’imponente Palácio Nacional de Mafra, progettato dall’architetto tedesco João Frederico Ludovice per competere con il palazzomonastero di San Lorenzo de El Escorial (vicino a Madrid). Si tratta di un edificio relativamente sobrio, ma così grande che per costruirlo furono necessari ben 45.000 operai sorvegliati da 7000 soldati. Nel frattempo, il pittore e architetto toscano Nicolau Nasoni (che si stabilì a Porto verso il 1725) introdusse nel nord del paese uno stile barocco più ornamentale. A Nasoni si devono la Torre dos Clérigos e l’Igreja da Misericórdia di Porto e il bizzarro Palácio de Mateus vicino a Vila Real (conosciuto in tutto il mondo perché raffigurato sull’etichetta del Mateus, celebre vino rosé portoghese). Verso la metà del XVIII secolo, fu fondata a Braga una prestigiosa scuola di architettura. Artisti locali, tra cui André Soares, costruirono chiese e palazzi in uno stile fortemente decorativo, in cui si coglie chiaramente l’influsso degli intagli asburgici tipici della Germania meridionale. Ne sono esempi significativi la Casa do Raio, a Braga, e la scalinata monumentale del vicino Bom Jesus do Monte, entrambe opere di Soares. La passione per il barocco venne meno solo quando iniziarono a esaurirsi le riserve d’oro del paese. Alla fine del XVIII secolo gli architetti ebbero un breve momento di entusiasmo per il rococò (ne sono testimonianze il Palácio de Queluz di Mateus Vicente, iniziato nel 1747, e il palazzo di Estói), prima di abbracciare il neoclassicismo. 511 Arti e architet tur a S tili architettonici Neoclassicismo Quando il terremoto devastò Lisbona nel 1755, l’autoritario Marquês de Pombal incaricò l’architetto Eugenio dos Santos della ricostruzione della zona della Baixa, raccomandandogli di utilizzare uno stile semplice ed elementi classici che potessero essere realizzati e ripetuti con estrema facilità. Questo nuovo stile, detto ‘pombalino’, caratterizzato da un reticolo di ampi viali e case dall’architettura sobria, ebbe un forte impatto sul gusto dell’epoca, e scatenò una reazione contro gli eccessi del barocco che da Lisbona si diffuse in tutto il paese. A Porto, per esempio, l’Hospital de Santo António e la Feitoria Inglesa (Fabbrica inglese), entrambi progettati da architetti anglosassoni, mostrano un ritorno alla semplicità delle linee classiche e ai modelli palladiani. Costruito all’inizio del XIX secolo, il Palácio Nacional da Ajuda fu progettato secondo ideali neoclassici e ispirò le linee nitide ed eleganti del Palácio de Brejoeira (vicino a Monção, nel Minho). L’epoca moderna All’inizio del XIX secolo l’architettura portoghese entrò in una fase di ristagno. Le cause vanno individuate in parte nelle conseguenze della guerra peninsulare (1807-14) e in parte negli effetti di un decreto del 1834 che sciolse gli ordini religiosi e stabilì che i loro beni immobiliari diventassero proprietà dello stato. Alcuni ex monasteri sono ancora oggi utilizzati dal governo, come il Mosteiro de São Bento di Lisbona, sede del parlamento. Quando l’attività edilizia riprese vigore, la tendenza fu quella di attingere agli stili architettonici del passato, dal moresco (la stazione Rossio di Lisbona) al neoclassico (il Palácio da Bolsa, ovvero la Borsa, di Porto). Molte delle eleganti residenze di questo periodo manifestano una forte influenza francese. Verso la fine del XIX secolo il crescente impiego del ferro e dell’acciaio riflette l’ingresso del Portogallo nell’era industriale. Numerosi edifici, tra cui diverse stazioni ferroviarie (come quella di Alcântara a Lisbona), furono coperte con strutture in ferro e vetro. Gustave Eiffel costruì ponti di ferro sui fiumi Minho, Lima e Douro e i suoi allievi realizzarono parecchie opere ispirate al suo stile, come l’eccentrico Elevador de Santa Justa. Uno dei movimenti più interessanti di questo periodo fu l’art nouveau, caratterizzato da un’esplosione di fantasia decorativa che ancora oggi possiamo ammirare negli splendidi interni di molti caffè e negozi. Per Architettura moderna »»Casa da Música, Porto »»Boa Nova CasaChá, Porto »»Gare do Oriente, Lisbona »»Torre Vasco da Gama, Lisbona 512 Arti e architet tur a S tili architettonici Il volume Alvaro Siza: due musei, di Introini e D’Alfonso (Mondadori Electa, Milano 2009), attraverso testi, fotografie e disegni autografi mette a confronto due lavori del grande maestro dell’architettura contemporanea: il museo di Arte Contemporanea di Serralves a Porto, e il museo di Iberê Camargo a Porto Alegre, in Brasile. averne un’idea andate a vedere il Versailles e la Pastelaria São Roque di Lisbona o il Café Majestic di Porto. Durante gli anni di Salazar lo stato finanziò la costruzione di edifici dallo stile severo molto vicino a quello sovietico (come il deprimente complesso dell’Università di Coimbra, che prese il posto degli eleganti edifici neoclassici del XVIII secolo). Le periferie urbane si riempirono di orrendi palazzoni e squallidi condomini. Vi sono tuttavia alcune eccezioni degli anni ’60, come il Palácio da Justiça nel quartiere Campolide e il glorioso Museu Calouste Gulbenkian a Lisbona. Il bellissimo caffèristorante Galeto, con i suoi rivestimenti in legno, conserva immutata l’atmosfera di quel periodo. L’architettura urbana proseguì sui binari della mediocrità anche dopo la rivoluzione del 1974, anche se alcuni architetti come Fernando Távora ed Eduardo Souto Moura hanno realizzato edifici di un certo pregio. Un’altra eccezione degna di nota è l’Amoreiras di Lisbona, un centro commerciale in stile postmoderno progettato da Tomás Taveira. Il più grande architetto contemporaneo portoghese è Álvaro Siza Vieira. Il suo approccio espressionista, impostato sulla chiarezza e la semplicità, si riflette in progetti come il Pavilhão de Portugal per l’Expo ’98, il magnifico Museu de Arte Contemporânea di Porto e l’Igreja de Santa Maria a Marco de Canavezes, a sud di Amarante. A lui si deve anche la ristrutturazione di profonda sensibilità artistica dello storico quartiere commerciale di Lisbona, distrutto da un incendio nel 1988. L’architetto spagnolo Santiago Calatrava ha progettato la struttura della Gare do Oriente per l’Expo ’98, alla cui realizzazione hanno partecipato molti altri famosi artisti contemporanei. L’interno assomiglia a un’avveniristica navicella spaziale. A poca distanza si trova il ponte più lungo d’Europa, il Ponte Vasco da Gama, costruito nel 1998. I primi anni del XXI secolo hanno visto la realizzazione di ambiziosi progetti architettonici, come la Casa da Música di Rem Koolhas a Porto (2005). Vista da una certa distanza, la struttura ricorda un blocco bianco di cristallo. Allo stesso modo geometrico e sfrontatamente asimmetrico, l’edificio unisce elementi della tradizione, come gli azulejos utilizzati in una delle sale, a uno stile ipermodernista (imponenti tende di vetro increspato accanto al palco per i concerti). Nel 2008 Lisbona ha riconquistato un posto di tutto rispetto nel panorama architettonico internazionale con la riapertura della magnifica stazione ferroviaria del Rossio. Situata nel cuore della città, la stazione, costruita in stile manuelino, è oggi tornata all’antico splendore con L’ARCHITETTO PREFERITO DAI PORTOGHESI Álvaro Siza Vieira (nato nel 1933) è uno dei più importanti architetti portoghesi contemporanei, eppure il suo nome è poco conosciuto fuori dal Portogallo, il che è ancora più sorprendente se si considerano il grande prestigio di cui gode nel mondo dell’architettura, la sua lunga carriera ricca di successi e i riconoscimenti internazionali tributati ai suoi progetti (tra i quali l’ambito premio Pritzker, nel 1992). Forse la ragione è in parte legata all’apparente minimalismo delle sue creazioni. A prima vista la sua opera può infatti sembrare essenziale e sobria. Con stucco, pietra, laterizio e vetro costruisce edifici che all’occhio di un osservatore poco attento sembrano strutture esageratamente semplici, simili a scatole. Ma una volta all’interno, la prospettiva cambia: le diverse parti si fondono in un tutto omogeneo e ogni elemento, interno ed esterno, si integra perfettamente in un insieme coerente. Secondo Siza Vieira, ogni costruzione deve inserirsi senza alcun compromesso nell’ambiente che la circonda e rispondere alle caratteristiche geografiche e climatiche della regione nella quale si trova. Elevador de Santa Justa, Lisbona (p37) L’unico ascensore urbano verticale di Lisbona è un’opera neogotica di Raul Mésnier, allievo di Gustave Eiffel. IZZET KERIBAR PAOLO CORDELLI ANDERS BLOMQVIST 1. Bom Jesus do Monte, Braga (p412) 2. Igreja de São Francisco, Porto (p362) Lo spendido interno barocco di questa chiesa gotica contiene decorazioni in foglia d’oro per 100 kg. BRENT WINEBRENNER Questa chiesa neoclassica è seconda solo alla sua stupenda scalinata barocca. ANDERS BLOMQVIST 3. Gare do Oriente, Lisbona (p58) Stazione ferroviaria, avveniristica e geometrica, opera dell’architetto Santiago Calatrava. 4. Mosteiro dos Jerónimos, Lisbona (p58) Favoloso monastero in stile manuelino costruito in omaggio agli esploratori dell’era delle scoperte. 5. Velha Universidade, Coimbra (p301) La ‘Vecchia Università’ di Coimbra è un complesso di edifici notevoli eretti sulla cima di una collina tra XVI e XVIII secolo. GREG ELMS BRENT WINEBRENNER PAUL BERNHARDT 1. Praça do Comércio, Lisbona (p36) ANDERS BLOMQVIST Il trionfale Arco da Victória di Verissimo da Costa è il vanto di questa piazza di Lisbona affacciata sul fiume. 2. Convento de Cristo, Tomar (p288) I grandi chiostri sono un pregevole esempio di arte rinascimentale. 3. Rossio, Lisbona (p37) Archi neomanuelini a forma di ferro di cavallo caratterizzano la stazione ferroviaria del Rossio. 4. Castelo, Guimarães (p418) Si suppone che il grande Afonso Henriques (Alfonso I il Conquistatore) sia nato in questo castello arroccato dell’XI secolo. CHRISTOPHER GROENHOUT ANDERS BLOMQVIST ANDERS BLOMQVIST 1. Mosteiro de Santa Maria, Alcobaça (p271) La facciata barocca del monastero cela al suo interno ambizione gotica e austerità cistercense. 2. Palacio Nacional, Mafra (p114) Il capolavoro barocco del tedesco Friedrich Ludwig si estende su una superficie di 4 kmq. 3. Torre de Belém, Lisbona (p55) Fortezza manuelina, disegnata nel 1515 per difendere il porto di Lisbona, inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. EBO/IMAGEBROKER 4. Palácio de Queluz, Queluz (p113) La risposta portoghese a Versailles, disegnata per il principe Dom Pedro negli anni ‘50 del XVIII secolo. 5. Casa da Música, Porto (p381) A Porto, questa sala da concerti minimalista in cemento bianco di Rem Koolhaas si staglia nel panorama come un pezzo di cristallo grezzo. ADINA TOVY AMSEL BRUCE ESBIN Templo Romano, Évora (p202) Le colonne corinzie dai capitelli in marmo dell’Estremoz sono una delle rovine romane meglio conservate del paese. ANDERS BLOMQVIST ingressi a ferro di cavallo e un interno decorato con una fila di colonne collegate tra loro da un fine intreccio di ferro battuto. 513 Letteratura Arti e architet tur a L etteratura La letteratura portoghese si è arricchita nei secoli grazie al sostanzioso apporto di influssi stranieri – soprattutto spagnoli – mantenendo tuttavia una propria specificità. I due generi più diffusi sono la poesia lirica e la narrativa storica. La figura dominante della storia letteraria portoghese è il poeta Luís Vaz de Camões (1524-80), che in vita godette di poca fama e ricchezza, ma dopo la morte venne consacrato fra i classici, soprattutto grazie al poema epico Os Lusíadas dedicato ai ‘lusiadi’, cioè i portoghesi (v. p526). Tra il XVII e il XVIII secolo fiorisce in Portogallo una vasta e imponente letteratura femminile; curiosamente, queste scrittrici provengono quasi tutte da conventi. Leggete l’antologia curata da Anabela Galhardo Couto, dal titolo Gli abiti neri (Il Filo, Roma 2007). Nel XIX secolo la letteratura portoghese fu alimentata dal romanticismo. Uno dei principali esponenti di questo movimento fu il poeta, drammaturgo e romanziere João Baptista da Silva Leitão de Almeida Garrett (1799-1854; v. p526), che dedicò la sua vita a risvegliare la coscienza politica del popolo portoghese attraverso i suoi scritti. Tra le sue opere più note ricordiamo il romanzo Viagens na Minha Terra (Viaggi nella mia terra; 1846). In italiano, negli anni ’50, fu trasposto in un lungo racconto, La fanciulla dei Rosignoli. Brillante autore di opere teatrali (è il nome più significativo dopo quello di Gil Vicente, drammaturgo di corte vissuto nel XVI secolo), Almeida Garrett fu costretto all’esilio per il suo impegno politico in favore del liberalismo. Contemporaneo di Almeida Garrett, lo scrittore Alexandre Herculano (1810-77; anch’egli esiliato) coltivò il filone del romanzo storico, un genere tradizionalmente portoghese affermatosi in particolare durante l’epoca delle scoperte. Herculano produsse moltissimo, ma la sua opera più nota è l’imponente História de Portugal (1846). Verso la fine del XIX secolo si affermarono diversi scrittori di talento, tra i quali il celebre José Maria Eça de Queirós (1845-1900), che introdusse il realismo nella letteratura portoghese con i suoi vibranti romanzi, autore anche di opere più leggere, come I Maia (1888); in italiano, non perdete Il colle degli impiccati. Anche Fernando Pessoa (1888-1935), autore di Messaggio – unica opera in portoghese pubblicata in vita dall’autore con il proprio nome –, fu riconosciuto come uno dei poeti più straordinari della sua generazione solo dopo la morte. Infatti, compose poesie e opere in prosa usando quattro diversi pseudonimi ai quali corrispondevano altrettanti stili differenti (v. lettura p514). Le sue opere sono state tradotte e pubblicate in italiano da diversi editori, tra cui Passigli e Guanda; tra tutte segnaliamo Una sola moltitudine. Purtroppo la creatività dei portoghesi fu soffocata per buona parte del XX secolo dalla dittatura di Salazar, che vietò con ogni mezzo qualsiasi forma di libera espressione. Furono numerosi gli scrittori perseguitati dal regime. Tra questi il poeta e narratore Miguel Torga (1907-95), le cui origini nel Trás-os-Montes conferirono alle sue opere un marcato individualismo evidentemente non gradito dalle autorità, che censurarono senza appello la maggior parte dei suoi libri. In italiano potete procurarvi la raccolta Poesie. Tra gli scrittori che sopravvissero e documentarono gli anni bui della repressione spicca José Cardoso Pires (1925-98), popolare romanziere e drammaturgo la cui opera migliore è Ballata della spiaggia dei cani. In libreria, di José Cardoso Pires trovate alcuni titoli, di cui segnaliamo De profundis. Valzer lento e Gli scarafaggi. Fra i poeti più significativi La colpa del prete Amaro (1875) è un romanzo del XIX secolo di Eça de Queirós. Il libro è ambientato in Portogallo, nonostante la trasposizione cinematografica, Il crimine di Padre Amaro (2002), sia invece ambientata in Messico. 514 Arti e architet tur a L etteratura Memoriale del convento (1982) è il romanzo con cui José Saramago vinse il premio Nobel e ruota attorno alla storia della creazione del palazzo-convento di Mafra e dei suoi ambiziosi costruttori. di quel periodo ricordiamo Jorge de Sena (1919-78), pensatore umanista che scrisse molte opere di narrativa e critica – in italiano segnaliamo La finestra d’angolo –, e David Mourão-Ferreira (1927-97), autore, tra le altre opere, di Rampicante sommerso e altri racconti. Nelle ex colonie portoghesi (in particolare in Brasile) scrittori come il premio Nobel Jorge Amado (1912-2001) hanno lasciato il loro segno nella letteratura portoghese moderna. Il suo romanzo d’esordio è Il paese del carnevale (Garzanti, Milano 2002); le opere di Amado sono pubblicate in italiano dagli editori più importanti. Nel 2010, il Portogallo, con la morte all’età di 87 anni di José Saramago, ha perso uno dei suoi più grandi scrittori. Noto per i suoi romanzi dalla prosa cinica caratterizzata da uno humour nero, Saramago raggiunse la fama mondiale dopo aver vinto il premio Nobel nel 1998. Le sue opere migliori scavano nelle profondità dello spirito umano e sono ambientate nel singolare paesaggio portoghese. A volte i suoi racconti quasi magici ruotano attorno a eventi storici – come l’assedio dei crociati a Lisbona o la costruzione del Palácio Nacional de Mafra – oppure si cimentano con argomenti importanti come la vita di Gesù in quanto essere umano fallibile, o ancora danno vita a favole moderne (in Cecità, tutti gli esseri umani diventano improvvisamente ciechi). Saramago si definiva un libertario comunista e le sue idee politiche gli crearono non pochi problemi. Nel 1992, dopo che il governo conservatore ebbe imposto di ritirare il suo romanzo Il Vangelo secondo Gesù Cristo dalla partecipazione allo European Literary Prize, si ritirò in esilio volontario alle Canarie, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. All’ombra di Saramago, António Lobo Antunes (nato nel 1942) è l’altro grande genio letterario portoghese, e molti suoi ammiratori LE NUMEROSE PERSONALITÀ DI PESSOA ‘Non esiste nessun Fernando Pessoa’, giurava Alberto Caeiro, anche lui in realtà inesistente. Si trattava di uno degli pseudonimi (identità) adottati da Fernando Pessoa (1888-1935), il più grande poeta portoghese del XX secolo. Riconosciuto dai critici letterari come una delle icone del modernismo, Pessoa era uno dei più bizzarri personaggi che si potessero incontrare per le strade di Lisbona. Lavorava come traduttore di giorno (aveva studiato l’inglese vivendo in Sud Africa in gioventù) e scriveva poesie la notte non firmandole con il suo nome. Utilizzava numerose personalità, scrivendo anche con stili diversi e interpretando diverse filosofie, background e livelli di padronanza della lingua. Dei quattro pseudonimi principali di Pessoa, quello di Alberto Caeiro fu considerato il più importante dalle sue altre identità, come Alvaro de Campos e Ricardo Reis (Fernando Pessoa era il quarto, ma la sua esistenza, citata come precedente alle altre, era negata dalle altre tre). Qualsiasi stile Pessoa utilizzasse faceva di lui il più grande poeta del suo tempo, ma, se si considerano tutte le personalità nel complesso, va senz’altro inserito tra i grandi della letteratura moderna in assoluto. Pessoa per molti è indissolubilmente legato a Lisbona. Trascorreva le sue serate nei caffè, scrivendo, bevendo e chiacchierando fino a tarda notte e molte delle sue opere sono ambientate proprio nei quartieri antichi della capitale. Tra le fobie di Pessoa c’erano il fatto di venire illuminato e fotografato. Le poche fotografie esistenti lo ritraggono al Café Martinho da Arcada, uno dei suoi ritrovi abituali. Nonostante il suo stile brillante e articolato, Pessoa pubblicò assai poco e la sua bellissima opera, il Livro do desassossego (Il libro dell’inquietudine) apparve solo nel 1982, cinquant’anni dopo essere stato scritto. In effetti, la maggior parte dell’opera di Pessoa fu scoperta solo dopo la sua morte: migliaia di pagine manoscritte nascoste in un baule di legno. Gli studiosi stanno ancora lavorando alla piena comprensione della sua sfuggevole produzione letteraria. Musica Tanto il fado (v. p527 per approfondimenti) quanto il canto popolare ritmato – oltre a vari generi musicali importati dall’Europa e dall’Africa – hanno forgiato la música popular portoghese moderna. Spesso censurati sotto il regime di Salazar, i testi di queste canzoni divennero ancora più politicizzati dopo il 1974, quando molti interpreti si fecero portavoce delle varie fazioni rivoluzionarie. Anche la chitarra portoghese ha ampliato la propria gamma espressiva grazie a maestri come Carlos Paredes e António Chaínho. Tra i gruppi di musica popolare più noti ricordiamo i Madredeus. Esistono poi complessi studenteschi, detti tunas académicas, che si esibiscono in tutto il paese nel mese di marzo. In Portogallo è molto diffuso anche il jazz, protagonista di diversi festival. Nel vivace panorama del jazz africano di Lisbona spicca fra tutti il nome di Maria João. Se vi trovate a Lisbona e volete assistere a uno spettacolo di jazz portoghese, fate un salto all’Hot Clube de Portugal. Cinema Il Portogallo vanta un’illustre storia cinematografica, purtroppo in gran parte poco nota all’estero a causa di una scadente distribuzione. L’unico regista di fama internazionale è Manoel de Oliveira (nato nel 1908), che il quotidiano britannico The Guardian ha definito addirittura come ‘il più eccentrico e geniale maestro del cinema mondiale’. Ex pilota di auto da corsa, Oliveira ha diretto oltre venti film, dei quali soltanto tre prima di aver compiuto 60 anni. Nonostante l’intesa attività degli ultimi anni, il suo capolavoro resta uno dei suoi primi film, Aniki-Bóbó (1942), ambientato a Porto, città natale del regista. Mezzo secolo dopo, Oliveira esplora temi diversi ne I misteri del convento (1995), con Catherine Deneuve e John Malkovich. I due protagonisti si recano in un convento portoghese alla ricerca di documenti che confermino la teoria secondo cui Shakespeare sarebbe stato un ebreo di origine spagnola. Malkovich e la Deneuve compaiono in altri film di Oliveira, tra cui Ritorno a casa (2002), ambientato a Parigi. Belle Toujours – Bella sempre (2006), uno degli ultimi film di Oliveira (girato all’età di 98 anni!), rende omaggio a Belle de Jour (1967), capolavoro erotico di Luís Buñuel. Per un ritratto accattivante di Lisbona vi suggeriamo il magnifico Lisbon Story (v. p527) di Wim Wenders. Il regista António da Cunha Telles (nato nel 1935) ha girato pochi film, tra cui alcuni suggestivi documentari. Cunha Telles, che faceva parte del movimento Cinema Novo, ha abbandonato la regia alla fine degli anni ’60 a causa dello scarso successo commerciale. Da allora ha girato pochissimi film, fino al suo recente Kiss Me (2004), che presenta la vita difficile di una cittadina portoghese durante il regime di Salazar. Il film è ambientato nell’Algarve ed è interpretato dall’attrice e modella Marisa Cruz. 515 Arti e architet tur a M usica sostengono che il Nobel sia stato assegnato allo scrittore portoghese sbagliato. Antunes crea una prosa magica e dal ritmo sostenuto, spesso percorsa da brividi oscuri e arricchiti da ampi squarci storici; alcuni critici paragonano la sua opera a quella di William Faulkner. Gli scritti di Antunes riflettono la sua esperienza come medico militare in Angola durante i sanguinosi conflitti coloniali e spesso rappresentano uno sguardo critico sulla storia portoghese attraverso l’ambientazione delle sue storie durante le guerre coloniali, i giorni bui della dittatura e la rivoluzione del 1974. Antunes è ancora attivo e gode di un prestigio che va lentamente crescendo. Molti dei suoi romanzi si trovano anche in traduzione italiana, presso gli editori Einaudi e Feltrinelli. 516 Arti e architet tur a A rti figurative Accanto ai classici del cinema portoghese, si sta facendo strada una nuova generazione di registi i cui film, spesso tormentati e provocatori, esplorano i lati più oscuri della società portoghese. Tra le pellicole più innovative spiccano quelle di Pedro Costa e Teresa Vilaverde, il cui film Os Mutantes (I mutanti; 1999) presenta un quadro sconvolgente della vita di alcuni giovani reietti. L’attrice portoghese più famosa è Maria de Medeiros, che nel 2000 passò alla regia dirigendo Capitani d’aprile, basato sulla rivoluzione dei garofani del 1974 – nel cast, l’attore italiano Stefano Accorsi. È significativo che questo lungometraggio sia stato sovvenzionato dall’Instituto de Cinema Audiovisual e Multimédia (ICAM), che negli ultimi anni ha assunto un atteggiamento più coraggioso e intraprendente nei confronti delle produzioni cinematografiche. Tra le altre registe emergenti ricordiamo Catarina Ruivo. La propensione del cinema portoghese per le storie di disagio sociale prosegue nel nuovo millennio. In questo genere si sta distinguendo un altro regista emergente, João Canijo, i cui film Ganhar a Vida (2001), storia di un emigrato portoghese in Francia, e Noite Escura (2003), ambientato nella squallida vita notturna del Portogallo rurale, hanno fatto scalpore anche all’estero. Se riuscite a trovarlo, vi consigliamo la visione di A Passagem da Noite (2003) di Luís Filipe Rocha, la storia di una ragazza stuprata che scopre di essere incinta. Un altro film dalle tinte forti è Il miracolo secondo Salomé (2004), di Mário Barroso, che narra la vicenda di una prostituta dal cuore d’oro nel Portogallo di inizio Novecento, sullo sfondo delle apparizioni di Fátima e della corruzione politica. Decisamente più moderna è la storia narrata nel bellissimo film Alice (2005). Si tratta della toccante storia di un padre che cerca la figlia scomparsa in mezzo alla cacofonia della vita urbana. Lisbona è un magnifico set nelle mani di Marco Martins, che la reinterpreta con un tocco minimalista. Purtroppo la distribuzione dei film portoghesi al di fuori del paese è molto limitata, perciò vi consigliamo di approfittarne durante il vostro viaggio. Se siete patiti del cinema il Portogallo organizza diversi festival cinematografici internazionali: a Porto (a febbraio), nell’Algarve e a Viana do Castelo (a maggio), a Tróia (a giugno) e a Figueira da Foz (a settembre). Lisbona ospita un festival del cinema indipendente in primavera e un festival dedicato al cinema omosessuale a settembre. Arti figurative Quando l’arte gotica lasciò spazio alle opere umanistiche del Rinascimento, i pittori portoghesi del XV secolo svilupparono uno stile proprio. Guidati dalla personalità del maestro Nuno Gonçalves, la Escola Nacional (scuola nazionale) rappresentava soggetti religiosi calandoli in ambienti contemporanei. Nel dipinto più famoso di Gonçalves, i pannelli di Santo Antonio, egli dipinse uno spaccato della società portoghese, nobiluomini, ebrei, pescatori, marinai, cavalieri, preti e mendicanti. Anche la scuola manuelina del XVI secolo produsse opere squisitamente portoghesi. Questi artisti, influenzati dall’arte fiamminga svilupparono uno stile pittorico di incredibile delicatezza, realismo e colori luminosi. Il pittore più famoso dell’epoca fu Vasco Fernandes, noto come Grão Vasco (1480-1543). I suoi dipinti variopinti (che ancora colpiscono dopo cinque secoli), come quelli dell’altro pittore della stessa scuola, Gaspar Vaz, sono conservati in un museo a lui dedicato. Tra gli scultori contemporanei, Diogo de Boitaca impazziva per le fantasie degli esploratori e gli esuberanti motivi decorativi delle icone portoghesi. IL MONDO EVOCATIVO DI PAULA REGO Gli anni di Salazar a metà del XX secolo non costituivano il terreno ideale per la nascita di una creatività contemporanea, e molti artisti lasciarono il paese. Tra questi l’artista moderna più famosa del Portogallo, Paula Rego, nata a Lisbona nel 1935 ma residente in Gran Bretagna dal 1951. Lo stile tipico della Rego si distinse per il carattere fiabesco e onirico. Le sue opere privilegiano situazioni ambigue, vibranti di tensione psicologica e sessuale, come La famiglia (1988), in cui un uomo d’affari seduto viene aggredito o coccolato dalla moglie e dalla figlia. Dominazione, paura, sessualità e dolore sono tutti temi che ricorrono nei dipinti della Rego e l’atmosfera sinistra e misteriosa, il pesante utilizzo del chiaroscuro (un forte contrasto di luce e ombra) e la curiosa distorsione delle proporzioni ricordano la tecnica dei surrealisti come Max Ernst e Giorgio de Chirico. Paula Rego, ora settantenne, è considerata una delle figure più emblematiche della pittura femminile e continua ad arricchire la sua produzione, già cospicua. La sua fama continua a crescere, soprattutto con l’apertura del nuovo museo di Cascais che ne ospita l’intera opera. 517 Arti e architet tur a A rti figurative Il XVII secolo vide emergere numerosi artisti portoghesi. Una delle pittrici di maggior talento fu Josefa de Óbidos, che raggiunse anche una certa fama, cosa insolita per una donna a quell’epoca. I dipinti di Josefa erano unici per la sua personale interpretazione dei soggetti religiosi e per il loro senso di innocenza. Nonostante avesse studiato in un convento agostiniano, non prese i voti e si stabilì a Óbidos (città da cui prese il nome). Mantenne comunque legami con la Chiesa, che le commissionò molti dei suoi incarichi, e rimase notoriamente vergine fino alla sua morte, nel 1684. Josefa lasciò in eredità uno dei patrimoni più belli di pittura portoghese, per l’eccellenza nell’uso dei colori nelle nature morte e le opere di soggetto religioso, pur non conoscendo l’iconografia classica. Anche se nel XIX secolo il naturalismo continuò a dominare la pittura portoghese, alcuni artisti si fecero interpreti di nuove correnti stilistiche. Columbano Bordalo Pinheiro, proveniente da una famiglia di artisti, fu una figura significativa tra i portoghesi del suo tempo. Ebbe un ruolo importante nel Leã d’Ouro, un gruppo di artisti, scrittori e intellettuali che si riunivano nella capitale ed erano profondamente partecipi delle tendenze estetiche della loro epoca. Il prolifico artista Pinheiro ritrasse alcuni dei luminari della sua epoca, tra cui il romanziere Eça de Queirós e Teófilo Braga (un noto scrittore che più tardi diventerà presidente della prima repubblica). Una delle sue opere più note è un ritratto del poeta Antero de Quental, che morì suicida. Formatosi con i naturalisti, Amadeo de Souza-Cardoso visse una vita breve ma produttiva, sperimentando nuove tecniche emergenti in Europa. Cresciuto in un sonnacchioso villaggio nei dintorni di Amarante, studiò architettura all’Academia de Belas Artes di Lisbona, ma presto si trasferì a Parigi. Là trovò la propria strada come pittore e frequentò i più importanti artisti e scrittori della sua epoca, tra cui Amedeo Modigliani, Gertrude Stein, Max Jacob e molti altri. Sperimentò l’impressionismo e più tardi il cubismo e il futurismo e creò un affascinante corpus di dipinti, sebbene sia poco noto al di fuori del Portogallo. José Sobral de Almada Negreiros sperimentò profondamente il futurismo, ispirato da Filippo Tommaso Marinetti. La sua produzione comprende ritratti dai dettagli geometrici astratti (come il famoso ritratto di Fernando Pessoa del 1954), e fu anche scultore, scrittore e critico. Riuscì a sopravvivere al regime di Salazar, realizzando grandi affreschi su commissione pubblica e lavori socialmente impegnati che criticavano la società portoghese. 518 Arti e architet tur a A rti figurative I migliori musei di arte portoghese »»Museu Nacional do Azulejo, Lisbona »»Casa das Histórias, Cascais »»Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona »»Museu Amadeo de Souza-Cardoso, Amarante »»Museu Grão Vasco, Viseu Dominio, paura, sessualità e dolore sono tutti temi ricorrenti nella pittura di Paula Rego (v. lettura p517). Per comprendere meglio l’opera di Paula Rego, visitate il sito www.saatchi-gallery.co.uk/artists/paula_rego. htm. Helena Almeida, contemporanea della Rego, ha esercitato una forte influenza sugli artisti portoghesi più giovani. Nei suoi grandi ritratti, che spesso raffigurano l’artista stessa e mettono in discussione il rapporto tra illusione e realtà, si coniugano disegno, fotografia e pittura. Tra gli artisti dell’ultima generazione, quella nata nel periodo della rivoluzione del 1974 (un episodio che risvegliò e alimentò nuovi fermenti culturali e artistici) Miguel Branco rappresenta il legame tra passato e presente. I suoi piccoli dipinti, molto evocativi, richiamano alla mente le atmosfere dei maestri del Rinascimento in chiave contemporanea. Eduardo Batarda è un artista influente che spesso adotta lo stile del fumetto per le sue opere in acrilico. Altri nomi di spicco nel panorama pittorico del Novecento sono António Areal, Angelo de Sousa e Nadir Afonso. Graça Morais è un’artista figurativa originaria di Trás-osMontes, che dipinge scene molto suggestive ispirate al suo paese natale. Le nuove tendenze dell’arte contemporanea portoghese sono i video e i progetti multimediali. Tra gli artisti più sperimentali João Onofre esprime attraverso le sue creazioni una visione estremamente ironica delle dinamiche sociali. Degno di nota è anche João Penalva, che realizza installazioni audio e video. Il pittore minimalista Julião Sarmento crea invece opere video e fotografiche per esplorare i diversi modi di osservare la realtà. Ci sono poi collettivi di giovani come i Tone Scientists (Carlos Roque, Rui Valério e Rui Toscano), che rompono con la tradizione mescolando la visual art e la musica classica. Tra gli appuntamenti più originali ricordiamo il Festival Internacional de Banda Desenhada da Amadora (www.amadorabd.com), organizzato ogni anno a novembre nei dintorni di Lisbona, che propone le opere migliori dei più talentuosi disegnatori di fumetti portoghesi. L’arte degli azulejos Gli elementi decorativi più caratteristici dell’architettura portoghese sono gli azulejos (dall’arabo al zulaycha, che significa pietra lucidata). Si tratta di piastrelle dipinte e assemblate in modo da formare pannelli decorati con cui rivestire praticamente ogni superficie, dagli interni delle chiese alle case, alle stazioni ferroviarie. Questa tecnica fu introdotta dai mori, che a loro volta l’avevano appresa dai persiani, e ai portoghesi piacque talmente da essere in voga ancora oggi. I più antichi azulejos presenti in Portogallo risalgono al XVI secolo e riflettono il gusto moresco di origine sivigliana. I motivi decorativi erano geometrici o floreali (l’islam proibisce la rappresentazione della figura umana). Dopo la conquista di Ceuta, in Marocco, nel 1415, i portoghesi iniziarono a sviluppare autonomamente l’arte degli azulejos. Ma la loro passione per questa tecnica decorativa esplose in seguito alla diffusione della maiolica, un particolare tipo di ceramica inventato in Italia nel XVI secolo, che consente di applicare i colori direttamente sull’argilla umida sopra uno strato di smalto bianco, dando così alle piastrelle l’incredibile luminosità di un affresco. I primi esemplari squisitamente portoghesi, policromi e a motivi geometrici, comparvero tra il 1580 e il 1590 per decorare chiese come l’Igreja de São Roque di Lisbona, dove la loro presenza bilancia la vistosa opulenza degli ori barocchi. Alcuni degli azulejos più antichi del paese adornano il Palácio Nacional di Sintra. Alla fine del XVII secolo si affermò la moda di decorare chiese, case ed edifici pubblici con grandi pannelli di azulejos dipinti con i soggetti più disparati, dai cherubini alle scene di vita quotidiana, dai santi ai 519 La metropolitana di Lisbona non è solo un mezzo di trasporto ma anche una galleria d’arte, una vetrina delle migliori espressioni artistiche e architettoniche del Portogallo contemporaneo, tra cui magnifici azulejos. Per maggiori informazioni consultate il sito www.metrolisboa .pt. Scultura La scultura portoghese vanta artisti di talento. Tra i capolavori più antichi ricordiamo i sarcofagi scolpiti risalenti al periodo compreso tra il XII e il XIV secolo, come quelli di Inês de Castro e Dom Pedro nel Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça. Durante il periodo manuelino gli scultori si sbizzarrirono in fantasie marinaresche e decorazioni esuberanti. Diogo de Boitaca ne fu uno degli esponenti più illustri. Nel frattempo giunsero nel paese influssi stranieri, a cominciare dallo stile fiammingo, al quale seguirono, nel XVI secolo, il gotico fiammeggiante e il plataresco, provenienti dalle regioni spagnole della Galizia e della Biscaglia. In epoca rinascimentale diversi scultori francesi si stabilirono in Portogallo, dove realizzarono opere straordinarie. L’elaborato pulpito della Igreja de Santa Cruz di Coimbra è considerato il capolavoro di Nicolas Chanterène. Le scuole straniere influenzarono la scultura portoghese anche in epoca barocca. Nel XVIII secolo infatti Dom João V approfittò della presenza di artisti provenienti dall’estero impegnati nella costruzione del Convento do Mafra per fondare una scuola di scultura. Qui insegna rono illustri maestri portoghesi tra cui si ricorda in particolare Joaquim Machado de Castro. Un secolo più tardi questi influssi si avvertivano ancora nell’opera di António Soares dos Reis, benché nell’artista fosse già evidente il tentativo di tradurre nella scultura la malinconia della saudade, uno stato d’animo prettamente portoghese che sarebbe difficile descrivere a parole. Una delle sue opere più celebri, O Desterrado, è esposta nel Museu Nacional Soares dos Reis di Porto, dove si possono ammirare anche opere di altri artisti del XIX secolo. A cavallo tra XIX e XX secolo si distinsero in particolare Francisco Franco e il prolifico scultore António Teixeira Lopes, divenuto celebre per la serie di teste di bambini ora esposte insieme alle opere di Soares nel Museu Nacional Soares dos Reis di Porto. Tra gli scultori contemporanei più famosi si segnalano Noé Sendas, che realizza figure a grandezza naturale in abiti e pose inquietanti, Leo nor Antunes, le cui installazioni invitano a una riflessione sul rapporto Portuguese Decorative Tiles (1998) di Rioletta Sabo è un’immersione totale negli splendidi colori e nella varietà del rivestimento murale preferito dai portoghesi. Arti e architet tur a A rti figurative paesaggi marini. Con l’aumento della domanda si rese necessaria una produzione su più ampia scala e il mercato portoghese iniziò a essere invaso dalle famose piastrelle bianche e blu di Delft, in Olanda. Nel XVI secolo i portoghesi decisero di raccogliere la sfida; le ma gnifiche opere di António de Oliveira Bernardes e del figlio Policarpo testimoniano come la competizione creativa abbia stimolato la realiz zazione di capolavori. Si può ammirare l’opera di questi artisti a Évora, nella splendida Igreja de São João. Alla fine del XVII secolo la qualità delle piastrelle iniziò a diminuire, sia a causa dell’avvio della produzione industriale sia per l’aumento della domanda che seguì il terribile terremoto di Lisbona del 1755. Le case delle città dovevano essere ricostruite e le piastrelle erano una soluzione ideale, ma dovevano essere pratiche ed economiche A partire dalla fine del XIX secolo, l’art nouveau e l’art déco diedero un nuovo impulso alla produzione di azulejos; le facciate e gli interni dei negozi, dei ristoranti e dei palazzi residenziali furono ricoperti da splendidi pannelli. Ancora oggi gli artisti creano azulejos in stile con temporaneo. Per avere un’idea delle ultime tendenze basta fare un giro nelle stazioni della metropolitana di Lisbona. A partire dagli anni ’50 Maria Keil ha decorato 19 stazioni – sono suoi gli straordinari azulejos di Intendente (considerati il suo capolavoro) e Anjos. Anche nella Gare do Oriente potrete ammirare eccezionali azulejos contemporanei; alla sua decorazione hanno contribuito artisti di tutto il mondo. 520 con l’ambiente in cui sono inserite, e Pedro-Cabrita Reis, originario di Lisbona, che crea impressionanti strutture architettoniche molto evocative. Rui Chafes, profondamente influenzato dal romanticismo, realizza invece sconcertanti sculture moderne. Artigianato e arte locale Arti e architet tur a T eatro e dan z a Basta visitare i grandi mercati settimanali delle città portoghesi per farsi un’idea dell’incredibile varietà della produzione artigianale locale – dai più svariati modelli di ceramiche ai cesti in vimini, salice, bambù o loglio, dagli splendidi mobili in legno dipinti a mano dell’Alentejo ai gioghi intagliati del Minho. Le antiche tradizioni del ricamo a mano e della tessitura sono radicate in tutto il paese, così come quella dei merletti, che però è particolarmente diffusa soprattutto nelle regioni costiere (‘dove son reti son pizzi’, recita un detto popolare). Teatro e danza Anche la scena teatrale si è finalmente liberata dai demoni dell’epoca di Salazar. Accanto a istituzioni gloriose come il Teatro Nacional Dona Maria II di Lisbona e il Teatro Nacional de São João di Porto, sono sorte numerose compagnie private che hanno ricevuto forte impulso grazie agli aumenti dei finanziamenti da parte del Ministero della Cultura. Il maggior successo teatrale degli ultimi tempi è stato il musical Amália (dedicato alla grande cantante di fado Amália Rodrigues; v. p528) visto da oltre un milione di spettatori. Se ne avete l’occasione cercate di assistere a uno spettacolo dell’innovativa compagnia teatrale Fatias de Cá, di Tomar, che spesso si esibisce in luoghi magnifici come le rovine romane di Conímbriga, in una cava che conserva le impronte di dinosauri vicino a Fátima e nelle sale illuminate da torce del Convento di Cristo di Tomar. La Fondazione Gulbenkian, uno degli sponsor privati più generosi e intraprendenti del Portogallo, con iniziative che spaziano in vari settori dell’arte, continua a finanziare nuove compagnie di teatro e di danza. E in effetti la danza moderna portoghese sta riscuotendo un grande successo internazionale; ogni anno, a novembre, si tiene il celebre Festival Internacional de Dança Contemporânea. Uno dei più importanti coreografi del paese è l’ex ballerina Vera Mantero, oggi esponente della danza sperimentale d’avanguardia. Ad agosto alcuni palazzi di Sintra si trasformano in un indimenticabile palcoscenico per prestigiosi spettacoli di balletto. Nel nord del paese invece è particolarmente radicata la tradizione delle danze popolari. Praticamente ogni villaggio ha un suo gruppo di danzatori che indossano costumi dai colori sgargianti, per non parlare delle donne, letteralmente coperte di gioielli. Le vorticose piroette, il battere dei piedi e i rapidi movimenti delle mani sono un vero spettacolo. Alcuni danzatori, come i pittoreschi pauliteiros (danzatori con il bastone) di Miranda do Douro, sono veri e propri professionisti che partecipano a tournée in tutto il Portogallo e anche all’estero. 521 I prodotti della terra a cura di Terra Madre L’associazione internazionale Slow Food, nata in Italia nel 1986, conta oggi più di 100.000 soci in oltre 150 paesi di cinque continenti e opera per preservare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione. Dal 2003 la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus lavora per un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente, dell’identità culturale dei popoli, della salute dei consumatori e del benessere animale. Ed è così che nasce nel 2004 il progetto Terra Madre, una rete mondiale costituita da tutti coloro che si impegnano a favorire la conservazione e il rafforzamento di una produzione di cibo sostenibile. I primi nodi di questa rete sono stati i Presìdi, le comunità del cibo e i Mercati della Terra, cui si sono poi aggiunti i cuochi, i rappresentanti del mondo accademico, i giovani e i gruppi musicali legati al mondo rurale. Al centro del loro impegno c’è un’attenzione particolare per i territori, per le varietà vegetali e le specie animali che hanno permesso nei secoli di preservare la fertilità delle terre. Nel loro quotidiano le comunità di Terra Madre danno concretezza al concetto di buono, pulito e giusto, dove buono si riferisce alla qualità e al gusto degli alimenti, pulito ai metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, giusto alla dignità e alla giusta remunerazione dei produttori. In molte delle nostre guide i viaggiatori italiani troveranno questo contributo che li guiderà alla scoperta di aspetti preziosi del viaggiare in modo consapevole: le tecniche di lavorazione e i prodotti tradizionali che rischiano di scomparire per sempre. Dunque tante informazioni sui prodotti e sulle aziende che nel mondo operano con il giusto spirito. »»Arance di Ermelo 522 Alcuni Presìdi e comunità del cibo in Portogallo Presidio della salsiccia mirandesa I prodot ti dell a terr a Tra le razze bovine portoghesi, la mirandesa è una delle più pregiate: è allevata fin dal Medioevo in modo naturale, perlopiù al pascolo. Come la lingua mirandesa, la seconda ancora parlata in Portogallo, a Miranda do Douro e dintorni, questo bovino è un fattore di identità potentissimo. Caratterizzato da un ciuffo sulla fronte, è un animale da carne di media taglia. Con i quarti meno nobili nelle case si preparava il chouriço, una salsiccia affumicata di carne bovina magra e pancetta di una razza suina autoctona: il bísaro, un maiale pezzato di nero e con grandi orecchie cascanti, allevato allo stato semibrado. Le carni bovine sono tagliate al coltello e amalgamate alla pancetta, anch’essa sminuzzata grossolanamente. L’impasto macera in un’infusione di vino o semplicemente di acqua, con sale, aglio, peperone dolce e piccante macinato e foglie di alloro. Dopo 24-36 ore si estrae e si insacca nel budello fine del maiale, legandola con lo spago. Quindi il chouriço va in un locale dove arde un fuoco a legna e resta ad asciugare e affumicare per tre, quattro giorni. Oggi sono pochi i produttori ancora in grado di preparare questo antico salume. Gli artigiani del Presidio possono lavorare grazie a una legge portoghese che autorizza le cucine regionali a vendere il prodotto. Area di produzione: regione Trás-os-Montes, Miranda do Douro Referente del Presidio: Paulo Nuno; %+351 273438120; [email protected] Produttori di arance di Ermelo Ermelo ha la fortuna di avere un microclima tale da consentire la produzione di arance di ottima qualità. Si racconta che i monaci cistercensi ne introdussero la coltura nel XII secolo. L’arancia di Ermelo è caratterizzata da una buccia fine, è senza semi, ha un abbondante succo ed è coltivata secondo criteri biologici. Nel 1996 è stata fondata l’Associazione di sviluppo locale di Ermelo (Adle) finalizzata alla difesa degli interessi dei produttori di arance e alla promozione dei frutti. L’associazione possiede anche un marchio registrato, Laranja de Ermelo. Area di produzione: Ermelo, Arcos de Valdevez, Minho Referente della comunità: Jorge Miranda; %+351 258520503; [email protected] Produttori di broa de milho di Arcos de Valdevez ll nord del Portogallo, a causa della conformazione geografica caratterizzata da terre alte e impervie, non permette ai contadini di coltivare il grano: il mais è una valida alternativa. Nelle fattorie del municipio di Arcos de Valdevez, al confine con la Spagna, sopravvive ancora l’uso del mais per la panificazione. Per la broa de milho, un tipo di pane, occorrono quattro parti di mais e una di grano saraceno; la porta in »»I bovini di razza mirandesa sono allevati al pascolo fin dal Medioevo »»La coltivazione delle arance di Ermelo è attestata fin dal XII secolo 3 6 2 7 5 1 Presidio della salsiccia mirandesa 2 Produttori di arance di Ermelo 3 Produttori di broa de milho di Arcos de Valdevez 4 Produttori di formaggio di capra della Granja dos Moinhos 5 Progetto educativo della scuola EB1 di Canaviais 6 Fagiolo tarreste della Serra de Peneda 7 Dolce scorzanera ferro del forno viene sigillata con grosse strisce di impasto da pane; quando assumono un bel colore marrone chiaro, le pagnotte sono cotte. Estratte, presentano una crosta screziata di marrone e oro, un profumo penetrante di mais tostato, di lieviti caldi, di caramello. All’interno la mollica è soda, friabile, tendente al giallo e al grigio; la broa trova un abbinamento particolarmente riuscito con le sardine o il baccalà fritto. Area di produzione: Viana do Castelo, Minho Referente della comunità: Joaquim Carlos Guimarães Dantas; %+351 926134396 / +351 258513064; [email protected]; www.saboresdominho.com Produttori di formaggio di capra della Granja dos Moinhos I primi riferimenti ai pascoli nelle colline di Maçussa, nel Ribatejo, risalgono alla metà del XIV secolo. Da trent’anni Adolfo Enriques produce artigianalmente formaggio di capra nel suo piccolo caseificio familiare. Il latte proviene dagli allevamenti locali, da capre di razza saanen e serrana che si cibano esclusivamente di foraggio naturale. Il formaggio è a latte crudo, piccolo e di forma cilindrica. Alla Granja dos Moinhos è possibile acquistare prodotti tradizionali o gustare la cucina tradizionale (su prenotazione). Area di produzione: Maçussa (Azambuja), Ribatejo Referente della comunità: Adolfo Enriques; %+351 243719620; [email protected] Progetto educativo della scuola EB1 di Canaviais Canaviais è un piccolo paese vicino a Evora, nella regione dell’Alentejo. Qui il convivium (la sede associativa locale di Slow Food) sta portando avanti un progetto educativo che coinvolge 110 studenti, 10 insegnanti e circa 60 genitori, vista l’importanza di un’educazione alimentare a scuola per cambiare l’alimentazione a casa. Tutte le attività realizzate hanno permesso ai bambini di conoscere la storia gastronomica dei piatti tradizionali alentejani e le varietà locali ormai scomparse dalle tavole dei portoghesi, e di apprezzare sapori sconosciuti che fanno parte della cultura alimentare dell’Alentejo. Si cercherà anche di avviare un orto scolastico con l’aiuto di un orticoltore di Canaviais. Area di attività: Canaviais (Evora), Alentejo Referente della comunità: Victor Lamberto; %+351 266987390; [email protected] 523 I prodot ti dell a terr a 4 1 Legenda 524 I CUOCHI DI TERRA MADRE I cuochi hanno un ruolo fondamentale: sono gli interpreti di un territorio, che valorizzano attraverso la loro creatività. I cuochi di Terra Madre hanno capito che non si può separare il piacere dalla responsabilità verso i produttori, senza i quali non esisterebbe una cucina di successo. I prodot ti dell a terr a Luis Mourão è lo chef del ristorante del Convento do Espinheiro (p203). Questa struttura alberghiera è nata all’interno di un convento del XV secolo a Evora. La cucina propone piatti rivisitati della tradizione regionale dell’Alentejo. %+351 266788200; www.conventodoespinheiro.com Miguel Vaz Oliveira è un giovane chef, attualmente impegnato nella cucina della tenuta vinicola Esporão di Reguengos de Monsaraz (p4 e p210). Attivo anche sul fronte della formazione, è particolarmente impegnato nella promozione di una gastronomia lusitana attenta ai prodotti e alla cultura del territorio. www.esporao.com; http://cvmvazoliveira.blogspot.com Fagiolo tarreste della Serra de Peneda Il fagiolo tarreste è originario della Serra de Peneda, vicino al confine con la Galizia. È un fagiolo piccolo, di pelle fina, con una grande varietà di forme e di colori. La pianta è semirampicante e ha baccelli piccoli e coriacei. Dopo la cottura il fagiolo rimane intero, con un interno cremoso e vellutato, di sapore intenso. In cucina si usa nelle zuppe e in piatti a base di pasta e riso. È coltivato in pendenza, esclusivamente in terrazzamenti. Questo ha fatto sì che le operazioni colturali siano rimaste manuali. La semina va dalla metà di aprile a fine maggio, a spaglio o con la seminatrice. Dopo la pulitura, il fagiolo si conserva anche per un anno, in casse di legno al cui interno si trovano foglie di alloro e di eucalipto. Area di produzione: Soajo, Minho Referente della comunità: José Pedro Teixeira; %+351 258520500; [email protected] Dolce scorzanera La escorcioneira è una pianta rustica, spontanea, che è nota solo nella città di Evora, dove si raccoglieva fino a cinquant’anni fa. Le radici scure, lunghe e carnose, erano utilizzate nell’alimentazione e nella medicina popolare. Per preparare il dolce di escorcioneira, che era il prodotto più famoso della città, si mettono le radici in una padella con lo zucchero e la buccia di limone o di arancia. Si toglie l’impasto dal fuoco una volta che si è ben amalgamato e si mescola fino a farlo asciugare. Una volta indurito, il dolce viene fatto a pezzi e incartato. Circa 50 anni fa si è perso l’utilizzo di questa pianta e il dolce è ora ricordato con nostalgia solo dagli anziani che l’hanno assaggiato in passato. Area di produzione: Evora, Monte do Trigo e Portel, Alentejo centrale Referente: Victor Lamberto; [email protected] »»Salsiccia mirandesa, Presidio Slow Food »»La broa de milho è impastata con farina di mais e di grano saraceno 525 La mente portoghese è complessa, soprattutto quando si tenta di capire termini intraducibili come saudade. Nella sua forma più pura, la saudade è la nostalgia, spesso arricchita da un profondo e malinconico desiderio di qualcosa. L’oggetto del desiderio può essere una persona, un luogo o qualsiasi cosa che non si possa più raggiungere – la giovinezza, una persona amata che non c’è più, una casa abitata in gioventù. Si tratta di una tristezza evocativa, dalle radici profonde, per la quale spesso non c’è rimedio. Gli studiosi non riescono a datare esattamente la nascita del termine: alcuni la fanno risalire all’epoca delle scoperte, quando i marinai, i capitani e gli esploratori trascorrevano molti mesi in mare e davano così voce alla nostalgia per la vita che si erano lasciati alle spalle. Eppure persino prima degli epici viaggi oltreoceano, il Portogallo era una nazione di navigatori, e probabilmente la saudade nacque tra chi rimaneva sulla terraferma – le donne che aspettavano i loro uomini in viaggio per giorni interminabili in mare, o che non facevano ritorno. Naturalmente, la saudade era strettamente connessa all’emigrazione. Da sempre una delle popolazioni più povere d’Europa, i portoghesi spesso erano costretti a cercare una vita migliore oltreconfine. Fino a tempi più recenti, questo significava che gli uomini lasciavano le loro famiglie per raggiungere il Nord Europa o l’America in cerca di un lavoro. Le famiglie a volte riuscivano a ricongiungersi solo dopo diversi anni e gli emigranti dovevano affrontare la lunga nostalgia della loro terra natia, dei familiari, del cibo di casa e della quotidianità del loro paese. Molti alla fine tornavano a casa, trovando il loro mondo cambiato e riaffiorava così la saudade, questa volta sotto forma di desiderio della vita del passato. Quali che siano le sue origini, la saudade è profondamente intrecciata con l’identità portoghese. Questa emozione ha giocato un ruolo importantissimo nella realizzazione di molte opere d’arte portoghesi – nel cinema, nella letteratura e soprattutto in musica. Una nazione di emigranti Le grandi scoperte dei navigatori portoghesi ebbero conseguenze notevoli sullo sviluppo demografico del paese. Con la nascita e l’espansione dell’impero, i portoghesi si stabilirono nei centri del commercio in Africa e Asia, ma il Brasile fu la colonia che attirò il maggior numero di emigranti. Disboscarono la terra (tagliando il legno di brasil, da cui la colonia prende il suo nome), costruirono fattorie e si dedicarono alla lenta e progressiva nascita di una nuova nazione, naturalmente con l’aiuto di milioni di schiavi di colore deportati dall’Africa. Le cifre variano enormemente, ma si sa che circa mezzo milione di portoghesi si stabilì DOM JOÃO VI Saudade: il blues portoghese L’emigrante portoghese in Brasile più noto fu il re stesso. Quando Napoleone invase il paese nel 1807, la famiglia reale e migliaia di persone al suo seguito si stabilirono a Rio de Janeiro. Molti non tornarono mai più in patria; Dom João VI vi tornò solo nel 1822. 526 GOA Saudade: il blues portoghese L a saudade nella letteratura Goa, in India, possiede ancora oggi alcune vestigia del suo passato di colonia portoghese. A Margão, la città più grande, si può trovare la ‘Rua das Saudades’. In questa via ci sono un cimitero cristiano, uno musulmano e un campo crematorio hindu: il nome ‘Saudade’ sembra davvero il più adatto per una strada in cui la gente va a piangere i propri defunti. in Brasile durante l’era coloniale, prima dell’indipendenza raggiunta nel 1822, e oltre 400.000 vi si trasferirono nella seconda metà del XIX secolo. Nel Novecento, i portoghesi iniziarono le migrazioni di massa verso altre parti del mondo. Gli Stati Uniti e il Canada accolsero oltre mezzo milione di immigrati, ma molti si diressero anche in Francia, Germania, Venezuela e Argentina. Gli anni ’60 del Novecento videro un’altra ondata migratoria, quando i giovani portoghesi lasciavano il paese per sfuggire alla chiamata alle armi delle guerre coloniali d’Africa. Anche la rivoluzione del 1974 provocò un massiccio esodo, perché i portoghesi che avevano sostenuto il regime di Salazar preferirono fuggire all’estero piuttosto che rischiare rappresaglie. Ciò che tutti questi migranti avevano in comune era la profonda tristezza nel lasciare il proprio paese per lottare in terra straniera. E chi rimaneva a casa viveva nel dolore, le mogli lasciate sole ad allevare i figli, i villaggi privi di giovani, le famiglie divise. Le cifre sono stupefacenti: oltre tre milioni di emigranti tra il 1890 e il 1990; nessun altro paese europeo a parte l’Irlanda ha mai vissuto un fenomeno di migrazione paragonabile. La saudade nella letteratura Uno dei primi capolavori letterari portoghesi che esplora il tema della saudade è Os Lusíadas (I lusiadi, testo portoghese a fronte, BUR Rizzoli, Milano 2001). Luiz Vaz de Camões (1524-80) nel suo poema in versi sull’epoca delle scoperte (XV e XVI secolo) mescola mitologia ed eventi storici. L’eroico avventuriero Vasco da Gama e altri esploratori lottano per la gloria, ma molti non fanno più ritorno a causa dei pericoli incontrati lungo il viaggio (mostri marini, sovrani crudeli, ecc.). L’esperienza diretta di Camões influenzò la sua opera letteraria: l’autore aveva infatti prestato servizio nelle milizie d’oltremare, perdendo un occhio a Ceuta in occasione di una battaglia contro i mori, era stato prigioniero in patria ed era sopravvissuto a un naufragio nel Mekong (secondo la leggenda, raggiungendo la riva tenendo il suo manoscritto incompiuto in mano in alto per proteggerlo dall’acqua). Il grande scrittore portoghese del XIX secolo Almeida Garrett (17991854) scrisse un compendio ancora più completo dell’epoca delle scoperte. Nel suo Camões descrive i sentimenti provati dal grande poeta nei confronti del suo paese durante l’esilio e coglie il profondo sentimento di La saudade ebraica Fino alla fine del XV secolo, gli ebrei ebbero un ruolo fondamentale nella società portoghese. Il tesoriere di re Afonso V (1432-81) era ebreo, come lo erano altri diplomatici, commercianti, medici e cartografi. Gli ebrei di altri paesi, come quelli espulsi dalla Spagna nel 1492, erano i benvenuti in Portogallo. Ma alla fine, le pressioni della chiesa e della Spagna confinante forzarono la mano del re e nel 1497 Manuel I decretò che tutti gli ebrei si sarebbero dovuti convertire al cristianesimo o avrebbero dovuto lasciare il paese. Al decreto seguirono una serie di orrori, compreso il massacro di migliaia di ebrei nel 1506 nel corso di estesi disordini e – a partire dal 1536 – due secoli di spietata Inquisizione. A parte un gruppo che praticava la propria fede di nascosto a Belmonte, riuscendo con successo a preservarla, la comunità di fede ebraica gradualmente fu dispersa. Coloro che si convertivano provavano una straziante saudade per la perdita subita, che aveva a che fare con la propria identità. I quartieri ebraici un tempo floridi languivano abbandonati dagli abitanti obbligati all’esilio o arrestati, torturati e talvolta giustiziati. Le sofferenze umane accompagnarono la fine di un fiorente periodo di tolleranza nella storia portoghese, e da quel momento di fatto ebbe termine la presenza della comunità ebraica in Portogallo. La saudade nel cinema Il regista portoghese più anziano e prolifico, Manoel de Oliveira, è noto per i suoi film curatissimi quanto lenti, che si immergono profondamente nel mondo della saudade – amori irrequieti e che invecchiano, il desiderio per ciò che non esiste più… In Viaggio all’inizio del mondo (1997), alcuni amici compiono un viaggio nostalgico attraverso gli aridi paesaggi del nord del paese – uno in cerca di un passato che conosce solo attraverso i sogni (avendone sentito parlare solo da suo padre) e l’altro ossessionato da un mondo che non esiste più (i luoghi della sua infanzia sradicata). Passato e presente, nostalgia e realtà si scontrano in questo film pacato e meditativo in cui compare un fragile Marcello Mastroianni che a 72 anni impersona l’alter ego del regista, ultimo film dell’attore prima della sua scomparsa. Una delle più belle dediche d’amore alla capitale portoghese è il delicato Lisbon Story (1995), girato dal regista tedesco Wim Wenders nei meandri di Lisbona. La storia segue le vicende di un ingegnere del suono in cerca di un amico regista scomparso, alla scoperta di una città attraverso le tracce lasciate dall’amico stesso. Le varie sequenze, accuratamente confezionate, fanno risaltare come per magia il mistero e la bellezza desolata di Lisbona (e di altre parti del Portogallo, come nel caso della mirabile sequenza girata sulle spettacolari scogliere di Cabo Espichel). La saudade qui esplora regni diversi, ispirata in larga misura dalla eterea musica dei Madredeus – i cui componenti recitano anche un ruolo importante nel film. Fado ‘Io non canto il fado. È lui che canta me’. Amália Rodrigues Il genere musicale più famoso in Portogallo, il fado (‘fato’, in portoghese) non potrebbe esistere senza la saudade. Le sue malinconiche canzoni trasudano emozione e raccontano storie di separazioni dolorose e svolte del destino, di amori distanti e irraggiungibili e di ardente desiderio di tornare a casa o per i meravigliosi tempi andati. La qualità emotiva del cantato svolge un ruolo importante quanto le doti tecniche, aiutando questo genere a superare le frontiere linguistiche. Ascoltare il fado è forse il modo più semplice per capire la saudade, in tutta la sua evocativa varietà. Nonostante il fado sia considerato un tesoro nazionale – nel 2009 il Portogallo ha inoltrato la richiesta affinché il genere musicale venga inserito nella lista dell’UNESCO come patrimonio culturale intangibile dell’umanità – è in effetti la musica di Lisbona. (Nella città universitaria di Coimbra, il fado esiste in una forma diversa, leggermente più cerebra- 527 Il film Fados (2007) è la dedica amorevole del regista spagnolo Carlos Saura alla grande musica portoghese. Il film ritrae le leggende del fado come Camané e Mariza e i cantanti che si sono cimentati con il fado senza essere in genere associati a quel tipo di arte, come il cantante brasiliano Caetano Veloso e Chico Buarque, tra gli altri. Saudade: il blues portoghese L a saudade nel cinema saudade che in tanti provarono nel momento in cui l’impero portoghese crollò, nel secolo successivo a quello delle grandi scoperte. Anche in tempi più recenti alcuni scrittori hanno esplorato il concetto di saudade, spesso con approcci completamente diversi da quello dei loro predecessori. Il contemporaneo António Lobo Antunes decostruisce la saudade in racconti cinici che rivelano un desiderio nostalgico per qualcosa che assomiglia a una forma di nevrotico autoinganno. In Le navi (Einaudi, Torino 1997), egli stravolge nella sua mente il mito della scoperta dove, quattro secoli dopo il viaggio di Vasco da Gama, i grandi esploratori, grazie a una singolare incurvatura del tempo, rimangono intrappolati nella realtà dei retornados (coloro che tornarono in Portogallo negli anni ’70 del Novecento, dopo la perdita delle colonie africane) e le conquiste del Rinascimento collassano nella periferia povera e sudicia di Lisbona. 528 Saudade brasiliana e bossa nova Saudade: il blues portoghese Fado Anche l’identità brasiliana è strettamente connessa alla saudade, cosa per nulla sorprendente se si pensa all’influenza che il Portogallo ebbe sul paese – quasi ogni cittadino brasiliano può risalire a qualche avo portoghese nel suo albero genealogico. In Brasile, saudade significa in linea di massima la stessa cosa e svolge un ruolo specifico nella formazione della musica tipica del paese, in particolare della bossa nova. La hit del 1958 Chega de saudade (spesso tradotta malamente No More Blues) del leggendario duo di cantautori Tom Jobim e Vinícius de Moraes è considerata uno dei primi brani di bossa nova mai composti: in essa il cantante desidera ardentemente il suo amore che lo ha lasciato e ordina alla tristezza di abbandonarlo e di riportagli la sua amata. Il segno distintivo è costituito dai toni malinconici e dal canto lento e nostalgico, come in quasi tutte le melodie di bossa nova. E anche se non capite la lingua portoghese, potrete cogliere la tristezza e il grande senso di perdita che le pervade. In Brasile, il 30 gennaio è il Dia de Saudade (Giorno della Saudade). Una buona occasione per lasciarsi andare a un po’ di nostalgia per gli amori del passato, per la patria lontana e giorni migliori. Per ulteriori informazioni su Amália, guardate il documentario The Art of Amália (2000), diretto da Bruno de Almeida. Il più recente film biografico Amália (2008) di Carlo Coelho da Silva fornisce un ritratto approfondito della Rodrigues che solo pochi hanno conosciuto. le, in cui gli uomini, in genere studenti, cantano dell’amore, della vita bohémienne e della città stessa.) Nessuno conosce le sue origini, anche se i ritmi africani e brasiliani, i canti moreschi e le canzoni dei trovatori provenzali possono averne influenzato le sue sonorità. Quel che si sa è che nel XIX secolo il fado si poteva sentire in tutti i quartieri poveri come Mouraria e Alfama, solitamente nei bordelli e nelle taverne malfamate. Era l’inno dei poveri e mantenne la sua brutta reputazione fino alla fine del secolo, quando anche le classi più agiate iniziarono a interessarsi di questa musica e portarono il genere verso il grande pubblico. Il fado restò però un’esperienza locale e poco conosciuta fino al XX secolo, quando riuscì ad attirare l’attenzione nazionale e internazionale. La cantante che più contribuì a rendere famoso questo genere musicale fu Amália Rodrigues, la ‘regina del fado’, che divenne un nome molto noto negli anni ’40. Nata nel 1920, di umili origini, Amália portò la sua musica nelle taverne e nei teatri e poi in radio e sugli schermi cinematografici (fu protagonista nel film Capas negras del 1947). Per lei scrissero canzoni i migliori poeti e scrittori dell’epoca. Lungo la sua carriera visse alti e bassi, depressioni e malattie, amori e fallimenti – il suo fado straziante fu ben più di un’espressione astratta. Amália raggiunse una grande fama, sebbene la sua reputazione risultasse in parte macchiata dopo la Rivoluzione dei Garofani del 1974, perché accusata di collaborazionismo con il regime di Salazar (in realtà non ci sono prove certe in merito). La popolarità del fado declinò rapidamente negli anni successivi alla rivoluzione, quando i portoghesi desideravano soprattutto fare piazza pulita del passato. (Salazar sosteneva che le tre F – ‘fado, football e Fátima’ – servivano a tenere le masse felicemente occupate.) Ma negli anni ’90 il fado tornò a essere popolare, si inaugurarono nuovi locali dedicati ed emersero nuovi talenti. Amália fu riabilitata. Alla sua morte nel 1999, all’età di 79 anni, il Portogallo dichiarò tre giorni di lutto nazionale e in suo onore fu sospesa la campagna elettoriale. Oggi è sepolta nel Pantheon nazionale. Sebbene possa riportare alla mente i bui locali dell’epoca di Salazar, il fado non è un genere di musica fermo nel tempo. Tra gli artisti contemporanei esponenti del nuovo fado citiamo l’eclettica fadista Mísia, che ha esplorato nuovi territori musicali sperimentando le sonorità degli strumenti di un intero complesso. La cantante nativa del Mozambico Mariza si è conquistata un suo pubblico grazie alla voce straordinaria e all’approccio fresco ed eclettico, e continua la sua sperimentazione con album quali Terra (2008) in cui risuonano world music, ritmi africani, flamenco, sonorità latine e jazz. Un’altra artista da tenere d’occhio è Carminho, giovane cantante dalla potente voce dolente. Il fado scorre 529 MORNA La musica nazionale di Capo Verde, ex colonia portoghese, è la morna, una lontana cugina del fado, con canti che trattano spesso di temi come la nostalgia e il profondo desiderio di casa. Soprannominata ‘la diva scalza’, Cesária Évora è l’ambasciatrice della morna; la sua Sodade (termine creolo per ‘saudade’) è una delle sue creazioni più toccanti. Saudade: il blues portoghese Fado profondamente nelle sue vene: sua madre era la proprietaria di una delle più tradizionali case del fado (ora chiusa), dove l’artista da giovane poté ascoltare le migliori fadistas del suo tempo. Il suo primo album Fado (2009) è superbo. E gli uomini non sono da meno: una delle grandi voci maschili del fado tradizionale è Camané. Il fado è cantato tradizionalmente da un artista accompagnato da una guitarra portoghese a 12 corde (la sua forma ricorda una pera). Quando si esibiscono due fadistas contemporaneamente, capita che ingaggino una desgarrada, una specie di improvvisata dimostrazione di superiorità in cui si sfidano e aizzano a vicenda. Nelle case del fado si esibiscono in genere tre cantanti, e ognuno di essi canta, secondo tradizione, tre canzoni. Per le informazioni sugli appuntamenti di fado dal vivo a Lisbona, v. p84. 530 CLASSIFICHE Il sito www. portugoal.net fornisce ampie informazioni su squadre, giocatori e classifiche del calcio portoghese, nonché approfondimenti sui calciatori portoghesi che giocano in squadre straniere. Sport In Portogallo sport significa calcio. I campionati si svolgono tra settembre e maggio e ogni città o villaggio mette in campo una propria squadra per competere a qualche livello. La nazionale portoghese, la Selecção Nacional, partecipa regolarmente ai tornei internazionali ottenendo risultati di un certo prestigio. Nel 2010 ha raggiunto a sorpresa la decima posizione nella classifica mondiale stilata dalla FIFA – il miglior risultato di sempre. L’unico altro evento capace di attirare folle paragonabili a quelle del calcio è la corrida, in una versione considerevolmente diversa rispetto alla versione spagnola. In Portogallo la parte più importante dell’evento si svolge a cavallo e il toro non viene ucciso nell’arena. Calcio Il calcio, in Portogallo, più che un gioco è un’ossessione collettiva. Quando si disputa una partita importante molte attività si bloccano completamente con grave danno per l’economia nazionale, e nei bar e nei ristoranti tutti i televisori sono sintonizzati sull’incontro. In occasione di appuntamenti importanti come i Mondiali o gli Europei, nelle piazze principali di molte città vengono installati maxischermi davanti ai quali si riuniscono migliaia di persone. I festeggiamenti dopo una vittoria costituiscono ormai una tradizione consolidata. I tifosi percorrono le strade delle città a bordo delle loro automobili suonando il clacson, lanciando petardi e bloccando la circolazione fino a tarda notte. L’entusiasmo per il calcio raggiunse proporzioni incalcolabili nel 2004, quando il Portogallo ospitò i Campionati Europei, il più grande evento sportivo mai organizzato nel paese. Le autorità sportive speravano che il torneo potesse offrire una boccata d’ossigeno al calcio nazionale, e così è stato. Le società portoghesi, oppresse dai debiti e costrette a giocare in impianti obsoleti, dovevano assistere impotenti alla fuga all’estero dei loro giocatori migliori, convinti a trasferirsi con contratti da milioni di euro. Le autorità colsero l’occasione per promuovere la costruzione di nuovi stadi facilmente raggiungibili da un’efficiente rete di collegamenti. Purtroppo molte di VOLTA A PORTUGAL Tenutosi per la prima volta nel 1927, la Volta a Portugal (Giro del Portogallo) è uno dei più antichi eventi sportivi di ciclismo europei. Composto di 10 tappe, si svolge nell’arco di due settimane, in agosto. Un tempo vi partecipavano i migliori ciclisti internazionali, ma oggi ha perso popolarità, soprattutto a causa del fatto che si svolge tra il Tour de France e la Vuelta a España. Il percorso cambia periodicamente. L’edizione più recente è partita da Viseu sviluppandosi per circa 1600 km in 11 giorni di gara, con tappa finale sotto il sole cocente da Sintra a Lisbona. 531 DOLORI DA STADIO Corrida Che la si ami o la si odi, la corrida è un’istituzione nazionale. In Portogallo la più antica testimonianza di questo spettacolo popolare, lasciataci da uno storico romano, risale a 2000 anni fa. La versione moderna della tourada nacque nel XII secolo, quando divenne un mezzo per addestrare i soldati e preparare i nobili al combattimento a cavallo. Ma dopo la morte di un ricco aristocratico nel 1799, ne fu creata una versione meno cruenta. Da allora le corna del toro vengono Nonostante la storica rivalità, Portogallo e Spagna sono in fondo buoni vicini. Nel 2009 hanno unito le loro forze per candidarsi insieme a ospitare i Campionati del Mondo del 2018. Il Portogallo non è mai stato paese ospite, mentre la Spagna lo fu già nel 1982. MONDIALI queste nuove strutture spesso non vengono riempite se non in piccola parte durante le partite e le squadre minori incontrano molte difficoltà nell’assicurarne la manutenzione. Il più recente attacco di isteria calcistica risale ai Mondiali del 2010. Nonostante avesse superato a fatica la fase di qualificazione, la nazionale era ben piazzata nel ranking della FIFA e le speranze di ottenere un risultato di grande prestigio erano assai diffuse. Le prestazioni della squadra furono invece un po’ deludenti. Dopo due pareggi a reti inviolate contro Costa d’Avorio e Brasile la prima vittoria arrivò solo contro la debolissima Corea del Nord (un 7 a 0 che fece scalpore), ma la fase a eliminazione diretta mise subito contro Portogallo e Spagna, e i ‘cugini’ iberici la spuntarono per 1-0 proseguendo la marcia verso la conquista del titolo mondiale. La stella Cristiano Ronaldo (v. lettura p532) non brillò come ci si attendeva e l’allenatore Carlos Queiroz fu duramente criticato. (Dopo la sconfitta contro la Spagna lo stesso Ronaldo ne addossò pubblicamente la responsabilità all’allenatore, con conseguente risposta piccata dello stesso Queiroz.) A livello di squadre di club, la storia del calcio portoghese riguarda più che altro le città di Lisbona e Porto. La Liga Portuguesa vede in lizza ogni anno 16 squadre, ma sono solo le ‘tre grandi’ – Sporting Lisbona (Sporting Clube de Portugal), Benfica (Sport Lisboa e Benfica) e Porto (Futebol Clube do Porto) – a spartirsi da sempre gli scudetti, con due sole eccezioni dagli anni ’20 a oggi (l’ultima squadra a riuscire a intromettersi è stato il Boavista di Porto, nel 2001). L’ultimo importante successo internazionale si deve al Porto, che ha vinto nel 2004 la Champions League. Sport C orrida Con le casse dello stato vuote, in piena crisi finanziaria, gli amministratori pubblici sono pressati a cercare il modo di tagliare i costi provocati dall’industria del calcio. Una delle questioni sotto esame in molte città è la demolizione degli stadi, oggi poco utilizzati, costruiti per ospitare gli Europei del 2004. Il Portogallo spese 600 milioni di euro per costruire o restaurare diversi impianti, molti dei quali furono riempiti solo al 25% della loro capacità durante le partite. Le città di Aveiro e Leira denunciano un costo mensile di mantenimento pari a 1,2 milioni di euro, un investimento insostenibile per amministrazioni in ristrettezze economiche. La squadra del Beira Mar non è in grado di affrontare le spese di manutenzione, pari a 62 milioni di euro, per i 31.000 posti dell’Estádio Municipal de Aveiro. Ugualmente, la squadra União de Leira non ha entrate sufficienti a sostenere l’utilizzo del suo stadio da 30.000 posti (la spesa ammonta a 90 milioni di euro). Chi sostiene la necessità di procedere alla demolizione considera questi stadi come il simbolo dello spreco di denaro pubblico e afferma che non si sarebbero proprio dovuti costruire. Ovviamente gli abitanti delle città in questione non sono invece molto felici all’idea di demolire le strutture e gli amministratori stanno cercando soluzioni alternative per mantenerli in vita, ospitando concerti e manifestazioni o affittando gli spazi a scuole e imprese. Eppure, alla fine la realtà economica potebbe avere il sopravvento e sarà difficile evitare la demolizione. 532 DALLA MISERIA ALLA RICCHEZZA Sport C orrida Nel 2009, il famoso calciatore, nonché capitano della nazionale portoghese, Cristiano Ronaldo (nato nel 1985) divenne il giocatore più pagato del mondo – il Real Madrid pagò infatti al Manchester United, per assicurarsi le sue prestazioni, la strabiliante somma di 96 milioni di euro. E il contratto, della durata di sei anni, valeva altri 13 milioni di euro l’anno. Ormai multimilionario e noto playboy, il ragazzo ha davvero fatto molta strada da quando trascorreva l’infanzia in una povera comunità dell’isola di Madeira. Ronaldo, il più giovane di quattro fratelli, deve il suo nome al presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Con la sua modesta famiglia viveva in una piccola casa con il tetto di latta nei sobborghi di Santo Antonio, affacciata su Funchal e sull’Oceano Atlantico. Aveva solo 11 anni quando lasciò la sua casa per realizzare il suo sogno di calciatore professionista presso lo Sporting Lisbona. Salito rapidamente alla ribalta, divenne il primo calciatore portoghese a giocare per la squadra inglese del Manchester United, quando, all’età di 18 anni, nel 2003, firmò un contratto per circa 17 milioni di euro. Per tre anni consecutivi (2007, 2008 e 2009) vinse il campionato inglese, e nel 2008 (dopo aver conquistato anche Champions League e Coppa del Mondo per club) fece incetta di premi individuali (Pallone d’oro, FIFA World Player, Scarpa d’oro…). Parallelamente ai suoi successi calcistici è cambiata notevolmente anche la vita dei suoi familiari. Sua madre, che un tempo lottava per sopravvivere e per mantenere la sua famiglia facendo le pulizie, ora vive nell’area residenziale di Livramento a Funchal e Ronaldo ha aperto con sua sorella una boutique, chiamata CR7 (le sue iniziali e il suo numero di maglia). Nel frattempo, si è dedicato anche a far crescere numericamente la sua famiglia. Meno di una settimana dopo l’eliminazione del Portogallo dai Mondiali 2010, ha annunciato di essere diventato padre di un figlio maschio, e che in base a un accordo con la madre ne avrebbe ottenuto la custodia. Quanto alla madre, ha voluto mantenere segreta la sua identità, e non mancano certo i pettegolezzi. Poiché la corrida tradizionale negli Stati Uniti è illegale, gli immigrati portoghesi della California centrale hanno inventato una forma di corrida meno sanguinaria, in cui si usano delle lance con le punte in velcro. Informatevi su questo curioso sport sul sito www.ranch cardoso. biz (anche in italiano). ricoperte di cuoio o incappucciate con sfere di metallo e l’animale non viene ucciso nell’arena. La tourada tipica inizia con l’ingresso di un focoso toro nell’arena, che si lancia contro un cavaleiro, cioè un uomo a cavallo con il costume tradizionale del XVIII secolo, che prevede un tricorno piumato come copricapo. Mentre il cavaleiro valuta il carattere e le dimensioni del toro, la sua squadra di peões de brega (toreri a piedi) distrae l’animale provocandolo con le cappe. Poi il cavaliere si lancia all’attacco arrivando fino a pochi centimetri dalle corna del toro per piantargli nel collo una serie di bandarilhas (lance). Nella fase successiva, detta pega, entrano in scena otto giovani forcados vestiti con calzoni alla zuava, calzamaglia bianca e giacchetta corta, che affrontano il toro ormai indebolito a mani nude (i forcados portoghese-americani negli Stati Uniti si chiamano ‘suicide squad’, ‘squadra suicida’). Il primo si avvicina all’animale provocandolo per farsi attaccare, poi gli balza sulla testa aggrappandosi alle corna, mentre i suoi compagni cercano di bloccarlo senza farsi ribaltare per aria. La fine del combattimento è sancita dall’immobilizzazione del toro, che viene poi condotto fuori dall’arena. Le norme della corrida portoghese vietano l’esecuzione pubblica dell’animale, che tuttavia sarà ucciso dopo lo spettacolo – di fatto vi perderete solo la stoccata finale. Solo in rarissime occasioni i tori che mostrano particolare coraggio vengono riportati al pascolo. Nonostante il suo radicamento nella cultura portoghese, la corrida sta perdendo popolarità. Nel 2009, quella di Viana do Castelo divenne la prima arena portoghese a bandire la corrida, e il sindaco annunciò 533 Sport C orrida che lo spazio sarebbe stato abbattuto per costruirvi al posto un centro culturale. Altri comuni hanno seguito l’esempio e diverse città, come Sintra, Cascais e Braga hanno bandito questa pratica. Nel centro del paese, la corrida continua a esistere nonostante le pressioni delle organizzazioni animaliste, della lobby portoghese anti-corrida e della Liga Portuguesa dos Direitos dos Animais (LPDA). La stagione va da marzo o aprile a ottobre. La regione in cui la tradizione della corrida è più radicata è il Ribatejo, soprattutto a Santarém durante la fiera di giugno e a Vila Franca de Xira (una cittadina priva per il resto di qualsiasi attrattiva) in occasione delle feste organizzate a luglio e ottobre. Spesso le touradas che si tengono in Algarve e a Lisbona sono rivolte più che altro a un pubblico di turisti. Ci sono poi insoliti festival come la Vaca das Cordas, dove un toro viene lasciato libero per le strade a Ponte de Lima. Guida pratica INFORMAZIONI . . . . 535 TRASPORTI. . . . . . . . 550 Accessi a internet . . . . . . . 535 Alloggio. . . . . . . . . . . . . . . . 535 Ambasciate e consolati. . . 538 Assicurazione. . . . . . . . . . . 538 Bambini. . . . . . . . . . . . . . . . 538 Cartine. . . . . . . . . . . . . . . . . 539 Corsi di lingua . . . . . . . . . . 539 Documenti e visti. . . . . . . . 539 Dogana. . . . . . . . . . . . . . . . . 540 Donne in viaggio. . . . . . . . . 540 Elettricità. . . . . . . . . . . . . . . . 541 Festività. . . . . . . . . . . . . . . . . 541 Fumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 541 Informazioni turistiche. . . . 541 Lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . 542 Moneta. . . . . . . . . . . . . . . . . 542 Ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 542 Orari di apertura. . . . . . . . . 543 Posta . . . . . . . . . . . . . . . . . . 543 Questioni legali. . . . . . . . . . 543 Salute. . . . . . . . . . . . . . . . . . 543 Telefono. . . . . . . . . . . . . . . . 546 Tessere sconto. . . . . . . . . . 547 Viaggiare sicuri . . . . . . . . . 548 Viaggiatori disabili. . . . . . . 548 Viaggiatori omosessuali. . 549 IL VIAGGIO . . . . . . . . . . . . . 550 Arrivo nel paese. . . . . . . . . 550 Aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 550 Via fiume . . . . . . . . . . . . . . . . 551 Via mare. . . . . . . . . . . . . . . . . 551 Via terra. . . . . . . . . . . . . . . . 552 TRASPORTI INTERNI. . . . 555 Aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555 Autobus. . . . . . . . . . . . . . . . 555 Automobile e motocicletta. . . . . . . . . . . . 555 Autostop . . . . . . . . . . . . . . . 558 Bicicletta. . . . . . . . . . . . . . . 558 Imbarcazioni. . . . . . . . . . . . 559 Tour. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 559 Trasporti locali . . . . . . . . . . 559 Treno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 561 GUIDA . LINGUISTICA . . . . . . 562 GLOSSARIO . . . . . . . . . . . . 569 Costi Informazioni Accessi a internet In questa guida, l’icona i indica i luoghi dove è possibile trovare un computer e una connessione a internet. L’icona W contrassegna la disponibilità della connessione wireless. L’accesso gratuito non è così diffuso in Portogallo, ma se avete con voi il vostro portatile, alcuni alberghi offrono l’accesso wi-fi. Ci sono inoltre alcune postazioni a Lisbona e Porto che forniscono il collegamento wi-fi. Altre opzioni: »» Gli uffici locali dell’Instituto Português da Juventude (IPJ), alcuni dei quali sono vicini agli ostelli affiliati »» Le bibliotecas municipais (le biblioteche municipali) »» I Municipal Espaços Internet (www.espacosinter net.pt) »» Gli internet bar, diffusi in città e con costi che partono in genere da €2 l’ora »» Alcuni uffici postali dotati di terminali per NetPost, un tipo di connessione pagabile con una tessera apposita. Alloggio Il Portogallo offre un’ampia varietà di sistemazioni accoglienti e convenienti: quelle economiche sono tra le meno costose dell’Europa occidentale, ma non mancano fattorie, palazzi, castelli, dimore e case rustiche dove trovare un’atmosfera incantevole, solitamente con un buon rapporto qualità-prezzo. I turismos (uffici turistici) dispongono di elenchi aggiornati delle sistemazioni alberghiere e dei quartos (camere in case private), ma tralasciano quelle non ufficiali che a volte invece costituiscono un’opzione eccellente. Le autorità seguono un sistema di catalogazione a stelle delle sistemazioni, ma si tratta di categorie molto variabili e per lo più ignorate. Tra i siti utili per una ricerca consigliamo www. manorhouses.com e www. innsofportugal.com. Nelle località turistiche i prezzi variano in base alla stagione. L’alta stagione va da metà giugno a metà settembre (è consigliabile prenotare in anticipo); la mezza stagione va da maggio a metà giugno e da metà settembre a ottobre, mentre il resto dell’anno è considerato bassa stagione ed è il periodo in cui si possono fare gli affari migliori. Nelle altre località le tariffe non variano molto tra una stagione e l’altra. Nei grandi resort dell’Algarve, le tariffe raggiungono il massimo nel periodo compreso tra metà luglio e la fine di agosto, con una leggera flessione da giugno a metà luglio e per tutto settembre, riducendosi sensibilmente invece (quasi del 50%) tra novembre e aprile. Per esempio, una stanza che a luglio costa €120 può salire fino a €160 in agosto, scendere a €100 a giugno e settembre e a €85 a maggio e ottobre, fino a €70 nel resto dell’anno. Tenete presente che alcuni alberghi chiudono in inverno. In questa guida sono elencati i prezzi di luglio e ove non indicato diversamente le camere hanno il bagno annesso. Generalmente, si considerano di categoria economica gli alberghi e le pensioni che richiedono meno di €50 per una camera doppia, e in questa categoria sono inclusi campeggi e ostelli, In alcune sistemazioni economiche il bagno può essere in comune. Nella categoria media una camera doppia può 535 536 NOTIZIE UTILI Informa zioni »»La corrente elettrica viene erogata a 220 V, 50 Hz (come in Italia). Le prese di corrente sono del tipo bipolare (talvolta con un terzo spinotto centrale), come nel resto dell’Europa continentale. »»In Portogallo è in uso il sistema video PAL (lo stesso utilizzato in Italia), incompatibile con il sistema SECAM francese e con quello NTSC nordamericano. »»I principali quotidiani sono Diário de noticias, Público, Jornal de noticias e il tabloid Correio da manhã. Per avere una panoramica sui principali quotidiani portoghesi, collegatevi ai siti www.theworldpress.com o www.onlinenewspapers.com. »»Sono soprattutto i media dell’Algarve a diffondere notizie in lingua inglese: APN, Portugal News (www. the-news.net) e Algarve Resident (www.portugalresi dent.com). »»Tra le reti televisive citiamo Rádio Televisão Portuguesa (RTP-1 e RTP-2), Sociedade Independente (SIC) e TV Independente (TV1). RTP-2 è quella che offre la migliore programmazione di film stranieri e informazione internazionale. Ci sono molte altre emittenti che trasmettono soprattutto soap opera portoghesi e brasiliane, giochi a quiz e film stranieri doppiati o sottotitolati. »»Per quanto riguarda le radio, l’emittente statale è Rádiodifusão Portuguesa (RDP), che gestisce tre canali, Antena 1, 2 e 3, che trasmettono programmi in lingua portoghese e, la sera, musica (a Lisbona sulle frequenze 95.7, 94.4 e 100.3). In lingua inglese si ricevono BBC World Service (a Lisbona sui 90.2) e Voice of America (VOA), oltre ad alcune stazioni che trasmettono dall’Algarve, come Kiss (95.8 e 101.2). costare da €50 a €100: il bagno sarà quasi sempre privato ed è compresa la TV (a volte satellitare), spesso l’aria condizionata e il telefono. Nella categoria di prezzo elevato le tariffe possono variare da €100 a €300, e in qualche albergo esclusivo potete ritrovarvi a rinfrescarvi in piscina tra teste coronate e stelle del calcio. In questa guida sono elencate le tariffe minime e massime, ma è facile che non si arrivi a pagare il prezzo completo soprattutto se cercate le offerte in rete. Nella maggior par- te delle pousadas nei giorni infrasettimanali si paga meno e spesso si trovano offerte e sconti. Il vostro potere di contrattazione dipende dalla stagione in cui siete e da quante opzioni sono disponibili. Se vi trovate in bassa stagione o in un periodo in cui non ci sono molti turisti, vi verranno offerte riduzioni senza che nemmeno le richiedate. Se avete intenzione di fermarvi per qualche giorno, vale la pena di informarsi sull’eventualità che siano previste tariffe ridotte per soggiorni prolungati. Se cercate una sistemazione più economica di quella che vi è stata proposta, non esitate a farlo presente: molto spesso vi faranno vedere camere meno costose che stranamente si erano dimenticati di mostrarvi. Appartamenti in affitto In Portogallo c’è una grande disponibilità di ville e cottage in affitto. Sul sito www.chooseportugal.com troverete centinaia di case private e appartamenti, per la maggior parte nell’Algarve. Per quelle situate nel nord del paese consultate invece www. casasnocampo.net. Camere in abitazioni private Nelle località costiere, soprattutto in estate, è possibile affittare una camera, quarto, in una casa privata. Le stanze, che di solito hanno il bagno in comune, sono pulite ed economiche e danno la sensazione di trovarsi in famiglia. Se non venite contattati da un proprietario in cerca di clienti e non avete visto un cartello con la scritta (se aluga quarto), provate a rivolgervi all’ufficio turistico locale, che di solito ha un elenco degli affittacamere. In genere il prezzo di una doppia va da €35 a €45. Campeggi e parcheggi per caravan Il campeggio è molto diffuso in Portogallo e la scelta delle strutture è ottima e molto ampia, spesso sono in buona posizione e vicino alle spiagge. In genere i prezzi variano da €3,20 a €5 a persona, da €3 a Campista (www.roteirocampista.pt; €7), aggiornata annualmente e venduta presso i turismos e le librerie. Contiene informazioni dettagliate su quasi tutti i campeggi portoghesi, con cartine e indicazioni stradali. Nei campeggi associati alla Federation Internationale de Camping et de Caravanning (FICC), al posto del normale documento d’identità si può esibire la Camping Card International (CCI), che offre una copertura assicurativa per eventuali danni causati a terzi e può dare diritto a sconti. In alcuni campeggi gestiti da associazioni locali gli stranieri sono ammessi solo se in possesso di tessera CCI, che quindi è bene procurarsi prima della partenza. La tessera CCI è disponibile per i membri dei club automobilistici nazionali, eccetto quelli statunitensi, e viene rilasciata da sedi affiliate alla FICC: in Italia segnaliamo la Confederazione Italiana Campeggiatori (www.federcampeggio.it; €40 a famiglia); in Portogallo, la Federação de Campismo e Montanhismo de Portugal (%218 126 890; www.fcmpor tugal.com; Av Coronel Eduardo Galhardo 24D, Lisbona). Guesthouse Le guesthouse sono sistemazioni economiche o di fascia media, con quel tocco familiare che spesso manca nei grandi alberghi. Spesso le migliori offrono servizi di qualità superiore rispetto agli alberghi più economici. In alta stagione le tariffe di una pensão (guesthouse) vanno da €50 a €80 per una doppia. Le residenciais possono essere più costose e solitamente servono la colazione inclusa nel prezzo. Il nome residencial definisce una struttura che non è catalogata ufficialmente dal governo, come invece le pensões, ma questo non significa che si tratti di una sistemazione scadente. Le hospedarias e le casas de hóspedes sono solitamente più economiche e hanno i servizi in comune. Ostelli In Portogallo il numero degli ostelli è in crescita, soprattutto a Lisbona, dove questo tipo di alloggio ha preso piede negli ultimi anni. Sebbene si si tratti di sistemazioni spartane, il rapporto qualitàprezzo è ottimo e spesso la posizione è deliziosa e all’interno di palazzi storici. Molti degli ostelli fuori Lisbona fanno parte della rete delle pousadas da juventude (ostelli della gioventù) affiliati a Hostelling International (HI; v. Tessere sconto, p546). I letti in camerata costano circa €20. Quasi tutti gli ostelli hanno camere doppie con bagno in comune e alcuni offrono piccoli appartamenti. La biancheria per il letto e la colazione generalmente sono incluse nel prezzo. Sono disponibili cucine e lounge con connessione wi-fi, nonché computer per gli ospiti della struttura; alcuni hanno la piscina, come quello di Alcoutim e Portimão. In estate è necessario prenotare, specialmente se siete interessati alle camere doppie. Contattate Movijovem (%707 203 030; www.pousadasjuventude.pt; Rua Lúcio de Azevedo 27, Lisbona). Se non siete in possesso della tessera HI, potete ricevere una guest card, che richiede 6 timbri (€2 l’uno) per ogni ostello in cui pernottate – una volta totalizzati sarete soci a tutti gli effetti. Gran parte degli ostelli sono aperti dalle 8 del mattino a mezzanotte, alcuni anche 24 ore (quasi tutti quelli di Lisbona). È consentito in genere lasciare comunque il bagaglio e tornare all’orario di apertura per la registrazione (solitamente dalle 8 a mezzogiorno e dalle 18 a mezzanotte). Pousadas Nel 1942 il governo portoghese creò la rete delle pousadas (www.pousadas.pt), con l’obiettivo di trasformare castelli, monasteri e palazzi in alberghi di lusso, sostanzialmente per valorizzare contesti naturali di pregio o edifici storici. A luglio i prezzi variano tra €130 e €250; mentre in agosto aumentano di €1020 o più. In ogni pousada del circuito viene distribuito un opuscolo che le elenca tutte. è possibile usufruire di offerte speciali come le riduzioni per chi ha più di 55 anni. 537 Informa zioni A lloggio €4,50 a tenda e da €3 a €5 per l’auto. I campeggi migliori sono quelli del circuito Orbitur (www.orbitur.pt), ma esistono altre organizzazioni affidabili, come Inatel (www.inatel .pt). In quasi tutte le città ci sono campeggi municipali, il cui livello è piuttosto variabile. Per un elenco aggiornato dei campeggi del paese, consultate la guida Roteiro Informa zioni 538 Turihab Queste affascinanti sistemazioni – fattorie, ville, tenute agricole o cottage presso cui si può soggiornare, ospiti dei proprietari – fanno parte di un’iniziativa statale che raggruppa le associazioni Turismo de Habitação, Turismo Rural e Agroturismo. Divise in tre categorie (storiche, culturali e rustiche), queste proprietà sono tra le migliori sistemazioni di tutto il Portogallo. Sebbene siano più costose rispetto ad altri tipi di alloggio, offrono però un ambiente e un’atmosfera d’eccezione. In alta stagione il prezzo per una camera doppia varia da €70 a €120. Molte sono dotate di piscina e di solito viene servita la prima colazione (spesso a base di prodotti freschi locali). I turismos sono in grado di fornire informazioni dettagliate sulle proprietà Turihab nella zona, ma potete anche consultare i siti www.turihab.pt o www. solaresdeportugal.pt. Ambasciate e consolati Ambasciate e consolati portoghesi all’estero Italia (%06 84 48 01; fax 06 841 7404; www.embportroma .it; Viale Liegi 21, 00198 Roma); Sezione consolare (%06 84 48 01; fax 06 854 22 62; con [email protected]; h9.30-13 da lun a ven) Svizzera (%031-352 86 68; fax 031-351 4432; sezione consolare 031-351 1773; mail@ scber.dgaccp.pt; Weltpoststrasse 20, 3015 Berna); Consolato generale (%020- 791 7636; fax 022-788 1678; [email protected]; www. secomunidades.pt/web/gene bra; Route de Ferney 220, 1218 Grand-Saconnex-Genève) Ambasciate » e consolati stranieri in Portogallo La vostra ambasciata o il vostro consolato costituiscono la soluzione migliore per ogni emergenza. Quasi tutti possono fornire un elenco di medici locali affidabili, di avvocati e interpreti. Tra le sedi diplomatiche straniere in Portogallo ricordiamo le seguenti: Francia Lisbona (%213 939 292; www.ambafrance-pt.org; Calçada Marques de Abrantes 123, Lisbona); Porto (%226 078 220; Av da Boavista 1681, 4100-132 Porto) Italia Lisbona (%213 515 320; fax 213 154 926; ambasciata. [email protected]; www.ambli sbona.esteri.it; Largo Conde de Pombeiro 6, 1150-100 Lisbona) Ulteriori riferimenti alle rappresentanze italiane in Portogallo sono disponibili nel sito www. esteri.it/MAE/IT/Ministero/La ReteDiplomatica/Ambasciate. Spagna Lisbona (h213 220 500; www.maec.es; Rua do Salitre 1, Lisbon); Porto (%225 363 915; Rua de Dom João IV 341, Porto) Anche Valença do Minho e Vila Real de Santo António. Svizzera Lisbona (%213 944 090; fax 213 955 945; lis.vertre [email protected]; www.eda. admin.ch/lisbon; Travessa do Jardim, 17, 1350-185 Lisbona) Le rappresentanze diplomatiche svizzere all’estero sono disponibili sul sito www.eda.admin. ch/eda/it/home/reps.html, selezionando ‘continente’ e ‘nome del paese’. Assicurazione Non partite senza aver stipulato un’assicurazione di viaggio che copra furti, smarrimenti ed eventuali cure mediche. Dovete essere in grado di far fronte alle peggiori eventualità come un incidente, il ricovero in ospedale o un biglietto aereo per il rientro. Controllate bene le clausole scritte in piccolo, perché alcune polizze escludono esplicitamente le ‘attività pericolose’, come le immersioni subacquee, il motociclismo e persino il trekking. Se prevedete di praticare questi tipi di attività dovrete trovare un’assicurazione che li copra oppure richiedere una modifica delle condizioni contrattuali (solitamente possibile pagando un premio aggiuntivo). Conservate tutta la documentazione necessaria per presentare eventuali richieste di rimborso. Alcune polizze prevedono che si debba telefonare (con tariffa a carico del destinatario) a un centro nel proprio paese di origine, che provvederà a fare una valutazione immediata del problema. Per scegliere la polizza adatta a voi consultate i siti Ami – Gruppo Filo Diretto (www.filodiretto .it), Mondial Assistance (www.mondial-assistanceitalia.it) e Europ Assistance (www.europassistance.it). V. anche p553 per le informazioni riguardanti le assicurazioni dei veicoli a motore. Bambini Grazie alle dimensioni contenute e all’ampia gamma di luoghi d’interesse e di attività, il Portogallo è un’ottima ziere, ha scritto una bella favola per bambini intitolata Il racconto dell’isola sconosciuta (Einaudi, Torino 2003). Per una guida sui divertimenti destinati ai bambini, consultate Viaggiare con i bambini, pubblicazione della Lonely Planet (EDT, Torino 2010). Prima della partenza potete anche consultare il sito www.quantomanca. com, una guida completa per chi viaggia con i bambini, con preziosi suggerimenti per rendere il viaggio dei piccoli più gradevole, ma anche sui giochi da fare in viaggio e altro ancora. Interessante è anche il sito www.baby inviaggio.it, che contiene esperienze di viaggio con i bambini attraverso l’Europa e altri continenti. Gli uffici turistici sono spesso in grado di consigliare baby sitter affidabili, che si possono trovare anche sugli annuali talvolta esposti nelle filiali dell’Instituto Português da Juventude (IPJ; %707 203 030; Av da Liberdade 194, Lisbona). Cartine Negli uffici dei parchi nazionali e naturali di solito si trovano semplici mappe dei parchi, non adatte per escursioni in bicicletta o a piedi. Altre fonti locali di cartine topografiche sono citate nel corso della guida. Alcuni indirizzi utili per reperire buone cartine sono i seguenti: Omni Resources (www. omnimap.com) Compagnia americana che vende ottime cartine, comprese quelle topografiche 1:25.000. Stanfords (www.stanfords. co.uk) Una buona selezione di cartine del Portogallo e prodotti legati al tema del viaggio, in Gran Bretagna. Per le cartine disponibili in Italia v. lettura p540. Corsi di lingua Corsi di portoghese si possono frequentare al Centro de Informação e Documentação Anti-Colonial (CIDAC; %213 172 860; www. cidac.pt; Rua Pinheiro Chagas 77) a Lisbona. La capitale è un buon punto di partenza per lo studio (p59). Documenti e visti I cittadini italiani e degli altri paesi dell’Unione Europea e quelli della Confederazione Elvetica possono entrare in Portogallo con la sola carta d’identità valida per l’espatrio; ai bambini e ai ragazzi fino a 15 anni è richiesta la carta bianca per l’espatrio, oppure la registrazione sul passaporto di uno dei genitori. Per motivi turistici la durata massima di soggiorno consentita è normalmente di tre mesi, Coloro che per motivi di studio o lavoro prevedono di rimanere in Portogallo per un periodo superiore dovranno contattare le autorità locali competenti per ufficializzare la propria presenza nel paese. I requisiti necessari per entrare in Portogallo si applicano anche ai cittadini di altri firmatari del Patto di Schengen del 1990 (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Svezia). Una volta in 539 Informa zioni C artine destinazione per chi viaggia con bambini. Le molte cose da vedere sono in grado di stimolare la fantasia e di catturare l’attenzione anche dei bambini più svogliati. I portoghesi in genere sono abbastanza tradizionalisti riguardo l’allattamento, quindi è necessaria un po’ di discrezione nell’allattare in pubblico. Alimenti per neonati (comprese le marche biologiche) e pannolini sono disponibili nella maggior parte delle farmacie e nei negozi di alimentari. L’Algarve è senza dubbio la destinazione migliore, grazie alle sue lunghe spiagge, agli zoo, ai parchi acquatici, all’offerta di escursioni a cavallo e in barca. Le occasioni di divertimento per i più piccoli non mancano nemmeno a Lisbona e nelle province vicine: tram, teatri di marionette, un grandissimo acquario, un museo del giocattolo, carrozze trainate da cavalli, castelli, giardini e parchi giochi. Il Portogallo è ricco di posti da favola che incanteranno i più piccini. Ad alcuni bambini piace visitare le chiese, soprattutto se possono accendere una candela. Resteranno inoltre colpiti dai castelli e dai palazzi sparsi per tutto il paese. Nelle città le visite turistiche in autobus sono l’ideale per non far stancare i più piccoli e i trenini possono essere motivo di divertimento più di quanto si possa immaginare e trovano spazio anche nella letteratura locale: il premio Nobel José Saramago, grande roman- 540 CARTINE DISPONIBILI IN ITALIA Informa zioni Se desiderate procurarvi le cartine prima di partire, in Italia ne troverete un’ampia scelta. Con il titolo Spagna e Portogallo troverete le mappe edite rispettivamente da Michelin (n. 734, in scala 1:1.000.000) e da Cartographia, LAC, De Agostini e Hallwag, tutte in scala 1:800.000. Con il titolo Portogallo sono invece disponibili le carte di Touring Club Italiano/Kümmerly+Frey (1:800.000), Freytag & Berndt (1:700.000 e 1:500.000) e Ravenstein (1:600.000). In scala 1:400.000 trovate invece le carte Hildebrand’s e la già citata Michelin (n. 733, 1:400.000). Reise Know-How e Rough Guides hanno in catalogo le carte Portogallo in scala 1:350.000; FMB di Bologna ne ha una in scala 1:300.000. Tra le pubblicazioni IGeoE (v. sotto) trovate anche la carta Portugal Continental (1:250.000, atlantino); di REPSOL, è reperibile l’atlantino, con indice di ristoranti, alberghi e altro, in scala 1:200.000. Tra le carte regionali segnaliamo le carte Algarve di Freytag & Berndt (1:150.000); Rough Guides, Reise Know-How e Hildebrand’s, tutte in scala 1:100.000. Turinta pubblica invece Norte de Portugal (1:250.000). Michelin ha in catalogo le tre carte riguardanti il Nord (n. 591), il Centro (n. 592) e il Sud (n. 593) del paese, tutte in scala 1:300.000. Le più dettagliate, come sempre, sono le carte militari dell’Instituto Geografico do Esercito (IGeoE) in scala 1:200.000 (8 fogli); 1:100.000 (53 fogli); 1:50.000 (175 fogli); 1:25.000 (639 fogli). Per informazioni su tutte le carte citate potete rivolgervi a VEL – La Libreria del Viaggiatore (%/fax 0342 21 89 52; [email protected]; www.vel.it; Via Angelo Custode 3, 23100 Sondrio). Portogallo, per prolungare il visto o il periodo di 90 giorni di permanenza consentita, rivolgetevi al Serviço de Estrangeiros e Fronteiras (%213 585 545; Rua São Sebastião da Pedreira 15, Lisbona) che possiede filiali nelle più grandi località turistiche. Dato che le norme che regolano l’ingresso nel paese sono molto permissive, dovrete esibire una valida attestazione di impiego o di indipendenza economica (o fornire qualsiasi altra motivazione convincente) per potervi fermare più a lungo. Dogana Non ci sono limiti all’importazione di valuta straniera, ma dovreste dichiarare se siete in possesso di somme superiori a €10.000. I regolamenti doganali stabiliscono che i visitatori che necessitano del visto per entrare nel paese debbano avere con sé un minimo di €50, più €10 per ogni giorno di permanenza, ma è una norma che non viene applicata rigorosamente. I cittadini dei paesi appartenenti all’UE possono importare: »» 800 sigarette o l’equivalente in tabacco. »» 10 l di liquori, 20 l vino liquoroso, 60 l di vino mosso, 90 l vino fermo o 110 l di birra. Se viaggiate con il vostro animale domestico dovrete essere muniti del passaporto per gli animali da compagnia. Per maggiori informazioni rivolgetevi al servizio veterinario della vostra ASL di competenza territoriale e visitate il sito www. poliziadistato.it, al link ‘Passaporto’. Per ulteriori informazioni, v. i siti www.dgaiec. min-financas.pt/pt (in portoghese), www.agen ziadogane.it e www.ezv. admin.ch. Donne in viaggio Le donne che viaggiano da sole in Portogallo non vanno incontro a grosse difficoltà. Come in qualsiasi altro paese, è comunque bene essere prudenti, usare cautela nel girare a piedi di notte ed evitare di fare l’autostop. Se una donna è accompagnata da un uomo ci si aspetta che sia lui a parlare, a fare le ordinazioni e a pagare il conto. In alcune zone del nord dove la mentalità è più chiusa, le coppie si risparmieranno fastidi dicendo di essere sposate anche se in realtà non lo sono. Le vittime di stupro o violenze in Portogallo possono rivolgersi alla seguente organizzazione: assistenza alle vittime di stupro. Visitate il sito per conoscere gli indirizzi delle sedi di tutto il paese. Elettricità 230V/50Hz Le banche, gli uffici, i grandi magazzini e alcuni negozi sono chiusi nei giorni festivi indicati di seguito. A Capodanno, la domenica di Pasqua, il 1° maggio e il giorno di Natale sono chiusi anche gli uffici turistici. Per maggiori informazioni su feste e manifestazioni v. p7. Capodanno 1° gennaio Martedì grasso febbraio/ marzo – il giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri Venerdì Santo marzo/aprile Festa della Liberazione 25 aprile – celebrazioni della rivoluzione del 1974 Festa dei Lavoratori 1° maggio Corpus Domini maggio/ giugno – nono giovedì dopo Pasqua Festa nazionale 10 giugno – nota anche come Dia de Portugal, de Camões e das Comunidades Portuguesas Assunzione 15 agosto Festa della Repubblica 5 ottobre – commemorazione della proclamazione della Repubblica portoghese nel 1910 Ognissanti 1° novembre Festa dell’Indipendenza 1° dicembre – commemorazione dell’indipendenza dalla Spagna nel 1640 Immacolata Concezione 8 dicembre Natale 25 dicembre Fumo 230V/50Hz Nel 2008 il governo portoghese ha vietato il fumo nei locali pubblici al chiuso. Nella maggior parte dei bar e ristoranti non si può più fumare, altri hanno una stanza separata per fumatori (a volte con una ventilazione inadeguata). Molti alberghi sono ancora dotati di camere per fumatori. Informazioni turistiche L’Ufficio del Turismo del Portogallo, l’autorità nazionale, gestisce l’utile sito www.visitportugal.com, disponibile anche in versione italiana (cliccate su ‘Download di dépliant’ alla voce ‘Novità’ della home page per scaricare materiale informativo come cartine e pieghevoli), in francese e in tedesco. Gli uffici turistici locali, i postos de turismo (in genere segnalati dalla scritta ‘turismo’), distribuiscono opuscoli e forniscono informazioni più o meno utili sui luoghi di interesse e sugli alloggi. Per le sedi degli uffici turistici v. le sezioni Informazioni delle singole località. Informazioni turistiche all’estero Se prima della partenza desiderate richiedere materiale informativo contattate gli uffici Aicep (Agência para o Investimento e Comércio Externo de Portugal; info@visitpor tugal.com) nel mondo. Qui di seguito segnaliamo i riferimenti delle sedi Aicep in Italia e Svizzera: Italia (%02 006 29 000; fax 02 006 290 99; aicep.milan@ portugalglobal.pt; www.visitpor tugal.com; Via Paolo da Canobbio 8, 20122 Milano; h9.30-13, 14-17.30 lun-ven) In italiano potrete scaricare: Il Portogallo fino in fondo, Lisbona, Porto e Norte e Alentejo; molti altri opuscoli in inglese e spagnolo. Svizzera (%043-268 8768; fax 043-268 8760; aicep. [email protected]; www. 541 Informa zioni E lettricità Associação Portuguesa de Apoio à Vítima (APAV; %213 587 900; www.apav.pt; Rua José Estêvão 135), che offre Festività 542 portugalglobal.pt; Zeltweg 15, 8032 Zürich) Informa zioni Lavoro Se siete in possesso di un certificato TEFL (Teaching English as Foreign Language), che anche gli italiani possono conseguire, il lavoro più facile da trovare è quello di insegnante di lingua inglese. Se siete cittadini inglesi contattate il British Council, le scuole di lingue nella zona in cui vi interessa organizzare la vostra permanenza. Nell’Algarve, soprattutto a Lisbona, ci sono buone possibilità di trovare impiego in qualche bar: chiedete in giro oppure provate a consultare le inserzioni pubblicate sui quotidiani locali in lingua inglese (v. lettura p536). Moneta Il Portogallo ha adottato l’euro, come altre nazioni europee. Le banche e i cambiavalute sono liberi di stabilire il tasso di conversione e le commissioni di cambio, pertanto una commissione bassa può nascondere un tasso di cambio non proprio favorevole. Bancomat e carte di credito Il modo più comodo per prelevare denaro è servirsi dei bancomat. Quasi tutte le banche hanno uno sportello Multibanco, con tanto di grafica animata, talvolta fin troppo elaborata, che accetta le carte Visa, Access, MasterCard, Cirrus e simili. Per prele- vare denaro basta avere la tessera e il codice segreto personale (PIN). In caso di smarrimento della carta bancomat, in attesa di una risposta dalla vostra banca, attraverso i servizi di posta internazionale www.moneygram .com o www.western union.com potrete disporre di denaro in breve tempo. La banca che ha emesso la carta di solito applica una commissione dall’1% al 2% su ogni operazione. È comunque sempre meglio avere a disposizione anche un’altra fonte di denaro: può infatti capitare che gli sportelli non accettino un certo tipo di carta, un inconveniente temporaneo che però può prolungarsi anche per un giorno. Sebbene a volte possa essere richiesto di digitare un codice PIN a sei cifre, l’operazione va a buon fine anche con quelli che ne hanno solo quattro. Verificate prima di partire presso la vostra banca se in Portogallo possa essere usato lo stesso PIN che in Italia. Le carte di credito sono accettate nei migliori alberghi e ristoranti e in quelli delle città più grandi, ma non negli alberghi e nei locali più economici e nelle zone rurali. Per quanto concerne, invece, le modalità e gli eventuali costi per ottenere anticipi di denaro contante con la vostra carta di credito contattate uno dei seguenti recapiti in Italia: AmEx (%06 72 282, e poi tasto ‘0’), Diners Club (%800 39 39 39), MasterCard (%800 870 866) e Visa (%800 819 014). Mance I portoghesi non lasciano mance cospicue. Se si è rimasti soddisfatti del servizio è consuetudine lasciare una mancia dal 5% al 10%. Nei ristoranti di categoria elevata di solito il serviço è compreso nel conto. Dopo uno spuntino in un bar o un caffè basterà lasciare qualche spicciolo. Non è consuetudine dare la mancia ai tassisti, ma nulla vieta di lasciare loro il 10% della tariffa. Travellers’ cheque I travellers’ cheque sono un modo sicuro per portare con sé del denaro in viaggio, perché vengono rimborsati in caso di furto o di smarrimento, ma sono meno comodi rispetto al bancomat. I travellers’ cheque Amex, Thomas Cook e Visa sono quelli più diffusi e accettati. Annotate il numero di serie di quelli che avete già incassato: potrebbe tornarvi utile in caso di furto o smarrimento. I travellers’ cheque sono facili da cambiare, anche a tassi migliori rispetto al denaro contante, ma in compenso sono soggetti a commissioni piuttosto alte. Ora Il Portogallo si trova, come la Gran Bretagna, nella fascia oraria GMT/ UTC in inverno e in quella GMT/UTC più un’ora in estate, cioè un’ora indietro rispetto alla Spagna tutto l’anno (pensiero curioso al passaggio del confine) e all’Italia (quindi, quando a Lisbona è Orari di apertura Le descrizioni di questa guida non riportano gli orari di apertura a meno che non siano diversi da quelli più usuali qui riportati: Luoghi di interesse turistico 10-12,30 e 14-17 mar-dom Ristoranti 12-15 e 19-22 Caffè 9-19 Negozi 9,30-12 e 14-19 lunven, 10-13 sab Bar 19-2 Nightclub 23-4 gio-sab Grandi magazzini 10-22 Banche 8,30-15 lun- ven Uffici postali 8,30-16 lun-ven Posta Gli uffici postali portoghesi si chiamano CTT (www.ctt.pt). La corrispondenza ordinaria (correio normal) va imbucata nella buca rossa, mentre la posta aerea (correio azul) in quella blu. Esistono degli sportelli automatizzati per i francobolli per posta ordinaria che evitano al pubblico di fare lunghe code all’ufficio postale. Le cartoline postali e le lettere fino a un peso di 20 g devono essere affrancate con €0,80/0,68/0,32 per destinazioni extraeuropee/europee/locali. Per conoscere le tariffe e le modalità di spedizione di lettere e pacchi dall’Italia, collegatevi al sito www. poste.it. I francobolli per il servizio correio azul costano €1,85 se la lettera non supera i 20 g di peso. La posta viene recapitata entro cinque giorni lavorativi in Europa ed entro sette giorni nel resto del mondo. La posta aerea economica costa circa un terzo in meno, ma i tempi di consegna sono più dilatati. La posta centrale di quasi tutte le grandi città offre il servizio di fermoposta. Questioni legali Le multe per divieto di sosta sono frequenti. Le automobili parcheggiate incautamente nelle zone vietate vengono rimosse e per riavere il veicolo bisogna pagare circa €100. Osservate le norme di circolazione locali, perché sono previste ammende anche per altre infrazioni. Nel 2001 il Portogallo ha depenalizzato il possesso e l’uso di droghe nel tentativo di ridurre i gravi problemi di salute pubblica legati alla tossicodipendenza e di affrontarla come una questione sociale piuttosto che criminale. Chi viene trovato in possesso di un quantitativo di droga pari o inferiore a 10 dosi deve comparire davanti a un’apposita commissione e può essere soggetto a multe o obbligato a sottoporsi a cure per la disintossicazione. Lo spaccio di droga resta invece un reato grave e chi ne è sospettato può essere detenuto fino a un massimo di 18 mesi in attesa del processo. La cauzione è a discrezione del tribunale. Età minima per... Rapporti sessuali consensuali 16 Patente di guida 18 Consumo di alcolici 16 Voto 18 Ricordate che per le questioni riguardanti i rapporti sessuali consensuali è possibile essere perseguiti per legge secondo le norme vigenti nel proprio paese di origine, anche se ci si trova all’estero. Salute Prevenzione è la parola chiave per chi vuole evitare problemi di salute in viaggio. Con qualche preparativo prima della partenza, soprattutto in presenza di patologie già esistenti, si eviteranno problemi in seguito. Vi consigliamo di accertare che i vostri denti non richiedano cure e, se indossate gli occhiali o le lenti a contatto, portatevene dietro un paio di scorta oltre alla prescrizione oculistica. Portate i farmaci nelle loro confezioni originali, insieme a una lettera firmata e datata dal medico in cui vengano descritte le vostre condizioni di salute e le eventuali medicine da assumere, con l’indicazione del principio attivo oltre al nome commerciale del farmaco. Se portate con voi siringhe e aghi, ricordatevi di tenere a portata di mano una prescrizione medica che ne documenti la reale necessità dal punto di vista sanitario. Al momento di pianificare il viaggio potrebbe essere utile rivolgersi a un Centro di Medicina dei Viaggi; 543 Informa zioni O rari di apertura mezzogiorno, in Italia sono le 13). L’ora legale è in vigore, come in Italia, dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre. Informa zioni 544 questi servizi, normalmente dislocati presso i Servizi di Igiene e Medicina Preventiva delle ASL o nei reparti di Malattie Infettive degli ospedali, sono in grado di fornire tutti i consigli di comportamento per la sicurezza sanitaria e praticare le vaccinazioni indicate (v. oltre), qualora necessario. Informazioni utili sono presenti anche sui siti governativi (v.lettura Salute: siti utili), e sui siti che si occupano nello specifico di viaggi e salute, fra i quali: Centro di Medicina dei Viaggi dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino (www.ilgirodelmondo.it), Portale Sanitario Pediatrico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma (www.ospeda lebambinogesu.it/item/1054/ vademecumviaggiatore.pdf) e in lingua inglese quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (www. who.int/ith) e quello dei Center for Disease Control and Prevention (www. cdc.gov). Disponibilità di assistenza sanitaria Il Portogallo può contare su un buon servizio sanitario, facilmente accessibile; in caso di disturbi di lieve entità anche i farmacisti potranno fornirvi validi consigli e medicinali da banco, altrimenti sapranno indicarvi uno specialista qualora necessario. Quasi tutti parlano almeno un po’ di inglese. Gli standard delle cure dentarie sono solitamente buoni, ma a titolo precauzionale è sempre meglio programmare un controllo dal proprio dentista prima della partenza. In caso di emergenza sanitaria componete il %119. Assicurazione I cittadini dei paesi membri della UE, così come quelli della Svizzera (presentando la Tessera svizzera d’assicurazione malattie, LAMal), hanno diritto all’assistenza sanitaria gratuita (salvo il pagamento dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a diretto carico dell’assistito) nelle strutture pubbliche del Portogallo, per la maggior parte delle prestazioni (anche se non urgenti), presentando la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). La TEAM è stata inviata a domicilio a tutti i cittadini italiani assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale e ogni componente del nucleo familiare ha la propria tessera personale. La TEAM non copre il rimpatrio in caso di emergenza e le cure private. Qualora l’assistito non abbia con sé la TEAM, e si rendesse comunque necessario pagare le prestazioni mediche, è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio rientro in SALUTE: SITI UTILI Prima di partire, può essere utile leggere i consigli sulla salute in viaggio presenti sui siti governativi: Italia (www.salute.gov.it/) Svizzera (www.safetravel.ch) Italia la relativa documentazione alla ASL di appartenenza (per maggiori informazioni visitate il sito www.salute.gov.it o rivolgetevi alla vostra ASL). I cittadini degli altri paesi devono controllare se esistono degli accordi reciproci per l’assistenza medica gratuita tra il Portogallo e il loro paese di origine. Qualora dobbiate stipulare un’assicurazione sanitaria, prendete in seria considerazione una polizza che copra ogni eventualità, anche la peggiore, come un incidente che richieda un immediato rimpatrio in aereo. Informatevi prima della partenza se la vostra assicurazione pagherà le spese mediche direttamente agli operatori sanitari o dovrete anticipare voi i pagamenti per poi chiedere successivamente il rimborso. Acqua potabile In Portogallo, l’acqua del rubinetto in genere è potabile e sicura. Collasso da calore e colpo da calore Il collasso da calore è un abbassamento della pressione del sangue in seguito a una eccessiva perdita di liquidi o sali non adeguatamente reintegrati. Tra i sintomi si segnalano emicrania, capogiri e spossatezza. Nel momento in cui si avverte lo stimolo della sete, la disidratazione è già in atto: cercate di bere molta acqua in modo da produrre un’urina chiara e limpida. In caso di collasso da calore, occorre reintegrare i liquidi persi 545 FARMACIA DA VIAGGIO »»Antistaminici (Clever®, Zirtec®) – utili come decongestionanti per raffreddori allergici, orticaria e allergie. Possono indurre sonnolenza e interagire con l’alcol, quindi vanno usati con cautela; se possibile, prendetene uno che avete già usato. »»Un prodotto tipo Xamamina® o Transcop® – per prevenire il mal d’aria, d’auto o di mare. »»Antidiarroici a base di loperamide (Imodium®, Dissenten®) – per alleviare i sintomi della diarrea. »»Antivomito a base di metoclopramide (Plasil®) – contro la nausea e il vomito. »»Un antispastico (Buscopan®) – per eventuali coliche addominali. »»Antibiotici intestinali (Normix®, Ciproxin®) – per curare forme serie di diarrea del viaggiatore. »»Polvere per la preparazione di soluzioni reidratanti – per il trattamento della diarrea grave, soprattutto nei bambini. »»Disinfettante, garze e cerotti – per ferite, tagli e graffi. »»Una pomata antistaminica (Fargan®, Polaramin®) – per calmare irritazioni e prurito dovuti a morsi o punture di insetti. »»Forbici, pinzette e un termometro digitale o a cristalli liquidi (i termometri a mercurio sono proibiti da alcune compagnie aeree e comunque in disuso per motivi di rispetto ambientale). »»Repellenti per insetti (Autan Active® 20% di KBR; OFF! Scudo® 30% di DEET) – per i bambini si consiglia il prodotto con concentrazione minore di KBR o DEET. »»Creme solari ad alto fattore di protezione »»Compresse o soluzioni per sterilizzare l’acqua con acqua e/o succhi di frutta o soluzioni reidratanti. È altrettanto importante riequilibrare la temperatura corporea con acqua fredda e ventilatori. Trattate la perdita di sali con liquidi salati come le zuppe (canja de galinha, o zuppa di pollo, che funziona egregiamente), oppure aggiungete un po’ più di sale del solito ai cibi abituali. Il collasso da calore è il precursore del più serio colpo di calore. In questo caso viene colpito il meccanismo della sudorazione, con un eccessivo innalzamento della temperatura corporea, comportamento irrazionale e convulsioni, ed eventual- mente anche perdita di conoscenza e morte. L’intervento d’urgenza consiste nel mettere all’ombra la persona colpita, coprirla con un lenzuolo e un asciugamano umido e farle vento continuamente. Se possibile, è bene ricorrere con urgenza a fleboclisi di soluzioni elettrolitiche per reintegrare i liquidi perduti. Diarrea del viaggiatore La diarrea del viaggiatore è il più comune tra i disturbi che si possono contrarre in viaggio, in particolare nei paesi del Sud Europa. Per prevenire la diarrea, mangiate solo frutta e verdura cotta o sbucciata; state attenti ai prodotti caseari che possono contenere latte non pastorizzato e siate molto selettivi nell’acquisto di cibo dai venditori ambulanti. Verificate la potabilità dell’acqua corrente; se non è potabile, disinfettatela con iodio o ipoclorito. Se venite colpiti da diarrea dovete bere molti liquidi, preferibilmente soluzioni reidratanti contenenti sali minerali e bevande zuccherate per riattivare le funzioni di assorbimento dell’intestino. Qualche scarica diarroica al giorno non richiede alcuna cura particolare, ma se cominciate ad avere più di quattro o cinque scariche al Informa zioni S alute È bene portarsi dietro una piccola scorta essenziale di medicinali, da conservare preferibilmente nel bagaglio a mano, se e per quanto permesso dalle normative di sicurezza. Ecco un elenco di ciò che potrebbe esservi utile: »»Aspirina®, Tachipirina® o altri antinfiammatori – per febbre, mal di denti e dolori. Informa zioni 546 giorno dovreste prendere un antidiarroico a base di loperamide (Imodium®, Dissenten®). Se la diarrea dura più di tre giorni o si accompagna a febbre, sangue o muco nelle feci è bene assumere un antibiotico intestinale (Normix®, Ciproxin®). Se i sintomi non migliorano rapidamente, è opportuno rivolgersi a un medico. Meduse, ricci di mare e pesci ragno Il contatto con le meduse può essere doloroso e urticante, ma non è pericoloso. Gli impacchi di aceto contribuiscono a neutralizzare le vescicole che non sono scoppiate. Pomate antistaminiche e farmaci antidolorifici possono ridurre la reazione e lenire il dolore. Se vi trovate su spiagge rocciose, fate attenzione ai ricci di mare: se vi entrano le spine sotto la pelle, potete immergere la parte in acqua calda per lenire il dolore, ma per evitare che facciano infezione dovete andare da un medico per farvi togliere gli aghi. Fortunatamente è molto raro incontrare i pericolosi pesci ragno che popolano i fondali soggetti a bassa marea lungo la costa atlantica, nascondendosi sotto la sabbia e lasciando emergere solo le spine, attraverso le quali iniettano una potente tossina se vengono calpestati. Anche in questo caso è utile immergere il piede in acqua molto calda per neutralizzare il veleno, ma poi bisogna rivolgersi a un medico, perché in qualche raro caso potrebbe causare una paralisi locale permanente. Rabbia Sebbene sia un’eventualità remota, in Portogallo è possibile contrarre la rabbia attraverso il morso di un animale infetto ed è trasmessa dalla saliva di animali infetti solitamente tramite il morso o più raramente attraverso abrasioni della pelle. Alla vaccinazione preventiva dovrebbero sottoporsi i veterinari, coloro che intendono avere contatti con animali e i viaggiatori che intendono visitare zone remote. Essa consiste in tre iniezioni, praticate nell’arco di un mese. Chi non si fosse sottoposto alla vaccinazione preventiva e sia stato morso da un animale sospetto, necessita di quattro iniezioni, la prima delle quali da praticare entro 24 ore dal morso o quanto prima. In caso di morso o di graffio da parte di un animale sospetto, anche le persone vaccinate si devono sottoporre a due ulteriori richiami. Qualsiasi morso o graffio da parte di un animale dev’essere pulito immediatamente e a fondo con abbondante acqua e sapone. Se poi esiste anche la minima possibilità che l’animale sia infetto è necessario contattare le autorità sanitarie per verificare se occorre un ulteriore trattamento. Vaccinazioni L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di controllare la validità delle vaccinazioni effettuate contro difterite, tetano, morbillo, parotite, rosolia e poliomielite, indipendentemente dalla destinazione del viaggio. Molti vaccini non garantiscono l’immunità fino ad almeno due settimane dopo la somministrazione, pertanto consultate il vostro medico o un Centro di Medicina dei Viaggi almeno quattro settimane prima della partenza. Telefono Per telefonare in Portogallo dall’estero bisogna comporre il codice d’accesso internazionale (%00), quindi il prefisso del paese (%351), seguito dal numero desiderato. Dal Portogallo occorre digitare, dopo il prefisso internazionale (%00), il prefisso del paese: 39 per l’Italia e 41 per la Svizzera; successivamente, il numero della località con lo 0 inziale per l’Italia (senza lo 0 per la Svizzera). Tutti i numeri hanno nove cifre e non ci sono prefissi locali. Molti telefoni pubblici accettano solo le schede telefoniche – reperibili in ogni edicola – sebbene esistano ancora dei telefoni pubblici con operatore. Si può chiamare anche dalle cabine negli uffici Telecom e da alcuni uffici postali, pagando poi a chiamata effettuata. Tutte le chiamate, eccetto quelle urbane, costano meno dalle 21 alle 9 dei giorni feriali e nei giorni festivi. Chiamate internazionali e tessere La PT Hello Card della Portugal Telecom è dispo- Ricerche negli elenchi telefonici e chiamate con addebito Il numero per le ricerche negli elenchi telefonici è il %118; gli operatori possono impostare la ricerca per indirizzo o per nome. Il numero per le ricerche internazionali è il %177. Per la chiamata detta pagar no destino (con addebito) con l’aiuto da parte di un operatore multilingue, componete il %120. Verso l’Italia il servizio suddetto (non valido dai telefoni pubblici) si chiama ItalyDirect: componete il %0080039390001 (costo al minuto €0,36, più una quota fissa di €6 – che si riduce a €2,40 se la chiamata avviene in automatico, ossia senza l’intervento dell’operatore; i prezzi s’intendono comprensivi di IVA). Telefonate locali, regionali e nazionali Il modo più conveniente per telefonare all’interno del Portogallo è utilizzare il cartão telefónico (scheda telefonica) di Portugal Telecom. Le schede sono in vendita in tagli da €3/5/10 negli uffici postali e telefonici e in molte edicole. Con le tessere per giovani e studenti si può ottenere uno sconto del 10%. Le chiamate locali costano circa €0,09 al minuto verso i numeri fissi e €0,30 verso cellulari. I numeri che iniziano con %800 (linha verde; numeri verdi) sono gratuiti. Quelli preceduti da %808 (linha azul; blue line) hanno il costo di una telefonata locale da qualsiasi regione si chiami. Telefoni cellulari Il Portogallo utilizza il sistema GSM 900/1800, lo stesso utilizzato in Italia e nel resto d’Europa. L’uso dei telefoni cellulari è molto diffuso in Portogallo e la copertura è buona anche nella maggior parte delle zone rurali. Prima della partenza dall’Italia, chiedete al vostro operatore di rete se esso è abilitato al roaming internazionale – e se lo è anche il vostro piano telefonico – e quali sono i costi per le eventuali chiamate e per l’invio di messaggi SMS. Ricordate che all’estero, in genere, vi saranno addebitate anche le chiamate che riceverete, oltre a quelle che effettuerete voi. I principali operatori di telefonia mobile sono Vodafone, Optimus e TMN. Tutti vendono schede SIM da inserire nei telefoni GSM e utilizzabili purché il telefono non sia stato bloccato dal proprio operatore. Se vi serve un telefono, potete acquistarlo in aeroporto e nei negozi di tutto il paese a meno di €50, compreso un certo numero di minuti di telefonate. Di solito è una soluzione più conveniente del noleggio. In genere i numeri di telefonia mobile cominciano con 9. In Portogallo è vietato telefonare mentre si è alla guida. Tessere sconto Gli ostelli portoghesi, detti pousadas da juventude (p537) fanno parte della rete Hostelling International (HI). Una tessera HI rilasciata dalla propria associazione nazionale dà diritto alle tariffe scontate normalmente in vigore. In Italia la tessera ostelli costa €3 ed è valida un anno dalla data di emissione. Per informazioni: AIG – Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù. Le tessere studentesche consentono di ottenere delle riduzioni sui biglietti d’ingresso della maggior parte dei luoghi d’interesse turistico. Le carte International Student Identity Card e International Teacher Identity Card (ISIC e ITIC; www.isic.org; in Italia, www.cts.it; entrambe al costo di €10) sono rivolte agli studenti e insegnanti a tempo pieno; le tessere danno diritto a sconti su viaggi, shopping, attrattive turistiche e divertimenti; potete acquistarle presso i punti ISIC (v. www.isic.org). Anche la European Youth Card (Euro<26 card; in Italia, www.cartagiovani.it; €11) offre una vasta gamma di sconti: è acquistabile online da coloro che hanno meno di 26 anni. Sono previsti sconti anche per gli over 65, purché muniti di documento che ne attesti l’età. Se avete in mente di visitare molti luoghi di interesse turistico nelle città portoghesi principali la 547 Informa zioni T essere sconto nibile in tagli da €5 e €10, e offre buone tariffe per chiamate all’estero. Per usarle bisogna comporre un numero di accesso e poi digitare il codice riportato sul retro della tessera. Ci sono comunque molte altre compagnie telefoniche che offrono servizi analoghi. Tenete presente che le fasce orarie variano notevolmente da scheda a scheda. Informa zioni 548 Lisboa Card (p37) e la Porto Card (p362) sono un buon investimento. Sono in vendita presso gli uffici turistici e danno diritto a sconti o all’ingresso gratuito in molti luoghi d’interesse, oltre a consentire di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblici della città. Viaggiare sicuri Quando si mettono al volante, i pacifici e ben educati portoghesi cambiano personalità. La guida spericolata, ad alta velocità o con sorpassi in curva, è una prassi. Il Portogallo è il paese europeo con la più alta percentuale di incidenti stradali, così la Polizia stradale ha incrementato i controlli soprattutto su alcuni punti critici della rete stradale come la cosiddetta ‘Statale della morte” proveniente da Salamanca in Spagna. CONSIGLI» DI VIAGGIO» DAL GOVERNO I seguenti siti governativi offrono consulenze d viaggio e informazioni: »»www.viaggiare sicuri.it, a cura del Ministero degli Affari Esteri italiano in collaborazione con l’ACI (% 06 491 115, numero attivo 24 h su 24 anche dall’estero) »»www.eda.admin. ch/eda/it/home/ travad.html, la pagina dei ‘Consigli di viaggio’ del DFAE (Dipartimento Federale Affari Esteri) della Svizzera Viaggiatori disabili È ancora scarsa l’attenzione riservata nel paese alle esigenze dei disabili (deficientes è il termine portoghese). Per legge tutti gli uffici pubblici devono essere privi di barriere architettoniche e dotati di strutture adeguate alle necessità dei disabili, mentre non esiste alcun obbligo per i privati. L’aeroporto di Lisbona è accessibile ai disabili in sedia a rotelle e quelli di Porto e Faro sono dotati di appositi servizi igienici. Il sito www.allgohere.com fornisce utili informazioni sull’assistenza ai viaggiatori disabili da parte delle compagnie aeree. Parcheggi riservati ai disabili sono previsti praticamente ovunque, ma spesso sono occupati da chi non ne ha diritto. La tessera di parcheggio per disabili emessa in uno stato membro dell’Unione Europea concede al titolare gli stessi privilegi di parcheggio in tutti i paesi dell’Unione. Prima della partenza dell’Italia potete raccogliere utili informazioni di carattere generale collegandovi ai seguenti siti: www.mondopossibile .com, www.disabili.com e www.nolimit.it. Gli alberghi più recenti e quelli più grandi di solito hanno camere appositamente predisposte, ma le strutture a volte lasciano un po’a desiderare; Quasi tutti i campeggi sono dotati di servizi igienici per i disabili. Lisbona, con le sue strade acciottolate e le molte salite e discese, è una città difficile da visitare per i disabili, ma non impossibile. Baixa, pianeggiante e ordinata, e Belém non presentano problemi particolari e anche tutte le attrattive del Parque das Nações sono accessibili ai disabili. Accessible Portugal (%217 203 130; www.accessiblepor tugal.com; Rua João Freitas Branco 21D, Lisbona) Questa agenzia turistica, situata nella capitale portoghese, offre una vasta scelta di itinerari ed è in grado di prenotare l’alloggio e di organizzare trasferimenti, escursioni con pernottamento e attività all’aperto come paracadutismo in coppia e voli in mongolfiera. Cooperativa Nacional de Apoio Deficientes (%218 595 332; www.cnad.org.pt; Praça Dr Fernando Amado, Lote 566-E, Lisbona) Associazione privata che fornisce assistenza ai disabili nell’organizzazione di viaggi e trasporti. Dial-a-ride Disabled Bus Service Lisbona (%217 585 676); Porto (%226 006 353) Secretaria do Nacional de Reabilitação (%217 929 500; www.inr.pt; Av Conde de Valbom 63, Lisbona) L’ente statale che rappresenta i disabili fornisce numerose informazioni e riferimenti utili e pubblica guide (in portoghese) con indicazioni su alloggi, mezzi di trasporto, negozi, ristoranti e monumenti del paese privi di barriere architettoniche. Taxi Services for Disabled Persons Braga (%253 684 081); Coimbra (%239 484 522) Wheeling Around the Algarve (%289 393 636; www. player.pt, in ristrutturazione; Rua Casa do Povo, 1, Almancil) È un’altra organizzazione privata che fornisce ottimi consigli su alloggi, trasporti, autonoleggi, strutture sportive e ricreative e relative attrezzature. L’atteggiamento dei portoghesi nei confronti dell’omosessualità varia a seconda delle zone. A Lisbona, Porto e nell’Algarve tende a essere sempre più accettata, mentre in molte altre località le coppie omosessuali sono destinate a scontrarsi contro un muro di incomprensione. In un paese conservatore e cattolico l’omosessualità è considerata ancora una ‘diversità’ e, sebbene i comportamenti omofobici siano pressoché inesistenti, nelle scuole e sui posti di lavoro si verificano episodi di discriminazione. A Lisbona si concentra la maggior parte dei locali per omosessuali 549 del paese (v. p85). A Lisbona, Porto e Leiria si svolgono regolarmente marce di Gay Pride, ma al di fuori di questi eventi la comunità omosessuale tende a comportarsi con discrezione. Prima di partire, potete consultare Gay.it (www.gay.it), il portale italiano per la vita omosessuale, e Out Travel (www. outtravel.it), agenzia online e tour operator. Informa zioni V iaggiatori omosessuali Viaggiatori omosessuali 550 Trasporti IL VIAGGIO Arrivo nel paese I cittadini europei non avranno problemi a entrare in Portogallo via terra, mare o in aereo (è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio). I cittadini di altre nazionalità devono verificare se sia necessario procurarsi un visto prima dell’arrivo. Aereo Aeroporti e compagnie aeree Quasi tutti i voli internazionali atterrano a Lisbona, sebbene anche Porto e Faro gestiscano voli in- ternazionali. Per ulteriori informazioni, come gli orari di arrivi e partenze in tempo reale, consultate www.ana.pt. Aeroporto di Lisbona (codice IATA aeroportuale LIS; %218 413 500) Aeroporto di Porto (codice IATA aeroportuale OPO; %229 432 400) Aeroporto di Faro (codice IATA aeroportuale FAO; %289 800 800) Compagnie aeree per/dal Portogallo: Aer Lingus (www.aerlingus .com) Air Berlin (www.airberlin.com) Air France (www.airfrance.fr) British Airways (www. britishairways.com) British Midland/bmibaby (www.bmibaby.com) LE COSE CAMBIANO… Tariffe, orari e offerte speciali cambiano con una certa frequenza; le informazioni fornite in questo capitolo vanno quindi prese come indicazioni di massima da verificare con un’accurata ricerca personale presso gli uffici delle compagnie di trasporto o affidandosi a un’agenzia di viaggi di fiducia. Continental Airlines (www. continental.com) Delta (www.delta.com) EasyJet (www.easyjet.com) Finnair (www.finnair.com) Grupo SATA (www.sata.pt) Iberia (www.iberia.com) KLM (www.klm.nl) Lufthansa (www.lufthansa. com) Monarch Airlines (www. flymonarch.com) Regional Air Lines (www. regional.com) Ryanair (www.ryanair.com) Swiss International Air Lines (www.swiss.com) TAP Air Portugal (www.tap. pt) La compagnia aerea portoghese che gestisce voli sia internazionali sia interni. Transavia Airlines (www. transavia.com) Tunisair (www.tunisair. com.tn) Per/dall’Italia Lisbona, principale scalo aereo del paese, è facilmente raggiungibile da tutti i maggiori aeroporti italiani. In particolare, sulla capitale portoghese operano diversi voli diretti giornalieri in partenza da Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Bologna e Roma Fiumicino gestiti dalla compagnia di bandiera TAP Portugal (www.tap.pt, anche in italiano). In alternativa a queste compagnie, è possibile raggiungere Lisbona anche con Air France (www. airfrance.it, con cambio di aeromobile a Parigi), Brussels Airlines (www.brusselsairlines. com/it, con cambio a Bruxelles), EasyJet (www.easyjet.com/ it, Milano Malpensa), Iberia (www.iberia.com/it, con cambio a Barcellona o Madrid), Luft hansa (www.Lufthansa.com/ it, con cambio a Francoforte o Monaco di Baviera) e Swiss (www.swiss.com/it, con cambio 551 CAMBIAMENTI CLIMATICI E VIAGGI AEREI a Zurigo), con ottime coin- cidenze da tutti i principali aeroporti italiani. EasyJet (www.easyjet.com/ it) Collegamenti con Porto da Milano Malpensa. Ryanair (www.ryanair.com/ it) Collegamenti con Porto da Bergamo, Bologna, Pisa e Roma Ciampino. TAP Portugal (www.flytap .com, anche in italiano) Collegamenti con Porto da Milano Malpensa e Roma Fiumicino e con Faro, le Azzorre e Madeira prevedendo un cambio di aeromobile a Lisbona. Inoltre, vi conviene anche tenere d’occhio i numerosi voli charter diretti noleggiati dai principali tour operator in programmazione durante il periodo estivo. Le tariffe possono variare a seconda della stagionalità o in occasione di particolari promozioni aeree in bassa stagione. La tariffa TAP su Lisbona, per esempio, parte attualmente da una superpromozione di €42 (Milano)/€52 (Roma) per un biglietto a date fisse con validità minima della notte fra sabato e domenica (la cosiddetta ‘Sunday rule’) e massima di 1 anno per arrivare a €998 (sia Milano sia Roma) per un biglietto in Business Class senza alcuna restrizione con validità massima di 1 anno. Ottime tariffe si possono avere anche con tutte le altre compagnie cui abbiamo fatto riferimento, a condizione di effettuare l’intero itinerario con lo stesso vettore con un biglietto a date fisse non modificabili. Vi conviene inoltre tenere d’occhio anche le eventuali promozioni proposte durante l’anno da TAP in collaborazione con diversi tour operator, con offerte decisamente convenienti comprendenti volo+soggiorno in hotel. Per cercare la disponibilità di tariffe aeree convenienti consultate i siti delle compagnie aeree sia tradizionali sia low cost, oppure la vostra agenzia di viaggi di fiducia, o ancora uno dei numerosi motori di ricerca, fra i quali: www. edreams.it; www.expedia .it; www.infoair.it; www. opodo.it; www.skyscan ner.it; www.travelonline.it; www.travelprice.it; www. whichbudget.com/it/. COMPAGNIE AEREE TAP Portugal (www.tap.pt, anche in italiano) ha un call center in Italia (call center %02 6968 2334; reservas@ tap.pt; h9-20 tutti i giorni), uffici a Roma (%06 8520 51; fax 06 8520 5240; tapitaly@ tap.pt; Via Po 10, 3° piano, 00198 Roma; h9-17 lun-ven), nonché a Milano (%02 6762 21; fax 02 6762 229; Viale A. Doria 5, 20124 Milano; h9-17 lun-ven). Ci sono biglietterie TAP Air Portugal agli scali di Malpensa 2000 e Roma Fiumicino. Swiss (www.swiss.com/it) Via fiume I traghetti che trasportano veicoli lungo il Rio Guadiana vanno da Ayamonte in Spagna a Vila Real de Santo António in Algarve ogni 20 minuti dalle 8.30 alle 19 dal lunedì al sabato e dalle 9.15 alle 17.40 alla domenica; acquistate i biglietti presso l’ufficio sul lungofiume (€1,50/5/0,90 a persona/auto/bicicletta). Via mare Non esistono orari ufficiali di traghetti diretti in Portogallo, frequenti invece sono quelli diretti in Spagna. I traghetti nord africani sono i mezzi più vicini e collegano Spagna e Marocco; contattate Trasmediterranea (www. trasmediterranea.es, anche in Tr asporti V ia fiume Qualsiasi mezzo di trasporto che funzioni con carburanti tradizionali produce anidride carbonica, la causa principale dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Oggi i viaggi richiedono normalmente trasferimenti in aereo, un mezzo che usa sì, per chilometro percorso per persona, meno carburante rispetto alla maggior parte delle auto, ma percorre distanze più lunghe e rilascia i gas responsabili dell’effetto serra nelle parti alte dell’atmosfera. Molti siti web mettono a disposizione i ‘carbon calculators’ (misuratori di anidiride carbonica), che consentono ai viaggiatori di calcolare le emissioni di anidride carbonica di cui sono responsabili viaggiando e, per chi lo desideri, la somma di denaro necessaria per compensare l’impatto di tali emissioni attraverso un contributo a iniziative a favore dell’ambiente in tutto il mondo. Lonely Planet provvede alla compensazione di tutti i viaggi effettuati dal suo staff e dagli autori. Tr asporti il viaggio 552 italiano) e Euro Ferrys (www. euroferrys.com, anche in italiano) per ulteriori dettagli. I traghetti che imbarcano veicoli viaggiano anche tra Tangeri e Gibilterra. Via terra Autobus In Europa le principali compagnie attive sulle lunghe distanze sono Bus about (www.busabout.com) ed Eurolines (www.eurolines .com) Lisbona (%218 957 398; Loja 203, Gare do Oriente); Porto (%225 189 299; Rua Formosa 76); Bragança (%273 327 122; autostazione, Av João da Cruz). Purtroppo queste compagnie non gestiscono collegamenti diretti con il Portogallo. Per alcune tratte europee la Eurolines opera attraverso i grandi operatori portoghesi Internorte (www.internorte.pt) e Eva Transportes (www.eva-bus .com). PER/DALL’ITALIA Non vi sono attualmente collegamenti diretti per raggiungere il Portogallo. Con Eurolines Italia (%0861 55 48 89, 0861 55 40 14; info@ baltour.it; www.eurolines.it) potete raggiungere Madrid dalle principali città italiane (tra cui Milano,Venezia e Roma), e da qui prendere una coincidenza serale alla volta di Lisbona (tutti i giorni) o Porto (4 corse settimanali); in entrambi i casi arriverete il mattino seguente, dopo circa 8 ore di viaggio. Il costo della tratta di andata e ritorno da Milano a Madrid (28 ore; tre corse settimanali; cambio a Barcellona) è di €210. PER/DAL RESTO DELL’EUROPA CONTINENTALE Eurolines gestisce autobus che collegano il Portogallo a località in tutta Europa, che partono solitamente due volte alla settimana. Il viaggio di sola andata o di andata e ritorno per/ da Parigi applica maggiorazioni nel periodo che va da metà luglio ad agosto, e anche il sabato per tutto l’anno. Le linee Eurolines Gran Bretagna-Portogallo e Francia Portogallo attraversano il paese passando dalla Spagna nord-occidentale. Tra le tratte spagnole che collegano con il Portogallo: Alsa (www.alsa.es) Avanza (www.avanzabus.com) Damas (www.damas-sa.es). Automobile e motocicletta Delle più di trenta strade che collegano la Spagna al Portogallo le migliori sono quelle che passano vicino a Valença do Minho (E01/ A3), Chaves (N532), Bragança (E82IP4), Guarda/ Vilar Formoso (E80/IP5), Serpa (N260) e Vila Real de Santo António (E1/IP1). I controlli alla frontiera sono stati aboliti. Il carbu- AUTOLINEE CONTINENTALI PER IL PORTOGALLO DA A FREQUENZA DURATA (ORE) COSTO (€) Amsterdam Porto 3 corse alla settimana 32 110-140 Amsterdam Faro 3 corse alla settimana 36 138-164 Barcellona Lisbona 3 corse alla settimana 18 69 Bruxelles Porto 3 corse alla settimana 28 132-139 Bruxelles Faro 3 corse alla settimana 31 164-171 Amburgo Porto 3 corse alla settimana 36 156 Amburgo Lisbona 3 corse alla settimana 39 159 Amburgo Faro 3 corse alla settimana 41 175 Madrid Porto tutti i giorni 8½ 50 Madrid Lisbona tutti i giorni 8 40-50 Siviglia Lisbona tutti i giorni 7 35-48 Siviglia Faro tutti i giorni 4½ 20 Parigi Faro 3 corse alla settimana 27 91-120 Parigi Lisbona tutti i giorni 26 91-100 Parigi Porto tutti i giorni 22 91-100 PATENTE DI GUIDA E ASSICURAZIONE Per guidare in Portogallo un’auto o una motocicletta i cittadini italiani (ed europei tutti) dovranno essere muniti solo della patente di guida nazionale. I cittadini di altre nazionalità necessitano di patente internazionale (IDP) rilasciata dall’ente preposto o da un automobile club nel proprio paese. Se guidate il vostro veicolo o la vostra motocicletta in Portogallo avete bisogno dei seguenti documenti: »» libretto di circolazione (certificato di proprietà) »» assicurazione »» Rc auto (assicurazione sulla responsabilità civile). L’assicurazione italiana è valida anche in Portogallo. Se noleggiate un’auto, vi verrà fornito libretto e assicurazione e stipulerete un contratto di noleggio. Chi desidera ricevere ulteriori ragguagli può rivolgersi alla sede nazionale ACI Italia (centralino %06 499 81; informazioni per l’estero %06 49 11 15; documenti doganali %06 4998 2496; www.aci.it; Via Marsala 8, 00185 Roma). PER/DALL’ITALIA Se pensate di utilizzare l’automobile per raggiungere il Portogallo, dall’Italia dovrete prevedere un viaggio piuttosto lungo: circa 1870 km da Ventimiglia attraverso il sud della Francia (via NizzaMontpellier-ToulouseValladolid, 19 ore di viaggio a livello indicativo), oppure circa 1950 km dal Traforo del Fréjus (via Lione-Marsiglia-Toulouse-Valladolid, circa 20 ore di viaggio). Prima di partire vi potranno essere di aiuto il sito delle Autostrade per l’Italia (www.autostrade.it), dove controllare il traffico in tempo reale e calcolare il pedaggio in Italia, e il sito ViaMichelin (www.viamiche lin.com), alla voce ‘Itinerari’, per programmare il percorso. Per informazioni sulle norme di guida v. più avanti Automobile e motocicletta in Trasporti interni. Ricordiamo inoltre che il sito www.viaggiaresicuri .it, a cura dell’ACI in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, offre utili informazioni circa documenti e norme di sicurezza. Ai cittadini svizzeri consigliamo di consultare i siti delle Autostrade svizzere (www.autobahnen.ch) e dell’Automobil Club della Svizzera (www.acs.ch). Autostop Esiste la possibilità di offrire/procurarsi un passaggio in auto alla volta di varie destinazioni, tra cui Lisbona. Per informazioni rivolgetevi all’associazione europ ,ascndelgui Autostop e Pendolari (info@ autostop.it; www.autostop.it). L’inserimento del viaggio online avviene gratuitamente e in tempo reale, e una volta iscritti è possibile prendere contatti direttamente con chi cerca/ offre passaggi auto. A titolo orientativo, il costo di un passaggio da Milano a Lisbona è di €100. Con partenza da Roma il supplemento è di €30. Treno Il treno è uno dei mezzi di trasporto più usati per spostarsi in Europa, grazie anche alla frequenza dei collegamenti e alla puntualità. Tuttavia, se non siete in possesso di una tessera ferroviaria può rivelarsi più costoso dell’aereo. BIGLIETTI A RIDUZIONE Molti dei biglietti elencati di seguito vengono rilasciati da Rail Europe (www. raileurope.co.uk), ma sono in vendita anche nella maggior parte delle agenzie di viaggi di tutta Europa (si può risparmiare un po’ acquistandoli direttamente dall’ente emittente). Ricordate che anche chi è in possesso di una tessera ferroviaria deve comunque pagare i supplementi per i treni veloci e i costi di prenotazione di posti a sedere e cuccette. Carta Rail Plus Questa tessera dà diritto allo sconto del 25% sui biglietti internazionali di prima e seconda classe (tranne alcuni treni speciali) ed è valida un anno a partire dalla data di emissione. Può essere richiesta presso le biglietterie internazionali delle principali stazioni ferroviarie e presso le agenzie di viaggi abilitate alla vendita. In Italia viene venduta esclusivamente in combinazione con la Carta Verde (per giovani di età compresa tra i 12 e i 26 anni non compiuti) e la Carta d’Argento (per persone che abbiano compiuto 60 anni d’età). InterRail Pass dà diritto a un certo numero di viaggi in un periodo di tempo prestabilito in 30 paesi europei (a titolo indicativo, una 553 Tr asporti V ia terra rante costa notevolmente meno in Spagna (circa €1,20 al litro). V. p557 per ulteriori informazioni sulla guida in questo paese. 554 TRENI DALL’EUROPA CONTINENTALE AL PORTOGALLO Tr asporti il viaggio DA A FREQUENZA DURATA (ORE) COSTO (€) Badajoz Lisbona tutti i giorni 5 25 Madrid Lisbona tutti i giorni 10½ 120 Parigi Lisbona tutti i giorni 21 170 tessera Global Pass Adult per un posto in seconda classe per 5 giorni di viaggio su 10 costa €259, €389 in prima classe; per un mese senza limiti di utilizzo, costa €da €619 a 929). Il biglietto InterRail One Country Pass permette invece di viaggiare nell’arco di un mese in uno solo dei paesi dell’offerta, ma in giorni non consecutivi (da un minimo di tre a un massimo di otto). A titolo indicativo, il prezzo di un biglietto per il Portogallo per giovani in seconda classe/adulti in seconda classe/adulti in prima classe va da €49/74/111 (tre giorni) a €94/144/216 (otto giorni). I biglietti InterRail sono rilasciati dalle biglietterie delle principali stazioni ferroviarie, dalle agenzie di viaggi specializzate, e online sul sito http://italiano. interrailnet.com/enit/, dove troverete anche numerosissime informazioni in materia. PER/DALL’ITALIA Non esistono collegamenti ferroviari diretti fra l’Italia e il Portogallo, e chi vuole raggiungere il paese in treno deve prepararsi a un viaggio piuttosto lungo e a prevedere alcuni cambi. La soluzione che ne prevede il minor numero è offerta dal treno notturno Salvador Dalì, che copre la tratta Milano-Barcellona via To- rino e Modane, con buone coincidenze da Roma, Firenze e Bologna. Dal capoluogo catalano si può poi raggiungere Madrid e da lì proseguire per il Portogallo (v. i collegamenti ferroviari dalla Spagna più avanti). In entrambe le direzioni il Salvador Dalì viaggia quotidianamente in estate e tre volte la settimana nel resto dell’anno. Il treno è dotato di vagoni letto e di ristorante. Sul sito di Elipsos (www.elipsos .com) potrete prenotare e trovare orari e tariffe promozionali. Al momento della stesura della guida era disponibile un’offerta promozionale Smart Price per un biglietto di corsa semplice al costo di €71 (per un posto in cabina a quattro letti). In alternativa, potete raggiungere il Portogallo anche utilizzando la linea ferroviaria che arriva a Parigi, e da qui prendere un convoglio alla volta di Lisbona (v. paragrafo seguente). Per conoscere la panoramica completa delle proposte su servizi e offerte contattate Ferrovie dello Stato (%89 20 21; www. ferroviedellostato.it) oppure le agenzie di viaggi. Per informazioni su orari e frequenze dei principali collegamenti ferroviari in Italia e in Europa potete visitare anche il sito in italiano delle Ferrovie Tedesche (www.dbitalia.it), oppure contattare Rail Eu- rope Italia – SNCF Groupe (%02 295 44 950; fax 02 295 44 955; [email protected]; www.tgv-europe.it; Via Vitruvio 1, 2° piano, all’angolo con C.so Buenos Aires, 20124 Milano; h9.30-12.30 e 14-18 lun-ven). Se desiderate viaggiare con la formula ‘treno+bici’, ricordate che la bici può essere trasportata nell’apposita sacca portabici o in speciali carrozze attrezzate: informatevi al momento dell’acquisto del biglietto su quale modalità dovete utilizzare. Utili informazioni sono disponibili sul sito delle Ferrovie dello Stato, cliccando su ‘Trenitalia’, ‘Informazioni per chi viaggia’, e quindi su ‘Viaggiare con auto-moto-bici al seguito’. Verificate inoltre i treni e le coincidenze predisposti per il trasporto delle biciclette sul sito delle Ferrovie Tedesche: cliccate su ‘Altre opzioni di ricerca’ e selezionate ‘Trasporto bicicletta’. PER/DAL RESTO DELL’EUROPA CONTINENTALE Il viaggio in treno da Parigi (Gare d’Austerlitz) a Lisbona ha una durata di 21 ore e sosta in numerose località spagnole sul percorso. I biglietti si acquistano direttamente presso la SNCF (www.voyages-sncf .com). Per entrare in Portogallo ci sono sostanzialmente due linee a lunga fax 011 37 74 99; info@ledin ternational.it; www.ledinterna tional.it; Via Monginevro 61, 10141 Torino) oppure Anglo American Book (%06 679 5222; fax 06 678 3890; mbox@ aab.it; www.aab.it; Via della Vite 102, 00187 Roma). TRASPORTI INTERNI Un utile sito internet per conoscere orari e tariffe e pianificare al meglio il proprio viaggio è www. transpor.pt. Aereo In Portogallo i voli interni sono costosi e, considerando le brevi distanze da percorrere, non vale la pena di prenderli in considerazione. In ogni caso, TAP Portugal (www. tap.pt, anche in italiano) opera comunque durante tutto l’anno diversi voli al giorno tra Lisbona e Porto e tra Lisbona e Faro (che durano meno di 60 minuti). Per andare da Porto a Faro bisogna cambiare a Lisbona. Autobus Una serie di piccole aziende, per lo più associate in compagnie regionali, coprono una fitta rete di collegamenti attraverso il paese. Tra le maggiori compagnie di autobus sono Rede Expressos (www. rede-expressos.pt), Rodonorte (www.rodonorte.pt) e, in Algarve. Eva Transportes (www.eva-bus.com). I servizi di autobus sono di quattro categorie generali: Alta Qualidade Mezzi veloci e deluxe, offerti da alcune compagnie. Expressos Autobus comodi e veloci che collegano le principali città. Carreiras Autobus di linea, indicati con la sigla ‘CR’, sono lenti e si fermano a ogni incrocio. Rápidas Veloci autobus regionali. Anche in estate non avrete problemi a prenotare il biglietto per un expresso per lo stesso giorno o il seguente. Un viaggio su autobus espresso da Lisbona a Faro richiede quattro ore e costa poco meno di €20; il viaggio Lisbona-Porto richiede circa quattro ore e costa circa €18. D’altro canto, i servizi locali si riducono fino quasi a sparire nei fine settimana, soprattutto in estate quando le scuole sono chiuse. Non fate affidamento sui turismos per quanto concerne l’esattezza degli orari. La maggior parte delle biglietterie delle autostazioni vi fornirà una stampata con indicate le tariffe e tutte le corse. Automobile e motocicletta La modesta rete di estradas del Portogallo si sta gradualmente estendendo in tutto il paese. Le strade principali sono asfaltate e generalmente in buone condizioni. Il rovescio della medaglia è rappresentato dagli automobilisti portoghesi. Da tempo ormai il tasso di mortalità per incidenti stradali è il più alto d’Europa e la questione degli incidenti mortali per guida in stato di ebbrezza è un tema politico molto dibattuto. La buona notizia è che negli ultimi anni gli incidenti stradali mortali si sono ridotti decisamente, grazie a una politica di tolleranza zero nei controlli del tasso alcolico effettuati sulle strade particolarmente a rischio. Il tasso alcolico presente nel sangue non 555 Tr asporti A ereo percorrenza. Entrambe comprendono una prima tratta a bordo del TGV Atlantique da Parigi a Irún (in Spagna), dove bisogna cambiare. Da lì si prosegue con il Sud-Expresso che attraversa il confine portoghese a Vilar Formoso (Fuentes de Oñoro in Spagna) e prosegue la corsa fino a Coimbra e Lisbona (per Porto si deve cambiare a Pampilhosa). L’altro itinerario è quello che va da Irún a Madrid, con il Talgo Lusitânia, che entra in Portogallo in corrispondenza di Marvão-Beirã e poi prosegue per Lisbona. Per raggiungere altre destinazioni nel Portogallo meridionale bisogna cambiare a Lisbona. Altre due importanti località di frontiera sono Valença do Minho e Caia (Caya in Spagna), vicino a Elvas. Anche d’estate non si fa fatica a trovare biglietti per lunghe tratte con solo uno o due giorni di anticipo. Chi prevede di usare molto il treno per viaggiare in Europa può servirsi dell’esauriente Thomas Cook European Timetable, che riporta l’orario completo dei treni europei. Viene aggiornato ogni mese ed è disponibile in tutto il mondo presso gli uffici Thomas Cook, oppure online al sito www.thomas cookpublishing.com. Per acquistarlo in Italia potete contattare la libreria LED International (%011 37 74 01; Tr asporti trasporti interni 556 deve superare 0,5g/l, una soglia piuttosto bassa, e le multe possono arrivare fino a €2500. È vietato l’uso del cellulare alla guida. Guidare può essere piuttosto difficile nelle piccole città portoghesi, con le loro mura di cinta, le strade che si restringono all’improvviso riducendosi a una larghezza appena sufficiente al passaggio di un carretto e il complicato sistema di sensi unici che può facilmente far perdere l’orientamento. Nelle città più grandi vi capiterà spesso di incontrare parcheggiatori abusivi che, aggirandosi nelle piazze e nei parcheggi, vi indicheranno posti che avreste comunque trovato da soli, per poi chiedervi dei soldi per questo servizio. Ovviamente si tratta di un’attività illegale e non è assolutamente obbligatorio pagare, ma i portoghesi spesso lasciano una mancia di €0,50 per essere sicuri che la propria vettura non sia danneggiata (graffi sulla carrozzeria, finestrini rotti...). Per informazioni sui documenti da portare con sé, v. p553. Assistenza Automóvel Club de Portugal (%213 180 100; www. acp.pt), l’automobile club portoghese, offre ai soci assistenza medica, legale e stradale. Gli uffici ACP sono a disposizione di tutti per fornire cartine e informazioni sulla rete stradale. Oltre alla sede centrale di Lisbona, ci sono filiali ad Aveiro, Braga, Bragança, Coimbra, Évora, Faro, Porto e in altre città. Se l’automobile club del vostro paese fa parte della Fédération Internationale de l’Automobile o dell’Alliance Internationale de Tourisme (come la nostra ACI, affiliata a entrambe; v. p553 per i recapiti), potete avvalervi dei servizi di emergenza dell’ACP e avete diritto a sconti sull’acquisto di cartine e altri prodotti. Il numero di emergenza attivo 24 ore su 24 è %707 509 510. Autonoleggio Per noleggiare un’automobile in Portogallo è richiesta un’età minima di 25 anni e il possesso PARCHEGGI della patente di guida da almeno un anno (alcune società noleggiano anche a guidatori più giovani ma a tariffe maggiori). La scelta più ampia di autonoleggi si trova negli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro. Nell’Algarve invece, per effetto della concorrenza, si trovano le tariffe migliori. Nel caso di prenotazione anticipata, alcune delle tariffe più convenienti sono offerte da agenzie che operano online, come Holiday Autos (www. holidayautos.com). Un’altra soluzione interessante è quella offerta dalla formula ‘fly and drive’. Gli affari peggiori invece si fanno rivolgendosi alle compagnie internazionali appena arrivati in Portogallo, sebbene queste stesse agenzie offrano tariffe promozionali competitive per prenotazioni con pagamento anticipato. In alta stagione bisogna prenotare con almeno qualche giorno di anticipo. Se invece desiderate noleggiare un’auto solo dopo essere arrivati in Portogallo, potete rivolgervi alle agenzie locali, come Auto Jardim (www. auto-jardim.com), che sono le più convenienti. Carburante All’epoca della stesura di questa guida un litro di sem chumbo (benzina senza piombo) costava circa €1,40 (in aumento). Le stazioni di servizio self-service sono presenti pressoché ovunque e per la maggior parte accettano le carte di credito. Se vi trovate vicino al confine vi conviene fare il pieno in Spagna risparmiando quasi il 20%. Incidenti Se siete coinvolti in un piccolo incidente senza feriti, il modo più semplice per sistemare la cosa con la compagnia di assicurazione è compilare il modulo di constatazione amichevole (la versione inglese è chiamata European Accident Statement). Firmandolo non correte alcun rischio: si tratta semplicemente di un modo per comunicare alla compagnia assicurativa le informazioni sull’accaduto e quasi sempre il modulo è presente tra i documenti delle auto a noleggio. Ricordatevi di annotare tutti i particolari che possano dimostrare che la colpa dell’incidente non è vostra. Se è necessario l’intervento della polizia chiamate il %112. Norme di circolazione Forse non ci crederete dopo aver visto come guidano i portoghesi, ma anche qui esiste un codice della strada. La segnaletica è (quasi sempre) quella internazionale e le norme stradali principali, come quelle sulla precedenza, sono simili a quelle italiane. Fate però molta attenzione perché in Portogallo ci sono molti incroci non adeguatamente segnalati, quindi questa norma assume un’importanza ancora più rilevante. 557 Tr asporti Automobile e motocicletta Il parcheggio è spesso a pagamento nei centri urbani, ma è gratui to il sabato sera e la domenica. Nel centro di Lisbona si trovano parcheggi che costano circa €10 al giorno. Per ulteriori dettagli sulla guida e i parcheggi a Lisbona v. p106. In alta stagione, noleggiare la macchina più piccola ed economica per una settimana costa €135 (comprensivi di tasse, assicurazione e chilometraggio illimitato) se si effettua la prenotazione dall’estero, e una cifra simile se ci si rivolge a un’agenzia portoghese. Noleggiando invece un’auto attraverso le filiali locali di agenzie internazionali come Hertz, Europcar e Avis si può arrivare a spendere fino a €400. Pagando una somma aggiuntiva, la società di autonoleggio può fornirvi anche la copertura assicurativa, a meno che non siate già coperti dall’assicurazione che avete stipulato nel vostro paese (l’assicurazione italiana è valida in Portogallo). L’assicurazione per la responsabilità civile è obbligatoria in tutte le nazioni dell’Unione Europea. Nelle città più grandi le auto a noleggio sono particolarmente soggette a furti, pertanto non lasciate oggetti di valore in vista all’interno dell’abitacolo. Se l’antenna della radio si può svitare, di notte toglietela e mettetela all’interno dell’auto; levate anche i copriruota e lasciateli nel bagagliaio per tutta la durata del viaggio. Nelle grandi città della costa e nell’Algarve si possono noleggiare anche motociclette e motorini. Il costo del noleggio giornaliero di uno scooter/motocicletta parte da €30/60. 558 Tr asporti trasporti interni Salvo diversa indicazione il limite di velocità per le automobili (senza rimorchio) e le motociclette (senza sidecar) è di 50 km/h nei centri abitati, 90 km/h sulle strade extraurbane e 120 km/h in autostrada. L’uso delle cinture di sicurezza è obbligatorio sia sui sedili anteriori sia su quelli posteriori e i bambini di età inferiore a 12 anni non possono viaggiare sul sedile anteriore. In moto è obbligatorio l’uso del casco sia per il conducente sia per il passeggero e i fari devono essere accesi anche di giorno. La polizia può comminare multe molto salate per eccesso di velocità o divieto di sosta, perciò vi risparmierete diversi fastidi rispettando scrupolosamente le norme di circolazione. Il prefisso IC (itinerário complementar) indica le strade statali secondarie. IP (itinerário principal) indica quelle più importanti. Strade statali » e a pedaggio Bicicletta Le strade migliori sono le auto-estradas (autostrade), tutte portagens (a pagamento); le più lunghe sono la Lisbona-Porto e la Lisbona-Algarve. Sulle strade a pedaggio automobili e motociclette pagano circa €0,06 a km (circa €20 da Lisbona a Porto e €19 da Lisbona a Faro). La denominazione può provocare confusione. Le autostrade presentano i seguenti prefissi: la A indica le strade a pedaggio portoghesi. La E le direttrici internazionali. La N le principali estradas nacionais (strade nazionali) a due corsie non sempre segnalate con il prefisso sulle cartine. I numeri delle principali estradas nacionais (strade nazionali) a due corsie figurano senza prefisso in alcune carte stradali, mentre in altre sono precedute dalla lettera N. Autostop Fare autostop non è mai sicuro al cento per cento e non ve lo consigliamo. In Portogallo oltretutto non è molto facile trovare un passaggio. Quasi nessuno si ferma sulle strade principali e su quelle più piccole in genere i conducenti percorrono brevi distanze, quindi avanzereste molto lentamente. In Portogallo le mountain bike sono assai diffuse, non altrettanto le piste ciclabili. Sono molti gli itinerari che si possono percorrere in bicicletta, sia nei parchi nazionali e naturali delle regioni montuose del nord (soprattutto nel Parque Nacional da Peneda-Gerês), sia lungo la costa o nelle pianure dell’Alentejo. I tratti costieri sono meno faticosi se affrontati da nord a sud, con il vento a favore. Più impegnativi sono invece i percorsi nella Serra da Estrela (dove si svolge la tappa di montagna del Tour de Portugal). Altre zone che si possono visitare in bicicletta sono la Serra do Marão tra Amarante e Vila Real. Le associazioni ciclistiche locali organizzano regolarmente escursioni per appassionati (Passeio BTT): troverete gli opuscoli nelle agenzie di noleggio, nei negozi di biciclette e nei turismos. Nelle principali località turistiche è facile prendere parte a visite guidate ed escursioni organizzate. Per informazioni sull’organizzazione del viaggio e delle escursioni dall’estero v. p23. Le strade acciottolate di alcuni centri storici possono creare molti problemi se le ruote della vostra bicicletta non sono gonfie al punto giusto e di diametro pari almeno a 38 mm. Documenti Se decidete di portare in Portogallo la vostra bicicletta, è utile avere con voi un documento che ne attesti la proprietà e una descrizione scritta o una fotografia da fornire in caso di furto. Informazioni Per conoscere le manifestazioni in programma e i negozi di biciclette acquistate la rivista bimestrale Bike Magazine (www.bike magazine.pt), in vendita nelle edicole più fornite. Se siete appassionati di cicloturismo, in Italia potete contattare la Fede- razione Italiana Amici della Bicicletta (%/fax 041 92 15 15; [email protected]; www. fiab-onlus.it; Via Col di Lana 9/a, 30171 Mestre) per preziosi consigli su come organizzare un viaggio con questo mezzo. Noleggio In Portogallo ci sono numerosi negozi che Trasporto della bicicletta Su tutti i treni regional e interregional è possibile trasportare gratuitamente la propria bicicletta come semplice bagaglio al seguito, purché adeguatamente imballata. Le biciclette si possono inoltre trasportare senza imballarle anche su alcuni treni extraurbani in servizio nel fine settimana, oppure nei giorni feriali, ma non nelle ore di punta, pagando un piccolo supplemento. Sulla maggior parte delle linee di autobus urbane invece non è possibile caricare le biciclette. Imbarcazioni A parte le crociere sul Rio Douro con partenza da Porto (p397) e sul Rio Tejo con partenza da Lisbona (p59), le uniche imbarcazioni ancora in servizio in Portogallo sono quelle che fanno la spola da una sponda all’altra dei fiumi. Tra i traghetti in servizio regolare ci sono quello che attraversa il Rio Tejo per/da Lisbona (p93) e quello che attraversa la foce del Rio Sado (p123). Tour Autobus Le seguenti compagnie organizzano escursioni in autobus: AVIC (www.avic.pt) Organizza escursioni a Porto, nel Douro e nel Minho. Lisbona e Porto hanno una buona rete di linee di metropolitana in graduale espansione; v. p95 e p385. 559 normali sono contraddistinti dalla lettera A (che sta per aluguer, in affitto) riportata sul veicolo (per esempio sulla portiera o sul numero di targa). Sono dotati di tassametro e si possono prendere per strada o nelle piazzole di sosta, oppure prenotare telefonicamente con un supplemento di €0,75. Nei giorni feriali la tariffa diurna è di circa €2,50 bandeirada (importo fisso) più circa €0,80 al km, ma può esserci un piccolo supplemento quando si perde molto tempo a causa degli ingorghi del traffico. Con circa €6 di solito si riescono ad attraversare le grandi città da un capo all’altro. Sebbene sia possibile concordare una tariffa a forfait, è meglio esigere l’uso del tassametro. Se si deve trasportare molto bagaglio, va aggiunto un supplemento di €1,50. Di notte (dalle 21 alle 6), nei fine settimana e nei giorni festivi le tariffe aumentano del 20% circa. Si paga di più anche per le corse extraurbane. Nelle città più grandi, comprese Lisbona e Porto, i taxi senza tassametro contrassegnati dalla lettera T (che sta per turismo) sono gestiti da società private e possono essere noleggiati per escursioni. In questo caso le tariffe sono più alte, ma standard; i conducenti sono onesti e cortesi e parlano qualche lingua straniera. Taxi Tram Cityrama (www.cityrama.pt) Con base a Lisbona, ma offre escursioni in tutto il paese. Diana Tours (www.diana tours.pt, anche in italiano) Specializzato in escursioni a Lisbona e Sintra. Megatur (www.megatur.pt) Offre una scelta di escursioni in Algarve. Escursioni speciali Le informazioni sulle escursioni gestite localmente si possono trovare nelle singole località; le escursioni che riguardano le attività sono elencate nel capitolo Attività all’aria aperta (p18). Treno La linea ferroviaria pubblica Caminhos de Ferro Portugueses (www.cp.pt), organizza nei mesi estivi escursioni al sabato lungo la valle del Douro su un treno a vapore. V. p397 per ulteriori dettagli. Trasporti locali Autobus Tranne che a Lisbona e Porto, non vale la pena di utilizzare gli autobus urbani, perché la maggior parte dei luoghi d’interesse può essere facilmente raggiunta a piedi. In quasi tutto il paese ci sono servizi regionali, più o meno efficienti (v. p555). Metropolitana I taxi sono abbastanza convenienti sulle brevi distanze e nelle città di medie e grandi dimensioni se ne trovano in abbondanza. In genere i taxi Tr asporti I mbarcazioni noleggiano biciclette, soprattutto nell’Algarve e in altre zone turistiche. Le tariffe vanno da €8 a €20 al giorno. Gli estimatori di questo meraviglioso mezzo di trasporto non si perdano una corsa sui tram in circolazione a Lisbona (p95) e Porto (p385). 560 Tr asporti trasporti interni Treno Linha da Corgo Da Peso da Régua a Vila Real (p458). Linha da Tâmega Da Livração a Amarante. Linha da Tua Da Tua a Mirandela (p476). Informazioni e prenotazioni Orari e informazioni sulle tariffe sono disponibili presso tutte le stazioni ferroviarie e gli uffici CP. I biglietti per i treni intercidade e Alfa Pendular si possono prenotare con non più di 30 giorni di anticipo, ma non ci sono difficoltà a trovare posti anche per il giorno successivo o per il giorno stesso. I biglietti per gli altri tipi di treni si possono prenotare solo con 24 ore Sconti I bambini fino a 4 anni viaggiano gratis, mentre quelli dai 4 ai 12 anni pagano la metà. I possessori della tessera Euro26 (Carta Giovani in Italia; v. p547) hanno diritto a uno sconto del 30% sui treni classificati urbano, regional e interregional in qualsiasi giorno della settimana. Per distanze superiori ai 100 km, lo sconto è del 20% sugli intercidade e del 10% sugli Alfa Pendular – sebbene su questi ultimi lo sconto venga applicato solo dal martedì al giovedì. I viaggiatori con più di 65 anni hanno uno sconto del 50% su tutti i treni presentando un documento di identità. Tipi di treni e classi Ci sono quattro tipi di treni a lunga percorrenza: sugli orari i treni internazionali sono contraddistinti dalla sigla IN. Regional (R) Lento, ferma in tutte le stazioni. Interregional (IR) Relativamente veloce. Intercidade (IC) Rápido o espresso. Alfa Pendular Deluxe Un servizio deluxe, poco più veloce ma decisamente più costoso. Lisbona e Porto hanno una propria rete ferroviaria, detta urbano. Quella di Lisbona si estende fino a Sintra, Cascais e Setúbal e nella bassa valle del Tejo, mentre quella di Porto arriva fino a Braga, Guimarães e Aveiro. Il servizio urbano è presente anche tra Coimbra e Figueria da Foz. La differenza di prezzo tra i frequenti ed economici urbanos e i normali treni a lunga percorrenza è rilevante. Solo il Comboio Azul in servizio tra Faro e Porto e i treni internazionali come il Sud-Expresso e il Talgo Lusitânia sono dotati di carrozza ristorante, ma è possibile acquistare bibite e spuntini al carrello sugli intercity e gli Alfa e molti hanno il bar. 561 Tr asporti T reno Il Portogallo possiede una fitta rete ferroviaria che costituisce un modo suggestivo di viaggiare da una destinazione all’altra. La Caminhos de Ferro Portugueses (CP; www.cp.pt) è la compagnia statale. Tre delle più suggestive linee a scartamento ridotto si arrampicano su per la valle del Douro: di anticipo. Su gran parte dei treni intercidade e Alfa Pendular la prenotazione è obbligatoria, tanto che il relativo costo è già compreso nel prezzo. 562 guida linguistica Prima di partire cercate di imparare alcune frasi fondamentali. Si può anche studiare con gli appositi libri e cassette o CD per l’apprendimento fai da te. Molto valido è quello della Assimil di Chivasso (Torino; www. assimil.it), Il nuovo portoghese senza sforzo. Tra i dizionarietti tascabili potete scegliere Dizionario portoghese. Italiano-portoghese, portoghese-italiano editi rispettivamente da De Agostini (Milano 2007) e Boroli Editore (Milano, 2005). Il portoghese è la lingua parlata da 10 milioni di portoghesi e da 180 milioni di brasiliani, ed è la lingua ufficiale delle nazioni africane di Angola, Mozambico, Capo Verde, Guinea-Bissau e São Tomé e Príncipe. In Asia lo sentirete parlare nelle ex colonie portoghesi di Macau e Timor Est, e nelle enclave di Malaka, Goa, Damão e Diu. Come il francese, l’italiano, il romeno, lo spagnolo e altre lingue, il portoghese è una lingua romanza che deriva dal latino. Se la pronuncia è piuttosto diversa da quella delle altre lingue romanze, le affinità risultano più chiare nella forma scritta. Alle popolazioni preromane della Penisola Iberica si devono le caratteristiche più peculiari del portoghese, perché in seguito il latino volgare dei mercanti romani e dei soldati finì per avere gradualmente la meglio sugli idiomi indigeni fino ad affermare una forte impronta neolatina. Dopo l’invasione degli arabi nel 711 d.C., l’arabo divenne la lingua dotta della Penisola Iberica ed esercitò una forte influenza anche sul portoghese. Questo legame si allentò notevolmente in seguito alla cacciata dei mori, nel 1249. Durante il Medioevo, il portoghese subì vari mutamenti, per lo più indotti dal francese e dal provenzale Se volete imparare qualche frase in più di quelle incluse nel presente capitolo, procuratevi Capire e farsi capire in portoghese, il manuale di conversazione EDT/Lonely Planet che fornisce una serie di frasi utili per le varie situazioni in cui si può trovare un viaggiatore, un piccolo dizionario con i termini più consueti, oltre a una sezione sulla grammatica e la pronuncia. (un’altra lingua romanza). Nel XVI e nel XVII secolo furono invece l’italiano e lo spagnolo ad arricchire di nuova terminologia il lessico portoghese. PRONUNCIA La fonetica del portoghese non è molto diversa da quella italiana, con l’eccezione delle vocali e dei dittonghi nasali (di cui forniamo la spiegazione sotto). La lettera ç (per esempio in criança) si pronuncia come una ‘s’ sorda e la lettera x (per esempio in Baixe Alentejo) assomiglia all’italiano ‘sci’. La h è muta, tranne nei gruppi consonantici lh, che si pronuncia ‘li’, e nh, pronunciato ‘ni’. L’accento circonflesso (per esempio ê) oppure acuto (é) indica che su quella vocale cade l’accento della parola. Vocali e dittonghi Le vocali la cui pronuncia differisce dall’italiano sono: e muta in fine di parola ê aperta é chiusa o isolata o in fine di parola è chiusa, come una ‘u’; altrimenti come in italiano ô aperta Vocali nasali Una peculiarità della lingua portoghese è l’uso delle vocali e dei dittonghi nasali. In portoghese sono nasali le vocali seguite da una consonante nasale (m o n) o marcate da una tilde (per esempio ã), e si pronunciano come se si cercasse di emettere il suono attraverso il naso anziché dalla bocca. Consonanti Accento tonico L’accento in portoghese cade di solito sulla penultima sillaba della parola, benché esistano delle eccezioni. Se la parola termina in -r oppure si pronuncia con una vocale nasale, l’accento cade sull’ultima sillaba. GENERE In portoghese, come in italiano, esistono sostantivi e aggettivi maschili e femminili. In genere le parole che terminano in o sono maschili e quelle che terminano in a femminili. CONVERSAZIONE DI BASE Salve. Bom dia. Ciao. Olá. (solo quando ci si incontra) Buongiorno. Bom dia. Buon pomeriggio. Boa tarde. Buonasera. Boa noite. A più tardi. Até logo. Addio. Adeus. Arrivederci. Até à próxima. Come sta? Como está? Bene, e lei? Muito bem, e você? Sì. Sim. No. Não. Per favore. Por favor. Grazie (molte). (Muito) Obrigado/a. Prego. De nada. Con permesso. Com licença. Mi scusi. Desculpe. (prima di fare una domanda o una richiesta) Come si chiama? Como se chama? Mi chiamo... Chamo-me... Piacere di Prazer em conoscerla. conhecê-lo/-la. Da dove viene? De onde é? Vengo da... Sou (da/do/de)... Posso farle Posso tirar-lhe una foto? uma fotografia? ALLOGGIO Sto cercando… Procuro… Dov’è... Onde é...? un albergo um hotel un bed & breakfast um turismo de habitação una camera um quarto un campeggio um parque de campismo una locanda uma pousada (alloggio costoso, di lusso) un ostello uma pousada della gioventù da juventude una pensione uma pensão Vorrei una stanza… Queria um quarto de... Avete una stanza…? Tem um quarto...? a due letti duplo doppia de casal singola de solteiro Quanto costa per…? Quanto custa por...? notte noite Domande Chi? Che cosa? Come? Dove? Quale/Quali? Quando? Perché? Quem? Quê? Como? Onde? Qual/Quais? Quando? Porquê? 563 guida linguistica G enere Le consonanti la cui pronuncia differisce dall’italiano sono: c davanti ad a, o, oppure u, si pronuncia come ‘c’ di ‘casa’; davanti a e o i, come ‘s’ di ‘sera’ ç come ‘s’ di ‘sera’ ch per lo più come ‘sc’ di ‘sci’ g davanti ad a, o, oppure u, si pronuncia come ‘g’ di ‘gatto’; davanti a e o i, come ‘sc’ di ‘scia’ nh come ‘ni’ di ‘onice’ lh come ‘li’ in ‘olio’ j come la ‘j’ francese di ‘Jean’ m, n mute in fine parola; nasali se seguite da una vocale qu davanti ad a e o si pronuncia come ‘quadro’; davanti a e o i come ‘cherubino’ e ‘china’ r in inizio di parola o se è doppia (rr) ha un suono vibrante, arrotato come la ‘r’ francese s in inizio di parola o fra consonante e vocale si pronuncia come la ‘s’ sorda di ‘sole’; in posizione intervocalica è sonora come in ‘casa’; in fine di parola e fra vocale e consonante si pronuncia ‘sc’ come in ‘sci’ x per lo più ‘sc’ come in ‘sci’, altrimenti ‘ks’ come in ‘taxi’ z come ‘sc’ di ‘scia’ (davanti a consonante o in fine di parola) 564 guida linguistica C I B O E B E VA N D E persona pessoa settimana uma semana Per (tre) notti. Para (três) noites La prima colazione Inclui o pequeno è inclusa? almoço? Posso vedere…? Posso ver…? Prenderò questa stanza. Fico com ele. Non mi piace. Não gosto. Me ne vado. Vou-me embora. aria condizionata bagno finestra lettino letto ar condicionado casa de banho janela cama de grades cama CIBO E BEVANDE Cosa mi consiglia? O que é que recomenda? Quali sono gli ingredienti di questo piatto? Quais são os ingredientes daquele prato? Io non mangio… Eu não como … Salute! Saúde! Era delizioso. Isto estava delicioso. Mi porti il conto, per favore. Pode-me trazer a conta. Vorrei prenotare un tavolo per… Eu queria reservar uma mesa para … le otto as oito da noite per due persone duas pessoas Parole chiave bar bicchiere bottiglia caldo carta dei vini cena cibo cibo vegetariano colazione coltello con/senza cucchiaio forchetta freddo bar copo garrafa quente lista dos vinhos jantar comida comida vegetariana pequeno almoço faca com/sem … colher garfo frio menu menu per bambini mercato piatto piatto principale piccante pranzo ristorante salumi scodella stuzzichini Carne e pesce agnello maiale manzo oca pesce pollo tacchino vitello menu menu das crianças mercado prato prato principal picante almoço restaurante charcutaria tigela aperitivos cordeiro porco carne de vaca pato peixe frango peru novilho Frutta e verdura albicocca ananas anguria arancia asparagi barbabietola carciofo carota cavolo cetriolo ciliegia cipolla fragola frutta funghi lattuga legumi limone mais mela noce patata peperoncino alperce ananás melancia laranja espargos beterraba alcachofra cenoura couve pepino cereja cebola morango fruta cogumelos alface hortaliça limão milho maçã noz batata pimento Altro aceto burro formaggio lenticchie miele olio pane pasta pepe riso sale uovo zucchero Bevande acqua (minerale) birra caffè (espresso) latte succo tè vino (rosso) vino (bianco) pêssego ervilhas tomate ameixa ameixa seca nabo aipo espinafres uvas abóbora EMERGENZE Aiuto! Socorro! Vada via! Vá-se embora! Chiamate...! Chamem...! un’ambulanza uma ambulância un medico um médico la polizia a policía Mi sono perso. Estou perdido/a. È un’emergenza. É uma emergência. C’è stato un Houve um incidente. acidente. vinagre manteiga queijo lentilha mel óleo pão massas pimenta arroz sal ovo açúcar água (mineral) cerveja café (bica) leite sumo chá vinho (tinto) vinho (branco) DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE Parla inglese? Fala inglês? C’è qualcuno qui Alguém aqui fala che parli inglese? inglês? (Mi) capisce? Entende(-me)? (Non) capisco. (Não) Entendo. Per favore può...? Podia… por favor? parlare più lentamente falar mais devagar ripetere repetir isto scriverlo escrever isso Dove sono i servizi? Onde é a casa de banho? Numeri 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 30 40 50 60 70 80 90 100 200 1000 zero um/uma dois/duas três quatro cinco seis sete oito nove dez onze doze treze catorze quinze dezasseis dezassete dezoito dezanove vinte vinte e um vinte e dois trinta quarenta cinquenta sessenta setenta oitenta noventa cem duzentos mil 565 guida linguistica difficoltà linguistic h e pesca piselli pomodoro prugna prugna secca rapa sedano spinaci uva zucca 566 ORA E DATA guida linguistica ora e data Che ore sono? Sono (le dieci). (Dieci) e mezzo. Que horas são? São (dez) horas. (Dez) e meia. adesso questa mattina questo pomeriggio oggi stanotte domani ieri agora esta manhã esta tarde hoje hoje à noite amanhã ontem lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica segunda-feira terça-feira quarta-feira quinta-feira sexta-feira sábado domingo gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre janeiro fevereiro março abril maio junho julho agosto setembro outubro novembro dezembro PER STRADA Dov’è...? Onde fica ... (la stazione) (a estação)? Qual è l’indirizzo? Qual é o endereço? Me lo può scrivere, Podia escrever per favore? isso, por favor? Me lo può mostrare Pode-me mostrar (sulla cartina)? (no mapa)? Quanto dista? A que distância fica? Come ci arrivo? Como é que eu chego lá? Giri... Vire... all’angolo na esquina al semaforo nos sinais Cartelli Encerrado Saída Informação Aberto Encerrado Fechado Proibido Posto de policia Urgências Não fumadores Lavabos/WC Homens (H) Senhoras (S) Entrata Uscita Informazioni Aperto Chiuso Chiuso Vietato Stazione di polizia Pronto soccorso Non fumatori Servizi igienici Uomini Donne a sinistra à esquerda a destra à direita qui aqui là ali vicino perto lontano longe dietro... atrás de... davanti a... em frente de... sul lato opposto... do lado oposto... diritto em frente nord norte sud sul est este ovest oeste SALUTE Mi sento male. Estou doente. Ho bisogno di un medico (che parli inglese). Preciso de um médico (que fale inglês). Mi fa male qui. Dói-me aqui. Ho vomitato. Tenho estado a vomitar. (Credo) di essere incinta. (Acho que) Estou grávida. Dov’è il/la ... Qual é ... mais più vicino/a? perto? clinica medica o centro de saúde dentista o dentista farmacia (di turno) a farmácia (de serviço) medico o médico ospedale o hospital asma diarrea dolore febbre asma diarréia dor febre Sono allergico/a a... Sou alérgico/a a... antibiotici antibióticos api abelhas aspirina aspirina noccioline amendoins penicillina penicilina analgesici antisettico contraccettivi analgésicos antiséptico contraceptivos SHOPPING E SERVIZI A che ora apre/ A que horas abre/ …chiude…? fecha...? Vorrei acquistare... Queria comprar... Sto solo guardando. Estou só a a ver. Posso vedere? Posso ver? Quanto costa? Quanto custa? È troppo caro. Está muito caro. Può abbassare Pode baixar o il prezzo? preço? Ha qualcosa Tem algo mais di meno costoso? barato? Le do (cinque euro). Dou-lhe (cinco euros). Non mi piace. Não gosto. Lo prendo. Vou levar isso. C’è un errore nel conto. Há um erro na conta. Dov’è...? Onde fica...? l’ambasciata del/la... a embaixada do/da... la banca o banco il bancomat a caixa automática la farmacia uma farmácia un internet bar um cafè da internet la lavanderia uma lavandaria la libreria uma livraria il mercato o mercado la stazione di polizia a esquadra da polícia il supermercato un ufficio di cambio l’ufficio postale l’ufficio turistico o supermercado 567 um câmbio os correios o escritório de turismo Posso pagare con...? Posso pagar com...? carta di credito cartão de crédito travellers’ cheque traveller cheques meno più grande piccolo menos mais grande pequeno/a Dove posso...? Onde é que posso...? accedere a internet ter accesso à internet cambiare denaro trocar dinheiro cambiare un travellers’ cheque trocar traveller cheques controllare la posta elettronica ler o meu e-mail TRASPORTI Trasporti pubblici Qual è il/la ... che va a (Lisbona)? Qual é... que vai para (Lisboa)? aereo o avião autobus o autocarro barca o barco traghetto o ferry treno o comboio Quand’è il... (autobus)? Quando é que sai o... (autocarro)? primo primeiro prossimo próximo ultimo último Voglio andare a (Braga). Queria ir a (Braga). Ferma a (Amarante)? Pára em (Amarante)? È questo (l’autobus) per... ? Este (autocarro)vai para... ? A che ora parte? A que horas sai/chega? guida linguistica S h opping e S ervizi Mi sento... Sinto-me ... la nausea enjoado/a le vertigini tonto/a 568 guida linguistica viaggiare con i bambini A che ora arriva a... ? A que horas chega a... ? Per favore, fermi qui. Por favor pare aqui. Devo cambiare treno? Preciso de mudar de comboio? È libero questo taxi? Este táxi está livre? Qual è la tariffa per (Silves)? Quanto custa até ao (Silves)? Per favore, faccia partire il tassametro. Por favor ligue o taxímetro. Per favore, mi porti a (questo indirizzo). Leve-me para (este endereço), por favor. Un biglietto di… Um bilhete de... per (...) para (...) prima classe primeira classe seconda classe segunda classe sola andata só ida andata e ritrono ida e volta posto corridoio lugar na coxia posto finestrino lugar à janela cancellato cancelado in ritardo atrasado binario plataforma biglietteria bilheteira orario horário stazione ferroviaria estação de caminhos de ferro deposito bagagli depósito para guardar a bagagem armadietto per cacifo para i bagagli a bagagem Trasporti privati Vorrei noleggiare Queria alugar... un’automobile um carro una bicicletta uma bicicletta una motocicletta uma motorizada/mota un 4x4 um quatro por quatro pompa per la bici bomba de bicicleta seggiolino per bambini cadeira de criança casco capacete È questa la strada per ...? Esta é a estrada para...? (Per quanto) Posso parcheggiare qui? (Quanto tempo) Posso estacionar aqui? La (auto/motocicletta) si è rotta a... (O carro/A moto) avariou-se em... L’auto non parte. (O carro) não pega. Ho bisogno di un meccanico. Preciso de um mecânico. Ho avuto un incidente. Tive um acidente. Sono rimasto senza benzina. Estou sem gasolina. Ho una ruota a terra. Tenho um furo no pneu. Dov’è un distributore? Onde há uma bomba da gasolina? Il pieno, per favore. Encha, por favor./Cheio, por favor. Vorrei ... litri. Ponha... litros. benzina gasolina diesel diesel GPL gás VIAGGIARE CON I BAMBINI Ho bisogno di (un/una)... Preciso de (um/uma)... Avete (un/una)...? Aqui tem (um/uma)...? babysitter (che parli inglese) babysitter (que fale ingles) latte in polvere leite em pó (para bebés) menu per bambini menu para crianças pannolini (usa e getta) fraldas (descartáveis) seggiolino/seggiolone per bambini caldeirinha para crianças servizio di baby sitting serviço de ama stanza per cambiare i pannolini sala para mudar o bebé Le dispiace se allatto qui? Importa-se que eu amamente aqui? È consentito l’ingresso ai bambini? É permitida a entrada a crianças? GLOSSARIO bagagem – deposito bagagli bairro – quartiere di una città baixa – bassa balneário – stazione climatica, terme bandarilha – banderilla bandeirada – corsa a bordo di un taxi barcos rabelos – imbarcazioni colorate utilizzate un tempo sul Rio Douro per trasportare le uve dai vigneti barragem – diga beco – vicolo cieco berrão, berrões (pl.) – antico monumento in pietra a forma di maiale, diffuso soprattutto nella regione del Trás-os-Montes e nei territori spagnoli confinanti bica – caffetteria bicicleta-todo-terreno (BTT) – mountain bike bilhete diário/turístico – biglietto giornaliero/turistico caderneta – blocchetto di biglietti ferroviari câmara municipal – municipio cais fluvial – molo fluviale caldas – sorgenti termali caldeirada – zuppa di pesce cantarinha – piccola brocca in terracotta Carnaval – carnevale carreiras (CR) – autobus di linea cartão telefónico – scheda telefonica casa de abrigo – rifugio (per esempio per il personale o per i viaggiatori nei parchi nazionali o naturali) casa de banho – servizi igienici (letteralmente, bagno) casa de fado – casa del fado; locale (in genere un caffè o un ristorante) dove si va per ascoltare il fado casa de hóspedes – pensione, di solito con servizi e docce in comune casa de povo – casa comune, casa popolare casais – capanne casinha – casetta castelo – castello castro – villaggio fortificato in collina cataplana – pesce cotto al vapore nel recipiente omonimo, simile alla paella spagnola CCI – Camping Card International celtíberos – discendenti dei celti che arrivarono nella Penisola Iberica intorno al 600 a.C. centro de comércio – centro commerciale centro de saúde – clinica medica a gestione statale centros de acolhimento – centro di accoglienza chegada – arrivo (di autobus, treni ecc.) cidade – città cidadela – cittadella, fortezza citânia – insediamento celtico fortificato claustro – chiostro concelho – giunta, amministrazione municipale conta – conto (al ristorante) correios – ufficio postale cortes – antico parlamento portoghese couvert – coperto (al ristorante) CP – Caminhos de Ferro Portugueses (ferrovie statali portoghesi) cromeleque – monumento preistorico composto di grandi pietre sistemate verticalmente e disposte in cerchio cruz – croce direita – destra; anche abbreviato in D, dir oppure Dta distrito – distretto dolmen – pietra tombale neolitica (anta in portoghese) Dom, Dona – titolo onorifico (signore, signora) usato per rivolgersi ai sovrani, alla nobiltà e ai proprietari terrieri; oggi usato più generalmente come forma di cortesia molto formale dormidas – cartello indicante pensione o locanda con disponibilità di letti duplo – camera a due letti elevador – ascensore o funicolare ementa – menu encerrado – chiuso (per esempio per lavori) entrada – ingresso; al ristorante, primo piatto età delle scoperte – il periodo durante il XV e il XVI secolo quando i navigatori portoghesi esplorarono le coste dell’Africa e individuarono le rotte per l’India espigueiros – granai in pietra sopraelevati guida linguistica G LO S S A R I O abrigo – rifugio açorda – zuppa a base di pane adegas – cantine aluguer – in affitto albergaria – locanda di livello elevato albufeira – bacino idrico, laguna artificiale aldeia – villaggio alta – superiore alta qualidade – autobus veloci di lusso anta – v. dolmen armazém – deposito, magazzino di stoccaggio arrabalde – sobborghi, periferia arraial, arraiais (pl.) – festa di strada artesanato – artigianato auto-estradas – autostrade avenida – viale aviação – aviazione azulejo – piastrella in ceramica dipinta, solitamente in bianco e blu, usata per decorare gli edifici 569 570 esplanada – terrazzo o guida linguistica G LO S S A R io lungomare esquerda – sinistra; abbreviato in E, esq oppure Esqa estação – stazione (di solito ferroviaria) estacionamento – parcheggio estalagem – locanda; più costosa di una albergaria estradas – strade statali estradas nacionais – strade statali principali, a due corsie expressos – comodi autobus veloci per trasferimenti fra grandi centri urbani fadista – cantante di fado fado – genere musicale tradizionale, dalle melodie malinconiche fechado – chiuso (per il turno di riposo, il fine settimana o le ferie) feira – fiera feijoada – fagiolata férias – vacanze festa – festa, festival FICC – Fédération Internationale de Camping et de Caravanning forcados – giovani che affrontano un toro a mani nude fortaleza – fortezza FPCC – Federação Portuguesa de Campismo e Caravanismo freguesia – parrocchia GNR – Guarda Nacional Republicana (forza di polizia in servizio nei paesi di campagna dove non è presente la polizia PSP) gruta – grotta guitarra – chitarra hipermercado – ipermercato horários – orari hospedaria – v. casa de hóspedes IC (intercidade) – treno intercity ICEP – Agência para o Investimento e Comércio Externo de Portugal, organizzazione governativa per il turismo e il commercio IDD – International Direct Dial igreja – chiesa igreja matriz – chiesa parrocchiale ilha – isola infantário – asilo IR (interregional) – treno interregionale, abbastanza veloce e con poche fermate itinerário complementar (IC) – strada secondaria itinerário principal (IP) – strada statale nella rete stradale principale jardim – giardino jardim municipal – giardino comunale jardim público – giardino pubblico judiaria – quartiere ebraico, ghetto junta de turismo – v. turismo largo – piazzetta latifúndios – latifondi, grandi proprietà terriere lavabo – gabinetto lavandaria – lavanderia lista – v. ementa litoral – costiero, litoraneo livraria – libreria lisboetas – abitanti di Lisbona lugar – luogo, zona forma allungata conficcata verticalmente nel terreno mercado municipal – mercato comunale mesa – tavolo MFA – Movimento das Forças Armadas, il gruppo militare che guidò la Rivoluzione dei Garofani del 1974 minimercado – negozio di generi alimentari o piccolo supermercato miradouro – punto panoramico, belvedere Misericórdia – derivato da Santa Casa da Misericórdia, istituzione di carità fondata nel XV secolo per dare assistenza ai poveri e agli ammalati; di solito indica un antico edificio costruito da tale organizzazione moliceiro – tipiche imbarcazioni dalla prua alta e a basso pescaggio utilizzate tradizionalmente per raccogliere le alghe negli estuari della Beira Litoral mosteiro – monastero mouraria – quartiere in cui vennero segregati i mori durante e dopo la Reconquista cristiana mudejar – in origine indicava i musulmani sottomessi al dominio cristiano; oggi usato anche come aggettivo per descrivere la loro arte e la loro architettura museu – museo mantas alentejanas – mantelli di lana fatti a mano manuelino – in arte e architettura, stile tardogotico-rinascimentale molto elaborato affermatosi durante il regno di Dom Manuel I, nel XVI secolo marranos - ‘nuovi cristiani’, ovvero ebrei convertiti durante l’Inquisizione massada – piatto a base di pasta menir – menhir, monumento tipico della tarda Età Neolitica costituito da un’enorme pietra di paço – palazzo antico, dimora signorile paisagens protegidas – aree paesaggistiche protette parque de campismo – campeggio parque de merenda – area picnic parque infantil – parco giochi per bambini parque nacional – parco nazionale parque natural – parco naturale partida – partenza (di autobus, treno, ecc.) quarto de casal – camera con letto matrimoniale quarto individual – camera singola quarto particular, quarto – camera in una casa privata quinta – podere, tenuta o villa di campagna; nella regione vinicola del Douro si riferisce spesso a un’azienda agricola che produce vino rápidas – autobus regionali veloci R (regional) – treno regionale lento Reconquista – riconquista della Penisola Iberica da parte dei cristiani (in Portogallo: 718-1249) recreio infantil – parco giochi infantile rés do chão – piano terra (abbreviato R/C) reservas naturais – riserve naturali residencial, residenciais (pl.) – pensione; un po’ più costosa della pensão, di solito viene servita anche la prima colazione retornados – rifugiati, profughi di rientro dalle ex colonie portoghesi ribeiro – torrente, corso d’acqua rio – fiume romaria – pellegrinaggio religioso rua – strada sanitários – gabinetti pubblici sapataria – negozio di calzature saudade – malinconica nostalgia sé – cattedrale selos – francobolli sem chumbo – senza piombo (benzina) senhor – signore, uomo senhora – signora, donna senhora dona – donna anziana (rispettoso) serra – montagna, catena di montagne sfera armillare – strumento astronomico utilizzato dai primi navigatori per orientarsi con le stelle; un motivo decorativo molto comune nell’architettura manuelina e sulla sommità dei pelourinhos solar – maniero, castello, residenza signorile di campagna tabacaria – tabaccheria con rivendita di giornali talha dourada – lavorazione in legno dorato tasca – taverna termas – terme terra fria – regione fredda terra quente – regione calda torre de menagem – torrione, fortezza, maschio tourada – corrida troco – resto trocos – spiccioli Turihab – abbreviazione di Turismo Habitação, associazione che promuove la sistemazione presso privati (in particolare nel Portogallo settentrionale) in casolari di campagna, edifici storici e residenze signorili turismo – ufficio turistico vila – paesino 571 guida linguistica G LO S S A R io pastel de nata – dolce alla crema pastelaria – pasticceria pauliteiro – ‘danzatore col bastone’ tradizionale pega – la seconda fase di un combattimento contro i tori pelourinho – gogna in pietra (colonna infame), spesso finemente scolpita; eretta dal XIII al XVIII secolo come simbolo di giustizia e talvolta utilizzata per esporre i criminali al pubblico ludibrio pensão, pensões (pl.) – pensione, guesthouse, equivalente portoghese di un B&B, anche se non sempre la prima colazione è inclusa percurso pedestre – percorso pedonale planalto – altopiano pombal – colombaia, piccionaia portagem – strada a pedaggio posto de turismo – v. turismo pousada, Pousada de Portugal – locanda, albergo di livello elevato che fa parte del programma statale di accoglienza turistica Pousada de Portugal; spesso si tratta di un castello, convento o palazzo riadattato pousada da juventude – ostello della gioventù; spesso con uso di cucina, sala comune e talvolta camere con bagno privato praça – piazza praça de touros – arena per le corride praia – spiaggia PSP – Polícia de Segurança Pública, corpo di polizia locale 572 LA NOSTRA STORIA Un’auto vecchia e sgangherata, pochi dollari in tasca e tanta voglia di avventura. Questo è tutto ciò di cui Tony e Maureen Wheeler hanno avuto bisogno per il viaggio della loro vita – Europa e Asia via terra, destinazione Australia. Hanno viaggiato parecchi mesi, ma alla fine si sono seduti al tavolo della loro cucina e hanno scritto e confezionato la loro prima guida di viaggio, Across Asia on the Cheap. In una settimana ne avevano vendute 1500 copie! Era il 1972, era nata Lonely Planet. Oggi Lonely Planet ha uffici a Melbourne, Londra e Oakland, con più di seicento persone tra staff e autori, e ha partner in diverse nazioni, tra cui, in Europa, Italia, Francia, Germania e Spagna. Alla base del lavoro di tutti c’è ancora la convinzione di Tony che ‘una grande guida deve fare tre cose: informare, educare e divertire’. I NOSTRI AUTORI Regis St Louis Autore coordinatore, Lisbona e dintorni L’ammirazione di Regis per il Portogallo è iniziata anni fa, durante un magico viaggio attraverso il quartiere dell’Alfama, a Lisbona. Da allora ci è tornato più volte, per ascoltare il fado, mangiare pesce ed esplorare la costa. Nel corso del suo ultimo viaggio ha festeggiato il santo preferito di Lisbona nella Festa de Santo António, esplorato splendide spiagge nel Parque Natural da Arrábida e divorato decisamente troppi pastéis de nata (anche sei in un giorno – oops). Regis ha scritto due delle precedenti edizioni di Portogallo, tra le 30 guide di cui si è occupato per Lonely Planet, oltre ad articoli per LA Times e Chicago Tribune, tra altre pubblicazioni. Vive a Brooklyn, New York. Per altre notizie su Regis: lonelyplanet.com/members/regisstlouis Kate Armstrong Algarve, Alentejo Visitatrice fedele del Portogallo, Kate l’ha percorso per la prima volta più di 20 anni fa, zaino in spalla. Si è innamorata della campagna dell’Alentejo, della cucina di pesce dell’Algarve e dell’ospitalità portoghese. Stregata dalla lingua del fado, ci è tornata più tardi per studiare il portoghese. Per questa edizione Kate ha percorso la costa occidentale, fatto trekking sulla Via Algarviana, e consumato chili di dolci. Kate ha contribuito alla realizzazione delle guide Lonely Planet dedicate ad Africa, Grecia e Sud America. Scrive regolarmente per giornali australiani – v. www.katearmstrong.com.au. Per altre notizie su Kate: lonelyplanet/members/kate_armstrong Gregor Clark Estremadura e Ribatejo, Beiras, Trás-os-Montes Da quando ha visitato il Portogallo la prima volta, nel 1986, Gregor Clark ha amato quella sensazione da fine-del-mondo, la sua gente dal cuore gentile, i suoi azulejos e la sua gustosa cucina a base di pesce e vino. Poliglotta e laureato in lingue romanze, Gregor ha contribuito alle guide Lonely Planet dedicate a Italia e Brasile. L’esperienza preferita da lui vissuta durante le ricerche svolte per questa guida è stata una lezione improvvisata della lingua mirandês, quasi estinta, da parte di alcuni anziani su una panchina in un parco, al tramonto, nel Trás-os-Montes. Per altre notizie su Gregor: lonelyplanet.com/members/gregorclark Adam Skolnick Porto e Douro, Minho Adam Skolnick scrive di viaggi, cultura, salute e ambiente, per Lonely Planet, Men’s Health, Outside e Travel & Leisure. Ha viaggiato e lavorato in 40 paese di sei continenti e collaborato come autore o coautore ad altre 10 guide Lonely Planet. Nel corso di quest’ultima esperienza ha fatto di Porto la sua seconda casa, vivendo proprio come un abitante della Ribeira per poi spostarsi con una serie di brevi viaggi attraverso il nord. Potete saperne di più del suo lavoro su www.adamskolnick.com. La sua webserie Aspiring è online su www.youtube.com/user/TheHoldingpattern. 573 © Lonely Planet Publications Per agevolarne l’utilizzo, questo capitolo non ha restrizioni digitali. In cambio pensiamo che sia giusto chiedere che sia utilizzato esclusivamente a scopi personali e non commerciali. In altre parole, per favore non caricare questo capitolo su siti di peer-to-peer, non inviarlo via email a tutti quelli che conosci e non rivenderlo. Guarda i termini e le condizioni sul nostro sito per leggere la formula estesa di quanto detto sopra.