Articolo e saggio
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Articolo e saggio
Articolo e saggio breve (Documento approvato dal Dipartimento di lettere del Liceo Scientifico “Peano”) Scopo comunicativo Destinatario (va precisato necessariamente sia nell’articolo che nel saggio) Articolo Offrire informazioni semplici e precise su notizie “del giorno” o argomenti di forte attualità, con eventuali commenti “a caldo”. E’ vincolante l’attualizzazione. E’ importante precisare che il modello non è l’art. di cronaca, ma l’editoriale o l’art. di opinione. Lettori per lo più indeterminati di un quotidiano. Es. di destinazione editoriale: Saggio breve Sostenere 1 tesi (persuadere sulla sua validità) o presentare, discutere e confrontare 2 o più tesi su un dato argomento, sulla base dell’analisi e commento interpretativo dei documenti proposti. Non è vincolante l’attualizzazione. . Giornale scolastico . Giornale online . Giornale a diffusione locale . Giornale a diffusione nazionale . Dossier scolastico di documentazione . Sito della scuola . Inserto culturale . Rivista specialistica Lettori interessati all’argomento specifico. Es. di destinazione editoriale: N.B.: nelle prove ministeriali 2009 non è stata richiesta la destinazione. Tipologie testuali prevalenti Uso delle fonti Testo prevalentemente informativo-espositivo. In minor grado argomentativo. Di fatto è bene che l’articolo sia anche argomentativo, ma si concentra su un aspetto particolare del problema affrontato, diversamente dal saggio che è più di ampio respiro, in quanto cerca di analizzare il problema a 360 gradi. Per l’art. infatti lo studente deve individuare un aspetto tra quelli evidenziati dai documenti e usare a sostegno di quanto dice anche solo 2 o3 documenti oltre a conoscenze in suo possesso. Citazioni molto brevi. Si richiede l’utilizzo di almeno il 30% dei documenti proposti nella traccia ministeriale. Testo prevalentemente argomentativo. Ma con elementi espositivi, volti a spiegare-chiarire argomento o tesi o testi. Il testo può anche avere carattere valutativointerpretativo (es. analisi e confronto fra tesi e testi). Comunque deve avere uno sviluppo critico, un’impronta personale; cioè non deve essere una semplice relazione espositiva. Inoltre la “tesi”, o il/i giudizio/i, vanno necessariamente documentati. Citazioni anche di più periodi, fatte in modo preciso e rigoroso. Si richiede l’utilizzo di almeno il 50% dei documenti proposti nella traccia ministeriale. La documentazione prodotta (o l’eventuale “conosciuta”; ma qui bisogna fare molta attenzione, perché si deve trattarla in modo preciso e scientifico) va selezionata, citata, Struttura Linguaggio 1) Lead o attacco: esposizione dell’ informazione centrale: Who? What? 2) 5 W 3) sviluppo argomento centrale + eventuali ulteririori informazioni (Come?) 4) Dettagli meno importanti 5)Eventuali sintesi del giudizio Il rispetto delle cinque W serve a contestualizzare, ma l’uso non deve essere “da articolo di cronaca”. Linguaggio semplice e rapido, con frasi brevi (paratassi), anche nominali, adatto a una divulgazione di massa. Non mancano espressioni vicine all’oralità. Stile e sintassi non (necessariamente) rigorosi. Stile (registro) Medio, adeguato al contesto Lunghezza Meno ampio: (ma le “consegne” d’esame parlano come per il saggio di non superare 4 o 5 colonne di metà foglio protocollo. parafrasata; rielaborata attraverso sintesi miste a citazioni, parafrasi, riferimenti ad altri testi o spunti (biografici, letterari, storici, sociali…) Ipotesi: Primo paragrafo: sintesi sul tema (enunciazione tesi) Secondo paragrafo: sviluppo analitico espositivo e argomentativi. Ultimo paragrafo: commento su quanto si è argomentato (ripresa della tesi). La struttura può essere organizzata in paragrafi, i quali possono riportare titoli. Lessico chiaro, pertinente all’argomento trattato (specialistico); linguaggio “formale”, stile rigoroso. Sintassi adeguata all’argomentazione: prevalentemente ipotattica, ampio uso di connettivi subordinanti; nel complesso + elaborata. Modalità dialettica. Alto, meditativo, dialettico, centrato sulla consequenzialità logica. Più ampio: 4 o 5 colonne di metà foglio protocollo.