BERGE et QUAI - Séminaire Robert Auzelle

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BERGE et QUAI - Séminaire Robert Auzelle
BERGE et QUAI
BERGE : n.f. (1403) dal latino
popolare Barica - banda di terreno
abitualmente fuor d'acqua ma suscettibile d'essere ricoperta dalle acque
del fiume prima del suo straripamento.
QUAI : n.m. (1167) dal vecchio
francese caye, banco di sabbia - lungofiume di un corso d'acqua o di un
piano d'acqua sistemato a vista.
La sistemazione dei lungofiumi di un fiume, di un
canale o di una vasca
d'acqua in ambiente urbano
riflette l'immagine che il cittadino si fa dei corsi d'acqua
nel suo quartiere e gli usi
che se ne fanno.
Nell'antico Egitto, certi templi
o tombe disponevano di un
imbarcadero costruito in muratura
che permetteva
l'accoglienza delle barche di
cerimonia attraverso un canale
affluante del Nilo (1)
In India, dopo il decimo secolo, i lungofiumi dei fiumi sacri
sono sistemati sotto forma di
scale di pietre da taglio, o
Ghâts, per permettere ai fedeli
di fare le loro abluzioni rituali e
accedere all'acqua per alimentarsi (2).
I
primi
lungofiumi
nell'antichità sono portuari.
Vicini all'Agora, essi costituiscono un luogo di scambi culturali.
Nel XIII secolo, delle
"conquiste" di rive favoriscono l'urbanizzazione delle fronti
dei fiumi. Nella città medievale,
un fronte costruito si eleva
lungo tutto il corso d'acqua.
Solo alcuni porti costituiscono
delle brecce in questa continuità urbana. Sono degli sbocchi verso l'acqua in pendenze
dolci coperte di sabbia, o greti
(5).
Il corso d'acqua, nascosto alla
vista, è allora utilizzato come
sversatoio che permette di evacuare i rifiuti.
Il primo lungofiume parigino
"LUNGOFIUMI! [...] è passando che vi si vede
viandanti e il vostro aspetto cambia per la nostra fuga,
malgrado la vostra fedéltà."
Gide, Le Voyage d'Urien, 1893
"Erano le due del mattino ; gelava e l'ombra era spessa,
quando un numeroso assembramento si fermò sul lungofiume
appena lastricato, allora occupò lentamente e per gradi il
terreno sabbioso che scendeva in pendenza fino alla Senna."
Alfred de Vigny, Cinq Mars, 1826.
"Io parto e vi abbandono/ Lungofiume di pietra senza
nessuno/ Vegliante fiume profondo/ Ove i disperati vanno
vagando."
Aragon, Le Roman inachevé (Il romanzo incompiuto),
1956.
in muratura è costruito nel
1313 da Filippo il Bello (3).
Per contenere l'impetuosità di
certi corsi d'acqua, sono costruiti dei baluardi per proteggere la città dalle inondazioni
(4).
Nel 1669, al fine di facilitare il
pagamento delle tasse dei venditori ambulanti una legge
dichiara di utilità pubblica la
sistemazione di cammini con le
tasse pagate dai venditori
ambulanti lungo i corsi
d'acqua.
Nel 1769, le case sul bordo della Senna e sui ponti della capitale sono ufficialmente diminuite di valore nel piano di
abbellimento di Moreau-Desproux. Questo ultimo descrive
le sistemazioni per contenere il
fiume e assicurare una circolazione continua delle merci con
la costruzione e lo sgombero di
lungofiumi e di ponti (6).
Nel XVIII secolo, i lungofiumi
diventano una passeggiata
pubblica che permette una scoperta paesaggistica e una valorizzazione del fronte urbano.
Le sistemazioni di lungofiumi
costruiti in muratura si accompagnano a piantagioni e facciate urbane ordinate secondo la
prescrizione (8) e (9).
Nel XIX secolo, i lungofiumi
prendono la loro fisionomia
attuale: la sistemazione doppia
di lungofiumi alti e lungofiumi
bassi diviene corrente. Essa
permette di contenere le piene
e ormeggiare dei battelli (7) e
(10).
Durante la rivoluzione industriale, dei lungofiumi sono
"colonizzati" dalle industrie
che utilizzano i corsi d'acqua
come infrastrutture di trasporto.
Nel corso del XX secolo,
l'inquinamento industriale conduce ad azioni di riempimento
o di copertura di certi corsi
d'acqua (Esempio: la Bièvre a
Parigi) o per mancanza di
posto (Esempio: l'Erdre à
Nantes). Negli anni 60, gli spazi dismessi che costituiscono
gli argini dei fiumi sono messi
a profitto dell'automobile:
autosili e stazionamenti sono
impiantati sui moli bassi. A
partire dal 1970, i lungofiumi
sono pensati come degli spazi
naturali e le città si riallacciano
attraverso i loro corsi d'acqua.
Negli anni 70, i corsi d'acqua
delle città medie sono riabilitati
e scoperti (contratti di città).
Dal 1975, il lungofiume SaintBernard a Parigi è trasformato
in giardino-tematico (12) che
accoglie delle sculture contemporanee.
Nel 1987, gli argini e i lungofiumi di Parigi sono resi quasi
inedificabili da una specifica
classificazione (UPa) aggiunta
nel regolamento urbanistico
della città.
Planche extraite du " Vocabulaire illustré de l'Art urbain ".R.-M. A./O. G. Aout 2005
Nel 1991, i lungofiumi di Parigi, dal ponte Sully al ponte di
Iena, sono inscritti nel Patrimonio Mondiale dell' UNESCO perché essi costituiscono
"un esempio rimarchevole di architettura fluviale - urbana, ove le stratificazioni della storia sono armoniosamente sovrapposte ".
La legge sull'acqua del 3 gennaio 1992 conduce a prendere
delle misure a favore della qualità dell'acqua. Da allora, la
valorizzazione dell'acqua, elemento del "patrimonio nazionale
", diviene d'interesse pubblico.
Dei "Plans bleus" e dei
"Plans lumière" vengono a
ravvivare la riflessione sulla
valorizzazione dei lungofiumi
urbani includendola in un progetto
alla
scala
dell'agglomerazione.
Negli anni 90, certe città chiudono le strade sui lungofiumi,
le sistemano per restituirle ai
pedoni sotto forma di spazio
pubblico (11) ad ogni modo
contenendone le piene (15).
Vengono sistemati degli argini
bassi per permettere l'ormeggio
dei diportisti (13). Vengono
riabilitati dei parchi sulle rive
dei fiumi (14). Vengono reinvestite e sistemate delle zone
industriali sui lungofiumi in
relazione con i corsi d'acqua
(16).
Considerando questo ritorno
alle fonti, il Seminario Robert
Auzelle ha scelto come tema
del Concorso internazionale
arturbain.fr 2006 "I corsi
d'acqua nel nostro quartiere"
che tratta della valorizzazione
di un quartiere mediante i corsi
d'acqua che lo attraversano.
Nello stesso modo, il Premio
arturbain.fr 2006 mette in luce
delle operazioni rimarchevoli
già realizzate in relazione con
un corso d'acqua.
V. AUTOSILI, CANAL,
FACADE
URBAINE,
FRONTE
COSTRUITO,
GAIN DE RIVE, GRETI,
GIARDINO TEMATICO,
PLAN BLEU, PLAN LUMIERE, PASSEGIATA, STAZIONAMENTI.