AUMENTO IVA, NO GRAZIE!

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AUMENTO IVA, NO GRAZIE!
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 1
insegna
Anno VII – n° 6 • giugno 2013
aumento Iva,
no grazie!
L’insegna n. 6 • giugno 2013
editoriale
Benvenuto Sindaco...
2 Daniele Pracchia
È stata lunga, ma alla fine Siena torna ad avere un sindaco. Chiusa la competizione
elettorale, ora il sindaco e la squadra che si sarà scelto dovranno cominciare a mettere
mano alla pala per rimuovere la slavina che ha colpito la città nell’ultimo anno.
Certo, chi auspicava o si aspettava un cambiamento radicale, sarà rimasto deluso.
Viste però le percentuali di affluenza al voto, non c’è meraviglia per il risultato; evidentemente per molti è valsa di più una gita fuori porta che esercitare un proprio diritto
(oltretutto non era neanche una buona giornata...). In certe occasioni non si può non
ricordare la caustica affermazione di Indro Montanelli sulla necessità di votare “anche
turandosi il naso”.
Comunque, i giochi sono fatti e ora c’è da aprire un confronto con la nuova amministrazione uscita dalle urne. Sindaco, giunta e consiglio comunale (organo troppo
sottovalutato, purtroppo, da molti) avranno molto lavoro da fare e molti sono i temi
che riguardano le categorie che rappresentiamo. Solo guardando il bilancio comunale
c’è da discutere della Tares e dell’imposta di soggiorno, senza dimenticare che Imu e
addizionali colpiscono le imprese tanto quanto (e spesso di più) i cittadini.
Poi c’è da aprire una discussione su un po’ di regolamenti ormai usurati dagli anni e
dall’evoluzione dei tempi, che hanno anch’essi riflessi sui costi delle imprese (suolo
pubblico, insegne, ecc...). E che dire poi del capitolo turismo, sulla cui importanza e
incidenza sull’economia cittadina tutti i candidati senza eccezione si sono spesi come
mai in passato?
La Confcommercio di Siena, per sé, non ha da chiedere nulla al nuovo sindaco così
come non ha mai chiesto nulla in campagna elettorale a nessun candidato.
Chiediamo, a nome delle centinaia di imprese che rappresentiamo in questo territorio
comunale, il rispetto per il lavoro che, con mille sacrifici e in una condizione di crisi
epocale, esse portano avanti. Rispetto non è una parola di circostanza: vuol dire attenzione, considerazione, soluzione dei problemi, confronto leale e sincero.
Questo è ciò che si chiede e ciò che ci aspettiamo. Valuteremo sui fatti e non altro
l’operato dell’Amministrazione.
E, per concludere, un augurio di buon lavoro al neo sindaco, al consiglio comunale e
alla futura giunta.
3
L’INSEGNA
CONFCOMMERCIO SIENA
ANNO VII – NUMERO 6 – MENSILE
distribuzione gratuita
giugno 2013
DIRETTORE RESPONSABILE
Guido Parigi Bini
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Daniele Pracchia
Paolo Bartolini
PROGETTO GRAFICO
Paolo Rubei
HANNO COLLABORATO
I responsabili di servizio e di delegazione
di Confcommercio Siena
FOTO
Pietro Cinotti, Archivio Confcommercio,
Press Photo
REDAZIONE
Via dei Termini, 32 – Palazzo Tolomei – Siena
Tel. 0577.248811- fax 0577.223188
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REALIZZAZIONE
Colombo News sas – via della Sapienza 29 – Siena
PUBBLICITÀ
Colombo News sas – via della Sapienza 29 – Siena
Tel. 0577.284004 – fax 0577.282215
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REGISTRAZIONE
Tribunale di Siena n° 18 del 6.12.2006
STAMPA
Tipografia Vieri, Roccastrada (Gr)
COME RINNOVARE la QUOTA ASSOCIATIVA
Ai fini del rinnovo della quota associativa a Confcommercio che le
dà il diritto di usufruire dei servizi e delle convenzioni della sua
associazione, può utilizzare il MAV in suo possesso, oppure può
eseguire un bonifico (Codice IBAN: IT81 J 06160 14200 000000
267C00). Confcommercio Siena, via dei Termini 32 – 53100
Siena – C.F. 80003440528.
Sommario
primo piano
“L’aumento dell’Iva di un punto sarebbe come
gettare benzina sul fuoco di una crisi senza fine” 6
No all’Iva al 22 per cento:
confcommercio – le sedi
Siena
Confcommercio provinciale, Palazzo Tolomei
Via dei Termini, 32 – 0577.248811 – fax 0577.223188
[email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Abbadia San Salvatore
Via Mentana, 97 – 0577.778124 – fax 0577.773810
[email protected] – lunedì-giovedì
8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Chianciano Terme
Viale della Libertà, 335 – 0578.61333 – fax 0578.61333
[email protected] – lunedì-giovedì
8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Chiusi
Via Pasubio, 34 – 0578.20109 – fax 0578.225346
[email protected]
martedì e giovedì 9.00-12.00
COLLE DI VAL D’ELSA
Via Oberdan, 1 – 0577.920239 – fax 0577.901816
[email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Montalcino
Via S. Saloni, 7 – 0577.849254 – fax 0577.846200
[email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Montepulciano
Via di Gracciano nel Corso, 85 – 0578.717509
fax 0578.756706 – lunedì-venerdì 8.30-13.00
[email protected]
una battaglia che la comunità senese deve fare propria 6
L’entrata in vigore della Tares è dietro l’angolo
costi da tagliare subito, regolamento da cambiare
L’economia senese rallenta
8
13
associazione
Un’estate di grandi spettacoli nell’incanto di piazza del Duomo 15
I negozi che aderiscono all’iniziativa
18
sicurezza
Dieci anni dei poliziotti di quartiere
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turismo
Aggiornato il booking on line
per promuovere il turismo
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Vetrina del “pesce dimenticato”
23
commercio
Cosmetico sicuro, dall’11 luglio entra in vigore il regolamento 24
È l’ora del mercato elettronico
Piancastagnaio
Viale Gramsci, 145/f – 0577.786143 – fax 0577.786143
[email protected] – lunedì-venerdì 8.3013.00, 15.00-17.00, lunedì e mercoledì 14.30-17.30
lavoro
Poggibonsi
Via Marconi, 8 – 0577.936230 – fax 0577.933816
[email protected] – lunedì-giovedì
8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
territorio
San Gimignano
Via San Matteo, 71 – 0577.941896 – fax 0577.906035
[email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
anziani
Sinalunga
Via Grassi, 32 – 0577.679813 – 0577.679813
[email protected] – lunedì-giovedì
8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00
Pensionati sempre sotto esame: verifica dei limiti di reddito
Dal 1° giugno obbligatorio il Dvr
La Miv, un successo insperato
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26
27
Invalidità, reversibilità, indirette, restano le restrizioni al cumolo 28
Chiuso in redazione il 17 giugno 2013
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
primo piano
Di grande spessore il discorso di fronte
all’allarme sociale causato dalla gravissima situazione economica del Paese,
con il quale il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha aperto i lavori
dell’assemblea generale dll’associazione che si è tenuta nei giorni scorsi. E
ha infiammato l’assemblea quando ha
messo il pepe per un monito preciso:
“L’aumento dell’Iva sarebbe benzina
sul fuoco della recessione”. E quando il
ministro dello
svilpppo economico Zanonato ha sostenuto di non
poter confermare il blocco
dell’aumento
perché
già
contabilizzato
dal precedente governo, la
platea è scattata in una
ferma
conCarlo Sangalli
testazione,
testimonianza della tensione che la
sola eventualità evoca. Per riportare la
calma cè voluto tutto il carisma di Sangalli, che poi ha ripreso il suo discorso
affrontando il problema del lavoro. “Il
presidente del Consiglio Enrico Letta
ha sottolineato che la disoccupazione
‘è l’incubo di questo tempo’ e che ‘se
non ci sono risposte non c’è credibilità
della politica e delle istituzioni europee’.
Parole sacrosante, ma si sono succeduti ben sette trimestri consecutivi
di caduta del prodotto interno lordo.
Stando così le cose – ha osservato
Sangalli - la missione fondamentale del
Governo sembra chiarissima: agire con
tempestività e in profondità. Agire con
tempestività: per dare risposte alle tante emergenze di un’Italia dove l’area del
disagio occupazionale riguarda ormai 9
milioni di persone, dove i consumi sono
tornati ai livelli del 2000 e gli investimenti pubblici a quelli del 2003 e dove - già
solo nel primo trimestre di quest’anno
- hanno chiuso i battenti più di 40mila
imprese. Ma agire anche in profondità:
in Europa e in Italia serve davvero un
Patto di stabilità più intelligente”.
“Con i grandi sacrifici fatti dalle famiglie, dai lavoratori e dalle imprese - ha
ricordato il presidente - siamo riusciti a
chiudere la procedura di infrazione in
sede europea. Bisogna ora procedere
con una contrattazione serrata, a livello
europeo, per ottenere più margine di
6
Pesante presa di posizione del presidente
“L’aumento dell’Iva di un
gettare benzina sul fuoco
manovra a favore degli investimenti
pubblici qualificati e per il rilancio degli
investimenti privati. Quanto al Patto
di stabilità interno, è tempo di una
sua compiuta revisione: per mobilitare
gli investimenti degli enti locali e per
procedere nell’azione di sblocco del
pagamento dei crediti delle imprese
nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’obiettivo del pagamento di
questi crediti per quaranta miliardi va
conseguito e va confermato l’avvio di
una seconda fase. Una seconda fase
che consenta di procedere al pagamento - e si tratta ancora di decine
di miliardi - dell’intero stock storico
di questi crediti”. Secondo Sangalli,
questo “è un punto fondamentale: sarebbe intollerabile vedere ancora che,
a fronte dell’efficienza dei meccanismi
di riscossione, le pubbliche amministrazioni risultino inaffidabili nel pagare
quanto dovuto. E sarebbe intollerabile
anche per la liquidità delle imprese,
per di più messe duramente alla prova
dalla stretta creditizia. Come se non
bastasse, in Italia i servizi bancari sono
più cari che negli altri paesi europei.
Una ragione in più per affrontare finalmente anche la riduzione dei costi
La
platea dell’assemblea confederale
che gravano sulla moneta elettronica.
Intanto la risposta alla stretta creditizia
richiede anche il potenziamento del
ruolo del Fondo centrale di garanzia e
del sistema dei consorzi fidi, oltre che
la facilitazione del ricorso all’emissione
di obbligazioni da parte delle piccole e
medie imprese”.
No all’ Iva al 22 per cento: una battaglia
Va scongiurato l’ulteriore aumento dell’Iva di un punto. È una battaglia che
tutta la comunità senese deve fare propria. L’aumento dell’Iva non può che
produrre una ulteriore diminuzione dei consumi con scelte fortemente negative sull’economia anche della nostra città.
E’ questo il monito di Confcommercio Siena sui temi di attualità nazionale che
si riflettono fortemente sulla città e il territorio. Si deve agire con tempestività
per dare risposte alle tante emergenze. Il nostro territorio non è esente da questi problemi. Con l’aumento dell’Iva si colpisce il consumo in modo indiscriminato, si colpiscono tanto più le fasce più deboli e si va a minare ulteriormente
il quadro economico locale. In questa fase francamente non ne sentiamo il
bisogno. Sono ben altre le ricette da seguire, che in alcuni casi rappresentano
scelte che il governo dovrebbe fare, e che da Siena possiamo sostenere. C’è la
pressione fiscale da ridurre attraverso la bonifica della spesa pubblica e avanzando nell’azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione. Insieme
servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico. Serve allo sviluppo, anche del nostro territorio, una nuova capacità d’investimento degli enti
locali rivedendo il Patto di stabilità interno. Quello che non serve è un ulteriore
aumento dei carichi fiscali di famiglie ed imprese: non dimentichiamo che oltre
all’Iva a breve ci sarà il debutto della Tares.
L’insegna n. 6 • giugno 2013
Carlo Sangalli all’assemblea nazionale di Confcommercio
punto sarebbe come
di una crisi senza fine”
Il presidente di Confcommercio ha poi
affrontato l’annosa questione delle riforme: “Il tempo del Governo di servizio
- ha sostenuto - sia l’occasione per far
avanzare le riforme e l’agenda delle
cose da fare. È un’agenda che parla
di fisco: della necessità di ridurre una
pressione fiscale record. Si può ridurla
solo bonificando la spesa pubblica,
adottando la metodologia dei costi e
dei fabbisogni standard e avanzando
nell’azione di contrasto e recupero di
evasione ed elusione. Insieme, servono dismissioni decise del patrimonio
immobiliare pubblico. È un’agenda che
impone la riforma della pubblica amministrazione, liberalizzazioni e semplificazioni. Più che mai necessarie visto
che il far fronte agli adempimenti fiscali
costa alle imprese ogni anno 10 miliardi
di euro: quasi il 50% in più rispetto alla
media dell’Unione”.
“L’agenda parla ancora di lavoro. Il
terziario di mercato è stato l’unico
grande settore capace di creare occupazione. Abbiamo tutte le carte
in regola per continuare a crescere
– dice Sangalli –. I temi di cui si discute ancor oggi non sono novità: la
flessibilità in entrata su cui si è intervenuti a gamba tesa, sottovalutando
il nostro allarme, ha prodotto risultati
drammatici; bisogna anche affrontare
il nodo del costo del lavoro. Pesano
adempimenti e procedure. Occorre
semplificare. Nel drammatico contesto attuale si profila la scadenza
a fine anno del contratto nazionale
che la comunità senese deve fare propria
E poi va valorizzata la risorsa turistica con il combinato disposto tra turismo e cultura.
Ma non si può certamente pensare di fare tutto questo se sul turismo non si investe
davvero. O, peggio, calare dall’alto provvedimenti come la tassa di soggiorno che, nel caso
del Comune di Siena, è servita per produrre un avanzo di amministrazione (vero, signor
ex Commissario?) senza che un euro sia tornato al settore, come la legge imporrebbe.
È anche urgente affrontare il nodo del costo del lavoro che ha visto nuovi incrementi
anche su istituti, quali l’apprendistato, che si volevano promuovere. Il terziario di mercato
è stato l’unico grande settore capace di creare occupazione. Ma occorre un’agenda che
riconosca il ruolo delle nostre imprese e che traduca questa consapevolezza in politiche
dedicate all’innovazione, all’export, alle aggregazioni di rete, al risparmio energetico.
Infine il credito: centinaia di aziende hanno trovato negli ultimi due anni risposta in
uno strumento prettamente locale qual è la Fises, però le esigenze riguardano migliaia
di imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori. La crisi del Monte ha avuto riflessi
pesanti sul credito alle imprese, con una strozzatura degli affidamenti che ha messo a
rischio anche aziende sane, entrate in crisi di liquidità. Siamo stufi di sentire solo promesse vuote e battibecchi tra le forze politiche che continuano a mantenersi privilegi e
prebende sulle spalle dei cittadini. O tutti i livelli di governo iniziano a fare qualcosa di
tangibile per invertire il trend della crisi, o il nostro Paese rischia di perdere quel minimo
di coesione sociale che ancora (per poco) resiste.
del terziario, della distribuzione e dei
servizi che interessa oltre due milioni
e 600mila dipendenti. È ovvio che il
prossimo confronto non potrà incanalarsi in un percorso tradizionale”.
“Un’agenda, quella del governo, che
riconosca il ruolo delle nostre imprese
e che la traduca in politiche dedicate
all’innovazione, all’export, alle aggregazioni di rete, al risparmio energetico. Lo
si è iniziato a fare con la sospensione
dell’Imu. Ma bisogna adesso proseguire con un’organica revisione della tassazione degli immobili. Una revisione
che concorra a dare solide fondamenta
alla finanza comunale, ma che prenda atto dell’insostenibilità dell’attuale
carico sugli immobili strumentali delle
imprese, compresi negozi e alberghi,
per i quali va consentita la deducibilità
non solo dal reddito di impresa ma
anche dall’Irap”.
Sangalli ha poi parlato della valorizzazione della risorsa turismo del “combinato disposto” tra turismo e cultura, che merita, anche sul piano della
governance, di essere ascritto tra le
grandi questioni del sistema-Paese.
“Il turismo genera oggi il 9% del Pil e
avrebbe tutte le potenzialità per raddoppiare il suo contributo. Siamo quinti
nella classifica mondiale degli arrivi
ma potremmo tranquillamente ambire
al podio. Ma non si può certamente
pensare di fare tutto questo se sul
turismo non si investe seriamente, non
può vivere di rendita. O dove calare
dall’alto provvedimenti come la tassa
di soggiorno, o come misure in materia
di concessione o canoni demaniali che
rischiano di mettere in ginocchio il nostro turismo balneare”.
Sangalli ha anche parlato delle riforme
istituzionali e costituzionali. “Si risolvano i nodi della legge elettorale e di
un assetto delle competenze troppo
conflittuale. Si superi il bicameralismo
perfetto dando vita alla Camera delle
Regioni e delle Autonomie”. “E scelte
coraggiose - ha concluso Sangalli servono per ridurre il costo del credito
e il prelievo fiscale, a partire da quello
sul lavoro, il costo della bolletta energetica e le tasse occulte della burocrazia e della corruzione, i costi della
logistica e quelli derivanti dai ritardati
pagamenti, dai ritardi della giustizia civile e dai ritardi di una Pubblica Amministrazione che deve essere riformata.
Senza impresa non c’è nè crescita nè
occupazione e se chiudono le imprese
chiude l’Italia”.
7
L’insegna n. 6 • giugno 2013
primo piano
In relazione agli incontri convocati dal
sindaco Roberto Bozzi di Castelnuovo
Berardenga, referente Anci per la provincia di Siena aventi per oggetto il
regolamento Tares (cui abbiamo partecipato e avanzato le nostre proposte), Confcommercio Siena sottopone
alcune considerazioni generali e un
promemoria con i punti essenziali che
portiamo da tempo all’attenzione di
amministratori locali, gestori e varie
altre istituzioni quali l’Ato Toscana Sud
e l’Amministrazione Provinciale in merito alla Tares e alla più complessiva
questione rifiuti.
Considerazioni generali
1 La questione fondamentale che
nessuno (e ancor meno gli amministratori pubblici) può sottovalutare
è lo scenario economico in gravissima recessione da alcuni anni
a questa parte e che ha portato a
una moria di piccole e piccolissime
imprese del terziario di mercato
(vedi statistiche della Camera di
Commercio) facendo venire meno
gran parte del tessuto distributivo
presente in Siena e provincia che
fino a qualche hanno fa assicurava
percentuali altissime di Pil provinciale, occupazione e anche servizio
sociale e di prossimità per molte
famiglie e cittadini.
2 Da questo punto di vista essendo
ormai al quinto/sesto anno di vacche magre ciò che risulta davvero
sorprendente è che i rifiuti costituiscano un costo continuamente
in aumento e in percentuali che si
sono incrementate in pochi anni,
per le aziende di Siena e provincia, dal 90 al 150%. Questi costi
sono insostenibili per le imprese
che ormai “non hanno più buchi
da stringere nella cinghia” e che
sono strozzate dalla fiscalità di cui
l’Italia detiene il record mondiale
(45% quella ufficiale, 55% quella
reale). Le aziende a centinaia hanno
chiuso o stanno per chiudere. Gli
effetti disastrosi sull’economia e sul
Pil provinciale sono sotto gli occhi
di tutti e i sindaci, che hanno uno
stretto rapporto col loro territorio,
ben conoscono queste drammatiche situazioni.
3 È indispensabile che il costo del
servizio rifiuti cali immediatamente per il 2013 e che al contempo sia impostata una progressiva
8
Confcommercio Siena prende posizione
L’entrata in vigore della
costi da tagliare subito,
diminuzione dei costi per gli anni
successivi. Riteniamo che un atteggiamento responsabile dei sindaci
possa condurre a questo risultato
in quanto sono gli stessi sindaci a costituire l’assemblea dell’Ato
Rifiuti Toscana Sud e ad avere
la maggioranza della proprietà di
Sienambiente spa (insieme all’Amministrazione Provinciale) e quindi
possono, e devono, influire direttamente sulle scelte economiche
dell’Ato e sulla gestione economica
di Sienambiente. Crediamo che una
seria e incisiva riduzione dei costi
sia l’unica strada per attenuare un
poco l’impatto Tares su cittadini,
famiglie e imprese.
4 Sempre in relazione ai costi, è indispensabile che Amministrazione
Provinciale, Comuni e Sienambiente salvaguardino i risultati raggiunti
da cittadini e imprese di Siena e
provincia per non essere penalizzati nel passaggio alla cosiddetta
‘area vasta’.
5 Una forte criticità sempre in relazione
ai costi, è rappresentata dal fatto che
con la Tares vengono abolite Tarsu,
Tia1 e Tia 2 e che la Tares prevede
espressamente (come per la Tia)
che il costo del servizio rifiuti deve
essere coperto al 100% dall’introito
per l’erogazione di questo servizio.
Mentre per i 15 comuni in provincia
di Siena che sono già in regime Tia
non ci dovrebbe essere alcun problema, per i restanti 21 comuni che
ancora sono a regime Tarsu e in cui
gli introiti del servizio non coprano
i costi al 100% si profila un incremento di costi pari alla percentuale
di non copertura. Riteniamo a tal
proposito che qualunque sia la differenza percentuale per pareggiare i
costi, questa percentuale non possa
e non debba essere caricata sui
costi Tares 2013.
6 Un’altra forte criticità nel passaggio fra Tarsu e Tares sarà la questione delle categorie delle utenze
non domestiche che passano dalle
circa 10/12 categorie della Tarsu
alle oltre 40 (31 + sottocategorie)
della Tares per i comuni con più di
5.000 abitanti.
7 È da segnalare infine anche l’attività svolta in questi ultimi anni
L’insegna n. 6 • giugno 2013
per una corretta e non punitiva applicazione della nuova tassa
Tares è dietro l’angolo
regolamento da cambiare
L’impianto di selezione dei rifiuti indifferenziati, compostaggio della frazione
organica, valorizzazione delle raccolte differenziate di carta e cartone e
multimateriale di Pian delle Cortine nel comune di Asciano
da Andreani Tributi srl per conto
di Sienambiente e delle amministrazioni comunali, tesa la recupero di elusione ed evasione che
definiremo “ambientale”. Senza
entrare nel merito e riaffermando
la nostra piena convinzione che
tutti debbano pagare tasse, tariffe
e servizi, facciamo notare che gli
effetti dell’attività di Andreani Tributi
srl hanno suscitato grande preoccupazione e anche allarme fra le
attività che spesso si sono viste
recapitare avvisi e contestazioni per
centinaia e/o migliaia di euro sulla
base di accertamenti tesi più che
altro a rinvenire aumenti di superfici
di ogni genere e tipo da tassare.
Prima e al di là del regolamento, è
necessario precisare alcune questioni
che dipendono esclusivamente da ciò
che sindaci e giunte delibereranno su
questa partita del loro bilancio.
Le nostre richieste
Ecco quanto chiediamo di tener presente nella formulazione del regolamento Tares e anche nella determinazione della tassa rifiuti al fine di non
penalizzare le aziende del commercio,
turismo e servizi che sono sostanzialmente piccole e micro imprese, anche
in considerazione della perdurante e
pesante crisi economica.
Determinazione delle tariffe
Ogni comune, con apposita delibera e
sulla base del piano finanziario, stabilisce i coefficienti per la determinazione
delle tariffe sulla base dei criteri di cui al
Dpr n. 158/1999 (coefficienti kc e kd per
le utenze non domestiche; tabelle 3a,
3b, 4a e 4b allegate al Dpr n. 158/1999).
Nell’ambito dei minimi e massimi stabiliti nelle tabelle del Dpr n. 158/1999, il
Piano gestione rifiuti
Poiché il nuovo tributo Tares nasce
per coprire integralmente i costi del
servizio, è fondamentale la massima
trasparenza affinché risultino chiari e
inequivocabili le imputazioni di costo
del servizio in modo che sia poi possibile confrontare tali dati con quanto
disposto nelle linee guida del ministero
dell’Economia e delle Finanze per la
redazione del piano finanziario e per
l’elaborazione delle tariffe Tares.
comune gode di ampi spazi di discrezionalità. Le linee guida del ministero
invitano i comuni ad evitare di fissare
valori troppo prossimi a quelli massimi,
per scongiurare eccessive disparità di
trattamento tra le varie categorie di
utenza, salvo che non sussistano attendibili e specifici motivi per una scelta
diversa. Il comune potrà anche derogare
ai limiti minimi e massimi indicati nel Dpr
n. 158/1999, a condizione però che
dimostri, in base a una indagine specifica e rigorosa, l’esistenza di circostanze particolari riferite a una determinata
situazione locale e produttiva.
Ripartizione
realistica del peso
e dei relativi costi fra utenze
domestiche e non domestiche
Come noto, il calcolo per i rifiuti della
Tares è basato sul metodo normalizzato
del cosiddetto Decreto Ronchi in cui
veniva enunciata e dettagliata anche
la determinazione nelle applicazioni dei
coefficienti (i K) e nei calcoli discendenti
il principio “chi produce rifiuti paga/chi
inquina paga”. Per questo da sempre
il punto di riferimento è costituito dalle
“campagne di pesatura” attraverso le
9
L’insegna n. 6 • giugno 2013
primo piano
segue da p. 9
quali, per grandi aggregati come può
essere un territorio comunale e basandosi sui dati, e grazie all’esperienza e alla
competenza del gestore Sienambiente,
sicuramente si può giungere con buona
approssimazione alla percentuale di rifiuti
raccolti dalle utenze domestiche e alla
percentuale di rifiuti raccolti dalle utenze
non domestiche in ogni singolo comune.
Questa, a nostro parere è la base di
partenza per una oggettiva impostazione con successiva ripartizione di costi.
Suddivisione
tariffa in parte fissa
e parte variabile.
Determinare il criterio che fatto 100,
la tariffa sia fissata al 50% per la parte
fissa e al 50% per la parte variabile.
Osservazioni
e proposte specifiche
sul regolamento
(Riferimenti alla bozza predisposta da
Sienambiente e al prototipo del ministero dell’Economia).
• Determinare che nella parte variabile
si applichino tutte le possibili esenzioni, anche parziali.
• Prevedere le esenzioni per le categorie del terziario che smaltiscono direttamente non restringendo la casistica
solo alle imprese obbligate al Mud.
• Distinguere fra le superfici di vendita
e/o somministrazione e applicare tariffe
differenti fra le superfici di vendita e di
somministrazione e quelle accessorie
come il magazzino, la cantina, ecc.
• Non penalizzare gli alberghi: grandi
superfici senza un’ingente produzione di rifiuti. Non possono pagare
come se avessero sempre le camere
tutte occupate in quanto è facilmente
riscontrabile che una struttura ricettiva non ha per tutto il tempo che
è aperta il 100% di camere occupate. A questo proposito proponiamo di assumere come criterio un
parametro oggettivo fissato dall’ente
10
pubblico (dati Istat, Amministrazione
Provinciale o chi per essa): si prende la percentuale media annua di
occupazione delle camere e/o dei
posti letto in quel determinato comune e si applica la percentuale alla
parte variabile della Tares. Esempio:
ipotizziamo che nell’anno 2012 nel
comune di Siena la percentuale di
occupazione camere e/o posti letto
sia pari al 40%; ne consegue che la
parte variabile della Tares da applicare alle strutture ricettive è pari al 40%
del totale, riconoscendo un’esenzione del 60% (vedi in proposito anche i
dati Cciaa che rilevano una capacità
di spesa procapite diminuita a 377
euro rispetto ai 529 euro del 2006).
• Valorizzare l’impegno delle imprese con sconti sostanziosi per tutti i
bar, ristoranti, ortofrutta, alimentari,
fioristi, ecc. che incrementano la raccolta differenziata: alla valorizzazione
(verificabile e verificata) della raccolta
differenziata potrebbe essere riconosciuta un’esenzione dal 10 al 25%
della parte variabile della Tares.
• Definire in maniera chiara e una
volta per tutte la questione dei rifiuti
assimilati.
Inoltre
Art. 6.
Presupposto
per l’applicazione
del tributo
Comma 1: escludere dalla sottomissione al tributo le unità immobiliari di cui
alla categoria catastale C6, comma 1
lett. b) punto 2. Inoltre togliere completamente, o al massimo tassare solo il
10% delle superfici scoperte.
Art. 10.
Esclusione per produzione di rifiuti
non conferibili al pubblico servizi
Comma d) punto 4: percentuali forfetarie,
nell’elenco attività ultima categoria quella
generica “Qualsiasi altra attività ...”.
L’insegna n. 6 • giugno 2013
L’impianto di termovalorizzazione con recupero
a Pian dei Foci nel comune di Poggibonsi
Chiediamo espressamente che la riduzione forfettaria possa arrivare da un
minimo del 50% e fino al 100% della
parte variabile della Tares qualora sia
comprovato che l’attività ha smaltito
correttamente i suoi rifiuti attraverso
la raccolta differenziata e/o attraverso
smaltitori autorizzati.
Art. 19.
Classificazione
utenze
di energia elettrica
Art. 24.
Riduzioni per l’uso stagionale
Il comune ha la facoltà, ma non l’obbligo, di prevedere riduzioni per le utenze
non domestiche non stabilmente attive.
È quindi necessario che il comune inserisca nel regolamento la riduzione delle
tariffe nella misura massima consentita
del 30% per le utenze non domestiche,
diverse dalle abitazioni, ad uso stagionale o ad uso non continuativo.
non domestiche
È indispensabile definire il criterio realistico di classificazione secondo la
destinazione d’uso e l’effettivo utilizzo
cancellando la classificazione basata
o sull’attività prevalente risultante dalla
certificazione rilasciata della Camera di
Commercio o evidenziata sull’atto di
autorizzazione/inizio dell’attività.
Infatti i rifiuti vengono prodotti per l’attività che viene svolta e non in relazione
a una definizione classificatoria ai fini
statistici qual è l’Ateco.
Art. 26.
Riduzioni
per inferiori
livelli di servizio
La legge prevede che per le utenze
“fuori zona” il tributo è dovuto in misura
non superiore al 40% della tariffa. Il
Comune può graduare tale percentuale
in relazione alla distanza dell’utenza
dal più vicino punto di conferimento.
Il tributo è dovuto nella misura massima del 20% in caso di mancato
svolgimento del servizio di gestione dei
rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina
di riferimento, nonché di interruzione
del servizio per motivi sindacali o per
imprevedibili impedimenti organizzativi
che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di
danno o pericolo di danno alle persone
o all’ambiente. Nb: mille metri sono
decisamente troppi.
Art 27.
Agevolazioni
Il Comune ha la facoltà (art. 14, comma
19, DL 201/2011) di deliberare ulteriori
agevolazioni rispetto a quelle prefigurate dalla legge, che possono anche
giungere alla totale esenzione. Rispetto
alle altre agevolazioni previste dalla
legge, le agevolazioni in questione
richiedono di essere iscritte in bilancio
come autorizzazioni di spesa, inoltre
che la relativa copertura sia assicurata
da risorse diverse dai proventi del tributo di competenza dell’esercizio al quale
si riferisce l’iscrizione stessa.
Allegato B.
Categorie utenze non domestiche
Proponiamo un elenco di categorie
chiaro e contenuto senza proliferazione di sottocategorie (esesempio:
agriturismi con e senza ristorante,
su quale fonte normativa? Ci sono
già le categorie per albergo con e
senza ristorante, perché crearne un’altra?); grande perplessità poi suscitano
le sottocategorie riguardanti le aree
esterne (3 A – 22 A – 23 A – 24 A – 30
A per i comuni sopra i 5.000 abitanti
e 4 C – 16 A – 17 A – 21 A per i
comuni sotto i 5.000 abitanti) che non
si capisce come possano produrre
rifiuti essendo solitamente aree di passaggio o al massimo di parcheggio
in cui non si esercita alcuna attività.
Proponiamo di toglierle tutte.
11
unico e 770
DENUNCIA REDDITI 2013
Estate tempo di vacanze e, purtroppo, anche di Dichiarazioni dei Redditi e presentazione dei modelli 770.
Ci sembra utile ricordare le scadenze relative a tali adempimenti, dato che sono state interessate da notevoli modifiche.
Modello Unico
Per le imposte derivanti dal Mod. Unico le scadenze relative ai soggetti quali:
• le persone fisiche “private”
• i soggetti tenuti all’applicazione dei parametri
• gli imprenditori agricoli titolari esclusivamente di reddito agrario
• i soggetti che hanno conseguito ricavi/compensi di ammontare superiore ad euro 5.164.569
• i contribuenti minimi
devono provvedere al versamento entro i termini ordinari, ossia entro il 17/06/2013 (20/08/2013 con la maggiorazione dello 0,40%).
Per i soggetti invece interessati dagli studi di settore ossia:
• persone fisiche (imprenditori o lavoratori autonomi) che esercitano un’attività di impresa / lavoro autonomo per la
quale è stato elaborato il relativo studio di settore
• i soggetti diversi dalle persone fisiche (ad es. sas, snc, srl, spa) a condizione che esercitino un’attività per la
quale è stato elaborato lo studio di settore e non siano esclusi dall’applicazione dello stesso a causa di ricavi /
compensi superiori ad euro 5.164.569
le scadenze sono prorogate al 08/07/2013 senza maggiorazione e al 20/08/2013 con la maggiorazione dello
0,40%.
La proroga in esame trova applicazione, in generale, con riferimento a tutti i versamenti risultanti dal Mod. Unico/Irap 2013
ed è esteso anche ai soggetti titolari di reddito di partecipazione in società che esercitano attività soggette a studi,
ossia a:
• collaboratori in impresa familiare
• soci di società di persone
• soci di associazioni professionali
• soci di società trasparenti
Di conseguenza, oltre al versamento del saldo 2012 e dell’acconto 2013 di Irpef, Ires e Irap sono da ritenersi differiti anche
i versamenti relativi a:
• addizionali Irpef
• saldo iva
• contributi previdenziali
Il differimento dovrebbe riguardare anche il saldo 2012 e acconto 2013 della cosiddetta “cedolare secca”, l’acconto del
20% dell’imposta dovuta sui redditi a tassazione separata, nonché Ivie / Ivafe per immobili / attività detenuti
all’estero, dovute dalle persone fisiche che usufruiscono della proroga.
Si rammenta inoltre che, come ribadito dal ministero dello Sviluppo Economico, la proroga è applicabile anche al
diritto Cciaa 2013 in quanto il termine per il versamento del diritto annuale è ancorato al termine di versamento del primo
acconto dovuto sulle imposte sui redditi, fermo restando che il differimento riguarda solo il diritto annuale dovuto dai contribuenti soggetti agli studi di settore.
È utile ricordare che tale proroga è stata annunciata in una recente interrogazione parlamentare ma per la conferma definitiva
è opportuno attendere la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
Modello 770
La presentazione del Modello 770 ordinario e semplificato è attualmente fissata per il 31/07/2013 salvo successive proroghe anche per tale adempimento.
L’insegna n. 6 • giugno 2013
primo piano
Il rapporto economico di Unioncamere: tante ombre, poche luci
L’economia senese rallenta
Tutti negativi i settori di attività: in un anno perduti 1485 posti di lavoro,
la disoccupazione fa il +1,3%, pur risultando i meno poveri della Toscana
“L’economia senese, come del resto
l’economia nazionale e quella europea,
è caratterizzata da una fase di sensibile
rallentamento di consumi e investimenti
e da una profonda ristrutturazione
dei sistemi produttivi che determinano
minore attività, cali di fatturato e perdita di posti di lavoro”, ha sostenuto il
presidente della Camera di Commercio
di Siena Massimo Guasconi presentando il “Rapporto economico 2013”
che riassume
i dati disponibili sulle fonti
economichestatistiche di
Unioncamere.
“Il
valore
aggiunto provinciale stimato nel 2012
ammonta a
Massimo Guasconi
6.473 milioni
di euro ed è in calo rispetto al 2011 del
5,9%, che conferma il trend non positivo degli ultimi due anni. Sul fronte del
PIL pro capite si registra una sostanziale stabilità da circa due anni con un
valore pro capite pari ai 25.285 euro
– ha detto Guasconi -. Nel comparto
industriale, la produzione annuale è in
calo del 10,4%, così come il fatturato
diminuisce del 11,2%; i due valori si
collocano al di sotto di quelli regionali che ammontano rispettivamente a
-4,3% e -4,9%. Il commercio al dettaglio continua a soffrire, registrando
una diminuzione annuale del 7,4%,
superiore alla media regionale che registra una riduzione del 6,3%. Persino
il commercio estero risulta intaccato
dalla crisi, registrando una riduzione sia
delle importazioni che delle esportazioni; il saldo della bilancia commerciale,
tuttavia, rimane positivo con 677 milioni
di euro, determinato da un valore delle
esportazioni pari a 1.115 milioni di euro,
in flessione del 4,4%, e dalle importazioni che ammontano a 437 milioni
di euro, in calo del 13,8% rispetto al
2011. La dinamica dei flussi commerciali in uscita è fortemente influenzata
dal comparto chimico farmaceutico,
pur in calo, e dal comparto delle bevande, con il mercato americano e quello
asiatico in fase crescente. Tra i mercati
emergenti si distinguono l’Argentina, la
Russia e gli Emirati Arabi”.
“I flussi turistici sembrano aver assorbito la crisi economica nazionale e internazionale – ha proseguito Guasconi -.
Aumenta il numero di arrivi e presenze
con un sensibile ritorno dei turisti italiani
e la conferma di quelli stranieri, che
però riducono gli acquisti del 16,3%,
rispetto all’anno precedente; la spesa
procapite attuale di 377 euro è in netta
diminuzione rispetto al picco di 529
euro raggiunto nel 2006”.
“Il tessuto imprenditoriale risente profondamente della crisi: al 31dicembre
2012, lo stock di imprese si assesta a
29.318 unità (fra aziende che hanno iniziato l’attività o l’hanno chiusa), inferiore
di 56 unità rispetto a quelle del 2011.
Calano gli imprenditori nella componente maschile e si arresta la crescita dell’imprenditoria extracomunitaria,
che costituisce il 4,3% del totale. Gli
imprenditori giovani, occupati prevalentemente nei servizi connessi alla
ristorazione, al turismo e ai servizi in
informazione e comunicazione, sono
il 14,3%, mentre gli ultrasettantenni
sono il 11,3%. Le imprenditrici aumentano dello 0,4% rispetto al 2011 per un
contingente di 14.976 unità, sul totale
di 50.675 imprenditori”.
La dimensione aziendale delle nostre
imprese – ha anche osservato il presidente della Camera di Commercio –
resta stabile a 2,6 addetti ad unità locale. Sono 40 le unità locali high tech con
una dimensione media di 80 addetti per
unità locale; ben 1.780 sono le imprese
che si rivolgono alla “Green Economy”,
il 23,2% provinciale, che, nel corso del
quadriennio 2009-2012, hanno investito
con l’ottica della riduzione dei consumi
di materie prime e di energia e con la
ricerca della sostenibilità del processo
produttivo. La provincia di Siena è la
seconda in Toscana per la produzione
di energie rinnovabili, dietro a Pisa e
seguita da Grosseto, che nel complesso
producono l’85% delle energie rinnovabili della regione Toscana, costituite per
il 94% dalla geotermia”.
“Le difficoltà connesse a questo periodo si esplicano con i dati sull’occupazione: gli occupati al 31 dicembre
2012 sono 112.490 con un calo di
1.485 unità, rispetto al 2011, quando
gli occupati erano 113.975, con un
incremento del tasso di disoccupazione di 1,3 punti percentuali. Di questo
peggioramento della situazione occupazionale ne risentono maggiormente
la componente femminile e i giovani
sotto i 24 anni. La cassa integrazione
continua ad essere uno strumento largamente utilizzato sia in via ordinaria,
straordinaria che in deroga. Nel corso
del 2012 le ore autorizzate sono state
oltre 3,3 milioni e già nel corso del I°
quadrimestre 2013 il fenomeno risulta
ampiamente confermato”.
“Una nota infine sul sistema creditizio
locale – ha concluso Guasconi –. Si
registra un aumento dei depositi e purtroppo un incremento del rapporto tra
sofferenze e impieghi; il dato positivo
resta quello dei depositi procapite che
con 27.806 euro rappresenta il valore
più elevato della Toscana”.
premio Impresa longeva
La Cciaa di Siena ha istituito il “Premio Azienda Longeva” per
le aziende connotate da lunga tradizione attive e iscritte nel
Registro Imprese da non meno di 50 anni ininterrottamente,
compresi anche passaggi generazionali o cambio di forma giuridica, a patto che il tutto sia riconducibile all’impresa madre tramite legami documentati; che non siano sottoposte a procedura
concorsuale e che siano in regola con il pagamento del diritto
annuale. Per aderire è necessario consegnare entro il 30 giugno
alla Cciaa di Siena la domanda di partecipazione cui allegare la
scheda che descrive l’impresa.
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
associazione
Dal 10 luglio al 2 agosto musica, opera, balletti e anche Panariello
Un’estate di grandi spettacoli
nell’incanto di piazza del Duomo
Dopo Mengoni, Mario Biondi e Pino
Daniele, Zotto, Einaudi e l’Orquestra
Buena Vista Social Club, un altro grande nome, quello di Giorgio Panariello,
si aggiunge alla lista dei super ospiti di
“Siena and Stars”, la rassegna estiva al
via in Piazza Duomo il 10 luglio prossimo, organizzata da Iko Italia, e realizzata in cordata grazie all’unione di molte
realtà istituzionali, Regione
Toscana, Comune di Siena, Confcommercio e altre
associazioni di categoria
con l’ingresso di Banca
Cras tra i partner ufficiali
della kermesse.
Giorgio Panariello, reduce dal successo invernale
di critica e pubblico con
oltre cinquanta repliche
dello spettacolo teatrale
“Inmezz@voi!”, sarà infatti
in Piazza Duomo il 12 luglio con un evento tutto
speciale dedicato alla sua
Toscana dal titolo “Panariello e basta”. L’attualità
e la quotidianità saranno
ancora protagoniste dei
suoi monologhi, ritratti brillanti dei tempi moderni. Attore e autore, istrionico
e imprevedibile, Panariello torna a raccontare con la sua amabile ironia vizi,
capricci e peccati della nostra Italia.
Nell’attesa che prenda il via la prestigiosa kermesse, abbiamo raggiunto
al telefono uno dei più attesi protagonisti, il ballerino di tango più famoso
al mondo, Miguel Angel Zotto, che
si dice entusiasta di potersi esibire a
Siena. “Sarà la prima volta che dan-
zerò nella magnifica cornice di Piazza
Duomo – dice Zotto - il luogo è molto
importante per sprigionare la magia del
tango, sono sicuro che sarà bellissimo.
L’attenzione per il tango sta crescendo
molto in questi anni in tutto il mondo,
ma particolarmente in Europa e in Italia,
e sarà così ancora per molto tempo
perché, soprattutto in un periodo di
crisi, questo tipo di ballo sa far ritrovare
emozioni vere, sa ricostruire una comunicazione autentica tra le persone che
si parlano con il corpo, con gli occhi e
con la musica”.
Oltre a Zotto, che sul palco di “Siena
and Stars” si esibirà il 14 luglio con
l’Orquesta Minimal Flores del Alma, per
gli appuntamenti danza, imperdibile anche, il 23 luglio, quello con i ballerini del
Teatro dell’Opera di Roma che ripercorreranno le suggestioni dei grandi balletti
classici, dal Lago dei Cigni alla Silphide,
dalla Bella Addormentata alla Carmen.
Ma Siena and Stars, con il suo calendario fitto di eventi non solo animerà
l’estate senese 2013, ma farà molto
di più.
Grazie alla convenzione tra Confcommercio e Iko Italia a tutti coloro che
acquisteranno uno o più biglietti per
gli appuntamenti in cartellone ci sarà una gradita sorpresa: tariffe agevolate e prezzi scontati in
decine e decine di attività, tra negozi e strutture
ricettive, bar e ristoranti, pronti ad accogliere
senesi, turisti e visitatori
che si riverseranno nelle
vie del centro storico.
Questo sarà possibile nei
negozi che, a partire dai
prossimi giorni, esporranno
il marchio “Siena and Stars
punto convenzionato” e
saranno facilmente identificabili (vedi anche l’elenco
alle pagine 18 e 19). Una
iniziativa meritevole e ben
coordinata che fa onore alla città e che
non ha precedenti almeno in Toscana.
L’elenco completo (sempre in aggiornamento) dei negozi, delle strutture
ricettive, nonché dei punti ristoro convenzionati è disponibile sul sito ufficiale
www.sienaandstars.it.
Tutti gli eventi della kermesse estiva (ad
accezione di alcuni appuntamenti del
contenitore jazz) si terranno in Piazza
Duomo con inizio alle ore 21.15. Il costo dei biglietti varia da 10 a 60 euro.
Biglietti scontati se si aquistano nei negozi convenzionati
Acquisto online direttamente sul sito o su:
www.boxofficetoscana.it
www.boxol.it
www.ticketone.it
Acquisto telefonico con carta di credito:
055.210804.
Nei punti vendita:
Corsini Dischi a Siena (0577.280545) e in tutti i
punti vendita del Circuito Box Office Toscana e
Ticketone. www.sienaandstars.com
Acquisto ultimo minuto:
Cassa serale “Galleria d’Arte Palazzo del Capitano”,
via del Capitano, 37
(a soli 20 metri da Piazza Duomo).
Prenotazione biglietti:
Presso Confcommercio
via dei Termini, 32 – Siena
0577.248812 – 0577.248856
15
Ludovico Einaudi, Pino Daniele
con Mario Biondi, Giorgio Panariello,
I Baustelle, Alfonso Scarano, George
Oniani, Alisa Zinovjeva, Carlo Guelfi,
Marco Mengoni e Miguel Angel Zotto
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
associazione
Tariffe agevolate e prezzi scontati
I negozi che aderiscono all’iniziativa
MODA E ACCESSORI
100% camicie
via di Camollia, 82-84
0577.221311
Cortecci
Banchi di Sopra, 27
0577.280096
Cortecci
piazza del Campo,30-31
0577.280984
Liu Jo Siena
Banchi di Sopra,95
0577.274824
Airone
via dei Pellegrini, 23-25
0577.282083
Xò
via dei Termini 0577.282356
Il Chiasso
via del Bargello, 3
0577.236306
Gulp
via Montanini, 85
0577.288367
Cardinali
Banchi di Sotto, 9
0577.41359
Franchi
Banchi di Sopra, 51
0577.40015
Pelletteria Campagni 1929
via Pianigiani, 10
0577.217522
Pelletteria Cuore Italiano
via di Città, 67
0577.226171
Gioieselli
via di Città, 117
0577.247895
Barbara
via Montanini, 81
0577.280848
Bagaglio
via dei Pellegrini, 20-22
0577.44065
Look & Moda
via San Pietro, 15
0577.280514
Prior
via Malavolti, 11-13
0577.287260
Iris
via della Sapienza, 50
333.5772977
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
ELETTRONICA TELEFONIA
Smartel Centro Tim
Ppiazza Gramsci, 23
0577.41775
[email protected]
RISTORAZIONE
Mc Donald’s
via Fiorentina, 124
0577.588417
Sushibar siena
via Beccafumi, 10
0577.41128
Bar il Palio
piazza del Campo, 47
0577.282055
Osteria il Ghibellino
via dei Pellegrini, 26
0577.288079
Locanda Garibaldi
via Giovanni Dupré, 18
0577284204
Ristorante da Guido
vicolo Pier Pettinaio, 7
0577.280042
Osteria del Gusto
via dei Fusari, 9-11-13
0577.271076
Osteria da Cice
via San Pietro, 32
0577.288026
Ristorante Sapordivino/Continental Banchi di Sopra 85
0577.56011
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
DESIGN E ARTICOLI DA REGALO
Mood Costa dell’incrociata, 9
0577.280985
[email protected]
Vitra
via dei Termini, 2
0577.222148
[email protected]
LIBRERIE
Libreria Ancilli
via delle Terme, 45
0577.284769
Libreria Senese
via di Città, 62-66
0577.280845
18
[email protected]
[email protected]
L’insegna n. 6 • giugno 2013
GIOCATTOLI
Galleri Giocattoli
Banchi di Sotto, 48
5772.8315
[email protected]
Sogni di Carta di Fattorini Stefania via della Sapienza, 20
0577.282289 [email protected]
OTTICA
Foto Ottica Spazio Vista
via Camollia,187-189
0577.286373
Ottica Antonietti
via di Città, 22
0577.289013
[email protected]
[email protected]
AGENZIE DI VIAGGIO
Assotravel
via Garibaldi, 3
0577.287890
[email protected]
ALIMENTARI
Alimentari Lorenzetti
via Pantaneto, 127
0577.48740
Ci Ritorno
via della Sapienza, 64
339.2353722
Morbidi 1925 Siena
via Banchi di Sopra, 73-75
0577.280268
Vecchie ricette
piazza San Giovanni, 3
0577.283292
[email protected]
[email protected]
[email protected]
SOUVENIR
La bottega di via Monna Agnese
via Monna Agnese
0577.1524561 [email protected]
Antica Siena
piazza del Campo, 28
0577.46496
[email protected]
Antica Siena
via del Capitano, 5-11
0577.46496
[email protected]
GIOIELLERIE
Epoca
via di Città, 60
0577.1522665
Gioielleria E.R
via Montanini, 107
0577.40382
Compro Oro
via dei Rossi, 69
0577.40481
Betti Gioielleria
via di Città, 18
0577.282143
Gioielleria Versace
Banchi di Sopra, 2-4
0577.271668
Gioielleria Tansini
via de’ Rossi, 7
0577.42346
Gioielleria Tansini
Banchi di Sopra, 74
0577.283227
Gioielleria Louis Ciocchetti da 1887 Banchi di Sopra 91-93
0577.289192
Gioielleria Giorgi
via Pianigiani 8
0577.111218
Gioielleria Monnetti
via Rinaldini 4
0577.41680
Gioielleria Scali
Banchi di Sotto, 41
0577.282251
Gorelli & Falchi Gioielleria
via San Pietro, 14
057745488
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
CARTOLERIE
Blu Office
piazza la Lizza, 13-17
0577 41186
[email protected]
STRUTTURE RICETTIVE
Hotel Garden spa
via Custoza, 2
0577.567111
Albergo Cannon d’Oro
via Montanini, 28
0577.44321
Hotel Santa Caterina
via E. S. Piccolomini, 7
0577.221105
Hotel Minerva
via Garibaldi, 72
0577.284474
Piccolo Hotel il Palio
piazza del Sale, 19
0577.281131
Hotel Minerva
via Garibaldi, 72
0577.284474
Hotel Duomo
via Stalloreggi, 38
0577.289088
Locanda Garibaldi
via Duprè, 18
0577.284204
Piccolo Hotel il Palio
piazza del Sale, 19
0577.281131
Hotel Athena
via P. Mascagni, 55, 0577.286313
B&B Vacanze Senesi
via Vittorio Emanuele II, 48
0577.43312
Hotel Ai Tufi
strada Massetana-Romana, 69 0577.283292
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
sicurezza
“Un amico in più” al servizio dei cittadini
Dieci anni dei poliziotti di quartiere
Grazie a un capillare controllo del territorio con un contatto continuo
con comercianti, esercizi e cittadini svolgono un servizio sempre più gradito
Sta per compiere 10 anni il poliziotto
di quartiere e, per l’occasione, abbiamo incontrato la dottoressa Alessia
Baiocchi, vice questore aggiunto della
Polizia di Stato. “Un servizio apprezzato
che funziona anche sopportando la
scarsità di personale e risorse”, la considerazione sintetica ma significativa con
cui la dottoressa Baiocchi fa il bilancio
di questa attività. “Nel 2002 fu istituito il
poliziotto di quartiere, arrivò a Siena nel
2004; oggi è diventato così abituale che
sembra esistere da sempre.
Qual è il loro addestramento?
“Esiste uno specifico corso di formazione di 5 settimane che si svolge
presso la nostra scuola di Pescara. Poi
sicuramente ci vuole anche una predisposizione
o comunque
una capacità
di relazionarsi
in maniera tale
che l’interlocutore si trovi a
suo agio così
che si crei una
vero e proprio
rapporto di
scambio reciproco e utile.
Insomma
il
Alessia Baiocchi
poliziotto di
quartiere è e tiene a esser percepito
come ‘un amico in più’, citando il titolo
di una nostra iniziativa”.
Cosa fanno quotidianamente due
poliziotti a piedi per le vie cittadine?
“La questione prioritaria è il controllo di
uno specifico territorio che, nel caso di
Siena, è il centro storico. Non solo, le
zone ‘pattugliate’ dalla polizia di prossimità sono anche San Prospero, viale
Cavour, l’Acquacalda, il Petriccio e la
zona di Massetana Romana. Il servizio
ordinariamente si svolge dalle 8 alle 20
di tutti i giorni feriali; straordinariamente
anche nei giorni festivi che vedono un
afflusso particolare di senesi, visitatori e
turisti nel centro storico, come ad esempio nei giorni del Palio. La coppia di
poliziotti è collegata via radio con il 113
e con la sala operativa della Questura
per tutte le necessità. Nei loro ‘giri’,
tutti gli elementi raccolti sono utili alla
prevenzione, una sorta di termometro
del territorio. Spesso fungono anche
20
foto
Paolo Lazzeroni, Archivio Stampa Questura
di
Siena
da ‘sportello ambulante’ di informazioni turistiche. Innanzitutto l’approccio è
quello di cordialità e di ascolto senza
dimenticare che, qualora fosse necessario, sono in grado di intervenire anche
nella repressione di eventuali reati”.
Quali le attività più ricorrenti?
“Oltre a un costante controllo del territorio, integrato da contatti con commercianti, esercizi, enti e semplici cittadini,
vengono raccolte e trasmesse segnalazioni riguardanti problemi all’interno delle
scuole (bullismo, droghe leggere, ecc.),
persone con disagi psichico/sociali, casi
di microcriminalità. Particolare attenzione viene poi costantemente data al
contrasto del fenomeno dell’accattonaggio. In dieci anni di attività sono state
individuate e identificate oltre tremila
persone con 43 misure di prevenzione tradizionalmente conosciute come
‘foglio di via’ emesse dal Questore. Non
mancano poi numerosi e vari momenti
per il coinvolgimento della cittadinanza
e delle fasce più deboli, dai bambini agli
anziani, come si può vedere dall’elenco
di attività svolte negli anni.
Quale il bilancio e le prospettive
di questo servizio?
“Il poliziotto di prossimità è un servizio
riconosciuto, apprezzato e gradito dalla
gran parte della popolazione e delle
attività. Considerando che l’organico
attualmente impegnato è di quattro
elementi che lavorano su due turni,
quello che si evidenzia è un auspicabile
incremento che però sembra rinviato
nel tempo in quanto mancano le risorse
economiche. In ogni caso questo non
sminuisce per nulla ciò che di buono
è stato fatto e non ci scoraggia nel
proseguire con professionalità questo
servizio, sia nella sua quotidianità che
nella disponibilità a farlo sempre più
conoscere, come avviene anche con
questa intervista”.
L’insegna n. 6 • giugno 2013
Tutti gli interventi svolti a favore della collettività
Molte le attività che hanno connotato il poliziotto
di quartiere dal 2004 ad oggi. Accanto al lavoro
quotidiano di sono numerose le occasioni di coinvolgimento. Alcuni esempi fra i più significativi
sono contrassegnati dallo slogan Educazione alla
legalità con alcuni principali filoni di intervento
verso le scuole e verso gli anziani.
Scuola. Nel 2004 realizzato il progetto ‘La Polizia
vista da vicino’ con la visita della Questura da parte
di alunni di varie scuole di Siena e provincia; nel
2005 invece vengono svolti incontri presso le scuole
che diventano stabili e cadenzati nel tempo, fra il
settembre 2006 e il maggio 2007; fra il settembre
2007 e il maggio 2008; fra il settembre e il dicembre 2008. Fra il settembre e il dicembre 2009 gli
incontri sono contrassegnati dal titolo “Insieme
nello sport”. Dal settembre al dicembre 2010 “Un
poliziotto un amico in più – concorso intitolato
“Insieme in un ambiente sicuro”. Dal settembre al
dicembre 2011 riprendono gli incontri con varie
scuole di Siena e provincia. Dal settembre al dicembre 2012 si svolge il progetto “Poliziotto un amico
in più” concorso “Tutti liberi nessuno escluso nel
rispetto delle regole”. Dal settembre 2012 giugno
2013 ancora incontri nelle scuole.
Anziani. Nel febbraio 2006 in collaborazione con
la Circoscrizione 3, i Servizi Sociali del Comune
di Siena e il centro socio-culturale “La lunga
gioventù”, realizzazione del calendario per la prevenzione delle truffe agli anziani dal titolo “Sicuri
insieme”. Gli anziani hanno contribuito a interpretare se stessi nel servizio fotografico. Dall’ottobre
al novembre 2008 così come nell’aprile – maggio
2012 e nel marzo 2013 svariati incontri con associazioni di anziani sulla prevenzione delle truffe.
Dall’ottobre al dicembre 2010 il progetto “Sicuri
insieme” in collaborazione con il centro socioculturale “La lunga gioventù” e la Circoscrizione 3:
realizzazione e distribuzione allegati alla Balzana,
di volantini informativi per la sensibilizzazione
della popolazione sui comportamenti da tenere
per prevenire le truffe e nel marzo 2011 rappresentazione teatrale “Attenti ai truffatori” in cui gli
anziani hanno contribuito interpretando se stessi
in alcuni sketches teatrali.
Giovani. A maggio 2005 realizzazione di un
libro di favole dal titolo “Polizia di Stato... la
nostra favola” per spiegare il ruolo del Poliziotto
di Quartiere ai bambini, dal quale è stata creata
una rappresentazione teatrale con l’animazione
di burattini, realizzati dal Nucleo Poliziotto di
Quartiere presso il Dipartimento materno - infantile del policlinico Le Scotte.
i Poliziotti di Quartiere
Maurizio Coccia, Ispettore Coordinatore
Francesca Geri, Assistente Capo
Luigi Helg, Assistente Capo
Simone Sozzi, Assistente Capo
Nicola Bianchi, Assistente
(foto Paolo Lazzeroni,
Archivio Stampa Questura di Siena)
Nella primavera 2006 è stato diffuso il concorso,
indetto dalla Polizia di Stato, ministero dell’Istruzione, Unicef dal titolo “L’unica differenza è il
rispetto”. Nell’aprile 2007 diffusione del concorso
indetto dalla Polizia, ministero Istruzione, Unicef
dal titolo “Strada maestra di vita”. Nell’ottobre 2009
Iniziativa “Gemelli diversi”, gemellaggio tra la scuola
media San Bernardino da Siena e la scuola Hadja n’
Camara della Guinea; gli alunni hanno realizzato un
video per comunicare ed evidenziare il rapporto della
Polizia con gli studenti degli istituti italiani contrariamente a quanto avviene nei paesi africani.
Ogni anno a dicembre in prossimità delle feste il poliziotto di quartiere ha organizzato una propria iniziativa presso il reparto materno – infantile del policlinico
di Santa Maria alle Scotte per portare un sorriso ai
bambini meno fortunati. In alcuni anni l’iniziativa è
avvenuta anche presso alcune scuole materne.
21
turismo
L’iniziativa della Regione spinge gli operatori all’e-commerce
Aggiornato il booking on line
per promuovere il turismo
2 Luisella Bartali
Il nuovo sito della Regione Toscana
www.turismo.intoscana.it è stato presentato lo scorso 6 giugno presso la
Confcommercio Siena nel corso di
un seminario che ha visto la partecipazione numerosa e interessata di
moltissimi albergatori e imprenditori
della ricettività. Presentati il blogtour
Play Your Tuscany e la piattaforma
toscanaevents.it, mentre sono in cantiere Vetrina Toscana, Toscana Card
e il Booking online. E’ infatti in corso
il progetto di rivisitazione del booking
online. Il processo parte da una approfondita ricerca delle ‘best practice’
nazionali ed internazionali e dalla analisi
della propensione all’e-commerce delle
imprese turistiche toscane. L’obiettivo
è quello di rimodulare il progetto al
fine di rafforzare il coinvolgimento degli
operatori turistici toscani nella logica di
azioni di promo-commercializzazione.
La rivisitazione punta a rimodulare la
user experience della piattaforma di
ricerca e prenotazione, l’interfaccia di
prenotazione tra la piattaforma e le
aziende aderenti, l’estensione di un
22
contatto qualificato tramite email a tutte
le imprese del territorio e, infine, l’implementazione della relazione aziende/
piattaforme attraverso appositi report
dei contatti generati dal sito regionale.
Dall’inizio del 2013 ad oggi il sito del
turismo regionale, www.turismo.intoscana.it, ha registrato 1.2 milioni di
visite, 1.7 milioni di visualizzazioni per
pagina e oltre 900.000 visitatori unici
(con una media di 300.000 utenti unici
al mese). Anche la campagna social
che promuove la nostra Regione in rete
vanta numeri importanti. La Toscana,
presente sul web “sociale” ormai dal
2009 con oltre 20 profili gestiti dal team
di Fondazione Sistema Toscana, è tra
le Regioni più attive sui social media
con un grado di fidelizzazione altissimo.
Sono 3.3 i milioni di utenti unici che nel
solo mese di marzo hanno visualizzato contenuti della pagina Facebook
di Visit Tuscany. La brand page della
Toscana su Facebook ha avuto una
crescita del numero di fan del +448%
(dati 2012 su 2013). Inoltre, ogni commento o foto postato dal social media
team regionale sulla pagina Facebook
di Visit Tuscany, registra una media di
2.000 interazioni. La nostra Regione
è stata la prima ad avere una brand
channel su Youtube e una pagina ad
hoc su Foursquare: si tratta di primati
che ancora oggi vedono la Toscana
protagonista. Con oltre 16.000 follower (dato aggiornato a marzo 2013) la
Toscana è la prima destinazione d’Italia
nel social network dedicato alla geolocalizzazione degli utenti.
Questi sono alcuni dei dati emersi
nel corso della presentazione affidata
a Francesco Tapinassi, responsabile
Area Marketing di Fondazione Sistema
Toscana, un nome ben noto agli operatori del settore e ai frequentatori di BTO.
Oltre allo sviluppo e all’implementazione della piattaforma Booking, in parallelo è in corso un processo di restyling
per renderlo sempre più accattivante
e user friendly. Il restyling sta interessando anche i quattro blog legati al
sito del turismo, che sono: Around
Tuscany, Tuscany Arts, Tuscanycious
e Diari di Viaggio, tutti raggiungibili da:
www.turismo.intoscana.it/allthingstuscany/network .
L’insegna n. 6 • giugno 2013
turismo
In primo piano le specie ittiche a costo competitivo
Vetrina del “pesce dimenticato”
Tredici appuntamenti gastronomici per portare in tavola il pescato
del nostro mare ripercorrendo l’antica rotta fra Siena e Porto Ercole
Tredici appuntamenti con Vetrina Toscana
tra Siena e Porto Ercole ripercorrendo l’antica rotta sulla via del mare.
Sugarelli, ficozze, mosdee, melù,
moscardini e totani sono i protagonisti dell’iniziativa: “Quando Siena
arrivava al mare” promossa dal
Comune di Monte Argentario e
Vetrina Toscana.
Lo scopo del progetto è presentare una proposta innovativa di
menù che preveda l’integrazione
dei prodotti del territorio per cui
le province di Siena e di Grosseto
sono conosciute nel mondo con
specie ittiche a “costo competitivo” e alternative rispetto a quelle di
maggior impiego. Specie che nella
zona dell’Argentario rappresentano una
risorsa importante, ma che dal punto
di vista del rendimento sul mercato non
riescono a trovare le giuste vie di commercializzazione.
La Repubblica di Siena ha, da sempre, cercato
uno sbocco al mare per contrastare l’egemonia
del commercio marittimo di Pisa e Firenze; ma,
nonostante l’acquisto nel 1303 di Talamone dai
monaci dell’Abbazia di San Salvatore al Monte
Amiata, il suo interesse era verso Porto Ercole.
Nella prima metà del XIV secolo, Siena poté finalmente disporne come suo dominio, ne amplificò e
rinforzò le difese e fece costruire grandi magazzini
per il deposito delle merci che transitavano da lì, da
e verso Siena. Questo dominio rimase in mano alla
repubblica di Siena fino al 1555, data in cui la città
venne inglobata dal Granducato di Toscana.
Questo permise anche lo sviluppo dell’attività di
pesca con le metodologie possibili negli anni del
dominio senese. Ora come allora, quest’attività
continua e immette nel mercato un pescato di
alta qualità e molto apprezzato, come testimoniato dal successo dei ristoranti che lo presentano nei
menù a base di pesce.
Da qui la proposta di questo progetto che vuole sensibilizzare
il consumo nelle cucine toscane di pesce “poco utilizzato“ e
che per questo i pescatori rigettano in mare, avendo poco
mercato, sia stimolando la richiesta da parte dei consumatori
finali sia attraverso il coinvolgimento dei ristoratori.
I ristoranti di Vetrina Toscana che hanno aderito a questo
progetto propongono ai propri clienti un menù da degustare in cui il protagonista assoluto è il “pesce dimenticato”e
in particolare le specie promosse insieme ai prodotti della
filiera agroalimentare del territorio.
Vetrina Toscana è il progetto di Regione Toscana e
Unioncamere per promuovere la rete di botteghe e ristoranti
che fanno della tipicità dei prodotti toscani il loro emblema.
www.ilpescedimenticato.it
Fra i ristoranti che aderiscono all’evento siamo lieti di presentare gli associati Confcommercio Siena:
Mercoledì 24 luglio
Antica Trattoria Botteganova
loc. Botteganova, s.s. 408
strada Chiantigiana, 29 – Siena
tel. 0577.284230
Giovedì 1 agosto
Ristorante il Ghibellino
Via dei Pellegrini, 26 – Siena
tel. 0577.288079
Giovedì 8 agosto
Ristorante Il Biondo
Vicolo del Rustichetto,10 – Siena
tel. 0577.280739
23
L’insegna n. 6 • giugno 2013
commercio
Sulle etichette dei prodotti tutte le indicazioni obbligatorie
Cosmetico sicuro dall’11 luglio
Entra in vigore il regolamento
2 Elena Lapadula
Con l’entrata in vigore dall’11 luglio prossimo, il regolamento sulla Cosmesi emanato
dall’Unione Europea nel 2009, trova ora la
sua completa applicazione. Il regolamento
fu predisposto con l’intento di mettere
ordine delle diverse normative nazionali
che regolamentavano la produzione e
l’immissione in commercio dei cosmetici.
Il commerciante e il distributore - se
dovessero ritenere che il prodotto non
è conforme alle norme comunitarie di
sicurezza - devono segnalarlo al responsabile dell’immissione in commercio del
prodotto (il produttore o l’importatore) e
alle autorità nazionali, affinché si possa
procedere, come avviene per gli alimenti
pericolosi, al ritiro del prodotto.
Se il distributore o il commerciante mette
in commercio un cosmetico con il suo
nome o marchio è ritenuto responsabile
in egual misura del produttore, sulla
conformità del prodotto alle norme del
reg. 1223/2009 UE.
In sintesi, per immettere in commercio un cosmetico occorre ora
individuare ed indicare nei documenti
relativi alla sicurezza del cosmetico
in questione il nome di un responsabile, al quale poter risalire in casi di
difformità del prodotto rispetto agli
standard indicati.
I commercianti sono tenuti a vigilare
che le etichette che accompagnano i
prodotti contengano le indicazioni minime richieste, non inducano in errore i
consumatori e, se riscontrano problemi,
devono segnalarli alle autorità e rimuovere i prodotti dagli scaffali.
saldi estivi dal 6 luglio
Ecco in sintesi cosa diventa obbligatorio
da luglio: i cosmetici possono essere
messi in vendita solo se sul recipiente
o sull’imballaggio ci sono le seguenti
indicazioni obbligatorie: nome o ragione
sociale del soggetto responsabile della
messa in distribuzione del cosmetico,
la data fino alla quale il cosmetico è
ritenuto efficace, precauzioni particolari
nell’impiego, numero di lotto di fabbricazione, funzione del prodotto, elenco
degli ingredienti, impurezze contenute
nelle materie prime utilizzate, sostanze
tecniche secondarie. Se tutte queste
indicazioni non possono essere contenute sull’etichetta del prodotto, le stesse
devono essere inserite su un foglio o
una fascetta allegati al prodotto.
24
I saldi estivi iniziano sabato 6 luglio e termineranno, dopo 60
giorni, martedì 3 settembre incluso.
Per le vendite promozionali rimane il divieto di effettuazione nei
30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.
Ricordiamo poche, piccole e semplici regole che vanno rispettate
nello svolgimento dei saldi, basate sulle normative vigenti e sul
rispetto reciproco fra negoziante e cliente.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante,
a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art.
1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002).
In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione
o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile,
la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è
però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla
data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità
del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte
del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo
che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di
notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo
di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi
appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il
prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Per qualsiasi necessità e informazione: Elena Lapadula, responsabile settore commercio tel 0577.248811 fax 0577.223188
e mail: [email protected]
L’insegna n. 6 • giugno 2013
commercio
La spending rewue innova la pubblica amminstrazione
È l’ora del mercato elettronico
Il computer diventa il tramite fa gli enti pubblici potenziali acquirenti
e i possibili fornitori per negoziare e perfezionare on line i contratti
Il funzionamento del mercato elettronico della pubblica amministrazione è
stato al centro di un seminario organizzato da Confcommercio, che ha visto
la partecipazione di numerosi imprenditori e di esponenti degli enti pubblici. Il
successo del seminario è testimoniato
anche dalle richieste di fare un ulteriore momento di approfondimento e
di confronto fra aziende interessate e
amministratori pubblici.
I relatori Massimo Vallone, responsabile delle Politiche Regionali e Amministrazione Digitale di Confcommercio,
Elena Iacopini, responsabile delll’Ufficio Gare e Contratti della Camera
di Commercio di Siena e Francesca
Minerva, della direzione Acquisti PA
e Strategie innovative di acquisto di
Consip hanno dettagliato il funzionamento e gli aspetti innovativi di questo
particolare mercato anche in relazione
alla spending rewue. Vediamo in sintesi gli aspetti principali.
Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) è uno
strumento di eprocurement pubblico,
gestito da Consip per conto del ministero Economia e Finanze. Si tratta di
un mercato interamente virtuale in cui le
amministrazioni acquirenti e i potenziali
fornitori si incontrano, negoziano e perfezionano online contratti di fornitura
legalmente validi. L’utilizzo della firma
digitale infatti permette alla pubblica
amministrazione e ai fornitori di conferire valore legale ai documenti pubblicati e consentire il perfezionamento dei
contratti di acquisto.
I vantaggi per le imprese
nell’utilizzo del Mepa
• Disponibilità di un nuovo canale di
vendita verso la Pa senza spese di
ammissione con ampliamento del
mercato potenziale e della visibilità
della propria offerta.
• Diminuzione dei tempi e dei costi
di vendita derivante dalla riduzione
dei costi di intermediazione e di
gestione del processo di vendita;
riduzione della documentazione da
presentare a ogni gara; maggior
snellezza e velocità nella presentazione dell’offerta.
• Aggiornamento della propria offerta
grazie al dinamismo dei cataloghi
che permette di attuare delle specifiche strategie commerciali per smaltire overstock o saturare la propria
capacità produttiva.
Cosa vendere con il Mepa
Possono richiedere l’abilitazione al
mercato elettronico tutte le imprese
che rientrano nelle seguenti categorie merceologiche: arredi e complementi di arredo; cancelleria per
ufficio e scuola; dispositivi di protezione individuale; prodotti accessori
e materiali di consumo per l’ufficio;
servizi di igiene ambientale; servizi
manutenzione impianti elettrici; servizi di manutenzione impianti elevatori;
conduzione e manutenzione impianti
termoidraulici e di condizionamento;
servizi di manutenzione degli impianti antincendio; beni e servizi Ict;
materiale elettrico; materiale igienico
sanitario; beni e servizi per la sanità;
veicoli e mobilità sostenibile; fonti
rinnovabili; servizi per eventi.
I requisiti richiesti alle imprese per abilitarsi e quindi pubblicare il proprio
catalogo sul MePa sono minimi: essere
iscritti alla Cciaa, avere un Pc, la connessione ad internet e la firma digitale,
avere un fatturato nell’anno precedente
pari a 25.000 euro.
Per aiutare le imprese ad abilitarsi,
Consip e Confcommercio Siena hanno attivato sul territorio uno sportello
al quale le imprese possono rivolgersi
per ricevere spiegazioni sulle modalità
di utilizzo del Mercato Elettronico, per
presentare la domanda di abilitazione
e per essere assistite anche in seguito
ad operare sul Mercato Elettronico.
Il riferimento in Confcommercio Siena:
Elena Lapadula
[email protected]
INDICI ISTAT DI LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI AD USO NON ABITATIVO
Sulla Gazzetta Ufficiale n.119 del 23 maggio 2013 è stato pubblicato il comunicato Istat concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di aprile, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione
degli immobili ai sensi della Legge 392/78 ed ai sensi della Legge 449/97.
La variazione annuale aprile 2012 – aprile 2013 è pari a più 1,1 (75%= 0,825).
La variazione biennale aprile 2011 - aprile 2013 è pari a più 4,4 (75%= 3,3).
25
L’insegna n. 6 • giugno 2013
lavoro
Nuove procedure e pesanti sanzioni per chi non le osserva
Dal 1° giugno obbligatorio il Dvr
Non è più sufficiente l’autocertificazione: occorre la valutazione dei rischi
Adempimenti consistenti offerti a costi contenuti
2 Paolo Bartolini
Dal primo giugno 2013 l’autocertificazione della valutazione dei rischi non è
più valida e va fatta la valutazione rischi
secondo la procedura ordinaria (Dvr) o
secondo le procedure standardizzate
(Dvr standardizzate), possibile per chi
ha fino a 10 addetti. Obiettivo di tutte
le norme è la prevenzione dei rischi e
pericoli nei luoghi di lavoro a tutela della
salute e integrità fisica dei lavoratori.
La gestione della salute e sicurezza
lavoro è dinamica per cui i documenti
fatti la prima volta non sono mai definitivi e non si è “a posto” una volta per
tutte e per sempre.
Salute e sicurezza del e sul lavoro sono
ormai impegni inevitabili consistenti e
onerosi che Confcommercio Siena offre
a costi contenuti. Per tutta la formazione il riferimento è Saiter.
Il datore di lavoro ha vari obblighi
pesantemente sanzionati se non attuati
fra cui i minimi indispensabili sono:
• nominare il Rspp, responsabile del
servizio prevenzione e protezione
(sanzione: arresto da 3 a 6 mesi o
ammenda da 2.500 a 6.400 euro);
può essere lo stesso datore di lavoro (svolgimento diretto); deve fare un
corso di formazione di almeno 16
ore per le aziende a rischio basso
(sanzione; arresto da 3 a 6 mesi o
ammenda da 2.500 a 6.400 euro);
• valutazione dei rischi e piano della
sicurezza (sanzione: arresto da 3
a 6 mesi o ammenda da 2.500 a
6.400 euro); l’obbligo della valutazione dei rischi è in vigore dal 1°
gennaio 1996;
• formazione ai lavoratori, agli addetti
al primo soccorso, agli addetti alla
prevenzione incendi (sanzione: arresto da 2 a 6 mesi o ammenda da
1.200 a 5.200 euro);
• informazione e addestramento alla
mansione dei lavoratori;
• fornire e far usare ai lavoratori i dpi
(dispositivi di protezione individuale);
• avere il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che può essere aziendale o territoriale; il rappresentante dei lavoratori territoriale
è fornito dall’Opss (Organismo
Paritetico Senese Sicurezza; il
riferimento in Confcommercio è
Raffaella Rosini);
• sorveglianza sanitaria e nomina
medico competente per il personale di cucina, per addetti che
lavorano almeno per tre ore in
orario notturno (dalle 22 alle 6); per
movimentazione manuale dei carichi; per tutte le mansioni di lavoro
al computer; ecc.;
• pacchetto medicazioni (fino a 3
addetti); cassetta pronto soccorso
(da 4 addetti in su)
I documenti indispensabili per la valutazione dei rischi
q planimetria dei locali della propria attività con
posizionati i vari arredi e attrezzature;
q il codice attività, (Codice Ateco) per l’individuazione del profilo di rischio dell’azienda che può
essere basso, medio o alto;
q tutti i dati dei lavoratori della propria azienda,
cioè quelli anagrafici (compresa la nazionalità)
e quelli del contratto di lavoro; il registro degli
infortuni;
q gli attestati dei corsi di formazione del Rspp
(responsabile del servizio prevenzione e protezione), dei lavoratori, dell’addetto al primo
soccorso, dell’addetto alla prevenzione incendi;
q l’attestazione dell’informazione e addestramento
ai lavoratori sulla mansione;
q i verbali di consegna dei dispositivi individuali di
protezione;
q le eventuali deleghe scritte e firmate agli addetti
al primo soccorso e alla prevenzione incendi;
q l’eventuale nominativo del medico competente se
26
obbligati alla sorveglianza sanitaria;
q il nominativo del rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza aziendale o territoriale;
q le schede tecniche dei prodotti per pulizia, sanificazione, disinfezione, disinfestazione;
q la matricola Inps;
q la matricola Inail;
le dichiarazioni di conformità di:
q impianto elettrico;
q impianto di riscaldamento;
q impianto di condizionamento;
q eventuali ascensori e/o montacarichi;
q impianto idraulico;
q qualsiasi altro impianto a servizio dell’attività;
q ogni altro documento collegato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro fatto nel corso degli
anni e cioè dal 1996 ad oggi;
Solo avendo a disposizione questa documentazione è possibile fare un valutazione dei rischi
adeguata a quanto richiesto dal D. Lgs. 81/2008.
L’insegna n. 6 • giugno 2013
territorio
13mila visitatori alla Mostra Intersettoriale della Valdelsa
La Miv, un successo insperato
L’interesse del pubblico ha riacceso le speranze dei centoventi espositori
in una possibile ripresa dell’area commerciale del nord della provincia
2 Fabio Cambi
E’ stato un successo non annunciato quello della 26° edizione della MIV
Mostra Intersettoriale Valdelsa, che si è
svolta negli ampi spazi espositivi ai Fosci
di Poggibonsi. Un successo di partecipazione e di consensi, in controtendenza rispetto all’aria di crisi che si continua
a percepire nell’economia locale.
La manifestazione nei nove giorni di
apertura è stata visitata da tredicimila
persone, di cui circa 8 mila nei due
weekend, con un bilancio di mille visitatori in più rispetto all’edizione 2012.
A questo già incoraggiante risultato
si unisce la speranza di aver portato,
anche se pur minimo, un contributo alla
ripresa economica della Valdelsa nei
diversi comparti produttivi protagonisti
dell’esposizione.
Per i centoventi espositori armati di
una buona dose di fiducia nel futuro il
risultato ottenuto da questa edizione
ha superato qualunque aspettativa e
per gli organizzatori questo è un dato
confortante e degno di nota, visto il
perdurare di una situazione economica generale difficile e con prospettive
ancora incerte.
Molto buona anche la partecipazione
ai seminari e ai convegni organizzati
con la prima edizione di SmartMiv,
interessanti occasioni di confronto e di
approfondimento sui temi dello sviluppo sostenibile, dell’efficienza energetica e della green economy, passando
attraverso le energie rinnovabili, la
formazione green, la mobilità sostenibile, la bioedilizia e la filiera corta sulle
nostre tavole.
Questa edizione ha ricevuto commenti
entusiastici e apprezzamenti positivi,
il pubblico ha dimostrato di gradire
Il
vicesindaco di
Poggibonsi Angelo Minutella, il presidente
Mostra Intersettoriale della Valdelsa
della
Provincia Simone Bezzini
e l’onorevole
Susanna Cenni
negli stand della
molto l’iniziativa, in modo particolare
per le sue modalità logistiche e organizzative: un ambiente accogliente,
ben raggiungibile, un servizio di alta
professionalità, e un’offerta di prodotti
variegata e di buon livello.
Infatti chi ha visitato la mostra ha avuto
modo di spaziare dall’arredamento di
design all’antiquariato, dalle molteplici
soluzioni e proposte nel campo del
risparmio energetico, alla sicurezza
della casa, dai servizi alla cerimonia.
Nonostante le difficoltà che il tessuto
imprenditoriale vive, qui come altrove,
questa edizione della Miv ha rappresentato la voglia di ripartire, poiché
tali manifestazioni sono un’alternativa
per rilanciare non solo le aziende, ma
tutto il territorio.
Per poter permettere alla Miv di continuare ad essere un punto di riferi-
mento per la promozione e la crescita
economica della Valdelsa, il Comitato
organizzatore, partendo dai risultati
positivi anche di questa 26° edizione,
si augura che sia data continuità a questa manifestazione che, dal prossimo
anno, dovrà trovare una nuova sede.
La Miv è stata organizzata dal Comitato
Promotore Campionaria, composto
dalla Confcommercio, Confesercenti,
Cna, Confartigianato Senese, Unione
Provinciale Agricoltori, Cia e Coldiretti.
Ha inoltre contato sul contributo
della Camera di Commercio di Siena,
del Comune di Poggibonsi, della
Banca Monte dei Paschi di Siena
e sui patrocini dei Comuni della
Valdelsa (Casole d’Elsa, Colle di Val
d’Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi,
Radicondoli e San Gimignano) e della
Provincia di Siena.
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
anziani
Le pensioni nella morsa delle restrizioni della riforma Dini
Invalidità, reversibilità, indirette
Restano le restrizioni al cumolo
Già dal 2009 i pensionati di vecchiaia
e di anzianità che lavorano non sono
più soggetti ad alcuna trattenuta. Il
divieto di cumulo è rimasto invece
per i pensionati di invalidità e per le
vedove e vedovi titolari di pensione
di reversibilità e indirette, per i quali
continuano ad applicarsi le restrizioni
introdotte con la legge 335 del 1995
(riforma Dini).
Vediamo cosa prevedono le norme e
come incidono.
Assegno di invalidità
Attualmente i titolari di assegno di
invalidità sono soggetti a un regime
di cumulo che si traduce in un doppio prelievo se svolgono un’attività
di lavoro dipendente, autonomo o di
impresa sopra un determinato limite
di reddito. La prima trattenuta decurta l’assegno del 25% o del 50% a
seconda che i redditi di lavoro superino di quattro volte (25.762,36 euro)
o di cinque volte (32.202,95 euro)
il trattamento minimo annuo dell’Inps. Se la parte restante di reddito
supera il trattamento minimo dell’Inps
(6.440,59 euro nel 2013) scatta un
secondo taglio.
Bisogna distinguere comunque due
diverse situazioni:
• se la pensione è stata maturata con
almeno 40 anni di contributi l’invalido non è soggetto a nessuna trattenuta aggiuntiva, perché in tal caso
l’assegno è interamente cumulabile
con qualsiasi reddito da lavoro;
• se i versamenti sono stati invece
inferiori ai 40 anni, scatta la trattenuta che varia a seconda del tipo di
attività svolta.
Per quella di lavoro autonomo è pari al
30% della quota eccedente il minimo.
Se invece l’invalido è un lavoratore
dipendente deve rinunciare ad una
fetta di pensione pari al 50% della
quota eccedente il minimo Inps.
LE RIDUZIONI 2013 IN BASE AL REDDITO
pensione di reversibilità
trattamento spettante
Fino a euro 19.321,77
La pensione resta al 60% della
quota maturata dal defunto
Oltre euro 19.321,77
fino a euro 25.762,36
Oltre euro 25.762,36
fino a euro 32.202,95
Oltre euro 32.202,95 in poi
Al superstite spetta il 36%
della pensione maturata
dal defunto
Al superstite spetta il 30%
della pensione maturata
dal defunto
assegno di invalidità
trattamento spettante
Fino a euro 25.762,36
Intero importo
della pensione maturata
Oltre euro 25.762,36
fino a euro 32.202,95
Oltre euro 32.202,95 in poi
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Al superstite spetta il 45%
della pensione maturata
dal defunto
75% dell’importo
della pensione maturata
50% dell’importo
della pensione maturata
Pensione ai superstiti
Il divieto di cumulo resta una spina
nel fianco anche per vedove e vedovi,
titolari di pensione ai superstiti. I tagli
vanno dal 25% al 50% del trattamento
che spetta al coniuge superstite, a
seconda dei redditi. In altre parole se
ai coniugi superstiti spetta il 60% della
pensione del defunto, tale percentuale
scende al 45% se il loro reddito supera
di 3 volte l’importo minimo dell’Inps, il
36% con redditi superiori a 4 volte il
minimo e il 30% se si va oltre 5 volte
tale livello. Attenzione però: se i titolari della pensione di reversibilità sono
almeno due (esempio, un coniuge con
un figlio) l’assegno resta intatto anche
se il reddito di entrambi è molto elevato. Fermo restando che nel momento
in cui uno dei due, ad esempio un figlio
dopo il completamento degli studi,
perde il diritto a pensione, l’altro è
soggetto alla riduzione se il suo reddito
supera i tetti di legge.
Sono compresi tutti i redditi soggetti
all’Irpef con esclusione dei trattamenti
di fine rapporto e delle relative anticipazioni; del reddito della casa di
abitazione; delle competenze arretrate
sottoposte a tassazione separata e
dell’importo della pensione ai superstiti
sulla quale dovrebbe essere eventualmente applicata la riduzione.
A questo punto va sottolineato che
tale penalizzazione al coniuge superstite risulta ingiustificata e iniquamente
gravosa sotto vari aspetti. La riduzione,
infatti, non può paragonarsi a un vero
e proprio cumulo ma piuttosto a una
decurtazione, che appare tanto ingiusta
in quanto vengono a modificarsi gli effetti finali, penalizzando gli interessati.
Premia, per esempio, coloro che vivono nel sommerso, danneggia invece
coloro che denunciano regolarmente i
propri redditi e in molti casi dà luogo
a disparità di trattamento, dovute al
fatto che per i redditi superiori ai tetti la
trattenuta scatta a prescindere dall’importo della pensione.
Due esempi che possono spiegare
meglio perché ciò si verifica.
Coniuge superstite con una pensione
annua di 35.000 euro e altri redditi per
15.000 euro. In questo caso l’assegno
non subisce riduzioni perché il reddito
(quello della reversibilità è sempre escluso)
L’insegna n. 6 • giugno 2013
non supera il limite minimo di 19.321,77
euro fissato dalla legge nel 2013.
Coniuge superstite con una pensione
di 15.000 euro e uno stipendio (o una
pensione di vecchiaia) di 35.000 euro.
In questo caso l’assegno viene tagliato
del 50% perché il reddito di lavoro (o di
pensione diretta) supera la soglia massima di 32.202,95 euro.
Il risultato dunque non è omogeneo,
pur avendo entrambi i coniugi le stesse
entrate: il primo può disporre dell’intera
somma di 50.000 euro, mentre il secondo, soggetto al taglio della pensione,
deve accontentarsi di 42.500 euro.
Su un piano generale,
poi, va considerato che
una correlazione tra la
misura della pensione e
la titolarità di altri redditi
è propria delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, trattamenti
al minimo ecc.), mentre
è del tutto illogica per le
prestazioni previdenziali
che vengono calcolate in base alla effettiva
contribuzione versata e
quindi restano indipendenti da eventuali altri
redditi dei beneficiari.
L’associazione 50&Più
da tempo continua ad
avanzare al legislatore
richieste di modifica
della normativa perché
ritiene assurdo differenziare l’ammontare
della pensione sulla
base dei redditi del
superstite, penalizzando questi coniugi che
rappresentano una
categoria per la quale
il rischio impoverimento è potenzialmente
molto elevato.
Infatti, oltre alla proposta di legge di iniziativa
popolare, presentata
al Senato nel giugno
2008 da 50&Più e altre
associazioni di pensionati, in tutti i convegni
è stato sostenuto a
gran voce da parte di
tutte le categorie interessate e dalle dirigenze pubbliche e private
l’assoluta necessità di
modifica della norma o
con la sua abolizione
o, quantomeno, con
una correzione dei
valori delle tre fasce di
reddito oggi in vigore, portandole dalle
attuale 3, 4 e 5 rispettivamente a 5, 8 e
10 volte l’importo del trattamento minimo annuo (euro 6.440,59 per il 2013).
Al momento – nonostante l’impegno
del nuovo governo - non conosciamo
come queste situazioni evolveranno.
Ma una cosa deve essere chiara a
tutti: i pensionati italiani hanno abbondantemente già dato. È tempo ed è
urgente adesso che cessi l’insensibilità politica e si spenda grande attenzione per gli anziani visto che quote
sempre più estese stanno scivolando
verso una condizione di povertà inac-
cettabile. Questi pensionati sono consapevoli che il Paese può uscire dalla
crisi solo con l’impegno di tutti, ma
ciascuno deve fare la propria parte.
L’impegno richiesto in tal senso all’attuale Governo è quello di legiferare
con grande equità e giustizia nella
ripartizione dei sacrifici.
Tra le tante gravi mancate attenzioni,
continuare a tagliare l’importo della
pensione al coniuge superstite, con
prestazione non “assistenziale” ma
ottenuta a pieno titolo, non può che
essere considerata assolutamente
ingiusta e non equa.
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L’insegna n. 6 • giugno 2013
anziani
Interessa 7 milioni e mezzo di anziani
Pensionati sempre sotto esame:
verifica dei limiti di reddito
È in corso da parte dell’Inps la nuova
verifica delle situazioni reddituali per
tutti quei pensionati che percepiscono
trattamenti economici legati, per legge,
al rispetto di precisi limiti di reddito.
Un controllo a tappeto che l’Inps è
tenuto a fare ogni anno tramite appositi
modelli (RED, RED/EST, ICRIC, ICLAV,
ACCAS/PS), a circa 7 milioni e mezzo
di pensionati. I modelli devono essere
restituiti all’Inps entro il 31 luglio prossimo tramite i consueti canali telematici.
La verifica riguarda sia i redditi posseduti nel 2012 ma anche quelli eventuali
del 2011 per coloro che l’anno scorso
non hanno risposto all’invito. Districarsi
nella compilazione non è agevole né
piacevole. È per questo, come già
stato previsto negli anni precedenti,
che gli interessati possono avvalersi
dell’assistenza dei Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) che sono
da sempre autorizzati a tali operazioni
attraverso l’apposita convenzione con
l’Istituto previdenziale.
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È importante ricordare a questo punto
che per non incorrere in errori nell’autodenuncia del reddito, che potrebbe
portare a spiacevoli conseguenze e per
tutti i chiarimenti del caso, negli uffici
di 50&Più Caaf e del patronato 50&Più
Enasco, Banchi di Sopra 31 – Siena
– 0577.283914, è stato previsto un
apposito servizio gratuito con esperti
operatori che provvedono alla predisposizione dei modelli e a svolgere tutte le
eventuali ed ulteriori pratiche necessarie. Naturalmente andando agli uffici è
importante portare con sé oltre alla lettera dell’Inps ogni altro documento che
attesti il possesso dei redditi richiesti.