AUMENTO IVA, NO GRAZIE!
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AUMENTO IVA, NO GRAZIE!
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 1 insegna Anno VII – n° 6 • giugno 2013 aumento Iva, no grazie! L’insegna n. 6 • giugno 2013 editoriale Benvenuto Sindaco... 2 Daniele Pracchia È stata lunga, ma alla fine Siena torna ad avere un sindaco. Chiusa la competizione elettorale, ora il sindaco e la squadra che si sarà scelto dovranno cominciare a mettere mano alla pala per rimuovere la slavina che ha colpito la città nell’ultimo anno. Certo, chi auspicava o si aspettava un cambiamento radicale, sarà rimasto deluso. Viste però le percentuali di affluenza al voto, non c’è meraviglia per il risultato; evidentemente per molti è valsa di più una gita fuori porta che esercitare un proprio diritto (oltretutto non era neanche una buona giornata...). In certe occasioni non si può non ricordare la caustica affermazione di Indro Montanelli sulla necessità di votare “anche turandosi il naso”. Comunque, i giochi sono fatti e ora c’è da aprire un confronto con la nuova amministrazione uscita dalle urne. Sindaco, giunta e consiglio comunale (organo troppo sottovalutato, purtroppo, da molti) avranno molto lavoro da fare e molti sono i temi che riguardano le categorie che rappresentiamo. Solo guardando il bilancio comunale c’è da discutere della Tares e dell’imposta di soggiorno, senza dimenticare che Imu e addizionali colpiscono le imprese tanto quanto (e spesso di più) i cittadini. Poi c’è da aprire una discussione su un po’ di regolamenti ormai usurati dagli anni e dall’evoluzione dei tempi, che hanno anch’essi riflessi sui costi delle imprese (suolo pubblico, insegne, ecc...). E che dire poi del capitolo turismo, sulla cui importanza e incidenza sull’economia cittadina tutti i candidati senza eccezione si sono spesi come mai in passato? La Confcommercio di Siena, per sé, non ha da chiedere nulla al nuovo sindaco così come non ha mai chiesto nulla in campagna elettorale a nessun candidato. Chiediamo, a nome delle centinaia di imprese che rappresentiamo in questo territorio comunale, il rispetto per il lavoro che, con mille sacrifici e in una condizione di crisi epocale, esse portano avanti. Rispetto non è una parola di circostanza: vuol dire attenzione, considerazione, soluzione dei problemi, confronto leale e sincero. Questo è ciò che si chiede e ciò che ci aspettiamo. Valuteremo sui fatti e non altro l’operato dell’Amministrazione. E, per concludere, un augurio di buon lavoro al neo sindaco, al consiglio comunale e alla futura giunta. 3 L’INSEGNA CONFCOMMERCIO SIENA ANNO VII – NUMERO 6 – MENSILE distribuzione gratuita giugno 2013 DIRETTORE RESPONSABILE Guido Parigi Bini COORDINAMENTO REDAZIONALE Daniele Pracchia Paolo Bartolini PROGETTO GRAFICO Paolo Rubei HANNO COLLABORATO I responsabili di servizio e di delegazione di Confcommercio Siena FOTO Pietro Cinotti, Archivio Confcommercio, Press Photo REDAZIONE Via dei Termini, 32 – Palazzo Tolomei – Siena Tel. 0577.248811- fax 0577.223188 [email protected] REALIZZAZIONE Colombo News sas – via della Sapienza 29 – Siena PUBBLICITÀ Colombo News sas – via della Sapienza 29 – Siena Tel. 0577.284004 – fax 0577.282215 [email protected] REGISTRAZIONE Tribunale di Siena n° 18 del 6.12.2006 STAMPA Tipografia Vieri, Roccastrada (Gr) COME RINNOVARE la QUOTA ASSOCIATIVA Ai fini del rinnovo della quota associativa a Confcommercio che le dà il diritto di usufruire dei servizi e delle convenzioni della sua associazione, può utilizzare il MAV in suo possesso, oppure può eseguire un bonifico (Codice IBAN: IT81 J 06160 14200 000000 267C00). Confcommercio Siena, via dei Termini 32 – 53100 Siena – C.F. 80003440528. Sommario primo piano “L’aumento dell’Iva di un punto sarebbe come gettare benzina sul fuoco di una crisi senza fine” 6 No all’Iva al 22 per cento: confcommercio – le sedi Siena Confcommercio provinciale, Palazzo Tolomei Via dei Termini, 32 – 0577.248811 – fax 0577.223188 [email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Abbadia San Salvatore Via Mentana, 97 – 0577.778124 – fax 0577.773810 [email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Chianciano Terme Viale della Libertà, 335 – 0578.61333 – fax 0578.61333 [email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Chiusi Via Pasubio, 34 – 0578.20109 – fax 0578.225346 [email protected] martedì e giovedì 9.00-12.00 COLLE DI VAL D’ELSA Via Oberdan, 1 – 0577.920239 – fax 0577.901816 [email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Montalcino Via S. Saloni, 7 – 0577.849254 – fax 0577.846200 [email protected] – lunedì-giovedì 8.3013.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Montepulciano Via di Gracciano nel Corso, 85 – 0578.717509 fax 0578.756706 – lunedì-venerdì 8.30-13.00 [email protected] una battaglia che la comunità senese deve fare propria 6 L’entrata in vigore della Tares è dietro l’angolo costi da tagliare subito, regolamento da cambiare L’economia senese rallenta 8 13 associazione Un’estate di grandi spettacoli nell’incanto di piazza del Duomo 15 I negozi che aderiscono all’iniziativa 18 sicurezza Dieci anni dei poliziotti di quartiere 20 turismo Aggiornato il booking on line per promuovere il turismo 22 Vetrina del “pesce dimenticato” 23 commercio Cosmetico sicuro, dall’11 luglio entra in vigore il regolamento 24 È l’ora del mercato elettronico Piancastagnaio Viale Gramsci, 145/f – 0577.786143 – fax 0577.786143 [email protected] – lunedì-venerdì 8.3013.00, 15.00-17.00, lunedì e mercoledì 14.30-17.30 lavoro Poggibonsi Via Marconi, 8 – 0577.936230 – fax 0577.933816 [email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 territorio San Gimignano Via San Matteo, 71 – 0577.941896 – fax 0577.906035 [email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 anziani Sinalunga Via Grassi, 32 – 0577.679813 – 0577.679813 [email protected] – lunedì-giovedì 8.30-13.00, 15.00-17.00, venerdì 8.30-13.00 Pensionati sempre sotto esame: verifica dei limiti di reddito Dal 1° giugno obbligatorio il Dvr La Miv, un successo insperato 25 26 27 Invalidità, reversibilità, indirette, restano le restrizioni al cumolo 28 Chiuso in redazione il 17 giugno 2013 30 L’insegna n. 6 • giugno 2013 primo piano Di grande spessore il discorso di fronte all’allarme sociale causato dalla gravissima situazione economica del Paese, con il quale il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha aperto i lavori dell’assemblea generale dll’associazione che si è tenuta nei giorni scorsi. E ha infiammato l’assemblea quando ha messo il pepe per un monito preciso: “L’aumento dell’Iva sarebbe benzina sul fuoco della recessione”. E quando il ministro dello svilpppo economico Zanonato ha sostenuto di non poter confermare il blocco dell’aumento perché già contabilizzato dal precedente governo, la platea è scattata in una ferma conCarlo Sangalli testazione, testimonianza della tensione che la sola eventualità evoca. Per riportare la calma cè voluto tutto il carisma di Sangalli, che poi ha ripreso il suo discorso affrontando il problema del lavoro. “Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha sottolineato che la disoccupazione ‘è l’incubo di questo tempo’ e che ‘se non ci sono risposte non c’è credibilità della politica e delle istituzioni europee’. Parole sacrosante, ma si sono succeduti ben sette trimestri consecutivi di caduta del prodotto interno lordo. Stando così le cose – ha osservato Sangalli - la missione fondamentale del Governo sembra chiarissima: agire con tempestività e in profondità. Agire con tempestività: per dare risposte alle tante emergenze di un’Italia dove l’area del disagio occupazionale riguarda ormai 9 milioni di persone, dove i consumi sono tornati ai livelli del 2000 e gli investimenti pubblici a quelli del 2003 e dove - già solo nel primo trimestre di quest’anno - hanno chiuso i battenti più di 40mila imprese. Ma agire anche in profondità: in Europa e in Italia serve davvero un Patto di stabilità più intelligente”. “Con i grandi sacrifici fatti dalle famiglie, dai lavoratori e dalle imprese - ha ricordato il presidente - siamo riusciti a chiudere la procedura di infrazione in sede europea. Bisogna ora procedere con una contrattazione serrata, a livello europeo, per ottenere più margine di 6 Pesante presa di posizione del presidente “L’aumento dell’Iva di un gettare benzina sul fuoco manovra a favore degli investimenti pubblici qualificati e per il rilancio degli investimenti privati. Quanto al Patto di stabilità interno, è tempo di una sua compiuta revisione: per mobilitare gli investimenti degli enti locali e per procedere nell’azione di sblocco del pagamento dei crediti delle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’obiettivo del pagamento di questi crediti per quaranta miliardi va conseguito e va confermato l’avvio di una seconda fase. Una seconda fase che consenta di procedere al pagamento - e si tratta ancora di decine di miliardi - dell’intero stock storico di questi crediti”. Secondo Sangalli, questo “è un punto fondamentale: sarebbe intollerabile vedere ancora che, a fronte dell’efficienza dei meccanismi di riscossione, le pubbliche amministrazioni risultino inaffidabili nel pagare quanto dovuto. E sarebbe intollerabile anche per la liquidità delle imprese, per di più messe duramente alla prova dalla stretta creditizia. Come se non bastasse, in Italia i servizi bancari sono più cari che negli altri paesi europei. Una ragione in più per affrontare finalmente anche la riduzione dei costi La platea dell’assemblea confederale che gravano sulla moneta elettronica. Intanto la risposta alla stretta creditizia richiede anche il potenziamento del ruolo del Fondo centrale di garanzia e del sistema dei consorzi fidi, oltre che la facilitazione del ricorso all’emissione di obbligazioni da parte delle piccole e medie imprese”. No all’ Iva al 22 per cento: una battaglia Va scongiurato l’ulteriore aumento dell’Iva di un punto. È una battaglia che tutta la comunità senese deve fare propria. L’aumento dell’Iva non può che produrre una ulteriore diminuzione dei consumi con scelte fortemente negative sull’economia anche della nostra città. E’ questo il monito di Confcommercio Siena sui temi di attualità nazionale che si riflettono fortemente sulla città e il territorio. Si deve agire con tempestività per dare risposte alle tante emergenze. Il nostro territorio non è esente da questi problemi. Con l’aumento dell’Iva si colpisce il consumo in modo indiscriminato, si colpiscono tanto più le fasce più deboli e si va a minare ulteriormente il quadro economico locale. In questa fase francamente non ne sentiamo il bisogno. Sono ben altre le ricette da seguire, che in alcuni casi rappresentano scelte che il governo dovrebbe fare, e che da Siena possiamo sostenere. C’è la pressione fiscale da ridurre attraverso la bonifica della spesa pubblica e avanzando nell’azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione. Insieme servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico. Serve allo sviluppo, anche del nostro territorio, una nuova capacità d’investimento degli enti locali rivedendo il Patto di stabilità interno. Quello che non serve è un ulteriore aumento dei carichi fiscali di famiglie ed imprese: non dimentichiamo che oltre all’Iva a breve ci sarà il debutto della Tares. L’insegna n. 6 • giugno 2013 Carlo Sangalli all’assemblea nazionale di Confcommercio punto sarebbe come di una crisi senza fine” Il presidente di Confcommercio ha poi affrontato l’annosa questione delle riforme: “Il tempo del Governo di servizio - ha sostenuto - sia l’occasione per far avanzare le riforme e l’agenda delle cose da fare. È un’agenda che parla di fisco: della necessità di ridurre una pressione fiscale record. Si può ridurla solo bonificando la spesa pubblica, adottando la metodologia dei costi e dei fabbisogni standard e avanzando nell’azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione. Insieme, servono dismissioni decise del patrimonio immobiliare pubblico. È un’agenda che impone la riforma della pubblica amministrazione, liberalizzazioni e semplificazioni. Più che mai necessarie visto che il far fronte agli adempimenti fiscali costa alle imprese ogni anno 10 miliardi di euro: quasi il 50% in più rispetto alla media dell’Unione”. “L’agenda parla ancora di lavoro. Il terziario di mercato è stato l’unico grande settore capace di creare occupazione. Abbiamo tutte le carte in regola per continuare a crescere – dice Sangalli –. I temi di cui si discute ancor oggi non sono novità: la flessibilità in entrata su cui si è intervenuti a gamba tesa, sottovalutando il nostro allarme, ha prodotto risultati drammatici; bisogna anche affrontare il nodo del costo del lavoro. Pesano adempimenti e procedure. Occorre semplificare. Nel drammatico contesto attuale si profila la scadenza a fine anno del contratto nazionale che la comunità senese deve fare propria E poi va valorizzata la risorsa turistica con il combinato disposto tra turismo e cultura. Ma non si può certamente pensare di fare tutto questo se sul turismo non si investe davvero. O, peggio, calare dall’alto provvedimenti come la tassa di soggiorno che, nel caso del Comune di Siena, è servita per produrre un avanzo di amministrazione (vero, signor ex Commissario?) senza che un euro sia tornato al settore, come la legge imporrebbe. È anche urgente affrontare il nodo del costo del lavoro che ha visto nuovi incrementi anche su istituti, quali l’apprendistato, che si volevano promuovere. Il terziario di mercato è stato l’unico grande settore capace di creare occupazione. Ma occorre un’agenda che riconosca il ruolo delle nostre imprese e che traduca questa consapevolezza in politiche dedicate all’innovazione, all’export, alle aggregazioni di rete, al risparmio energetico. Infine il credito: centinaia di aziende hanno trovato negli ultimi due anni risposta in uno strumento prettamente locale qual è la Fises, però le esigenze riguardano migliaia di imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori. La crisi del Monte ha avuto riflessi pesanti sul credito alle imprese, con una strozzatura degli affidamenti che ha messo a rischio anche aziende sane, entrate in crisi di liquidità. Siamo stufi di sentire solo promesse vuote e battibecchi tra le forze politiche che continuano a mantenersi privilegi e prebende sulle spalle dei cittadini. O tutti i livelli di governo iniziano a fare qualcosa di tangibile per invertire il trend della crisi, o il nostro Paese rischia di perdere quel minimo di coesione sociale che ancora (per poco) resiste. del terziario, della distribuzione e dei servizi che interessa oltre due milioni e 600mila dipendenti. È ovvio che il prossimo confronto non potrà incanalarsi in un percorso tradizionale”. “Un’agenda, quella del governo, che riconosca il ruolo delle nostre imprese e che la traduca in politiche dedicate all’innovazione, all’export, alle aggregazioni di rete, al risparmio energetico. Lo si è iniziato a fare con la sospensione dell’Imu. Ma bisogna adesso proseguire con un’organica revisione della tassazione degli immobili. Una revisione che concorra a dare solide fondamenta alla finanza comunale, ma che prenda atto dell’insostenibilità dell’attuale carico sugli immobili strumentali delle imprese, compresi negozi e alberghi, per i quali va consentita la deducibilità non solo dal reddito di impresa ma anche dall’Irap”. Sangalli ha poi parlato della valorizzazione della risorsa turismo del “combinato disposto” tra turismo e cultura, che merita, anche sul piano della governance, di essere ascritto tra le grandi questioni del sistema-Paese. “Il turismo genera oggi il 9% del Pil e avrebbe tutte le potenzialità per raddoppiare il suo contributo. Siamo quinti nella classifica mondiale degli arrivi ma potremmo tranquillamente ambire al podio. Ma non si può certamente pensare di fare tutto questo se sul turismo non si investe seriamente, non può vivere di rendita. O dove calare dall’alto provvedimenti come la tassa di soggiorno, o come misure in materia di concessione o canoni demaniali che rischiano di mettere in ginocchio il nostro turismo balneare”. Sangalli ha anche parlato delle riforme istituzionali e costituzionali. “Si risolvano i nodi della legge elettorale e di un assetto delle competenze troppo conflittuale. Si superi il bicameralismo perfetto dando vita alla Camera delle Regioni e delle Autonomie”. “E scelte coraggiose - ha concluso Sangalli servono per ridurre il costo del credito e il prelievo fiscale, a partire da quello sul lavoro, il costo della bolletta energetica e le tasse occulte della burocrazia e della corruzione, i costi della logistica e quelli derivanti dai ritardati pagamenti, dai ritardi della giustizia civile e dai ritardi di una Pubblica Amministrazione che deve essere riformata. Senza impresa non c’è nè crescita nè occupazione e se chiudono le imprese chiude l’Italia”. 7 L’insegna n. 6 • giugno 2013 primo piano In relazione agli incontri convocati dal sindaco Roberto Bozzi di Castelnuovo Berardenga, referente Anci per la provincia di Siena aventi per oggetto il regolamento Tares (cui abbiamo partecipato e avanzato le nostre proposte), Confcommercio Siena sottopone alcune considerazioni generali e un promemoria con i punti essenziali che portiamo da tempo all’attenzione di amministratori locali, gestori e varie altre istituzioni quali l’Ato Toscana Sud e l’Amministrazione Provinciale in merito alla Tares e alla più complessiva questione rifiuti. Considerazioni generali 1 La questione fondamentale che nessuno (e ancor meno gli amministratori pubblici) può sottovalutare è lo scenario economico in gravissima recessione da alcuni anni a questa parte e che ha portato a una moria di piccole e piccolissime imprese del terziario di mercato (vedi statistiche della Camera di Commercio) facendo venire meno gran parte del tessuto distributivo presente in Siena e provincia che fino a qualche hanno fa assicurava percentuali altissime di Pil provinciale, occupazione e anche servizio sociale e di prossimità per molte famiglie e cittadini. 2 Da questo punto di vista essendo ormai al quinto/sesto anno di vacche magre ciò che risulta davvero sorprendente è che i rifiuti costituiscano un costo continuamente in aumento e in percentuali che si sono incrementate in pochi anni, per le aziende di Siena e provincia, dal 90 al 150%. Questi costi sono insostenibili per le imprese che ormai “non hanno più buchi da stringere nella cinghia” e che sono strozzate dalla fiscalità di cui l’Italia detiene il record mondiale (45% quella ufficiale, 55% quella reale). Le aziende a centinaia hanno chiuso o stanno per chiudere. Gli effetti disastrosi sull’economia e sul Pil provinciale sono sotto gli occhi di tutti e i sindaci, che hanno uno stretto rapporto col loro territorio, ben conoscono queste drammatiche situazioni. 3 È indispensabile che il costo del servizio rifiuti cali immediatamente per il 2013 e che al contempo sia impostata una progressiva 8 Confcommercio Siena prende posizione L’entrata in vigore della costi da tagliare subito, diminuzione dei costi per gli anni successivi. Riteniamo che un atteggiamento responsabile dei sindaci possa condurre a questo risultato in quanto sono gli stessi sindaci a costituire l’assemblea dell’Ato Rifiuti Toscana Sud e ad avere la maggioranza della proprietà di Sienambiente spa (insieme all’Amministrazione Provinciale) e quindi possono, e devono, influire direttamente sulle scelte economiche dell’Ato e sulla gestione economica di Sienambiente. Crediamo che una seria e incisiva riduzione dei costi sia l’unica strada per attenuare un poco l’impatto Tares su cittadini, famiglie e imprese. 4 Sempre in relazione ai costi, è indispensabile che Amministrazione Provinciale, Comuni e Sienambiente salvaguardino i risultati raggiunti da cittadini e imprese di Siena e provincia per non essere penalizzati nel passaggio alla cosiddetta ‘area vasta’. 5 Una forte criticità sempre in relazione ai costi, è rappresentata dal fatto che con la Tares vengono abolite Tarsu, Tia1 e Tia 2 e che la Tares prevede espressamente (come per la Tia) che il costo del servizio rifiuti deve essere coperto al 100% dall’introito per l’erogazione di questo servizio. Mentre per i 15 comuni in provincia di Siena che sono già in regime Tia non ci dovrebbe essere alcun problema, per i restanti 21 comuni che ancora sono a regime Tarsu e in cui gli introiti del servizio non coprano i costi al 100% si profila un incremento di costi pari alla percentuale di non copertura. Riteniamo a tal proposito che qualunque sia la differenza percentuale per pareggiare i costi, questa percentuale non possa e non debba essere caricata sui costi Tares 2013. 6 Un’altra forte criticità nel passaggio fra Tarsu e Tares sarà la questione delle categorie delle utenze non domestiche che passano dalle circa 10/12 categorie della Tarsu alle oltre 40 (31 + sottocategorie) della Tares per i comuni con più di 5.000 abitanti. 7 È da segnalare infine anche l’attività svolta in questi ultimi anni L’insegna n. 6 • giugno 2013 per una corretta e non punitiva applicazione della nuova tassa Tares è dietro l’angolo regolamento da cambiare L’impianto di selezione dei rifiuti indifferenziati, compostaggio della frazione organica, valorizzazione delle raccolte differenziate di carta e cartone e multimateriale di Pian delle Cortine nel comune di Asciano da Andreani Tributi srl per conto di Sienambiente e delle amministrazioni comunali, tesa la recupero di elusione ed evasione che definiremo “ambientale”. Senza entrare nel merito e riaffermando la nostra piena convinzione che tutti debbano pagare tasse, tariffe e servizi, facciamo notare che gli effetti dell’attività di Andreani Tributi srl hanno suscitato grande preoccupazione e anche allarme fra le attività che spesso si sono viste recapitare avvisi e contestazioni per centinaia e/o migliaia di euro sulla base di accertamenti tesi più che altro a rinvenire aumenti di superfici di ogni genere e tipo da tassare. Prima e al di là del regolamento, è necessario precisare alcune questioni che dipendono esclusivamente da ciò che sindaci e giunte delibereranno su questa partita del loro bilancio. Le nostre richieste Ecco quanto chiediamo di tener presente nella formulazione del regolamento Tares e anche nella determinazione della tassa rifiuti al fine di non penalizzare le aziende del commercio, turismo e servizi che sono sostanzialmente piccole e micro imprese, anche in considerazione della perdurante e pesante crisi economica. Determinazione delle tariffe Ogni comune, con apposita delibera e sulla base del piano finanziario, stabilisce i coefficienti per la determinazione delle tariffe sulla base dei criteri di cui al Dpr n. 158/1999 (coefficienti kc e kd per le utenze non domestiche; tabelle 3a, 3b, 4a e 4b allegate al Dpr n. 158/1999). Nell’ambito dei minimi e massimi stabiliti nelle tabelle del Dpr n. 158/1999, il Piano gestione rifiuti Poiché il nuovo tributo Tares nasce per coprire integralmente i costi del servizio, è fondamentale la massima trasparenza affinché risultino chiari e inequivocabili le imputazioni di costo del servizio in modo che sia poi possibile confrontare tali dati con quanto disposto nelle linee guida del ministero dell’Economia e delle Finanze per la redazione del piano finanziario e per l’elaborazione delle tariffe Tares. comune gode di ampi spazi di discrezionalità. Le linee guida del ministero invitano i comuni ad evitare di fissare valori troppo prossimi a quelli massimi, per scongiurare eccessive disparità di trattamento tra le varie categorie di utenza, salvo che non sussistano attendibili e specifici motivi per una scelta diversa. Il comune potrà anche derogare ai limiti minimi e massimi indicati nel Dpr n. 158/1999, a condizione però che dimostri, in base a una indagine specifica e rigorosa, l’esistenza di circostanze particolari riferite a una determinata situazione locale e produttiva. Ripartizione realistica del peso e dei relativi costi fra utenze domestiche e non domestiche Come noto, il calcolo per i rifiuti della Tares è basato sul metodo normalizzato del cosiddetto Decreto Ronchi in cui veniva enunciata e dettagliata anche la determinazione nelle applicazioni dei coefficienti (i K) e nei calcoli discendenti il principio “chi produce rifiuti paga/chi inquina paga”. Per questo da sempre il punto di riferimento è costituito dalle “campagne di pesatura” attraverso le 9 L’insegna n. 6 • giugno 2013 primo piano segue da p. 9 quali, per grandi aggregati come può essere un territorio comunale e basandosi sui dati, e grazie all’esperienza e alla competenza del gestore Sienambiente, sicuramente si può giungere con buona approssimazione alla percentuale di rifiuti raccolti dalle utenze domestiche e alla percentuale di rifiuti raccolti dalle utenze non domestiche in ogni singolo comune. Questa, a nostro parere è la base di partenza per una oggettiva impostazione con successiva ripartizione di costi. Suddivisione tariffa in parte fissa e parte variabile. Determinare il criterio che fatto 100, la tariffa sia fissata al 50% per la parte fissa e al 50% per la parte variabile. Osservazioni e proposte specifiche sul regolamento (Riferimenti alla bozza predisposta da Sienambiente e al prototipo del ministero dell’Economia). • Determinare che nella parte variabile si applichino tutte le possibili esenzioni, anche parziali. • Prevedere le esenzioni per le categorie del terziario che smaltiscono direttamente non restringendo la casistica solo alle imprese obbligate al Mud. • Distinguere fra le superfici di vendita e/o somministrazione e applicare tariffe differenti fra le superfici di vendita e di somministrazione e quelle accessorie come il magazzino, la cantina, ecc. • Non penalizzare gli alberghi: grandi superfici senza un’ingente produzione di rifiuti. Non possono pagare come se avessero sempre le camere tutte occupate in quanto è facilmente riscontrabile che una struttura ricettiva non ha per tutto il tempo che è aperta il 100% di camere occupate. A questo proposito proponiamo di assumere come criterio un parametro oggettivo fissato dall’ente 10 pubblico (dati Istat, Amministrazione Provinciale o chi per essa): si prende la percentuale media annua di occupazione delle camere e/o dei posti letto in quel determinato comune e si applica la percentuale alla parte variabile della Tares. Esempio: ipotizziamo che nell’anno 2012 nel comune di Siena la percentuale di occupazione camere e/o posti letto sia pari al 40%; ne consegue che la parte variabile della Tares da applicare alle strutture ricettive è pari al 40% del totale, riconoscendo un’esenzione del 60% (vedi in proposito anche i dati Cciaa che rilevano una capacità di spesa procapite diminuita a 377 euro rispetto ai 529 euro del 2006). • Valorizzare l’impegno delle imprese con sconti sostanziosi per tutti i bar, ristoranti, ortofrutta, alimentari, fioristi, ecc. che incrementano la raccolta differenziata: alla valorizzazione (verificabile e verificata) della raccolta differenziata potrebbe essere riconosciuta un’esenzione dal 10 al 25% della parte variabile della Tares. • Definire in maniera chiara e una volta per tutte la questione dei rifiuti assimilati. Inoltre Art. 6. Presupposto per l’applicazione del tributo Comma 1: escludere dalla sottomissione al tributo le unità immobiliari di cui alla categoria catastale C6, comma 1 lett. b) punto 2. Inoltre togliere completamente, o al massimo tassare solo il 10% delle superfici scoperte. Art. 10. Esclusione per produzione di rifiuti non conferibili al pubblico servizi Comma d) punto 4: percentuali forfetarie, nell’elenco attività ultima categoria quella generica “Qualsiasi altra attività ...”. L’insegna n. 6 • giugno 2013 L’impianto di termovalorizzazione con recupero a Pian dei Foci nel comune di Poggibonsi Chiediamo espressamente che la riduzione forfettaria possa arrivare da un minimo del 50% e fino al 100% della parte variabile della Tares qualora sia comprovato che l’attività ha smaltito correttamente i suoi rifiuti attraverso la raccolta differenziata e/o attraverso smaltitori autorizzati. Art. 19. Classificazione utenze di energia elettrica Art. 24. Riduzioni per l’uso stagionale Il comune ha la facoltà, ma non l’obbligo, di prevedere riduzioni per le utenze non domestiche non stabilmente attive. È quindi necessario che il comune inserisca nel regolamento la riduzione delle tariffe nella misura massima consentita del 30% per le utenze non domestiche, diverse dalle abitazioni, ad uso stagionale o ad uso non continuativo. non domestiche È indispensabile definire il criterio realistico di classificazione secondo la destinazione d’uso e l’effettivo utilizzo cancellando la classificazione basata o sull’attività prevalente risultante dalla certificazione rilasciata della Camera di Commercio o evidenziata sull’atto di autorizzazione/inizio dell’attività. Infatti i rifiuti vengono prodotti per l’attività che viene svolta e non in relazione a una definizione classificatoria ai fini statistici qual è l’Ateco. Art. 26. Riduzioni per inferiori livelli di servizio La legge prevede che per le utenze “fuori zona” il tributo è dovuto in misura non superiore al 40% della tariffa. Il Comune può graduare tale percentuale in relazione alla distanza dell’utenza dal più vicino punto di conferimento. Il tributo è dovuto nella misura massima del 20% in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente. Nb: mille metri sono decisamente troppi. Art 27. Agevolazioni Il Comune ha la facoltà (art. 14, comma 19, DL 201/2011) di deliberare ulteriori agevolazioni rispetto a quelle prefigurate dalla legge, che possono anche giungere alla totale esenzione. Rispetto alle altre agevolazioni previste dalla legge, le agevolazioni in questione richiedono di essere iscritte in bilancio come autorizzazioni di spesa, inoltre che la relativa copertura sia assicurata da risorse diverse dai proventi del tributo di competenza dell’esercizio al quale si riferisce l’iscrizione stessa. Allegato B. Categorie utenze non domestiche Proponiamo un elenco di categorie chiaro e contenuto senza proliferazione di sottocategorie (esesempio: agriturismi con e senza ristorante, su quale fonte normativa? Ci sono già le categorie per albergo con e senza ristorante, perché crearne un’altra?); grande perplessità poi suscitano le sottocategorie riguardanti le aree esterne (3 A – 22 A – 23 A – 24 A – 30 A per i comuni sopra i 5.000 abitanti e 4 C – 16 A – 17 A – 21 A per i comuni sotto i 5.000 abitanti) che non si capisce come possano produrre rifiuti essendo solitamente aree di passaggio o al massimo di parcheggio in cui non si esercita alcuna attività. Proponiamo di toglierle tutte. 11 unico e 770 DENUNCIA REDDITI 2013 Estate tempo di vacanze e, purtroppo, anche di Dichiarazioni dei Redditi e presentazione dei modelli 770. Ci sembra utile ricordare le scadenze relative a tali adempimenti, dato che sono state interessate da notevoli modifiche. Modello Unico Per le imposte derivanti dal Mod. Unico le scadenze relative ai soggetti quali: • le persone fisiche “private” • i soggetti tenuti all’applicazione dei parametri • gli imprenditori agricoli titolari esclusivamente di reddito agrario • i soggetti che hanno conseguito ricavi/compensi di ammontare superiore ad euro 5.164.569 • i contribuenti minimi devono provvedere al versamento entro i termini ordinari, ossia entro il 17/06/2013 (20/08/2013 con la maggiorazione dello 0,40%). Per i soggetti invece interessati dagli studi di settore ossia: • persone fisiche (imprenditori o lavoratori autonomi) che esercitano un’attività di impresa / lavoro autonomo per la quale è stato elaborato il relativo studio di settore • i soggetti diversi dalle persone fisiche (ad es. sas, snc, srl, spa) a condizione che esercitino un’attività per la quale è stato elaborato lo studio di settore e non siano esclusi dall’applicazione dello stesso a causa di ricavi / compensi superiori ad euro 5.164.569 le scadenze sono prorogate al 08/07/2013 senza maggiorazione e al 20/08/2013 con la maggiorazione dello 0,40%. La proroga in esame trova applicazione, in generale, con riferimento a tutti i versamenti risultanti dal Mod. Unico/Irap 2013 ed è esteso anche ai soggetti titolari di reddito di partecipazione in società che esercitano attività soggette a studi, ossia a: • collaboratori in impresa familiare • soci di società di persone • soci di associazioni professionali • soci di società trasparenti Di conseguenza, oltre al versamento del saldo 2012 e dell’acconto 2013 di Irpef, Ires e Irap sono da ritenersi differiti anche i versamenti relativi a: • addizionali Irpef • saldo iva • contributi previdenziali Il differimento dovrebbe riguardare anche il saldo 2012 e acconto 2013 della cosiddetta “cedolare secca”, l’acconto del 20% dell’imposta dovuta sui redditi a tassazione separata, nonché Ivie / Ivafe per immobili / attività detenuti all’estero, dovute dalle persone fisiche che usufruiscono della proroga. Si rammenta inoltre che, come ribadito dal ministero dello Sviluppo Economico, la proroga è applicabile anche al diritto Cciaa 2013 in quanto il termine per il versamento del diritto annuale è ancorato al termine di versamento del primo acconto dovuto sulle imposte sui redditi, fermo restando che il differimento riguarda solo il diritto annuale dovuto dai contribuenti soggetti agli studi di settore. È utile ricordare che tale proroga è stata annunciata in una recente interrogazione parlamentare ma per la conferma definitiva è opportuno attendere la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Modello 770 La presentazione del Modello 770 ordinario e semplificato è attualmente fissata per il 31/07/2013 salvo successive proroghe anche per tale adempimento. L’insegna n. 6 • giugno 2013 primo piano Il rapporto economico di Unioncamere: tante ombre, poche luci L’economia senese rallenta Tutti negativi i settori di attività: in un anno perduti 1485 posti di lavoro, la disoccupazione fa il +1,3%, pur risultando i meno poveri della Toscana “L’economia senese, come del resto l’economia nazionale e quella europea, è caratterizzata da una fase di sensibile rallentamento di consumi e investimenti e da una profonda ristrutturazione dei sistemi produttivi che determinano minore attività, cali di fatturato e perdita di posti di lavoro”, ha sostenuto il presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi presentando il “Rapporto economico 2013” che riassume i dati disponibili sulle fonti economichestatistiche di Unioncamere. “Il valore aggiunto provinciale stimato nel 2012 ammonta a Massimo Guasconi 6.473 milioni di euro ed è in calo rispetto al 2011 del 5,9%, che conferma il trend non positivo degli ultimi due anni. Sul fronte del PIL pro capite si registra una sostanziale stabilità da circa due anni con un valore pro capite pari ai 25.285 euro – ha detto Guasconi -. Nel comparto industriale, la produzione annuale è in calo del 10,4%, così come il fatturato diminuisce del 11,2%; i due valori si collocano al di sotto di quelli regionali che ammontano rispettivamente a -4,3% e -4,9%. Il commercio al dettaglio continua a soffrire, registrando una diminuzione annuale del 7,4%, superiore alla media regionale che registra una riduzione del 6,3%. Persino il commercio estero risulta intaccato dalla crisi, registrando una riduzione sia delle importazioni che delle esportazioni; il saldo della bilancia commerciale, tuttavia, rimane positivo con 677 milioni di euro, determinato da un valore delle esportazioni pari a 1.115 milioni di euro, in flessione del 4,4%, e dalle importazioni che ammontano a 437 milioni di euro, in calo del 13,8% rispetto al 2011. La dinamica dei flussi commerciali in uscita è fortemente influenzata dal comparto chimico farmaceutico, pur in calo, e dal comparto delle bevande, con il mercato americano e quello asiatico in fase crescente. Tra i mercati emergenti si distinguono l’Argentina, la Russia e gli Emirati Arabi”. “I flussi turistici sembrano aver assorbito la crisi economica nazionale e internazionale – ha proseguito Guasconi -. Aumenta il numero di arrivi e presenze con un sensibile ritorno dei turisti italiani e la conferma di quelli stranieri, che però riducono gli acquisti del 16,3%, rispetto all’anno precedente; la spesa procapite attuale di 377 euro è in netta diminuzione rispetto al picco di 529 euro raggiunto nel 2006”. “Il tessuto imprenditoriale risente profondamente della crisi: al 31dicembre 2012, lo stock di imprese si assesta a 29.318 unità (fra aziende che hanno iniziato l’attività o l’hanno chiusa), inferiore di 56 unità rispetto a quelle del 2011. Calano gli imprenditori nella componente maschile e si arresta la crescita dell’imprenditoria extracomunitaria, che costituisce il 4,3% del totale. Gli imprenditori giovani, occupati prevalentemente nei servizi connessi alla ristorazione, al turismo e ai servizi in informazione e comunicazione, sono il 14,3%, mentre gli ultrasettantenni sono il 11,3%. Le imprenditrici aumentano dello 0,4% rispetto al 2011 per un contingente di 14.976 unità, sul totale di 50.675 imprenditori”. La dimensione aziendale delle nostre imprese – ha anche osservato il presidente della Camera di Commercio – resta stabile a 2,6 addetti ad unità locale. Sono 40 le unità locali high tech con una dimensione media di 80 addetti per unità locale; ben 1.780 sono le imprese che si rivolgono alla “Green Economy”, il 23,2% provinciale, che, nel corso del quadriennio 2009-2012, hanno investito con l’ottica della riduzione dei consumi di materie prime e di energia e con la ricerca della sostenibilità del processo produttivo. La provincia di Siena è la seconda in Toscana per la produzione di energie rinnovabili, dietro a Pisa e seguita da Grosseto, che nel complesso producono l’85% delle energie rinnovabili della regione Toscana, costituite per il 94% dalla geotermia”. “Le difficoltà connesse a questo periodo si esplicano con i dati sull’occupazione: gli occupati al 31 dicembre 2012 sono 112.490 con un calo di 1.485 unità, rispetto al 2011, quando gli occupati erano 113.975, con un incremento del tasso di disoccupazione di 1,3 punti percentuali. Di questo peggioramento della situazione occupazionale ne risentono maggiormente la componente femminile e i giovani sotto i 24 anni. La cassa integrazione continua ad essere uno strumento largamente utilizzato sia in via ordinaria, straordinaria che in deroga. Nel corso del 2012 le ore autorizzate sono state oltre 3,3 milioni e già nel corso del I° quadrimestre 2013 il fenomeno risulta ampiamente confermato”. “Una nota infine sul sistema creditizio locale – ha concluso Guasconi –. Si registra un aumento dei depositi e purtroppo un incremento del rapporto tra sofferenze e impieghi; il dato positivo resta quello dei depositi procapite che con 27.806 euro rappresenta il valore più elevato della Toscana”. premio Impresa longeva La Cciaa di Siena ha istituito il “Premio Azienda Longeva” per le aziende connotate da lunga tradizione attive e iscritte nel Registro Imprese da non meno di 50 anni ininterrottamente, compresi anche passaggi generazionali o cambio di forma giuridica, a patto che il tutto sia riconducibile all’impresa madre tramite legami documentati; che non siano sottoposte a procedura concorsuale e che siano in regola con il pagamento del diritto annuale. Per aderire è necessario consegnare entro il 30 giugno alla Cciaa di Siena la domanda di partecipazione cui allegare la scheda che descrive l’impresa. 13 L’insegna n. 6 • giugno 2013 14 L’insegna n. 6 • giugno 2013 associazione Dal 10 luglio al 2 agosto musica, opera, balletti e anche Panariello Un’estate di grandi spettacoli nell’incanto di piazza del Duomo Dopo Mengoni, Mario Biondi e Pino Daniele, Zotto, Einaudi e l’Orquestra Buena Vista Social Club, un altro grande nome, quello di Giorgio Panariello, si aggiunge alla lista dei super ospiti di “Siena and Stars”, la rassegna estiva al via in Piazza Duomo il 10 luglio prossimo, organizzata da Iko Italia, e realizzata in cordata grazie all’unione di molte realtà istituzionali, Regione Toscana, Comune di Siena, Confcommercio e altre associazioni di categoria con l’ingresso di Banca Cras tra i partner ufficiali della kermesse. Giorgio Panariello, reduce dal successo invernale di critica e pubblico con oltre cinquanta repliche dello spettacolo teatrale “Inmezz@voi!”, sarà infatti in Piazza Duomo il 12 luglio con un evento tutto speciale dedicato alla sua Toscana dal titolo “Panariello e basta”. L’attualità e la quotidianità saranno ancora protagoniste dei suoi monologhi, ritratti brillanti dei tempi moderni. Attore e autore, istrionico e imprevedibile, Panariello torna a raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. Nell’attesa che prenda il via la prestigiosa kermesse, abbiamo raggiunto al telefono uno dei più attesi protagonisti, il ballerino di tango più famoso al mondo, Miguel Angel Zotto, che si dice entusiasta di potersi esibire a Siena. “Sarà la prima volta che dan- zerò nella magnifica cornice di Piazza Duomo – dice Zotto - il luogo è molto importante per sprigionare la magia del tango, sono sicuro che sarà bellissimo. L’attenzione per il tango sta crescendo molto in questi anni in tutto il mondo, ma particolarmente in Europa e in Italia, e sarà così ancora per molto tempo perché, soprattutto in un periodo di crisi, questo tipo di ballo sa far ritrovare emozioni vere, sa ricostruire una comunicazione autentica tra le persone che si parlano con il corpo, con gli occhi e con la musica”. Oltre a Zotto, che sul palco di “Siena and Stars” si esibirà il 14 luglio con l’Orquesta Minimal Flores del Alma, per gli appuntamenti danza, imperdibile anche, il 23 luglio, quello con i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma che ripercorreranno le suggestioni dei grandi balletti classici, dal Lago dei Cigni alla Silphide, dalla Bella Addormentata alla Carmen. Ma Siena and Stars, con il suo calendario fitto di eventi non solo animerà l’estate senese 2013, ma farà molto di più. Grazie alla convenzione tra Confcommercio e Iko Italia a tutti coloro che acquisteranno uno o più biglietti per gli appuntamenti in cartellone ci sarà una gradita sorpresa: tariffe agevolate e prezzi scontati in decine e decine di attività, tra negozi e strutture ricettive, bar e ristoranti, pronti ad accogliere senesi, turisti e visitatori che si riverseranno nelle vie del centro storico. Questo sarà possibile nei negozi che, a partire dai prossimi giorni, esporranno il marchio “Siena and Stars punto convenzionato” e saranno facilmente identificabili (vedi anche l’elenco alle pagine 18 e 19). Una iniziativa meritevole e ben coordinata che fa onore alla città e che non ha precedenti almeno in Toscana. L’elenco completo (sempre in aggiornamento) dei negozi, delle strutture ricettive, nonché dei punti ristoro convenzionati è disponibile sul sito ufficiale www.sienaandstars.it. Tutti gli eventi della kermesse estiva (ad accezione di alcuni appuntamenti del contenitore jazz) si terranno in Piazza Duomo con inizio alle ore 21.15. Il costo dei biglietti varia da 10 a 60 euro. Biglietti scontati se si aquistano nei negozi convenzionati Acquisto online direttamente sul sito o su: www.boxofficetoscana.it www.boxol.it www.ticketone.it Acquisto telefonico con carta di credito: 055.210804. Nei punti vendita: Corsini Dischi a Siena (0577.280545) e in tutti i punti vendita del Circuito Box Office Toscana e Ticketone. www.sienaandstars.com Acquisto ultimo minuto: Cassa serale “Galleria d’Arte Palazzo del Capitano”, via del Capitano, 37 (a soli 20 metri da Piazza Duomo). Prenotazione biglietti: Presso Confcommercio via dei Termini, 32 – Siena 0577.248812 – 0577.248856 15 Ludovico Einaudi, Pino Daniele con Mario Biondi, Giorgio Panariello, I Baustelle, Alfonso Scarano, George Oniani, Alisa Zinovjeva, Carlo Guelfi, Marco Mengoni e Miguel Angel Zotto 17 L’insegna n. 6 • giugno 2013 associazione Tariffe agevolate e prezzi scontati I negozi che aderiscono all’iniziativa MODA E ACCESSORI 100% camicie via di Camollia, 82-84 0577.221311 Cortecci Banchi di Sopra, 27 0577.280096 Cortecci piazza del Campo,30-31 0577.280984 Liu Jo Siena Banchi di Sopra,95 0577.274824 Airone via dei Pellegrini, 23-25 0577.282083 Xò via dei Termini 0577.282356 Il Chiasso via del Bargello, 3 0577.236306 Gulp via Montanini, 85 0577.288367 Cardinali Banchi di Sotto, 9 0577.41359 Franchi Banchi di Sopra, 51 0577.40015 Pelletteria Campagni 1929 via Pianigiani, 10 0577.217522 Pelletteria Cuore Italiano via di Città, 67 0577.226171 Gioieselli via di Città, 117 0577.247895 Barbara via Montanini, 81 0577.280848 Bagaglio via dei Pellegrini, 20-22 0577.44065 Look & Moda via San Pietro, 15 0577.280514 Prior via Malavolti, 11-13 0577.287260 Iris via della Sapienza, 50 333.5772977 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] ELETTRONICA TELEFONIA Smartel Centro Tim Ppiazza Gramsci, 23 0577.41775 [email protected] RISTORAZIONE Mc Donald’s via Fiorentina, 124 0577.588417 Sushibar siena via Beccafumi, 10 0577.41128 Bar il Palio piazza del Campo, 47 0577.282055 Osteria il Ghibellino via dei Pellegrini, 26 0577.288079 Locanda Garibaldi via Giovanni Dupré, 18 0577284204 Ristorante da Guido vicolo Pier Pettinaio, 7 0577.280042 Osteria del Gusto via dei Fusari, 9-11-13 0577.271076 Osteria da Cice via San Pietro, 32 0577.288026 Ristorante Sapordivino/Continental Banchi di Sopra 85 0577.56011 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] DESIGN E ARTICOLI DA REGALO Mood Costa dell’incrociata, 9 0577.280985 [email protected] Vitra via dei Termini, 2 0577.222148 [email protected] LIBRERIE Libreria Ancilli via delle Terme, 45 0577.284769 Libreria Senese via di Città, 62-66 0577.280845 18 [email protected] [email protected] L’insegna n. 6 • giugno 2013 GIOCATTOLI Galleri Giocattoli Banchi di Sotto, 48 5772.8315 [email protected] Sogni di Carta di Fattorini Stefania via della Sapienza, 20 0577.282289 [email protected] OTTICA Foto Ottica Spazio Vista via Camollia,187-189 0577.286373 Ottica Antonietti via di Città, 22 0577.289013 [email protected] [email protected] AGENZIE DI VIAGGIO Assotravel via Garibaldi, 3 0577.287890 [email protected] ALIMENTARI Alimentari Lorenzetti via Pantaneto, 127 0577.48740 Ci Ritorno via della Sapienza, 64 339.2353722 Morbidi 1925 Siena via Banchi di Sopra, 73-75 0577.280268 Vecchie ricette piazza San Giovanni, 3 0577.283292 [email protected] [email protected] [email protected] SOUVENIR La bottega di via Monna Agnese via Monna Agnese 0577.1524561 [email protected] Antica Siena piazza del Campo, 28 0577.46496 [email protected] Antica Siena via del Capitano, 5-11 0577.46496 [email protected] GIOIELLERIE Epoca via di Città, 60 0577.1522665 Gioielleria E.R via Montanini, 107 0577.40382 Compro Oro via dei Rossi, 69 0577.40481 Betti Gioielleria via di Città, 18 0577.282143 Gioielleria Versace Banchi di Sopra, 2-4 0577.271668 Gioielleria Tansini via de’ Rossi, 7 0577.42346 Gioielleria Tansini Banchi di Sopra, 74 0577.283227 Gioielleria Louis Ciocchetti da 1887 Banchi di Sopra 91-93 0577.289192 Gioielleria Giorgi via Pianigiani 8 0577.111218 Gioielleria Monnetti via Rinaldini 4 0577.41680 Gioielleria Scali Banchi di Sotto, 41 0577.282251 Gorelli & Falchi Gioielleria via San Pietro, 14 057745488 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] CARTOLERIE Blu Office piazza la Lizza, 13-17 0577 41186 [email protected] STRUTTURE RICETTIVE Hotel Garden spa via Custoza, 2 0577.567111 Albergo Cannon d’Oro via Montanini, 28 0577.44321 Hotel Santa Caterina via E. S. Piccolomini, 7 0577.221105 Hotel Minerva via Garibaldi, 72 0577.284474 Piccolo Hotel il Palio piazza del Sale, 19 0577.281131 Hotel Minerva via Garibaldi, 72 0577.284474 Hotel Duomo via Stalloreggi, 38 0577.289088 Locanda Garibaldi via Duprè, 18 0577.284204 Piccolo Hotel il Palio piazza del Sale, 19 0577.281131 Hotel Athena via P. Mascagni, 55, 0577.286313 B&B Vacanze Senesi via Vittorio Emanuele II, 48 0577.43312 Hotel Ai Tufi strada Massetana-Romana, 69 0577.283292 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 19 L’insegna n. 6 • giugno 2013 sicurezza “Un amico in più” al servizio dei cittadini Dieci anni dei poliziotti di quartiere Grazie a un capillare controllo del territorio con un contatto continuo con comercianti, esercizi e cittadini svolgono un servizio sempre più gradito Sta per compiere 10 anni il poliziotto di quartiere e, per l’occasione, abbiamo incontrato la dottoressa Alessia Baiocchi, vice questore aggiunto della Polizia di Stato. “Un servizio apprezzato che funziona anche sopportando la scarsità di personale e risorse”, la considerazione sintetica ma significativa con cui la dottoressa Baiocchi fa il bilancio di questa attività. “Nel 2002 fu istituito il poliziotto di quartiere, arrivò a Siena nel 2004; oggi è diventato così abituale che sembra esistere da sempre. Qual è il loro addestramento? “Esiste uno specifico corso di formazione di 5 settimane che si svolge presso la nostra scuola di Pescara. Poi sicuramente ci vuole anche una predisposizione o comunque una capacità di relazionarsi in maniera tale che l’interlocutore si trovi a suo agio così che si crei una vero e proprio rapporto di scambio reciproco e utile. Insomma il Alessia Baiocchi poliziotto di quartiere è e tiene a esser percepito come ‘un amico in più’, citando il titolo di una nostra iniziativa”. Cosa fanno quotidianamente due poliziotti a piedi per le vie cittadine? “La questione prioritaria è il controllo di uno specifico territorio che, nel caso di Siena, è il centro storico. Non solo, le zone ‘pattugliate’ dalla polizia di prossimità sono anche San Prospero, viale Cavour, l’Acquacalda, il Petriccio e la zona di Massetana Romana. Il servizio ordinariamente si svolge dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali; straordinariamente anche nei giorni festivi che vedono un afflusso particolare di senesi, visitatori e turisti nel centro storico, come ad esempio nei giorni del Palio. La coppia di poliziotti è collegata via radio con il 113 e con la sala operativa della Questura per tutte le necessità. Nei loro ‘giri’, tutti gli elementi raccolti sono utili alla prevenzione, una sorta di termometro del territorio. Spesso fungono anche 20 foto Paolo Lazzeroni, Archivio Stampa Questura di Siena da ‘sportello ambulante’ di informazioni turistiche. Innanzitutto l’approccio è quello di cordialità e di ascolto senza dimenticare che, qualora fosse necessario, sono in grado di intervenire anche nella repressione di eventuali reati”. Quali le attività più ricorrenti? “Oltre a un costante controllo del territorio, integrato da contatti con commercianti, esercizi, enti e semplici cittadini, vengono raccolte e trasmesse segnalazioni riguardanti problemi all’interno delle scuole (bullismo, droghe leggere, ecc.), persone con disagi psichico/sociali, casi di microcriminalità. Particolare attenzione viene poi costantemente data al contrasto del fenomeno dell’accattonaggio. In dieci anni di attività sono state individuate e identificate oltre tremila persone con 43 misure di prevenzione tradizionalmente conosciute come ‘foglio di via’ emesse dal Questore. Non mancano poi numerosi e vari momenti per il coinvolgimento della cittadinanza e delle fasce più deboli, dai bambini agli anziani, come si può vedere dall’elenco di attività svolte negli anni. Quale il bilancio e le prospettive di questo servizio? “Il poliziotto di prossimità è un servizio riconosciuto, apprezzato e gradito dalla gran parte della popolazione e delle attività. Considerando che l’organico attualmente impegnato è di quattro elementi che lavorano su due turni, quello che si evidenzia è un auspicabile incremento che però sembra rinviato nel tempo in quanto mancano le risorse economiche. In ogni caso questo non sminuisce per nulla ciò che di buono è stato fatto e non ci scoraggia nel proseguire con professionalità questo servizio, sia nella sua quotidianità che nella disponibilità a farlo sempre più conoscere, come avviene anche con questa intervista”. L’insegna n. 6 • giugno 2013 Tutti gli interventi svolti a favore della collettività Molte le attività che hanno connotato il poliziotto di quartiere dal 2004 ad oggi. Accanto al lavoro quotidiano di sono numerose le occasioni di coinvolgimento. Alcuni esempi fra i più significativi sono contrassegnati dallo slogan Educazione alla legalità con alcuni principali filoni di intervento verso le scuole e verso gli anziani. Scuola. Nel 2004 realizzato il progetto ‘La Polizia vista da vicino’ con la visita della Questura da parte di alunni di varie scuole di Siena e provincia; nel 2005 invece vengono svolti incontri presso le scuole che diventano stabili e cadenzati nel tempo, fra il settembre 2006 e il maggio 2007; fra il settembre 2007 e il maggio 2008; fra il settembre e il dicembre 2008. Fra il settembre e il dicembre 2009 gli incontri sono contrassegnati dal titolo “Insieme nello sport”. Dal settembre al dicembre 2010 “Un poliziotto un amico in più – concorso intitolato “Insieme in un ambiente sicuro”. Dal settembre al dicembre 2011 riprendono gli incontri con varie scuole di Siena e provincia. Dal settembre al dicembre 2012 si svolge il progetto “Poliziotto un amico in più” concorso “Tutti liberi nessuno escluso nel rispetto delle regole”. Dal settembre 2012 giugno 2013 ancora incontri nelle scuole. Anziani. Nel febbraio 2006 in collaborazione con la Circoscrizione 3, i Servizi Sociali del Comune di Siena e il centro socio-culturale “La lunga gioventù”, realizzazione del calendario per la prevenzione delle truffe agli anziani dal titolo “Sicuri insieme”. Gli anziani hanno contribuito a interpretare se stessi nel servizio fotografico. Dall’ottobre al novembre 2008 così come nell’aprile – maggio 2012 e nel marzo 2013 svariati incontri con associazioni di anziani sulla prevenzione delle truffe. Dall’ottobre al dicembre 2010 il progetto “Sicuri insieme” in collaborazione con il centro socioculturale “La lunga gioventù” e la Circoscrizione 3: realizzazione e distribuzione allegati alla Balzana, di volantini informativi per la sensibilizzazione della popolazione sui comportamenti da tenere per prevenire le truffe e nel marzo 2011 rappresentazione teatrale “Attenti ai truffatori” in cui gli anziani hanno contribuito interpretando se stessi in alcuni sketches teatrali. Giovani. A maggio 2005 realizzazione di un libro di favole dal titolo “Polizia di Stato... la nostra favola” per spiegare il ruolo del Poliziotto di Quartiere ai bambini, dal quale è stata creata una rappresentazione teatrale con l’animazione di burattini, realizzati dal Nucleo Poliziotto di Quartiere presso il Dipartimento materno - infantile del policlinico Le Scotte. i Poliziotti di Quartiere Maurizio Coccia, Ispettore Coordinatore Francesca Geri, Assistente Capo Luigi Helg, Assistente Capo Simone Sozzi, Assistente Capo Nicola Bianchi, Assistente (foto Paolo Lazzeroni, Archivio Stampa Questura di Siena) Nella primavera 2006 è stato diffuso il concorso, indetto dalla Polizia di Stato, ministero dell’Istruzione, Unicef dal titolo “L’unica differenza è il rispetto”. Nell’aprile 2007 diffusione del concorso indetto dalla Polizia, ministero Istruzione, Unicef dal titolo “Strada maestra di vita”. Nell’ottobre 2009 Iniziativa “Gemelli diversi”, gemellaggio tra la scuola media San Bernardino da Siena e la scuola Hadja n’ Camara della Guinea; gli alunni hanno realizzato un video per comunicare ed evidenziare il rapporto della Polizia con gli studenti degli istituti italiani contrariamente a quanto avviene nei paesi africani. Ogni anno a dicembre in prossimità delle feste il poliziotto di quartiere ha organizzato una propria iniziativa presso il reparto materno – infantile del policlinico di Santa Maria alle Scotte per portare un sorriso ai bambini meno fortunati. In alcuni anni l’iniziativa è avvenuta anche presso alcune scuole materne. 21 turismo L’iniziativa della Regione spinge gli operatori all’e-commerce Aggiornato il booking on line per promuovere il turismo 2 Luisella Bartali Il nuovo sito della Regione Toscana www.turismo.intoscana.it è stato presentato lo scorso 6 giugno presso la Confcommercio Siena nel corso di un seminario che ha visto la partecipazione numerosa e interessata di moltissimi albergatori e imprenditori della ricettività. Presentati il blogtour Play Your Tuscany e la piattaforma toscanaevents.it, mentre sono in cantiere Vetrina Toscana, Toscana Card e il Booking online. E’ infatti in corso il progetto di rivisitazione del booking online. Il processo parte da una approfondita ricerca delle ‘best practice’ nazionali ed internazionali e dalla analisi della propensione all’e-commerce delle imprese turistiche toscane. L’obiettivo è quello di rimodulare il progetto al fine di rafforzare il coinvolgimento degli operatori turistici toscani nella logica di azioni di promo-commercializzazione. La rivisitazione punta a rimodulare la user experience della piattaforma di ricerca e prenotazione, l’interfaccia di prenotazione tra la piattaforma e le aziende aderenti, l’estensione di un 22 contatto qualificato tramite email a tutte le imprese del territorio e, infine, l’implementazione della relazione aziende/ piattaforme attraverso appositi report dei contatti generati dal sito regionale. Dall’inizio del 2013 ad oggi il sito del turismo regionale, www.turismo.intoscana.it, ha registrato 1.2 milioni di visite, 1.7 milioni di visualizzazioni per pagina e oltre 900.000 visitatori unici (con una media di 300.000 utenti unici al mese). Anche la campagna social che promuove la nostra Regione in rete vanta numeri importanti. La Toscana, presente sul web “sociale” ormai dal 2009 con oltre 20 profili gestiti dal team di Fondazione Sistema Toscana, è tra le Regioni più attive sui social media con un grado di fidelizzazione altissimo. Sono 3.3 i milioni di utenti unici che nel solo mese di marzo hanno visualizzato contenuti della pagina Facebook di Visit Tuscany. La brand page della Toscana su Facebook ha avuto una crescita del numero di fan del +448% (dati 2012 su 2013). Inoltre, ogni commento o foto postato dal social media team regionale sulla pagina Facebook di Visit Tuscany, registra una media di 2.000 interazioni. La nostra Regione è stata la prima ad avere una brand channel su Youtube e una pagina ad hoc su Foursquare: si tratta di primati che ancora oggi vedono la Toscana protagonista. Con oltre 16.000 follower (dato aggiornato a marzo 2013) la Toscana è la prima destinazione d’Italia nel social network dedicato alla geolocalizzazione degli utenti. Questi sono alcuni dei dati emersi nel corso della presentazione affidata a Francesco Tapinassi, responsabile Area Marketing di Fondazione Sistema Toscana, un nome ben noto agli operatori del settore e ai frequentatori di BTO. Oltre allo sviluppo e all’implementazione della piattaforma Booking, in parallelo è in corso un processo di restyling per renderlo sempre più accattivante e user friendly. Il restyling sta interessando anche i quattro blog legati al sito del turismo, che sono: Around Tuscany, Tuscany Arts, Tuscanycious e Diari di Viaggio, tutti raggiungibili da: www.turismo.intoscana.it/allthingstuscany/network . L’insegna n. 6 • giugno 2013 turismo In primo piano le specie ittiche a costo competitivo Vetrina del “pesce dimenticato” Tredici appuntamenti gastronomici per portare in tavola il pescato del nostro mare ripercorrendo l’antica rotta fra Siena e Porto Ercole Tredici appuntamenti con Vetrina Toscana tra Siena e Porto Ercole ripercorrendo l’antica rotta sulla via del mare. Sugarelli, ficozze, mosdee, melù, moscardini e totani sono i protagonisti dell’iniziativa: “Quando Siena arrivava al mare” promossa dal Comune di Monte Argentario e Vetrina Toscana. Lo scopo del progetto è presentare una proposta innovativa di menù che preveda l’integrazione dei prodotti del territorio per cui le province di Siena e di Grosseto sono conosciute nel mondo con specie ittiche a “costo competitivo” e alternative rispetto a quelle di maggior impiego. Specie che nella zona dell’Argentario rappresentano una risorsa importante, ma che dal punto di vista del rendimento sul mercato non riescono a trovare le giuste vie di commercializzazione. La Repubblica di Siena ha, da sempre, cercato uno sbocco al mare per contrastare l’egemonia del commercio marittimo di Pisa e Firenze; ma, nonostante l’acquisto nel 1303 di Talamone dai monaci dell’Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata, il suo interesse era verso Porto Ercole. Nella prima metà del XIV secolo, Siena poté finalmente disporne come suo dominio, ne amplificò e rinforzò le difese e fece costruire grandi magazzini per il deposito delle merci che transitavano da lì, da e verso Siena. Questo dominio rimase in mano alla repubblica di Siena fino al 1555, data in cui la città venne inglobata dal Granducato di Toscana. Questo permise anche lo sviluppo dell’attività di pesca con le metodologie possibili negli anni del dominio senese. Ora come allora, quest’attività continua e immette nel mercato un pescato di alta qualità e molto apprezzato, come testimoniato dal successo dei ristoranti che lo presentano nei menù a base di pesce. Da qui la proposta di questo progetto che vuole sensibilizzare il consumo nelle cucine toscane di pesce “poco utilizzato“ e che per questo i pescatori rigettano in mare, avendo poco mercato, sia stimolando la richiesta da parte dei consumatori finali sia attraverso il coinvolgimento dei ristoratori. I ristoranti di Vetrina Toscana che hanno aderito a questo progetto propongono ai propri clienti un menù da degustare in cui il protagonista assoluto è il “pesce dimenticato”e in particolare le specie promosse insieme ai prodotti della filiera agroalimentare del territorio. Vetrina Toscana è il progetto di Regione Toscana e Unioncamere per promuovere la rete di botteghe e ristoranti che fanno della tipicità dei prodotti toscani il loro emblema. www.ilpescedimenticato.it Fra i ristoranti che aderiscono all’evento siamo lieti di presentare gli associati Confcommercio Siena: Mercoledì 24 luglio Antica Trattoria Botteganova loc. Botteganova, s.s. 408 strada Chiantigiana, 29 – Siena tel. 0577.284230 Giovedì 1 agosto Ristorante il Ghibellino Via dei Pellegrini, 26 – Siena tel. 0577.288079 Giovedì 8 agosto Ristorante Il Biondo Vicolo del Rustichetto,10 – Siena tel. 0577.280739 23 L’insegna n. 6 • giugno 2013 commercio Sulle etichette dei prodotti tutte le indicazioni obbligatorie Cosmetico sicuro dall’11 luglio Entra in vigore il regolamento 2 Elena Lapadula Con l’entrata in vigore dall’11 luglio prossimo, il regolamento sulla Cosmesi emanato dall’Unione Europea nel 2009, trova ora la sua completa applicazione. Il regolamento fu predisposto con l’intento di mettere ordine delle diverse normative nazionali che regolamentavano la produzione e l’immissione in commercio dei cosmetici. Il commerciante e il distributore - se dovessero ritenere che il prodotto non è conforme alle norme comunitarie di sicurezza - devono segnalarlo al responsabile dell’immissione in commercio del prodotto (il produttore o l’importatore) e alle autorità nazionali, affinché si possa procedere, come avviene per gli alimenti pericolosi, al ritiro del prodotto. Se il distributore o il commerciante mette in commercio un cosmetico con il suo nome o marchio è ritenuto responsabile in egual misura del produttore, sulla conformità del prodotto alle norme del reg. 1223/2009 UE. In sintesi, per immettere in commercio un cosmetico occorre ora individuare ed indicare nei documenti relativi alla sicurezza del cosmetico in questione il nome di un responsabile, al quale poter risalire in casi di difformità del prodotto rispetto agli standard indicati. I commercianti sono tenuti a vigilare che le etichette che accompagnano i prodotti contengano le indicazioni minime richieste, non inducano in errore i consumatori e, se riscontrano problemi, devono segnalarli alle autorità e rimuovere i prodotti dagli scaffali. saldi estivi dal 6 luglio Ecco in sintesi cosa diventa obbligatorio da luglio: i cosmetici possono essere messi in vendita solo se sul recipiente o sull’imballaggio ci sono le seguenti indicazioni obbligatorie: nome o ragione sociale del soggetto responsabile della messa in distribuzione del cosmetico, la data fino alla quale il cosmetico è ritenuto efficace, precauzioni particolari nell’impiego, numero di lotto di fabbricazione, funzione del prodotto, elenco degli ingredienti, impurezze contenute nelle materie prime utilizzate, sostanze tecniche secondarie. Se tutte queste indicazioni non possono essere contenute sull’etichetta del prodotto, le stesse devono essere inserite su un foglio o una fascetta allegati al prodotto. 24 I saldi estivi iniziano sabato 6 luglio e termineranno, dopo 60 giorni, martedì 3 settembre incluso. Per le vendite promozionali rimane il divieto di effettuazione nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi. Ricordiamo poche, piccole e semplici regole che vanno rispettate nello svolgimento dei saldi, basate sulle normative vigenti e sul rispetto reciproco fra negoziante e cliente. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Per qualsiasi necessità e informazione: Elena Lapadula, responsabile settore commercio tel 0577.248811 fax 0577.223188 e mail: [email protected] L’insegna n. 6 • giugno 2013 commercio La spending rewue innova la pubblica amminstrazione È l’ora del mercato elettronico Il computer diventa il tramite fa gli enti pubblici potenziali acquirenti e i possibili fornitori per negoziare e perfezionare on line i contratti Il funzionamento del mercato elettronico della pubblica amministrazione è stato al centro di un seminario organizzato da Confcommercio, che ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori e di esponenti degli enti pubblici. Il successo del seminario è testimoniato anche dalle richieste di fare un ulteriore momento di approfondimento e di confronto fra aziende interessate e amministratori pubblici. I relatori Massimo Vallone, responsabile delle Politiche Regionali e Amministrazione Digitale di Confcommercio, Elena Iacopini, responsabile delll’Ufficio Gare e Contratti della Camera di Commercio di Siena e Francesca Minerva, della direzione Acquisti PA e Strategie innovative di acquisto di Consip hanno dettagliato il funzionamento e gli aspetti innovativi di questo particolare mercato anche in relazione alla spending rewue. Vediamo in sintesi gli aspetti principali. Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) è uno strumento di eprocurement pubblico, gestito da Consip per conto del ministero Economia e Finanze. Si tratta di un mercato interamente virtuale in cui le amministrazioni acquirenti e i potenziali fornitori si incontrano, negoziano e perfezionano online contratti di fornitura legalmente validi. L’utilizzo della firma digitale infatti permette alla pubblica amministrazione e ai fornitori di conferire valore legale ai documenti pubblicati e consentire il perfezionamento dei contratti di acquisto. I vantaggi per le imprese nell’utilizzo del Mepa • Disponibilità di un nuovo canale di vendita verso la Pa senza spese di ammissione con ampliamento del mercato potenziale e della visibilità della propria offerta. • Diminuzione dei tempi e dei costi di vendita derivante dalla riduzione dei costi di intermediazione e di gestione del processo di vendita; riduzione della documentazione da presentare a ogni gara; maggior snellezza e velocità nella presentazione dell’offerta. • Aggiornamento della propria offerta grazie al dinamismo dei cataloghi che permette di attuare delle specifiche strategie commerciali per smaltire overstock o saturare la propria capacità produttiva. Cosa vendere con il Mepa Possono richiedere l’abilitazione al mercato elettronico tutte le imprese che rientrano nelle seguenti categorie merceologiche: arredi e complementi di arredo; cancelleria per ufficio e scuola; dispositivi di protezione individuale; prodotti accessori e materiali di consumo per l’ufficio; servizi di igiene ambientale; servizi manutenzione impianti elettrici; servizi di manutenzione impianti elevatori; conduzione e manutenzione impianti termoidraulici e di condizionamento; servizi di manutenzione degli impianti antincendio; beni e servizi Ict; materiale elettrico; materiale igienico sanitario; beni e servizi per la sanità; veicoli e mobilità sostenibile; fonti rinnovabili; servizi per eventi. I requisiti richiesti alle imprese per abilitarsi e quindi pubblicare il proprio catalogo sul MePa sono minimi: essere iscritti alla Cciaa, avere un Pc, la connessione ad internet e la firma digitale, avere un fatturato nell’anno precedente pari a 25.000 euro. Per aiutare le imprese ad abilitarsi, Consip e Confcommercio Siena hanno attivato sul territorio uno sportello al quale le imprese possono rivolgersi per ricevere spiegazioni sulle modalità di utilizzo del Mercato Elettronico, per presentare la domanda di abilitazione e per essere assistite anche in seguito ad operare sul Mercato Elettronico. Il riferimento in Confcommercio Siena: Elena Lapadula [email protected] INDICI ISTAT DI LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI AD USO NON ABITATIVO Sulla Gazzetta Ufficiale n.119 del 23 maggio 2013 è stato pubblicato il comunicato Istat concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di aprile, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ai sensi della Legge 392/78 ed ai sensi della Legge 449/97. La variazione annuale aprile 2012 – aprile 2013 è pari a più 1,1 (75%= 0,825). La variazione biennale aprile 2011 - aprile 2013 è pari a più 4,4 (75%= 3,3). 25 L’insegna n. 6 • giugno 2013 lavoro Nuove procedure e pesanti sanzioni per chi non le osserva Dal 1° giugno obbligatorio il Dvr Non è più sufficiente l’autocertificazione: occorre la valutazione dei rischi Adempimenti consistenti offerti a costi contenuti 2 Paolo Bartolini Dal primo giugno 2013 l’autocertificazione della valutazione dei rischi non è più valida e va fatta la valutazione rischi secondo la procedura ordinaria (Dvr) o secondo le procedure standardizzate (Dvr standardizzate), possibile per chi ha fino a 10 addetti. Obiettivo di tutte le norme è la prevenzione dei rischi e pericoli nei luoghi di lavoro a tutela della salute e integrità fisica dei lavoratori. La gestione della salute e sicurezza lavoro è dinamica per cui i documenti fatti la prima volta non sono mai definitivi e non si è “a posto” una volta per tutte e per sempre. Salute e sicurezza del e sul lavoro sono ormai impegni inevitabili consistenti e onerosi che Confcommercio Siena offre a costi contenuti. Per tutta la formazione il riferimento è Saiter. Il datore di lavoro ha vari obblighi pesantemente sanzionati se non attuati fra cui i minimi indispensabili sono: • nominare il Rspp, responsabile del servizio prevenzione e protezione (sanzione: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro); può essere lo stesso datore di lavoro (svolgimento diretto); deve fare un corso di formazione di almeno 16 ore per le aziende a rischio basso (sanzione; arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro); • valutazione dei rischi e piano della sicurezza (sanzione: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro); l’obbligo della valutazione dei rischi è in vigore dal 1° gennaio 1996; • formazione ai lavoratori, agli addetti al primo soccorso, agli addetti alla prevenzione incendi (sanzione: arresto da 2 a 6 mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro); • informazione e addestramento alla mansione dei lavoratori; • fornire e far usare ai lavoratori i dpi (dispositivi di protezione individuale); • avere il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che può essere aziendale o territoriale; il rappresentante dei lavoratori territoriale è fornito dall’Opss (Organismo Paritetico Senese Sicurezza; il riferimento in Confcommercio è Raffaella Rosini); • sorveglianza sanitaria e nomina medico competente per il personale di cucina, per addetti che lavorano almeno per tre ore in orario notturno (dalle 22 alle 6); per movimentazione manuale dei carichi; per tutte le mansioni di lavoro al computer; ecc.; • pacchetto medicazioni (fino a 3 addetti); cassetta pronto soccorso (da 4 addetti in su) I documenti indispensabili per la valutazione dei rischi q planimetria dei locali della propria attività con posizionati i vari arredi e attrezzature; q il codice attività, (Codice Ateco) per l’individuazione del profilo di rischio dell’azienda che può essere basso, medio o alto; q tutti i dati dei lavoratori della propria azienda, cioè quelli anagrafici (compresa la nazionalità) e quelli del contratto di lavoro; il registro degli infortuni; q gli attestati dei corsi di formazione del Rspp (responsabile del servizio prevenzione e protezione), dei lavoratori, dell’addetto al primo soccorso, dell’addetto alla prevenzione incendi; q l’attestazione dell’informazione e addestramento ai lavoratori sulla mansione; q i verbali di consegna dei dispositivi individuali di protezione; q le eventuali deleghe scritte e firmate agli addetti al primo soccorso e alla prevenzione incendi; q l’eventuale nominativo del medico competente se 26 obbligati alla sorveglianza sanitaria; q il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale o territoriale; q le schede tecniche dei prodotti per pulizia, sanificazione, disinfezione, disinfestazione; q la matricola Inps; q la matricola Inail; le dichiarazioni di conformità di: q impianto elettrico; q impianto di riscaldamento; q impianto di condizionamento; q eventuali ascensori e/o montacarichi; q impianto idraulico; q qualsiasi altro impianto a servizio dell’attività; q ogni altro documento collegato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro fatto nel corso degli anni e cioè dal 1996 ad oggi; Solo avendo a disposizione questa documentazione è possibile fare un valutazione dei rischi adeguata a quanto richiesto dal D. Lgs. 81/2008. L’insegna n. 6 • giugno 2013 territorio 13mila visitatori alla Mostra Intersettoriale della Valdelsa La Miv, un successo insperato L’interesse del pubblico ha riacceso le speranze dei centoventi espositori in una possibile ripresa dell’area commerciale del nord della provincia 2 Fabio Cambi E’ stato un successo non annunciato quello della 26° edizione della MIV Mostra Intersettoriale Valdelsa, che si è svolta negli ampi spazi espositivi ai Fosci di Poggibonsi. Un successo di partecipazione e di consensi, in controtendenza rispetto all’aria di crisi che si continua a percepire nell’economia locale. La manifestazione nei nove giorni di apertura è stata visitata da tredicimila persone, di cui circa 8 mila nei due weekend, con un bilancio di mille visitatori in più rispetto all’edizione 2012. A questo già incoraggiante risultato si unisce la speranza di aver portato, anche se pur minimo, un contributo alla ripresa economica della Valdelsa nei diversi comparti produttivi protagonisti dell’esposizione. Per i centoventi espositori armati di una buona dose di fiducia nel futuro il risultato ottenuto da questa edizione ha superato qualunque aspettativa e per gli organizzatori questo è un dato confortante e degno di nota, visto il perdurare di una situazione economica generale difficile e con prospettive ancora incerte. Molto buona anche la partecipazione ai seminari e ai convegni organizzati con la prima edizione di SmartMiv, interessanti occasioni di confronto e di approfondimento sui temi dello sviluppo sostenibile, dell’efficienza energetica e della green economy, passando attraverso le energie rinnovabili, la formazione green, la mobilità sostenibile, la bioedilizia e la filiera corta sulle nostre tavole. Questa edizione ha ricevuto commenti entusiastici e apprezzamenti positivi, il pubblico ha dimostrato di gradire Il vicesindaco di Poggibonsi Angelo Minutella, il presidente Mostra Intersettoriale della Valdelsa della Provincia Simone Bezzini e l’onorevole Susanna Cenni negli stand della molto l’iniziativa, in modo particolare per le sue modalità logistiche e organizzative: un ambiente accogliente, ben raggiungibile, un servizio di alta professionalità, e un’offerta di prodotti variegata e di buon livello. Infatti chi ha visitato la mostra ha avuto modo di spaziare dall’arredamento di design all’antiquariato, dalle molteplici soluzioni e proposte nel campo del risparmio energetico, alla sicurezza della casa, dai servizi alla cerimonia. Nonostante le difficoltà che il tessuto imprenditoriale vive, qui come altrove, questa edizione della Miv ha rappresentato la voglia di ripartire, poiché tali manifestazioni sono un’alternativa per rilanciare non solo le aziende, ma tutto il territorio. Per poter permettere alla Miv di continuare ad essere un punto di riferi- mento per la promozione e la crescita economica della Valdelsa, il Comitato organizzatore, partendo dai risultati positivi anche di questa 26° edizione, si augura che sia data continuità a questa manifestazione che, dal prossimo anno, dovrà trovare una nuova sede. La Miv è stata organizzata dal Comitato Promotore Campionaria, composto dalla Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato Senese, Unione Provinciale Agricoltori, Cia e Coldiretti. Ha inoltre contato sul contributo della Camera di Commercio di Siena, del Comune di Poggibonsi, della Banca Monte dei Paschi di Siena e sui patrocini dei Comuni della Valdelsa (Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano) e della Provincia di Siena. 27 L’insegna n. 6 • giugno 2013 anziani Le pensioni nella morsa delle restrizioni della riforma Dini Invalidità, reversibilità, indirette Restano le restrizioni al cumolo Già dal 2009 i pensionati di vecchiaia e di anzianità che lavorano non sono più soggetti ad alcuna trattenuta. Il divieto di cumulo è rimasto invece per i pensionati di invalidità e per le vedove e vedovi titolari di pensione di reversibilità e indirette, per i quali continuano ad applicarsi le restrizioni introdotte con la legge 335 del 1995 (riforma Dini). Vediamo cosa prevedono le norme e come incidono. Assegno di invalidità Attualmente i titolari di assegno di invalidità sono soggetti a un regime di cumulo che si traduce in un doppio prelievo se svolgono un’attività di lavoro dipendente, autonomo o di impresa sopra un determinato limite di reddito. La prima trattenuta decurta l’assegno del 25% o del 50% a seconda che i redditi di lavoro superino di quattro volte (25.762,36 euro) o di cinque volte (32.202,95 euro) il trattamento minimo annuo dell’Inps. Se la parte restante di reddito supera il trattamento minimo dell’Inps (6.440,59 euro nel 2013) scatta un secondo taglio. Bisogna distinguere comunque due diverse situazioni: • se la pensione è stata maturata con almeno 40 anni di contributi l’invalido non è soggetto a nessuna trattenuta aggiuntiva, perché in tal caso l’assegno è interamente cumulabile con qualsiasi reddito da lavoro; • se i versamenti sono stati invece inferiori ai 40 anni, scatta la trattenuta che varia a seconda del tipo di attività svolta. Per quella di lavoro autonomo è pari al 30% della quota eccedente il minimo. Se invece l’invalido è un lavoratore dipendente deve rinunciare ad una fetta di pensione pari al 50% della quota eccedente il minimo Inps. LE RIDUZIONI 2013 IN BASE AL REDDITO pensione di reversibilità trattamento spettante Fino a euro 19.321,77 La pensione resta al 60% della quota maturata dal defunto Oltre euro 19.321,77 fino a euro 25.762,36 Oltre euro 25.762,36 fino a euro 32.202,95 Oltre euro 32.202,95 in poi Al superstite spetta il 36% della pensione maturata dal defunto Al superstite spetta il 30% della pensione maturata dal defunto assegno di invalidità trattamento spettante Fino a euro 25.762,36 Intero importo della pensione maturata Oltre euro 25.762,36 fino a euro 32.202,95 Oltre euro 32.202,95 in poi 28 Al superstite spetta il 45% della pensione maturata dal defunto 75% dell’importo della pensione maturata 50% dell’importo della pensione maturata Pensione ai superstiti Il divieto di cumulo resta una spina nel fianco anche per vedove e vedovi, titolari di pensione ai superstiti. I tagli vanno dal 25% al 50% del trattamento che spetta al coniuge superstite, a seconda dei redditi. In altre parole se ai coniugi superstiti spetta il 60% della pensione del defunto, tale percentuale scende al 45% se il loro reddito supera di 3 volte l’importo minimo dell’Inps, il 36% con redditi superiori a 4 volte il minimo e il 30% se si va oltre 5 volte tale livello. Attenzione però: se i titolari della pensione di reversibilità sono almeno due (esempio, un coniuge con un figlio) l’assegno resta intatto anche se il reddito di entrambi è molto elevato. Fermo restando che nel momento in cui uno dei due, ad esempio un figlio dopo il completamento degli studi, perde il diritto a pensione, l’altro è soggetto alla riduzione se il suo reddito supera i tetti di legge. Sono compresi tutti i redditi soggetti all’Irpef con esclusione dei trattamenti di fine rapporto e delle relative anticipazioni; del reddito della casa di abitazione; delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata e dell’importo della pensione ai superstiti sulla quale dovrebbe essere eventualmente applicata la riduzione. A questo punto va sottolineato che tale penalizzazione al coniuge superstite risulta ingiustificata e iniquamente gravosa sotto vari aspetti. La riduzione, infatti, non può paragonarsi a un vero e proprio cumulo ma piuttosto a una decurtazione, che appare tanto ingiusta in quanto vengono a modificarsi gli effetti finali, penalizzando gli interessati. Premia, per esempio, coloro che vivono nel sommerso, danneggia invece coloro che denunciano regolarmente i propri redditi e in molti casi dà luogo a disparità di trattamento, dovute al fatto che per i redditi superiori ai tetti la trattenuta scatta a prescindere dall’importo della pensione. Due esempi che possono spiegare meglio perché ciò si verifica. Coniuge superstite con una pensione annua di 35.000 euro e altri redditi per 15.000 euro. In questo caso l’assegno non subisce riduzioni perché il reddito (quello della reversibilità è sempre escluso) L’insegna n. 6 • giugno 2013 non supera il limite minimo di 19.321,77 euro fissato dalla legge nel 2013. Coniuge superstite con una pensione di 15.000 euro e uno stipendio (o una pensione di vecchiaia) di 35.000 euro. In questo caso l’assegno viene tagliato del 50% perché il reddito di lavoro (o di pensione diretta) supera la soglia massima di 32.202,95 euro. Il risultato dunque non è omogeneo, pur avendo entrambi i coniugi le stesse entrate: il primo può disporre dell’intera somma di 50.000 euro, mentre il secondo, soggetto al taglio della pensione, deve accontentarsi di 42.500 euro. Su un piano generale, poi, va considerato che una correlazione tra la misura della pensione e la titolarità di altri redditi è propria delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, trattamenti al minimo ecc.), mentre è del tutto illogica per le prestazioni previdenziali che vengono calcolate in base alla effettiva contribuzione versata e quindi restano indipendenti da eventuali altri redditi dei beneficiari. L’associazione 50&Più da tempo continua ad avanzare al legislatore richieste di modifica della normativa perché ritiene assurdo differenziare l’ammontare della pensione sulla base dei redditi del superstite, penalizzando questi coniugi che rappresentano una categoria per la quale il rischio impoverimento è potenzialmente molto elevato. Infatti, oltre alla proposta di legge di iniziativa popolare, presentata al Senato nel giugno 2008 da 50&Più e altre associazioni di pensionati, in tutti i convegni è stato sostenuto a gran voce da parte di tutte le categorie interessate e dalle dirigenze pubbliche e private l’assoluta necessità di modifica della norma o con la sua abolizione o, quantomeno, con una correzione dei valori delle tre fasce di reddito oggi in vigore, portandole dalle attuale 3, 4 e 5 rispettivamente a 5, 8 e 10 volte l’importo del trattamento minimo annuo (euro 6.440,59 per il 2013). Al momento – nonostante l’impegno del nuovo governo - non conosciamo come queste situazioni evolveranno. Ma una cosa deve essere chiara a tutti: i pensionati italiani hanno abbondantemente già dato. È tempo ed è urgente adesso che cessi l’insensibilità politica e si spenda grande attenzione per gli anziani visto che quote sempre più estese stanno scivolando verso una condizione di povertà inac- cettabile. Questi pensionati sono consapevoli che il Paese può uscire dalla crisi solo con l’impegno di tutti, ma ciascuno deve fare la propria parte. L’impegno richiesto in tal senso all’attuale Governo è quello di legiferare con grande equità e giustizia nella ripartizione dei sacrifici. Tra le tante gravi mancate attenzioni, continuare a tagliare l’importo della pensione al coniuge superstite, con prestazione non “assistenziale” ma ottenuta a pieno titolo, non può che essere considerata assolutamente ingiusta e non equa. 29 L’insegna n. 6 • giugno 2013 anziani Interessa 7 milioni e mezzo di anziani Pensionati sempre sotto esame: verifica dei limiti di reddito È in corso da parte dell’Inps la nuova verifica delle situazioni reddituali per tutti quei pensionati che percepiscono trattamenti economici legati, per legge, al rispetto di precisi limiti di reddito. Un controllo a tappeto che l’Inps è tenuto a fare ogni anno tramite appositi modelli (RED, RED/EST, ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS), a circa 7 milioni e mezzo di pensionati. I modelli devono essere restituiti all’Inps entro il 31 luglio prossimo tramite i consueti canali telematici. La verifica riguarda sia i redditi posseduti nel 2012 ma anche quelli eventuali del 2011 per coloro che l’anno scorso non hanno risposto all’invito. Districarsi nella compilazione non è agevole né piacevole. È per questo, come già stato previsto negli anni precedenti, che gli interessati possono avvalersi dell’assistenza dei Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) che sono da sempre autorizzati a tali operazioni attraverso l’apposita convenzione con l’Istituto previdenziale. 30 È importante ricordare a questo punto che per non incorrere in errori nell’autodenuncia del reddito, che potrebbe portare a spiacevoli conseguenze e per tutti i chiarimenti del caso, negli uffici di 50&Più Caaf e del patronato 50&Più Enasco, Banchi di Sopra 31 – Siena – 0577.283914, è stato previsto un apposito servizio gratuito con esperti operatori che provvedono alla predisposizione dei modelli e a svolgere tutte le eventuali ed ulteriori pratiche necessarie. Naturalmente andando agli uffici è importante portare con sé oltre alla lettera dell’Inps ogni altro documento che attesti il possesso dei redditi richiesti.