La relazione annuale dell`INAIL
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La relazione annuale dell`INAIL
La relazione annuale dell’INAIL 2013: infortuni in calo e aumento delle malattie professionali I dati contenuti nella relazione annuale che INAIL ha recentemente presentato, dicono che in Italia nel 2103 le denunce di infortuni sul lavoro sono diminuite del 7% rispetto all’anno precedente. Gli infortuni riconosciuti sono invece diminuiti di più del 9%. Le denunce di infortunio mortale sono state 1.175 contro le 1.331 del 2012. I casi finora riconosciuti sono pari a 660 di cui 376 avvenuti “fuori dall’azienda”. Questi dati andrebbero però incrociati con quelli sull’occupazione, la disoccupazione, la produzione e in generale sulla crisi, perché sarà anche vero, come sostiene INAIL, che la prevenzione della sicurezza sui luoghi di lavoro, sta determinando una “dinamica positiva”, ma è pur vero che la riduzione delle ore lavorate influenza sicuramente tale dinamica. Sono in aumento le denunce di malattie professionali, l’incremento è del 12% rispetto al 2012. Le MP riconosciute sono invece pari solo al 38% delle denunciate. Ancora meno sono le MP effettivamente indennizzate per danni superiori al 5% (per i danni dall’1% al 5% scatta la franchigia). I lavoratori deceduti nel 2013 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.475 (circa il 33% in meno rispetto al 2009). Di questi, 376 sono deceduti per patologie asbestocorrelate. Nella sezione “open data” del sito INAIL si possono scaricare i dati degli infortuni relativi all’ultimo quinquennio 2009-2013, distinti per regione e anche per provincia. I dati delle MP per il momento invece non sono accessibili. Gli infortuni in provincia di Bergamo Casi denunciati: nel 2013 sono stati denunciati 14.895 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’8,26% rispetto al 2012. A Bergamo si accentua quindi la positiva tendenza nazionale alla riduzione degli infortuni sul lavoro. Tabella e grafico1- n° denunce infortunio periodo 2009-2013 2009 2010 2011 2012 2013 18.145 18.319 17.790 16.236 14.895 -8,26% infortuni denunciati 18.145 18.319 17.790 16.236 14.895 2009 2010 2011 2012 2013 Casi mortali: a Bergamo nel 2013 sono sati denunciati 19 infortuni mortali con una riduzione del 26,9% sull’anno precedente. Di questi, 13 casi sono stati riconosciuti (il 68,4%), 6 casi (il 31,5%) sono stati respinti con diverse motivazioni (infortunio non avvenuto in occasione di lavoro ecc.). Tabella e grafico 2 -n° denunce infortuni mortali periodo 2009-2013 2009 2010 2011 2012 2013 21 26 20 26 19 -26,9% infortuni denunciati con esito mortale 26 21 2009 26 20 2010 2011 19 2012 2013 Infortuni e definizione amministrativa. I casi denunciati (14.895) hanno avuto il seguente esito amministrativo: 1.920 casi (pari al 12,89%) hanno avuto una prognosi inferiore a 4 gg di temporanea (quindi a carico totale del datore di lavoro); 10.069 casi (pari al 67,6%), compresi i casi mortali, sono stati riconosciuti; 2.601 casi (pari al 17,46%) hanno avuto esito negativo, mentre 305 casi sono ancora in istruttoria. definizione amministrativa infortuni denunciati 12,89 2,05 17,46 67,60 meno 4gg positivo negativo in istruttoria Gli infortuni riconosciuti ed indennizzati: come detto sono stati riconosciuti come infortunio 10.069 casi su 14.895 denunciati. Gli infortuni riconosciuti, al termine del periodo di temporanea, non necessariamente hanno dato seguito a postumi permanenti. Infatti ben 8.857 casi (pari all’87,96%), cioè la stragrande quantità di casi di infortunio, non hanno avuto postumi permanenti (assenza di menomazioni). Con postumi compresi tra l’1 e il 5% (in franchigia), quindi senza indennizzo economico, sono 676 casi (pari al 6,71%). Con postumi tra il 6 e il 15% (liquidazione in capitale del danno biologico) sono 449 casi (pari al 4,46%), mentre solo 74 casi (pari allo 0,73%) hanno avuto la costituzione di una rendita permanente (danni dal 16 al 100%). infortuni riconosciuti e esito 4,46 0,73 6,71 87,96 senza menomazioni in franchigia in capitale in endita