Il budget (per la comunicazione)
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Il budget (per la comunicazione)
1 Parte V Pianificazione, organizzazione e controllo delle attività di comunicazione Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - [email protected] 2 Cap. 23 Le competenze e i presidi organizzativi interni ed esterni Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - [email protected] 3 Le opzioni organizzative per la comunicazione d’impresa • Come garantire la coerenza di immagine verso l’esterno? – Come organizzo la comunicazione? • Approccio integrato: trovare la sintesi attraverso l’accentramento delle funzioni • Approccio funzionale: forte specializzazione verso pubblici omogenei, creando presidi organizzativi decentrati – Cosa faccio all’interno e cosa faccio fare da soggetti esterni (make ok buy)? 4 Le opzioni organizzative per la comunicazione d’impresa Prevalenza esterna Azienda esterna direttamente in contatto con il vertice che dà le linee guida Le agenzie esterne sono in relazione con le divisioni Integrazione Specializzazione Organo di Staff che si occupa della comunicazione di tutte le funzioni Ogni divisione o funzione si occupa della sua comunicazione. Necessità di forte coordinamento tra le funzioni Prevalenza interna 5 I soggetti esterni: la filiera della pubblicità Produzione (TV, Tipografie, ecc.) Società di ricerca Agenzia di comunicazione INSERZIONISTA Servizi creativi Opera nel media management. Pianifica le campagne, sceglie i mezzi e li acquista, poi controlla i risultati Centro Media Altri servizi Concessionaria Acquisisce in esclusiva gli spazi dall’editore e li vende Es. RAI, Mediaset, L’Espresso, ecc. EDITORE 6 Cap. 24 Le ricerche per la comunicazione di marketing Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - [email protected] 7 Capitolo 24 – Le ricerche per la comunicazione di marketing Le ricerche: processo, metodologie e tecniche • Obiettivo di ogni ricerca: – fornire informazioni per la formulazione strategica. • Fasi: – definizione del problema – piano di ricerca (metodi, strumenti e processi) – raccolta di informazioni – elaborazione e analisi dei dati – presentazione del rapporto (report) per valutare efficacia ed efficienza dei piani di comunicazione 8 Capitolo 24 – Le ricerche per la comunicazione di marketing Le ricerche: processo, metodologie e tecniche • Due approcci all’indagine: – Qualitativo (intervista, focus group): descrizione del fenomeno in profondità, descrizione ampia – Quantitativo (sondaggio): elevato numero di soggetti ed elevata focalizzazione del problema da osservare 9 Le ricerche per la comunicazione di marketing: carattere trasversale Obiettivi di marketing Obiettivi della comunicazione di marketing RICERCHE Strategia di comunicazione Marketing Communication Mix Implementazione del piano di comunicazione Verifica dei risultati 10 Le ricerche per la valutazione dell’efficacia: aree da monitorare a) SISTEMA DELLA PERCEZIONE E DELLA CONOSCENZA VARIABILI DA MONITORARE Esposizione Attenzione e interesse Brand awareness Memorizzazione e ricordo STRUMENTI DI RICERCA UTILIZZATI Analisi dei dati relativi alla pianificazione (copertura e frequenza) Controllo ex-post indicatori di efficacia Test pre- e post-campagna sul target Test sul target di natura longitudinale (evoluzione nel tempo) Test di natura quantitativa 11 Le ricerche per la valutazione dell’efficacia: aree da monitorare b) SISTEMA DELL’ELABORAZIONE E DELLA VALUTAZIONE VARIABILI DA MONITORARE Posizionamento percepito Atteggiamento Preferenze STRUMENTI DI RICERCA UTILIZZATI Mappe percettive: analisi del “posto” occupato dal brand nella mente dei consumatori in base a degli “attributi rilevanti”. Analisi exante ed ex-post Rappresenta il mediatore tra la comunicazione e il comportamento. Analisi ex-ante ed ex-post Mappe delle preferenze: simile a quelle percettive, ma con gli attributi che sono più rilevanti ai fini della scelta 12 Capitolo 24 – Le ricerche per la comunicazione di marketing Esempio di mappa percettiva - automobili Prestazioni Maserati Toyota Volks Wagen Audi Fiat Seat Design 13 Le ricerche per la valutazione dell’efficacia: aree da monitorare c) SISTEMA DELL’AZIONE (risposte comportamentali) Ricerca di informazioni STRUMENTI DI RICERCA UTILIZZATI Analisi richieste dirette e indirette: risposta alla attività di direct marketing, contatti al sito, ecc. Acquisto Analisi delle variazioni delle vendite VARIABILI DA MONITORARE 14 Capitolo 24 – Le ricerche per la comunicazione di marketing Le ricerche per una campagna pubblicitaria LE RICERCHE PRE-CAMPAGNA – Le ricerche “strategiche”: individuazione del target – I “pre-test”: prima del lancio ufficiale del messaggio per verificare la capacità di trasmettere l’idea e di attirare l’attenzione del target – Le “media analysis”: volte ad analizzare l’andamento delle precedenti campagne in termini (ad esempio) di copertura geografica, dati auditel, ecc., sia dell’impresa che dei concorrenti 15 Le ricerche per una campagna pubblicitaria LE RICERCHE DURANTE E DOPO LA CAMPAGNA – I “post-test”: durante o dopo la campagna per verificare la capacità di trasmettere l’idea e di attirare l’attenzione del target – I “tracking”: ricerche continuative che monitorano l’andamento delle principali variabili obiettivo (memoria, interesse, notorietà di marca, gradimento, risposte comportamentali, ecc.) – Le “media measurement”, finalizzate alla vefica ex-post dei risultati del media-mix 16 Cap.25 Il budget per la comunicazione Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - [email protected] 17 Capitolo 25 – Il budget per la comunicazione Il budget (per la comunicazione) • Documento previsionale (annuale o relativo a specifici progetti) in cui sono rappresentate le attività (di comunicazione) e previsti i relativi costi • Diverse tipologie di costi: – Costi di esercizio (spese correnti)/ Investimenti; – Costi fissi/costi variabili • Generalmente, nelle campagne di comunicazione molti costi sono relativi a beni e servizi acquistati da soggetti esterni, quindi costi di esercizio e variabili 18 Metodi per la definizione del budget l'approccio razionale Vantaggi oneri La mancanza di nessi causali tra costo sostenuto e ricavo ottenibile rende difficile individuare la somma ottimale da impegnare Vantaggi Oneri Spesa in comunicazione 19 Metodi per la definizione del budget l'approccio razionale Effetto lag: differimento temporale tra spesa e ritorni Effetto carry over: capacità di perdurare nel tempo (dipende dal messaggio, ecc.) ANALISI SEMPLICISTICA, non tiene conto di importanti fattori qualitativi, come: - Ciclo di vita del prodotto; - Quota di mercato dell’impresa - Dinamica del settore - Frequenza d’acquisto del prodotto 20 Capitolo 25 – Il budget per la comunicazione Metodi per la definizione del budget alternativi all’approccio razionale • Metodo dell’importo disponibile o residuale • Metodo della percentuale delle vendite • Metodo della parità competitiva: lo scopo è mantenere invariato il rapporto di forza con la concorrenza • Metodo degli obiettivi: – Definizione obiettivi (qualitativi e quantitativi) – Individuazione delle attività per raggiungerli – Stima dei costi relativi 21 Cap. 26 Il piano di comunicazione Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012 Prof. Fabio Forlani - [email protected] 22 Capitolo 26 – Il piano di comunicazione Pianificare le comunicazioni • Il piano di comunicazione rappresenta uno strumento formale per porre in essere un agire comunicativo consapevole, coordinato e controllabile • La finalità è sviluppare immagini di marca (o di marchi) coerenti con le identità di marca • Il piano risente e si poggia sulle scelte organizzative (cap. 23): – Integrazione / specializzazione Sistema integrato di pianificazione Valutazioni dei piani precedenti Analisi del contesto esterno e interno Controllo Sviluppo delle alternative strategiche Selezione integrata di obiettivi e strategie Integrazione Feedback 23 Piani specifici: - Marketing: advertising, promozioni. Ecc. - Comunicazione interna - Comunicazione istituzionale - Ecc. Esecuzione 24 Capitolo 26 – Il piano di comunicazione Le attività e i quesiti relativi ad un piano di comunicazione • Definizione del gruppo di lavoro (chi fa che cosa?) • Analisi della situazione e dei fabbisogni di comunicazione: ● forze e debolezze ● minacce e opportunità ● priorità in relazione alla creazione di valore, ecc. • Formulazione dei principi guida e fissazione degli obiettivi 25 Capitolo 26 – Il piano di comunicazione Le attività e i quesiti relativi ad un piano di comunicazione • Definizione delle strategie: – A chi comunicare (target)? – Cosa e Come (messaggio e mix di strumenti)? – Quando (tempistica)? – Con quali risorse (budget, outsourcing)? – Come valutare il piano? • Attuazione, monitoraggio e valutazione 26 Capitolo 26 – Il piano di comunicazione Le caratteristiche di un piano di comunicazione efficace • Realismo: importanza della fase conoscitiva e delle ricerche • Comprensibilità: chiaro e semplice per essere diffuso • Condivisione: dal top management e soprattutto da chi lo metterà in pratica • Congruenza: coerenza con le impostazioni generali, obiettivi pianificati, pubblici, messaggi, budget, ecc. • Flessibilità: non rigido ma capace di essere declinato in base alle combinazioni obiettivo/destinatario/strumento • Continuità: valida solo nel lungo periodo • Dinamicità: il piano deve saper recepire input esterni e interni, nonché feedback generati dal controllo