KATA Illustrati - SPORTING CLUB OLEGGIO Home Page

Transcript

KATA Illustrati - SPORTING CLUB OLEGGIO Home Page
KATA
Illustrati
Elenco dei kata
Heian
1.
2.
3.
4.
5.
Heian shodan
Heian nidan
Heian sandan
Heian yodan
Heyan godan
Tekki
6. Tekki shodan
7. Tekki nidan
8. Tekki sandan
Sentei
9.
10.
11.
12.
13.
Bassai dai
Kanku dai
Jihon
Empi
Hangetsu
Kata superiori
14.Bassai sho
15.Kanku sho
16.Ji’in
17.Gankaku
18.Wankan
19.Meikyo
20.Jitte
21.Cinte
22.Socin
23.Nijiusho
24.Gojiusho sho
25.Gojiusho dai
26.Unsu
Kata Fudokan
27.Heian Oi-Kumi
28.Taiji Shodan
29.Meikyo Nidan
30.Kaminarun
Heian = pace dello spirito
il nome di questi kata deriva dal fatto che tutti iniziano con una parata, indice di una volontà non
aggressiva e quindi pacifica che, provocata dall’esterno, reagisce solo per necessità.
Tekki
Tekki = Cavaliere di ferro
La caratteristica principale di questo gruppo di kata consiste nell’utilizzo costante della
posizione kiba dachi, posizione del cavaliere.
Bassai dai = Assaltare la grande fortezza, kata del gruppo shorin (kata di forza).
Kanku dai = Contemplare la grande volta celeste. Kata della scuola shorei (morbida), è il
kata più lungo dello shotokan, il nome è ben rappresentato dal primo movimento del kata, in cui
le mani compiono un movimento circolare .
Jion = amore verso la divinità. Kata della scuola shorin, il suo nome deriva dal tempio di
Buddha in cui nacque il kata, la traduzione del nome rappresenta l’indole stessa del Buddha.
Empi = volo della rondine. È un kata della scuola shorei, il nome deriva dalla somiglianza col
volo della rondine, rapido e ricco di cambi di direzione. Il kata da cui nasce empi, wanshu,
presenta molte analogie sia nell’embusen che in alcune sequenze di tecniche.
Hangetsu = Mezzaluna. È il primo kata di respirazione che si incontra, il suo nome deriva
principalmente dalla posizione tipica del kata, hangetsu dachi, presente esclusivamente in
questo kata.
Bassai sho = assaltare la piccola fortezza. È il kata che fa da controparte a bassai dai, rispetto
al quale presenta analogie e somiglianze in diverse tecniche e sequenze. Interessante e
particolare è lo studio del kata utilizzando un bastone come arma.
Kanku sho = contemplare la piccola volta celeste. Il nome di questo kata può anche essere
tradotto come contemplare il piccolo astro (dove con piccolo astro si identifica il sole che sorge)
Ji’in = misericordia e bontà. Il nome, come jion, deriva dal tempio buddhista in cui è nato.
Anche questo kata esprime, nel nome, le idee di bontà che si ritrovano nel credo buddista.
Gankaku = gru sulla roccia. Il nome deriva, come per hangetsu, dalla posizione tipica del
kata: tsuruashi dachi (posizione del piede della gru). Fondamentale in questo kata è il controllo
dell’equilibrio.
Wankan = corona imperiale. Kata antico e di cui è di origine incerta. Alcuni ritengono che i
primi movimenti rappresentino la forma di una corona, da cui il nome.
Meikyo = specchio luminoso. Nome derivante dalla simmetria dei movimenti presenti nel kata.
È detto anche meikyo shodan per differenziarlo dalle altre due forme nidan e sandan. Deriva dai
kata Rhoai del maestro Itosu (maestro di G. Funakoshi).
Chinte = dieci dita. Il nome del kata può essere anche tradotto con “mani eccezionali”. È un
kata di forza che secondo alcuni trova la sua controparte dinamica nel kata Gankaku,
anticamente chiamato chinto.
Jitte = dieci mani. Il significato del kata è quello di affrontare dieci avversari, è principalmente
un kata di forza.
S ochin = espressione di forza con tranquillità. È un kata parzialmente di respirazione, alterna
movimenti lenti a rapide sequenze, come unsu e nijiusho. La posizione principale del kata è
fudo-dachi (sochin-dachi) ed è la posizione assunta da Fudo (statua) posta di guardia al tempio
Todai-ji, dove si riscontra la guardia protettiva basata sulla credenza di difendere una causa
giusta.
Nijushiho = 24 piccoli passi. Il nome deriva dalla varietà degli spostamenti in quasi tutte le
direzioni. Alterna a movimenti lenti delle rapide sequenze. Fu importato in giappone dalla cina
insieme a unsu e sochin.
I kata Gojiushiho
Gojushiho sho = 54 piccoli passi.
Gojushiho dai = 54 grandi passi.
I due kata gojushiho hanno origini cinesi e derivano da un unico kata. Successivamente sono
state codificate le due forme “sho” e “dai”.
La prima prende spunto dallo stile della tigre e la seconda da quello della gru. Le prime notizie
del kata gojushiho si hanno attorno al 1600 nei testi Bubishi ove si fa riferimento a questi come
a "i 54 passi della tigre nera e il pugno della gru bianca".
In base a questo si può assumere che il significato originale del nome Gojushiho sho sia “i 54
passi della tigre nera”. Il nome potrebbe anche derivare dalle numerose tecniche mani a mani
aperte che riprodurrebbero gli artigli della tigre stessa.
M entre gojushiho dai significherebbe “i 54 passi della gru”. Questa teoria è supportata dalla
presenza nel kata delle tecniche ippon ken e washide che simulerebbero il movimento del becco
della gru.
Unsu = nuvole che si rincorrono. E' di incerta origine cinese insieme ai kata Sochin e
Nijushiho. Ha un ritmo particolare, velocità alterne cadenze particolari e tecniche specifiche.
Usa Neko-ashi-dachi, che è quasi assente negli altri kata shotokan, come pure mawashigeri,
anche se tirato da terra. È considerato da molti come il kata più difficile di tutti.
Heian-oi kumi= insieme degli heian. È presente sia nello stile shotokan che nel fudokan con
delle piccole differenze tra i due stili. È un kata piuttosto lungo che racchiude le principali
tecniche dei 5 heian.
Taiji-shodan= primo kata di Taiji. Ideato dal maestro Taiji Kase (1929 – 2004), è il primo dei
tre kata che portano il suo nome.
Meikyo nidan = secondo specchio luminoso. L’origine del nome è analoga a quella del kata
M eikyo (vd.).
Kaminarun (o Kaminarin) = Fulmine del cielo. Kata fudokan ideato dal maestro Ilia Jorga
(fondatore del fudokan). Presenta movimenti caratterizzati da rapidità alternata a movimenti
lenti.