Match Day ZEBRE Vs Stade Toulusain

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Match Day ZEBRE Vs Stade Toulusain
SABATO 18 GENNAIO 2014
STADIO “XXV APRILE” di Parma
Kick off: 14.35
VS
sesta Giornata
6° giornata
erc - heineken cup
welcome
SUCCESSO
Un cordiale benvenuto a voi tutti alla nostra 19ª stagione di rugby europeo
per club, siamo alla 6ª giornata della fase a gironi di Heineken Cup 2013/14,
il torneo di rugby per club più competitivo al mondo che sta per entrare nella
sua fase decisiva.
Negli ultimi 18 anni, la Heineken Cup è cresciuta fino a diventare uno dei tornei sportivi
più avvincenti e dinamici in tutta Europa, e la tensione non fa che aumentare in questa fase
della stagione in cui si giocano gli otto posti dei quarti di finale e i tre posti per la fase a eliminazione
diretta della Amlin Challenge Cup. A questo si aggiunge il montepremi di oltre 6,75 milioni di euro, da
dividersi in base alle prestazioni nella fase a eliminazione diretta.
Siete voi, i tifosi, che contribuite enormemente a rendere speciali queste occasioni, grazie alla vostra
passione e dedizione, e a nome dell’ERC vorrei ringraziarvi per la fedeltà che avete dimostrato negli
anni all’Heineken Cup in particolare, e al rugby europeo per club in generale. Nonostante restino da
sciogliere alcuni nodi nella formulazione del nuovo Accordo sul rugby europeo per club che entrerà
in vigore dalla stagione 2014/15, sono stati fatti progressi notevoli, ed il cambiamento è stato bene
accetto.
È stato raggiunto il consenso in merito al formato futuro dei tornei e alla distribuzione degli introiti, e
cinque federazioni (Francia, Irlanda, Italia, Scozia e Galles) hanno ora convenuto, in modo ancor più
significativo, che nella prossima stagione si svolgerà un torneo di rugby per club europeo, che sarà gestito dall’ente organizzatore attuale, l’ERC, e vedrà schierati i club appartententi almeno alle suddette
cinque nazioni. E mentre continua la programmazione per la prossima stagione e oltre, le federazioni
riconoscono all’unanimità che, affinché i tornei possano continuare con successo, è necessario che
tutte e sei le nazioni cardine del rugby europeo (Inghilterra, Francia, Irlanda, Italia, Scozia e Galles)
collaborino nel concordare una soluzione definitiva. Dal momento che questioni critiche come il potenziamento del formato dei tornei e la revisione della distribuzione degli introiti sono state concordate,
ora esiste l’opportunità di rilanciare tornei ancor più solidi e di garantire che il rugby europeo per club
così come lo conosciamo ed amiamo continuerà ad essere giocato nel vostro stadio ancora a lungo.
Sono inoltre convinto che l’ERC, che comprende i rappresentanti delle federazioni e dei club nel suo
direttivo e nelle sue strutture decisionali più importanti, sia l’organizzazione meglio posizionata per
portare avanti con successo il rugby europeo per club, nell’interesse di tutti i suoi stakeholder e del
gioco stesso del rugby.
L’ERC ha dalla sua i dati riguardanti gli eccezionali introiti generati dal gioco professionale: oltre 520
milioni di euro distribuiti dal 1996; solo la scorsa stagione ha prodotto un fatturato di 51,7 milioni di
euro, il doppio rispetto alla stagione 2005/06.
Se al successo commerciale si aggiunge l’esplosione di interesse suscitata tra club, giocatori e tifosi
per l’Heineken Cup e per la Amlin Challenge Cup negli ultimi 18 anni, non resta che concludere che
questi tornei sono troppo importanti per lasciarli perdere.
L’ERC desidera ringraziare la Heineken, così come i nostri sponsor principali, FedEx e Amlin, il nostro fornitore principale di palloni, adidas, ed i nostri partner televisivi Sky Sports, France Televisions,
Groupe Canal+, Sky Italia, S4C e TG4, per il loro costante supporto in un periodo difficile.
E mentre la fase a gironi giunge alla resa dei conti, molti dei principali club europei e i fan che li seguono da tutto il mondo puntano a Cardiff, la capitale gallese che ospiterà entrambe le finali europee nel
week-end del 23 e 24 maggio.
Per ora auguro a tutti i club e ai loro fedeli tifosi tutto il meglio per il resto di questa stagione.
Preparazione.
Impegno.
Risultato.
LIVE TO DELIVER
Jean-Pierre Lux
Presidente ERC
fedex.com/it
© Copyright 2013 FedEx
sesta Giornata
SALUTO
DEL PRESIDENTE
Un caloroso benvenuto allo Stade Toulousain che
abbiamo l’onore di ospitare per l’odierno incontro di Heineken Cup: un club prestigioso che può
essere considerato un modello da emulare. Innovazione, rispetto delle tradizioni, competitività in
campo e qualità fuori dal campo sono le riconosciute eccellenze ed i punti di forza della struttura
societaria francese.
La partita di oggi sarà una nuova occasione per vivere insieme una piacevole giornata di rugby e per rafforzare il legame delle
Zebre con il territorio del Nord-Ovest come accaduto nel recente incontro
di RaboDirect PRO12 contro la Benetton Treviso nel quale la presenza di
numeroso pubblico, il sostegno alla squadra ed il clima di festa sono stati un
meritato riconoscimento ai giocatori, allo staff, ai dirigenti ed ai collaboratori
che quotidianamente -con professionalità e passione- si impegnano per migliorare gli standard qualitativi del nostro club.
Mi auguro che questi sforzi possano contribuire a dare continuità e stabilità
alla nostra partecipazione nelle competizioni europee e che l’attuale momento d’incertezza possa essere superato con il buon senso di tutti.
Mi preme sottolineare il processo di crescita delle Zebre, e al riguardo esprimo una personale riconoscenza all’Amministrazione Comunale per la realizzazione dello splendido Stadio XXV Aprile del quale siamo orgogliosi e che
stiamo cercando di rendere sempre più accogliente per sponsor, appassionati e tifosi, come è nello spirito del nostro sport.
Ringrazio altresì la ERC –organizzatore della competizione- ed i propri partner, i media, Sky Sport e gli sponsor che ci sostengono.
A tutti auguro un buon soggiorno a Parma, città di cultura e di grandi tradizioni.
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achieve business success.
Pier Luigi Bernabò
Presidente Zebre Rugby
SABATO 18 GENNAIO 2014
STADIO “XXV APRILE” di Parma
LE FORMAZIONI
vs
Ruggero TREVISAN
Leonardo SARTO
Kameli RATUVOU
Gonzalo GARCIA
Dion BERRYMAN
Luciano ORQUERA
Brendon LEONARD
Samuela VUNISA
Andries VAN SCHALKWYK
Mauro BERGAMASCO
George BIAGI
Quintin GELDENHUYS (cap)
Dario CHISTOLINI
Tommaso D’APICE
Matias AGUERO
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Maxime Médard
Vincent Clerc
Yann David
Gael Fickou
Yoann Huget
Jean-Marc Doussain
Sébastien Bézy
Louis Picamoles
Thierry Dusautoir (cap)
Yannick Nyanga
Joe Tekori
Yoann Maestri
ensus Johnston
Chiliboy Ralepelle
Schalk Ferreira
Luciano LEIBSON
Andrea DE MARCHI
Luca REDOLFINI
Emiliano CAFFINI
Filippo CRISTIANO
Alberto CHILLON*
Roberto QUARTAROLI
Gugliemo PALAZZANI
16
17
18
19
20
21
22
23
Christopher Tolofua
Cyril Baille
Yohan Montes
Romain Millo-Chluski
Yacouba Camara
Jano Vermaak
Clément Poitrenaud
Timoci Matanavou
Andrea Cavinato COACH Guy Novès
23 maggio 2014
ore 20.00
24 maggio 2014
ore 17.00
Per maggiori informazioni visitate il sito
ASTA BENEFIC A A FAVORE
DELL’OSPEDALE DEI BAMBINI
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DI ZEBRE Vs TREVISO
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“ASTA MAGLIA ZEBRE” segnalando le proprie generalità
e la casacca d’interesse. In caso di offerta sulla stessa
maglia l’ultimo offerente verrà contattato dall’ufficio stampa
delle Zebre. La base d’asta parte da € 150 e la lista dei
vincitori sarà resa nota sul sito www.zebrerugby.eu
heineken cup
2013/2014
Pool 3
Turno 6
17/18/19 Gennaio 2014
Zebre Vs Toulouse
17/18/19 Gennaio 2014
Saracens Vs Connacht
Fase finale
4/5/6 Aprile 2014
Quarti di finale
25/26/27 Aprile 2014
Semifinali
24 Maggio 2014
Finale
Risultati
Saracens Vs Connacht
18/01/2014
Connacht Vs Saracens 17-23
Tolosa Vs Zebre 38-5
Zebre Vs Connacht 6-33
Saracens Vs Tolosa 16-17
Tolosa Vs Connacht 14-16
Zebre Vs Saracens 10-39
Saracens Vs Zebre 64-3
Connacht Vs Tolosa 6-37
Connacht Vs Zebre 20-3
Tolosa Vs Saracens 21-11
Zebre Vs Tolosa
18/01/2014
POOL 3
Rank (in questa stagione)
avvicinati ancora di più all’azione
1
2
3
4
q Toulouse Saracens Connacht Zebre PL W D L 5
5
5
5
4
3
3
0
0
0
0
0
F
A Diff. TF TA TB LB Pts
1 127 57 +70 15 4 2 153 68 +85 18 5 2 95 83 +12 7 9 5 27 194 -167 2 24 sesta Giornata
2
2
0
0
1 19
1 15
1 13
0 0
Europa,
alto livello,
soldi
di Federico Fusetti
commentatore di
SKY SPORT
È l’equazione che domina le discussioni di
questi mesi attorno alla Heineken Cup,
la Champions League del rugby, l’unica
competizione che faccia davvero gola
a tutti. Ai club più ricchi, per diventare
sempre più ricchi, e a quelli di seconda fascia, che ricevono ossigeno dalle
casse del’Erc. A scompigliare le carte,
però, ci si sono messi gli inglesi, decisi
a prendere il controllo della situazione, e
dettare le regole. E così gallesi, irlandesi e
scozzesi si sono sentiti tirati per la giacchetta di qua e di là, a suon di milioni, per fare l’ago
della bilancia nelle decisioni future.
Da tifoso, la speranza è che la Heineken Cup sopravviva
alle difficoltà e all’ingordigia, perché la qualità tecnica di questa competizione è eccezionale. Paragonabile spesso a test-match internazionali, con club
(francesi, soprattutto) che hanno budget simili a qualche Federazione (quella
italiana, tanto per non andare lontani), e con organizzazione, copertura televisiva e pubblico da fare invidia a tutti gli sport, calcio compreso. Purtroppo
questo successo ha fatto credere che si potesse ottenere molto di più, senza
accontentarsi, e il giocattolo rischia di rompersi. L’Italia è nella situazione più
difficile tra la partecipanti. I risultati non aiutano sul campo, e così è la politica che deve accollarsi tutte le responsabilità. E così, a mio avviso, bene ha
fatto la nostra Federazione, il Presidente in particolare, ad alzare la voce, a
chiedere spazio, a spostare l’attenzione. Sul piatto mettiamo soldi, se non
ancora risultati, e dal momento che questo è un tasto molto sensibile, anzi
pare l’argomento centrale per le scelte, è giusto far pesare questo contributo, al quale difficilmente i partners rinunceranno a cuor leggero, al di là delle
dichiarazioni di facciata.
Ecco perché il destino di PRO12 ed Heineken è legato a doppio filo. Perché i
soldi delle due competizioni finiscono nello stesso budget, quello dei rispettivi
club. E quindi il contributo della Fir, indirettamente, è utile a entrambi i campionati. Certo, sul piano tecnico noi abbiamo tutto da perdere se il PRO12
non si farà più e se la Heineken diventerà questione anglo-gallese. Siamo lì
per crescere, e il presidente sa bene che riportare le due franchigie, o anche
solo Benetton, nell’Eccellenza sarebbe un passo indietro. Ma era il momento
di intervenire nella discussione, mostrando che non siamo solo in attesa che
gli altri decidano per noi e su di noi. Politica sportiva, soldi, alleanze.
Questi sono i temi. Il rugby giocato, purtroppo, passa in secondo piano, ma
questa è la vita di oggi, baby.
15 giugno 1968:
la finale di
Tolosa e la fine
del “Sessantotto”
di Mario Spinosa
e Gianni Zanasi,
conduttori del programma “Rugby
Time” su CiaoradioTV di Bologna.
Canale 210 del digitale terrestre
La partita di Heineken Cup tra Zebre e Tolosa di oggi allo Stadio XXV Aprile di Parma
mi ha fatto venire in mente quanto la città francese abbia e dia tuttora al rugby e di
una chiacchierata che feci tempo fa su Tolosa, il rugby transalpino ed il “Sessantotto”.
Gianni Zanasi, con il quale conduco il programma “Rugby Time” su CiaoradioTV, me
ne aveva parlato, ma non eravamo arrivati alla fine della storia. Un racconto di una
giornata, il 15 giugno del 1968, che in sé racchiudeva i trent’anni vissuti a Parigi da
Gianni, per raccontare il rugby francese.
Gianni, oggi a Parma arriva il Tolosa, una squadra che viene da una città dove si
respira rugby ad ogni angolo di strada: tempo fa mi raccontasti di un episodio
importante per la tua vita e soprattutto per la Francia, era il 15 giugno del 1968.
Quando in Italia si sognava di crescere per poter un giorno misurarsi alla pari con i
cugini transalpini, in Francia il rugby era già una realtà che riempiva gli stadi con oltre
30 mila spettatori, e Tolosa era la città che spesso accoglieva le finali del campionato
francese nel suo famoso Stadio Municipale. Allora vivevo in Francia e scrivevo di rugby.
Alla vigilia della finale del Campionato francese 1967/68, il mio
capo-cronista scrisse sulla tabelle degli inviati per Tolosa
il mio nome. Ne fui molto sorpreso e naturalmente
felice, perché essere scelto per una finale era una
spinta ad imprese sempre più impegnative. Il 15
giugno del 1968 la stampa della sera occupava
ancora le prime pagine per l’occupazione del Teatro Odeon a Parigi: si stava esaurendo l’azione
rivoluzionaria, iniziata un mese prima, che aveva
trascinato la gioventù mondiale ad un cambiamento storico. Nello stesso momento, io arrivai
a Tolosa e, scendendo all’Hotel Ibis, mi procurai i
giornali per capire se ci sarebbero stati sviluppi negativi per la partita del giorno dopo. La storia poi ci
ricorda che nello stesso mese di giugno De Gaulle indisse
le elezioni che stravinse e caddero opposizione e barricate; ma la storia ricorderà il “Maggio francese” o
“Sessantotto” scritto con la esse maiuscola. La
mia cronaca invece, ebbe minore eco, anche
se si trattava di un grande avvenimento
sportivo per i francesi e amo volentieri
ricordarla brevemente.
Per restare agli scontri rugbistici,
come si svolse la partita?
Il 16 giugno, attorno allo Stadio
cominciarono ad affluire qualche
centinaio di supporters del Tolone,
che si sarebbe misurato col Lourdes per la finale del Campionato
di Francia di rugby a XV. L’arrivo dei pullman dei giocatori delle
due squadre fu accolto da grida
ed applausi da tutti ed i più festeggiati furono i grandi Jean Pratt e Michel Crauste del Lourdes. Le centinaia
di tolonesi furono raggiunti dai sostenitori
del Lourdes e canti, bandiere e vino - più della
birra - rallegrarono l’attesa fino a poco tempo prima della partita. Sugli spalti dello Stadio Municipale di Tolosa
presero posto quasi 29 mila spettatori. La particolarità di questa storica finale fu
che in realtà vennero giocate ben due finali, senza che nessuna delle due squadre
riuscisse a prevalere. Due scontri duri, come sanno essere in Francia, con entrambe
le squadre -che ben si conoscevano- decise più a non perdere che a vincere. Le
difese furono le protagoniste delle partite. Il Lourdes con le due mete ed il Tolone con
i calci piazzati, non andarono oltre al pareggio. La prima sfida finì 6 a 6, e quindi ne
venne giocata un’altra, che finì 9 a 9. Non potendo giocare un’altra finale, poiché la
nazionale francese doveva andare in tour in Nuova Zelanda e Sudafrica, il titolo venne
assegnato al Lourdes, che aveva segnato due mete contro le zero del Tolone.
Altri tempi e altro rugby. Quanto si è ridotto quel gap che separava la nostra
penisola dai cugini d’Oltralpe?
Sono trascorsi più di 45 anni da allora de in Francia, ora, nel rugby si parla anche
italiano, e non solo per i giocatori italiani che si battono per squadre transalpine, ma
anche per quel rispetto che l’Italia si è guadagnata battendo per ben due volte la
Francia in memorabili partite a Grenoble ed a Roma. Poi, non so quanto volontariamente, o forse sì, sono stati proprio i francesi ad insegnarci il rugby prima con Saby,
poi con gli allenatori provenienti dalla Francia che con la Nazionale ci hanno portato a
battere già due volte i Galletti.
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