COMUNICATO STAMPA Il Castello di Rivoli compie trent`anni

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COMUNICATO STAMPA Il Castello di Rivoli compie trent`anni
COMUNICATO STAMPA
Il Castello di Rivoli compie trent’anni
Trent’anni di contemporaneità
Sono ormai passati trent‟anni da quando è cominciata l‟avventura del primo museo italiano
interamente dedicato all‟arte contemporanea. Un museo del tutto particolare e inedito, non solo per il
nostro Paese, poiché inserito in uno spazio architettonico di grande rilevanza storico-artistica quale il
Castello di Rivoli, antica residenza sabauda attraversata da vicissitudini storiche straordinarie e
rimasta allo stato “aperto” di cantiere juvarriano. Rivoli - la grande incompiuta - sogno e ossessione
del primo re di Sardegna, tornava a reclamare la propria funzione di cantiere, di luogo aperto al
dialogo, votato al dinamismo culturale e osservatorio privilegiato non solo sul panorama nazionale
ma ben inserito nel più vasto e avanzato contesto culturale internazionale.
Dal 1984 il Museo ha organizzato, curato e ospitato 163 rassegne internazionali, proposto ai
visitatori centinaia di eventi teatrali, musicali e performativi, attività educative e promozionali,
raccolto circa 40.000 volumi e oltre 700 video in una biblioteca specializzata unica nel suo genere in
Italia, creato e ordinato una collezione permanente ricca di oltre 300 capolavori di oltre 100 artisti
internazionali.
L’importante traguardo dei trent’anni - afferma Giovanni Minoli, Presidente del Castello di Rivoli – pone
alcuni interrogativi su cosa il museo di Rivoli abbia rappresentato per la società piemontese e italiana nella
prospettiva internazionale, e sul ruolo che oggi Rivoli è chiamato a svolgere nel panorama culturale
globalizzato. Risulta sempre più fondamentale il ruolo che le istituzioni culturali attente allo scenario
internazionale possono giocare nella costruzione della nuova società italiana, portata per sua stessa natura ad
essere territorio di confronto e migrazione, di linguaggio e trasformazione”. Anche in quest‟ottica, attenta a
una nuova centralità culturale e artistica dell‟Europa in dialogo con le culture del vicino o estremo
oriente e della fascia mediterranea, il Castello propone per il trentennale una serie di rassegne ed
eventi speciali legati al tema del dialogo tra le nuovissime tendenze e la cultura artistica del vecchio
continente.
Le mostre del trentennale
Il trentennale vedrà grandi rassegne internazionali, partendo da quella dedicata a Jan Dibbets,
protagonista di un‟intensa stagione culturale europea e tra i numi tutelari del Museo nella mostra
inaugurale del 1984, artista tra i primi a indagare la distanza tra la realtà e le possibilità offerte dal
mezzo fotografico, scardinando il preconcetto in base al quale la fotografia può essere considerata
quale documento obiettivo; seguiranno Ritratto dell’artista da giovane, edizione speciale della Borsa
per Giovani Artisti Italiani che presenterà per la prima volta, gli uni accanto agli altri, una selezione
dei più meritevoli candidati che vi hanno partecipato.
In autunno si apriranno quasi contemporaneamente: Intenzione manifesta una grande mostra
interamente dedicata al disegno. Disegno come pratica quotidiana e di autocontrollo, di analisi o di
sfogo, veicolo di comunicazione o urgenza espressiva, opera finita o nucleo in espansione, con opere
di artisti straordinari tra cui William Kentridge, Richard Long, Matt Mullican, Francis Alÿs, Tacita
Dean invitati a esporre testimonianze scritte e opere „disegnate‟. La mostra, introdotta da alcune
opere storiche di maestri tra i quali Pablo Picasso, Joan Mirò, Paul Klee, George Grosz e Giacomo
Balla, propone un percorso espositivo e culturale concluso da una ricerca approfondita sull‟arte più
giovane attraverso opere di Anri Sala, Alexandra Mir, Charles Avery e Robin Rhode; la prima
personale in un museo italiano dedicata all‟opera poliedrica di Sophie Calle, vera e propria icona di
modernità e radicalità della vicenda artistica contemporanea, essa stessa narratrice, artista, fotografa,
regista e addirittura detective.
Le mostre come di consueto sono accompagnate da un inedito e rinnovato allestimento del
patrimonio della collezione permanente del Museo con nuove acquisizioni, donazioni e depositi da
importanti collezioni italiane e internazionali
Gli eventi speciali
Oltre alle grandi mostre, il Castello di Rivoli celebrerà il proprio anniversario anche attraverso #18
@rivolicast, ricco e coinvolgente programma di eventi a cadenza fissa che segnerà il tempo ogni 18
del mese da marzo fino alla giornata del 18 dicembre, culmine dei festeggiamenti per il trentennale.
(di seguito il primo evento)
Incontri con personalità del mondo della cultura, attori, musicisti, giornalisti, fotografi, registi e
artisti, intellettuali e grandi protagonisti della contemporaneità accompagneranno di volta in volta i
visitatori in un lungo excursus di mostre, conferenze, concerti, visite guidate esclusive, grandi azioni
partecipative e 'opere' realizzate anche da interpreti che operano di là dai loro confini di pertinenza
professionale o che comunque abbiano una visione d‟intervento trasversale rispetto al loro lavoro. Il
tema portante degli appuntamenti sarà l‟esodo, considerando tale ogni spostamento culturale
geografico, forzato o volontario.
E ancora, oltre agli incontri il Museo proporrà un Convegno Internazionale sulla questione storica di
cosa sia il contemporaneo, un tempo da trascorrere insieme, da condividere rapidamente? Se sia un
luogo, una condizione o uno stato di fatto. I due giorni di convegno dal titolo Io non scenderò più.
Contemporaneo, il tempo inattuale analizzeranno tutti questi e molti altri interrogativi che
percorrono le possibili definizioni di contemporaneità.
Nell‟ambito del progetto Nuovi Media aprirà al pubblico una nuova sala della Manica Lunga. Lo
spazio espositivo verrà inaugurato con una video rassegna dedicata alla pubblicità televisiva in Italia.
Con questo allestimento il patrimonio del Museo della Pubblicità, con una mediateca di oltre 30.000
video – sino ad oggi consultabile solo tramite postazioni singole – potrà essere utilizzato per rassegne
a tema e fruito da un pubblico più vasto.
Un logo per il trentennale
L’Agenzia Testa rinnova la collaborazione con il Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli ha sin dai suoi inizi un logo. Un marchio, regalo importante di uno dei creativi
più geniali che il nostro Paese abbia mai avuto: Armando Testa. In occasione del 30mo anniversario
del Museo d‟Arte Contemporanea, si rinnova la collaborazione tra l‟istituzione e l‟Agenzia Testa. In
tutti questi anni – sottolinea Marco Testa, erede e continuatore del lavoro di Armando - il percorso del
Museo ha incrociato più volte quello del Gruppo Testa, a partire dal logo disegnato personalmente da mio
padre. Logo che esprimeva perfettamente la vocazione contemporanea del museo, attraverso una potente volontà
d’impatto e di sintesi, caratteristiche che hanno sempre accompagnato la ricerca artistica e pubblicitaria di
Armando Testa, dalla comunicazione tradizionale, fino ai territori del digitale e dei canali più innovativi. Per
questa particolare occasione il logo viene reinterpretato, con l'inserimento del numero 30, che segnala il
prestigioso anniversario e contribuisce, nella sua rappresentazione grafica, a indicare un percorso, una
direzione, attraverso tutte le attività di ricerca artistica che il museo promuoverà durante tutto l'anno.
Se, come diceva Picasso, servono tanti anni per diventare giovani, dopo 30 anni il Castello di Rivoli si
presenta al suo pubblico pieno di energia e vitalità.
18 marzo. Primo appuntamento di #18 @rivolicast
Le celebrazioni del trentennale si apriranno il 18 marzo nell‟ambito della rassegna #18 @rivolicast
con la restituzione al pubblico del restaurato Salotto Cinese della Residenza, riuscito esempio di
crowdfunding museale che – grazie al contributo generoso di centinaia di visitatori, privati cittadini,
commercianti e imprese del territorio – ha raccolto i 68.000 € necessari alle complesse opere di
ripristino e restauro della volta della delicata sala settecentesca e alla sostituzione dei corpi
illuminanti alogeni con lampade a led di nuova generazione, in grado di contenere l‟emissione di
calore e abbattere i costi di esercizio.
Il salotto, ambiente di raccordo tra l‟appartamento della Duchessa d‟Aosta e quello del Principe di
Piemonte, presenta una decorazione interamente “alla Chinese”. Le pitture della volta e delle parti
lignee sono di Francesco Rebaudengo, imitanti un padiglione, con un telo aperto verso il cielo dove
volano dragoni. Ai lati scene di vita cinese, riprese dalle carte da parati del Castello di Racconigi,
dove il pittore operò nelle sale dei principi di Carignano. Alle pareti colonne intagliate da ebanisti
dell‟entourage del Bonzanigo.
In occasione della riapertura della sala sarà presentata la serie Yassin Dynasty 2013 di Raed Yassin
una delle quali donata al Museo da Irene Panagopoulos. Raed Yassin artista e musicista libanese il cui
lavoro spesso ha origine dall‟analisi della propria storia in rapporto alla storia collettiva attraverso le
lenti della cultura del consumo di massa. L‟opera consiste in un gruppo di vasi in porcellana cinese
su cui sono decorati avvenimenti della guerra civile libanese. L‟artista vuol sintetizzare l‟antica
tradizione di narrare battaglie epiche e mitologiche con il complesso e articolato tessuto delle storie
orali e scritte sulla guerra civile libanese. La lavorazione è stata commissionata ad un illustratore
libanese e ad un ceramista cinese. Il lavoro è stato un gesto di migrazione geografica e culturale.
2014: le date
Jan Dibbets
8 aprile – 29 giugno 2014
a cura di Marcella Beccaria
Ritratto dell’artista da giovane
Borsa per Giovani Artisti Italiani
a cura di Marcella Beccaria
10 giugno – 21 settembre 2014
Intenzione Manifesta. Il disegno in tutte le sue lingue e forme
a cura di Beatrice Merz con Marianna Vecellio
Sophie Calle ottobre 2014 – gennaio 2015
a cura di Beatrice Merz
Giornata del Contemporaneo 11 – 12 ottobre 2014
Io non scenderò più. Contemporaneo, il tempo inattuale
#18 @rivolicast
dal 18 marzo al 18 dicembre 2014
ottobre 2014 – gennaio 2015