Sonno e sessualità

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Sonno e sessualità
Sonno e sessualità
Adele Fabrizi
I benefici del sonno sulla salute della persona sono ormai riconosciuti e dimostrati: il sonno si
costituisce come un alleato del benessere psicofisico e la sua durata e qualità sono le componenti
principali di una buona qualità della vita in generale. Dormire bene e le giuste ore può di
conseguenza anche avere un effetto benefico sulla salute sessuale dell’individuo; infatti, gli studi fin
ora condotti hanno dimostrato che una breve carenza di sonno e/o una bassa qualità dello stesso
possono portare a problemi nel funzionamento sessuale in entrambi i sessi.
I disturbi del sonno, sia quelli che incidono a livello quantitativo (dissonnie) sia quelli che hanno
una ripercussione a livello qualitativo (le parasonnie) possono causare problematiche sessuali.
In letteratura è stata dimostrata l’associazione tra apnea ostruttiva del sonno (OSA) e problematiche
o disfunzioni sessuali. Nell’uomo è stata rilevata una forte associazione tra l’OSA e la disfunzione
erettile (DE), facendo ipotizzare una relazione causale tra le due condizioni. Trattando infatti l’OSA
con ventilazione respiratoria (CPAP) si sono riscontrati dei miglioramenti nel funzionamento
sessuale, in particolare sul funzionamento erettile e quindi sulla prevenzione della DE.
L’apnea ostruttiva non ha un impatto soltanto sulla sessualità maschile, ma anche su quella
femminile. Infatti nelle donne che non seguono un trattamento per l’OSA si riscontra un
funzionamento sessuale più basso, una maggiore presenza di disfunzioni sessuali e un più alto
livello di distress.
La sessualità non è colpita solo in situazioni patologiche, come nei casi di disturbi del sonno: infatti
anche dove non si riscontra un vero e proprio disturbo, ma semplicemente uno stile di vita non
Adele Fabrizi -
05/08/2015
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salutare, con carenza o cattiva qualità di sonno, ci possono essere delle conseguenze sulla salute
sessuale.
Recentemente uno studio di Kalmbach e collaboratori condotto nell’università del Michigan ha
analizzato le abitudini sessuali e gli stili di vita, incluse le ore di sonno notturno, di 171 giovani
donne reclutate in un ambiente universitario degli Stati Uniti. Le volontarie hanno compilato ogni
24 ore e per 14 giorni consecutivi un questionario sulla loro vita sessuale e sulla qualità del loro
sonno. Dai risultati è emerso che ogni ora supplementare di sonno aumenta la possibilità di attività
sessuale nel giorno successivo del 14%. In conclusione, gli autori dello studio affermano che i loro
risultati dimostrano che dormire bene è importante per mantenere una buona funzionalità sessuale.
In particolare è emerso che dormire tanto e bene aumenta il desiderio sessuale, la risposta genitale e
la probabilità di impegnarsi con piacere nell’attività sessuale.
I benefici del sonno sulla sessualità possono essere ricondotti al fatto che durata e qualità hanno un
impatto positivo sulla qualità della vita in generale: riducono lo stress, migliorano il tono
dell’umore e aumentano l’energia. Tuttavia, il sonno potrebbe interferire in maniera diretta sul
funzionamento sessuale agendo sulla regolazione ormonale. Una carenza di sonno e una scarsa
qualità dello stesso possono comportare una diminuzione dei livelli di androgeni (testosterone) in
entrambi i sessi. Ricoprendo un ruolo importante nel funzionamento sessuale, la diminuzione di
questi ormoni può essere responsabile di alcune problematiche nella sfera sessuale, specialmente
nella fase del desiderio. È importante sottolineare, però, che nel desiderio, e in generale nella
sessualità umana, la spinta ormonale è solo una delle tante componenti coinvolte e perciò dire che
una riduzione di testosterone possa da sola comportare una diminuzione della libido, può risultare
riduttivo. L’ottica da utilizzare è quella bio-psico-sociale, dove fattori biologici, psicologici,
relazionali e sociali giocano tutti un ruolo importante nella genesi e nel mantenimento delle
difficoltà.
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05/08/2015
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La correlazione tra sonno e sessualità fa emergere la necessità di ulteriori studi in materia che
possano indagare meglio quali componenti entrano in gioco e in che modo; allo stesso tempo è
importante, dal punto di vista clinico, prestare attenzione alla sfera sessuale nel caso di disturbi del
sonno e, viceversa, indagare sull’eventuale presenza di problematiche legate al sonno nel caso di
disfunzioni sessuali.
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