Autunno: ingredienti principali

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Autunno: ingredienti principali
L’ARTE DEL PANE
n°2 - Autunno 2013
“Autunno: ingredienti principali”
S
e quest’estate avete fatto le ci-
no l’uva protagonista. In ricette come la
di diverse culture culinarie del Mediterraneo
cale, non dovrete disperarvi e
Schiaccia toscana possiamo avvantaggiarci
e non solo. Per allenare il palato alle diverse
subire la dura reprimenda della
sia delle proprietà antiossidanti ed energeti-
sagre delle castagne che il territorio laziale
formica perché basterà recarsi
che di questo frutto, sia assecondare
propone da ottobre in poi, è bene passare
da Panella per fare incetta di provviste.
quell’estetica da triclinium dell’Antica Roma
da Panella per degustare sia il sostanzioso
L’autunno, oltre a regalarci colori e profumi
che soddisfa, non solo inconsciamente, un
Castagnaccio, secolare ricetta nata tra i bo-
emozionanti uniti ad una temperatura am-
gusto fatto di leggerezza e voluttà. I ceci,
schi dell’Appennino, sia il Fagottino di Pop-
biente più sopportabile, propone frutti della
uno dei migliori sostituti della carne in quan-
pea, dolce della Roma dei Cesari riproposto
terra radicati come pochi altri nella nostra
to ad apporto proteico, consentono di avere
dai nostri mastri pasticcieri in chiave golosa-
tradizione, quali l’uva, i ceci e le castagne.
non solo il giusto quantitativo di calorie per
mente moderna, basti pensare ai marron
A causa del clima di questa estate 2013,
affrontare i primi freddi, ma anche di viaggia-
glaçes che si perdono nella morbida farcitu-
caratterizzata da un caldo meno intenso agli
re nel tempo e nello spazio attraverso la ce-
ra di questa prelibatezza. Non sempre “si
anni passati e da forti escursioni termiche, la
cina o farinata di ceci, ricetta in uso già
sta come d’autunno sugli alberi le foglie”,
vendemmia autunnale è in ritardo e sembra
dall’antichità e la cui origine si perde in leg-
mettiamo radici da Panella e aspettiamo le
attendere le proposte di Panella che vedo-
gende marinare, e con l’hummus, crocevia
delizie di questa stagione a bocca aperta.
Schiaccia con Uva
«Che cosa c’è in un nome? Quella che chiamiamo rosa, pur con un altro nome, non avrebbe
forse lo stesso dolce profumo?»
Scomodare Shakespeare potrebbe sembrare
impertinente per descrivere quello che accade
in autunno in una regione più a sud di Verona,
lontano da Romeo e Giulietta, in Toscana. Ma
un profumo non meno dolce di quello cantato
dal poeta inglese – e un sapore che meriterebbe un sonetto – proviene da via Merulana, a
Roma. La schiaccia con uva, tipica di Firenze
e della Maremma, è un dolce conosciuto fin dal
Medioevo con il nome di "stiaccia": nel periodo
della vendemmia, le mogli dei contadini usava-
no l'uva meno adatta alla vinificazione – della
varietà detta "canaiola" – per una prelibatezza
che attirava alle finestre i mariti di ritorno dai
campi. La capacità dell'uva canaiola è quella di
fondersi con la pasta lievitata al punto che difficilmente si potrebbero immaginare due esistenze – del frutto e dell'impasto – pregresse e
separate. Questa preparazione, considerata
povera per quei suoi ingredienti semplici come
burro e zucchero, vive oggi da Panella una piccola e deliziosa rivoluzione: la pasta da pane
cede il passo a quella al latte, che regala al palato una morbidezza prima sconosciuta. L'uva,
farcia della spianata, riesce a confondere le pa-
pille gustative, al punto che l'asprigno del mosto si trasforma in dolce ingannando il cervello.
Allora, prendendo in prestito la storia tra i due
giovani di Verona, assistiamo a questo connubio naturale che tuttavia nessuno si sognerebbe di osteggiare, e poco importa se la tradizione la battezzi diversamente a seconda
della provincia di provenienza: chiamiamola
ciaccia, schiaccia briaha ("ubriaca"), schiaccia
all'uva come più diffusamente si conosce oggi. Nessun nome sarebbe in grado di offuscare o rendere meno odoroso il cammino che da
molto lontano porta, come un incantesimo, ai
pasticcieri di Panella.
What's in a name? That which we call a
rose, by any other name would smell as sweet?
Quoting Shakespeare might seem quite impertinent to describe what happens in the Tuscany
fall, a region away from the balcony of Juliet in
Verona. But a fragrance of similar sweetness
than the one described by the English dramatist
- and a flavor that deserves a sonnet - is spread
in the air from via Merulana in Rome. The schiaccia with grapes, typical of Florence and Maremma countryside, is a dessert known since the
Middle Age under the name of “stiaccia”: during
the grape harvest period, the farmers’ wives
used the grape less suitable for winemaking - the
variety called "canaiola" - in a delicacy made to
restore their husbands returning from the fields.
The capacity of the canaiola grapes, with their
small but relatively watery berries, to blend with
the dough until such a point that you could hardly
imagine two lives - the fruit and dough - past and
separate. This ancient recipe, considered poor
for its simple ingredients like butter and sugar,
lives today a lovely little revolution thank to
Panella’s pastry chefs: the bread dough gives
way to milk dough to give the palate a previously
unknown softness. The grapes, filling the dough,
succeed to confuse the taste buds, as their sour
taste turn into a gentle caress. Therefore,
borrowing the love story between the two
teenagers of Verona, let’s participate in this
natural union which no one would dare to
oppose, and no matter if the tradition name it
differently depending on the region of origin: let's
call it “ciaccia”, “pan” with grapes,“schiaccia
briaha” ("drunk"), “stiaccia” or “schiaccia” with
grapes as more widely known today. No name
would be able to obfuscate or to make less
fragrant the path that leads from far away, like a
spell, to the Panella’s pastry chefs.
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L’ARTE DEL PANE
Curiosità
Qual è il significato
della corona d’alloro?
I Romani consideravano l’alloro l’albero
sacro ad Apollo, dio della musica, della
poesia e delle arti in genere. Porre sul capo
una corona fatta di ramoscelli di alloro significava, simbolicamente, trasferire le doti di
saggezza, intelligenza, di vittoria ed onore
attribuite
al
Dio
Apollo,
direttamente
“Il fagottino di Poppea”
all’incoronato, che veniva così celebrato per
aver conseguito meriti onorevoli nei campi in
cui si era distinto. Non è un caso, se ancora
oggi, i laureati vengono festeggiati con una
P
ochi metri separano Panella
dalla cagliata, ma dal siero del latte che
dal padiglione della Domus
proprio per la sua costituzione acquosa
Aurea neroniana, la villa che
viene eliminato quando si producono i
l’Imperatore
fece
formaggi. Da questa sua proprietà struttu-
Idee Regalo: Scaldapane
costruire negli ultimi anni della sua vita
rale se ne ricava una consistenza leggera
quando era affiancato da Poppea, dappri-
tesa a favorire la morbidezza del fagottino.
Porta il calore e la semplicità del nostro
forno sulla tua tavola: lo Scaldapane di
Panella in terracotta nel pratico
saccottino in cellulosa lavabile.
ma amante e poi moglie e consigliera. La
Con i marrons glaçès, al posto del rustico e
forte personalità di questa donna assai
deciso abbinamento dato dal miele e dalle
colta e intelligente, come ci viene descritta
castagne, il Fagottino di Poppea prende la
da Tacito e Seneca, è riscontrabile anche
direzione della via Aurelia, unendosi alla
nel fagottino che porta il suo nome e che
tradizione pasticcera delle colline cuneesi.
affonda le sue origini nella tradizione
Questa particolare lavorazione della casta-
dell’antica Roma.
La ricetta dell’epoca
gna, che viene prima sciroppata e poi glas-
prevedeva una farcitura a base di formaggi
sata con lo zucchero, restituisce delicatez-
vari con il classico abbinamento con miele
za e forti note di dolcezza. Per raggiungere
e castagne. I pasticceri di via Merulana
un maggiore equilibrio tra i sapori dei vari
invece propongono, in una sfoglia di pasta
ingredienti, il fagottino viene fatto cuocere
frolla, la sostituzione dei formaggi veri e
con una foglia di alloro che attraverso il
propri con la ricotta, e in secondo luogo,
rilascio delle sue fragranze aromatiche
inseriscono i marrons glaçès al posto di
tendenti all’amaro dona un piacevole con-
miele e castagne. La ricotta non è un vero
trasto a questo dolce che, non solo per il
e proprio formaggio perché non si ottiene
nome che porta, può definirsi imperiale.
corona di alloro anche detto lauro: il termine
stesso Laurea deriva dal nome latino della
pianta, Laurus Nobilis.
Romano
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Castagnaccio
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Se dovessimo compilare la carta d'identità della castagna
perché semplici sono i suoi ingredienti base: la farina di
potremmo imbatterci in non pochi ostacoli per stabilirne il
castagne viene stemperata con l'acqua fino a diventare una
luogo di nascita. Un frutto così diffuso da risultare apolide,
crema densa in cui si tuffa l'olio extravergine d'oliva
senza patria. Prova a carico? Il castagnaccio, diffuso nelle
prendendo per mano un pizzico di sale per amalgamare il
zone montane di Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia
composto. Solo dall'Ottocento sono comparsi gli altri
Romagna e Toscana, dove le castagne, fin dal Cinquecento,
ingredienti, in auge ancora adesso, e diversi a seconda della
subivano un processo di essiccamento lungo trenta giorni:
tradizione regionale: rosmarino per gli amanti del classico;
ancora nel loro guscio coriaceo venivano poste al di sopra di
mandorle, noci, uvetta e pinoli per chi voglia arricchire le note
un fuoco mantenuto costante per tutto il tempo, per poi
da far risuonare sul palato. Che lo si chiami torta di neccio
affrontare la macina e trasformarsi in quella farina particolare
come a Lucca o toppone come a Livorno, questa specialità –
di cui si sono avvalsi, in maniere differenti ma con lo stesso
ancora una volta patrimonio dell'appennino contadino – viene
spirito, prìncipi e contadini per allietare la loro tavola.
resa aromaticamente immortale dai pasticcieri di Panella, che
Curiosità: il castagnaccio viene chiamato da molti
Nonostante l'origine incerta, con il passare del tempo si è
tutti i giorni sono al lavoro per riproporre gioielli senza tempo e
fiorentini migliaccio, che è anche il nome
radicata la convinzione che a scrivere la ricetta del
per permettere agli avventori romani di passare indenni
popolare usato a Napoli per la torta di semola,
castagnaccio sia stato Pilade da Lucca, accreditandola come
attraverso l'autunno, magari accompagnando la fetta di
tradizionale del carnevale.
una prerogativa senese. Un dolce povero ma sostanzioso,
castagnaccio a un buon bicchiere di vinsanto del Chianti.
L’ARTE DEL PANE
Hummus
Arte
“L’equilibrio orientale dei sapori”
L’
Pane, Arte e Fantasia
Il pane è un elemento che accompagna
hummus è una salsa in cui il sapore
sua terra di origine, il sesamo era simbolo di vita
deciso dei ceci si mescola a quello
eterna mentre i Romani lo usavano per guarnire il
delicato del sesamo, legame arric-
pane. I suoi semi chiari, da cui si ottiene la tahina,
chito dal profumo intenso del limone
sono ricchi di oli e proteine. Nell’ hummus, al com-
e dall’essenza dolce della paprika.
posto ottenuto dai ceci e dalla tahina, si mescola il
Le origini di questa crema antichissima, tipica di tutti
gusto acido del succo di limone e quello pungente
i paesi mediorientali, si perdono nel passato di
dell’aglio, elementi che raggiungono la perfetta
cono” ovvero non più imitare la natura
queste terre. Tracce se ne trovano persino nella
armonia con il sapore delicato della paprika dolce o
ma analizzarla e scomporla nelle sue
Bibbia in cui si racconta la storia di Boaz, un ricco
quello piccante del chili. Un filo di olio, infine, guarni-
forme elementari.
cavaliere che s’innamora di Ruth, una povera
sce la pietanza. Lo scopo è che tutti gli ingredienti
contadina. La incontra nei campi, svenuta per la
creino un giusto equilibrio di sapori, rispecchiando i
fame, e le offre un piatto di pane intinto nell’himza
valori tipici della cucina mediorientale fatta di tradi-
(così il nome del cece in ebraico antico), una purea
zioni, fragranze, spezie e quel turbine di odori che
di ceci, aceto ed erbette. Al sultano Saladino,
confonde i sensi. Alla versione originale si può
secondo la tradizione, si deve l’aggiunta della
aggiungere del cumino, delicatamente pepato e
“tahina” alla ricetta originaria. Quest’ultima non è
aromatico, o del prezzemolo tritato. In genere si
altro che una crema o burro di sesamo bianco,
serve con: pita o pane arabo, insalata, cetrioli,
simile a quello delle arachidi ma meno dolce. Il
pomodoro e cipolla. In Palestina alle 11 si è soliti
sesamo era noto già 4000 anni fa, quando gli Egizi
fare uno spuntino con l’hummus condito con olio e
e i popoli del Medio Oriente non mancavano di
“za’hatar”, un misto di spezie tra cui timo, semi di
narrarne le caratteristiche magiche: non a caso
sesamo, sumac, origano, cumino, semi di finocchio
nella fiaba persiana di “Ali Baba e i quaranta ladro-
e maggiorana. L’hummus è un piatto perfettamente
ni”, per accedere ai tesori nascosti nella caverna, si
completo dal punto di vista nutrizionale, ricco di
recitava la formula magica: “Apriti sesamo”. In India,
vitamine, proteine, minerali e fibre.
spesso i quadri raffiguranti la natura
morta, che in questa opera è decisamente alterata: luce, spazio e colore
procedono
separatamente.
Picasso
applica un principio di Cézanne: “trattare
la natura secondo il cilindro, la sfera, il
Pablo Picasso
Pane e fruttiera sul tavolo
1908-1909
Er pane e' bono co'...
Senza cita' Bruschetta e Panzanella,
e' bono in ogni tipo de spuntino,
a comincia' dar classico crostino
fatto co' burro, alice e mozzarella.
Farinata di ceci o cecina
E' bono cor guanciale a Panontella,
co' le noce, co' l'uva, intinto ar vino,
cor miele, co' la fava e 'r pecorino,
e indorato cor buro a la padella.
E' bono ner caffe', co' la ricotta,
cor gelato, l'aranci in insalata,
cor prosciutto, li fichi e la caciotta.
Co' tonno e cipolletta, cor salame,
co' le castagne, co' la cioccolata,
ma soprattutto e' bono co' la fame.
Ingredienti:
Farina di ceci; olio extravergine di oliva;
acqua, sale e pepe
(Aldo Fabrizi)
Quella della farinata di ceci è una ricetta di cui si narrano diversi
A riprendere la ricetta sono stati anche i toscani che ne hanno
Preparazione
miti e leggende che ne esaltano l’antico sapore. Alcuni fanno
fatto una gustosa focaccia, battezzandola “cecina”. Se andate
Mescolare con l’aiuto di una frusta l’acqua con la farina,
risalire le origini agli etruschi, grandi consumatori di ceci. Altri
a Livorno dovete chiedere il “5 e 5”, come si usava dire agli inizi
l’olio e il sale, facendo attenzione a non formare grumi.
raccontano che siano stati i genovesi, durante una battaglia
del Novecento per indicare il prezzo di 5 centesimi della torta
Lasciare riposare per circa 8 ore. Trascorso il tempo
contro i pisani, a creare con la farina di ceci, ridotta in poltiglia
di ceci e del pane, e vi sarà servito un tipico panino farcito con
indicato, schiumare e distendere in una teglia di rame
dall’acqua salata del mare durante una tempesta, quello che
torta di ceci. Oggi la cecina si è diffusa fino in Costa Azzura,
laccata per la cottura, come vuole la tradizione. Cuocere
loro stessi definirono “oro di Pisa”, per schernire gli avversari.
dove prende il nome di “socca” ed è apprezzata ovunque nelle
in forno caldo per 25-30 minuti a 200-220°C, fino a
Sebbene sia entrata a far parte della cucina tradizionale ligure
sue diverse combinazioni. La versione che vi propone Panella
ottenere una superficie dorata e croccante. Sfornare e
(in dialetto genovese fainà), un’altra leggenda sostiene che
rispetta il principio di semplicità, non rinunciando all’originalità
cospargere di pepe nero. Servire calda in modo che
siano state le truppe romane a diffondere a Genova, durante
nelle sue più diffuse varianti: con lo speck, con il formaggio o
l’aroma del pepe si espandi con il sapore corposo dei
l’occupazione, questa pietanza povera e nutriente.
con le verdure fresche e di stagione.
ceci e il profumo dell’olio.
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L’ARTE DEL PANE
Oroscopane
Bilancia
(23 settembre - 23 ottobre)
Nulla è più volatile e mutevole dell'aria,
l'elemento che contraddistingue il vostro
segno, Bilance.
Leggere come le foglie
d'autunno che si staccano dagli alberi, a voi spetta il duro
compito di dire addio all'estate. Accogliere i mesi più freddi
richiede diplomazia, equilibrio e buonumore: l'inverno, presto
o tardi finirà. Sensibili, idealisti, amanti di tutto ciò che è bello
- purché non sia stucchevole - e alla continua ricerca dell'armonia, pochi come voi sono in grado di cogliere la vera
bellezza dell'autunno. Non temete le critiche e accettate i
vostri difetti: siate audaci, Bilance; aspirare alla perfezione
può diventare sfiancante. Rilassatevi e godete dello splendido tripudio di colori di inizio ottobre; uno spritz, può risultare
ancora più invitante se accompagnato da caldarroste e
chicchi di melograno.
Affinità: Per quanto subiate il fascino dei segni d'Aria come voi,
Panella
la socievolezza dell'Acquario e la loquacità del Gemelli alla
lunga potrebbero sovrastare un segno diplomatico e accomo-
“Centrifuga autunnale”
dante come il vostro. Strizzate l'occhio ai Leoni, Bilance: il fuoco
corrobora l'aria e può accendere fiammelle insospettabili.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
C
harles Baudelaire, tra le sue strofe
grano assolve a pieno alle funzioni benefiche, non a caso è
maledette, ammoniva: “Chi beve solo
anche detto “frutto della medicina” e fin dall’antichità è
acqua ha qualcosa da nascondere”. A
stato considerato simbolo di abbondanza e longevità
distanza di due secoli Panella può
grazie alle sue proprietà terapeutiche, oggi confermate
rilanciare: “Chi beve le nostre centrifughe
dalla medicina moderna. La presenza dell’acido ellagico e
avrà un autunno migliore”. La centrifuga a base di spremu-
dei flavonoidi esercita una funzione antitumorale; secondo
riescono ad avere la vostra stessa prontezza nell'affrontare
ta d’arancia e “colorata” da spremuta di melograno e di
altri studi, l’assunzione prolungata nel tempo ha effetti
le situazioni; c'è sempre tempo per imparare: è una virtù dei
uva fragola è il giusto mix per seguire i giusti, ma talvolta
benefici nei confronti del morbo di Alzheimer e dell’artrosi,
forti, quella di infondere il coraggio. Salutate il freddo
saccenti, consigli salutisti di medici e aspiranti tali, conce-
in quanto riesce ad inibire il processo degenerativo delle
attingendo alle ricette tipiche dell'inverno: sgranocchiare
dendosi anche un piacevole contatto con questi frutti tipici
cartilagini. Insieme all’uva fragola, colora di passione rossa
autunnali. La spremuta d’arancia, da sempre, è il rimedio
il bicchiere, facendoci dimenticare la noia delle “cura”. I
che ogni mamma
premurosa a caccia di vitamina C
profumi e la giovialità di quest’ultimo frutto, parafrasando la
per voi perché sono segni d'Acqua. Ma uno slancio verso
somministra ai propri figli; il gusto, tuttavia, è la bussola
celebre canzone di Battiato, inebrieranno i nostri corpi, il
l'insolito a volte si rende necessario: un coscienzioso Vergine
principale che guida la proposta di Panella: questa base
suo sapore riuscirà ad addolcire il cocktail smussando le
potrebbe essere il contrappeso ideale per un segno impetuo-
darà vita ad un sapore pungente e al giusto tocco di
punte più aspre di quest’ultimo. E quindi, cosa stiamo
so come il vostro. Non escludete i Gemelli: nessuno sa essere
acidità, con i quali si combineranno il sapore intermedio del
aspettando? I colori dell’autunno romano meritano una
versatile come loro.
melograno, con una base dolce e un fondo acidulo, e la
salute di ferro e papille gustative al settimo cielo: in via
dolcezza penetrante e profumata dell’uva fragola. Il melo-
Merulana 54 la frutta saprà come regalarci tutto ciò.
Scorpioni, quanto a fascino, forza e
indipendenza siete tra i segni più invidiabili. L'Acqua è il vostro elemento; non c'è
niente, in natura, che si adatti meglio dell'acqua: ciò fa di voi
delle creature duttili, ricettive, imprevedibili, impetuose, tanto
capaci di abbandonarsi, quanto di rimanere ferme e impassibili come le acque di un lago. Siate indulgenti, non tutti
una farinata di ceci sorseggiando un tiepido vino novello vi
aiuterà a mantenervi al caldo.
Affinità: Va bene, Cancro e Pesci saranno anche il massimo
Sagittario
(22 novembre - 21 dicembre)
La passione, il calore e la vitalità tipiche
dei segni appartenenti all'elemento del
Fuoco, trovano la massima espressione
nel Sagittario. Chi nasce sotto questo segno è in genere
leale, ottimista, estroverso, fiducioso nelle proprie capacità e anche in quelle altrui. Saggezza e conoscenza, se
usate con misura diventano una solida base per molte
altre sfaccettature che connotano il vostro segno,
Sagittari. Cercate di privilegiare la parte più sensibile di
voi; fate leva sulla vostra empatia ogni qual volta vi trovate
dinnanzi a una situazione difficile: i risultati insperati sono
anche i più soddisfacenti. Deliziatevi, in questi mesi più
gelidi, con un aperitivo a base di Hummus e Pinot grigio:
il giusto apporto di ferro contenuto nei ceci vi aiuterà a
corroborare la tempra.
Gluten free @Panella
Panella è stato tra i primi a offrire prodotti senza glutine in
pane di soia bio, che
un’epoca, gli anni Ottanta, in cui seguire una dieta aglutinata
potrete
era molto complicato. La celiachia era considerata una
mangiare con piatti di
malattia rara, legata soprattutto all’età infantile: solo in seguito
verdure fresche. La
si è scoperto che non è mai troppo tardi per svilupparla se si
farina, che si ottiene
ha una predisposizione genetica. A soffrirne oggi, in Europa, è
dalla
una persona su 100. Diversi co-fattori ambientali contribui-
dei semi di questa
scono a scatenarne l’insorgenza, ad esempio lo stress, le
leguminosa, è una
infezioni, la gravidanza, la lavorazione industriale del frumento
fonte di proteine e di
e il suo aumentato consumo a livello globale. Pane, pasta e
fibre, del tutto priva di
pizza possono diventare dei “nemici” perché il glutine è
glutine, ideale per le intolleranze alimentari. Il giovedì, invece,
presente in molti cereali e derivati che sono oggi alla base
viene proposto il pane di riso biologico, profumato, morbido e
provare
a
macinazione
della nostra alimentazione. I celiaci, però, possono star
con una bella crosta croccante, con un sicuro apporto di
Affinità: La natura vi spinge a frequentare segni appartenenti al
tranquilli: anche una dieta priva di glutine consente di alimen-
vitamine e sali minerali ed una facile digeribilità. Tra gli scaffali
vostro stesso elemento, il Fuoco, e dunque bazzicate spesso
tarsi in modo equilibrato, senza rinunciare ai piaceri della
dello shop di Panella, inoltre, i celiaci potranno fare la spesa
con Ariete e Leone. Ma non bisogna mai sottovalutare il
tavola. Anche per loro è giunto il momento di godersi una
senza timore, scegliendo fra una vasta gamma di prodotti di
potere dell'improbabilità: un accomodante Toro, potrebbe
bella pizza e mangiare un pane appena sfornato. Da Panella,
alta qualità, dal gusto sorprendente. Pasta, farina specifica
rivelarsi una salvezza per un carattere irruento come il vostro.
sempre attento alle esigenze di tutti, si possono trovare valide
per dolci, biscotti, merendine, fette biscottate, grissini,
Da tenere d'occhio anche i Capricorno: tenacia e dedizione
alternative sia per i prodotti da forno, sia per l’acquisto di
cracker e altre sfiziose proposte per poter affrontare ogni
sono quanto di più caro vorremmo trovare in un partner.
alimenti gluten free. Il mercoledì, per i celiaci, è disponibile il
pasto della giornata in maniera gustosa e salutare.
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Free press stampato su carta ecologica certificata realizzata con sottoprodotti di lavorazione agro-industriale (mais)