di Pierre de Marivaux regia Irina Brook

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di Pierre de Marivaux regia Irina Brook
Duse | dal 21 marzo al 9 aprile
L’isola degli
schiavi
di Pierre de Marivaux regia Irina Brook
Un Marivaux d’annata. Quattro naufraghi sull’isola dove servi e padroni
hanno l’obbligo di scambiarsi ruolo e vestito prima di ritornare nel mondo,
redenti da rancore e da arroganza. La dialettica dei rapporti di classe
prima di Hegel e di Marx, in una commedia gestita con allegria.
Approfondimenti
ASCOLTARE
VEDERE
LEGGERE
La libertà (1972)
Giorgio Gaber
Lincoln (2012)
Steven Spielberg
L’Utopia (1516)
Tommaso Moro
Get up, Stand up (1973)
Bob Marley
Una poltrona per due (1983)
John Landis
La capanna dello Zio Tom (1852)
Harriet Beecher Stowe
Un giorno di regno (1840)
Giuseppe Verdi
Radici (serie televisiva, 1977)
Marvin J. Chomsky, John Erman, David
Greene, Gilbert Moses con Olivia Cole,
LeVar Burton, Ben Vereen, Louis Gossett jr
Il Contratto sociale (1762)
Jean-Jacques Rousseau
Il testo
Quattro sopravvissuti ad un naufragio approdano sull’Isola degli
Schiavi. Il saggio governatore dell’isola, Trivellino, espone loro la legge “di redenzione” che
vige sull’isola, così nominata perché un tempo abitata da schiavi fuggiti dalle angherie dei loro
padroni: i padroni e i servi dovranno scambiarsi i ruoli, i primi per pentirsi della propria superbia
ed arroganza, e i secondi per liberarsi del rancore che nutrono verso i padroni. Solo dopo la
“redenzione”, ognuno riprenderà il proprio ruolo e tutti potranno far ritorno nel vecchio mondo.
Servi e padroni si scambiano anche gli abiti e i nomi. Il processo di redenzione inizia con i racconti che gli ex-servi fanno a Trivellino della vita dei loro ex-padroni, vita fatta di piaceri, di ozi e
di cattiverie nei confronti dei loro servi. Quando Trivellino esce di scena, gli ex-servi cominciano
a tiranneggiare i loro ex-padroni e a fare avances alle loro donne, sfogando così tutta la loro
rabbia repressa. Poco alla volta, però, l’acrimonia ha fine, dando origine a un nuovo rapporto
padrone-servo, basato sul reciproco rispetto ed affetto e non regolato dalle rigide convenzioni
sociali. Pace è fatta e il ritorno a casa è assicurato. Ma…
produzione
Teatro Stabile di Genova
Théâtre National de Nice
versione italiana
Carlo Repetti
interpreti
5 attori da definire
scene
Noëlle Ginefri
Lo spettacolo
Con questo spettacolo, assume forma concreta
l’annunciata collaborazione tra il Teatro Stabile di Genova e Irina Brook, che da un paio di anni
dirige il Théâtre National de Nice. La scelta del primo spettacolo da realizzare come suo debutto alla regia in lingua italiana è caduta su un classico del teatro francese del Settecento: L’isola
degli schiavi di Pierre de Marivaux, rappresentato per la prima volta nel 1725 alla Comédie
Italienne, a proposito del quale il grande attore e regista francese Louis Jouvet ha scritto: «Il
procedimento tipico di Marivaux consiste nell’utilizzazione della finzione come strumento dimostrativo. E di questa finzione il teatro è il luogo per eccellenza. Il suo è teatro puro: teatro d’astrazione e di dimostrazione, esso costituisce la più alta espressione della convenzione teatrale. Il teatro di Marivaux impone all’attore di spersonalizzarsi, di esistere in una vita superiore; e
questa sorta di disumanizzazione lo rende simile al primo di tutti gli attori: la marionetta; senza
però perdere nulla in sensibilità, perché è la lucidità che rende crudele il teatro di Marivaux. Da
tutta la sua opera, infatti, spira una profonda tenerezza per l’umanità».
L’autore
Pierre de Marivaux (1688-1763) autore di numerosi testi per la
Comédie Française e la Comédie Italienne di Parigi, è considerato il più importante commediografo di Francia del XVIII secolo. Nelle sue commedie fornisce una misura nuova e originale al
teatro del Settecento, sostituendo alla rappresentazione dei caratteri, l’analisi dei sentimenti
ed una, per quanto accennata, indagine psicologica, integrando in questo modo la drammaturgia di Molière con titoli come Le false confidenze e La scoperta dell’amore.
SOCI ISTITUZIONALI
COMUNE DI GENOVA
si ringrazia
Liguria
REGIONE LIGURIA