il trionfo del Dio Denaro - Teatro Stabile di Genova
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il trionfo del Dio Denaro - Teatro Stabile di Genova
Duse Una favola morale di straordinaria, esemplare efficacia nel rappresentare in modo fulmineo la capacità corruttiva del denaro e, come succede spesso ai “classici”, nel far trasparire dalle parole un’aria di attualissima contemporaneità, che ogni volta quasi miracolosamente si rinnova nell’inesorabile presente coniugato sul palcoscenico teatrale. Dal 13 gennaio al 17 gennaio Il Trionfo del Dio Denaro Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux regia di Beppe Navello Per saperne di più leggere vedere ascoltare Il disprezzo di Alberto Moravia (Bompiani) Non per soldi… ma per denaro (1966) di Billy Wilder Money dei Pink Floyd Un amore a Roma di Ercole Patti (Avagliano) The Wolf of Wall Street (2013) di Martin Scorsese Il trionfo di Afrodite di Carl Orff Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (Einaudi) Una poltrona per due (1983) di John Landis Le stravaganze d’amore di Domenico Cimarosa produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno di Banca del Piemonte Rappresentata la prima volta nel 1728, Le Triomphe de Plutus è una Il testo breve commedia allegorica che, con ambientazione mitologica, porta in scena l’eterno conflitto tra la nobiltà d’animo e il denaro, tra la cultura e la ricchez- za, coniugando queste antitesi sullo sfondo di una disputa amorosa. Apollo, dio dell’arte, dell’intelligenza, della musica e della cultura, si è innamorato di una bella ragazza terrestre e si è fidanzato con lei. Plutone, dio del denaro, vede la ragazza, la desidera e propone una scommessa al collega e rivale: cercherà di conquistare la bella Aminta con le sue risorse e di strapparla all’amore di Apollo, il quale è convinto che lo spirito fine della fanciulla non si lascerà sedurre dalla volgarità del suo antagonista. Come andrà a finire? Intrecciando continuamente la prosa con la musica, quello di Marivaux è un testo insieme raffinato e cinico, ironico e crudelmente divertente, che Beppe Navello mette in scena per la prima volta in Italia. «Nuvolette di bambagia come un Olimpo da cui Lo spettacolo si calano i due dèi, un ambiente urbano deliziosamente stilizzato ed ecco sprizzare uno spettacolo intelligente, lieve e denso come uno sbuffo di cipria, e con un gioco di giovani attori lautamente godibile» (“La Stampa”). Innamorato del linguaggio «straordinario e raffinato» dell’autore francese, Beppe Navello ha adattato il testo e costruito una spettacolo che si svolge in musica, con i musicisti che accompagnano i personaggi nello svolgersi dell’azione. «Uno spettacolo – ha scritto il critico di “Le Monde” – che ha solo una pretesa, che è poi anche quella dello stesso Marivaux: portare lo spettatore a riflettere (sulla vita e sull’amore) attraverso il riso e il buonumore», e così facendo Navello ha dato vita a una rappresentazione gratificante, sorprendente e rischiosa insieme, che vince infine la propria scommessa grazie al trionfo gioioso dello spettacolo, ben servito da un’eccellente compagnia teatrale. Narratore e commediografo francese (Parigi 1688-1763), Pierre L’autore Carlet de Chamblain de Marivaux, comunemente noto come Marivaux, è universalmente reputato come il grande poeta dell'amore nascente, il cantore dei turbamenti dell'animo, del dominio del cuore in ogni suo palpito più nascosto. Nelle sue commedie la donna ha quasi sempre la parte principale e la prima interprete delle sue finezze amorose fu l’italiana Silvia Baletti, forse a lui legata sentimentalmente. L'amore nel teatro di Marivaux nasce quasi sempre all'insaputa dei protagonisti. Così è in La sorpresa dell’amore ma anche in Il gioco dell’amore e del caso e in Le false confidenze, che sono alcune delle sue commedia più note. La perennità del tema amoroso e la sottigliezza della trattazione fanno di Marivaux un autore intramontabile. Il suo stile delicato, vicino al preziosismo, stabilisce quel confine che gli imitatori non hanno saputo rispettare abbandonandosi a quel marivaudage spesso sinonimo di leziosismo. Accolto all'Accademia nel 1743, Marivaux visse dimenticato gli ultimi anni della sua vita. versione italiana Beppe Navello interpreti Daria Pascal Attolini Diego Casalis Riccardo De Leo Eleni Molos Stefano Moretti Alberto Onofrietti Camillo Rossi Barattini musiche eseguite dal vivo Cristiana Arcari (soprano) Andrea Bianchi (piano) Diego Losero (clarinetto) Andrea Maffolini (violino) scene Francesco Fassone costumi Augusta Tibaldeschi musiche Germano Mazzocchetti luci Marco Burgher SOCI ISTITUZIONALI COMUNE DI GENOVA si ringrazia Liguria REGIONE LIGURIA