storia del sogno dei nove anni

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storia del sogno dei nove anni
CONCORSO DI DISEGNI E TESTI POETICI HO FATTO UN SOGNO Cari bambini, sappiamo che tutti voi credete ai sogni e che per voi sognare è una cosa bellissima! Allora vogliamo raccontarvi la storia di un grande uomo che proprio da bambino, all’età di 9 anni, ha fatto un sogno importantissimo che ha guidato tutta la sua vita. Quest’uomo è Giovanni Bosco, un prete ed un santo che è nato in Piemonte e che ha dedicato tutta la sua vita ai giovani, senza alcun risparmio di energie e senza mai arrendersi. La sua storia inizia quando a 9 anni, una notte, sognò qualcosa che rimase profondamente impresso nella mente. Nel sogno il piccolo Giovannino era vicino casa, in un cortile spazioso, dove si raccoglieva una moltitudine di fanciulli che, un po’ annoiati, ridevano, giocavano svogliatamente, alcuni addirittura dicevano parolacce molto brutte. All’udire quelle parole, Giovannino si lanciò in mezzo a quei ragazzi per farli tacere usando pugni e parole dure. Proprio mentre Giovannino stava lottando, apparve un uomo con un manto bianco e con un volto così luminoso che accecava la vista. Quest’uomo chiamò Giovannino per nome e gli ordinò di mettersi alla testa di quei fanciulli, cioè di diventare il loro capo, aggiungendo queste parole “Non con le percosse, ma con la mansuetudine e con la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici. Mettiti dunque immediatamente a fare loro un'istruzione sulla bruttezza dei pec-­‐
cato e sulla preziosità della virtù”. Che parole difficili e che comando impegnativo! Confuso, Giovannino gli disse che era solo un fanciullo povero ed ignorante e che non sapeva parlare di religione a quei ragazzi. Proprio in quel momento, quei ragazzi smisero di fare a botte, di urlare e di bestemmiare, e si raccolsero tutti intorno a quell’uomo che parlava. Giovannino confuso chiese: “Chi siete voi che mi comandate una cosa impossibile?” L’uomo rispose: “Appunto perché tali cose ti sembrano impossibili, devi renderle possibili con l’ubbidienza e con l’acquisto della scienza.” Cioè devi imparare 2 virtù importantissime: l’ubbidienza che ti permette di ascoltare e la scienza che ti permette di vedere le cose, che sembrano impossibili agli occhi degli uomini, così come le vede Dio. Dopo aver detto questo, l’uomo indicò a Giovannino la “Maestra” che lo avrebbe guidato e che gli avrebbe insegnato tutte queste cose, questa maestra era Maria che apparve nel sogno come una donna di aspetto maestoso, vestita di un manto che risplendeva da tutte le parti, come se fosse coperto di fulgidissime stelle. Maria, vedendo Giovannino un po’ confuso, lo fece avvicinare e gli mostrò quello che accadeva intorno: tutti i fanciulli erano fuggiti e al loro posto c’era una moltitudine di capretti, di cani, orsi e di parecchi altri animali. Maria disse a Giovanni: “Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte e robusto: e ciò che in questo momento vedi succedere di questi animali, tu dovrai farlo per i miei figli”. Giovannino si voltò e, al posto di animali feroci, vide apparire mansueti agnelli, che, saltellando, correvano attorno belando, come per fare festa a quell’uomo e a quella signora. A quel punto, sempre nel sonno, Giovannino pianse, perché ancora non riusciva a capire. Allora Maria pose la mano sul suo capo e gli disse: “A suo tempo tutto comprenderai.” Il tempo passò, Giovannino diventò grande, divenne don Giovanni Bosco, aprì oratori, scuole, laboratori, costruì chiese, dedicò tutta la sua vita ai giovani…proprio trasformandoli da animali feroci in mansueti agnelli, da giovani arrabbiati e senza speranza, in giovani felici! Solo dopo molti anni, ormai anziano, don Bosco ricordò le parole che Maria gli aveva detto quando aveva 9 anni e che effettivamente erano state un programma per la sua vita. Noi pensiamo che i sogni siano solo fantasie, ma a volte basta fidarsi dei sogni e la realtà si trasforma! Vi abbiamo raccontato questo sogno perché domenica 6 ottobre 2013 accoglieremo nella nostra Parrocchia l’Urna che contiene un’importante reliquia di San Giovanni Bosco, il Giovannino del sogno. L’Urna di don Bosco ha già viaggiato in tutto il mondo ed ora verrà anche da noi! Vogliamo prepararci a questo evento insieme a voi e stiamo preparando una grande festa per accoglierlo e fargli sentire che gli vogliamo bene e che anche noi siamo dei grandi sognatori, proprio come lui! Per questo motivo, dopo aver letto questa storia in classe o a casa, ciascuno di voi può realizzare un disegno o un testo poetico dal titolo “Ho fatto un sogno” lasciandosi ispirare dal Sogno dei 9 anni di Giovannino Bosco. I disegni e le poesie potranno essere consegnati a partire dal 20 settembre e fino al 5 ottobre 2013 presso la segreteria dell’Oratorio Centro Giovanile dei Salesiani, via dei Salesiani, 1 – Lecce, dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure al Parroco, don Emidio Laterza, allegandovi la scheda con nome, cognome, data di nascita, classe, scuola e numero di telefono di papà o mamma. Le vostre opere saranno esposte domenica 6 ottobre 2013 presso la Sala Don Dinanni della Parrocchia San Domenico Savio di Lecce, dove sarà anche allestita anche una Mostra su don Bosco. Tutti i visitatori della Mostra (comprese le vostre famiglie) ammireranno le vostre opere e potranno votarle domenica 6 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 21.00. I vincitori del Concorso “Ho fatto un sogno” (3 per i disegni e 3 per le poesie) saranno premiati domenica 20 ottobre 2013 alle ore 11.00, e riceveranno un premio personale ed un pacco-­‐scuola con del materiale per la propria classe. Il regolamento del Concorso è sul nostro sito: www.salesianilecce.it. Per Informazioni potete rivolgervi presso la Segreteria dell’Oratorio o inviare un’email a [email protected], vi risponderemo immediatamente! Aspettiamo le vostre opere (entro il 5 ottobre, non dimenticatelo) e vi aspettiamo il 6 ottobre presso la Parrocchia San Domenico Savio! Non smettete mai di sognare! Don Emidio Laterza