Alfredo Altavilla

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Alfredo Altavilla
CONVEGNO ANFIA – GRUPPO COMPONENTI
“IL GRUPPO FIAT CHRYSLER NEL CONTESTO INTERNAZIONALE
E I RIFLESSI SULLA COMPONENTISTICA ITALIANA”
4 Maggio 2013
ALFREDO ALTAVILLA
Signore e signori, buongiorno.
Nel 2009 partecipai a questo convegno per condividere con voi…
 …le nostre strategie di internazionalizzazione
 e gli obiettivi di eccellenza globale,
…alla luce dell’allora neonato accordo con il Gruppo CHRYSLER.
Oggi, a distanza di tre anni e mezzo,…
 …possiamo già fare un bilancio dei risultati di quell’accordo,
 ma anche fare un passo oltre, e andare a vedere i piani di sviluppo
del Gruppo FIAT / CHRYSLER
 e le sfide che deve affrontare insieme ai suoi fornitori.
Prima di tutto, un dato di fatto: la storia recente ci dimostra che fusioni e
acquisizioni nel mondo automotive non hanno di solito vita lunga e
serena.
Soprattutto se guardiamo gli esiti non proprio positivi degli accordi
Daimler/Chrysler, Ford/Volvo, GM/Fiat e Volkswagen/Suzuki...
 …possiamo dire che l’alleanza di FIAT e CHRYSLER rappresenta
una “best practice” per l’industria dell’auto.
Questo essenzialmente per tre ragioni.
La chiarezza della strategia:…
 …unire gli asset, il know-how e il footprint industriale e
commerciale delle due aziende per competere con i migliori sul
mercato globale.
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La rapidità del processo:…
 …tutte le funzioni hanno iniziato a lavorare insieme a partire dal
“day 1” (appena siglato l’accordo del 30 Aprile 2009) – e dopo solo
un anno e mezzo lo sviluppo prodotto era interamente condiviso.
E il successo dell’integrazione:…
 …integrazione organizzativa e delle attività industriali, con un
unico ente Purchasing e un unico sistema di produzione, il World
Class Manufacturing,
 integrazione del nostro network di alleanze, accordi e
collaborazioni, di cui voi siete una parte fondamentale (per citare
solo un dato, oggi i fornitori in comune rappresentano circa il 60%
dei volumi complessivi d’acquisto),
 e integrazione di prodotto tra i Brand,…
o …grazie alla convergenza delle piattaforme, ora ridotte a tre
(Mini, Small e Compact),
o allo sviluppo dell’offerta di motopropulsori, che mette a
frutto le eccellenze tecnologiche del gruppo
o e all’integrazione dei prodotti FIAT PROFESSIONAL nella
gamma RAM per gli USA.
Tutto ciò ha fatto sì che, in tempi molto brevi, le due aziende
diventassero un solo Gruppo, più grande, più solido, più
diversificato per offerta e presenza geografica.
Lo dimostra l’equilibrio del mix di vendita.
Abbiamo fatto leva sulla presenza complementare di FIAT e
CHRYSLER nel mondo, e compensato punti di forza e di debolezza.
In questo modo stiamo dando a tutti i marchi del Gruppo l’opportunità di
svilupparsi in nuovi mercati:…
 …FIAT è tornata in Nordamerica con la 500,
 CHRYSLER si è rafforzata in Europa e America Latina
 e JEEP guida la nostra penetrazione commerciale in Asia e
Pacifico.
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Grazie alla nuova dimensione, alle economie di scala, alle sinergie
industriali e distributive,…
 …oggi vendiamo 4 milioni e 200mila auto l’anno
 e siamo diventati il settimo produttore del mondo.
Nel 2012 abbiamo registrato un fatturato netto di 84 miliardi di euro (in
crescita del 12%), con un margine operativo di 3,8 miliardi (+4,5%
rispetto all’anno precedente).
Il 2012 è stato l'anno più profittevole della nostra storia.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie a un mercato molto vivace in
America del Nord (+19%), a una solida crescita in Asia e Pacifico e a
un buon recupero in America Latina – che, insieme, hanno più che
compensato il calo dell’Europa.
Forti di questi risultati, continuiamo il nostro percorso mantenendo ferme
le nostre linee-guida:…
 ...crescere per essere competitivi,
 ed essere competitivi per crescere.
E oggi la competitività ha due presupposti obbligati:…
 ...la capacità di operare sul mercato globale,
 e di sviluppare tecnologie forti e innovative.
Presupposti che siamo chiamati a condividere.
Partiamo dal primo.
A seguito dell’alleanza, la distribuzione dei nostri prodotti è diventata
più equilibrata fra i vari paesi del mondo.
Ed è ben distribuita anche la produzione: il Gruppo FIAT /
CHRYSLER conta su 155 stabilimenti e 77 centri ricerca in 4 continenti.
L’equilibrio geografico è fondamentale perché elimina la
dipendenza dai singoli mercati, e rende così sostenibile il business
anche in momenti di crisi locale – come quello che stiamo vivendo
oggi in Europa.
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L’industria automobilistica in Europa…
 …da una parte, subisce – come tutti – l’impatto della crisi
economico-finanziaria;
 dall’altra, è cronicamente appesantita da un eccesso di capacità
produttiva legato alla frammentazione dell’offerta.
Tutto questo contribuisce a creare una situazione estremamente
difficile:…
 …nel 2012 nell’area EU27+EFTA sono state immatricolate 13
milioni e 900mila unità,
 (3,5 milioni in meno di quanto previsto dagli scenari del 2010),
 e stiamo affrontando il sesto anno consecutivo di declino delle
vendite.
Inevitabilmente, il calo di mercato fa crescere la pressione sui prezzi:
perciò le Case auto in Europa oggi guadagnano solo nei segmenti
Premium del mercato.
Questo è, in sintesi, il "problema Europa", al quale tutti i costruttori sono
tenuti a dare risposte.
C’è chi propone soluzioni drastiche.
Gli analisti del settore sono concordi sulla necessità di chiudere 10
stabilimenti in Europa, con la conseguente perdita di almeno 50.000
posti di lavoro diretti.
Noi abbiamo scelto un’altra via: sfruttare il patrimonio storico dei
nostri marchi Premium e andare a competere nella parte medio-alta
e meno affollata del mercato.
E qui entra in gioco il secondo presupposto della nostra strategia: la
capacità di sviluppare tecnologie forti e innovative.
Infatti, come Gruppo abbiamo almeno tre Brand in grado di competere
nell’area Premium.
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E le architetture e i motopropulsori FIAT / CHRYSLER ci mettono in
grado di offrire prodotti perfettamente in linea con la domanda dei
segmenti medio-alti e alti.
Inoltre, attraverso la nostra organizzazione globale di vendita, abbiamo
accesso a mercati di esportazione molto interessanti e redditizi –
come il Nordamerica, l’Asia e il Pacifico.
Ma tutto questo non sarebbe possibile se non potessimo contare su un
fattore esclusivo, che solo noi possiamo vantare.
Sto parlando del “fattore Italia”.
In Italia abbiamo fabbriche ai più alti livelli nel mondo per tecnologia,
flessibilità e qualità.
Più in generale, l’industria manufatturiera italiana rappresenta un
patrimonio di eccellenza unico al mondo – ben rappresentato da voi,
in questa sala.
Voglio essere chiaro, perché con molti di voi siamo partner, e io vi
parlo come si fa con i partner.
Io considero la supply chain un patrimonio dell’azienda,
fondamentale per il suo successo.
Per questo voglio condividere apertamente i nostri piani di sviluppo e
anche la sfida importante che essi rappresentano.
Nei prossimi anni punteremo…
 …sui nostri Brand più prestigiosi
 e sulle famiglie di modelli di maggior successo.
Per quanto riguarda ALFA ROMEO, il piano strategico prevede…
 …l’estensione della presenza commerciale in aree (come il
Nordamerica) dove manchiamo da decenni
 e lo sviluppo di nuovi prodotti in linea con la tradizione e la
percezione del Marchio.
Tutto questo utilizzando la capacità produttiva delle fabbriche europee, in
particolare di quelle italiane.
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MASERATI applicherà una ricetta simile al mercato del lusso:…
 …raddoppiando la propria Rete di vendita globale nell’arco dei
prossimi 3 anni,
 lanciando nuovi modelli in tutti i segmenti Premium dove non è
presente (fino a una copertura del 100%)
 e utilizzando strutture produttive italiane di eccellenza.
Anche il marchio JEEP espanderà la sua base commerciale entrando in
nuove aree geografiche e di mercato.
In particolare, abbiamo pianificato l’uscita di nuovi prodotti pensati in
modo specifico per le esigenze europee – come un SUV di segmento
B da affiancare alla gamma “americana”, e da produrre localmente.
Diverso è il discorso per i nostri Marchi generalisti.
FIAT ha punti di forza importanti: un’ottima proposta costo / utilità, un
primato assoluto di emissioni e consumi, una Rete di vendita capillare.
Per valorizzare questo patrimonio (e non farci travolgere dalla guerra
degli sconti) abbiamo deciso di puntare sui modelli a cui il mercato
riconosce un extra-price rispetto ai concorrenti: 500 e Panda.
500 e Panda stanno “mettendo su famiglia”: Panda 4x4, 500C, 500L,
la prossima 500X sono solo i primi esempi.
500 e Panda diventeranno due “Brand nel Brand”: entrambe offriranno
una gamma completa di auto derivate, in grado di sfruttare al meglio sia
il patrimonio di immagine, sia le sinergie industriali.
Le sinergie create dall’alleanza con il Gruppo Chrysler sono
fondamentali anche per Lancia – il Brand che, soprattutto nella parte
alta della sua offerta, più di altri oggi si confronta con la difficile
congiuntura di mercato,.
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Per il futuro di Lancia:…
 …continueremo a investire su serie speciali per i nostri modellichiave, come dimostrato dalla recenti presentazioni delle versioni
Ypsilon ELEFANTINO e Delta MOMODESIGN,
 e faremo leva sul know-how di CHRYSLER per sviluppare i futuri
modelli dei segmenti superiori.
In sintesi: il piano strategico dei prossimi anni per l’Europa, l’Africa e il
Middle East…
 …è estremamente ricco e articolato,
 prevede lo sviluppo di prodotti mirati per i mercati di riferimento
 e assegna un ruolo centrale agli stabilimenti italiani del
Gruppo.
Vediamo alcune tra le nostre location industriali più significative.
Lo stabilimento di Grugliasco, vicino a Torino, è stato inaugurato poche
settimane fa.
Già sede di una leggenda del design italiano come la Carrozzeria
Bertone, l’impianto è stato acquisito e completamente ristrutturato da
FIAT con un investimento totale di oltre 500 milioni di euro.
Alla produzione della MASERATI Quattroporte sta per affiancarsi quella
della nuova MASERATI Ghibli.
Dalla scorsa settimana lo stabilimento ha cominciato a operare su due
turni, con il conseguente aumento degli addetti (ora saliti a oltre 800).
Nello stabilimento di Napoli Pomigliano è prodotta la Panda: è stato
riaperto a fine 2011 dopo un investimento di oltre 800 milioni di euro e
una ristrutturazione totale basata sul modello del World Class
Manufacturing.
Di questo impianto voglio dire una cosa sola:…
 …pochi mesi fa è stato premiato con il “Lean Production Award
2012”, un riconoscimento che va alle fabbriche più efficienti e
flessibili d’Europa.
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È un premio assegnato da una Giuria tedesca, ed è la prima volta che
è uno stabilimento non tedesco a vincerlo.
Nel Dicembre scorso è iniziata la ristrutturazione di un altro impianto
italiano destinato a giocare un ruolo centrale nella nostra strategia.
A Melfi, vicino a Potenza, saranno realizzate la FIAT Punto, la FIAT
500X e la nuova JEEP SUV per tutti i mercati mondiali.
A fronte di un investimento pianificato che supera il miliardo di euro,
prevediamo di raggiungere una capacità produttiva totale di 1.600 unità
al giorno su tre turni.
Questa è, in breve, la nostra strategia di sviluppo, che ovviamente avrà
riflessi sostanziali sulle vostre forniture.
È evidente che anche per voi si stanno aprendo opportunità nella
parte medio-alta del mercato: quella a più alta redditività – e che
richiede maggiore competenza, know-how tecnologico avanzato,
continua capacità di innovazione.
Un fatto che non andrà necessariamente a discapito dei volumi.
Ad esempio, prevediamo che entro il 2015 le vendite di MASERATI
crescano da circa 6.000 a ben 50.000 vetture l’anno.
Maggiori volumi, in un contesto di maggiore redditività…
Fate un rapido calcolo su quanto questo può significare per i componenti
di vostra fornitura.
Chiedetevi se questa non è la chiave per far fare anche alla vostra
azienda quel salto di qualità globale che oggi è richiesto a tutto il
mondo dell’impresa.
Produrre in Italia, prodotti a elevata qualità, con una visione e una
prospettiva globale: questo è il fattore chiave che garantirà un
vantaggio competitivo a voi e a noi.
Attenzione, non sto dicendo che questo sia un percorso facile, con
risultati garantiti.
Quella che aspetta noi e voi è una sfida impegnativa, che – come
tutte le vere sfide – implica rischi e opportunità.
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Accettare la sfida oggi vuol dire essere pronti, aperti al cambiamento.
E da questo punto di vista i nostri fornitori italiani sono in prima fila.
Negli stabilimenti di Pomigliano, Grugliasco e Melfi, quelli in cui sta
prendendo forma il nostro piano globale, il 40% dei fornitori è
rappresentato da aziende italiane.
Il GRUPPO FIAT / CHRYSLER ha scelto di rimanere competitivo
continuando a produrre in questo Paese – e grazie alle eccellenze di
questo Paese.
Uso la parola “eccellenze” non a caso, perché le aziende italiane che
collaborano con noi sono da tempo protagoniste di un comune
processo di innovazione e sviluppo tecnologico.
Poco più di un mese fa, ad Airole (provincia di Benevento) la Tecno
Tessile Adler ha inaugurato la fabbrica più grande d'Italia per la
produzione di fibra di carbonio destinata al settore auto.
Lì nasceranno i telai che l’Alfa Romeo 4C porterà in tutto il mondo.
Questo è uno dei casi di sinergia in cui è il nostro Gruppo a poter
beneficiare dei risultati di ricerca e sviluppo di un’azienda italiana leader
del suo settore.
Potrei citarne molti altri – come Brembo per i sistemi frenanti, Susta per
lo stampaggio in alluminio, o ancora Landi Renzo e BRC, fondamentali
per il mantenimento della nostra leadership nei propulsori bi-fuel.
Ci sono poi altri casi, in cui è il Gruppo FIAT / CHRYSLER ad attivare il
processo di innovazione che coinvolge le aziende fornitrici e le porta a
crescere con noi (e non solo all’interno dei confini nazionali).
Infatti, uno dei principali risultati dell’alleanza FIAT / CHRYSLER è
rappresentato proprio dall’apertura di opportunità globali anche per
la nostra rete di fornitori.
L’integrazione delle attività industriali ha fatto sì che molti fornitori italiani
del Gruppo FIAT entrassero nella supply chain di altri stabilimenti FIAT /
CHRYSLER in tutto il mondo.
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Si è innescato così un meccanismo positivo che ha portato più di 30
aziende italiane a svilupparsi internazionalmente con espansioni di
impianti e joint-venture con fornitori esteri.
Tutto ciò per produrre in ogni parte del mondo, e non solo per il
Gruppo FIAT / CHRYSLER.
Per molte di queste aziende sarebbe stato impensabile – o quanto meno
molto complicato – arrivare in Cina, in Brasile, in Messico o negli Stati
Uniti…
 …eppure oggi ci sono, grazie alla loro capacità di sviluppare
tecnologie forti e innovative, di produrre e offrire qualità ed
eccellenza, ma anche di saper cogliere le opportunità offerte da un
Gruppo a forte vocazione internazionale.
In un mercato come quello italiano ed europeo, dove l’eccesso di
capacità produttiva “schiaccia” sempre di più i margini operativi, queste
aziende hanno risposto innescando un circolo virtuoso tra:…
 …sviluppo di economie di scala,
 investimenti in ricerca e sviluppo,
 miglioramento di qualità, tecnologie, know-how e processi,
 riduzione dei costi
 e aumento della competitività.
Tutto questo facendo anche leva sul patrimonio di esperienze messe
loro a disposizione dal WCM – il World Class Manufacturing, il nostro
sistema di produzione che punta all’eccellenza: zero incidenti, zero
difetti, zero stock, zero guasti.
Il WCM è adottato da tutti gli stabilimenti FIAT/CHRYSLER nel mondo e
si sta ora aprendo anche a tutti i nostri fornitori.
Si crea così una vera e propria “rete di conoscenza diffusa” che si
alimenta e migliora se stessa, grazie alla condivisione di metodi,
processi e “best practices”.
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Tre anni fa vi dissi che “…le vostre aziende, che sono state con noi in
momenti difficili, saranno con noi nel momento di ricevere il
premio”.
Certo, i momenti difficili non sono ancora finiti, ma alcuni di voi stanno
già cominciando a vedere risultati positivi.
L’alleanza FIAT / CHRYSLER stà creando opportunità di sviluppo
del business su scala internazionale.
Il rischio è: non essere pronti per coglierle.
È un rischio che si corre …
 …se non si offre una capacità di fornitura globale,
 se non si investe intensamente in ricerca, in tecnologie e in processi
 e se non si punta alla competitività nel rapporto costi / qualità.
Oggi per conquistare volumi e redditività la ricetta è chiara: occorre fare
innovazione e offrire innovazione ai clienti.
Tutto il nostro network di alleanze e accordi (a cominciare dalla relazione
con voi) è e sarà sempre di più costruito su questo principio.
Il nostro obiettivo è l’eccellenza globale, e vogliamo raggiungerlo
insieme.
Questo Paese e la sua industria automotive sono di fronte a una grande
sfida.
Ed è una sfida che si deve affrontare per non uscire dal mercato.
Il Gruppo FIAT / CHRYSLER ha deciso di farlo con un piano ambizioso,
ma serio e concreto.
Un piano che vuole dare alle fabbriche italiane e alla loro rete di
fornitura l’opportunità di mettersi in gioco e di aprirsi al mondo.
In questa sfida, voi siete al nostro fianco. E noi al vostro.
Come ha detto il nostro CEO Marchionne: “…non è una strategia per i
deboli di cuore”.
Siamo consapevoli dei rischi e delle difficoltà.
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Ma abbiamo chiara la sfida, le nostre spalle sono larghe, e il nostro
cuore è forte.
Grazie a tutti.
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