Modello di gestione del portafoglio dell`ENPAV
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Modello di gestione del portafoglio dell`ENPAV
Modello di gestione del portafoglio dell’ENPAV L’Ente, con la collaborazione di Benchmark&Style (società di consulenza finanziaria), ha adottato dall’inizio del 2010 un nuovo modello di gestione del portafoglio, il cui funzionamento operativo consta di cinque fasi distinte: 1. Verifica dello stato di salute dell’ENPAV 2. Definizione dell’Asset Allocation Strategica (AAS) 3. Definizione dell’Asset Allocation Tattica (AAT) 4. Selezione dei prodotti 5. Monitoraggio dei risultati Fase 1 – Verifica dello stato di salute dell’Ente La verifica dello stato di salute dell’Ente può essere effettuato con due strumenti: - Il Bilancio Tecnico Attuariale - L’Asset Liability Manangement Fase 1 – Verifica dello stato di salute dell’Ente Il Bilancio Tecnico Attuariale (BTA), sulla base di assunzioni fatte all’atto della valutazione e non più modificabili, verifica l’evoluzione delle attività e delle passività dell’Ente. Fase 1 – Verifica dello stato di salute dell’Ente ALM MONITORAGGIO DEL RAPPORTO TRA PASSIVITÀ (DEBITI PENSIONISTICI) E ATTIVITÀ (CREDITI CONTRIBUTIVI) STRUMENTO DI VERIFICA DELL’EQUILIBRIO FINANZIARIO DELL’ENTE INDIVIDUAZIONE DEL RENDIMENTO MINIMO DEL PATRIMONIO Strumento di continuo monitoraggio per la gestione del rischio di liquidità, più dinamico del bilancio tecnico consente di adottare tempestivamente azioni di correzione negli investimenti. Fase 1 – Verifica dello stato di salute dell’Ente L’Asset Liability Management (ALM) rappresenta una sofisticazione del Bilancio Tecnico Attuariale in quanto fornisce una visione più dinamica dell’evoluzione dell’attivo e del passivo dell’Ente. Sia il BTA sia l’ALM, sebbene partano da dati disomogenei (il primo viene effettuato a valori contabili, mentre il secondo utilizza valori di mercato), devono fornire un dato fondamentale: il tasso di rendimento sostenibilità dell’Ente. Fase 2 – Definizione dell’Asset Allocation Strategica (AAS) L’AAS rappresenta quella composizione del portafoglio investito nel lungo periodo, tale che la redditività complessiva dello stesso sia almeno pari al tasso di rendimento di sostenibilità definito nella Fase 1. Importante: Non avrebbe senso costruire un’AAS con un obiettivo di rendimento sensibilmente più alto di quello obiettivo, in quanto ciò implicherebbe l’assunzione di un livello di rischio non necessario. Parimenti, un obiettivo di rendimento più basso (e quindi con minor rischio) non consentirebbe di assicurare la sostenibilità di lungo termine. Fase 2 – Definizione dell’Asset Allocation Strategica (AAS) Monetario 3,0% 4,3% 1,3% 6,0% 3,0% Obbl.rio < 3yr 3,7% 14,7% 11,0% 5,7% 2,0% Obbl.rio 3-5yr 19,3% 3,5% -15,8% 8,4% -10,9% Obbl.rio 5-10yr 5,7% 9,8% 4,1% 6,7% 1,0% Obbl.rio > 10yr 20,2% 12,2% -8,0% 21,1% 0,9% Azioni Europa Azioni Nord America 6,0% 6,7% 0,7% 5,2% -0,8% 4,2% 2,7% -1,5% 2,8% -1,4% Azioni Pacifico Azioni Paesi Emergenti 0,7% 0,5% -0,2% 0,4% -0,3% 3,1% 2,4% -0,7% 2,2% -0,9% Alternativi 4,1% 5,9% 1,8% 7,1% 3,0% Immobiliare 30,0% 37,3% 7,3% 34,4% 4,4% Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% Fase 3 – Definizione dell’Asset Allocation Tattica Sulla base dell’Asset ALLocation Strategica (ossatura complessiva del patrimonio dell’Ente), possono essere disciplinate delle azioni, definite “tattiche”, che hanno lo scopo di modificare nel breve periodo l’AAS con la finalità di anticipare le fasi congiunturali dei mercati. Fase 4 – Selezione dei prodotti Il portafoglio della Cassa deve nascere sulla base di acquisti che siano in tutto e per tutto coerenti con le scelte di AAS. Per poter strutturare nel migliore dei modi la giusta composizione di portafoglio, è opportuno dotarsi di una serie di regole di controllo (limiti operativi – diversificazione) Preferire strumenti passivi Fase 5 – Monitoraggio dei risultati In questa fase bisogna verificare la redditività dei singoli prodotti e la coerenza che questa assume nei confronti dell’obiettivo definito nella Fase 1. Tale verifica dovrà servire a correggere, se necessario, le azioni di natura tattica e a controllare che il portafoglio converga di anno in anno verso la composizione prevista dall’AAS. Il Prodotto NOVUS STRUTTURATI VALORE NOMINALE CS Fixed Maturity Coupon Note € 25.000.000,00 Barclays Coronation Relative Fund € 10.000.000,00 Ixis Principal Protection Note € 10.000.000,00 Soc Gen Alpha Turquoise € 3.350.000,00 Nomura 10 yr CMS € 3.000.000,00 Nomura 5 yr Floater € 2.000.000,00 ABN Alpha Dividend € 4.000.000,00 SOMMA € 57.350.000,00 I prodotti in tabella sono stati trasferiti all’interno della nota Novus (obbligazione ). Il ricavato ottenuto dalla vendita di ciascuna nota è stato utilizzato per acquistare titoli di Stato italiani (BTP). Il rendimento della nota è oggi pari al 4% medio annuo. Cosa faremo nel 2012 • • • il 28% in investimenti in fondi immobiliari ovvero in via residuale in investimenti immobiliari diretti; il 54% all'acquisto (diretto o indiretto) di obbligazioni prevalentemente a medio termine (3-5 anni); l’investimento si focalizzerà sui titoli denominati in euro (o coperti al rischio cambio), con una predilezione per il governativo italiano e per emissioni corporate di società di primario standing internazionale; i rendimenti dei titoli di stato francesi e tedeschi saranno oggetto di costante monitoraggio, al fine di verificare la convenienza economica ad entrare anche nel governativo dell’Europa Centrale. il 18% all'acquisto di prodotti del risparmio gestito di tipo flessibile, con lo scopo di delegare a gestori specializzati la decisione di aumentare (diminuire) il peso della componente azionaria nelle fasi positive (negative) di mercato, a scapito (a favore) della componente obbligazionaria; lo scopo di questo investimento è quindi quello di costruire all’interno del patrimonio della Cassa un “cuscinetto di protezione” in grado di attutire l’effetto negativo delle fasi di ribasso del mercato, aggiungendo così una componente tattica alla gestione della Cassa.