Il.mo Sig. Presidente dell`Ordine degli Avvocati di Bari Il.mo Sig
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Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Foggia Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto Il.mo Sig. Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani p.c. Il.mo Sig. Presidente del Consiglio Nazionale Forense Oggetto: ManSolution Group – Richiesta di approfondimento Illustrissimi Signori Presidenti, mi vedo costretto a scrivere la presente dopo aver preso visione, sull’edizione del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno del 18 luglio 2016, dell’annuncio pubblicitario edito per conto di tale società ManSolution Group – autodefinitasi “leader in Italia” nel campo del risarcimento danni – con il quale quest’ultima si presenta ai familiari delle vittime del disastro ferroviario verificatosi in Puglia lo scorso 12 luglio, offrendo ed Associazione Italiana Giovani Avvocati Aderente all’AIJA | Association Internationale des Jeunes Avocats Presidente Avv. Michele Vaira Sede Nazionale Via Tacito, 50 00193 Roma | C.F.97213330588 | Tel. +39 06 87809570 | Fax +39 06 81151010 | [email protected] | www.aiga.it assicurando loro “tutela legale”, “anticipo gratuito di tutte le spese”, addirittura certezza di “risarcimento di tutti i danni”. L’annuncio è pubblicato a pagina intera, evidentemente acquistata ad hoc, ed è riprodotto nell’immagine in calce alla presente. La visione di questo annuncio ha suscitato clamore e sdegno nel sottoscritto ed in tutti i colleghi pugliesi di AIGA, che ne hanno avuto conoscenza diretta per ragioni legate alla diffusione del quotidiano sul territorio regionale. Ma l’immagine in questione ha avuto rapida condivisione anche in rete, quindi sull’intero territorio nazionale, corredata di univoci commenti da parte di centinaia di avvocati, tutti concordi nel ritenere come questa “offerta” di prestazioni legali vìoli ogni concetto di decoro e dignità della professione legale. Il tutto a tacere dell’evidente e disgustoso sciacallaggio nei confronti di un’immane tragedia, che avrebbe imposto un assoluto rispetto della sofferenza delle famiglie coinvolte. Né, d’altronde, il fatto che l’offerta venga proposta da una società e non da colleghi personalmente può ridurre lo sdegno, considerato che la frapposizione di un soggetto apparentemente non obbligato ad osservare norme deontologiche, di certo non esime quei colleghi che certamente vi collaborano (la “tutela legale” offerta da questa società non può non coincidere con una consulenza ed assistenza da parte di avvocati) dall’osservare, in primis, le norme che il nostro Codice Deontologico – per nostra fortuna, bisognerebbe dire – prevede espressamente: l’art. 1 comma 3 (rispetto dell’affidamento della collettività e della clientela), l’art. 9 (dovere di probità, dignità e decoro dell’avvocato in ogni ambito della sua vita professionale e privata), l’art. 35 (correttezza di informazione al cliente), e soprattutto l’art. 37, che recita testualmente “L’avvocato non deve acquisire rapporti di clientela attraverso agenzie o procacciatori o con modi non conformi a correttezza e decoro. (…) Costituisce infrazione disciplinare l’offerta di omaggi o prestazioni a terzi ovvero la corresponsione o la promessa di vantaggi per ottenere difese o incarichi. È vietato offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È altresì vietato all’avvocato offrire, senza esserne richiesto, una prestazione personalizzata e, cioè, rivolta a una persona determinata per uno specifico affare”. Con la presente, quindi, chiedo alle Istituzioni in indirizzo di approfondire la questione ed avviare con urgenza ogni iniziativa – ivi compreso l’avvio di un’indagine da parte dei competenti Consigli Distrettuali di Disciplina – utile a impedire che una simile iniziativa discrediti oltremodo l’immagine dell’Avvocatura e vanifichi il lavoro dei tanti colleghi che, quotidianamente e con sacrificio, operano nel rispetto reciproco e, soprattutto, nel rispetto dei propri clienti. La presente è inviata per opportuna conoscenza al Sig. Presidente del Consiglio Nazionale Forense. pagina 2 Fiducioso in un rapido ed efficace intervento a tutela dell’intera categoria, porgo distinti saluti. Roma, 20 luglio 2016 Il Presidente Michele Vaira pagina 3