62aprile 013 - Credito Valtellinese
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62aprile 013 - Credito Valtellinese
PLEIADI ECONOMIA l C U LT U R A l SOLIDARIETÀ N° 62 - Semestrale - Aprile 2013 l TERRITORIO l SPORT CREVALMAGAZINE SOCIOINCREVAL TECNOLOGIA PER IL CLIENTE Un mondo di vantaggi Un’offerta personalizzata CASTELLI ROMANI Là dove i Papi vanno in vacanza PLEIADI 9 EDITORIALE Pronti ad affrontare leSFIDE del 2013 4 PLEIADI Il 2012 sarà ricordato come straordinariamente difficile e complesso, ma i coefficienti patrimoniali attestano l’assoluta solidità del Gruppo Creval Giovanni De Censi, Presidente Credito Valtellinese P Presentiamo ai nostri Soci il bilancio di un anno che sarà senza dubbio ricordato, nell’ultracentenaria storia del Credito Valtellinese, come straordinariamente difficile e complesso e che ha riverberato nei conti della Banca le molteplici criticità scaturenti dal prolungarsi della crisi e dalla perdurante incertezza dei tempi della ripresa. Alla contrazione dei margini della gestione operativa connessi alla debolezza dell’economia, si sono sommati gli effetti derivati dalle scelte prudenziali operate dal Consiglio di Amministrazione, che hanno comportato rettifiche, sui crediti e sugli avviamenti, maturate alla luce di una realistica presa di coscienza della difficoltà di uscire in tempi brevi dalla deriva recessiva in atto nell’economia. Si tratta tuttavia, preme qui rimarcarlo, di effetti esclusivamente contabili, preordinati a fornire una rappresentazione massimamente prudente e trasparente della situazione della Banca, ma che non si riflettono in alcun modo sul tangible value (il parametro che “misura” l’effettiva e oggettiva consistenza di un’azienda) e tanto meno sui coefficienti patrimoniali che, anzi, sono in miglioramento e ne attestano l’assoluta solidità. Giovanni De Censi, Presidente Credito Valtellinese. Supporto all’economia reale Ciò che ci sentiamo di poter assicurare è che le nostre banche hanno continuato a fare il proprio lavoro, cercando di svolgere, pur nella complessità del quadro di riferimento e dei vincoli patrimoniali imposti dalle regole di Basilea, quel ruolo di supporto all’economia reale che da sempre contraddistingue il loro operato, mantenendo costante l’attenzione e il rispetto per gli interessi di tutti gli stakeholder. Di ciò è prova, tra l’altro, la scelta di politica aziendale che, pur nell’imperativo della riduzione dei costi, ha optato fermamente per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Gruppo Credito Valtellinese è una realtà solida, che sta dimostrando grande risoluzione e volontà nel reagire alla complessa congiuntura, e dunque pronta ad affrontare la sfida di questo 2013 per continuare il percorso di rafforzamento in un contesto che veda finalmente l’inizio della tanto auspicata ripresa per il nostro Paese. PLEIADI 5 SOMMARIO N° 62, aprile 2013 ECONOMIA 8 12 18 26 30 32 36 40 SPECIALSOCIO/1 Il bilancio 2012, premio responsabilità sociale, un sostegno agli artigiani SPECIALSOCIO/2 SocioInCreval, il Club che premia i 120mila soci del Credito Valtellinese IL PUNTO I mercati hanno bisogno di stabilità, CamCom Roma, sostegno alle start up IN FILIALE Un’offerta personalizzata grazie alla nuova piattaforma commerciale GESTIONE E CLIENTI Le certificazioni del Gruppo Creval, dal 1995 a oggi, garanzie di qualità NUOVI PRODOTTI Da fine 2012 Anima è a fianco di Creval, nelle attività di risparmio gestito SERVIZI E PROGETTI Global Broker, un aiuto per le PMI che cercano un programma assicurativo IMPRESE E MERCATI Mario Molteni, Direttore di Altis: «Care PMI, ecco come crescere» SPAZIO AMICO 44 48 54 I Castelli Romani Alle porte di Roma ci sono alcune cittadine che, con il loro territorio, rappresentano da sempre la meta preferita delle gite fuori porta. Anche per i Papi... 58 IL PERSONAGGIO Eros Ramazzotti e il suo ultimo disco: «È importante cantare l’amore» L’AZIENDA Aermec, dal Veneto alla conquista del mondo, tenendo tutti al fresco L’OPINIONE Flavio Cattaneo, AD di Terna SpA, energia e ambiente, binomio possibile TERRITORIO 58 UN WEEK END A... Castelli Romani, la gita fuori porta là dove i Papi vanno in vacanza CULTURA 68 72 74 76 78 LE MOSTRE 70 anni dallo sbarco in Sicilia, Giuliano Collina, Roberto Mangù, Dadamaino GLI EVENTI La beatificazione di Nicolò Rusca, proclamato Martire per la fede I LIBRI “Tre piazze per Sondrio”, il racconto del recupero dei tre cuori della città CINEMA D’AUTORE “Il sole dentro”, un film intenso, tratto da una storia vera e drammatica I CONVEGNI Uno sguardo oltre la crisi, nuove prospettive per famiglie e imprese SOLIDARIETÀ 82 86 L’ASSOCIAZIONE/1 Cancro Primo Aiuto Onlus e le “Parrucche della Solidarietà” L’ASSOCIAZIONE/2 Banco Alimentare della Lombardia e il nuovo “Progetto Ortomercato” SPORT 90 94 98 L’ATLETA Arianna Fontana, per la quinta volta regina europea dello short track GLI EVENTI A fine luglio l’Arena di Milano ospita i Campionati Italiani di atletica leggera UN ANNO DI SPORT I principali eventi sponsorizzati dal Gruppo Creval negli ultimi mesi 6 PLEIADI Eros Ramazzotti e “Noi”: «È importante cantare l’amore» Nel suo ultimo disco, il cantante romano ricorda come sia fondamentale parlare di sentimenti e dare messaggi positivi alla gente. 44 12 SocioInCreval, un mondo di vantaggi Il Credito Valtellinese ha creato il Club che premia il ruolo dei suoi 120mila soci con una serie di vantaggi sui prodotti bancari e di sconti offerti dai suoi clienti e partner. Pleiadi Periodico semestrale. N° 62, Aprile 2013 Editore Credito Valtellinese Direttore responsabile Roberto Grazioli Comitato di redazione Luciano Camagni, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Raffaella Cristini, Christian Moretti, Enzo Rocca, Franco Sala, Mauro Selvetti Coordinamento editoriale Paola Cottica Responsabile di redazione e realizzazione editoriale Luca Palestra Via Paolo da Cannobio 37 20122 Milano Progetto grafico e impaginazione CarBer (art director) Davide Sala (grafica e pre-stampa) Hanno collaborato 54 L’opinione di Flavio Cattaneo «Energia e ambiente, binomio possibile», sottolinea l’Amministratore Delegato di Terna SpA. Dario Albertoli, Gabriella Armanasco, Paolo Baroli, Michela Beltrama, Attilio Bertini, Simona Bonomelli, Tiziana Camozzi, Roberta Cedrone, Nicola Coiatelli, Ugo Colombo, Francesca Corlatti, Chiara Cornalba, Michele De Dosso, Fabio Della Torre, Stefania De Luis, Antonella De Rosa, Alberto Fiorino, Cinzia Franchetti, Francesca Galimberti, Maria Teresa Giancola, Leo Guerra, Nelli Gusmeroli, Daniela Haggiag, Astrid Ivone, Filippo Licata, Stefano Maggioni, Camilla Marini, Marco Panzeri, Vittorio Pontoni, Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Stefano Ranucci, Stefania Resnati, Cristina Rizzi, Nicola Rizzi, Andrea Schenato, Roberto Tarricone, Luigi Tavasci Redazione Credito Valtellinese c/o Direzione Mercato Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio [email protected] 68 Immagine di copertina Marka S.R.L. Lo sbarco in Sicilia Una mostra ad Acireale ricorda l’arrivo dei soldati americani attraverso gli scatti dell’allora fotografo di guerra Phil Stern. Fotografie Archivio Gruppo Creval, Simone Bracchi, Shutterstock Stampa RDS Webprinting Srl via Belvedere 42 20043 - Arcore (Mb) Stampato in 130.000 copie Spedizione ap 70% - Sondrio Registrazione presso il Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Arianna Fontana Si è laureata Campionessa europea per la quinta volta, confermando di essere una delle regine dello short track. 90 Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a [email protected] PLEIADI 7 ECONOMIA SPECIALSOCIO A LA SEDE DI ACIREALE Il portone del Palazzo Costa-Grimaldi, già dimora nobiliare, oggi Sede del Credito Siciliano di Acireale e della Galleria Credito Siciliano. 8 PLEIADI Abbiamo messo i conti in sicurezza Il bilancio 2012 ha confermato la situazione di solidità patrimoniale e l’ottima posizione di liquidità del Gruppo Creval. «Abbiamo lavorato – dice l’Ad Fiordi – per metterci, anche in futuro, in una condizione di massima tranquillità» A «Abbiamo voluto seguire una chiara politica finanziaria di messa in sicurezza dei conti, sia dal lato delle sofferenze sia del livello patrimoniale. Il 2012, del resto, è stato un anno molto complesso, in cui il nostro Gruppo ha fatto operazioni straordinarie che hanno avuto molto successo, dalla ristrutturazione societaria, a quella dell’asse commerciale, al maxi progetto della gestione del credito. Il bilancio 2012 è un bilancio di grande prudenza e di grande pulizia; un’operazione strettamente contabile che ha previsto una svalutazione di circa il 50% degli avviamenti, ma che si è resa necessaria in questo momento. La scelta è dettata anche da una valutazione complessiva di un’economia che continua a dare forti segnali di negatività. Per questo abbiamo preferito “pulire” il bilancio e metterci in una condizione anche per il futuro di massima tranquillità». Cosi, l’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese, Miro Fiordi, ha commentato i dati di bilancio 2012 presentati e approvati dal CDA della banca lo scorso 19 marzo. Solidità patrimoniale confermata La persistente debolezza del quadro economico generale, la drastica ridu- zione dei tassi di interesse a breve termine e la contrazione dei volumi intermediati incidono significativamente sui risultati della gestione operativa, il cui peggioramento, rispetto all’anno precedente, risulta mitigato grazie ai positivi effetti delle azioni di riduzione strutturale dei costi operativi intraprese. Il bilancio 2012 conferma solidità patrimoniale, con CORE TIER 1 RATIO superiore all’8%, e un’ottima posizione di liquidità. I crediti verso la clientela si attestano a 22 miliardi di euro (-1,4% rispetto a fine 2011). Sulla qualità del credito incide la perdurante debolezza dell’economia. A livello di sistema, un numero crescente di imprese incontra difficoltà a rimborsare il credito. La quota dei prestiti ad aziende in temporanea difficoltà (incagli e prestiti ristrutturati) è in costante aumento, mentre resta contenuto il decadimento dei prestiti alle famiglie. Le attività finanziarie assommano a 3,9 miliardi di euro, la raccolta diretta raggiunge 22,1 miliardi di euro con una crescita pari a 0,1% su base annua mentre quella indiretta assomma a 11,2 miliardi di euro, in flessione del 3,2% rispetto a 11,6 miliardi a fine 2011. › UN BILANCIO DI GRANDE PULIZIA I numeri del resoconto 2012 sono frutto di un’operazione strettamente contabile che ha previsto una svalutazione di circa il 50% degli avviamenti. DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2012 Dati patrimoniali Crediti verso clientela Totale dell’attivo Raccolta diretta da Clientela Raccolta indiretta da Clientela 31/12/2012 22.007.837 29.896.063 22.102.650 11.200.816 31/12/2011 22.330.187 28.411.490 22.080.601 11.566.237 var. % -1,44 5,23 0,10 -3,16 Dati espressi in migliaia di euro PLEIADI 9 ECONOMIA SPECIALSOCIO Il Gruppo inserito tra le imprese impegnate in comportamenti virtuosi Creval premiato sulla responsabilità sociale L o scorso 16 gennaio il Credito Valtellinese è stato premiato dalle Camere di Commercio lombarde con Unioncamere Lombardia quale azienda impegnata in buone prassi di responsabilità sociale. La candidatura, sviluppata con riferimento alle categorie responsabilità sociale territoriale (evidente in primo luogo tramite l’attività della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese) e ambiente: l intende riconoscere comportamenti sostenibili – attenti al territorio, ai lavoratori e alla comunità –, in linea con la cultura d’impresa di Gruppo a matrice popolare; l evidenzia modalità operative proattive e consapevoli verso la società e l’ecosistema. Il dettaglio delle aziende premiate è visibile sul sito csr.unioncamerelombardia.it nella sezione “Repertorio delle Buone Prassi Lombarde LA DIFFUSIONE DI BUONE PRASSI Il premio ricevuto dal Gruppo Creval ne valorizza la mission e l’identità cooperativa e locale dell’attività bancaria svolta. DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2012 EVOLUZIONE NUMERO DI CLIENTI DEL GRUPPO INCREMENTO +2,9% 2012”, che consente di offrire pubblica evidenza alla natura di imprese impegnate in comportamenti virtuosi l’azione rientra nell’“action plan” nazionale per le attività svolte per la diffusione di Buone Prassi sul territorio nazionale. Il riconoscimento valorizza l’identità cooperativa e locale dell’attività bancaria svolta e la mission, richiamata nel Rapporto Sociale in essere dal 1995, che consiste nel “creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo esaltando il ruolo preminente dei Soci nel rispetto della soddisfazione dei clienti, dello sviluppo socio-economico dei territori di insediamento, della qualità delle relazioni e della crescita professionale dei collaboratori”. Il Premio è stato ritirato dal dottor Enzo Rocca, Vice Direttore Generale della Banca. Dati economici Margine d’interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto gestione operativa Utile (perdita) del periodo 926.887 900.647 31/12/2012 478.096 810.373 (533.576) 276.797 (322.439) 31/12/2011 525.393 858.093 (551.367) 306.726 52.751 var% -9,00 -5,56 -3,22 -9,75 -511,24 Dati espressi in migliaia di euro Percentuale clienti per banca 31.12.2011 11 1 231 26 MILA CLIENTI IN PIÙ Rispetto al numero registrato a fine 2011, i clienti sono aumentati del 2,9%. 10 PLEIADI 544 31.12.2012 23 29 Gli sportelli del Gruppo Creval 37 9 14 3 CARIFANO 7% CREDITO SICILIANO 32% CREDITO VALTELLINESE 61% 52 134 Dal 1° luglio 2013 Aperta Fiduciaria Srl passa a Istifid Il 1° marzo 2013 è stato sottoscritto un accordo quadro tra il Credito Valtellinese e Istifid Società Fiduciaria e di Revisione S.p.A., che prevede la cessione dell’intera partecipazione di Creval in Aperta Fiduciaria Srl a Istifid, con data di efficacia dell’operazione al 1° luglio 2013. Aperta Fiduciaria, svolge attività fiduciaria di tipo “statico” concernente l’amministrazione di beni per conto terzi. Istifid è uno dei principali operatori indipendenti per la fornitura di servizi fiduciari, societari e di organizzazione aziendale. L’operazione rientra nell’ambito degli obiettivi, definiti dal Piano Industriale 2011-2014, di semplificazione della struttura societaria e organizzativa del Gruppo. Creval è tra i sostenitori del progetto promosso dalla Fondazione Bassetti Per gli artigiani ora nulla è più “improbabile” he il Gruppo Creval sia attento alla categoria degli artigiani non è una novità. Non sorprende dunque la decisione di sostenere, con una sponsorizzazione, il progetto sull’artigianato “Realizzare l’improbabile” promosso dalla Fondazione Bassetti, che si pone il fine di sensibilizzare il grande pubblico, le istituzioni e i giovani sulle opportunità e peculiarità del Made in Italy come eccellenza e potenziale fonte di ricchezza per la nazione. Il progetto – sostenuto anche dalle Camere di Commercio di Milano e di Monza e Brianza oltre che da Confartigianato Lombardia – coinvolge una ventina di aziende artigianali innovative, scelte tra tutte quelle che sono presenti sul territorio milanese e brianzolo e che decideranno di presentare la loro domanda di partecipazione entro la scadenza fissata per maggio 2013. Alle aziende selezionate, nello specifico, viene offerta l’opportunità di diventare C Il contenimento dei costi Il margine di interesse si attesta a 478 milioni di euro rispetto ai 525 milioni, con una flessione del 9% su base annua, risentendo dell’effetto combinato della caduta dei tassi di interesse a breve termine e della dinamica dei crediti alla clientela. I proventi operativi assommano a 810 milioni di euro e registrano una flessione del 5,6% rispetto a 858 milioni di euro del periodo di raffronto. Gli oneri operativi, complessivamente pari a 534 milioni di euro rispetto a 551 milioni a dicembre 2011, sono in diminuzione del 3,2% su base an- protagoniste di un reportage-video da utilizzarsi per fini formativi/didattici, oltre che di studio sulle nuove forme di imprenditorialità. La scelta delle aziende verrà operata tenendo conto della loro composizione, del mercato e del settore produttivo cui fanno riferimento. Verranno privilegiate le microimprese (meno di 10 addetti) e le piccole imprese (meno di 50 addetti) appartenenti a questi settori produttivi: l manifatturiero (metalmeccanico, gomma, plastica, legno, mobile, tessile, pelletteria, posateria, cartotecnica) l nanotecnologie (materiali autopulenti, barriere protettive, resistenza chimica, ecc.) l semilavorati (profili, tappi, sfere, bottoni) l manufatti su misura l edilizia (celle solari, componenti edilizi in refrattario, vetri, piastrelle fotovoltaiche, cementi speciali) l servizi (manutenzione, logistica, distribuzione). nua, per effetto di severe azioni volte al contenimento strutturale dei costi. Il risultato netto della gestione operativa risulta pari a 277 milioni di euro in riduzione del 9,8% in rapporto a 307 milioni del 2011. Il risultato del periodo di pertinenza del Gruppo – dedotta la quota di pertinenza di terzi – risulta negativo per 322 milioni di euro. Al 31 dicembre 2012 la rete territoriale del Gruppo si compone di 544 filiali, di cui Aosta, Casatenovo (Lc), Castel San Giovanni (Pc) e Parma aperte in corso d’anno. PLEIADI 11 › ECONOMIA SPECIALSOCIO UN UOVO TUTTO D’ORO L’uovo d’oro è l’immagine del programma SocioInCreval realizzata dall’agenzia pubblicitaria Max Information (Gruppo Armando Testa). 12 PLEIADI Un mondo di vantaggi per i soci Il Credito Valtellinese ha creato SocioInCreval, il Club che premia il ruolo dei suoi 120mila soci con una serie di vantaggi sui prodotti bancari e di sconti offerti dai suoi clienti e partner di Roberto Grazioli – Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval L’evoluzione del numero dei soci del Credito Valtellinese La crescita sul territorio nazionale, il valore del brand, il buon livello reputazionale, il radicamento sul territorio: il Credito Valtellinese ha senza dubbio beneficiato di questi fattori nel processo di crescita della sua base sociale, che ha raggiunto a dicembre 2012 i 120mila Soci. Allo storico radicamento in Lombardia, con oltre 87mila soci diffusi prevalentemente nelle province di Sondrio, Milano, Como e Lecco, si è affiancato un progressivo sviluppo in altre aree del territorio nazionale, principalmente in quelle di recente insediamento. Quote significative si riscontrano infatti in Sicilia, con quasi il 6% dei Soci, in Lazio (5%), in Piemonte (3,2%) e via declinando nelle Marche e Veneto. Un network di aziende di qualità Il Credito Valtellinese, per valorizzare il senso di appartenenza dei suoi Soci, ha realizzato un programma, denominato SocioInCreval, studiato e sviluppato per offrire loro una serie di agevolazioni sui propri prodotti e servizi e una serie di sconti offerti da esercenti partner clienti della banca. Questo ha portato alla creazione di un vero e proprio network che mette in contatto i Soci e i clienti esercenti del Credito Valtellinese, creando una serie di sinergie in termini › IL CATALOGO SCONTI Inviato a tutti i soci del Creval, il catalogo illustra gli sconti e i vantaggi loro dedicati. PLEIADI 13 ECONOMIA SPECIALSOCIO di opportunità commerciali e di sviluppo di relazioni e vantaggi reciproci. In aprile, il Socio ha ricevuto direttamente a casa un kit contenente una tessera associativa personalizzata e un catalogo che illustra le scontistiche dedicate. La tessera, previa presentazione, permette di usufruire in modo semplice e veloce degli sconti previsti dai partner di SocioInCreval, selezionati nell’ambito di vari settori quali: shopping, vacanze, cultura, salute e benessere. Tra questi si annoverano molti nomi conosciuti a livello nazionale quali, per citarne alcuni: Ospedale San Raffaele e Centro Cardiologico Monzino nel campo della salute; Lavazza, Mercatone Uno e Salmoiraghi&Viganò nell’ambito dello shopping; Eden Viaggi, Grimaldi Lines, Alpitour e NH Hotel nella sezione vacanze; Società del Quartetto, Teatro degli Arcimbol- › 14 PLEIADI VIAGGI E ASSISTENZA SANITARIA Tra le convenzioni per i soci ci sono quelle dedicate al tempo libero e alla salute. La presentazione di SocioInCreval dell’Amministratore Delegato Miro Fiordi Dedichiamo ai Soci le nostre migliori attenzioni er una banca quotidianamente cerchiamo popolare di rispettare attraverso cooperativa come i comportamenti il Credito Valtellinese, e la dedizione dei nostri il Socio rappresenta collaboratori. La crescita il fulcro della propria esponenziale del numero identità, volta a perseguire dei nostri Soci ci ha indotti lo sviluppo del territorio a pensare a un’iniziativa in collaborazione che possa valorizzarne con le migliori energie il senso di appartenenza. sociali, economiche Per condividere valori e morali presenti. e strategie, ma anche Il nostro principale opportunità commerciali obiettivo è quello e relazionali. Per questo di creare valore sostenibile è nato SocioInCreval, nel medio lungo periodo e il Club Soci del Credito di migliorare Valtellinese: una realtà Miro Fiordi, Amministratore la qualità delle relazioni. che intende premiare Delegato Credito Valtellinese. La crescita dimensionale del il ruolo del Socio. nostro Gruppo non ci ha fatto perdere Sono fiducioso che quest’iniziativa di vista i valori originari, che troverà il giusto gradimento». «P I Soci Creval a inizio aprile 2013 hanno ricevuto a casa un kit con la tessera associativa e un catalogo con le scontistiche dedicate LA TESSERA PERSONALIZZATA Sopra, la tessera associativa personalizzata che consente di usufruire di vantaggi e sconti in modo semplice e veloce. di e Mondadori in cultura, Terme di Bormio in benessere. Ma non mancano anche nomi di esercenti e operatori culturali che operano in ambito più strettamente locale, come Iperal, Cid Sondrio, Pezzini Arredamenti o Blue Note a Milano. Una realtà variegata, dunque, in grado di offrire un ventaglio davvero ampio di occasioni di risparmio. E questo è solo l’inizio del progetto: a questi brand nel prossimo futuro se ne aggiungeranno altri, che verranno pubblicati sul sito › internet www.socioincreval.it. PLEIADI 15 ECONOMIA SPECIALSOCIO GLI SCONTI SUI CONTI CORRENTI Accanto alle convenzioni con partner esterni, il Credito Valtellinese dedica ai propri Soci sconti sulle spese di gestione dei conti correnti. Conto Armonia Leggero l Canone annuale 60 euro l Canone gratis con almeno 500 azioni Creval l Canone scontato del 50% da 150 a 499 azioni Creval Conto Armonia Argento l Canone annuale 120 euro l Canone gratis con almeno 1.500 azioni Creval Conto Armonia Oro l Canone annuale 180 euro l Canone gratis con almeno 3.000 azioni Creval SocioInCreval Premium l Canone annuale 240 euro l Canone gratis con almeno 5.000 azioni Creval Risparmi sui conti correnti all Inclusive Nell’ambito del nostro programma non poteva mancare un’attenzione particolare agli sconti offerti sui prodotti offerti dalla banca. in particolare la scontistica riguarda l’intera gamma dei nuovi ContoArmonia 2.0, che prevede vantaggi progressivi in base al possesso azionario. Con un possesso tra le 150 e le 500 azioni si può beneficiare di uno sconto del 50% su Armonia Leggero, il conto corrente che garantisce i servizi bancari di base. Con 500 azioni il conto è gratis, con un risparmio di 60 euro l’anno. Con 1.500 azioni i soci hanno diritto alla gratuità di Armonia Argento, il conto ideale per chi ha già un piccolo patrimonio da investire ed effettua un buon numero di operazioni all’anno. In questo caso il risparmio è di 120 euro l’anno. Con 3mila azioni si ottiene la gratuità del conto Top di gamma, Armonia Oro, un conto corrente full optional che può soddisfare le esigenze finanziarie più complesse. Qui il risparmio è notevole, 180 euro l’anno. Infine, con 5mila azioni il socio ha diritto gratuitamente a SocioInCreval Premium pensato per ri16 PLEIADI spondere alle principali esigenze di risparmio e finanziamento, con tassi interessanti sui conti di deposito, spread vantaggiosi sui mutui e il canone gratuito di CartaSi Oro che, oltre all’iscrizione automatica e gratuita al Club IoSi – categoria Premium – include il raddoppio dei punti accumulati del programma IoSi. Il risparmio è di 240 euro l’anno. A ogni Socio che sceglie il nuovo pacchetto, la banca riserva inoltre consulenti Affluent dedicati. UNA SPESA PIÙ LEGGERA L’utilizzo della tessera di SocioInCreval consente di effettuare acquisti presso grandi store a prezzi vantaggiosi. › INFORMAZIONI VIA INTERNET Attraverso il nuovo sito www.socioincreval.it i soci del Creval possono individuare in tempo reale i vantaggi a loro riservati. IN ARRIVO L’APP SOCIOINCREVAL A breve sarà disponibile anche l’App SocioInCreval che consentirà di rimanere aggiornati in tempo reale su tutte le convenzioni e gli sconti. L’App sarà supportato dal servizio di geolocalizzazione che consentirà ai soci di visualizzare le opportunità offerte dagli esercenti convenzionati a loro più vicini. Ma non è tutto, perché ai soci verrà messa a disposizione anche una pagina facebook che potrà diventare il loro luogo privilegiato per condividere e sfruttare al meglio tutte le occasioni che via via i clienti esercenti del Gruppo Creval metteranno loro a disposizione. Per scoprire le opportunità messe in campo da SocioInCreval sono a disposizione un sito dedicato e il numero verde 800.184.919 Un sito internet per i soci I Soci avranno inoltre a disposizione un sito internet – www.socioincreval.it – dove potranno trovare il riepilogo degli sconti e dei vantaggi loro offerti, l’indicazione dei Punti vendita degli esercenti convenzionati, i numeri di telefono e altre utilità. Potranno trovare anche eventi culturali loro dedicati. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese offrirà infatti la possibilità di visite gratuite alle mostre programmate nelle sue Gallerie d’arte di Sondrio, Milano, Acireale e Fano. Il numero verde 800.184.919 sarà disponibile per richieste di informazioni, così come la casella email [email protected]. Le informazioni su SocioInCreval sono disponibili anche presso i totem “CrevalPoint” presenti nelle filiali, fruibili attraverso una navigazione in modalità touchscreen. Un form per partecipare a SocioInCreval Gli esercenti clienti che vogliano far parte del programma SocioInCreval possono fare domanda online, compilando un apposito form che trovano sul sito www.socioincreval.it. I campi da compilare sono pochi, bastano alcuni minuti per completare la richiesta. PLEIADI 17 ECONOMIA IL PUNTO I mercati hanno bisogno di STABILITÀ L’economia europea ha chiuso il 2012 con crescenti difficoltà e le proiezioni macroeconomiche risultano più deboli delle precedenti. Ma gli indicatori di sentiment lasciano intravvedere qualche timido spiraglio di miglioramento. N di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese La vittoria di Barack Obama In America le elezioni hanno confermato il Presidente uscente Barack Obama per un altro mandato alla Casa Bianca. Il rieletto Presidente è stato sin da subito impegnato in un lungo braccio di ferro con l’opposizione Repubblicana per scongiurare, tassativamente entro la scadenza di fine anno, il “fiscal cliff”, ossia il taglio automatico delle agevolazioni fiscali concesse all’inizio della crisi del 2008 e il prolungamento dei sussidi alla disoccupazione. Il mantenimento di questi ultimi ha, da un lato, assicurato un maggior reddito spendibile ai cittadini e dall’altro il sostegno all’espansione economica dovuto ai consumi interni. Il livello di occupazione ne ha beneficiato, portando il tasso dei senza lavoro a scendere al di sotto dell’8%, mentre i sistemi imprenditoriale e produttivo sono tornati a espandersi. La FED ha inoltre perseguito la sua strategia di allentamento monetario continuando ad acquistare titoli sul mercato interbancario, immetten- Christopher Halloran / Shutterstock.com Nei mesi conclusivi del 2012 si è assistito al miglioramento dei mercati finanziari, con una dinamica che si è estesa anche a gennaio. L’avversione al rischio degli investitori in questo arco di tempo è andata progressivamente stemperandosi in un clima complessivamente positivo, nonostante le nuove difficoltà che sono state affrontate sia in America, sia in Europa. UN SECONDO MANDATO PARTITO IN SALITA Barack Obama subito dopo la sua rielezione a Presidente degli USA, ha dovuto combattere per scongiurare il taglio delle agevolazioni fiscali e dei sussidi alla disoccupazione. ISCRIVITI ALLA “NOTA FINANZIARIA” DI CREVAL Accedi all’home banking banc@perta dal sito www.creval.it nell’area “Finanza/Dispositive” e attiva la funzione “Gestione newsletter finanziaria”. Riceverai gratuitamente sulla tua casella di posta elettronica una sintesi dei dati macroeconomici e dei maggiori avvenimenti finanziari mondiali. 18 PLEIADI do quindi liquidità nel sistema creditizio americano. Una specifica parte degli acquisti ha riguardato le cartolarizzazioni dei mutui immobiliari e questo ha contribuito a risollevare il settore edilizio, sia in termini di nuove costruzioni – aiutando ad assorbire manodopera –, sia in termini di quotazioni degli immobili, permettendo quindi agli americani di recuperare parte della loro ricchezza familiare (titoli e immobili). L’Europa è stata invece impegnata dalla preparazione dell’Agenda 2020 e dalla predisposizione del Budget Comunitario. Ancora una volta però gli intenti di sostegno alla crescita e di lotta alla disoccupazione sono rimasti proposizioni di volontà e non concrete e immediate misure volte a sostenere vigorosamente la ripresa. L’autunno è stato un susseguirsi di dati economici in deterioramento, con il calo della produzione industriale e degli ordinativi non solo in Italia e Spagna, ma › ECONOMIA IL PUNTO › anche in Germania e Francia; con il commercio intra-UE stazionario e la disoccupazione in continua ascesa (ad esclusione della Germania). Borse: l’incertezza pesa su Piazza Affari L’ascesa dei listini manifestatasi nel corso dell’autunno è avvenuta grazie al miglioramento delle condizioni finanziarie dei mercati e solo in parte dalle minori preoccupazioni che hanno pesato sul quadro economico prospettico. L’inizio del nuovo anno ha visto la prosecuzione del trend rialzista. In America gli indici di New York hanno beneficiato dei risultati trimestrali delle corporate USA, in buona parte superiori alle attese. La discesa della curva dei rendimenti in Spagna e in Italia, con l’inversione della tendenza che aveva caratterizzato il 2011 e la prima metà del 2012, si è riflessa in un ribilanciamento dei portafogli, con flussi in uscita dall’obbligazionario a favore dell’azionario. Il comparto bancario europeo, ma in particolare quello spagnolo e quello italiano, hanno così potuto giovarsi di un significativo apprezzamento delle quotazioni. È bene sottolineare altresì che le quotazioni degli istituti di credito dei due Paesi “periferici” appaiono ancora ampiamente a sconto rispetto a quelle tedesche e francesi, proprio perché riflettono le maggiori difficoltà del contesto nazionale in cui prevalentemente operano. Nel mese di gennaio i maggiori indici di Borsa degli Stati Uniti d’America, come il Dow Jones e lo S&P500, si sono portati in prossimità dei massimi storici assoluti di fine 2007 (antecedenti la crisi dei mutui sub-prime) e anche l’indice tedesco DAX è stato sostenuto dall’afflusso di capitali con quotazioni che sono rimaste di poco al di sotto dei precedenti massimi storici. Il recupero messo a segno dall’Ibex spagnolo e dal FTSEMIB italiano non sono stati di tale portata, ma hanno dato l’impressione di avere la forza, grazie agli acquisti degli investitori, per interrompere una caduta che sembrava senza fine. Occorre sottolineare che l’incertezza politica seguita ai risultati elettorali italiani ha investito le borse all’indomani della diffusione dei dati. A subire le maggiori conseguenze è stata, naturalmente, Piazza Affari, ma non ne sono state immuni nemmeno le altre borse internazionali, da quella tedesca e francese a quella americana per finire con quella giapponese, a causa del ravvivarsi dei timori di un contagio sistemico. Una situazione che ha mandato in 20 PLEIADI SEGNI POSITIVI PER USA E GERMANIA A gennaio 2013 i maggiori indici di Borsa degli USA hanno raggiunto livelli che non si toccavano da fine 2007, prima della crisi dei mutui sub-prime. E anche in Germania le quotazioni hanno sfiorato i massimi storici. territorio negativo la performance da inizio anno di Milano, mentre ha solo parzialmente penalizzato quelle di New York, Francoforte e Parigi. Obbligazioni, lo spread non vola Il differenziale tra il costo del debito italiano e tedesco (vedi grafico di pag. 21) ha subito una costante compressione nell’autunno 2012 per il combinarsi dei provvedimenti a salvaguardia della stabilità finanziaria dell’euro messi in campo dalla BCE, dalla UE e dalle politiche di rigore e riforme perseguite dal Governo Monti. La riduzione dei tassi sui titoli italiani è andata di pari passo con il rialzo dei rendimenti dei titoli tedeschi. Il loro andamento ha quindi contribuito a comprimere lo spread Italia-Germania, portandolo al di sotto dei 250 punti. Purtroppo l’incertezza politica che si è venuta a creare all’indomani della rinuncia del mandato da parte del Premier Monti e la lunga campagna elettorale hanno interrotto il trend virtuoso. Il rialzo dello spread prima delle elezioni era L’Europa non ha tolto fiducia all’Italia CONSUMI DEBOLI Il contesto finanziario è migliorato – ha sottolineato il presidente della BCE Mario Draghi – mentre l’economia reale resta appesantita da consumi deboli e dalle scarse prospettive che frenano l’intenzione delle aziende a investire. Le difficoltà politiche italiane dell’ultimo scorcio del 2012 non hanno fatto deragliare né le riforme, né il rigore fiscale. L’approvazione della Legge di Stabilità ha determinato la conclusione dell’iter parlamentare della norma costituzionale che ha introdotto il Pareggio di Bilancio. Conclusa questa fase d’emergenza, il Governo Monti ha rassegnato le dimissioni pur rimanendo in carica per lo svolgimento degli affari correnti. Nonostante questa fine anticipata, l’atteggiamento degli investitori internazionali non è mutato: hanno continuato a dare fiducia al nostro Paese con acquisti via via incrementali di Titoli di Stato anche a dicembre 2012 e a gennaio 2013. Le recenti elezioni politiche italiane non hanno però permesso la formazione di un governo forte e con un’ampia base arrivato a sfiorare i 300 punti, ma nel complesso era considerato dai mercati “accettabile”, data la situazione. L’incertezza post elettorale non ha fatto altro che riportare la divaricazione nei tassi. Il peso di una possibile deriva italiana ha influito negativamente non solo suoi nostri Titoli di Stato, che hanno accusato una risalita, ma anche su quelli te deschi che, al contrario, hanno beneficiato di un ritorno degli investitori a favore della maggior sicu rezza, interrompendo il trend al rialzo che si era sino ad allora manifestato. parlamentare in grado di assicurare la governabilità che i mercati si attendevano. Nel momento in cui scriviamo le parti politiche appaiono ancora distanti ed è impossibile delineare uno scenario politico per i prossimi mesi. L’esempio della “Grosse Koalition” tedesca, creatasi all’indomani delle elezioni del 2005, è quello più citato tra gli “ottimisti”, che vedono in questa empasse un’opportunità per trovare una rinnovata unità d’intenti nella politica italiana per proseguire lungo la strada del rinnovamento e dell’ammodernamento del Paese. Il quadro tratteggiato da Mario Draghi nella sua ultima audizione al Parlamento Europeo riflette quanto scritto sopra. Il Presidente della BCE ha ribadito che la ripresa della fiducia degli operatori ha guidato il miglioramento del contesto finanziario, mentre l’economia reale rimane appesantita da consumi deboli e dalle scarse prospettive che non inducono le aziende a rinnovarsi e a investire in nuovi impianti e macchinari, cosa che invece hanno fatto le società americane nel corso dell’ultimo biennio. Secondo Draghi l’attività economica nell’Area euro rimarrà debole per buona parte dell’anno e il recupero sarà “molto graduale” a partire dal secondo semestre, mentre riferendosi alla situazione contingente l’ha definita “in stabilizzazione”. La ripresa è però suscettibile di ulteriori rallentamenti, se la domanda interna si dimostrerà più debole del previsto e anche il contributo dell’export sarà inferiore a quanto stimato a supporto delle ultime previsioni. L’incertezza politica non si è riflessa solo nei confronti della “più solida” Germania, ma anche della Spagna, che nei mesi scorsi aveva costantemente sottoperformato gli indici obbligazionari e azionari italiani. L’instabilità politica italiana ha fatto peggiorare lo spread Spagna-Italia, segno che › Spread BTP-BUND Per Berlino un buon 2013, Roma ancora in flessione L 65 6.0 e previsioni per il 2013 dell’Area Euro (vedi tabella sotto) indicano un altro anno di rallentamento economico, mentre la ripresa si GERMANIA Last Price Germany Manufac... 50.1 +.3 affaccerà solo nel 2014. Si nota come Germany GDP Cha... 0.4 -.5 esista un’ampia divaricazione nelle previsioni tra Germania e Italia. Berlino, nonostante tutto, dovrebbe chiudere l’anno in positivo, mentre Last Price Italy Real GDP Yo... -2.7 -.3 ITALIA Roma vedrà un’altra flessione. In base Italy Manufactori... 47.8 -1.1 a queste evidenze macroeconomiche è difficile scorgere possibilità di miglioramento nel differenziale tra Titoli di Stato tedeschi e italiani. Per meglio INDICATORI “DI SENTIMENT” E PROIEZIONI ECONOMICHE comprendere la dinamica evolutiva futura, Sopra, le attese di imprenditori tedeschi e italiani, intervistati sulle è utile l’analisi di alcuni indicatori qualitativi dinamiche economiche future. Sotto, alcune proiezioni economiche cosiddetti “di sentiment”. Questi indicatori 2013-2014 formulate da istituzioni e centri di ricerca internazionali. riflettono le opinioni di un campione omogeneo di intervistati che rispondono con un ritardo di alcuni mesi. I grafici a domande circa le attese della congiuntura segnalano che il PIL tedesco è al momento sulla base delle informazioni in loro possesso. in positivo e anche l’indicatore qualitativo Le domande sulle prospettive sono state si è riportato, di poco, al di sopra dei 50 punti, rivolte a imprenditori e direttori degli acquisti livello che viene preso a riferimento dei settori manifatturiero e dei servizi italiani come spartiacque tra l’espansione e tedeschi e cercano di anticipare l’evoluzione e la contrazione del ciclo economico. dell’economia reale (PIL) con un orizzonte L’osservazione del grafico relativo temporale di 3-6 mesi. I grafici riprodotti in alto all’Italia mostra come il peggioramento riportano in rosso gli indici di sentiment dell’indice qualitativo nel corso del 2011 del settore manifatturiero – rispettivamente e del 2012 abbia anticipato l’andamento della Germania (sopra) e dell’Italia (sotto) – del PIL. Il PMI italiano – pur rimanendo mentre la linea continua azzurra rappresenta al di sotto dei 50 punti – si sta riprendendo l’andamento del PIL tendenziale rilevato e il PIL dovrebbe seguirne il trend positivo su base trimestrale dei due Paesi in esame. nei prossimi trimestri. Purtroppo, ci troviamo In entrambi i casi si riscontrano i movimenti di fronte a dati “depressi”, per cui il tempo anticipati degli indicatori di sentiment rilevati di recupero sarà più lungo e non certo dall’indice PMI manifatturiero rispetto immune da rischi di interruzione, dovuti all’evoluzione del PIL, i cui dati sono pubblicati a nuovi ostacoli che dovessero emergere. 60 4.0 55 2.0 50.1 0.4 0.0 45 -2.0 40 -4.0 35 -6.0 30 60 2.0 0.0 -0.2 55 50 47.8 -2.7 45 -0.4 -0.6 2003 2004 Area Euro Germania Italia USA Giappone Brasile Russia India Cina 22 PLEIADI World Bank 2013 2014 -0,1 0,9 1.9 2,8 0,8 1,2 3,4 4,1 3,6 3,9 6,1 6,8 8,4 8,0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 TASSI ANNUI DI CRESCITA DEL PIL FMI Prometeia Commissione Europea 2013 2014 2013 2014 2013 2014 -0,2 1,0 -0,2 1,2 -0,3 1,4 0,6 1,4 0,4 1,5 0,5 2,0 -1,0 0,5 -0,6 1,3 -1,0 0,8 2,0 3,0 2,1 2,3 1,9 2,6 1,2 0,7 1,9 2,1 1,0 1,6 3,5 4,0 3,5 4,0 3,7 3,8 4,1 4,7 3,7 3,9 5,9 6,4 6,0 7,4 5,8 6.6 8,2 8,5 8,1 8,4 8,0 8,1 2011 2012 2013 Survey Bloomberg 2013 2014 -0,2 1,1 0,7 1,7 -1,0 0,7 1,8 2,7 1,2 1,3 3,35 4,0 3,4 3,75 5,3 6,3 8,1 8,0 40 35 RASSICURAZIONI DEL G20 DA MOSCA I ministri delle Finanze dei 20 Paesi più potenti dal punto di vista economico hanno affermato di non voler abbassare il valore delle loro monete nel tentativo di ottenere vantaggi competitivi sui mercati internazionali. › si sta vanificando il miglior giudizio, implicito nel rendimento dei titoli statali, di cui godeva il nostro Paese rispetto alla penisola iberica, nelle valutazioni degli investitori internazionali. Guerra delle valute? Il G-20 stempera i toni Nelle scorse settimane i ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei Paesi membri del G20, riuniti a Mosca, hanno emesso un comunicato in cui hanno affermato di non voler abbassare il valore delle loro monete per ottenere vantaggi competitivi. Analoghi commenti sono stati diffusi sia dal Presidente della FED, sia da quello della BCE, che hanno tentato di gettare acqua sul fuoco pur ammettendo che le politiche monetarie estremamente espansive sinora condotte possono aver avuto effetti distorsivi sul mercato dei cambi. Abbondanza di liquidità e tassi d’interesse bassi hanno da un lato aiutato la ripresa economica – soprattutto in America –, ma dall’altro lato hanno indebolito, come vuole la teoria economica, anche il tasso di cambio. Il tema della guerra delle valute si può dire abbia incontrato tre situazioni distinte. In un primo momento, tra il 2009 e il 2010, era l’America che accusava – e accusa tutt’ora – la Cina di tenere artificialmente il tasso di cambio del renmimbi eccessivamente basso. Negli ultimi due anni, invece, a manifestare una crescente insofferenza al dollaro debole sono stati i paesi emergenti, guidati in particolare dal Brasile il cui real si era apprezzato non solo per via del differenziale dei tassi, ma anche per i flussi degli investimenti diretti e indiretti che entravano nel Paese sudamericano. Negli ultimi mesi, infine, la ricerca di una svalutazione della propria moneta ha iniziato a farsi largo in Giappone – quarta potenza economica mondiale – che vorrebbe in questo modo uscire dalla fase di deflazione che si protrae dagli anni ’90, rilanciando export e consumi interni, nonché rovesciare la dinamica inflazionistica. Una presa di posizione da parte della Banca Centrale nipponica che non ha precedenti e che quindi ha agitato le acque anche in Europa, proprio perché ne è seguito il rapido rafforzamento dell’euro, avvenuto in un momento in cui le difficoltà economiche perdurano. Le richieste di indebolimento dell’euro si sono fatte più pressanti a livello politico, ma senza risultati e riscontri concreti da parte dell’Autorità di politica monetaria. La BCE si è, infatti, defilata dallo scontro verbale, rimarcando più volte di non avere intenzione di perseguire politiche di “targeting” del tasso di cambio. La crisi istituzionale italiana, entrata nel vivo nel mese di febbraio, ha portato nuovamente a nudo la fragilità dell’Europa, facendo ritornare un rischio contagio che nei mesi scorsi sembrava superato. L’euro ha perso quindi rapidamente quota sia nei confronti del dollaro, sia dello yen. Il cross eurodollaro a 1,35 costituiva un problema per l’export del Vecchio Continente. La crisi italiana ha spinto il cambio sin sotto quota 1,30, ma le prospettive economiche rimangono negative e difficilmente questo indebolimento potrà interrompere, senza politiche fiscali e industriali espansive, l’ascesa della disoccupazione. (documento elaborato sulla base delle informazioni al 03/04/2013) PLEIADI 23 ECONOMIA IL PUNTO Contro la crisi, sosteniamo le A START UP Abbiamo incontrato Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma. La prima domanda che gli abbiamo posto appare quasi obbligata, del tutto scontata. Cosa significa essere Presidente della Camera di Commercio della Capitale d’Italia? «La Camera di Commercio di Roma è la prima in Italia per numero di imprese registrate: oltre 457mila a fine 2012. Presiedere quest’Istituzione economica è per me un grande onore. Sin dal primo momento sono stato consapevole della responsabilità del compito che mi è stato affidato: quello di fare, sempre più, della Camera di Commercio un’Istituzione che opera al servizio dello sviluppo del territorio e delle sue imprese. Un compito tanto più importante in una fase drammatica di crisi come quella che stiamo vivendo». Appunto, come si gestisce una Camera di Commercio importante come quella di Roma in un momento di difficoltà economiche come questo? «Il mio impegno, e quello di tutta la struttura, è garantire alle imprese del territorio il massimo sostegno, PRESIDENTE DAL 2010 Giancarlo Cremonesi (a destra, nella foto a fianco), è stato nominato Presidente della Camera di Commercio di Roma nel settembre 2010. Al suo fianco, nella foto, è Marco Sala, Direttore Territoriale Area Centro del Credito Valtellinese. 24 PLEIADI La parola a Giancarlo Cremonesi, Presidente della CCIAA di Roma, la prima in Italia per numero d’imprese in termini di risorse, su tutti i temi cruciali per la vita e lo sviluppo delle aziende. Siamo a fianco delle imprese nel cercare di risolvere le emergenze sul delicato e vasto fronte dell’accesso al credito sia con provvedimenti diretti già operativi, sia con nuove misure. Con il nostro pacchetto di misure anticrisi, ci siamo fatti cogaranti delle linee di credito concesse dalle banche alle PMI, tramite i Confidi. Tale intervento ci ha già consentito, con il sistema del moltiplicatore, di attivare finanziamenti per oltre 500 milioni di euro. Una linea di azione che portiamo avanti ricercando il massimo grado di condivisione con le rappresentanze associative presenti negli organi di governo camerale. Non solo: siamo impegnati, ormai da anni, sul tema della semplificazione amministrativa, per essere una pubblica amministrazione alleata dell’attività d’impresa». Quali sono i settori trainanti del vostro territorio e quali quelli destinati a crescere maggiormente? «Il sistema produttivo romano è composto in prevalenza da micro e piccole imprese specializzate nelle attività del terziario, tradizionale e avanzato. Il terziario avanzato è stato uno dei settori trainanti negli ultimi anni e uno di quelli destinati a crescere maggiormente nel futuro. Lo sviluppo di questo settore è stato facilitato anche dallo straordinario capitale umano presente sul territorio: Roma è la città con il più alto numero di laureati annui (quasi 40mila) e di studenti iscritti all’università (oltre 200mila)». Ogni anno la Capitale è frequentata da milioni di turisti e di professionisti provenienti da tutto il mondo. Quanto della ricchezza di quest’area d’Italia proviene dall’esterno? «In questi ultimi anni il nostro territorio ha conseguito brillanti risultati sul fronte del turismo, in controtendenza con l’andamento nazionale. Secondo l’EBTL (Ente Bilaterale Turismo del Lazio), nel 2012 gli arrivi nella provincia di Roma sono stati pari a 14,7 milioni e le presenze a 35,2 milioni (+5,32% e +4,38% rispetto al 2011). Questi dati sono ampiamente superiori ai livelli pre-crisi del 2007. La nostra provincia è prima in Italia per spesa dei turisti stranieri, con un importo pari a 4,6 miliardi di euro tra gennaio e ottobre 2012». Con quali azioni promuovete il mondo imprenditoriale di Roma e dintorni? «La Camera di Commercio di Roma assicura un forte impegno a sostegno dei settori produttivi locali – dall’agroalimentare alla moda, dal settore orafo a quello nautico – attraverso interventi diversificati. In questo ambito, assume particolare rilievo l’organizzazione e la partecipazione a eventi fieristici ed espositivi, in Italia e all’estero». Dal punto di vista della formazione, invece, quali le vostre iniziative per sostenere le imprese ad affrontare la crisi? «La nostra Azienda Speciale IRFI – Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale – opera con il principale obiettivo di garantire alle imprese un’offerta formativa aggiornata e di alto livello, fornendo una risposta efficace ai fabbisogni espressi dalle aziende del territorio». Si parla sempre più in modo insistente di “start up”. Qual è la vostra politica di sostegno e sviluppo in proposito? «Favorire lo start up d’impresa rappresenta, per la nostra Istituzione, una priorità assoluta in questa drammatica fase di crisi economica. La crescita e lo sviluppo dell’imprenditoria rappresentano, infatti, una valida risposta alla crisi. Per questo, abbiamo varato un fondo di garanzia di 10 milioni di euro per sostenere le nuove imprese, capace di generare un flusso di finanziamenti pari a 100 milioni di euro. I destinatari sono aspiranti imprenditori e neoimprese sotto forma di ditte individuali, DEDICATO ALL’IMPERATORE ADRIANO Il Tempio di Adriano a piazza di Pietra, che ospita una grande sala utilizzata dalla Camera di Commercio di Roma per organizzare eventi e manifestazioni di grande impatto scenico. La struttura risale al 145 d.C. società e cooperative costituite da giovani fino ai 36 anni, donne e immigrati. La Camera di Commercio, inoltre, è a fianco degli aspiranti imprenditori/imprenditrici anche attraverso gli sportelli dedicati all’avvio e allo sviluppo d’impresa». Che cosa si sente di dire ai giovani del suo territorio che escono dal mondo della scuola e universitario e vorrebbero mettersi in gioco ma temono di rischiare troppo? «I giovani rappresentano la nostra risorsa più importante. Tradirne le aspettative, non riuscendo a garantire loro un futuro professionale all’altezza delle loro competenze, è qualcosa che nessun Paese può permettersi, tantomeno il nostro. Avere un tasso di disoccupazione giovanile oltre il 30% è un fatto incivile, che non possiamo, appunto, permetterci. Ai giovani che intendono avviare una propria attività imprenditoriale vorrei dire che provo molta ammirazione per il loro coraggio. La Camera di Commercio è la “casa” delle imprese e, nel nostro piccolo, siamo pronti a dar loro il massimo del sostegno per trasformare la loro ambizione in un progetto concreto». PLEIADI 25 IN FILIALE TECNOLOGIA PER I CLIENTI Un’OFFERTA personalizzata La nuova piattaforma commerciale utilizzata dagli operatori del Gruppo Creval consente di individuare al meglio le esigenze dei clienti L di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese La costante e caparbia attenzione di tutti gli uomini del Credito Valtellinese per la costruzione di un rapporto win-win con i nostri clienti costituisce la premessa su cui si sviluppano le attività relazionali, che connotano la modalità con la quale il nostro Gruppo opera sui territori nei confronti delle persone, delle imprese e delle associazioni. Al fondo i valori e i principi che hanno ispirato la sua nascita. Per realizzare tale imprescindibile obiettivo, si intrecciano i valori fondanti che hanno ispirato la nascita del Gruppo con l’utilizzo intelligente della tecnologia nella sua più evoluta strumentazione, in una logica di piena aderenza al principio del servizio alla persona, per una “finanza” comprensibile e rispettosa delle reali e concrete esigenze del cliente. Ciò significa sviluppare strumenti, procedure e supporti facilmente usufruibili e sicuri utilizzati da persone, i dipendenti del Gruppo, per migliorare il servizio offerto ad altre persone, i nostri clienti. Compito certo non facile ma obbligato sul quale Bankadati, la società di information technology del nostro Gruppo ha saputo negli anni, con intelligenza ed intuizioni innovative, portare a compimento progetti di reingegnerizzazione dei processi che hanno semplificato e agevolato la quotidiana attività delle filiali, favorendo e amplificando l’accesso ai servizi bancari in una prospettiva di reale soddisfazione delle esigenze di ogni nostro cliente. Percorso, questo, che ha progressivamente dilatato l’accesso alla banca nella sua concezione più estesa oltre le mura fisiche della filiale, in una dimensione integrata di canali, in una modulazione articolata di modelli di servizio che tendono a tagliare su misura la proposta/offerta per ciascun cliente. Uno sforzo continuo, consapevolmente indirizzato alla focalizzazione di investimenti umani, economici, organizzativi, sollecitati dagli uomini su cui si inarca la relazione con › 26 PLEIADI UNO STRUMENTO INTERATTIVO E DINAMICO La nuova piattaforma commerciale mette a disposizione degli operatori del Gruppo Creval uno strumento dinamico di consultazione dell’offerta commerciale alla clientela. Grazie ai filtri di ricerca, poi, i clienti possono ottenere tutte le informazioni richieste sui prodotti, singoli o inseriti in “pacchetti”. IN FILIALE TECNOLOGIA PER I CLIENTI PIATTAFORMA P PIA ATTTTA AFORM MA COMMER COMMERCIALE RCIALE Efficientamento Processi Supporto Operativo alla Vendita PIATTAFORMA COMMERCIALE Come viene configurato il catalogo dei prodotti l Catalogo Prodotti rappresenta uno strumento interattivo e commercialmente orientato, strutturato per favorire una consultazione organica, efficiente e aggiornata in tempo reale, dell’intera gamma d’offerta rivolta alla clientela. L’accesso al Catalogo prevede un’apposita Vetrina, che richiama, con immediatezza, all’attenzione dell’operatore i prodotti in evidenza. Questo spazio – strutturato e aggiornato costantemente sulla base di analisi dei fabbisogni e aspettative della clientela in essere e potenziale - è costruito attraverso la proposizione di prodotti nuovi ovvero di prodotti oggetto di specifiche campagne commerciali attivate di tempo in tempo. I prodotti possono essere altresì individuati grazie ad un motore di ricerca, che utilizza alcuni filtri che tengono conto delle caratteristiche e delle specifiche esigenze connesse allo status dei clienti (minorenni, soci, privati, imprese, enti, ecc.). I Supporto Commerciale Interventi su Mobile e Web UN’EVOLUZIONE CONTINUA La piattaforma commerciale è solo l’ultimo di una serie di strumenti che il Gruppo Creval, attraverso la sua società Bankadati, ha creato per rendere sempre più efficiente il suo sistema di offerta ai clienti. › la clientela, nella chiara consapevolezza che l’evoluzione in atto nel mondo della finanza non può prescindere dalla trasparenza dei comportamenti, dal rispetto delle esigenze della clientela in un contesto competitivo e aperto al confronto. Un nuovo approccio al cliente In una realtà che evolve in progressiva accelerazione, dove l’interconnettività e la possibilità di focalizzare una grande mole di informazioni sono patrimonio che si sta sempre più rendendo, fortunatamente, disponibile a tutti, anche il rapporto tra banca e cliente deve proiettarsi in una dimensione che raccolga fino in profondità queste prospettive. Il rispetto del cliente, la conoscenza delle sue effettive esigenze, la costruzione di prodotti e servizi che ne siano una coerente derivata debbono poter far perno su strumenti informatici, su modelli organizzativi, su sensibilità gestionali proprie dei nostri collaboratori che li coniughino al meglio, puntando alla soddisfazione nel tempo delle persone e delle aziende che a noi si rivolgono. Fondamentale è quindi il dominio intelligente e l’indirizzo verso questi fini delle tecnologie più evolute. ABC, la piattaforma informatica su cui poggia l’operatività “di sportello” di Creval e la sua stretta interconnessione con la piattaforma interattiva commerciale sono i due pilastri portanti che consentono, nel rigoroso rispetto del cliente, di formulare una proposta allo stesso, proposta pensata, affinata e formulata in sempre maggiore assonanza con il profilo e le aspettative del cliente. L’obiettivo ultimo verso il quale ci si indirizza porterà ad una capacità/possibilità per il consumatore di interagire con la piattaforma commerciale, operando in autonomia ed in remoto le scelte che lo stesso riterrà più confacenti e rispondenti ai suoi bisogni. Un percorso verso l’autoformazione finanziaria e la conseguente reale libertà di scelta. Il Catalogo prodotti Consiste in un nuovo catalogo commerciale, uno strumento dinamico di presentazione dell’offerta commerciale la cui consultazione è resa più facile grazie a una grafica intuitiva che dà la giusta evidenza ai prodotti in “Vetrina”, all’accesso diretto alle informazioni fondamentali – tra le quali le condizioni – e alla possibilità di effettuare All’interno del Catalogo, ogni prodotto può essere rappresentato da due tipologie di “card di prodotto” differenti: quella che identifica il prodotto “semplice” e quella relativa al prodotto unito ad altri, quindi “a pacchetto”. Il prodotto “semplice” è raffigurato con una sola card e presenta, oltre al nome del prodotto, PRODOTTO SEMPLICE O PRODOTTO A PACCHETTO Nella Vetrina sono raffigurati i prodotti presi singolarmente o come parti di pacchetti di vendita. Gli stessi prodotti possono essere individuati anche attraverso un motore di ricerca. ricerche combinabili per famiglie di prodotti e attraverso specifici criteri di filtro. L’obiettivo è individuare i prodotti che meglio rispondono alle singole richieste in funzione del profilo di ogni cliente. Per questo i prodotti sono collegati a vari segmenti di clientela, definiti sulla base di esigenze specifiche. Per ciascuno di essi, inoltre, sono indicati i prodotti correlati e i sottoprodotti associati, consentendo in tal modo all’operatore di proporre un intero pacchetto attraverso un processo operativo semplificato. Come detto le funzionalità del catalogo prodotti sono al momento disponibili solo per i consulenti e gli operatori di sportello, ma nel futuro saranno messe a disposizione dei clienti attraverso il sito www.creval.it, i totem di filiale e l’home banking banc@perta, in un’ottica di integrazione multicanale degli strumenti. La proposta commerciale Il nuovo sistema operativo interagirà proattivamente, fungendo da perno nella relazione commerciale instaurata con il cliente. Gli strumenti a disposizione con la nuova piattaforma, infatti, consentono di mettere in campo un’offerta quanto mai personalizzata, che tiene in considerazione le caratteristiche e il profilo del cliente, le sue abitudini le caratteristiche, la descrizione e le informazioni specifiche, quali condizioni e allegati. Il prodotto a “pacchetto”, invece, è raffigurato con una card multipla che consente, oltre che di raccogliere le informazioni sul prodotto completo, di accedere al dettaglio dei prodotti semplici componenti il pacchetto stesso. Per quanto riguarda il dettaglio del prodotto, le informazioni messe a disposizione dell’operatore Creval sono quelle relative allo stato del prodotto, alla famiglia e sottofamiglia in cui il prodotto è collocato e i macro segmenti a cui il prodotto è destinato. Sono presenti inoltre indicazioni relative ai prodotti che sono in relazione in modo complementare, propedeutico o alternativo. Non mancano i riferimenti degli esperti del prodotto che possono essere contattati per ottenere ulteriori informazioni. di acquisto e i prodotti a lui dedicati in promozione. Per i nuovi clienti viene reso disponibile un questionario analitico per una rilevazione oggettiva dei bisogni reali, così da poter soddisfare al meglio le connesse esigenze. Lo storico delle proposte, poi, va a costituire un prezioso tesoro di informazioni utili ad arricchire gli sviluppi in progressione della relazione con il cliente, salvando in un percorso scandito nel tempo, come in un film, le scelte di volta in volta effettuate, nonchè i cambiamenti di propensione all’acquisto o di orientamento al soddisfacimento dei proprio bisogni. Il processo di vendita I prodotti scelti in accordo con il cliente saranno posti in un “carrello” che, nel suo assortimento, rappresenta il miglior “pacchetto d’acquisto”. Grazie all’integrazione, operata dal sistema, dei passaggi operativi e dei controlli necessari, l’operatore Creval, in qualsiasi momento della fase di vendita, ha la possibilità di ricostruire lo storico della proposta d’acquisto, evidenziando le azioni già messe in atto e quanto invece debba essere ancora eseguito. Un nuovo percorso di relazione commerciale per offrire al cliente semplicità, chiarezza e soddisfazione delle sue reali esigenze. PLEIADI 29 GESTIONE E CLIENTI LE CERTIFICAZIONI Garanzie diQUALITÀ A partire dal 1995 le banche e le società del Gruppo Creval hanno provveduto ad autoregolamentarsi e ad adottare gli standard internazionali di certificazione I Il sistema delle banche, in Italia, costituisce la realtà più regolamentata e controllata dopo quella che fa riferimento al comparto industriale farmaceutico. Una situazione che viene vissuta dal Gruppo Creval come un’opportunità, perché l’esigenza di rispettare gli standard della cosiddetta “autoregolamentazione”– giudicata secondo una normativa codificata e riconosciuta a livello internazionale – rappresenta un ulteriore stimolo per attuare approcci sempre più pragmatici e virtuosi nell’interesse di tutti, in primo luogo dei Clienti e dei Soci. Un processo iniziato nel 1995 Il processo di autoregolamentazione da parte del Gruppo bancario Credito Valtellinese ha avuto inizio nel dicembre del 1995, quando la capogruppo Credito Valtellinese ha ottenuto, 30 PLEIADI di Marco Panzeri e Paolo Baroli Servizio Corporate Identity, Qualità e Sostenibilità Gruppo Creval prima banca in Italia, la certificazione di qualità del Processo del Credito, successivamente conseguita anche dalle altre banche. Nel corso degli anni gli standard internazionali di certificazione sono stati raggiunti via via dalla quasi totalità delle società del Gruppo che hanno ottenuto anche certificazioni collegate alle loro attività specifiche: “Tutela ambientale” per Stelline Servizi Immobiliari, “Sicurezza delle informazioni” per Bankadati Servizi Informatici e “Responsabilità sociale” per la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. L’ulteriore garanzia dei controlli Il raggiungimento di una certificazione non è un obiettivo che si esaurisce nel momento in cui l’organismo – nazionale o internazionale – riconosce l’idoneità dell’azione messa in campo. Anzi, l’assegnazione della certificazione rappresenta di fatto un punto di partenza perché da quel momento l’azienda certificata viene sottoposta ad attenti controlli annua- Le certificazioni del Gruppo Creval l l l l l l l l l L’ATTENZIONE AL TERRITORIO Nell’ottobre 2012 la Camera di Commercio di Sondrio ha accolto la domanda di concessione del marchio “Valtellina Impresa” formulata dal Credito Valtellinese. Un marchio istituito per promuovere e assicurare un elevato livello qualitativo dei prodotti e dei servizi che ottengono la sua assegnazione. li, volti a verificare il mantenimento della situazione che ha portato al riconoscimento. Per quanto riguarda le banche del Gruppo si tratta di verifiche effettuate a livello di filiali – ogni anno gli organi di controllo ne scelgono senza preavviso circa 30-35 per svolgervi le operazioni di verifica – ma anche a livello di direzione generale, nella convinzione che gli alti standard di prestazione trovino origine prima di tutto a livello di management. Un attento controllo, questo, che rappresenta un ulteriore stimolo a mantenere sempre più alto il livello dei servizi offerti. Credito Valtellinese: Qualità ISO 9001:2008 e Marchio Valtellina Impresa. Credito Siciliano: Qualità. Cassa di Risparmio di Fano: Qualità. Creset Servizi Territoriali: Qualità. Global Assicurazioni: Qualità. Global Broker: Qualità. Bankadati Servizi Informatici: Qualità e Sicurezza delle informazioni ISO/IEC 27001:2006. Stelline Servizi Immobiliari: Qualità e tutela Ambientale ISO 14001:2004. Fondazione Gruppo Credito Valtellinese: Responsabilità Sociale SA 8000:2008. Le diverse tipologie di certificazione l La qualità. Riguarda le attività pianificate, coordinate e sistematiche che permettono di gestire la qualità di un’organizzazione. Garantisce che lo sviluppo dei processi e la fornitura dei prodottiservizi sviluppati siano conformi alle aspettative del cliente. l La tutela dell’ambiente. Si sostanzia nel continuo miglioramento delle proprie performance finalizzate a ridurre, dove tecnicamente possibile ed economica- mente sostenibile, ogni impatto negativo delle attività dell’azienda nei confronti dell’ambiente. l La sicurezza. Misura la capacità di salvaguardare i processi produttivi e di gestione, minimizzando gli impatti negativi provocati da possibili incidenti. l La responsabilità sociale. Riguarda il livello d’integrazione delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle attività quotidiane d’impresa. PLEIADI 31 NUOVI PRODOTTI LA GAMMA ANIMA Quando il risparmio ha un’ un’ ANIMA 32 PLEIADI UN AIUTO PER GESTIRE IL PROPRIO RISPARMIO A destra, Maurizio Biliotti, Amministratore Delegato di Asset Management Holding e presidente della società di gestione del risparmio Anima. P Grazie a un accordo operativo da fine 2012, Anima Sgr ha affiancato il Gruppo Creval nelle attività di risparmio gestito di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval Per conoscere da vicino il nuovo partner che ha affiancato il Gruppo Creval nelle attività di risparmio gestito, abbiamo incontrato Maurizio Biliotti, Amministratore Delegato di Asset Management Holding e Presidente di Anima Sgr e di Aperta Sgr, le società di gestione del risparmio controllate dal gruppo AM Holding. Dottor Biliotti, da che cosa deriva l’accordo strategico siglato con il Gruppo Creval nel risparmio gestito? «L’accordo con Creval conferma la validità del nostro modello di business “multipartnership” che mette al servizio del partner consolidate competenze di gestione e capacità di innovazione, per servire al meglio il cliente nella scelta di soluzioni di investimento più adeguate secondo il suo profilo, le sue aspettative e i suoi progetti di vita. A questo modello si ispirano le strategie di crescita del Gruppo AMH, volte a far evolvere selettivamente gli accordi distributivi con alcuni importanti operatori del mondo bancario in una vera e propria partnership. L’accordo ha comportato un significativo aumento delle masse gestite dal gruppo (a fine 2012 pari a più di 40 miliardi di euro) e consentirà di offrire alla rete degli oltre 500 sportelli Creval l’ampia gamma di soluzioni di investimento di Anima». Che cosa ricercate nei vostri potenziali partner commerciali? «Oggi Anima può contare su oltre 100 partner distributivi e circa 900mila clienti su tutto il terri- torio nazionale. Nei nostri potenziali partner ricerchiamo l’opportunità di sviluppare una relazione fiduciaria di lungo termine, basata non su una mera logica commerciale di fornitura di prodotto, ma focalizzata ad assicurare un sostegno permanente alle strutture distributive del partner. Siamo infatti convinti che la prossimità alle reti distributive attraverso strumenti e contenuti di servizio utili al collocatore, per sviluppare l’assistenza › La gestione patrimoniale che cerchi Grazie all’accordo con Anima, l’offerta di gestioni patrimoniali di Creval si arricchisce. L’attività di gestione individuale di portafogli, oggi svolta da Aperta Sgr (Gruppo AMH), comprende una gamma con 25 diverse linee di gestione, articolate in azionarie, obbligazionarie, bilanciate e di profilo, che in base alle diverse propensioni al rischio della clientela di riferimento mirano a cogliere le opportunità d'investimento offerte dai mercati finanziari locali e internazionali. Da marzo 2013, inoltre, l’offerta si è arricchita di cinque nuove linee private, articolate per le esigenze più sofisticate della clientela Creval. In ogni filiale del Gruppo è a disposizione un consulente preparato che, attraverso il servizio di consulenza, potrà individuare la soluzione più adatta alle necessità dell’investitore, sulla base delle sue esigenze di investimento e del suo profilo finanziario. PLEIADI 33 NUOVI PRODOTTI LA GAMMA ANIMA GESTISCE UN PATRIMONIO DI OLTRE 40 MILIARDI Punto di riferimento per banche, reti di promozione finanziaria, consulenti e investitori istituzionali, Anima si presenta oggi con una gamma di servizi e prodotti tra le più ampie a disposizione sul mercato. Un team di 40 professionisti traduce le richieste dei risparmiatori in soluzioni d’investimento e servizi all’avanguardia Nel linguaggio finanziario, per “risparmio gestito” si intende la parte di patrimonio mobiliare che i risparmiatori affidano agli intermediari finanziari per avvalersi della competenza e dell’esperienza di professionisti del settore nella scelta degli strumenti finanziari più adatti alle proprie esigenze e al proprio profilo di rischio e orizzonte temporale d’investimento. Esistono forme di risparmio gestito individuali e collettive: le prime fanno riferimento all’attività di gestione di patrimoni mobiliari individuali (le cosiddette GPM/GPF); le seconde comprendono le gestioni operate attraverso i fondi comuni di investimento e dalle SICAV (Società di investimento a capitale variabile). EQUILIBRIO NEGLI INVESTIMENTI Dal 2012 Anima mette a disposizione dei risparmiatori la competenza e l’esperienza di professionisti del settore cui viene affidato il compito di individuare gli strumenti finanziari più adatti a ogni esigenza e a ogni profilo di rischio. 34 PLEIADI › Il “risparmio gestito”, che cos’è? “pre e post-vendita” alla clientela, rappresenti un impegno prioritario per una società di gestione del risparmio come la nostra». Qual è il valore aggiunto di ANIMA? «Tre sono gli aspetti principali che sintetizzano il differenziale di Anima. In primo luogo la qualità della gestione, che si fonda su un team composto da oltre quaranta professionisti di lunga esperienza, che ha contribuito a far ottenere ad Anima numerosi riconoscimenti per i rendimenti ottenuti dai propri fondi. In secondo luogo, l’innovazione di prodotto, che nasce dalla volontà di ascolto delle esigenze di collocatori e clienti e dalla costante capacità di saper tradurre le richieste dei risparmiatori in soluzioni d’investimento e servizi all’avanguardia. In questa direzione va ad esempio l’Osservatorio Anima inaugurato nel 2012. Infine, gli strumenti che il collocatore può utilizzare nel dialogo con la clientela, da un lato per offrire un aggiornamento costante delle view di mercato e degli orientamenti gestionali (come le video interviste e la videochat in diretta sul sito con gli esperti di Anima) e dall’altro per richiamare l’attenzione non solo sui prodotti finanziari ma anche sulle finalità d’investimento (come ad esempio la App “Progettometro”)». Dal 31 dicembre 2012 è operativo l’accordo tra Gruppo Creval e Gruppo AMH Risparmio sicuro e prodotti di investimento innovativi al 31 dicembre 2012 è diventato operativo l’accordo tra Gruppo Creval e Asset Management Holding per lo sviluppo di una partnership strategica nel settore del risparmio gestito. Il Gruppo AMH, nato dall’alleanza tra il fondo di private equity Clessidra e i gruppi bancari Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Milano, è il principale operatore indipendente del risparmio gestito in Italia attraverso Anima Sgr e le sue controllate. In base all’accordo, Creval ha sottoscritto un aumento di capitale riservato di AMH, ottenendo in questo modo una quota pari a circa il 2,8% del capitale. Il Gruppo Creval, infatti, nell’ottica di focalizzarsi sullo sviluppo delle attività tipiche D di intermediazione bancaria e finanziaria e di incrementare la gamma e la qualità di prodotti e servizi di investimento per la propria clientela, ha valutato l’opportunità di allargare la propria offerta – in linea con quanto auspicato dalle Autorità di Vigilanza circa la separatezza tra “fabbriche prodotto” e “reti distributive” – stringendo questa nuova partnership con un primario operatore indipendente del settore. L’accordo mira a creare una relazione commerciale preferenziale Che tipo di ricerca effettuate, attraverso l’Osservatorio ANIMA? «La ricerca, realizzata in collaborazione con GFK Eurisko, ha cadenza trimestrale e si propone di valutare aspettative, umori, necessità delle famiglie italiane rispetto al tema degli investimenti, fungendo quindi da rilevatore fondamentale per poter adeguare le nostre proposte sul mercato». In sintesi, come si articola il catalogo prodotti di ANIMA? «Anima è in grado di offrire ai propri clienti una vasta gamma di soluzioni di investimento. Tra le principali: un servizio di gestione individuale di patrimoni altamente personalizzato, che sfrutta tec- di lungo periodo tra il Gruppo Creval e il Gruppo AMH. In particolare, ad AMH è stata ceduta la totalità del capitale sociale di Aperta Sgr e l’intera partecipazione in Lussemburgo Gestioni, detenute dal Gruppo Creval. Il patto con AM Holding, tramite Anima Sgr, ha consentito al Gruppo Creval di dotarsi di una piattaforma operativa di standing ancora più elevato nell’attività di gestione del risparmio, oltre alla possibilità di offrire ai clienti del Gruppo soluzioni di investimento innovative. In ogni caso, i clienti continueranno a essere sempre accompagnati, nelle loro scelte di investimento, dai consulenti della banca in modo da individuare le soluzioni più adatte, in funzione di aspettative, esigenze e progetti personali. niche di gestione avanzate ed efficaci sistemi di contenimento del rischio. A questo si affianca il Sistema Anima, cioè un’offerta di fondi organizzata in quattro linee di prodotto, - Mercati, Profili, Soluzioni e Strategie - ognuna delle quali contraddistinta da specifiche finalità di investimento, per rispondere alle diverse esigenze della clientela. In particolare, la linea Mercati comprende fondi di tipo tradizionale specializzati sui principali mercati obbligazionari e azionari. Mentre la linea Soluzioni comprende i fondi obbligazionari a scadenza (“Traguardo”) che hanno durata predefinita e rispondono alla duplice esigenza di diversificare il portafoglio e fornire un flusso cedolare». PLEIADI 35 SERVIZI E PROGETTI GLOBAL BROKER Per proteggerci dai , c’è Global Broker RISCHI Con la sua attività di consulenza e intermediazione, Global Broker S.p.A. aiuta le piccole e medie imprese (PMI) a realizzare un programma assicurativo efficace, che le preservi e protegga dai rischi che possono colpirle I di Umberto Colli – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese UNA CONSULENZA DI QUALITÀ Global Broker non è una compagnia assicurativa. La sua attività consiste nell’analizzare la situazione delle aziende clienti e metterle in contatto con le maggiori compagnie assicurative, così che possano individuare i pacchetti ideali per le loro specifiche esigenze. Il Gruppo Credito Valtellinese, ormai da molti anni, è fortemente presente anche nel comparto assicurativo, allo scopo di offrire alla propria clientela – individui e aziende – i migliori prodotti e servizi assicurativi presenti sul mercato. Tale strategia, sviluppata in partnership con il Gruppo Assicurativo RI-FIN, si esplica attraverso apposite società di intermediazione assicurativa. Una di queste è Global Broker S.p.A, specializzata nei prodotti e servizi assicurativi per le aziende – in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) e per le istituzioni bancarie e finanziarie – con rapporti di collaboraLE PRINCIPALI POLIZZE ASSICURATIVE zione con tutte le principali compagnie A DISPOSIZIONE DELLE AZIENDE assicurative nazionali e internazionali. l Polizze di Responsabilità Civile: Generale, Operai, Prodotti, Inquinamento, Amministratori, ecc. Consulenza e intermediazione l Polizze per i beni aziendali: Incendio, Furto, Eventi Global Broker, dopo aver ricevuto Catastrofali, Danni indiretti, Informatica l’incarico di brokeraggio, studia in modo l Polizze Parco Autoveicoli personalizzato e approfondito la l Polizze Trasporti situazione di rischio delle singole l Polizze Corpi per mezzi aeronavali aziende attraverso avanzati modelli di l Polizze Leasing analisi, identifica i programmi l Polizze di Tutela legale e Assistenza assicurativi più opportuni e alloca i rischi l Polizze Convenzione a favore dei Dipendenti aziendali presso le compagnie assicurative più l Polizze Credito e Cauzioni specializzate e affidabili del mercato. l Polizze relative a necessità di investimento Nello specifico, il team di Global Broker: dell’imprenditore l effettua lo studio del rischio presso le strutture dell’impresa; l valuta il livello e i deficit di copertura delle polizze già in essere, così come eventuali ambiti di totale scopertura; l invita le compagnie assicurative del mercato a quotare il rischio, comparando poi le offerte sia da un punto di vista normativo, sia economico; l presenta al cliente, per iscritto, lo studio complessivo della sua posizione assicurativa, nonché gli ambiti di miglioramento, › PLEIADI 37 SERVIZI E PROGETTI GLOBAL BROKER ALBERONI Risponde Matteo Rinaldi, Presidente di Global Broker SpA «Sempre dalla parte del cliente!» atteo Rinaldi è il Presidente di Global Broker SpA, oltre che Presidente del Gruppo Assicurativo RI-FIN. A lui abbiamo chiesto quali siano le caratteristiche vincenti della società di brokeraggio che presiede. Presidente Rinaldi, in che cosa Global Broker si distingue dalle altre società di brokeraggio? «La caratteristica principale di Global Broker è quella di essere figlia di due Gruppi molto qualificati, nei rispettivi settori. Da una parte il Gruppo Creval – che da 100 anni offre servizi bancari ad altissimi livelli di standard – dall’altra il Gruppo Assicurativo RI-FIN, esperto sia nell’intermediazione assicurativa, sia nell’assicurazione diretta dei rischi: caso, questo, unico in Italia. Entrambi i Gruppi partner, soggetti al controllo della Banca d’Italia/IVASS, producono sulla partecipata Global Broker un profilo istituzionale che fa sì che il servizio offerto ai clienti sia M › l unitamente alle migliori quotazioni impegnative e comparate delle compagnie; condivide con il cliente le proposte, mettendo in copertura i rischi, richiedendo l’emissione delle polizze, occupandosi della gestione dei contratti assicurativi e coadiuvando le aziende nella gestione dei sinistri. I clienti di Global Broker Per soddisfare un così delicato e primario servizio per le aziende, il Gruppo Creval agisce dunque con una struttura di alto profilo, capace di agevolare la maggior sinergia possibile con la propria “clientela”. Al centro della attività di Global Broker c’è la piccola e media impresa nazionale, di ogni genere merceologico e di servizio, sia pure di una certa dimensione di fatturato. In tutti questi casi Global Broker stringe con le più alte cariche delle aziende rap38 PLEIADI assolutamente all’altezza delle aspettative. Oggi solo pochissime Banche, dato il livello specialistico richiesto, possono vantare un servizio di brokeraggio assicurativo a favore della propria clientela». Immagino che questo vi permetta di avere anche, a favore dei clienti, una maggiore forza contrattuale con le compagnie assicurative con cui collaborate... «Sì. Oltretutto il Gruppo Creval è oggi, grazie alle sue partecipate assicurative, tra i leader del settore in Italia. I molteplici rapporti di collaborazione con tutte le principali compagnie assicurative nazionali e internazionali sono consolidati, basati su una forza che pochi intermediari possono mettere in campo. DUE GRUPPI QUALIFICATI NEI RISPETTIVI SETTORI Matteo Rinaldi, Presidente del Gruppo Assicurativo RI-FIN e Presidente di Global Broker, con Umberto Colli, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese. porti basati sulla fiducia reciproca, sempre in un’ottica di medio-lungo termine. Tra le specializzazioni di Global Broker c’è anche l’attività assicurativa per le aziende del settore bancario e finanziario, che necessitano di molteplici attività e proposte connesse con l’ampiezza delle loro operatività. Una grande esperienza alle spalle Uno dei punti di forza di Global Broker è quello di essere supportata da un Gruppo Bancario solido, ramificato, ricco di valori, così come da un Gruppo Assicurativo di tradizione e comprovata esperienza tecnica nel settore. Una situazione di privilegio, questa, che pone Global Broker nella possibilità di avere un ottimo rapporto, fatto di reciproca stima e fiducia, sia con la clientela sia con le principali compagnie assicurative, i cui prodotti vengono di volta in volta selezionati e proposti. LA SEDE DI MILANO Il palazzo di piazza Diaz, a Milano, a pochi passi dal Duomo, che ospita la sede centrale di Global Broker SpA. Gli effetti prodotti per le aziende clienti sono quasi sempre, da un lato, in termini di risparmi economici di costi assicurativi (c.d. “premi”), dall’altro in termini di migliore impostazione dei contratti assicurativi (c.d. “polizze”) per normativo, garanzie, condizioni, massimali, capitali, franchigie; non dimentichiamo inoltre che questa forza contrattuale risulta spesso essenziale in caso di sinistri di un certo rilievo». Ma come opera, nel dettaglio, Global Broker? Qual è la sua attività specifica? «Global Broker è un consulente-intermediario che agisce a fronte di un incarico fiduciario del cliente azienda. In relazione alle esigenze e problematiche assicurative dell’azienda, la “prende per mano” e “guida”, accentrando su di sé l’intero servizio, in un settore molto specialistico e complesso. Ne individua e analizza i rischi, li discute e condivide con l’azienda, li rappresenta alle compagnie assicurative più affidabili, trovando le soluzioni più idonee in termini di coperture, normativi, economici. Pertanto l’attività di Global Broker non si limita di certo a coprire i rischi: parte molto prima, con il loro studio, e prosegue dopo, nella loro gestione, monitoraggio, aggiornamento alle continue evoluzioni normative. Troppo spesso le aziende, versando il premio – spesso cospicuo – alle compagnie assicurative, si illudono di essere adeguatamente coperte. L’azione di Global Broker esprime anche un’evidente sinergia nei confronti del Gruppo bancario in relazione alla clientela affidata, e viceversa». Insomma, un’attività svolta sempre al fianco del cliente... «Sì, e questa caratteristica differenzia in genere il Broker (se esperto) da un agente assicurativo. L’agente rappresenta innanzitutto la sua compagnia assicurativa, può proporre solo i prodotti e servizi di quest’ultima, deve innanzitutto salvaguardare l’interesse della propria compagnia assicurativa. Global Broker rappresenta invece esclusivamente gli interessi del cliente azienda, oltretutto nei confronti dell’intero mercato delle compagnie assicurative, delle quali valuta altresì nel tempo l’affidabilità in termini di servizio. Da qui nasce la qualità del ruolo professionale, concorrenziale e competitivo di Global Broker. Global Broker fornisce servizi di consulenza, intermediazione e gestione assicurativa nel settore aziende, private e pubbliche Il comparto assicurativo messo in campo dal Gruppo Credito Valtellinese ltre che di Global Broker Spa, il Gruppo Creval, in partnership con il Gruppo assicurativo RI-FIN, si avvale dell’attività di Global Assicurazioni S.p.A., società di intermediazione assicurativa dedicata ai prodotti e servizi assicurativi per gli individui e le famiglie. Global Assicurazioni e Global O Broker pongono oggi il Gruppo Creval ai vertici nazionali del settore degli intermediari assicurativi con una massa consolidata di premi intermediati superiore a 1.6 miliardi di euro, e rapporti di collaborazione con tutti i principali gruppi assicurativi nazionali e internazionali. Oltre a ciò, il Gruppo Credito Valtellinese partecipa al 40% del capitale sociale della compagnia di assicurazioni e di riassicurazioni Global Assistance S.p.A., controllata dal Gruppo Assicurativo RI-FIN e specializzata nei principali prodotti assicurativi “danni non Auto” per gli individui e le famiglie. PLEIADI 39 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI ATTENZIONE AI GIOVANI, FUTURI MANAGER Obiettivo di Altis, l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano è quello di fornire una formazione permanente ai giovani destinati a dirigere le aziende di tutto il mondo. «Lo scenario economico è dominato dallo spostamento dello sviluppo verso i Paesi emergenti e dalla consapevolezza della necessità di una crescita sostenibile» sostiene Mario Molteni, Direttore di Altis di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese 40 PLEIADI Care ecco come crescere PMI, I Incontriamo Mario Molteni – Professore ordinario di Economia aziendale e Corporate Strategy presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, fondatore e direttore dell’Alta Scuola Impresa e Società (ALTIS) – per parlare di “crescita” dell’economia e delle imprese. Autore di numerose pubblicazioni in tema di strategia aziendale, imprenditorialità e responsabilità sociale, Molteni ricopre anche il ruolo di Direttore Scientifico del CSR Manager Network cui il Gruppo Credito Valtellinese aderisce. Professore, per il 2013 la Commissione europea ha indicato cinque priorità con riferimento al cammino di crescita delle economie (tra cui il risanamento dei bilanci degli Stati membri, il sostegno a ricerca, istruzione e formazione e la lotta alla disoccupazione). A suo avviso, qual è la leva più decisiva al riguardo? «Scegliere un fattore a discapito dell’altro non è semplice. Auspico l’avvio di un “sistema coordinato di mosse” che tenga conto dei diversi profili temporali delle iniziative. Se pensiamo al brevissimo termine, è decisivo garantire un regolare flusso di finanziamento verso l’economia reale, specificamente le PMI, e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, la cui arretratezza strutturale frena la nascita di nuove imprese e la crescita di quelle esistenti. Queste sono le altre due priorità di Bruxelles, accanto alle tre da voi citate. Allo stesso modo, l’istruzione e la formazione servono a costruire il futuro di cui abbiamo bisogno». Le imprese dovranno giocare un ruolo decisivo per il rilancio dell’economia. “Nuovi scenari per nuovi imprenditori”, è stato osservato. Anche in tempi di crisi? «L’attenzione di questi ultimi anni è andata soprattutto alla crisi in atto. Una sorta di mantra che distoglie l’attenzione da un mutamento di natura strutturale: il passaggio da un’economia trainata dalla vecchia “triade” Usa, Europa e Giappone a un sistema guidato dalle grandi economie asiatiche, innanzitutto Cina e India. Occorre che l’imprenditore italiano assuma piena consapevolezza di questo › PARLANDO DI CRESCITA, IMPRESE ED ECONOMIA Sopra, l’incontro tra il Vice Direttore Generale Credito Valtellinese, Enzo Rocca e il Direttore di Altis, Mario Molteni, Professore ordinario di Economia aziendale e Corporate Strategy presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. PLEIADI 41 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI › fenomeno e che lo senta in termini di urgenza; la realtà dei nuovi mercati si è di fatto già imposta e nasce la necessità dell’internazionalizzazione come “nuova frontiera”». L’orientamento all’internazionalizzazione non è banale. Le imprese hanno la necessità di individuare le leve per competere nel “nuovo mondo”. Come possono governare questa transizione necessaria? «Non devono limitarsi a delocalizzare la produzione, ma essere in grado di operare là dove il mondo sta crescendo. E questo oggi, non domani o dopodomani. Occorre che le organizzazioni di settore si muovano in questa direzione, che le imprese si aggreghino e adottino nuove forme di collaborazione, che le banche le accompagnino e che il sistemaPaese funga da elemento unificatore. Ci vogliono imprenditori che si mettano in discussione non perché hanno sbagliato sino a oggi, ma perché competono in un nuovo ambiente, molto differente». In questo contesto quale ruolo può giocare l’Università? «In primo luogo, le Università devono offrire il buon esempio, aprendosi alla filiera internazionale in maniera totale in termini di docenti, ospitalità di studenti, contenuti dei programmi, partecipazioni a network. Poi l’aspetto internazionale deve pervadere la formazione classica e, in terza istanza, deve essere assicurata una formazione lungo l’intero arco della vita (la cosiddetta “lifelong learning”), nell’interesse di ogni lavoratore. Da questo punto di vista in Altis abbiamo sviluppato un programma formativo per i piccoli imprenditori e i loro collaboratori, focalizzato proprio sui temi della crescita, dell’internazionalizzazione e del passaggio generazionale». La formazione delle risorse aziendali si configura come una leva competitiva fon- Collaborazione imprese/università, opportunità non del tutto sfruttata U n recente studio della Banca d’Italia (Tema di discussione n. 884, ottobre 2012) stima che nel triennio 2005-2007 solo il 22,3% delle imprese ha attivato con l’università una collaborazione. È una fonte fondamentale per un’impresa che vuole comprendere le novità, scambiare conoscenze e adattarle a problemi concreti, avere visione di nuove tecnologie e approcci innovativi. Eppure ancora poco sfruttata e per motivi che possono far riflettere (entrambe le parti interessate): il 54,3% delle imprese non ha mai preso in considerazione una collaborazione, mentre il 33,3% ritiene che la ricerca accademica non possa rispondere alle necessità concrete di business. A margine, qualche impresa rileva elevati costi (2,1%) e una eccessiva burocrazia (1,3%) nella collaborazione. È più alta la probabilità di stipulare un accordo tra imprese e università che eccellono nello stesso settore e che siano territorialmente vicine. Inoltre, la distanza geografica sembra essere un fattore più rilevante per le PMI, rispetto alle grandi imprese che tendono, invece, a collaborare con le università indipendentemente dalla loro sede. Fonte: Banca d’Italia, Tema di discussione n. 884 “Collaborazione tra imprese e università in Italia: il ruolo della vicinanza dell’impresa ai migliori dipartimenti di ricerca”, ottobre 2012. INTERNAZIONALITÀ DI DOCENTI, STUDENTI E PROGRAMMI Le università devono saper preparare i futuri manager tenendo conto del contesto attuale, che richiede nuove forme, internazionali, di formazione. Che cos’è Altis Altis è una delle sette Alte Scuole che compongono il sistema di formazione post-graduate dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Costituita nel 2005, definisce così la propria mission “Imprenditorialità e management per lo sviluppo sostenibile”. rete di Master per nuovi imprenditori in Africa (per ora in Kenya, stiamo per realizzarlo anche in Ghana e in Sierra Leone e in prospettiva in altri sei-sette stati del continente), con la possibilità di fare incontrare con queste realtà sia le grandi imprese italiane, sia le PMI, per creare spazi di collaborazione e sinergie». Quando si opera nei Paesi emergenti si pone il problema di crescere in modo “responsabile”, ossia nel rispetto degli individui e dell’ambiente. Può la responsabilità sociale rappresentare un freno allo sviluppo? «No, è solo freno a uno sviluppo realizzato sulla pelle dei più poveri. La responsabilità sociale è foriera di vera crescita: si pensi allo sviluppo di catene produttive nel Sud del mondo, finalmente attente ai diritti dell’uomo e alla tutela dell’ambiente. E poi ci sono opportunità di innovazione imprenditoriale connesse alla green econo«Ogni lavoratore deve poter disporre di formazione my: alle energie rinnovabili, alla mobilità sostelungo l’intero arco della vita. È la cosiddetta lifelong nibile, agli edifici intellilearning che Altis ha inserito tra i suoi programmi» genti, al reimpiego dei damentale. Può illustrarci l’offerta di tipo inrifiuti e altre ancora. Insomma, esistono migliaia novativo messa in campo da Altis? di opportunità di nuovi business basati sulla «Proponiamo da sei anni un MBA in inglese, sostenibilità come elemento fondamentale rivolto principalmente a manager di 30-35 anni della formula imprenditoriale». provenienti dai Paesi emergenti. È un’opportunità Occorre, quindi, assumere piena consaper le nostre imprese, perché i partecipanti si pevolezza sulla necessità, ma forse anche collegano con imprese italiane interessate a sull’opportunità, di uno sviluppo sostenibile. operare nel loro Stato, imparano l’italiano, com«Sì. La sostenibilità, insieme allo spostaprendono la nostra cultura e si preparano a esmento dell’equilibrio dello sviluppo verso i Paesi sere “ponti” di collegamento. In questo modo BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) sono i trend le nostre aziende dispongono di insider pronti che stanno caratterizzando l’economia mondiale ad accompagnarle verso le nuove frontiere. e con queste due dinamiche fondamentali dobUna seconda iniziativa riguarda una nuovissima biamo fare i conti sino in fondo. E subito». PLEIADI 43 IL PERSONAGGIO EROS RAMAZZOTTI È importante cantare l’ AMORE Nel suo ultimo disco, “Noi”, Ramazzotti sottolinea come sia necessario, nei momenti difficili, restare tutti uniti. E ricorda anche come sia fondamentale parlare di sentimenti e dare messaggi positivi alla gente I di Luca Palestra Il suo ultimo disco, che si intitola “Noi”, è un successo internazionale, pluripremiato per le vendite ottenute in ogni parte del mondo, dalla Germania al Venezuela, passando naturalmente per l’Italia. Ma per uno che nella sua carriera ha venduto più di 60 milioni di dischi questo dovrebbe apparire del tutto normale. Non è però così per Eros – quando la gente non ha bisogno del cognome per riconoscerti vuol dire che il successo è ormai una cosa consolidata, che varrà “per sempre” – che vive la sua condizione di cantante italiano più famoso in tutto il mondo con grande naturalezza e umiltà. Quella naturalezza e umiltà che mette nelle sue canzoni, veri “ritratti” che raccontano di una vita di tutti i giorni, fatti di amicizie, amori, gioie, ma anche di dolori, sofferenze, timori. Perché in fondo il segreto di Eros Ramazzotti sta proprio in questo: nel farci capire che lui è ancora e sempre quel ragazzo di borgata che arrivò a vincere Sanremo Giovani nel lontano 1984, con una canzone destinata a entrare nella storia della musica italiana. Perché alzi la mano chi non ha mai canticchiato, almeno una volta, nella sua vita, il ritornello di “Una terra promessa”... Eros, parliamo del presente. “Noi”, il tuo ultimo album, è lo specchio di questi nostri tempi complicati, in cui spesso siamo portati a sentirci soli... «Sì, è un album che fin dal titolo vuole trasmettere un messaggio di unione. Sono momenti difficili per molti, questi, in cui, più che in passato, si è portati ad avere il bisogno di stare insieme agli altri. › PRIMO IN CLASSIFICA IN 18 PAESI DEL MONDO All’indomani della sua uscita, “Noi” ha raggiunto la prima posizione tra gli album scaricati su iTunes in Italia e in altri 17 Paesi del mondo: Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Romania, Ungheria, Guatemala, Honduras, Repubblica Dominicana, Grecia, Germania, Austria, Malta, Slovenia, Slovacchia, Grecia, Cipro e Bulgaria. PLEIADI 45 IL PERSONAGGIO EROS RAMAZZOTTI › Perché la vicinanza con le persone di cui ci fidiamo, cui vogliamo bene, ci aiuta a proteggerci l’uno con l’altro e ci spinge anche a migliorarci». Il tutto, come sempre accade nelle tue canzoni, senza dimenticare l’amore... «Certo, perché quello è il motore che fa funzionare tutto. Ho messo molto sentimento, in questo disco, perché penso che cantare l’amore e dare messaggi positivi sia, ora come ora, di importanza fondamentale». E l’amore ha mille sfaccettature, che tu hai sempre saputo mettere a fuoco e cantare con lucidità e bravura. Come per esempio in questo disco, dove emerge il tuo amore di papà. Che sensazione si prova a sentire la voce delle proprie figlie in canzoni di successo? «È bellissimo. Rafaela Maria apre, con la sua vocina, il brano “Una tempesta di stelle”. L’ho registrata in una notte che non riusciva a dormire e sembrava cantare. Avevo già composto il pezzo, ma ho capito subito che lì ci poteva stare il suo contributo. Aurora, invece è venuta in studio e lì abbiamo registrato la sua voce, che compare nella canzone “Abbracciami”. Lei ha sedici anni, ormai, e le idee molto chiare: con tutta probabilità farà dell’arte la sua vita, perché ama cantare e suonare, proprio come me» L’amore per la musica ce l’hai da sempre, fin da quando eri un ragazzo come tanti altri di Roma. In “Polaroid” parli di Cinecittà, il tuo quartiere, e di come vivevate tu e i tuoi amici d’infanzia. Hai dei rimpianti? «Rimpianti no, perché da allora molte cose sono cambiate e tante in meglio. Ma il mio legame con il passato è sempre molto stretto. Il quartiere, la gente, gli amici, la vita vissuta per certi UN LUNGO TOUR IN TUTTA EUROPA Per Ramazzotti un 2013 vissuto in gran parte in tournée, dall’esordio di Mantova del 5 marzo all’ultima data in programma, quella del 21 settembre a Madrid. 46 PLEIADI Da comparsa nei film di Cinecittà a protagonista della musica mondiale difficile concentrare in poche righe la vita e la carriera di Eros Ramazzotti. Nato a Roma, quartiere Cinecittà, il 28 ottobre 1963, trascorre gli anni dell’infanzia facendo saltuariamente la comparsa in scene di massa di qualche film, anche se la sua vera passione è la musica. Nel 1981 partecipa al concorso “Voci Nuove” di Castrocaro e ottiene il suo primo contratto discografico. Nel 1984 arriva il grande successo, con il trionfo tra le “giovani proposte” del Festival di Sanremo, ottenuto con la sua canzone simbolo “Terra promessa”, che diviene presto una hit internazionale, famosa in tutta Europa proprio come “Una storia importante”, del 1985, che solo in Francia vende un milione di copie. Nel 1986 arriva la vittoria a Sanremo con “Adesso tu” e da lì la carriera di Eros non si ferma più. Una carriera che lo ha portato in vetta alle classifiche di mezzo mondo, con molti dei suoi pezzi eseguiti anche in spagnolo, e che lo ha visto esibirsi a fianco dei più grandi interpreti italiani e internazionali, tra i quali Pino Daniele, Jovanotti, Cher, Anastacia, Ricky Martin, Tina Turner, Laura Pausini, Ornella Vanoni, Luciano Pavarotti e Andrea Bocelli. È TRIPLO DISCO DI PLATINO Uscito nel novembre del 2012, l’album di Eros Ramazzotti ha raggiunto in pochi mesi il triplo disco di platino in Italia e ha venduto oltre 600mila copie nel mondo. NOI, un sound internazionale per raccontare storie italiane NOI, il nuovo album di Eros Ramazzotti, si compone di quattordici nuovi brani dal sound internazionale ma dai temi italianissimi. In NOI Ramazzotti esplora e poi racconta sentimenti come l’amore (Noi, Un angelo disteso al sole, Questa nostra stagione, Abbracciami), l’amicizia (Infinitamente, dedicata agli amici Alex e Gio) e l’affetto paterno (Una tempesta di stelle, dedicata alla piccola figlia Raffaela Maria); indaga su temi universali come l’uguaglianza tra i popoli (Sotto lo stesso cielo), la libertà (Balla solo la tua musica), e personali (Polaroid, omaggio a Cinecittà, il quartiere romano in cui è cresciuto). Ma NOI è anche un album ricco di incontri. Con altri artisti come Nicole Scherzinger in Fino all’estasi, Giancarlo Giannini in Io sono te, i Club Dogo in Testa o cuore, i tre tenori del Volo in Così e gli Hooverphonic in Solamente uno. “Noi” è uscito in tre versioni, una per il mercato italiano, una per quello internazionale e una in lingua spagnola (“Somos”) versi, grazie alla presenza degli “Studios”, come in un film. Il mio legame con quello spicchio di Roma è sempre lo stesso, molti dei ragazzi con cui trascorrevo il tempo allora sono miei amici ancora oggi. Eravamo molto uniti, a quei tempi – per tornare all’argomento portante di questo mio ultimo disco – e grazie a questo riuscivamo a superare le tante difficoltà e i pericoli che la vita ci metteva davanti. I nostri valori erano quelli che mi porto dentro ancora oggi: amore, amicizia, affetto, solidarietà, naturalezza delle cose. Ringrazio sempre di avere avuto la fortuna di essere cresciuto in quel contesto, nel “mio” quartiere di Cinecittà». Dopo l’uscita di “Noi”, avvenuta nel novembre 2012, sei partito per un lungo tour che ti sta portando in decine di città d’Italia ed Europa. Quasi ogni sera canti i tuoi vecchi successi e le tue nuove canzoni. Tra queste ultime, a quali ti senti più legato? «Quelle di cui abbiamo parlato rappresentano qualcosa di molto forte, per me. Ma forse la mia canzone preferita è “Io sono te”, quella in cui compare, alla fine, la voce di Giancarlo Giannini, attore che io considero fantastico. È stata una collaborazione, la nostra, nata per caso, dopo un incontro fortuito in un aeroporto messicano. Mentre aspettavamo un aereo ci siamo confessati di essere l’uno fan dell’altro. Così, quando ho scritto questa canzone, l’ultima nata dell’intero album, ho pensato a lui per la voce autorevole che ci serviva in chiusura. Lui è stato gentilissimo e come sempre bravissimo e credo che il risultato ottenuto sia davvero soddisfacente, tanto che anche lui se n’è dichiarato entusiasta». PLEIADI 47 L’AZIENDA AERMEC Con noi state tutti FRESCHI Con la loro azienda a conduzione familiare e tutta italiana, da oltre 50 anni si preoccupano di farci vivere meglio rendendo più piacevoli i nostri ambienti di Luca Palestra Dire che Aermec è una “azienda a conduzione familiare” è dire il vero. Perché il marchio conosciuto in tutto il mondo per le sue macchine per la climatizzazione e che ha la sua sede alle porte di Bevilacqua, paesino in provincia di Verona, è gestito da tre persone: Giordano, Raffaella e Alessandro Riello. Giordano è il padre, fondatore dell’azienda e oggi presidente. Raffaella e Alessandro sono i figli, responsabili rispettivamente dell’area logistica e produttiva e dell’area marketing e distributiva. E alle loro spalle “spinge” la nuova generazione. Che è la quinta, se si parte da quando la famiglia Riello ha deciso, attorno al 1920, di intraprendere la sua storia industriale. › 48 PLEIADI UNA FAMIGLIA UNITA Alessandro e Raffaella Riello mentre brindano al successo della loro azienda. In relazione al loro ruolo nell’azienda Alessandro dice: «Io son le gambe, lei è il corpo e le braccia». PLEIADI 49 L’AZIENDA AERMEC «Abbiamo deciso di non delocalizzare la nostra produzione perché pensiamo di avere un debito di riconoscenza verso il nostro territorio» Da 52 anni è “La prima per il clima” Una storia molto italiana, bella da raccontare. L’impressione iniziale, all’appuntamento fissato per l’intervista, è che Alessandro e Raffaella ci accolgano come si farebbe con ospiti che vengono a trovarti a casa. Un’impressione che con il passare dei minuti viene spiegata dal fatto che per loro la fabbrica di Bevilacqua è veramente come una casa. «Siamo cresciuti qui», dicono all’unisono mentre un lampo quasi di commozione passa nei loro occhi «è normale che qui ci sentiamo a nostro agio». La vostra azienda, si racconta, è nata per un’esigenza di destagionalizzazione. Ci potete spiegare questo concetto? «È semplice. La nostra famiglia, Riello, costruiva già da almeno 40 anni impianti di riscaldamento. Ma la produzione e la vendita era concentrata soprattutto nei mesi autunnali e invernali. Fu così che all’inizio degli anni 60 nostro padre decise di mettere in piedi una fabbrica che producesse strumenti legati alla climatizzazione. All’inizio si produceva50 PLEIADI Aermec viene fondata, inizialmente con il nome di Riello Condizionatori, nel 1961 da Giordano Riello (nella foto), discendente della famiglia famosa per avere portato i bruciatori per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda in Italia. L’esigenza è quella di destagionalizzare la produzione, che è concentrata nei mesi più freddi. Ecco che pertanto si pensa ai condizionatori d’aria, che negli Usa cominciano ad avere grande successo. Negli anni 70 nascono i primi apparecchi in grado di fornire sia caldo, sia fresco, mentre negli anni 90 si sviluppa la produzione di refrigeratori d’acqua e di centrali per il trattamento dell’aria. Tra il 1990 e il 2000 il marchio Aermec consolida la sua leadership di mercato nella produzione di ventilconvettori. Nel nuovo millennio Aermec applica al proprio sistema produttivo una rivoluzionaria robotica flessibile e prosegue la sua conquista dei mercati mondiali. no piccoli apparecchi che si fornivano oltre alla Riello Bruciatori anche ad altre aziende di prestigio. Ma presto fu deciso di entrare anche nel mondo dell’impiantistica con una produzione diretta, non più volta a terzi». Dal produrre caldo, dunque, siete passati al › › DA WIMBLEDON A LEONARDO Le macchine per la climatizzazione di Aermec trovano applicazione in situazioni che richiedono prestazioni “personalizzate”. Ecco alcune tra le più note location: il teatro Bolshoi di Mosca, il museo Guggenheim di Venezia, il Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano e il campo centrale di Wimbledon, in Gran Bretagna. e macchine prodotte dagli stabilimenti Aermec di Bevilacqua, in provincia di Verona, sono pensati per soddisfare ogni esigenza di climatizzazione nelle case, prima di tutto, ma anche nelle fabbriche, negli uffici e in molti luoghi pubblici. In particolare, fanno parte della galassia Aermec anche molte applicazioni che danno prestigio e lustro all’azienda, perché sono dedicate a situazioni specifiche e uniche, legate non solo all’esigenza di regolare la temperatura, ma anche a quelle che tendono a creare microclimi particolari e a regolare i tassi di umidità di ambienti del tutto speciali. Alle macchine di climatizzazione di Aermec, per esempio, sono affidate le sorti di opere d’arte immortali come l’Ultima Cena di Leonardo, custodita nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Milano, o gli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni, a Padova. Sempre con riferimento all’arte, Aermec mette in campo L Jan S. / Shutterstock.com La climatizzazione ideale per ogni tipo di situazione una collaborazione con diversi musei e luoghi d’arte sparsi in buona parte del mondo. Una collaborazione, come quella con il Museo Guggenheim di Venezia, di cui Aermec è partner. Non sorprenderà, dunque, scoprire che anche il più famoso teatro russo, il Bolshoi di Mosca, è climatizzato grazie ad apparecchi Aermec. Così come il campo centrale di Wimbledon, vero e proprio tempio del tennis mondiale, che alcuni anni fa si è dotato di un tetto semovibile. Se inizia a piovere, il tetto si chiude. Già, ma con 15mila persone sugli spalti il problema dell’umidità sarebbe enorme, anzi disastroso, se non ci fossero i refrigeratori Aermec, capaci di creare un clima ideale in pochi minuti. PLEIADI 51 L’AZIENDA AERMEC UNA PRODUZIONE TUTTA ITALIANA Una vista aerea della Aermec, la cui sede è posta nei pressi del paesino di Bevilacqua, in provincia di Verona. Sotto, da sinistra, Andrea Schenato, direttore della filiale Creval di Noventa Vicentina (VI), Raffaella e Alessandro Riello e Roberto Tarricone, Direttore Territoriale Area Nord Est del Credito Valtellinese. «La ricerca e lo sviluppo dei prodotti sono elementi fondamentali, e se non ci si investe, crediamo, non si va da nessuna parte». › Una collaborazione nata in Città del Vaticano Quello tra l’Aermec e il Gruppo Creval è un rapporto nato in modo quasi casuale. A spiegarlo è Alessandro Riello: «Qualche anno fa un nostro caro amico ci ha invitati a una visita ai Musei Vaticani, a Roma, organizzata dal Gruppo Creval. In quell’occasione abbiamo conosciuto il Presidente e l’Amministratore Delegato del Gruppo e con loro ci siamo accordati per un nostro futuro incontro in cui avremmo potuto vedere se c’era la possibilità di lavorare insieme. Devo dire che fino a quel momento noi eravamo abituati a lavorare con alcune definite realtà bancarie e non cercavamo una soluzione differente. Invece nell’incontro che è seguito ci siamo “piaciuti” e da lì è partita la nostra collaborazione. Per quanto ci riguarda, si è trattata senza dubbio di una scelta felice». 52 PLEIADI fornire fresco. Non siete ricaduti, così facendo, in un nuovo problema di destagionalizzazione? «No, perché già a partire dagli anni 80/90 è mutato il concetto di condizionamento, che è sfociato in quello più vasto di climatizzazione, più mirato alle situazioni microclimatiche e che ha come fine il permettere di vivere nel migliore dei modi all’interno di un ambiente. Non si parla dunque più solo di fresco, ma anche di riduzione del tasso di umidità, di pulizia dell’aria, di produzione di acqua sanitaria, ecc.». Tra le vostre caratteristiche c’è quella di essere molto legati al vostro territorio. Come fate, visto che la vostra produzione raggiunge ormai tutti gli angoli della terra? «Questo è il frutto di una scelta precisa fatta a suo tempo da nostro padre e oggi anche da noi pienamente rispettata. Che è quella di cercare di essere e restare un’azienda italiana a tutti gli effetti. Non solo con la testa, dunque, con quella parte di attività che riteniamo fondamentale e che fa capo alla ricerca e allo sviluppo. Ma anche con le gambe, che corrispondono alla distribuzione e con il tronco e le braccia, cioè con la parte manufatturiera. Abbiamo deciso di non delocalizzare per due motivi. Il primo perché abbiamo una sorta di debito di riconoscenza verso il nostro territorio, che ci MINIFABBRICA ROBOTIZZATA Per incrementare la propria capacità produttiva, Aermec si è dotata di macchinari di ultima generazione e di una minifabbrica robotizzata per l’assemblaggio dei ventilconvettori. LA CAMERA SEMIANECOICA Sopra, la stanza in cui vengono effettuate le prove di verifica della silenziosità delle apparecchiature. A sinistra, un refrigeratore prodotto da Aermec. ha permesso di nascere, 52 anni fa, e di crescere. Il secondo perché pensiamo che un Paese che mette in liquidazione il proprio sistema industriale è un Paese senza futuro». Il mondo della climatizzazione lascia intravedere sviluppi produttivi? Verso quali direzioni state andando? «Sì, è un mondo in grande evoluzione. Anzitutto perché i piccoli impianti vengono oggi sempre più sostituiti da impianti più complessi e integrati. Poi perché ci sono grandi sfide da affrontare, come quelle legate alla diminuzione dell’inquinamento, anche acustico, o all’attenzione al risparmio energetico. Parliamo di integrazione con il fotovoltaico e con i pannelli solari, ma anche di domotica, con ap- parecchiature che “leggono” in tempo reale le esigenze di chi ne fa uso. Insomma, ne abbiamo ancora tanta di strada da fare...». La fine dell’intervista coincide con un tour nei padiglioni che compongono la parte di produzione dell’azienda. Raffaella e Alessandro fanno da ciceroni, camminano con scioltezza tra i macchinari. Incontrano dipendenti e operai, con cui scambiano saluti cortesi. «Quanti dipendenti avete?», chiediamo. «Circa 1.600» la risposta. «E li conoscete tutti?». «Se non proprio tutti, quasi...», la nuova replica, con un sorriso. Ecco, in quel “quasi”, detto con un lampo di emozione negli occhi, c’è tutta la storia della famiglia Riello, persone gentili, che da sempre lavorano per farci vivere meglio. PLEIADI 53 L’OPINIONE FLAVIO CATTANEO Energia e ambiente, binomio POSSIBILE L’elettricità è alla base di tutte le più grandi innovazioni del nostro tempo. Spesso si discute di come questa viene prodotta, ma non meno importante è come viene diffusa... di Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato Terna SpA È quasi impossibile, oggi, immaginare un mondo senza elettricità. Non è un caso che le scoperte scientifiche e tecnologiche più importanti, le intuizioni pionieristiche di ricercatori che hanno cambiato la vita e lo sviluppo della civiltà, siano in gran parte legate all’energia. Negli ultimi decenni siamo stati testimoni di profondi cambiamenti, a tutti i livelli, che hanno interessato l’intero pianeta. Tecnologia, medicina, mobilità, informazione hanno fatto passi da gigante rivoluzionando i nostri stili di vita. Il settore energetico non è stato da meno, e anzi i temi legati al mondo dell’energia han- 54 PLEIADI no sempre mantenuto in tutti questi anni un ruolo centrale nel dibattito nazionale e internazionale. Una prima svolta di carattere epocale, per le implicazioni e le conseguenze che ha avuto, è avvenuta nel 1996 con l’avvio in Europa della liberalizzazione del settore elettrico. L’Italia fu tra i primi Paesi a recepire le direttive europee, e nel giro di pochi anni il mondo elettrico, nato con la nazionalizzazione dei primi anni 60, fu radicalmente trasformato. La fine del monopolio, l’ingresso nel mercato della produzione di nuovi operatori, la nascita di Terna quale gestore di rete indipendente, l’avvio della Borsa elettrica: tutti passaggi fondamentali di un percorso che ha › È AMMINISTRATORE DELEGATO DI TERNA DAL 2005 Flavio Cattaneo, 49 anni, da otto è l’Amministratore Delegato della società responsabile in Italia della trasmissione dell’energia elettrica. In passato è stato Presidente e Amministratore Delegato di Fiera di Milano SpA e Direttore Generale della Rai. PLEIADI 55 L’OPINIONE FLAVIO CATTANEO Chi è Flavio Cattaneo uarantanove anni, Laurea in Architettura al Politecnico di Milano e specializzazione con un corso su finanza per Real Estate presso la SDA Bocconi School of Management. Dal novembre 2005 è Amministratore Delegato di Terna SpA, società responsabile in Italia della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica. Dal 2008 al 2012 ha ricoperto la carica di Vice Presidente dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma. Nel 2003 è diventato il più giovane direttore generale di RAI SpA. Alla guida di Fiera di Milano SpA dal 1999 al 2003, ha ricoperto importanti posizioni in diverse società italiane operanti nel settore edile, energia, delle nuove tecnologie, dei servizi e facilities. Nel 2011 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Q ALTA TECNOLOGIA PER PORTARE L’ENERGIA A TUTTI A sinistra, l’AD di Terna SpA Flavio Cattaneo accanto a un modello di traliccio di ultima generazione. Sopra, la sala valvole della stazione elettrica di Latina, esempio di avanguardia tecnologica e impiantistica. avuto certamente luci e ombre, ma che rappresenta un punto di non ritorno. Basti pensare che oggi disponiamo su scala europea di una sofisticata Rete di Trasmissione integrata, che collega decine di migliaia di sorgenti e di grandi gestori nazionali di energia in tutto il continente, trasportando migliaia di miliardi di kilowattora. Un nuovo modello di sviluppo Come nel passato, la risorsa fondamentale per agire nel presente e costruire il futuro è la disponibilità di energia elettrica. In tal senso si discute spesso della produzione di energia e meno di come viene diffusa: ma le due cose vanno svi- 56 PLEIADI › luppate in modo parallelo. Uno degli errori commessi nell’ultimo decennio è stato proprio quello di un mancato coordinamento tra lo sviluppo del parco centrali e quello della rete, col risultato che si sono costruiti impianti di generazione non dove servivano, ma dove si ottenevano più facilmente i permessi, e la rete ha dovuto fare i conti con “colli di bottiglia” e congestioni che hanno reso il mercato elettrico poco fluido ed efficiente. Inoltre, non si può non tenere conto del fatto che stiamo andando verso un modello di produzione caratterizzato da una crescente rilevanza delle fonti rinnovabili, alternative a quelle tradizionali, e che quindi anche il ruolo delle reti e la loro gestione va ripensato. Ma questo significa ripensare anche il loro modello di sviluppo, consapevoli del fatto che uno sviluppo delle infrastrutture ambientalmente sostenibile, tecnologicamente avanzato e con un respiro europeo – come l’esperienza di Terna dimostra – vuol dire non solo più sicurezza ed efficienza dei sistemi elettrici, ma anche reti più flessibili, più dinamiche, più intelligenti, con Terna, il piano strategico 2013-2017 È PRIMA IN EUROPA Sotto, la sala controllo di Terna, che è il primo operatore di rete indipendente d’Europa e il sesto al mondo per chilometri di linee elettriche gestite. Più sotto, la posa di un cavo elettrico sottomarino. Terna investirà nei prossimi cinque anni 4,1 miliardi di euro, che si sommano ai 6,5 già investiti in opere concrete e strategiche per il Paese dal 2005 a oggi, per ammodernare, sviluppare e potenziare la rete elettrica nazionale. Dei 4,1 miliardi di euro, circa 300 milioni saranno destinati alla realizzazione di sistemi di accumulo. Guardando al medio-lungo termine, cioè a 10 anni, gli investimenti previsti dalla Società guidata da Flavio Cattaneo ammontano a 7,9 miliardi. Tra le priorità del piano: l’incremento della capacità un ruolo cruciale riservato alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo tecnologico. Un risparmio di 4,8 miliardi di euro Terna in questi anni ha fatto molto: 6,5 miliardi di euro di investimenti, con un impegno di spesa annuo che ha superato quota 1,2 miliardi di euro, il quintuplo rispetto al 2005. Uno sforzo che si è trasformato in 2.500 km di nuovi elettrodotti, 84 nuove stazioni elettriche e 800 km di linee dismesse, con una crescita media annua degli investimenti di oltre il 30% che ha consentito all’Italia di azzerare il gap infrastrutturale nei confronti degli altri Paesi europei, e alla società di superare i principali gestori di rete europei in termini di accelerazione sullo sviluppo infrastrutturale. di interconnessione delle frontiere elettriche con l’estero e la riduzione delle congestioni nazionali. I futuri elettrodotti saranno altamente tecnologici e ambientalmente sostenibili: complessivamente sono 1.200 i km di nuova rete ecologica e hi-tech in costruzione che, una volta completata, consentirà di dismettere 850 km di vecchie linee. In particolare, il 70% della lunghezza totale delle 6 opere “top” (“Trino-Lacchiarella”, “Dolo-Camin”, “Foggia-Benevento”, “Sorgente-Rizziconi”, “Italia-Francia” e “Italia-Montenegro”), ovvero oltre 1.000 km, sarà realizzato con cavi sottomarini e interrati, mentre tralicci di ultima generazione verranno installati lungo il 60% delle tratte aeree. Un restyling del volto della rete d’alta tensione italiana che diventerà sempre più ‘green’ e ‘intelligente’, oltre che più potente ed efficiente per rendere il mercato più competitivo e ridurre i costi di sistema. Il tutto senza pesare un euro sulle casse dello stato, e anzi generando 4,8 miliardi di euro di risparmi per il sistema elettrico. In Lombardia, ad esempio, per il riassetto della rete elettrica in Valtellina e Valcamonica, Terna ha investito 210 milioni di euro per dismettere 160 km di linee e tralicci obsoleti (90 km in Valcamonica e 70 in Valtellina) e interrare altri 110 km di rete elettrica (81 km in Valcamonica e 29 km in Valtellina) con notevoli benefici per l’aspetto paesaggistico, il recupero di grandi quantità di materiale pregiato e quasi un milione e mezzo di metri quadrati nuovamente liberi, ovvero prati e boschi restituiti al verde. Per il futuro, Terna continuerà a fare la sua parte nella gestione e nello sviluppo di un sistema complesso, che ha ricadute sul mondo dell’industria, dell’economia e sul benessere di tutti i cittadini. PLEIADI 57 TERRITORIO UN WEEK END A... Alle porte di Roma ci sono alcune cittadine che, con il loro territorio, rappresentano da sempre la meta preferita delle gite “fuori porta”. Note come Castelli Romani, sorprendono per la loro bellezza e per la loro lunga e ricca storia di Camilla Marini La gita fuori porta è ai CASTELLI 58 PLEIADI RESIDENZE DA SOGNO Villa Aldobrandini, chiamata anche Villa Belvedere, rappresenta una delle massime espressioni di residenze estive presenti nei dintorni di Frascati. Costruita nei primi anni del 1600, la villa è circondata da un monumentale parco, ricco di fontane e terrazze su più livelli. PLEIADI 59 TERRITORIO UN WEEK END A... P In questo territorio, ben distribuito sui Colli Albani, nel XIV secolo sorgevano i castelli delle famiglie più potenti della Città Eterna Pare incredibile, ma persino dalla città eterna capita di voler scappare. Lo sanno bene gli abitanti di Roma che, quando le giornate cominciano a farsi calde, cercano un po’ di refrigerio fuori porta. Del resto, la fuga non è per forza un rifiuto di ciò che si lascia e, se dalle colline s’intravedono ancora i profili della Capitale, la soluzione può dirsi ottimale. I Castelli Romani sono questo: una “Roma minore”, come a volte sono indicati, ma soprattutto una meta per chi in città ci vive tutto l’anno e, nei fine settimana di primavera ed estate, desidera allontanarsene per approfittare del clima più ventilato e dell’aria più pulita che si respira sui colli. Gli itinerari possibili offerti sono molti, sia per chi segue le ragioni della gola, sia per chi vuole aggiungere a queste (imprescindibili) anche quelle del cuore e della passione per l’arte e la storia. 60 PLEIADI TRA GLI APPENNINI E IL MARE Sopra, la cittadina di Nemi, che sovrasta il lago che porta il suo nome, da cui si può godere di una vista fino al mare. Sotto, una vecchia cartina della zona dei Castelli Romani. Il Museo delle Navi romane di Nemi, il paese dove nacquero Romolo e Remo Frascati e le ville Tuscolane I Castelli non fanno mancare nulla ai loro ospiti: a cominciare da Frascati, il primo centro che s’incontra seguendo la Tuscolana. Famoso per la produzione dell’omonimo vino, questo borgo si distingue anche per l’alta concentrazione di edifici storici, in parte visitabili, ossia le Ville Tuscolane. Di epoca tardo-rinascimentale e barocca, questi superbi edifici furono fatti costruire quando la cittadina entrò a far parte dei territori della Santa Sede. Tra quelle che punteggiano la zona, le ville di Frascati sono senz’altro le più sontuose. La più famosa, del paese e degli stessi Castelli, è Villa Aldobrandini, splendido gioiello di fine Cinquecento sviluppatosi sulla base di una piccola villa di tipo toscano fatta costruire nel 1560 dal medico Pier Antonio Contugi da Volterra. Nei decenni successivi la residenza passò attraverso numerose proprietà, in particolare quella del cardinale Pietro Aldobrandini che la fece › Nemi è il centro con meno abitanti (poco più di 2mila) dei Castelli e forse il più incontaminato di tutta la zona. Si protende a picco sul lago omonimo e si sviluppa tra vicoli pittoreschi e botteghe artigiane intorno a Palazzo Ruspoli (foto sotto). Nemi è un luogo speciale non solo per l’incanto di un panorama che spazia fino al mare, ma per la sua stessa storia, che si intreccia con il mito. Vuole infatti la leggenda che qui siano nati Romolo e Remo, i gemelli figli della Dea Silvia, poi allattati da una lupa. A far crescere il fascino del luogo, poi, c’è un mistero legato alle acque del suo lago, che sembrava nascondere una città sommersa. La realtà era diversa, ma non troppo: intorno al 1930, infatti, vi furono recuperate due enormi navi romane a fondo piatto, costruite da Caligola e finemente arredate e decorate.Vere e proprie ville galleggianti, avevano saloni affrescati con colonnati di marmo, tegole di bronzo e pavimenti marmorei mosaicati. Di queste meraviglie (bruciate nel 1944 durante la guerra) oggi si possono ammirare i modelli in scala 1 a 5, pannelli illustrativi, materiale scampato all’incendio e il profilo di una delle due, ricostruito dai maestri d’ascia dei cantieri navali di Torre del Greco. Il tutto è conservato nel museo costruito sulle sponde del lago negli Anni ’ 30 per proteggere i preziosi scafi appena estratti dalle acque. Il Museo delle Navi si trova in via del Tempio di Diana,13, a Nemi, tel. 06 9398040. PLEIADI 61 TERRITORIO UN WEEK END A... Il territorio dei Castelli è di natura vulcanica ed è stato originato dal crollo del Vulcano Laziale avvenuto alcune centinaia di migliaia di anni fa AI BORDI DEL LAGO DI ALBANO A sinistra, veduta di Rocca di Papa che per la sua particolare struttura urbana viene paragonata a un presepe. Sotto, una vista del lago di Albano. La “Strada dei vini”, il fiore all’occhiello di una terra ricca di coltivazioni ortofrutticole › ricostruire dall’architetto Giacomo Della Porta e affrescare dagli Zuccari e dal Cavalier d’Arpino. Carlo Maderno e Giovanni Fontana furono inoltre incaricati di condurre a termine la creazione del giardino, in particolare del teatro d’acqua o ninfeo, già ideato e disegnato da Della Porta. È proprio seguendo il filo sottile dell’acqua che si può continuare la visita dei Castelli, e delle loro ville, quasi sempre arricchite da eleganti giochi di fontane le cui strutture si possono ancora oggi ammirare. Sempre a Frascati, vero concentrato di memorie aristocratiche e vescovili, troviamo il parco e il teatro d’acqua di quella che fu Villa Torlonia, la meravigliosa Villa Falconieri (La Rufina) e, ai piedi del Tuscolo, a Monte Porzio Catone, la più grande villa barocca di tutta l’area romana, la Mondragone. Poco lontana, sorge Colonna, la più piccola cittadina dei Castelli. A spasso tra residenze lussuose La visita può continuare alla ricerca di memorie di un’epoca, quella tra il Sei e Settecento, nella quale papi e aristocratici fecero a gara nel costruire le residenze più lussuose, sulla base di antichi borghi fortificati disposti concentricamente sulle alture vulcaniche dell’antico Vulcano Laziale. › 62 PLEIADI Quando si parla di Castelli Romani è inevitabile che il pensiero vada anche ai suoi vini. L’agricoltura di questo territorio, già famosa per le produzioni ortofrutticole – quali i broccoli di Albano, le pesche di Castel Gandolfo o i cavoli e i carciofi di Velletri – è specializzata anche nella coltivazione delle viti. Per far conoscere questa ricchezza anche ai turisti, la Camera di Commercio di Roma ha finanziato la Strada dei Vini, iniziativa che offre la possibilità di seguire specifici itinerari tematici tra aziende vitivinicole, agriturismi, cantine, ristoranti, alberghi, osterie, enoteche e botteghe artigiane aderenti. Risulta facile, così, innamorarsi di nettari quali il Frascati, il vino più rappresentativo dei Castelli nonché uno dei primi a ottenere la Doc in Italia, nel 1966. L’uvaggio di questo celebre bianco è a base di Malvasia di Candia e Trebbiano Toscano. Le tipologie previste sono “Secco”, “Asciutto”, “Amabile”, “Cannellino” (dolce), “Novello” e “Spumante”. Il distretto, poi, conta oggi altre sei Doc: due che collegano i Colli Albani ai Colli Lanuvini e quattro a denominazione locale, ovvero Marino, Montecompatri-Colonna, Velletri e Zagarolo. Per info: www.stradadeivinideicastelliromani.com L’INFIORATA DI GENZANO Il tappeto di fiori che ogni anno, a Genzano, in occasione del Corpus Domini, viene steso lungo la via che conduce alla chiesa di Santa Maria della Cima. Una tradizione che si ripete ininterrottamente dal XVIII secolo. Il fascino di Castel Gandolfo, luogo di villeggiatura dei Papi eppure i pontefici potevano restare insensibili al fascino delle colline romane. Questi, anzi, sono stati tra i massimi artefici della rinascita degli antichi centri fortificati medievali. Esempio sublime di tale sviluppo è Castel Gandolfo, universalmente conosciuto come il luogo di vacanza dei pontefici. Dopo avere accolto il Papa Emerito Joseph Ratzinger nei due mesi di meditazione seguiti alle sue dimissioni e precedenti l’ingresso nel suo nuovo appartamento in Vaticano, il Palazzo Pontificio è destinato a diventare meta privilegiata di vacanza e ritiro anche per il nuovo Santo Padre, Papa Francesco. Del resto, la tradizione affonda le sue radici molto lontano nei tempi, addirittura nel XVII secolo. Il primo papa che vi villeggiò fu Urbano VIII, che incaricò Carlo Maderno, assistito da Bartolomeo Breccioli e Domenico Castelli, di riadattare e ampliare l’antico castello e palazzo baronale dei Gandolfi e dei Savelli alla nuova funzione di Palazzo Pontificio. Dopo di lui la località fu N 64 PLEIADI Gasper Furman / Shutterstock.com SEDE ESTIVA DAL XVII SECOLO La tradizione che vede i Papi recarsi a Castel Gandolfo per le vacanze estive risale a Urbano VIII, che nel XVII secolo fece riadattare un antico castello baronale. Sotto, Giovanni Paolo II, anche lui più volte ospite del palazzo. ignorata per 44 anni dai Papi, con l’eccezione di Innocenzo IX, che vi trascorse però una sola notte di pioggia mentre era in viaggio… Diverso l’atteggiamento di Benedetto XIV, che tornò a frequentare assiduamente la Villa Pontificia tra il 1741 e il 1756, così come i suoi successori, Clemente XIII e Clemente XIV. Il secondo, in particolare, pare amasse andare a cavallo per i boschi libero dalla scorta e dal seguito. La storia recente ci porta a Pio XII, che riprese ad abitare il Palazzo che si affaccia sul lago di Albano, trascorrendovi quasi un terzo del pontificato e, il 9 ottobre 1958, morendovi. Un amore per questi luoghi condiviso anche da Paolo VI (che per primo lo raggiunse in elicottero, durante il Giubileo del 1975), da Giovanni Paolo II (nella foto) e, come si diceva, da Benedetto XVI, dimissionario e divenuto oggi Papa Emerito della Chiesa Cattolica. TERRITORIO UN WEEK END A... ARCHITETTURA ANTICA E MODERNA A sinistra, l’anfiteatro romano di Albano Laziale. Risalente al 200 d.C., veniva chiamato il “Piccolo Colosseo” e poteva contenere fino a 16mila persone (foto dal sito del Comune). Sotto, la cittadina di Ariccia con in primo piano il viadotto stradale costruito nella metà dell’800 per semplificare il percorso della via Appia. Il Parco Regionale dei Castelli Romani è un’area di tutela ambientale istituita dalla Regione Lazio nel 1984 › Delle 14-16 cittadine (il numero varia, a seconda che si considerino o no Lariano e Velletri parte dei Castelli) che compongono questa zona, non può mancare una visita a Castel Gandolfo, affacciato sul lago di Albano e universalmente conosciuto come il buen retiro estivo dei papi (leggi l’approfondimento di pagina 64), o ad Ariccia, la cui piazza principale è dominata da Palazzo Chigi, uno dei più eccezionali complessi urbanistici del Barocco europeo nonché location scelta per il film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. Anche Genzano, la Città dell’Infiorata, merita una visita, soprattutto nel giorno del Corpus Domini, quando la strada principale che sale alla chiesa di Santa Maria della Cima viene letteralmente lastricata di fiori. Panorami e antichi resti romani Altro centro collocato in un punto strategico nel cuore dei Castelli è Rocca di Papa. Inerpicato su un lato del Monte Cavo, con punti che arrivano fino a 700 metri di altezza, offre un panorama strepitoso su Roma, su Castel Gandolfo e su altri paesi circostanti. Riprendendo la via delle antiche testimonian- ze, troviamo Albano Laziale, sede di uno dei maggiori siti d’interesse archeologico dei Castelli Romani e sorto, pare, intorno a un grandioso palazzo fatto erigere nel I secolo d.C. dall’imperatore Domiziano. Successivamente, la città si sviluppò con l’accampamento militare impiantato nel 192 d.C. dall’imperatore Settimio Severo, che trasformò l’abitato in una vera città militare chiamata Castra Albana. Oggi di tutto questo sono visibili testimonianze come i resti delle mura, l’amplissimo anfiteatro e la Porta Pretoria, che costituiva l’ingresso principale della città. PLEIADI 65 TERRITORIO UN WEEK END A... “MAGNARE” fuori porta La cucina dei Castelli Romani è ricca di piatti semplici, cucinati con ingredienti poveri e poco ricercati. E il modo migliore per conoscerla fino in fondo è quello di andare per “fraschette”... G Gli ingredienti delle ricette più apprezzate di questa parte del Lazio sono ancora oggi quelli tipici del genuino mondo contadino. Nei secoli le famiglie residenti in questa zona povera, anche se posta alle porte di Roma, imparò a utilizzare qualsiasi espediente per riuscire a portare in tavola piatti quanto più nutrienti possibile. Sulle tavole non mancavano mai, così come non mancano oggi, il rinomato olio dei Castelli e il buon pane sfornato con maestria dai panettieri locali. A fare da supporto a prelibatezze come le coppette di cavallo, striscette di carne essiccata chiamate così perché venivano vendute sempre in coppia; la corallina romana, un insaccato di maiale che viene prodotto nel periodo pasquale; la mortadella spianata, cruda e con aglio schiacciato nel vino. Senza dimenticare i dolci come il pan giallo, molto speziato, tipico del Natale, o le pupazze frascatane, dolci di farina e miele a forma di donna con tre seni e, ancora, i biscotti della sposa, in tradizione preparati dalle madri per le figlie nel giorno del loro matrimonio. Tutte specialità che possono essere gustate nelle “fraschette”, le tipiche osterie ricavate nelle cantine, da sempre meta delle gite fuori porta dei romani. Il nome deriva dalle loro insegne, su cui campeggia un ramoscello (“frasca”). Una volta qui si vendeva solo vino e pane, oggi sono veri e propri ristoranti. I PRODOTTI - Il Pane I.G.P. di Genzano ra le eccellenze della gastronomia dei Castelli Romani un posto di rilievo lo occupa il pane casereccio di Genzano, il primo a marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) in Europa. Prodotto con farina di grano tenero, acqua, lievito naturale e sale. Croccante fuori e leggero dentro, ha un sapore sapido e un profumo che richiama quello dei granai. E grazie alla sua crosta spessa 3 millimetri si conserva fresco e fragrante per molti giorni. T 66 PLEIADI Le ricette Fettuccine alla papalina Ingredienti (per 4 persone) • 320 g di fettuccine all’uovo • 40 g di burro • 1 cipolla • 150 g di pisellini freschi • 100 g di prosciutto cotto tagliato spesso • 2 uova • 50 g di parmigiano • sale e pepe Preparazione Fondete il burro in una padella, aggiungete la cipolla tritata e, quando è diventata trasparente, unite i piselli. Coprite e lasciate cuocere per 25-30 minuti. Aggiungete il prosciutto tagliato a dadini, salate e pepate. A parte, sbattete le uova aggiungendo due cucchiai di Grana Padano. Cuocete le fettuccine al dente, scolatele (tenendo da parte una tazza dell’acqua di cottura) e mescolatele rapidamente alle uova sbattute, che dovranno rapprendersi attorno alla pasta formando una specie di velo. Aggiungete i piselli e il prosciutto, e qualche fiocchetto di burro. Come servirle Spargete Grana Padano grattugiato e pepe macinato. Se le tagliatelle risultassero troppo asciutte, spruzzatele con l’acqua di cottura della pasta che avete tenuto da parte. Servite subito. Porchetta di Ariccia Ingredienti (per 6-8 persone) • un trancio di capocollo da 1,5 kg circa • 4-5 spicchi d’aglio (secondo i gusti) • due rametti di rosmarino o di finocchio selvatico (secondo i gusti) • pepe nero macinato grossolanamente • sale • olio Preparazione Preparate un trito di aglio, pepe nero ed erbe aromatiche, rosmarino o finocchio selvatico. Stendete il trancio di carne sul piano da lavoro, spargetevi un po’ di sale e massaggiatelo bene fino a quando le carni lo abbiano assorbito in maniera uniforme. Cospargete il trito di erbe su tutta la superficie. Arrotolate il tronchetto e legatelo con lo spago da cucina come si fa con il roastbeef. Infornate a 200° C nel forno ventilato per circa 1 ora e mezzo. Come servirla Toglietela dalla teglia e lasciatela raffreddare su una superficie che possa favorire il rilascio dei grassi (per esempio una griglia da forno). Servite la porchetta tiepida o fredda, dopo averla tagliata a fette. PLEIADI 67 CULTURA MOSTRE UNO SBARCO INDISTURBATO Soldati britannici sulla spiaggia di Portopalo (Sr). Sotto, la guida della Sicilia distribuita ai soldati. A 70 anni dallo sbarco in SICILIA L’Operazione Husky fu compiuta il 10 luglio 1943. Una mostra ad Acireale la ricorda attraverso gli scatti di Phil Stern, fotografo di guerra oggi tornato in Italia. S Sono trascorsi 70 anni dal giorno dello SbarIl ritorno di Stern in Sicilia co degli Alleati in terra siciliana. La FondazioTornato in America Stern è in seguito divenne Gruppo Credito Valtellinese vuole ricorda- tato famoso per le fotografie scattate nel bel re quella storica vicenda, avvenuta il 10 luglio mondo dei divi di Hollywood. La sua abilità, for1943, con una grande iniziativa espositiva se anche rafforzata dalla precedente esperienche racchiude in sé un elevato valore artistico, za di guerra, ha reso il suo stile “sfacciato”, castorico e simbolico. La mostra si compone di pace di catturare gli aspetti più veri del soggetuna speciale sezione fotografica inedita dedi- to da fotografare, rifuggendo dalle situazioni arcata all’eccezionale lavoro del fotografo ame- tificiali e prive di un carattere proprio. ricano Phil Stern – classe 1919 – arruolato voStern torna ora in Sicilia, dopo 70 anni. La lontario in guerra nei Derby’s Rangers, come sua presenza sui luoghi dello Sbarco sarà oggetcombat photographer. Il suo compito, duran- to di un video che, questo l’obiettivo dichiarate la guerra, non fu quello di uccidere ma di cat- to, possa trasmettere a chi non ha vissuto quei turare con il suo obiettivo le scene di guerra.Un tremendi giorni, attraverso le parole del fotograruolo quasi “assurdo e parafo, l’atmosfera e i sentimenti deldossale” in un contesto di viol’evento che ha segnato la stolenza come quello della Seconria dell’isola e del nostro Paese. LO SBARCO IN SICILIA da Guerra Mondiale. Una seconda sezione sarà Dall’11 luglio dedicata a un corposo numero all’8 settembre 2013 di fotografie e documenti repeAcireale riti tramite una ricerca condotta › Galleria Credito Siciliano, piazza Duomo 12 i 68 PLEIADI Come fu organizzata l’Operazione Husky opo nove mesi dall’invasione tedesca della Polonia, avvenuta il 1° settembre 1939, l’Italia entrò in guerra a fianco della Germania il 10 giugno 1940.Tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943, il corso della seconda guerra mondiale cambiò. Il 24 giugno 1943 Mussolini di fronte al Direttorio del Partito Nazionale Fascista, affermava: «Bisogna che il popolo italiano si convinca che è questione di vita o di morte. Bisogna che non appena questa gente cercherà di sbarcare, sia congelata su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga. E se per avventura dovessero penetrare, bisogna che le forze di riserva – che ci sono – si precipitino su questi individui, annientandoli sino all’ultimo uomo. Di modo che si possa dire che essi hanno occupato un lembo della nostra Patria, ma l’hanno occupato rimanendo per sempre in posizione orizzontale, non in posizione verticale». L’invasione della Sicilia fu decisa il 18 gennaio 1943, cinque giorni prima del vittorioso ingresso delle truppe britanniche a Tripoli, durante la conferenza di Casablanca tra Roosevelt e Churchill. Il nome in codice dello sbarco in Sicilia fu Operazione Husky. Il giorno “D” (del D-Day) fu stabilito per il 10 luglio 1943 all’ora “H” (2 e 45), confidando nella luna favorevole. La luna, infatti, sarebbe tramontata poco dopo la mezzanotte e il sole sarebbe sorto alle ore 4 e 45. Nelle prime ore del giorno, forze britanniche, canadesi e americane unite assalirono otto spiagge sul litorale sud-est della Sicilia. Molte unità sbarcarono successivamente e senza opposizione. A causa del mare agitato, ci fu un ritardo nelle posizioni del rilascio dei natanti. Con la confusione e con il buio, alcuni battaglioni frangi onda non riuscirono a trovare le loro spiagge. Alcuni ritardarono, altri arrivarono nel posto sbagliato. Ma in generale, a causa della negligente resistenza sulle spiagge, molte unità si sistemarono velocemente. L’invasione della Sicilia fu la più grande operazione anfibia della storia: sette divisioni furono fatte atterrare simultaneamente. A causa della debolezza aerea e navale dell’Asse, l’intero carico della difesa della Sicilia cadde sulle sue forze di terra. Trentotto giorni dopo lo sbarco, gli alleati avevano conquistato la Sicilia, il dittatore italiano Benito Mussolini era stato destituito e l’Italia era sul punto di arrendersi. D L’ARRIVO A MESSINA Sopra, i soldati Usa entrano a Messina, il 17 agosto 1943. A sinistra, lo sbarco sul litorale di Gela. PHIL STERN Il 94enne fotografo americano con i suoi scatti ha raccontato lo sbarco in Sicilia. PLEIADI 69 CULTURA MOSTRE Le opere di Giuliano Collina in estate a Sondrio Quando il metafisico diviene quotidiano ella sua vita Giuliano Collina l’arte non l’ha solo fatta, l’ha anche insegnata. La sua biografia parla chiaro, l’artista nato a Intra (Vb) è stato seduto dietro le scrivanie di scuole di ogni ordine e grado, dai Licei alle accademie e alle università. Un racconto, il suo, fatto di parole ma soprattutto di opere, quelle che fin dal lontano 1962 ne testimoniano la poetica. Molte di queste, esposte a Sondrio nel corso dell’estate 2013, non erano mai state presentate al pubblico, ma sono preziose per mostrare il senso di quotidianità assoluta, al limite del metafisico, che caratterizza l’intera produzione di Collina. Negli anni ’70 si parlava N di “metafisica del quotidiano”, nel caso del lavoro di Collina è però più appropriato parlare di “quotidianità del metafisico” perché qui il metafisico viene reso con disinvoltura quotidiana, come ben evidenziato sia nei dipinti a sfondo sacro, sia negli altri, compresi quelli di più recente produzione, tra i quali molti non erano finora mai stati esposti. i Giuliano Collina Il metafisico quotidiano Dal 24 luglio al 7 settembre 2013 Sondrio Galleria Credito Valtellinese, piazza Quadrivio 8 e Museo valtellinese di storia e arte, via M. Quadrio 27. EVA NOTTURNA Una delle opere di collina esposte: “Eva notturna sale verso di noi da un giardino all’italiana” (smalto su tela, 1974). 50 ANNI DI ARTE, CREATA E INSEGNATA Altre due opere di Giuliano Collina. Qui a fianco, “Cornucopia” (1967, smalto e olio su tela verde). Più a destra, “Tovaglia a quadretti policroma” (2011, smalto e olio su tela). Umano core/presto si sazia di conflitti in cui/molto miete l’acciar, poco raccoglie/il mietitor (Omero, Iliade XIX 215-18) da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra della Fondazione Gruppo Creval presso l’Imperial War Museum di Londra; scene di combattimenti, paesaggi, ritratti, medici al lavoro, sorrisi, donne, bambini, città e rovine. Spettacolari immagini capaci di raccontare la storia dello Sbarco che resta e resterà un cruento atto di guerra nonostante la forza poetica che sprigiona dalle immagini stesse. La straordinaria abilità dei fotografi di guerra è stata quella di aver “addolcito” con un sapiente gioco di luci, ombre e inquadrature la durezza 70 PLEIADI degli eventi. «Sfogliando decine e decine di album fotografici originali presso l’archivio dell’IWM, non abbiamo provato quel senso di angoscia che dovrebbero suscitare le foto di guerra, piuttosto abbiamo subito una fascinazione mista a interesse artistico per la bellezza delle immagini che spesso superava il loro significato intrinseco e cioè quello storico». Un testo critico di Ezio Costanzo accompagnerà il volume che verrà pubblicato, in occasione dell’inaugurazione della mostra, il prossimo 10 luglio 2013. › Roberto Mangù, tra Andalusia, Parigi e Milano Il mare come protagonista assoluto ar Adentro è il nome andaluso del mar Mediterraneo. E Roberto Mangù – che anche se intellettualmente è cresciuto a Parigi e artisticamente si è formato a Milano, dell’Andalusia è originario – il Mediterraneo ce l’ha nel sangue, tanto da farne il protagonista indiscusso di molte delle sue tele. La mostra ospitata dalla Galleria Carifano di Palazzo Corbelli presenta proprio 25 grandi tele attraverso cui l’artista rappresenta una cultura del mare, ma anche dei viaggi e della notte, che pesca dalla memoria per proiettarsi con efficacia nel futuro. M LA BELLEZZA E LA GIOIA DI ESSERE CRISTIANI Nel corso del 2013, Anno della fede, il Gruppo bancario Credito Valtellinese è main sponsor della mostra itinerante “Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani”, già proposta negli spazi espositivi del Gruppo Creval, che rappresenta un efficace strumento di evangelizzazione ed è fatta per arrivare a tutti, città per città, parrocchia per parrocchia, Costituita da pannelli che riproducono i più famosi dipinti legati al mondo della fede accompagnati dai testi del curatore, la mostra ha nelle guide narratrici il suo punto di forza. i Roberto Mangù. Mar Adentro Dal 7 giugno al 25 agosto 2013 Fano (Pu) Galleria Carifano, via Arco d’Augusto 47. I COLORI DELLA NATURA Due delle 25 tele di Roberto Mangù esposte nella mostra di Fano. Sopra, Codex IV (2012, olio su tela). Qui a destra, Stampo sud II (2012, olio su tela). Dadamaino. E la ricerca artistica si fece donna a protagonista di questa mostra è la Milano degli anni ’50, quella del quartiere Brera, che ruotava attorno al mitico Bar Giamaica. Una città caratterizzata da grande fermento culturale, qui raccontata attraverso i quadri di Edoarda Maino, artista che è stata interprete dei più importanti movimenti di ricerca del secolo scorso, quelli che hanno cambiato il modo di intendere l’arte, ne hanno amplificato i linguaggi, dando l’avvio al pensiero contemporaneo e alle più innovative tecniche di espressione. L PSICHEDELIA ANNI ’60 Un’opera esposta: Oggetto ottico dinamico (1961-1962, alluminio su tavola). Dalle opere esposte, prima ancora che l’artista, esce la donna Dadamaino. Forte e ben chiaro è infatti il suo approccio femminile a movimenti internazionali come “Nuove Tendenze”, di cui fu tra i fondatori e alle linee artistiche tracciate dai grandi maestri “milanesi” di quegli anni. i Dadamaino. Mostra antologica 1958-1998 Dal 31 maggio al 29 giugno 2013. Milano. Galleria Gruppo Credito Valtellinese, corso Magenta 59. PLEIADI 71 CULTURA GLI EVENTI Il 21 aprile 2013 l’Arciprete di Sondrio, ucciso nel 1618 da giovani pastori protestanti di tendenza radicale, è stato proclamato Martire per la fede, a conclusione di una causa durata più di un secolo La beatificazione di NICOLÒ RUSCA N Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio, fu arrestato da un manipolo di armati, guidato da alcuni pastori riformati, scesi dalla Valmalenco attraverso il passo del Muretto nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1618 e condotto prima a Coira, poi a Thusis nel Canton Grigioni in Svizzera, per essere processato con l’accusa di tradimento nei confronti delle leggi dello stato delle Tre Leghe, che a quei tempi governavano la Valtellina e i Contadi di Bormio e Chiavenna. Gli interrogatori ebbero inizio il 1° settembre; gli accusatori, per lo più giovani predicatori di tendenza radicale, gli muovevano pesanti capi di imputazione: di aver progettato l’assassinio del pastore di Sondrio Scipione Calandrino, di aver stretto rapporti con gli spagnoli, nemici storici dei Grigioni, addirittura di aver nascosto in canonica armi per l’eliminazione violenta dei riformati. Una difesa strenua ma inutile Rusca si difese strenuamente da tutte le terribili accuse che gli venivano rivolte: fu torturato in modo crudele, senza riguardo alla sua fragile salute e alla sua avanzata età, ma dalla sua boc- DAL MARTIRIO ALLA VENERAZIONE A fianco una stampa che fa memoria della Scuola di dottrina cristiana, del martirio (a sinistra in basso) e della venerazione come martire (a destra) del Beato Rusca. Sopra, l’urna che ne ospita le reliquie, nella chiesa sondriese dei Santi Gervasio e Protasio. 72 PLEIADI Il Creval e le iniziative celebrative per la beatificazione di Nicolò Rusca Il gruppo Creval partecipa attivamente alle iniziative intraprese per celebrare la beatificazione dell’arciprete di Sondrio con la realizzazione di un documentario “Patir ogni cosa per puro amore di Dio. Vita e morte di Nicolò Rusca”, di un booklet divulgativo “Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio martire per la fede (1563-1618)” e di un volume biografico “Dà la vita il buon pastore”, inserito nella Collana storica della Fondazione. Collabora anche alla realizzazione di due esposizioni, una mostra itinerante nella Galleria Credito Valtellinese di Palazzo Sertoli a Sondrio e una presentazione di circa 20 opere originali presso il Museo valtellinese di storia e arte (MVSA) a palazzo Sassi de Lavizzari dal titolo “…mi spinge il zelo di drizzar tutti al cielo”. IL RITRATTO PIÙ ANTICO Sopra, il ritratto ritenuto più antico di Nicolò Rusca. Risale agli inizi del XVII secolo ed è stato eseguito da mano oggi ignota quasi sicuramente prima della sua morte. ca non uscì alcuna confessione. Proclamando la sua innocenza morì la sera del 4 settembre 1618. La tragica notizia si diffuse subito, suscitando grande dolore nella comunità sondriese, colpita dalla perdita di un “così amato pastore” e producendo sconcerto in tutta la Valtellina e nella diocesi comense. Il corpo del sacerdote, sepolto sotto il patibolo, con un gesto considerato un vero e proprio oltraggio, fu riesumato nascostamente solo dopo un anno e trasportato nell’antica abbazia benedettina di Pfafers, vicino a Coira. Le reliquie del venerato arciprete Rusca ritorneranno a Sondrio solo nel 1845; provvisoriamente collocate nel santuario della Beata Vergine della Sassella saranno poi solennemente traslate nella collegiata dei santi Gervasio e Protasio, dove ancora oggi si trovano. La causa di beatificazione Che Nicolò Rusca potesse essere considerato “martire per la fede” fu cosa sentita fin dal momento della sua morte, ma per molto tempo non fu possibile intraprendere alcuna azione: solo a par- tire dal 1845, con il ritorno dei resti in Valle, si iniziò a parlare della sua beatificazione. Ma i tempi non erano ancora maturi; si giunse quindi al 1909 quando don Luigi Guanella, anche lui ora santo, si spese per l’apertura della Causa. Il parere positivo della Congregazione dei Riti giungerà nel 1960; grazie all’azione decisa del vescovo di Como, il compianto Alessandro Maggiolini, la Causa verrà riaperta nel 1994. Il nulla osta della Santa Sede fu rilasciato nel 1995 e venne istituita una Commissione diocesana che si preoccupò di portare avanti il processo, raccogliendo tutta la documentazione storica disponibile, fino alla sua approvazione avvenuta nel 2011. Il 19 dicembre Papa Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto che riconosce Nicolò Rusca martire per la fede, decisione che ha portato al solenne rito del 21 aprile 2013 per la beatificazione dell’arciprete di Sondrio. PLEIADI 73 CULTURA LIBRI Sondrio e le tre PIAZZE Un libro che racconta come sia stato pensato e realizzato il progetto di recupero e valorizzazione dei tre principali “cuori” della città valtellinese foto di Luca Mariana L Le piazze rappresentano il cuore delle città, i luoghi su cui si affacciano i palazzi più importanti, le chiese, i teatri e i simboli del potere amministrativo e finanziario cittadino. Ma sono anche gli spazi in cui i cittadini hanno possibilità di incontrarsi, aggregarsi, conoscersi e i visitatori esterni possono cercare di comprendere la cultura e l’identità del luogo che stanno visitando. Il libro “Tre piazze per Sondrio. Identità, progetto, visioni per una città che cambia”, curato da Luca Molinari e Angelica Di Virgilio, illustra il percorso che ha portato gli amministratori di Sondrio – coadiuvati dal ruolo propositivo e attivo del Gruppo 74 PLEIADI LA PIÙ ANTICA DELLA CITTÀ A sinistra, piazza Cavour, la più antica della città, fino al XIX secolo deputata al mercato cittadino e per questo denominata anche piazza Vecchia o piazza del Mercato. bancario Credito Valtellinese – a riqualificare il centro urbano e le tre piazze simbolo della città. Piazza Garibaldi, Campello e Cavour Si tratta, nell’ordine, di piazza Garibaldi, il grande spazio centrale, attorno al quale si è sviluppata la città; piazza Campello, che ospita la chiesa Collegiata, il Comune e la sede storica del Credito Valtellinese e la “piazza Vecchia”, oggi Cavour, già sede del mercato e posta nella zona più antica della città, lungo il torrente Mallero. Il volume documenta il grande progetto di recupero e valorizzazione Tre piazze per Sondrio. Identità, progetto, visioni per una città che cambia A cura di: Luca Molinari e Angelica Di Virgilio Editore: Skira / Credito Valtellinese Anno pubblicazione: 2012 Pagine: 180 AI PIEDI DI GARIBALDI Il nuovo aspetto di piazza Garibaldi, la principale di Sondrio. Nata come porta di ingresso occidentale alla città, è da sempre il luogo più amato e frequentato dai sondriesi. urbana che in pochi anni di lavori e con significativi progetti – sia per i principali edifici, sia per gli spazi aperti – ha di fatto rigenerato il centro di Sondrio, risolvendo problemi di mobilità e di parcheggio, e restituito alla vita sociale della città e del suo territorio i luoghi storici rinnovati e pedonalizzati. TRA LA BANCA E IL COMUNE Sopra, uno scorcio di piazza Campello, con a sinistra la sede storica del Creval e a destra Palazzo Pretorio, sede del Comune di Sondrio. A destra, particolare della scultura “La Colonna dell’Adda”, realizzata nel 1962 dallo scultore valtellinese Mario Negri. Il ruolo attivo del Creval Un intervento che è stato reso possibile anche e soprattutto attraverso la mesa a disposizione, da parte del Gruppo Creval, delle professionalità e del know-how della società specializzata del Gruppo, Stelline Servizi Immobiliari, per lo sviluppo di un’operazione che ha rappresentato una virtuosa joint venture tra pubblico e privato. PLEIADI 75 CULTURA CINEMA D’AUTORE Viaggi della speranza “Il sole dentro” si ispira ai due bambini africani morti nel 1999 nel tentativo di portare un messaggio di aiuto all’Europa, con la storia di due adolescenti di oggi, vittime del mercato dei bambini calciatori Q «Questo ambizioso progetto, così ricco e importante per i suoi contenuti, non sarebbe mai nato senza la fiducia e il prezioso sostegno della Banca Cattolica del Gruppo Creval (oggi Credito Valtellinese). Un rapporto che oggi continua alimentato e scaldato dalla condivisione di valori etici e sociali, perché un altro mondo più giusto sia possibile». Questa la frase di ringraziamento che è stata pronunciata da Paolo Bianchini e Paola Rota, titolari della società “L’Alveare Produce Cinema Srl”, casa di produzione cinematografica specializzata in film che trattato la tematica dell’infanzia. Il progetto di cui si parla è un film diretto dallo stesso Bianchini – regista che ha collaborato, nella sua lunga carriera, con personaggi del calibro di Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Luigi Comencini ed Edoardo De Filippo – che s’intitola “Il sole dentro”. Un lungometraggio che è uscito nelle sale nel 2012, e che è stato riconosciuto come film di interesse culturale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e ha ricevuto il patrocinio di Unicef, Save the Children, Comunità di Sant’Egidio e Agiscuola. Tratto da una storia vera e drammatica “Il sole dentro” – i cui protagonisti sono gli attori Francesco Salvi e Angela Finocchiaro – intreccia le storie di due lunghi viaggi che collegano l’Europa all’Africa. Il primo, drammatico, è 76 PLEIADI VITTIME DEL MERCATO DEI BAMBINI CALCIATORI I due protagonisti del film, un ragazzo africano e uno barese, sotto in una scena con l’attore Francesco Salvi, cercano di fuggire dal mercato dei bambini calciatori, di cui sono vittime. accaduto realmente e ha avuto come protagonisti due bambini della Nuova Guinea – Yaguine e Fodè – che nel 1999 decisero di portare a Bruxelles, “alle loro eccellenze, i membri responsabili dell’Europa”, una lettera di richiesta di soccorso a nome di tutti i bambini dell’Africa. La loro intenzione era quella di consegnarla personalmente ai politici europei. I loro corpi, abbracciati e assiderati, furono trovati da un tecnico nel vano carrello di un aereo UN SUCCESSO INTERNAZIONALE “Il sole dentro” è pronto a sbarcare all’estero. Rai Trade ha già venduto la pellicola in Georgia, Finlandia, Danimarca, Albania, Bulgaria e Lituania e ha trattative in corso con Francia, Germania, Inghilterra, Paesi Bassi e America Latina. Il 7 maggio al Parlamento Europeo l sole dentro” nasce dalla storia di Yaguine e Fodè, due bambini guineiani che nel 1999 cercarono di consegnare una lettera al Parlamento Europeo in cui chiedevano a nome di tutti i ragazzi africani il diritto allo studio e alla vita. Un viaggio al contrario ricco di avventure è quello di Thabo e Rocco, altri due adolescenti vittime del traffico clandestino dei bambini calciatori. Loro unico compagno di viaggio un pallone. Da questo film sono nate tante straordinarie iniziative, tra queste un’onda di lettere provenienti da giovani di tutto il mondo e indirizzate al Parlamento Europeo dove il film sarà proiettato alla presenza del Presidente Martin Schulz il 7 maggio 2013. «Si avvera il desiderio di Yaguine e Fodè – hanno commentato con gioia gli autori del film –. Le “Loro Eccellenze” potranno leggere la loro lettera insieme a quelle di tanti altri ragazzi più fortunati di loro!». “I appena atterrato nella città sede del Parlamento Europeo. Il secondo viaggio, quello immaginario raccontato nel film descrive invece il percorso a ritroso di due adolescenti – uno africano, Thabo, e uno barese, Rocco – che attraversano l’Africa a piedi cercando di fuggire a coloro che li hanno coinvolti in vicende legate al sempre più fiorente mercato dei bambini calciatori. La proiezione nelle scuola Premiato al Giffoni Film Festival 2012 e al Chieti Film Festival, il film sta avendo grande successo nelle scuole di tutta Italia, grazie al progetto “Mattinée” messo in campo dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Agis Scuola e con la Federazione Italiana Cinema d’Essais. La scheda del film Titolo: “Il sole dentro” Regia: Paolo Bianchini Cast: Angela Finocchiaro (nella foto), Francesco Salvi, Diego Bianchi, Gaetano Fresa, Fallou Kama. Con l’amichevole partecipazione di Giobbe Covatta. Produzione: Paola Rota, L’Alveare Produce Cinema PLEIADI 77 Adriano Castelli / Shutterstock.com CULTURA CONVEGNI 78 PLEIADI Uno sguardo oltre la CRISI Il difficile momento economico analizzato da esperti e professori universitari riuniti per ricercare nuove prospettive e una via d’uscita per famiglie e imprese L di Angelomaria Palma Presidente Fondazione Gruppo Credito Valtellinese La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha organizzato presso le Camere di Commercio di Como e di Lecco e presso l’Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza (in provincia di Varese) una serie di convegni volti a focalizzare le prospettive per affrontare e superare la crisi. Globalizzazione, Europa e Italia La pesante crisi che sta interessando i Paesi europei dell’area del Mediterraneo e il tasso di crescita mondiale giunto ai livelli più alti della storia economica sono il risultato di due andamenti tra loro divergenti. Da un lato le economie emergenti, che si identificano nell’acronimo BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), stanno crescendo con ritmi sostenuti, dall’altro le economie dei Paesi sviluppati stanno progredendo in modo deludente. In questo contesto non positivo i Paesi denominati PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) hanno una crescita nulla e un elevato debito pubblico. In Italia alla nota scarsa produttività si sono aggiunti la caduta della produzione industriale, la riduzione dei consumi, la minore capacità di risparmio. Queste ultime sono accentuate dall’aggravio fiscale, dalla crescente disoccupazione e dal fatto che le banche – anch’esse non esenti da una situazione difficile – erogano con fatica il credito. Quattro elementi preoccupano i mercati e incidono sui loro giudizi: l’enorme debito pubblico, una spesa pubblica fuori controllo, una pressione fiscale al limite della sopportazione, una burocrazia distruttiva. Per quanto riguarda le imprese, › RELATORI DEI CONVEGNI “OLTRE LA CRISI” Questi i relatori dei Presidente dell’Accademia convegni del 26 giugno Nazionale dei Lincei) e 4 ottobre 2012 “Oltre • Roberto Zoboli la crisi: globalizzazione, (Professore Ordinario Europa e Italia”: di Politica Economica, • Mauro Magatti Facoltà di Scienze (Professore Ordinario Politiche – Università di Sociologia Generale Cattolica di Milano). e Preside della facoltà Ha moderato l’incontro: di Sociologia – Università • Angelo Palma Cattolica di Milano) (Professore Associato di • Alberto Quadrio Curzio Economia Aziendale – (Presidente del Centro Università Cattolica di di Ricerche in analisi Milano, Presidente economica – Cranec Fondazione Gruppo Università Cattolica e Vice Credito Valtellinese). PLEIADI 79 Gli effetti del “Salva Italia” solo a medio termine Qui di seguito un contributo del prof. Roberto Zoboli – Ordinario di Politica Economica, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano – con valutazioni sulle “Politiche di crescita oltre la crisi”. sovrano italiano. Drastiche sul lato dei tagli e soprattutto delle nuove entrate fiscali, tali misure promettono di restituire effetti reali solo nel medio periodo. Nel frattempo, la crescita negativa peggiora le variabili di bilancio pubblico, rendendo meno ell’ultima parte del 2012, l’ltalia ha robuste le attese di tali risultati. Qualcuno fatto registrare tassi negativi di crescita che ha ritenuto, ad esempio Confindustria, tali misure l’hanno resa, secondo i dati OECD, l’unico Paese del troppo dure per l’economia reale, e quindi sostituibili G7 in recessione. Nessuna tra le 17 previsioni poste a con approcci pro-crescita. In effetti, a esclusione confronto dal Centro Studi Confindustria a settembre di Germania e Italia, negli altri Paesi del G7 il deficit (vedi tabella sotto) prevede un segno positivo di bilancio è stato usato come leva per sostenere per la crescita italiana nel 2013. La componente I’economia reale, secondo una strategia keynesiana più problematica era e rimane la domanda interna, “di fatto”. Stati Uniti, Francia e Regno Unito sono attesi in chiara flessione. Il 2013 dovrebbe inoltre essere, a mantenere nel 2013 un rapporto deficit PIL secondo le previsioni, il terzo anno consecutivo superiore a 2,5%.Tali Paesi si avviano a un rapporto di diminuzione degli investimenti fissi lordi, un fattore debito PIL che supererà il 100%, in una convergenza che farà sentire i suoi effetti per molto tempo. verso livelli più italiani che tedeschi. L’Eurozona Gli unici segnali positivi, nell’ultimo scorcio del 2012, appare quindi intrappolata in un dogma “presono venuti dai mercati esteri e dalle esportazioni. keynesiano” di bilancio in pareggio, inefficacia delle L’inversione di ciclo europeo all’inizio del 2013, politiche espansive anticicliche e, nel caso dell’Italia, con l’entrata in recessione di Germania e altri Paesi, alto rischio di politiche espansive in deficit a causa sembra tuttavia foriera di preoccupazioni anche di mercati finanziari diffidenti. Fuori Eurozona, invece, sul fronte della domanda estera. Dove siamo, quindi, vediamo politiche “quasi-keynesiane”, con sostegno nel doloroso percorso di uscita dalla crisi che l’Italia al ciclo attraverso deficit e debito in aumento. Gran sta percorrendo dal 2008? Vi è stato indubbiamente a parte delle possibilità di recupero dell’economia breve termine un indebolimento dell’economia reale reale sono state affidate al Decreto sviluppo 83/2012 a seguito delle misure di “rigore” intraprese dalla fine e alla Legge 134/2012 (“Misure urgenti per del 2011 a fronte di una minacciata crisi del debito la crescita del Paese”). Questi due provvedimenti prevedono molte misure per imprese, funzionamenti, ed efficienza, ma pochissime LA CRESCITA ITALIANA - PREVISIONI A CONFRONTO misure a sostegno della PIL Deficit/PIL domanda, in particolare quella 2012 2013 2012 2013 delle famiglie, e cioè il lato più Citigroup (23/08/12) -2,5% -2,2% 3,0% 3,0% oscuro della crisi in questa fase. Merrill Lynch (31/08/12) -2,5% -1,2% – – L’edilizia appare I’unico volano Morgan Stanley (31/08/12) -2,5% -1,0% – – di domanda a breve che è stato CSC (13/09/12) -2,4% -0.6% 2,1% 1,4% inserito con un certo peso nei OCSE (22/05/12) -2,4% – – – “decreti sviluppo”. La situazione Intesa San Paolo (11/09/12) -2,4% -0,5% 2,2% 1,7% finanziaria delle famiglie, Deutsche Bank (31/08/12) -2,3% -0,4% 2,3% 1,6% fiaccate da quasi 5 anni di crisi, Global Insight (23/08/12) -2,2% -1,3% 2,8% 1,6% non sembra tuttavia ideale Prometeia (31/08/12) -2,1% -0,0% 2,3% 1,2% per avviare un nuovo ciclo CER (09/07/12) -2,0% -0,2% 2,4% 1,6% espansivo in questo settore. HSBC (21/06/12) -2,0% -0,3% 2,9% 2,2% Se vi sarà una stabile “crescita REF (15/07/12) -2,0% -0,4% 2,3% 1,0% da efficienza” non sarà domani Banca d’Italia (13/07/12) -2,0% -0,2% – – e il quando possa avvenire FMI (17/04/12) -1,9% -0,3% 2,4% 1,5% rimane la domanda più critica. UniCredit (26/07/12) -1,9% -0,3% 2,2% 1,0% ISTAT (22/05/2012) -1,5% 0,5% – – Comm. Europea (11/05/12) -1,4% -0,4% -2,0% 1,1% N Le banche sono da sempre preziose e utili protagoniste nel sostegno finanziario allo sviluppo delle imprese › le cui condizioni di sviluppo si rapportano a due fondamentali riferimenti, l’innovazione e l’export, devono rivedere i bassi livelli di capitalizzazione e la correlata struttura finanziaria, in quanto l’eccessivo ricorso alla leva finanziaria accresce il livello di rischio, incide sulla solidità patrimoniale, limita lo sviluppo. Le PMI oltre la crisi L’argomento, rivolto alle piccole e medie imprese che costituiscono la struttura portante del sistema industriale italiano, ha fatto emergere i punti di forza e di debolezza di queste e l’importanza delle relazioni a contenuto finanziario con le banche e, in particolare, con quelle territoriali. Le banche sono sempre state preziose e utili protagoniste nel sostegno finanziario allo sviluppo delle imprese. Tuttavia, anche per esse la crisi ha portato, di riflesso, problematiche gestionali, accompagnate da disposizioni normative vincolanti, le prime con soluzioni orientate verso rapidi e significativi cambiamenti delle strategie aziendali e delle configurazioni organizzative, le seconde rivolte soprattutto a proteggere la solidità patrimoniale e a garantire in via dinamica l’equilibrio della struttura finanziaria mediante un’attenta gestione della liquidità. Basilea3 sotto questo aspetto costituisce il richiamo più evidente. Il rapporto banca-impresa deve in parte riconfigurarsi accrescendo in modo virtuoso, franco, costruttivo e dialettico la reciproca collaborazione. Una situazione meritata di privilegio nell’obiettivo della comune crescita possono averla le banche territoriali per la loro propensione a una maggiore personalizzazione del rapporto con il cliente e allo sviluppo economico e sociale locale. BANCHE TERRITORIALI PER IMPRESE LOCALI Ancor più in tempi di crisi le banche territoriali sono in grado di “stare vicine” alle realtà che operano in un ambito economico e sociale locale, grazie alla loro maggiore personalizzazione del rapporto con il cliente. RELATORI DEL CONVEGNO “LE PMI OLTRE LA CRISI” all’Università degli Studi I relatori del convegno di Padova), del 24 ottobre 2012 • Luciano Camagni “Le PMI oltre la crisi”: (Condirettore Generale • Fernando Alberti Credito Valtellinese). (Professore Ordinario Ha moderato l’incontro: di Economia della piccole • Angelo Palma e medie imprese all’Università Cattaneo LIUC), Ha aperto i lavori: • Paolo Lamberti • Giulio Cainelli (Presidente dell’Università (Professore Ordinario di Economia Politica Cattaneo LIUC). SOLIDARIETÀ CANCRO PRIMO AIUTO RITORNO ALLA NORMALITÀ “Le parrucche della solidarietà” è una delle azioni che Cancro Primo Aiuto onlus ha deciso di mettere in atto per aiutare, anche dal punto di vista psicologico, le donne che sono in trattamento chemioterapico e come prima conseguenza manifestano la caduta dei capelli. 82 PLEIADI Sempre BELLE I Si chiama “Parrucche della Solidarietà” il nuovo progetto di Cancro Primo Aiuto onlus, l’associazione che assiste gli ammalati di cancro e le loro famiglie Il nuovo progetto di CPA – Cancro PriCancro Primo Aiuto onlus mo Aiuto onlus si pone l’obiettivo di iamo solo uomini che fornire una vita sociale e personale aiutano altri uomini». È normale a tutte le donne che, per un questo il motto della onlus Cancro certo periodo della loro esistenza, Primo Aiuto, nata nel 1995 in hanno bisogno di indossare una parmemoria del senatore Walter rucca di buona qualità a causa delle Fontana. L’Associazione non ha cure chemioterapiche cui si devono scopo di lucro e propone iniziative sottoporre. nel campo dell’assistenza socioL’iniziativa si chiama “Le Parrucsanitaria a favore degli ammalati di che della Solidarietà” (Fair Trade cancro e dei loro familiari. Wigs) ed è stata ideata e progettata Sostenuta da una novantina di di comune accordo tra il personale e sponsor, tra enti pubblici, i volontari di Cancro Primo Aiuto e gli associazioni imprenditoriali e esperti di Parrucche Lanza. Il risultaaziende private, Cancro Primo to è una ricca ed esclusiva collezioAiuto opera nell’ambito ne di parrucche di alta qualità mesterritoriale della Lombardia, in se a disposizione di tutte quelle donparticolare nelle oltre 40 strutture ne che ne hanno bisogno, perché deospedaliero-sanitarie in cui si è vono sottoporsi a sedute di chemioterapia, e non consolidata una collaborazione. Nel corso del 2012 hanno le possibilità economiche per rivolgersi ai › hanno avuto rapporti con l’associazione 18mila pazienti per un totale di oltre 36mila prestazioni. Sono 31 i collaboratori sostenuti economicamente INFORMAZIONI SULLE PARRUCCHE dalla onlus e un centinaio i medici volontari • I modelli di parrucche a disposizione sono collegati a Cancro Primo Aiuto. stati ideati, progettati e costruiti per essere Per informazioni: www.cpaonlus.org utilizzati anche durante e dopo un ciclo Email: [email protected] - Tel. 039 4989041 chemioterapico. • Le parrucche sono in fibra sintetica di alta qualità, ad effetto naturale. • Non esistono taglie specifiche ma un’unica taglia, definita “taglia regolare“. La naturale elasticità delle parrucche permette loro di adattarsi alle misure più diverse. • Le parrucche sono gratuite, per averle occorre solo spendere 13 euro di “contributo alle spese di spedizione e consegna“. «S SOLIDARIETÀ CANCRO PRIMO AIUTO LA CONSEGNA DEL “FONTANA” 2013 Il momento della consegna del Premio Walter Fontana 2013. Da sinistra, Luciano Camagni, Roberto Formigoni, il premiato Antonio Tirelli e Flavio Ferrari. › canali d’acquisto tradizionali. Le parrucche di Cancro Primo Aiuto sono infatti gratuite e le destinatarie devono solo sostenere una piccola spesa per la spedizione dell’oggetto a casa propria. Qualità e look Nella progettazione dei modelli – se ne contano ben venti, alcuni dei quali disponibili in undici differenti tonalità di colore, da “Espresso” a “Sabbia”, passando attraverso “Mogano” e “Champagne” – gli esperti hanno tenuto conto delle più attuali indicazioni della moda che riguarda il taglio dei capelli, cercando di soddisfare ogni diversa esigenza in termini di look. Ogni tipologia di capello e di taglio è stata presa in considerazione: liscio, corto, riccio, mosso. Tutti tagli dall’aspetto naturale, grazie soprattutto alla qualità costruttiva. Proprio con il fine di mantenere inalterata la dignità e il fascino di ogni donna che le indosserà, le parrucche di Fair Trade Wigs, fatte di fibra sintetica, offrono un effetto “naturale” assoluto. Nomi presi dalla mitologia Una particolarità riguarda il nome dei modelli di parrucche, che possono essere ordinate in una quindicina di strutture sanitarie della Lombardia o attraverso il sito di Cancro Primo Aiuto onlus, all’indirizzo www.cpaonlus.org. Si tratta di nomi mitologici, legati in qualche modo a Giove, il padre di tutti gli dei. Amaltea, Callicore, Euporia, Eridome, Lisitea, Telsinoe… tutti nomi di lune del pianeta più grande del sistema solare o personaggi femminili la cui storia ruota attorno a quella del padrone dell’Olimpo. Nel 2012 in tutta la Lombardia sono state distribuite più di 500 parrucche. Per sostenere “Parrucche della solidarietà”: Credito Valtellinese Agenzia 4 Monza IBAN: IT 13 I 05216 20404 0000 0000 7665 oppure donazione su C/C Postale 32176273 84 PLEIADI L’attività dell’associazione Al Gruppo Iperal il Premio Walter Fontana 2013 L’edizione 2013 del Premio Walter Fontana, il riconoscimento della onlus CPA, è andata al presidente della catena commerciale valtellinese Iperal, Antonio Tirelli. A consegnarlo, a Monza (foto sopra), il presidente onorario della onlus brianzola, il sen. Roberto Formigoni, e il condirettore generale di Creval, Luciano Camagni, in rappresentanza del Gruppo bancario Credito Valtellinese, vincitore dell’edizione 2012 del premio. Flavio Ferrari, amministratore delegato di CPA, ha sottolineato: «Ringrazio Tirelli perché la sua azienda lo scorso anno, attraverso una raccolta tra i suoi clienti, ha donato a Cancro Primo Aiuto quasi 167 mila euro». A sua volta il premiato si è detto onorato di ricevere il premio «perché Cancro Primo Aiuto riesce a essere efficace ed efficiente a favore dei malati anche con soluzioni spesso innovative». CPA dona un ecografo al Sacco di Milano Un ecografo che permetterà di accelerare gli accertamenti delle pazienti con una lesione mammaria. È quello che CPA ha donato all’Ospedale Sacco di Milano. Alla consegna erano presenti i vertici dell’associazione brianzola, il presidente vicario Massimo Manelli e l’amministratore delegato Flavio Ferrari, il direttore generale del Sacco, Pasquale Cannatelli, la direttrice dell’Unità operativa di Oncologia, Elena Piazza, e il direttore dell’Unità di Senologia Fabio Corsi. L’ecografo servirà all’Unità di Senologia del Sacco. CPA, una Fiat Panda per le cure palliative Una Fiat Panda per il servizio Cure palliative domiciliari degli ammalati è stata donata da CPA all’Hospice Santa Maria delle Grazie di Monza. La Fiat Panda è stata intitolata all’imprenditore Angelo Colombo, benefattore sia dell’Hospice Santa Maria delle Grazie, sia di CPA. SOLIDARIETÀ BANDI E INTERVENTI Bando Speciale 2012, protagonisti i S Sono quindici i progetti selezionati per l’assegnazione dei contributi del Bando Speciale 2012 “Protagonisti i giovani” istituito da Fondazione Pro Valtellina Onlus e Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e rivolto alla capacità dei giovani di rendersi protagonisti nella crescita della società. Sono stati assegnati 100mila euro per progetti unici nel loro genere, provenienti da tutta la provincia di Sondrio. Il bando ha raggiunto un duplice obiettivo: dare speranza ai giovani impegnati in ambito culturale, ambientale e sociale e contribuire all’incontro tra generazioni diverse e tecnologie nuove. I progetti vincitori 1. SoWebTV Comunicare per crescere - crescere per comunicare (Ist. Comprensivo Sondrio “Centro”). 2. I giovani e le nuove frontiere del giornalismo. Le testate online come concreto sbocco professionale? (Circ. Acli centrale Sondrio). 3. All’opera con l’opera, musica e civiltà (Orchestra giovanile Antonio Vivaldi). 4. Giovani eredi per vecchi mestieri (Ecomuseo della Valmalenco). 5. Giovani talenti, antichi maestri (Ass. Gea). 6. AttivaMente (Soc. coop. soc. Progetto Vita onlus). 7. Energie giovani per il territorio (Pro Loco Tirano). 8. Un laboratorio educativo territoriale per i giovani della provincia di Sondrio (Ass. Cult. Spartiacque). 9. Il mio vicino è un artigiano: lo sguardo sul lavoro artigiano attraverso l’occhio narrativo e multimediale dei giovani (Confartigianato Imprese Sondrio). 10. YesWe Can - Percorsi di promozione del protagonismo e della partecipazione giovanile (Ippogrifo Sondrio). 11. A tutta BIRRA!!! (Ass. Prometeo onlus Sondrio). 12. Lavoro creativo e giovani competenze (Lok(a)zione Ass. prom. soc. Morbegno). 13. Multilaboratorio arte e territorio (circ. Arci Papaveri Rossi Chiavenna), 14. Narrazione in movimento: “Leggere con le orecchie e ascoltare con il cuore il nostro territorio” (A.P.S. Musicarte Bormio). 15. 13° master class per strumenti ad arco e pianoforte (Ass. Musicale “Claudio Monteverdi” Morbegno). giovani Quindici progetti speciali si sono divisi i 100mila euro distribuiti in tutta la provincia di Sondrio Messina, consegnati i fondi post alluvione A seguito del disastro che ha colpito duramente, nel novembre 2011, le località del versante tirrenico della provincia di Messina – da Saponara a Barcellona Pozzo di Gotto – il Credito Siciliano ha attivato un’operazione di raccolta fondi per il tramite della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Lo scorso 20 febbraio 2013, presso la Curia di Messina, alla presenza dell’Arcivescovo Monsignor Calogero La Piana, il Direttore Generale del Credito Siciliano, Saverio Continella, ha consegnato al direttore dell’Oratorio Salesiano “S. Michele Arcangelo” di Barcellona Pozzo di Gotto, Don Luigi Perrelli, e al sindaco di Saponara, Nicola Venuto, la somma totale raccolta che ammonta a 34mila euro. Elettrocardiogramma sulle autoambulanze Un elettrocardiogramma, se fatto tempestivamente, può salvare una vita. Per questo sono sempre di più le apparecchiature per eseguire un ECG sui mezzi di soccorso. Un sistema che permette di rilevare immediatamente l’esistenza di anomalie cardiache che richiedano il trasporto in ospedale utilizzando un codice d’urgenza ele- vato. La provincia di Sondrio dispone già di vari mezzi attrezzati, ma un progetto che vede in primo piano Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Areu, l’Azienda Regionale Emergenza Lombarda, intende completare la rete di trasmissione dotando di apparecchiature tutti i mezzi presenti nei maggiori centri provinciali. PLEIADI 85 SOLIDARIETÀ BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA AIUTIAMO chi aiuta L Li abbiamo visti molte volte nei nostri supermercati, intenti a raccogliere nei loro carrelli la parte di spesa che i clienti decidono di donare alle persone bisognose. È l’iniziativa per cui sono noti al grande pubblico, conosciuta come la “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”, ma è solo una delle tante azioni che i volontari della Rete del Banco Alimentare mettono ogni giorno in campo. Perché proprio ogni giorno, centinaia di persone distribuite su tutto il territorio nazionale si preoccupano di recuperare alimenti che altrimenti andrebbero sprecati, per redistribuirli alle strutture caritative che aiutano tutti coloro che i soldi per comprare le cibarie proprio non li hanno. Un’idea, questa, che viene dagli Stati Uniti d’America, dove ha avuto la sua prima applicazione negli Anni ’60, e che è stata importata con successo in Italia alla fine degli Anni ’80, in seguito all’incontro tra Monsignor Luigi Giussani e il Cav. Da- All’insegna di nilo Fossati, fondatore del- condivisione e dono l’industria alimentare Star. anco Alimentare della Lombardia Nel 2012, alimenti “Danilo Fossati” onlus per 26 milioni di pasti è la denominazione di Proprio a Fossati è de- una delle 21 organizzazioni dicata la sezione lombarda territoriali del Banco del Banco Alimentare, che Alimentare, che fanno nello scorso anno ha assi- capo alla “Fondazione stito 213mila indigenti, cui Banco Alimentare Onlus”, sono stati distribuiti ali- con sede a Milano. menti pari a 26,6 milioni di La mission del Banco pasti. Un lavoro di grandis- è “Condividere sime proporzioni, che ha i bisogni per condividere permesso, sempre nel il senso della vita”, di cui 2012, di assistere, attraver- il cibo è un dono che non so le strutture caritative può essere sprecato ma accreditate, circa il 50% condiviso con il prossimo. degli indigenti presenti sul territorio lombardo. Un risultato che, assicurano coloro che lavorano in Banco Alimentare, potrebbe essere ancora maggiore. Sembra impossibile, infatti, ma ogni anno in Italia vengono sprecate circa 5,5 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari – il 16% del consumo totale – per un valore molto vicino ai 13 miliardi di euro. Di questa enorme quantità di sprechi oggi solo il 6,4% viene recuperato per assicurare consumo alimentare umano. Una raccolta che, con un piccolo sforzo compiuto da ogni cittadino, potrebbe essere facilmente aumentata, portando così alla creazione di nuove risorse alimentari da mettere a › disposizione delle persone bisognose. B Dal 1989 i volontari del Banco Alimentare recuperano gli alimenti in eccedenza della filiera agroalimentare – e per questo destinati a essere buttati –, e li redistribuiscono gratuitamente alle strutture caritative che sostengono le persone e le famiglie che versano in stato di bisogno PLEIADI 87 SOLIDARIETÀ BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA IL BUON SAMARITANO Nel 2003, con l’entrata in vigore della legge del Buon Samaritano, è stato creato il programma Siticibo, che recupera cibi freschi o cucinati, ma non serviti, dalla ristorazione organizzata. › Una serie di benefici per tutta la società Il recupero del cibo che andrebbe comunque perduto comporta benefici che non riguardano le sole persone bisognose. Dal punto di vista sociale, un Nelle due parole condivisione e dono si possono sintetizzare i valori della Rete Banco Alimentare primo vantaggio lo si può individuare per le strutture caritative, che ricevendo gratuitamente il cibo possono concentrare l’impiego delle proprie risorse su Siticibo, l’aiuto arriva dalle mense altri fronti, in applicazione dei propri fini istiiticibo è il programma della Rete tuzionali. Sul fronte economico, un chiaro beBanco Alimentare che si occupa neficio viene procurato anche alle aziende, che di recuperare le eccedenze alimentari donando eccedenze o prodotti integri non più della ristorazione collettiva – relativa commercializzabili possono evitare le spese a hotel, mense aziendali e ospedaliere, di stoccaggio e di smaltimento e possono inolrefettori scolastici, esercizi al dettaglio, tre beneficiare dei vantaggi fiscali e del recuecc. – per distribuirle gratuitamente pero dell’IVA. agli enti caritativi più vicini. Anche l’ambiente ringrazia la raccolta di L’esperienza è nata a Milano nel 2003. cibi in esubero, altrimenti destinati a essere Alimenti in esubero ma ancora integri smaltiti al pari di rifiuti, con conseguenti e commestibili, nel giro di poche ore emissioni di CO2 e spreco di acqua utilizzavengono recuperati e consegnati ta per la produzione. a strutture caritative impegnate Infine, un grosso guadagno deriva per tutnel sostegno di persone in stato ti, in relazione agli aspetti più legati alla cultudi necessità. Un servizio di recupero ra e all’educazione, grazie a un’azione che inquotidiano, effettuato grazie segna a evitare gli sprechi e a porre al centro a volontari che attraverso una rete logistica di furgoni attrezzati trasferiscono le eccedenze alimentari laddove La Lombardia e l’aumento degli indigenti il bisogno è più urgente. Le procedure di sicurezza alimentare adottate da Siticibo strutture garantiscono l’igiene, l’integrità assistiti/100 e l’appetibilità di quanto ritirato. Il programma è molto diffuso e capillare soprattutto in Lombardia con fulcro nella città di Milano in cui ad oggi sono state raccolte e distribuite alle persone bisognose oltre un milione di porzioni. 88 PLEIADI S I numeri 2012 del Banco Alimentare della Lombardia el 2012 la raccolta di cibo e il numero delle persone assistite sono cresciuti attorno al 9% rispetto all’anno precedente. Sono aumentati gli indigenti, dunque, ma l’apporto alimentare per persona è rimasto invariato. l 13.317 tonnellate di alimenti raccolti l 26,6 milioni di pasti equivalenti erogati l 213.000 la media degli assistiti nell’anno l 1.300 le strutture caritative accreditate l 17 dipendenti l 560 volontari l 3.600 mq di magazzino l 15 automezzi N Muggiò e consegnate alle strutture caritative nella giornata stessa o all’indomani del ritiro. UN OCCHIO ALL’APPORTO NUTRIZIONALE Dal 2012 il Banco Alimentare della Lombardia ha aperto una sede operativa all’interno dell’ortomercato di Milano, per recuperare frutta e verdura fresche. dell’attenzione la carità alle persone che stanno attraversando un momento della loro vita caratterizzato da difficoltà economiche. Il Progetto Ortomercato Ma non è tutto. Negli ultimi tempi è sorto all’interno della rete del Banco Alimentare il desiderio di offrire ai bisognosi una dieta alimentare corretta e integrata con prodotti freschi completi di vitamine. Una necessità che ha portato il Banco Alimentare della Lombardia ad aprire, nel maggio 2012, una sede operativa all’interno dell’Ortomercato di Milano. L’attività è finalizzata alla raccolta delle eccedenze di frutta e verdura fresche che, a seguito di un’operazione di selezione, vengono trasportate nel magazzino di Gli obiettivi per il 2013 Proprio il Progetto Ortomercato, sostenuto attivamente anche dal Gruppo Creval, è al centro della pianificazione dei programmi e delle iniziative del Banco Alimentare Lombardia per l’anno 2013. L’obiettivo dichiarato è quello di incrementare ulteriormente il raccolto fino a raggiungere le 300 tonnellate di frutta e verdura recuperate, per una valorizzazione figurativa pari a oltre 600mila euro. Necessarie sono la ricerca di volontari che si occupino dei processo di selezione e garantiscano la qualità dei prodotti, e la sensibilizzazione degli enti caritativi riguardo al trattamento degli alimenti freschi. Per questo verranno organizzati incontri formativi per almeno 150 enti caritativi finalizzati a perfezionare la capacità di gestione dei prodotti freschi e deperibili. Per sostenere Banco Alimentare Lombardia: Credito Valtellinese filiale di Paderno Dugnano IBAN: IT 89 A 05216 33520 000000001955 Intestato a: Banco Alimentare Lombardia oppure con bonifici on line tramite la funzione “donazioni a favore di iniziative umanitarie” del servizio banc@perta Tel. 039/5972950 – Fax 039/5972951 www.bancoalimentare.it/it/lombardia PLEIADI 89 SPORT SHORT TRACK Un cavaliere di nome ARIANNA Q Si è laureata per la quinta volta campionessa Europea, ma dice che «è stata una stagione così così». Questa è Arianna Fontana, la più giovane atleta italiana ad avere vinto una medaglia alle Olimpiadi invernali. Era il 2006, a Torino... di Luca Palestra – Foto di Francesco Armillotta Quella di Arianna Fontana è la storia di una ragazza predestinata. Come spiegare, altrimenti, l’arrivo nella Nazionale Italiana di short track a soli 15 anni, nel 2005? E come spiegare, soprattutto, la vittoria di una medaglia olimpica, quello che per molti resta un sogno irrealizzato pur dopo fantastiche carriere, raggiunta pochi mesi dopo l’esordio in azzurro? Già, perché Arianna Fontana, nata a Polaggia di Berbenno, in provincia di Sondrio, nel 1990, nel 2006, a 16 anni non ancora compiuti, è riuscita a salire sul podio olimpico di Torino arrivando terza nella staffetta 3.000 metri e conquistando, insieme alle sue compagne di squadra, la centesima medaglia italiana nei Giochi Olimpici Invernali. Ma, soprattutto, diventando la più giovane atleta italiana di sempre a vincere una medaglia nei giochi sulla neve. Un record che le è valsa la nomina a Cavaliere, insignitale dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Cominciamo proprio da qui, Arianna, da quel punto di inizio. Un’emozione incredibile, immaginiamo... «Sì, fu davvero fantastico. Io avevo 15 anni e ancora non mi rendevo conto di tutto quello che mi circondava. Ho stretto la mano al Presidente Ciampi e incontrato un sacco di personaggi politici che avevo visto fin lì solo in televisione. Una grande emozione, che non dimenticherò mai». Da allora sono passati un po’ di anni ma, › Chi è Arianna Fontana Nata il 14 aprile 1990, ha esordito nella Nazionale italiana di Short Track nel 2005. Alta 1,61 metri per 55 chilogrammi, gareggia per le Fiamme Gialle. Ricchissimo il suo palmares: due medaglie di bronzo olimpiche, a Torino 2006 nella staffetta 3.000 metri (insieme a Marta Capurso, Mara Zini, Katia Zini e Cecilia Maffei) e a Vancouver 2010, nella prova individuale sui 500 metri. Si è laureata cinque volte Campionessa Europea. Per 34 volte è salita sul podio della Coppa del Mondo, con dieci vittorie. Ai vari mondiali cui ha partecipato ha finora ottenuto quattro medaglie d’argento e tre di bronzo. PLEIADI 91 SPORT SHORT TRACK 500 METRI IN POCO PIÙ DI 40 SECONDI Arianna Fontana, sponsorizzata come la Nazionale di short track dal Gruppo Creval, ha un record di 43 secondi e 186 millesimi nella gara dei 500 m, quella da lei preferita. › soprattutto, sono arrivate tante vittorie e altrettanti trionfi. Come quello che lo scorso gennaio 2013 ti ha permesso di laurearti Campionessa Europea per la quinta volta in sei anni... «È una vittoria, quella di Malmoe per il titolo europeo, che ho cercato con tutta me stessa. Ma che non mi permette di essere completamente soddisfatta della stagione che si è conclusa. A livello di Coppa del Mondo, infatti, quest’anno non ho raccolto nemmeno una vittoria e mi rimane una certa delusione, soprattutto se penso alla scorsa stagione, che mi aveva dato molte più soddisfazioni». Vuoi dire che ci si può confermare come l’atleta più forte d’Europa e, nonostante questo, non essere del tutto soddisfatte della propria stagione? «Sì (ride, ndr), lo so che può sembrare strano, ma sono sempre molto esigente con me stessa e se le cose non vanno al meglio non riesco a essere del tutto soddisfatta. È vero, sono arrivati comunque buoni risultati, ma forse mi aspettavo di più, soprattutto in Coppa del Mondo, dopo la vittoria assoluta nei 500 m dello scorso anno». Sei arrivata per ben cinque volte sul podio mondiale, che cosa pensi ti sia mancato, per poter essere soddisfatta della tua stagione? «Ho cercato di dare sempre il meglio, ma le 92 PLEIADI CAMPIONESSA ITALIANA Arianna Fontana è la Campionessa Italiana in carica, grazie al titolo conquistato a fine 2012 a Torino. Lo era già stata nel 2009 e nel 2010. LA PRIMA DONNA MEDAGLIATA ALLE OLIMPIADI Vincendo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Vancouver 2010, Arianna Fontana è stata la prima donna italiana a salire su un podio olimpico dello short track. avversarie sono molto forti e non è facile confermarsi tra le migliori tre di ogni gara. Ci sono le canadesi, le asiatiche, le americane, tutte scuole che mettono in mostra atlete molto competitive, davvero difficili da battere. Ne riparliamo però il prossimo anno...». Ecco, parliamo di “scuola”. Tu sei valtellinese e tra la Valtellina e lo short track c’è sempre stato un feeling particolare. È ancora così, anche oggi che la Nazionale non si allena più, come in passato, a Bormio? «Sì, il feeling continua anche adesso che la base della Federazione si è spostata a Courmayeur, se è vero che sui tredici atleti che compongono la nostra Nazionale, tra maschi e femmine, ben sette – cinque ragazze e due ragazzi – sono nati in provincia di Sondrio. Si può dire che lo short track sia entrato ormai nella cultura sportiva della Valtellina...». Come si può diventare campioni di questo sport? Quali caratteristiche bisogna avere? «Serve molto allenamento e una buona capacità di concentrazione. Le gare di short track sono molto rapide, ci si gioca tutto in pochi secondi. È importante essere in perfetta forma fisica. La tattica, soprattutto nelle distanze più corte come quella dei 500 m, serve davvero a poco. A certi livelli ci conosciamo tutte, so perfettamente quali sono le caratteristiche delle mie avversarie. E so che devo partire forte e andare al massimo per tutta la gara, dall’inizio alla fine». A sentire lei, sembrerebbe così facile... PLEIADI 93 SPORT ATLETICA LEGGERA Sfida nell’ARENA L’ULTIMA VOLTA ERA STATA NEL 2009 Immagini degli ultimi Assoluti all’Arena. Sopra, Libiana Grenot, vincitrice dei 400m. A destra, Nicola Vizzoni, primo nel martello. D Da Milano a Mosca passando per l’Arena “Gianni Brera”. Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 luglio il celebre e bicentenario impianto milanese ospiterà la più importante rassegna nazionale dell’atletica leggera: i campionati italiani Assoluti su pista. Tre giorni organizzati dal Comitato regionale lombardo della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) – sponsorizzato dal Gruppo Creval e presieduto da Grazia Maria Vanni (39mila atleti tesserati e 488 società affiliate) –, con la collaborazione del Comitato provinciale Fidal di Milano. Un lungo week-end che si accingerà a ospitare quasi mille atleti e ad assegnare 42 scudetti equamente divisi tra uomini e donne in corse di velocità, mezzofondo, ostacoli, salti, lanci, staffette, marcia e prove multiple (decathlon ed eptathlon). La qualificazione ai Mondiali di Mosca Oltre alla lotta per i titoli italiani l’Arena sarà teatro dell’ultimo assalto alla qualificazione per i › 94 PLEIADI Il Gruppo Creval protagonista nel tempio milanese dell’atletica, dove a fine luglio andranno in scena i campionati italiani Assoluti su pista, organizzati dalla Fidal testi di Cesare Rizzi, Ufficio stampa Fidal Lombardia. Foto di Giancarlo Colombo/Fidal PROTAGONISTI ANNUNCIATI Sopra, Alessia Trost, campionessa mondiale Juniores di salto in alto, e a destra Fabrizio Donato, terzo nel salto triplo ai Giochi Olimpici di Londra. Sono tra i big presenti all’Arena a fine luglio. PLEIADI 95 SPORT ATLETICA LEGGERA È TUTTORA RECORD ITALIANO L’astista Anna Giordano Bruno che nel 2009 ha vinto all’Arena saltando 4 m e 60 cm. DEDICATI AL GRANDE MENNEA «Saranno campionati italiani nel ricordo di Pietro Mennea»: parole cariche di emozione pronunciate dal presidente del Comitato regionale Fidal lo scorso 21 marzo, subito dopo aver appreso la notizia della scomparsa (a soli 60 anni) di Pietro Mennea. Lo sprinter barlettano, campione olimpico a Mosca ’80 e per 17 anni primatista mondiale dei 200, ebbe modo di mostrare la propria classe anche all’Arena: il 16 e il 17 giugno 1972 eguagliò prima il record europeo dei 100 metri in 10”0, poi il limite continentale dei 200 con 20”2. L’Arena di Milano è un vero tempio dell’atletica, qui sono stati abbattuti ben 12 record mondiali › Mondiali, in programma a Mosca dal 10 al 18 agosto: gli Assoluti su pista rappresenteranno infatti l’ultima occasione per centrare il minimo per la rassegna iridata. In generale, i campionati dell’Arena coinvolgeranno tutti i “big”: dai triplisti Daniele Greco (campione europeo indoor) e Fabrizio Donato (terzo ai Giochi olimpici di Londra) alla promettente saltatrice in alto Alessia Trost (campionessa mondiale Juniores 2012 e arrivata a superare la mitica quota due metri) passando per i mezzofondisti Daniele Meucci e Andrea Lalli, per i giovani ostacolisti Paolo Dal Molin e Veronica Borsi e per lo sprinter Michael Tumi. Quella volta con Edwin Moses, nel 1980 Vero tempio dell’atletica, l’Arena è da sempre sede di competizioni storiche e ha celebrato l’abbattimento di 12 record mondiali: merito di atleti che hanno scritto pagine importanti dell’atletica italiana come i mezzofondisti Luigi Beccali (record sui 1.500 e sulle 1.000 yard nel 1933) e Paola Pigni (1.500 nel 1969), il discobolo Adolfo Consolini (storico il suo primato del 1948) e l’ottocentista Marcello Fiasconaro (1’43”7 nel 1973, che è ancora record italiano). A lasciare inebriati gli appassionati milanesi, il 3 luglio 1980 ci pensò invece una leggenda statunitense come Edwin Moses, che portò a 47”13 il limite dei 400 ostacoli. Tutti record di prestigio per una location che profuma di storia dell’atletica mondiale, pronta a ospitare l’ultima tappa sulla strada iridata. 96 PLEIADI L’ultima volta degli Assoluti all’Arena fu nel 2009 G li Assoluti fanno tappa nel cuore milanese per la quinta volta nell’ultimo quarto di secolo. L’ultima edizione venne allestita dal 31 luglio al 2 agosto 2009. L’acuto dei tre giorni fu il record nazionale nell’asta femminile di Anna Giordano Bruno: la friulana si arrampicò a 4 m e 60 cm, tuttora primato italiano all’aperto. La kermesse regalò anche la sfida tra olimpionici nella 10 km di marcia su pista vinta da Ivano Brugnetti (oro nella 20 km di Atene 2004) su Alex Schwazer (oro nella 50 km di Pechino 2008), senza dimenticare la prestigiosa doppietta (800 e 1.500) per il milanese Mario Scapini e i successi con ottime misure per Nicola Vizzoni (argento olimpico a Sydney 2000) nel martello e per Fabrizio Schembri nel salto triplo. TRA CAMPIONI E GIOVANE PROMESSE Altri protagonisti del 2009. Sopra, Ivano Brugnetti, vincitore della 10 km di marcia (si è nel frattempo ritirato). Sotto, il velocista Michael Tumi, giovane promessa della nazionale azzurra. Sei mesi di sport (ottobre 2012-aprile 2013) Appuntamenti sponsorizzati dal Gruppo bancario Credito Valtellinese Qualcosa di più di una semplice maratona n Immancabile successo per la Sgambeda, l’appuntamento sciistico che per tradizione apre ogni anno la stagione del fondo di Livigno (So). Africa sul podio al Campaccio Alta Val Pusteria, i campionati sciistici delle truppe alpine n La campestre di San Giorgio su Legnano foto Davide Ferrari (Mi), ha premiato l’etiope Mukhtar Edris, già Campione del mondo Junior dei 5.000 metri. n Dal 4 all’8 febbraio il Gruppo Creval ha partecipato come sponsor alle sfide annuali sulla neve che hanno avuto come protagonisti gli alpini di tutta Italia. Kong Easynet Grifone ha vinto il Campionato Invernale Interlaghi 55° Trofeo Vanoni n Sulle acque di Lecco si sono dati battaglia n Il 21 ottobre 2012, a Morbegno (So), il team i migliori equipaggi lacustri. Alla fine il trofeo è andato all’avvocato milanese Fabio Mazzoni, al timone della barca lecchese. “Valli Bergamasche” si è laureato campione italiano di corsa in montagna a staffetta.