Narrativa secondo 900 e Neorealismo
Transcript
Narrativa secondo 900 e Neorealismo
Narrativa italiana realista del secondo ‘900 A partire dai primi anni del ‘900 abbiamo assistito, dapprima, alla “dissoluzione” delle strutture romanzesche tradizionali (Pirandello, cfr. romanzi primo e secondo decennio del ‘900; Svevo, Coscienza del 1924), poi alla crisi del romanzo stesso: prosa d’arte, poetica del frammento. A partire dalla fine degli anni ’20, ma soprattutto dagli anni ’40 (ovvero gli ultimi anni dl fascismo, guerra, resistenza) assistiamo ad un ritorno al romanzo e soprattutto ad un generale ritorno al realismo e all’impegno. Questo perché: 1) insofferenza per la letteratura del ventennio 2) si avverte esigenza di una letteratura di impegno e denuncia: intellettuale sente forte responsabilità civile e sociale >> il bisogno di prendere contatto con problemi reali, prendere coscienza e dare coscienza di essi; il desiderio di contribuire alla risoluzione di essi; il desiderio di non limitarsi a consolare, ma di risolvere. Ma questo fatto non esaurisce la vitalità del romanzo di questi anni, tant’è che “realismo” è diverso da quello del verismo o dal romanzo naturalista e di costume dell’ottocento. Perché?: Da un lato: lezione delle esperienze dell’autobiografismo, del soggettivismo, del surrealismo (Svevo, Pirandello, Tozzi) Dall’altro: influssi della letteratura americana. Molti scrittori del secondo 900 italiano sono appassionati lettori e anche traduttori delle opere americane (Pavese, Fenoglio, Vittorini). Quali sono le componenti più significative di tale letteratura, che suggestionano i lettori italiani?: 1) vena epica (voce del popolo, della nazione) 2) componente psicologica (analisi interiore individuale) 3) componente sociale: relazioni e dinamiche sociali 4) componente simbolica: il quotidiano ha valore simbolico in relazione all’esperienza del singolo e alla sua visione del mondo. Ma la passione per la letteratura americana acquista anche valenza politica: esprime il “dissenso”: perché il “mito americano”, l’America leggendaria, amata e celebrata da autori italiani come Pavese o Vittorini, l’America come paese della libertà, viene censurata dal regime: [l’edizione Americana curata da Vittorini, con suoi commenti viene censurata. Sarà pubblicata solo nel ’42 con i commenti di Cecchi, molto più graditi al regime, perché invece di alimentare il “mito”, mettevano in evidenza gli aspetti negativi dell’America: violenza dei contenuti (? e degli autori?) e lo stile poco curato degli autori] Fatto sta che arriviamo alla fine della seconda guerra con una forte esigenza di testimonianza e di impegno. Tale esigenza era già viva durante il periodo fascista, ma venne frustrata e impedita; furono comunque scritti alcuni romanzi importanti: del 1930 furono Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte e Ignazio Silone, Fontamara. Ecco pertanto i caratteri generalissimi la situazione letteraria italiana a fine guerra: 1) esigenza di testimoniare 2) esigenza di impegno Queste tensioni erano già del periodo fascista ma frustrate, impedite (Anche se, come abbiamo citato, erano già stati scritti alcuni romanzi importanti - es. Fontamara) Ora a fine guerra nasce corrente del “neorealismo” I caratteri: Realismo ma è nuovo tipo di realismo: si oggettivazione, ma a differenza del “verismo” è forte la voglia di testimonianza: autobiografismo, far sentire la propria voce rappresentazione problemi concreti società + dare anche un giudizio, far sentire propria voce, lo sguardo è critico Fondamentale diventa anche il tema politico, la componente politica: >> ambito antifascismo, molti di questi scrittori sono di sinistra. Meriti: forte tensione morale, ritorno a impegno, grande varietà di temi, attenzione a realtà “sconosciute” finora alla letteratura (Cristo si è fermato a Eboli, ad altre italie) Limiti: Relativo valore artistico (salvo i migliori rappresentanti), esigenza di dire ma spesso dilettantismo. Un certo populismo: tendenza a idealizzare popolo (sano, incontaminato, portatore di valori morali e sociali - che è forte semplificazione idealistica) Schematismo ideologico elementare Rappresentazione superficiale della realtà, incapacità di penetrare a fondo Bozzettismo provinciale e dialettale Tecniche narrative antiquate e superate (narratore omniscente, che osserva dall’alto esprimendo giudizi Stile: antiletterario, elementare, uso del linguaggio parlato, uso di gerghi e dialetti Ambiti tematici Resistenza Beppe Fenoglio: ! I 23 giorni della città di Alba (12 racconti) ! ! Il partigiano Johnny (autobiografismo anche se relativo: J. alla fine muore) ! ! tema: errori e violenze guerra, ma non c’è una celebrazione retorica della Resistenza ! Italo Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno (la resistenza vista co occhi di bambino, realismo ! ma con un alone fiabesco Cesare Pavese: ! ! ! ! La casa in collina La luna e i falò (il dopo resistenza, temi più ampi) Elio Vittorini: Uomini e no (la Milano dell’occupazione e la resistenza) Persecuzioni e lager Primo Levi:! ! ! ! ! ! ! ! ! Se questo è un uomo (è piu che altro un diario, una testimonianza, è ! autobiografico. Testimonianza fatti atrocità e meditazione dall’autore ! protagonista su storia. In questo non è propriamente un romanzo ! neorealista La tregua Meridionalismo Filone seguito anche in anni 30 su condizione meridione durante periodo fascista (si veda: Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte e Ignazio Silone, Fontamara) Carlo Levi:! ! ! ! ! ! ! ! ! Cristo si è fermato a Eboli (1945) ! romanzo sociale in parte autobiografico: storie di vita a Eboli, paese ! della Lucania (Basilicata) isolato, arretrato. Documento su costume e ! società di un paese dove la “civiltà” il “progresso” non è ancora ! arrivato Francesco Jovine:! Le terre del Sacramento (il Molise) Vittorio Brancati:! ! ! ! Don Giovanni in Sicilia (romanzo di costume, ambiente della ! borghesia siciliana) Elio Vittorini:! ! Conversazione in Sicilia Giuseppe Tomasi di Lampedusa:!Il Gattopardo (1958, postumo). È più romanzo storico ! ! ! ! perché è relativo a storia risorgimento e successiva. Letteratura regionalista Alberto Moravia:! ! ! ! (Roma) La romana ! ! ! ! ! ! Vasco Pratolini:! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Racconti romani La ciociara (Firenze) Il quartiere Cronaca familiare Metello [bildung roman] Metello è muratore, socialista. Ha una ! maturazione che lo porta ad una presa di coscienza di sé e ! della società Lo scialo