Il diritto alla casa e la Carta dei Diritti Fondamentali dell

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Il diritto alla casa e la Carta dei Diritti Fondamentali dell
Il diritto alla casa e la Carta
dei Diritti Fondamentali
dell’Unione Europea
Il diritto alla casa e la Carta dei
Diritti Fondamentali dell’Unione
Europea
Il ruolo della Corte di Giustizia
dell’Unione Europea rispetto al
Diritto alla casa
La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea riconosce una serie di diritti personali, civili, politici, economici
e sociali ai cittadini dell’Unione e ai residenti negli Stati
Membri, includendoli nella giurisdizione della Eu. La Carta
non include una specifica sul diritto alla casa, ma sancisce
tuttavia il diritto all’housing sociale:
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea riconosce i trattati
internazionali sui diritti umani come ulteriore fonte dei diritti
fondamentali della UE e assicura che il rispetto e l’interpretazione degli stessi siano costantemente monitorati in tutti
gli Stati Membri. Quali sono i poteri della Corte di Giustizia
dell’Unione Europea in quest’ambito? La Corte di Giustizia
dell’Unione Europea può accogliere 5 tipologie di casi:
Articolo 34.3 EUCFR
Con l’obiettivo di combattere povertà e esclusione
sociale, l’Unione riconosce e rispetta il diritto alla casa
e all’housing sociale, al fine di assicurare un’esistenza
dignitosa a tutti coloro che non siano in possesso delle
risorse minime, in accordo alle regole stabilite dalla
legislazione Comunitaria e dalla legislazione e pratiche
internazionali.
• Richieste di giudizi preliminari – Una corte nazionale può
richiedere che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea
interpreti un provvedimento europeo.
• Azioni per mancato adempimento – La Commissione o
uno degli Stati Membri possono avviare questo tipo di
procedimento se ritengono che uno dei Paesi dell’Unione
non stia tenendo fede agli impegni sanciti dalle leggi della
UE
Il fatto che la Carta sia stata inserita nel trattato di Lisbona
conferisce validità legale al “diritto all’housing sociale e alla
casa”, in tutta Europa.
• Azioni
Il paragrafo 34.3 è basato sull’Articolo 13 della Carta Sociale
dell’Unione Europea e sugli Articoli 30 (che include l’obbligo a
promuovere una serie di servizi, compreso l’abitare) e 31 (che
promuove l’accesso a un’abitazione di standard adeguato
per prevenire e ridurre il fenomeno della homelessness nella
prospettiva della graduale eliminazione della stessa e l’accessibilità dei prezzi per coloro che non possiedano le risorse
necessarie) della versione definitiva della Carta Sociale. Gli
articoli citati possono essere utili a chiarire quali siano gli
obblighi dei singoli Stati data l’importante legislazione che
esiste in questo campo per l’interpretazione dell’Articolo 34.3
della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
• Provvedimenti
per l’annullamento – Possono essere avvaite da
singoli individui che desiderassero l’abolizione di una
determinata legge in quanto a essi direttamente o indirettamente avversa
per mancata azione – Gli Stati Membri,
altre istituzioni comunitarie (es. il Parlamento Europeo,
ecc.) e singoli individui o gruppi di individui possono presentare lamentele nei confronti delle istituzioni della UE
per mancate decisioni precedentemente sollecitate
• Azioni dirette – Chiunque, singolo individuo o gruppo di
persone che abbia sofferto un danno causato dall’azione
o mancanza di azione della Comunità può presentare una
richiesta di risarcimento
La “procedura sui giudizi preliminari” prevede la richiesta di
chiarimenti sulla natura e la misura dei vincoli stabiliti dalla
Carta in relazione al diritto all’assistenza sociale e alla casa.
Poiché le decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sono vincolanti per tutti i tribunali nazionali degli Stati
Membri, questo viene visto come uno strumento molto
efficiente ai fini dello sviluppo del diritto alla casa per i Senza
Dimora di tutta Europa.
Come funziona il giudizio
preliminare?
Chi? I dibattimenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea
iniziano con la presentazione di documenti scritti, seguita da
una fase di dibattimento orale. Un avvocato per ogni parte
partecipa attivamente al procedimento che si conclude con
l’ascolto delle argomentazioni verbali presentate. Qualora
le parti in causa lo richiedano, è compito esclusivo del tribunale nazionale di riferimento stabilire se affidare un caso
alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per un giudizio
preliminare. I tribunali devono quindi presentare un caso alla
Corte di Giustizia dell’Unione Europea solo nel caso in cui
esistano dei dubbi sulla validità di un determinato provvedimento, enunciando le ragioni per cui considerano che l’atto
in questione potrebbe essere non valido.
Quando? Una corte nazionale o un tribunale possono sottoporre un caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per
un giudizio preliminare non appena ritengano che tale intervento sia necessario per consentire di emettere un giudizio;
è ad ogni modo auspicabile che la decisione di richiedere un
intervento di giudizio preliminare venga presa solo quando
i procedimenti interni abbiano permesso al tribunale nazionale di definire il contesto legale e fattuale del caso.
Come? Preparare una breve descrizione del caso (massimo
10 pagine) e sottoporla a un tribunale nazionale. Housing
Rights Watch può aiutare in questo processo nel caso in cui
non sappiate come presentare la richiesta nel vostro paese.
Fornite, nel modo più completo possibile, le seguenti informazioni:
• breve descrizione della contesa e degli elementi più rilevanti
• individuare la legislazione nazionale pertinente
• individuare le disposizioni della UE rilevanti per il caso in
discussione
• Spiegare le ragioni per cui il tribunale nazionale decide
di chiedere un giudizio di interpretazione o validità delle
disposizioni della UE e la relazione con le disposizioni
interne
• Includere un riassunto delle principali tesi sostenute dalle
parti in causa
Come può l’Housing Rights Watch
esservi d’aiuto?
L’Housing Rights Watch è un network europeo di gruppi
multidisciplinari composti da associazioni, avvocati e accademici provenienti da diversi paesi europei e impegnati nella
promozione e nella garanzia del rispetto del diritto alla casa
per tutti.
Pochi casi di homelessness hanno raggiunto la Corte Europea di Giustizia della UE, nonostante la Corte Europea per
i Diritti Umani (ECHR) abbia considerato le questioni legate
alla homelessness nell’ambito del dovere dei singoli Stati di
prevenire condizioni di vita degradanti e inumane.
L’Housing Rights Watch sta cercando di individuare cause
legali a livello locale e nazionale nella speranza di dare il via
al processo di Procedura di Giudizio Preliminare per consentire ai singoli individui di richiedere un giudizio della Corte di
Giustizia dell’Unione Europea sull’interpretazione dei doveri
degli Stati secondo quanto stabilito dalla Carta dei Diritti
Fondamentali.
Mandateci il vostro caso e le vostre domande!
[email protected]
Visitate la nostra pagina dedicata agli Strumenti e Meccanismi relativi ai diritti alla casa e il nostro database
sulle Decisioni della Corte Europea per i Diritti Umani in
relazione al diritto alla casa:
http://feantsa.horus.be/code/EN/pg.asp?Page=677
http://feantsa.horus.be/code/EN/pg.asp?Page=695
“Non c’è diritto senza possibilità
di azione”
Housing Rights Watch
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