FUORICLASSE
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FUORICLASSE
S CUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO ILLASI F UORICLASSE N UMERO 3 M AGGIO 2014 Finalmente gli ultimi giorni di scuola Le terze sotto stress E come tutti gli anni la scuola sta per dire addio ai suoi ”affezionati” alunni... Non tutti però possono salutare la scuola media tanto facilmente, infatti anche quest'anno le classi terze subiranno un “trattamento speciale” fatto proprio per loro: gli ESAMI!!! Ebbene in questo ultimo articolo vi daremo dei suggerimenti per tenere a bada la tensione che, già da questo momento, tende a salire. e poi un suggerimento per affrontare la calura estiva. ESAMI IN VISTA VADEMECUM GLI ESAMI PER questo servirà a distendervi i 1 Nelle sere precedenti all’esame non assumente nessuna sostanza eccitante, (caffè, tè, … ) ma concedetevi una bella tisana, magari una di quelle rilassanti. nervi e, se avete la stereo potete ascoltare il suono dell'oceano, scaricabile anche nelle app di play store. Ciò servirà a svuotare la mente...e, a questo punto, dovete chiudere gli occhi... Basta immergere il filtrino in una tazza d' acqua calda, aggiungere dello zucchero e/o del miele e la bevanda è pronta. Se volete proprio strafare, accendete intorno a voi delle candele profumate di mare per rendere più realistico il momento: che effetto!!! 2 Se comunque siete troppo nervosi, alla sera preparate la vasca da bagno con tanto di bolle e schiuma (evitando però la paperella di gomma); 3 La Professoressa Casato consiglia di studiare per tempo, come se noi non lo sapessimo, e nel giorno precedente all’esame ci consiglia di ritagliarci almeno un’ora per una rilassante passeggiata tra la natura illasiana,dalle note proprietà terapeutiche. Lei ci ha raccontato che affrontava i suoi esami anche scegliendo con cura l’abbigliamento e alcuni capi erano “fortunelli”. Quindi ragazzi di terza: appuntamento in piazza per camminare verso Serravalle o altra amena meta e cercate nell’armadio la maglietta che indossavate il giorno in cui avete dato il massimo. 4 A questo punto: IN BOCCA ALLUPO A TUTTI!!!!!! ….. CREPI IL LUPO!!!! Beso Andrea, Verzè Filippo, Jenni Merzi S OMMARIO : E SAMI IN VISTA 1 G ITA ALLA DIGA 2 DEL VAJONT D A ILLASI A LON- 3 GARONE A TU PER TU CON ... 4 D I CHI SARANNO 4 I L CALCIO : THE 5 L A MODA DELLA 5 COMUNICAZIONE C ALURA ESTIVA ? N O PREOBLEM !!! 6 P AGINA 2 F UORICLASSE Un’esperienza indimenticabile GITA ALLA DIGA DEL VAJONT Allo scopo di approfondire le nostre conoscenze sul disastro avvenuto il 9 ottobre 1963 alle 22:39, quando una frana di oltre 260 milioni di metri cubi di roccia è precipitato nel bacino artificiale della diga del Vajont alzando un’onda di 200m che si è abbattuta su Longarone e i suoi limitrofi parsi e che ha portato alla morte più di 2000 vittime, mercoledì 16 aprile 2014 la scuola secondaria di Illasi ha organizzato una gita per le classi terze. Già dall’inizio dell’anno, in occasione del 50° anniversario ,avevamo avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza di due sopravvissuti, Micaela e Gino, che fanno parte dell’ Associazione sopravvissuti del Vajont, insieme ad altre ventotto persone . to,attraverso dati e documenti,la tragica verità riguardo il disastro del Vajont. Arrivati a Fortonia, dopo due otre ore di viaggio, Micaela e Gino ci hanno mostrato il cimitero dove sono sepolte le duemila vittime e ci hanno raccontato di quanto sia straziante, ma anche triste sapere che sotto al cippo con inciso un nome dei morti, ci sia in realtà sepolto il corpo di un altro. Siamo poi andati a vedere la famosa frana a forma di “emme” che cinquant’ anni fa si era staccata dal monte Toc (in dialetto bellunese significa “toco” cioè marcio). Vedendo dal vivo fa una certa impressione perché immaginare 260 milioni di metri cubi di roccia è impossibile. La prima cosa che ho pensato quando l’ho visto è stato : “Oddio ma è così grande!” Dopo aver ascoltato ancora una volta quello che successe alle 22:39 del 9 ottobre 1963 siamo andati ad Erto nuova per il pranzo. L’incontro con queste due persone, avvenuto gli ultimi giorni di settembre, è stato molto emozionante perché quando parlavano si vedeva che in un certo senso rivivevano quei terribili momenti. Sempre nello stesso periodo abbiamo visto il Durante il tragitto Micaela ci ha video di Paolini, che a trenta raccontato due storie di due anni dall’accaduto,ha racconta- persone che si sono salvate una grazie a suo canarino che l’ha avvertito di un possibile disastro con il suo insolito pigolio e l’altra perché la casa era costruita su un piccolo promontorio del terreno. Dopo una breve pausa per il pranzo siamo andati a visitare Erto vecchia dove,sui muri delle case, c’erano delle frasi riguardanti il disastro e contro lo Stato Italiano, molte scritte dal noto artista locale, Mauro Corona . Abbiamo anche avuto l’opportunità di vedere il simbolo di quella terribile notte: un traliccio piegato dalla forza del vento e dell’acqua, che sta ancora lì testimone dei fatti. Come ultimo abbiamo visto da vicino la maestosità della diga alta circa 300 m (la più alta del mondo in quel periodo). Sembra impossibile che l’uomo abbia potuto progettare, ma soprattutto costruire un monumento così grande! Alla fine di questa esperienza ho avuto modo di riflettere su ciò che è avvenuto, ma specialmente delle trenta persone sopravissute che si trovano ancora oggi a dover affrontare questo trauma da soli, senza un aiuto psicologico, morale e materiale. Ma la cosa che mi fa più rabbia è che tutto questo sarebbe potuto NON accadere; infatti le tre cause dell’accaduto sono: -aver costruito una diga in un luogo geologicamente inadatto; -aver innalzato la quote d’acqua del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; -non aver dato l’allarme la sera del 9 ottobre per attivare l’evacuazione dei paesi nelle zone a rischio di inondazione. Tutte cose che potevano essere evitate!!!!! Comunque la gita mi è piaciuta tantissimo, anche perché ho potuto osservare il favoloso paesaggio montano delle Dolomiti, molto verdeggiante, con laghetti dai colori stupendi e dalla natura incontaminata. Bizuayehu Gozzo N UMERO 3 P AGINA 3 Una gita per riflettere DA ILLASI A LONGARONE Il giorno mercoledì 16 aprile le classi terze sono andate in provincia di Belluno, precisamente a Longarone, per visitare la diga del Vajont e quindi anche per ottenere maggiori informazioni su quanto trattato durante quest’anno scolastico. E’ stata una gita un po’ a conclusione della tematica “diga del Vajont” e “disastro annunciato”, trattata appunto in quest’ultimo anno scolastico, in occasione del cinquantesimo anniversario, ma anche per arricchire la nostra cultura personale. Siamo stati accompagnati dai professori di entrambi le classi. Il “motivo” di questa gita è nato verso la fine di settembre del 2013, quando sono venuti due dei sopravvissuti al disastro, che ci hanno poi anche fatto da guida mercoledì 16 aprile: Micaela e Gino. I sopravvissuti a quel tragico evento furono pochi, la gran parte bambini. Micaela e Gino non hanno saputo spiegarci come hanno fatto a salvarsi, ma ci hanno riferito solamente che è stata un’esperienza terrorizzante. Durante l’incontro tenutosi a settembre, in ricorrenza del cinquantesimo anniversario, abbiamo scoperto le loro esperienze e abbiamo avuto la possibilità di avere informazioni sull’accaduto. Poi come approfondimento del “perché” della frana, sempre con entrambi le classi, abbiamo guardato il video di Marco Paolini, che solo dopo trent’anni dal disastro avvenuto il 9 ottobre 1963, ci ha svelato la cruda realtà del perché della frana, mostrandoci che il tutto è avvenuto per colpa dell’incoscienza dell’uomo, una verità che colpisce l’animo delle persone. Ma allora perché l’uomo pur sapendo quel che poteva succedere, ha costruito la diga? Dopo anni di ricerca è riuscito anche a capire la dina- mica di quel 9 ottobre, giorno che ogni anno ci fa riflettere e ricordare le duemila vittime che l’uomo stesso, se possiamo dire, ha voluto uccidere. Dopo l’incontro con Micaela e Gino e dopo aver visionato il video di Paolini, abbiamo fatto l’uscita didattica con le due classi terze a Longarone, alla diga del Vajont. Appena arrivati siamo andati a visitare il cimitero di Fortonia commemorante le duemila vittime. Qui i due sopravvissuti hanno fatto delle critiche verso lo Stato Italiano e verso la gestione operata negli anni dai sindaci. Dopo la frana il paese è stato raso al suolo, perciò lo Stato ha offerto a Longarone un’ingente somma di denaro che avrebbe dovuto risollevare il paese. Il denaro è stato utilizzato anche per la risistemazione di Fortonia: le critiche infatti sono arrivate proprio per questo. I cippi presenti nel cimitero con i nomi, adesso non corrispondono alla persona che vi è seppellita in quel punto ben preciso. Loro, come tutti, giustamente ritengono che questa sia l’ennesima crudeltà indecente ed inaccettabile. Dopo aver visitato il cimitero abbiamo costeggiato il monte Toc franato a forma di “emme”, poi ci siamo recati alla fine con il pullman nell’invaso che raccoglieva l’acqua della diga, vicino ad Erto, ora colmo di terra. A mezzogiorno abbiamo mangiato in un ristorante di Erto nuova. Nel pomeriggio invece abbiamo avuto la possibilità, con Gino, di fare una passeggiata verso il laghetto che si presentava quasi come una piscina, con un’acqua di un azzurro-verde splendente. Quella passeggiata era inoltre un pezzetto della Via Crucis, istituita dal paese di Erto. Infine per concludere la giornata abbiamo avuto la possibilità di vedere con i nostri occhi la famosa diga del Vajont, che un tempo era la diga più alta al mondo, mentre oggi si classifica al quarto posto. Qui ci hanno raccontato che il pezzo di montagna cadendo nel bacino di acqua ha creato uno sollevamento di aria pari a due bombe di Hiroshima. Quindi siamo tornati al pullman per il ritorno. Questa gita mi è piaciuta molto, sia perché è stata una giornata diversa dalle altre, sia perché mi ha ampliato anche l’interesse verso l’accaduto, anche se un po’ di tristezza c’è stata nel sapere che sono morte circa duemila persone. Federico Salvoro F UORICLASSE P AGINA 4 SOTTO ESAME LA NOSTRA … PROF.SSA DANIELA PAONE Mercoledì 07 Maggio la prof.ssa Paone si è resa disponibile per essere interrogata da alcuni suoi alunni di 3B… Ecco cosa ci ha svelato… Qual è stato il suo percorso scolastico? Ho frequentato un liceo scientifico tradizionale di 25 ore settimanali, poi mi sono laureata in lettere e in filosofia. Inizialmente il mio sogno era quello di insegnare alle scuole superiori. Com’è stato il suo rendimento scolastico? Alla scuola media ero molto brava (una delle migliori), sono uscita col distinto dall’esame di terza media. Alle superiori sono leggermente calata, soprattutto nelle materie scientifiche. In quarta superiore sono stata rimandata ma questo fatto mi ha aiutata molto e a credere in me. Superato quel momento critico, sono ripartita molto bene. Quando ha cominciato ad Cosa l’ha spinta a diventare insegnare? E quanti anni insegnante di lettere? aveva? Ho preso ispirazione da mio Ho cominciato ad insegnare padre (anche lui era insegnannell’anno scolastico 2006-2007 te). Ho deciso di insegnare e avevo 28 anni. italiano perché nelle materie scientifiche non ero molto bra- Si è pentita del lavoro che va. ha scelto? Assolutamente no! No, in questo sono abbastanza Quale altro lavoro le sareb- pigra. be piaciuto fare? 10. Qual è il suo cibo preMi sarebbe piaciuto essere a ferito? tempo pieno casalinga e dedi- Io adoro la pizza, soprattutto la tonno e cipolla!!!! carmi a marito e figli. Che musica ascolta? Dove vive? Io ascolto le canzoni dello Zecchino d’oro con i miei figli e Vivo a Monteforte d’Alpone. adoro quelle di Eros RamazCome le piace impiegare il zotti e di Gigi D’Alessio. suo tempo libero? Dove e quando è andata Premetto che il mio tempo nella sua ultima vacanza? libero è limitato dalle 14.00 alle L’ultima mia vacanza l’ho assa16.00 (mentre mio figlia dorme porata a Roseto degli Abruzzi, e mio figlio è all’asilo). Gene- nella scorsa estate e mi è piaralmente vado sul divano a ciuto molto… Ci ritornerò guardare la televisione. I pro- anche la prossima estate!!! grammi che solitamente guardo sono: “Private Pratice” e Sofia Finetto , 3B Michele Bonfanti , 3B “Brothers and Sisters”. Sonia Fattori , 3A Pratica qualche sport? DI CHI SARANNO GLI OCCHI? Per partecipare a questo simpatico concorso devi semplicemente prendere un biglietto, scrivere i nomi e i cognomi dei tre ragazzi, mettere il tuo nome e cognome, l'ora, la data e poi lo puoi depositare nella scatolina nell'atrio al primo piano con scritto "Di chi saranno gli occhi?". Vi aiutiamo con degli indizi: sono due ragazzi e una ragazza; sono tutti e tre di terza; i due ragazzi fanno calcio; la ragazza pratica uno sport poco praticato. Il concorso scade il 7 giugno 2014, per i vincitori abbiamo: I premio=5 caramelle, una matita e una penna; II premio=5 caramelle e una matita; III premio=5 caramelle. Partecipate in tanti! Alice Brandalesi & Greta Bighignoli F UORICLASSE P AGINA 5 IL CALCIO: THE BEST SPORT IN THE WORLD A cura di Davide Tosi, Ettore Ridolfi,Luca Molinaroli,Nicolò Villardi Con questo titolo abbiamo riassunto quello che per noi è il miglior sport: il CALCIO!!! Siamo nel mese di aprile, ed è periodo di Champions League. Le squadre che si sono qualificate fino alle semifinali (andata e ritorno) sono: Real Madrid, Bayern Monaco, Atlètico Madrid e Chelsea. I primi due match di andata sono stati disputati da: ATLETICO MADRID vs CHELSEA e REAL MADRID vs BAYERN MONACO. Le squadre passate sono state le due spagnole REAL MADRID ed ATLETICO MADRID. Poi, azzardando una previsione, ipotizziamo che la coppa sarà vinta dal REAL MADRID. Si prevede quindi un match infuocato dato che si affrontano squadre della stessa città: sarà derby! E' la formazione favorita perchè i titolari delle squadre sono giocatori fenomenali, basta vedere Cristiano Ronaldo che nel 2013 è riuscito a vincere l'ambizioso Pallone D'Oro in precedenza vinto per quattro volte di fila da Lionel Messi. In questo appassionante torneo i migliori marcatori sono a partire dal quinto in classifica....... ROBERT LEWANDOWSKI con sei reti, al quarto posto DIEGO COSTA con sette goal; con una realizzatura in più troviamo al terzo posto LIONEL MESSI. Poi al secondo posto con ben dieci reti si colloca ZLATAN IBRAHIMOVIC' e....alla prima posizione c'è uno dei giocatori più titolati e pagati al mondo CRISTIANO RONALDO che ha raggiunto tutti il record di quattordici reti, realizzato anche da LIONEL MESSI nel 2012. Queste sono le nostre previsioni su quella che , secondo noi, è una delle migliori competizioni al mondo. LA MODA DELLA COMUNICAZIONE Con la parola moda si intende abitudine, l’abitudine dei ragazzi di comunicare fra di loro con i cellulari e con i social network spesso presi superficialmente .L’ Italia è uno dei paesi con la maggiore “passione” per: cellulari, computer, tablet, Ipad ecc. Molte mode americane sono state portate in Italia grazie a questi mezzi di comunicazione. La maggioranza degli adolescenti a partire dai 12 anni possiede un cellulare che spesso è uno smartphone che permette loro di utilizzare varie applicazioni per la comunicazione.Tramite una serie di gruppi di comunicazione che possono essere : social network (Facebook, Twitter ,My space ecc.) oppure chat (Whatsapp , Viber, Snapchat ecc.), i ragazzi scambiano fra loro tantissime informazioni personali compresi foto , umori ,indirizzi.Questo sistema ha rivoluzionato il modo di parlare fra persone, sostituendo spesso il dialogo diretto. Purtroppo questa tendenza ha i suoi svantaggi : uno è che il rapporto sociale fra le persone diminuisce , un altro è che que- ste informazioni diventano pubbliche, con possibili rischi di sfruttamento da parte di personaggi estranei con intenzioni cattive. I ragazzi sono comunque consapevoli dell’ esistenza di questi rischi , ma la moda di comunicare con questi sistemi sembra avere la prevalenza, tanto che chi non li usa rischia di essere emarginato . Recentemente la moda dei social network si è spostata verso chat private proprio perché i ragazzi vorrebbero diminuire il rischio di far diventare troppo pubbliche alcune informazioni. Un’ altra moda che c’ è fra gli adolescenti che comprende l’ uso dei mezzi di comunicazione è il selfie, cioè l’ autoscatto per diffondere immagini personali in chat private. Quindi bisogna usare questi mezzi con parsimonia e intelligenza. Sicuramente è utile avere questi mezzi che riescono a collegarsi con gli angoli più nascosti del mondo, ma la differenza la fa chi li usa Alice Testa e Serena Cricini N UMERO 3 P AGINA 6 Un suggerimento a prova di solleone. CALURA ESTIVA? NO PROBLEM!!! Provare per credere! Con il gran caldo estivo fa sempre piacere rinfrescarsi un po’ e perciò vi proponiamo una bevanda da servire prima del pasto, come aperitivo. APERITIVO AL GINGER INGREDIENTI: acqua ginger succo al lampone PREPARAZIONE: Reperire gli ingredienti, precedentemente tenuti in frigo per due ore, e miscelare il tutto. Prendere bicchieri alti e bagnarne il bordo, poi passare la parte bagnata nello zucchero semolato: effetto brina assicurato! Ver s ar v i l ’ aper it ivo co n l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio. PICCOLO CONSIGLIO: Per il relax più totale consigliamo di gustare la bibita in una piscina...sembrerà di stare in paradiso... AVVERTIMENTO: Anche quest'anno l'ultimo giorno di scuola ci sarà una grande festa e come l'anno scorso proponiamo una grande gara di torte. Noi saremo i giudici, quindi tenete i forni caldi e… DOLCI VACANZE A TUTTI!!!! A cura di Jenni Merzi, Andrea Beso, Filippo Verzè