Due aerei per fotografare il futuro
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Due aerei per fotografare il futuro
Trento l'Adige giovedì 7 luglio 2011 27 Val Rendena, temporale provoca danni Allagamento in una segheria di Strembo, condotte danneggiate a Spiazzo e smottamenti vicino a Bocenago A causa dei un forte temporale che ha colpito soprattutto la zona orientale del Trentino, nel tardo pomeriggio di ieri in val Rendena si sono verificati numerosi allagamenti che hanno provocando qualche danno in particolare in via Molino a Strembo, dove si trova la falegnameria di Mirko Masè. All’interno del laboratorio artigiano erano accatastate numerose assi di legno grezzo e lavorato che si sono bagnate per un’altezza pari a circa sessanta centimetri. I macchinari, invece, non dovrebbero essersi rovinati. Sempre a Strembo, i vigili del fuoco volontari comandati da Gimmi Polla sono intervenuti presso due abitazioni, poiché la condotta delle acque bianche non è riuscita a far fronte alla pioggia torrenziale scesa in poche ore. Anche a Spiazzo Rendena i pompieri sono intervenuti per aspirare l’acqua dagli scantinati di tre edifici, fra i quali c’è la caserma dei Carabinieri. «Da anni non si vedeva tanta pioggia da queste parti - ha commentato il comandante Angelo Capelli - L’acqua alta circa 15 centimetri si è convogliata in fondo alla discesa che porta a Mortaso, ed i tombini si sono presto riempiti. A Bocenago, infine, si è verificato uno smottamento su un terreno che si trova sul lato ovest del paese della val Rendena. Non ci sono stati rischi per le persone ma un tratto di asfalto lungo la strada che porta nel centro abitato si è sollevato e danni hanno riportato le tubature delle acque bianche. L’acqua è scesa, di conseguenza, lungo la sede stradale. Il comandante Manuel Alberti ha segnalato anche 2 garage allagati che dovranno essere ritinteggiati. Due aerei per fotografare il futuro FABIA SARTORI Per la prima volta in Italia, il monitoraggio degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici sull’ambiente che ci circonda prende il volo. Saranno due gli aerei dotati di tecnologia innovativa a solcare, nei prossimi giorni, i cieli del Trentino. «Questo nuovo tipo di analisi suL territorio boschivo e montano - ha spiegato il ricercatore del Cnr Franco Miglietta, che partecipa al progetto di ricerca promosso dall’Istituto di San Michele all’Adige - permetterà di acquisire informazioni di diversa natura: dalla quantità di legna presente nel bosco all’evoluzione della vegetazione, dall’incidenza della deforestazione sul rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera (gli alberi la assorbono per la fotosintesi) alla mappatura di risorse agricole e forestali». Insomma, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Ma con quale strumentazione? «Sul primo velivolo, il cui costo complessivo si aggira attorno ai 3 milioni di euro - ha proseguito Miglietta - è installato un sistema a scansione laser in grado di ricostruire tridimensionalmente la superficie del territorio sottostante in esame: la risoluzione della misura è talmente alta che possono essere perfettamente individuati oggetti, ad esempio un edificio - anche se non è questo il caso - dell’altezza di 60 metri. Praticamente, i sensori di misurazione sono in grado di cogliere riferimenti ogni 10 centimetri». La strumentazione presente sul secondo aereo consente di ottenere una risposta cromatica dall’esame del territorio osservando in che modo la radiazione luminosa viene riflessa dalla vegetazione: oltre alla ricostruzione della colorazione delle specie vegetali, in EDILIZIA Al via speciali riprese e dati raccolti a terra S.Michele «guida» un progetto unico in Italia Ecco i due velivoli che nei prossimi giorni si alzeranno nei cieli trentini a «caccia» di informazioni essenziali per l’ambiente e la sua evoluzione A sinistra, Franco Miglietta, scienziato del Cnr, mentre illustra il progetto all’aeroporto Caproni di Mattarello modo da comprendere lo svolgersi del processo di fotosintesi oppure lo stress cui sono sottoposte, la tecnologia permette di recepire informazioni sulla temperatura delle foglie delle piante. «Si tratta - ha illustrato Miglietta - di videocamere giroscopiche installate sotto il velivolo che permettono riprese altamente stabilizzate». In realtà, la raccolta di dati ed informazioni da parte dei velivoli si concentrerà sulla zona di Lavarone e delle Viote sul Monte Bondone, luoghi in cui sono allestite stazioni di misura dei flussi di anidride carbonica scambiati tra la vegetazione e l’atmosfera. Stiamo parlando quindi di un tentativo di fotografare il presente attraverso la conoscenza e l’innovazione per ottenere previsioni future quanto più veritiere possibile, in modo da elaborare azioni e modelli di gestione territoriale in grado di sostenere i cambiamenti climatici che si prospettano all’orizzonte. In particolare, lo studio attraverso i due velivoli (di cui uno è prodotto interamente dall’industria aeronautica italiana) della possibile evoluzione del territorio trentino passa attraverso i giovani. «In occasione della settimana formativa Summer School prevista a partire da oggi ha ricordato il ricercatore della Fondazione Mach Loris Vescovo - saranno ben 13 giovani ricercatori provenienti da sei paesi europei ad occuparsi della gestione dei dati rilevati». Un’ultima curiosità: gli aerei, di proprietà di una ditta austriaca, si alzeranno in volo solo in caso di bel tempo per poter sondare in modo corretto il patrimonio vegetale trentino. Basteranno quattro o cinque ricognizioni per raccogliere i dati necessari e trasferirli, una volta a terra, ai computer per l’elaborazione. Si chiama Arca e l’obiettivo è quello di associare venti aziende del settore Le case di legno hanno il marchio È nato il primo e, per ora, unico marchio trentino per la certificazione degli edifici completamente costruiti in legno, oppure dei singoli componenti costruttivi (coperture, serramenti, pavimenti), anch’essi interamente lignei. Arca, acronimo che sta per Architettura confort ambiente, riguarda da vicino le singole imprese che, nel rispetto dei requisiti previsti in termini di prestazioni tecniche, gestione dell’edificio (o del componente) e sostenibilità ambientale, avranno la possibilità di essere accreditate secondo il marchio distintivo di qualità ed innovazione. «Attraverso questo progetto - afferma l’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi - la Provincia intende sostenere e stimolare la filiera produttiva del legno: con l’ampliamento della piattaforma di aziende competenti e professionali, omogeneizzandone esperienza e professionalità, si innescheranno meccanismi volti alla ricerca di eccellenza e competitività, in grado di condurre il mercato del legno trentino ai vertici su scala nazionale». Mercato che, ad oggi, si traduce in 520 milioni di euro su scala nazionale, un terzo dei quali (circa 170 milioni) sono imputabili ad imprese del nostro territorio. «Attualmente - aggiunge Olivi - in Trentino esistono 8 edifici certificati Arca, realizzati da 10 imprese accreditate, che hanno sposato la fase di sperimentazione al termine di cui Trentino Sviluppo ha approvato il regolamento tecnico». A fronte di 20 aziende in grado di costruire un edificio in legno chiavi in mano, con ulteriori 100 impegnate nella realizzazione di componenti strutturali, il progetto Arca - cui partecipano Trentino Sviluppo ed Habitech in qualità di responsabili tecnici - si pone come obiettivo, entro la fine 2011, l’accreditamento di almeno 20 imprese. Oltre ad un incremento, dal 20% al 40% nello stesso lasso temporale, del numero di costruzioni in legno a marchio Arca, con particolare riferimento ai settori di edilizia scolastica e social housing. «Nell’ottica di affermare il Trentino in qualità di esportatore di tecnologie e modi di costruire il legno - chiosa il consigliere d’amministrazione di Trentino Sviluppo Patrizia Ballardini - i quattro standard di certificazione Arca, una volta permeati ed assimilati dal nostro territorio, saranno presentati e resi accessibili a livello nazionale». In conclusione l’assessore Olivi focalizza l’attenzione sulle «persistenti difficoltà dell’edilizia trentina»: «La stagnazione del mercato dice Olivi - non si vincerà attendendo passivamente di ritornare al passato con guadagni facili ed indipendenti dallo standard qualitativo offerto. È necessario che le imprese si attivino in direzione di competitività e selettività con investimenti in nuove tecnologie, che conducano verso un’offerta distintiva in termini di qualità e confort». F.Sar. La conferenza stampa di presentazione di Arca, marchio che verrà assegnato agli edifici in legno A sinistra il nuovo simbolo