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====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Catturato membro Los Zetas: confessa 75 omicidi http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+catturato+membro+los+zetas+confessa+75_124804.php -ARABIA SAUDITA/Traffico droghe. Decapitato pakistano http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droghe+decapitato+pakistano_124801.php -MESSICO/Narcoguerra. 22 morti nel week-end http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+22+morti+nel+week+end_124797.php -TUNISIA/Censura. Rapper antigovernativo arrestato... per droga? http://droghe.aduc.it/notizia/censura+rapper+antigovernativo+arrestato+droga_124794.php -SVEZIA/Kofi Annan e Roberto Saviano per la lotta a crimine e narcos http://droghe.aduc.it/notizia/kofi+annan+roberto+saviano+lotta+crimine+narcos_124786.php -MESSICO/Narcoguerra. I soldi Usa per i contractor http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+soldi+usa+contractor_124785.php -ITALIA/Droga a scuola, anche nei panini http://droghe.aduc.it/notizia/droga+scuola+anche+nei+panini_124784.php -ITALIA/Nuove droghe. Seminario italo-messicano per monitoraggio http://droghe.aduc.it/notizia/nuove+droghe+seminario+italo+messicano+monitoraggio_124783.php -ITALIA/Garante detenuti Piemonte. Fissato il voto in Regione http://droghe.aduc.it/notizia/garante+detenuti+piemonte+fissato+voto+regione_124782.php -USA/Due chili di cocaina in un pacco all'Onu http://droghe.aduc.it/notizia/due+chili+cocaina+pacco+all+onu_124775.php -VATICANO/Chiesa romana aderisce a convenzioni Onu contro droghe, terrorismo e delinquenza http://droghe.aduc.it/notizia/chiesa+romana+aderisce+convenzioni+onu+contro_124772.php -ITALIA/Studente studia la cannabis terapeutica... o spaccia? http://droghe.aduc.it/notizia/studente+studia+cannabis+terapeutica+spaccia_124771.php -ITALIA/Spaccia droghe a 15 anni: 'mi servono soldi per truccare motorino' http://droghe.aduc.it/notizia/spaccia+droghe+15+anni+mi+servono+soldi+truccare_124770.php -ITALIA/Relazione antimafia. Radicali: legalizzare mafie o droghe? E Saviano tace... http://droghe.aduc.it/notizia/relazione+antimafia+radicali+legalizzare+mafie_124768.php -ITALIA/Tossicodipendenti. Il grido di allarme della Fict http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+grido+allarme+della+fict_124767.php -ITALIA/Cocaina in rugby e concerti. Arrestati anche atleti serie A http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+rugby+concerti+arrestati+anche+atleti+serie_124763.php -MESSICO/Narcoguerra. Il primato de Los Zetas http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+primato+de+los+zetas_124761.php -ITALIA/Dpa e Drug Price http://droghe.aduc.it/notizia/dpa+drug+price_124760.php -OLANDA/Vietato il khat http://droghe.aduc.it/notizia/vietato+khat_124758.php -GRAN BRETAGNA/Nuove norme meno repressive sul consumo di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/nuove+norme+meno+repressive+sul+consumo+droghe_124756.php -GRAN BRETAGNA/Depenalizzazione droga. Le iniziative di Branson/Virgin http://droghe.aduc.it/notizia/depenalizzazione+droga+iniziative+branson+virgin_124755.php -GERMANIA/I club della cannabis. Die Linke http://droghe.aduc.it/notizia/club+della+cannabis+die+linke_124754.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 20/12/2011 al 30/01/2012 sequestri droghe leggere (kg) 1.850 droghe pesanti (kg) 1.150 dosi droghe sintetiche 570.000 piante di cannabis 230.000 flaconi di metadone 0 vittime morti 7 feriti 0 arresti 1.025 giorni di reclusione 780 riepilogo settimanale dal 24/01//2012 al 30/01/2012 sequestri droghe leggere (kg) 200 droghe pesanti (kg) 250 dosi droghe sintetiche 100.000 piante di cannabis 140.000 flaconi di metadone 150 vittime morti 1 feriti 0 arresti 215 giorni di reclusione 140 dati 2011: 28/12/10 - 02/01/12 * sequestri - droghe leggere: Kg 9.570 - pesanti: Kg 13.370 - sintetiche: dosi 2.620.900 - cannabis: piante 9.112.500 - metadone: flaconi 600 * vittime - morti: 54 - arresti: 9.298 - giorni di reclusione: 11.905 ------------------------------------------ARTICOLI 29-01-2012 16:06 'Occorre aprire un orizzonte in cui il consumo di droga non sia un crimine'. Intervista a Carlos Fuentes Lo scrittore messicano Carlos Fuentes (1928), in Colombia per un festival letterario, e' stato intervistato, per il quotidiano di Bogota' El Tiempo, su varie attualita', tra cui il proprio impegno per la depenalizzazione delle droghe. D. E' persa in Messico la guerra contro i cartelli della droga? R. No, perche' puo' cambiare. Si puo' tornare ad una politica migliore di quella attuale, perche' quest'ultima e' un confronto diretto con le bande criminali. A volte ne guadagna il Governo, a volte gli altri, ma non si risolve il problema. Si tratta di un problema bilaterale: la droga va verso gli Usa, dove c'e' consumo e distribuzione, ma non si sa chi la distribuisce ne' chi la consuma. Non lo sappiamo. Gran mistero! Non sappiamo nulla di chi riceve e utilizza la droga in Usa, dove sia il mercato. Sappiamo che sono i messicani che vi trafficano, ma nient'altro. Per cui, per iniziare, c'e' qualcosa che non funziona nella relazione tra Messico e Usa. D. Perche' e' necessario cambiare la politica di Stato in questo ambito? R. La politica del Messico non risolve il problema, che invece cresce e diventa insolubile. Faccio parte di un gruppo, in cui ci sono anche l'ex-presidente Cesara Gaviria, Zedillo e Fernando Henrique Cardoso, che propone una graduale depenalizzazione della droga, poco a poco a partire dalla marijuana. Si tratta di cominciare ad aprire un orizzonte in cui consumare la droga non sia considerato un crimine e i trafficanti spariscano perche' non hanno piu' business tra loro e i consumatori. Ma questo e' molto difficile nell'attuale situazione, perche' il problema della droga e' un problema mondiale. Debellare il fenomeno a livello mondiale e' difficile, ma bisogna impegnarsi. D. Le societa' attuali si stanno preparando per una depenalizzazione? R. Credo di si'. Questo e' costato 50 mila morti in Messico. Alcuni nel governo, altri tra i possessori di droga, ma tutti chiedono vendetta. Questo e' pericoloso e non buono per il futuro. C'e' da cambiare politica, non vedo altra possibilita'. ......... (a cura di Liliana Martínez Polo) redazione 24-01-2012 13:40 Stupefacenti, quando è punibile la detenzione? Evoluzione (estrema) della giurisprudenza Ritengo che la sentenza n. 2092/2012 in commento si ponga (e possa essere, quindi, considerata) come un caso di vera e propria estrema evoluzione interpretativa – una sorta di provocazione ermeneutica, (probabilmente involontaria ed incidentale) – del concetto di detenzione punibile di sostanza stupefacenti. La pronunzia, infatti, criticando e censurando le carenze motivazionali dell’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame, afferma la indefettibile necessità che l’esame della condotta detentiva avvenga, avendo riguardo a tutte quei canoni valutativi che il legislatore ha introdotto con la novella del 2006 (cosiddetta legge Fini-Giovanardi), nessuno escluso. Ma il significato della decisione non si ferma qui, perchè vi è, però, molto di più! La Suprema Corte si sofferma, infatti, specificatamente su alcuni altri controversi profili, che hanno fatto versare, a tutt’oggi, fiumi di inchiostro a giurisprudenza e dottrina, senza, peraltro, addivenire a soluzioni univoche. La sentenza cioè : 1) esclude che, a seguito della L. 49/2006 sia stata introdotta un’inversione dell'onere della prova in ordine alla destinazione allo spaccio dello stupefacente; 2) afferma che il dato ponderale deve essere assoggettato ad un generale criterio di equiparazione sostanziale, rispetto a qualsiasi altro fra gli indicatori contenuti nel comma 1 bis dell’art. 73 dpr 309/90; 3) riconnette particolare importanza alla indagine valutativa concernente sia la tipologia di confezionamento (unico involucro), sia l’assenza – o la presenza - di strumenti per il taglio dello stupefacente e per la pesatura dello stesso, elementi sintomatici di un successiva diluizione e moltiplicazione del quantitativo originario; 4) ritiene non eludibile la valutazione della condizione di tossicomania del detentore, delle sue effettive condizioni economiche, onde comprendere se le stesse siano compatibili con l’acquisto di un certo quantitativo di stupefacente, nonchè della presunta convenienza del rapporto quantitàprezzo, che legittima la cd. “scorta”. 1) Non è un principio inedito che debba essere il PM a provare la destinazione allo spaccio dello stupefacente e non l’inverso. E’ questo, assioma sacrosanto ed irrinunciabile, allo stato, però, troppo discontinuo nella sua applicazione, pur nella convinzione che, negli ultimi anni, si sia stratificato l’auspicabile orientamento di assoluta ortodossia al principio dell’onere della prova. Significativa in proposito, è, infatti, la pronunzia della Sez. VI, 12-02-2009, n. 12146 [(rv. 242923), Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento c. D.G., in CED Cassazione, 2009, Riv. Polizia, 2009, 10-11, 709] che ha statuito che “In materia di stupefacenti, il mero dato quantitativo del superamento dei limiti tabellari previsti dall'art. 73, comma primo-bis, lett. a), d.P.R. n. 309 del 1990, come modificato dalla L. 21 febbraio 2006, n. 49, non vale ad invertire l'onere della prova a carico dell'imputato, ovvero ad introdurre una sorta di presunzione, sia pure relativa, in ordine alla destinazione della sostanza ad un uso non esclusivamente personale, dovendo il giudice globalmente valutare, sulla base degli ulteriori parametri indicati nella predetta disposizione normativa, se le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione siano tali da escludere una finalità esclusivamente personale della detenzione.” [conf. ex plurimis Cass. Sez. IV Sent., 17-122007, n. 16373 (rv. 239962), in www.leggiditalia.it]. Una seria e concreta realizzazione di tale principio, presuppone, dunque, di addivenire ad un’armonizzazione di fondo della legge sugli stupefacenti, la quale, invece, per converso, opera, sulla base di una presunzione juris tantum di destinazione allo spaccio dello stupefacente detenuto. Vale a dire che – ancor prima della disamina dei canoni di ausilio ermeneutico, introdotti con la L. 49/2006 – la valutazione da cui l’esegeta muove è, purtroppo, quella del sospetto di un destinazione allo spaccio della sostanza detenuta. Si tratta, dunque, di uno schema di ordine mentale, che si pone in irreversibile contraddizione con la regola generale dell’onere della prova, e, dunque, una situazione che crea indubbi imbarazzi interpretativi e che le successive modifiche del T.U. sugli stupefacenti, in epoca posteriore alla L. 685/1975 non hanno saputo (o voluto) risolvere. D’altronde, una modifica che avesse introdotto una presunzione di segno opposto a quella attualmente vigente, non avrebbe potuto suscitare, sul piano giuridico, nessuno scandalo, proprio perché conforme al postulato su cui si fonda il nostro ordinamento costituzionale, la presunzione di non colpevolezza. Allo stato attuale, invece, viviamo un paradosso processuale, che la giurisprudenza tenta di risolvere contingentemente dando – come giusto – preferendo al criterio generale dell’onere della prova. 2) Il parametro dato dal peso dello stupefacente – dopo numerose oscillazioni giurisprudenziali, ora nel senso di conferire importanza decisiva, ora in senso opposto – pare avere definitivamente perso quel carattere di assoluta decisività prognostica, che lo rendeva un unicum differente e, comunque, prevalente su tutti gli altri canoni[1]. Il Supremo Collegio, Sez. VI, con la sentenza 18-09-2008, n. 39017 [(rv. 241405), Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bologna c. C.G. in CED Cassazione, 2008] ha, infatti, ribadito l’esistenza, in capo “..al giudice un dovere di rigorosa motivazione quando ritenga che dagli altri parametri normativi (modalità di presentazione, peso lordo complessivo, confezionamento frazionato, altre circostanze dell'azione) si debba escludere una destinazione ad un uso non esclusivamente personale, pur in presenza del superamento dei suddetti limiti massimi”, con ciò conferendo una valenza paritaria anche agli altri canoni legislativi, che, inizialmente parevano confinati in un ruolo subordinato. Rimane, comunque, a monte di ogni interpretazione che si intenda proporre, un problema metodologico di assoluta e decisiva importanza, vale a dire che l’attuale interpretazione data dalla giurisprudenza, la quale supera il dettato della norma (che avrebbe circoscritto la detenzione alla dose media giornaliera, secondo i criteri tabellari), costituisce una supplenza contingente, nell’insipienza del legislatore. La assoluta precarietà di tale intervento interpretativo, viene confermata dalla considerazione che esso potrebbe essere destinato ad essere agevolmente superato, anche in modo repentino ed improvviso, ovviamente in caso di mutazione soggettiva dell’orientamento indicato, circostanza tutt’altro che inusuale o remota, non essendo – nella fattispecie – in presenza di un dato normativo. La stessa pronunzia che si esamina in questa sede, come detto all’inizio, non sfugge ad influenze di carattere soggettivo. Essa appare, quindi, molto particolare ed estrema, in quanto ipotizza – in linea teorica e giurisprudenzialmente inedita (non si ricordano, infatti, prese di posizione analoghe) - che anche un quantitativo tutt’altro che modico e, comunque, affatto limitato come quello di 500 grammi di sostanze stupefacente, possa rientrare nel concetto di detenzione personale, ove anche gli altri fattori interpretativi, che il T.U. stup. prevede, non risultino ostativi a tale prognosi. Di fronte ad un’applicazione così plastica ed oggettiva del principio di ininfluenza del connotato ponderale, se inteso in re ipsa, parametro che (bene o male) anche seppure circoscritto, aveva funto da bussola, in presenza di quantitativi del tipo di quello oggetto dell’imputazione (ed anche in casi minori, comunque, sempre superiori ai 50 grammi lordi), non si può rimanere inerti ed accettare tout court una simile soluzione del problema. E’ necessaria, infatti, una soluzione legislativa, che eviti che l’applicazione di un principio teoricamente giusto e corretto, possa degenerare, però, come pare potrebbe accadere nella fattispecie, in soluzioni di potenziale impunità, che non sembrano accettabili, perché ontologicamente incompatibili con la detenzione ad uso personale. L’esperienza forense[2] ci ha insegnato che è plausibile anche la costituzione di una piccola scorta (“quantità non esigue”), ma, francamente, pare di difficile comprensione l’assimilazione di quantitativo quale in questione alla categoria dell’uso personale. La soluzione da adottare, per porre termine, quantomeno, a denunziato stato di incertezza deve essere di natura legislativa. Due sono ad avviso di chi scrive le soluzioni possibili. O si depenalizza qualsiasi condotta detentiva, qualunque sia il peso dello stupefacente detenuto – intraprendendo una pericolosissima deriva, che favorirebbe la proliferazione di sacche di illegalità –, oppure, più preferibilmente, si cerca di stabilire in maniera meno empirica un limite aritmetico-ponderale per la detenzione. Chiunque può comprendere che la seconda auspicata soluzione costituisce una coperta corta, ma pur sempre un contributo maggiormente praticabile alla soluzione dela questione. Non credo, infatti, vi siano altre opzioni serie. Con la scelta di fissare limiti quantitativi, infatti, non vi sono rischi di proliferazione ed aumento della circolazione e diffusione degli stupefacenti, perché è dato reale e di esperienza che il crimine organizzato continuerà il proprio business, importando ed esportando, detenendo, producendo o cedendo quantitativi di droga certamente superiori a quelli che potrebbero formare oggetto della previsione. E’ bene precisare che la soluzione sin qui esposta, non sta affatto a proporre od a significare, quindi, l’introduzione di una presunzione di non punibilità juris et de jure, in favore di chi detenesse un certo quantitativo di droga, normativamente predeterminato. In realtà, il parametro la cui introduzione si auspica, servirebbe a circoscrivere e rendere tassative le fattispecie nelle quali, il giudice, in presenza di ulteriori canoni valutativi favorevoli all’indagato/imputato, potrebbe operare fattivamente la delibazione in ordine alla configurabilità dell’uso personale. 3) Il depotenziamento del valore assoluto – sul piano probatorio - riconnesso al profilo ponderale, permette – in pari tempo – di conferire rilevo ed importanza alla indagine valutativa che venga a riguardare sia il tipo di confezionamento (specialmente in ipotesi di un unico involucro), sia l’assenza – o la presenza – di quegli strumenti per il taglio dello stupefacente e per la pesatura dello stesso, cioè di elementi che risultano sintomatici di un successiva diluizione e moltiplicazione del quantitativo originario di droga. Si tratta di paradigmi, oggetto di particolare valorizzazione da parte della novella del 2006 e, certamente hanno prodotto effetti di carattere positivo, permettendo l’introduzione, all’interno della dinamica processuale, di ulteriori criteri decisori, che permettono di pervenire ad un giudizio finale di maggiore completezza in punto al carattere ed alla rilevanza penale della condotta di detenzione. La sentenza in esame, quindi, non deroga affatto a tale condivisibile indirizzo, anzi, essa conferisce agli stessi (e nello specifico alla loro presenza od assenza ed alla metodologia del confezionamento) valore fortemente sintomatico, che condiziona le conclusioni da formulare[3]. 4) Ultimo aspetto, potenzialmente esimente, su cui appare opportuno soffermarsi brevemente, è quello concernente i parametri economici, vale a dire quell’insieme di indicatori, che possono indurre il giudice ad affermare che la detenzione dello stupefacente è destinata ad uso personale, in quanto l’agente – che sia abituale assuntore - possiede una capacità economico-finanziaria congrua in relazione al quantitativo rinvenuto nella sua disponibilità. Si deve osservare che questo indirizzo, maturato nel tempo ha sempre più condizionato le valutazioni dei giudici – v. ad esempio Trib. Napoli, 6 aprile 2009, che assume tra i criteri per la valutazione prognostica della destinazione della sostanza anche “…le condizioni di reddito del detentore e del suo nucleo familiare…” -, divenendo, così, a pieno titolo canone ermeneutico tutt’altro che secondario. Appare, però, necessario che il ricorso all’uso di tale parametro tenga in debito conto alcuni elementi fattuali, che la quotidiana esperienza presenta. I parametri puramente economici possono assumere una valenza meramente teorica, si da privarli di concreta significanza, e renderli vani, ove non consideri che : a) il prezzo di cessione dell’hashish e della marjiuana in special modo (ma anche delle droghe pesanti) appare obbiettivamente non elevato, sicchè anche quantitativi non modicissimi non comportano affatto esborsi rilevanti. Si può affermare, quindi, che acquisti di tali sostanze possono venire affrontati, attraverso la costituzione, in tempi brevi, di riserve di danaro all’uopo destinate; b) è evidente che anche il commercio illecito della droga, segue criteri puramente mercantili e, dunque, si adegua a logiche di sconto del prezzo praticato in proporzione al quantitativo di droga fornito, si da indurre all’acquisto di quantitativi non limitati, attraverso un meccanismo di cospicua riduzione od abbattimento del prezzo, in questo si esplicita il rapporto “quantità/prezzo”; c) il limite dell’argomento-esimente “scorta”, riposa nella natura dello stupefacente (in particolare hashish o marjiuana), il quale, spesse volte, non essendo stato trattato chimicamente, ma costituendo diretto risultato di una coltivazione – talora puramente biologica – è portato ad un naturale degrado ed ad un’altrettanto naturale consunzione. Sicchè si dovrebbe, a fini prognostici, anche valutare il tempo di conservazione del prodotto, vale a dire entro quanto tempo un certo quantitativo possa essere assunto od utilizzato in modo da produrre effetti stupefacenti. Vi è, poi, da considerare che un’eventuale scelta consistente nell’ancorare in modo automatico ed acritico la non punibilità della detenzione dello stupefacente (e la sua destinazione ad un uso esclusivamente personale) alla disponibilità di danaro da parte dell’agente, o, meglio, alla sua capacità di produrre un reddito di natura lecita, determinerebbe - pertanto – una palese disparità di trattamento sotto svariati profili. In primo luogo, come detto, così opinando – dal punto di vista oggettivo - verrebbero poste sul medesimo piano condotte tra loro ontologicamente e radicalmente differenti e caratterizzate da un diversa carica di offensività, legato, ovviamente, al profilo ponderale. Il comparare come omologhi quantitivi tra loro all’evidenza differenti (ad esempio alcune decine con alcune centinaia di grammi o, addirittura, con qualche chilo), sol perché il detentore – in assenza di quegli elementi che, a mente del comma 1 bis dell’art. 73 dpr 309/90) inducano ad ipotizzare una destinazione parziale o totale allo spaccio della sostanza – appare in grado di giustificare l’acquisto, appare intuitivamente opzione di difficile, se non impossibile, configurazione giuridica. In secondo luogo, a cascata, deriva anche la considerazione che la punibilità o la non punibilità del singolo detentore-assuntore subirebbe il condizionamento del censo dell’indagato/imputato. Dunque, una vera e propria discriminazione fra persone oggettivamente ed originariamente nella medesima condizione di tossicomania (con sospetti di contrasto con l’art. 3 Costituzione), posto che in una simile impostazione, verrebbe valorizzato un dato che non necessariamente – in presenza di quantitativi tutt’altro che esigui – dimostra la finalizzazione a scopi personali della detenzione e che verrebbe premiato in ammissibilmente lo status economico e/o sociale. La condizione di possesso di risorse economiche, idonee a giustificare la disponibilità anche di quantitativi rilevanti, comunque eccedenti i criteri di modicità, di per sé sola, non potrebbe (e non dovrà) mai, quindi, apparire risolutiva. Soprattutto potrebbe divenire un pericoloso – quanto apparente – presupposto, atto a falsare la realtà, creando, così, in capo a taluni soggetti, situazioni di impunità. Si pensi solo alla elementare circostanza che sodalizi criminosi potrebbero fare sempre più uso, quali detentori, di persone che, pur assuntori, siano incensurate e si trovino in condizione di abbienza, onde eludere “legalmente” il divieto ex lege di accumulo di quantitativi non limitati (e, comunque, logicamente e giuridicamente incompatibili anche con il concetto di scorta). ** ** ** La pronunzia della Suprema Corte, quindi, pone molti interrogativi, ma soprattutto ripropone la necessità di mettere mano in modo serio ed articolato ad un progetto complessivo di revisione della normativa vigente in materia di stupefacenti. * Carlo Alberto Zaina [1] Ciò non di meno, permangono talora ancora indirizzi seguaci della valorizzazione del profilo ponderale, vedi ad esempio Uff. indagini preliminari Napoli Sez. VII, 13-12-2010, n. 2771 In tema di detenzione e spaccio di stupefacenti, qualora il dato ponderale della droga superi il limite rappresentato da una soglia ragionevole di valore economico ed il dato quantitativo della sostanza stupefacente assuma valore preponderante per il giudizio, diviene irrilevante la valutazione di ogni altro elemento. [2] Cass. Sez. VI Sent., 01-10-2008, n. 40575 (rv. 241522) , Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento c. M.F. [3] Sul punto esplicativa appare la sentenza Trib. Bari Sez. II, 26 luglio 2011, in www.leggiditalia.it “Incorre nell'imputazione per il reato di detenzione di sostanza stupefacente, ai fini di spaccio, il prevenuto che detenga sostanze psicotrope di tipo hashish che per modalità di confezionamento e rinvenimento appare destinata allo spaccio. Nel caso di specie, rivelano la finalità di spaccio il rinvenimento, nell'abitazione del prevenuto degli strumenti atti alla preparazione della sostanza oltre a due piantine di marijuana coltivate, già estirpate ed in fase di essiccamento, un tritaerba, un bilancino di precisione, un taglierino, delle banconote di piccolo taglio nascoste in una confezione ed una lista di nominativi con delle cifre indicanti i pagamenti. Tutti questi elementi, complessivamente valutati, escludono che possa parlarsi di uso personale della sostanza rinvenuta, in quanto sintomatici di un'attività organizzata a procurarsi numerose confezioni di stupefacenti destinati alla vendita. Carlo Alberto Zaina * ------------------------------------------NOTIZIE 30-01-2012 18:26 MESSICO/Narcoguerra. Catturato membro Los Zetas: confessa 75 omicidi La polizia dello stato messicano di Nuevo Leon ha catturato Enrique Aurelio Elizondo Flores, alias "El Arabe", membro del cartello di narcotrafficanti Zetas che ha confessato 75 omicidi, tra i quali quelli di due bambine. Secondo quanto ha reso noto oggi la procura dello stato messicano Elizondo Flores ha ammesso di aver partecipato, tra i 2010 e il 2011, in una serie di operazioni di sequestro di autobus di linee che si sono conclusi con il massacro dei passeggeri. 30-01-2012 13:53 ARABIA SAUDITA/Traffico droghe. Decapitato pakistano Un cittadino pakistano, accusato di traffico di droga, e' stato decapitato. Lo ha riferito un comunicato del ministero dell'Interno di Riad, citato dall'agenzia d'informazione 'Spa', secondo cui la vittima, Salman Khan Taj Mohammad, era stato arrestato perche' trovato in possesso di una grande quantita' di eroina. Il pakistano e' sttao decapitato a Dammam, nella parte orientale del regno di re Abdullah. Sono cinque le condanne a morte eseguite in Arabia Saudita da inizio anno. Nella monarchia del Golfo viene applicata la pena di morte per una serie di reati, dall'omicidio allo stupro, dal narcotraffico all'apostasia. 30-01-2012 09:32 MESSICO/Narcoguerra. 22 morti nel week-end Ventidue persone sono state assassinate sabato sera nel nord del Messico, tra cui cinque nel corso di una festa di compleanno a Tijuana, alla frontiera con gli Stati Uniti. Lo hanno riferito le autorità messicane. Quattro persone sono state ritrovate morte in una prigione dello Stato di Chihuahua. Nello stesso Stato otto persone sono state uccise nell'ambito di affari legati al crimine organizzato, e altre cinque sono state assassinate in un attacco armato alla citta di Torreon. A Tijuana tre uomini armati hanno fatto irruzione in una festa di compleanno, obbligando le donne presenti a stendersi in terra e uccidendo gli uomini, quattro adulti e un ragazzo di 13 anni, ha detto all'Afp Ricardo Garduno, direttore dela polizia municipale. Dai primi elementi dell'inchiesta, risulta che una delle vittime era il fratello di un ex poliziotto arrestato il 6 gennaio e legato al cartello di Sinaloa, che opera in più città del nord ovest del Messico, tra cui Tijuana, vicina alla città americana di San Diego, in California. Più di 50.000 persone sono morte in Messico dall'inizio dell'offensiva militare contro i cartelli della droga lanciata dal presidente Felipe Calderon dopo la sua ascesa al potere, nel dicembre 2006. 28-01-2012 17:59 TUNISIA/Censura. Rapper antigovernativo arrestato... per droga? E' una vera e propria accusa alle autorita' tunisine per la limitazione della liberta' di espressione quella che sta circolando sui social network per l'arresto del rapper tunisino Anis Mrabti, noto con il nome di 'Volcanis', prelevato dalla sua abitazione lo scorso 25 gennaio. Autore di canzoni critiche nei confronti del governo e diventato molto noto di recente per il brano 'Matbadal Chay' ('Niente e' cambiato'), dove si contesta l'attuale situazione politica in Tunisia, Mrabti e' una voce che si oppone al governo di Tunisi. Ed e' proprio per la natura delle sue canzoni che i social network ritengono che Mrabti sia stato arrestato per motivi politici. Anche il padre di Anis, Mongi Mrabti, intervistato da Tunisia Live fornisce una strana ricostruzione dell'arresto del figlio. L'uomo racconta che il 25 gennaio sei uomini in borghese sono entrati nella loro casa, hanno chiesto di Anis, lo hanno arrestato e hanno confiscato il suo desktop e il suo lettore MP3. Il padre ha chiesto loro chi fossero e loro hanno risposto 'poliziotti'. 'Guidavano un'auto civile e non mi hanno mostrato alcun mandato di arresto o identificativo di polizia', ha spiegato il padre. Alla famiglia, prosegue Mongi Mrabti, non sono state fornite notizie per due giorni, fino a quando e' giunta una telefonata di una persona che si e' identificata come un cittadino tunisino non impiegato nella polizia che aveva saputo della storia di Anis e stava conducendo indagini indipendenti. Nella telefonata il padre di Anis e' stato informato che il figlio e' risultato positivo a un test sull'usp di droga e che il ragazzo era stato arrestato dopo che il suo nome era stato fornito da a un'altra persona fermata per droga. Il ministero degli Interni ha diffuso un comunicato sul suo sito ufficiale su Facebook nel quale nega che l'arresto del rapper sia motivato politicamente o abbia a che vedere in qualche modo con le sue canzoni di denuncia. 27-01-2012 19:37 SVEZIA/Kofi Annan e Roberto Saviano per la lotta a crimine e narcos Lungo colloquio oggi a Stoccolma tra Roberto Saviano e Kofi Annan prima della cerimonia di conferimento allo scrittore italiano del premio Olof Palme, assegnato cinque anni fa allo stesso ex segretario generale dell'Onu. Kofi Annan - rende noto lo staff dell'autore di Gomorra - ha voluto congratularsi con Saviano per il lavoro di contrasto alla piaga delle organizzazioni criminali e ha chiesto allo scrittore cosa possa fare la classe politica internazionale per avviare il problema a una soluzione definitiva. Saviano ha risposto che l'attenzione deve essere costante. Annan ha sottolineato che le Nazioni Unite daranno sempre, nella loro road map, massima priorita' al problema delle organizzazioni criminali e ai collegamenti tra America latina, Africa ed Europa nelle rotte del narcotraffico. Annan, infine, ha invitato Saviano a stare attento perche' le mafie non perdoneranno mai l'attenzione che e' riuscito ad accendere su di loro e suoi loro affari. Attenzione arrivata fino alla tranquilla Svezia, dove lo scrittore italiano e' molto conosciuto e Gomorra e' considerato un caposaldo della lotta al crimine organizzato. 27-01-2012 19:34 MESSICO/Narcoguerra. I soldi Usa per i contractor Il nuovo Eldorado dei contractor americani per la sicurezza e' il Messico. Dopo anni di lucrosi contratti in Iraq e Afghanistan, le compagnie americane del settore stanno cercando nuove prospettive nel paese confinante, dove la creascente violenza legata al narcotraffico ha provocato un'elevata domanda di sicurezza. Cosi' la DynCorp International manda in Messico istruttori per l'aviazione, la Kroll assolda specialisti anti rapimento per proteggere gli uomini d'affari messicani e la Mpri addestra soldati messicani alle tecniche anti guerriglia. A Washington, il programma del Pentagono per la lotta al narcotraffico ha stanziato tre miliardi di dollari per i contratti con ditte private, una parte dei quali riguarda il Messico. E il dipartimento di Stato ha impegnato dal 2008 due miliardi di dollari per la lotta al narcotraffico in Messico, la maggior parte dei quali destinati a ditte americane che possono fornire servizi ed equipaggaimento per la sicurezza. In Messico, da quando il presidente Felipe Calderon ha deciso nel dicembre 2006 di impiegare l'esercito nella guerra al narcotraffico, e' praticamente raddoppiato il numero di societa' private di sicurezza. Attualmente vene ne sono 1400 con regolare licenza, ma si stima che ne esistano altre 10mila senza autorizzazione. I contractor americani devono pero' limitare il loro ruolo a quello di istruttori o consulenti perche' una legge messicana vieta agli stranieri di portare armi. 27-01-2012 19:32 ITALIA/Droga a scuola, anche nei panini Uno degli studenti deve essersene disfatto quando ha visto arrivare gli agenti, sperando magari di recuperarlo in un secondo tempo. Ma Hyper, cane antidroga della polizia, ha puntato deciso l'armadio e, dietro, ha trovato il panino al prosciutto "rinforzato" con 8 dosi di hashish. E' accaduto in un istituto scolastico della Garbatella, dove gli uomini del Commissariato Colombo sono arrivati, assieme ai colleghi del reparto cinofili della questura, seguendo le "tracce" di alcuni ragazzi oggetto di segnalazioni anonime. L'ispezione della scuola, scattata dopo contatti con il personale dell'istituto, ha permesso di scoprire la singolare "merenda" e, buttati sul pavimento, in un angolo, altri 15 grammi di hashish. Nessun indizio per arrivare al proprietario mentre un 17enne sorpreso con 3 bustine di marijuana e un'altra contenente semi della stessa sostanza, nascoste all'interno della tasca del giubbotto indossato, e' stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio: all'interno del portafogli aveva anche 135 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell'attivita' di spaccio. Nel corso della perquisizione a casa del giovane, nella camera da letto, all'interno di un armadio, sono state trovate in un barattolo del caffe' 42 bustine di plastica contenenti marijuana. Un "assistente tecnico" dell'istituto, trovato in possesso di una modica quantita' di sostanza stupefacente, e' stato invece segnalato alla prefettura. 27-01-2012 19:28 ITALIA/Nuove droghe. Seminario italo-messicano per monitoraggio Considerare le 'nuove droghe' come un 'interesse primario' da monitorare e tenere sotto controllo. E' questo uno degli spunti emersi nel corso di un seminario di lavoro bilaterale Italia-Messico sulle politiche di prevenzione che si e' svolto nei giorni scorsi a Roma. L'incontro organizzato dalla Direzione Generale dei rapporti europei e internazionali del ministero della Salute, si e' occupato di prevenzione con particolare riferimento all'abuso di alcol e tabacco, e di politiche sanitarie in materia di salute mentale. I dirigenti della Segreteria per la salute del Governo messicano, spiega una nota del ministero della Salute, 'hanno anche visitato a Roma le strutture terapeutiche e di accoglienza del comprensorio di Santa Maria della Pieta', relative alla salute mentale, al trattamento delle tossicodipendenze e degli abusi da alcol, oltre al Museo laboratorio della mente'. La collaborazione bilaterale tra Italia e Messico e' stata avviata dalla firma di un Memorandum d'Intesa il 15 maggio 2007. 27-01-2012 19:18 ITALIA/Garante detenuti Piemonte. Fissato il voto in Regione Ieri Salvatore Grizzanti e Igor Boni, i due dirigenti radicali in sciopero della fame per listituzione del Garante regionale per i detenuti in Piemonte, sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo e da tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, che hanno comunicato loro che il 31 gennaio prossimo è calendarizzato in aula il voto per la nomina del garante regionale dei detenuti. 27-01-2012 10:58 USA/Due chili di cocaina in un pacco all'Onu Due pacchi contenenti 16 chili di cocaina sono stati consegnati per errore la scorsa settimana alla sede delle Nazioni Unite a New York provenienti dal Messico. Lo ha riferito la polizia e l'Onu. Quando sono stati recapitati i due pacchi, che portavano impresso un logo simile a quello dell'Onu, e' stato subito dato l'allarme alle autorita' cittadine. All'interno dei pacchi c'erano dei libri le cui pagine erano state tagliate per consentire di nascondere oltre un chilo di cocaina ciascuno. I pacchi secondo quanto hanno appurato la polizia e la Dea, l'agenzia americana contro il traffico di stupefacenti, erano stati spediti dal Messico senza indirizzo e lo spedizioniere privato di Cincinnati che li ha ricevuti, vedendo il logo dell'Onu, peraltro imitato in modo grossolano, li ha recapitati al palazzo di vetro. L'ipotesi della polizia e' che in realta' la droga, con un valore di mercato di circa due milioni di dollari, non avrebbe mai dovuto lasciare il Messico. 26-01-2012 19:40 VATICANO/Chiesa romana aderisce a convenzioni Onu contro droghe, terrorismo e delinquenza La Santa Sede ha aderito, anche a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, alla Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento al terrorismo (New York 1999) e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale (Palermo 2000). Nello stesso tempo, la Santa Sede ha ratificato, anche in questo caso a nome e per conto della Stato della Città del Vaticano, la Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito dei narcotici e delle sostanze psicotrope (Vienna 1988), che aveva già firmato nello stesso anno in cui venne adottata. "Il passo compiuto - sottolinea il segretario per i Rapporti con gli Stati mons. Dominique Mamberti in una nota esplicativa - vuole essere un ulteriore riconoscimento da parte della Santa Sede del fattivo impegno con cui la comunità degli Stati previene e combatte gravissime attività criminali transnazionali, di tragica attualità, attraverso appropriati strumenti di cooperazione internazionale". Il presule cita la Lettera Apostolica in forma di `Motu Proprio` di Benedetto XVI per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario: "Molto opportunamente - scrive il Papa - la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell`utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano". "Le parole del Santo Padre - prosegue mons. Mamberti - ci ricordano che il terrorismo e la criminalità organizzata attentano alla dignità della persona umana e al bene comune in tutti i Paesi del mondo. E' per tale motivo che, con il deposito degli anzidetti strumenti di adesione e di ratifica dei tre trattati sotto esame, la Santa Sede conferma la sua volontà ed il proprio impegno concreto ed efficace di collaborare con la Comunità internazionale in maniera coerente con la sua natura e missione, al fine di garantire la pace e la giustizia internazionale". L`adozione di tali strumenti - osserva il segretario per i Rapporti con gli Stati - "riflette la determinazione di adeguare l`ordinamento interno ai più rigorosi parametri normativi concordati a livello internazionale, ed in particolare alle Raccomandazioni GAFI/FATF, quali criteri internazionali in materia di finanziamento del terrorismo e di antiriciclaggio". Inoltre, questi cambiamenti - spiega - rendono la "già rigorosa" legge vaticana contro il riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo, "ancora più dettagliata, prevedendo, tra l`altro, strumenti di cooperazione internazionale più trasparenti e sanzioni più elevate per la violazione della legge. Queste innovazioni, insieme con i nuovi strumenti giuridici offerti dalle tre Convenzioni, che mirano a favorire un elevato livello di collaborazione tra i Tribunali dello Stato della Città del Vaticano e quelli di altri Stati, rendono la lotta contro il terrorismo, il riciclaggio, il narcotraffico nonché la criminalità organizzata transnazionale ancora più determinata". "Tutto ciò, naturalmente - afferma mons. Mamberti - non pregiudicherà il diritto sovrano di ciascuno Stato di astenersi dalla propria collaborazione rispetto a procedimenti pendenti in altri ordinamenti, quando essi possano risolversi in forme di persecuzione individuale per ragioni politiche, religiose, etniche e simili. Nell`odierno contesto internazionale, marcato da gravissime e ripetute violenze per motivi religiosi, troppo spesso ai danni dei Cristiani, ritengo doveroso sottolineare che tali tipi di cooperazione internazionale in futuro potranno anche giovare a prevenire e contrastare dette gravi offese alla vita e alla libertà religiosa di ogni essere umano". Tale passo - conclude il presule - "aiuta ancora una volta l`incontro fra la giustizia e la pace, menzionato nel Salmo 84, e la Santa Sede è lieta che ciò confermi la verità del suo impegno per il rispetto della dignità umana e la concordia fra le persone ed i popoli". 26-01-2012 19:37 ITALIA/Studente studia la cannabis terapeutica... o spaccia? "Mi sto documentando sull'uso della canapa nelle cure palliative". La scusa addotta da un 24enne studente di Farmacia dell'Università Statale di Milano non è servita di fronte agli agenti che avevano appena scoperto nell'abitazione nella Chinatown meneghina dove vive con la madre, una vera e propria serra con una piantagione di marijuana. In due stanze, in cui la madre sessantenne aveva il divieto assoluto di entrare, sono state trovate nove piante alte fino ad un metro e mezzo e diversi vasi con germogli riscaldati da apposite lampade alogene, ma anche una cinquantina di grammi di foglie già essiccate, diversi manuali dedicati alla coltivazione della cannabis, concimi e fertilizzanti acquistati negli Usa attraverso Internet. Lo studente, David D.C. di origini siracusane e incensurato, era "attenzionato" da qualche tempo dopo essere stato notato in alcune piazze di spaccio in zona viale Murillo. Due sere fa è stato fermato dall'equipaggio di una Volante del commissariato Sempione mentre si trovava a bordo di un auto insieme con due amici. Dato che aveva con se alcuni grammi di "erba", gli agenti hanno deciso di perquisire il suo appartamento in via Bramante dove è saltata fuori la rigogliosa coltivazione illegale. Il 24enne è stato arrestato e ieri mattina il giudice lo ha rilasciato disponendo l'obbligo di firma. 26-01-2012 19:32 ITALIA/Spaccia droghe a 15 anni: 'mi servono soldi per truccare motorino' Un quindicenne pratese avrebbe tenuto le fila di un'attivita di spaccio di droga: lo faceva, questa la spiegazione data alla polizia che lo ha bloccato, poiche' gli servivano i soldi necessari a 'truccare' il suo motorino. La scoperta dello spacciatore in erba e' stata fatta quando gli agenti delle 'volanti' di Prato hanno bloccato in un giardino pubblico un venticinquenne magrebino che aveva con se' una decina di grammi di hashish gia' confezionati in cinque involucri. Interrogato, il giovane ha chiamato in causa il quindicenne che gli avrebbe procurato la droga da vendere. Il ragazzo, ha raccontato, si muoveva sempre su un certo tipo di motorino: un particolare che ha consentito agli agenti di rintracciare il quindicenne, trovando anche lui in possesso di droga e 205 euro in contanti, anche questi sequestrati. Il magrebino ed il giovanissimo pratese sono stati denunciati. 26-01-2012 19:03 ITALIA/Relazione antimafia. Radicali: legalizzare mafie o droghe? E Saviano tace... Il senatore Pr/Radicali Marco Perduca e Giulio Manfredi, della direzione Radicali Italiani, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: All’inizio del secolo, Francesco De Gregori ammoniva, in una delle sue canzoni: legalizzare la mafia sarà la regola del 2000. Ci pare che c’abbia azzeccato in pieno. Non bastavano le sempre più numerose inchieste (sia delle procure sia dei giornali) che portano alla luce, con anni o decenni di ritardo, le punte degli iceberg dell’infiltrazione criminale dell’economia legale in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio … Ieri è anche arrivata l’ultima relazione della Commissione Antimafia e le inequivocabili dichiarazioni del suo Presidente, Beppe Pisanu: “… Siamo in presenza di una metastasi affaristica che si espande dall'economia illegale a quella legale, dai beni reali ai procedimenti amministrativi e ai prodotti finanziari … L'attività mafiosa nelle quattro regioni di origine è causa di un mancato sviluppo equivalente al 15-20% del Pil delle stesse regioni. Circa un terzo delle imprese meridionali subisce una qualche influenza delle mafie, con dati che oscillano tra il 53% della Calabria al 18% della Puglia …”. Pisanu si ferma qui; sarebbe stupido pretendere altro da un esponente politico moderato e prudente come Pisanu, che sta alla finestra in attesa della creazione di un nuovo Centro politico. Ci saremmo, invece, attesi di più da Roberto Saviano nella sua prima intervista televisiva a Daria Bignardi, al suo ritorno in Italia dopo il soggiorno americano. A “Zuccotti Park” Saviano aveva pronunciato la parola tabù, “legalizzazione”, legalizzazione delle droghe proibite per infliggere un colpo terribile ai profitti mafiosi. In Italia quella parola ridiventa tabù, tranne che per i soliti radicali. Fino a quando? 26-01-2012 15:31 ITALIA/Tossicodipendenti. Il grido di allarme della Fict La Fict (Federazione italiana comunita' terapeutiche), ha lanciato un grido d'allarme contro lo scarso interesse mostrato dall'attuale governo verso i tossicodipendenti. In un comunicato, a conclusione, si legge: Il Ministro della Giustizia, in questa fase delicata, sta affrontando il tema del sovraffollamento carcerario legittimando misure alternative più ampie e sembra non tenere conto che un’ingente fetta della popolazione carceraria è composta da tossicodipendenti che avrebbero bisogno di un percorso di recupero più che di una punizione esemplare. I giudici esigono per questi soggetti solo percorsi educativi residenziali ma la risposta è sempre la stessa “non ci sono i soldi”. Ed allora chiediamoci quale costo abbia la vita umana ed in quali condizioni debba essere condotta. Quale investimento sicuro ed a lungo termine rappresenti dare attenzione all’essere umano ed ai suoi bisogni affinché non torni a rovinare la propria vita, commettere nuovi reati e a rappresentare davvero un costo eccessivo per la società che non riesce a farvi fronte. Non svendiamo i diritti de “l’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” (Art. 2 Cost.), affinché sia portatore di idee, di sviluppo, di crescita e non dimentichiamo le Comunità Terapeutiche che a questo fine hanno proteso ogni sforzo, aiutando migliaia di ragazzi a passare dalla condizione di “essere” a quella di “vivere”. Per questo fine “soldi” non possono non essere trovati. 26-01-2012 10:56 ITALIA/Cocaina in rugby e concerti. Arrestati anche atleti serie A Scoperto dai carabinieri di Piacenza un giro di droga, soprattutto cocaina, in occasione di partite di rugby e durante concerti di note star della musica. Trentacinque persone sono finite stamattina in manette nel corso dell'operazione 'Flanker', chiamata così perchè uno dei principali attori della vicenda rivestiva questo ruolo nella terza linea della squadra in cui giocava. Tra gli arrestati, infatti, ci sono 13 rugbisti di squadre di serie A, B e C, coinvolti a vario titolo nell'indagine. In manette anche la campionessa italiana e vice campionessa europea di natural body building, categoria over 52 chilogrammi. Secondo quanto hanno scoperto tra l'altro gli inquirenti, il flanker arrestato come secondo lavoro faceva il buttafuori in alcuni locali notturni e, insieme ad altri indagati, si occupava della security nell'ambito di importanti eventi musicali in tutta Italia, approfittandone per smerciare stupefacenti ai concerti delle star, che erano comunque inconsapevoli di quanto avveniva. Una misura cautelare interdittiva della professione, limitativa della libertà personale, è stata notificata ad un avvocato donna del foro di Piacenza per gli illeciti rapporti a favore degli spacciatori. L'operazione è stata svolta nelle province di Piacenza, Parma, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Lodi e Milano. 25-01-2012 18:36 MESSICO/Narcoguerra. Il primato de Los Zetas Secondo uno studio condotto da Stratfor, una società di consulenza americana nel settore della sicurezza, i Los Zetas sono diventati il più grande gruppo di narcotrafficanti del Messico, strappando il primato ai loro acerrimi nemici, il cartello Sinaloa. Il ricorso alla violenza brutale ha permesso ai Los Zetas di conquistare la prima posizione, superando il cartello Sinaloa che preferisce corrompere la gente. Dal 2007 sono 47.500 le persone morte in Messico negli scontri tra organizzazioni criminali rivali. Il rapporto riferisce anche che le violenze non sono diminuite, nonostante gli sforzi del governo messicano. In particolare si registra una escalation di violenze a Veracruz, Monterrey, Matamoros e Durango, mentre sono diminuiti gli omicidi a Ciudad Juarez, che rimane comunque la vittà più violenta del Messico. 25-01-2012 18:34 ITALIA/Dpa e Drug Price Un nuovo sistema informatico per tenere sotto controllo i prezzi della droga, nel mercato illegale. E' al centro del workshop 'Drug prices', organizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega e' affidata al Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, che si sta svolgendo in queste ore presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Largo Chigi 19. Il progetto 'Drug Prices', attivato dal Dpa in collaborazione con la Dcsa (Direzione Centrale Servizi Antidroga) ha l'obiettivo di definire e sperimentare modalita' operative di raccolta, archiviazione ed elaborazione dati riferiti ai prezzi e ai volumi scambiati delle varie sostanze nei settori 'all'ingrosso' del mercato della droga. I dati oggetto di raccolta sono riferiti ai prezzi e per quanto possibile ai volumi scambiati delle varie sostanze nei settori 'all'ingrosso' e 'al dettaglio' relativamente all'offerta on street che internet. Particolare attenzione in questo progetto e' stata posta dall'osservatorio europeo Emcdda (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) al monitoraggio dei prezzi come variabile fondamentale del mercato. Proprio in virtu' di questo nel 2009 si e' attivato un apposito gruppo di lavoro per armonizzare la rilevazione dei dati sui prezzi all'ingrosso nei diversi paesi europei. 'Si tratta - ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - di un lavoro per realizzare un sistema per comprendere sempre piu' tempestivamente le variazione dei prezzi del mercato illegale delle droghe, sia all'ingresso che al dettaglio, mediante la definizione dei metodi di raccolta ed elaborazione dei dati sulla base di gruppi di lavoro interdisciplinari con il coinvolgimento dei diversi enti coinvolti come Osservatorio centrale del DPA, il Focal Point Italiano Reitox, DCSA e laboratori forensi. Sara' quindi possibile attivare strumenti operativi innovativi e moderni e per l'attivazione delle rilevazioni, determinare flussi informativi tempestivi tra DCSA e Dipartimento Politiche Antidroga per l'acquisizione dei dati relativi ai prezzi e attivare altresi' una formazione degli operatori coinvolti nella gestione di questo innovativo sistema'. All' incontro e' intervenuto anche il direttore della DCSA generale Andrea De Gennaro che, si e' congratulato per l' iniziativa e per la fruttuosa collaborazione con il DPA. 'Crediamo che con questo progetto - ha aggiunto il prefetto Mario Morcone (capo di gabinetto del Ministro Riccardi) intervenuto al workshop - sara' possibile arrivare all'attivazione della rilevazioni analitiche sul territorio italiano che meglio supporteranno l'azione delle forze di polizia, dei flussi informativi conseguenti; inoltre si potra' disporre di un prezzario con aggiornamenti periodici per la ricostruzione e lo studio dei trend che saranno estremamente importanti proprio per monitorare il fenomeno del mercato illegale della droga. Importante sara' inoltre continuare il monitoraggio e le azioni di prevenzione verso i rave party illegali che tanta efficacia stanno avendo grazie all'azione del Sistema Nazionale di Allerta del Dipartimento'. 25-01-2012 13:48 OLANDA/Vietato il khat L'Olanda ha deciso di vietare il khat, le foglie di un arbusto africano considerate una droga illegale in 15 Paesi della Ue, per i problemi di integrazione registrati dai circa 27 mila somali che abitano nel Paese, che sono grandi 'masticatori'. Negli ultimi anni, si e' registrato un aumento del traffico di khat, in Italia inserita nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti: nel 2010, circa 843 tonnellate sono state importate dal Kenya attraverso l'aeroporto di Amsterdam, contro le 693 tonnellate del 2008. 24-01-2012 18:41 GRAN BRETAGNA/Nuove norme meno repressive sul consumo di droghe Chi acquista droga per consumarla con gli amici potrà evitare il carcere, stando alle nuove linee guida sui reati per droga presentati oggi nel Regno Unito. La direttiva prevede anche, per la prima volta, che l'uso medico della cannabis venga riconosciuto come attenuante dalle corti di giustizia. Stando a quanto riportano i media, le autorità britannica hanno sollecitato anche pene meno severe per gli spacciatori, spesso donne costrette o sfruttare dalla criminalità organizzata, mentre hanno raccomandato severità contro quanti vendono droghe a minorenni o quanti sono coinvolti nella produzione industriale degli stupefacenti. La normativa indica quindi quattro grandi categorie utili a determinare se l'imputato abbia avuto un ruolo di guida, importante o minore nel traffico degli stupefacenti. La categoria più bassa comprende il possesso fino a 100 grammi di cannabis, 5 grammi di eroina o cocaina e 20 pasticche di ecstasy; la più alta prevede la commercializzazione su vasta scala della droga, con la prospettiva di grossi profitti e la copertura di un'attività imprenditoriale. 24-01-2012 13:35 GRAN BRETAGNA/Depenalizzazione droga. Le iniziative di Branson/Virgin Richard Branson e' sceso in campo alla Camera dei Comuni per la depenalizzazione della droga. Il magnate del gruppo Virgin ha detto che la guerra al narcotraffico e' fallito e che e' arrivato il momento di liberalizzare gli stupefacenti. Branson ha additato l'esempio del Portogallo sostenendo che 'la terapia e' meglio del carcere'. Il capo della Virgin ha ricordato che il Portogallo 10 anni fa aveva 'un enorme problema con la droga, con l'eroina. Hanno svoltato con la decisione di trasferire la competenza della droga dal ministero dell'Interno a quello della Sanita'. A Branson e' stato chiesto se abbia mai fatto uso di stupefacenti: 'Il 50 per cento della mia generazione si e' fatto le canne; 75 per cento dei figli della mia generazione si fa le canne'. E poi: 'Se fumassi sigarette, allora si' che sarei preoccupato'. Nuove linee guida sulle pene per traffico di stupefacenti stanno intanto entrando in vigore in Gran Bretagna. Verranno tagliate sostanzialmente le sentenze per i 'muli' e i 'lavoratori' delle piccole fattorie di cannabis, mentre i trafficanti arrestati in possesso di 6 chilogrammi di marijuana potranno scampare la prigione se viene provato il loro ruolo 'limitato' nelle gang. Restano invece in vigore condanne severe per i capobanda e per chi vendono stupefacenti direttamente al pubblico e specialmente a minori. 24-01-2012 12:24 GERMANIA/I club della cannabis. Die Linke I club della cannabis: e' questa la nuova proposta del 'Die Linke', partito tedesco di sinistra che vuole rilanciare il dibattito in Germania sulla legalizzazione delle droghe leggere. La proposta sara' oggetto di un'audizione parlamentare domani. La coalizione di governo e' pero' assolutamente contraria a un ammorbidimento delle normative in vigore sul consumo di queste sostanze. 'Vogliamo farla finita con la demonizzazione', ha detto Frank Tempel, esperto per le politiche sulle droghe del 'Die Linke', convinto che la liberalizzazione consenta di 'contrastare il fenomeno del mercato nero'. Secondo i promotori dell'iniziativa dovrebbe essere consentito il possesso di 30 grammi di cannabis secca. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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