NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie

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NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie
====== NOTIZIARIO DROGHE ==================
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai
traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze
stupefacenti.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
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Archivio settimanale
Dal 24-01-2012 al 30-01-2012
2012-05 (Anno XI)
ARTICOLI
- 'Occorre aprire un orizzonte in cui il consumo di droga non sia un crimine'. Intervista a Carlos Fuentes
http://droghe.aduc.it/articolo/occorre+aprire+orizzonte+cui+consumo+droga+non+sia_19931.php
- Stupefacenti, quando è punibile la detenzione? Evoluzione (estrema) della giurisprudenza
http://droghe.aduc.it/articolo/stupefacenti+quando+punibile+detenzione+evoluzione_19911.php
NOTIZIE
-MESSICO/Narcoguerra. Catturato membro Los Zetas: confessa 75 omicidi
http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+catturato+membro+los+zetas+confessa+75_124804.php
-ARABIA SAUDITA/Traffico droghe. Decapitato pakistano
http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droghe+decapitato+pakistano_124801.php
-MESSICO/Narcoguerra. 22 morti nel week-end
http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+22+morti+nel+week+end_124797.php
-TUNISIA/Censura. Rapper antigovernativo arrestato... per droga?
http://droghe.aduc.it/notizia/censura+rapper+antigovernativo+arrestato+droga_124794.php
-SVEZIA/Kofi Annan e Roberto Saviano per la lotta a crimine e narcos
http://droghe.aduc.it/notizia/kofi+annan+roberto+saviano+lotta+crimine+narcos_124786.php
-MESSICO/Narcoguerra. I soldi Usa per i contractor
http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+soldi+usa+contractor_124785.php
-ITALIA/Droga a scuola, anche nei panini
http://droghe.aduc.it/notizia/droga+scuola+anche+nei+panini_124784.php
-ITALIA/Nuove droghe. Seminario italo-messicano per monitoraggio
http://droghe.aduc.it/notizia/nuove+droghe+seminario+italo+messicano+monitoraggio_124783.php
-ITALIA/Garante detenuti Piemonte. Fissato il voto in Regione
http://droghe.aduc.it/notizia/garante+detenuti+piemonte+fissato+voto+regione_124782.php
-USA/Due chili di cocaina in un pacco all'Onu
http://droghe.aduc.it/notizia/due+chili+cocaina+pacco+all+onu_124775.php
-VATICANO/Chiesa romana aderisce a convenzioni Onu contro droghe, terrorismo e delinquenza
http://droghe.aduc.it/notizia/chiesa+romana+aderisce+convenzioni+onu+contro_124772.php
-ITALIA/Studente studia la cannabis terapeutica... o spaccia?
http://droghe.aduc.it/notizia/studente+studia+cannabis+terapeutica+spaccia_124771.php
-ITALIA/Spaccia droghe a 15 anni: 'mi servono soldi per truccare motorino'
http://droghe.aduc.it/notizia/spaccia+droghe+15+anni+mi+servono+soldi+truccare_124770.php
-ITALIA/Relazione antimafia. Radicali: legalizzare mafie o droghe? E Saviano tace...
http://droghe.aduc.it/notizia/relazione+antimafia+radicali+legalizzare+mafie_124768.php
-ITALIA/Tossicodipendenti. Il grido di allarme della Fict
http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+grido+allarme+della+fict_124767.php
-ITALIA/Cocaina in rugby e concerti. Arrestati anche atleti serie A
http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+rugby+concerti+arrestati+anche+atleti+serie_124763.php
-MESSICO/Narcoguerra. Il primato de Los Zetas
http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+primato+de+los+zetas_124761.php
-ITALIA/Dpa e Drug Price
http://droghe.aduc.it/notizia/dpa+drug+price_124760.php
-OLANDA/Vietato il khat
http://droghe.aduc.it/notizia/vietato+khat_124758.php
-GRAN BRETAGNA/Nuove norme meno repressive sul consumo di droghe
http://droghe.aduc.it/notizia/nuove+norme+meno+repressive+sul+consumo+droghe_124756.php
-GRAN BRETAGNA/Depenalizzazione droga. Le iniziative di Branson/Virgin
http://droghe.aduc.it/notizia/depenalizzazione+droga+iniziative+branson+virgin_124755.php
-GERMANIA/I club della cannabis. Die Linke
http://droghe.aduc.it/notizia/club+della+cannabis+die+linke_124754.php
IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO
dalle cronache locali
gli effetti della legge vigente
dati dal 20/12/2011 al 30/01/2012
sequestri
droghe leggere (kg)
1.850
droghe pesanti (kg)
1.150
dosi droghe sintetiche
570.000
piante di cannabis
230.000
flaconi di metadone
0
vittime
morti
7
feriti
0
arresti
1.025
giorni di reclusione
780
riepilogo settimanale
dal 24/01//2012 al 30/01/2012
sequestri
droghe leggere (kg)
200
droghe pesanti (kg)
250
dosi droghe sintetiche
100.000
piante di cannabis
140.000
flaconi di metadone
150
vittime
morti
1
feriti
0
arresti
215
giorni di reclusione
140
dati 2011: 28/12/10 - 02/01/12
* sequestri
- droghe leggere: Kg 9.570
- pesanti: Kg 13.370
- sintetiche: dosi 2.620.900
- cannabis: piante 9.112.500
- metadone: flaconi 600
* vittime
- morti: 54
- arresti: 9.298
- giorni di reclusione: 11.905
------------------------------------------ARTICOLI
29-01-2012 16:06 'Occorre aprire un orizzonte in cui il consumo di droga non sia un crimine'.
Intervista a Carlos Fuentes
Lo scrittore messicano Carlos Fuentes (1928), in Colombia per
un festival letterario, e' stato intervistato, per il quotidiano di Bogota' El Tiempo, su varie attualita', tra cui il
proprio impegno per la depenalizzazione delle droghe.
D. E' persa in Messico la guerra contro i cartelli della droga?
R. No, perche' puo' cambiare. Si puo' tornare ad una politica migliore di quella attuale, perche' quest'ultima e'
un confronto diretto con le bande criminali. A volte ne guadagna il Governo, a volte gli altri, ma non si risolve
il problema. Si tratta di un problema bilaterale: la droga va verso gli Usa, dove c'e' consumo e distribuzione,
ma non si sa chi la distribuisce ne' chi la consuma. Non lo sappiamo. Gran mistero! Non sappiamo nulla di
chi riceve e utilizza la droga in Usa, dove sia il mercato. Sappiamo che sono i messicani che vi trafficano, ma
nient'altro. Per cui, per iniziare, c'e' qualcosa che non funziona nella relazione tra Messico e Usa.
D. Perche' e' necessario cambiare la politica di Stato in questo ambito?
R. La politica del Messico non risolve il problema, che invece cresce e diventa insolubile. Faccio parte di un
gruppo, in cui ci sono anche l'ex-presidente Cesara Gaviria, Zedillo e Fernando Henrique Cardoso, che
propone una graduale depenalizzazione della droga, poco a poco a partire dalla marijuana. Si tratta di
cominciare ad aprire un orizzonte in cui consumare la droga non sia considerato un crimine e i trafficanti
spariscano perche' non hanno piu' business tra loro e i consumatori. Ma questo e' molto difficile nell'attuale
situazione, perche' il problema della droga e' un problema mondiale. Debellare il fenomeno a livello mondiale
e' difficile, ma bisogna impegnarsi.
D. Le societa' attuali si stanno preparando per una depenalizzazione?
R. Credo di si'. Questo e' costato 50 mila morti in Messico. Alcuni nel governo, altri tra i possessori di droga,
ma tutti chiedono vendetta. Questo e' pericoloso e non buono per il futuro. C'e' da cambiare politica, non
vedo altra possibilita'.
.........
(a cura di Liliana Martínez Polo)
redazione
24-01-2012 13:40 Stupefacenti, quando è punibile la detenzione? Evoluzione (estrema) della
giurisprudenza
Ritengo che la sentenza n. 2092/2012 in commento si ponga (e possa
essere, quindi, considerata) come un caso di vera e propria estrema evoluzione interpretativa – una sorta di
provocazione ermeneutica, (probabilmente involontaria ed incidentale) – del concetto di detenzione punibile
di sostanza stupefacenti.
La pronunzia, infatti, criticando e censurando le carenze motivazionali dell’ordinanza emessa dal Tribunale
del Riesame, afferma la indefettibile necessità che l’esame della condotta detentiva avvenga, avendo
riguardo a tutte quei canoni valutativi che il legislatore ha introdotto con la novella del 2006 (cosiddetta
legge Fini-Giovanardi), nessuno escluso.
Ma il significato della decisione non si ferma qui, perchè vi è, però, molto di più!
La Suprema Corte si sofferma, infatti, specificatamente su alcuni altri controversi profili, che hanno fatto
versare, a tutt’oggi, fiumi di inchiostro a giurisprudenza e dottrina, senza, peraltro, addivenire a soluzioni
univoche.
La sentenza cioè :
1)
esclude che, a seguito della L. 49/2006 sia stata introdotta un’inversione dell'onere della prova
in ordine alla destinazione allo spaccio dello stupefacente;
2)
afferma che il dato ponderale deve essere assoggettato ad un generale criterio di
equiparazione sostanziale, rispetto a qualsiasi altro fra gli indicatori contenuti nel comma 1 bis
dell’art. 73 dpr 309/90;
3)
riconnette particolare importanza alla indagine valutativa concernente sia la tipologia di
confezionamento (unico involucro), sia l’assenza – o la presenza - di strumenti per il taglio dello
stupefacente e per la pesatura dello stesso, elementi sintomatici di un successiva diluizione e
moltiplicazione del quantitativo originario;
4)
ritiene non eludibile la valutazione della condizione di tossicomania del detentore, delle sue
effettive condizioni economiche, onde comprendere se le stesse siano compatibili con l’acquisto di
un certo quantitativo di stupefacente, nonchè della presunta convenienza del rapporto quantitàprezzo, che legittima la cd. “scorta”.
1)
Non è un principio inedito che debba essere il PM a provare la destinazione allo spaccio dello stupefacente e
non l’inverso.
E’ questo, assioma sacrosanto ed irrinunciabile, allo stato, però, troppo discontinuo nella sua applicazione,
pur nella convinzione che, negli ultimi anni, si sia stratificato l’auspicabile orientamento di assoluta ortodossia
al principio dell’onere della prova.
Significativa in proposito, è, infatti, la pronunzia della Sez. VI, 12-02-2009, n. 12146 [(rv. 242923),
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento c. D.G., in CED Cassazione, 2009, Riv. Polizia,
2009, 10-11, 709] che ha statuito che “In materia di stupefacenti, il mero dato quantitativo del
superamento dei limiti tabellari previsti dall'art. 73, comma primo-bis, lett. a), d.P.R. n. 309 del 1990,
come modificato dalla L. 21 febbraio 2006, n. 49, non vale ad invertire l'onere della prova a carico
dell'imputato, ovvero ad introdurre una sorta di presunzione, sia pure relativa, in ordine alla
destinazione della sostanza ad un uso non esclusivamente personale, dovendo il giudice
globalmente valutare, sulla base degli ulteriori parametri indicati nella predetta disposizione
normativa, se le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione siano tali da escludere
una finalità esclusivamente personale della detenzione.” [conf. ex plurimis Cass. Sez. IV Sent., 17-122007, n. 16373 (rv. 239962), in www.leggiditalia.it].
Una seria e concreta realizzazione di tale principio, presuppone, dunque, di addivenire ad
un’armonizzazione di fondo della legge sugli stupefacenti, la quale, invece, per converso, opera, sulla base
di una presunzione juris tantum di destinazione allo spaccio dello stupefacente detenuto.
Vale a dire che – ancor prima della disamina dei canoni di ausilio ermeneutico, introdotti con la L. 49/2006 –
la valutazione da cui l’esegeta muove è, purtroppo, quella del sospetto di un destinazione allo spaccio della
sostanza detenuta.
Si tratta, dunque, di uno schema di ordine mentale, che si pone in irreversibile contraddizione con la regola
generale dell’onere della prova, e, dunque, una situazione che crea indubbi imbarazzi interpretativi e che le
successive modifiche del T.U. sugli stupefacenti, in epoca posteriore alla L. 685/1975 non hanno saputo (o
voluto) risolvere.
D’altronde, una modifica che avesse introdotto una presunzione di segno opposto a quella attualmente
vigente, non avrebbe potuto suscitare, sul piano giuridico, nessuno scandalo, proprio perché conforme al
postulato su cui si fonda il nostro ordinamento costituzionale, la presunzione di non colpevolezza.
Allo stato attuale, invece, viviamo un paradosso processuale, che la giurisprudenza tenta di risolvere
contingentemente dando – come giusto – preferendo al criterio generale dell’onere della prova.
2)
Il parametro dato dal peso dello stupefacente – dopo numerose oscillazioni giurisprudenziali, ora nel senso
di conferire importanza decisiva, ora in senso opposto – pare avere definitivamente perso quel carattere di
assoluta decisività prognostica, che lo rendeva un unicum differente e, comunque, prevalente su tutti gli altri
canoni[1].
Il Supremo Collegio, Sez. VI, con la sentenza 18-09-2008, n. 39017 [(rv. 241405), Procuratore Generale
della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bologna c. C.G. in CED Cassazione, 2008] ha, infatti, ribadito
l’esistenza, in capo “..al giudice un dovere di rigorosa motivazione quando ritenga che dagli altri
parametri normativi (modalità di presentazione, peso lordo complessivo, confezionamento
frazionato, altre circostanze dell'azione) si debba escludere una destinazione ad un uso non
esclusivamente personale, pur in presenza del superamento dei suddetti limiti massimi”, con ciò
conferendo una valenza paritaria anche agli altri canoni legislativi, che, inizialmente parevano confinati in un
ruolo subordinato.
Rimane, comunque, a monte di ogni interpretazione che si intenda proporre, un problema metodologico di
assoluta e decisiva importanza, vale a dire che l’attuale interpretazione data dalla giurisprudenza, la quale
supera il dettato della norma (che avrebbe circoscritto la detenzione alla dose media giornaliera, secondo i
criteri tabellari), costituisce una supplenza contingente, nell’insipienza del legislatore.
La assoluta precarietà di tale intervento interpretativo, viene confermata dalla considerazione che esso
potrebbe essere destinato ad essere agevolmente superato, anche in modo repentino ed improvviso,
ovviamente in caso di mutazione soggettiva dell’orientamento indicato, circostanza tutt’altro che inusuale o
remota, non essendo – nella fattispecie – in presenza di un dato normativo.
La stessa pronunzia che si esamina in questa sede, come detto all’inizio, non sfugge ad influenze di
carattere soggettivo.
Essa appare, quindi, molto particolare ed estrema, in quanto ipotizza – in linea teorica e
giurisprudenzialmente inedita (non si ricordano, infatti, prese di posizione analoghe) - che anche un
quantitativo tutt’altro che modico e, comunque, affatto limitato come quello di 500 grammi di sostanze
stupefacente, possa rientrare nel concetto di detenzione personale, ove anche gli altri fattori interpretativi,
che il T.U. stup. prevede, non risultino ostativi a tale prognosi.
Di fronte ad un’applicazione così plastica ed oggettiva del principio di ininfluenza del connotato ponderale,
se inteso in re ipsa, parametro che (bene o male) anche seppure circoscritto, aveva funto da bussola, in
presenza di quantitativi del tipo di quello oggetto dell’imputazione (ed anche in casi minori, comunque,
sempre superiori ai 50 grammi lordi), non si può rimanere inerti ed accettare tout court una simile soluzione
del problema.
E’ necessaria, infatti, una soluzione legislativa, che eviti che l’applicazione di un principio teoricamente giusto
e corretto, possa degenerare, però, come pare potrebbe accadere nella fattispecie, in soluzioni di potenziale
impunità, che non sembrano accettabili, perché ontologicamente incompatibili con la detenzione ad uso
personale.
L’esperienza forense[2] ci ha insegnato che è plausibile anche la costituzione di una piccola scorta
(“quantità non esigue”), ma, francamente, pare di difficile comprensione l’assimilazione di quantitativo
quale in questione alla categoria dell’uso personale.
La soluzione da adottare, per porre termine, quantomeno, a denunziato stato di incertezza deve essere di
natura legislativa.
Due sono ad avviso di chi scrive le soluzioni possibili.
O si depenalizza qualsiasi condotta detentiva, qualunque sia il peso dello stupefacente detenuto –
intraprendendo una pericolosissima deriva, che favorirebbe la proliferazione di sacche di illegalità –, oppure,
più preferibilmente, si cerca di stabilire in maniera meno empirica un limite aritmetico-ponderale per la
detenzione.
Chiunque può comprendere che la seconda auspicata soluzione costituisce una coperta corta, ma pur
sempre un contributo maggiormente praticabile alla soluzione dela questione.
Non credo, infatti, vi siano altre opzioni serie.
Con la scelta di fissare limiti quantitativi, infatti, non vi sono rischi di proliferazione ed aumento della
circolazione e diffusione degli stupefacenti, perché è dato reale e di esperienza che il crimine organizzato
continuerà il proprio business, importando ed esportando, detenendo, producendo o cedendo quantitativi di
droga certamente superiori a quelli che potrebbero formare oggetto della previsione.
E’ bene precisare che la soluzione sin qui esposta, non sta affatto a proporre od a significare, quindi,
l’introduzione di una presunzione di non punibilità juris et de jure, in favore di chi detenesse un certo
quantitativo di droga, normativamente predeterminato.
In realtà, il parametro la cui introduzione si auspica, servirebbe a circoscrivere e rendere tassative le
fattispecie nelle quali, il giudice, in presenza di ulteriori canoni valutativi favorevoli all’indagato/imputato,
potrebbe operare fattivamente la delibazione in ordine alla configurabilità dell’uso personale.
3)
Il depotenziamento del valore assoluto – sul piano probatorio - riconnesso al profilo ponderale, permette – in
pari tempo – di conferire rilevo ed importanza alla indagine valutativa che venga a riguardare sia il tipo di
confezionamento (specialmente in ipotesi di un unico involucro), sia l’assenza – o la presenza – di quegli
strumenti per il taglio dello stupefacente e per la pesatura dello stesso, cioè di elementi che risultano
sintomatici di un successiva diluizione e moltiplicazione del quantitativo originario di droga.
Si tratta di paradigmi, oggetto di particolare valorizzazione da parte della novella del 2006 e, certamente
hanno prodotto effetti di carattere positivo, permettendo l’introduzione, all’interno della dinamica processuale,
di ulteriori criteri decisori, che permettono di pervenire ad un giudizio finale di maggiore completezza in punto
al carattere ed alla rilevanza penale della condotta di detenzione.
La sentenza in esame, quindi, non deroga affatto a tale condivisibile indirizzo, anzi, essa conferisce agli
stessi (e nello specifico alla loro presenza od assenza ed alla metodologia del confezionamento) valore
fortemente sintomatico, che condiziona le conclusioni da formulare[3].
4)
Ultimo aspetto, potenzialmente esimente, su cui appare opportuno soffermarsi brevemente, è quello
concernente i parametri economici, vale a dire quell’insieme di indicatori, che possono indurre il giudice ad
affermare che la detenzione dello stupefacente è destinata ad uso personale, in quanto l’agente – che sia
abituale assuntore - possiede una capacità economico-finanziaria congrua in relazione al quantitativo
rinvenuto nella sua disponibilità.
Si deve osservare che questo indirizzo, maturato nel tempo ha sempre più condizionato le valutazioni dei
giudici – v. ad esempio Trib. Napoli, 6 aprile 2009, che assume tra i criteri per la valutazione prognostica
della destinazione della sostanza anche “…le condizioni di reddito del detentore e del suo nucleo
familiare…” -, divenendo, così, a pieno titolo canone ermeneutico tutt’altro che secondario.
Appare, però, necessario che il ricorso all’uso di tale parametro tenga in debito conto alcuni elementi fattuali,
che la quotidiana esperienza presenta.
I parametri puramente economici possono assumere una valenza meramente teorica, si da privarli di
concreta significanza, e renderli vani, ove non consideri che :
a) il prezzo di cessione dell’hashish e della marjiuana in special modo (ma anche delle droghe pesanti)
appare obbiettivamente non elevato, sicchè anche quantitativi non modicissimi non comportano affatto
esborsi rilevanti.
Si può affermare, quindi, che acquisti di tali sostanze possono venire affrontati, attraverso la costituzione, in
tempi brevi, di riserve di danaro all’uopo destinate;
b) è evidente che anche il commercio illecito della droga, segue criteri puramente mercantili e, dunque, si
adegua a logiche di sconto del prezzo praticato in proporzione al quantitativo di droga fornito, si da indurre
all’acquisto di quantitativi non limitati, attraverso un meccanismo di cospicua riduzione od abbattimento del
prezzo, in questo si esplicita il rapporto “quantità/prezzo”;
c) il limite dell’argomento-esimente “scorta”, riposa nella natura dello stupefacente (in particolare hashish o
marjiuana), il quale, spesse volte, non essendo stato trattato chimicamente, ma costituendo diretto risultato
di una coltivazione – talora puramente biologica – è portato ad un naturale degrado ed ad un’altrettanto
naturale consunzione.
Sicchè si dovrebbe, a fini prognostici, anche valutare il tempo di conservazione del prodotto, vale a dire entro
quanto tempo un certo quantitativo possa essere assunto od utilizzato in modo da produrre effetti
stupefacenti.
Vi è, poi, da considerare che un’eventuale scelta consistente nell’ancorare in modo automatico ed acritico la
non punibilità della detenzione dello stupefacente (e la sua destinazione ad un uso esclusivamente
personale) alla disponibilità di danaro da parte dell’agente, o, meglio, alla sua capacità di produrre un reddito
di natura lecita, determinerebbe - pertanto – una palese disparità di trattamento sotto svariati profili.
In primo luogo, come detto, così opinando – dal punto di vista oggettivo - verrebbero poste sul medesimo
piano condotte tra loro ontologicamente e radicalmente differenti e caratterizzate da un diversa carica di
offensività, legato, ovviamente, al profilo ponderale.
Il comparare come omologhi quantitivi tra loro all’evidenza differenti (ad esempio alcune decine con alcune
centinaia di grammi o, addirittura, con qualche chilo), sol perché il detentore – in assenza di quegli elementi
che, a mente del comma 1 bis dell’art. 73 dpr 309/90) inducano ad ipotizzare una destinazione parziale o
totale allo spaccio della sostanza – appare in grado di giustificare l’acquisto, appare intuitivamente opzione
di difficile, se non impossibile, configurazione giuridica.
In secondo luogo, a cascata, deriva anche la considerazione che la punibilità o la non punibilità del singolo
detentore-assuntore subirebbe il condizionamento del censo dell’indagato/imputato.
Dunque, una vera e propria discriminazione fra persone oggettivamente ed originariamente nella medesima
condizione di tossicomania (con sospetti di contrasto con l’art. 3 Costituzione), posto che in una simile
impostazione, verrebbe valorizzato un dato che non necessariamente – in presenza di quantitativi tutt’altro
che esigui – dimostra la finalizzazione a scopi personali della detenzione e che verrebbe premiato in
ammissibilmente lo status economico e/o sociale.
La condizione di possesso di risorse economiche, idonee a giustificare la disponibilità anche di quantitativi
rilevanti, comunque eccedenti i criteri di modicità, di per sé sola, non potrebbe (e non dovrà) mai, quindi,
apparire risolutiva.
Soprattutto potrebbe divenire un pericoloso – quanto apparente – presupposto, atto a falsare la realtà,
creando, così, in capo a taluni soggetti, situazioni di impunità.
Si pensi solo alla elementare circostanza che sodalizi criminosi potrebbero fare sempre più uso, quali
detentori, di persone che, pur assuntori, siano incensurate e si trovino in condizione di abbienza, onde
eludere “legalmente” il divieto ex lege di accumulo di quantitativi non limitati (e, comunque, logicamente e
giuridicamente incompatibili anche con il concetto di scorta).
** ** **
La pronunzia della Suprema Corte, quindi, pone molti interrogativi, ma soprattutto ripropone la necessità di
mettere mano in modo serio ed articolato ad un progetto complessivo di revisione della normativa vigente in
materia di stupefacenti.
* Carlo Alberto Zaina
[1] Ciò non di meno, permangono talora ancora indirizzi seguaci della valorizzazione del profilo ponderale,
vedi ad esempio Uff. indagini preliminari Napoli Sez. VII, 13-12-2010, n. 2771 In tema di detenzione e
spaccio di stupefacenti, qualora il dato ponderale della droga superi il limite rappresentato da una
soglia ragionevole di valore economico ed il dato quantitativo della sostanza stupefacente assuma
valore preponderante per il giudizio, diviene irrilevante la valutazione di ogni altro elemento.
[2] Cass. Sez. VI Sent., 01-10-2008, n. 40575 (rv. 241522) , Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Trento c. M.F.
[3] Sul punto esplicativa appare la sentenza Trib. Bari Sez. II, 26 luglio 2011, in www.leggiditalia.it “Incorre
nell'imputazione per il reato di detenzione di sostanza stupefacente, ai fini di spaccio, il prevenuto
che detenga sostanze psicotrope di tipo hashish che per modalità di confezionamento e
rinvenimento appare destinata allo spaccio. Nel caso di specie, rivelano la finalità di spaccio il
rinvenimento, nell'abitazione del prevenuto degli strumenti atti alla preparazione della sostanza oltre
a due piantine di marijuana coltivate, già estirpate ed in fase di essiccamento, un tritaerba, un
bilancino di precisione, un taglierino, delle banconote di piccolo taglio nascoste in una confezione
ed una lista di nominativi con delle cifre indicanti i pagamenti. Tutti questi elementi,
complessivamente valutati, escludono che possa parlarsi di uso personale della sostanza rinvenuta,
in quanto sintomatici di un'attività organizzata a procurarsi numerose confezioni di stupefacenti
destinati alla vendita.
Carlo Alberto Zaina *
------------------------------------------NOTIZIE
30-01-2012 18:26 MESSICO/Narcoguerra. Catturato membro Los Zetas: confessa 75 omicidi
La polizia dello stato messicano di Nuevo Leon ha catturato Enrique Aurelio Elizondo Flores, alias "El
Arabe", membro del cartello di narcotrafficanti Zetas che ha confessato 75 omicidi, tra i quali quelli di due
bambine. Secondo quanto ha reso noto oggi la procura dello stato messicano Elizondo Flores ha ammesso
di aver partecipato, tra i 2010 e il 2011, in una serie di operazioni di sequestro di autobus di linee che si sono
conclusi con il massacro dei passeggeri.
30-01-2012 13:53 ARABIA SAUDITA/Traffico droghe. Decapitato pakistano
Un cittadino pakistano, accusato di traffico di droga, e' stato decapitato. Lo ha riferito un comunicato del
ministero dell'Interno di Riad, citato dall'agenzia d'informazione 'Spa', secondo cui la vittima, Salman Khan
Taj Mohammad, era stato arrestato perche' trovato in possesso di una grande quantita' di eroina. Il pakistano
e' sttao decapitato a Dammam, nella parte orientale del regno di re Abdullah.
Sono cinque le condanne a morte eseguite in Arabia Saudita da inizio anno. Nella monarchia del Golfo viene
applicata la pena di morte per una serie di reati, dall'omicidio allo stupro, dal narcotraffico all'apostasia.
30-01-2012 09:32 MESSICO/Narcoguerra. 22 morti nel week-end
Ventidue persone sono state assassinate sabato sera nel nord del Messico, tra cui cinque nel corso di una
festa di compleanno a Tijuana, alla frontiera con gli Stati Uniti. Lo hanno riferito le autorità messicane.
Quattro persone sono state ritrovate morte in una prigione dello Stato di Chihuahua. Nello stesso Stato otto
persone sono state uccise nell'ambito di affari legati al crimine organizzato, e altre cinque sono state
assassinate in un attacco armato alla citta di Torreon. A Tijuana tre uomini armati hanno fatto irruzione in una
festa di compleanno, obbligando le donne presenti a stendersi in terra e uccidendo gli uomini, quattro adulti
e un ragazzo di 13 anni, ha detto all'Afp Ricardo Garduno, direttore dela polizia municipale.
Dai primi elementi dell'inchiesta, risulta che una delle vittime era il fratello di un ex poliziotto arrestato il 6
gennaio e legato al cartello di Sinaloa, che opera in più città del nord ovest del Messico, tra cui Tijuana,
vicina alla città americana di San Diego, in California. Più di 50.000 persone sono morte in Messico dall'inizio
dell'offensiva militare contro i cartelli della droga lanciata dal presidente Felipe Calderon dopo la sua ascesa
al potere, nel dicembre 2006.
28-01-2012 17:59 TUNISIA/Censura. Rapper antigovernativo arrestato... per droga?
E' una vera e propria accusa alle autorita' tunisine per la
limitazione della liberta' di espressione quella che sta circolando sui social network per l'arresto del rapper
tunisino Anis Mrabti, noto con il nome di 'Volcanis', prelevato dalla sua abitazione lo scorso 25 gennaio.
Autore di canzoni critiche nei confronti del governo e diventato molto noto di recente per il brano 'Matbadal
Chay' ('Niente e' cambiato'), dove si contesta l'attuale situazione politica in Tunisia, Mrabti e' una voce che si
oppone al governo di Tunisi. Ed e' proprio per la natura delle sue canzoni che i social network ritengono che
Mrabti sia stato arrestato per motivi politici.
Anche il padre di Anis, Mongi Mrabti, intervistato da Tunisia Live fornisce una strana ricostruzione dell'arresto
del figlio. L'uomo racconta che il 25 gennaio sei uomini in borghese sono entrati nella loro casa, hanno
chiesto di Anis, lo hanno arrestato e hanno confiscato il suo desktop e il suo lettore MP3. Il padre ha chiesto
loro chi fossero e loro hanno risposto 'poliziotti'. 'Guidavano un'auto civile e non mi hanno mostrato alcun
mandato di arresto o identificativo di polizia', ha spiegato il padre.
Alla famiglia, prosegue Mongi Mrabti, non sono state fornite notizie per due giorni, fino a quando e' giunta
una telefonata di una persona che si e' identificata come un cittadino tunisino non impiegato nella polizia che
aveva saputo della storia di Anis e stava conducendo indagini indipendenti. Nella telefonata il padre di Anis
e' stato informato che il figlio e' risultato positivo a un test sull'usp di droga e che il ragazzo era stato
arrestato dopo che il suo nome era stato fornito da a un'altra persona fermata per droga.
Il ministero degli Interni ha diffuso un comunicato sul suo sito ufficiale su Facebook nel quale nega che
l'arresto del rapper sia motivato politicamente o abbia a che vedere in qualche modo con le sue canzoni di
denuncia.
27-01-2012 19:37 SVEZIA/Kofi Annan e Roberto Saviano per la lotta a crimine e narcos
Lungo colloquio oggi a Stoccolma tra Roberto Saviano e Kofi Annan prima della cerimonia di conferimento
allo scrittore italiano del premio Olof Palme, assegnato cinque anni fa allo stesso ex segretario generale
dell'Onu.
Kofi Annan - rende noto lo staff dell'autore di Gomorra - ha voluto congratularsi con Saviano per il lavoro di
contrasto alla piaga delle organizzazioni criminali e ha chiesto allo scrittore cosa possa fare la classe politica
internazionale per avviare il problema a una soluzione definitiva. Saviano ha risposto che l'attenzione deve
essere costante. Annan ha sottolineato che le Nazioni Unite daranno sempre, nella loro road map, massima
priorita' al problema delle organizzazioni criminali e ai collegamenti tra America latina, Africa ed Europa nelle
rotte del narcotraffico. Annan, infine, ha invitato Saviano a stare attento perche' le mafie non perdoneranno
mai l'attenzione che e' riuscito ad accendere su di loro e suoi loro affari.
Attenzione arrivata fino alla tranquilla Svezia, dove lo scrittore italiano e' molto conosciuto e Gomorra e'
considerato un caposaldo della lotta al crimine organizzato.
27-01-2012 19:34 MESSICO/Narcoguerra. I soldi Usa per i contractor
Il nuovo Eldorado dei contractor americani per la sicurezza e' il Messico. Dopo anni di lucrosi contratti in Iraq
e Afghanistan, le compagnie americane del settore stanno cercando nuove prospettive nel paese confinante,
dove la creascente violenza legata al narcotraffico ha provocato un'elevata domanda di sicurezza. Cosi' la
DynCorp International manda in Messico istruttori per l'aviazione, la Kroll assolda specialisti anti rapimento
per proteggere gli uomini d'affari messicani e la Mpri addestra soldati messicani alle tecniche anti guerriglia.
A Washington, il programma del Pentagono per la lotta al narcotraffico ha stanziato tre miliardi di dollari per i
contratti con ditte private, una parte dei quali riguarda il Messico. E il dipartimento di Stato ha impegnato dal
2008 due miliardi di dollari per la lotta al narcotraffico in Messico, la maggior parte dei quali destinati a ditte
americane che possono fornire servizi ed equipaggaimento per la sicurezza.
In Messico, da quando il presidente Felipe Calderon ha deciso nel dicembre 2006 di impiegare l'esercito
nella guerra al narcotraffico, e' praticamente raddoppiato il numero di societa' private di sicurezza.
Attualmente vene ne sono 1400 con regolare licenza, ma si stima che ne esistano altre 10mila senza
autorizzazione. I contractor americani devono pero' limitare il loro ruolo a quello di istruttori o consulenti
perche' una legge messicana vieta agli stranieri di portare armi.
27-01-2012 19:32 ITALIA/Droga a scuola, anche nei panini
Uno degli studenti deve essersene disfatto quando ha visto arrivare gli agenti, sperando magari di
recuperarlo in un secondo tempo. Ma Hyper, cane antidroga della polizia, ha puntato deciso l'armadio e,
dietro, ha trovato il panino al prosciutto "rinforzato" con 8 dosi di hashish. E' accaduto in un istituto scolastico
della Garbatella, dove gli uomini del Commissariato Colombo sono arrivati, assieme ai colleghi del reparto
cinofili della questura, seguendo le "tracce" di alcuni ragazzi oggetto di segnalazioni anonime.
L'ispezione della scuola, scattata dopo contatti con il personale dell'istituto, ha permesso di scoprire la
singolare "merenda" e, buttati sul pavimento, in un angolo, altri 15 grammi di hashish. Nessun indizio per
arrivare al proprietario mentre un 17enne sorpreso con 3 bustine di marijuana e un'altra contenente semi
della stessa sostanza, nascoste all'interno della tasca del giubbotto indossato, e' stato arrestato per
detenzione ai fini di spaccio: all'interno del portafogli aveva anche 135 euro in banconote di vario taglio,
probabile provento dell'attivita' di spaccio. Nel corso della perquisizione a casa del giovane, nella camera da
letto, all'interno di un armadio, sono state trovate in un barattolo del caffe' 42 bustine di plastica contenenti
marijuana.
Un "assistente tecnico" dell'istituto, trovato in possesso di una modica quantita' di sostanza stupefacente, e'
stato invece segnalato alla prefettura.
27-01-2012 19:28 ITALIA/Nuove droghe. Seminario italo-messicano per monitoraggio
Considerare le 'nuove droghe' come un 'interesse primario' da monitorare e tenere sotto controllo.
E' questo uno degli spunti emersi nel corso di un seminario di lavoro bilaterale Italia-Messico sulle politiche
di prevenzione che si e' svolto nei giorni scorsi a Roma.
L'incontro organizzato dalla Direzione Generale dei rapporti europei e internazionali del ministero della
Salute, si e' occupato di prevenzione con particolare riferimento all'abuso di alcol e tabacco, e di politiche
sanitarie in materia di salute mentale.
I dirigenti della Segreteria per la salute del Governo messicano, spiega una nota del ministero della Salute,
'hanno anche visitato a Roma le strutture terapeutiche e di accoglienza del comprensorio di Santa Maria
della Pieta', relative alla salute mentale, al trattamento delle tossicodipendenze e degli abusi da alcol, oltre al
Museo laboratorio della mente'. La collaborazione bilaterale tra Italia e Messico e' stata avviata dalla firma di
un Memorandum d'Intesa il 15 maggio 2007.
27-01-2012 19:18 ITALIA/Garante detenuti Piemonte. Fissato il voto in Regione
Ieri Salvatore Grizzanti e Igor Boni, i due dirigenti radicali in sciopero della fame per listituzione del Garante
regionale per i detenuti in Piemonte, sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio regionale Valerio
Cattaneo e da tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, che hanno comunicato loro che il 31 gennaio
prossimo è calendarizzato in aula il voto per la nomina del garante regionale dei detenuti.
27-01-2012 10:58 USA/Due chili di cocaina in un pacco all'Onu
Due pacchi contenenti 16 chili di cocaina sono stati consegnati per errore la scorsa settimana alla sede delle
Nazioni Unite a New York provenienti dal Messico. Lo ha riferito la polizia e l'Onu.
Quando sono stati recapitati i due pacchi, che portavano impresso un logo simile a quello dell'Onu, e' stato
subito dato l'allarme alle autorita' cittadine.
All'interno dei pacchi c'erano dei libri le cui pagine erano state tagliate per consentire di nascondere oltre un
chilo di cocaina ciascuno.
I pacchi secondo quanto hanno appurato la polizia e la Dea, l'agenzia americana contro il traffico di
stupefacenti, erano stati spediti dal Messico senza indirizzo e lo spedizioniere privato di Cincinnati che li ha
ricevuti, vedendo il logo dell'Onu, peraltro imitato in modo grossolano, li ha recapitati al palazzo di vetro.
L'ipotesi della polizia e' che in realta' la droga, con un valore di mercato di circa due milioni di dollari, non
avrebbe mai dovuto lasciare il Messico.
26-01-2012 19:40 VATICANO/Chiesa romana aderisce a convenzioni Onu contro droghe, terrorismo e
delinquenza
La Santa Sede ha aderito, anche a
nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, alla Convenzione internazionale per la repressione del
finanziamento al terrorismo (New York 1999) e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine
organizzato transnazionale (Palermo 2000). Nello stesso tempo, la Santa Sede ha ratificato, anche in questo
caso a nome e per conto della Stato della Città del Vaticano, la Convenzione delle Nazioni Unite contro il
traffico illecito dei narcotici e delle sostanze psicotrope (Vienna 1988), che aveva già firmato nello stesso
anno in cui venne adottata.
"Il passo compiuto - sottolinea il segretario per i Rapporti con gli Stati mons. Dominique Mamberti in una
nota esplicativa - vuole essere un ulteriore riconoscimento da parte della Santa Sede del fattivo impegno con
cui la comunità degli Stati previene e combatte gravissime attività criminali transnazionali, di tragica attualità,
attraverso appropriati strumenti di cooperazione internazionale". Il presule cita la Lettera Apostolica in forma
di `Motu Proprio` di Benedetto XVI per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario
e monetario: "Molto opportunamente - scrive il Papa - la comunità internazionale si sta sempre più dotando
di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del
finanziamento del terrorismo.
La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell`utilizzo delle risorse
materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del
Vaticano".
"Le parole del Santo Padre - prosegue mons. Mamberti - ci ricordano che il terrorismo e la criminalità
organizzata attentano alla dignità della persona umana e al bene comune in tutti i Paesi del mondo. E' per
tale motivo che, con il deposito degli anzidetti strumenti di adesione e di ratifica dei tre trattati sotto esame, la
Santa Sede conferma la sua volontà ed il proprio impegno concreto ed efficace di collaborare con la
Comunità internazionale in maniera coerente con la sua natura e missione, al fine di garantire la pace e la
giustizia internazionale".
L`adozione di tali strumenti - osserva il segretario per i Rapporti con gli Stati - "riflette la determinazione di
adeguare l`ordinamento interno ai più rigorosi parametri normativi concordati a livello internazionale, ed in
particolare alle Raccomandazioni GAFI/FATF, quali criteri internazionali in materia di finanziamento del
terrorismo e di antiriciclaggio".
Inoltre, questi cambiamenti - spiega - rendono la "già rigorosa" legge vaticana contro il riciclaggio dei
proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo, "ancora più dettagliata, prevedendo, tra
l`altro, strumenti di cooperazione internazionale più trasparenti e sanzioni più elevate per la violazione della
legge. Queste innovazioni, insieme con i nuovi strumenti giuridici offerti dalle tre Convenzioni, che mirano a
favorire un elevato livello di collaborazione tra i Tribunali dello Stato della Città del Vaticano e quelli di altri
Stati, rendono la lotta contro il terrorismo, il riciclaggio, il narcotraffico nonché la criminalità organizzata
transnazionale ancora più determinata".
"Tutto ciò, naturalmente - afferma mons. Mamberti - non pregiudicherà il diritto sovrano di ciascuno Stato di
astenersi dalla propria collaborazione rispetto a procedimenti pendenti in altri ordinamenti, quando essi
possano risolversi in forme di persecuzione individuale per ragioni politiche, religiose, etniche e simili.
Nell`odierno contesto internazionale, marcato da gravissime e ripetute violenze per motivi religiosi, troppo
spesso ai danni dei Cristiani, ritengo doveroso sottolineare che tali tipi di cooperazione internazionale in
futuro potranno anche giovare a prevenire e contrastare dette gravi offese alla vita e alla libertà religiosa di
ogni essere umano". Tale passo - conclude il presule - "aiuta ancora una volta l`incontro fra la giustizia e la
pace, menzionato nel Salmo 84, e la Santa Sede è lieta che ciò confermi la verità del suo impegno per il
rispetto della dignità umana e la concordia fra le persone ed i popoli".
26-01-2012 19:37 ITALIA/Studente studia la cannabis terapeutica... o spaccia?
"Mi sto documentando sull'uso della canapa nelle cure palliative". La scusa addotta da un 24enne studente
di Farmacia dell'Università Statale di Milano non è servita di fronte agli agenti che avevano appena scoperto
nell'abitazione nella Chinatown meneghina dove vive con la madre, una vera e propria serra con una
piantagione di marijuana. In due stanze, in cui la madre sessantenne aveva il divieto assoluto di entrare,
sono state trovate nove piante alte fino ad un metro e mezzo e diversi vasi con germogli riscaldati da
apposite lampade alogene, ma anche una cinquantina di grammi di foglie già essiccate, diversi manuali
dedicati alla coltivazione della cannabis, concimi e fertilizzanti acquistati negli Usa attraverso Internet.
Lo studente, David D.C. di origini siracusane e incensurato, era "attenzionato" da qualche tempo dopo
essere stato notato in alcune piazze di spaccio in zona viale Murillo. Due sere fa è stato fermato
dall'equipaggio di una Volante del commissariato Sempione mentre si trovava a bordo di un auto insieme
con due amici. Dato che aveva con se alcuni grammi di "erba", gli agenti hanno deciso di perquisire il suo
appartamento in via Bramante dove è saltata fuori la rigogliosa coltivazione illegale. Il 24enne è stato
arrestato e ieri mattina il giudice lo ha rilasciato disponendo l'obbligo di firma.
26-01-2012 19:32 ITALIA/Spaccia droghe a 15 anni: 'mi servono soldi per truccare motorino'
Un quindicenne pratese avrebbe tenuto le fila di un'attivita di spaccio di droga: lo faceva, questa la
spiegazione data alla polizia che lo ha bloccato, poiche' gli servivano i soldi necessari a 'truccare' il suo
motorino. La scoperta dello spacciatore in erba e' stata fatta quando gli agenti delle 'volanti' di Prato hanno
bloccato in un giardino pubblico un venticinquenne magrebino che aveva con se' una decina di grammi di
hashish gia' confezionati in cinque involucri. Interrogato, il giovane ha chiamato in causa il quindicenne che
gli avrebbe procurato la droga da vendere. Il ragazzo, ha raccontato, si muoveva sempre su un certo tipo di
motorino: un particolare che ha consentito agli agenti di rintracciare il quindicenne, trovando anche lui in
possesso di droga e 205 euro in contanti, anche questi sequestrati. Il magrebino ed il giovanissimo pratese
sono stati denunciati.
26-01-2012 19:03 ITALIA/Relazione antimafia. Radicali: legalizzare mafie o droghe? E Saviano tace...
Il senatore Pr/Radicali Marco Perduca e Giulio Manfredi, della direzione Radicali Italiani, hanno rilasciato la
seguente dichiarazione:
All’inizio del secolo, Francesco De Gregori ammoniva, in una delle sue canzoni: legalizzare la mafia sarà la
regola del 2000. Ci pare che c’abbia azzeccato in pieno. Non bastavano le sempre più numerose inchieste
(sia delle procure sia dei giornali) che portano alla luce, con anni o decenni di ritardo, le punte degli iceberg
dell’infiltrazione criminale dell’economia legale in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio …
Ieri è anche arrivata l’ultima relazione della Commissione Antimafia e le inequivocabili dichiarazioni del suo
Presidente, Beppe Pisanu:
“… Siamo in presenza di una metastasi affaristica che si espande dall'economia illegale a quella legale, dai
beni reali ai procedimenti amministrativi e ai prodotti finanziari … L'attività mafiosa nelle quattro regioni di
origine è causa di un mancato sviluppo equivalente al 15-20% del Pil delle stesse regioni. Circa un terzo
delle imprese meridionali subisce una qualche influenza delle mafie, con dati che oscillano tra il 53% della
Calabria al 18% della Puglia …”.
Pisanu si ferma qui; sarebbe stupido pretendere altro da un esponente politico moderato e prudente come
Pisanu, che sta alla finestra in attesa della creazione di un nuovo Centro politico.
Ci saremmo, invece, attesi di più da Roberto Saviano nella sua prima intervista televisiva a Daria Bignardi, al
suo ritorno in Italia dopo il soggiorno americano. A “Zuccotti Park” Saviano aveva pronunciato la parola tabù,
“legalizzazione”, legalizzazione delle droghe proibite per infliggere un colpo terribile ai profitti mafiosi. In Italia
quella parola ridiventa tabù, tranne che per i soliti radicali. Fino a quando?
26-01-2012 15:31 ITALIA/Tossicodipendenti. Il grido di allarme della Fict
La Fict (Federazione italiana comunita' terapeutiche), ha lanciato un grido d'allarme
contro lo scarso interesse mostrato dall'attuale governo verso i tossicodipendenti. In un comunicato, a
conclusione, si legge:
Il Ministro della Giustizia, in questa fase delicata, sta affrontando il tema del sovraffollamento carcerario
legittimando misure alternative più ampie e sembra non tenere conto che un’ingente fetta della popolazione
carceraria è composta da tossicodipendenti che avrebbero bisogno di un percorso di recupero più che di una
punizione esemplare. I giudici esigono per questi soggetti solo percorsi educativi residenziali ma la risposta è
sempre la stessa “non ci sono i soldi”.
Ed allora chiediamoci quale costo abbia la vita umana ed in quali condizioni debba essere condotta. Quale
investimento sicuro ed a lungo termine rappresenti dare attenzione all’essere umano ed ai suoi bisogni
affinché non torni a rovinare la propria vita, commettere nuovi reati e a rappresentare davvero un costo
eccessivo per la società che non riesce a farvi fronte.
Non svendiamo i diritti de “l’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua
personalità” (Art. 2 Cost.), affinché sia portatore di idee, di sviluppo, di crescita e non dimentichiamo le
Comunità Terapeutiche che a questo fine hanno proteso ogni sforzo, aiutando migliaia di ragazzi a passare
dalla condizione di “essere” a quella di “vivere”.
Per questo fine “soldi” non possono non essere trovati.
26-01-2012 10:56 ITALIA/Cocaina in rugby e concerti. Arrestati anche atleti serie A
Scoperto dai carabinieri di Piacenza un giro di droga, soprattutto cocaina, in occasione di partite di rugby e
durante concerti di note star della musica. Trentacinque persone sono finite stamattina in manette nel corso
dell'operazione 'Flanker', chiamata così perchè uno dei principali attori della vicenda rivestiva questo ruolo
nella terza linea della squadra in cui giocava.
Tra gli arrestati, infatti, ci sono 13 rugbisti di squadre di serie A, B e C, coinvolti a vario titolo nell'indagine. In
manette anche la campionessa italiana e vice campionessa europea di natural body building, categoria over
52 chilogrammi.
Secondo quanto hanno scoperto tra l'altro gli inquirenti, il flanker arrestato come secondo lavoro faceva il
buttafuori in alcuni locali notturni e, insieme ad altri indagati, si occupava della security nell'ambito di
importanti eventi musicali in tutta Italia, approfittandone per smerciare stupefacenti ai concerti delle star, che
erano comunque inconsapevoli di quanto avveniva.
Una misura cautelare interdittiva della professione, limitativa della libertà personale, è stata notificata ad un
avvocato donna del foro di Piacenza per gli illeciti rapporti a favore degli spacciatori. L'operazione è stata
svolta nelle province di Piacenza, Parma, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Lodi e Milano.
25-01-2012 18:36 MESSICO/Narcoguerra. Il primato de Los Zetas
Secondo uno studio condotto da Stratfor, una società di consulenza americana nel
settore della sicurezza, i Los Zetas sono diventati il più grande gruppo di narcotrafficanti del Messico,
strappando il primato ai loro acerrimi nemici, il cartello Sinaloa.
Il ricorso alla violenza brutale ha permesso ai Los Zetas di conquistare la prima posizione, superando il
cartello Sinaloa che preferisce corrompere la gente. Dal 2007 sono 47.500 le persone morte in Messico negli
scontri tra organizzazioni criminali rivali.
Il rapporto riferisce anche che le violenze non sono diminuite, nonostante gli sforzi del governo messicano.
In particolare si registra una escalation di violenze a Veracruz, Monterrey, Matamoros e Durango, mentre
sono diminuiti gli omicidi a Ciudad Juarez, che rimane comunque la vittà più violenta del Messico.
25-01-2012 18:34 ITALIA/Dpa e Drug Price
Un nuovo sistema informatico per tenere sotto controllo i prezzi della droga, nel mercato illegale. E' al centro
del workshop 'Drug prices', organizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega e' affidata al
Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, che si sta svolgendo in queste
ore presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Largo Chigi 19.
Il progetto 'Drug Prices', attivato dal Dpa in collaborazione con la Dcsa (Direzione Centrale Servizi Antidroga)
ha l'obiettivo di definire e sperimentare modalita' operative di raccolta, archiviazione ed elaborazione dati
riferiti ai prezzi e ai volumi scambiati delle varie sostanze nei settori 'all'ingrosso' del mercato della droga. I
dati oggetto di raccolta sono riferiti ai prezzi e per quanto possibile ai volumi scambiati delle varie sostanze
nei settori 'all'ingrosso' e 'al dettaglio' relativamente all'offerta on street che internet.
Particolare attenzione in questo progetto e' stata posta dall'osservatorio europeo Emcdda (European
Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) al monitoraggio dei prezzi come variabile fondamentale del
mercato. Proprio in virtu' di questo nel 2009 si e' attivato un apposito gruppo di lavoro per armonizzare la
rilevazione dei dati sui prezzi all'ingrosso nei diversi paesi europei.
'Si tratta - ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - di un lavoro per realizzare un sistema per
comprendere sempre piu' tempestivamente le variazione dei prezzi del mercato illegale delle droghe, sia
all'ingresso che al dettaglio, mediante la definizione dei metodi di raccolta ed elaborazione dei dati sulla base
di gruppi di lavoro interdisciplinari con il coinvolgimento dei diversi enti coinvolti come Osservatorio centrale
del DPA, il Focal Point Italiano Reitox, DCSA e laboratori forensi. Sara' quindi possibile attivare strumenti
operativi innovativi e moderni e per l'attivazione delle rilevazioni, determinare flussi informativi tempestivi tra
DCSA e Dipartimento Politiche Antidroga per l'acquisizione dei dati relativi ai prezzi e attivare altresi' una
formazione degli operatori coinvolti nella gestione di questo innovativo sistema'.
All' incontro e' intervenuto anche il direttore della DCSA generale Andrea De Gennaro che, si e' congratulato
per l' iniziativa e per la fruttuosa collaborazione con il DPA.
'Crediamo che con questo progetto - ha aggiunto il prefetto Mario Morcone (capo di gabinetto del Ministro
Riccardi) intervenuto al workshop - sara' possibile arrivare all'attivazione della rilevazioni analitiche sul
territorio italiano che meglio supporteranno l'azione delle forze di polizia, dei flussi informativi conseguenti;
inoltre si potra' disporre di un prezzario con aggiornamenti periodici per la ricostruzione e lo studio dei trend
che saranno estremamente importanti proprio per monitorare il fenomeno del mercato illegale della droga.
Importante sara' inoltre continuare il monitoraggio e le azioni di prevenzione verso i rave party illegali che
tanta efficacia stanno avendo grazie all'azione del Sistema Nazionale di Allerta del Dipartimento'.
25-01-2012 13:48 OLANDA/Vietato il khat
L'Olanda ha deciso di vietare il khat, le foglie di un arbusto africano considerate una droga illegale in 15
Paesi della Ue, per i problemi di integrazione registrati dai circa 27 mila somali che abitano nel Paese, che
sono grandi 'masticatori'. Negli ultimi anni, si e' registrato un aumento del traffico di khat, in Italia inserita
nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti: nel 2010, circa 843 tonnellate sono state importate dal Kenya
attraverso l'aeroporto di Amsterdam, contro le 693 tonnellate del 2008.
24-01-2012 18:41 GRAN BRETAGNA/Nuove norme meno repressive sul consumo di droghe
Chi acquista droga per consumarla con gli amici potrà evitare il carcere, stando alle nuove linee guida sui
reati per droga presentati oggi nel Regno Unito. La direttiva prevede anche, per la prima volta, che l'uso
medico della cannabis venga riconosciuto come attenuante dalle corti di giustizia.
Stando a quanto riportano i media, le autorità britannica hanno sollecitato anche pene meno severe per gli
spacciatori, spesso donne costrette o sfruttare dalla criminalità organizzata, mentre hanno raccomandato
severità contro quanti vendono droghe a minorenni o quanti sono coinvolti nella produzione industriale degli
stupefacenti.
La normativa indica quindi quattro grandi categorie utili a determinare se l'imputato abbia avuto un ruolo di
guida, importante o minore nel traffico degli stupefacenti. La categoria più bassa comprende il possesso fino
a 100 grammi di cannabis, 5 grammi di eroina o cocaina e 20 pasticche di ecstasy; la più alta prevede la
commercializzazione su vasta scala della droga, con la prospettiva di grossi profitti e la copertura di
un'attività imprenditoriale.
24-01-2012 13:35 GRAN BRETAGNA/Depenalizzazione droga. Le iniziative di Branson/Virgin
Richard Branson e' sceso in campo alla Camera dei Comuni per la
depenalizzazione della droga. Il magnate del gruppo Virgin ha detto che la guerra al narcotraffico e' fallito e
che e' arrivato il momento di liberalizzare gli stupefacenti.
Branson ha additato l'esempio del Portogallo sostenendo che 'la terapia e' meglio del carcere'. Il capo della
Virgin ha ricordato che il Portogallo 10 anni fa aveva 'un enorme problema con la droga, con l'eroina. Hanno
svoltato con la decisione di trasferire la competenza della droga dal ministero dell'Interno a quello della
Sanita'.
A Branson e' stato chiesto se abbia mai fatto uso di stupefacenti: 'Il 50 per cento della mia generazione si e'
fatto le canne; 75 per cento dei figli della mia generazione si fa le canne'. E poi: 'Se fumassi sigarette, allora
si' che sarei preoccupato'.
Nuove linee guida sulle pene per traffico di stupefacenti stanno intanto entrando in vigore in Gran Bretagna.
Verranno tagliate sostanzialmente le sentenze per i 'muli' e i 'lavoratori' delle piccole fattorie di cannabis,
mentre i trafficanti arrestati in possesso di 6 chilogrammi di marijuana potranno scampare la prigione se
viene provato il loro ruolo 'limitato' nelle gang. Restano invece in vigore condanne severe per i capobanda e
per chi vendono stupefacenti direttamente al pubblico e specialmente a minori.
24-01-2012 12:24 GERMANIA/I club della cannabis. Die Linke
I club della cannabis: e' questa la nuova proposta del 'Die Linke', partito tedesco di sinistra che vuole
rilanciare il dibattito in Germania sulla legalizzazione delle droghe leggere. La proposta sara' oggetto di
un'audizione parlamentare domani. La coalizione di governo e' pero' assolutamente contraria a un
ammorbidimento delle normative in vigore sul consumo di queste sostanze.
'Vogliamo farla finita con la demonizzazione', ha detto Frank Tempel, esperto per le politiche sulle droghe del
'Die Linke', convinto che la liberalizzazione consenta di 'contrastare il fenomeno del mercato nero'. Secondo i
promotori dell'iniziativa dovrebbe essere consentito il possesso di 30 grammi di cannabis secca.
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