crisi adolescenziale

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crisi adolescenziale
Nato in Moravia, Freud nel 1860 si stabilì con la
famiglia a Vienna. Iscrittosi al corso di medicina all’
Università di Vienna, nel 1867 iniziò le ricerche sul
sistema nervoso. Dopo tre anni passati presso
l’ospedale di Vienna, nel 1885 ottenne un incarico
all’Università di Vienna e nello stesso anno
attraverso una borsa di studio frequentò le lezioni di
Jean-Martin Charcot. Egli a quell’epoca trattava i
disturbi nervosi con l’ipnosi: così Freud iniziò a
incanalare i propri interessi verso la psicopatologia,
cioè lo studio dei disturbi mentali. Nell’ottobre del
1886 sposò Martha Bernays, con la quale era
fidanzato da molti anni. Per Freud la psiche era un
iceberg. La parte che emergeva dall’acqua era il
conscio e quella che era immersa era l’inconscio.
Diversamente dall’ io e il super io, che sono consci,
l’ Es è completamente incoscio. Nel 1923 fu colpito
da un cancro alla bocca che lo costrinse a cure
quotidiane molto dolorose. Dopo l’invasione nazista
dell’ Austria, si rifugiò a Londra dove morì nel 1939.
L’ES viene definito come il
lato ignoto e misterioso della
personalità e comprende
contenuti inconsci. L’ ES è il
fondamento dell’ apparato
psichico, infatti l’ Io e il
Super io sono generati dall’
ES e per tutta la vita
attingono da esso l’energia
psichica necessaria all’
esercizio delle loro funzioni.
L’ ES contiene l’energia
vitale. In pratica è la parte
istintiva e “animale”.
L’ IO è incaricato ai rapporti con la
realtà ed è influenzato dai fattori
sociali. L’IO inizia a strutturarsi dal
momento della nascita, separandosi
dall’ ES. Nei riguardi dell’ ES svolge
un azione difensiva. L’ IO ha il
compito di collegare i diversi processi
psichici, poiché deve difendere la sua
esistenza dai pericoli del mondo e
dall’ ES. L ‘ IO trova i metodi più
idonei alle richieste dell’ ES.
Il Super-Io viene definito l’erede del
complesso di Edipo. Esso è una
trasformazione dell’ Io acquisendo
le norme morali dei genitori da
piccoli, e da grandi dalla legge.
Svolge un ruolo importante nel
determinare lo sviluppo dell’
autocontrollo del bambino. Il SuperIo è in netta contrapposizione all’ Io
e all’ES.
La psicanalisi propone un modello di
funzionamento della mente e dei processi
psichici dell’ uomo da un punto di vista
dinamico. Fondatore di questa disciplina è
Sigmund Freud. La psicanalisi si pone
come scopo precipuo quello di individuare
le cause delle nevrosi non in rapporto a
specifici fatti traumatici accaduti in un
passato più o meno remoto, ma in funzione
di una distorsione della personalità
conseguente a un disarmonico sviluppo
dell’ istinto. Nella teoria freudiana, la
psiche è composta da ES, Io, Super Io. In
questo conflitto l’Io si difende ricorrendo a
meccanismi come la rimozione e la
razionalizzazione. L’obiettivo della
psicanalisi è portare in superficie il
materiale rimosso, facendo cadere i
meccanismi dell’ Io per rafforzarlo.
L’adolescenza è una fase di passaggio dallo status di bambino a quello
di giovane adulto, in questo periodo si prevedono cambi fisici. Il
bambino va incontro alla trasformazione del proprio corpo; questi
mutamenti lo pongono in relazione con il mondo differente. Tutto questo
pone l’ adolescente in una situazione di forte incertezza. Il fatto che
debba imparare a gestire nuove forme fisiche è poca cosa se
paragonato a quanto deve imparare a fare a livello psicologico. Nuove
emozioni prevalgono come quelle legate al rapporto con l’altro sesso. Il
compito di questa fase è importante perché prevede l’integrazione del
vecchio con il nuovo. Di fronte a queste novità si attraversano momenti
di incertezza, di tristezza e di paura. Tutto questo sforzo inoltre può
portare a sentimenti negativi, confusione, isolamento. Il rapporto con i
genitori ha un ruolo fondamentale. L’ atmosfera può cambiare e si può
arrivare a momenti di grande tensione. I motivi che spingono i genitori a
preoccuparsi sono molteplici; uno fra questi è la paura che la volubilità
del proprio figlio possa renderlo vulnerabile a influenze poco
raccomandabili.
Agli occhi degli adulti gli adolescenti rischiano di apparire
come bambini troppo cresciuti; è a proposito di questi
aspetti che il mondo degli adulti ha coniato il termine
“crisi adolescenziale”. La cultura adolescenziale è senza
filtri e spesso in antitesi con quella dominante e, proprio
per questo motivo, è oggetto di sfide. I modelli sociali
acquistano un valore vastissimo. L’ adolescente trova
rassicurante appartenere a un “gruppo sociale”. Il
gruppo dei coetanei può costituire un’ importante fonte di
rispecchiamento, conferma della propria identità. Le
cause della depressione sono molteplici: come un lutto in
famiglia, una delusione amorosa ecc … In questi casi
succede che l’angoscia, la noia o l’assenza di voglia di
fare sopravvengono. L’umore risulta depresso. In questo
modo possono essere colpite anche l’area del sonno e
dell’ alimentazione. Il ragazzo può avere inoltre
lamentare dolori cronici o fastidi gastro – intestinali.
Quando si diventa adolescenti si scopre di colpo che la
droga, anche se proibita, è dappertutto. Spesso
s’inizia per assaggiarla; la prima droga è spesso
l’alcool e successivamente le sigarette. Tanti ragazzi
che hanno provato non sono dei drogati, tantomeno lo
vogliono essere, quindi, l’esperienza di droga si ferma
a quell’ unica volta. I motivi possono essere tanti,
perché si usa la droga, ma bisogna ricordarsi che,
quando la vita sembra troppo difficile, invece di cercare
di dimenticare con la droga, bisogna affrontare i
problemi con qualcuno. In generale l’uso inizia negli
anni giovanili, con sostanze psicoattive legali (tabacco,
alcool) e illegali (cannabis, exstasy). I motivi per cui le
persone iniziano sono banali: la curiosità e la paura.
Chi continua è perche trova queste sostante piacevoli.
Cannabis Sativa
Ecstasy