Salvagente, inserto del 22 febbraio 2007

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Salvagente, inserto del 22 febbraio 2007
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Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a “il Salvagente” n. 8 del 22 febbraio 2007
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•••
Consiglio Nazionale
dei Consumatori e degli Utenti
(art. 136 del Codice del Consumo)
Ministro dello Sviluppo
Economico o suo delegato
Presidente del CNCU
Istituti di credito:
nella bufera
l’anomalia italiana
ono state settimane
di grande agitazione,
S
quelle appena trascorse,
TRIPLA BOCCIATURA PER IL
per il mondo bancario italiano. Ma i tre colpi, assestati nel giro di pochi giorni da parte d e l l ’ A n t i tr ust eur opeo, della
Banca d’Italia e del
Garante della con cor renza , hanno raccolto un consenso unanime, in particolare da parte
delle associazioni dei consumatori, che già da anni
denunciano alcune delle
anomalie esistenti nel rapporto tra istituti di credito e
risparmiatori.
Alte commissioni per le
carte di pagamento, barriere per evitare l’ingresso
di altre realtà nel mercato
del credito e ostacoli alla
mobilità dei clienti, sono
SOCIAZIONI SONO CAUTE SUL
SISTEMA CREDITIZIO. E LE AS-
“CONCILIATORE” DELL’ABI.
solo alcune delle situazioni
evidenziate in Italia da parte della Commissione europea in un’indagine pubblicata a fine gennaio e
condotta su tutto il territorio dell’Unione. Ma desolanti sembrano soprattutto
i confronti fatti con gli altri
Paesi membri, visto che
un conto in Italia costa mediamente il doppio rispetto alla Francia, il triplo rispetto alla Germania e ad-
dirittura sei volte di più
che in Olanda.
Sulla stessa lunghezza
d’onda è stato anche l’intervento del Garante
della concor renza,
Antonio Catricalà. Secondo l’Antitrust, infatti,
una “fidelizzazione forzosa” del correntista e una
scarsa trasparenza nelle
comunicazioni sono realtà quotidiane con le quali i
risparmiatori italiani devono confrontarsi.
Passi avanti, a c c o l t i
con soddisfazione
dai consumatori, sono stati invece i provvedimenti messi in
atto con le recenti li-
IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.it
Componenti:
Pietro SPADONI
Rappresentante delle Regioni
designato dalla Conferenza unificata
Clara GONNELLI
Acu - Associazione Consumatori
Utenti
Paolo LANDI
Adiconsum
Carlo PILERI
Adoc
Elio LANNUTTI
Adusbef
Mario FINZI
Assoutenti
Walther ANDREAUS
Centro Tutela Consumatori Utenti
Verbraucherzentral Sudtirol
Giustino TRINCIA
Cittadinanzattiva
Marco Maria DONZELLI
Codacons
Ivano GIACOMELLI
CODICI - Centro Diritti del Cittadino
Mara COLLA
Confconsumatori
Rosario TREFILETTI
Federconsumatori
Alessandro FEDE PELLONE
La Casa del Consumatore
Pietro PRADERI
Lega Consumatori
Lorenzo MIOZZI
Movimento Consumatori
Antonio LONGO
Movimento Difesa del Cittadino
Massimiliano DONA
Unione Nazionale Consumatori
La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti
delle associazioni che si iscriveranno nell’Elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale secondo i requisiti fissati dall’articolo 137 del Codice del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20)
beralizzazioni che hanno, fra le altre cose, eliminato le spese di chiusura
dei conti correnti.
Luci e ombre, infine, si sono addensate sul “conciliatore bancario”, una
novità voluta dall’Abi per
risolvere le controversie
con gli istituti. I dubbi maggiori sul buon esito dell’iniziativa sono relativi ai costi
del procedimento a carico
del risparmiatore, alla non
perfetta “terzietà” del conciliatore scelto dalle banche e alla mancanza di
una “rappresentanza consumerista” di garanzia.
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Caro-banche:
io penso che...
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“Sos Turista”
non ti lascia solo
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Se i consumatori
salgono in cattedra
Pagine 6-7-8
Le iniziative
delle associazioni
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tuttoconsumatori
atteggiamento più
collaborativo da
parte delle banche.
È questa la principale
richiesta che Tuttoconsumatori ha raccolto dopo aver
rivolto due domande alle 16
associazioni del Cncu sulla
situazione del risparmio in
Italia. Una maggiore collaborazione è, infatti, considerata
necessaria per vincere le
altre battaglie sul fronte della
riduzione dei costi, della
trasparenza e dell’adeguamento automatico dei tassi.
Sono ancora molte le cose
da cambiare, ma tra le ultime
novità, quella del conciliatore
bancario, non sembra
riscuotere l’entusiasmo
dei consumatori.
Un
LE RISPOSTE
ACU
Gianni Cavinato, presidente
Prima un semplice deposito bancario garantiva
quanto meno il mantenimento del capitale, oggi,
con le spese sempre più
care e i frequenti abbassamenti dei tassi creditori, l’utente bancario non riesce
neppure a conservare
quanto depositato. Questo
è francamente insostenibile
e rende difficile un recupero
del rapporto di fiducia.
Celerità, costi ridotti e
composizione del rapporto
senza vincitori o vinti: questi
i vantaggi della conciliazione. Occorre però andare
oltre, fare informazione e,
soprattutto, formare gli operatori bancari alla “cultura
conciliativa” perché lo strumento possa funzionare al
meglio.
ADICONSUM
Paolo Landi, segretario generale
L’Antitrust europeo ha
confermato quanto denunciamo da anni sul conto
corrente. Molte sono le
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Due domande alle associazioni dei consumatori
Caro-banche,
io penso che...
LE DOMANDE
L’Antitrust europeo ha presentato di recente un’indagine che definisce il sistema
bancario italiano come uno dei più cari d’Europa. Quali sono le soluzioni possibili
perché questo recuperi credibilità e fiducia nei confronti dei consumatori?
1
2
L’Abi ha recentemente presentato la nuova procedura per la conciliazione bancaria. Quali sono i vantaggi e i limiti di questa iniziativa per il consumatore?
banche, ma ancora insufficiente è la concorrenza. Il
decreto Bersani porta alcuni elementi nuovi per rendere più facile il passaggio da
una banca all’altra sia per il
conto corrente che per i
mutui, ma resta ancora il
problema della durata delle
condizioni bancarie pattuite. La nostra richiesta è di
12 mesi e in merito ha presentato un emendamento al
Parlamento.
Prima che nascesse il
conciliatore bancario le associazioni consumatori hanno attuato circa 30mila conciliazioni attraverso un procedimento diretto, frutto di
accordi sottoscritti con alcune importanti banche nazionali. Il conciliatore è un
ulteriore strumento, ma intendiamo privilegiare la conciliazione diretta.
ADOC
Carlo Pileri, presidente
Quello del costo dei conti correnti è un problema vivo e irrisolto. Ciò che chiediamo è di apportare simmetriche variazioni ai tassi.
Le banche non possono
guadagnare due volte: per il
servizio reso al cliente e per
la prassi di pagare il denaro
alla Banca centrale meno
di quanto lo facciano pagare al cittadino. Serve un riequilibrio del rapporto banca-cliente.
Per noi rappresenta un
passo indietro rispetto ai
protocolli raggiunti con la
maggior parte degli istituti
italiani. Tenuto conto che
esistono con l’Abi diversi
tavoli aperti per giungere a
una risoluzione delle controversie efficace e trasparente, ci aspettavamo un
atteggiamento più coraggioso. Auspichiamo che ci
sia un aggiustamento del
sistema Adr per una risoluzione delle controversie
paritetica e non arbitraria.
ADUSBEF
Elio Lannutti, presidente
Dopo 20 anni di nostre
denunce contro il cartello
bancario promosso sotto
gli “auspici dell’Abi”, le
banche dovrebbero cambiare registro, non cercando il consenso di quelle
associazioni, che si prestano a queste operazioni,
ma cambiando totalmente
mentalità.
Le conciliazioni sono la
dimostrazione più lampan-
te dei disservizi e delle vessazioni praticate, non soltanto nel settore creditizio.
L’Abi, cerca di replicare altri
tentativi fallimentari, dall’Ombudsman bancario a
“PattiChiari”, per infiocchettare usi e abusi quotidiani
ancora presenti nei rapporti
con i consumatori.
ASSOUTENTI
Mario Finzi, presidente
Devono essere offerti
prodotti personalizzati ed
essenziali senza costringere i risparmiatori ad acquistare, in pacchetti, servizi di
cui non hanno bisogno. In
tal modo ognuno pagherebbe solo per quello che gli
serve. L’informazione sui
servizi offerti e sui loro costi
deve essere espressa in
modo comprensibile. Infine
l’utente deve poter sapere
quali costi e interessi sono
fissi e quali possono essere
oggetto di trattativa.
Il modello proposto dall’Abi non incontra il nostro
favore perché rifiuta lo
schema paritario, è troppo
squilibrato a favore delle imprese e non riconosce alcun ruolo alle associazioni
dei consumatori. Ben di più
abbiamo già conquistato
nella decennale esperienza di conciliazione con importanti imprese. Quella
dell’Abi è una soluzione
superata dai fatti.
CASA DEL CONSUMATORE
Alessandro Fede Pellone, presidente
Il sistema bancario italiano deve sicuramente aprirsi alla concorrenza non solo fra istituti nazionali, ma
anche con quelli europei.
Ma serve anche un’azione
di coinvolgimento delle associazioni a difesa dei consumatori. I primi passi in
questa direzione si stanno
già realizzando grazie a sistemi di conciliazione o laboratori dove dirigenti bancari e rappresentanti dei
consumatori possono incontrarsi per esaudire le
esigenze dell’utente.
L’aspetto della conciliazione è sicuramente molto
importante per ridare credibilità al sistema bancario. Poter
risolvere le controversie in via
extra-giudiziale è sicuramente positivo e ci auguriamo
che con questo passo, non
solo si possano velocizzare
la risoluzioni, ma ci sia un coinvolgimento sempre maggiormente delle associazioni
dei consumatori.
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il Salvagente/22 febbraio - 1 marzo 2007
CENTRO TUTELA
CONSUMATORI UTENTI
Walther Andreaus, direttore
Le banche devono cambiare decisamente atteggiamento: rispetto della trasparenza e della legge, maggiore professionalità, corretta
informazione, riduzione dei
costi sono solo alcune delle
parole d’ordine che devono
mettere al primo posto nel
servizio alla clientela. Solo
così potrà essere recuperata in parte quella credibilità e
fiducia andate perse negli
ultimi anni.
Quello che conta in un
organismo di conciliazione
è l’assoluta imparzialità e
un’effettiva rappresentanza
del consumatore, requisiti
che ci auguriamo possano
essere davvero presenti
nella nuova iniziativa, a differenza di precedenti analoghe esperienze come
l’Ombudsman bancario.
Qualche timore è comunque legittimo visti, per
esempio, i costi, fissati, a
quanto pare, in maniera
proporzionale al valore della
controversia.
CITTADINANZATTIVA
Giustino Trincia, vice segretario generale
Da anni chiediamo un
segnale tangibile che parta
dalla riduzione dei costi dei
servizi bancari, anche se è
giusto ricordare che alcune
banche si stanno muovendo in questa direzione. In
secondo luogo è decisiva
una forte ripresa di investimento del sistema del credito italiano sui giovani, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alla casa, al lavoro e alla formazione di
qualità.
Il modello che preferiamo è quello paritetico, cioè
del rapporto diretto tra la
singola banca e il cittadino
consumatore, ma il vero li-
mite della procedura di conciliazione è dato però dalla
profonda crisi del sistema di
tutela legale. Se questo non
funziona, viene meno il principale deterrente che può
spingere le parti a prendere
parte a un sistema efficace
e rapido di conciliazione.
CODACONS
Carlo Rienzi, presidente
I costi in Italia sono molto
alti perché la concorrenza
tra istituti di credito non c’è
mai stata. Anche l’arrivo di
gruppi stranieri non ha portato benefici perché si sono
velocemente adeguati ai
prezzi italiani. Ai consumatori suggeriamo di scegliere, dopo aver fatto più raffronti tra diversi sportelli
bancari, senza fermarsi alla
prima banca sotto casa.
Suggeriamo, inoltre, di scegliere conti correnti utilizzabili via Internet che offrono
grossi vantaggi economici
rispetto a quelli tradizionali.
Dopo essere rimasti tutti
abbastanza delusi dall’Ombudsman vedremo alla prova dei fatti questo nuova
Adr. Certo è che se sarà
gestito con la stessa impostazione “verticistica” del
primo non ci si potrà aspettare molto.
CODICI
Ivano Giacomelli, segretario nazionale
Tre le misure da prendere: abbattimento dei costi,
delle commissioni e delle
spese bancarie, razionalizzazione degli sportelli bancari e delle risorse umane
impiegate, nuova mentalità
del sistema bancario che
deve sostenere idee e progetti anziché chiedere garanzie e ipoteche
Le procedure di conciliazione paritetiche sono viste
favorevolmente in quanto riteniamo possano essere
uno strumento rapido di soluzione delle controversie. Il
grosso limite è che spesso
tale procedura viene usata
per ovviare a situazioni di
danno create dagli stessi
istituti bancari.
CONFCONSUMATORI
Mara Colla, presidente
Occorre il giusto mix fra
provvedimenti legislativi che
rimuovano gli ostacoli alla
concorrenza, da un lato, e
lo sviluppo di procedure innovative e servizi nuovi a costi differenziati e più bassi
per diversi target di clientela, dall’altro, che peraltro alcuni grandi gruppi stanno
realizzando.
Lo strumento è buono in
sé. Va sperimentato e tarato
per migliorarne i risultati riducendone i limiti iniziali.
FEDERCONSUMATORI
Rosario Trefiletti, presidente
Le soluzioni si trovano nell’indagine effettuata dall’Antitrust italiana.
Siamo assolutamente
contrari alla nuova procedura di conciliazione bancaria
presentata dall’Abi perché
dannosa per i consumatori.
LEGA CONSUMATORI
Pietro Praderi, presidente
La strada è quella della
trasparenza e della concorrenza, mutuata dall’esperienza di “PattiChiari” e concordata fra Abi e associazioni dei consumatori. Essa
ha interessato, sul versante
dei consumatori, una porzione limitata dello scenario,
ma è l’intero sistema che va
coinvolto. Sotto il profilo imprenditoriale c’è poi il problema della razionalizzazione del sistema.
L’Abi insiste su una procedura che vuole essere un
aggiornamento dell’espe-
rienza dell’Ombudsman bancario, ma lo fa in dissenso
con le associazioni dei consumatori. Noi siamo favorevoli a una pluralità di modelli
extragiudiziali, ma siamo
convinti che alla fine prevarrà la conciliazione paritaria
che rappresenta gli interessi
dei risparmiatori con il tramite delle associazioni.
MOVIMENTO
CONSUMATORI
Lorenzo Miozzi, presidente
Prima di tutto la trasparenza. Basta prendere un
estratto conto per capire il
modo con cui le banche fanno una parte dei loro profitti.
Balzelli di tutti i tipi, continui
cambi di condizioni bancarie, oneri in uscita per tenere
legato il cliente. Servono politiche di qualità nel servizio,
trasparenza e concorrenza.
nelle operazioni e migliore
formazione del personale.
Abbiamo contestato questa Adr perché i “conciliatori” sono scelti dal sistema
bancario. Avevamo proposto di partecipare pariteticamente a questa designazione, ma ci è stata offerta soltanto una sorta di “comitato
scientifico” che abbiamo rifiutato. I grandi gruppi bancari hanno già sottoscritto
accordi di conciliazione paritetica, cioè con un conciliatore delle associazioni che
tutela il risparmiatore e si
confronta col conciliatore
della banca.
Lo strumento è del tutto
insufficiente e in ritardo rispetto alle procedure di conciliazione che i principali
gruppi bancari hanno già avviato con le associazioni dei
consumatori. L’Abi ha scelto
di mediare tra i propri associati, tra chi era più avanti e
chi indietro, per produrre
una forma conciliativa che
vede il cliente abbandonato
del tutto a se stesso.
UNIONE NAZIONALE
CONSUMATORI
Massimiliano Dona, segretario generale
Il sistema bancario italiano è il più caro d’Europa e le
associazioni dei consumatori lo stanno denunciando da
anni, individuando aree di intervento che riducano alcuni
costi legati a estinzione dei
conti, trasferimento dei titoli,
bancomat e carte di credito.
Sarebbe opportuno che le
banche procedessero a una
effettiva azione di riduzione
delle spese su operazioni ricorrenti operando con trasparenza e nel rispetto delle
reali necessità del cliente.
MOVIMENTO DIFESA
DEL CITTADINO
Antonio Longo, presidente
Non solo l’Antitrust europeo, ma la stessa Banca d’Italia ha detto che i costi dei
servizi bancari sono troppo
alti. Se davvero le banche
italiane vogliono guadagnare
fiducia, devono adeguarsi
come qualità e livello dei
prezzi alle banche europee.
Servono quindi: abolizione
dei balzelli, come la commissione sui prelievi bancomat,
che le stesse banche italiane
in altri Paesi non chiedono,
flessibilità nei servizi, rapidità
I vantaggi sono costituiti
dalla possibilità per il risparmiatore di ricorrere a un organismo terzo. Finora dopo
un esito negativo, o nessun
esito, del reclamo, si faceva ricorso all’Ombudsman
bancario, un organismo dell’Abi e quindi senza garanzie di terzietà. La nuova
struttura di conciliazione è
estranea al sistema, ma i soci sono comunque le banche e i conciliatori sono designati dalle società stesse
senza possibilità di intervento per le associazioni dei
consumatori.
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Da dieci anni a tutela dei viaggiatori
“Sos Turista”
non ti lascia solo
LE NOTE PIÙ DOLENTI: I PACCHETTI “TUTTO COMPRESO”.
TRA LE NOVITÀ: I CAMPER, I
CAMPEGGI, LE AUTOSTRADE.
NEL BILANCIO DELLO SPORTELLO MODENESE, LA FOTOGRAFIA DEI RECLAMI E DELLE
RICHIESTE DI AIUTO PIÙ FREQUENTI. DA TUTTA ITALIA.
ono state più di 5.600
le persone assistite
S
nel 2006 dallo sportello
“Sos Turista” gestito da
Federconsumatori, Movimento consumatori e
Adiconsum. L’iniziativa
a tutela dei viaggiatori, nata dieci anni fa a Modena
e poi divenuta un vero riferimento a livello nazionale, ha affrontato i casi
più disparati: dai ricorsi
contro le guide ai distributori di metano risultate
sbagliate alle proteste per
la carenza di indicazioni a
Villa Adriana a Tivoli, in
provincia di Roma. Ma
non sono mancati neanche i casi curiosi, come
quello di un’agenzia di
viaggi che ha spedito il
proprio cliente a San Salvador di Bahia, in Brasile,
invece che, come richiesto, nella capitale della
repubblica di El Salvador.
Chi si rivolge allo sportello
può: chiedere semplicemente informazioni, avere
specifiche consulenze o
aprire veri e propri contenziosi. Secondo le statistiche 2006, sono i pacchetti “tutto compreso”, nel 42
per cento dei casi, a scatenare maggiormente le ire
dei viaggiatori. I reclami
per gli “all inclusive”,
infatti, pur calati in percentuale (erano al 50 per cento negli anni scorsi), rimangono, infatti, una delle note
più dolenti. “Anche se - ha
precisato il segretario generale della Fiavet, Federazione delle associazioni,
imprese viaggi e turismo,
Stefano Landi - i ‘tutto
compreso’ sono solo il 10
per cento della spesa turistica degli italiani, ed è
quindi molto probabile
che in futuro ad aumentare saranno proprio gli altri
tipi di ricorsi”.
La vera novità
del 2006, infatti, è
rappresentata dai
contenziosi legati
al turismo cosiddetto “all’aria aperta” (camper e campeggi), ma anche
ad altre voci come
ostelli della gioventù, rifugi alpini, società Autostrade,
noleggi di barche e
stabilimenti balneari. Restano, invece, nei consueti
valori il trasporto
aereo, circa il 25
per cento dei reclami, e Il mese più “caldo” per
i reclami è stato luglio,
l’albergo (13 per cento).
che per la prima volta ha
superato quello tradizionale di agosto, ma gli operatori dello sportello, in realtà
non si sono mai fermati, visto che anche a novembre, il mese più tranquillo,
si sono rivolte allo sportello
quasi 200 persone. Per
quanto riguarda la tipologia di utenza c’è da sottolineare che, se oltre il 90 per
Fonte: Rapporto 2006 Sos Turista
cento è italiana (il 34 per
cento solo dall’Emilia Ro-
Fonte: Rapporto 2006 Sos Turista
magna), non è mancato
anche un 3 per cento di
stranieri in Italia.
Chi volesse rivolgersi allo
sportello può farlo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13
e, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, telefonando
allo 059/2032557 oppure
inviando un fax all’178225.6265. Per consulenze
on line è possibile scrivere
all’indirizzo di posta elettronica [email protected] o
visitare il sito www.sosvacanze.it.
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Le attività formative del Cncu
no a giugno, affronta
tematiche che vanno
dalla tutela comunitaria
del consumatore alle
attività di comunicazione e gestione del prodotto, senza dimenticare il tema dell’accesso
alla giustizia e delle associazioni dei consumatori. Un programma
di lezioni in aula che sarà, comunque, integrato da seminari e stage
in azienda.
Il corso, rivolto ai laureati in Economia e
commercio, Giurisprudenza, Scienze politiche e a tutti i laureati
che già lavorano in enti pubblici o privati, riconoscerà 60 crediti
formativi utili per connvestire in formazio- corsi e graduatorie
ne e in risorse. Que- professionali.
sto uno degli obiettivi Tra le altre attività formaperseguiti dal Consi - tive che il Cncu ha prog l i o N a z i o n a l e d e i mosso nei mesi scorsi,
Consumatori e degli rientra anche la quarta
Utenti (Cncu) che ha edizione del pr orinnovato tre dei suoi gramma di aggiornam e n t o “Di classici appunritto dei contamenti forma- Appuntamenti
sumi” , tenutivi: il master con le
tosi
tra l’11 e il
all’Università
tematiche
16 dicembre
di RomaTre, il e il diritto
scorso e ospiprogramma di dei consumi
tato dal dipartiaggiornamento intensivo per i quadri mento di Scienze giuridell’Università
delle associazioni dei diche
consumatori e il corso della Calabria nella sedi specializzazione sul- de di Rende, in provincia di Cosenza.
la tutela del turista.
Il master di secondo Un programma intensilivello dal titolo “Glo- vo sulle ultime questioni
balizzazione dei mer- giuridiche in tema di dicati e tutela dei con- ritto dei consumi, rivolto
sumatori”, che si svol- specificatamente ai quage presso la facoltà di dri delle associazioni dei
Economia “Federico consumatori iscritte al
Caffè” è partito il 26 Consiglio Nazionale dei
gennaio nell’ateneo ro- Consumatori e degli Umano. Si tratta di un tenti e ai responsabili repercorso, organizzato gionali che operano nel
con la collaborazione di settore.
Poste italiane, che nel- La settimana di studi olle 1.500 ore previste fi- tre a prevedere la par-
I
Se i consumatori
salgono in cattedra
CON IL MASTER SU
“GLOBALIZZAZIONE
DEICHE
MERCATI
E TUTELA
DEI CONSUMATORI”,
IL 26
L’ANNUNCIATA
RIDUZIONE
DEI COSTI,
DOVEVA
SEGUIRE
ALLA FINE DEL INIZIATO
MONOPOLIO
GENNAIO ALLA
DI ECONOMIA
DELL’UNIVERSITÀ
ROMA TRE,
IL CONSIGLIO
TELECOM,
SI È FACOLTÀ
PERSA NELLA
GIUNGLA
DI NUMERI E DIDITARIFFE.
I RITOCCHI
SONONAZIONALE
STATI MIDEI CONSUMATORI
DEGLINE
UTENTI
RINNOVA
ANCHE QUEST’ANNO
IL SUOANZI,
APPUNTAMENTO
LA
NIMI
E DI SICUROENON
HANNO
BENEFICIATO
I CONSUMATORI.
SECONDO CON
UN’INFORMAZIONE.
FINO
GIUGNO,SONO
1.500ADDIRITTURA
ORE DI LEZIONEAUMENTATE
DALLA TUTELA
UE70
ALLA
DAGINE
DI MDC
LE ATARIFFE
DEL
PERCOMUNICAZIONE.
CENTO.
tecipazione di venti corsisti in sede, ha dato
anche la possibilità ad
altre quaranta persone
di seguire a distanza le
lezioni attraverso il sito
internet dell’università.
Il Cncu, anche negli ultimi mesi, non ha voluto
trascurare il dovuto approfondimento in materia di tutele giuridiche
del turista-consumatore promuovendo nuo-
corso
vamente
il
“Mer c a t o , d i r i t t i e
consumi” .
Il ciclo di lezioni, che si
è tenuto dal 20 al 25
novembre scorso presso il polo didattico dell’Università di Bologna
che ha sede a Rimini, è
stato specificatamente
pensato e rivolto a quaranta partecipanti tra
operatori delle associazioni dei consumatori e
funzionari regionali impegnati nel settore consumeristico.
La didattica ha alternato le classiche lezioni in
aula, affidate a docenti
universitari ed esperti
del settore, ai workshop (esercitazioni, testimonianze, attività seminariali e tavole rotonde) caratterizzati da un
coinvolgimento attivo
dei partecipanti.
UE: CON DOLCETA, INFORMAZIONE
ON LINE PER I CONSUMATORI
I consumatori europei hanno un nuovo strumento per conoscere e far rispettare i propri diritti: si chiama Dolceta, il nuovo sito ideato dalla Direzione generale Salute e tutela dei consumatori. Lo strumento, acronimo
Sviluppo degli strumenti d’educazione del consuma inglese di “S
tore on-line per adulti”, è una banca dati che fornisce informazioni e
percorsi di formazione su diritti e doveri in ambito consumerista.
Dolceta ha una struttura ad albero di facile consultazione anche per chi
è alle prime armi con Internet. Il sito (www.dolceta.eu) è diviso in due
moduli, uno riguardante i diritti del consumatore e l’altro riguardante
i servizi finanziari. Nel primo si possono trovare temi come i contratti
di vendita, l’indicazione dei prezzi, la vendita a distanza, la pubblicità, la
sicurezza dei prodotti e dei servizi, la risoluzione delle controversie e il
Mercato unico; nel secondo modulo gli argomenti trattati sono la gestione del budget famigliare, il credito al consumo, il credito immobiliare, il
conto corrente, le modalità di pagamento, i risparmi e gli investimenti.
Per ogni tema esistono tre livelli, a seconda del grado di informa zioni fornite (informazioni di base, più dettagliate, specializzate). Selezionando un livello si accede a un elenco di temi minori, ai quali corrispondono pagine con le risposte alle domande più frequenti. Molto utili
sono anche il repertorio di link su ogni argomento e soprattutto i quiz
per testare le conoscenze acquisite. Dolceta si propone anche come strumento didattico utilizzabile dagli insegnanti, offrendo una guida
all’utilizzo in classe.