Piattaforme innovative per applicazioni mission critical con

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Piattaforme innovative per applicazioni mission critical con
Piattaforme innovative per applicazioni mission
critical con deployment su infrastruttura ibrida
fisica/virtualizzata
Paolo Secondo Crosta, Italtel S.p.A.
Multimedia Products & Solutions
[email protected]
Riassunto – La piattaforma tecnologica di Italtel, per le
sue caratteristiche intrinseche, è idonea ad un potenziale
impiego quale elemento abilitante per i servizi di
comunicazione e computing legati alle Smart Grids per
l’energia.
TLC, IT, cloud computing,
Parole chiave –
virtualizzazione, alta affidabilità, backup e restore,
disaster recovery, mission critical, sicurezza rete,
sicurezza dati, piattaforma software, IP, QoS,
bandwidth management, load balancing.
I. INTRODUZIONE
Nel corso degli ultimi decenni, il continuo progresso delle
tecnologie IT ha inciso profondamente in ogni campo del
sapere umano e, in particolare, l’avvento di internet ha
costituito una pietra miliare nella storia dell’uomo per il
riflesso nella modalità con cui le persone comunicano e si
relazionano, andando a modificare in modo pervasivo e su
scala globale lo svolgersi di qualsiasi attività umana. La
rivoluzione del paradigma di comunicazione che ha portato
internet ad essere il veicolo preferenziale di qualsiasi
segnale informativo sta ora per abbracciare qualsiasi campo
della comunicazione, non solo tra le persone, ma pure tra le
cose. Nell’era dell’”internet of things”, la comunicazione tra
oggetti “intelligenti” può riguardare applicazioni critiche,
non solamente per la natura e la delicatezza delle
informazioni che vengono processate e veicolate, ma anche
per le caratteristiche di tempestività, sicurezza, affidabilità e
integrità della comunicazione stessa, che sono presupporti
essenziali per il loro stesso funzionamento.
A questo proposito, l’evoluzione strutturale e funzionale che
accompagna lo sviluppo delle future reti elettriche di
distribuzione (Smart Grids) costituisce uno degli ambiti
applicativi delle tecnologie ICT più sfidanti ed esigenti,
innanzitutto per la necessità di collaborazione da parte di
una moltitudine di soggetti aventi diverse specializzazioni
(energia, IT, telecomunicazioni, automotive, ecc.) e ruoli
(imprese,
università,
enti
governativi,
enti
di
standardizzazione, associazioni, ecc.), in modo tale da
governare l’evoluzione sia dal punto di vista dello studio di
sistema, sia rispetto all’integrazione puntuale delle
tecnologie presenti negli elementi attivi della rete. Ancor di
più se si considera il fatto che saranno necessarie forti
sinergie, maggiori certamente di quelle che si sono
realizzate fino ad oggi, tra il mondo delle telecomunicazioni
e quello dell’information tecnology.
A partire dalle politiche di sostenibilità energetica definite
dalla Comunità Europea e denominate 20-20-20, occorrerà
ridurre fortemente le emissioni di CO2, incrementare la
generazione basata sulle fonti rinnovabili, migliorare
l’efficienza energetica a tutti i livelli del sistema. Per fare
questo sarà indispensabile modificare profondamente la
struttura della rete energetica e, con essa, la relativa rete di
controllo e gestione. Questo consentirà una migliore
integrazione e utilizzo delle varie fonti di generazione
energetica diffuse e distribuite nella rete, nonché una
modifica del mercato dell’energia nell’ottica di una migliore
gestione della domanda e dell’offerta e di conseguenza una
maggiore centralità dei consumatori nel mercato
dell’energia [1].
Italtel è al centro dell’evoluzione delle reti e delle
tecnologie di telecomunicazione, in Italia e nel mondo, da
novanta anni. L’integrazione e la progressiva interrelazione
tra IT e TLC è ormai un fatto consolidato da tempo, ma solo
recentemente, grazie ai progressi delle piattaforme IT con
particolare riferimento alle tecniche di virtualizzazione, è
possibile parlare di piattaforme comuni, integrate e
convergenti sia come hardware che come middleware di
base, in grado di ospitare, oltre alle applicazioni IT,
applicazioni e servizi di comunicazione “carrier-grade”,
ovvero all’altezza delle esigenze di affidabilità e
disponibilità del servizio richieste da un Operatore di
telecomunicazioni.
Il paradigma del cloud computing incrementa l’efficienza e
la flessibilità nell’uso delle risorse, riduce i consumi di
energia, riduce fortemente la dipendenza dalle tecnologie
HW e pertanto è facile prevederne una progressiva adozione
in tutti gli ambiti dell’ICT, ivi inclusi quelli specifici
dell’Energy Management e delle Smart Grids.
Cionondimeno, si dovrà tenere conto del fatto che, negli
scenari di produzione, almeno per i prossimi cinque anni, si
stima che sarà necessario considerare la presenza di
deployment “ibridi” ossia composti in parte da elementi
virtuali (tipici dell’IT) e da elementi fisici (tipici delle TLC
e dei sistemi di energia).
Obiettivo di questa presentazione è quello di illustrare e
motivare come le caratteristiche della piattaforma Italtel,
sviluppata ed orientata all’erogazione di servizi di
comunicazione multimediale real-time a qualità garantita, la
rendano idonea ad un potenziale impiego quale elemento
abilitante per la realizzazione di applicazioni e servizi di
comunicazione e computing al servizio delle Smart Grids
per l’energia.
II. EVOLUZIONI DELLE RETI ELETTRICHE
Per riuscire a migliorare significativamente l’efficienza
energetica a tutti i livelli del sistema è necessario
innanzitutto progettare una nuova architettura globale di
rete in grado di far comunicare e coordinare tutti i sistemi e
le reti, a livello centrale e periferico fino ai
consumatori/clienti finali. Contemporaneamente dovrà
essere possibile monitorare/acquisire e controllare il
maggior numero di grandezze, da quelle relative agli
impianti di generazione fino agli ambienti domestici dei
singoli utenti.
Il primo concetto chiave è quindi l’interoperabilità, ossia la
capacità di estendere le comunicazioni bidirezionali di rete,
dai punti centralizzati fino alle estremità capillari
domestiche. Per farlo sarà fondamentale armonizzare le 3
differenti architetture attualmente esistenti, ossia quella
legata alla fornitura di energia, alle TLC e all’IT. Ponendo
la giusta attenzione anche ai problemi legati alle diverse
tecnologie proprietarie esistenti per salvaguardare gli
investimenti precedenti e favorire quindi quelli nuovi
assolutamente necessari. Fondamentale sarà quindi
procedere alla definizione di una serie di standardizzazioni
che consentano lo scambio di informazioni (dai protocolli di
comunicazione ai modelli dei dati) tra i vari elementi del
sistema. Sintetizzando questo primo aspetto potremmo dire:
armonizzare per interoperare.
Una rappresentazione della futura integrazione della rete è
la seguente [2]:
Fig. 1
Smart Grid Conceptual Model
A valle di questo importante primo aspetto discende
immediatamente il secondo: la necessità di avere un accesso
alla rete ultra veloce e accessibile da tutti i punti del
sistema, a partire dall’utente finale (smart home) per
arrivare ai sistemi centralizzati di controllo e gestione della
rete.
Un terzo aspetto fondamentale è quello legato alla capacità
del sistema di garantire un’alta affidabilità complessiva endto-end, ossia la capacità di assicurare riconfigurazioni
rapide della rete per recuperare velocemente eventi normali
(guasti) e anche eventi assolutamente straordinari come
terremoti, incendi, ecc. attraverso le strategie di disaster
recovery.
Legati strettamente all’ampliamento fortissimo della
connettività di rete, ma allo stesso tempo anche
all’affidabilità dell’intero sistema, vi sono due altri aspetti
cruciali che necessitano di una particolare attenzione e di
competenze molto forti: sicurezza e privacy. Sarà quindi
importante indirizzare correttamente l’isolamento del
traffico, le procedure di autenticazione, di autorizzazione e
di registrazione in tutti i molteplici ambiti di applicazione e
nelle varie accezioni: sicurezza psicologica, sicurezza fisica,
sicurezza delle forniture, sicurezza delle imprese, sicurezza
delle rete, ecc. Prevenendo e contrastando quindi abusi,
manomissioni, malware, accessi non consentiti, attacchi di
Denial of Service (DoS) mediante tutte le tecniche
disponibili: le funzionalità di firewalling, access control list
(ACL), traffic inspection, filtering and limiting disponibili
sugli apparati di rete, le cosiddette application front end
hardware da collocare nei punti critici della rete, la
cosiddetta IPS based prevention, le tecniche di encryption
dinamico.
Un ultimo aspetto rilevante, collegato all’ampliamento della
rete è costituito dalla gestione della banda o Bandwidth
Management e al trattamento dei flussi di traffico con
qualità di servizio controllata. Entrambi questi fattori sono,
infatti, in grado di influenzare positivamente l’efficienza e
l’affidabilità della rete, ma anche di incidere in senso
fortemente negativo se trascurati.
A conclusione di questa prima parte possiamo asserire che
le Smart Grid comporteranno, a regime, la presenza di un
significativo quantitativo di informazioni generate,
trasmesse, gestite e memorizzate dalla rete in modo
affidabile, sicuro e rispettoso della privacy.
III. IL CLOUD COMPUTING
Una delle innovazioni più importanti del mondo del’IT di
questi ultimi anni è certamente il Cloud Computing. Con
questo termine si intende la disponibilità di risorse
elaborative e computazionali on-demand attraverso la rete.
E’ quindi un modello per ottimizzare l’accesso distribuito
ad un pool condiviso di risorse configurabili (ad esempio
reti,
server,
storage,
applicazioni
e
servizi),
indipendentemente dalla loro localizzazione e con una
possibilità intrinseca di scalabilità e di misurazione del
livello di servizio offerto (SLA).
Il Cloud Computing è prima di tutto un nuovo approccio
nell’ambito dell’IT come risultato di molte tecnologie in
evoluzione: HW commoditization, Virtualization e
Automation of Technology and Operations Management,
Service-Oriented-Architecture (SOA), Open Source SW,
disponibilità di Broadband, Mobility e Social computing.
E’ un paradigma che, per i molteplici vantaggi che offre, si
sta imponendo con forza in diversi settori di business e che
risulterà essere molto importante anche nell’ambito delle
Smart Grid se adottato con equilibrio e risolvendo i
principali aspetti critici in esso presenti.
E’ suddiviso in 3 differenti tipologie di servizio:
Infrastructure as a Service (IaaS), ossia server, storage, reti;
Platform as a Service (PaaS), ossia database, middleware,
piattaforme di sviluppo; Software as a Service (SaaS), ossia
applicazioni e servizi.
Può essere erogato con 3 distinti modelli: (virtual) private
cloud, gestito all’interno di un’azienda; public cloud, gestito
da un cloud provider che offre servizi via web; hybrid
cloud, che integra ed eroga servizi provenienti sia da cloud
pubblici che privati, con l’obiettivo di conservare i
dati/servizi “pregiati” sulla rete privata e i dati non critici
sulla rete pubblica.
Questi nuovi modelli alla base dell’ingegnerizzazione degli
ambieni innovativi di computing garantiscono una serie di
benefici significativi sia dal punto di vista tecnico che dal
punto di vista economico.
Innanzitutto dal punto di vista dell’efficienza: consentono
un utilizzo delle risorse disponibili mediamente più elevato;
favoriscono l’aggregazione e il consolidamento di sistemi
complessi (tipicamente i data center); migliorano la
produttività nella gestione delle applicazioni, della rete e
dell’utente finale; realizzano risparmi energetici.
Anche dal punto di vista della flessibilità vi sono vantaggi
evidenti nel Cloud Computing in quanto consente di
rispondere più velocemente ad eventuali esigenze
temporanee e/o ad urgenze non previste.
Può essere però altrettanto importante sul lato
dell’organizzazione del lavoro, del time to market e dei
costi, soprattutto in termini di investimenti collegati.
Questi sono i principali motivi per cui Italtel ha deciso di
puntare su questo nuovo approccio per indirizzare nel modo
migliore le proprie soluzioni nei vari ambiti di mercato in
cui opera.
In aggiunta a quanto già descritto, questo tipo di tecnologia
consente di modulare al meglio anche l’approccio generale
ai problemi: con maggiore gradualità e flessibilità rispetto
alle soluzioni tradizionali, oltre che una migliore capacità di
realizzazione di soluzioni “su misura” in funzione delle
specifiche esigenze.
Considerando quindi le caratteristiche del Cloud
Computing, si può affermare che sarà certamente una
tecnologia importante nell’ambito delle future Smart Grid,
una tecnologia in grado di occupare un ruolo importante
nelle evoluzioni delle future Infrastrutture e delle future
Piattaforme su cui verranno effettuti significativi nuovi
investimenti durante i prossimi anni.
In realtà, similmente a quanto già descritto proprio per le
Smart Grid, anche il Cloud Computing necessita di un
presidio ingegneristico specifico, rispetto ad alcuni fattori
critici, quali la sicurezza, la privacy e il disaster recovery
dei dati e dei servizi.
Per tutti questi aspetti risulta evidente che il know-how, le
esperienze e gli standard presenti nell’ambito delle
soluzioni per le TLC è di grande importanza per garantire il
giusto approccio rispetto a queste specifiche problematiche.
Le telecomunicazioni di nuova generazione diventano
quindi un fattore abilitante del Cloud Computing.
IV. LA PIATTAFORMA SOFTWARE DI ITALTEL
Italtel, nel corso degli ultimi anni, si è dotata di una
piattaforma software orientata all’erogazione di servizi di
comunicazione multimediale real-time a qualità garantita,
basata su sviluppi interni che integrano componenti HW e
SW specificamente pensati per garantire i requisiti di
ridondanza, alta affidabilità e disponibilità dei servizi in
ogni circostanza.
Questa piattaforma, nata innanzitutto per competere
nell’ambito delle soluzioni e dei prodotti “carrier-grade” per
le TLC ed essendo aperta ad integrare applicazioni di Terze
Parti, ha importanti potenzialità di impiego anche
nell’ambito delle Smart Grids per l’energia, quale elemento
abilitante per la realizzazione di applicazioni e servizi di
comunicazione e di computing.
Nel seguito verranno presentati i principali aspetti
caratterizzanti della piattaforma stessa, soprattutto per
quanto riguarda tecnologie, architetture e servizi offerti.
La descrizione sarà necessariamente sintetica e si
soffermerà sugli aspetti ritenuti maggiormente significativi
nei vari ambiti.
A.
Tecnologie
Per quanto riguarda l’infrastruttura HW, le tecnologie su cui
si basa la piattaforma Italtel sono allineate con lo stato
dell’arte sia per gli ambienti TLC che IT: la prima,
concepita per soluzione “carrier-grade”, è denominata
Advanced Telecommunications Computing Architecture
(ATCA); la seconda, derivante dal mondo IT, fa uso di HW
“Commercial Off-The-Shelf” (COTS) e sfrutta le tecnologie
del Cloud Computing orientate alla virtualizzazione.
La piattaforma è in grado di gestire prodotti composti da
soluzioni HW ibride, in cui entrambe le tecnologie suddette
coesistono e concorrono a realizzare i servizi necessari in
modo integrato sia per quanto riguarda l’installazione (ove
richiesto) che per quanto riguarda le normali funzionalità di
gestione del sistema (FCAPS).
Anche dal punto di vista del SW, le innovazioni sono state
numerose, a partire dalla capacità di integrare le più
importanti distribuzioni di sistema operativo Linux (in
particolare RedHat, WindRiver) con sistema operativi
hardrealtime quali VxWorks, le tecnologie disponibili in
ambito enterprise e mission critical (J2EE), le tecnologie in
ambito gestionale (SNMP e Service-oriented architecture
Web services), nonché l’utilizzo dei principali DB
relazionali per la gestione dei dati (mySQL e postgres).
Sono infine state realizzate e in corso di evoluzione
soluzioni specifiche per la sicurezza, a partire da quelle
puramente software per arrivare fino a quelle basate su
specifici componenti HW (network processor).
L’obiettivo complessivo è quello di assicurare la massima
flessibilità per la soluzione di prodotto finale, nell’ottica
dell’integrazione di applicazioni proprietarie e/o di terze
parti. Ognuna di queste tecnologie può essere utilizzata a
seconda della tipologia di prodotto e dei requisiti di
affidabilità e/o di performance da garantire.
B.
Architetture
Dal punto di vista architetturale, la piattaforma è composta
da due distinti layer SW.
Il primo layer software è composto dal middleware che
gestisce l’intera infrastruttura di sistema, che può essere
distribuita localmente ai singoli siti e/o geograficamente tra
siti differenti.
Ispirandosi ai principi del Service Availability Forum,
questo primo layer SW ha l’obiettivo di garantire l’alta
affidabilità all’intero sistema sia per la parte HW, sia per la
parte applicativa, sia per la parte di rete.
Nella figura seguente sono rappresentati i suoi principali
componenti.
Fig. 2
Architettura middleware piattaforma Italtel
Questi componenti garantiscono essenzialmente il cluster
management, un basso utilizzo delle risorse di sistema, la
configurazione e il monitoraggio dell’intero sistema (HW,
SW e rete IP), bassi tempi di switchover (con relativa
gestione dei ruoli per il livello applicativo). Dal punto di
vista del fault management, è quindi in grado di effettuare
rilevazione,
diagnosi,
isolamento
dei
guasti,
riconfigurazione, notifiche e, laddove applicabile, fault
prediction.
L’interfaccia con gli elementi di gestione di livello
superiore è basata su un’interfaccia standard SNMP.
Garantire il livello di alta affidabilità implica che nel
sistema, da un punto di vista sia HW che SW, non vi siano
punti di single-point-of-failure (SPOF).
Su questo primo layer si innesta un secondo layer SW che
ha il compito di garantire una serie di funzionalità
trasversali alle varie soluzioni di prodotto.
Prima di tutto le funzionalità di Data Base. Vi è infatti un
componente specifico in grado di supportare diverse
soluzioni in funzione dei requisiti necessari, a partire dalla
memorizzazione di piccole quantità di dati in locale fino ad
arrivare ad architetture distribuite con gestione di dati “inmemory” e con strategie di backup/restore per il disaster
recovery in geografico. In tutte le soluzioni è garantita la
ridondanza del servizio e dei dati e la scalabilità di sistema
necessaria.
Un’altra funzionalità significativa presente in questo layer è
quella di load balancing. Realizzata da diversi componenti
SW, è in grado di garantire punti centralizzati di accesso al
sistema sui protocolli di provisioning, signaling e media.
Anche in questo caso, sono garantite ridondanze per il fault
tolerance, nonché architetture di tipo front-end / back-end
per garantire la massima scalabilità dei servizi nel sistema.
E’ utile anche per la realizzazione dei controlli di sicurezza
a livello di network element.
Altro aspetto significativo della piattaforma, da un punto di
vista architetturale, è la presenza di un componente SW in
grado di garantire il dialogo tra tutte le componenti
funzionali ed applicative presenti nell’intero network
element. E’ su questa sorta di “bus” interno che le
applicazioni possono monitorare la disponibilità e la
raggiungibilità dei servizi a loro necessari per erogare il
proprio servizio, pubblicare lo stato di servizio delle
funzionalità offerte, influenzare alcune policy di
funzionamento in relazione ai dati geografici o alla versione
di un particolare servizio disponibile, individuando ad
esempio un servizio come più conveniente di un altro
poiché residente nello stesso sito geografico oppure perché
con versione SW più adatta.
Altri aspetti rilevanti sono la capacità di gestire il dual stack
IP (IPv4/IPv6), la capacità di trasporto su SCTP con dualhoming, la disponibilità di un unico punto di Operational &
Maintenance (O&M) per l’intero network element sia per
l’operatore di centrale che per i sistemi di gestione di livello
superiore.
Particolarmente significativa, infine, sono le feature relative
al tema della sicurezza. Oltre a funzionalità basate su
architetture totalmente software e fruibili anche sugli
ambienti virtualizzati, si possono aggiungere soluzioni
basate anche su componenti HW dedicati, con prestazioni e
capacità computazionali di livello superiore, in grado di
supportare in modo intensivo le funzionalità di firewalling,
intrusion-detection-prevention.-system
(IDPS),
access
control list (ACL), ipsec, tls e srtp.
C.
Servizi offerti
Una delle funzionalità rilevanti offerte dalla piattaforma al
layer applicativo è naturalmente la gestione dell’alta
affidabilità del sistema, comprendente il monitoraggio
dell’HW, della rete e dei componenti SW che costituiscono
l’applicazione stessa. In particolare vengono garantite tutte
le logiche di ridondanza a partire dal caso semplice di tipo
1+1 (active/standby o active/active) per arrivare al caso più
complesso di tipo N+M (N active e M standby) in funzione
dello stato di servizio delle risorse del sistema. Di rilievo
anche la possibilità, a partire dall’unico punto di gestione
del sistema, di effettuare la configurazione di rete per tutto
il network element con il relativo monitoraggio e
riconfigurazione, così come, sempre sul tema networking, la
virtualizzazione del dual stack IP (IPv4 e IPv6), fin dove
questo è possibile, alle applicazioni.
Un altro aspetto essenziale è la realizzazione di diverse
strategie per la realizzazione del disater recovery dei dati e
dei servizi per le applicazioni mission critical. In questo
ambito, la piattaforma è in grado di supportare diversi
deployment sia per l’infrastruttura fisica che di quella
applicativa, in funzione delle diverse necessità della
soluzione. I vari deployment si differenziano per numerosità
dei siti coinvolti, modalità di clusterizzazione delle
applicazioni tra i vari siti, disponibilità della banda di rete
inter-sito, tempestiche e logiche di attuazione del disaster
recovery. Le strategie, quindi, possono essere graduate e
definite in fase di progettazione del prodotto specifico:
possono partire da semplici segnalazioni verso l’operatore,
che dovrà assumersi l’onere delle verifiche e delle decisioni
su quando attuare la procedura di switchover prevista; a
soluzioni in cui lo switchover applicativo viene attuato in
automatico, mentre rimangono a carico dell’operatore solo
le verifiche e le determinazioni sugli aspetti relativi al layer
infrastrutturale. Anche per quanto riguarda il backup dei
dati, sono rese disponibile diverse policy che, in funzione
delle risorse di rete, possono garantire un ripristino
affidabile del sistema sulla base dell’ultimo backup
completo oppure dall’ultimo backup incrementale
disponibile in rete.
Altro aspetto rilevante della piattaforma è quello relativo
alla gestione del software. E’ infatti possibile effettuare
cambi release e/o patching del SW di tutto il network
element senza causare l’interruzione del servizio, sfruttando
le ridondanze applicative e la capacità di gestire in
contemporanea sullo stesso network element più versioni
della stessa applicazione. E’ anche possibile procedere ad
upgrade parziali del sistema, al fine di verificare il
comportamento end-to-end in seguito all’aggiornamento
SW. Il rollback rapido, in caso di necessità, consente di
preservare le condizioni applicative precedenti all’upgrade
software stesso.
V. ESEMPI DI APPLICAZIONE
Solo a titolo di esempio, si riportano nel seguito alcune
brevi descrizioni dei Prodotti che, sfruttando la piattaforma
descritta nel capitolo precedente, trovano impiego nella
realizzazione di funzionalità di trattamento dei servizi
multimediali real-time.
Nell’ambito delle reti evolute di tipo NGN/IMS, possiamo
identificare diversi ambiti funzionali, in relazione ai quali i
prodotti si specializzano.
Fig. 3
Architettura per Smart and Quality Oriented Communication
A.
Control Layer
Le funzionalità di “Softswitch” e Call Session Control
Function” consentono il controllo delle connessioni
multimediali, sia per il trattamento dei servizi destinati agli
utenti finali, sia in relazione al transito tra le reti e ai servizi
di interconnessione e risoluzione dell’indirizzamento delle
numerazioni in rete.
I prodotti Italtel i-MCS (Multimedia Communication Suite)
e i-VLS (iMSS-Virtual Lite Switch), che realizzano queste
funzionalità in modo completo ed adeguandosi al contesto
dei singoli Service Provider, sono in grado di sfruttare il
Cloud Computing così come possono essere installati su
Server dedicati.
B.
Service Layer
In questo livello di aggregazione ricadono tutte le
funzionalità di livello applicativo orientate alla erogazione
di servizi multimediali in modo trasversale rispetto alle
tecnologie di accesso (fissa e mobile) e in funzione della
profilatura degli utenti.
Italtel dispone di prodotti che realizzano i servizi di
comunicazione multimediale secondo gli standard
3GPP/TISPAN (MMTEL), accompagnati da una serie di
“enablers” che ne consentono l’integrazione in contesti di
rete complessi, sia Enterprise che con le applicazioni WEB
e IT.
C.
Data Layer
Per Data Layer si intende lo strato di Data Base su cui si
basano i servizi di rete e di utente, non solamente con la
finalità di consentirne l’erogazione, bensì integrandone la
gestione in rete e semplificando i processi di business
sottesi (es. provisioning, business intelligence, ecc.).
Italtel ha sviluppato i-TDS (The Data Suite), nell’ottica di
fornire ai propri Clienti una piattaforma di Subscriber Data
Management, in grado di raccordarsi con le funzionalità di
Routing e Policying (RPF – Routing & Policying Function),
aventi come finalità il controllo e il provisioning
centralizzato della QoS applicata in rete e la gestione
ottimizzata del traffico end-to-end.
D.
Interoperability Layer
La coesistenza in rete di tecnologie e di protocolli di
comunicazione eterogenei richiede la presenza in rete di
funzionalità di adattamento e di “gateway” tra le reti
pubbliche e private, considerando in particolare anche le
esigenze di sicurezza e di protezione degli asset.
Italtel ha sviluppato una linea di prodotti denominata
NetMatch,
focalizzata
sull’interconnessione
e
l’interoperabilità tra le reti, realizzando le funzioni di
trattamento della segnalazione e dei flussi media audio e
video, gestendone la transcodifica laddove necessario.
Questa tipologia di appliance beneficia particolarmente
delle caratteristiche di flessibilità della piattaforma SW
Italtel, potendo affiancare al deployment su HW
commerciale e ATCA, componenti HW ad-hoc, orientate al
processing intensivo dei segnali.
VI. CONCLUSIONI
In questo lavoro è stata presentata la piattaforma
tecnologica di Italtel, sviluppata ed orientata all’erogazione
di servizi di comunicazione multimediale real-time a qualità
garantita, e come le sue caratteristiche intrinseche la
rendano idonea ad un potenziale impiego quale elemento
abilitante per la realizzazione di applicazioni e servizi di
comunicazione e computing legati alle Smart Grids per
l’energia.
BIBLIOGRAFIA
[1] European Technology Platform: "Smartgrids Strategic Deployment
Document for Europe’s Electricity Networks of the Future", aprile 2010
[2] NIST: "NIST Framework and Roadmap for Smart Grid Interoperability
Standards, Release 1.0", gennaio 2010