IL MERCATO DEL MOBILE NEGLI STATI UNITI
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IL MERCATO DEL MOBILE NEGLI STATI UNITI
IL MERCATO DEL MOBILE NEGLI STATI UNITI Opportunità di internazionalizzazione delle aziende italiane del mobile negli Stati Uniti e nel Texas Houston, Gennaio 2013 1 INDICE PREMESSA 2 INTRODUZIONE 1. PANORAMICA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA NEGLI STATI UNITI: IMPORT/EXPORT 3 Il Texas 1.2.1 Caratteristiche demografiche del Texas 1.2.2 Dinamiche Economiche Il mercato immobiliare negli Stati Uniti 1.3.1 Mercato immobiliare residenziale Texas 1.3.2 Mercato immobiliare commerciale in Texas 3 3 5 6 7 7 1.4 L’industria del mobile negli Stati Uniti 1.4.1 Introduzione 1.4.2 Arredamento residenziale 1.4.3 Arredamento per ufficio 1.4.4 Settori del mercato del mobile 8 8 9 10 11 2. 2.1 13 13 3. IL RAPPORTO TRA PRODUTTORE/CONSUMATORE Rapporto tra produttore/consumatore Singolo individuo o nucleo familiare Organizzazione privata Organizzazione pubblica Canali della distribuzione verso i consumatori Catene e punti di vendita specializzati Catene e punti di vendita non specializzati Negozio/show room L’architetto e l’interior designer Rappresentante locale/agente di vendita/distributore E-commerce Fiere/Trade show 2.2.1 Marketing Periodici/Riviste specializzate IL MOBILE 3.1 3.2 Come e’ visto il Made in Italy negli Stati Uniti? Punti di forza e di debolezza del prodotto italiano 18 19 1.2 1.3 2.2 14 17 18 23 CONCLUSIONE 2 PREMESSA L’obiettivo principale di questa ricerca e’ di fornire alle nostre imprese le informazioni necessarie per espandere la loro attivita’ negli Stati Uniti e in particolar modo in Texas. Il prodotto è il mobile sia ad uso residenziale che non residenziale (per uffici). Questa relazione propone un’analisi delle dinamiche che negli ultimi anni hanno interessato l’economia degli Stati Uniti, descrive il rapporto tra produttore e consumatore e i canali di distribuzione e di marketing del mobile ed infine fornisce alcune strategie che possono essere adottate dalle imprese italiane per entrare nel mercato degli Stati Uniti. La ricerca è articolata in tre sezioni principali: 1. La prima parte consiste in una valutazione della attuale situazione economica negli Stati Uniti e nel Texas. 2. Il secondo capitolo descrive il rapporto tra produttore e consumatore. Il consumatore puo’ essere un individuo o un nucleo familiare oppure un’organizzazione (privata o pubblica). In questo capitolo vengono anche descritti i canali di marketing e di distribuzione del mobile e l’organizzazione dello studio di architettura. 3. La terza parte si concentra sul prodotto e analizza quali sono i punti deboli e i punti di forza del prodotto italiano. 1 INTRODUZIONE Il mercato del mobile americano ha risentito della crisi economica che ha colpito gli Stati Uniti nel 2008 e del conseguente rallentamento del mercato immobiliare. Il made in Italy negli Usa è riconosciuto come qualitativamente superiore alla concorrenza ed e’ sinonimo di stile, eleganza, design, attenzione al dettaglio e alta qualita’, sia in termini dei materiali utilizzati che in termini di lavorazione. Tuttavia, l’esportazione di mobili negli Stati Uniti risente della concorrenza di prezzo asiatica, in particolare da parte della Cina. Infatti, i produttori italiani investono molto nella qualità del prodotto, mentre la filosofia del mercato asiatico prevede la produzione di grandi quantita’ mantenendo più bassi la qualità e, conseguentemente, i prezzi. Fig. 1 - Acquisti mondiali di prodotti d’arredo italiani I principali fattori che determinano la domanda di acquisto del mobile possono essere fattori esterni a lungo termine (come lo sviluppo demografico, il reddito disponibile, il costo degli immobili) e fattori esterni di breve periodo (l’andamento del mercato immobliare e il costo del credito). 2 1. PANORAMICA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA NEGLI STATI UNITI: IMPORT/EXPORT. Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti è aumentato da $42,1 miliardi nell’ottobre a $48,7 miliardi a novembre, secondo il Bureau of Economic Analysis e il US census Bureau. La crescita del deficit è dovuta all’incremento maggiore delle importazioni dall’estero rispetto alle esportazioni. Fig 2. Equilibrio nel commercio di beni e servizi - Census Bureau Annual Survey Manufacturers 1.2 Il Texas 1.2.1 Caratteristiche demografiche del Texas Nel 2012 la popolazione del Texas era stimata in 26.059.203 abitanti, rendendolo il secondo Stato piu` popoloso del Paese, preceduto dalla California e seguito dallo Stato di New York. Il Texas presenta un tasso di crescita della popolazione doppio rispetto al Golden State, piu` del doppio rispetto al resto del Paese e maggiore di 8,5 volte rispetto allo Stato di New York. Si prevede, inoltre, una crescita della popolazione dal 2005 al 2030 del 43,5%, ossia un incremento di 10milioni che farebbe passare la popolazione dai 23 milioni del 2005 ai 33 milioni nel 2030. Le zone piu` popolate sono situate ad est e la maggior parte dei texani vive in Citta` 3 (l`80% della popolazione e` urbana). In particolare, l’area del Texas con maggiore crescita demografica e` denominata “ Central Texas Triangle” per la sua caratteristica forma triangolare che unisce Dallas, ForthWorth, Houston-Galveston, San Antonio. Approssimativamente quattro texani su cinque vivono all`interno del “Central Texas Triangle” (in questa area, infatti, risiede il 63,8% dell`intera popolazione). Fig 3. Cartina del Texas La popolazione texana è relativamente giovane: l`età media è 33,1 anni contro i 36,4 anni degli Stati Uniti. Le stime dello US Census Bureau prevedono un innalzamento sostanzioso delle Texas: previsione di crescita nuclei familiari con 1). redditi elevati famiglie con reddito superiore ai $100.000 e dei $200.000 (Grafico Grafico 1: Previsione di crescita dei nuclei familiari con reddito elevato 1.400.000 1.200.000 Fmiglie con reddito annuo tra 100,000 $ e 200,000 $ # Nuclei Familiari 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 Fmiglie con reddito annuo superiore a 200,000 $ 0 1995 2000 2005 2010 2015 2020 4 Anni 2025 2030 2035 2040 2045 I dati sopra esposti risultano rilevanti per le imprese che decidano di internazionalizzare le proprie attività in quest’area, in quanto evidenziano una forte disponibilità di manodopera a medio - basso costo che rappresenta un fattore determinante nella scelta di espandere all’estero le proprie attività produttive ed un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti. Infine un aumento della disponibilità economica porta le famiglie ad orientarsi su abitazioni più lussuose, anche e sopratutto in termini di arredamento e di accessori relativi. 1.2.2 Dinamiche Economiche Ad oggi il Texas e` lo stato economicamente piu` rilevante degli Stati Uniti dopo la California e se fosse considerato come una nazione indipendente, la sua economia risulterebbe la dodicesima del mondo . Nel 2011, il Texas ha registrato un PIL di 1.332 miliardi dollari, il secondo più alto negli Stati Uniti. L’economia del Texas prospera di industrie tecnologiche, aziende di servizi, istruzione e amministrazione. Ben 52 delle società che figurano tra le Fortune 500 del 2012 secondo la rivista Fortune, che classifica le 500 maggiori imprese societarie statunitensi misurate sulla base del loro fatturato, hanno sede in texas. Inoltre, secondo la rivista Forbes, il Texas figura al settimo posto tra gli stati americani in cui e’ più conveniente avviare una attività economica. Anche da un punto di vista prettamente fiscale, risulta essere uno degli stati con la minore pressione sulle aziende, secondo le stime della Tax Fundation che lo posiziona all settimo posto su scala nazionale. Dal punto di vista delle infrastrutture, con circa 480.000 km di autostrade il Texas dispone della rete stradale più ampia degli Stati Uniti e di una altrettanto estesa rete ferroviaria. Essendo il settore del mobile legato principalmente a queste due modalità di trasporto, e’ evidente il vantaggio fornito dalla presenza di tali infrastrutture. I due piu` grandi aeroporti dello stato, Dallas-Fort Worth International (DFW) e George Bush Intercontinental a Houston (IAH), offrono un servizio non stop verso le principali destinazioni in Europa, Asia, America Latina. Per quanto riguarda i collegamenti via mare e` presente il porto di Houston nel 2011 è stao il primo porto degli Stati Uniti per le tonnellate di merce scambiata. Da segnalare anche lo Houston Ship Channel, un canale lungo 80 km, che costituisce una delle principali arterie di trasporto e di collegamento tra la terraferma e la Baia di Galveston. Le due città di riferimento, Houston e Dallas-Fort Worth, con i loro oltre 4 milioni di abitanti (escludendo dal calcolo le aree metropolitane, che se considerate più che raddoppierebbero tale cifra), riuniscono al loro interno quasi un quinto dell’intera popolazione dello stato, e sono 5 rispettivamente la quarta e la sesta più grande città degli Stati Uniti. Per le loro caratteristiche, delle quali si riportano qui di seguito i tratti salienti, rappresentano le aree che maggiormente sarebbero in grado di accogliere e sostenere l’internazionalizzazione di imprese italiane. Houston e’ tra le aree metropolitane più dinamiche e veloci dal punto di vista della crescita economica. Con un totale di piu` di due milioni di abitanti (quarta in tutto il Paese per numero di abitanti,) dispone di una forza lavoro altamente qualificata, infrastrutture sviluppate, bassi costi di business, connessione globale ed attitudine pro-business degli operatori locali, che rendono molto attraente il commercio nell’area. L’economia di Houston, capitale mondiale nel settore dell’energia, e’ legata alle industrie aerospaziali, elettroniche, energetiche, ingegneristiche, manifatturiere e petrolchimiche. La presenza di queste industrie ha fatto sì che il porto della citta’ sia tra i più importanti degli Stati Uniti, e che figuri al quattordicesimo posto a livello mondiale in termini di tonnellaggio. E’ questo un fattore estremamente rilevante per gli operatori del mercato del mobile, in quanto il trasporto marittimo e’ tra i preferibili per la movimentazione dei prodotti. Se a cio’ si unisce la presenza di una fitta e capillare rete stradale, Houston si candida come una zona ideale in cui stabilire le proprie attività. A Dallas il mercato immobiliare e’ molto florido, sia da un punto di vista residenziale che commerciale. Le maggiori industrie sono quella tecnologica (la Texas Instruments, con i suoi 10.400 dipendenti, ha qui il proprio Head Quarter) della telefonia, sanitaria, difesa, servizi finanziari e dei beni immobili. Oltre al suo grande numero di imprese, Dallas ha piu` centri commerciali pro capite rispetto a qualsiasi altra città degli Stati Uniti ed è anche la sede del secondo centro commerciale piu` grande mai costruito negli Stati Uniti, Highland Park Village, aperto nel 1931. Dallas è la casa di due altri importanti centri commerciali del Nord Texas, la Galleria Dallas e NorthPark Center che rappresentano un punto di riferimento per i negozi di fascia alta. La citta` ospita il più grande centro commerciale all’ingrosso del mondo, il Dallas Market Center, con oltre 200.000 buyers all’anno ed un calendario di mercati ed esposizioni denso per tutto l’anno commerciale. 1.3 Il mercato immobiliare negli Stati Uniti La domanda nel settore del mobile è largamente influenzata dalle fluttuazioni nel campo immobiliare. Quest’ultimo ha visto una crescita continua dal 1997 e ha raggiunto i suoi valori massimi nel 2005. Il declino che ne è seguito dura ancora oggi. Secondo le stime della National 6 Association of Home Builders (NAHB 2009) la costruzione di case unifamiliari nel 2009 è calata del 41% rispetto al Maggio del 2008. Inoltre, le vendite nel settore immobiliare sono calate a seguito della crisi finanziaria del 2008. Il mercato immobiliare ha registrato una forte contrazione a seguito della crisi finanziaria e ha toccato i suoi valori più bassi all’inizio del 2009. Durante il resto dell’anno e per tutta la durata del 2010 ha incominciato una lenta ripresa. I cantieri aperti per far sorgere sia case monofamiliari che multifamiliari sono attesi a un'impennata annuale del 24% a 967mila nel 2013, che rappresenta un record dal 2007. Anche la domanda per gli immobili commerciali sta lentamente risalendo, grazie alla ripresa economica del paese e gli analisti si dichiarano ottimisti. 1.3.1 Mercato immobiliare residenziale Texas Contrariamente all’andamento registratosi negli Stati Uniti, il mercato immobiliare del Texas appare non aver risentito della generale flessione che ha colpito il resto della nazione. Il Texas e` visto piu` come repubblica indipendente dal punto di vista economico rispetto a uno Stato: infatti, il mercato del Texas (crescita economica, alloggi, tasso di occupazione ecc.) si e` dimostrato essere relativamente forte. Questa situazione e` stata creata grazie alle leggi sui mutui vigente in Texas, stato col piú forte sistema di protezione nei confronti dei consumatori e questo ha contribuito a dar vita a previsioni migliori rispetto a quelle degli altri stati. La piu` importante di queste protezioni consiste nel fatto che i proprietari non possano richiedere un prestito superiore all`80% del valore stimato della casa a differenza di quanto succede in altri stati in cui il prestito puo` raggiungere il 100% o piu` del valore dell`abitazione. Sane politiche pubbliche hanno contribuito alla qualità della vita e a fornire un relativamente basso costo della vita. 1.3.2 Mercato immobiliare commerciale in Texas Il settore immobiliare commerciale nel Texas ricopre una fetta consistente dell’intero mercato immobiliare. Guardando alle principali aree metropolitane si puo’ osservare la forte presenza di edifici commerciali in ognuna di queste. Houston e’ un ottimo esempio della dinamicità del mercato immobiliare commerciale. Il centro città e’ passato dall’essere una zona con pochi (e relativamente piccoli) edifici commerciali all’essere una delle più alte skyline degli Stati Uniti. Ciò e’ avvenuto tramite la costruzione dall’inizio degli anni ‘70 di numerosi grattacieli, tra in quali quello della JP Morgan 7 Chase che e’ ad oggi l’edificio più alto del Texas ed il decimo degli Stati Uniti. La costruzione di nuovi edifici non ha in pratica subito alcun arresto nel corso degli anni. 1.4 L’industria del mobile negli Stati Uniti L’industria del mobile è composta da circa 20,000 aziende con un totale fatturato annuo di 45 miliardi di dollari. Il settore del mobile è molto frammentato. Infatti, le 50 leader del settore controllano solo il 30% del mercato, mentre il restante 70% è composto da piccole e medie aziende che nella maggior parte dei casi operano attraverso un unico punto vendita. Il totale annuo lordo di un singolo negozio è in media inferiore ad 1 milione di dollari. Il mercato del mobile USA ha ricoperto un ruolo significativo nel panorama industriale nazionale e mondiale per diversi decenni. Parallelamente al settore immobiliare, a partire dal 1990, in termini di vendite e produzione, l’industria del mobile è stata una realtà in continua espansione. Nel 2001, con la recessione, si e’ registrato un calo della produzione, seguito da una rapida ripresa sostenuta dal boom del settore immobiliare residenziale e, nel 2005, la produzione di mobili ha raggiunto e superato gli $85 miliardi. Oggi, l’industria manifatturiera del mobile USA è in declino, avendo perso quote di mercato e risultando meno competitiva rispetto al passato. Il motivo principale è l’importazione di prodotti a basso prezzo provenienti dall’Asia, in particolare dalla Cina. Negli ultimi dieci anni, più del 40% della produzione di mobili cinese è stata importata negli Stati Uniti. Il risultato è che il consumatore spende una quota inferiore del suo reddito disponibile in mobili ed è indifferente al paese di provenineza del prodotto. La crescente concorrenza con la Cina e altri produttori esteri ha portato ad un calo della produzione locale o alla chiusura di aziende e stabilimenti negli Sati Uniti causando una diminuzione dei posti di lavoro nell’industria del mobile. 1.4.1 Introduzione L’industria del mobile degli Stati Uniti, classificata NAICS 3371, si presenta fortemente frammentata ed è suddivisa in tre settori principali, concentrati rispettivamente in diverse aree geografiche del paese: mobili residenziali e istituzionali (NAICS 3371), mobili per ufficio (NAICS 3372) e ulteriori prodotti relativi al mobile (NAICS 3379). 1 NAICS (The North American Industry Classification System) e’ lo standard usato dalle agenzie di statistica federali per classificazione delle aziende con lo scopo di raccogliere, analizzare e pubblicare I dati statistici relativi all’economia degli stati uniti. 8 La prima categoria, mobili residenziali e istituzionali, rappresenta il 56% dell’industria. Lo stato del North Carolina è il maggiore produttore di mobili ad uso residenziale nonchè centro della produzione dell’arredamento residenziale in legno (case good), la categoria di prodotto maggiormente colpita dall’importazione e che ha subito un forte taglio dei posti di lavoro negli ultimi anni, mentre il Mississippi e’ specializzato nella fabbricazione del mobile imbottito. Lo stato centro di produzione di mobili per ufficio è il Michigan, mentre la California si classifica al secondo posto. Nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005 entrambi gli stati hanno registrato un forte calo nel livello dell’occupazione nel settore del mobile per ufficio (il Michigan 31%, la California -27%). La California ha anche subito grandi perdite di posti di lavoro nel settore dell’arredamento residenziale. 1.4.2 Arredamento residenziale La categoria dell’arredo residenziale (NAICS 3371) si suddivide a sua volta in tre grandi sottocategorie: l’arredo cucina (NAICS 337110), l’imbottito (NAICS 337121), l’arredo residenziale in legno (NAICS 337122) chiamato anche “case goods”. Queste 3 maggiori classi di prodotto si sono sviluppate in modo radicalmente diverso. Arredo cucina. Questo settore ha risentito in modo minore degli effetti delle importazioni in quanto le cucine sono spesso fatte su misura, fatto che scoraggia la produzione, la spedizione e la consegna dall’estero. Per questa ragione la maggior parte del mercato dell’arredo cucina è locale. Arredo residenziale in legno. Lo sviluppo del mercato del mobile residenziale in legno è avvenuto in modo molto diverso rispetto a quello dell’arredo per cucine. Nel 1997, i suoi valori erano molto alti, ca $10 miliardi. Tuttavia, nel 2001 con la recessione, ha subito un forte calo (più di $1 bilione) dal quale non si è mai più ripreso del tutto. Nel 2005 il valore delle spedizioni in questo settore era la metà rispetto a quello del mobile per cucine ($9.2 miliardi). Molti impianti industriali di produzione hanno dovuto chiudere. Questo fece si che il mercato iniziò a basarsi di più sul prodotto importato spostando l’attenzione dalla produzione alla distribuzione e alla vendita. Contemporaneamente al calo della produzione si è registrata anche una diminuzione dei posti di lavoro in questo settore. 9 Imbottito. Il mercato dell’imbottito non ha avuto lo stesso boom che ha interessato il settore dell’arredo cucina ma il valore delle spedizioni si è stabilizzato sui $10 miliardi annui dopo una crescita moderata tra 1998 e il 2002. Anche in questo settore si è registrato un calo dell’occupazione. Il mercato dell’imbottito è stato colpito in modo più leggero dall’importazione perchè i costi di spedizione sono superiori a quelli del mobile in legno. Inoltre, per quanto riguarda i prodotti di qualità superiore il consumatore preferisce ancora sceglierli di persona e personalizzarli. Riassumendo, il mobile ad uso residenziale in legno è il settore dell’industria che è stato maggiormente colpito dall’effetto dell’importazione e che ha registrato una maggiore perdita di posti di lavoro (case goods). Piu’ 50% dei mobili residenziali in legno usati negli stati Uniti sono importati e la Cina è il maggiore fornitore di questa categoria di prodotto. Negli ultimi dieci anni, grandi aziende monomarca hanno comprato le piccole imprese locali, hanno razionalizzato gli impianti di produzione, spostando il focus dalla produzione alla vendita, concentrandosi prevalentemente sulla distribuzione del prodotto. Furniture Brand International è la più grande impresa degli Stati Uniti che ha unito sotto un unico marchio aziende tradizionali quali Lane, Broyhill, Thomasville, Henredon, Drexel-Heritage,etc. A seguito di questi cambiamenti che hanno interessato il mercato del mobile, la “American Furniture Manufacturers Association” (Associazione americana dei produttori di mobili) ha cambiato il suo nome in “American Home Furnishings Alliance,” (alleanza americana dei mobili residenziale) riflettendo in questo modo la tendenza di molti produttori a concentrarsi prevalentemente sulla vendita e sulla distribuzione. 1.4.3 Il mobile per ufficio Il secondo grande settore nell’industria del mobile è costituito dal mobile per ufficio, classificato NAICS 3372. I valori di spedizione di questa categoria di prodotto nel 2005 erano di $26.3 miliardi. La classificazione NAICS 3372 comprende mobili per ufficio in legno e altri materiali, inclusi pannelli e sistemi modulari. Comprende anche un gruppo di prodotto diverso usato negli edifici commerciali, negli uffici a nelle industrie, come librerie, scaffalature, pareti divisorie e armadietti. Secondo la classificazione BIFMA, tuttavia, questo settore è principalmente suddiviso in mobili per ufficio in legno, NAICS 337214 e mobili per ufficio di altri materiali (NAICS 337214). 10 Mentre la Cina è il principale importatore di mobili domestici e per ufficio in legno, il Canada è il maggiore partner commerciale degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti e il Canada condividono un lunga e positiva relazione commerciale. L’industria del mobile rappresenta bene questa relazione speciale in quanto gli Stati Uniti sono il maggiore importatore di mobili e accessori nel mercato canadese e il Canada, a sua volta, attualmente fornisce ca il 45 % di tutti i mobili per ufficio che entrano negli stati uniti (BIFMA). 1.4.4 Settori del mercato del mobile Come gia’ discusso, l’industria del mobile si divide in due macro categorie: il mobile destinato al settore residenziale e l’arredamento per uffici. A queste si aggiungono altre nicchie del mercato immobliare che, malgrado la crisi e a dispetto dell’ immobiliare residenziale e commerciale, stanno vivendo un momento di crescita: in particolare possiamo citare la categoria delle residenze di lusso, il settore dell’istruzione, quello alberghiero e quello sanitario. Settore residenziale. La nicchia del mercato immobliare che non ha risentito tanto della crisi economica degli ultimi anni è quella delle residenze di lusso. Infatti, gli acquisti da parte dei “big spenders”, la tipologia di clientela che non ha bisogno di chiedere finanziamenti alle banche prima di affrontare spese particolarmente esose, non sono stati rallentati dalla crisi economica degli ultimi anni. Questa categoria potrebbe rappresentare un buono sbocco per l’industria del mobile italiano, famoso per lo stile, il design, l’eleganza e l’alta qualità dei materiali e della lavorazione. In questo settore si annullebbe la concorrenza con l’Asia, e il particolare con la Cina, in quanto la clientela è maggiormente interessata ad avere un prodotto di design, curato nei dettagli, rispetto ad uno economico ma di bassa di qualità. Corporate office e il settore dell’istruzione. Il corporate office design e il design nel settore dell’istruzione sono industrie in continuo cambiamento dato che le aziende e le scuole ambiscono a creare un ambiente di lavoro sano e produttivo. Il corporate office come il settore dell’istruzione rappresentano due buone possibilita’ per l’industria del mobile. Strutture ricettive e retail. Anche il campo alberghiero e del retail è oggi in espansione e potrebbe rappresentare un buono sbocco per il prodotto italiano. Infatti la tendenza generale in questo settore è verso l’originalità e l’innovazione, due punti di forza del prodotto italiano. 11 Settore sanitario. L’assistenza sanitaria è diventata una priorità e rappresenta una buona opportunità per l’industria del mobile. Secondo il parere dei maggiori studi di architettura, la domanda di mobili nel settore sanitario negli Stati Uniti sarà in continua crescita tra il 2012 e il 2015. L’ingresso nel mercato del mobile per strutture sanitarie appare tuttavia più difficoltoso in quanto si tratta di un settore altamente regolamentato. L’arredamento nel settore sanitario deve attenersi a degli standard rigidi e che differiscono da paese a paese. 12 2. IL RAPPORTO TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE 2.1 Il processo di acquisto del mobile Per costruire una politica di promozione efficace è necessario conoscere qual è il processo di acquisto del mobile. Occorre innanzitutto distinguere tra il processo di acquisto delle persone (o delle famiglie) che comprano mobili ad uso residenziale e quello delle organizzazioni (imprese, comunità) che acquistano mobili per arredare uffici o altri luoghi dove si svolge la loro attività. La maggior parte delle persone o famiglie che comprano mobili per arredare le loro case preferiscono effettuare la scelta personalmente rivolgendosi direttamente al negozio o acquistando su internet, altre decidono di rivolgersi ad una figura intermedia, un architetto o un arredatore di interni quale tramite tra il punto vendita e il consumatore finale. Il processo di acquisto del mobile per ufficio e per comunità è sensibilmente diverso da quello fatto da individui o da nuclei familiari, passando in genere sempre attraverso lo studio di architettura. La costruzione di scuole, ospedali, ristoranti, alberghi, grandi blocchi di appartamenti, uffici di imprese è realizzata sulla base di progetti preparati da architetti e arredatori. Per vendere mobili in questi segmenti occorre pertanto fare promozione sugli “intermediari” che possono influire sui progetti: imprese di engineering, architetti, arredatori, imprese edili. Gli acquisti effettuati sia nel settore privato sia nel settore pubblico debbono seguire procedure rigide. Il settore pubblico, in particolare, deve fare ricorso a gare, aste, tender, altre forme di offerta pubblica. L’esigenza di dare un nuovo arredamento agli uffici è vagliata da un architetto o da un ingegnere; il progetto di investimento è esaminato dal direttore finanziario; il contratto è perfezionato da un legale; il collaudo della fornitura è effettuato da esperti. Ne segue che la promozione da parte del venditore deve essere articolata e soprattutto realizzata da collaboratori che abbiano una preparazione professionale analoga a quella dei potenziali compratori. In genere, quando si parla di mobili di fascia alta, sia per i progetti residenziali sia per gli edifici per uffici o commerciali, l’acquisto avviene tramite un architetto o un interior designer. Gli schemi che seguono rappresentano graficamente il processo di acquisto del mobile in diverse situazioni. 13 Il processo di acquisto del mobile da parte del privato Mobili acquistati dalle agenzie dello stato o dalla PA Catena di vendita al dettaglio 2.2 Canali della distribuzione verso i consumatori Il canale della distribuzione dei mobili e accessori negli Stati Uniti è simile a quello di altri paesi industrializzati. La vendita di mobili e accessori viene gestita attraverso canali di marketing brevi e, in alcuni casi, il prodotto va direttamente dal produttore al consumatore finale. Alcuni produttori preferiscono vendere la loro merce direttamente ai clienti, mentre altri scelgono di essere rappresentati localmente da una figura intermedia, un agente di vendita, un rappresentante locale o un distributore. L'analisi dei canali distributivi comprende: catene e punti vendita specializzati (punti di vendita indipendenti, grandi distributori di mobili), catene e punti vendita non specializzati (grandi magazzini, discounts), altri canali distributivi, quali la vendita tramite una figura intemedia rappresentata dall’architetto/interior designer o la vendita diretta tramite un rappresentante in loco o un agente di vendita, l’e-commerce, e trade shows. Catene e punti di vendita specializzati. Questo canale di distribuzione comprende i negozi o punti di vendita indipendenti e i grandi distributori di mobili. Il settore della distribuzione all'ingrosso è uno dei settori trainanti dell'economia americana. Negli Stati Uniti la maggioranza dei grossisti sono aziende a conduzione familiare con un numero di impiegati inferiore a 500. I 14 giganti della distribuzione all'ingrosso invece sono potenti compagnie quotate in borsa. I maggiori settori che utilizzano la distribuzione all'ingrosso sono quello alimentare, quello dei prodotti industriali e quello farmeceutico seguiti dall'elettronica di consumo, abbigliamento e arredamento. Catene e punti di vendita non specializzati. Questa categoria è governata principalmete da due tipologie di venditori: i department store (o grandi magazzini) e i discount department store. Gli stati Uniti sono la patria di un grande numero di marchi leader mondiali nel settore come ad esempio Wal-mart, The Home Depot, Target, Costco, Best Buy. Wal-mart, solamente in America, conta circa un milione di impiegati e quasi 6800 punti vendita. L’industria dei grandi magazzini comprende circa 3,300 centri con un totale fatturato annuo di 90 miliardi di dollari. Tra le piu’ importanti catene del settore spiccano Sears; JCPenney; Macy's, Inc (che comprende Bloomingdales); e Kohl's. Negozi/Show room. I negozi di molte aziende vengono forniti direttamente da centri di vendita all’ingrosso (warehouses) i quali, a loro volta, si rivolgono direttamente alle aziende produttrici. Nei grandi centri urbani e’ molto diffuso il negozio di tipologia showroom dove il cliente puo’ visionare il prodotto e ordinarlo per poi riceverlo direttamente da un magazzino predisposto alla spedizione della stessa merce. Fuori dai centri urbani e nelle zone periferiche è più facile trovare negozi con depositi annessi dove il cliente può acquistare prodotti pronti per essere trasportati al momento. L’architetto e l’interior designer. Come gia’ accennato nel precendente paragrafo, quando si parla di mobili di fascia alta, sia per i progetti di tipo residenziale sia per gli uffici o gli edifici commerciali, l’acquisto avviene in genere tramite un architetto o un interior designer che funge da tramite tra il punto vendita e il consumatore finale. L’architetto/arredatore ha quindi il ruolo di ricercare il prodotto piu’ adatto al cliente o al progetto in questione e mantiene i contatti con i produttori. E’ dunque di fondamentale importanza ai fini di entrare nel mercato americano promuoversi e riuscire ad instaurare un rapporto lavorativo direttamente con queste figure intermedie, quali architetti, interior designers, builders, developers etc. Se il rapporto è basato sulla stima e la fiducia reciproca, l’architetto tendera’ a rivolgersi piu’ di una volta allo stesso produttore. Nel caso di edifici per uffici, ad esempio, spesso le aziende vogliono mantenere la stessa immagine in tutte le loro sedi e, generalmente, l’architetto utilizza lo stesso produttore di mobili nella progettazione delle diverse sedi. 15 Rappresentante/agente di vendita/distributore. La presenza in loco di un rappresentante, commerciale ma anche tecnico, è ritenuta di fondamentale importanza da parte di molti studi di architettura negli Stati Uniti. Infatti, una figura sul posto aiuta a snellire e a velocizzare i rapporti tra consumatore e produttore, costituisce una garanzia e conferisce una maggiore fiducia all’acquirente. Infatti, nei casi in cui il prodotto spedito fosse difettoso, la presenza di una figura sul posto aiuta la comunicazione tra consumatore e produttore e velocizza i tempi necessari alla risoluzione del problema. E-commerce. Internet è uno dei maggiori canali di distribuzione del mobile e dei suoi accessori. Questo canale di comunicazione abbatte le barriere spazio-temporali fra produttore e consumatore a favore di un’informazione in tempo reale e constantemente aggiornabile a costi limitati. La rete si può trasformare in una preziosa vetrina da affiancare ai media tradizionali, per offrire al consumatore un valido strumento nella ricerca dei prodotti precedente all’acquisto. Nel campo dell’arredamento gli americani sono stati i primi pioneri a sperimentare le possibilità offerte dall’e-commerce. Negli Stati Uniti l’84% dei produttori e il 70% dei punti vendita dispongono oggi di un loro sito internet, creato per informare consumatore, avere un catalogo online, rispondere alle domande degli utenti ed attrarre nuove tipologie di clienti. Nel 2010 il 46,6% delle spedizioni totali del settore manifatturiero sono state effettutate per acquisti in e-commerce. Per i settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio le percentuali corrispondenti sono del 24,6% e del 16.3%, in aumento rispetto al 2009. Molti consumatori preferiscono acquistare online invece di incontrare un agente di vendita, in quanto si tratta di un metodo piu’ flessibile e meno dispendioso in termini di tempo e di denaro. Il consumatore utilizza internet anche quale strumento di confronto dei prodotti e dei prezzi, inclusi i prezzi di spedizione. Tuttavia, quando si tratta di acquistare un mobile di alta qualità il consumatore preferisce ancora poterlo vedere e personalizzare scegliendo di persona le caratteristiche di colore e dimensione. Molto spesso, per mobili di fascia alta, il consumatore si rivolge a un arhcitetto o un arredatore di interni. 16 Fiere/Trade show. Un gran numero di rivenditori acquista prodotti in occasioni di fiere specializzate nel settore (trade shows). Tra le più importanti spicca la International Home Furnishings Market che si tiene presso la città di High Point in North Carolina. In occasione di tali fiere i rivenditori acquistano da diverse aziende produttrici e, in molti casi, creano delle aree speciali dedicate ai loro fornitori all’interno dei punti vendita. Due altri importanti eventi del mobile che hanno luogo ogni anno negli Sati Uniti sono Neocon a Chicago e ICFF a New York. Neocon è tenuto ogni anno al Merchandise Mart di Chicago nella stagione estiva. ICFF (International Contemporary Furniture Fair) è la piu’ importante fiera del mobile contemporaneo negli Stati Uniti ed è tenuta ogni anno in a NY nel mese di maggio. 2.2.1 Marketing Periodici/riviste specializzate. Il marketing per aziende produttrici di mobili e rivenditori avviene di solito sotto forma di spazi pubblicitari su quotidiani, periodici, riviste specializzate e spot televisivi. Inoltre, aziende e rivenditori in molti casi creano collaborazioni con studi di architettura o di interior design offrendo a quest’ultimi una percentuale sulle vendite come incentivo a scegliere i propri prodotti. Tra le più importanti riviste di architetture e di design a cui si rivolgono gli architetti si possono contare: DWELL MAGAZINE (che tratta di progettazione sostenibile, architettura e disegno degli interni. Ogni estate Dwell organizza a Los Angeles Dwell on Design, uno dei maggiori eventi di design contemporaneo della costa ovest), ELLE DECOR (è una rivista di interni e presenta ambienti eleganti e sofisticati allo stesso tempo moderni e contemporanei), METROPOLITAN HOME (è una rivista di interior design contemporaneo e eclettico), ARCHITECTURAL DIGEST, HOUSE BEAUTIFUL, VERANDA, NY SPACES. 17 3. IL MOBILE 3.1 Come e’ visto il Made in Italy negli Stati Uniti? Made in Italy è l’espressione che indica tutto cio’ che rende il nostro Paese unico e apprezzato nel mondo. È sinonimo delle qualita’ italiane, da quelle gastronomiche e culturali a quelle manifatturiere ed artistiche, e costituisce un’importante risorsa economica per l’Italia anche in questo periodo di crisi. Il punto di forza del Made in Italy è che si tratta di un sistema produttivo fortemente legato ad un territorio e ad una storia unici e quindi non esportabile o riproducibile altrove. In virtu’ di tali carattesitiche, di una produzione basata sull’uso originale delle capacita’ del fattore umano e di saperi di natura contestuale e tacita, il nostro Paese ha costruito forme di vantaggio competitivo rispetto ad altri modelli di svilluppo ponendo il sistema manifatturiero italiano fra i primi in Europa: per numero di addetti è secondo solo a quello tedesco, ed è davanti alla Francia e al Regno Unito. L’Italia eccelle in quattro macroaree produttive, dette le quattro “A”: Abbilgliamento e sistema-persona, Arredo e sistema-casa, Agroalimentare e Automazione. Nel 2008, questi 4 settori produttivi hanno generato un valore aggiunto di ca. 138 miliardi di euro che rappresenta approssimativamente il 56% del valore aggiunto complessivo manifatturiero dell’Italia al costo dei fattori. Il mobile italiano deve la sua nascita a una collaborazione straordinariamente intensa tra imprenditori, piccoli laboratori artigiani e designer progressisti. Centri di questo sviluppo dinamico furono Milano e la regione circostante, dove esisteva gia’ da parecchio tempo una tipica concentrazione di piccole ditte immobiliere. Negli Stati Uniti, il marchio italiano è indice di design, estetica, alta qualità e cura del dettaglio. L’espressione made in Italy, infatti, evoca non solo un’indicazione geografica, ma anche un insieme di valori: nell’immaginario collettivo è sinonimo di un’Italia piena di storia e di qualità in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione, tecnologia, design. In base ai dati diffusi dall’ U.S. International Trade Commission, nel 2008 l’Italia era il quinto paese fornitore di mobili degli Stati Uniti, con un’esportazione pari a 800 milioni di dollari. Negli anni successivi è stato registrato un calo delle importazioni e oggi l’Italia è l’ottavo paese fornitore degli USA. Il maggior fornitore di mobili, oggi come nel 2008, è rappresentato di gran lunga dalla Cina, seguita a distanza dal Canada, Vietnam, Messico, Malesia, Taiwan, Indonesia e Italia. 18 3.2 Punti di forza e punti di debolezza del prodotto italiano Secondo il parere di molti studi di architettura, i principali fattori che influenzano la scelta di un’azienda e di un prodotto sono, in ordine di importanza: l’estetica e il prezzo, la qualità, il servizio clienti che si traduce nella presenza di un rappresentante in loco e nel rispetto dei tempi di consegna, l’offerta di un’ampia gamma di prodotti, l’attenzione verso il “green design” e la sostenibilità. L’estetica. L’estetica, insieme alla alta qualità dei materiali e della lavorazione, è uno dei punti di forza del prodotto Made in Italy. L’Italia è da sempre famosa per il design e il solo marchio italiano conferisce all’oggetto le qualità di stile ed eleganza che consentono ai mobili italiani di posizionarsi su fasce elevate del mercato. Insieme all’estetica i fattori principali che determinano la scelta di un fornitore sono l’innovazione nel design, la qualita’ del prodotto e il costo. Il prezzo. Il prezzo resta uno degli elementi cruciali nella scelta del fornitore anche se non è il fattore piu’ importante. E’ vero che per i gruppi che operano nella fascia bassa del mercato il livello di prezzo rappresenta una variabile estremamente importante,ma in generale un approccio che si limita a questa variabile è ritenuto pericoloso. Anche se non condizione sufficiente, il prezzo è però condizione necessaria, nel senso che riveste comunque un’importanza strategica nella competizione orizzontale fra insegne, per cui il distributore si vede costretto a interrompere una relazione soddisfacente se il prezzo del fornitore supera in modo significativo quello di mercato. Negli ultimi anni, il settore manifatturiero italiano sta vivendo un momento di profonde trasformazioni e difficoltà. Le nuove sfide della globalizzazione sono la crescente concorrenza della Cina e di altri paesi asiatici nelle produzioni manifatturiere in cui l’Italia è specializzata. Se, da un lato, il forte rilievo dell’industria manifatturiera nel sistema economico italiano si è rivelato un fattore determinante nell’arginare gli effetti della crisi finanziaria globale, dall’altra, l’Italia, proprio in ragione della specializzazione lungo la filiera della qualità della vita è tra gli Stati che maggiormente soffrono la crescente concorrenza dei prodotti provenienti dai paesi asiatici. Si tratta di una concorrenza basata sul prezzo: rispetto ai produttori italiani che investono molto sulla qualità, i mercati asiatici riescono a produrre maggiori quantità mantendo piu’ bassi la qualità e i prezzi. Servizio clienti. Un altro elemento di grande importanza nella scelta del fornitore è rappresentato dal servizio clienti: un’ azienda che vende un determinato prodotto ad un certo 19 prezzo deve assicurare una buona assistenza che si traduce nella rapidita’ dei tempi di risposta (entro la giornata), nella facilita’ di accesso alle informazioni tecniche sui prodotti e ai costi (via web o tramite un rappresentante locale), nella flessibilita’ di apportare modifiche per risolvere un problema di design e nell’apertura a collaborare per offrire soluzioni. Tempi di consegna e rappresentanza locale. Dalle interviste con diversi professionisti emerge che i tempi di consegna sono uno dei maggiori elementi che penalizzano il Made in Italy e, piu’ in generale, la collaborazione con un produttore straniero. Nei progetti di edifici per uffici e di edifici commerciali gli architetti devono attenersi a scadenze precise e i tempi di consegna lunghi o, in alcuni casi, l’incertezza delle tempistiche che derivano dai tempi di montaggio e di spedizione dei prodotti rendono difficoltosi il lavoro e il rapporto con i clienti. Sotto questo aspetto, il progetto residenziale permette una maggiore flessibilita’. Risulta quindi fondamentale l’affidabilita’ complessiva del fornitore, intesa come garanzia di buon funzionamento dal punto di vista produttivo, finanziario e organizzativo, che emerge come elemento cruciale. Per stabilire un rapporto di fiducia con l’architetto oltre alla tempistica risultano importanti la logistica e l’organizzazione delle spedizioni: infatti, se il materiale arriva a destinazione danneggiato a causa di un errore nell’imballaggio, in assenza di un magazzino in loco, i tempi di approvvigionamento raddoppiano. Così, il fornitore deve garantire flessibilità e capacità di adattamento alle richieste dell’acquirente. Deve, inoltre, assicurare costanza nelle forniture, sia dal punto di vista della qualità che da quello della quantita’ e deve, soprattutto, garantire la massima puntualità nelle consegne per instaurare un rapporto duraturo. Secondo il parere di molti architetti americani, la situazione ideale sarebbe di avere un rappresentante e un magazzino in loco in modo tale da potere mettere a disposizione i campioni e i prodotti in tempi brevi. Diventa quindi importante stabilire un rapporto personale con gli studi di architettura, attraverso una figura intermedia (rappresentante/venditore), ma anche facendo delle visite periodiche dall’Italia. La presenza in loco di un rappresentante aiuta l’azienda ad instaurare un rapporto di fiducia con il consumatore perche’ rappresenta una maggiore garanzia. L’architetto si assume infatti una responsabilita’ nello specificare un determinato prodotto e deve essere in grado di garantire al suo cliente il rispetto delle scadenze e delle tempistiche. Nel caso ci fossero dei problemi di consegna o di installazione la presenza di un rappresentante aiuta la comunicazione tra fornitore e consumatore e velocizza i tempi necessari alla risoluzione del problema. Una forte rappresentanza locale, commerciale ma anche tecnica, 20 una presenza internazionale, tempi di esecuzione ragionevoli (massimo 8-10 settimane), una buona conoscenza del mercato americano e della normativa statunitense, l’importanza data alla sostenibilita’ ambientale sono quindi tra i fattori principali che influenzano la scelta di un fornitore. Alcuni marchi francesi, come la Roche Bobois, hanno stabilito negli Stati Uniti una rete di vendite dirette. Roche Bobois rappresenta uno dei pochi marchi che, nel mercato del mobile, è riuscito ad imporsi su scala mondiale, creando un vero e proprio stile di vita. Oggi, la Maison francese è presente in 40 paesi del mondo con oltre 240 negozi: una rete internazionale in continuo sviluppo, che vanta una posizione di leadership nell'edizione e distribuzione mirata di mobili di alta gamma. La sostenibilita’. La sostenibilità oggi non è più solo una moda. Infatti, il “green design” non rappresenta più un valore aggiunto ma viene considerato un requisito base nella scelta di un prodotto. Gli Stati Uniti hanno sempre avuto tanta energia a poco prezzo e, di conseguenza, non hanno mai usato una particolare attenzione nello sfruttamento di tali risorse. Nel campo della progettazione sostenibile, in termini di normativa ma anche di mentalità, sono ancora molto indietro rispetto all’Europa e all’Italia. Tuttavia, la crisi energetica degli ultimi anni ha scosso la consapevolezza degli Sati Uniti che stanno vivendo un cambiamento culturale e la nuova tendenza e’ verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. Le soluzioni ecologiche e il “green design” sono il filo che tiene insieme l’industria del mobile ed e’ la direzione verso la quale le aziende dovrebbero orientarsi. Dedicare un’attenzione particolare all’ambiente non è più un valore aggiunto ma sta diventando un requisito base nella scelta dei prodotti. LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è il sistema di classificazione energetica degli edifici negli Stati Uniti. Sviluppato nel marzo del 2000 dal U.S. Green Building Council (USGBC), LEED fornisce ai proprietari immobliari e ai professionisti in questo settore una struttura per identificare e applicare soluzioni di progettazione, costruzione e manutenzione ecologica. LEED promuove l’architettura e lo sviluppo sostenibile attraverso un sistema di valutazione volto all’identificazione dei progetti che applicano le strategie migliori per ottenere alte prestazioni energetiche. Il sistema di valutazione LEED è sviluppato attraverso un processo aperto e basato sul consenso condotto dalle commissioni LEED, un gruppo di volontari professionisti nel settore delle costruzioni. Gli elementi chiave di questo processo sono una struttura equilibrata e trasparente della commissione, la presenza di consulenti tecnici che garantiscono il rigore scientifico, la possibilita’ di appello corretta e aperta. Il sistema LEED è flessibile e puo’ essere 21 applicato a diversi tipi progettuali: edifici residenziali e edifici commerciali. Le tipologie edilizie ideonee alla certificazione comprendono, ma non sono limitate a, uffici, negozi, edifici istituzionali (quali librerie, scuole, musei e edifici religiosi), alberghi, edilizia residenziale. LEED considera l’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla progettazione alla costruzione, dal funzionamento alla manutenzione. LEED for Neighborhood Development (LEED per lo sviluppo del quartiere) si estende all’intero quartiere. Proiezioni per il 2013 in milioni di $ dei principali 15 mercati del mercato del mobile degli USA Innovazione e Design. Questa categoria premia i progetti che presentano innovazioni progettuali e tecnologiche che migliorano le prestazioni dell’edificio, grazie anche ai punteggi LEED. Le strategie di progettazione sostenibile dovrebbero essere considerate gia’ nelle fasi iniziali del ciclo progettuale e comportano la collaborazione di diverse figure professionali: l’architetto, l’ingegnere, il paesaggista, il cliente, etc. Non esiste un sistema di classficazione energetica dell’ arredamento, ma la scelta di mobili aventi determinate caratteristiche di sostenibilità (ad es. mobili realizzati con materiali rapidamente rinnovabuili o riciclati) può contribuire ad ottenere una migliore certificazione energetica dell’edificio. La sostenibilità ambientale oggi è quindi una componente fondamentale della green economy ed è la direzione in cui bisogna muoversi nel prossimo futuro. 22 CONCLUSIONE In conclusione, il Made in Italy negli Stati Uniti è considerato in modo molto positivo, in quanto è sinonimo di design, estetica, alta qualità e cura del dettaglio. L’espressione Made in Italy, infatti, evoca non solo un’indicazione geografica, ma anche un insieme di valori: nell’immaginario collettivo è sinonimo di un’Italia piena di storia e di qualità in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione, tecnologia, design. Malgrado il prodotto italiano sia estremamente apprezzato, molte aziende italiane non riescono ad avere il successo che si meriterebbero e ad inserirsi nel mercato americano. I motivi principali sono la logistica e i tempi di consegna e l’assenza di personale in loco. Infatti, dalle interviste con diversi professionisti emerge che i tempi di consegna sono uno dei maggiori elementi che penalizzano il Made in Italy e, piu’ in generale, la collaborazione con un produttore straniero. I tempi di consegna lunghi o, in alcuni casi, l’incertezza delle tempistiche che derivano dai tempi di montaggio e di spedizione dei prodotti rendono difficoltosi il lavoro e il rapporto con i clienti. Altrettanto importante risulta il servizio clienti e la logistica delle spedizioni del prodotto: infatti, se il materiale arriva a destinazione danneggiato a causa di un errore nell’imballaggio, in assenza di un magazzino in loco, i tempi di approvvigionamento raddoppiano. Queste ragioni legate alla distanza e alla incertezza delle spedizioni, indeboliscono la fiducia nel rapporto tra produttore e architetto che tenderà a rivolgersi a fornitori con un’azienda fortemente radicata sul territorio americano. Diventa quindi molto importante la presenza di un rappresentante negli Sati Uniti per riuscire a stabilire un rapporto personale con gli studi di architettura. Questo rapporto va coltivato attraverso una figura intermedia (rappresentante/venditore), ma anche facendo delle visite periodiche dall’Italia. Quali sono dunque i passi da fare per inserirsi nel mercato americano? Il primo passo è lavorare sul marketing pubblicizzando il prodotto sulle riviste specializzate e partecipando alle fiere di settore dove avviene in genere il primo contatto tra produttore e consumatore. È anche molto importante fare conoscere il proprio prodotto direttamente agli studi di architettura. Infatti, quando si parla di mobili di fascia alta, sia per i progetti di tipo residenziale sia per gli uffici o gli edifici commerciali, l’acquisto avviene in genere tramite un architetto o un interior designer che funge da tramite tra il punto vendita e il consumatore finale. Spesso sono i produttori a presentarsi agli studi di architettura, che valutano le proposte ricevute e selezionano quelle ritenute più interessanti. Molti fornitori organizzano delle presentazioni dei loro prodotti presso 23 gli studi di architettura oppure presso organizzazioni quali l’AIA (American Institute of Architects). In questo modo il fornitore conosce lo studio di architettura e, viceversa, lo studio impara a conoscere il prodotto. Il secondo punto di fondamentale importanza per inserirsi nel mercato americano è una presenza stabile sul territorio che possa sviluppare un rapporto personale e continuativo con i professionisi che lavorano nel campo del design quali architetti, interior designers, builders, developers etc. La presenza in loco di un rappresentante aiuta l’azienda ad instaurare un rapporto di fiducia con il consumatore e rappresenta una maggiore garanzia. L’architetto si assume infatti una responsabilita’ nello specificare un determinato prodotto e deve essere in grado di garantire al suo cliente il rispetto delle scadenze e delle tempistiche. Nel caso ci fossero dei problemi di consegna o di installazione la presenza di un rappresentante aiuta la comunicazione tra fornitore e consumatore e velocizza i tempi necessari alla risoluzione del problema. Secondo il parere di molti professionisti la cosa migliore sarebbe avere un magazzino negli Sati Uniti in modo da snellire il rapporto con il consumatore e essere cosi’ in grado di fornire campioni e prodotti in tempi brevi. Il terzo punto riguarda l’efficienza del servizio clienti che deve trasmettere l’affidabilita’ complessiva del fornitore, intesa come garanzia di buon funzionamento dal punto di vista produttivo, finanziario e organizzativo. Il produttore deve assicurare costanza nelle forniture, sia dal punto di vista della qualità che da quello dei livelli quantitativi e deve, soprattutto, garantire la massima puntualità nelle consegne per instaurare un rapporto duraturo. Per stabilire con l’architetto un rapporto basato sulla fiducia è fondamentale supportare il proprio rappresentante con un servizio e un’organizzazione efficienti (facile reperibilita’ e rapidita’ nelle risposte), garantire agli architetti i tempi di consegna dei materiali e la facile reperibilita’ di campioni. Come ultima considerazione, per quanto riguarda il prodotto, è una buona strategia dedicare un’attenzione particolare all’ambiente. Una sensibilità ecologica nei materiali impiegati e nella progettazione non è più un valore aggiunto ma sta diventando un requisito base nella scelta dei prodotti. La sostenibilità ambientale oggi è quindi una componente fondamentale della green economy ed è la direzione in cui bisogna muoversi nel prossimo futuro. 24