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NIRVANA STRANE FORME DI PIACERE 29 Ottobre 2014 – 26 Aprile 2015 CARTELLA STAMPA CARTELLA STAMPA Losanna, Settembre 2014 NIRVANA STRANE FORME DI PIACERE 29 Ottobre 2014 – 26 Aprile 2015 Curatori: Marco Costantini e Susanne Hilpert Stuber CONFERENZA STAMPA: MARTEDI 28 OTTOBRE, h.11:00 ALLA PRESENZA DEI CURATORI E DI ALCUNI ARTISTI CONTATTO PER I MEDIA Danaé Panchaud, relazioni pubbliche +41 21 315 25 27, [email protected] Immagini hi-res disponibili su www.mudac.ch/press (login: presse2014 / images2014) INDICE Comunicato Stampa Carta Bianca a… Catalogo Elenco degli Artisti Scheda Tecnica Visuals + Credits p. 3 p. 4-6 p. 7 p. 8 p. 9-10 p. 11-14 Mark Woods, War Heart Fetish (Hung out to Dry), 2014, pelle, metallo, cera, plastica NIRVANA STRANE FORME DI PIACERE 29 Ottobre 2014 – 26 Aprile 2015 Curatori: Marco Costantini e Susanne Hilpert Stuber Nirvana. Strane Forme di Piacere è la prima collettiva svizzera di respiro internazionale dedicata alle forme di edonismo erotico nella creatività odierna, esplorando non solo il campo del design, ma anche quello della moda e dell’arte contemporanea; al contempo, Nirvana è il primo studio globale sull’influenza dell’erotismo nel design, nella moda e nell’arte. Audace, lussuriosa e misteriosa, l’esibizione presenta I lavori di circa 80 artisti e designers, per un totale di oltre 200 tra oggetti-feticcio ed installazioni. La mostra propone una selezione di lavori di designers contemporanei che attingono all’iconografia del piacere all’interno del loro operato, trovando ispirazione non solo nella letteratura erotica e fetish, ma anche in immagini, oggetti ed indumenti ai quali essi fanno costante riferimento. I visitatori avranno così modo di scoprire feticci finemente realizzati, spesso rari o inaccessibili ai più, fabbricati con materie prime usualmente associate al mondo dei beni di lusso - sia che si tratti di artigianato, che di arte contemporanea. La collettiva ci invita così ad un confronto con le nostre idee e percezioni sul piacere. Ci obbliga ad osservare in che modo le sue forme di espressione possano travalicare quella linea tesa tra privato e pubblico, quando esse sono materia di moda, di design o di arte. I designers ricoprono il corpo di indumenti attillati e di tessuti sensuali, decorandoli con accessori piacevoli tanto per l’estetica quanto per l’erotica, creando arredi dalle forme esplicite ed evocative, opere d’arte all’interno delle quali bellezza e perfezione sono contaminate (e potenziate) da un inconfondibile odore di zolfo. Nirvana ci dimostra che il desiderio sociale di piacere sensuale non accenna a diminuire, nell’era digitale all’interno della quale siamo chiamati a vivere. L’esibizione punta il riflettore su quelle particolari forme di design, di moda e di arte contemporanea che ci accompagnano in un processo di ineluttabile presa di coscienza: il suo scopo è quello di esaminare il nostro modo di rapportarci ad oggetti che incarnano la reificazione delle nostre percezioni inconsce sulla sessualità, e delle nostre nozioni intime sul piacere. All’interno della mostra, i tabù saranno sovvertiti mediante l’uso di forme e materiali inusitati, nonché attraverso una particolare attenzione a quei dettagli che rappresentano il terreno comune con ciò che l’industria della moda considera “haute couture”. Tanto artisti celebri, quanto giovani emergenti, gli uni di fianco agli altri, metteranno allo stesso modo in luce le loro differenti influenze, rendendo pubblico ciò che solitamente resta per eccellenza privato. E tutti loro ci obbligheranno ad interfacciarci con i nostri giudizi di valore sulle pratiche erotiche esibendo oggetti inaspettatamente di lusso, confezionati seguendo le regole dei più alti standard artigianali in materia di lavorazione della pelle, del vetro e dei metalli più preziosi. Atelier van Lieshout, Body Sofa, 2009, fibra in vetro e stoffa Rachel Freire, Immodesty Jumpsuit, 2010-2011, lycra e tessuto sintetico CARTA BIANCA A TRE DESIGNERS Tre sale del MUDAC sono state assegnate ad altrettanti celebri designers, invitati a creare installazioni site-specific appositamente per l’esibizione. BETONY VERNON, JEWELLERY DESIGNER Betony Vernon è nata nel 1968 a Tazewell, da padre pilota americano e madre inglese attivista per i diritti civili. La sua educazione stilistica e sessuale ha dunque preso origine nella East Coast, ancor prima che Betony si trasferisse, a 20 anni, in Italia, dove tuttora vive, pendolare tra Milano e Parigi. Il suo iter artistico è cominciato vendendo le sue creazioni ad alcune tra le più prestigiose Maison del mondo; da lì, lo sviluppo di una propria linea di gioielli erotici di lusso, fabbricati in argento. Oggi i suoi lavori sono presenti a Parigi, Milano e New York, e Betony è di diritto entrata a far parte del gotha di designers, couturiers ed artisti contemporanei di maggior spicco. Ha dedicato gli ultimi sei anni alla scrittura del suo best-seller The Boudoir Bible, all’interno del quale analizza - attraverso uno sguardo pregevolmente realistico, e raffinatamente ironico - alcuni segreti in materia di raggiungimento del piacere. Il concetto di sessualità che Betony Vernon abbraccia, all’interno del suo libro ed attraverso i suoi gioielli, rifugge dalle logiche commerciali, e si fonde con quelle dell’artigianato artistico. “Non fabbrico sex toys. I miei oggetti sono preziosi, e come tali richiedono rispetto. Alcuni di essi possono essere indossati anche al di fuori del boudoir, a un cocktail party, così come all’Opera. Sono oggetti d’arte, oltre che oggetti ludici”. I gioielli erotici di Betony Vernon, dalle fattezze volutamente non-organiche, sono avvolti in un’aura di mistero, ma non di segreto. Concepiti per aumentare e sublimare il piacere, essi sono quanto di più lontano affolli le mensole, stracolme di cineserie in plastica, all’interno dei comuni sexy shops. Betony Vernon, Minerva, argento e cuoio Betony Vernon, Lovelock, Collier Worn With Sado Chic Leash And Cock Ring Attachment, 2003, argento Betony Vernon, Soul-less Shoes, 2005, argento Betony Vernon, The Origin Chair, 2012, marmo MARK WOODS, DESIGNER Le creazioni di Mark Woods sono un’affascinante viaggio all’interno del concetto di “trasgressione”. Attingendo senza ipocriti moralismi al mondo dell’erotismo, la loro sofficità, delicatezza e bellezza destabilizza, rispetto alla loro potenziale destinazione d’uso. Sono oggetti che si relazionano in maniera ludica con il concetto di femminilità, di virilità, di sessualità, della stessa religione; l’attrattività nel processo di fabbricazione e la nobiltà dei materiali impiegati - ebano, argento, pizzo, velluto - riescono nell’obiettivo di catturare i sensi dell’osservatore. I coffrets e gli scrigni su misura, disegnati appositamente per custodire questi splendidi feticci, diventano veri e propri Cabinets de Curiosités, la cui unica richiesta non è altro che quella di venire disvelati. Mark Woods, Brownie Box Fetish, 2014, cuoio, metallo, capelli Mark Woods, Flesh Gordon, 1999, argento, oro 22 kt, rubini sintetici Mark Woods, The Word Made Flesh, 2013, rodio placcato in argento, resina fenolica, pizzo, camoscio Mark Woods, Pierced. Heart of Broken Nails, 2014, cuoio, camoscio, cera, MDF, stoffa NIKA ZUPANC, DESIGNER Nika Zupanc, giovane designer slovena, offre un punto di vista del desiderio pressoché unico, all’interno del mondo del design. Gli arredi da lei creati oltrepassano i limiti imposti dall’estetica imperante, e suggeriscono nuovi codici visuali reinterpretanti significati predefiniti o pre-esistenti, nel proposito di sfidarci a guardare ad essi con nuovi occhi. Nika rivisita in maniera giocosa gli archetipi femminili, fondendo glamour e spirito caustico - come per Mrs. Dalloway, piano-cottura a forma di portacipria, o per la suite Self-discipline, che include una lampada, una scrivania, una seduta ed un guardaroba che sovvertono elegantemente i codici sadomaso cui siamo abituati. In parallelo con la Direzione del suo marchio La Femme et la Maison - che ha creato non appena diplomatasi alla Ljubljana Academy of Fine Arts and Design, Nika Zupanc collabora con prestigiose Maison di design quali Moooi e Moroso. Le sue creazioni sono apparse in riviste del calibro di Wallpaper, the New York Times, AD, Elle, Design Week e Desire. Nika Zupanc, Till death do us part (Black Cherry Lamps), 2009 - 2011 Nika Zupanc, Till death do us part (Homework Cabinet), 2009 - 2011 CATALOGO L’ambizione che nutre Nirvana è quella di esaminare l’estetica dell’erotismo, e mapparne l’influenza sul design, sulla moda e sull’arte contemporanea, rifuggendo dalle reazioni cliché che essa frequentemente genera. Riunire un tale corpus di lavori ci ha ulteriormente permesso di identificare creazioni che testimoniano in maniera eloquente la sorprendente creatività dei loro stessi creatori. Inquietanti o seducenti che siano, gli abiti, i gioielli, gli accessori e i pezzi di arredo esposti e studiati nelle varie sezioni del libro sono un’ulteriore riprova della ricchezza e dell’erudizione di coloro che li hanno concepiti. Era altresì importante per noi che il catalogo pubblicato per accompagnare la collettiva al MUDAC non fosse semplicemente un volume patinato da tenere in bella mostra su un coffee-table, ma soprattutto un serio lavoro di ricerca. Le opere di più di 80 artisti e designers internazionali sono qui riprodotte e studiate attraverso il prisma d’analisi privilegiato di specialisti del design, storici dell’arte, sociologi e storici della moda, concentratisi sul modo attraverso cui tali oggetti travalicano ogni tentativo di incasellamento categorico. Autori del catalogo: Testi di Marco Costantini (curatore, storico dell’arte, Losanna), Susanna Kumschick (etnologa, vice-direttrice/curatrice, Gewerbemuseum, Winterthour), Denyse Beaulieu (giornalista, Parigi), Joel Vacheron (sociologo, Londra), e Luca Marchetti (semiologo, Ginevra/Parigi). Interviste a Betony Vernon, Mark Woods e Nika Zupanc. Maison Martin Margiela, Epaulettes en perruque, collezione SS2009, acrilico, tessuto sintetico Abdi Abdelkader, Eureka, 2007, DACRYL ® ELENCO DEGLI ARTISTI Abdi Abdelkader, DZ Milena Altini, IT Nobuyoshi Araki, JP Bina Baitel, FR David Baskin, USA Yves Béhar, CH François Berthoud, CH Barbara Bloom, USA Antoine Boudin, FR Pierre Charpin, FR Petros Chrisostomou, UK Matteo Cibic, IT Matali Crasset, FR Charlie Davidson, SE Marc Dibeh, LB Patrycja Domanska, PL Éditions de Parfums Frédéric Malle, FR Anika Engelbrecht, DE Matthew Epler, USA État Libre d’Orange, FR Naomi Filmer, UK Sylvie Fleury, CH Björn Franke, DE Rachel Freire, UK Marie Garnier, FR Christian Ghion, FR Givenchy, FR Heeley, FR Roberto Greco, IT Julian Hakes, UK Zaha Hadid, UK-IRQ Sophie Hanagarth, CH Jaime Hayon, SP Dejana Kabiljo, HR Cary Kwok, HK Masaya Kushino, JP Ugo La Pietra, IT Jacques Le Corre, FR Lubin, FR Charlie le Mindu, FR Gianmarco Lorenzi, IT Sarah Lucas, UK Maison Martin Margiela, FR Maître Parfumeur et Gantier, FR Luc Mattenberger, CH Gabriel Moginot, FR Eelko Moorer, NL Nasomatto, NL Mark Newson, AU Magdalene Odundo, KEN Erwin Olaf, NL Oriza L. Legrand, FR Parfum d’Empire, FR Parfumerie Générale, FR Kate Peters, UK Karim Rashid, EG Mustafa Sabbagh, IT Olivier Schawalder, CH Markus Schinwald, AT Ettore Sottsass, IT Studio Job, BE & NL Jean-Baptiste Sibertin Blanc, FR Caro Suerkemper, DE Gianluca Tamburini, IT Noritaka Tatehana, JP Mario Testino, IT Matteo Thun, IT Morgane Tschiember, FR Walter Van Beirendonck, BE Atelier Van Lieshout, BE Lucas Van Vugt, NL Nick Veasey, UK Olivier Védrine, FR Jean-Luc Verna, FR Betony Vernon, USA Vero Profumo, CH Rein Vollenga, NL Mark Woods, UK Jeff Zimmermann, USA Nika Zupanc, SI Cary Kwok, Desire - British (1940s), 2009, acrilico, inchiostro e foglia oro su carta Rein Vollenga, Sans titre (Wings), 2013, resina epossidica Bina Baitel, Saddle Swing, 2013, pelle, metallo Lucas Van Vught, Crownjewels, 2008, alluminio Studio Job, Tit Lamp, 2010, vetro Milena Altini, Sans titre, 2013, pelle, ferro Petros Chrisostomou, Big Wig 5, 2006, fotografia SCHEDA TECNICA Apertura al pubblico Martedì 28 Ottobre 2014 dalle 18.00 Giorni & Ore 29 Ottobre 2014 - 26 Aprile 2015 Martedì-Domenica 11.00-18.00 Festivi: aperto seguendo gli orari feriali (lunedì incluso) Durante le festività natalizie: 24 e 31.12.2014: 11.00-16.00 25.12.2014 e 01.01.2015: chiuso Sede espositiva MUDAC - musée de design et d’arts appliqués contemporains Place de la Cathédrale 6 CH-1005 Lausanne t +41 21 315 25 30 / f +41 315 25 39 www.mudac.ch / [email protected] Contatto per la stampa Danaé Panchaud, relazioni pubbliche t +41 21 315 25 27, [email protected] Visuals Immagini ad alta risoluzione scaricabili @ www.mudac.ch/presse Login: presse2014/images 2014 Jacques Le Corre, Escarpins épines laquées, 2002, pitone, legno VISUALS Le immagini ad alta risoluzione sono disponibili @ www.mudac.ch/presse, inserendo come dati di login presse2014 / images2014 Mark Woods, And in Her Reflection, She saw The Thing That She would become, 2013, rodio silver-plated, legno, pelle, plastica, cera, unghie finte Dimensioni: 23 x 20 x 16 cm Immagine © Paul Tucker Mark Woods, War Heart Fetish (Hung out to Dry), 2014, pelle, metallo, plastica, cera Dimensioni: 26.5 x 9.5 x 6.5 cm Immagine © Paul Tucker Mark Woods, Blonde Bombshell, 2014, rodio silver-plated, resina fenolica, capelli Dimensioni: 68 x 27 x 6.5 cm Immagine © Paul Tucker Mark Woods, To be aroused in Hell, would Only Mean Torment, 2013, pelle, argento ossidato, plastica Dimensioni: 33 x 8 cm Immagine © Paul Tucker Mark Woods, Brownie Box Fetish, 2014, pelle, metallo, capelli Mark Woods, The Word made Flesh, 2013, rodio silver-plated, resina fenolica, pizzo, camoscio Dimensioni:17 x 5 cm Mark Woods, Pierced, Heart of broken Nails, 2014, pelle, camoscio, cera, MDF, stoffa Dimensioni: 18 x 13 x 13 cm Immagine © Paul Tucker Dimensioni: 68 x 27 x 6.5 cm Immagine © Paul Tucker Immagine © Paul Tucker Mark Woods, Flesh Gordon, 1999, argento, oro, rubini sintetici Dimensioni: 7 x 5 x 3 cm Immagine © Paul Tucker Atelier Van Lieshout, Body Sofa, 2009, fibra in vetro, stoffa Dimensioni: 117 x 325 x 220 cm Immagine © David Brook Studio Job, Tit lamp, 2010, vetro Dimensioni: Ø 30,5 cm, L 26,3 cm, H 30 cm Immagine © Studio Job Nika Zupanc, Till death do us part (Black Cherry Lamps), 2009-2011, vetro soffiato, metallo Dimensioni: 82 x 36 x 85 cm Immagine © Dragan Arrigler Nika Zupanc, Till death do us part (Homework Cabinet), 2009–2011 Dimensioni: 61 x 74 x 250 cm Immagine © Dragan Arrigler Rachel Freire, Immodesty Jumpsuit, collezione FW 2010, lycra e tessuto sintetico Immagine © Diego Indraccolo Mustafa Sabbagh, Just in Black, 2014, Fotografia a stampa lambda Dimensioni: 100 x 90 cm Immagine © Mustafa Sabbagh Rein Vollenga, Untitled (Wings), 2013, resina epossidica Dimensioni : 50 x 63 x 27 cm Immagine © Jonas Lindström Abdi Abdelkader, Eureka, 2007, DACRYL ® Dimensioni: 23 x 4.5 Ø cm Immagine © Christian Ghion Betony Vernon, Minerva (pièce unique), 2006, argento Dimensioni: 20 x 25 x 20 cm Immagine © Ale Mosso Betony Vernon, The Origin Chair 1/8, 2012, marmo Dimensioni: 56 x 105 x 112 cm Immagine © Ale Mosso Betony Vernon, Lovelock Collier, 2003, argento Dimensioni: 34 x 4 cm Immagine © Lara Giliberto Betony Vernon, Soul-Less Shoes, 2005, argento Dimensioni: 25 x 9 x 16 cm Immagine © Michael James O’Brien Jacques Le Corre, Escarpins épines laquées, 2002, pitone, legno Dimensioni: 40 x 19 x 8 cm Immagine © Roberto Greco Bina Baitel, Saddle Swing, 2013, pelle, metallo Dimensioni: 250 x 70 x 44 cm Immagine © F. Kleinefenn Petros Chrisostomou, Big Wig 5, 2006, fotografia Dimensioni: 150 x 120 cm Immagine © Petros Chrisostomou Lucas Van Vught, Crowns Jewels, 2008, alluminio Dimensioni: 40 x 12 cm, 22 x 18 cm, 30 x 5 cm, 20 x 20 cm, 11 x 7 cm, 7 x 7 cm, 4.5 x 42 cm Immagine © Paul Scala Milena Altini, Untitled, 2013 Pelle, ferro Dimensioni:360 x 400 x 500 cm Immagine © Mustafa Sabbagh Maison Martin Margiela, Glass Slipers, 2009, vetro Dimensioni: 18 x 20 x 7 cm Immagine © Maison Martin Margiela Cary Kwok, Desire - British (1940s), 2009, acrilico, inchiostro e foglia oro su carta Dimensioni: 42 x 29.7 cm Immagine © Cary Kwok Maison Martin Margiela, Epaulettes en perruque, collezione SS 2009, acrilico, tessuto sintetico Dimensioni: 75 x 25 cm Immagine © Maison Martin Margiela